Relazione_tecnica impianto elettrico

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Relazione_tecnica impianto elettrico
A T P - ASSOCIAZIONE TEMPORANEA PROFESSIONISTI
Ing. Antonio MENDITTO –Arch. Matilde Maria MITRANO
COMUNE DI PIETRAMELARA
PROVINCIA DI CASERTA
PROGETTO/DIMENSIONAMENTO E VERIFICA IMPIANTO ELETTRICO A SERVIZIO
DELL’EDIFICIO COMUNALE DA DESTINARE AD ASILO NIDO
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------PREMESSA
La presente relazione descrive il progetto dell’impianto elettrico che si dovrà realizzare all'interno del
complesso comunale da realizzare in via San Giovanni da destinare ad asilo nido.
Il fabbricato in fase di realizzazione è formato da due piani fuori terra, collegati da una scala interna. Il
piano terra, di altezza utile interna di 3,20 ml, è adibito completamente ad ambienti scolastici, e dei
relativi servizi.
Il piano primo, di altezza utile interna variabile nelle parti laterali di 3,20 ml, mentre la parte centrale
con copertura inclinata ha un’altezza massima di 4.20 m ed un’altezza alla gronda, sarà adibito parte a
locali dell’asilo nido e parte ad aule pluriuso e auditorium con relativi servizi.
La presente relazione descrive l’intervento relativo alla realizzazione dell’impianto elettrico interno
all’edificio.
IMPIANTO ELETTRICO
L'impianto elettrico all'interno dei locali sarà eseguito nel pieno rispetto della normativa vigente e
secondo le prescrizioni del Comitato Elettrotecnico Italiano, dell'Ente Nazionale Prevenzione Infortuni,
del D.P.R. 547 del 27/04/1955 e successive modificazioni ed integrazioni.
Tale impianto sarà realizzato con cavi unipolari a parete in tubo rigido, i conduttori previsti sono
isolati con materiale autoestinguente ed avranno un grado d'isolamento non inferiore a 3, esso sarà
alimentato da una linea trifase.
Dal contatore ENEL, per una utenza di 12 KW, installato fuori del locale, partirà una linea costituita da
conduttori di rame isolati con guaina antifiamma, alloggiati dentro corrugato, fino a raggiungere il
quadro generale di distribuzione collocato all'interno del locale posto al piano terra del fabbricato.
Dal quadro generale si diramano 3 dorsali di adduzione alle singole utenze attive all’interno del
complesso scolastico, le quali confluiranno in specifici quadri elettrici generali per ogni singola attività.
In particolare:
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1. Piano terra con una potenza max di 3 kW;
2. Piano primo con una potenza max di 3 kW;
3. Spazi comuni con una potenza max di 6 kW;
Le linee di distribuzione, all’interno di ogni utenza, saranno realizzate a valle del quadro Elettrico
Generale di utenza, e le stesse saranno realizzate con i conduttori alloggiati in corrugato antifiamma
del tipo a tubo rigido.
Sono dislocate in tutti gli ambienti scatole di derivazione poste in maniera tale da distribuire
l'alimentazione in tutte le zone per servire gli utilizzatori presenti nel locale. Infatti, la linea alimenta
gli apparecchi utilizzatori per l'illuminazione artificiale e per la forza motrice.
Dal progetto del suddetto impianto, risulta che lo stesso sarà formato come appresso specificato:
1) Quadro elettrico generale a servizio del piano terra e lo stesso sarà montato in cascata
direttamente dal punto di consegna ENEL. Al suo interno saranno suddivise n. 4 linee dedicate:
L1 – Linea FM monofase per utilizzatori a 220 V;
L2 – Linea Luci monofase per utilizzatori a 220 V;
L3 – Linea emergenza monofase per utilizzatori a 220 V;
2) Quadro elettrico generale a servizio del piano primo e lo stesso sarà montato in cascata
direttamente dal punto di consegna ENEL. Al suo interno saranno suddivise n. 5 linee dedicate:
L1 – Linea FM monofase per utilizzatori a 220 V;
L2 – Linea Luci monofase per utilizzatori a 220 V;
L3 – Linea emergenza monofase per utilizzatori a 220 V;
3) Quadro elettrico generale a servizio degli spazi pluriuso e lo stesso sarà montato in cascata
direttamente dal punto di consegna ENEL. Al suo interno saranno suddivise n. 3 linee dedicate:
L1 – Linea FM monofase per utilizzatori a 220 V;
L2 – Linea Luci monofase per utilizzatori a 220 V;
L3 – Linea emergenza monofase per utilizzatori a 220 V.
La sezione dei corpi conduttori, a partire dal quadro ENEL fino al quadro generale di ogni utenza è pari
a 10 mmq.
I conduttori da utilizzare nella realizzazione del cablaggio del quadro elettrico generale e delle linee di
alimentazione poste in cascata allo stesso sono del tipo FG7R 0,6/1KV G-SETTE PIÙ CEI 20-13, 20-22 II
di sezione come specificato negli elaborati grafici allegati alla presente.
L’alimentazione monofase a 220 V sarà costituita da tre linee differenti derivate dalle singole fasi e
protette ognuna da apposito interruttore magnetotermico differenziale.
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QUADRO ELETTRICO E SOTTOQUADRI
1. Quadro elettrico a servizio del piano terra fornito di un interruttore magnetotermico differenziale
bipolare con corrente nominale da 40 A con una soglia di intervento pari a 0.03 A, a valle dello
stesso saranno montati n. 4 interruttori magnetotermici posti a monte delle seguenti linee:
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 32 A posto a protezione contro le
correnti di sovraccarico e di corto circuito, per le utenze F.M. a tensione 220 V;
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 6 A posto a protezione della linea
monofase a tensione 220 V di alimentazione della linea luci;
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 6 A posto a protezione della linea
monofase a tensione 220 V di alimentazione della linea di emergenza con lampade a batteria
tampone;
- interruttore magnetotermico differenziale bipolare con corrente nominale da 32 A con una
soglia di intervento pari a 0.03 A posto a monte del quadro QL a servizio del Laboratorio;
2. Quadro elettrico a servizio del piano primo fornito di un interruttore magnetotermico differenziale
bipolare con corrente nominale da 40 A con una soglia di intervento pari a 0.03 A, a valle dello
stesso saranno montati n. 4 interruttori magnetotermici posti a monte delle seguenti linee:
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 16 A posto a protezione contro le
correnti di sovraccarico e di corto circuito, per le utenze F.M. a tensione 220 V;
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 6 A posto a protezione della linea
monofase a tensione 220 V di alimentazione della linea luci;
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 6 A posto a protezione della linea
monofase a tensione 220 V di alimentazione della linea di emergenza con lampade a batteria
tampone;
3. Quadro elettrico a servizio degli spazi comuni ed aree esterne fornito di un interruttore
magnetotermico differenziale bipolare con corrente nominale da 32 A con una soglia di intervento
pari a 0.03 A, a valle dello stesso saranno montati n. 3 interruttori magnetotermici posti a monte
delle seguenti linee:
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 16 A posto a protezione contro le
correnti di sovraccarico e di corto circuito, per le utenze F.M. a tensione 220 V;
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- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 6 A posto a protezione della linea
monofase a tensione 220 V di alimentazione della linea luci;
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 6 A posto a protezione della linea
monofase a tensione 220 V di alimentazione della linea di emergenza con lampade a batteria
tampone.
- interruttore magnetotermico con corrente nominale da 16 A posto a protezione contro le
correnti di sovraccarico e di corto circuito, per le utenze F.M. 2 a tensione 220 V;
CARATTERISTICHE MATERIALI
Gli apparecchi illuminanti saranno muniti di armature protettive con grado di protezione IP 44 e
recanti il tipo di apparecchio da installare in caso di sostituzione, in modo da evitare il superamento
sulle superfici esterne dei limiti di temperatura previsti.
I circuiti per l'illuminazione e prese su circuito luce dovranno essere separati dai circuiti per la
distribuzione della F.M. ed ognuno di essi sarà intercettabile, autonomamente, mediante interruttori
bipolari posti sul quadro generale e sul quadro di zona, sia per rendere l'impianto sezionabile con
l'eliminazione di pericoli inutili e sia per motivi di sicurezza.
L'impianto suddiviso in più sezioni, sarà protetto da idoneo interruttore automatico del tipo
magnetotermico e magnetotermico differenziale (salvavita), dimensionato opportunamente, in modo
che la correnti di intervento siano inferiori alle massime correnti sopportabili da ogni conduttore a
valle di essi (D.P.R. 547).
In modo particolare si evidenzia che i conduttori unipolari e multipolari che saranno utilizzati sono del
tipo a norme CEI 20-2211 ed IEC 332-3 tipo A per quanto ne concerne il comportamento al fuoco,
"antifiamma", ed a norme CEI 20-1411 per quanto riguarda le caratteristiche meccaniche ed
elettriche.
Il calcolo della sezione dei conduttori è stato effettuato tenendo conto sia della massima corrente che
li può attraversare, in relazione alla corrente nominale di intervento delle protezioni a monte delle
linee, sia della caduta di tensione ammissibile all'estremità delle linee stesse (secondo le Norme CEI
deve essere al massimo del 4%).
Per quanto riguarda i materiali da utilizzare per la realizzazione del quadro elettrico generale si
rimanda all’elaborato tecnico specifico allegato al presente progetto.
IMPIANTO DI TERRA
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L’intero impianto elettrico a servizio del locale sarà dotato di “Impianto di terra” conforme alle
disposizioni dettate dalla vigente normativa (D.P.R. 27/04/1955 n. 547 e norme C.E.I. 64-8 fascicolo n.
1000).
Più precisamente tale impianto sarà costituito da un anello dispersore di terra perimetrale all'edificio
realizzato con una treccia di rame nudo della sez. complessiva di mmq 35. Posta entro terra ad una
profondità superiore a cm 50 e ad una distanza massima dall'edificio di mt 1.00, rivestita con terreno
vegetale fino ad un'altezza minima di cm 30 al di sopra di essa. Lungo il suo sviluppo saranno ubicati
n. 8 dispersori di terra realizzati con picchetti ramati di diametro 18 e di lunghezza non inferiore a mt
1.50.
Tutti gli eventuali infissi di natura metallica, così come i radiatori dell'impianto termico ed i conduttori
di terra (di colore giallo-verde) dell'impianto elettrico, saranno collegati ad un organo di captazione
(conduttore di protezione) interno all'edificio, posto sottotraccia lungo tutti i muri perimetrali
dell'edificio, quest'ultimo a sua volta sarà collegato all'anello dispersore esterno, tutte le giunzioni tra
i vari elementi con il rispettivo conduttore saranno eseguite con idonei morsetti in acciaio zincato.
Negli elaborati allegati alla presente sono indicate le modalità costruttive per la puntuale esecuzione
del quadro elettrico generale e dello sviluppo unifilare dell’intero impianto.
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA (interessante il solo progetto generale)
L’impianto prevede la fornitura e posa in opera di una centralina di comando in armadio, completa
degli organi di protezione delle linee elettriche, compreso vano contatore per allaccio fornitura
elettrica da parte dell’ENEL.
La linea elettrica avrà una lunghezza totale di circa mt 100 e sarà realizzata interrata con cavidotto in
corrugato di diametro 60 mm.
Lungo l’intero percorso saranno montati 10 pozzetti di raccordo in cls in corrispondenza dei quali
saranno installati dieci centri luminosi formati da palo tubolare per illuminazione stradale di altezza
fuori terra di mt 7.00 completi di armatura e lampada da 150 W e muniti di dispersore di terra
collocato nel pozzetto per la ispezionabilità dello stesso.
L’intero impianto sarà dotato di linea di terra realizzata mediante treccia di rame nudo della sezione
di 25 mmq che raccorderà tutti i dispersori.
Il dimensionamento dei conduttori elettrici dell’impianto è stato eseguito con il metodo dei
componenti elettrici, con carichi distribuiti, considerando la potenza di ciascun centro comprensiva
degli assorbimenti dei reattori. È da notare che in caso di carico distribuito le lunghezze sono state
considerate pari alla metà di quelle reali, concentrando tutto il carico all’estremo della lunghezza
virtuale.
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I centri luminosi sono distribuiti sulle tre fasi per migliorare l’affidabilità e la elasticità dell’impianto
per cui ogni conduttore di ciascun cavo risulta caricato per un terzo del carico totale. Con tale
bilanciamento delle fasi il neutro ha carico quasi nullo.
Il calcolo di verifica del dimensionamento dei cavi con il metodo della caduta di tensione, il cavo scelto
per la realizzazione dell’impianto è un quadripolare della sezione di 4 x 6 mmq, con isolamento in
gomma qualità FG7, grado di isolamento pari a 0.6/1 KV, munito di marchio I.M.Q.
Per quanto riguarda i materiali da utilizzare per la realizzazione del quadro elettrico generale si
rimanda all’elaborato tecnico specifico allegato al presente progetto.
I Progettisti
Dott. Ing. Antonio Menditto
Dott. Arch. Matilde Maria Mitrano
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