maternage mum: Ma quanto mi costi?

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maternage mum: Ma quanto mi costi?
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maternage mum
diario di una neomamma in un tentativo di maternage
mercoledì 4 luglio 2012
Ma quanto mi costi?
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Si sa che la gente da buoni
consigli se non può pi...
Giusto per farsi una
risatina. Pare che la frase
...
Un letto di rose
Ma quanto mi costi?
" giugno (9)
Rosi
rosi mamma
Ho sentito più volte dire che i giovani non fanno figli perché costano troppo.
E anche perché al giorno d'oggi si vuole offrire tutto il meglio per il proprio
bambino (motivo per il quale, tra l'altro, molti fanno un figlio solo).
Naturalmente anch'io mi sono posta il problema, ma quando il test di
gravidanza è risultato positivo ho avuto altro a cui pensare, o meglio...diciamo
non ho ritenuto che gli acquisti fossero una priorità.
Ad un certo punto però bisogna iniziare a pensarci; si sa l'arrivo di un
bambino va preparato soprattutto acquistando un sacco di cose.
E quindi mi sono chiesta: cosa devo comprare? cosa serve?
Così ho chiesto ad un'amica una fantomatica "lista acquisti" e lì mi è preso un
colpo.
Punto primo: viviamo in due locali e mezzo...dove avremmo messo tutta
quella roba? Oddio dobbiamo trovare una casa nuova!
Punto secondo: ma quanto mi costi? Oddio forse dovremmo farci regalare dei
soldi o meglio ancora fare una "lista bebé" tipo lista nozze.
Punto terzo: accidenti un bebé fa impennare i consumi in maniera esorbitante!
E chi lo sapeva che avere un figlio avesse tutto questo impatto ambientale!
Oddio!
Neomamma un
po' migrante
(dal Ticino al
nord delle Alpi)
sono una con le sue idee.
Mettiamola così
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completo
Quindi mi sono detta: "forse è meglio andare in uno di quei megastore per
l'infanzia così almeno compriamo tutto in una volta sola e buona notte". Ecco
cosa mi è venuto in mente, a me! Io che sono una che se entra in un centro
commerciale (cosa che avviene una volta l'anno, forse) la prima mezzora ride
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commerciale (cosa che avviene una volta l'anno, forse) la prima mezzora ride
e poi le viene l'orticaria. Quindi diciamo che "quel pensiero" è stato un flash
durato un secondo, un secondo prima di dirmi "ragiona!".
Così ho iniziato a cercare su internet un po' qua e un po' là, scovando svariate
liste bebé, alcune più corte della mia, altre ben più lunghe. E piano piano ho
iniziato a ragionare.
Cosa c'é di più semplice che vendere prodotti per l'infanzia? voglio dire...chi
non vorrebbe il meglio del meglio per il proprio bambino? cosa c'è di più
semplice che fare presa su dei neogenitori? e poi cos'è il meglio per un bebè,
quali sono i suoi bisogni?
Un bebé ha veramente bisogno di una carrozzina superaccessoriata, del trio
ultimo modello, della sdraietta basculante con luci annesse?
E poi sono finita su un libro dal titolo interessante "Bebé a costo zero. Guida
al consumo critico per neomamme e futuri genitori". E ho capito che ci sono
anche altri punti di vista.
In questo libro l'autrice Giorgia Crozza, prende una famigerata lista acquisti e
la fa a pezzettini piccoli piccoli aprendoci gli occhi sui veri bisogni del
bambino, che tutto sono fuorché materiali.
E alla fine la "lista" di Giorgia Crozza diventa piccola, piccola e considerando
che molto può arrivare in prestito o essere preso di seconda mano, la spesa
risulta alla fine "zero", con buona pace dei bambini, delle mamme e
dell'ambiente.
In poche parole era quello che avevo iniziato a sospettare io. Ma nella pratica
era veramente fattibile? Francamente ci credevo poco.
La mia esperienza di mamma è ancora minuscola per riuscire a tirare delle
conclusioni e a dare dei buoni consigli, ma a 40 giorni dalla nascita del
bebito, ci provo. Ovvero provo a dare qualche, piccolo, consiglio per gli
acquisti o per i non-acquisti.
Premetto: se adorate lo shopping per il piccolino, se non resistete all'acquisto
di vestitini a go go e se siete di quelli che si innamorano di una
carrozzina...forse questi consigli non fanno per voi.
I vestiti
Questi, si sa, servono. Ed è bene avere qualche cosina per l'inizio. Lasciando
perdere il famigerato "corredino" che solo il nome mi da noia, personalmente
ho comprato pochissimo, forse quattro body taglia 50/56 (un mese), tre
pigiamini di cotone della stessa taglia, due magliettine, due pantaloncini,un
cappellino,delle calzine. Tante cose mi sono state regalate e tantissimo mi è
stato passato da amiche (il che è la cosa migliore!).
Consiglio spassionato: sia che dobbiate comprare o regalare pensate alla
praticità. All'inizio non è mica tanto semplice maneggiare un bebé! E nel mio
caso specifico, il bebito non ama particolarmente i cambi (con dei picchi di
miglioramento nell'ultimo periodo).
Quindi evitate cose tanto carine ma che non si capisce da che parte s'infilano
o che sono piene di gancetti, applicazioni o simili. Privilegiate pigiamini
semplici, con poche cuciture e che si aprano sul davanti. Di body ne servono
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semplici, con poche cuciture e che si aprano sul davanti. Di body ne servono
molti, anche perché tra cacche e vomitini, a volte capita di fare tre cambi al
giorno. Preferite i body con una grande apertura per la testa (più grande è
meglio è!) e se è possibile che si aprano sul davanti a portafoglio (questo è
anche il regalo più intelligente che si possa fare!).
Evitate assolutamente la taglia 0. Forse non arriverete nemmeno a
mettergliela.
Il trio, la carrozzina e simili
Noi non abbiamo l'auto, ci muoviamo esclusivamente in bici o con i mezzi
pubblici, forse questo cambia un po' le cose.
Sta di fatto che, nonostante il punto di vista di "bebé a costo zero" mi ero
convinta che la carrozzina, o il trio, fossero accessori indispensabili, per
quanto fossi intenzionata ad usare la fascia portabebé.
Ho poi pensato che non avendo l'auto fosse meglio farsi prestare una
carrozzina e acquistare un passeggino di quelli leggeri, leggeri con chiusura
ad ombrello, facili da caricare sul treno.
Così ci è arrivata l'inglesina in prestito che da quando ha messo le sue ruote
in salotto mi sono convinta che non fosse proprio la scelta vincente.
Tale carrozzina è un affarone di plastica grande quanto un SUV, roba che o
vivi in un attico o è meglio parcheggiarla in garage. Tra l'altro io ho sempre
avuto un odio segreto per quelle mamme con carrozzine giganti che spingono
sul tram. Con la bella stagione ce ne sono almeno tre o quattro per tram, che
si spingono a turno per salire o scendere alla loro fermata, creando una gran
confusione e importunando tutti gli altri passeggeri. No, non sarei stata una di
loro!
Quindi a partire dalla prima settimana mi sono destreggiata con la fascia
portabebé. Scelta vincente perché sul tram me ne sto comodamente seduta e
osservo le mamme spingione con i loro SUV mentre fanno le manovre più
assurde. Me ne vado in giro per negozi e su e giù per le scale senza particolari
problemi. E per le passeggiate più lunghe, dove forse il peso potrebbe
disturbarmi, lo porta il papà.
La carrozzina giace inutilizzata in garage.
Il passeggino leggero è arrivato in regalo e per quello ci sarà tempo più
avanti....l'idea è comunque quella di continuare con la fascia, portando più
avanti il bebé sulla schiena.
Lettino, culline e simili
Anche qui mi sono convinta che il giaciglio per il bebito fosse un elemento
indispensabile.
Una mia collega mi ha prestato una bellissima "Stubewage", ovvero cestina di
vimini con rotelle, vecchia di almeno 50 anni.
Siccome durante la gravidanza ho riscoperto le gioie del taglio e cucito, ho
fatto io le lenzuola e il coprimaterasso. Ho acquistato una copertina in cotone
e un cuscino "salsicciotto" paracolpi.
L'idea era quella di metterla a fianco al nostro letto.
Non avevo fatto i conti con il bebito, che dal giorno in cui è nato non ne ha
voluto sapere, né di culline, lettini, cestine e simili. Quindi dal secondo giorno
di vita l'ho preso e messo nel mio letto, pensando addirittura di essere sgridata
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di vita l'ho preso e messo nel mio letto, pensando addirittura di essere sgridata
dalle infermiere. Cosa che non hanno fatto, anzi mi hanno detto che facendo
così non solo non l'avrei schiacciato ma avrei anche favorito il mio sonno e
l'allattamento. Quindi in ospedale si sono prodigate a montarmi una simpatica
spondina al letto, giusto per non farlo cadere di sotto.
Cosa che abbiamo fatto anche a casa: con due assi di legno e un po' di
gommapiuma abbiamo risolto i problemi. E il bebito dorme con noi, per
buona pace del sonno di tutti.
La "Stubewage" la usiamo durante il giorno come "contenitore" ovvero ci
appoggio il bebito mentre mangio/faccio la doccia o simili.
Sdraiette&Co.
Sulla "sdraietta" non ho ceduto e ho creduto a Giorgia Crozza. Quindi non me
la sono fatta dare da nessuno e basta. Durante il giorno, nei pochi momenti in
cui è necessario, appoggio il bebito nella cesta di vimini. Il resto del tempo lo
passa in braccio o nella fascia portabebé.
Fasciatoio
Altro problemone se vivi in due locali. Risolto semplicemente acquistando un
cuscino per il cambio, affrancato sopra ad una vecchia cassettiera comprata in
un negozio dell'usato (con dentro tutti i suoi vestiti). Gli accessori per il
cambio sono in un cesto di vimini.
Bagnetto ecc...
Lo ammetto: lavo mio figlio in una vaschetta di plastica per panni. Per
misurare la temperatura dell'acqua uso il termometro della febbre e il
buonsenso.
Per quanto riguarda gli accessori per il bagno (lavette e asciugamani) si
possono utilizzare quelli di casa.
"Tappeto" gioco
Lo so che è un po' presto. Ma nel frattempo ci siamo fatti regalare una pelle
di pecora. Per quanto mi renda conto che è una cosa crudele mi è sembrata la
scelta migliore: è naturale, resisite nel tempo e ha mille usi. Ogni tanto invece
di metterlo nella cesta lo appoggio lì, e lui sembra gradire.
Naturalmente, allattando in modo esclusivo, per il momento (e spero per
sempre!) non ho bisogno di ciucci, biberon e simili (per quanto me ne siano
arrivati in regalo almeno quattro).
Indispensabile la fascia, almeno per noi!
Nel tempo poi le esigenze cambieranno e forse bisognerà acquistare altro.
Meno male che qui sono molto di moda il riutilizzo e i negozi dell'usato.
Quello che poi serve davvero è il buonsenso. Cercare di capire quali sono le
nostre esigenze e quelle del bambino. E se dovete fare un regalo sappiate che
qualche body o un pacco di pannolini per l'inizio saranno un regalo gradito. In
alternativa chiedete o fate qualcosa con le vostre mani! Ma non regalate cose
ingombranti (fossero anche giochi) e inutili!
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Insomma alla fine la spesa non è che sia stata questo gran salasso. Direi poco
sopra lo zero.
E mi preme ricordare che un bambino ha soprattutto bisogno d'amore. Costa
tempo ma per il resto è gratis.
Pubblicato da rosi mamma a 13:30
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4 commenti:
Alice Zanardi 05 luglio 2012 00:03
L'ho letto anch'io! Un libro che consiglio a tutte le neomamme... È
davvero possibile evitare di farsi manovrare dal sistema consumistico
che investe i bebè appena arrivano...Però lo ammetto, sono una fan
della sdraietta!
Rispondi
Risposte
rosi mamma
06 luglio 2012 19:42
Evviva! Ciao bella! Comunque....mi sa tanto che leggiamo
gli stessi libri :-)
La sdraietta non l'ho mai provata. Bisogna che non la provi
altrimenti va a finire che la compro!
Un salutone!
Rispondi
Nimbina 11 luglio 2012 14:52
Bellissimo articolo! Per completare il quadro io ci aggiungerei i
pannolini lavabili :)
Rispondi
Risposte
rosi mamma
12 luglio 2012 12:34
Hai ragione! Con i pannolini lavabili sono in fase di
sperimentazione...a sperimentazione finita avevo intenzione
di scrivere qualcosina:-)
Rispondi
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