62° TRENTO FILM FESTIVAL - DAY BY DAY
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62° TRENTO FILM FESTIVAL - DAY BY DAY
I VINCITORI DEL 62° TRENTO FILM FESTIVAL day by day - sabato 3 maggio E’ la giornata della proclamazione dei vincitori; si incomincia al mattino al Castello del Buonconsiglio con la lettura del verbale, l’incontro con la Giuria e la stampa, la proclamazione dei vincitori dei premi delle giurie speciali; in serata al Cinema Vittoria la cerimonia ufficiale con la proiezione in anteprima nazionale di Trento Symphonia e La Montagna Silenziosa, con la presenza dell’attrice Eugenia Costantini; tra i protagonisti della giornata anche Licia Colò, e l’alpinista Daniele Nardi, tutti e due per la prima volta al Festival. GLI EVENTI DELLAGIORNATA h. 9.15 XVI CONVEGNO BIBLIOCAI Coordinamento delle biblioteche sezionali del CAI Casa della Montagna SAT, Via Manci, 57 h. 11.00 Emozioni tra le pagine UN ANNO COL BAIO di Valentina Musmeci, Edicicloeditore Partecipano l'autrice, il pastore Ruggero Divan, l'antropologo Annibale Salsa, l'archeologa Barbro Santillo Frizell e l'assessore all'agricoltura e al turismo della Provincia Autonoma di Trento, Michele Dallapiccola. A seguire degustazione di prodotti ovicaprini e birra della Val di Fiemme a cura della Desmontegada de le caore di Cavalese. Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Garibaldi, 33 Valentina Musmeci racconta con le sue immagini la transumanza del gregge di pecore di Ruggero Divan dalla Val di Fiemme alla pianura veneta. Barbro Santillo Frizell è nata a Göteborg in Svezia, dove è cresciuta. Vive a Roma dove dal 2001 dirige l’Istituto Svedese di Studi Classici. Ha tenuto la cattedra di Storia e Antichità Classiche all’Università di Uppsala in Svezia, ha svolto e diretto indagini archeologiche in Grecia e in Italia. Da anni si dedica allo studio della pastorizia antica e delle vie di transumanza. Valentina Musmeci vive a Trento con i suoi 3 figli e insegna inglese. Ha viaggiato in Europa, Libia, Egitto, Sudan, Yemen, Oman, Qatar, Cipro, India, Malesia, Birmania, Laos, Thailandia, Stati Uniti, Sud America, Isole caraibiche. Ha scritto e fotografato per la Rivista del Trekking, L’Adige e siti di viaggio. Collabora con Apt trentine, Centri di ricerca e associazioni. Conduce da anni ricerche sull’attività didattica per bambini in ambito artistico e naturalistico. Si occupa di volontariato e clown terapia. h. 12.00 Cerimonia di consegna dei RICONOSCIMENTI della 62a EDIZIONE DEL TRENTO FILM FESTIVAL Seguirà brindisi Trentodoc offerto dalle 40 case spumantistiche trentine Sala Grande - Castello del Buonconsiglio, Via Bernardo Clesio, 5 h. 15.00 LA VALLE DEGLI DEI Laboratorio di serigrafia ispirato al Messico, paese ospite, condotto da Giulia Mirandola e Marta Iorio, autrice del manifesto del Festival. Parco dei Mestieri, Via San Giovanni Bosco, 1 Giulia Mirandola è nata a Rovereto ha lavorato presso Ubulibri, Zanichelli, Hamelin Associazione Culturale. Collabora, tra gli altri, con il Goethe Institut di Roma e il Mart di Rovereto, e diverse realtà che si occupano di infanzia e diffusione della lettura. Per gli editori Topipittori e Babalibri coordina il progetto di promozione alla lettura “Una Minibiblioteca a scuola”. È autrice con Hamelin di Ad occhi aperti. Leggere gli albi illustrati (Donzelli 2012). Sviluppa in maniera autonoma progetti culturali dedicati alla promozione della lettura, all'illustrazione e al fumetto contemporanei, all'infanzia. Domenica 27 aprile partecipa al laboratorio I sogni del serpente piumato con Monica Monachesi e Marta Iorio che sarà replicato anche sabato 3 maggio. Marta Iorio, autrice del manifesto del 62° Trento Film Festival è nata a Napoli nel 1978. A Bologna si diploma in pittura all'Accademia delle Belle Arti. Nel 2003 si trasferisce per amore in Messico dove studia e lavora fino al 2006. Dal 2006 al 2009 ha vissuto e lavorato a Palermo occupandosi di didattica d'arte, di pittura e d'illustrazione collaborando con Palab (galleria no profit) e la Didattica de La Biennale di Venezia sez. Architettura. Ha esposto in Italia, Spagna, Francia, Messico e Giappone. Ha pubblicato nel 2012 per Topipittori, la sua autobiografia d'infanzia "Cicale", ha collaborato con Museo Mart, IBBY, Santarcangelo dei Teatri, Cinemovel Foundation, La Casa delle Donne e Comunicattive. Nel 2011 è stata selezionata al Bologna Illustrators Exhibition e al CJ Pictures book Awards. Oggi vive e lavora a Bologna con Dmitri, Lupo e Pitis. h. 17.00 Emozioni tra le pagine IN VETTA AL MONDO. Storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni di Daniele Nardi e Dario Ricci, Ed. Infinito Mirella Tenderini dialoga con gli autori. Le imprese sportive di Daniele Nardi, primo alpinista al mondo ad aver salito nell'inverno 2013, in condizioni ambientali terribili, lo sperone Mummery del Nanga Parbat. Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Garibaldi, 33 Daniele Nardi. Al Nanga Parbat c'era anche lui e anche lui è dovuto tornare indietro: il giovane alpinista romano Daniele Nardi sarà a Trento sabato 3 maggio per presentare il suo libro autobiografico “In vetta al Mondo. Storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni” (Edizioni Infinito), alla Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Un paese a sud di Roma, Sezze, sulle colline che guardano il golfo tra Terracina e Roma, un paese affacciato sull’Agro Pontino con alle spalle i monte Lepini, è qui che vive Daniele Nardi. Ho cominciato ad andare in montagna da piccolo, la mia famiglia ci portava ogni estate a trascorrere vacanze sulle Alpi. Poi un giorno, all’età di 13 anni a Courmayeur abbiamo visto un documentario su una spedizione alpinistica. Era quella di Lino Lacedelli ed Achille Compagnoni che nel 1954 scalarono “la montagna più difficile del mondo”, il K2. All’età di 18 anni è partito da solo diretto sulle Alpi, il giorno dopo scala le Grand Jorasses. Gli anni che seguono sono anni totalmente dedicati alla montagna ed a quella ricerca interiore che l’alpinismo genera. Ama la leggerezza, la velocità in alta quota, ma ha subito ben chiaro che per vivere di alpinismo bisogna essere presenti sui media. Scala così la cima middle dello Shisha Pangma in poco più di 20 ore, tenta una via nuova sull’Ama Dablam, apre Telegraph Road in 32 ore sul Farol West (6370m) in Pakistan e concatena Nanga Parbat e Broad Peak nella stessa stagione. Nel 2007 corona il suo sogno e scala il K2, la montagna gli insegna la sua legge, deve imparare ad accettare la scomparsa di un amico su quei pendii di ghiaccio. Da diversi anni è a capo di mountainfreedom.it un’associazione che ha come scopo la divulgazione della cultura di montagna. Una delle sue attività preferite è intervenire con speech sportivi nella formazione con l’obiettivo di creare parallelismi tra il raggiungimento di una vetta ed il raggiungimento di obiettivi d’azienda focalizzandosi sull’importanza del lavoro di gruppo. www.climbyourself.com è il sito che racconta questo, come raggiungere la performance usando come esempio attività estreme come l’alpinismo. h. 17.00 PRESENTAZIONE DELLA FIRST® LEGO® League Italia FLL è un campionato di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi di grande interesse generale, ecologico, economico e sociale. Quest'anno hanno cercato soluzioni innovative sul tema “la furia della natura” e mostrano il loro operato. A cura degli operatori della sezione robotica della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Parco dei Mestieri, Via San Giovanni Bosco, 1 h. 18.00 Emozioni tre le pagine PER TE IO VORREI. Ti racconto che il mondo può essere bellissimo, di Licia Colò, Ed. Mondadori Come nella più avvincente puntata di "Alle falde del Kilimangiaro", Licia Colò ci prende per mano e ci conduce in un bellissimo viaggio di parole alla scoperta del futuro che vorrebbe per sé, per sua figlia Liala e per tutti gli abitanti della Terra. Pierangelo Giovanetti incontra l'autrice. Sala Conferenze della Fondazione Bruno Kessler, Via Santa Croce 77 Licia Colò è nata per caso a Verona, ma ama definirsi cittadina del mondo. È sposata con Alessandro Antonino ed ha una figlia di nome Liala. Conduttrice televisiva, dal 1982 ha ideato e condotto diverse trasmissioni televisive e documentari sulle reti Fininvest (Mediaset) e RAI, per i quali, tra l'altro, le sono stati riconosciuti numerosi premi. Ha condotto Bim Bum Bam, Festivalbar, Buona Domenica, L'Arca di Noè e La compagnia dei viaggiatori. Dal 1996 è passata alla RAI conducendo Geo & Geo, King Kong, Il pianeta delle meraviglie. Oggi Licia conduce “Alle Falde del Kilimangiaro” giunto alla decima edizione e in onda tutte le domeniche dalle 15.00 alle 18.00 su RAI Tre. Dall'esperienza di "Alle Falde del Kilimangiaro" ha pubblicato tre libri: Sognando il Kilimangiaro... 15 itinerari attorno al mondo (2001, Nuova Eri), Il giro del Mondo in 80 Paesi (2004, Rai Eri) e L'Appetito vien mangiando (2006, Rai Eri). h. 18.00 Prima a … ROCCABRUNA CALENDARIO VEROSIMILE, di Mario Casella, Ed. Capelli 12 racconti, uno per mese, legati alla montagna ed ispirati ad un reale fatto di cronaca. Leonardo Bizzaro conversa con l'autore Palazzo Roccabruna, Via Santa Trinità, 24 Dalla Siberia all’Himalaya, dall’America all’Europa: mese per mese, traendo spunto dai suoi numerosi viaggi e incontri nei panni di alpinista, giornalista e autore di documentari, Mario Casella racconta un calendario verosimile. “Ma non è possibile… Non ci credo…”. Quante volte facciamo questo pensiero quando sentiamo raccontare storie inverosimili spacciate per autentiche? Quelle narrate nel libro, seppur frutto della fantasia, sono tutte storie che potrebbero essere vere. Non si tratta comunque mai di storie false. Pur se non sono vere, non sono mai inverosimili. Anche se talora possono sembrare incredibili, non sono impossibili. Tutti i racconti, distribuiti lungo l’arco ideale di dodici mesi, sono legati a fatti di cronaca autentici, riportati nella parte finale di ogni racconto – il vero Calendario – e che ogni lettore può a modo suo mettere in relazione con le pagine nate dalla fantasia dell’autore. Come spiegava Ryszard Kapuściński: «Non importa se le pallottole siano state tre o cinque. La realtà è che qualcuno ha sparato per uccidere». Mario Casella (1959) è laureato in lettere e fin da ragazzo pratica attivamente l’alpinismo. Nel 1985 ottiene il diploma federale di guida alpina. Nello stesso anno inizia la sua attività giornalistica abbinandola a quella di guida. Il giornalismo diventa poi la sua professione a tempo pieno, dapprima per la radio (RSI) e poi per la TSI dove realizza documentari e inchieste soprattutto all’estero (caduta muro Berlino, ex Germania est, ex paesi dell’est, Russia, Cernobyl, Croazia, Bosnia, Serbia, Kosovo, ecc.). Dopo molteplici esperienze sull’intero arco alpino, ha salito alcune tra le cime più alte del mondo (Cho Oyu senza ossigeno 8201 m – Tibet, Nevado Huascaran 6768 m – Ande Peruviane, Mount Mc Kinley 6195 m- Alaska , Pic Lenin 7134 m – Kirgizistan, Muztaghata con sci 7546 m – Cina , Traversata Nord-Sud con sci Elbrus 5642 m – Russia – vulcano Damavand 5671 m- Iran – Ararat 5137 m e altre ancora). Ha realizzato vari documentari come indipendente (cfr. film), in collaborazione con Fulvio Mariani e la casa di produzione Iceberg-Film, e nel 2011 ha pubblicato un nuovo libro (“Nero-bianco-nero: un viaggio tra le montagne e la storia del Caucaso”, cfr. libri). h. 20.30 Serata finale TRENTO SIMPHONYA Le montagne del Trentino fanno da sfondo a una elaborata coreografia musicale che vede protagonista un'intera orchestra sinfonica, in un'affascinante paradosso visivo e temporale che unisce contemplazione e immaginazione. CONSEGNA DEI PREMI UFFICIALI DELLA 62A EDIZIONE LA MONTAGNA SILENZIOSA Girato tra Trentino, Alto Adige e Austria, il kolossal in costume racconta come gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale nei territori alpini hanno diviso famiglie, trasformato vicini di casa in nemici e separato chi si amava. Dolomiti protagoniste della serata di chiusura del festival, nei due film che faranno da cornice alla premiazione del concorso internazionale, entrambi prodotti con il sostegno della Trentino Film Commission. Dopo l'anteprima mondiale in concorso all'International Film Festival Rotterdam, sarà la prima italiana per Trento Symphonia del collettivo di artisti e filmmaker Flatform, attivo tra Milano e Berlino, le cui opere video sono state presentate in eventi come la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e nei maggiori festival internazionali e musei di arte contemporanea. Le montagne del Trentino fanno da sfondo a una elaborata coreografia musicale che vede protagonista un'intera orchestra sinfonica che esegue la Sinfonia n. 8 di Gustav Mahler, in un'affascinante paradosso visivo e temporale che unisce contemplazione e immaginazione. Nello stesso paesaggio, ma un secolo prima, infuria la dolente ricostruzione della Grande Guerra realizzata dall‘austriaco Ernst Gossner in La montagna silenziosa, l'anteprima che chiuderà il 62° Trento Film Festival. Girato tra Trentino, Alto Adige e Austria, il kolossal in costume racconta come gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale nei territori alpini hanno diviso famiglie, trasformato vicini di casa in nemici e separato chi si amava, come i due protagonisti Anderl e Francesca. “Il mio film – dichiara Gossner – è un emozionante racconto storico incentrato sulla guerra che ha diviso il Tirolo, ha segnato la fine della monarchia austroungarica e gettato le premesse per la seconda Guerra mondiale. Ma è anche un dramma toccante che vuole farci avvicinare a un mondo sull’orlo del precipizio: un precipizio che può aprirsi davanti agli occhi di ogni generazione”. Nel cast, accanto ai giovani protagonisti William Moseley ed Eugenia Costantini, una splendida Claudia Cardinale. INTERVISTE AI PROTAGONISTI DELLA GIORNATA L’Ufficio Stampa è a disposizione dei colleghi giornalisti per concordare interviste ad Eugenia Costantini e agli altri protagonisti del 62° Trento Film Festival previa richiesta (Chiara Caliceti - 334 6933176)