programma cinema israeliano
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programma cinema israeliano
Seconda Rassegna di cinema Israeliano LA COMMEDIA ISRAELIANA CONTEMPORANEA dal 12 settembre al 10 ottobre 2011- h 20,30 Sala cinema Fronte del Porto del CdQ 4 sud est via S.Maria Assunta Padova Un scrittrice che rischia di vendere l’anima, un gruppo di ultrasettantenni che ballano senza sosta, un operaio rumeno alla ricerca di un'antenata ebrea, un tassista che si innamora dell’insegnante di suo figlio, e un altro figlio che accompagna suo padre nei luoghi dove forse il vecchio lasciò a suo tempo dei “souvenirs". Questi i temi della seconda rassegna di cinema israeliano che si terrà a Padova dal 12 settembre al 10 ottobre 2011. Organizzata dall'Associazione Italia-Israele di Padova, in collaborazione con Comune di Padova, Consiglio di Quartiere 4 sud-est, Fondazione Antonveneta, Comunità Ebraica di Padova, Cinema Fronte del Porto, la rassegna fa parte di una selezione del Pitigliani Kolno’a Festival di Roma (direzione artistica di Dan Muggia e Ariela Piattelli), e intende presentare un lato inedito del cinema israeliano, ovvero la commedia e l'umorismo. Dopo la prima rassegna 2010, che ha riscontrato un notevole afflusso di pubblico e un interesse per nulla scontato da parte degli spettatori e in cui sono stati presentati aspetti sconosciuti e compositi della città di Tel Aviv, quest'anno sarà l'ironia ad attraversare, come un filo sottile e talvolta malinconico, le complesse storie dei protagonisti dei film. Con la speranza di far conoscere meglio le varie realtà, le problematiche, la creatività e l'autocritica di un Paese particolare come Israele, superando luoghi comuni e promuovendo uno spirito di amicizia, auguriamo a tutti una buona visione. La rassegna rientra nelle manifestazioni organizzate dalla Comunità ebraica di Padova, con il contributo 8 per mille, in occasione della 12^ giornata europea della cultura ebraica. Comune di Padova Consiglio Quartiere n. 4 Associazione Italia-Israele 2^ Rassegna del cinema Israeliano dal 12 Settembre al 10 Ottobre 2011 Sala Cinema Fronte del Porto del CdQ 4 Sud-Est via S. Maria Assunta Ingresso Libero La rassegna è organizzata dall’Associazione Italia-Israele di Padova in collaborazione con: Cinque ore da Parigi di Leonid Prudovsky 12 Settembre ore 20.30 - presenta Flavia Randi seguirà dibattito Aviva my love di Shemi Zarhin 03 Ottobre ore 20.30 - presenta Antonia Arslan seguirà dibattito Israele 2009, 90 minuti, colore, ebraico/russo Israele 2006 (Colore) Durata: 107 min. Cinque ore da Parigi è l’opera prima del regista israeliano di origine russa Leonid Prudovsky ed è stato premiato come miglior film israeliano allo Haifa Film Festival 2009. Il film, sempre nel 2009, ha ottenuto un premio anche al Toronto International Film Festival. Il regista, che sta lavorando al suo prossimo lungometraggio, ha recentemente realizzato una serie televisiva per la tv israeliana, intitolata Trojka, che tratta di tre ragazzi israeliani di origine russa alle prese con la crisi dei trent’anni. Yigal, un tassista israeliano divorziato e amante della musica popolare francese, sogna da anni di visitare Parigi. Ma Yigal ha paura di volare così si rivolge ad uno psicologo per superare la paura che gli impedisce di realizzare il suo sogno. Un giorno nella scuola di suo figlio, Yigal incontra un’insegnante di musica di origine russa, Lina, e se ne innamora. Anche Lina ha un sogno, fare la pianista e dare concerti. Tra i due nasce una tenera amicizia e Lina ricambierà presto i sentimenti di Yigal. Ma il ritorno in Israele del marito, che vuole portare in Canada con sé la moglie, minaccia il rapporto tra i due. Così Yigal si troverà, per l’ennesima volta nella sua vita, ad affrontare un fallimento, ma questa volta forse cambierà qualcosa… 19 Settembre ore 20.30 - presenta Antonia Arslan Ida’s Dance Club Il film, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e ottenuto numerosi premi, è opera di Shemi Zarhin, regista e sceneggiatore, veterano del cinema israeliano. Si tratta di un melodramma, commovente e divertente al tempo stesso, che si svolge in un Israele di periferia. Zarhin traccia il profilo di una famiglia che ha difficoltà a sbarcare il lunario e che cerca di prendere parte al recente boom economico israeliano senza pur tuttavia perdere la propria autenticità. Aviva (Asi Levi) è impiegata nelle cucine di un grande albergo a Tiberiade ma il suo sogno è di diventare una scrittrice a tutti gli effetti. Ha un marito disoccupato (Dror Keren), tre figli problematici, una madre affetta da disturbi psichici (Levana Finkelstein) e una sorella (Rotem Aboav) – donna dotata di un gran senso dell’umorismo e anch’essa con desideri d’evasione. Grazie all’ incoraggiamento e l’appoggio della sorella, Aviva incontra Oded (Sason Gabai), un noto scrittore, che le promette di farla diventare una vera scrittrice. Tuttavia il sogno non tarda a trasformarsi in un incubo e Aviva si troverà a fare i conti con la sua vita, scoprendo però così anche la sua voce interiore e guadagnandosi la sua indipendenza. di Dalit Kimor seguirà dibattito Israele 2009, 59 minuti, colore, ebraico/inglese/russo In questo documentario la regista israeliana Dalit Kimor segue le vite dei frequentatori di questa sala che si trova a Tel Aviv. Sono tutti immigrati e non sembrano calati veramente nella vita israeliana. Ida, che è venuta in Israele dalla Russia, è stata una cantante, e canta oggi le canzoni degli spettacoli di Broadway in versione israeliana. Il documentario ha partecipato a molti festival internazionali: da Hong Kong agli Stati Uniti, ed ha vinto, fra gli altri, il Gold Remi Award al WorldFest Houston International Film Festival. Quando è stato presentato alla Cineteca di Tel Aviv, ha registrato il tutto esaurito per trenta sabati consecutivi. Una volta all’anno nel club di Ida viene organizzata una gara di ballo. La maggior parte dei partecipanti ha dai settant’anni in su, ma questo non gli impedisce di ballare, cantare, innamorarsi ed arrabbiarsi… I ballerini non conoscono la vita dei loro compagni, ma pian piano le vicende di ognuno vengono in superficie proprio nel club di Ida. L’atmosfera magica della sala da ballo dà a questi signori la forza di ridere, piangere, raccontarsi e condividere con il compagno di ballo la propria esperienza, i problemi di salute e soprattutto i ricordi. Così diventano di nuovo protagonisti, la magia della danza li fa sentire re e regine, ed ogni cosa, anche a settant’anni, è ancora possibile… 26 Settembre ore 20.30 The Tale of Nicolai & the Law of Return presenta Sirio Luginbühl di David Ofek seguirà dibattito Israele, 2008 (Documentario, Colore) Durata: 54 min. La storia inizia in un piccolo villaggio in Moldavia. Con la caduta del comunismo Nicolai, come migliaia di suoi concittadini, cerca fortuna all’estero, lontano dalla sua casa, dalla moglie e da una figlia nata in sua assenza. Per tre anni lavora come muratore in Israele, il suo lavoro viene sfruttato da una compagnia locale che, in cambio della maggior parte dello stipendio, gli assicura il permesso di soggiorno. Ma un giorno, per caso, Nicolai viene informato che se dimostrerà di essere ebreo, in base alla legge del ritorno, può diventare padrone della sua vita. In effetti Nicolai ricorda che sua nonna era ebrea…. Così inizia la ricerca delle sue radici… David Ofek e uno dei più noti documentaristi israeliani e ha diretto tra gli altri No. 17 e Ulpan, già presentati nell’ambito del Pitigliani Kolno’a Festival 2007. Con questo documentario (premiato nel 2008 con il Wolgin Award al Jerusalem Film Festival) continua ad esplorare i confini del genere documentario. Questa volta affida il ruolo di Nicolai a Nicolai stesso che rivive la sua storia davanti alla cinepresa. Cosi la realtà si trasforma in un ironico racconto. La commedia Israeliana Contemporanea 2^ Rassegna del Cinema Israeliano Souvenirs di Shahar Cohen e Halil Efrat 10 Ottobre ore 20.30 - presenta Sirio Luginbühl seguirà dibattito Un regista segue il padre in un viaggio alla scoperta del proprio passato nella Brigata Ebraica Shachar è un regista disoccupato che vive grazie al sostegno di suo padre, Slaiman, che gli consiglia di fare un film sulla Brigata Ebraica, in cui si era arruolato durante la seconda guerra mondiale. Shachar non è entusiasta della proposta ma quando scopre che forse Slaiman ha lasciato in Olanda dei “souvenirs”, ovvero dei figli avuti da due donne, decide di fare il film con l'intenzione di ritrovare i discendenti sconosciuti del padre. I due partono sulle tracce della Brigata, iniziando il loro viaggio in Israele, proseguendo in Italia, in Germania ed arrivando sino in Olanda. Lo spettatore può così conoscere la vera storia della Brigata Ebraica. In parallelo però Shachar porta avanti la sua ricerca segreta per ritrovare questi suoi parenti dimenticati sino a fare una sconcertante scoperta...