03-2007 Bolivia

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03-2007 Bolivia
LA CASA DEL SOLE
Newsletter di Amici dei Bambini in Bolivia - n. marzo 2007
Questo Sol è un numero “speciale”, dedicato alla comunicazione tra beneficiari e sostenitori e
vi racconta la storia di una famiglia di Potosì che ha un gran bisogno di aiuto.
Negli anni la comunicazione é stata una delle cose più importanti per l’umanità. La parola parlata
ha cambiato il corso della storia... ci possiamo dire quello che pensiamo, sentiamo e tutto,
indubbiamente, ci serve ad avvicinarci o allontanarci tra noi. Un “ti voglio bene” può cambiare la
sofferenza in speranza e gioia per i nostri animi.
Una delle nostre missioni é dare questa speranza e gioia ai nostri “bambini lontani”. Loro, ancor più
di tutti gli altri, hanno bisogno di questa comunicazione. Sebbene siamo riusciti a dare speranza a
tanti bambini e ragazzi attraverso un “Sostegno a distanza”, grazie alla magia della “parola scritta”
ed in alcune occasioni con telefonate, dobbiamo ancora fare un passo importante per arrivare ad uno
dei “nostri obbiettivi principali” (come Sostenitori e come operatori), quello cioè di dare compagnia
a persone che sono da sole in questo mondo.
Si é presentato ora in Bolivia un fenomeno che nessuno di noi ha mai voluto creare tra i nostri
bambini e ragazzi: la “gelosia” da parte di quei bambini e ragazzi che non sono in comunicazione
con i loro sostenitori, nei confronti di quei bambini che invece ricevono sempre lettere o regali. La
situazione che si è creata è, d’altra parte, comprensibile: da bambini anche noi abbiamo cercato
l’affetto dei nostri cari, e quando la loro preoccupazione si indirizzava verso un altro bambino o
bambina, nasceva dentro di noi questo sentimento. Ancor più doloroso dev’essere vedere che il tuo
amico ha una persona che, seppure da lontano, gli chiede: come stai?, come vivi?, che cose ti
piace?... o magari gli manda un pensierino e lo fa sentire “accompagnato”. Il bambino che non
riceve questo si sente, quindi, ancora più solo. Sente di non essere bravo, crede di non meritarsi
l’affetto di nessuno e pensa: “devo essere cattivo.. per questo i miei genitori mi hanno abbandonato
ed ora neanche il mio sostenitore non vuole sapere nulla di me”.
Senza volerlo, abbiamo fatto male al bambino, abbassando ancor più la sua autostima. È probabile
che questo bambino cerchi quindi di rubare i regali del suo amico, pensando “meglio se nessuno di
noi é felice. Non soltanto io devo vivere infelice”... e magari distruggerà anche le sue lettere.
Ma questo bambino che non ha ricevuto nessuna lettera continuerà ad aspettarne una. Il suo
desiderio di uscire della solitudine é ancora più grande dell’invidia che prova. Continuamente ci
chiede se il suo sostenitore gli ha inviato una lettera, una cartolina di Natale, o se si sia ricordato del
suo compleanno. É difficile dire che non é arrivato niente per lui. Il bambino ci dice: “forse sarà
ammalato?... O magari ha fatto un viaggio lontano del suo paese e quando torna mi scriverà...
vero?”. Queste parole ci fanno vedere che ha ancora una speranza.
Abbiamo visto che il Sostegno a Distanza ha un effetto eccezionalmente positivo nei bambini che
hanno un contatto regolare con i loro “Padrini”, bambini che, secondo il personale degli istituti,
erano “il peggio del peggio”, adesso sono i migliori studenti delle loro classi.
Come tutti coloro che lavorano in Amici dei Bambini, so che l’aiuto che voi offrite ai vostri
“bambini a distanza” a livello economico é importantissimo e grazie a questo si riescono a fare
tantissime cose per migliorare la situazione degli istituti e pertanto dei bambini, ma dobbiamo
riconoscere che, come persone sensibili, possiamo fare ancora di più, ripensando ad aspetti su cui
dobbiamo lavorare insieme, tra i quali appunto la comunicazione. Se riusciamo a migliorare in
questo aspetto, presto ne vedremo i risultati, poichè la vita dei nostri bambini sarà una vita con più
“SERENITA’” e con più “SPERANZA”. Una vita in “COMPAGNIA”, lontani della solitudine
assoluta e dell’indifferenza del mondo.
La magia di una lettera é più forte dell’abbandono, rompe tutte le barriere. Già abbiamo rotto la
barriera delle lingua, e la barriera della distanza.. non c’è nessuna barriera del mondo che possa
impedirci di arrivare ai cuori dei vostri “bambini lontani”.
Come esempio di ciò che ho detto, voglio condividere con voi un paio di lettere di corrispondenza
tra una delle nostre “Sostenitrici” ed il suo “bambino” di Potosì.
Attraverso questa lettera ringraziamo voi, cari Sostenitori, per tutte le cose belle che abbiamo visto
tra voi e i vostri bambini e ragazzi boliviani in tutto questo tempo. Sappiamo che ci aspettano
ancora tantissime cose belle, dobbiamo solo fare qualche passo in più!
GRAZIE!!!!!
Ciao bambino, non ti devi sentire triste….. presto ti accompagnerò!!!
Qui di seguito leggerete due lettere: una da parte di Wilfredo, ragazzo Boliviano sostenuto da
giugno del 2006 da Carmela, una dolcissima signora della provincia di Brescia.
Questo per farvi capire quanto è importante la comunicazione, tra sostenitore e beneficiario.
Seguite il loro esempio: non lasciate i vostri bambini da soli.
Ciao mamma Carmela:
Mi auguro che tu stia bene, come la tua cara famiglia. Anche io sto abbastanza bene
insieme al mio educatore ed ai miei compagni di istituto.
Ti vorrei raccontare che sto studiando per diventare restauratore ed è già più di un
anno che frequento l’istituto tecnico, a fine Dicembre sarò abbastanza bravo
nel restauro dei monumenti antichi. Il tuo sostegno inviato ad Amici dei Bambini, già
lo abbiamo speso in materiale e vestiti. Grazie mamma per questo prezioso aiuto. Non
so se ricordi che il mio compleanno è il 18 marzo, spero di ricevere un’altra tua lettera.
Ciao mamma Carmela, con molto affetto ti mando un forte abbraccio.
Da: Wilfredo
Wilfredo
Caro Wilfredo,
Ho ricevuto la tua lettera, mi ha fatto molto piacere. Sono contenta che tu stai così
bene, mi é tanto dispiaciuto dei dispetti che ti hanno fatto i tuoi compagni d’istituto e
ancora più di quello che ti hanno rubato, non si fanno queste cose, purtroppo ce
sempre qualche dispettoso che si vuole divertire alle spalle degli altri, sento che ci sei
rimaste male per tutte le cose che non hai più, non te la prendere, vedrai che tutto si
risolverà. So che adesso vai a lavorare come muratore, cosi ti puoi guadagnare
qualche soldino, la cosa importate é quella di farlo volentieri e bene, aprendere con
amore le cose.
Vorrei sapere cosa ti hanno rubato, se mi scrivi dímmelo, farò in modo di aiutarti,
sempre nella possibilità. Mi dispiace tanto che la tua sorellina Julia ancora sia
lontana, spero che presto sia più vicina a te io ogni tanto mi informo per sapere se si
sia riavvicinata al tuo istituto, spero sia presto perché é quello che io continuo a
chiedere.
Mi auguro che tu stia bene, ti penso sempre e ti sono vicina, (vorrei sapere se si può
telefonare, tu sai, parlare Italiano. Peccato che sismo così lontani). Sono contenta
che ti vedi spesso con tuo fratello Segundino, cercate sempre di andare d’accordo, é la
più bella cosa del mondo.
Un caro abbraccio a voi tre, vi penso sempre. Scrivimi presto e dimi se hai bisogno di
qualcosa, che ti aiuterò (nella mia possibilità). Saluti ai tuoi insegnanti che auguro
ti aiutino a risolvere questi disguidi, e che glia altri ragazzi mettano la testa a posto.
Cari Baci.
Con affetto la tua madrina Carmella. Ciao
POVERTA’: UN OSTACOLO
AL DIRITTO ALLA FAMIGLIA
Le condizioni di vita degli abitanti di Potosì non sono delle migliori , e gran parte della popolazione
vive in condizioni estreme. Si tratta di famiglie che, malgrado tutto, hanno trovato il modo di andare
avanti, nonostante l’abbandono di uno dei coniugi. Le condizioni di vita in istituto, sono molto
difficili per i bambini che sono condannati a passare i momenti più importanti della loro vita privati
dell’affetto delle loro famiglie.
Nel caso della famiglia Berrios, le traversie hanno colpito duramente i figli: un incidente ha
condannata la madre alla sedia a rotelle, così il padre ha deciso di istituzionalizzare i tre figli
maschi, con tutta la sofferenza che questo comportava.
La madre sta cercando di migliorare le condizioni di salute, nonostante il tempo trascorso non ha
perso la voglia di poter camminare di nuovo. Oltre alla tragedia personale, deve vivere la tragedia
della povertà che non le permette riportare i suoi figli a casa. Gli operatori del SEDEGES (servizi
sociali statali) della nostra città, infatti, ostacolano il reinserimento familiare dei suoi figli. Tutto
questo è causato dalla situazione di estrema povertà della famiglia.
La famiglia Berrios vive in un piccolo stanzino, approssimativamente di 5 x 6 metri quadrati, questo
spazio é usato come stanza da letto, cucina, sala da pranzo. Al momento vi abitano il padre, la
madre invalida e tre figli, Silvia, Josesito, Susi, e in più nelle vacanze e nei weekend ospita anche i
3 ragazzini che vivono in istituto, Darío, William e Ronald. Ronald è riuscito a creare una piccola
stanza in più. In tono rassegnato, la famiglia racconta che la pioggia entra nell’abitazione, bagnando
i letti e tutto il resto del mobilio, nonostante il foglio di plastica messo per coprire i letti dalla
pioggia.
Adesso la famiglia si vuole riunire, i bambini non vogliono stare in istituto e tornare dai loro
genitori. La famiglia sta lottando, con l’aiuto di Amici dei Bambini a trovare un abitazione adeguata
alle loro esigenze…ma finché non riusciremo a recuperare i fondi necessari tutto questo non sarà
possibile.
La famiglia Berrios al centro
PER INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI:
Amici dei Bambini BOLIVIA
C.P. 164 - POTOSI' – BOLIVIA
[email protected]
[email protected]
La Newsletter “Inti Wasi” è stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori del progetto
“PICCOLI ANGELI”. Si tratta di un servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line).
L’idea è quella di trasmettere via e-mail la newsletter contenente estratti dei report settimanali
redatti dai volontari espatriati e notizie relative all’andamento del progetto. Abbiamo pensato di
utilizzare la posta elettronica, poiché è uno strumento che consente di raggiungere un grande
numero di utenti ad un costo minimo.
Se l’idea riscontra il Suo interesse e desiderasse aderire a questa iniziativa è necessario che comunichi la Sua e-mail
all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio: [email protected] affinché possa ricevere i prossimi numeri del notiziario.
La newsletter è comunque disponibile anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle
pagine dedicate al progetto “Piccoli Angeli”.