Memoria è...e Conoscenza

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Memoria è...e Conoscenza
Memoria è...e Conoscenza
Museo Virtuale dell’identità del territorio della Terra di Bari (Mu.V.I.T)
[Tiziana Maggio]
Nell’ottobre 2003 il progetto Memoria è...e Conoscenza (Me&Co) è rientrato fra i vincitori per la Misura 6.2
Società dell’Informazione, Azione C. Iniziative a sostegno delle Autonomie Locali finanziata dal POR 20002006 della Regione Puglia1. È stato promosso da dodici Comuni della provincia barese, Bari, come capofila,
Adelfia, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Cellamare, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Sannicandro, Terlizzi,
Valenzano2. Per la sua realizzazione il progetto ha ricevuto un finanziamento complessivo di 2.499.844 euro,
di cui 499.969 euro a carico dei Comuni aggregati al progetto3 ed è stato ufficialmente avviato nel marzo
2006. La data di conclusione e consegna era stata fissata inizialmente al dicembre 2007, ma è stata
successivamente posticipata al marzo 20084.
Memoria è...e Conoscenza è un progetto assai articolato e di ampie proporzioni che, come altri progetti
promossi recentemente in Puglia, nasce dalla volontà di avviare o consolidare la ‘Società dell’Informazione’
a livello locale5. Nel caso specifico, tale volontà viene rivolta in particolare alla costruzione di un’identità
locale, attraverso la valorizzazione della memoria dei beni e dei luoghi e la promozione della conoscenza dei
loro caratteri specifici, intesi come elementi imprescindibili per un processo di sviluppo solido e duraturo.
Questo tipo di finalità viene fatta convergere, attraverso specifici interventi, nella diffusione dell’ICT in
particolari settori-chiave, quali quello dell’Informazione, della Pubblica Amministrazione e dei Beni
Culturali.
Memoria è...e Conoscenza quindi si articola in tre sottoprogetti:
1
La graduatoria è stata resa nota attraverso la Determinazione della Regione Puglia n. 482 del 21 ottobre 2003; il
progetto esecutivo è stato approvato con Delibera di Giunta Comunale (Bari) n. 774 del 09 novembre 2004.
2
Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 45 del 17 gennaio 2003 ed il Protocollo d’intesa del 21 gennaio 2003
sottoscritto dai Comuni di Adelfia, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Cellamare, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo di
Puglia, Sannicandro, Terlizzi, Valenzano. Successivamente, con nota prot. 14548 del 20 novembre 2006, vi è stato il
ritiro del Comune di Ruvo di Puglia dal Progetto. Da ciò è derivata la necessaria rimodulazione economica del progetto,
che ha posto a carico del Comune di Bari la quota di cofinanziamento del Comune di Ruvo, equivalente a 27.452 euro.
(Delibera di Giunta Comunale di Bari, n. 774 del 9 novembre 2004).
3
In principio il finanziamento totale previsto dai Comuni per la realizzazione del progetto era di 3.125.000 euro ma è
stato successivamente rimodulato, in base al finanziamento erogato dal POR a 2.499.844 euro. Questo importo è stato
quindi così impiegato: 402.550 euro (costi interni delle amministrazioni comunali); 11.785 euro (costi di esercizio);
268.904 euro (costi hardware); 338.464 euro (costi software); 29.541 euro (costi telematici); 1.303.940 euro (costi di
consulenza); 7.500 euro (costi per fitto, fornitura di immobili); 137.200 (varie). Deliberazione di Giunta Comunale di
Bari, n. 1067 del 4 dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Presa d’atto deliberazione dell’assemblea dei sindaci del
30.10.06 dell’approvazione del progetto esecutivo rimodulato e delle linee guida organizzative del progetto che regola i
rapporti tra i comuni associati e in particolare quelli con il Comune di Molfetta nel ruolo di cosviluppatore.
4
Con nota n. 82268 del 21 marzo 2006 è stato dichiarato l’avvio del progetto ed è stata anche richiesta l’anticipazione
della prima tranche di finanziamento regionale pari al 30% dell’intero cofinanziamento. Successivamente la scadenza
del progetto è stata prorogata al 15 marzo 2008 (comunicazione della Regione Puglia Prot. 38/A/1140).
5
Gli altri progetti avviati per il consolidamento della Società dell’informazione nella regione sono il progetto RUPARPuglia, il progetto SCATEL ed il progetto A.pu.lie.
1
1. «Diffusione della conoscenza nella comunità dei cittadini: sensibilizzazione di massa delle ICT;
2. Innovazione della Pubblica Amministrazione: consolidamento degli Sportelli Unici delle Attività
Produttive (SUAP);
3. Sostegno delle identità e dei sistemi produttivi locali: applicazioni multimediali ed ICT a servizio dei
beni culturali», che si realizzerebbe nel Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di
Bari6.
Questi tre sottoprogetti divengono quindi un’importante occasione per «stimolare l’orgoglio per
l’appartenenza locale perché si assume che sia necessario una sorta di training autogeno da parte della
popolazione per ottenere quella determinazione tanto indispensabile a raggiungere gli obiettivi di sviluppo»7.
Con il terzo sottoprogetto, la riconsiderazione e rivalutazione del territorio passa attraverso la conoscenza sia
dell’ICT che del patrimonio artistico culturale locale, entrambi considerati utili alla costruzione di un’identità
collettiva e di un senso di appartenenza al territorio. Questa conoscenza non è intesa come fine a se stessa,
ma viene vista come un’occasione di tutela del patrimonio stesso e di sviluppo di attività ed eventi culturali
nonché, infine, di nuove economie ed imprenditorialità nei singoli comuni aderenti. I beni culturali quindi
sarebbero utilizzati, attraverso le tecnologie informatiche, per la costruzione di un’identità territoriale
produttiva e qualificata utile alla popolazione locale, ai turisti ed agli operatori del settore8. Il connubio fra
l’utilizzo di moderne tecnologie e la valorizzazione del patrimonio trova concretizzazione nella creazione del
Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari (Mu.V.I.T). La scelta della denominazione
Museo dell’identità del territorio indica che la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale qui
sarebbero strettamente connesse alle tipicità locali e troverebbero spazio in un museo specifico, che si
configura quindi come una sorta di ecomuseo metropolitano9. Questo Museo Virtuale dell’Identità del
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I referenti principali per la realizzazione dei tre obiettivi dell’intero progetto Memoria è..e Conoscenza sono: il
Politecnico di Bari (1° Obiettivo); il Comune di Casarano (2° Obiettivo) e l’Istituto di cibernetica ‘Eduardo Caianiello’
del Cnr di Napoli (3° Obiettivo). Di seguito riportiamo i finanziamenti erogati ai tre referenti: al Politecnico di Bari (1°
Obiettivo) 268.064 euro al Comune di Casarano (2° Obiettivo) 120.84 euro; all’Istituto di cibernetica ‘Eduardo
Caianiello’ del Cnr di Napoli (3° Obiettivo) 422.504 euro. Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 1067 del 4
dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Presa d’atto deliberazione dell’assemblea dei sindaci del 30.10.06
dell’approvazione del progetto esecutivo rimodulato e delle linee guida organizzative del progetto che regola i rapporti
tra i comuni associati e in particolare quelli con il Comune di Molfetta nel ruolo di cosviluppatore.
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Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 1067 del 4 dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Presa d’atto
deliberazione dell’assemblea dei sindaci del 30.10.06 dell’approvazione del progetto esecutivo rimodulato e delle linee
guida organizzative del progetto che regola i rapporti tra i comuni associati e in particolare quelli con il Comune di
Molfetta nel ruolo di cosviluppatore.
8
Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 1067 del 4 dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Presa d’atto
deliberazione dell’assemblea dei sindaci del 30.10.06 dell’approvazione del progetto esecutivo rimodulato e delle linee
guida organizzative del progetto che regola i rapporti tra i comuni associati e in particolare quelli con il Comune di
Molfetta nel ruolo di cosviluppatore. In particolare: Piano d progetto esecutivo Memoria è/e Conoscenza. Applicazioni
multimediali ed ICT a servizio dei beni culturali.
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M. MAGGI, Ecomusei, musei del territorio, musei d’identità, in Dal Museo delle tradizioni popolari all’Ecomuseo, atti
del convegno, Novara 1 dicembre 2000, assemblea annuale ICOM ITALIA: «Il sovrapporsi, in tempi più recenti, di
paradigmi ambientali, culturali, economici ha arricchito e trasformato il concetto di patrimonio culturale, conferendogli
caratteristiche che lo legano oggi, molto più che in passato, a due concetti cruciali in questo passaggio di secolo: quelli
di territorio e di identità. [..] In questo contesto non stupisce il rinnovato interesse verso il modello dell’ecomuseo,
particolarmente adatto, per le sue caratteristiche di museo di identità e del territorio, a farsi interprete di questa nuova
domanda. Da qualche decennio è in corso un’importante trasformazione dei musei, sostanzialmente riconducibile a un
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Territorio della Terra di Bari si presenta sotto forma di circuito multiplo virtuale costituito dai beni
architettonici e dai relativi beni culturali dei dodici Comuni; più precisamente si articolerebbe in quattro
sezioni tematiche e comunali, e dovrebbe essere fruibile da parte delle amministrazioni pubbliche e dei
cittadini grazie a reti intranet e postazioni multimediali.
Nello specifico, la realizzazione di questo Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari, per
il quale è stato stanziato un importo totale di 1.230.789 euro10, ha visto l’imprescindibile apporto non solo
delle amministrazioni comunali, collegate da una rete intranet creata ad hoc, ma anche della Direzione
Regionale per i Beni Culturali della Puglia e dell’Istituto di cibernetica Eduardo Caianiello del Cnr di
Napoli11.
In particolare l’Istituto di cibernetica ha collaborato fornendo e testando un particolare brevetto informatico
utile per la messa in rete del patrimonio culturale dei musei. Si tratta di un sistema di gestione documentale
denominato Octapy brevettato dall’Istituto per il progetto Museo Virtuale di Napoli: Rete dei Musei
Napoletani (ReMuNa) della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania. Grazie
a questa elaborata struttura telematica per la comunicazione dei contenuti, il Museo Virtuale di Napoli rende
visibile e fruibile online il patrimonio di ben cinquanta musei campani12. L’adozione di una soluzione
telematica già sperimentata con successo nella realtà campana ha certamente favorito il progetto Memoria
rafforzamento del legame fra istituzione museale e comunità e a una maggiore enfasi, nell’interpretazione, attribuita agli
aspetti sociali della cultura. Questo fenomeno ha assunto forme applicative molto differenziate, spesso sostanzialmente
vicine al modello dell’ecomuseo, anche se formalmente definite diversamente». M. BRUZZONE, Allestire le identità
culturali. musei del territorio come quadri storici, artistici e culturali nel paesaggio italiano, in Unicità, uniformità e
universalità nella identificazione del mosaico paesistico-culturale, XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare,
Aquileia 18-19 settembre 2008: «L’identità del luogo si esprime talvolta con tanta forza da avere bisogno di un museo
che la rappresenti. I musei del territorio, dell'etnografia, della tecnica, sono gli ambiti destinati a leggere e fissare
vocazioni specifiche legate al contesto come ambiente culturale. Il museo locale è a tutti gli effetti luogo per la
rappresentazione delle identità».
10
Determina Dirigenziale del Comune di Bari, n. 318 del 17 gennaio 2007, Progetto Memoria è/e Conoscenza convenzione con il CNR di Napoli - Istituto di cibernetica - Autorizzazione alla liquidazione della spesa complessiva di
€ 422.504,10.
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Per la sua collaborazione e più precisamente per la realizzazione del portale del Museo Virtuale, l’Istituto di
cibernetica Eduardo Caianiello del Cnr di Napoli ha ricevuto 422.504 euro, di cui: costi interni 178.880 euro; per
hardware 197.016 euro; per software 260.764 euro; per costi telematici 16.341 euro; per consulenza 510.588 euro; altro
67.200 euro. Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 1067 del 4 dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Presa
d’atto deliberazione dell’assemblea dei sindaci del 30.10.06 dell’approvazione del progetto esecutivo rimodulato e
delle linee guida organizzative del progetto che regola i rapporti tra i comuni associati e in particolare quelli con il
Comune di Molfetta nel ruolo di cosviluppatore. Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 1068 del 4 dicembre
2006, Memoria è/e Conoscenza. Autorizzazione alla stipula della convenzione con il Politecnico di Bari. Deliberazione
di Giunta Comunale di Bari, n. 1080 dell’11 dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Autorizzazione alla stipula della
convenzione con il CNR di Napoli –Istituto di cibernetica. Deliberazione di Giunta Comunale di Bari, n. 1081 dell’11
dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Autorizzazione alla stipula del disciplinare recante la disciplina dei rapporti
tra comune di bari e comune di Casarano per la realizzazione di parte delle attività previste dal progetto – operazione
2 - consolidamento SUAP. Determina Dirigenziale del 19 dicembre 2007, Progetto POR 6.2 2000-2006 “Memoria è/e
Conoscenza”. Approvazione documentazione di gara per l’appalto di forniture e servizi per l’infrastruttura tecnologica
del sistema di erogazione dei servizi per il museo virtuale dell’identità del territorio. Trasmissione alla ripartizione
contratti ed appalti per l’espletamento della procedura.
12
In modo sintetico possiamo dire che il sistema Octapy permette una gestione indipendente delle singole realtà
culturali ma anche integrata con le altre aderenti. Può gestire, fra l’altro, contenuti cartografici collegandoli ai contenuti
storico-artistici. Il sito istituzionale del circuito campano è il seguente: <www.campaniabeniculturali.it>.
3
è...e Conoscenza, sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista economico ed ha così permesso una
rimodulazione delle risorse finanziarie a favore degli altri due sottoprogetti citati (SUAP e ICT)13.
Tale particolare sistema di gestione costituisce quindi la struttura portante del portale web
www.memoriaeconoscenza.it. Il portale è disponibile attraverso alcune ‘postazioni di fruizione’ multimediali
collocate in determinate sedi del circuito e gratuitamente via web dal 15 ottobre 2008. Esso offre un ricco
contenitore-catalogo di circa duemila beni culturali mobili e immobili locali che compongono il Museo
virtuale. Per la realizzazione di questa banca dati sono state utilizzate ed inserite le informazioni e le
immagini delle schede catalografiche della Direzione Regionale per i Beni e Attività Culturali,
dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e della Diocesi di Molfetta14.
Il Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari presenta questi beni all’interno del sito web
organizzandoli in quattro sezioni:
1. Cartografia ed itinerari: in questa sezione è disponibile una mappa interattiva della Terra di Bari sulla
quale è possibile visualizzare, in base alla scelta fatta dalla barra laterale della Legenda, uno o più filtri di
ricerca fra i quindici ‘Temi’ (musei, visite virtuali, aeroporto, ambasciata, autorimessa, ecc...) e i tredici
‘Percorsi’ comunali riguardanti le Dimore di prestigio e successo e L’architettura in difesa: le torri15.
Questa ricerca interattiva è supportata da un ampio corredo di fotografie e testi esplicativi.
13
Deliberazione di Giunta Comunale (Bari) n. 1067 del 4 dicembre 2006, Memoria è/e Conoscenza. Presa d’atto
deliberazione dell’assemblea dei sindaci del 30.10.06 dell’approvazione del progetto esecutivo rimodulato e delle linee
guida organizzative del progetto che regola i rapporti tra i comuni associati e in particolare quelli con il Comune di
Molfetta nel ruolo di cosviluppatore, p. 4: «La convenzione con il CNR consente di realizzare delle economie, a fronte
di uno sviluppo ex-novo di applicazioni per il ‘Museo Virtuale’, attraverso il riuso di una soluzione di grande valore
innovativo e tra l’altro realizzata in architettura Open Source in coerenza con gli orientamenti della Legge Stanca per la
innovazione nella P. A. In particolare è stato possibile ottenere un’economia negli oneri destinati alle licenze d’uso del
software della piattaforma da realizzare. Quanto sopra ha reso possibile perseguire una rimodulazione delle attività
previste per la Operazione 1 con una conseguente rimodulazione dei Budget di spesa per le attività della Operazione1
stessa con storno di risorse verso le altre due operazioni ricomprese nel progetto e quindi una rimodulazione di attività
sia della Operazione 2 che della Operazione 3 che consentono di migliorarne l’efficacia in particolare relativamente
all’intervento sugli Sportelli Unici e sulla azione di sensibilizzazione dei giovani verso le ICT.» È interessante rilevare
che nel giugno 2008 è stato ufficializzato il ‘riuso’ della medesima struttura informatica anche per un altro progetto
interessato in parte dagli stessi comuni, il PIS 12. Delibera di Giunta Comunale n. 589 del 27 giugno 2008, POR Puglia
2000/2006 PIS 12 “NSA” Polo Territoriale Bari-Taranto Misura 6.2 AZ. C) Approvazione del riuso del progetto
memoria e conoscenza ed autorizzazione alla stipula dello schema di convenzione tra il comune di Bari e l’Istituto di
cibernetica “E. Caianello” del CNR di Pozzuoli, per un accordo di collaborazione tecnico – scientifica per le attività
da svolgere all’interno del progetto “Terra di Bari” Az 4.
14
La realizzazione del progetto prevede «[..] che la identificazione e documentazione dei Beni Culturali (in seguito
chiamati Beni) avvenga attraverso l’utilizzo delle schede di catalogo fornite dalla Direzione Regionale dei Beni
Culturali e tra queste, in particolare, quelle che si riferiscono ai Beni di proprietà degli Enti Ecclesiastici della Diocesi di
Bari-Bitonto, come da elenco allegato (Allegato A) [..]» in Determina Dirigenziale n. 7362 del 23 ottobre 2007,
Progetto Memoria è/e Conoscenza, op. 1 - Applicazioni multimediali ed ICT a servizio dei Beni culturali. Approvazione
schemi di accordo di progetto con l’Arcidiocesi di Bari e la Diocesi di Molfetta e relativi allegati.
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Più precisamente i ‘Temi’ selezionabili sono i seguenti: musei circuito, visite virtuali, aeroporto, ambasciata,
autorimessa, bancomat, campeggio, centro commerciale, centro congressi, cinema, concessionario, edifici storici,
hotel/motel, sosta, toponomastica. I ‘Percorsi’ sono i seguenti: ‘Adelfia: Dimore di prestigio e successo’; ‘Adelfia:
L’architettura in difesa: le torri’; ‘Bari: Dimore di prestigio e successo’; ‘Bari: L’architettura in difesa: le torri’; ‘Bitetto:
Dimore di prestigio e successo’; ‘Bitonto: Dimore di prestigio e successo’; ‘Bitonto: L’architettura in difesa: le torri’;
‘Giovinazzo: Dimore di prestigio e successo’; ‘Molfetta: Dimore di prestigio e successo’; ‘Molfetta: L’architettura in
difesa: le torri’; ‘Palo del Colle: Dimore di prestigio e successo’; ‘Terlizzi: L’architettura in difesa: le torri’;
‘Valenzano: L’architettura in difesa: le torri’.
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2. ‘Percorsi identitari del territorio’: Itinerari nella Terra di Bari. Sono sei itinerari intercomunali
tematici georeferenziati:
2.1. Fortificazioni di Puglia: castelli, torri, case-torri, mura urbiche e porte civiche in Terra di Bari
2.2. I tesori del Rinascimento in Terra di Bari: arte ed Architettura del XV e XVI secolo
2.3. L’Arte dal vivo: grandi musei della Terra di Bari: il polo museale in Terra di Bari
2.4. La città protetta: le edicole dei pugliesi: le edicole votive della Terra di Bari
2.5. Passeggiando per la città: l’Architettura moderna: palazzi storici degli inizi del ‘900 e il Liberty
2.6. La Puglia a Teatro: i Teatri dei maggiori centri della Terra di Bari.
Questi percorsi, ideati e creati ad hoc per il progetto, sono corredati da foto e testi esplicativi. Il terzo
Itinerario virtuale, quello del Polo museale in Terra di Bari, coinvolge tre delle più importanti sedi
museali del territorio: la Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto di Bari, la Pinacoteca Michele De
Napoli di Terlizzi e la Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna di Bitonto.
L’itinerario offre la possibilità di visualizzare le schede descrittive con la relativa documentazione
fotografica delle singole opere conservate in queste tre sedi.
3. Comuni associati al circuito. Sono elencati i venticinque Comuni associati al progetto16. Ogni comune
dispone di un’ampia sezione specifica all’interno della quale viene descritto ed illustrato attraverso
alcune sezioni tematiche (cenni storici; cartografia ed itinerari; percorsi identitari del territorio; catalogo;
visita virtuale). Risulta singolare la presenza in questo elenco di Taranto, di cui non è palesata la
motivazione visto che il progetto riguarda specificatamente la “Terra di Bari”.
4. Musei del circuito: in questa sezione del portale sono elencati quattro musei del Territorio: Museo
civico di Bari, Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna di Bitonto; Pinacoteca
Comunale Michele De Napoli di Terlizzi; Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto di Bari. Tre di
questi rientrano anche nel sopraccitato terzo Itinerario virtuale, Polo museale in Terra di Bari. Ogni
museo ha una propria sottosezione in cui è ampiamente descritto attraverso alcune sezioni tematiche
(cenni storici; catalogo delle opere ed agli eventuali fondi archivistici, informazioni attività e servizi).
In virtù della rilevanza dei musei coinvolti nel progetto ed ai fini di una maggiore comprensione del tipo di
integrazione realizzata, ci soffermeremo brevemente sui patrimoni museali delle quattro sedi.
Il Museo storico civico di Bari fu istituito nel 1919 ed ha sede nel caratteristico borgo antico della città.
Espone una serie di reperti militari risalenti alla Guardia Nazionale, alla Prima Guerra Mondiale, alla Guerra
di Eritrea e di Libia, caricature, libri e foto e filmati di epoca ottocentesca. Rilevante è la donazione Tanzi,
composta da una quadreria, armi e un ampio archivio storico, risalenti al Cinquecento17.
16
Bari, come capofila, Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Altamura, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Cellamare, Cassano,
Conversano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo Appula, Modugno, Mola di Bari, Molfetta, Noicattaro, Palo del Colle,
Sammichele di Bari, Sannicandro, Taranto, Terlizzi, Toritto,Valenzano.
17
L’ingresso al Museo storico civico di Bari è gratuito; non fornisce servizio di visite guidate. Il museo non ha un
proprio sito web, ma trova ampio spazio nel sito istituzionale del Comune di Bari dove però non si rintraccia alcuna
menzione al progetto Memoria è...e Conoscenza eccetto per un laconico link alla sottosezione riservata al Museo
presente nel sito ufficiale del nostro progetto (<http://museocivico.memoriaeconoscenza.it/>). Si veda il seguente link:<
http://www.comune.bari.it/comune/opencms/sito/Bari/dettaglio.jsp?cdFileName=/sito/Bari/common/index_010605_131
517.xml>
5
La Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna di Bitonto è nata dall’importantissima
donazione fatta nel luglio del 2004 dal collezionista bitontino Girolamo Devanna alla Direzione Regionale
per i Beni Culturali e Paesaggistici e alla Soprintendenza della Puglia. Si compone di circa 340 opere, fra
dipinti e disegni di grandi artisti della storia dell’arte italiana ed europea moderna e contemporanea18. Il 18
aprile 2009 è stata inaugurata la sede definitiva della collezione nel cinquecentesco Palazzo Sylos-Calò19.
La Pinacoteca Comunale Michele De Napoli di Terlizzi, istituita nel 1898, presenta ben circa ottocento
lavori fra bozzetti, cartoni e dipinti dell’artista terlizzese De Napoli. La Pinacoteca è ospitata nel palazzo in
cui abitò De Napoli, che è stato riaperto a febbraio 2009 dopo che, a partire dagli anni Settanta, ha alternato
fasi di chiusura assoluta a fasi di restauro20.
La Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto di Bari, istituita nel 1928, possiede un patrimonio artistico
veramente cospicuo e di notevole valore storico ed artistico21. Tra le numerose opere pittoriche e scultoree
legate in vario modo al territorio pugliese, databili dal Medioevo all’età contemporanea, si possono citare a
titolo esemplificativo quelle di Tintoretto, Finoglio, Giordano, Giaquinto, De Nittis, Fattori e De Pisis.
Appartengono alla Pinacoteca due importati donazioni della metà del ‘900, la De Gemmis, che è composta
da un gruppo di ceramiche pugliesi del XVII-XVIII secolo e la Caleno, che è costituita da un antico presepe
con ben cinquecento pastori. A queste donazioni è stato aggiunto negli anni Ottanta un imponente fondo
fotografico dei primi del Novecento composto da 14.000 lastre in vetro usate per la stampa di cartoline di
paesaggi meridionali e in particolar modo pugliesi22.
Il Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari concepito con questo articolato progetto
risulta essere una soluzione virtuale estremamente complessa e composita che presenta al proprio interno
un’ampia scelta di modalità di conoscenza e di valorizzazione del territorio, promuovendo la conoscenza di
una nutrita serie di emergenze e presenze culturali attraverso varie possibilità.
Per quanto riguarda i musei, la promozione avviene grazie sia al Percorso identitario denominato L’Arte dal
vivo: grandi musei della Terra di Bari: il polo museale in Terra di Bari, sia attraverso la sezione Musei del
18
Dalla donazione Devanna. Dipinti dal cinquecento al Novecento, a cura di Lorusso Romito R., Bari, Adda Editore
2006.
19
L’ingresso alla Galleria è gratuito e sono disponibili, su prenotazione, visite guidate fornite da volontari del Servizio
civile. Nel sito ufficiale della Galleria, <www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it>, non si rintraccia alcuna
menzione o collegamento al progetto Memoria è...e Conoscenza e nemmeno ad un altro progetto di valorizzazione
integrata Progetto Città aperte 2009, Dal Mare alla Murgia, Percorsi profumati nel cuore della Puglia. Quest’ultimo
progetto collega attraverso itinerari gratuiti quattro città pugliesi, Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Bitonto. La Galleria
Nazionale di Bitonto è l’unico museo incluso negli itinerari, nonostante a Terlizzi vi sia anche la Pinacoteca Comunale
Michele De Napoli, che partecipa insieme alla Galleria di Bitonto al progetto Memoria è...e Conoscenza.
20
Catalogo della Pinacoteca De Napoli in Terlizzi, a cura di D’Orsi M., Bari, Cressati 1939. L’ingresso alla Pinacoteca
è gratuito; non fornisce servizio di visite guidate. La Pinacoteca non ha un proprio sito web ma trova ampio spazio nel
sito istituzionale della comune di Terlizzi.
21
L’ingresso alla Pinacoteca è a pagamento e sono disponibili una serie di servizi (es. Bookshop, visite guidate, servizio
fotografico, servizio didattico) tutti gestiti dalla Pinacoteca. La Pinacoteca non ha un proprio sito web ma trova ampio
spazio nel sito istituzionale della Provincia.
22
La Pinacoteca Provinciale di Bari. Opere dal Medioevo al Settecento, la donazione Pagnozzato e la collezione del
Banco di Napoli, a cura di Gelao C., Roma, Istituto poligrafico dello Stato 2006. Va rilevato che il sito web ufficiale
della Pinacoteca, contenuto nel portale della Provincia di Bari, non cita la partecipazione al Progetto e non riporta
collegamenti
web
al
sito.
A
questo
proposito
si
veda
il
seguente
link:
<
http://s2ew.provincia.ba.it/pls/provinciaba/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=851>
6
circuito. Sono due possibilità di valorizzazione create appositamente dal progetto e sostanzialmente molto
simili nella presentazione virtuale ed identiche nell’intento di conoscenza integrata. Il Percorso identitario si
concentra sui «grandi musei della Terra di Bari» presentando una sintetica descrizione delle sedi ed un ampio
catalogo di opere. La sezione Musei del circuito invece, probabilmente concepita come un veloce strumento
di verifica e ricerca delle presenze museali del territorio, è arricchita da articolate sottosezioni per ogni
singolo museo, dedicate allo studio esauriente della sede e del patrimonio museale.
Tale promozione integrata si risolve quindi in una conoscenza molteplice e digitale del territorio: si articola
per tipologia storico-artistica e/o per comune di appartenenza ed è supportata sostanzialmente dal portale
web. Non presenta tuttavia altre eventuali soluzioni di concreta fruizione integrata.
Ovviamente in considerazione della recentissima presentazione ufficiale del Museo Virtuale dell’Identità del
Territorio della Terra di Bari non è possibile esprimere valutazioni complete sul progetto e sui suoi esiti. Per
tale motivo ci limiteremo ad alcune considerazioni sul valore generale e sul senso progettuale di questa
iniziativa.
Appare sicuramente apprezzabile la scelta di accompagnare tale intervento con quello riguardante la
Diffusione della conoscenza nella comunità dei cittadini: Sensibilizzazione di massa delle ICT (sottoprogetto
1) permettendo un continuo aggiornamento informativo sul progetto lungo tutto il periodo di elaborazione
del Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari. Eventi quali il Forum P.A. 2006, il Forum
ed il Seminario dedicato al progetto del Museo nel 2007 ed infine il Forum P.A. 2008 hanno certamente
contribuito a mantenere viva l’attenzione e l’interesse per questo progetto di musealizzazione virtuale23.
Dal punto di vista progettuale, il Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari per i suoi
caratteri di modernità tecnologica rientra perfettamente in quell’ampia serie di interventi promossi dalla
misura 6.2 dei POR Puglia, finalizzata alla diffusione dell’ICT e alla modernizzazione degli strumenti di
lavoro e di conoscenza del territorio. Si presenta quindi come un ottimo strumento per sostenere quella
volontà di ricostruire la memoria e l’identità di un territorio estremamente ricco di testimonianze storicoartistiche.
Il carattere allo stesso tempo all’avanguardia ed anche per così dire ‘intangibile’ del Museo si ritrova in una
dichiarazione sul progetto dello stesso Ruggero Martines, Direttore Regionale per i beni culturali e
paesaggistici della Puglia: «La digitalizzazione e disseminazione delle opere d’arte, la diffusione di
riferimenti sugli elementi intangibili del patrimonio, la ricostruzione di beni inaccessibili o invisibili in
formato virtuale e degli scenari storici e filologici nell’ambito dei quali essi si sono sviluppati ed evoluti,
consentono un utilizzo più “sostenibile” del patrimonio»24. Tale impostazione viene inoltre confermata dalle
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NOME?????? RINELLA (Assessore all’Innovazione del Comune di Bari), Dalla filiera ai progetti per lo sviluppo
della Società della conoscenza in Terra di Bari, in Forum P.A. Evento Fast, Roma 12 maggio 2006; Memoria è…e
Conoscenza, Forum 9-11 maggio 2007, Bari; La pubblica Amministrazione per lo sviluppo. Innovazione e
qualificazione degli Sportelli Unici per le Attività Produttive nell’Area Metropolitana di Bari, seminario promosso da
Progetto Memoria è…e Conoscenza e Confindustria, 15 novembre 2007, Bari; Anci Puglia, Forum P.A. Roma 12
maggio 2008.
24
Tale dichiarazione è disponibile nel portale al seguente link: <http://www.memoriaeconoscenza.it/informazioni>
7
definizioni ufficiali usate per qualificare il Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari,
definito come ‘motivante’, ‘tematizzante’ e ‘vivente’, tutte strettamente legate alla dimensione virtuale e non
reale del patrimonio culturale in questione25.
Analizzando il sito web del progetto, emerge chiaramente la complessità di tale realizzazione. I molteplici
strumenti di ricerca arricchiscono la conoscenza del territorio, ma forse rendono ostico il godimento del
risultato di valorizzazione digitale. Il Museo Virtuale dell’Identità del Territorio della Terra di Bari contiene
infatti numerosi filtri di approfondimento, fra i quali quelli dedicati ai musei. La sezione Percorso identitario
denominata L’Arte dal vivo: grandi musei della Terra di Bari: il polo museale in Terra di Bari e la sezione
‘Musei del circuito’ approfondiscono la valorizzazione attraverso varie sottosezioni fino ad arrivare al
catalogo di opere, risultando quindi un sostegno certamente valido per lo studio del territorio, ma forse
‘tortuoso’ per una concreta fruizione integrata sul territorio. L’altissimo livello di elaborazione e
progettazione scientifica e culturale raggiunta dal progetto induce a distinguere questa realizzazione dalle
numerosissime creazioni telematiche per i beni culturali e per i musei che ormai affollano il mondo del web,
spesso piatte e superficiali e prive di dati di approfondimento.
Se si vuole segnalare un limite, esso consiste nel fatto che le informazioni offerte dal Museo Virtuale
dell’identità del territorio della Terra di Bari rischiano di ‘confinare’ i propri fruitori al solo carattere
digitale del progetto, non supportando sufficientemente la conoscenza diretta del bene. Potrebbe quindi
risultare vincente la scelta di superare la conoscenza virtuale favorendo la fruizione reale del bene,
realizzando quel ‘salto’ dallo sterminato mondo di informazioni virtuali del web all’esperienza diretta del
patrimonio. Solo con il coinvolgimento concreto degli attori locali si potrebbe contribuire a costruire questo
tipo di interazione.
Al momento quindi questo tipo di esperienza non appare immediatamente o adeguatamente rilevabile nel
portale del Museo Virtuale. Certamente l’invito ad una fruizione concreta è suggerito da un ampio
patrimonio fotografico dei beni e dall’importante contributo della cartografia dinamica ed interattiva, ma
nonostante ciò l’invito ad una conoscenza diretta potrebbe essere maggiormente supportato. Così ad esempio
il moderno strumento cartografico disponibile nel portale risulta sicuramente importante per una
georeferenzazione del bene nel territorio barese ma non sembra affettivamente adeguato per invogliare e
sostenere la concreta conoscenza singola o integrata delle sedi. Suggerimenti più specifici su come
25
«In sintesi, il Museo Virtuale deve risultare: motivante (il principio applicato a tutto ciò che, oltre oceano, viene
definito edutainment) Un aspetto interessante del Museo dovrebbe essere, infatti, la ricostruzione della vita quotidiana
degli spazi urbani ed i principi organizzatori, sul modello che propone grandi spazi con spazi di scenario. Certamente
ambizioso, quindi, questo progetto si prefigge anche di descrivere “la vita quotidiana della città e dei percorsi”;
tematizzante (l’intero museo viene impostato secondo un numero di percorsi trasversali prestabiliti, con libertà di
costruirsi su misura percorsi inediti); vivente, in quanto la sua realizzazione è il risultato di un work in progress, dove la
ricostruzione della memoria della città e del suo territorio è associata al “completamento” di quella memoria con
l’acquisizione in continuo di nuovi elementi modificativi della stessa, per un continuo accertamento culturale
dell’identità della città. L’elemento caratterizzante il Museo Virtuale, piuttosto che permettere una fruizione statica di
reperti situati in strutture distribuite sul territorio, è quello di permettere un processo di “estrazione di valore” dal
patrimonio culturale, che permetta di ricodificare l’idea classica di museo, traghettandola verso una nuova visione di
territorio-museo dove le strutture urbane distribuite costituiscono, in quanto ricche di testimonianze storiche spesso
nascoste o trascurate, un importante patrimonio della memoria di un territorio.» Tale dichiarazione è disponibile nel
portale al seguente link:<http://www.memoriaeconoscenza.it/presentazione>.
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raggiungerle o collegarle (ad esempio indicazioni stradali, ferroviari), insieme a soluzioni strutturate di
fruizione integrata, ad esempio riguardanti la bigliettazione, la didattica o le visite guidate, potrebbero
costituire solo alcune delle tante soluzioni utilizzabili per una conoscenza ‘sostenibile’ ma anche reale del
territorio.
Infine, affinché la costruzione di un’identità territoriale possa dirsi completa, si potrebbe pensare di
arricchire ed aprire il ‘Polo museale’ anche ai musei minori o ai musei diocesani che con le loro collezioni,
spesso lontane dalla grande fruizione, possono raccontare e testimoniare in modo alternativo ma altrettanto
importante la storia e la cultura della Terra di Bari.
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“Memoria è ... e
Conoscenza”
Diffusione della conoscenza
nella comunità dei cittadini:
Sensibilizzazione di massa
delle ICT
Innovazione della Pubblica
Amministrazione:
consolidamento degli
Sportelli Unici delle Attività
Produttive (SUAP)
Cartografia ed itinerari
(Temi- Percorsi)…
Applicazioni multimediali
ed ICT per i beni culturali
‘Museo Virtuale
dell’Identità del Territorio
della Terra di Bari”
‘Percorsi identitari del
territorio’: Itinerari nella
Terra di Bari
Comuni associati al
circuito…
Musei del circuito
Fortificazioni di Puglia:
castelli, torri, case-torri,
mura urbiche e porte civiche
in Terra di Bari
Museo civico di bari
I tesori del Rinascimento in
Terra di Bari: arte ed
Architettura del XV e XVI
secolo
Museo Devanna
L’Arte dal vivo: grandi
musei della Terra di Bari:
il polo museale in Terra
di Bari
Pinacoteca De Napoli
La “città protetta”: le edicole
dei pugliesi: le edicole
votive della Terra di Bari
Pinacoteca
Provinciale di Bari
Passeggiando per la città:
l’Architettura moderna:
palazzi storici degli inizi del
‘900 e il Liberty
La Puglia “a Teatro”: i
Teatri dei maggiori centri
della Terra di Bari
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