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ARCHITETTURA & ALBERGHI
Roberto Bottoli, architetto
Come nasce
un albergo
Roberto Bottoli è architetto progettista e
interior designer in Roma, specializzato
nella progettazione di strutture turistichericettive, suo è il progetto del lay-out
distributivo dell’Hilton Molino Stucky
a Venezia, inaugurato di recente.
I suoi progetti sono il risultato del giusto
equilibrio fra finiture e funzionalità. Filo
conduttore delle sue opere è la creazione
di una struttura dove poter far convivere
con la massima efficienza e in perfetta
sincronia i clienti, il personale che vi
lavora e i fornitori che alimentano con il
loro operato la macchina alberghiera
Dafne Brentis
R
oma, febbraio 2008. Siamo in una zona
prevalentemente residenziale nel quartiere Aurelio, a ridosso della Villa Doria Pamphili, lungo la direttrice Aurelia
Antica, non lontano dalla città del Vaticano di cui è visibile la cupola della Basilica di San Pietro.
La zona è ben servita dai mezzi pubblici sia su gomma che su rotaia (a pochi passi dalla stazione della metropolitana “Baldo degli Ubaldi” della linea A) che la rendono facilmente raggiungibile dai quartieri limitrofi. Siamo all’interno della cosiddetta “Valle
L’architetto
Roberto Bottoli
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Un rendering del nuovo
Cardinal Hotel Saint Peter,
un edificio a gradoni con
andamento a L, affacciato
su un grande giardino con
piscina e area parcheggio
SCHEDA ALBERGO
Cardinal Hotel Saint Peter
Via Leone Dehon, 71 - 00165 Roma
Tel. 06 632252
Fax 06 631602
[email protected]
www.cardinalhotelrome.com
General Manager: Fabio Gaudesi
Progetto, Lay Out e Interior Designer: Architetto Roberto Bottoli
Camere: 132
Ristorante: 120 coperti
Sale riunioni: da 40 a 200 persone
dei Casali” dove, a seguito di un progetto di ristrutturazione, con
tutte le attenzioni dovute al pieno rispetto della normativa vigente, sta per nascere un albergo.
“Questo in via Leone Dehon 71 è un edificio esistente, costruito
negli anni Settanta e destinato fino a pochi anni fa a uffici” esordisce l’architetto Roberto Bottoli, che i lettori di Hotel Domani hanno imparato a conoscere grazie a diversi articoli che gli abbiamo
dedicato nel nostro giornale, in occasione di importanti lavori di
cui si è occupato a Palermo, quali il Villa Igiea Hilton, il Grand
Hotel et des Palmes e l’Excelsior Palace Hotel, famosi alberghi di
proprietà di Acqua Marcia Turismo SpA, e il già citato Hilton Mo-
lino Stucky Venice in Venezia. A breve si occuperà anche dello
splendido San Domenico Palace di Taormina.
“Il Cardinal Hotel Saint Peter, questo il nome dell’albergo in fase
di allestimento di cui mi sto attualmente occupando, fa capo al cluster alberghiero Sunflower Hotels, presente a Roma con una decina di alberghi” spiega Bottoli. “L’edificio a L, costruito a gradoni,
presenta la classica struttura moderna destinata a uffici, con pilastri, travi in cemento armato che si articolavano per i grandi spazi
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L’albergo fa
capo al cluster
alberghiero
Sunflower Hotels,
presente a Roma
con una decina di
alberghi. I disegni
raffigurano
la reception
e la lounge
open space illuminati dalle finestre a nastro. Adiacente allo stabile, un vasto terreno con numerosi alberi di varie specie, tra cui
alcuni pini secolari. L’edificio si presenta con quattro piani fuori
terra e due piani seminterrati. Il mio progetto prevede di recuperare il primo piano seminterrato, che si affaccia direttamente sul
giardino, in quota col terreno, collocandovi l’entrata principale. La
profondità e ampiezza del giardino ci consentirà di creare un’entrata molto funzionale, quanto scenografica, poiché nello stesso giardino saranno collocati la zona piscina e i parcheggi. L’attuale piano meno uno diventerà quindi il piano zero con la hall e gli spazi
comuni, mentre l’altro piano seminterrato avrà una parte, quella
prossima alla rampa di servizio, adibita a magazzini, uffici e spogliatoi per il personale alberghiero, la zona centrale sarà garage e
quella più prossima al lato dell’entrata ospiterà una SPA. Per ottimizzare tutti gli spazi, sono stati sfruttati anche gli ambienti già
esistenti del sottorampa, dove sono stati collocati gran parte degli impianti”.
Iniziamo a parlare dell’edificio, in che condizioni lo hai
trovato?
“L’edificio era in disuso da diversi anni e quindi presentava quella tipica decadenza riscontrabile quando un immobile è inattivo
da tempo. Ovviamente l’attenzione è stata puntata verso la struttura, che era in buone condizioni. Trattandosi di un edificio a uso
uffici, aveva ciascun piano completamente libero di tramezzature, se non qualche locale adibito ad archivio, a bagni o, come nel
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In fondo alla
hall, vicino allo
sbarco ascensori
e al salone, è
stata collocata
una scenografica
fontana a parete
che sottolinea
l’ingresso alla zona
ristorazione
primo piano interrato, a locali per cucine e mensa del personale.
Il secondo piano interrato era tutto adibito a garage. Da questo ci
si rende conto di quanto sia stato ostico per me intervenire e dividere questo immobile secondo i criteri di una struttura ricettiva.
Teniamo presente poi che essendo ciascun piano disposto a gradoni, i pilastri stessi, talvolta dei veri e propri setti, non mantenevano la stessa distanza dalle pareti perimetrali, quindi nelle camere che andavo man mano a ricavare mi ritrovavo questa maglia
di pilastri che slittava da livello a livello e sono stato costretto a
includerne diversi nel vano degli armadi”.
tate dall’HACCP. Dal punto di vista dell’antincendio, rispetto alle normative italiane siamo andati oltre, dotando l’edificio non solo di un impianto di rilevamento dei fumi ma anche di un impianto idraulico di sprinkler così da garantire, in caso di principi di
incendio, un intervento immediato. Ciò consente al Cardinal Hotel Saint Peter di proporsi sul mercato internazionale assolvendo
a una delle esigenze più sentite dei tour operator, soprattutto di
area anglosassone, relativi alle polizze assicurative antincendio.
In futuro la presenza di un impianto sprinkler consentirebbe alla
proprietà di stipulare un eventuale contratto di franchising con i
migliori brand mondiali, che selezionano gli alberghi da affiliare
anche sulla base di simili standard”.
Il cambio di destinazione d’uso è stato piuttosto
arduo…
“Bisogna considerare innanzitutto che i canoni costruttivi per queste due destinazioni d’uso sono decisamente diversi. Per esempio, proprio la presenza di pilastri, che talvolta cadevano all’interno delle murature o piuttosto nei vani armadio o a volte nei bagni, ha reso difficile anche la stessa distribuzione degli impianti,
che, come nel caso degli scarichi a terra, ci ha indotto a rialzare
il massetto di circa quindici centimetri dovendo allora ricalcolare la quota di ciascun piano, e di conseguenza riprogettare le alzate delle scale esistenti. Anche per gli impianti a soffitto siamo
stati molto attenti a mantenere comunque le quote finali rispettando la normativa”.
Che impressione ha chi entra in albergo?
“Premetto che all’interno dell’edificio le nuove normative nel caso di cambiamento della destinazione d’uso di un edificio preesistente ci hanno consentito di operare in maniera assai creativa e
intelligente. La volumetria della costruzione non si può aumentare, però si può operare con grande elasticità su quanto esistente,
a patto di rispettare rigorosamente quanto previsto giuridicamente. Tutto ciò ci ha permesso di destinare il primo piano interrato
– aperto interamente sul fronte che affaccia sul giardino – a hall,
spazi comuni e sale riunioni, pertanto questo che diventa il nuovo piano terra, l’ex primo piano seminterrato, sarà così articolato:
l’entrata sarà regolata con due porte automatiche ai lati di una bussola centrale, all’esterno avrà una lunga pensilina piuttosto scenografica, che la protrae verso il giardino, quasi a voler sottolineare l’accoglienza che si vuol dare al cliente fin dal suo ingresso dal
cancello attraverso il viale che conduce alla rotatoria di arrivo. La
hall si sviluppa come un largo corridoio che subito dopo l’ingresso
funge anche da foyer per la parte congressuale. Il corridoio-hall
ha la duplice funzione di dividere gli spazi destinati al pubblico
Parlando di normativa intendi…
“Mi riferisco alla delicata questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche, al rispetto della complessa normativa sull’antincendio L. 818/84, alla sicurezza degli impianti elettrici L. 46/90,
alla specifica normativa che regola l’attività ricettivo-alberghiero
nella L. 447/95, rispettando per il settore ristorativo le norme per
l’igiene, la conservazione e la manipolazione degli alimenti det75
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Il ristorante
comprende due
sale, una destinata
ai fumatori,
l’altra dotata
di un’ulteriore
saletta al suo
interno per un
possibile uso
riservato
da quelli prettamente amministrativi. Ti spiego: lasciandoci l’entrata alle spalle, sulla nostra sinistra si susseguono uno spazio allestito per lo shopping e il grande bar, sovradimensionato. Il bar è
sovradimensionato rispetto alle necessità dell’albergo ma, data la
nostra location centrale e nel contempo defilata rispetto al traffico
urbano, e il diretto affaccio sul giardino mediato dalla terrazza, è
stato pensato come punto di vendita importante per il complesso,
considerando l’eterogeneità dei flussi turistici e commerciali, quindi sarà uno spazio utilizzabile sia dalla clientela dell’albergo che
dalla clientela esterna. Dopo il bar c’è il primo grande salone, capace di ospitare circa 200 persone, il cui solaio è stato riprogettato per raggiungere un’altezza superiore così da permettere un gioco di volumi visibile anche dall’esterno, dietro il quale sono state
ricavate altre due salette riunioni anch’esse frazionabili con pareti
a pannelli mobili. Sulla nostra destra, superata la zona lounge, con
i bagni-clienti, si trova la reception con alle spalle tutti gli spazi
dedicati al back-office, nonché la cosiddetta sala regia che è stata
collocata dietro il bancone perché l’albergo non ha dimensioni tali
da richiedere appositi spazi di sorveglianza e di gestione con personale fisso; da lì è possibile tenere sotto controllo l’intera struttura e
all’occorrenza intervenire per risolvere eventuali problemi tecnici.
Proprio per praticità, oltre che per garantire sicurezza, dietro la reception troviamo anche il deposito bagagli, dal quale il personale
può accedere direttamente all’ascensore per recapitarli nelle camere. Questo ascensore è l’unico a essere destinato a un uso promiscuo. Sempre dietro al bancone della reception troviamo l’ufficio commerciale e quello del direttore. Proseguendo oltre, l’ospite
incontra il corpo scale principale, quello dotato di due ascensori
a uso esclusivo dei clienti per il collegamento con i vari piani camere e con il garage al piano seminterrato. Ultimo spazio al piano
è la Board Room, dotata di tavolo presidenziale.
In fondo alla hall, una fontana a parete, disegnata dall’artista di
studio, mio fratello Carlo, pensata appositamente come elemen-
to focalizzante l’attenzione del visitatore su questo spazio dove si
aprono anche il salone e lo sbarco ascensore, sottolinea l’ingresso
alla zona ristorazione, varcato il quale, percorso un piccolo foyer,
troviamo le due sale del ristorante, una destinata ai fumatori, l’altra dotata di un’ulteriore saletta al suo interno per un possibile uso
riservato. Anche la zona ristorazione ha i propri servizi igienici, a
ridosso del foyer. Adiacenti agli ambienti del ristorante sono stati
posizionati tutti quegli spazi operativi che gravitano intorno alla
cucina, per la preparazione e la distribuzione dei pasti. Non a caso questi spazi hanno diretto accesso al montacarichi che permette al personale di raggiungere al piano sottostante i vari magazzini
di stoccaggio delle merci e di ausilio alla cucina”.
Come vi siete regolati per l’interior design dell’albergo?
“Il Cardinal Hotel Saint Peter di Roma propone un comfort alberghiero di ultima generazione con uno stile contemporaneamente classico e di tendenza; i colori prescelti saranno sobri ed
eleganti.
Le tonalità, molte delle quali tono su tono, piuttosto neutre, possono ricordare lo stile Armani.
Nella hall, come nei corpi scala, è stato scelto marmo Crema di
Valencia, la cui tonalità crema rende gli spazi molto luminosi. A
impreziosirne l’effetto si è scelto per un gioco di contrasti il Dark
Emperator, dalla calda tonalità marrone scuro arricchita da fitte
venature. Le pareti si accostano a questo gioco di marmi grazie
alla scelta di una boiserie di legno wengé con inserti di tessuto e
zoccolatura in marmo. La moquette per le camere è in lana, la cui
cromia si accosta perfettamente sia alle finiture degli arredi che
al tappeto dei corridoi, a sua volta disegnato con riquadri che si
susseguono e danno ritmo ai percorsi. Le porte delle camere, sia
d’ingresso che interne, in calda tinta ciliegio con listelli orizzontali in acciaio, sono certificate REI e sono anch’esse impreziosite
da una mostra in granito nero. La parete alle spalle della recep76
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tion si presenta con rivestimento a lastre di un marmo di particolare pregio denominato radice fossile. La moquette prevista nel ristorante, realizzata anch’essa su disegno originale di mio fratello
– l’ha presentata a un’azienda americana che l’ha inserita nel proprio catalogo –, è arricchita dalla presenza di filamenti in argento che la rendono particolarmente elegante. Anche nel ristorante
abbiamo previsto la boiserie per rivestire le pareti. Tutti i corpi
luminosi delle zone comuni, come i lampadari e le piantane della
hall, i plafoni dei saloni e gli originali lampadari del bar, saranno
realizzati artigianalmente su nostro disegno. Le tipologie delle camere, che saranno in totale 132, sono diverse: abbiamo le camere
standard di circa 25 metri quadrati e le junior suite con il salotto
separato dalla zona notte. Sono state poi realizzate diverse camere
comunicanti, così concepite per meglio rispondere al concetto di
family rooms e per soddisfare la precisa richiesta della proprietà.
Nelle camere più grandi è stato possibile ricavare anche un terzo
letto così da rispondere al meglio alle esigenze dei nuclei familiari
con bambini. Per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si
è rispettato quanto prescritto in materia alberghiera per le camere destinate a ospitare persone diversamente abili con l’aggiunta
di un secondo bagno loro dedicato, dotato di tutti i comfort previsti. Tranne alcuni casi, tutte le camere saranno a due letti. Nei bagni sono previste ampie docce o vasche con l’idromassaggio. Tutte
le vasche saranno corredate di doccione fisso e doccetta mobile.
I bagni avranno il radiatore a muro e un’illuminazione curata in
maniera particolare per offrire luce diurna”.
contenuto, ma con lo stesso, indiscutibile comfort, un angolo di
sosta riconducibile alle executive-lounge dei grandi alberghi, dove il cliente può rilassarsi, scambiare due chiacchiere, leggere un
giornale, un libro – non a caso si è deciso di allestire una parete
a libreria –, lavorare al proprio portatile e gustarsi uno snack…
Ecco, qui l’unica differenza è che non c’è fisicamente lo spazio
buffet, perciò il riferimento per l’eventuale spuntino è il grande
bar di fronte”.
Vuoi parlarci della SPA, mi pare piuttosto articolata…
“La SPA è stata pensata non solo come servizio ai clienti dell’albergo; da subito c’è stata la volontà di creare un richiamo per il pubblico esterno. Di conseguenza, è stata progettata completa di ogni
possibile attività, proprio per rispondere al meglio alle esigenze
delle diverse tipologie di persone che potrebbero arrivare. Si estenderà su una superficie di circa 600 metri quadrati e offrirà un’area
attrezzata con le macchine per palestra, un’area bagnata comprendente piscina, bagno turco, docce sensoriali e saune finlandesi distinte per uomini e donne, e una serie di cabine per massaggi. Per
rendere più confortevole possibile al cliente dell’albergo l’utilizzo
di questi spazi, è stato volutamente riservato un ascensore che gli
permette di raggiungere direttamente dai piani camera questo livello così da poter scendere anche in accappatoio”.
Dalla SPA è possibile anche raggiungere il giardino senza attraversare la hall?
“Dalla SPA, nelle calde giornate di sole, tramite una scala ricavata nella chiostrina a ridosso dell’entrata dell’albergo, l’ospite potrà salire in giardino, accedere alla zona della piscina scoperta
o se preferisce raggiungere il bar che dispone anche di una terrazza, dove saranno serviti light lunch o per veloci brunch. Col-
La zona lounge ricorda quindi le sale d’attesa dei grandi aeroporti, dove l’ospite può rilassarsi, leggere un
giornale…
“Diciamo che l’idea è quella di proporre, seppur in uno spazio più
L’hotel comprende
anche spazi per
l’organizzazione di
riunioni ed eventi.
Nel disegno,
il salone capace
di ospitare circa
200 persone
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a un’illuminazione piuttosto scenografica grazie a particolari lampioncini. Anche in terrazza sono stati allestiti i servizi igienici, ricavandoli dall’interno di uno dei torrini”.
Come è stata studiata l’area dei parcheggi?
“Dovendo intervenire su un vasto terreno che si presentava molto articolato morfologicamente, per ricavare anche un determinato numero di posti auto per i clienti, si è deciso di ripristinare il
vecchio ingresso carrabile; è stato sviluppato un percorso che conduce all’edificio, pensando a un asse che arriva fino alla rotatoria
prossima all’entrata dell’albergo, sia per le vetture dei privati che
per i pullman che hanno la possibilità di far scendere le persone
e ritornare verso l’uscita senza troppe manovre. Un asse concepito quindi come una vera e propria promenade verso l’albergo, che
divide in due distinte aree verdi il terreno, articolate in modo da
Il piano meno
uno dell’edificio
diventerà il piano
zero con la hall e
gli spazi comuni,
mentre l’altro
piano seminterrato
ospiterà magazzini,
uffici e spogliatoi
per il personale, il
garage e la SPA
go l’occasione per ricordare che gli utenti della piscina dispongono di spogliatoi che abbiamo ricavato a ridosso della zona SPA e
si affacciano anche essi sulla chiostrina, così da essere totalmente indipendenti”.
rendere agibili i percorsi e la sosta dei veicoli, ma conservando un
aspetto più naturalistico possibile proprio per la mia volontà di restituire al luogo questa forte valenza di polmone verde”.
Parlami del volume, ha subito variazioni?
“La struttura esterna originale non ha subito grandi stravolgimenti,
del resto si è solo recuperato del volume interno alla struttura, laddove c’erano i porticati d’ingresso abbiamo ricavato altre camere; la
variazione più evidente, soprattutto estetica, è stata senz’altro la rimozione del rivestimento in lamiera, a cui si è preferito il più tradizionale intonaco. I prospetti hanno mantenuto la finestra a nastro ma
con l’inserimento di porte-finestre sia per rispondere alle indicazioni
della ASL, sia per permettere dove possibile l’affaccio sulle terrazze.
A proposito delle terrazze, quelle che guardano verso il parco sono
state recuperate come per il piano copertura, essendo anch’esse solo dei giardini pensili non praticabili. Al primo piano rialzato, sul
prospetto posteriore sono stati realizzati dei balconi”.
Osservando l’edificio mi pare che la zona della piscina
goda di una buona dose di soleggiamento…
“Sì, e nel tardo pomeriggio, quando l’edificio ombreggia la piscina, gli ospiti potranno continuare a godersi il loro relax sulla terrazza, in copertura, dove abbiamo preventivamente recuperato il
solaio, fatte le apposite verifiche di carico, e abbiamo deciso di
fare arrivare i tre torrini con gli ascensori e il montacarichi, così che l’accesso sia facile e comodo per tutti, sia per i clienti che
per il personale”.
Ci illustri bene cosa trova il cliente in terrazza…
“La superficie del piano copertura è di circa 1100 metri quadrati, una parte dei quali è stata destinata agli impianti tecnici, opportunamente schermati, così da non disturbare la vista anche del
vicinato. Per i clienti abbiamo pensato di attrezzare un pool bar,
una pedana con tre vasche Hidrospa Teuco, corredate di due docce a parete, così da avere un ampio solarium dove beneficiare del
sole di Roma fino al tramonto, ammirando anche la Cupola di San
Pietro all’orizzonte. Ovviamente, tenendo presente il clima dolce e temperato di Roma, sarà possibile utilizzare questo roof-garden anche di sera, per feste e cocktail, avendo provveduto anche
Parlami delle camere, la loro gestione da parte del
personale…
“Sempre per rispondere al meglio alle esigenze del personale che
si occupa della pulizia e del riassetto quotidiano delle camere,
ogni piano camere sarà dotato di tre office di servizio. Attraverso
il montacarichi, sarà possibile far scendere la biancheria sporca
nell’apposito locale, nel piano seminterrato, e far salire da un vano adiacente quella pulita”.
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FORNITORI
Impresa edile:
ARC
Movimento terra:
Stefano Piergentili
Cartogessista:
Cacciani, Gerini
Fabbro:
Picciaccio, Salis
Smaltimento rifiuti:
Cavaterra - Roma
Impianti elettrici:
Capanna Daniele e Stefano
Building System Automation: Airvent
Climatizzazione:
Daikin
Pay Tv e connessione a Internet: Quadriga
Installatore:
Euroimpianti
Progettazione impianti:
Tecna S.r.l.
Attrezzature antincendio:
Mar Antinfortunistica
Antincendio
Cucine:
Pironi
Marmi:
Plurimar 2000
Moquette:
Sequoia Carpets, Macarra
Pittura:
Antonio Cecconi
Arredi camere, sala colazioni,
parti comuni e divani:
Arredamenti Pesenti
Tessuti arredi:
Rubelli, Tessuti per Arredamento
Tende:
Arcotex
Cuscini, Lenzuola, Piumini:
La Perfetta
Stampelle, accessori armadio: Tirrena distribuzione
Minibar e caseforti:
Dometic
Materassi:
Simmons
Sanitari:
Ideal Standard
Rubinetterie:
Cristina Rubinetterie
Accessori bagni:
Inda
Set cortesia bagni:
Hotels Supplying
L’hotel offrirà un comfort alberghiero di ultima generazione con
uno stile classico e di tendenza allo stesso tempo.
Nelle foto, una camera e un bagno campione
Lampadari e punti luce:
MaximilianStrass,
GSC Lighting Hotel, Sciolari
Serramenti e infissi esterni:
Mexall, Cemit
Hai fatto attenzione anche alle scelte tecnologiche…
“I clienti potranno usufruire in tutto l’edificio di un cablaggio con
fibre ottiche che consentirà il collegamento a Internet wireless e
via cavo nelle camere, in ciascuna delle quali è presente il televisore lcd con la Tv on demand e la connessione a Internet tramite
televisore con la tastiera a raggi infrarossi, che nei luoghi comuni,
come la hall e la zona lounge. L’albergo dispone inoltre della building automation per il controllo e la gestione di tutti gli accessi e
della regolazione della climatizzazione. Per la climatizzazione saranno impiegati fan-coil a quattro tubi”.
Portoncini camere:
Barrussie
Ascensori:
Kone Ascensori
Piscina:
Aquilus Piscine
Vasche idromassaggio terrazza: Teuco Hidrospa 620Y
Attrezzature palestra:
Technogym
nazionale. In sintesi abbiamo cercato di tenere i diversi arredi e le
diverse finiture su un piano comune, che puntasse soprattutto sulla funzionalità piuttosto che sulla forma. Ciò significa che si è stati attenti a scegliere una linea di arredi sia per le suite che per gli
spazi comuni simili nel linguaggio, anche se in ciascun ambiente
si è poi scelto un carattere preciso, attraverso le stoffe, i colori, da
abbinare alle finiture sia a terra che alle pareti. Questo in pratica
favorisce un eventuale impiego promiscuo degli arredi senza però
che si vada a infastidire il cliente”.
n
Concludendo, come defi niresti questo albergo?
“Il livello è decisamente alto per rispondere al meglio alle esigenze
di ogni classe di clientela, anche di diversa fascia di età. Lo stile
scelto ha un carattere nazionale, uno stile piuttosto aperto, libero
come vuole essere questo albergo, aperto verso il mercato inter79
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