Giancarlo Fastamex

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Giancarlo Fastamex
Per i vostri suggerimenti, lettere, opinioni ecc. potete inviare l’e-mail a [email protected]
“Egregio Sig. Mauro Bittu,
nell’allegato articolo de La Nuova del 9 Ottobre:
1 - Cosa ci trova di “cultura conservatrice e mentalmente legata alla Marina”, di “la vecchia solfa che lo
Stato e la Difesa ci hanno sfamato e che ogni cambiamento va visto con diffidenza” di “culturalmente e
politicamente in via di estinzione” di “remare contro la riconversione di un’economia morente” di “mancare
di rispetto verso chi ha la partita Iva” di qualcosa di contrario a chi “tenta di costruire qualcosa di positivo” o
di favorevole a “all’assenteismo a spese del contribuente, alla possibilità di fare il secondo, terzo e quarto
lavoro in nero alle spalle delle piccole partite iva che cercano di decollare” (tutte frasi sue)?
2- Su quali punti non è d’accordo e cosa cancellerebbe?
EXCUSATIO NON PETITA
Mi riferisco all’intervento del Sig. Mauro Bittu del 6 Novembre, intuendo che indicando il Sig. Fastame, citato
senza nome proprio, intendesse rivolgersi a me.
Dal punto di vista semantico e della sintassi, io ho capito ben poco del suo intervento e non mi sono riconosciuto
in quel Sig. Fastame che lui ha descritto; ma ho letto chiare espressioni di una tesi politica anti-statale
(liberissimo di scriverla, ma non mi ci può tirar dentro, non sono io un esempio di assenteista a spese del
contribuente, pronto per il Ministro Brunetta).
Io per moltissimi sono Gian Carlo, ma per lui sono il Dottor Gian Carlo Fastame, che da lui mantiene le distanze,
che ha stima dei dipendenti pubblici, dei Carabinieri, dei Sottufficiali, degli Ufficiali, dei Finanzieri, dei Vigili
del Fuoco, degli impiegati comunali, dei dipendenti pubblici con contratto a termine con partita IVA, degli
impiegati civili della Marina, degli infermieri, dei necrofori, dei Vigili Urbani, dei medici della ASL, degli
insegnanti, dei supplenti, dei bidelli, dei Magistrati, degli Ammiragli, dei Prefetti, dei militari, dei pensionati
statali, dei Poliziotti, del Corpo Forestale, in poche parole, di tutti i servitori dello Stato, ai quali nessuno può
chiedere di scusarsi (parlando in generale, per la serie: vi ringrazio tutti, continuate il vostro prezioso lavoro, non
sentitevi mai offesi da chi lo mette in dubbio).
Il Dottor Gian Carlo Fastame (per lui, ma per voi altri sono Gian Carlo) ha altrettanta stima, senza differenza di
peso, per i liberi professionisti, per i pescatori, per gli impresari edili, per i commercianti, per i medici, per gli
avvocati, per gli ingegneri, per i baristi, per gli elettricisti, per gli idraulici, per i ristoratori (in particolare se
mangio bene, con un buon servizio, e se non omettono di presentarmi una ricevuta fiscale, meglio se non
eccessiva), per gli industriali, per gli artigiani, per i capitani di barche, per i barcaioli (tutti quanti con partita IVA
e tutti imprenditori), per i dipendenti privati di queste attività, in particolare per il datore di lavoro che riesca a
stabilizzarli, per i collaboratori a termine di queste attività, per le badanti, con una particolare stima e gratitudine
per le casalinghe (purtroppo senza partita Iva), in poche parole per i lavoratori privati e per coloro che da
disoccupati ancora non lo sono.
È probabile che il Sig. Mauro Bittu mi abbia confuso con altri o abbia informazioni sbagliate; io sono stato
dipendente dello Stato per un anno, all’Università di Torino, poi ho scelto di dedicarmi alla produzione
nell’industria chimica e qui ho realizzato il mio sogno. Sarei stato altrettanto orgoglioso di aver servito lo Stato e
il Ministero della Difesa: me lo ha insegnato mio padre che, per consentire a me di vivere in un Paese libero e di
scegliere in libertà, da Ufficiale si è fatto due anni di prigionia in Germania per aver giurato fedeltà allo Stato.
Questo è stato il sottobosco di privilegi grandi e piccoli che il Ministero della Difesa gli aveva sempre garantito:
un soggiorno climatico dimagrante, che non ha mai rinfacciato a nessuno per tutta la sua vita.
Non conosco il compasso utilizzato per misurare la mia apertura mentale: la mia mente è aperta a 360 °, sia
quando lavoravo per il privato che quando lavoravo per amministrare un Ente Pubblico, di sviluppo (richiesto
personalmente alla mia azienda da una Regione, di sinistra, e gratis), o quando avevo ruolo in Confindustria.
Attualmente sento che la disponibilità di tempo sta ampliando i miei orizzonti: ora, da casa mia, vedo anche
Caprera e sto preparando una nuova pubblicazione.
Non presenterò mai il mio curriculum vitae a un estraneo: forse basta sapere che ho gestito con profitto 2.800
dipendenti, con un fatturato di 3.000 miliardi/anno, con un MOL del 5 %, con collaboratori con le palle, che ho
aiutato a crescere. Tra i miei ricordi più belli conservo l’esperienza formativa a Porto Torres, il lavoro
dirigenziale nel gruppo ENI e la partecipazione ai lavori annuali tra i Top Manager Fiat nel Salone dei
Cinquecento del Lingotto, tutto reso possibile grazie alla disponibilità di mia moglie a seguirmi, a sostenermi e a
prendersi carico della famiglia.
Completando: l’accusa di star bene e di avere una buona pensione è un complimento. Confermo tutto, con
orgoglio: quando un Presidente va in pensione ha diritto ad una pensione da Presidente, anche ad un bonus per
MBO da Presidente ed i milioni che mia moglie ha gestito, e ha saputo mettere da parte, sono integralmente
provenuti dal mio lavoro, per i quali ho pagato alla fonte tutte le tasse fino all’ultimo Euro, senza avere la
possibilità di evadere. Anche i Presidenti hanno un foglio paga con ritenuta alla fonte e non dimenticano ricevute
fiscali, che non emettono.
Per inciso, almeno nelle Aziende per cui ho lavorato, un Presidente che non raggiunge i risultati va a casa. Punto.
Altro che rischio.
Per quanto attiene le mie proposte politiche c’è poco tempo da perdere: le ho sempre espresse pubblicamente
negli ultimi tre anni, anche in Salone Consiliare (ed il sindaco le ha anche apprezzate), e non c’è una riga della
Bittu-descrizione che possa esservi affine. Chi vuole, vada a rileggerle (vedi La Nuova del 9 Ottobre), scoprirà
che alla base c’è la questione morale, mai nessun interesse di parte, e che sono sempre propositive e rivolte allo
sviluppo, partendo dalla necessità di avere un Piano Strategico Comunale: poi sono sempre pronto a
confrontarmi con le persone serie, ma non a perdere tempo.
Alla fine, mi sono divertito nel leggere cose da me né pensate e né dette, irreali.
È però vero che sviluppo tante attività, ed anche questa accusa è per me un complimento, perché essere attivo è
un dono del buon Dio e quelle che si vedono (dai radioisotopi, alle mucillagini, alla Eleganzia) ne sono solo una
piccola parte, sempre documentata, che svolgo nel tempo libero: qualcuno vuol provare a smentire qualcosa di
queste, magari iniziando dalle pale eolliche? Sarebbe il primo, non è ancora capitato.
Tre P identificano le attività da me preferite: Pittore, Pescatore, Fotografo, e queste mi impegnano: sto per
aggiungere un’altra P, di impegno, Politico. Sa una cosa? A una certa età è cresciuto il rendimento nel fare:
dipenderà dall’esperienza?
È come scopare, con maggior soddisfazione reciproca: si impara come fare e si può sempre migliorare, mai
accontentarsi.
Vorrei completare il mio ragionamento di fondo.
Povero PD, incautamente coinvolto: la requisitoria che ho letto nasce da una mia critica, non a un comunicato a
favore di un candidato sindaco, esponente del PD (non lo dico io, che sia esponente del PD lo ha scritto La
Nuova), perfettamente legittimo come qualunque comunicato politico, ma alla proposizione di una minoranza, a
mio parere, politicamente inopportuna. La requisitoria per questa mia critica è la più lontana possibile dalle
posizioni progressiste, se è in disuso la parola “comuniste”. Al suo posto prenderei le distanze. Questo , per me,
per fortuna, non è il PD.
Nella requisitoria i dipendenti statali, i dipendenti del Ministero della Difesa, con tutto il sottobosco di privilegi
grandi e piccoli che questa presenza ingombrante ha sempre garantito (dalle case ex militari, all’assenteismo a
spese del contribuente, alla possibilità di fare il secondo, terzo e quarto lavoro in nero alle spalle delle piccole
partite iva che cercano di decollare) mi sembrano i nemici del popolo. Non so come definirla, mi sembra una
posizione apolitica. Auguri. Per coerenza mi aspetterei un cartello: “In questo locale non sono graditi i dipendenti
del Ministero della Difesa e del Comune, e del .., e del …”
Inoltre, in genere, non si tira per la giacchetta, dall’esterno, un partito popolare, che ha la sua linea politica, ha i
suoi organi, ha le sue procedure e ha le sue primarie, e che non si fa certo condizionare.
Parlando sempre in generale, non mi sono mai nascosto: per me il PD è un partito dalle origini nobili, che mi è
stato simpatico, che ha avuto il mio voto (tranne alle comunali), ma oggi mi ha confuso le idee, o, peggio, me le
sta chiarendo.
Spero che sappia ancora valutare la questione morale e che sappia decidere.
Qui mi fermo, non siamo a Tribuna politica, ma non volevo lasciare niente di nascosto, da parte mia, per coloro
che, per mia fortuna, mi chiamano Gian Carlo.
Per il resto: de minimis non curat pretor.
Dottor Gian Carlo Fastame
Cari amici, credo che dobbiamo darci tutti una calmata. Non solo l’avvocato difensore del Dottor Giancarlo
Fastame ma devo riconoscere la sua trasparenza, onestà e preparazione. Non è stato mai un politico ma ha le
idee chiare sulla famosa ‘riconversione’.
Da ragazzino sento e vedo progetti sul porto, ma tra ‘eredità’ ricevute e firme raccolte nulla si è potuto
fare.
Via gli americani, via la Marina Italiana (intensamente dal 2004), ma non c’è stato mai un progetto di
riconversione, oppure riconversione si tratta il Forte di Arbutrici o Opera Pia (Alkatraz).
Sono le piccole cose che devono fare riflettere: Dove è finita la gara di Scala di Ferro? La cittadella
sportiva dove i lavori erano stati programmati per gennaio 2006? I cambi di destinazione d’uso (vedi
Spargi)? Bancarelle esterne quando l’economia isolana è in ginocchio? Avere ‘negato’ la festa di Santa
Maria Maddalena?
Rifiuti di ogni genere, discariche abusive, l’arcipelago completamente abbandonato ecc.
Avere chiuso la strada principale di via Amendola mettendo in difficoltà i turisti.
La segnaletica stradale, le strade, l’illuminazione, i parcheggi: all’infinito possimao elencare disservizi.
Le proposte e le idee sono tutte valide, ma basta prenderrci in giro. Sembra scontato che a molti è
sembrata strana l’uscita di qualcuno, crediamo personale, perché c’è una guerra in atto tra imprenditori,
commercianti ecc. ecc. Perché? E’ nata a conclusione dei lavori per il G8. La partita Iva è valida anche per
quelli di Via Garibaldi, Due Strade. Moneta, via Ilva ecc. ecc.
Perché non è stata fatta dall’inizio una riunione dei commercianti (tutti), per sentire come la pensavano?
Buona domenica