di zona - Artidea
Transcript
di zona - Artidea
La Voce 3 di zona Luglio 2008 distribuzione gratuita Art’Idea srl l Via Lucca, 22 l Tel. 02.29.52.05.70 e-mail [email protected] l www.artidea.co.uk tutto quello che gli altri non vi dicono pizzeria, focacceria, gelati artigianali, bar Piazza Bottini, 2 tel. 02.70.63.70.83 sempre aperti dalle 06.30 alle 24.00 sconti speciali per feste, ricevimenti, rinfreschi MM Lambrate, stazione ferroviria Botticelli, zona Politecnico Progetto per un residenza universitaria di 15 piani per maltempo, Zona 3 la più colpita Nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 giugno Secondo le rilevazioni dei tecnici del Comune le zone più colpite dal maltempo sono state la 3, la 4 e i giardini Montanelli in Zona 1. In Zona 3 sono stati rimossi 36 alberi abbattuti mentre sono stati: 6 in Zona 1, 6 in Zona 2, 27 in Zona 4, 25 in Zona 5, 16 in Zona 6, 16 in Zona 7, 27 in Zona 8, 8 in Zona 9. effettuati da Amsa: dalle ore 23 alle ore 6.30 circa, per recupero rami abbattuti, interventi via Gobetti, via Crescenzago, via Pacini, piazza Principessa Clotilde, piazza IV Novembre, piazza Duca D’Aosta. Grossi allagamenti sono stati risolti in via Palmanova, nel sottopasso della tangenziale. Lo spurgo dei pozzetti stradali ha invece interessato piazza Luigi di Savoia, Farmacia Bacone via Carlo Matteucci, 4 nti scoal 30% fino Farmaci a domicilio in tutta Milano www.farmaci-a-domicilio.it tel. 02.29.51.62.48 Il plastico del progetto E’ stato presentato il 3 luglio scorso alla Commissione urbanistica del Consiglio di Zona 3 il progetto dell’arch. Marzorati per una nuova residenza universitaria da costruire al posto dell’Istituto Grafico Rizzoli in via Botticelli 19, tra le vie Saldini, Colombo e Mangiagalli. Verrà demolito anche l’edificio dell’inizio del 1900, in via Mangiagalli 18, di fronte all’ingresso dell’Istituto di Matematica, su un’area complessiva di 2.300 mq. Da un edificio di 5 piani su via Colombo e Botticelli, di tre piani su via Mangiagalli e di un piano su via Saldini si passerà ad un edificio di 15 piani su via Colombo, Botticelli e Mangiagalli e di 7 piani su via Saldini. L’altezza massima è di 65 metri, addirittura superiore a quella concessa dal vincolo aeroportuale. Il volume è spaventoso, consentito solo dal fatto che si tratta di un’area universitaria. Una tale densità non sarebbe mai consentita per abitazioni, uffici o commercio.Nella zona intorno ci sono solo edifici di due/tre piani al massimo, con villette liberty molto belle, in cui questo gigante sarebbe come un elefante in un negozio di cristalli. L’Istituto di Matematica, anch’esso piuttosto pregevole, verrebbe schiacciato dal nuovo edificio. Spariranno tra l’altro i cedri al centro della piazza, sostituiti da una vasca con una sfera in silicio amorfo, una scultura che riprende il tema della facciata. Nella presentazione si parla di campus universitario per oltre 600 studenti, ma sarebbe un campus senza terreno intorno come quelli all’estero, con palestra, ristorante e auditorium tutti all’interno. Ecco perché è necessaria tutta questa volumetria, che normalmente sarebbe distribuita in un’area più ampia. A modello è stato preso il residence Nido di Londra, un campus di lusso, ed anche i prezzi di questo residence non scherzano, dai 400 agli 800 euro al mese a seconda dei servizi offerti. La vicinanza con il Politecnico, il cui rettore Ballio è uno sponsor dell’operazione realizzata da un operatore privato, la GF Uno Real Estate insieme a Foncière des Murs, è sicuramente un punto di forza del residence, ed influirà sui prezzi. Il Comune cercherà di ottenere qualche posto a prezzo calmierato per gli studenti che non se lo possono permettere. Ma è proprio necessario rovinare l’architettura di un quartiere per realizzare un Campus di lusso? Non è meglio costruire residenze per studenti più lontane dal centro, ma in aree con più spazio intorno? Ad esempio da anni l’ex istituto Marchiondi di Baggio aspetta un riutilizzo. Il plastico del Campus è esposto fino a fine luglio all’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele ma c’è solo l’edificio, le case intorno non sono rappresentate, forse per evitare il confronto! I consiglieri intervenuti in Commissione urbanistica hanno tutti criticato l’eccessiva volumetria, hanno chiesto che sia dimezzata e hanno criticato la cosiddetta “riqualificazione” della piazza. Michele Sacerdoti www.msacerdoti.it Melchiorre Gioia La maggior parte degli interventi effettuati dalle squadre dell’Amsa ha riguardato lo spurgo dei pozzetti intasati dalle foglie e dai rami caduti e il taglio e l’asporto di alberi abbattuti dal nubifragio. E’ stata inoltre istituita una squadra speciale dedicata all’asporto di rami rimasti pericolosamente attaccati agli alberi sui principali viali di Milano. Questa la tempistica e i maggiori lavori piazza IV Novembre, Bastioni di Porta Nuova, via Beltrami, corso XXII Marzo, via Zama e via Sarfatti. Nel pomeriggio e fino a sera, sono stati programmati ulteriori interventi in via Rimembranze di Lambrate, via Pascoli, viale Romagna, piazza Piola, via Feltre, via Turchia, piazza Leonardo da Vinci, via Caloria, via Aselli, via Bonari, via Golgi, via Ponzio, via Massari e viale Vittorio Veneto. Contributi per canoni locazione Apre lo “sportello affitti” E’ stato pubblicato il 15 luglio il bando del Comune per l’assegnazione di contributi a integrazione dei canoni di locazione per le famiglie in condizioni economiche disagiate. Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate entro il 31 ottobre 2008 presso le sedi ALER e i CAAF. Anche quest’anno si aiutano circa 9mila famiglie in difficoltà con il pagamento degli affitti. Possono partecipare i residenti nel Comune di Milano che vivono in un’abitazione in affitto, con un contratto regolarmente registrato. Le domande saranno accettate fino al 31 ottobre, e le graduatorie pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL). Nel 2007, dal 6 agosto al 10 novembre, sono state presentate complessivamente 8792 domande. Quest’anno, a fronte di 9 mila richieste previste, le risorse a disposizione per Milano ammontano a circa 13 milioni di euro. Per partecipare: telefonare all’Aler 0273922611 per prendere un appuntamento. In Zona 3 l’ufficio Aler è in via Andrea Costa 20/a - MM1 o 2 Loreto. Nelle vicinanze di Zona 3 la sede dell’Aler in viale Romagna 26 - filobus 90 e 91 Per la prima volta in Italia si sta sperimentando l’asfalto anti smog Sono iniziati in questi giorni i test per verificare l’efficacia dei prodotti “antismog” utilizzati dalle migliori società per il trattamento della pavimentazione stradale. Sfruttando la fotocatalisi, questi materiali possono ridurre in modo efficace l’inquinamento presente nell’aria. In via Melchiorre Gioia all’angolo con via Pirelli sono stati predisposti dei veri e propri campi prova. Sarà compito dei tecnici del Politecnico di Milano stabilire, attraverso rilevazioni scientifiche e analisi di laboratorio, quale, tra le tecniche utilizzate, si sia rivelata più efficace. Con i test in corso in questi giorni si potremmo scegliere le migliori tecnologie e non solo la migliore offerta economica. Per questa prima applicazione di prodotti ecoattivi il Comune ha già stanziato 2 milioni di euro, che serviranno a ripristinare alcuni tratti di pavimentazione stradale della città. Ma per asfaltare le strade con prodotti ecoattivi, quest’anno saranno da stanziare ulteriori 6 milioni di euro. “Vogliamo sensibilizzare i cittadini, ha dichiarato l’assessore Simini, perché questi materiali possono essere utilizzati anche dai privati. Le zone da coprire dovrebbero essere tutte, ci riserveremo quindi la possibilità di scegliere gli interventi prioritari. Mi sembra doveroso, tuttavia, tutelare innanzitutto i bambini, partendo dalle strade vicine alle scuole” Proverbio: Per un buon raccolto non basta seminare bisogna seminare in un campo buono La Voce 3 di zona Santa Francesca Romana Continua all’interno il restauro della chiesa Il progetto “Tutti protagonisti per la nostra chiesa” continua. E’ deserto il piazzale della chiesa parrocchiale di Santa Francesca Romana e transennato il portone d’ingresso: un cumulo di sabbia e detriti a significare che sono iniziati con molto impegno i lavori di restauro dell interno con l’approvazione della Soprintendenza e il controllo continuo di un archeologo. Dopo il restauro dell’esterno si sta procedendo al rifacimento della pavimentazione della chiesa e delle pareti interne. Don Giorgio Riva segue con particolare cura il procedere dei lavori che proseguono ‘a passi lenti’ per rispondere alle pause imposte da ingegneri e archeologi, si cercherà comunque di rispettare le scadenze previste. La raccolta di fondi ha raggiunto 670.000 euro, Don Giorgio rivolge il suo grazie a quanti hanno dato il loro contributo e si sta adoperando per trovare i 750.000 euro che mancano. Edoardo L. Piras Come si presenta la facciata della chiesa dopo l’accurato restauro. Ora tocca all’interno stupro al Lambro rimozione auto Condannati i colpevoli, risarcita Milano e per la prima volta riconosciuto il danno all’immagine della Città Per la prima volta, in una sentenza di condanna, un giudice ha riconosciuto a un ente locale costituito parte civile in un processo per stupro, un risarcimento sulla base dei servizi erogati per la cura delle violenze sessuali. Fatto ulteriormente innovativo, è stato riconosciuto anche un danno all’immagine. La sentenza prevede anche la condanna a sette anni di reclusione per sei cinesi accusati di sequestro e stupro di una connazionale lo scorso agosto al Parco Lambro, e il risarcimento di 10mila euro al Comune che si era costituito parte civile. In aprile, per la prima volta, il Comune era stato risarcito per danni patrimoniali nel processo di secondo grado per lo stupro di una ragazza aggredita nel febbraio 2006 nel parcheggio della stazione metropolitana di Bisceglie. Questo secondo caso conferma che Milano, prima in Italia, ha ormai aperto una breccia. E può diventare un modello per gli altri enti locali che vorranno seguire la stessa via. I casi di violenza sessuale a Milano sono in costante crescita, come confermano i dati della Mangiagalli: 196 del 2004 344 nel 2007 14 gravi episodi per le strade della città, negli ultimi tre mesi. Milano, forte di questi risultati sul piano giudiziario, continuerà questa battaglia di civiltà a difesa delle donne. E non è un caso che recentemente il Sindaco Moratti abbia premiato due vigilesse che alla Stazione Centrale hanno salvato un minorenne disabile dalla violenza sessuale di un clandestino Loreto Continuano le maxi risse tra immigrati ubriachi e violenti Dalle parti di Abruzzi e Loreto, le risse per futili motivi esplododo puntuali ad ogni fine settimana. Dopo abbandanti bevute di birra, una quindicina di giovani immigrati, poco più che ventenni, se le sono date di santa ragione con cocci di bottiglie, pugni e calci. All’intervento delle forze dell’ordine, è seguita una fuga collettiva, ma gli agenti hanno bloccatosette fuggitivi moldavi e boliviani, due dei quali sono stati portati al pronto soccorso Fatebenefratelli per medicazioni. E.S. lo sapevate che ... banche Arrestato clan rom d’assalto ai bancomat Le indagini, durate a lungo, condotte da agenti e dal sostituto procuratorem di Monza, hanno individuato la banda di etnia sinti che attuava assalti ai bancomat. Armata di mitra kalashnikov si era fatta notare a Milano e fuori, perché usava la ruspa per sradicare i bancomat in varie rapine messe a segno tra il 2006 e il 2008. Ma esistono forti sospetti anche su analoghe rapine, già del 1999, operate in 50 istituti di credito del nord Italia. I malviventi non esitavano ad aprire il fuoco contro le forse dell’ordine. E.S. pag. 2 mercati di via Task force contro abusivismo Per rispondere al problema dell’abusivismo nei mercati scoperti, opererà una task force formata da vigili, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Un modello che si era dimostrato vincente quando era stato adottato nel 2001, e che sarà reso disponibile grazie a uno stanziamento di 300 mila euro per coprire gli straordinari delle forze dell’ordine. Ci sono agenti che operano in collaborazione con l’Annonaria, ma le pattuglie miste possono contrastare più efficacemente il fenomeno, come dimostrano i risultati ottenuti in passato quando questo sistema fu adottato. Aquila, zona Ortica Sarà velocemente risolto l’annoso problema delle auto abbandonate Dal 1° luglio di quest’anno al 30 giugno 2009, la rimozione dei veicoli abbandonati sul territorio cittadino avverrà più velocemente e senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione comunale. Con il nuovo servizio, dopo la segnalazione e l’intervento della Polizia Municipale, il veicolo abbandonato sarà subito rimosso e trasportato al deposito di via Chiesa Rossa, dove potrà rimanere per un periodo complessivo di 60 giorni per consentire l’espletamento delle procedure di legge. Finora, dal ritrovamento alla rimozione del mezzo, poteva trascorrere anche un mese e mezzo, tempo stabilito dalla legge per l’eventuale riscatto del veicolo da parte del proprietario. Inoltre saranno recuperati i veicoli anche in aree non ad uso pubblico (ad esempio case Aler, campi nomadi, parcheggi privati, ecc.). Con il rinnovo del servizio sono state stabilite nuove e migliori condizioni per rispondere a un problema molto sentito dai cittadini, non solo in termini di decoro urbano, ma soprattutto di sicurezza. Spesso, infatti, i mezzi abbandonati diventano vere e proprie basi per lo spaccio di stupefacenti oltre che ricoveri per clandestini, homeless o tossicodipendenti, gestiti, come ha documentato in passato la cronaca cittadina, anche da racket di extracomunitari. Grazie al nuovo contratto, aumenteranno gli interventi di rimozione, che avverrà con più velocità, sottraendo spazi al degrado e alla criminalità. Inaugurato canile ... umano Il Sindaco di Milano Letizia Moratti la mattina del 9 di luglio ha inaugurato il primo parco-canile del Comune di Milano, in via privata Aquila, traversa delle vie Tucidite e Corelli. Alla cerimonia erano presenti l’assessore all’Arredo, Decoro Urbano e Verde, Maurizio Cadeo e il garante degli animali, Gianluca Comazzi. “In questi due anni, ha detto il Sindaco Letizia Moratti, abbiamo diminuito gli abbandoni e aumentato gli affidi. Il parco canile ospiterà cani randagi in prospettiva di adozione. Lo scopo di questa struttura è avvicinare le famiglie agli animali”. La struttura ricca di verde, ben riscaldata, studiata apposta per creare un buon ambiente per cani e gatti, accoglierà animali abbandonati. Il parco godibile da adulti e bambini sarà luogo di incontro tra bipedi e quadrupedi. L’ambizione più alta è favorire le adozioni. Il Sindaco ha sottolineato che il progetto prevede la cooperazione di una cooperativa di detenuti del carcere di Bollate, essi baderanno alla manutenzione ordinaria della struttura, poiché “il lavoro è il primo passo per il reinserimento dei carcerati nella società”. L’attenzione che l’Amministrazione Moratti ha per il verde è dimostrata dal grande parco che circonda il rifugio. Naturalmente ciò garantirà libertà di movimento agli animali, ma sicuramente incrementerà gli Padova incontri tra cittadini e gli ospiti del canile che siano cani, che siano gatti. Il Garante per la Tutela degli Animali Gianluca Comazzi ha evidenziato l’impegno incondizionato dei volontari, delle associazioni e dei veterinari, figure necessarie alla vita del parco-canile. “Trentacinque mila metri quadrati, di cui 21mila solo di verde, quattro anni di lavori per un investimento pari a 5 milioni di euro. Questi i numeri del primo canile municipale della nostra città”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Abbiamo concluso i lavori per la realizzazione del canile rifugio e stiamo terminando, per settembre, quelli per il canile sanitario”. Numeroso il pubblico presente che, meravigliato, girava per la vecchia cascina tra prati, alberi, caseggiati e porticati. Non agriturismo, ma un pezzetto di Milano rifatto apposta per donare senza sforzo alcuno passeggiate nella natura, magari con lo scopo preciso di far visita al cane prescelto, magari da portare prima o poi a casa come componente della famiglia. E perché non un gatto? Parco Canile-Rifugio Via privata Aquila – zona Ortica – tangenziale est uscite Forlanini o Rubattino tel. 02 7010 9713; 02 7395 6336; fax 02 7386 168 Orari di apertura: lunedì - venerdì dalle 14 alle 16; sabato - domenica dalle 14 alle 18 Rosa Parisi luglio 2008 Corelli Appello dei detenuti nel Centro di Permanenza Temporanea Noi detenuti di via Corelli siamo in lotta dal 5 luglio contro la nostra carcerazione nel Centro di Permanenza Temporanea di Milano. Il nostro crimine è quello di non avere un documento che lo Stato italiano non ci concede, e quindi rivendichiamo per tutti il diritto alla libertà. Vogliamo contrastare la campagna razzista che attraversa l’Italia, denunciare il carattere fascista del “pacchetto sicurezza” che discrimina, criminalizza e reprime tutti gli immigrati. Noi non lottiamo per qualche miglioramento qui dentro. Noi ci battiamo per la chiusura di questi centri. Tutti devono conoscere la profonda ingiustizia che stiamo subendo qui dentro: persone, costrette a lavorare in nero, prelevate direttamente dal posto di lavoro. Persone in possesso di documenti regolari e rinchiuse perché ancora in attesa di un rinnovo. Persone a cui non è stata convalidata la detenzione, riportate in questura per un nuovo decreto di espulsione, convalidato poi dal giudice successivo. Tutti devono sapere che qui si subisce un clima costante di razzismo, intimidazione e violenza. Cibo scarso e di qualità scadente. Condizioni igieniche inaccettabili. Assistenza sanitaria inesistente, in particolare ai malati di Aids a rischio di vita. E ogni nostra osservazione su tutto questo scatena la reazione rabbiosa della polizia e della Croce Rossa, che non interviene per curare le persone. Per tutti questi motivi continueremo la nostra agitazione a oltranza e facciamo appello a tutti gli antirazzisti perché sostengano la nostra lotta in nome dei principi di giustizia, uguaglianza e dignità umana che devono essere garantiti a tutti e senza condizioni. Per informazioni: Comitato antirazzista milanese Fabio Zerbini cell. 3284380809 [email protected] piccola Pubblicità Greco e Latino, docente di ruolo, impartisce lezioni. Nel periodo estivo, anche a Rapallo. cel. 333.5722136 Asse Loreto Padova Buenos Aires Nei locali avanzi congelati e scarafaggi Arrivano i rinforzi (!) dei militari Benvenuti i blitz dei vigili sui bus La Polizia municipale ha effettuato controlli presso una decina di esercizi (kebab, bar, ristoranti, gelaterie), tutti con titolari stranieri. Nei giardinetti di via Arquà sono stati identificati anche alcuni sudamericani (un decina in tutto) che consumavano birra: i vigili hanno intimato loro di ripulire l’area dai rifiuti. Scoperto anche un clandestino senegalese accompagnato in Questura. Diverse le infrazioni al regolamento di igiene, sporcizia tra gli alimenti e anche scarafaggi ai tavoli e lungo i muri. Due i casi segnalati all’Asl. Sanzioni complessive per circa 7000 euro. Da alcune settimane è attivo un presidio dell’Associazione poliziotti italiani per la prevenzione di fenomeni di degrado sociale e urbano. I residenti sono già molto contenti. ’invio dei militari in ausilio alle forze dell’ordine per i controlli nelle aree a rischio è uno dei tanti provvedimenti del Governo che avrà positive ricadute in termini di sicurezza per Zona 3. Spetterà naturalmente al Prefetto decidere dove ubicarli, ma il Comune di Milano qualche idea ce l’ha già. L’impiego dei militari potrebbe coprire la Stazione Centrale e l’asse Loreto-Padova-Buenos Aires, dove recentemente ci sono state diverse risse causate da stranieri al di fuori di locali notturni, l’ultima, finita con due vigili all’ospedale. La possibilità di utilizzo di militari è anche un’ottima soluzione alla cronica carenza di organico nelle forze dell’ordine. E Milano la considera anche una forma di ‘risarcimento’ per quei 500 agenti promessi dal governo Prodi dal Patto per la sicurezza e mai arrivati”. Non si capisce perché i partiti di sinistra, sindacati e Caritas protestino per i controlli sui mezzi pubblici di città. Chi è in regola con la legge e possiede il biglietto non ha da temere. Del resto le persone normali, tanti pendolari che corrono e sgobbano, sono in regola con documenti e abbonamenti. Perché mai dovrebbero esserci le solite eccezioni all’italiana? La vicina Slovenia, porta europea di Scenghen, esegue controlli rigorosi anche con noi italiani. Giustissimo quindi portare in questure chi non è in regola. La democrazia non è anarchia. I cittadini, col voto, hanno chiesto sicurezza e ordine pubblico. Basta col buonismo senza regole dell’élite salottiera che chiacchera e ama ascoltarsi.Chi viene in Italia per lavorare si adegui alle nostre leggi, come accade in altri Paesi comunitari. E.S. Ancora controlli dei vigili sui bus, ancora arresti Scoperti diciassette clandestini e 90 passeggeri sprovvisti di biglietto, disposte tre denunce per oltraggio a pubblico ufficiale e mancata esibizione dei documenti: questo il bilancio del nuovo blitz degli agenti del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico della Polizia Municipale, che hanno effettuato controlli a sorpresa sulle linee dell’Atm. I controlli sono iniziati alle 7 e sono proseguiti per circa tre ore. Dodici gli agenti impiegati, coordinati da un commissario aggiunto. L’Atm ha fornito un mezzo di supporto per facilitare il trasporto agli uffici del reparto Radiomobile per il fotosegnalamento. Le operazioni dei vigili sono svolte a tutela dei cittadini che lamentano scippi e borseggi, dei conducenti Atm che denunciano poco rispetto della legalità, come indicano le cifre di chi viene sorpreso senza pagare il biglietto. luglio 2008 pag. 3 Buenos Aires Nessun dorma! Corso Buenos Aires come un paese? con lo struscio di ragazze e giovanotti ed i bambini che si rincorrono per strada intanto che l’orchestrina suona musichette alla moda? Sì e perché no?! Una lunga notte di shopping, con oltre 7000 negozi aperti fino a tarda notte, spettacoli in tutta la città, famiglie ed anziani in strada, e magari malavita e malintenzionati a dormire. Il Comune di Milano, in collaborazione con l’Unione del Commercio, dopo il successo dell’anno scorso, ha ancora una volta organizzato la “Grande Notte dei Saldi”, evento unico in Europa. Altro che orchestrina, la nostra città e il nostro Corso hanno ospitato gruppi variegati: dal jazz al latino-americano, artisti di strada, giostre, degustazioni, aperitivi e una gara gastronomica con piatti della tradizione milanese. Davvero un colpo da maestro la gara di cucina. Via Spallanzani per l’occasione si è trasformata in megafornello attorno al quale una squadra di…. Studenti della Scuola Alberghiera hanno cucinato sotto gli occhi di giudici attenti – la gente – e prezzolati – la Commissione Esaminatrice – piatti della cucina tradizionale lombarda. Naturalmente enorme la partecipazione dei giurati comuni: dalla padella alle bocche, senza nemmeno dover lavare i piatti: una manna dal cielo. “Cosa ne pensa della nottata dei saldi?”, chiediamo ad una distinta passante, professoressa di liceo. “Bella iniziativa, il corso è pieno di gente di tutte le età, le vetrine illuminate, è la bella stagione … è bello stare un po’ fuori”. “Ed i negozi?” “Non mi pare che ci sia un’adesione totale, ma comunque tanti sono aperti”. “Ha fatto compere?” “Non avevo in programma giri di acquisti, ma delle colleghe mi hanno telefonato all’ultimo minuto e mi sono unita a loro. Sto passando una bella serata. La città mi sembra più sicura”. “Esce spesso di sera?” “Se la compagnia e la meta mi interessano sì, comunque in genere sono un po’ diffidente, insomma ho un po’ di paura, ma stasera no, mi pare una di quelle tranquille sere d’estate di tanti anni fa”. Rosa Parisi Degrado monumenti Nessun restauro in Zona 3 In due anni, saranno recuperate dieci statue in degrado, a costo zero per il Comune, grazie al Progetto Monumenti d’Italia e alla convenzione quadro tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la società che si occuperà dei lavori, la Impredcost, alla quale l’Assessorato Arredo, Decoro urbano e Verde ha aderito. L’accordo prevede che le spese per il restauro dei monumenti siano a totale carico della società che, in cambio, potrà installare, per tutta la durata dei lavori, teloni pubblicitari sul cantiere. I progetti e gli interventi saranno realizzati con la collaborazione tecnica delle due scuole di alta formazione di restauro del Ministero (l’Istituto Centrale del Restauro di Roma e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze), che si impegneranno ad inserire nei lavori almeno 80 neo-diplomati. Il primo restauro sta interessando la statua a Garibaldi in piazza Cairoli. A settembre toccherà alla fontana a San Francesco in piazza Sant’Angelo. In ottobre a Correnti, in piazza della Resistenza Partigiana. Poi il monumento dedicato ai Caduti del Musocco, in piazza Santorre di Santa Rosa. Entro il 2008 saranno ultimati i lavori sulla colonna di S. Pietro Martire e completata la riqualificazione di piazza Sant’Eustorgio. Successivamente Vittorio Emanuele in piazza Duomo sul quale verrà installato un impianto antipiccioni. Poi sarà la volta del monumento a Missori nell’omonima piazza dove, oltre al restauro complessivo, sarà ripristinata la spada rotta da un turista l’anno scorso, e di quello a Napoleone all’interno del parco Sempione. Seguiranno i lavori sul monumento a Cavour e su quello dedicato a San Giovanni Nepomuceno all’interno del Castello Sforzesco. Tutti i cantieri saranno dotati di oblò attraverso i quali i cittadini potranno vedere i restauratori all’opera. Per i nostri monumenti, in verità poco importanti, si è chiuso un occhio, eppure il Pinocchio di corso Indipendenza è parecchio malandato. Probabilmente, per iniziare i l restauro si aspetta di liberarlo dalle costruzioni che lo soffocano. lo sapevate che ... Lavori stradali di zona Truffe Il Comune di Milano sta preparando un Piano di Governo del Territorio, e la Provincia sta contemporaneamente adottando il proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. I due piani entrano in contatto per le aree agricole, la cui definizione spetta alla Provincia, uno dei pochi poteri di pianificazione che sono vincolanti per i Comuni in base alla legge urbanistica regionale 12/2005. Normalmente i Comuni, che devono dare un parere non vincolante per le Province, prima che il piano sia adottato si accordano con la Provincia per togliere dalle aree agricole i terreni non più coltivati da rendere edificabili. Il Comune di Milano ha rifiutato qualunque dialogo, chiedendo semplicemente di non prevedere aree agricole nel proprio territorio. Il motivo addotto dal Comune di Milano è che vuole inserirle nei terreni da perequare, mentre le aree agricole non sono perequabili in base alla legge regionale. Che cos’è la perequazione urbanistica? E’ una norma che consente di assegnare a queste aree un indice di edificabilità che può essere spostato sulle stesse o altre zone, eventualmente concentrandolo; il valore di questi terreni dipende dall’indice, ma diventa sicuramente superiore al valore di terreno agricolo, attualmente di circa 100 euro al metro quadro. I terreni la cui edificabilità viene spostata su altre zone possono essere acquisiti gratuitamente dal Comune di Milano per trasformarli in parchi pubblici o aree da assegnare a aziende agricole. L’indennizzo del proprietario (soprattutto Ligresti, Cabassi e Cooperative) è determinato dalla vendita di questi diritti volumetrici ad altri operatori o a se stessi per costruire in altre zone della città. La Giunta Provinciale ha deciso che 20 milioni di aree agricole del Parco Sud nei confini del Comune di Milano vengano compresi nelle aree perequabili ed il loro destino è affidato al direttivo del Parco Agricolo Sud, presieduto dall’assessore Brembilla, che deciderà quali resteranno agricole e quali saranno perequabili all’interno dei Piani di Cintura. Sembra che il Parco Sud abbia già raggiunto un accordo in questo senso con il Comune di Milano, in cui tutte le aree agricole saranno perequabili, definendo nel contempo quali aree saranno a parco pubblico, quali agricole e quali edificabili. Come funzionerà la perequazione urbanistica a Milano? Il Comune deciderà un indice di edificabilità di base per tutto il territorio, inferiore ad un indice minimo di edificabilità; per costruire, i proprietari dovranno acquistare le volumetrie che mancano per raggiungere l’indice minimo. L’indice massimo sarà determinato zona per zona e sarà più alto nelle zone più servite dai mezzi pubblici. Con 20 milioni di aree agricole perequabili, anche un indice base di 0,30 crea 6 milioni di mq di superficie costruibile, che può ospitare 200.000 nuovi abitanti. L’obiettivo è di aumentare i residenti di Milano, densificando gli edifici in una Quartieri a rischio In corso: Matrimoni improbabili Controllo costante PIAZZA BOTTINI: lavori di riqualificazione stradale eseguiti da Metropolitana Milanese. Le fasi più critiche con l’occupazione della piazza e lo spostamento delle fermate dei mezzi pubblici avverranno a partire dal mese di agosto. Periodo: 1 agosto – novembre 2009 • VIA PALMANOVA (tratto dalla tangenziale a via Carnia): installazione del guard rail sulla carreggiata direzione centro città che non comporta alcun problema viabilistico. Periodo: 1 – 31 giugno. • PIAZZA LEONARDO DA VINCI: posa tubazione acqua potabile da parte di MM servizio idrico integrato; a causa del cantiere è stato istituito il senso unico di marcia in direzione di via Pascoli. Periodo: 31 maggio - 31agosto 2008. Nuovo matrimonio combinato tra un clandestino egiziano di 26 anni e una rom romena di 34 anni scoperto dai vigili. Il matrimonio si sarebbe dovuto celebrare a Palazzo Dugnani. Ma in seguito ad anomalie, su segnalazione del consigliere Enrico Fedrighini, che officiava la cerimonia, il vicesindaco De Corato ha richiesto dalla Centrale l’invio di due agenti della Polizia Municipale per verificare la regolarità del permesso di soggiorno dell’egiziano, che, a seguito di controlli, è risultato clandestino e inottemperante a un decreto di espulsione firmato dalla Questura di Milano nel 2006. A questo punto l’uomo è stato arrestato dai vigili. Continua la truffa dei matrimoni di convenienza tra egiziani e romene per aggirare la legge sull’immigrazione e ottenere illegalmente il permesso di soggiorno. Solo quindici giorni fa si era verificato un caso analogo, con il consigliere Abbagnale officiante. Dopo l’ingresso della Romania nella Ue sono cresciuti in modo anomalo le unioni tra extracomunitari (soprattutto magrebini) e romeni, in passato assai rare: ben 16 dei 58 complessivi matrimoni che hanno riguardato cittadini da questo Paese. Contro l’aggiramento della legge sull’immigrazione - sottolinea De Corato - poco può fare il Comune, perché l’irregolarità non è tra le condizioni ostative per non celebrare un matrimonio, che solo un magistrato può invalidare. L’auspicio è che nel ddl sicurezza, che ha previsto un giro di vite con norme più stringenti per l’acquisizione della cittadinanza italiana, ci siano anche gli strumenti adeguati per frenare questa vera e propria truffa. L’asse Loreto-Padova-Buenos Aires, Stazione Centrale continua a essere zona a rischio e per questo va tenuta costantemente sotto controllo. Allo stesso modo, non può che produrre effetti positivi la presenza degli agenti in via Benedetto Marcello. Azioni costanti e incisive toccano i quartieri più critici di Zona 3, come campo nomadi, parchi e quartieri degradati, e permettono di contrastare immigrazione clandestina, contraffazione e traffico di stupefacenti. Un’opera incessante che, tra l’altro, tocca proprio le zone ‘calde’ ben note ai milanesi per fenomeni di criminalità che potrebbero essere oggetto di controlli ancor più stringenti, in vista del prossimo invio dei militari”. Imminenti: PIAZZA ASCOLI: sostituzione binari Atm. Periodo: 1 - 31 agosto. • VIALE ABRUZZI: rifacimento del manto stradale. Il lavoro verrà eseguito in un giorno, in orario notturno. Periodo: tra luglio e agosto. • VIA PADOVA: rifacimento di alcuni tratti di manto stradale. Il lavoro verrà eseguito in due giorni, in orario notturno. Periodo: tra luglio e agosto. Lazzaretto Bacone Buenos Aires Strisce blu’: liberi tutti! Per rispondere alle esigenze di sosta in un’area ad alta densità abitativa, il Comune ha stabilito che, dal prossimo autunno, i residenti di queste vie potranno sostare gratuitamente nei parcheggi delle tre aree delimitate dalle strisce blu. La nuova disciplina entrerà in vigore solo dopo la posa dell’apposita segnaletica stradale che indicherà in quali vie i residenti potranno parcheggiare gratuitamente anche sulle strisce blu. Il provvedimento, oltre a far fronte alla crescente domanda di parcheggio da parte dei residenti, risponde ad una mozione comunale in cui si invitava l’Amministrazione a modificare la disciplina della sosta attualmente in vigore prevedendo la gratuità della sosta sulle strisce blu da parte dei residenti nei tre sottoambiti citati. Ecco l’elenco delle vie commerciali escluse dal provvedimento di deroga Strani accordi, o disaccordi, tra Comune e Provincia Piano di Governo del Territorio: quale Milano ci aspetta? La Voce 3 città già tra le più dense d’Europa (7000 abitanti/kmq), nuovi residenti molto ricchi a causa dell’alto costo degli appartamenti, ma stanchi da fare ogni giorno i pendolari su strade intasate. I ricchi a Milano, i poveri fuori. Una parte delle volumetrie cadrà sui bordi del Parco Sud, in cui gli edifici avranno un grande valore grazie alla vista sul parco. Altre cadranno nelle aree ferroviarie e demaniali da dismettere (stazioni Romana, Genova, scali Farini, Lambrate, Greco, caserme, Tribunale, San Vittore Ortomercato), sulla zone degli ippodromi di san Siro, in cui si creeranno zone verdi centrali e si costruiranno edifici intorno con vista sul parco, nei cortili delle case al posto di capannoni e garage, al posto di edifici esistenti da demolire. Saranno sicuramente edifici molto alti per consentire grandi volumetrie in poco spazio e lasciare un po’ di verde alla base sopra i parcheggi sotterranei e all’ombra come abbiamo già visto nei progetti come Citylife, Porta Nuova, via Prati, via Ingegnoli, via Lomazzo ed altri, in cui il verde è sostanzialmente condominiale. Gli attuali residenti si troveranno la vista sui grattacieli e non sul nuovo verde, che invece servirà per vendere ad un prezzo più alto i nuovi appartamenti. Avremo probabilmente molto verde verticale non fruibile da tutti come quello orizzontale, ma solo dai ricchi proprietari, con molto consumo d’acqua per annaffiare le piante nei vasi e sopra i parcheggi. Intervento di Michele Sacerdoti al dibattito della Rete dei Comitati Milanesi del 30/6/08 www.msacerdoti.it La cartina, tratta dal numero 2 della pubblicazione del Comune Milano verso il suo futuro, indica in grigio chiaro le aree da densificare, in bianco quelle da lasciare a verde, in grigio scuro quelle già costruite. Dopo un accurato studio effettuato dall’agenzia della Mobilità e Ambiente del Comune di Milano si è deciso di escludere dall’ordinanza alcune vie commerciali caratterizzate oltre che dalla presenza di negozi, anche di cinema, teatri e locali in cui la domanda di sosta si mantiene costante anche durante le giornate festive e durante le ore serali. Le vie che saranno escluse dalla deroga di sosta gratuita nei parcheggi delimitati dalle strisce blu per residenti e domiciliati sono: • viale Brianza (parterre Centrale da via Monte Pulciano a piazzale Loreto • corso Buenos Aires • via Petrella, da via Tadino a corso Buenos Aires • via Vitruvio, da via Tadino a corso Buenos Aires • via Casati, da via Tadino a corso Buenos Aires • Via Pecchio • via Stradivari • via Spontini • via Plinio, da via Morgagni a piazza Lima • via Palazzi, da via Tadino a corso Buenos Aires La Voce 3 di zona gratis, quindi caos ... ma come stiamo vivendo? Roberto Bolle Ok che era gratis, ma perché ci trattano come il popolo di Franceschiello? Domenica 13 luglio i cittadini milanesi erano invitati in piazza del Duomo ad assistere ad un gala, stella d’eccezione il ballerino Roberto Bolle. Lo spettacolo completamente gratuito era fruibile da coloro che in via Bagutta, nei giorni precedenti sorbendosi una coda tremenda, avessero ritirato il biglietto d’ingresso. In quella sede gli impiegati avevano detto che alle ore 19 della domenica si sarebbero aperti i cancelletti delle transenne delimitanti i posti a sedere nella piazza e la gente - man mano che fosse arrivata e dopo aver mostrato il biglietto – avrebbe potuto liberamente sedersi poiché i posti non erano numerati. Domenica sin dalle sei del pomeriggio i milanesi si sono diretti in Duomo, verso le transenne. I cancelletti erano chiusi e guardati dagli addetti: controllo, sicurezza, organizzazione. Velocemente la folla si è ingrossata ma i cancelletti sono rimasti chiusi. Cominciavano a levarsi lamentele tanto più che il cielo nero non prometteva niente di buono. Col cadere della pioggia la gente spazientita ha iniziato a rumoreggiare. L’apertura degli ombrelli ha acuito problemi di claustrofobici, fumatori, bambini e donne incinte, di irritabilità e furti. Gli animi si sono inaspriti: l’aria era scarsa e il rischio di accecamento concreto, le liti fiorivano e gli spintonamenti non mancavano: figuriamoci cosa sarebbe accaduto all’apertura dei cancelletti. Le ore passavano e la folla si ingrossava. Nel pigia pigia generale si levavano grida e slogan, “aprite, aprite”,. Alle nove meno un quarto all’apertura dei cancelletti la muta di ombrelli si è rovesciata nell’arena. Nessuno ha controllato i biglietti e per evitare il peggio le aperture sono state allargate. La marea umana incattivita dall’attesa, dalla pioggia, dalla cattiva organizzazione ha travolto sedie ed impermeabili a disposizione, nell’assenza Nella vicenda della casa di cura Santa Rita devono essere tutelati tre interessi principali: - gli utenti del Servizio Sanitario - i lavoratori della Santa Rita - i cittadini di Milano e della Lombardia. Questi ultimi, pagando le tasse, non pensavano di incentivare veri e propri crimini, dalla truffa al Servizio Sanitario alle lesioni aggravate. Applicando un po’ di logica a quanto è trapelato delle intercettazioni e dei primi interrogatori, è possibile misurare la gravità e l’estensione del danno: purtroppo non basterà allontanare un gruppetto di persone, se non si elimineranno contestualmente tutte le altre condizioni. Ricominciare come prima, espellendo dal sistema una decina di mele marce non basta, perché stavolta del sistema facevano parte i vertici della casa di cura, e l’infezione ha toccato perciò tutta la struttura, con responsabilità differenti, naturalmente. Nel 1998, nel giro di pochi mesi, quello che era un piccolo presidio ospedaliero ottiene l’accreditamento per praticare un gruppo di prestigiose (e onerose) specialità, come la chirurgia toracica; questo permette alla casa di cura di ottenere la qualifica di DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione); la Santa Rita dichiara quindi che la struttura “non consente un adeguato standard di razionalità e di efficienza degli spazi” cioè non dispone delle caratteristiche indispensabili. La Regione Lombardia, invece di annullare accreditamenti e qualifica, approva l’espansione edilizia della casa di cura. Viene reso edificabile, con cubature significative, un lotto di casette adiacenti.Tramite l’accorpamento dei vecchi edifici e la costruzione di un nuovo fabbricato nei giardini, si costruisce un ospedale destinato a far fruttare l’investimento immobiliare. Per rendere possibile questa manovra speculativa furono concesse specialità per le quali non esisteva una reale domanda, o perché non c’erano abbastanza pazienti, o perché preferivano rivolgersi a istituti che godono di una meritata fama; non si spiegherebbe altrimenti l’affannosa ricerca di pazienti in località sempre più lontane dal- Demanio comunale Controllo non sempre equo ai residenti Qualcosa di iniquamente serio contribuisce ad alimentare lo scontento e un sinonimo di malessere tra i residenti affittuari negli immobili del Demanio del Comune di Milano, lontano e indifferente alle esigenze della gente, dopo anni di stallo sui grandi progetti residenziali pubblici. Ora improvvisamente i residenti degli stabili del demanio comunale (in passato esaminati e controllati dalla vigilanza investigativa, quindi da non confondere con l’edilizia popolare Aler) sono stati chiamati in viale Romagna 24, per una approfondita analisi di idoneità abitativa, su incarico del Comune di Milano. Mercoledì 25 giugno si è radunata subito una delegazione di inquilini in protesta al Pirellone della Regione Lombardia, contrari alla legge iniqua sul Patto delle Case (tetto di 28mila euro lordi oltre il quale si perde il diritto all’alloggio) in relazione al calcolo con il metodo ISEE-ERP. Questo strumento considera, oltre la pensione, il risparmio bancario e le proprietà immobiliari anche lontane da Milano, che logicamente un individuo anziano, dopo una vita di lavoro e di risparmio può avere (ma che non possedeva 40 anni fa, quando gli fu assegnata la casa)., portandolo ora a perdere il diritto all’alloggio. Quante vane parole e convegni si sprecano a favore degli anziani, spesso attivi nelle file del volontariato per disagiati e disabili. Gli anziani sono così poco tutelati nella loro precarietà di vita, spesso abbandonati, soli e in più ora minacciati di perdere il diritto alla casa. I media lanciano scoop diffamatori sugli inquilini, mostrandoli come speculatori, in realtà da decenni, c’è stata trascuratezza degli Enti nella gestione degli affitti e nella manutenzione del patri- Uno stabile del demanio comunale in Zona 3. Benché la facciata laterale guadagni soldi in quanto sponsorizzata dalla pubblicità, le condizioni generali dell’immobile sono discutibili. monio immobiliare pubblico. Esistono nelle aree centrali della Milano della futura Expo, case di ringhiera ancora con un wc esterno ogni 3-4 alloggi, oppure altri se li sono realizzati a proprie spese internamente a mono o bilocali. Sono inquilini che hanno rimbiancato i vani scale, rinnovato portoni a proprie spese, mantenuto il decoro di edifici del demanio trascurati, minacciati da infiltrazioni d’acqua. A Milano esistono cooperative private che offrono alloggi recenti e moderni, dotati di ascensori, box e ogni adeguamento tecnologico a cifre di 500 euro mensili per un trilocale, in zone residenziali, verdi, con alberature, giardini e servizi. Purtroppo le disponibilità di alloggi sono poche. Sui metodi di controllo dell’utenza anagrafe Aler tra gli anziani inquilini serpeggia il malcontento. Già all’ingresso per il pass c’è chi protesta pubblicamente per le sperequazioni d’esame all’accettazione documentazione. Le coppie regolarmente unite da matrimonio, pur con la divisione dei beni, rischiano la decadenza del diritto d’alloggio, per via della sommatoria dei redditi. Eppure vivono in città diverse, quindi in alloggi separati con spese maggiori. Invece le coppie luglio 2008 polverone Santa Rita Ripuliamolo! totale di educazione, regole e sicurezza. Fare l’elogio di Roberto Bolle e Company è d’obbligo. Grande la sintesi di una donna: ”Chi è Dio? Roberto Bolle, il dio Bolle”. La perfezione di musica e movimento che avvolgeva la piazza non ha impedito gli eccessi da stato di cattività: uno per tutti: uno spettatore ha aperto l’ombrello, la folla ha mugugnato, lo spettatore ha finto di non sentire, una donna si è alzata ed ha preso a bastonate l’ombrello: è intervenuto un poliziotto, l’ombrello è stato chiuso. E’ persino ridicolo dover registrare che domenica sera più volte sono stati branditi gli ombrelli a mo’ di bastoni. Spettacolo gratis…cioè pagato con i soldi dei contribuenti….cioè di ognuno di noi. Ed allora perché non organizzare un po’ meglio l’accoglienza, usare il garbo che si riserba all’ospite, qualsiasi sia il suo grado nella gerarchia sociale. Bastava lasciar entrare le persone man mano che arrivavano, si sarebbero accomodate e avrebbero pregustato lo spettacolo. Così stando le cose buona parte dei posti è riservata ai notabili della città che invece sono altrove, altri sono riservati agli organizzatori che non si vedono mai ed al popolo non resta che la lotta all’ultimo sangue. Inevitabile l’accanimento per accaparrarsi una sedia e poter dire “c’ero anch’io”. Rosa Parisi pag. 4 senza matrimonio hanno un’intestazione dell’unità immobiliare al nullatenente e la compagna è prestanome di beni intestati, dichiarata a volte come badante, quindi con diritto d’alloggio. Ma gli ispettori cosa fanno? I nuclei familiari numerosi non hanno problemi. Le case al mare ai monti non sono in carico all’intestatario dell’appartamento, ma a parenti vari prestanome, e così anche i conti correnti cumulativi. E in più anche lavoro in nero, e il gioco è fatto, tipicamente all’italiana. Non c’è equità verso gli onesti. I controlli sono solo finanziari, poco importa se nelle case del demanio vivono anche inquilini con un passato malavitoso, protagonisti di sparatorie con omicidio, riportati dalle cronache, o se trafficano in prostituzione, droga, fasi documenti. Ma in passato non era così, quando controllava la vigilanza investigativa e la qualità abitativa era ottima. Purtroppo la legge “Patto Casa” è incoerente, andrebbe modificata. Francesco Mirabelli (PD) si batte giustamente per cambiarla, ma il Consiglio lìha bocciato in tal senso. Evviva Pinocchio e burattini, chi pagò per tutti, chi prese e non restituì. la casa di cura, né perché, non trovandone comunque abbastanza, alcuni medici abbiano deciso di inventare le malattie e di operare pazienti sani. La pratica di molte delle specialità ottenute richiede infatti un volume minimo di interventi per ammortizzare gli alti costi fissi; nelle parole di uno degli indagati “per mantenere l’équipe devi fare tot polmoni e tot mammelle ogni mese.” Nel momento in cui alcuni vorrebbero riaprire immediatamente la Santa Rita, restituirle tutti gli accreditamenti e ricominciare come se nulla fosse, occorre invece ripensare il suo ruolo e il suo futuro. Dovranno essere eliminate tutte le deroghe alla norma sugli accreditamenti, in primo luogo quelle che riguardano la sicurezza di utenti e lavoratori, la possibilità di evacuazione in caso di incendio, l’accessibilità, la qualità sanitaria. Non devono più essere tollerati corridoi troppo stretti, scale strette e in curva, stanze dove è difficile introdurre una barella, sotterranei labirintici. Le sale operatorie devono essere trasferite fuori dai sotterranei. La Santa Rita può essere restituita alla sua funzione originaria di servizio rivolto principalmente all’area nella quale sorge: esami clinici, riabilitazione, altri interventi. Vista la necessità di portare in superficie le sale operatorie, la loro attuale inadeguatezza, e la scarsa accessibilità della struttura, è impensabile, che le sia attribuita di nuovo la qualifica di Dipartimento Emergenza e Accettazione. È meglio investire le risorse in un pronto soccorso meno vicino, ma dotato di tutte le specialità, la logistica, l’organizzazione e gli spazi che possono davvero fare la differenza in caso di complicazioni o di interventi complessi. A parte i controlli, che in questo caso non hanno funzionato tanto bene, esiste un altro strumento di moralizzazione, soprattutto quando si tratta di denaro pubblico: la trasparenza e la pubblicità dei dati. Gli accreditamenti di questa e di tutte le altre strutture lombarde devono essere resi pubblici, attraverso la loro pubblicazione sulla stampa non specializzata, insieme all’elenco di tutte le eventuali deroghe concesse. Gli utenti, per esercitare la loro libertà di scelta, devono essere correttamente informati. Quando, applicando le regole e pensando al miglior interesse degli utenti, non sussistono le condizioni di accreditamento all’interno la Santa Rita, le specialità vanno trasferite in altri istituti milanesi, possibilmente limitrofi. Poiché il sistema sanitario lombardo prevede un tetto massimo di prestazioni rimborsate per ciascun ospedale, in molti istituti specialità come la chirurgia toracica o la senologia raggiungono tale tetto nei primi sei mesi dell’anno; il nuovo piano di riorganizzazione del sistema ospedaliero lombardo in discussione proprio in questi mesi, dovrebbe prevedere il trasferimento di risorse economiche ed umane in quegli Istituti dove la qualità delle prestazioni è ineccepibile proprio secondo gli standard del Ministero della Salute. Anche la difesa dei posti di lavoro del personale va pensata attraverso la ricollocazione, in area milanese, di quanti non potranno trovare posto entro la Santa Rita ridimensionata. Infine va drasticamente rivisto il sistema di cottimo che ha contribuito a creare questo disastro: subito deve diventare criterio per la accreditamento la presenza esplicita, nel contratto, di un tetto massimo per il cottimo di medici e infermieri, pari ad una percentuale non elevata del salario di base (per esempio il 10%). Comitato contro l’Elefante difendiamo la legalità e la salute Lettera aperta a Maria Cristina Cantù direzionegenerale@asl. milano.it Gent.ma dott.ssa Cantù Le scriviamo per esprimerLe la solidarietà del nostro Comitato e di una grandissima parte dei cittadini di Zona 3, nel momento in cui Lei è sottoposta a fortissime pressioni, non ultimo il presidio sindacale di martedì primo luglio sotto la sede dell’ASL, a causa delle decisioni a lei affidate sul rinnovo delle convenzioni della casa di cura Santa Rita. Lei è infatti il controllore ultimo chiamato a vigilare sulla salute pubblica anche sotto l’aspetto della sicurezza e adeguatezza delle strutture accreditate o da accreditare, nell’interesse esclusivo dell’intera comunità, atteggiamento a volte dimenticato dai suoi predecessori, con le conseguenze che ora la magistratura cerca di approfondire. A questo proposito ci permettiamo di segnalarle, a mo’ di esempio, un paio di casi: a noi risulta essere accreditata come camera da tre posti letto, al quarto piano della casa di cura, sul lato di via Jommelli, la stanza n° 4.04, che essendo di forma irregolare (pianta a L) non è in grado di contenere i tre letti accreditati consentendo anche l’utilizzo del carrello di medicazione o di una barella. La porta è inoltre troppo stretta per permettere il passaggio di un letto, e permette con difficoltà quello di una barella, che si trova subito ad affrontare, per raggiungere gli ascensori, una stretta curva in marcata pendenza. Analoga situazione risulta a noi nella stanza 4.06 con due posti letto accreditati. Dalla stanza 4.09, accreditata per due posti letto, è impossibile anche far uscire una barella di dimensioni normali, a causa del ridotto calibro del corridoio. Ci fermiamo qui per non appesantire questa lettera, che potrebbe contenere segnalazioni per moltissime altre camere, sale operatorie, vie di fuga eccetera. Ma limitandoci alle stanze citate: possiamo chiederLe rassicurazioni sul fatto che non sono più accreditate? Non intendiamo una semplice utilizzazione ridotta o alternativa nel periodo delle ispezioni, intendiamo proprio il ritiro degli accrediti, in modo che non sia mai più possibile, alla bisogna, ricoverarvi pazienti. In alternativa, è in grado di spiegarci come potrebbe avvenire l’evacuazione di pazienti in caso di incendio? Di questi e di molti altri casi ci accingiamo a parlare con i cittadini della Zona, anziani e no, ai banchetti da noi organizzati nelle piazze e in occasione dei mercati già ora e anche dopo l’estate, in modo che sia chiaro, ai futruri utenti dei servizi ospedalieri della casa di cura, quali siano le reali condizioni in cui verranno a trovarsi, e le possibili conseguenze. Nel rinnovarLe la nostra solidarietà, Le porgiamo i nostri migliori auguri di buon, minuzioso e sereno lavoro Comitato contro l’Elefante difendiamo la legalità difendiamo la salute Carlo Ippolito portavoce del Comitato contro l’Elefante [email protected] luglio 2008 I cittadini chiedono Rivedere tutti i permessi concessi alla Santa Rita Interessante assemblea pubblica presso la sede del Consiglio di Zona, indetta dal PD. Presenti consiglieri comunali e regionali, consiglieri di Zona 3, un esponente del Comitato contro l’Elefante. Molti i cittadini presenti, c’è stato spazio anche per le domande. In sostanza, opposizione unanime nel chiedere il riaccredito graduale, solo di servizi sicuri in spazi sicuri, abbandonando i sogni di grandezza, e ridefinendo i servizi offerti in funzione di quanto serva realmente agli abitanti della Zona. Basta, ha detto sinteticamente la consigliera Rossin, con la rana che si gonfia per far concorrenza al bue. Via tutte le deroghe! Affermare, al contrario, un principio importante: visto quello che è successo, e le protezioni di cui questa casa di cura ha goduto da quando è nelle mani di Pipitone, non si dà affatto per scontato che un pezzo di carta che dice che tutto è in regola garantisca la sicurezza dei cittadini. Ma la Santa Rita è anche un sintomo (estremo, speriamo) dei guasti che sta producendo la riforma sanitaria lombarda: la salute è diventata una merce, ma la competizione non è su quanta salute si produce, ma su quanto fatturato si fa. Per fare fatturato, si scelgono preferi-bilmente gli interventi che producono i rimborsi più alti da parte del servizio sanitario. I privati, soprattutto, non hanno altro freno se non la loro coscienza. Significa che anche chi non è Pipitone spinge i primari a pensare, quando si tratta di consigliare un intervento, al fatturato dell’azienda almeno quanto pensano alla salute del paziente. Si è così diffuso nella sanità privata il metodo dell’assunzione dei chirurghi a cottimo, con una paga base bassa e il resto della busta paga (anche 20 volte la paga base) proporzionale alla quantità di interventi lucrosi effettuati. A volte questi contratti si fanno anche con intere équipes di chirurghi, che seguono una determinata specialità. E’ il metodo che ha indotto Brega Massone, il chirurgo toracico della Santa Rita (assunto soprattutto perché disponeva, nell’area in cui era stato medico condotto il padre, di un ampio parco-pazienti), ad asportare i seni e polmoni anche sani, pur di fatturare. C’è anche un pivato di qualità, ma la Lombardia sta premiando il privato di rapina: basta pensare che Pipitone riceveva dal servizio sanitario il doppio dei rimborsi che riceveva l’Istituto Oncologico Europeo... Infine, vanno proposti dei correttivi (uno, ricorderete, l’avevamo già anticipato noi del Comitato: negare l’accreditamento a chi prevede più del 10% di cottimo nei contratti del personale). Va rivisto il sistema degli accreditamenti e dei controlli, anche alla luce di quanto è emerso macroscopicamente alla Santa Rita, ma in modo meno drammatico anche in altre strutture private (35 quelle oggi sotto inchiesta). Da quando la sanità è diventata un business, restano orfane tutte quelle attività che non producono lauti guadagni: tutta l’asistenza post-ospedaliera, per esempio; i ricoveri durano sempre meno, poi il malato è scaricato appena possibile sulle spalle della famiglia. Anche qui c’è un enorme lavoro da fare, per far sì che la sanità lombarda torni ad essere, come davvero è stata un tempo, la migliore d’Italia. Carlo Ippolito piccola Pubblicità Vendo Loft a porta Venezia, uso ufficio o abitazione, tranquillo, in casa d’epoca. Cotto a vista, cantinetta sottostante, soppalcato, come nuovo. Da vedere. cell. 348.600.62.97 La Voce 3 Consiglio di Zona 3 pag. 5 Riunione di Consiglio Finalmente si discute della Santa Rita, ma è un parlare tra sordi senza riuscire a deliberare Giovedì 26 giugno il Consiglio di Zona 3 si è finalmente occupato del caso “Santa Rita”. Abbiamo però assistito a una performance della maggioranza di centrodestra che ha dell’assurdo. I cittadini milanesi devono sapere che per il centrodestra di Zona 3 non è condivisibile nemmeno l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, in quanto: - non è necessaria alcuna revisione dei criteri di accreditamento adottati in Lombardia, che ha il sistema sanitario migliore d’Italia e forse del mondo, - non si deve chiedere alcuna modifica ai sistemi di controllo, perchè il 6% messo in atto dalla Regione Lombardia è ben più di quello richiesto ed è perfetto, tant’è vero che le magagne vengono a galla, - il caso “Santa Rita” è da addebitare soltanto a qualche medico delinquente e comunque le cliniche private funzionano molto meglio di quelle pubbliche, dove si lavora poco. Siamo rimasti allibiti da tanta sfrontatezza. Abbiamo ricordato che il caso “Santa Rita” è nato molti anni fa, quando quella clinica ha avuto l’accreditamento di posti letto e di specializzazioni inesistenti, ha “dovuto” edificare un palazzo di nove piani nei cortili delle villette circostanti, ha avuto l’agibilità e la conferma degli accreditamenti grazie a un numero impressionante di deroghe su una struttura ancora in fase di costruzione, ha messo in atto contratti “a cottimo” (più operazioni fai e più guadagni), ... eccetera eccetera. Alla fine, tutta l’opposizione ha abbandonato l’aula e, senza numero legale, il Consiglio di Zona 3 non ha deliberato proprio niente. Sara Rossin capogruppo PD in CdZ 3 Band festival Voli a bassa quota su Linate non siamo d’accordo La via Teodosio da qualche annetto ha un Comitato che ne tutela la sicurezza e ne promuove le iniziative. Il presidente, nonché autore ed anima del gruppo, è il professore Tiziano Guastoni. La filosofia del Comitato è: piccole cose che insieme ne producano una grande. Ad esempio la segnaletica. Da tempo il comitato interpella Consiglio di zona, Vigilanza e quant’altro per ripristinare quelle indicazioni orizzontali o verticali adatte a garantire la sicurezza di tutti. Parole inascoltate o comunque lentissima realizzazione, e intanto le cose precipitano. Testualmente riportiamo la comunicazione inviataci dal prof. Guastoni alcuni giorni dopo il brutto incidente accaduto sulle strisce pedonali di via Teodosio: “Non posso ripartire per la mia campagna piacentina senza ricordare il fattaccio, accaduto nella nostra via giovedì pomeriggio, intorno alle 18, quando una diciottenne, Silvia Rubbiati, abitante in via Wildt 18, è stata investita all’incrocio, mentre stava camminando verso via M. Bianco su quelle stesse stinte strisce pedonali, dove anch’io ho rischiato il peggio in una piovosa giornata di febbraio. La ragazza ha battuto la testa , ferendosi, ma la sua vita non è in pericolo. Sono sopraggiunto lì, e subito tra la folla ho apostofato i vigili per la loro abituale latitanza nella nostra quotidianità: come mai non si vedono in giro se non quando accade una disgrazia? Alcuni, avendo appreso che presiedo il nostro Comitato, mi hanno chiesto una mano per ricomporre un dissidio che oppone i palazzi con i numeri 75 e 77 a quello con il n.79: ho potuto favorire un ragionamento, talvolta esagitato per il temperamento focoso di una persona, che spero dia i frutti sperati. La prossima settimana, andrò a trovare la ragazza, alla cui madre ho promesso il nostro appoggio. Cordiali saluti a tutti.Tiziano Guastoni, presidente del Comitato di via Teodosio.” Rosa Parisi I cittadini ottengono La cantante Mietta è stata l’ospite d’onore della finale del “Band Festival delle zone di Milano” sabato 28 giugno, al Parco Lambro in via Licata, precisamente nell’area adiacente alla capanna dello zio Tom. La manifestazione, promossa dall’Assessorato alle Aree cittadine e Consigli di zona, ha proposto nove gruppi musicali in rappresentanza delle nove zone della città. Diverse per età, genere musicale e stile, le band in gara sono state uno spaccato dei giovani milanesi di oggi. I musicisti hanno, infatti, un’età compresa tra il 17 e i 35 anni e portano sul palcoscenico melodie diverse che vanno dal jazz al rock, dal pop al punk, fino ai grandi classici della musica italiana. La manifestazione ha avuto il duplice scopo di creare un’occasione per i giovani di farsi conoscere, e aiutare i milanesi a riappropriarsi del proprio territorio avendo consapevolezza della propria zona. La serata finale è stata preceduta da un intero pomeriggio di festa dedicato ai bambini e alle famiglie: gonfiabili, giochi e spettacoli gratuiti hanno dato la possibilità ai milanesi di trascorrere una giornata in allegria all’insegna del divertimento. piccola Pubblicità Vendo Fiat Croma Turbo Diesel, ex auto blù, 148.000 km., sempre in garage, motore a posto, gomme ottime, batteria nuova, air bag, radio, condizionatore, interni in pelle, portellone carico, alzacristalli elettrico. Ottima per le vacanze! tel.02.29.520.570 cell. 348.600.62.97 Risposte ai residenti di via Amadeo e Villa Protestano per la sosta selvaggia sotto e in vicinanza del ponte ferroviario, per i malridotti marciapiedi che impediscono un agevole transito e per la mancanza di sicurezza nello stretto sottopasso ferroviario a doppio senso di circolazione. Matteo Certani, consigliere di Zona 3, del PDL, ha ottenuto le seguenti risposte: Si è provveduto ad effettuare alcuni interventi per riscontrare la fondatezza del reclamo. Sarà premura del Comando continuare a monitorare la situazione. Il Settore Pianificazione, Mobilità Trasporti e Ambiente, valuterà la fattibilità delle opere stradali necessarie e studiarà la soluzione viabilistica da sottoporre al parere del Comitato Tecnico per il definitivo nullaosta degli assessori. Matteo Certani dichiara: Sono fiducioso in una rapida soluzione del caso. Diversamente presenterò una mozione urgente agli assessorati competenti; non dobbiamo ignorare il rischio per i pedoni di essere investiti. Un pass per i giardinetti di Zanoia Le mamme di bambini che frequentano i giardinetti di via Zanoia possono contattare il Consiglio di zona in via Sansovino, chiedendo un lasciapassare per l’accesso ai giardini quando il portone viene chiuso e quello di via Ampère. Dato che passare da via Ampère significa dover comprare il biglietto per la piscina, il presidente del Consiglio di zona, Viola, ha convenuto con De Filippis, presidente di Milanosport, di creare una carta intestata che permetta il libero accesso ai giardini. Per informazioni tel. 02 884 58 310 Rosa Parisi di zona I cittadini scrivono Scandalo Santa Rita Sul caso si sono versati fiumi di parole e notizie, a proposito e a sproposito. Nessuno però, o quasi, è andato a riesaminare le opionioni del quartiere, della gente comune, dei residenti, del Consiglio di Zona 3, nell’autunno 2003, quando si discusse la variante spropositata per la clinica. Nel 2003, con l’Amministrazione Albertini, nelle sedute di Commissione e di Consiglio comunale si affrontò il problema dell’invasivo ampliamento della Santa Rita (3 piani interrati e 5 fuoriterra). Per quali motivi fu autorizzato quel provvedimento per una mega struttura che avrebbe alterato l’equilibrio residenziale del quartiere? Il comitato di quartiere aveva evidenziato il potenziale delle cifre e delle circostanze che si sarebbero venute a determinare: aumento di traffico, distruzione delle caratteristiche ambientali, difficoltà di parcheggio a discapito dei residenti e a vantaggio di chi? Del proprietario? Un ampliamento contestatissimo e ora, a cinque anni di distanza, ecco il risultato: riesame e ispettori ministeriali, discussione in Parlamento. Purtroppo le esigenze dei cittadini restano troppo spesso disattese e inascoltate di fronte al trionfo del profitto. All’epoca, in aula, si mormorò anche di tangenti per la variante che non aveva condizioni ideali di tipo urbanistico. Il Governo di un Paese democratico devo occuparsi dei bisogni primari dei cittadini. E.S. La beffa della sosta per i residenti; il pass per le strisce gialle ha peggiorato la situazione In zone adiacenti a corso Buenos Aires e piazza Lima, la sosta dei residenti è sempre stata difficile per il forte afflusso quotidiano di pendolari del lavoro e del commercio. Ora che i residenti possiedono il pass per le strisce gialle, poiché ogni componente familiare ne è in possesso, per chi è single è impossibile parcheggiare. Non si trova più un posto libero, se non pagando la sosta. Oltretutto, c’è chi occupa anche i passi carrai, o chi, con negozio, ma residente altrove, parcheggia per l’intero orario di apertura abusivamente. Possibile che non avvengano mai controlli ... o c‘è qualche accordo ‘speciale’? E i vigili di quartiere non vedono? Un SMS ricevuto riferisce: “... i cambiamenti sono attuati per succhiar soldi, mi sento preso in giro, mi sono rotto le scatole!” Consiglio di Zona 3 Via Sansovino, 9 20133 Milano tel.0288458300 Cosa fanno le Commissioni Festa della musica al parco Lambro La Festa della Musica al Parco Lambro, tenutasi il 21 giugno, è stata un grande successo in termini di adesioni, con migliaia di presenze. Giovani che, attirati dai nomi delle “star” della musica elettronica italiana e dalla voglia di stare insieme nel verde, sono venuti da tutta la Lombardia e anche da altre regioni d’Italia. Il Consiglio di Zona 3, attraverso le Commissioni “Cultura e Tempo Libero” e “Ambiente e Parchi e Giardini” (stanziando un contributo di 2 mila euro a fronte di spese dichiarate di oltre 50 mila euro) ha creduto subito in questa iniziativa proposta dall’Associazione Music Priority per due ragioni: 1) Il Parco Lambro è un’area dalle enormi potenzialità che, a causa del mancato progetto di riqualificazione da parte del Comune, viene scarsamente vissuta dalla cittadinanza se togliamo coloro che vanno a correre, chi porta il cane e le famigliole che passeggiano di domenica. Per il resto il Parco è sempre stata la terra di nessuno, soprattutto di notte dove se la godono per lo più spacciatori e scambisti. Solo nelle ultime due estati grazie all’intervento dei privati (e non del Comune) il parco di notte è divenuto meta dei giovani che frequentano i noti locali denominati “Qin” e Capanna dello Zio Tom”. Per il Consiglio di Zona è stato, è tuttora e sempre sarà importante favorire iniziative che portino alla fruizione del grande polmone verde, la Festa della musica è certamente una buona opportunità. 2) La musica elettronica, molto amata dai più giovani, deve cominciare ad essere sdoganata dalla classica immagine che la vede associata i “rave party”. I rave sono iniziative che avvengono nella clandestinità per un senso di evasione estrema e gusto nel non rispettare le regole. Altra cosa è un’iniziativa legale, che inizia e termina ad un’ora prefissata. Ero presente all’iniziative in qualità di presidente della Commissione cultura e manifestazioni e posso assicurare che la maggior parte delle migliaia di giovani che ho visto erano giovani del tutto normali e assolutamente non impasticcati. Sono pienamente in sintonia con l’Assessore Terzi nell’affermare che ci sarebbe dovuto essere maggiore controllo da parte di vigili e forze dell’ordine per contrastare lo spaccio e anche le vendite abusive di alcolici e di altre merci e i bivacchi di sudameriricani con tanto di impianti di il- luminazione abusivi. Cose sempre denunciate dal Consiglio di Zona. Erano presenti anche moltissimi furgoncini che vendevano bevande e panini... avranno avuto il permesso? Il pericolo della droga è purtroppo sempre presente nella nostra società, non dobbiamo però fare l’errore di condannare questo tipo di manifestazioni altrimenti dovremmo anche prendercela con altre occasioni di incontro e vita comune. Se ad esempio nelle scuole c’è spaccio vanno chiuse? No di certo, ci vogliono più controlli. Viva il Parco Lambro, di notte e di giorno! Sopralluogo in via Pitteri Giovedì 10 luglio, la Commissione urbanistica di Zona 3, presieduta da Matteo Certani, si è recata in via Pitteri angolo Trentacoste, per il primo sopralluogo sul territorio, al fine di confrontare lo stato di fatto con quanto riportato nel Piano Regolatore Generale vigente. Proverbio: Chi litiga con un muro ... si rompe la testa La Voce 3 spazio aperto di zona Voce ai lettori Da queste pagine abbiamo già letto che alcuni Paesi europei hanno eliminato da tempo i sacchetti di plastica nei supermercati. Un’iniziativa semplice e attualbile subito. Il nostro Paese e la nostra Milano per ora ignorano l’iniziativa, addirittura indispensabile per Napoli. I clienti sprovvisti possono acquistare per pochi centesimi una borsa telata in plastica, resistente al carico e riutilizzabile più volte. Un provvedimento immediato che potrebbe far parte dei programmi di qualità ambientale enunciati per l’Expo 2015 a Milano. E.S. Spett.le La Voce, debbo constatare che da tempo il traffico cittadino milanese è andato sempre più peggiorando. Spesso si notano anche dei pedoni che attraversano la strada lontano dai semafori, senza minimamente guardare a destra e sinistra prima del relativo attraversamento. Non parliamo poi dei tanti furbastri e incoscienti automobilisti e motociclisti che transitano strombazzando anche senza alcun valido motivo, disturbando l’udito di altri utenti della circolazione. A tutto ciò insistono poi degli sciagurati che non osservano minimamente la segnaletica stradale. Esistono pure i tanti furbastri falsi invalidi che parcheggiano negli spazi riservati ai veri invalidi, togliendo in tal modo quelle poche possibilità di parcheggio agli onesti cittadiniche si vedono in tal modo penalizzati e sempre nella vana ricerca di un posto in cui potere parcheggiare il proprio mezzo. Si invita pertanto la vigilanza urbana a un più rigoroso controllo sui pass rilasciati. Pino Santangelo aiuto anche in estate L’Associazione Pollicino riaprirà il 1° settembre. Sarà comunque sempre attiva la segreteria telefonica del Numero Verde e l’email per urgenze. Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus Centro per la prevenzione e la clinica dei disordini del comportamento alimentare in età pediatrica Numero verde: 800.644.622 www.pollicinoonlus.it [email protected] zona Feltre Milano comincia a ricordarsi delle donne in carriera, e intitola un giardino a Marisa Bellisario A 20 anni dalla sua scomparsa, il giardino situato tra via Feltre, via Maniago e via Ronchi, è stato dedicato a Marisa Bellisario, per ricordare una grande donna, una delle figure più prestigiose e rappresentative dell’imprenditoria italiana e internazionale, di provenienza cuneese, che ha scelto Milano come città in cui lavorare. Marisa Belisario ha lavorato alla Olivetti, una grande azienda simbolo di innovazione e di cultura. La sua carriera l’ha portata in seguito a New York, nel cuore imprenditoriale del mondo dove, grazie alle sue doti manageriali, guadagnò un importante ruolo dirigenziale nella Honeywell. Soprannominata ‘donna con i baffi’ per la sua determinazione e caparbietà, tornata in Italia, Marisa Bellisario prese la guida del gruppo Italtel, un colosso che raggruppava 30 aziende elettromeccaniche e quasi 30 mila addetti, ma che in quel momento si trovava in grave perdita. Di fronte a tale difficile situazione Marisa, forte dell’esperienza maturata riuscì nel miracolo di trasformare quello che ormai sembrava un complesso da chiudere, in una moderna azienda elettronica. L’impegno di Marisa è stato un impegno anche a favore delle donne. Nel 1984, con Craxi Presidente del Consiglio dei Ministri, entrò a far parte della Commissione Nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna. Un impegno, quindi da manager, ma anche sociale, un simbolo per tutte le donne italiane. tempo ... da cani 1° non pugnalare alle spalle i migliori amici Anche quest’anno i nostri ombrelloni colorati, gli asciugamani, le sdraio, i nostri volontari vestiti da spiaggia e tanti cani scodinzolanti simuleranno una felice vacanza in spiaggia, tutti insieme, idealmente senza abbandoni. Giovedì 17 luglio alle 10,30 alla fontana di Piazza Castello, testimonial dell’iniziativa Ellen Hidding, Beppe Convertini e Jo Squillo, con la partecipazione istituzionale di Gianluca Comazzi, Garante per la tutela degli animali del Comune di Milano, di Edgar Meyer, responsabile dell’ufficio diritti animali della Provincia. Questo uno dei tanti messaggi che OIPA utilizza nell’ambito della propria campagna contro il randagismo, per sensibilizzare le persone nei confronti degli animali e per contrastare l’esercito dei 660.000 cani vaganti e dei 1.300.000 gatti liberi sul territorio, animali spesso terrorizzati, sofferenti, malati, maltrattati e che causano ogni anno 250 incidenti stradali anche mortali. Massimo Comparotto, presidente dell’OIPA, sostiene che ogni anno in tutta Italia vengono abbandonati centinaia di migliaia di animali domestici, considerati alla stregua di un oggetto o di un giocattolo di cui ci si può disfare in qualunque momento. Alcuni animali, abbandonati perché vecchi o già malati, non hanno alcuna possibilità di sopravvivere. L’animale lasciato solo non è abituato a procacciarsi il cibo e spesso muore di fame e di sete. A questo si aggiunge il trauma psicologico dell’essere stati abbandonati. Ricordiamo inoltre che abbandonare un animale è un reato (Legge 189 del 2004) punito con l’arresto fino ad un anno. I City Angels, volontari di strada d’emergenza che aiutano uomini e animali in nove città italiane, segnalano il ripetersi anche quest’anno del fenomeno dell’abbandono, nonostante gli appelli. Servono più educazione e sanzioni più severe contro le bestie che abbandonano i loro animali, chi ama gli uomini ama anche gli animali, e viceversa; educando al rispetto dei quadrupedi si educa anche ad amare i propri simili”. verde sicuro Controllo nei parchi Prosegue il servizio ‘Verde sicuro’, iniziato lo scorso 15 aprile e garantito dai vigili congiuntamente con le forze dell’ordine. Nell’ultimo mese sono state 95 le aree monitorate da 309 agenti; tra queste il parco Lambro. Il bilancio è di 247 allontanamenti, 522 persone controllate, 175 sanzioni per infrazioni al codice della strada e ai regolamenti comunali, 4 sequestri di alcolici e merce varia e 3 denunce, di cui due per guida in stato di ebbrezza. L’iniziativa continua a dimostrarsi efficace per contrastare tutta una serie di comportamenti vietati e anche pericolosi che vanno dall’accensione di fuochi, al consumo di alcolici, all’ascolto di musica ad alto volume, all’abbandono di immondizia, al commercio abusivo, fino ad atti di vandalismo. Le aree verdi devono essere luogo di svago e relax nel rispetto dell’ambiente. Nei mesi caldi vengono prese d’assalto da migliaia di persone, soprattutto stranieri, principalmente sudamericani. Ecco allora l’utilità di questo servizio della Polizia Municipale in collaborazione con Polizia di Stato e Carabinieri e nucleo di Polizia a cavallo, che garantisce controlli e sicurezza. pag. 6 le nostre amiche Anna e Virginia luglio 2008 Voce ai Politici Purtroppo la salute di mamma Virginia è peggiorata tantissimo, forse l’ideale è un ricovero in un ospedale per una settimana .... lei ha il terrore degli ospedali, è 20 anni che fà la spola fra Corsico e l’Ospedale Niguarda per Anna. Grazie per gli aiuti che le avete dato. Allego un sua lettera di ringraziamenti. Un forte abbraccio a tutti da Ida Cara La Voce, grazie ancora per gli aiuti che continuano ad arrivare tramite il giornale. Purtroppo la mia salute sta peggiorando. Dopo un malessere che ho avuto per strada, il mio dottore mi ha consigliato una settimana di cure in ospedale. Il mio fisico è ormai molto debilitato. Adesso i ruoli sono cambiati, prima ero io ad accuparmi di mia figlia Anna, adesso è lei che mi cura e si preoccupa di me. Credo che venti anni di sacrifici, fisici e morali, abbiano segnato per sempre il mio fisico. Finchè Anna ha avuto bisogno del mio aiuto ho stretto i denti e sono stata bene. Dopo l’ultimo intervento in Ospedale di Anna, ad un mese dal trapianto di fegato, sono completamente crollata. In quella occasione ho creduto di perdere mia figlia. Adesso sono a casa in malattia, ho paura anche ad uscire, dopo il malore di sabato. Spero che la vacanza al mare arrivi presto, vorrei ritrovare la salute e il sorriso che non ho mai fatto mancare ad Anna e a tutti gli amici che mi hanno aiutata. Anna ed io continueremo a ringraziarvi per gli aiuti che ci state dando. Con Anna vi abbracciamo con tutto il nostro affetto. Mamma Virginia Cardamone. Ecco l’elenco degli ultimi aiuti, in tutto i soldi raccolti sono 500 euro. Una signora di via Goldoni: euro 150,00 e vestiti una boutique: un vestito L.B : vestiti per Anna e Virginia e un computer usato piscina Ponzio Ogni estate sorgono problemi Notizie fresche dalla Ponzio. Gira voce in piscina che gli abbonamenti da 11 ingressi che consentono di risparmiare qualche euro e la coda all’aperto non sono più in vendita. Un colloquio con la Direzione di Milanosport conferma la cattiva notizia: “La temporanea sospensione dell’emissione degli abbonamenti da 11 ingressi è legata all’uso improprio che veniva fatto da diversi utenti. Pertanto Milanosport ha deciso di sospendere l’emissione e la vendita di tutti gli abbonamenti cartacei, in attesa di individuare delle formule nuove che ne garantiscano l’impossibilità di falsificazione e che saranno disponibili dal prossimo mese di settembre”. Fatti salvi i problemi di bilancio della Società Sportiva e di correttezza degli utenti resta il fatto che tanti anziani e bambini saranno costretti a sostare ogni giorno ed a lungo sotto il solleone. Rosa Parisi Per conoscere l’edilizia convenzionata, un sito internet completo di ogni informazione Che cos’è l’edilizia convenzionata? Il Comune di Milano ha approvato diversi progetti per la costruzione di abitazioni in aree della città da riqualificare, seguendo progetti di edilizia convenzionata. L’edilizia convenzionata è una formula studiata per sollecitare le imprese e le cooperative di costruzione a stipulare una convenzione con il Comune, al fine di concordare preventivamente un prezzo contenuto di vendita o di affitto di un immobile. Per reperire informazioni, è possibile accedere ad uno strumento agile come il sito internet ideato dall’ingegnere Fabio Altitonante, già vice presidente in Zona 3, dal 2005 consigliere comunale attivo nella Commissione Urbanistica del Comune. Portavoce in Consiglio di Zona 3 dei disagi cittadini durante la protesta di Lambrate / Gobetti contro la realizzazione dei box, Altitonante ha presentato numerose proposte in Consiglio comunale in materia di edilizia, urbanistica, ambiente, salute e cultura; chiedendo in particolare: l’aumento del fondo per la rottamazione delle caldaie e il risparmio energetico, limiti alle auto blu, la promozione di mostre di giovani artisti, nonché sostegno alle attività degli oratori e alle manifestazioni estive. All’ingegner Altitonante chiediamo di spiegarci come interviene il Comune nella gestione di questi progetti. “Viene concesso il diritto di proprietà per la quota di terreno destinato agli alloggi, oppure il diritto di superficie per 99 anni. In entrambi i casi lo Stato interviene favorendo la costruzione di alloggi da destinare a prima abitazione per agevolare alcune categorie di cittadini socialmente deboli. In pratica vengono messi a disposizione dei contributi destinati a singole famiglie, in proporzione al reddito, con un mutuo agevolato con una quota di interessi a carico dello Stato. I cittadini possono ottenere le informazioni relative ad ogni singolo caso presso le funzioni del Comune preposte oppure, appunto, sul sito internet”. Fabio Altitonante E’ prevista la costruzione di alloggi di edilizia convenzionata in Zona 3, e dove? “In Zona 3 è prevista la costruzione di diversi appartamenti, e in particolare: 46, in via Ornato 18; 28, in via Rucellai 36; 25, in via Olgettina entro un piano di lottizzazione di 2.000 mq”. Come si attua l’assegnazione degli alloggi? “L’assegnazione o la vendita degli alloggi è effettuata direttamente dalle cooperative o imprese di costruzione”. Quali i requisiti richiesti? “Non sono richiesti agli acquirenti requisiti particolari come: residenza, età, reddito, stato civile, ma vanno rispettati due vincoli ben precisi: . l’abitazione assegnata non può essere rivenduta o affittata per i cinque anni successivi . per la durata di 20 anni della convenzione, la rivendita e la possibilità di affittare a terzi l’immobile deve essere effettuata alle condizioni prestabilite e a canoni concertati. Ovviamente chi acquista non può essere proprietario di altri immobili in provincia o nei comuni limitrofi ed ha l’obbligo di residenza nell’alloggio”. Fabio Altitonante e Stefano Maullu, presidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia, condividono impegno e passione per una politica sociale; in questa ottica hanno voluto rendere accessibile il sito internet www.altitonante.it dove, cliccando alla voce “edilizia convenzionata” e seguendo semplici indicazioni, il cittadino può ottenere le informazioni necessarie: il prezzo di cessione o il canone di locazione, luoghi, tempi, lotti di costruzione, riferimenti da contattare. theafillarini demanio comunale e Aler Privacy violata? Demanio comunale – Aler, privacy violata? Una improvvisa lettera, per adeguamento affitti, pervenuta ai locatari di mono / bi locali di edilizia residenziale di tipo popolare (anno 1906), cà de ringhera, alquanto ammalorata, ha messo in allarme gli affittuari di residenze del Settore Demanio del Comune. Quindi non edilizia residenziale dell’Aler. Tuttavia gli affittuari devono presentarsi, ai sensi dell’articolo 46 e 47 D.P.R. 445 del 28/12/2000 (edilizia residenziale pubblica) per l’aggiornamento dei canoni, ad appuntamenti fissati nel mese di giugno, presso gli uffici dell’Aler di viale Romagna. Gli affittuari degli immobili del Demanio comunale, al quale si sono sempre rivolti, si chiedono perché sono finiti negli elenchi Aler, senza avviso, dove il contatto è oltremodo impersonale, e alla convocazione vengono chiesti in allegato dati e documenti personali, a parere di legali in violazione della privacy. Sappiamo bene come, quotidianamente, truffatori, spesso impuniti per l’indulto, accedano ai conti correnti di ignari cittadini, mediante individuazione e rilevamento delle coordinate bancarie (numero conto, Abi e Cab) prelevati da archivi o da documentazioni buttate al macero, anziché essere distrutte o restituite ai titolari. Dov’è la privacy? La stampa ha riferito più volte di auto di lusso, Mercedes, Suv 3000, in possesso di affittuari di residenze Aler, con conti correnti da poveracci; ma queste, come viaggi e crociere, non rientrano nelle denunce dei redditi. Si sa nella nostra penisola, democrazia, equità, giustizia vengono usate male. campagna anti abuso di alcool Test alcolemico direttamente nei locali Slogan della campagna: La tua vittoria? Fermarsi per primo! Si tratta di un tour di 11 tappe nei locali più frequentati dai giovani milanesi che toccherà le zone della città. Diventato con il passare degli anni un vero e proprio status symbol per le nuove generazioni, l’alcool attenta quotidianamente alla vita dei ragazzi, minacciandone lo sviluppo sia dal punto di vista fisico che psichico. In un’atmosfera di gioco misto a informazione medico-scientifica, viene illustrata l’influenza dell’alcool proprio sulla vita di tutti i giorni. Decisamente innovativi gli strumenti uti- lizzati, a partire dal misuratore di curva alcolemica. Si tratta di un software a icone che, in modo intuitivo e veloce, consente di valutare dal punto di vista teorico, la propria curva alcolemica, ossia la quantità di alcool presente nel sangue, calcolata in funzione di quanto si prevede di bere e mangiare. Il reazionometro, invece, è un sofisticatissimo e divertente software in grado di provare i riflessi del partecipante simulando gli imprevisti alla guida di un veicolo sotto l’effetto dell’alcool. Gli strumenti sono stati approvati dal Dipartimento della Sanità francese e dall’Ospedale di Niguarda, durante test effettuati per le riviste Automobilismo e Motociclismo. A tutti i ragazzi che si avvicineranno alla postazione verrà inoltre regalato un etilo- test mono uso per la misurazione del tasso alcolemico. Non si tratta di un semplice gadget, ma di un strumento che il giovane potrà portare con sè decidendo di utilizzarlo nel momento più opportuno. Da solo si potrà rendere conto di quanto avrà bevuto e, quindi, potrà agire di conseguenza. Magari lasciando che sia qualcun altro a guidare la macchina verso casa. All’interno di ogni locale verrà allestito un gazebo di 3 m x 3 m, con un fondale raffigurante il traffico cittadino, 2 totem da terra contenenti un computer, il misuratore della curva alcolemica, il reazionometro. Una hostess inviterà a provare, mentre un ragazzo esperto fornirà il necessario ausilio tecnico per risolvere qualsiasi problema e soddisfare ogni esigenza. luglio 2008 Cosa facciamo bambini Molte le iniziative per i bambini, ma non in Zona 3! Castello Sforzesco Nei fossati esterni (di fronte a via Lanza) Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti tel. 02 884.63792 – 62776 – 62758 Una rassegna di spettacoli di burattini e marionette dall’Italia e dall’estero; un festival estivo che mette a confronto i diversi stili di animazione e costruzione dei pupazzi, ma soprattutto un appuntamento di festa per grandi e bambini. Scopo della rassegna, oltre a far divertire grandi e piccini, è mantenere viva questa nobile e antica tradizione, fatta di arte e artigianato. Quello dei burattini è un appuntamento molto atteso: centinaia di spettatori, di tutte le età, già nelle edizioni passate hanno gustato il divertimento delle serate trascorse all’aperto in loro compagnia. Quest’anno una piacevolissima sorpresa per tutti: il primo appuntamento è con i Pupi Siciliani, nel cortile della Rocchetta. Il Castello dei burattini sarà dedicato al mondo delle “teste di legno” e alle diverse usanze di animazione, italiane e straniere. Da sempre burattini e marionette, non solo nel nostro paese, sono sinonimo di arte e cultura secolare, divertimento all’aperto, sagra di paese e festa che unisce generazioni diverse. amartedì 22 luglio, ore 21 Pulcinella e la notte di San Giovanni. Coproduzione fra Pasucat Catalunia, Spagna e Arrivano dal Mare, Italia Burattini e musicisti insieme sulla scena in un’appassionante spettacolo che fa rivivere le più antiche tradizioni del teatro popolare mediterraneo. Durante la notte di San Giovanni (una notte magica per tutte le tradizioni popolari europee), Roseta, per sapere chi diverrà suo marito fa l’incantesimo dell’uovo. Sarà un Marinaio, che infatti sopraggiunge perdutamente invaghito di lei. La Strega, invidiosa della sua bellezza, prepara una pozione per trasformare il Marinaio in un mulo (la “mulassa” delle feste popolari catalane). Ma, si sa, gli incantesimi non vanno sempre a buon fine: Pulcinella, vero deus ex machina, piomba nel bel mezzo della festa catalana di Sant Joan. Qui balla fra i “Giganti”, scappa dal “fuoco” dei Demoni e si arrampica sul “castell”(costruzione a strati, fatta di uomini e donne). Casualmente, beve la pozione trasformandosi in mulo. Roseta, scambiandolo per il suo Marinaio, cerca le erbe di San Giovanni per liberarlo dal maleficio. La Strega dona il mulo al Diavolo. In cambio spera di essere trasformata in una donna bellissima. Ma Pulcinella impone a bastonate le sue regole del gioco dando alla storia un esito diverso. I fuochi d’artificio chiudono la festa e la magica notte di SanGiovanni. Il ballo finale fra Pulcinella e Teresina rappresenta la rinascita continua dopo la morte e la vitalità di uno dei più antichi repertori teatrali, quello delle guarattelle, nella sua secolare efficacia e nella sua fresca disponibilità a rinnovarsi. Lo spettacolo è ricco di “effetti speciali” (trasformazioni dei burattini a vista, fiammate La Voce 3 cosa facciamo? pag. 7 infernali, botole a sorpresa che si aprono nella baracca, balli e processioni all’interno del boccascena e scale che si trasformano in labirinti). La drammaturgia è intessuta di fraintendimenti amorosi, di incontri sorprendenti e di colpi di scena, nel solco della tradizione burattinesca mediterranea. La musica, eseguita dal vivo (con violino, organetto e chitarra), sottolinea l’azione con fascinose habanere catalane, saltarelli romagnoli, tarantelle napoletane e canzoni popolari. In scena si alternano le guarattelle napoletane, burattini e pupazzi, un narratore da piazza, i “cap gros” che creano scompiglio in mezzo al pubblico, come nelle parate popolari catalane e nei carnevali italiani. adomenica 3 agosto, ore 21 La festa dell’imperatore. Marionette di Praga, Compagnia Karromato, Praga La compagnia, grazie alle bellissime marionette a filo che porta sulla scena ed alla raffinatezza dei movimenti e dell’animazione, rappresenta una delle esperienze più interessanti del panorama contemporaneo europeo del teatro di figura. Questo spettacolo è ispirato a un vero episodio della vita di Mozart. La scena si svolge in un teatrino che rispecchia in miniatura i teatri barocchi nei quali le marionette di legno e la grande quantità degli effetti teatrali aiutano a creare l’affascinate atmosfera dell’epoca. Il movimento delle marionette accompagnato dalla magia del teatro delle ombre, trasmette allo spettatore l’umore della storia e nello stesso tempo lo affascina con il suo incanto e fantasia. Karromato è un gruppo di marionettisti fondato a Praga nel 1997. I suoi tre componenti hanno più di 10 anni di esperienza non solo come manipolatori ma anche come creatori/costruttori delle loro marionette di legno. avenerdì 15 agosto, ore 21 Così parla il violino. I Favolanti di Forte dei Marmi. Operano nel teatro di attore e di figura raccontando fiabe in modo attuale, affrontando i temi della solidarietà, dell’amicizia e della positività in genere, escludendo dalla narrazione l’aggressività e la paura. Gli oggetti ed i pupazzi sono animati a vista. In questo avvincente spettacolo, ispirato agli antichi affabulatori di terra toscana, una donna torna da un lungo viaggio con tante valigie. In ognuna di queste c’ è una fiaba: sono le storie che ha ascoltato strada facendo, e che ora racconta a chi ha voglia di ascoltare, di sognare. Un musicista con il suo magico violino accompagna ogni emozione, ogni visione, ogni passo del racconto. In questo modo tutte le fiabe prendono vita così come si animano i pupazzi, gli oggetti di scena, i luoghi. Uno spettacolo che si fonda proprio sugli antichi canoni di narrazione orale, tipici della cultura popolare centro italiana, dove l’incontro tra la voce umana e il violino genera un flusso emozionante di accadimenti, di visioni che affascinano, appassionano e coinvolgono ogni spirito bambino, quale che sia la sua età. L’attrice è Elisabetta Salvadori. asabato 16 agosto, ore 21 La leggenda del Flauto Magico. Teatro dei Burattini di Como. Il Flauto Magico di Mozart offre a bambini, ragazzi e adulti l’occasione di immergersi nel meraviglioso mondo della musica e della fiaba; un viaggio fantastico, dove si incontrano draghi, cerchi magici e si superano prove di iniziazione, camminando attraverso terre incantate. Non manca nemmeno il tema eterno dell’amore e neppure quello delle difficoltà che il tortuoso sentiero della vita riserva agli esseri umani che desiderino conoscere il vero amore. Dunque materia ribollente di energia per una forma di teatro, quale è quello dei burattini, dove i luoghi e i personaggi della fantasia divengono vivi e reali. Uno spettacolo dove anche la musica di Mozart diviene visibile agli occhi. Il Teatro dei Burattini di Como ha una storia lunga più di venti anni, fatta di tradizione e rinnovamento. Molto originali sono sia lo stile che la drammaturgia degli spettacoli, che traggono ispirazione sempre da antichi temi della letteratura europea e dall’opera lirica.Ogni messa in scena nasce da un lungo lavoro artistico e artigianale: burattini scolpiti e dipinti a mano, come lo sono i fondali ed i costumi. Le voci recitano in diretta, così come avviene da secoli nella la più antica tradizione popolare. Così comincia la storia: nelle terre del regno del buio, in un tetro palazzo al limitare del bosco, vivono Pamina e la madre Astrifiammante che è la Regina della Notte. Pamina conduce una vita quasi da prigioniera: ella non può conoscere nulla del mondo e della natura che sta fuori del palazzo delle tenebre. Intanto, un misterioso personaggio, mezzo uomo e mezzo volatile di nome Papageno, cattura, per ordine di Astrifiammante, ogni uccello che osi alzare il suo canto nel bosco… Come farà Pamina a liberarsi da quella prigionia, a fuggire e a scoprire il mondo della luce? amartedì 19 agosto, ore 21 E vissero felici e contenti. Compagnia Daniele Cortesi di Bergamo. La compagnia fondata nel 1982 da Daniele Cortesi presenta spettacoli di burattini fedeli alla migliore e più antica tradizione bergamasca. Burattini di legno finemente scolpiti e dipinti a mano, scene e costumi realizzati con cura scrupolosamente in modo artigianale. Tutto è frutto del più attento lavoro di bottega: le voci, le movenze dei personaggi, l’interpretazione e le battute, dotate di irresistibile immediatezza e capaci di far scaturire l’ incontenibile risata di adulti e bambini. “Gioppino”,l’antica maschera di Bergamo, è l’eroe protagonista di ogni vicenda: il suo carattere sagace, scanzonato e spesso bizzarro è il vero sale della storia. In questi anni di intensa e proficua attività la compagnia di Daniele Cortesi si è affermata tra le più qualificate interpreti dell’antica arte del Teatro delle “teste di legno”. Arte che Cortesi ha avuto l’onore di ereditare dal suo grande Maestro Benedetto Ravasio. Gli spettacoli in repertorio sono tutti allestiti nel rigoroso rispetto dei canoni fondamentali e classici della tradizione popolare. L’equilibrio raggiunto tra continuità e rinnovamento è valso alla compagnia importanti riconoscimenti di pubblico e di critica. Lo spettacolo narra dell’amore impossibile tra un pastorello ed una principessa. La fanciulla, contro il suo volere e soprattutto contro il volere del suo cuore, è stata promessa sposa in ad un poco nobile e tanto prepotente principe. Riuscirà Gioppino a salvare la fanciulla e fare trionfare l’amore vero? agiovedì 28 agosto, ore 21 Colombo tutto tondo. Gatto Marte – Italia – Inghilterra Compagnia Lirica F.P.Tosti e Teatro Burattini di Como. Un gruppo di musica rock italo-inglese si cimenta in un’opera lirica molto moderna e originale, scritta da Pietro Lusvardi per grandi e bambini. La storia di Cristoforo Colombo viene riletta in chiave ironica e fondamentalmente iperbolica. Sulla scena, tre grandi barche di carta diventano luogo per l’azione di cantanti lirici, musicisti, burattinai e burattini. Uno spettacolo di grande innovazione che unisce la musica originalissima eseguita in diretta dal gruppo Gatto Marte, la compagnia del Teatro dei Burattini di Como e il gruppo lirico Francesco Paolo Tosti. Uno spettacolo esilarante, una storia matta, ricca di colpi di scena, dove gli artisti e le arti si intrecciano in una sarabanda divertente e coinvolgente, e dove però il bel canto e la melodia regaleranno grandi emozioni all’orecchio ed al cuore del pubblico di ogni età. di zona In 8 biblioteche delle altre zone La Compagnia Teatrale Quelli di Grock allieterà le giornate estive di tutti i piccoli milanesi dai 5 e ai 10 anni. Un’iniziativa ludico-didattica che coniuga il divertimento con la scoperta del teatro, consentendo, ai bambini che rimarranno in città nel periodo estivo, di conoscere e scoprire in maniera divertente e insolita la storia, i miti e le leggende di Milano. Partendo dalle tante narrazioni popolari che raccontano la singolare storia del Castello Sforzesco, la compagnia Quelli di Grock ne ha scelte alcune e le ha trasformate e riadattate così da creare un singolare spunto creativo per divertenti letture, seguite da animazioni. Com’è nella tradizione di Quelli di Grock, che usano il linguaggio del corpo e del movimento come principale veicolo espressivo, i mimi - cantori Luca Gatti, Simona Lisco, Manola Vignato daranno origine a una serie di spettacolari letture di fiabe e racconti. Attraverso movimenti coreografati, semplici materiali scenografici e costumi fantasiosi, faranno rivivere la grande magia della narrazione teatrale. Al termine di ogni lettura interpretata, gli attori coinvolgeranno i piccoli spettatori in un’animazione interattiva che permetterà ai bambini di giocare con i profili dei personaggi, le loro qualità e i loro difetti, riprendendo le situazioni più divertenti e fantasiose appena ascoltate e cambiando persino il finale. Inizio alle 17.00 durata un’ora circa, ingresso libero ad esaurimento posti aSabato 26 luglio Biblioteca Zara Viale Zara 100 aSabato 2 agosto Biblioteca Fra Cristoforo Via Fra Cristoforo 6 aMercoledì 6 agosto Biblioteca Quarto Oggiaro Via Otranto ang. Via Carbonia aMercoledì 27 agosto Biblioteca Cassina Anna Via S. Arnaldo 17 aGiovedì 28 agosto Biblioteca S. Ambrogio Via S. Paolino 18 La Voce 3 di zona Mensile indipendente Iscriz. Trib. Milano 194 del 24.4.93 anno 14 - n° 7 - luglio 2008 Editore Art’Idea srl via Lucca, 22 - 20152 Milano tel. 02.29.520.570 e-mail: [email protected] www.artidea.co.uk direttore responsabile J.H.Neuteboom stampato del mese di luglio 2008 da : Tipografica Sociale - Monza Ogni residente di Zona 3 può utilizzare queste pagine per far conoscere il modo di pensare agli altri. La redazione ha il solo compito di organizzazione generale dei testi. A volte la redazione non pubblica il nome di chi ha scritto gli articoli a tutela dell’anonimato, ma tutto ciò che viene pubblicato è giunto in redazione firmato o tramite comunicato stampa. Cinema d’essai Spazio Oberdan Viale Vittorio Veneto 2 Biglietto 3/5 euro + cinetessera Info biglietteria, tel. 02.7740.6300 Rock Music and Film «La musica rock è sempre stata una grande fonte di ispirazione per me. La musica ha il potere di dare la vita a intere sequenze cinematografiche» Martin Scorsese Il connubio tra rock e cinema è stato sempre molto forte. Sicuramente all’inizio dettato dall’intento di sfruttare la popolarità degli artisti usandoli come protagonisti di film in molti casi però di poco valore e facilmente dimenticabili. Nel corso dei decenni si sono moltiplicati sia i documentari sul rock (ribattezzati rockumentary) sia i film di finzione incentrati, in un modo o nell’altro, sul rapporto con la musica che a suo tempo venne definita “la costola scabrosa del blues”. adomenica 3 agosto, 21.30 Absolute Beginners. R.: Julien Temple. Int.: Patsy Kensit, Eddie O’Connel, David Bowie, James Fox. UK, 1986, col., 102’. Nel 1958 in Gran Bretagna i giovani impongono nuovi stili musicali e nuovi stili di vita. È l’epoca del lancio dei cantanti, ma anche dei nuovi stilisti, delle modelle e di una straripante pubblicità. Ma dietro la gioia di vivere ci sono i problemi dell’intolleranza razziale, esplosi furiosamente ed alimentati da un gruppetto di esaltati, e delle forti speculazioni edilizie. amercoledì 23 luglio, 21.30 L’anima di un uomo. R. e sc.:Wim Wenders. Int.:Chris Thomas King, Keith B. Brown, John Mayall, J.B. Lenoir, Skip James, Blind Willie Johnson. Ger./USA, 2002, b/n e col., 107’. In un dosato mix tra fiction, rare immagini di repertorio e spezzoni di documentari, le vicende personali e professionali, la musica e la vita di tre esponenti di primo piano del mondo del blues: Skip James, Blind Willie Johnson e J.B. Lenoir. Nel film, alcuni dei loro brani migliori sono interpretati da musicisti contemporanei fra i quali Shemekia Copeland, Garland Jeffreys, Chris Thomas King, Cassandra Wilson, Lou Reed e Nick Cave. agiovedì 31 luglio, 21.30 One plus One. R. e sc.: Jean-Luc Godard. Mus.:Rolling Stones. Int.: The Rolling Stones (Mick Jagger, Keith Richards, Brian Jones, Charlie Watts, Bill Wyman), Anne Wiazemsky, Iain Quarrier. UK.,1968, col., 100’. Il film è costituito da un montaggio parallelo fra i Rolling Stones che provano in sala di registrazione la canzone Sympathy for the Devil e quattro situazioni esemplari in cui si intrecciano voci e immagini che danno conto del movimento di ribellione dell’epoca accompagnate dalla riflessione critica di Godard sul valore politico del cinema. adomenica 27 luglio, 21.30 Pink Floyd – The Wall. R.:Alan Parker. Int.:Bob Geldof, Christine Hargreaves, James Laurenson, Eleanor David, Bob Hoskins. UK, 1982, col., 99’. Prima di un concerto, un cantante rock drogato, idolatrato e schiavizzato dai fans, si chiude in una stanza d’albergo e ripercorre con la mente il film della sua vita, dove gli elementi ossessivi, alienanti e allucinanti prevalgono su quelli reali. La colonna sonora del celebre album dei Pink Floyd accompagna immagini e visioni ispirate dalle loro canzoni. La Voce 3 di zona Castelmorrone A passo di danza, anche ... scodinzolando Il castelletto in mattoni rossi, che si trova al 34 di via Castelmorrone, praticamente in piazza Maria Adelaide, mi ha sempre affascinata. Le luminarie che ridisegnano cupole e finestre nel periodo natalizio, le ghirlande che illuminano ancora adesso, nell’aria quella diffusa musica dolce, invitano a entrare in quella che è la sede della prima e più antica scuola di danza classica a Milano. In questa atmosfera un poco fiabesca incontriamo Annamaria Bruno con la figlia Liliana, fondatrici della Scuola di Danza Classica Accademica. Conosciamole insieme. Annamaria Bruno è un’affabile signora con tante primavere alle spalle, che racconta una vita affascinante e ricca di esperienze; la figlia Liliana, giovane, agile e scattante continua con abilità e dedizione a costruire spettacoli di danza e musica, seguendo come musa ispiratrice mamma Annamaria, che sa alimentare così bene la sua fantasia. Annamaria è stata diplomata prima ballerina del Teatro alla Scala e Maestro di danza di primo grado: seguendo una brillante carriera, in vari teatri italiani ed esteri come prima ballerina e coreografa, ha danzato in diversi ruoli per le coreografie di Millos, Miassine, Fokine, Gallizia, Piovella e Bronzi, tanto per citarne alcuni. Per trasmettere l’arte della danza, nel 1949, ha fondato la prima scuola di danza privata di Milano, regolarmente riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1963. Nel giugno 2005 Annamaria ha festeggiato con la sua scuola 55 anni di attività con uno spettacolo al Teatro Nuovo durante il quale ha partecipato presentandosi in palcoscenico danzando. In tutti questi anni ha lavorato con grande passione per trasmettere l’amore per la danza a tante allieve che si avvicinano a questa disciplina da semplici dilettanti, cercando di insegnare le basi in modo corretto. Il suo metodo segue gli’insegnamenti del maestro Cecchetti, da lei rielaborati ed evoluti nel corso degli anni, inserendo anche la sbarra a terra. In 55 anni di insegnamento ha conosciuto migliaia di allieve, alcune le ha viste bambine, poi adulte e madri di nuove allieve. Nella scuola si impara a ballare, ma anche a rispettare un regolamento e una disciplina severa; danza classica, ma anche moderna e tip tap. Ad ogni spettacolo quante prove, sudore, arrabbiature quando un passo non viene o non si è a tempo, ma anche divertimento, risate a crepapelle, dimenticandosi tutto quello che c’è là fuori. Qui ci si gioca tutto, la smania di palcoscenico, le luci soffuse delle quinte, il profumo del teatro e l’adrenalina che non fa sentire il mal di piedi: tutto questo è vita, emozione, sentimento. Liliana, splendida nelle sue molteplici interpretazioni, coinvolge anche Makarowa, un labrador, e Aida, una dalmata Staffordshire, che con lei fanno spettacolo nelle sue creazioni affascinanti e piene di vita. Infine, il 17 giugno scorso, il saggio al Teatro Nuovo di piazza San Babila, gremito di appassionati, amici e parenti accorsi per godere uno spettacolo, che i ballerini, in una storia fantasiosa e affascinante, hanno saputo rappresentare con vera maestria. Protagoniste la musica e la danza. Sonorità dolci e avvolgenti per bimbe che volteggiavano con grazia portando coloratissime ali di farfalla, musiche di Strauss per il balletto delle ‘stelline’, bimbe in candidi tutu’, musiche lugubri e d’effetto per la danza dei ‘pipistrelli’ e dei ‘fantasmi’, e poi bimbi gatto, pappagallo e ….. piovra che danzavano nel giardino posto da sfondo alle scene. Protagonista assoluta, Liliana Bruno artista e elemento del corpo di ballo nelle varie scene, spalleggiata nei suoi volteggi da Aida, il cane dalmata Staffordshire, vero in carne, peli ed ossa! Thea Fillarini cultura pag. 8 luglio 2008 Spazio Tadini in via Jommelli Spazio Tadini via Jommelli 24, angolo via Porpora [email protected] www.spaziotadini.it Ossessione chat Allo Spazio Tadini se ne sentono davvero di belle. Qualche sera è stato presentato il romanzo di Alessandro Nava, “L’infedeltà necessaria”, edito da Betelgeuse. Come Ulissa. Al ritmo di ‘giallo’ si svolgono le gesta del protagonista, moderno eroe informatico. La meta non è la patria ma l’amore-eros. Il mezzo è il computer ed in mezzo l’infinita moltitudine del popolo delle chat. E’ un viaggio verso l’altro ed un viaggio nel sé. Chi voglio e cosa cerco, quindi chi sono. “L’infedeltà necessaria”, le ore minuziosamente raccontate, gli incontri e le persone, il cammino e le aspettative, gli amplessi ed i bidoni, l’ossessione del prova e riprova e provaci ancora Alessandro, per arrivare in fine alla meta. Non la sveliamo la meta, perché il romanzo di Nava è come un noir, nero torbido, dal finale a sorpresa, e che sorpresa! Alessandro, editore cinquantenne, separato, padre di due figli ci conduce nelle sue giornate, dal 20 al 31 dicembre. Come il ritmo incalzante del Natale accerchia ognuno di noi sino allo spasmo finale del giorno 25 quando tutti ed ogni cosa si fermano nel godimento della tregua del pranzo di Natale, così l’ansia incalzante del popolo delle chat sale e sale, dal primo contatto sino all’incontro, per svuotarsi nella delusione quando scopriamo che l’altro non corrisponde all’idea immaginaria costruitaci oppure perché, consumato l’amplesso, non resta più niente, ed allora dacci sotto in linea in chat a cercare un altro corpo. Un corpo che corrisponda a certe misure, un carattere che soddisfi nostre esigenze, un profilo fatto apposta per avvolgerci, che sia solare ed intrigante, alta e bella, laureata e snella, di religione cattolica e non fumatrice. Immaginata, cercata, tro- vata. Perfetta per noi perché… Perché? Per amarci? Ma è possibile su queste premesse che nasca l’amore? E se sappiamo che su simili vaneggiamenti e mercanteggiamenti non nasce un bel niente, perché continuiamo a cercare? Per fare sesso? Ma è piacevole limitarci al solo sesso? E se per pura ipotesi siamo prediletti dalla fortuna e ci imbattiamo in un profilo che susciti anche curiosità e simpatia, perché non ci fermiamo invece di, appena a casa, riattaccarci alla chat? Un’ossessione, un po’ come il Natale, sappiamo tutti come poi va a finire che il regalo non è quello che desideravamo, che non saremo migliori, che il parente ed il vicino sono proprio insopportabili, ma poi a Natale ci caschiamo sempre e ci illudiamo che tutto il mondo, noi, si diventi più gradevoli, più belli, più buoni. Un’ossessione la chat, cercare una persona, una persona interessante, la più interessante e poi ancora più interessante …. sino a… Rinunciare o coltivarla all’infinito l’illusione? In un film di successo qualcuno diceva che “la normalità è la vera rivoluzione”. Seguiamolo questo moderno Ulisse nelle ore frenetiche della sua incalzante fatica, verso il suo destino, scelto o subìto che sia. La stessa lingua usata da Alessandro Nava è incalzante, frenetica, spesso priva di virgole, la punteggiatura omessa, parole e pensieri in libertà, sogni perseguitanti, oscuri. Un intrico chiaro come il sole. Rosa Parisi Writers, amore o odio? Consideriamo la nostra zona ed il grigiore di certi muri, la sciatteria di tanti stabili, la pesantezza dei fronti ciechi. Mettiamo che una squadra di giovani artisti si proponga di dare carattere alle pareti scialbe. La nostra zona, secondo voi, ne guadagnerebbe in bellezza? E quei giovani talentosi avrebbero lo spazio necessario per lasciare il segno o ‘semplicemente’ troverebbero un lavoro? Infine la decorazione urbana è o non è una forma di arte? Belle domande cui è difficile dare una risposta. Domande che sono state fatte e su cui si è discusso allo Spazio Tadini nei giorni scorsi quando un giovane laureato al Politecnico di Torino, Aldo Goccione, ha presentato il progetto Movimento Manifesto, sua tesi di laurea. Goccione ha individuato nell’arte urbana il mezzo per la riqualificazione ambientale. “Il progetto vuole restituire colore e bellezza a parti anonime o deteriorate della città … non è a senso unico, infatti alla progettazione devono partecipare rappresentanze di cittadini, architetti, giardinieri; faccio un esempio: la decorazione della parete di un edificio va fatta pensando anche al contesto, che so panchine da sistemare o alberi da piantumare”. “Cosa c’entra l’arte con la decorazione o arte urbana?” ha chiesto il pubblico presente. “Io non mi considero un artista ma un creativo”, ha detto il writer Use - con partecipazione a manifestazioni internazionale, a Milano alla Street Art Sweet Art , PAC 2007 “ma quando prendo una commissione voglio conservare la mia freschezza. Nei miei lavori deve essere evidente la mia energia”. “E come conciliare le necessità della cittadinanza committente con la freschezza e l’originalità creativa? Non sarà mica come quei libri per bambini dove ci sono già i disegni tratteggiati ed i piccoli li devono colorare senza uscire dai contorni?” La writer Stefy (sua la stanza tutta rosa alla Street Art Sweet Art del 2007 a Milano) ha aggiunto: “Assolutamente non accadrà che ci metteremo a dipingere sui muri il Vesuvio con il pennacchio come in certe pizzerie. Conserveremo noi stessi. Voi ci date lo spazio, noi lo ricreiamo”. Una Professoressa di Brera: “Conosco i writers da una quindicina di anni … insegnavo a Como in un liceo … erano miei studenti quelli che dipingevano i treni delle Nord … feci in modo che avessero uno spazio. La città apprezzò”. Rosa Parisi Il nostro futuro vicino o lontano non sembra roseo meditiamoci su Homo poco sapiens attento a ciò che manipoli, ne va dell’Esistenza Qualche uomo di scienza dà l’uomo quasi per estinto. Da centinaia di milioni di anni si verificano sul nostro pianeta grandi estinzioni, con la scomparsa della maggior parte degli esseri viventi, per dar poi origine a nuove specie. Vi furono grandi estinzioni sia nella era paleozoica che in quella mesozoica, ma la grande estinzione più nota e determinante (da cui derivò qusi certamente l’evoluzione dell’uomo) ci verificò alla fine del periodo cretacico, ossia circa 65milioni di anni fa. Secondo l’opinione scientifica più diffusa, tale grande estinzione fu causata dall’impatto del nostro pianeta con un enorme asteroide; recentemente sono state infatti scoperte le “cicatrici geologiche” di tale collisione che generò terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti di vastissima portata. I cambiamenti climatici, dovuti anche al conseguente oscuramento della luce solare, furono determinanti. Si estinsero sia i dinosauri (che avevano dominato le terre emerse per oltre 150milioni di anni) sia i pletosauri (rettili volanti di enormi dimensioni) sia i giganteschi rettili predatori che avevano dominato gli oceani per decine e decine di milioni di anni ... Per ragioni non ancora note sopravvissero invece i coccodrilli (lontani parenti dei dinosauri) e gli uccelli (non imparentati invece con i pletosauri). Numerose altre specie tra vertebrati e invertebrati furono aumentate da tale grande estinzione di circa 65milioni di anni fa, ma in tempi successivi il nostro pianeta fu ripopolato da nuove specie che occuparo- no le nicchie ecologiche lasciate libere dai grandi rettili estinti: i mammiferi (in precedenza limitati a poche, piccole specie) si diversificarono in numerosissime varietà dalle più diverse forme e dimensioni, dominando terre emerse ed oceani, mentre gli uccelli divenivano incontrastati padroni dei cieli. Ed è ragionevole ritenere che l’estinzione dei dinosauri consentì quella particolare evoluzione dei primati che culminò con la comparsa dell’attuale homo sapiens sapiens! Si sostiene: “poco sapiens” in realtà, se si considera come la moderna civiltà dei consumi (definita pseudo-civiltà dei rifiuti e degli inquinanti, da noti scienziati quali Commoner, Mines, Lorenz, Cousteau, ecc) stia da decenni creando i presupposti per una sempre più vicina grande estinzione, non dovuta a cause naturali come la precedente, ma alla distruttiva stoltezza consumistica che antepone gli interessi economici a quei vitali equilibri naturali ed ecologici da cui dipende e sempre più dipenderà la sopravvivenza di tutte le specie viventi. Uomo incluso. Gaetano Taraschi Tre buone ragioni per diventare vegetariani Il vertice FAO concluso a Roma ha riportato al centro dell’attenzione il problema dell’impressionante disuguaglianza nella distribuzione delle risorse alimentari nel mondo. Da un lato, nei Paesi in via di sviluppo, ci sono 820 milioni di persone che soffrono di malnutrizione cronica e 40 milioni, di cui 15 milioni di bambini, che muoiono di fame. Dall’altro, nel mondo occidentalizzato, aumenta l’obesità fra i nostri figli, le nostre adolescenti anoressiche usano il cibo come ricatto e se ne pri- vano fino a lasciarsi morire, la nostra dieta opulenta ci fa ammalare sempre di più. Io penso che l’ingiustizia alimentare sia una delle peggiori iniquità dei nostri tempi. C’è qualcosa che possiamo fare per contribuire a contrastarla: possiamo assumere un comportamento alimentare responsabile, innanzi tutto riducendo il consumo di carne. Sono convinto che il vegetarianesimo sia inevitabile, per tre motivi. Il primo è di ordine ecologico/sociale. I prodotti agricoli sarebbero in realtà sufficienti a sfamare tutti se venissero equamente divisi, e soprattutto se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento. Ogni anno 150 milioni di tonnellate di cereali sono destinate a bovini, polli e ovini, con una perdita di oltre l’80% di potenzialità nutritiva; in pratica il 50% dei cereali e il 75% della soia raccolti nel mondo servono a nutrire gli animali d’allevamento. L’America meridionale, per fare posto agli allevamenti, distrugge ogni anno una parte della foresta amazzonica grande come l’Austria. Gli allevamenti intensivi producono fino a tre tonnellate di liquami per ogni cittadino, inquinando il sottosuolo, e l’evaporazione dei liquami è tra le cause principali delle piogge acide. Per produrre la stessa quantità di cibo, l’allevamento intensivo consuma 70 volte più acqua della coltivazione (per una tonnellata di carne bovina occorrono circa 32.000 metri cubi d’acqua, mentre per una tonnellata di cereali ne bastano 450). La stessa estensione di territorio produce oltre dieci volte più proteine se coltivata a cereali e leguminose per il consumo umano che se destinata a pascolo o a coltivazioni per la produzione di mangimi. Oggi non riusciamo a contare quante malattie e quante morti potrebbe evitare un minor consumo di carne. Veniamo così indiretta- mente alla seconda motivazione del vegetarianesimo, che è la tutela della salute. Non ci sono dubbi che un’alimentazione povera di carne e ricca di vegetali sia più adatta a mantenerci in buona forma. Gli alimenti vegetali hanno una funzione protettiva contro l’azione dei radicali liberi, molecole che possono alterare la struttura delle cellule e dei loro geni. Si può quindi pensare che chi segue un’alimentazione ricca di alimenti vegetali è meno a rischio di ammalarsi e possa vivere più a lungo. C’è poi un secondo fattore. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che possono mettere a rischio la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall’atmosfera queste sostanze ricadono sull’erba che, mangiata dal bestiame, (o attraverso i mangimi) introduce le sostanze nocive nei depositi adiposi, e infine nel nostro piatto quando mangiamo la carne. L’accumulo di sostanze tossiche ci predispone a molte malattie cosiddette del benessere (diabete non insulino-dipendente, aterosclerosi, obesità). Anche il rischio oncologico è legato alla quantità di carne che consumiamo. Frutta e verdura sono alimenti poverissimi di grassi e ricchi di fibre: queste, agevolando il transito del cibo ingerito, riducono il tempo di contatto con la parete intestinale degli eventuali agenti cancerogeni presenti negli alimenti. I vegetali poi, oltre a contaminarci molto meno degli altri alimenti, sono scrigni di preziose sostanze come vitamine, antiossidanti e inibitori della cancerogenesi (come i flavonoidi e gli isoflavoni), che consentono di neutralizzare gli agenti cancerogeni, di diluirne la formazione e di ridurre la proliferazione delle cellule malate. La terza motivazione, ma non ultima, è di ordine etico-filosofico ed è quella che ha fatto di me un vegetariano convinto da sempre. Ho il massimo rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando questa non può far valere le proprie ragioni. Il cibo è per me una forma di celebrazione della vita, ma non mi piace celebrare la vita negando la vita stessa ad altri esseri. Gli animali di allevamento sono sottoposti a un trattamento crudele. Sono ormai considerati macchine di trasformazione di una merce a costo noto (i mangimi) in un’altra (la carne) il cui prezzo deve essere remunerativo al massimo, detratte le spese di allevamento, che devono essere contratte al minimo. Questa logica di mercato scatena la violenza totale nei confronti degli animali da allevamento, che vengono letteralmente torturati. Anche la pratica della macellazione è violenza allo stato puro. Umberto Veronesi n.b. : per mancanza di spazio abbiamo tolto alcune parti a questo articolo che potete leggere interamente su www.fondazioneveronesi.it/blog/index.php E ora: guerra agli OGM Gli effetti degli OGM, ovvero gli organismi geneticamente modificati, sull’ecosistema ambientale e sulla nostra salute non sono stati ancora doverosamente studiati. Chi li osanna probabilmente non si preoccupa della propria ignoranza, oppure ha decisio di sponsorizzare le multinazionali che li hanno prodotti. Il TG1 della RAI sta facendo un sondaggio sull’opinione pubblica nel proprio sito; potete accedere e votare. http://www.tg1.rai.it/SITOTG/TG1_popup_sondaggio/1,,1067036,00.html