Aujeszky - Sistema Informativo Servizio Veterinario

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Aujeszky - Sistema Informativo Servizio Veterinario
PSEUDORABBIA
Caratteristiche della patologia
Informazioni
E.1
E.1.1 Nome patologia
E.1.2 Agente/i eziologico/i
E.1.3 Breve descrizione
1
1.1-1.2
1.1.1
1.2.1
1.1.2
1.2.2
1.1.3
1.2.3
1.1.4
1.2.4
1.1.5
1.2.5
1.1.6
1.2.6
1.1.7
1.2.7
1.1.8
1.2.8
Malattia
Pseudorabbia (Malattia di Aujeszky).
Herpesvirus del suino (PRV).
L’Herpesvirus del suino è un virus a DNA, provvisto di
envelope glicoproteico. È classificato nel genere Varicellovirus
della
sottofamiglia
Alphaherpesvirinae,
famiglia
Herpesviridae. Gli Alphaherpesvirus crescono rapidamente,
provocando lisi in coltura cellulare; hanno uno spiccato
neurotropismo e vanno in latenza nei neuroni di una vasta
gamma di ospiti. Tutte queste caratteristiche sono
particolarmente pronunciato in PRV. Sono stati descritti
diversi ceppi di PRV, e la gamma dei sintomi dimostra che
differiscono per infettività e virulenza, oltre che per quantità
e durata dell’eliminazione durante l’infezione. Le particelle di
PRV hanno la tipica architettura di un virione herpetico: sono
di forma quasi sferica, con un diametro complessivo di 150180 nm. PRV, come tutti i virus erpetici, è composto da un
core di nucleoproteina che contiene il genoma, da un capside
icosaedrico di 162 capsomeri, racchiuso in uno strato
tegumentario proteico e in un doppio strato lipidico derivato
dalle membrane cellulari e contenente le glicoproteine.
Tre forme cliniche: abortiva (scrofa); neurale (neonati e
svezzati da scrofe non immuni), respiratoria (magroni e maiali
all’ingrasso, nell’ambito del PRDC).
Rilevanza della patologia
Presenza e frequenza dell’agente eziologico sul territorio regionale / extraregionale
Presenza e frequenza della
Endemica, soprattutto negli allevamenti di solo ingrasso.
malattia in Regione Lombardia
Presenza e frequenza della
Assente in Francia, Svizzera e Austria. Presente in Slovenia.
malattia in regioni / Stati
confinanti
Frequenza eventuali epidemie
Attualmente presente in Germania.
(specificare aree)
Animali / Vettori / Ambiente
Suini e suidi selvatici; no vettori non suini; sopravvivenza
ambientale temporalmente ridotta, necessario contatto
interanimale.
Eventuali cicli stagionali / focolai
Nessuno.
influenzati da anomalie climatiche
Fattori che favoriscono la presenza Affollamento, qualità dell’aria, stretta convivenza dei
dell'agente (scarse misure
riproduttori, produzione in flusso continuo.
igieniche, biosicurezza,
management, ecc.)
Stabilità nell'ambiente dell'agente Nell’aria: 24 ore. Nei liquami (non trattati): fino a 15
eziologico
settimane. Nella lettiera e sul suolo: 5-6 settimane.
Possibilità di eliminare l'agente
Tutto pieno – tutto vuoto; disinfezione dell’aria in presenza di
dall'ambiente
animali (aerosolizzazione).
Scheda pseudorabbia
Pag. 1
1.3
Numero di specie domestiche colpite
1.3.1 Numero di specie domestiche
Bovino, ovino, caprino, cane, gatto, ratto, topo.
colpite (indicare anche quali)
1.4
Velocità di diffusione
1.4.1 Rapidità di diffusione
Lenta, non colpisce tutti i soggetti a contatto.
nell'allevamento
1.4.2 Rapidità di diffusione tra
Lenta, solo attraverso animali portatori-eliminatori.
allevamenti
1.4.3 Capacità di diffondersi senza
Nessuna.
movimentazione di animali
1.5
Vettori come reservoir e potenziali fonti di contagio
1.5.1 Ciclo della patologia influenzato da Sì.
vettori
1.5.2 Presenza del vettore sul territorio
Sì: suini, ratti e topi.
regionale / nazionale
Indipendente dalle aree e dal clima.
1.5.3 Presenza del vettore legata a
determinate aree / condizioni
climatiche
1.5.4 Capacità del vettore di
Si (vedi specie coinvolte).
sopravvivere, riprodursi,
trasmettere l'infezione, fungere da
reservoir
1.6
Rischio di contagio nelle specie sensibili
1.6.1 Probabilità di trasmissione
Contenuta.
1.6.2 Modalità di trasmissione
Aerogena, coitale.
1.6.3 Particolari condizioni che
Affollamento, scarso ricambio d’aria.
favoriscono la trasmissione
1.7
Specie selvatiche reservoir e potenziali fonti di contagio
1.7.1 Specie colpite
Ratti, topi, suidi selvatici.
1.7.2 Interazioni selvatici / domestici /
Limitata al suino outdoor.
uomo
1.7.3 Eventuali specie in pericolo colpite Nessuna.
1.8
Potenziale diffusione silente
1.8.1 Riconoscibilità della patologia
Sole nella forma neurale.
attraverso i segni clinici
1.8.2 Diffusione attraverso soggetti sub- Frequente, elevata.
clinici / asintomatici
1.8.3 Periodo d'incubazione
2-6 giorni.
1.9
Variabilità dell’agente
1.9.1 Specie / Tipi conosciuti
Nessuna.
1.9.2 Mutazioni
Nessuna.
1.9.3 Specie - specificità
Ridotta.
1.10
Conoscenza dell’interazione ospite-patogeno
1.10.1 Grado di conoscenza scientifica
Elevato.
sulla patogenesi
Scheda pseudorabbia
Pag. 2
1.11
Conoscenza della risposta immunitaria
1.11.1 Totale / parziale / nessuna
Totale: protezione parziale.
conoscenza dell'immunità umorale
1.11.2 Totale / parziale / nessuna
Totale: protezione parziale.
conoscenza dell'immunità cellulomediata
2
Impatto socio-economico
2.1
Impatto della patologia sulle produzioni nella realtà lombarda
2.1.1 Perdite produttive (mortalità /
Ridotte per l’azione diretta del virus, più elevata in caso di
scarti)
complicanze batteriche.
2.1.2 Riduzione della qualità dei prodotti No.
2.1.3 Minacce alla sopravvivenza
No.
dell'industria
2.2
Impatto economico del piano di controllo
2.2.1 Presenza e obbligatorietà del piano Si. Decreto 30 dicembre 2010 che modifica il Decreto 1 aprile
1997.
2.2.2 Costo delle misure di monitoraggio Esami sierologici per il Servizio Sanitario Nazionale.
in atto.
Vaccinazioni per gli allevatori.
2.2.3 Presenza di focolai sul territorio
Rari, prevalentemente di natura abortiva.
2.2.4 Tipologia e costo delle misure di
Controllo sierologico delle scrofe; blocco della
commercializzazione delle rimonte sieropositive.
controllo in atto.
2.3
Potenziale Impatto economico diretto (costi cumulativi inclusi)
2.3.1 Limitazioni e divieti alla produzione Divieto di commercializzazione delle scrofette da rimonta non
e alle movimentazione animale
indenni.
2.3.2 Potenziale costo economico
Ridotto per l’azione diretta del virus, più elevata in caso di
complicanze batteriche.
2.3.3 Possibili mezzi di controllo
Vaccinazione con Vaccini a virus deleto per glicoproteina E
(vaccinazione e terapia medica /
(Inattivato sulle scrofe, MLV nella produzione).
Test-and-cull / Stamping out)
2.3.4 Costi degli eventuali interventi
Legati alla sierodiagnosi a cura degli IZS per la diagnosi (a
richiesti (diagnosi e controllo)
carico dello Stato) e alle vaccinazioni (a carico degli
allevatori).
2.4
Potenziale Impatto economico indiretto (sociale, commerciale)
2.4.1 Conseguenze sulla distribuzione dei Nessuna.
prodotti
2.4.2 Riduzione del prezzo di mercato
Nessuna.
2.4.3 Divieto di distribuzione a livello
Solo per le scrofette da rimonta.
nazionale
2.4.4 Costi dei trattamenti e del controllo Nessuno.
della patologia negli esseri umani
2.4.5 Riduzioni del turismo e della
Nessuno.
biodiversità
2.4.6 Restrizioni sul sistema produttivo
Divieto di commercializzazione delle scrofette da rimonta.
3
Impatto sulla salute pubblica
3.1
Presente in normativa
3.1.1 Se presente ambito territoriale
No.
interessato
3.2
Potenziale zoonosico
3.2.1 Possibilità di trasmissione agli
Nessuna.
esseri umani
Scheda pseudorabbia
Pag. 3
3.2.2 Frequenza di trasmissione agli
Nessuna.
esseri umani
3.2.3 Modalità di trasmissione agli esseri Non applicabile.
umani (diretto, indiretto, vettori,
alimenti, aerogena)
3.2.4 Barriere di specie
Non applicabile.
3.2.5 Fattori di patogenicità
Non applicabile.
3.2.6 Eventuale sottostima dei casi
Non applicabile.
umani
3.3
Probabilità di contagio
3.3.1 Probabilità di contagio
Nessuna.
3.4
Trasmissibilità tra esseri umani
3.4.1 Probabilità di trasmissione tra
Nessuna.
esseri umani
3.4.2 Modalità di trasmissione tra esseri Non applicabile.
umani (diretta / indiretta)
3.5
Impatto sulla salute umana
3.5.1 Gravità della sintomatologia clinica Non applicabile.
dei soggetti colpiti
3.5.2 Durata della sintomatologia e
Non applicabile.
dell'eventuale interruzione
dell'attività lavorativa
3.5.3 Danni permanenti
Non applicabile.
3.5.4 Mortalità
Non applicabile.
3.6
Impatto sulla sicurezza alimentare
3.6.1 Probabilità d'infezione /
Non applicabile.
tossinfezione / intossicazione
attraverso gli alimenti
3.6.2 Dosi necessarie per causare
Non applicabile.
infezione / tossinfezione /
intossicazione
3.6.3 Precauzioni richieste
Non applicabile.
3.7
Potenziale bioterroristico
3.7.1 Potenziale dannoso dell'agente
Non applicabile.
sull'uomo
3.7.2 Reperibilità dell'agente
Non applicabile.
3.7.3 Facilità d’impiego e conservazione Non applicabile.
dell'agente (laboratori / personale
specializzato / singoli individui)
Impatto sugli scambi commerciali
4
4.1
Impatto scambi regionali legato alle normative vigenti
4.1.1 Blocco / limitazione al commercio Divieto di commercializzazione delle scrofette da rimonta.
(singolo animale, mandria, area
delimitata, totale)
4.1.2 Lista di prodotti vietati
Nessuna.
4.1.3 Perdita di indennità
No, al momento.
4.1.4 Difficoltà e tempistica del recupero Non applicabile.
di eventuali indennità perse
Scheda pseudorabbia
Pag. 4
4.2
Impatto scambi nazionali / comunitari legato alle normative vigenti
4.2.1 Blocco / limitazione al commercio Divieto di commercializzazione delle scrofette da rimonta sul
(singolo animale, mandria, area
territorio nazionale.
delimitata, totale)
4.2.2 Lista di prodotti vietati
Nessuna.
4.2.3 Perdita di indennità
Nessuna.
4.3
Impatto scambi internazionali legato alle normative vigenti
4.3.1 Blocco / limitazione al commercio Non possono circolare nella comunità suini provenienti da
(singolo animale, mandria, area
Paesi non indenni.
delimitata, totale)
4.3.2 Lista di prodotti vietati
Scrofette da rimonta.
4.3.3 Perdita di indennità
No – piano di controllo.
4.3.5 Paesi con legislazioni
Area nord-europea della UE.
particolarmente restrittive
4.4
Possibilità di creare aree di controllo
4.4.1 Estensione dell'area
Non applicabile.
Benessere animale
5
5.1
Impatto sul benessere animale (durata)
5.1.1 Presenza e durata dei danni al
In conseguenza della malattia abortiva e di quella
benessere animale
respiratoria; alcuni giorni, fino alla guarigione clinica.
5.2
Frequenza di animali sofferenti/feriti/stressati a causa della patologia
5.2.1 Se presenti indicare la percentuale Presenti, il numero dipende dallo stato immunitario della
popolazione aziendale e dalla virulenza del ceppo virale
coinvolto.
5.3
Severità / reversibilità della malattia
5.3.1 Gravità clinica / reversibilità della Forma neurale: grave, non reversibile.
malattia
Forma respiratoria: gravità e reversibilità dipendono dalla
presenza delle complicanze batteriche.
Forma abortiva: grave, ma solitamente reversibile.
5.3.2 Interventi terapeutici e loro
Solo sintomatici; efficacia variabile.
efficacia
5.4
Impatto sulle Libertà Animali
5.4.1 Libertà animali impedite
Possibile impedimento delle Libertà:
− Dal dolore, dalle lesioni, dalle malattie.
− Di esprimere un comportamento normale (forma
neurale).
Strumenti
di controllo
6
6.1
Adeguatezza degli strumenti per la diagnosi
6.1.1 Kit validati disponibili in Italia
Sono disponibili diversi kit validati, sia commerciali, sia
prodotti dai laboratori ufficiali (IZSLER).
6.1.2 Normative che regolano la
Decreto 1 aprile 1997 (Allegato VI).
diagnostica
6.1.3 Metodologie diagnostiche descritte Nessuna.
da enti internazionali (OIE, UE)
6.1.4 Possibilità / Obbligo di effettuare
Già in uso, vaccini a virus deleto per glicoproteina E (inattivati
test DIVA (vaccini marker)
e MLV).
6.1.5 Giudizio complessivo
Efficaci, se regolarmente applicati, soprattutto per quanto
dell’adeguatezza degli strumenti di concerne la terza vaccinazione nei maiali all’ingrasso.
controllo
Scheda pseudorabbia
Pag. 5
6.2
Adeguatezza degli strumenti per la prevenzione
6.2.1 Ostacoli / incentivi alla prevenzione Nessun ostacolo, potrebbe essere un incentivo la possibilità di
commercializzare soltanto scrofette gE negative (indenni).
6.2.2 Possibili mezzi di prevenzione e loro Vaccinazione: efficace se correttamente e regolarmente
efficacia
applicata; biosicurezza: allegato I del Decreto 1 aprile 1997.
6.2.3 Disponibilità di vaccini commerciali Si.
a livello Europeo / Internazionale
6.2.4 Disponibilità di vaccini marker a
Si.
livello Europeo / Internazionale
6.2.5 Efficacia della vaccinazione
Efficace nella riduzione delle forme cliniche e dello shedding
oro-nasale.
6.2.6 Normative che regolano gli
Decreto 1 aprile 1997 (allegato II)
interventi vaccinali
6.3
Adeguatezza degli strumenti per il controllo
6.3.1 Ostacoli / incentivi al controllo
Nessun ostacolo, potrebbe essere un incentivo la possibilità di
commercializzare soltanto scrofette gE negative (indenni).
6.3.2 Possibili mezzi di controllo e loro
Vaccinazione: efficace se correttamente e regolarmente
efficacia
applicata; biosicurezza: allegato I del Decreto 1 aprile 1997.
6.3.3 Normative che regolano i mezzi di Decreto 1 aprile 1997, Decreto 30 dicembre 2010
controllo
6.4
Adeguatezza degli strumenti per la terapia
6.4.1 Sistemi terapeutici in uso (cura e
Non applicabile.
prevenzione)
6.4.2 Normative che regolano la terapia Non applicabile.
medica
6.4.3 Eventuali residui / tempi di
Non applicabile.
sospensione
Scheda pseudorabbia
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