vicenda della fotografia pubblicata nel Gazzettino
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vicenda della fotografia pubblicata nel Gazzettino
FONDATA NEL 1928 FONDATA NEL 1928 • TRASPORTI NORMALI ED ECCEZIONALI VIA TERRA E VIA MARE • TRASPORTI INTERNAZIONALI 33100 UDINE Via G. Micesio, 35 Tel. +39 0432 505782 Fax +39 0432 501859 e-mail: [email protected] www.italspedtrasporti.it VENEZIA BELLUNO FRIULI VENEZIA GIULIA PADOVA PORDENONE ROVIGO 60512 UDINE VICENZA - BASSANO € 1,00 - ANNO 120 - N. 110 VENERDÌ 12 MAGGIO 2006 REDAZIONE: VIA TORINO 110 30172 VENEZIA MESTRE TEL. 041.665.111 INTERNET: http://www.gazzettino.it 9 771120 604416 TREVISO Spedizione in A.P. -40% art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale di Venezia * Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo del Gazzettino e fino ad esaurimento. La promozione è valida solo per l’area della provincia di edizione. FONDATO NEL 1887 Il nuovo Capo dello Stato: «Più serenità tra i Poli». Casini insiste sull’autonomia dell’Udc Oggi a Martellago i funerali di Jennifer e del figlio Hevan Governo, Prodi attende i Ds IL VOLTO DELL’ANGIOLETTO Ciampi: «Lunedì accoglierò Napolitano al Quirinale, poi andrò a casa» Roma VATICANO-ITALIA Nonostante Prodi affermi di avere in tasca la lista dei ministri, il lavorio per la formazione del governo continua in quanto nei Ds non si è ancora risolto il dilemma sulla partecipazione di D’Alema e di Fassino. Originariamente Fassino e Rutelli dovevano essere i due vicepremier, ma i passi indietro di D’Alema ora vanno "ripagati" e per il presidente diessino una parte dei Ds chiede il vicepremierato e il dicastero degli Esteri. Ieri Fassino ha avuto colloqui sia con D’Alema che con Prodi, ma il problema è rimasto. A tutto questo si aggiunga che Pier Ferdinando Casini si sta facendo promotore di una autonomia d’azione dell’Udc in seno alla Casa della Libertà, con uno smarcamento da Berlusconi, con un primo passo già avvenuto in occasione del "gradimento" alla candidatura di Napolitano da parte dei centristi dell’Udc. Al Quirinale si sta preparando la cerimonia dello scambio delle consegne tra il Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. «Lunedì accoglierò il presidente Napolitano al Quirinale, poi me ne andrò a casa» ha detto Ciampi. E Napolitano ha già annunciato il suo proposito: «Cercherò di contribuire a una maggiore serenità tra i Poli». ALLE PAGINE 2-3-4 DEFICITFUORIMISURA «L’unione uomo-donna vale, altre forme sono amore debole» Il Papa: non confondere il matrimonio con i Pacs Il segretario generale del Quirinale, Gaetano Gifuni Gaetano Gifuni non resterà come segretario al Quirinale Roma Gaetano Gifuni cesserà dal suo incarico di Segretario generale della Presidenza della Repubblica lunedì prossimo, in coincidenza con l’addio di Ciampi al Quirinale. Gifuni infatti ha rifiutato di continuare nel suo incarico come da richiesta del nuovo Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a causa «della gravosa responsabilità» che l’incarico comporta e che egli ha già esercitato per 14 anni, prima con Scalfaro e poi con Ciampi. In segno di riconoscenza, Ciampi ha firmato un decreto con cui nomina Gifuni segretario generale onorario della Presidenza della Repubblica. A PAGINA 3 ROMA - L’elezione dei vertici istituzionali aveva messo la sordina al tema delle unioni di fatto e al relativo scontro politico. L’invito del Papa a evitare «confusioni» tra matrimonio e altre unioni riaccende le polemiche sia tra gli schieramenti, sia dentro l'Unione che si appresta a prendere le redini del governo: la Cdl fa proprio il monito del Pontefice, e il centrosinistra si divide tra chi, come Grillini e Capezzone, chiede con urgenza un intervento legislativo a tutela delle unioni civili e chi, come la senatrice Dl, Binetti, difende il valore della famiglia. Ad un mese dalle elezioni in cui il confronto tra i poli si era incentrato sull’economia e i poteri istituzionali, tornano insomma nell'arena politica i diritti civili, i Pacs e l’amnistia. Nell'udienza concessa dal Papa ai partecipanti a un congresso internazionale del «Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul matrimonio e la famiglia», Benedetto XVI richiamandosi all’insegnamento del suo predecessore, ha sottolineato che la «differenza sessuale» di uomo e donna «non è un semplice dato biologico» ma esprime la «forma di amore» volta alla «comunione di persone aperta alla trasmissione della vita»; ha invitato poi a evitare la «confusione» tra il matrimonio e altri tipi di unione basatesu un amore debole». L’intervento sebbene privo di riferimenti diretti alla politica italiana, ha suscitato accese reazioni, vista la fase di attesa per la formazione del nuovo governo e la delicatezza del tema dei Pacs nella coalizione guidata da Prodi. Il Papa, sempre ieri, ha inviato un messaggio di augurio al neopresidente Napolitano. A PAGINA 2 CALCIOCongelatiipoteriaMoggieGiraudo.Laparolapassaagliazionisti.CrollailtitoloinBorsa Si dimette il Cda della Juve Corte dei conti, troppe spese Lo scandalo si allarga a nove società - Spunta anche il capitolo scommesse per la sanità NIGERIA e la burocrazia Torino STATI UNITI A PAGINA 2 RIPRESAECONOMICA Il 2006 parte bene: Pil +0,6% nel primo trimestre A PAGINA 9 INBORSA+1,4% Fiat si allea con Peugeot per produrre in Argentina A PAGINA 9 Lo scandalo che ha coinvolto il mondo del calcio sembra essere senza confini. Dopo aver coinvolto la Federcalcio e la Can (designatori e arbitri), ora si trovano sotto inchiesta, da parte della Procura di Napoli, ben nove società. Precisamente: Juventus, Fiorentina, Lazio, Siena, Udinese e Messina in serie A; Avellino, Arezzo e Crotone in serie B. Ma ora c’è anche l’ombra di un nuovo capitolo del calcio-scommesse con indagini delle procure di Torino e di Parma con al centro quattro giocatori della Juventus. Ieri a Torino il Consiglio di amministrazione della Juventus ha rassegnato in blocco le dimissioni. Sono stati congelati tutti i poteri sia del direttore generale Luciano Moggi che dell' amministratore delegato Antonio Giraudo. A pronunciarsi sulla vicenda sarà l’assemblea degli azionisti. Ieri in Borsa il titolo Juventus ha perso il 9,3%. A PAGINA 16 Rapito un tecnico italiano Spiatein segreto miliardi di telefonate degliamericani Washington Nigeria. Un tratto dell’impianto Agip a Port Harcourt - A PAGINA 5 Negli Usa è bufera sulla Nsa, dopo che un giornale ha rivelato come la segretissima agenzia governativa per lo spionaggio elettronico abbia ottenuto dalle principali società telefoniche statunitensi i tabulati di tutte le telefonate dagli americani negli ultimi 5 anni, senza autorizzazione dai giudici. È la banca-dati più grande del mondo, formata all’insaputa dei cittadini e del Congresso, che ne ha subito chiesto ragione alla Casa Bianca. E Bush ha immediatamente difeso la Nsa: «Non frughiamo nella vita privata dei cittadini, lo spionaggio domestico è legale e necessario nella lotta al terrorismo». A PAGINA 5 Hevan in questa foto scatatta dalla nonna sembra essersi addormentato di VITTORIO PIEROBON «Guardi com’è bello il figlio di Jennifer». Anna Maria Giannone, la mamma della ragazza di Olmo di Martellago uccisa assieme al bimbo che teneva in pancia da nove mesi, non piange. Le lacrime le riserva per la notte, quando non riesce a dormire, di giorno lotta per onorare la memoria di sua figlia e del nipote di cui le resta solo una foto. «Guardi dice passandomi il cellulare con la foto a colori di Hevan - non le sembra che sia un bambino che sta dormendo?» Come dare torto a quella mamma e nonna, che si aggrappa al cellulare per mandare messaggini alla figlia che non c’è più, e ammira il bel nipote che sarebbe nato il 18 maggio. La foto è dolce, un bambino che sta dormendo con gli occhi chiusi, il volto paffuto e sereno, un angioletto, come si usa dire guardando i neonati. Anna Maria Giannone mostra la foto a me e al collega Ario Gervasutti, che ha seguito la vicenda Jennifer fin dall’inizio, con una preghiera: «Pubblicatela. Fate vedere che quello ha spezzato due vite». Il punto su cui Anna Maria e il marito Tullio Zacconi insistono è proprio questo: Hevan non era più un feto, ma un bambino già completo che, in caso di parto prematuro, sarebbe stato in grado di sopravvivere. Lucio Niero ma i genitori non vogliono pronunciare quel nome, non sanno come chiamarlo, «perché dire bestia sarebbe offensivo per gli animali» dunque ha ucciso due volte. Jennifer e il figlio. Chiedono la contestazione del doppio omicidio. E la foto che pubblichiamo è la prova che Hevan non era un feto, anche se tecnicamente così andrebbe chiamato, ma un bambino che è stato ucciso dal padre. Un distinguo, tra feto e bambino, che presumibilmente sarà materia di dibattito nelle aule di tribunale. ALTOPIANO DI ASIAGO Fino a domenica la 79ma Adunata Nazionale - Galan propone Rigoni Stern senatore a vita SPACCIO AZIENDALE La grande festa alpina entra oggi nel vivo SANMAURIZIO,PATRONO DIPENNENEREEBIANCHE di FAUSTO PAJAR MARCON-VE Uscita Autostrada A/4 Venezia-Trieste Via Alta 14 Tel. 041-5951140 Zona Campo Sportivo Alpin fa grado. E Maurizio di Agaune è protettore degli Alpini tutti e dei Generali tutti. Il singolare connubio tra la truppa scelta delle penne nere e il nobilato delle penne bianche nasce dalla vicenda tragica della legione tebea. Un legione che con le montagne non avrebbe mai avuto a che fare, visto che si tratta di una legione di soldati egiziani intruppati nell’esercito imperiale romano, se non per via delle decisioni di certi livelli di comando che spostano di qua e di là i migliori e gli affidabili. In sostanza 6666 legionari arruolati in pieno sole nella zona egizia di Tebe, comandati da Maurizio, che ne ha fatto un corpo unico, compatto, solidale e soprattutto micidiale contro il nemico, vengono trasferiti per nave in Italia. (Segue a pagina 19) Asiago Da stamane a domenica la 79ma Adunata Nazionale fa dell’Altopiano il cuore della grande festa alpina, con decine e decine di migliaia di partecipanti, inaugurata ufficialmente ieri a Montecchio Maggiore con la conferenza stampa di presentazione. Il presidente della Regione Veneto, Galan, ha colto l’occasione per proporre la nomina di un veneto a senatore a vita: ha fatto il nome di Mario Rigoni Stern, alpino e scrittore. LUGARESI E POZZA NEL NORDEST A PAG. III Pubblichiamo una foto che suscita forti emozioni e sicuramente farà discutere. Ma non è certo una visione raccapricciante. Anzi il piccolo Hevan fa tenerezza, viene voglia di prenderlo in braccio. Lo farà oggi Jenny che sarà sepolta assieme al bimbo che tanto voleva. Ai nostri lettori mostriamo questa foto - su richiesta e con l’esplicita autorizzazione dei genitori di Jennifer - con il massimo rispetto per la sensibilità di tutti e dopo un’attenta riflessione. Televisioni e giornali quotidianamente mostrano immagini terribili di cadaveri vittime della barbarie umana, il sangue e la morte più o meno in diretta, purtroppo, fanno parte del corollario mediatico. Noi, sul Gazzettino, abbiamo sempre cercato di non eccedere in dettagli truculenti, ed evitiamo di sbattere in prima pagina situazioni choccanti. Questa regola vale anche nel caso di Hevan. La foto è bella: un neonato, vestito con il completino nuovo, che dorme. Per quel bimbo a Olmo di Martellago in via Baracca era già pronta la cameretta. Nonna Anna Maria mostra con orgoglio, il lettino, la carrozzina, i vestitini. Tutto era pronto per l’arrivo di Hevan e il bimbo avrebbe trovato serenità e calore in quella famiglia e soprattutto una mamma vera, orgogliosa del figlio. «Jenny era felice, pensava solo al bambino e di quell’altro non ne voleva più sapere - racconta Anna Maria - l’avremmo aiutata noi. A Hevan non sarebbe mancato nulla». Ma questo non andava bene a Lucio Niero. Lui voleva essere sicuro di cancellare quella creatura. Jennifer non ha mai voluto abortire. È morta perché voleva quel figlio. Questo splendido bambino di cui oggi resta solo una foto. Servizio di GERVASUTTI NEL NORDEST A PAGINA IV Portogruaro. Fuga con sparatoria presi due banditi, caccia agli altri Portogruaro Domani, in occasione dell’Adunata nazionale degli alpini ad Asiago, IL GAZZETTINO pubblicherà un inserto di otto pagine Caccia ai banditi sfuggiti alla cattura, l’altra notte, dopo un tentato "colpo" in un supermercato di Concordia Sagittaria. I malviventi intercettati dai carabinieri di Portogruaro, non hanno esitato a sparare più volte contro la "gazzella" dei Cc che hanno risposto al fuoco durante un drammatico inseguimento sulla statale Postumia in direzione di Treviso, sul filo anche dei duecento chilometri all’ora. Una delle auto dei banditi è finita fuori strada e due malvi- venti sono stati raggiunti nei campi e arrestati: si tratta di pluripregiudicati che si dichiarano "giostrai", già processati per furti, rapine e aggressioni. Uno, in particolare, era finito nel mirino degli inquirenti per complicità nell'omicidio di due poliziotti durante la drammatica rapina alle Padovanelle a Padova nel 1991. Nonostante la loro brillante "carriera" i due erano ancora liberi di delinquere. Si cerca ora di identificare gli altri complici riusciti a fuggire, come pure il "palo". CORAZZA, COLTRO NEL NORDEST A PAG. I