Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro
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Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro
Guida Dal 1996 La prima in Italia La Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro Dispensa dal volume: “Guida ai Percorsi di Orientamento e Formazione” Napoli, maggio 2007 edizione 2007 DISTRIBUZIONE GRATUITA IN TUTTE LE SCUOLE D’ITALIA Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Largo Chigi, 19 – 00187 Roma [email protected] www.pogas.it O E IL DIinvePAstireRTIMENTO LE POLITICHE GIOVANILI IL MINISTER gioventù significa e ad una Investire nella ani nella ricchezza delle nostre società di oggi e di dom Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive è stato istituito nel maggio del 2006. Per la prima volta nella storia della Repubblica, l’Italia si è dotata di una struttura di governo dedicata ai giovani e allo sport. E’una scelta strategica che colma il divario con gran parte dei Paesi dell’Unione Europea. Il Ministro è delegato ad esercitare le funzioni di indirizzo e coordinamento di tutte le iniziative, anche normative, in materia di politiche giovanili e attività sportive. Alle sue dipendenze opera, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento, una struttura volutamente snella e versatile affidata a tre dirigenti, di cui due donne. Guardiamo ai giovani com risorsa e non come ad un problema Il Ministero e il Dipartimento si offrono come sede di confronto per gli attori del composito mondo giovanile e, allo stesso tempo, offrono una solida sponda per le ragazze ed i ragazzi italiani. A tal fine, il Ministero promuove un’azione coordinata tra le altre strutture di Governo competenti ed anche tra le varie Regioni ed Autonomie locali. I principali filoni di lavoro riguardano l’accesso alla casa, alla salute, alla cultura, alla cultura informatica, alla rappresentanza e le politiche per la formazione, l’orientamento scolastico e professionale, il lavoro. Le iniziative del Ministero sono tenute insieme dall’idea della centralità delle giovani generazioni e della loro cittadinanza attiva. Occorre creare le condizioni perché i giovani possano essere protagonisti della loro crescita e del loro futuro, fare esperienza di autonomia e responsabilità nel cammino verso l’età adulta. E’ questa attenzione che fa di un insieme di provvedimenti ed iniziative una vera politica per i giovani, che gli da unità e significato e individua insieme le finalità ed i presupposti di ogni specifica proposta. TIVE LE ATTIVITÀ SPOR amentale Lo sport è un tassello fond di un moderno sistema di Welfare Lo sport costituisce un efficace strumento per accrescere il benessere dei cittadini, a partire dai più giovani. La cosiddetta “alfabetizzazione corporea ed emotiva” è fondamentale nelle fasi di crescita dei bambini. L’abitudine alla pratica sportiva aiuta a promuovere buoni stili di vita, a prevenire concretamente alcune malattie, a promuovere la sicurezza alimentare ed aiuta le persone anziane a star meglio. Lo sport può essere uno straordinario veicolo per superare molte forme di disagio sociale e di vera e propria disabilità fisica o psichica, come dimostra la vitale esperienza del Movimento Paralimpico Nazionale. Lo sport promuove, infine, anche i valori della tolleranza. Lo sport rappresenta per questo Governo un elemento importante del processo di costruzione della cittadinanza sociale ed un capitolo rilevante delle politiche pubbliche. Un tassello fondamentale di un moderno sistema di Welfare. Per questo motivo il Ministero è impegnato per sostenere la crescita della pratica sportiva fra tutti i cittadini italiani nelle scuole, nei territori e nella società. l’editoriale Una Guida per vincere la paura di Mariano Berriola* envenuti ragazze e ragazzi, professori e personale non docente di tutte le scuole superiori d’Italia, in questa “Guida alla maturità” 2007. Anche quest’anno, noi del “Corriere dell’Università e del Lavoro” abbiamo pensato a voi maturandi e all’importante momento che vi vedrà protagonisti di qui a breve, dell’esame più temuto della vostra vita sino ad oggi. Abbiamo prodotto un notevole sforzo per realizzare e distribuire la pubblicazione che avete sotto mano, con l’obiettivo di fornirvi qualche consiglio utile e perché no, di stemperare un po’ le tensioni che si accumulano in occasioni come questa. Spesso di fronte agli esami ci si fa cogliere dall’emotività, ma è del tutto normale. Non abbiate paura, affrontate la grande prova con coraggio, ma soprattutto con curiosità. Questo il mio consiglio. Quando mi sono trovato ad affrontare una grande prova o a dovermi misurare con un contesto nuovo, ho imparato a controllare la paura sostituendola con la curiosità. Mi chiedo sempre: “Come reagirò in questa circostanza, sarò all’altezza della situazione o del mio compito? ”E subito dopo anziché farmi p r e n d e r e dall’ansia mi dico: “Vediamo cosa succede”. Tanto ragazzi c’è tutta una vita per migliorare e le occasioni per dimostrare il proprio valore non mancheranno. Credo possa funzionare per ciascuno di voi. Anzi ne sono più che convinto. Ma veniamo alla Guida e alla sua struttura. Come nelle precedenti edizioni abbiamo ordinato il lavoro in tre sezioni distinte: Scuola, Università, Lavoro. Nella prima, la più ampia, vogliamo aiutarvi a prendere confidenza con l’esame di maturità, anche alla luce dei cambiamenti introdotti dal nuovo Governo. Questo per aiutarvi a capire meglio le parti che lo compongono, suggerirvi qualche rimedio da adottare e consigliarvi alcune semplici strategie che si riveleranno utili davanti alla commissione. Piccole e grandi indicazioni di natura pratica, psicologica, tecnica, supportate dai contributi eccellenti degli specialisti di ogni settore. Fra i consigli utili, quelli su come utilizzare al meglio il tempo negli ultimi giorni, come alternare ai momenti di studio quelli di distensione, e perché no, come allenare anche il corpo allo stress da esame. Nella seconda sezione, dedicata a tutti quelli che intendono proseguire gli studi, vi offriamo una panoramica sul mondo dell’università. Attraverso le sue offerte formative e le sue parole d’ordine, abbiamo cercato di farvi orienta- classe e agli atenei che ci hanno scelto per presentare la loro offerta formativa a voi studenti. Grazie anche a Vauro, che ogni anno ci omaggia delle sue vignette davvero divertenti. A voi tutti un grande in bocca al lupo! B * Direttore responsabile “Il Corriere dell’Università e del Lavoro” sommario SCUOLA re al meglio fra i corsi di laurea. Ce ne sono davvero tanti, e fra questi vi segnaliamo anche quelli a numero programmato. Ricordando che è obbligatorio per tutti il test di ingresso, con la sola differenza che per alcune facoltà è vincolante - cioè se non lo si supera non si entra – altre invece lo prevedono per individuare gli eventuali debiti formativi da colmare prima di iscriversi. Parliamo anche di diritto allo studio e delle opportunità di essere sostenuti economicamente con borse in denaro, posti alloggio ed altri contributi. Nell’ultima sezione, quella del lavoro, a b b i a m o pensato a q u a n t i vorranno da subito inserirsi nel mondo occupazionale. Ecco quindi un u t i l e vademecum su c o m e compilare un c u r r i c u l u m vitae, come preparare una lettera di presentazione e quali sono gli sbocchi e le prospettive che offre oggi il mercato alla luce dell’indagine svolta da Almadiploma. Vi segnalo che sul nostro sito: lastudenteria.com, ci sono notizie sempre aggiornate sul mondo dell’università e del lavoro, e che potete entrare in contatto con la nostra redazione per le vostre domande all’indirizzo [email protected]. Per chi volesse continuare gli studi, sarà in edicola a giorni la guida all’Università del “Corriere dell’Università e del lavoro”, uno strumento utile a chi deve ancora scegliere la facoltà cui iscriversi. Infine un ringraziamento particolare lo rivolgo a tutte le direzioni regionali con i loro uffici scolastici, ai delegati all’orientamento delle scuole superiori, a tutti i docenti che hanno contribuito alla realizzazione della guida, ai presidi che ne assicurano la distribuzione in • UNA MATURITÀ TUTTA NUOVA • SONDAGGIO – “Io speriamo che me la cavo” • LA PRIMA PROVA – Il primo giorno non si scorda mai • LA SECONDA PROVA – Scuola che vai materia che trovi • L’INTERVISTA– Nascosti tra le righe. Ecco chi sceglie le tracce • LA TERZA PROVA – Non c’è due... senza tre • STUDENTI CHE SARANNO FAMOSI – Massimiliano Rosolino, Matteo Maffucci, Sarah Maestri, Elisabetta Canalis, Paola Maugeri, Ascanio Celestini • L’ORALE – Davanti alla commissione • L’ESAME – Dalle aule al grande schermo • QUELLI CHE... SONO LAST MINUTE • GLI ESPERTI CONSIGLIANO • LA MARCIA DEL MATURANDO UNIVERSITÀ • WELCOME MATRICOLE • L’ALFABETO DELL’UNIVERSITARIO • VADEMECUM – L’abc per orientarsi • TUTTE LE CLASSI DI LAUREA LAVORO • DIPLOMATI... E ADESSO? COSTRUITE IL VOSTRO FUTURO I dati AlmaDiploma • IL LABIRINTO DEI CONTRATTI • I MESTIERI PIÙ RICERCATI SCU LA Una maturità tutta nuova PIÙ RIGORE E MAGGIORE CREDIBILITÀ. NON SOLO IN TERRITORIO NAZIONALE, MA ANCHE PER ACQUISIRE PIÙ COMPETITIVITÀ NEI SISTEMI SCOLASTICI EUROPEI. LA STRETTA CHE IL MINISTRO FIORONI HA INFERTO ALL’ESAME DI STATO È LA RISPOSTA AD UN DISAGIO CHE DA ANNI SI RESPIRAVA NELLE STANZE DI VIALE TRASTEVERE E IN ALCUNE SCUOLE. PERCHÉ PER GLI APPASSIONATI DELL’ISTRUZIONE, LA SERIETÀ VIENE PRIMA DI TUTTO. E AFFINCHÉ L’ESAME TORNASSE AD ESSERE CREDIBILE C’ERA BISOGNO DI METTERE A POSTO ALCUNE QUESTIONI. COME LA NUOVA NORMATIVA TENTA DI FARE. l ministro Fioroni aveva una priorità da realizzare. Neanche il tempo di arrivare a viale Trastevere, che una delle prime cose che ha fatto è stata quella di mettere mano all’esame di maturità. C’erano troppe piccole lacune, che proprio non gli andavano a genio. E il rischio era quello di far perdere credibilità ad una prova che da sempre segna un importante momento di passaggio. “Vogliamo una scuola seria, credibile, autorevole, che faccia andare a testa alta i nostri studenti in Italia e in Europa”, così infatti il ministro ha commentato lo scorso dicembre l’approvazione alle Camere del disegno di legge che I modifica l’esame di Stato. E anche se a molti di voi può essere sembrato un “colpo basso”, che vi avrà fatto esclamare “ma perché proprio quest’anno che tocca a me!”, le novità della maturità 2007 sono state pensate per ridare credito ad una prova che stava perdendo considerazione anche da parte delle università e del mondo del lavoro. Vediamole una per una. N.B. La nuova legge entrerà pienamente a regime a partire dall’anno scolastico 2008/2009, ma già da quest’anno ci saranno i primi adattamenti. Ammissione all’esame La commissione mista Dopo otto anni torna l’ammissione all’esame. Dal 1999 (anno di entrata in vigore della riforma Berlinguer) infatti, tutti gli studenti dell’ultimo anno erano ammessi alla prova finale. Da quest’anno, però, non sarà più così scontato. L’ammissione tornerà a rappresentare il primo scoglio da superare e sarà motivo di batticuore per alunni e genitori: soltanto coloro che mostreranno di possedere la preparazione adeguata potranno accedere agli esami. Ma non basta. Per sedersi al cospetto della commissione (a partire dal 2008/2009) occorrerà anche avere superato tutti i debiti formativi degli ultimi due anni. È la novità che incute più timore. Dopo anni di esami giocati “in casa” torna la commissione mista, per metà interna e per l’altra metà esterna. La commissione giudicatrice sarà composta al massimo da 6 prof, tre della propria classe e tre provenienti da altre scuole, generalmente della stessa provincia. A guidare gli esami sarà un presidente, anch’egli esterno, che quindi determinerà una maggioranza di insegnanti “sconosciuti”. Addio al presidente-notaio Fino allo scorso anno il presidente spesso era a capo di tutte le commissioni della scuola, o comunque, di numerose classi. Questo determinava la riduzione del suo ruolo a quello di un “notaio” che si limitava spesso a firmare documenti, senza riuscire a seguire da vicino le prove dei ragazzi. Da quest’anno il “boss” sarà tra voi. Secondo la nuova normativa infatti il presidente, sempre esterno, dovrà seguire i lavori di due classi e comunque non oltre 70 studenti. Maturo con lode Non solo più rigore e credibilità, ma anche valorizzazione delle eccellenze. Tra le novità di quest’anno rientra anche la lode per i più bravi. Chi infatti riuscirà ad ottenere 100, il punteggio massimo, senza far ricorso neanche ad un punto di bonus (la commissione dispone fino a 5 punti da assegnare in aggiunta al voto finale a chi abbia un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove d’esame di almeno 70 punti), potrà ottenere il riconoscimento della lode. Un freno ai privatisti Coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione SCU LA Il prontuario salva-esame dovranno sostenere una prova preliminare e potranno presentarsi in una scuola statale o paritaria del comune di residenza. Dall’anno prossimo, poi, anche chi si ritira a metà anno per poi presentarsi agli esami come privatista dovrà sostenere una prova che verifichi le conoscenze relative ai programmi dell’ultimo anno. Il principio, infatti, è che tutti gli studenti vengono scrutinati sul lavoro del quinto e lo stesso deve valere per chiunque si appresti a sostenere l’esame finale. “Saltatori” solo con carriere immacolate Stretta anche sui cosiddetti “saltatori”. La riforma Berlinguer prevedeva infatti che chiunque terminasse il quarto anno con la media dell’8 in tutte le materie potesse sostenere direttamente l’esame di maturità. Da quest’anno invece si cambia. Solo chi, oltre alla media dell’8 all’ultimo anno, abbia ottenuto anche la media del 7 nei due anni precedenti, senza essere stato mai bocciato, potrà sostenere l’esame con un anno di anticipo. L’obiettivo è quello di evitare che questa pratica si trasformi, come stava accadendo, in una formula per recuperare gli anni persi. Il risultato? Quest’anno i “saltatori” sono 140 contro i 3800 dello scorso anno! Padroneggiare gli argomenti Terza prova Prepararsi all’esame di Stato vuol dire studiare con metodo e costanza, pochi giorni di studio intenso difficilmente potranno servire a costruire una buona preparazione, ma niente panico. L’importante è dimostrare di padroneggiare l’argomento, e se arriva una domanda incomprensibile o aliena, cercate di dire almeno qualcosa sull’argomento in questione per poi passare ad uno affine che sapete bene. Dopotutto obiettivo dell’esame di maturità è anche quello di stimolare lo studente a creare ed evidenziare i collegamenti logici e temporali fra le varie discipline. A questo proposito può essere utile aver presentato una ricerca o un elaborato. Viene stabilita dalle singole commissioni d’esame. Avrà luogo il 25 giugno 2007. In caso di disabilità Il colloquio In presenza di alunni in situazione di handicap, la commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, può preparare prove equipollenti a quelle predisposte per gli altri candidati, con l’eventuale consulenza di un esperto. In caso di handicap visivo preventivamente segnalato, il Ministero provvede a trasmettere i testi della prima e della seconda prova in linguaggio Braille. Per i candidati che hanno seguito un piano di studi personalizzato e sono stati valutati dal consiglio di classe solo in base allo svolgimento di tale piano, la commissione d’esame elabora apposite prove differenziate, con esso coerenti, finalizzate al rilascio di un attestato finale relativo allo specifico curriculum seguito. L’esame orale prenderà il via i primi di luglio. Prove e date Guida a cura de www.lastudenteria.it Con l’introduzione del colloquio pluridisciplinare la tesina è diventata una prova di metodo per valutare le capacità dello studente di ideare una mappa concettuale e svilupparla per iscritto secondo un percorso scelto autonomamente. Non si tratta di un semplice riassuntino scolastico sugli argomenti studiati o di una ricerca tradizionale messa insieme grazie ad una buona enciclopedia, ma di un elaborato molto più simile – negli intenti se non nei risultati – ad una vera tesi di laurea. Con tanto di introduzione-premessa, sviluppo della struttura e conclusioni sugli obiettivi da raggiungere nella trattazione. Il voto finale Prima prova - Credito scolastico: ciascun candidato può far valere un massimo di 20 punti quale credito per l’andamento degli studi e per le esperienze formative e culturali maturate fuori della scuola ; - Punteggio prove scritte: sono 45 i punti totali a disposizione, ripartiti in ugual misura tra le tre prove (da 0 a 15 punti ciascuna). Ognuna delle prove è giudicata sufficiente se consegue almeno 10 punti; - Punteggio colloquio: sono 35 i punti da assegnare. Il colloquio è giudicato sufficiente se consegue almeno 22 punti; - Bonus: è di 5 punti e può essere assegnato dalla commissione in aggiunta al voto finale a condizione che si abbia un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove d’esame di almeno 70 punti. Italiano. È uguale per tutte le scuole. Si svolge il 20 giugno 2007. Seconda prova Ha per oggetto una materia caratterizzante il tipo di scuola e, quindi, varia secondo gli indirizzi. Si svolge il 21 giugno 2007. Gli indirizzi di studio della nostra scuola, sia di ordinamento che sperimentali, comprendono una o più materie caratterizzanti. In presenza di due o più materie di indirizzo, i criteri adottati nell’individuazione di quella prescelta come seconda prova sono i seguenti: Dispensa dal volume: “Guida ai Percorsi di Orientamento e Formazione” Napoli, maggio 2007 ————————————————————— in collaborazione con Miur - Uffici Scolastici Regionali direttore responsabile La tesina L’esame di Stato consiste in tre prove scritte e un colloquio orale. Le commissioni si riuniscono quest’anno tra il 18 e il 19 giugno. - prevalente specificità della materia individuata rispetto alle altre che possono essere destinate alla seconda prova; - maggiore consistenza del carico orario settimanale; - compiutezza e organicità del relativo programma in funzione della formulazione di una traccia di tema coerente con gli obiettivi di un esame di stato; - alternanza nella scelta della materia rispetto a quella assegnata nella decorsa sessione, in presenza di pari specificità delle due discipline. La La durata delle prove scritte, che si svolgono in tre giorni diversi, viene indicata dal Ministero. Nei licei artistici e negli istituti d’arte la seconda prova consiste in un progetto che può svolgersi in più giorni con il conseguente rinvio della terza prova. Ma secondo la nuova normativa, dal prossimo anno anche gli istituti tecnici e professionali avranno a disposizione più giorni per svolgere le prove che richiedono progettazione in laboratorio. Mariano Berriola e-mail: [email protected] Il voto finale è espresso in centesimi ed è determinato dalla somma di varie componenti: N.B. La nuova normativa prevede una distribuzione diversa dei crediti: 25 dal giudizio di ammissione, 45 dalle prove scritte e 30 dal colloquio orale. La novità entrerà a regime tra due anni, ma già ora i voti finali del terzo anno concorreranno ad individuare il numero di crediti con cui poi si verrà ammessi all’esame di Stato. Segreteria di redazione: Ivana Berriola Marketing, Sviluppo, Pubblicità: Francesco Barone Grafica e impaginazione: Alfredo Cozza Amministrazione: Marco Minucci Diffusione: Ciro Garenna Pubblicità istituzionale e locale W&P srl 06 45427800 - 08119574965 Piazza Enciclopedia italiana, 50- 00186 Roma Nazionale Via del Forte Tiburtino 98 00159 Roma - Tel. 06.9761.7415 hanno collaborato Vauro - Manuel Massimo - Maria Grazia Abbate Monica Satriano - Simone Turchetti - Silvia Gusmano Stampa: STIEM spa - via delle Industrie, 5 84084 Fisciano - Salerno uff.comm. 3358005346 , L i n d a g i n e SCU LA “Io speriamo che me la cavo” LA DATA FATIDICA SI AVVICINA E INIZIANO LE PALPITAZIONI. ABBIAMO SCATTATO UN’ISTANTANEA DEI GIOVANI MATURANDI: IMPAURITI MA NON TROPPO, TEMONO SOPRATTUTTO LA PROVA ORALE. PERCHÉ PER GLI SCRITTI C’È SEMPRE UNA VIA DI FUGA,TRA SUGGERIMENTI, CARTUCCIERE E CELLULARI. E ALLA PEGGIO, INVOCHERANNO QUALCHE SANTO IN PARADISO. paventati dall’esame e ancor di più dalla prova orale. Scaramantici, ma non troppo. Più sicuri dei mezzi altrui che dei propri, confidano senza esitazioni nei consigli dei prof e non nascondono l’amarezza nel dover abbandonare gli affezionati compagni di classe, complici di avventure e sventure difficilmente dimenticabili. È il ritratto dei 323 diplomandi intervistati in un’indagine de “Il Corriere dell’Università e del Lavoro” condotta nel mese di aprile. 20, 21 e 25 giugno. Le date degli scritti si avvicinano inesorabilmente e i ragazzi affronteranno la verifica portando con sé un bagaglio carico di ansie e paure, ma anche di speranze e ricordi. L’istantanea da noi scattata conferma vecchie tendenze e accende nuove luci sul rapporto tra studenti ed esame di Stato. La paura fa sempre novanta e solo uno sparuto gruppo, pari all’8,7% del campione, si ritiene immune da qualsiasi preoccupazione. È il colloquio orale a rappresentare il principale motivo di angoscia. Sarà per il timore che incute il confronto vis-à-vis, sarà perché a differenza delle prove scritte non c’è nessuna possibilità di ricorrere ad altri espedienti, fatto sta che la verifica orale è temuta dal 29,7% dei ragazzi. La seconda prova, diversa da istituto a istituto e caratterizzante l’indirizzo di studio prescelto, suscita perplessità in un candidato su quattro, mentre il quiz multidiciplinare tormenta il 23,8% dei futuri diplomati. Più rilassati, invece, in vista del compito d’italiano: solo il 7,4% se ne preoccupa. E se il panico li rincorre come un’ombra nascondendosi in ogni angolo e le eventuali difficoltà non tardano ad arrivare, ecco che in soccorso dello studente smemorato arriva il coraggio di copiare. Il 37,5% cercherà, infatti, di superare i possibili intoppi copiando, contro il 28,5% di volenterosi che tenterà con calma S Come conti di riuscire a superare un momento di difficoltà di fare mente locale sui produrante le prove scritte? grammi studiati durante l’anno. Sempre in caso di intralci, Cercherò con calma di fare mente un valido aiuto può arrivare 28,5% locale sui programmi studiati dai professori, ai quali faranno durante l’anno appello, speranzosi, il 15,8% 15,8% Spero nell’aiuto dei miei professori degli alunni. Ultima sponda, invece, il secchione della clasChiederò aiuto 11,5% se, che solo l’11,5% degli stual secchione della classe denti in panne prevede di consultare. I più spavaldi, 37,5% Tenterò di copiare quelli che non hanno dubbi sulla possibilità di copiare, Altro 3,7% preferiscono di gran lunga gli strumenti tradizionali, senza Non so 3% però sottovalutare il prezioso ausilio della tecnologia. 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 L’assoluta maggioranza di chi ha dichiarato che copierà (47,2%), si servirà di bigliettini Quale strumento userai per copiare e fotocopie abilmente nascosti in ogni angolo dei propri induSpero di riuscire 15,7% menti. Manabili e bignami ad utilizzare il telefonino saranno utilizzati dal 10,7% Bigliettini e fotocopie 47,2% dei “furbi”, così come la cartucciera con le prove svolte Cartucciera 10,7% (10,7%). E se la tradizione non con le prove svolte viene smentita, l’innovazione 10,7% Computer palmare non è certo ignorata. Il 15,7% spera di poter utilizzare addi7,4% Manabili e bignami rittura il telefonino e il 10,7% si spinge oltre prevedendo 10,7% Altro l’uso del computer palmare. Pieni di fiducia nei confronti 6,6% Non so dei prof, si affidano per lo più ai loro consigli (41,5%) per 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 affrontare con successo l’esame. Ma torna di nuovo il ricorso alle tecnologie informatiche quando il 22,3% dei ragazzi rerà ad un gesto scaramantico, prof più caro. Solo al 3,7% manchedichiara di confidare su Internet per l’11,5% indosserà il suo indumento ranno le occupazioni e le autogestiola propria preparazione. Seguono i portafortuna e solo il 5,9% porterà ni. Più di uno su dieci (12,7%), però, consigli di amici (15,8%) e genitori con sé un corno o un ferro di cavallo. non sarà per nulla dispiaciuto di (9,6%). Mentre ai giornali o alle Nessun dubbio sui maggiori rim- abbandonare scuola, prof e compapubblicazioni specializzate fa ricorso pianti una volta finita la scuola. Il gni. il 4% degli studenti per arricchire le 39,7% sarà tormentato dalla nostalQualunque siano le paure, le speproprie conoscenze. gia per i compagni di classe, il ranze, i ricordi e anche i trucchi con Più agnostici che scaramantici, il 17,6% ricorderà con tristezza l’av- cui affronteranno l’esame, gli stu28,5% non crede alla superstizione ventura e il divertimento delle gite denti più diligenti e quelli meno prementre il 23,5% si affiderà a una scolastiche. Gli indimenticabili “filo- parati, a ciascuno il suo in bocca al preghiera piuttosto che ad un solo ni”, individuali o di massa, manche- lupo e che le vacanze arrivino presto gesto religioso prima di entrare in ranno al 9,9% dei maturandi. E la per tutti! aula il fatidico giorno. Il 16,7% ricor- stessa percentuale rimpiangerà il Monica Satriano , L i n d a g i n e SCU LA Per la tua preparazione, ti affidi di più ai consigli di: Professori I ragazzi 41,5% Genitori Stefano, 18 anni 9,6% Amici “CHE ANGOSCIA I PROF ESTERNI!” “Da quest’anno l’esame sarà più rigoroso vista la presenza dei commissari esterni. La novità mi rende abbastanza ansioso perché sarà inevitabile studiare di più. I prof esterni non ti conoscono e giudicheranno solo in base ai risultati del momento. Attendo con trepidazione le vacanze estive e nel frattempo sto puntando molto sulla preparazione della tesina”. 15,8% 4% Giornali/ pubblicazioni specializzate 22,3% Internet 4,3% Altro 2,5% Non so 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Quale prova ti preoccupa di più? La prima prova “LE DIFFICOLTÀ? SI PUÒ SEMPRE COPIARE!” “L’esame è diventato un peso sulle spalle che non vedo l’ora di poter scrollare. Mi sto preparando accompagnato da uno stato d’animo piuttosto agitato, temo soprattutto i membri esterni che non conosco. Cercherò di fare affidamento alle mie conoscenze ma non escludo di copiare, e di tentare di farlo in tutti i modi, se dovessi incappare in qualche intoppo”. 7,4% La seconda prova 25,4% La terza prova Michele, 18 anni 23,8% 29,7% L’orale Vanessa, 18 anni L’esame non mi preoccupa 8,7% non so 5% 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Qual è il rito a cui ti affiderai prima di entrare in aula? Una preghiera (o anche solo un gesto religioso) 23,5% 11,5% Indosserò il mio indumento portafortuna Gabriele, 18 anni 16,7% Farò un gesto scaramantico Porterò con me un corno (o ferro di cavallo) 5,9% 28,5% Nessuno, non credo a queste cose 6,8% Altro 7,1% Non so 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 I compagni di classe “SARÀ STORICA LA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI” “Non vedo l’ora di finire, anche se mi mancheranno i miei compagni e alcuni prof che nei momenti di difficoltà hanno saputo incoraggiarmi. Per l’esame sono serena, è inutile farsi prendere dal panico troppo tempo prima. Spero di godermi gli ultimi giorni in compagnia dei miei amici e farò di tutto per rendere memorabile la notte prima degli esami”. 39,7% 9,9% 3,7% L’occupazione 9,9% Poter fare sega/filone/bigiare 17,6% Le gite 12,7% Non rimpiangerò nulla Altro 3,4% Non so 3,1% 0 5 10 15 20 “RIMPIANGERÒ LA TENTAZIONE DELL’ILLECITO” “Ciò che più mi preoccupa dell’esame è fare una figuraccia. Spero di essere promosso, ma se non sarà così non ne farò un dramma. Sicuramente la notte prima degli esami prenderò un tranquillante per poter affrontare la prova con maggior lucidità. L’unica cosa di cui mi pento è di esser stato troppo pacato in questi anni, avrei voluto fare qualche magagna in più: sono indimenticabili…” Ilaria, 19 anni Cosa rimpiangerai di più della tua scuola? Il prof capace di ascoltarci “LA SCUOLA È STATA IL MIO BINARIO” “Mi terrorizza la prova orale perché le interrogazioni mi mettono ansia. Se agli scritti hai il tempo di ragionare, all’orale puoi essere colta da vuoti di memoria. In questi anni la scuola mi ha fatto sentire protetta, al sicuro. Adesso il futuro un po’ mi spaventa. Ancora non so cosa farò terminata la scuola e la paura di prendere decisioni sbagliate, e per di più senza nessuna guida, è tanta”. 25 30 35 40 45 50 Indagine a cura di: Letizia Terra, David Liberati, Gabriele Chessa, Erika Carpinella, Vlentina De Matteo, Gioia Pistola, Ilaria Dioguardi, Raffaella Forte prima pr va Il primo giorno non si scorda mai È ARRIVATO IL GRANDE GIORNO. SIETE SEDUTI AL VOSTRO BANCO, IL PRESIDENTE APRE LA FATIDICA BUSTA E FINALMENTE ECCO LE TRACCE TANTO AGOGNATE. AVRETE TRA LE MANI UN PLICO DI FOGLI CONTENENTE TUTTE LE PROPOSTE MINISTERIALI.A QUESTO PUNTO, UN BEL RESPIRO E GIÙ A LEGGERE ATTENTAMENTE OGNI TESTO. COME AL SOLITO, CALMA E SANGUE FREDDO SARANNO LE ARMI PIÙ PREZIOSE. Analisi del testo - Tipologia A comprensione complessiva, analisi e commento del testo, approfondimenti. Consiglio: ricordatevi di trattare in maniera equilibrata tutte le parti e di seguire l’ordine delle domande proposto dalla traccia. Questa tipologia è consigliata a chi possiede capacità logico-critiche e solide nozioni letterarie. l testo da analizzare può essere in prosa o in poesia, letterario o non, ed è corredato da indicazioni sull’autore e sull’opera da cui è tratto il passo. È importante individuare la natura del testo e le sue strutture formali, interpretarlo, contestualizzarlo e commentarlo in maniera personale. Si tratta di una prova guidata, perciò le domande attraverso cui articolare il testo sono suddivise in tre sezioni: parafrasi e I Redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale” - Tipologia B uesta tipologia propone documenti e fonti, riguardanti quattro ambiti diversi: artistico-letterario, socio-economico, storico politico, tecnico-scientifico. Una volta stabilito l’argomento di maggior interesse, si potrà scegliere se trattarlo o nella forma di un “saggio breve” o come un “articolo di giornale”. Q Saggio breve essenziale apportare all’argomento dati e spunti sulla base dei quali costruire una trattazione concretamente argomentata e anche dialetticamente condotta. Non è richiesto di fornire un vero “dossier” di documentazione, ma è comunque indispensabile indicare dati statistici, citazioni strettamente pertinenti, brani di documenti (talora anche figurativi), testimonianze, suggerimenti di rinvio a questioni connesse all’argomento proposto e prospettive alternative. Se dimostrate di possedere questo corredo documentario, accompagnato da una breve citazione delle fonti, riuscirete a esaltare le vostre attitudini critiche e le conoscenze nei campi più disparati. Data la sua impostazione critica e argomentata, è preferibile che strutturiate il saggio con paragrafi e brevi note. Il registro linguistico dovrà essere argomentativo e oggettivo, includere termini tecnici, appropriati ed eventualmente spiegati. Consiglio: concentratevi sulla scelta di un titolo accattivante, che da una parte riassuma il contenuto del testo e dall’altra ne suggerisca una chiave di lettura. È Articolo di giornale ualora decidiate di sviluppare l’argomento indicato nella forma di un articolo di giornale, vi verrà richiesto di indicare: - il tipo di giornale sul quale pubblicare la notizia (quotidiano d’informazione di carattere nazionale o regionale, giornale specializzato, settimanale, etc.); - il settore specifico in cui collocarla (prima pagina, pagine di cronaca estera o nazionale, sezioni speciali, etc.). La struttura dovrà essere lineare, sottotitolata e inframmezzata da battute di interviste; il registro linguistico, coerente con le caratteristiche della testata di riferimento. Consiglio: poiché la trattazione di un argomento giornalistico si giustifica solo in virtù della sua “attualità”, è necessario trovare un riferimento (reale o immaginario) a circostanze vicine nel tempo che rendano il tutto verosimile per un pubblico contemporaneo. Dovrete dunque dimostrare di essere informati, preparati e originali. Ricordate di rispettare la regola delle “5 W”: Who, What, When, Where, Why. È la grammatica di ogni buon giornalista! Q Tema di ordine generale Tipologia D Tema di argomento storico Tipologia C i tratta del tradizionale tema storico inerente al programma dell’ultimo anno di studi. Consiglio: è la scelta che permette maggiore libertà argomentativa e un’interpretazione più personale della traccia proposta. Rileggere la Storia serve a capire il presente... S n questo caso il candidato deve dimostrare: - correttezza e proprietà nell’uso della lingua (ortografia e grammatica, sintassi lineare, punteggiatura, declinazione dei verbi); - possesso di adeguate conoscenze relative all’argomento scelto; - attitudine al pensiero critico e alla costruzione di un discorso coerente. Consiglio: attenzione a non uscire fuori tema divagando con opinioni personali. È sufficiente supportare la trattazione con citazioni di scrittori, storici o critici. Organizzate un discorso lineare evitando incisi, parentesi e subordinate! E soprattutto, cercate di proporre un’argomentazione originale. I prima pr va Moravia, bullismo e morti bianche… a m e t Toto IL GIOCO PREFERITO DAI MATURANDI HA PRESO IL VIA. C’È CHI SCOMMETTE TUTTO SU SVEVO E MORAVIA, E CHI È CERTO CHE CI SARÀ CARDUCCI. L’EUROPA, CALCIOPOLI E IL BULLISMO HANNO LA MEGLIO NELLE ALTRE TIPOLOGIE. OGNUNO PENSA DI AVERE LA SOFFIATA GIUSTA,MA PER QUALCUNO IL BELLO DELL’ESAME STA PROPRIO NEL NON SAPERE COSA USCIRÀ. ullismo e ambiente, Svevo e Moravia, l’Europa e calciopoli. Sono tante le caselle nel gioco di società più in voga tra i maturandi: il tototema. A poche settimane dal gong d’inizio, studenti e professori sono già impazienti di sapere cosa passa per la testa del ministro Fioroni: con che criteri sceglierà le tracce per la prima prova dell’esame di Stato? Nessuno è davvero convinto di poter indovinare, ma tutti ci provano perché si sa…chi non risica non rosica e intuire almeno uno degli otto titoli sarebbe un colpo da novanta. Così, mentre su internet si scatenano commenti e scommesse dei ragazzi, da dietro le cattedre si azzarda qualche previsione e si allenano gli studenti di conseguenza. Come al solito, però, allievi e docenti non sono sulla stessa linea d’onda. Mentre i primi vanno a caccia di anniversari e ricorrenze, i secondi fanno un po’ di dietrologia provando a immaginare che aria tira in viale Trastevere. Eclatante l’esempio di Carducci. Per i maturandi ha tutte le carte, o meglio, le date in regola per rientrare nella rosa dei prescelti. È morto cento anni fa e nel 1906 fu il primo italiano a vincere il premio Nobel per la letteratura. Ma i prof lo escludono. “Era un autore in auge ai miei tempi – esclama Roberto Silvani, dirigente scolastico del liceo scientifico A. Volta di Milano – oggi i suoi ideali patriottici sono passati di moda!”. Dello stesso avviso Luciana Vergaro, docente di italiano del liceo classico M. Buratti a Viterbo, che afferma: “Le sue problematiche sono decisamente poco attuali e gli anniversari non vanno tenuti in gran conto”. Ancora più categorica la professoressa Mariangela Bellu del liceo T. Tasso di Roma: “Se esce Carducci con un ministro di centrosinistra, scrivo una lettera di protesta! I ragazzi considerino invece la possibilità che vengano scelti i testi di alcuni scrittori stranieri particolarmente in voga: i maghrebini o i turchi per esempio”. Maggiore successo riscuote invece l’ipotesi Moravia, di cui ricorre il centenario dalla nascita: è una voce più moderna e soprattutto è un autore di prosa. Negli ultimi anni, infatti, la poesia ha fatto la parte del leone nelle tracce della prima tipologia, quella che richiede l’analisi del testo. Per lo stesso motivo molti professori fanno il nome di Svevo, un grande scrittore che non ha avuto mai l’onore di diventare oggetto d’esame. Anche Manzoni non va B Da giugno ogni giorno commenti indiscrezioni e consigli sull’esame di maturità sul nostro sito www.lastudenteria.it trascurato. Da Patti, in provincia di Messina, la professoressa Cecilia Garbellotto dell’Istituto Tecnico Commerciale F. Borghese, spiega: “È uno scrittore che ha affrontato il tema del rapporto tra morale e società, tema che sta a cuore a un politico di provenienza democristiana come Fioroni”. E per quanto riguarda le altre tipologie? Sembra esserci solo l’imbarazzo della scelta. Mentre i ragazzi si lasciano suggestionare dai titoli di giornali e telegiornali (la violenza negli stadi e nelle scuole, le risorse energetiche rinnovabili, i Trattati di Roma del 1957, i Dico, le morti bianche), i professori pensano a un approccio “più soft” del ministero: gli argomenti che hanno dominato la cronaca e la politica degli ultimi mesi verranno certamente tirati in ballo, ma senza scendere nello specifico. Così, più che della proposta di legge sulle unioni di fatto, nelle tracce si parlerà del rapporto tra etica e società ed è probabile che, senza fare un riferimento esplicito agli atti di bullismo, i maturandi verranno interpellati sui problemi legati all’educazione e alla legalità. A tal proposito, il professor Nello Grisolia, del liceo scientifico E.Vittorini di Napoli osserva: “Nei titoli in genere si persegue un profilo alto, evitando di scendere nell’agone politico stretto”. Infine il tema del lavoro con tutto ciò che comporta: incidenti, precariato, lotte sindacali. Secondo molti è bene aspettarselo non solo perché recentemente ha interessato molto il dibattito pubblico, ma anche perché riguarda il futuro prossimo degli “studenti agli sgoccioli”. Se tutti questi pronostici, tuttavia, dovessero avere l’effetto di aumentare l’ansia dell’esame anziché placarla, si può sempre optare per altri metodi. Sul web, nei forum degli studenti, c’è chi rivela trionfante l’ultima scoperta: nelle scuole italiane in Australia le tracce vengono aperte dieci ore prima e con un po’ di organizzazione si potrebbe avere qualche dritta. Altri invece cercano di convincere i compagni che il tototema è controproducente: “il bello dell’esame – dicono – sta proprio nel non sapere cosa uscirà”. Silvia Gusmano “Badare alla tecnica di argomentazione” I CONSIGLI DEL LINGUISTA LUCA SERIANNI, DOCENTE DELLA SAPIENZA DI ROMA, PER AFFRONTARE LA PRIMA PROVA uò bastare qualche accortezza per dare ai commissari d’esame l’impressione di avere una buona padronanza della lingua scritta: “saper usare la punteggiatura, per esempio, inserendo nel testo punti e virgola e capoversi”. Il professor Luca Serianni, docente di Storia della lingua italiana a “La Sapienza” di Roma, dà pochi semplici consigli agli studenti che si preparano a scrivere il tema di maturità. E sulla loro conoscenza dell’italiano è piuttosto ottimista. Professore, uno dei criteri di valutazione all’esame di Stato è la padronanza della lingua italiana. A suo avviso è una competenza diffusa tra i giovani d’oggi? La loro conoscenza della lingua parlata è molto buona. Qualche dubbio si può avere sulla lingua scritta. Pensiamo ad esempio al lessico cosiddetto intellettuale. I giovani a volte non conoscono P parole come “dirimere”, “faceto”, “illazione”, “legislatura”. Parole importanti che si trovano sui quotidiani e che un maturando dovrebbe comprendere perfettamente. Gli adolescenti oggi chattano e mandano sms: canali di comunicazione che storpiano la lingua. È un fenomeno innovativo o preoccupante? È un fenomeno positivo perché moltiplica le possibilità di espressione e non credo influisca sul resto della lingua. Posso scrivere “cmq” in un sms, ma continuerò a scrivere “comunque” in altri contesti. Le lingue straniere – l’inglese soprattutto – e il linguaggio tecnologico invadono sempre di più l’italiano: è una tendenza da combattere o da assecondare? Combatterla sarebbe inutile. È auspicabile, tuttavia, evitare gli anglicismi puramente di moda. Perché dire “abstract” invece di “riassunto” o chiamare una portineria “control room”? Si tratta di un problema di buon senso. La prova d’italiano all’esame di Stato: che consigli darebbe agli studenti? Il consiglio fondamentale è quello di badare alla tecnica di argomentazione: partire da una scaletta e scandire il ragionamento con gli adeguati connettivi (infatti, dunque, allora d’altra parte…). Bisogna poi evitare i salti di tono e alcune forme sbagliate ma molto comuni, come “più paritario” o “più eccezionale” . Che ricordo ha del suo esame di Stato? Fu una prova davvero fisico-intellettuale: per due settimane ho studiato quattordici ore al giorno…mai arrivato a tanto dopo! Ma ne ho un ricordo positivo, come un ciclista che abbia vinto una tappa che sa non potrà ripetersi. s.g. seconda pr va Scuola che vai materia che trovi SUPERATO IL PRIMO STEP, IL COMPITO D’ITALIANO, BISOGNA ORA FARE I CONTI CON LA SECONDA PROVA, DIVERSA A SECONDA DELL’INDIRIZZO DI STUDIO PRESCELTO. NIENTE DI ECCEZIONALE SE NEL CORSO DELL’ANNO AVETE STUDIATO CON CONTINUITÀ SEGUENDO I CONSIGLI DEI VOSTRI PROF. ESERCIZIO, STATO D’ANIMO SERENO E UNA BUONA DOSE DI POSITIVITÀ VI AIUTERANNO A SUPERARE L’ESAME SENZA TROPPE DIFFICOLTÀ. ECCO PER VOI UN RIEPILOGO DELLE DISCIPLINE PER CIASCUN ISTITUTO E I PREZIOSI SUGGERIMENTI DEGLI INSEGNANTI. PRONTI? LA VERIFICA VI ASPETTA GIOVEDÌ 21 GIUGNO ALLE 8.30. Prof. Bruno Zannini Liceo Classico Liceo Ginnasio Statale “E.Q.Visconti” Roma “Occhio alla globalità del testo” Latino commissario esterno Traduzione dal latino di un brano d’autore di lunghezza media di 15 righe. Tempo a disposizione: quattro ore. È la classica versione a cui gli alunni del classico sono abituati e che si alterna alla prova di greco come da tradizione. Raramente vengono proposti brani di autori tardi, ai quali si preferiscono quelli classici su cui i ragazzi sono solitamente allenati. Alla traduzione i più bravi possono aggiungere un commento al testo. Liceo Scientifico Matematica commissario esterno Come da tradizione, la prova di matematica per il liceo scientifico comprende 2 problemi articolati in domande, più un questionario di 10 domande. I candidati devono risolvere un problema tra i due proposti e rispondere almeno a 5 dei 10 quesiti. La gamma degli esercizi copre tutto il programma affrontato nei 5 anni di studio. “Tradurre sistematicamente, lavorare non sulle parole, come spesso fanno i ragazzi, ma sul periodo e sulle frasi. Capire il senso del testo partendo dal titolo. Concentrarsi sull’ordinario e non fare l’extra. Sono alcuni accorgimenti che aiutano a svolgere la prova nel migliore dei modi. Consiglio anche di esercitarsi durante l’anno a tradurre brani d’autore con testo a fronte come correttore, per incrementare il livello di difficoltà della prova. Chi lavora costantemente non può non arrivare all’esame preparato”. Prof.ssa Laura Giannini Liceo Scientifico “L. Da Vinci” Firenze “Sì all’elasticità mentale” “Gli argomenti e i calcoli da sviluppare sono tanti, per cui è necessario aver maturato una certa elasticità. Bisogna arrivare all’esame evitando l’apprendimento mnemonico dei procedimenti, dimostrando di saper ragionare e di aver compreso il problema nella sua complessità. I tranelli possono esser tanti ma occorre mantenere la calma senza spaventarsi di fronte ad eventuali difficoltà. E’ una prova alla quale i ragazzi sono abituati, è difficile che il fatidico giorno si trovino completamente impreparati”. seconda pr va Liceo Linguistico Prof. Enrica Persico Liceo Linguistico “Grazia Deledda” Genova Lingua straniera “Non siate precipitosi” commissario interno “Non sarà la prima volta che affronteranno questo tipo di prova, per cui è difficile che i ragazzi possano trovarsi impreparati all’esame se nel corso dell’anno si sono sempre esercitati su questa stessa tipologia di compito. La comprensione del testo è più semplice del tema, per questo i ragazzi la preferiscono. Ma commettono l’errore di concentrare la loro preparazione nelle risposte alle prime domande trovandosi poi nella condizione di non avere più nulla da scrivere. Il consiglio in questo caso è di non essere precipitosi. Per il tema di attualità, invece, consiglio di leggere molto e di sceglierlo solo se si conosce molto bene l’argomento.” Comprensione del testo e svolgimento di un tema di attualità. Su una di queste due tipologie di prova a scelta, i ragazzi del liceo linguistico devono verificare la loro preparazione in sede d’esame. Per la comprensione del testo, che può essere letterario o di attualità, sono previste una serie di domande, il riassunto del brano per accertare la capacità di sintesi e un breve tema sull’argomento trattato nel testo. Chi preferisce il tema, invece, deve svolgere un elaborato, su una serie di titoli proposti, nella lingua straniera prescelta. Il tempo a disposizione è di sei ore ed è possibile consultare il dizionario bilingue. Liceo Artistico Architettura commissario interno Le prove spaziano dalla pittura alla scultura, passando per l’architettura, a seconda dell’indirizzo specifico. Per gli alunni di architettura l’esame consiste nello sviluppare un progetto architettonico avendo a disposizione sei ore di tempo al giorno per tre giorni consecutivi. Si tratta di tracce sufficientemente elastiche che richiedono la progettazione di un edificio o un complemento di edificio che fa riferimento ad un’architettura preesistente. Prof.ssa Marilena De Biase Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” Torino “Sappiate gestire il tempo di lavoro” “Durante l’ultimo anno i ragazzi vengono abituati a lavorare tanto per sviluppare tematiche progettuali e organizzare correttamente il tempo di lavoro. Sanno, per esempio, che entro le prime due ore devono mettere a punto il progetto, entro il secondo giorno definirlo a livello descrittivo ed entro il terzo renderlo graficamente. L’esame richiede certamente una componente di studio ma non bisogna sottovalutare l’esperienza progettuale”. Prof. Giuseppe Biscaglia Istituto Magistrale Istituto Magistrale Statale “Emanuele Gianturco” Potenza “Primo comandamento: capire la traccia” Pedagogia commissario esterno Due quesiti da scegliere tra quattro proposte che comprendono due o tre domande a cui il candidato deve rispondere in maniera specifica e articolata. La prova è costruita in modo da consentire agli alunni di sviluppare le tracce in un’ottica interdisciplinare, spaziando dalla pedagogia alla sociologia e abbracciando tutte le discipline delle scienze umane. “L’errore nel quale più frequentemente incorrono i ragazzi è collegare la traccia del compito, che spesso prende spunto dalle citazioni di qualche autore, all’autore stesso, finendo per svolgere l’esame in maniera completamente sbagliata. In realtà la citazione spesso è solo l’occasione per introdurre un tema di carattere generale che deve essere sviscerato dimostrando di aver maturato conoscenze che attengono all’area disciplinare nel suo complesso. Consiglio, quindi, di fare sempre attenzione alla traccia prima di iniziare”. Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Elettronica, telecomunicazioni e applicazioni - commissario esterno Un’unica traccia di impostazione generale e descrittiva con due o tre temi da trattare a blocchi. Questa la tipologia di prova sulla quale sono chiamati a verificare la loro preparazione gli alunni dell’indirizzo elettronica e telecomunicazioni. In 6 ore bisogna sviluppare la prova che potrà riguardare la vecchia tecnologia analogica o, più probabilmente, il digitale. Prof. Antonio Chiodi Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “R.Pagliaccetti” Giulianova (TE) “Ricordate gli esercizi già svolti” “L’esame esige una buona preparazione perché il programma è molto vasto e il compito va affrontato sia dal punto di vista teorico che applicativo con calcoli e soluzioni di problemi. Gli alunni commettono spesso l’errore di travisare la traccia svolgendo un tema non richiesto. Consiglio allora di recuperare i quesiti presenti sul manuale, che i ragazzi hanno la possibilità di consultare, in modo da poter rielaborare e interpretare il problema assegnato confrontandolo con quelli svolti durante l’anno”. seconda pr va Istituto Agrario Zootecnica commissario esterno Gli alunni dell’indirizzo sperimentale devono cimentarsi con una relazione tecnica sulle tematiche alimentari e sanitarie degli animali. Un’unica traccia da sviluppare in sei ore. Negli ultimi anni gli argomenti assegnati spaziavano dalle tecniche di allevamento della vacca da latte alle problematiche di allevamento del vitello dallo svezzamento in poi. Prof. Felice Arona Isituto Tecnico Agrario Statale “F. Eredia” Catania “Vietato copiare!” “Usare la terminologia appropriata, essere coerenti con la traccia ed evitare di copiare. Mi sembrano questi i principali segreti per una prova di successo. L’errore che i ragazzi commettono più spesso è di copiare pur di scrivere qualcosa. In realtà basta una semplice rielaborazione degli argomenti studiati, trattati con un linguaggio tecnico, ed ecco che l’esame è superato”. Istituto Tecnico Commerciale Prof.ssa Jolanda Napolitano Istituto Tecnico Commerciale Statale “Rosa Luxemburg” Bologna “Attenti all’orologio” Economia aziendale “Gli alunni sono abituati alle simulazioni svolte durante l’anno quindi sanno come dovrebbe essere condotta la prova e conoscono la griglia di valutazione preparata dai docenti, anche se le tracce che arrivano dal Ministero spesso sono molto tecniche e fin dalla loro formulazione perdono di vista la preparazione dei ragazzi Il segreto è preparare una scaletta prima di iniziare a svolgere il compito, focalizzando i quesiti principali ed evitando inutili perdite di tempo. Quindi, comprendere bene la traccia e razionalizzare il tempo a disposizione mi sembrano i due punti chiave per affrontare con successo l’esame”. commissario esterno Impostare un bilancio oppure, più raramente, trattare un argomento di impresa bancaria. Su queste due grandi trame è impostata la seconda prova di Economia aziendale. Sei ore a disposizione per elaborare la traccia presente nel cappello teorico, risolvere un caso pratico, rispondere ad almeno uno fra i vari problemi proposti. Sì all’uso della calcolatrice e anche al manuale tecnico, autorizzato dal Ministero ma controllato dalla commissione d’esame. Istituto Tecnico per Geometri Prof. Andrea Nardelli Istituto Tecnico per Geometri “E.Masi” Foggia Topografia commissario esterno Un grande impegno quello della prova di topografia per i futuri geometri. Otto ore di tempo a disposizione per un’unica traccia da svolgere in due parti: una teorica, l’altra grafica. Si tratta di un compito di tipo professionale con un problema da risolvere sulla progettazione stradale, sull’agrimensura (misura delle superfici agrarie) o sugli spianamenti (resa di un terreno in forma di piano). Per la parte grafica occorre disporre della strumentazione necessaria per realizzare ad esempio una progettazione stradale. “Incrociate il grafico con i calcoli” “Ritengo indispensabile esercitarsi sulle prove assegnate in passato e già risolte. Generalmente un problema è ripetitivo e analizzare un gran numero di esercizi svolti aiuta ad affrontare con maggiore scioltezza anche quesiti nuovi. Consiglio ai ragazzi di eseguire prima il grafico del lavoro da svolgere e successivamente fare i calcoli per verificare la corrispondenza tra disegno e risultati”. Istituto Tecnico Industriale Informatica generale commissario esterno Diverse le prove a seconda dell’indirizzo prescelto: tecnologie chimicheindustriali, impianti industriali, progettazione industriale e informatica generale. Dall’analisi di un problema alla realizzazione di parti di codice passando per la progettazione e la soluzione. Questi i tre step previsti nella prova di informatica generale. A metà strada tra un test teorico ed uno applicativo, l’esame è indirizzato sulla gestione di database o sull’applicazione di database su reti di computer. Tempo a disposizione: 6 ore. Prof. Flavio Savastano Istituto Tecnico Industriale Statale “B. Focaccia” Salerno “Tirate fuori il vostro senso critico” “Invito gli alunni ad analizzare e discutere le tracce uscite negli ultimi anni per arrivare a comprendere problemi abbastanza complicati che vengono assegnati in sede d’esame e che spesso non tengono conto della preparazione media. Il segreto è studiare in maniera critica i problemi e non impararli meccanicamente. Innalzando gradualmente il livello di difficoltà, si comincia con tracce semplici fino ad arrivare a quelle più complesse”. seconda pr va Istituto d’Arte Progettazione commissario interno Mobile, corallo, tessuto, metalli, moda e costume. A ogni indirizzo il suo progetto specifico. La prova è impegnativa e può durare dai 3 ai 5 giorni. Se alla realizzazione del prospetto si chiede di aggiungere un piccolo manufatto o un prototipo il tempo concesso è il massimo. Per l’indirizzo architettura, ad esempio, la traccia può richiedere l’intervento all’interno di una stazione ferroviaria. Prof. Nunzio Tripodi Istituto d’Arte “Frangipane” Reggio Calabria “Ci vogliono idee innovative” “Osservare bene la traccia, considerare il fattore temporale, mostrare capacità organizzativa e tirar fuori la propria creatività. Ai ragazzi consiglio di dare il massimo rispetto alle richieste del compito usando piccoli accorgimenti per evitare inutili perdite di tempo. Qualche esempio? Non utilizzare rapporti di scala differenti tra loro e il manufatto da creare, raccontare subito a livello descrittivo tutto il progetto che si intende realizzare con informazioni sui materiali e la tecnologia. L’elemento concettuale, il presupposto teorico, sono più importanti del disegno tecnico”. Istituto Professionale Alberghiero Prof. Maurizio Rocca Istituto Statale Alberghiero “Carlo Porta” Milano “Allenatevi a fare i collegamenti” Economia e tecniche delle aziende turistiche o ristorative commissario esterno L’esame verte sulla trattazione a livello di elaborato sui principali argomenti previsti dal programma ministeriale. Negli ultimi anni le tematiche spaziavano dal bilancio di un’azienda turistica al controllo del budget passando per la legislazione turistico-alberghiera vigente in Italia e in UE. Tempo a disposizione: 6 ore. Istituto Nautico Navigazione commissario interno Per gli alunni dell’indirizzo trasporto marittimo la prova offre la possibilità di scegliere 3 fra i 5 esercizi proposti. I quesiti, veri e propri problemi tecnici, richiedono l’uso di tavole e l’applicazione di formule. Gli insegnanti decidono, sulla base di una tabella di valutazione, il peso specifico di ogni esercizio svolto per la votazione finale della prova. Istituto Aeronautico Navigazione aerea commissario interno Navigazione tattica, costruzione di carte aeronautiche ed esercizi sulle rotte. Su queste tre aree disciplinari sono chiamati a verificare le conoscenze acquisite gli alunni dell’istituto aeronautico. Tre esercizi a scelta tra i cinque proposti da svolgere in 6 ore. Si tratta di problemi veri e propri attraverso i quali vengono presentate situazioni operative che i ragazzi devono riuscire a risolvere. “I candidati devono dimostrare di aver acquisito la capacità di mettere in relazione tra loro i diversi argomenti, utilizzando anche le conoscenze fornite nelle ore di specializzazione, evitando di affrontare i temi a compartimenti stagni. Consiglio di prestare attenzione alle richieste della traccia scegliendo tra le tematiche proposte quelle su cui si pensa di essere più preparati”. Prof.ssa Raffaela Mazzella Istituto Tecnico Nautico “A. Elia” Ancona “La calcolatrice? Istruzioni per l’uso” “I ragazzi devono affrontare l’esame con tranquillità e serenità avendo scaricato tensioni e negatività il giorno prima. La verifica è impegnativa perché spesso le tracce non rispecchiano la reale preparazione degli alunni, ma alla prova non si può improvvisare e bisogna arrivarci con un bagaglio culturale a prova di bomba. Consiglio di portare con sé tutti gli strumenti necessari e di prestare molta attenzione all’uso delle calcolatrici: spesso un banale errore, anche di battitura, rischia di compromettere il risultato del compito”. Prof. Giuliano Deledda Istituto Tecnico Aeronautico Nuoro “Spostate il problema dal foglio alla realtà” “Il mio consiglio è dimostrare innanzitutto di aver capito quello che sta succedendo dal punto di vista pratico prima di incastrarsi sui calcoli; inquadrare fisicamente il problema, cioè, comprendendone concretamente la situazione. Decidere in seguito quali formule matematiche utilizzare aiutandosi con uno specchietto, sfruttare tutti gli strumenti consentiti e non lasciarsi travolgere dalle piccole difficoltà, ma considerare sempre il compito nella sua globalità. Mi sembra la strategia ideale per cavarsela anche in situazioni estreme”. SCU LA Nascosti tra le righe Ecco chi sceglie le tracce NON HANNO UN VOLTO, MA SONO PERSONE IN CARNE ED OSSA. GLI ESPERTI DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE LAVORANO MESI PER REDIGERE LE PROVE CHE VI ATTENDERANNO SUI BANCHI IL 20 E 21 GIUGNO. MA SULLA LORO ATTIVITÀ VIGE IL MASSIMO RISERBO, COME SPIEGA KATIA PETRUZZI, COORDINATRICE DEGLI ISPETTORI TECNICI, E VERA “MEMORIA STORICA” DELL’ESAME. n mistero senza tempo. Chi c’è dietro a temi e problemi che vi faranno dannare il giorno dell’esame? Volti coperti da un segreto che nessuno intende svelare. Sono i tecnici del Ministero, che da anni vivono nelle stanze di viale Trastevere e con cadenza regolare affrontano la stessa sfida: proporre tracce all’altezza delle aspettative. Quelle del ministro prima di tutto, ma anche quelle dei prof e degli studenti. Come spiega Katia Petruzzi, coordinatore degli ispettori tecnici, nota ai vertici del Ministero come vera e propria “memoria storica” dell’esame di maturità. Ispettrice, chi prepara le tracce dell’esame di Stato? Tutto ciò che riguarda la preparazione dell’esame è coperto dal massimo riserbo. A redigere le tracce sono sempre esperti del Ministero, di solito persone di fiducia del ministro. Non appena vengono scelte le materie della seconda prova, noi chiediamo alle scuole di indicarci il programma svolto in quelle discipline e su questo materiale si inizia a lavorare. Si tratta di un impegno che dura mesi e mesi, fitto di consultazioni con chi nella scuola ci vive da anni. Sono le stesse persone dello scorso anno oppure con la nuova legislatura c’è stato qualche cambiamento? Si tratta di tecnici, che quindi non dipendono dalla politica. Non c’è stato per questo nessun cambiamento rispetto allo scorso anno. Gli avvenimenti socio politici influenzano la scelta delle tracce, soprattutto per la prima prova? Ci sono delle norme molto chiare che ci indicano come deve essere redatta la prima prova. Ad esempio, il dibattito socio-culturale in atto nel Paese ispira il tema di ordine generale. Quello di storia invece riguarda gli argomenti che i ragazzi affrontano nell’ultimo anno. Come sempre anche quest’anno impazza il tototema. Moravia, Carducci, bullismo e morti bianche vanno per la maggiore… Lasciamo che si divertano! I ragazzi fanno i loro calcoli, pensano che se è molto che non esce un autore certamente ci sarà quest’anno. È solo un modo per scaricare la tensione ed è bene che sia così. Anche lo scorso anno, come ormai accade da tempo, poco dopo l’inizio dell’esame le tracce si trovavano già online. Pensate di prendere qual- U che provvedimento contro la solita “fuga di notizie”? Adottiamo sempre misure piuttosto restrittive. Si tolgono i cellulari ai ragazzi, tutti i computer della scuola vengono disconnessi dalla rete. Sinceramente non so cosa accade. Ci sarà qualcuno che fa una telefonata, studente o no. Però quest’anno il ministro ha già annunciato un controllo molto più rigoroso, è accanito contro i cellulari in classe. Ma non si può parlare di fuga di notizie, perché dal momento in cui si aprono le buste, le tracce diventano pubbliche, anche se riservate. Noi le comunichiamo all’esterno solo tre ore dopo l’inizio delle prove. Quale consiglio darebbe ai ragazzi che stanno per sostenere l’esame? Di affrontarlo con tanta serenità. È vero che ci saranno commissari esterni, ma non dimentichino che quei professori hanno lasciato i propri ragazzi nelle mani di altri docenti. Per quanto riguarda le prove, consiglio di orientarsi in anticipo. Ad esempio, per l’italiano, concentrarsi sulla tipologia con cui si ha maggiore dimestichezza. E soprattutto di fare affidamento allo studio, di raccogliere al meglio tutte le conoscenze acquisite. E ai prof cosa direbbe? Di non dimenticare i propri alunni. Di giudicare con serenità nell’interesse di tutti e di non dimenticare di valorizzare le eccellenze. Spesso infatti nelle scuole c’è tanto lavoro che non emerge. Purtroppo sui giornali finisce sempre la patologia. Invece vorrei ringraziare tutti quei professori che con professionalità, quotidianamente, si impegnano per il bene e la crescita culturale, e non solo, dei ragazzi. Maria Grazia Abbate la polemica I prof lamentano prove lontane dai programmi “Abbiano il coraggio di inviarci i programmi reali e non quelli gonfiati”. Risponde così Katia Petruzzi, coordinatrice degli ispettori ministeriali, alla sottile polemica sollevata da alcuni insegnanti relativamente alle tracce formulate dal Ministero per l’esame di Stato. Dopo aver sentito una quindicina di docenti che ci hanno spiegato modalità e caratteristiche della seconda prova scritta, è emerso un certo malcontento sulle scelte di viale Trastevere a Roma. Alcuni velatamente, altri più esplicitamente, sostengono che le tracce che ogni anno arrivano dalle buste ministeriali sono troppo complesse, spesso tecniche e addirittura con errori nella formulazione. Da Salerno, Ancona, Reggio Calabria, ma anche altre province, i professori, soprattutto quelli degli istituti tecnici, non nascondono che al Ministero poco o nulla sanno circa la preparazione media degli studenti e le tracce proposte contengono spesso tecnicismi inutili e fuorvianti. Qualcuno dichiara senza mezzi termini che i compiti sono elaborati da “funzionari che lavorano dietro le scrivanie e non conoscono affatto il mondo della scuola”. “È sintomatico che la critica arrivi soprattutto dagli istituti tecnici - dichiara l’ispettrice Petruzzi -. La tecnologia è in continua evoluzione - prosegue - e il tecnicisimo altro non è che aggiornamento. I temi sono preparati da esperti che conoscono la scuola e vengono predisposti dopo mesi e mesi di accurato lavoro e continue consultazioni. Il giorno dopo che il ministro sceglie le materie oggetto di seconda prova, infatti, chiedo a tutte le scuole di mandarci i loro programmi che vengono così messi a disposizione di un gruppo di tecnici che formulano le tracce proprio sulla base dei programmi pervenuti. Evidentemente - conclude l’ispettrice - nelle scuole fanno molto meno di quello che dichiarano”. Monica Satriano terza pr va Non c’è due... senza tre E’ L’ULTIMO TASSELLO PER CONSIDERARE CONCLUSA LA PRIMA FASE DEGLI ESAMI. ELABORATA DALLE SINGOLE COMMISSIONI, LA TERZA PROVA È A CARATTERE PLURIDISCIPLINARE E VERTE SU UN MASSIMO DI 5 ED UN MINIMO DI 4 MATERIE. SONO 7 LE TIPOLOGIE FORMULATE DAL MINISTERO. PUÒ ESSERE ARTICOLATA IN QUESITI SINGOLI O MULTIPLI, NELLA SOLUZIONE DI PROBLEMI PRATICI O CASI TECNICI E PROFESSIONALI E NELLO SVILUPPO DI PROGETTI. OGNI CLASSE HA LA SUA PROVA SULLA BASE DEL PROGRAMMA DI STUDIO SVOLTO DURANTE L’ANNO. N.B. LE COMMISSIONI POSSONO PREDISPORRE LA PROVA ANCHE MEDIANTE UN TESTO DI RIFERIMENTO (IN FORMA DI DOCUMENTO SCRITTO E/O ICONICO E/O GRAFICO) CHE CONSENTA DI SOLLECITARE PRESTAZIONI DI VALORE PLURIDISCIPLINARE,ARTICOLATE IN UNA O PIÙ DELLE MODALITÀ PREVISTE. DIRITTO Trattazione sintetica - Tipologia A caratterizzata da non più di 5 argomenti, uno per ciascuna disciplina, e prevede una risposta, la cui lunghezza è stabilita nella traccia, ad ogni singola domanda. I quesiti possono essere indipendenti oppure richiedere un approccio interdisciplinare. È Esempi SCIENZE DELLA TERRA Se non esistessero l’atmosfera e l’idrosfera, quali rocce non si formerebbero sulla superficie terrestre? Rispondi facendo degli esempi concreti. (max 20 righe) Quesiti a risposta singola - Tipologia B Il Governo, benché titolare del potere esecutivo, svolge un ruolo fondamentale dell’attività legislativa. Esamina gli atti normativi che il governo può adottare e le loro differenze. (max 20 righe) FILOSOFIA “Alienazione” è un termine chiave della filosofia ottonovecentesca, nell’ambito ontologico, in quello antropologico-religioso ed infine in quello socioeconomico; ricostruisci l’evoluzione di tale concetto dalla filosofia idealista a quella di matrice marxista. (max 25 righe) INGLESE (non più di 10 righe a risposta) a prova consiste nella formulazione di 10/15 domande (2 o 3 per materia) sugli argomenti affrontati nel corso dell’anno. Anche qui la lunghezza delle riposte è indicata nella traccia. L Esempi ALIMENTAZIONE Ripartizione dei nutrienti nella dieta dell’adolescente. (max 5 righe) Conservazione per sottrazione di acqua: liofilizzazione. (max 5 righe) 1. The “Net” is a powerful tool used by big businesses or individuals. What can they do through Internet? 2. How can you define the E-commerce? 3. Have you ever shopped, listened to music through Internet or entered virtual chat rooms? terza pr va Quesiti a risposta multipla - Tipologia C i tratta di 30/40 domande che contengono 4 o 5 opzioni di risposta. Per ogni materia sono previste, dunque, da 6 a 8 domande. Se non individuate subito la risposta esatta, procedete per esclusione, spesso funziona. Ma non rispondete a caso, a volte le risposte sbagliate prevedono una penalizzazione. S Esempi STORIA ECONOMIA INDUSTRIALE La guerra di Libia fu osteggiata: a) dalla corrente maggioritaria del Partito Socialista Italiano b) dalla corrente moderata del Partito Socialista Italiano, facente capo a Leonida Bissolati c) dai socialisti umanitari come Giovanni Pascoli d) dai nazionalisti Quali sono le fasi dell’attività economica? a) la trasformazione e lo scambio b) lo scambio e la produzione c) il consumo e la produzione d) il trasferimento nel tempo e lo scambio N.B. Le tipologie B e C possono essere usate cumulativamente. In tal caso è previsto un minimo di 8 domande a risposta singola e un minimo di 16 a risposta multipla. Problemi scientifici a risoluzione rapida Tipologia D i tratta di problemi scientifici (non più di 2) risolvibili senza calcoli complessi. Questa tipologia può essere articolata dalla commissione in relazione all’indirizzo di studi e ad esercitazioni svolte. S Esempi Un solaio in latero – cemento 20+4 gettato in opera, ad una campata con Lt = 5,80 m deve sopportare un carico di 800 daN/mq Dopo aver fissato gli elementi mancanti il candidato esegua: 1. le verifiche strutturali necessarie, con particolare attenzione alle normative vigenti; 2. la sezione longitudinale con la distinta delle armature recante indicazioni delle posizioni e delle lunghezze. Tempo a disposizione: un’ora. Casi pratici e professionali Tipologia E el primo caso si tratta dell’analisi di uno o due problemi che ripropongono situazioni reali e che vengono assegnati a seconda dell’indirizzo di studio prescelto. È una prova che permette di mostrare la creatività dei candidati. Nel secondo, invece, il caso è circoscritto ad una specifica situazione di lavoro ed è particolarmente indicata per gli istituti tecnici e professionali. N Esempi Un motore Diesel è accoppiato ad un alternatore per la produzione di energia elettrica con cui alimentare una pompa di calore. Effettuare un calcolo di larga massima del rendimento economico globale nella ipotesi di cogenerazione, in particolare utilizzando il 50% della potenza dissipata nei gas di scarico ed il 100% di quella dissipata per il raffreddamento. Progetto - Tipologia F caratterizzato dalla realizzazione di un progetto in cui intervengono elementi come la interdisciplinarietà, la operatività e la pratica professionale. Alla componente teorica si affianca quella operativa. La prova è complessa e articolata e richiede più tempo delle altre. Spesso è assegnata negli istituti d’arte, nei licei artistici o negli istituti tecnici professionali. È Esempi Progettare un pannello decorativo modulare cromatico delle dimensioni di m.2 x m.3 a bassorilievo o altorilievo, da inserire in una sala giochi. Si richiede: - schizzi preliminari, grafici e pittorici; - inserimento del pannello nello spazio architettonico mediante prospettiva intuitiva; - particolare del modulo scelto in scala adeguata; La tecnica coloristica è libera. SCU LA Studenti che... ATTRICI E ATTORI, CONDUTTRICI, CANTANTI, SPORTIVI. OGGI FAMOSI. IERI STUDENTI. LA MATURITÀ L’HANNO AFFRONTATA ANCHE LORO. ALCUNI CON TERRORE, ALTRI CON SERENITÀ. Massimiliano Rosolino Matteo Maffucci nuotatore Una carriera nata a scuola ”L’esame? È come una gara” Allenarsi, allenarsi e ancora allenarsi. Non c’è alternativa migliore per ogni sportivo che si rispetti. E arrivare preparati ad una gara è un po’ come affrontare un esame dopo aver studiato: il risultato non può che essere gratificante. Parola di Massimiliano Rosolino, più volte campione mondiale di nuoto. Classe 1978, padre napoletano e mamma australiana, Massimiliano non ha mai avuto dubbi sul suo futuro. Voleva gareggiare ai giochi olimpici e lo ha fatto. Vincendoli. Massimiliano, che ruolo ha avuto la scuola nella tua vita? Fin da piccolo sapevo di non voler fare il medico o l’avvocato da grande. Il mio sogno è sempre stato il nuoto ma ho nutrito un gran- foto di Giorgio Scala cantautore de rispetto per la scuola. Decisi di iscrivermi all’istituto alberghiero perché un percorso meno impegnativo si adattava di più alle esigenze della mia vita. Quando gli altri facevano filone o sciopero io correvo in piscina ad allenarmi. L’entusiasmo per la scuola non è stato certo il mio forte, ma ricordo quegli anni con nostalgia perché mi sono divertito molto in compagnia dei miei amici. Il nuoto ti ha sfavorito negli studi? No, l’aspetto sportivo mi ha aiutato ad ottimizzare i tempi a scuola e mi ha insegnato a vivere lo studio come un momento di confronto e di crescita. Quale amico vuoi ricordare? Mimmo, un caro compagno con il quale ho preparato l’esame di maturità. Il giorno prima della prova abbiamo stemperato le tensioni giocando alla play station… Con quale stato d’animo hai affrontato gli esami? Con grande ottimismo e positività. Quando stai per raggiungere un traguardo, e la maturità è un traguardo importante, non puoi essere negativo. Ogni esame merita di essere sostenuto con grinta. È come una piccola sfida, bisogna accettare di mettersi in discussione e verificare fino a che punto ci si è impegnati. Consigli ai maturandi? Nel dubbio, e quando c’è possibilità di scelta, meglio dimostrare di conoscere bene un argomento semplice piuttosto che affrontarne uno complicato in maniera scorretta. È proprio ai tempi del liceo che sboccia il sodalizio tra Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi. I due, inseparabili compagni di banco, iniziano a scrivere testi e a comporre musica. A scuola si alimenta una passione destinata a confluire più tardi nella nascita del gruppo musicale Zero Assoluto. E dallo studio alla carriera il passaggio in questo caso è stato obbligato. Oggi i due amici raccolgono il successo delle sperimentazioni di allora. Matteo, come ricordi il periodo del liceo? È stato il momento più bello in assoluto della mia vita. Mi sono divertito da morire. Studiavo e i risultati erano discreti ma non sono mai stato un “secchione”. Venivo attratto soprattutto da ciò che era collaterale alla scuola: il comitato studentesco, l’esperienza dell’autogestione e quella dell’occupazione. Che significato ha avuto per te l’esame di stato? Mi sono preparato con un gruppetto di amici in pochissimo tempo. Il quinto è stato l’anno in cui ho studiato di meno, forse perché ormai mi sentivo esausto. Per questo, la verifica l’ho vissuta come un’esperienza divertente e non come un incubo. Ma la componente emozionale è stata forte perché agivo con la matematica certezza che avrei ricordato quel periodo in modo romantico e cinematografico. È stata un’avventura indimenticabile. E la notte prima degli esami cosa hai fatto? Il giorno prima in genere non si studia mai… sono andato al concerto di Ligabue con alcuni amici. Quale suggerimento vorresti dare ai ragazzi in procinto di vivere questa esperienza? È sbagliato rinchiudersi in una stanza e trepidare in attesa del momento. Bisogna affrontare l’esame cercando di rimanere il più rilassati possibile, senza dimenticare che la maturità non è la cosa più importante della vita ma solo uno dei tanti passaggi della nostra esistenza. interviste di Monica Satriano Sarah Maestri attrice “Ero convinta che non ce l’avrei fatta” Nel film come nella vita. Il destino a volte riserva strane coincidenze. E così Sarah Maestri, dopo aver affrontato per due volte gli esami all’Istituto Magistrale (la maturità al termine del quarto anno e l’esame dell’anno integrativo per l’accesso all’università), si è ritrovata a vivere quell’esperienza, questa volta nei panni di Alice, in “Notte prima degli esami” e “Notte prima degli esami – Oggi”. Cosa accomuna Alice a Sarah? Il salto nel tempo che ha portato Alice a trasformarsi dal maschiaccio che interpretava in “Notte prima degli esami” alla bambolina dolce che è diventa in “Notte prima degli esami – Oggi” è lo stesso che ho vissuto nella mia vita. L’evoluzione di Alice rappresenta anche quella di Sarah e i due aspetti contrastanti della sua personalità li ritrovo nel mio carattere. Cosa ricordi della tua maturità? In un certo senso ho sostenuto la maturità per due volte, la prima volta al termine del quarto anno e poi alla fine del quinto per l’accesso all’università. La maturità della paura però è stata quella fatta a 17 anni. Avevo il terrore degli esami e l’isteria ha caratterizzato il periodo della preparazione. La notte prima ho studiato fino alle 2, dovevo finire la tesina che avevo preparato e ho persino costretto mia madre ad aiutarmi. Ho pianto a dirotto, ero convinta che non ce l’avrei mai fatta. E invece? Alla fine andò tutto bene, ma io sono una perfezionista ed avevo vissuto l’attesa con troppa angoscia. Ero pignola a scuola e lo sono nella vita, anche se avevo un modo di studiare tutto mio. Odiavo rima- nere seduta in classe per 5 o 6 ore al giorno. La mia iperattività mal si adeguava alle regole che la scuola comporta. Ho continuamente bisogno di muovermi e gestire in maniera autonoma il mio tempo. Che rapporti avevi con i tuoi compagni? Molto buoni, alcuni li sento e li vedo ancora. Quali suggerimenti daresti ai diplomandi? Godersi ogni minuto di questo periodo. Gioie ma anche dolori. Perché, sembrerà retorico, ma terminata la maturità il tempo inizia a correre. Svanisce l’epoca della spensieratezza ed inizia quella delle responsabilità. È un periodo da non dimenticare perché impossibile da riprodurre. SCU LA saranno famosi TUTTI PERÒ CON UN UNICO GRANDE OBIETTIVO: SUPERARE L’ESAME. GIOIE E DOLORI DI UN’ESPERIENZA CHE, IN UN MODO O NELL’ALTRO, HA SEGNATO LA VITA DI SEI VOLTI NOTI. Elisabetta Canalis attrice econduttrice “È intelligente ma non si impegna abbastanza” “Striscia la notizia” l’ha lanciata nel mondo dello spettacolo e oggi la vediamo impegnata come conduttrice e attrice sugli schermi televisivi e su quelli cinematografici. Il trasferimento per motivi di studio da Sassari a Milano, che le ha spalancato le porte dello spettacolo, era scritto nel suo destino e oggi, bella e spigliata come sempre, Elisabetta Canalis si gode il successo senza dimenticare il passato da studentessa. Com’era la Canalis delle scuole superiori? Ho frequentato il liceo classico perché ero molto più portata per le materie classiche e letterarie di quanto non lo fossi per le materie scientifiche. Ero abbastanza diligente ma i professori ai colloqui riservavano a mia Paola Maugeri mamma sempre la stessa frase: “è intelligente, ma non si impegna abbastanza”. Quali sensazioni suscitano in te i ricordi legati a quel periodo? Sono indimenticabili le emozioni legate al divertimento con le compagne di classe e l’ansia che avevo continuamente prima delle interrogazioni di fisica e matematica. Il momento più bello e quello più brutto? Il più entusiasmante risale sicuramente al termine di ogni anno, quando uscivano i quadri con l’esito finale…era sempre una grande emozione! Il più brutto, invece, è legato all’anno in cui fui rimandata in greco. Un “disonore”, soprattutto perché mia madre era insegnante proprio di questa materia! vj e conduttrice “Ancora oggi mi capita di sognarlo” Immaginava un futuro in giro per il mondo a fare carriera diplomatica, ma la passione per il basso l’ha presa in contropiede e i programmi sono cambiati. Non certo in peggio. Perché per Paola Maugeri, vj di Mtv e volto noto di programmi musicali, nella vita niente va sprecato. Ogni esperienza entra a far parte del proprio bagaglio personale. Come i suoi studi in Civilization française alla Sorbona di Parigi, appena dopo il diploma di maturità. Paola, cosa ricordi del tuo esame di Stato? È stata una delle cose più belle che abbia mai fatto nella mia vita. Mi ero preparata in storia dell’arte e francese, due materie che adoro. E poi è andato tutto liscio. Già gli scritti infatti erano andati molto bene, quindi all’orale non ho avuto problemi. Ho preso 10 in entrambe le materie. Quindi eri una “secchiona”? In realtà mi piaceva molto studiare, mi appassionavo davvero a quello che leggevo. E ho avuto la fortuna di riuscire a ricordare molto bene le cose pur non passando molto tempo sui libri. Infatti ho sempre potuto fare tutto quello che mi piaceva pur andando molto bene a scuola. Quindi hai affrontato serenamente il giorno dell’esame? L’ansia c’era, e come. Ancora oggi mi capita di sognarlo. Anche perché è un momento di passaggio, da quell’istante in poi non c’è più protezione, sei in mare aperto e non hai nessun obbligo. Per me poi aveva un significato particolare, perché due giorni dopo sarei andata a Parigi per fare il test d’ammissione alla Sorbona. Volevo studiare nella capitale francese per poi intraprendere la carriera diplomatica. E poi cosa è successo? La prova di ingresso l’ho passata. E lì ho preso la mia prima laurea. Però durante il soggiorno parigino ho iniziato a studiare il basso e ho capito che avrei voluto fare quello nella vita. Senza rammarico per la scelta degli studi, ma sentivo che la musica mi apparteneva. Un consiglio a chi tra poco dovrà affrontare la maturità? Appassionarsi prima di tutto. Basta farlo anche solo su un paio di materie, la cosa importante è non studiare solo per prendere un voto, perché poi non resta niente, svanisce tutto subito. In questo periodo dovreste allenarvi a sviluppare una passione, così magari vi viene il desiderio di approfondire e riuscirete a personalizzare quelle informazioni. Come hai vissuto l’esperienza dell’esame di maturità? Per me la maturità è stato un traguardo importante. Ricordo di aver studiato molto. Uscirono greco scritto e latino orale e per fortuna me la cavai. Come hai passato la notte prima degli esami? La verità? Non me lo ricordo! Quindi non deve essere stato poi così traumatico. A parte gli scherzi, un po’ di paura l’avevo! Cosa c’è della ragazzina del liceo nell’attrice e presentatrice di successo che Elisabetta è diventata oggi? La stessa voglia di scherzare e sicuramente un po’ più di costanza e di impegno di allora. Ascanio Celestini “affabul-attore” “La scuola? Un’esperienza politica” Attore, scrittore, regista, autore. Qualsiasi definizione rischia di essere riduttiva per Ascanio Celestini. Lui che della parola e del racconto ha fatto un’arte, lui che oggi con i suoi spettacoli gremisce piazze e teatri attirando un pubblico che comprende giovanissimi e non, ricorda la scuola più come luogo di socializzazione che di conoscenza. E non nasconde un certo distacco da quella fase della sua vita che non gli è servita ad acquisire la vera cultura. Ascanio, cosa ricordi delle scuole superiori? Ho frequentato il liceo classico anche se forse avrei preferito fare il liceo artistico, ma ero uscito dalle scuole medie senza avere la benché minima percezione di quello che mi aspettava. La scuola è stata per me più un’esperienza interessante a livello politico che un momento di formazione culturale. Mi è servita come palestra di socialità anche grazie alle assemblee, alle occupazioni, alle autogestioni. Quanto hai studiato al liceo? Poco, il necessario direi. Nessuno ci ha mai insegnato a studiare per accrescere il nostro sapere. La finalità delle interrogazioni, quella che erroneamente ci hanno inculcato, è sempre stata il voto e non la conoscenza. Come hai affrontato la verifica dell’ultimo anno? Tutta la classe arrivò abbastanza impreparata agli esami. Negli anni precedenti avevamo avuto molti problemi con un’inse- gnante di greco e latino e le lacune accumulate hanno finito per compromettere a tutti i risultati della versione di greco. Nonostante ciò io ero abbastanza sicuro della mia preparazione. Feci il tema d’italiano su Leopardi e all’orale portai storia e filosofia. Ma lo scritto di greco andò malissimo. Cosa pensi dell’esame di maturità? Viene descritto da molti come momento fondamentale e invece secondo me è solo un passaggio. La maturità non è così importante. Negli anni ti rendi conto che le interrogazioni e gli esami non sono per nulla formativi, creano una tensione prodotta esclusivamente dal voto. La cosa più importante nella vita è acquisire nozioni. Ma la vera conoscenza è inevitabilmente legata all’esperienza fisica. Anno Accademico 2007 - 2008 Corso di Laurea magistrale a ciclo unico Facoltà Giurisprudenza • Giurisprudenza (Roma - Palermo) Corsi di Laurea triennale Facoltà Giurisprudenza • Scienze dell’Amministrazione (Roma) • Scienze Politiche, Sociali ed Internazionali (Roma) • Curricula: Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali Economia Aziendale e Bancaria (Roma) Curricula: Esperto di Management Esperto in Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari Esperto Commerciale e di Marketing Facoltà Lettere e Filosofia • Lingue e Culture Moderne (Roma) Curricula: Lingue per la Mediazione Interculturale Lingue per l’Organizzazione e la Promozione Turistica Lingue per l’Impresa e l’Amministrazione • Scienze della Comunicazione, Informazione, Marketing (Roma) Curricula: Comunicazione Culturale e Forme dello Spettacolo Comunicazione d’Impresa, Marketing e Pubblicità Relazioni Pubbliche e Comunicazione Politica Editoria e Giornalismo • Scienze Umanistiche (Roma) Curricula: Cultura e Tradizioni del Mondo Classico Cultura Letteraria Italiana e Comunicazione Scienze e Gestione dei Beni Culturali Facoltà Scienze della Formazione • Scienze dell’Educazione e della Formazione (Roma) Percorsi: Educatori degli Adulti ed Esperti nei Processi Formativi Educatore nelle Comunità Infantili Educatori Professionali • Scienze del Servizio Sociale e del No-Profit (Roma) Percorsi: Servizio Sociale Esperto nelle Organizzazioni del Terzo Settore • Scienze e Tecniche Psicologiche (Roma) Percorsi: Psicologia dello Sviluppo e della Riabilitazione Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Psicologia Clinica e di Comunità Corso di Laurea Quadriennale Facoltà Scienze della Formazione • Scienze della Formazione Primaria (Roma) Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria L’ rale INNANZITUTTO CI VUOLE UN BEL RESPIRO PROFONDO. PERCHÉ L’ORALE È LA PROVA PIÙ TEMUTA, CHE SCATENA STRESS E ANSIA DA PRESTAZIONE ANCHE AL PRIMO DELLA CLASSE. PER QUESTO LA CALMA DOVRÀ ESSERE LA VOSTRA PAROLA D’ORDINE. OLTRE NATURALMENTE AD UNA BUONA PREPARAZIONE E AD UNO STUDIO ACCURATO. E RICORDATE,AVETE SEMPRE LA POSSIBILITÀ DI PRENDERVI IL VOSTRO MOMENTO PER RIFLETTERE PRIMA DI RISPONDERE. ECCO ALLORA ALCUNI TRUCCHI PER ESSERE, O ALMENO APPARIRE, SICURI AL COSPETTO DEI PROF. Davanti alla commissione Cose da fare, cose da evitare In tre passi I criteri di valutazione a una parte sono gli stessi di una qualsiasi altra interrogazione (conoscenza, chiarezza espositiva etc…), dall’altra si basano sulla caratteristica principale dell’esame: l’interdisciplinarietà. I professori vogliono vedere la vostra capacità di ragionare, la vostra disinvoltura nel passare da una materia all’altra. Dovete dimostrare di non aver studiato a compartimenti stagni. In linea generale possono essere così riassunti: - conoscenze teoriche - padronanza della lingua - chiarezza espositiva - capacità di applicare operativamente le conoscenze acquisite - capacità di stabilire collegamenti tra le diverse discipline e i vari argomenti - capacità di approfondire i singoli argomenti - rielaborazioni autonome delle conoscenze acquisite D rima dell’esame: ottima è la misura. Scegliete per la tesina un argomento originale che non abbiano già trattato i vostri compagni. Allo stesso tempo però evitate percorsi troppo complessi che non permettano ai professori di seguirvi bene o, al contrario, provochino domande su cui non siete preparati. Occhio ai collegamenti: fatene il più possibile, seguendo passaggi logici e chiari e toccando tutte le materie. Ripetete ad alta voce, magari allenandovi con persone diverse: compagni, professori, zii, fratelli, o…lo specchio. Conoscete il nemico: andate a seguire gli esami degli altri candidati. Vi permetterà di capire come si muovono i professori (soprattutto quelli che non conoscete) e su quali argomenti insistono. Potete affidarvi a una presentazione multimediale, un’arma a doppio taglio: se decidete di usufruirne, abbiate piena padronanza degli ausili tecnologici di cui vi servirete. P a prova orale dura in media 40/45 minuti ed è suddivisa in tre parti. È obbligatorio cominciare con la presentazione della mappa concettuale o della tesina da voi preparata: un punto a vostro vantaggio. Si prosegue con le domande dei vari professori che possono sottoporvi un testo o documenti di altro genere. Non lasciatevi impressionare dai commissari esterni: sanno che programmi avete studiato e non possono affrontare temi che non conoscete. I programmi, d’altronde, vengono controllati e firmati anche da due studenti per conto di ciascuna classe. Alla fine dell’interrogazione, in genere, si discutono le prove scritte. Dunque siate furbi: ragionate prima su eventuali errori che avete fatto e correggeteli prontamente. L Il giorno dell’esame: l’abito un po’ fa il monaco. Soprattutto per i commissari esterni. Evitate ombelichi di fuori, jeans stracciati, capelli arrangiati in masse informi. Una camicia ben stirata e inamidata fa sempre un’ottima impressione! Non gesticolate troppo, guardate in faccia i professori (senza strafottenza naturalmente) e se vi riesce dispensate qualche sorriso che riveli la vostra sicurezza. Siate semplici e sintetici: quando vi è possibile, rispondete andando dritto al punto e passate solo dopo agli approfondimenti. Lasciate sempre che siano i docenti a interrompervi. Se avete esaurito l’argomento richiestovi con disinvoltura passate a un altro che sia correlato. Evitate di arrampicarvi troppo sugli specchi: se non conoscete la risposta a una domanda mirata e circoscritta (un nome, una data…) basterà dire “adesso non mi viene in mente”. Guido Petter Lo psicologo Per quarant’anni docente di Psicologia dell’adolescenza all’Università di Padova, più volte membro di commissioni per l’esame di Stato, il professor Guido Petter ha molto da dire sulla maturità. E sulle condizioni psicologiche in cui gli studenti la affrontano. Nelle sue numerose pubblicazioni ha spesso analizzato il rapporto tra crescita e apprendimento e ci spiega chi sono i giovani che oggi si preparano a lasciare la scuola e come vivono, dal punto di vista emotivo, la più temuta delle prove: l’orale. Professor Petter, come descriverebbe gli adolescenti di oggi? Sono un po’ diversi da quelli del passato. Sono esposti a molte sollecitazioni, possono viaggiare facilmente, vivono in una società multiculturale e caratterizzata dalla comunicazione. Tuttavia, anche gli adolescenti di oggi, come quelli delle generazioni precedenti, si trovano a dover affrontare gli stessi problemi di fondo: come costruire una propria personalità, come sviluppare un’“idea di sé” coerente e unitaria, come conquistare una relativa indipendenza dalla famiglia, come stabilire delle amicizie solide e durevoli con i coetanei, e dei rapporti con l’altro sesso, come adattarsi (in modo più o meno dialettico) al mondo adulto, come compiere certe importanti scelte di vita. La maturità è il primo esame importante che si affronta nella vita. Come prepararsi psicologicamente a questa prova? Può darsi che non sia il primo, ma è certo una prova molto importante, il momento in cui si compie una valutazione, anche da parte dell’allievo stesso, di tutto quanto si è fatto negli anni precedenti. Una prima condizione del successo mi sembra dunque proprio quella di considerarla come un momento assai importante, sul quale concentrare per un certo tempo le proprie energie. Una seconda condizione è poi quella di cominciare a prepararsi a questa prova molto per tempo: è opportuna una lunga e costante preparazione. Al momento dell’esame, la paura e l’emozione giocano un ruolo fondamentale: come affrontarle? È vero, la prospettiva di un esame, di solito, suscita paura, crea uno stato emotivo che può ostacolare, anche gravemente, la prestazione. Credo che buona parte della paura derivi dal senso di trovarsi di fronte ad una situazione largamente sconosciuta, che può riservare sorprese alle quali non si è preparati. Per ridurre l’area dell’ignoto, si potrebbe cercare di cono- scere bene la situazione dell’esame, le modalità del suo svolgimento, nonché le persone degli esaminatori, assumendo informazioni, assistendo alle prove sostenute dai compagni, parlando in precedenza, se possibile, anche con gli esaminatori stessi. Nella prova orale il carattere emotivo degli studenti raggiunge il culmine. C’è un modo per mantenere l’autocontrollo e rendere il massimo senza rimanere vittime dell’ansia? Avere una preparazione organica e completa innanzitutto. Può essere poi utile un “tempo di riflessione” prima di iniziare rispondere. Si può chiedere al docente di poter riflettere un attimo per organizzare le idee, prima di rispondere. È poi utile preparare, per ogni possibile domanda, un “incipit” della corrispondente risposta e, a volte, soprattutto se già si è riusciti a dare qualche risposta soddisfacente, riconoscere subito di non sentirsi in grado di rispondere a una domanda. Talvolta può essere opportuno far presente all’esaminatore che si è molto in ansia, ed eventualmente chiedergli di poter temporaneamente sospendere la prova per ritrovare la necessaria calma. s.g. SCU LA L’esame, dalle aule al grande schermo CIAK, SI GIRA: MOLTI REGISTI HANNO IMPRESSO SU PELLICOLA I MOMENTI LEGATI AL PERIODO DELLA MATURITÀ. E SE NEGLI ULTIMI ANNI A FARLA DA PADRONE È FAUSTO BRIZZI CON LE SUE “NOTTI” PRIMA DEGLI ESAMI, DIVENTATE FILM DI CULTO TRA I GIOVANI STUDENTI DELLE SUPERIORI, LA TENDENZA È COMINCIATA NEI PRIMI ANNI NOVANTA CON DANIELE LUCHETTI, CHE HA RACCONTATO GIOIE E DOLORI DI MATURANDI E PROFESSORI. er prepararsi psicologicamente ad affrontare l’esame che, nel bene e nel male, resterà quello più impresso nella vostra memoria, avete a disposizione una lunga lista di pellicole cinematografiche. Film che hanno percorso le tappe di avvicinamento alla tanto sospirata maturità. Se nella musica esiste un’unica canzone che ormai è diventata la colonna sonora ufficiale di ogni maturando (la conosciutissima e sempreverde “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, del 1984), nel mondo del cinema sono stati realizzati molti film che affrontano la materia da diversi punti di vista. Sicuramente a molti di voi, maturandi del 2007, sarà capitato di vedere recentemente sul grande schermo le disavventure del giovane liceale Luca Molinari (alias Nicolas Vaporidis) alle prese con il temibile professor “Carogna” (interpretato dall’attore-scrittore Giorgio Faletti), in due pellicole firmate dal regista Fausto Brizzi, che riprendono nel titolo e nelle atmosfere le ansie preesame cantate da Venditti. Molto riuscito il primo dei due film, ambien- P tato alla fine degli anni Ottanta; un po’ meno il suo sequel, tutto calato nell’attualità dell’estate 2006 e dei Mondiali di Calcio vinti dalla nostra Nazionale. Due film di questi ultimi anni, invece, sono tutti incentrati sulle vacanze postdiploma – le prime dell’età adulta – vissute con la sana incoscienza dei vent’anni e condivise con gli amici/nemici di sempre, i compagni di scuola. Nel 2005 Giacomo Campiotti ha girato “Mai più come prima”, con Laura Chiatti, una pellicola malinconica in cui però non mancano spunti comici. Del 2004 è invece il lavoro di Giovanni Veronesi “Che ne sarà di noi”, con protagonista Silvio Muccino (per la prima volta in veste anche di co-sceneggiatore), ambientato nelle isole greche. C’è un attore poliedrico che, nel corso della sua lunga carriera, ha più volte interpretato la parte del professore carismatico e amato dai suoi studenti: si tratta di Silvio Orlando. Nel 1997, diretto da Riccardo Milani in “Auguri professore”, è un docente di lettere che cerca di tirare fuori il meglio dai propri allievi, per spronarli ad essere protagonisti attivi della vita scolastica. Un lungometraggio malinconico e ricco di flashback, ma anche di situazioni comiche (indimenticabile la sequenza su “La concezione del dolore in Manzoni e Leopardi”, una riflessione amara sull’inadeguatezza degli strumenti didattici della scuola italiana legata al passato e poco incline al cambiamento). Nel 1995, diretto da Luchetti, era il protagonista della commedia agrodolce “La scuola”, un dietro-le-quinte degli scrutini di fine anno in cui anche i docenti fanno un bilancio delle proprie esperienze di vita. Nel 1991 esce il film di denuncia “Il portaborse” in cui Orlando veste i panni di un bravo professore di lettere che viene letteralmente catapultato nel mondo corrotto e superficiale della politica, per scrivere i discorsi di un rapace politico emergente (un cattivissimo Nanni Moretti). All’inizio si lascia ammaliare dal potere, ma poi si pente e cerca di smascherare il sistema clientelare e truffaldino. Ma riesce comunque ad avere in anticipo le tracce dei temi della maturità… e le detta ai suoi alunni la notte prima degli esami. Una scena che forse avete sognato anche voi, per esorcizzare la paura della prova che vi attende. Ma non ci sperate troppo: certe cose, si sa, accadono solo nei film. Manuel Massimo Università degli Studi di Siena La tua scelta di qualità Qualità della ricerca e dell’insegnamento I servizi per gli studenti e un rapporto ottimale docenti/studenti costituiscono un valido supporto alla didattica: caratterizzano l’Università di Siena, un ateneo con otto secoli di vita, che con la sua offerta didattica risponde alle esigenze formative dei giovani e alle richieste del mercato del lavoro. laboratori scientifici e tecnologici, sale computer, biblioteche con apertura prolungata e archivi digitali, corsi di lingue straniere, patente informatica europea. sono le parole che guidano l’Ateneo senese nel rapporto con i propri studenti, aiutandoli nella scelta del percorso formativo, negli anni di studio e nell’inserimento nel mondo del lavoro, con particolare attenzione ai bisogni dei diversamente abili. i giovani possono seguire corsi gratuiti di sport, tornei, spettacoli, concerti, laboratori teatrali e possono partecipare alla vita accademica attraverso il sito internet, la rete wireless, i giornali dedicati a loro, il quotidiano on line e la radio d’Ateneo. Accoglienza, orientamento e ascolto Nel tempo libero LE FACOLTÀ Economia www.economia.unisi.it Farmacia www.farm.unisi.it Giurisprudenza www.giurisprudenza.unisi.it Ingegneria www.ing.unisi.it Lettere e Filosofia www.lett.unisi.it Lettere e Filosofia di Arezzo www.unisi.it/letterearezzo Medicina e Chirurgia www.unisi.it/medicina Scienze matematiche, fisiche e naturali www.smfn.unisi.it Scienze politiche www.unisi.it/scienzepolitiche Università degli Studi di Siena www.unisi.it 800 22 16 44 SCU LA Quelli che... sono “last minute” IL GRANDE GIORNO È ALLE PORTE E VOI, RITARDATARI CRONICI O IN PREDA ALL’ANSIA DEL “DEVO FARE TUTTO TUTTO TUTTO” NON SIETE RIUSCITI A RIPASSARE L’INTERO PROGRAMMA. ABBANDONATE PER ORA LA TENTAZIONE DI FUGGIRE E NON DISPERATE: NON È ANCORA TROPPO TARDI. ESISTONO STORICHE PUBBLICAZIONI CHE FANNO AL CASO VOSTRO O SE PREFERITE C’È INTERNET. MA ATTENTI, PERCHÉ LA RETE POTREBBE INTRAPPOLARVI E TRASFORMARSI IN UNA FONTE DI CONFUSIONE PIÙ CHE DI AIUTO. L’IMPORTANTE È SAPERE COSA E DOVE CERCARE. PRIMA CHE SIA DAVVERO TROPPO TARDI. Temari e prove d’esame Per esercitarvi, soprattutto in previsione delle prove scritte, e mettere in pratica tutto quello che avreste dovuto immagazzinare. Sono pubblicazioni divise per materia e argomenti, contenenti temi già svolti. Tracce già assegnate in passato o probabili temi, che se sarete fortunati potrebbero capitare proprio quest’anno. I manabili Sono il sunto dei sunti. Si chiamano così perché sono talmente piccoli da stare in una mano. Riguardano soprattutto materie di carattere tecnico - scientifico (matematica, fisica, chimica, diritto, ecc.), di cui contengono le formule e leggi fondamentali. Ottimo supporto per gli scritti, contro ogni vuoto di memoria. Da non dimenticare: Arrivare in orario all’appello è la prima prova di “maturità”. Nel caso in cui la sveglia non dovesse suonare, sappiate che i commissari sono autorizzati a telefonare a casa vostra per verificare i motivi dell’assenza. La commissione può infatti ammettere i candidati alle prove suppletive, che si svolgono in genere due settimane dopo, solo in caso di assenza per malattia o per gravi motivi. In nessun caso è permesso l’ingresso in aula dopo l’apertura delle buste e l’inizio della prova. Ricordate di portare un documento valido d’identità. Non è possibile allontanarsi dall’aula per le prime tre ore dall’inizio della prova. Scoccata la terza ora, si potrà fare una pausa, uno per volta, depositando sul tavolo della commissione il proprio elaborato. L’orario di uscita e di ritorno in aula sarà annotato da uno dei commissari. Non si possono usare fogli che non siano quelli distribuiti dalla commissione. Ma se ne possono chiedere a volontà: l’importante è ricordarsi di restituirli tutti, usati o meno. Evitate di consegnare un compito identico in parte o in tutto a quello di un altro candidato. Il plagio è punito con l’annullamento della prova. Stessa sorte per chi viene ‘beccato’ a usare il telefonino. I cari vecchi Bignami Sono dei libretti con aiuti mnemonici e sunti di varie materie. Da sempre diffusissimi tra gli studenti, soprattutto in vista di esami importanti come la maturità. Utili per preparare gli scritti, sono un ottimo strumento per ripassare o studiare gli argomenti indispensabili per l’orale. Ne esistono per ogni materia. Internet Il regno dello scibile, ma anche della confusione. Per questo attenti a non perdete di vista la terra navigando. Esistono siti specializzati, in quei giorni tra i più cliccati d’Italia, dove potrete scambiarvi paure, consigli, appunti e riassunti. Sul nostro sito www.lastudenteria.com tra l’altro, troverete anticipazioni e l’immancabile Tototema. SCU LA Gli esperti consigliano TRE PERSONAGGI ECCELLENTI CONSIGLIANO I MATURANDI E RIFLETTONO SUI MOLTI E,TALVOLTA, CONTRADDITTORI ASPETTI DI UN ESAME CHE IMPEGNA: SUL PIANO EMOTIVO, FISICO, INTELLETTIVO. interviste di Simone Turchetti Lia Rossi Prosperi la nutrizionista Nutrire il corpo ma soprattutto il cervello: questo è il segreto di una buona alimentazione per la professoressa Lia Rossi Prosperi, specialista di Scienze dell’alimentazione dell’Università di Perugia. Infatti bisogna scegliere alimenti che permettano alla mente di lavorare al meglio. Cosa si deve mangiare nel periodo precedente la maturità? Innanzitutto i ragazzi devono arrivare all’esame non carichi di cibo. Nel mese precedente bisogna iniziare una nutrizione che renda il cervello attivo, distribuire calorie in 5 pasti giornalieri: colazione, spuntino di metà mattinata, pranzo completo (con contorni crudi molto abbondanti), merenda a base di frutti e cena (con un primo – un piatto di pasta o zuppa di verdura – e secondo – pesce almeno 3 volte a settimana, uova o formaggi accompagnati da ortaggi crudi abbondanti e pane). È importante bere molta acqua per mantenere il cervello idratato, almeno 2 litri al giorno. Quali sostanze forniscono questi cibi? I carboidrati complessi garantiscono un adeguato livello di zuccheri nel sangue, alla base dell’attività dei neuroni. Importanti poi sono le vitamine, soprattutto la C, di cui il cervello è avido, contenuti negli ortaggi crudi e nei frutti. Il pesce, poi, lo consiglio per lo iodio e per i grassi polinsaturi, anche queste sostanze utili all’encefalo. E se ci si lascia un po’ andare, con qualche dolciume di troppo o qualche scorpacciata? È un problema mangiare fuori pasto o eccedere, perché sottrae energia al cervello. Bisogna evitare comunque prodotti a base di grassi idrogenati (biscotti e snack). La cioccolata va bene, magari fondente e di ottima qualità, perché contiene antiossidanti. Per contenere la fame, allora, cosa si può fare? Spesso la sensazione di fame è data in realtà dall’insufficiente idratazione… in realtà si ha sete! Dato che il periodo degli esami è particolarmente caldo, consiglio di bere integratori multivitaminici e di sali minerali, che restituiscono al corpo ciò che si perde con la sudorazione. Può consigliare qualcosa per combattere lo stress? Per combattere l’ansia si può ricorrere a tisane a base di camomilla, di melissa, fiori d’arancio, anche alla valeriana. Cosa c’è sulla tavola la sera prima dell’esame e la mattina stessa? In generale bisogna mangiare leggero e evitare i fritti. Prima di andare a letto è Daniele Pantoni l’istruttore di scherma importante bere un bicchiere di latte, magari accompagnato da fette biscottate, o uno yogurt e un frutto. Al risveglio, è bene fare una bella colazione. Chi di solito non mangia alla mattina è meglio che non esageri, il suo fisico potrebbe risentirne. Sulla tavola si possono mettere latte, biscotti, un frutto, delle tavolette di cioccolato con cereali. A colazione, anche nel mese precedente l’esame, consiglio il consumo di lecitina di soia: aiuta l’attività dei neuroni e facilita la comprensione. Per concentrarsi di più, il caffè va bene? Il caffè è consigliato, stimola l’attività, ma attenzione, finito il suo effetto c’è una caduta. Allora meglio il tè verde, che è a lento assorbimento e mantiene più a lungo viva la concentrazione. Durante l’esame molte ragazze sono a dieta in vista della “prova costume” dell’estate. Consiglio di sospendere le diete ipocaloriche nel periodo degli esami, e di passare ad un’alimentazione di mantenimento: una nutrizione equilibrata che non punti al calo di peso. È importante anche non sospendere l’attività fisica, per mantenere il cervello ossigenato, magari una corsa in bici, una passeggiata o dello jogging. Basta anche mezz’ora al giorno. A molti l’esame di maturità può ricordare un duello: lo studente si trova di fronte ad un professore o ad una materia con cui non va d’accordo, e che deve “sconfiggere”. E allora, chi può dare consigli meglio di un maestro di scherma? Quest’anno abbiamo scelto Daniele Pantoni, delle Fiamme Oro, istruttore della Nazionale di spada e allenatore di campioni olimpici. “Al di là degli scherzi, ci sono delle analogie tra una gara di scherma e un esame di maturità - spiega Pantoni -. Nessuno dei due si improvvisa. Una gara è legata psicologicamente alla preparazione, perché quando ci si sente forti delle proprie capacità si è già in grande vantaggio. Ripeto, l’importante è sentirsi pronti, con la coscienza a posto, e questo vale anche per gli esami. È importante partire con il piede giusto. Ma si può riuscire a recuperare un esame iniziato male? Quando si inizia male una gara bisogna innanzitutto capire il perché. Spesso è un discorso legato alla sottovalutazione dell’avversario, oppure non si è entrati mentalmente in gara. Il nostro è uno sport molto cerebrale. Durante la maturità se si sbaglia lo scritto è più difficile recuperare, ma si può sempre cambiare atteggiamento “in corso d’opera. Aspetto emotività. Quanto conta in una gara e in un esame? C’è chi è molto emotivo e, pur bravissimo, si blocca di fronte ad una sfida importante. Succede nella scherma, quando si ha l’avversario di fronte e gli spettatori che osservano, e anche agli esami, quando si è davanti alla commissione con il “pubblico” di amici e parenti. In questo caso soprattutto gli insegnanti e le famiglie devono tranquillizzare al massimo lo studente, infondergli fiducia e sicurezza. Esistono anche tecniche di rilassamento. Sì, gli atleti ne fanno grande uso prima di salire in pedana. Innanzitutto ci sono tecniche di training autogeno, ed esercizi antistress. È consigliabile prendere grandi e profondi respiri, e soprattutto respirare “di pancia”: serve a far rilassare il diaframma, la lamina muscolare che separa il torace dall’addome. Quando si è tesi il diaframma si comprime e rende più difficoltosa la respirazione, e questo causa anche una minore ossigenazione del cervello. Nello sport esiste anche molta scaramanzia… Sì, ma ovviamente non nel senso di affidarsi a maghi e fattucchiere! Tutti gli atleti hanno le loro piccole “manie” o rituali: compiere dei gesti particolari prima di un incontro, vestire con determinati indumenti sotto la tuta e così via. Anche se si sa perfettamente che non assicureranno la vittoria, predispongono psicologicamente alla competizione, è un modo per sentirsi sicuri, padroni di sé, e per scaricare la tensione. Giovanni Maria Pirone il medico A volte non è tanto l’esame in sé che diventa un tormento, ma non riuscire a gestire le relazioni con genitori ansiosi, fidanzati/fidanzate apprensive, amici che distraggono dallo studio. Abbiamo sentito il professor Giovanni Maria Pirone, direttore dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale. Il primo problema che viene in mente è quello dei genitori: come si devono comportare nei confronti dei figli sotto esame? “Rispetto allo studio i genitori devono stimolare il senso d’orgoglio, ma non incentrare tutte le aspettative sul risultato - spiega subito Pirone -. Meglio creare un clima domestico sereno, anche per non caricare di ansia i ragazzi: c’è il rischio che si sentano dei ‘falliti’ se sbagliano l’esame. I genitori hanno sempre la tendenza a scaricare sui figli le frustrazioni, le aspirazioni fallite”. Meglio non puntare tutto sul voto. Tanto dipende dal modello educativo delle scuole, se puntano all’individualismo o al lavoro di gruppo. In Italia la valutazione del candidato è sulla base di punteggi, anche lo studio alle superiori è piuttosto nozionistico: questo modello, ormai antiquato, favorisce un approccio individualistico. Bisogna invece studiare di più con i propri compagni? No, io vorrei solo suggerire di porre un freno alla competiti- vità esasperata, che si traduce non nella comprensione della materia, ma in una preparazione rivolta solo al superamento delle prove. Questo però non vuol dire studiare solo in gruppo. Anzi, lo studio individuale, specialmente sui libri e non su internet, è ancora l’approccio migliore. Come gestire i rapporti di coppia sotto esame? Difficile generalizzare, c’è chi li vive come una valvola di sfogo dello stress, e allora va bene vedersi e manifestare la propria affettività nei modi consueti. Nei casi in cui il rapporto sia una distrazione, forse durante l’esame è bene allentare il contatto. E gli amici? Sono una distrazione o degli alleati da cui trarre forza? Lo stesso discorso fatto per le coppie vale per l’uscita con gli amici: va bene se è un diversivo ogni tanto per “staccare” dallo studio, l’importante è che non si facciano ogni giorno le tre di notte! E soprattutto, la solidarietà tra compagni di scuola non deve nascere in opposizione all’istituzione scolastica: penso al film “Notte prima degli esami” in cui i ragazzi si coalizzavano contro il professore. Ecco, quella è una posizione controproducente, perché porta a non studiare per conformarsi alla regola del gruppo. SCU LA La marcia del maturando CARI RAGAZZI, CI VUOLE UN “METODO BESTIALE” PER ARRIVARE PREPARATI AGLI ESAMI. ECCO, QUINDI, LA GIORNATATIPO CHE VI SUGGERIAMO DI SEGUIRE NELLE TRE SETTIMANE CHE SEPARANO LA FINE DELLA SCUOLA DALLA GRANDE PROVA CHE VI ASPETTA. POTETE FARE TUTTO DA SOLI,VISTO CHE ALL’ESAME POTRETE CONTARE SOLO SULLE VOSTRE FORZE; MA SARÀ CERTAMENTE UTILE ANCHE FARE UN RIPASSO GENERALE CON UN PICCOLO GRUPPO DI AMICI: UN OTTIMO MODO PER CONFRONTARSI E SCIOGLIERE LE ANSIE DELL’ESAME. 9 10 Sveglia e Stretching er iniziare una giornata di studio è l’ora ideale. Non è né troppo presto, né troppo tardi. Dopo esservi stropicciati gli occhi fare qualche esercizio. Non vi massacrate con 100 flessioni su una mano sola alla Schwarzenegger, però curate la respirazione, l’allungamento degli arti, lo scioglimento dei muscoli del collo, delle braccia, del busto, delle gambe. P Colazione 9.30 Si parte! prite i libri, i quaderni di appunti, stilate una scaletta giornaliera di lavoro e applicatevi con metodo, seguendo il percorso cronologico dell’anno scolastico, materia per materia. Potete assegnare una materia ad ogni giornata, oppure trattarle tutte per singoli argomenti e relativi tempi di ripasso. A iente di pesante, tipo sei uova crude alla Rocky prima dell’allenamento. Preferibilmente dolce e salato, miele, poco caffè o tè. Evitare merendine ‘chimiche’. N Spuntino veloce 11.30 ’ solo uno stacco molto breve, magari una spremuta d’arancia o un centrifugato di carota o mirtilli, per mantenere alta la quota di vitamina C, l’acutezza della vista e la soglia di attenzione. Se avete fame consigliato qualche cracker o barrette di cereali. Il resto è studio E Piccolo relax 12.30 oncentratevi su quanto avete assimilato finora e prendetevi un momento di distensione, fissando i punti principali del vostro percorso, anche, se siete abituati, ascoltando musica strumentale a bassissimo volume. C Pranzo leggero 13.30 S enza eccedere e appesantirvi con un pasto luculliano, distraetevi a tavola o sul divano con alcuni piatti cucinati, riso, pasta, molte verdure, poca carne e tanto pesce. Soprattutto, abbandonate, durante il pasto, il luogo dove studiate. Breve riposo 14 ezz’ora di riposo vi farà bene. Ma non di più per non rischiare di passare il pomeriggio con il mal di testa. E’ un’interruzione che potete utilizzare anche per ascoltare musica come si deve (magari in cuffia, visto che siete in orario di riposo condominiale). M Coffee break 14.30 opo aver ripreso a studiare, distanziate la pausa caffè, fa più effetto e vi procura maggiore lucidità e attenzione nella prima parte del pomeriggio. D SCU LA Meditazione 15 erve a sgombrare la mente dalle tossine delle informazioni in eccesso. Concentratevi mentalmente su un campo neutro dentro di voi, monocromatico, tinta pastello, respirate lentamente e iniziate a collocare solo un dato per volta che avete acquisito fino a questo punto della vostra preparazione. S 16.30 15.30 Note in sottofondo Si ricomincia! pplicatevi senza sosta, con calma e concentrazione. Da soli o in gruppo (ristretto) per eventuali confronti e cambi di rotta. A 18 pezzate con un po’ di ascolto musicale o, se suonate uno strumento, date sfogo alla creatività. Liberate l’immaginazione finora costretta e incanalata. S Il rush finale 18.30 he sia matto e disperatissimo va anche bene, ma proseguite tranquilli nel vostro ripasso o studio ex novo di argomenti mai visti. Sarà il caso di soffermarvi su questi ultimi creando anche schemini scritti esemplificativi, per fissare meglio i concetti. C Sotto la doccia 20.30 i sta proprio bene, specie d’estate. La temperatura che forse ancora non cala a quest’ora rischia di farvi bollire un cervello già abbastanza cotto e, dunque, di impoverire, sbiadire gli effetti dello studio. 20 na buona giornata di studio così intervallata merita un ‘punto’ della situazione costante, quotidiano. E’ il momento di stendere per iscritto, cioè fissare quanto assimilato o meno durante la giornata. Serve anche per ripartire meglio il giorno successivo, su una base concreta. U C Cena 21 etture rilassanti, sport in notturna, pub o locali, concerti. Rilassatevi e non ci pensate. Un unico consiglio per la serata: tenete lontani i divertimenti sfrenati. Ricordatevi che c’è sempre un esame alle porte… e non ci sono emergenze particolari, fatevi una bella dormita dritta ‘come una spada’ fino al mattino. Domani è un altro giorno... di studio! S nche qui non appesantitevi, ma a questo punto potete anche concedervi qualche sfizio. Niente di pesante, per carità. Altrimenti addio sogni d’oro! A L Riposo assoluto 24 on vi stiamo istigando ad ingrassare. Rigeneratevi con latte, aranciate, tonici naturali, succhi biologici. Brevissimo stacco per consumare cereali, poca cioccolata (possibilmente pura, dunque amara) e/o frutta. Cercate, in questa mezz’ora, di limitare la televisione a programmi musicali, cartoni e telefilm ‘d’evasione’. N Il dado è tratto… Liberi tutti 21.30 Merenda Check up 23,30 P er i più smemorati questa e l’ora di rivedere, seppur molto velocemente, quello che si è prodotto durante la giornata di studio. Rileggete gli appunti e sfogliate le pagine già lette. Anche per il semplice gusto di dire: “Come sono stato bravo oggi”. Sono aperte le iscrizioni per l'anno accademico 2007-2008 _ UNIVERSITA Welcome matricole CARI STUDENTI, UNA VOLTA SUPERATO L’ESAME DI MATURITÀ SCEGLIERE LA CITTÀ E LA FACOLTÀ IN CUI CONTINUARE A STUDIARE È UNA DELLE COSE PIÙ COMPLESSE E NELLO STESSO TEMPO AFFASCINANTI CUI SIETE CHIAMATI. IN QUESTA SEZIONE CERCHIAMO DI DARVI UNA PANORAMICA QUANTO PIÙ COMPLETA E INSIEME RAPIDA DELL’UNIVERSO CHE VI ASPETTA. e dopo la maturità pensate di aver detto laboratori per la didattica, personale docente). addio ad intere giornate di studio, test a Questi test, nella maggior parte dei casi non sono risposta multipla e quiz di cultura generale vi vincolanti. Cioè un esito negativo non mette a sbagliate di grosso. Se è vero che nella vita “gli rischio l’iscrizione dello studente, ma lo avverte esami non finiscono mai”, per chi ha scelto di sulle sue lacune e magari sui “vuoti” da dover arricchire il suo curriculum scolastico con una colmare per l’inizio laurea, la massima di Edoardo De Filippo è più che dell’anno accademico. una certezza. Quindi, mettete da parte secchiello e Ci sono però delle paletta, stracciate il biglietto inter-rail e eccezioni. Per quelli di rassegnatevi a rimettere la testa sui libri perché l’università con i suoi infiniti e Test vincolante frenetici esami vi aspetta, er alcuni corsi di laurea è previsto il prima di quanto possiate numero programmato (volgarmente immaginare. detto chiuso). La strategia del Miur è Molti atenei infatti prevedono quella di avvicinare il nostro Paese alle per l’accesso a particolari corsi direttive europee ma, naturalmente, di laurea un test selettivo. riduce i posti disponibili di certi corsi. La Niente drammi: in genere si normativa permette ai singoli atenei di tratta di domande di cultura limitare anche i corsi di nuova generale, test di logica, istituzione, almeno per i primi anni, e problemi algebrici e altro quelli per i quali è previsto l’utilizzo di ancora. Insomma, tutta roba laboratori di specializzazione. con cui, soprattutto in questo ultimo anno, avete ormai imparato a convivere. Test non vincolante Molti corsi di laurea infatti el caso in cui il risultato del test indichi la presenza di indicano il numero massimo di alcune insufficienze iniziali, la facoltà stessa provvederà studenti iscrivibili al primo ad indicare i corsi di recupero, con frequenza obbligatoria anno di corso, in base al (precorsi o corsi), che potrete frequentare durante il mese di potenziale didattico proprio settembre, prima del regolare inizio delle lezioni. Per delle singole facoltà. Inoltre, sostenere il test è necessario effettuare ugualmente una ogni anno il ministero preiscrizione presso le segreterie studenti (fissata in genere dell’Istruzione, sulla base delle tra il 15 luglio e il 30 agosto) dei singoli atenei, all’atto della dichiarazioni delle singole sedi quale riceverete le necessarie informazioni sulle modalità di universitarie, indica quale svolgimento del test d’accesso e dei corsi di recupero. La numero di studenti sia scadenza per le immatricolazioni e le iscrizioni alla laurea, ammissibile in base alle invece, resta generalmente ferma al 30 settembre. strutture (aule, attrezzature, S P N Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria Le prove Architettura a prova di ammissione si svolge nelle varie sedi dura due ore e 15 minuti, consta in 80 quesiti a risposta multipla su argomenti di: logica e cultura generale, storia, disegno e rappresentazione (grafici, prospetti, assonometrie), matematica e fisica L e prove sono predisposte dal Miur. Durano due ore e le aspiranti matricole devono rispondere a 80 quesiti a risposta multipla (una sola risposta, tra le 5 indicate, è quella esatta). Quattro gli argomenti: logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. L Odontoiatria e protesi dentaria a prova dura due ore e 15 minuti, presenta 80 domande a risposta multipla e tratta i seguenti quesiti: logica e cultura generale,biologia, chimica, fisica e matematica. L voi che hanno già deciso di iscriversi ad alcuni corsi di laurea, tipo Medicina, Odontoiatria ed Architettura questi test avranno un carattere vincolante: se riuscirete a superarli potrete iscrivervi alla facoltà dei vostri sogni, se il punteggio conquistato non dovesse essere sufficiente invece, beh allora fareste meglio a pensare a qualcosa di alternativo. Ammissioni e punteggi e prove vengono svolte nelle prime due settimane di settembre in un’unica giornata. La data, diversa per ogni tipo di corso di laurea e unica su tutto il territorio nazionale, viene comunicata ai partecipanti dalle segreterie con appositi bandi e pubblicata sui principali quotidiani. In genere, in caso di ammissione, il candidato deve presentare, entro 10 giorni da quando le graduatorie sono state pubblicate, una domanda di immatricolazione, il titolo di studio originale o il certificato provvisorio, due fotografie formato tessera di cui una autenticata in bollo con indicazione dei propri dati anagrafici, i bollettini delle tasse di immatricolazione e una dichiarazione con cui si attesti di non essere iscritti a nessun altro corso di studi. I posti che risultassero vacanti in caso di rinuncia saranno messi a disposizione degli esclusi, secondo l’ordine di graduatoria. La valutazione delle prove prevede: 1 punto per ogni risposta esatta; -0,2 punti per ogni risposta errata; 0 punti per ogni risposta non data. L Professioni sanitarie a prova è predisposta dalle singole università ed è identica per l’accesso a tutte le tipologie dei corsi attivati presso ciascun ateneo (per utilizzare al meglio i posti disponibili per ogni corso lo studente può indicare fino a tre opzioni di preferenza). L Scienze della formazione primaria aterie: logica e cultura generale, cultura storico-letteraria, cultura scientifico-matematica, cultura pedagogica e didattica. M degli Studi di Napoli NAPOLI CASERTA FACOLTÀ PSICOLOGIA Seconda Università onda Un Sec i i di Napoli ud sità degli St ver DI MEDICINA E CHIRURGIA Preside: Giovanni Delrio Presidenza: via S. Maria di Costantinopoli 104 - Napoli; tel. 081/5666942-6944 [email protected] Segreteria studenti: via M.Campodisola 13 - Napoli; tel. 081/5667465-7442 Sede di Caserta: via Arena 22; tel.0823/325529 [email protected] LAUREE TRIENNALI: Informatore medico-scientifico; Infermieristica; Infermieristica pediatrica; Ostetricia; Fisioterapia; Igiene dentale, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Logopedia; Ortottica e assistenza di oftalmologia; Podologia; Tecnica della riabilitazione psichiatrica; Tecniche di laboratorio biomedico; Tecniche della radiologia medica; Tecniche audioprotesiche, Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro LAUREE SPECIALISTICHE: Biotecnologie Mediche, Scienze infermieristiche ed ostetriche CICLO UNICO: Medicina e chirurgia (sede a Caserta); Medicina e chirurgia (sede a Napoli), Odontoiatria e protesi dentaria (sede a Napoli) CAPUA FACOLTÀ DI ECONOMIA Preside: Vincenzo Maggioni Presidenza: Corso Gran Priorato di Malta (ex Caserma Fieramosca) - Capua (Ce); tel. 0823/274353-4351 [email protected] Segreteria studenti: Corso Gran Priorato di Malta (ex Caserma Fieramosca) - Capua (Ce); tel. 0823/2740064009-4013 LAUREE TRIENNALI: Economia e legislazione d’impresa ; Economia e commercio ; Economia aziendale LAUREE SPECIALISTICHE: Finanza per i Mercati, Economia e management SANTA MARIA CAPUA VETERE FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Preside: Lorenzo Chieffi Presidenza: piazza Matteotti, Palazzo Melzi - Santa Maria Capua Vetere (Ce); tel. 0823/274872 [email protected] Segreteria studenti: piazza Matteotti, Palazzo Melzi Santa Maria Capua Vetere (Ce); tel. 0823/274823 - 4831 LAUREE TRIENNALI: Operatori per l’attività giuridica delle imprese e della p.a. in ambito europeo e internazionale LAUREE SPECIALISTICHE: Giurisprudenza, Relazioni Internazionali CICLO UNICO: Giurisprudenza FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Preside: Stefania Gigli Quilici Presidenza: piazza San Francesco - Complesso San Francesco; tel. 0823/799176 - 811890 [email protected] Segreteria studenti: corso Aldo Moro - Santa Maria Capua Vetere (Ce); tel. 0823/799042 LAUREE TRIENNALI: Conservazione dei beni culturali; Lettere LAUREE SPECIALISTICHE: Archeologia; Storia dell'arte Sito Internet: www.unina2.it Preside: Alida Giuseppa Labella Presidenza: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. e fax 0823/274792 [email protected] Segreteria studenti: via Vivaldi 43 - Caserta, tel. 0823/274760 LAUREA TRIENNALE: Scienze e Tecniche psicologiche per la persona e la comunità LAUREE SPECIALISTICHE: Psicologia clinica e dello sviluppo; Psicologia dei processi cognitivi e del recupero funzionale FACOLTÀ DI SCIENZE AMBIENTALI Preside: Paolo Vincenzo Pedone Presidenza: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. 0823/274437 [email protected] Segreteria studenti: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. 0823/274803 LAUREA TRIENNALE: Scienze ambientali LAUREE SPECIALISTICHE: Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio; Biotecnologie per la salute e per l'ambiente FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Preside: Nicola Melone Presidenza: via Vivaldi 43 - Caserta; tel.0823/274439 [email protected] Segreteria studenti: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. 0823/274803 LAUREE TRIENNALI: Matematica; Scienze biologiche; Matematica e Informatica LAUREE SPECIALISTICHE: Matematica; Biologia, Biotecnologie industriali e alimentari FACOLTÀ DI STUDI POLITICI E PER L’ALTA FORMAZIONE EUROPEA E MEDITERRANEA “JEAN MONNET” Preside: Gian Maria Piccinelli Presidenza: Via del Setificio, 15 Complesso Monumentale Belvedere - San Leucio Caserta (CE), tel. 0823/363953 [email protected] Segreteria: Via del Setificio, 15 – S. Leucio – Caserta – tel. 0823/363953 LAUREA TRIENNALE: Scienze Politiche LAUREE SPECIALISTICHE: Scienze Finanziarie e Tributarie internazionali, Scienze della Politica; Scienze della Diplomazia e degli Affari Internazionali AVERSA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Preside: Concetta Lenza Presidenza: via S. Lorenzo, Monastero di San Lorenzo ad Septimum Aversa (Ce); tel. 081/8142166 [email protected] Segreteria studenti: via S. Lorenzo, Monastero di San Lorenzo ad Septimum Aversa (Ce); tel. 081/8148793 LAUREE TRIENNALIi: Scienze dell’architettura; Disegno industriale; Disegno industriale per la moda (a Marcianise) LAUREE SPECIALISTICHE: Progetto e gestione di prodotti e servizi per i distretti industriali; Architettura – Nuove Qualità delle Costruzioni e dei Contesti CICLO UNICO: Architettura U.E. FACOLTÀ DI INGEGNERIA Preside: Michele Di Natale Presidenza: via Roma 29, Real Casa dell’Annunziata Aversa (Ce); tel. 081/5010201 [email protected] Segreteria studenti: via Gallo 36, Aversa (Ce); tel. 081/5039875 LAUREE TRIENNALI: Ingegneria civile-ambientale; Ingegneria elettronica; Ingegneria aerospaziale; Ingegneria meccanica; Ingegneria informatica LAUREE SPECIALISTICHE: Ingegneria Aerospaziale, Ingegneria Civile, Ingegneria Elettronica, Ingegneria informatica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio INTERFACOLTÀ LAUREE TRIENNALI: Biotecnologie (Scienze MFN, Scienze Ambientali e Medicina e Chirurgia); Scienze del turismo per i beni culturali (Lettere e Filosofia e Economia); LAUREA SPECIALISTICA: Turismo (Lettere e Filosofia, Economia e Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea Jean Monnet) CICLO UNICO: Farmacia (Scienze MFN, Scienze Ambientali e Medicina e Chirurgia) _ UNIVERSITA L’alfabeto dell’universitario SIETE DISORIENTATI? NIENTE PAURA. L’ATENEO È GRANDE, LE DISCIPLINE SONO TANTE, I PROFESSORI NON SI TROVANO. TUTTAVIA, ESISTONO I CENTRI D’ORIENTAMENTO, GLI INFORMAGIOVANI, LE SEGRETERIE DIDATTICHE, I COLLEGHI PIÙ ANZIANI. E POI OGNI FACOLTÀ HA I SUOI PUNTI DI INFORMAZIONE. IN OGNI CASO ECCOVI ALCUNE VOCI INDISPENSABILI PER MUOVERVI CON PIÙ DISINVOLTURA NEL NUOVO UNIVERSO, DALLA A ALLA Z. come Inglese o lingua straniera come credito C d ogni esame universitario sono attribuiti un certo numero di punti che non hanno nulla a che vedere con il voto conseguito. Il credito formativo universtiario (Cfu) è uno strumento convenzionale di misurazione del carico di lavoro di uno studente per l’apprendimento, in termine di ore di lezioni. In alcune facoltà, i crediti ottenuti consentono allo studente di iscriversi agli anni successivi. Ma per potersi iscrivere al secondo non è sempre indispensabile superare tutti gli esami previsti per il primo anno. Questa clausola varia da facoltà a facoltà. I crediti necessari per ciascun anno accademico sono 60 e la loro somma, al termine dei tre anni, porta alla tanto agognata laurea. Per il titolo di primo livello, infatti, occorrono 180 crediti, mentre per la specialistica ne servono 300. Chi vuole proseguire iscrivendosi a un Master, cioè un corso post universitario lungo un anno, totalizza invece 60 crediti. Inoltre, i crediti consentono agli studenti “pentiti” della propria scelta di passare ad un’altra facoltà, conservando i punteggi degli esami superati. Questo vuol dire che chi cambia corso di studi non deve ripartire da capo. Con il sistema dei crediti possiamo anche trasferirci in facoltà straniere senza perdere tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Il sistema dei crediti, infine, non riguarda soltanto le lezioni e lo studio a casa. Alcuni corsi di laurea prevedono la possibilità di ottenere dei crediti anche attraverso lavori di gruppo, stage aziendali, esercitazioni in laboratorio. Per far sì che l’attività dello studente sia più dinamica e flessibile del passato, e soprattutto, orientata al mondo del lavoro. A come debito formativo... DN on può esserci credito senza debito. Il debito formativo è una carenza o lacuna, evidenziata dal curriculum scolastico, che bisogna recuperare nel primo anno universitario attraverso apposite attività integrative organizzate dall’ateneo. Con il diploma di maturità ci si può iscrivere, infatti, a qualunque corso di laurea: l'università verificherà il curriculum di ciascuno in relazione al corso scelto. Questa verifica può evidenziare, però, carenze espresse in debiti formativi. Ci si può trovare ad avere dei debiti formativi anche se, dopo la laurea, si sceglie una laurea specialistica di tipo differente (per esempio vi laureate in Fisica, ma volete specializzarvi in Matematica). Anche in questo caso le eventuali lacune verranno espresse in debiti formativi da recuperare. ...o come Dottorato di ricerca a l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per esercitare, nelle università, negli enti pubblici e privati, attività di ricerca di alta qualificazione. Vi si accede con la laurea specialistica o con altro titolo di studio conseguito all’estero e ritenuto idoneo. H I a riforma introduce la conoscenza obbligatoria di una lingua dell'Unione Europea oltre l’italiano, alla quale sarà destinata una parte dei 180 crediti necessari al conseguimento della laurea. La conoscenza della lingua sarà verificata secondo le modalità stabilite dai regolamenti didattici di ateneo e sarà individuato uno standard internazionale di certificazione della conoscenza richiesta agli studenti. L come Laurea triennale… L il titolo di laurea di primo livello. Si consegue al termine di un corso di studi della durata di tre anni (tranne alcune facoltà come Medicina, ad esempio) ed ha l’obiettivo di assicurare allo studente la padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e di specifiche conoscenze professionali finalizzate a una immediata “spendibilità” del titolo sul mercato del lavoro. Per essere ammessi occorre aver conseguito il diploma di scuola secondaria superiore e possedere un’adeguata preparazione iniziale. I regolamenti didattici d’ateneo definiscono le competenze richieste per l’accesso e ne determinano le modalità di verifica anche a conclusione di attività formative propedeutiche. Per conseguire il titolo lo studente deve aver acquisito 180 crediti. E’ …o come Laurea Specialistica il titolo di laurea di secondo livello, successivo alla laurea triennale, che si consegue al termine di un corso di durata di due anni. Le università, in coerenza con lo spirito dell’ultima riforma, hanno ampia autonomia nello stabilire le procedure di verifica dei requisiti d’ammissione. L’obiettivo della laurea specialistica è quello di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. Per conseguirla lo studente deve aver acquisito complessivamente 300 crediti, compresi quelli della laurea triennale, che devono però essere riconosciuti dal relativo corso di laurea specialistica. E’ _ UNIVERSITA come Tirocini come Master M e università possono attivare corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica, alla conclusione dei quali sono rilasciati diplomi di master di primo e secondo livello. Il conseguimento del master richiede l’acquisizione di almeno 60 crediti formativi universitari, oltre quelli acquisiti per la laurea o la laurea specialistica che vi danno accesso. L come Numero chiuso N detto anche programmato ed è applicato a quattro macroaree: scientifica, sociale, umanistica e sanitaria. Alcune facoltà permettono, cioè, l’iscrizione solo dopo una preselezione con test di accesso, al cui risultato complessivo concorre in misura rilevante anche il voto del diploma. E’ T come Uso del computer U come Obiettivi formativi O ra le attività formative non tradizionali la riforma prevede la possibilità di effettuare tirocini o stage presso enti o imprese. L’obiettivo è quello di completare la preparazione culturale e pratica degli studenti, fornendo loro l’opportunità di essere guidati da esperti e professionisti del settore (tutor) nel loro percorso di formazione professionale, per aiutarli a inserirsi meglio e più rapidamente nel mondo del lavoro. T ono l’insieme delle conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale a cui il corso di studio è finalizzato. S o studente dovrà svolgere attività formative finalizzate all'acquisizione di conoscenze informatiche di base, che saranno sottoposte a verifica. L’ateneo dovrà definire gli standard di riferimento che si vogliono raggiungere e dovrà fornire gli strumenti necessari: in particolare materiali interattivi di autoformazione, resi disponibili tramite il web e altri media, adeguati spazi di laboratorio e supporti tutoriali. A livello europeo lo standard di formazione accettato è la Patente Europea del Computer (European Computer Driving License), un documento che certifica le abilità informatiche di base. L come Preiscrizione P li studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria superiore interessati all'università, ai corsi delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale e coreutica, ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), si potevano già iscrivere dal 6 marzo al 10 aprile, sul sito del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (www.miur.it). Se non l’avete fatto o avete cambiato idea, non preoccupatevi, la preiscrizione serve per entrare nel sistema universitario, conoscere l’offerta formativa di tutti gli atenei, gli insegnamenti previsti per ciascun corso, i relativi sbocchi professionali. Ma la scelta non è vincolante. Al momento dell’effettiva iscrizione, infatti, si può scegliere diversamente. G come Valutazione V come Percorso a “Y” Y come Scuola di specializzazione S orso della durata di due o tre anni, successivo alla laurea triennale o specialistica, ha l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze e abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività professionali. I corsi di specializzazione, nascono al fine di soddisfare l'esigenza di raccordare il mondo delle professioni formate dalla scuola con il mondo del lavoro e sono strettamente correlati alle effettive realtà produttive presenti sul territorio regionale e nazionale. C alutazione prima di tutto del livello d’apprendimento. Può consistere in una serie di prove d’esame stabilite da ogni docente, cioè test intermedi durante il normale ciclo delle lezioni o un test globale alla fine del corso. E’ un momento importante di verifica, da non sottovalutare. V l percorso a “Y”, introdotto dal ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, doveva integrare il sistema del “3+2” voluto dal ministro Berlinguer nel 1999. Nelle intenzioni, gli studenti di un corso di laurea dovevano frequentare un primo anno propedeutico, comune a tutti gli indirizzi, e solo al secondo anno scegliere se intraprendere la strada che portava ad una laurea professionalizzante di due anni, oppure se continuare a studiare per altri quattro e conseguire una laurea magistrale. Oggi questo sistema è stato adottato solo da alcuni corsi della facoltà di Giurisprudenza. I _ UNIVERSITA Vademecum l’abc per orientarsi PER NON PERDERE LA BUSSOLA NELLA GIUNGLA DEGLI ATENEI IL PRIMO GIORNO DI UNIVERSITÀ È UN PO’ COME IL PRIMO AMORE, NON SI SCORDA MAI. MA COME TUTTE LE NOVITÀ,TI PUÒ COGLIERE IMPREPARATO E SPESSO FARTI SENTIRE IMPACCIATO, CONFUSO, DISORIENTATO. IL PASSAGGIO DAL MONDO DELLE SCUOLE SUPERIORI A QUELLO DEGLI ATENEI È DIFFICILE PER TUTTI, NON TEMETE. ESSERE UNA MATRICOLA SIGNIFICA TROVARSI PRIMA DI TUTTO A CONTATTO CON UNA STRUTTURA MOLTO PIÙ GRANDE E DIVERSAMENTE ORGANIZZATA, E’ UN MONDO PIÙ COMPLICATO, MA ANCHE PIÙ LIBERO, DOVE SI DEVE IMPARARE IN FRETTA AD ORIENTARSI E SAPERSI MUOVERE DA SOLI, PERCHÉ I DOCENTI NON SONO PIÙ I PROF PREMUROSI E ROMPISCATOLE DELLE SUPERIORI. ECCO DUNQUE UN BREVE VADEMECUM PER RIUSCIRE A PASSARE INDENNI. Bacheche tradizionali e virtuali onostante viviamo in piena era tecnologica e interattiva, per gli studenti più o meno navigati, una delle fonti d’informazione prediletta rimane la bacheca. E’ grazie a lei che anche la più spaesata delle matricole riesce ad orientarsi tra le miriadi di notizie e appuntamenti accademici. Offerte di case, stanze o materassi, corsi di lingue, appunti, libri e motorini. Ma anche borse di studio, seminari, conferenze e feste: tutto quello che succede in università vi trova spazio. Insomma la prima cosa da fare è tenere sempre d’occhio le bacheche, tradizionali o virtuali che siano. Per ovviare alle difficoltà di ricerca dei dati e di informazioni, infatti, sono stati istituiti da ogni ateneo e facoltà anche siti specifici, aggiornati quotidianamente, che funzionano da veri e propri contenitori di qualsiasi tipo di informazione. Ciò risulta utile sia agli studenti fuori sede, che evitano di fare viaggi a vuoto, sia alle matricole che, in questo modo, si risparmiano la ‘caccia’ alla bacheca. E’ dunque indispensabile, per continuare gli studi, avere a disposizione un computer collegato a Internet, che resterà vostro fedele compagno di viaggio durante tutto il percorso accademico. All’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ad esempio, l’immatricolazione si può effettuare registrandosi e seguendo le indicazioni del sito www.infostud.uniroma1.it/immatricolazione.html. Naturalmente un luogo per trovare e chiedere informazioni è anche il nostro portale www.lastudenteria.it. N Aziende per il diritto allo studio icordate sempre che studiare è prima di tutto un diritto. Per facilitare gli studenti ed in particolare quelli con maggiori difficoltà economiche, esistono le Aziende regionali per il diritto allo studio, enti che bandiscono borse di studio, gestiscono le case dello studente e le mense universitarie, concorrono all’assistenza sanitaria, contribuiscono in parte alle spese di trasporto degli studenti, e possono anche procurare riduzioni di costo sulle entrate al cinema, a teatro, nei musei. Per accedere ai loro servizi, prima di tutto dovrete compilare un formulario dell’Azienda relativa al vostro ateneo, dichiarare il vostro reddito familiare per individuare la vostra fascia di appartenenza e poter così accedere alle prestazioni. Le borse di studio sono distinte in base a tre categorie di studenti: fuori sede, pendolari e in sede. A seconda della città, la borsa, dà diritto a un posto letto, a pasti gratis nella mensa universitaria o a buoni pasto spendibili anche in negozi convenzionati, oltre che ad una parte monetaria. R Mense na spesa da non sottovalutare all’università è quella per il cibo. Soprattutto se a farla questa volta sarete voi e non più mammà. Per fortuna anche qui c’è la possibilità di risparmiare: oltre ai discount che propongono prezzi più contenuti rispetto ai market tradizionali, esistono infatti le mense. Locali gestiti dalle Aziende regionali per il diritto allo studio o da privati. Per accedere al servizio è necessario il tesserino mensa, che rivela tra l’altro la fascia di appartenenza (il vostro reddito) o un documento che attesti l’iscrizione all’Università. Per gli studenti idonei al conseguimento della borsa di studio, in genere la tessera garantisce la gratuità dei pasti, mentre in molti atenei è presente una differenziazione del costo del pasto completo in tre o quattro fasce, a seconda del reddito. Alcune regioni non adottano il tesserino ma il ticket: un blocchetto di buoni pasto da spendere anche nei supermercati e in locali convenzionati. U _ UNIVERSITA Erasmus li studenti che l’hanno provato lo vorrebbero rendere obbligatorio per tutti. Perché l’Erasmus - cioè una borsa di studio per trascorrere un periodo in un’università europea - condensa tante esperienze in una sola. Basti pensare che fino ad oggi oltre un milione e mezzo di universitari ha partecipato al progetto. Erasmus è il nome dato dalla Higher Education Section della Comunità Europea al progetto di scambio studentesco, che fa parte del più ampio programma educativo “Socrates”. Sinonimo della mobilità degli studi universitari, prende il nome dal filosofo, teologo e umanista Erasmo da Rotterdam (1465-1536). L’Erasmus è aperto a tutti i tipi di istruzione superiore, discipline accademiche e dottorati e riguarda studenti, docenti e amministrazione. Gli interessati ad intraprendere un periodo di studi, tra i 3 mesi e un anno accademico, in uno dei Paesi aderenti al programma, possono contattare l’ufficio Socrates-Erasmus della propria Università. Tali uffici vi forniranno tutte le informazioni necessarie circa gli scambi che il vostro ateneo prevede in questo ambito. G Altre Borse di studio ltre all’Erasmus, sono numerosi i programmi destinati alla mobilità europea per studenti e giovani lavoratori (www.europa.eu.int/italia). Il progetto Leonardo, ad esempio, prevede tirocini transnazionali rivolti a coloro che seguono una formazione professionale iniziale, agli studenti universitari, ai neolaureati e ai lavoratori. Le borse Marie Curie promuovono lo sviluppo delle risorse umane e la mobilità dei ricercatori sia fra i paesi europei sia fra paesi terzi ed europei. Il progetto Cultura 2000 sostiene la mobilità degli artisti. Media Formazione, invece, è rivolto in particolare alla formazione professionale degli operatori dell’industria europea dei programmi audiovisivi. Infine, all’erogazione di borse di studio, oltre le Aziende regionali per il diritto allo studio, come abbiamo visto, concorrono direttamente anche le Università, bandendo concorsi in proprio, come le cosiddette ‘borse part-time’. Borse che, durante il normale corso accademico, permettono agli studenti di lavorare per un periodo limitato nelle biblioteche, nei laboratori o in altre strutture universitarie. O Volontariato nche all’università è possibile fare volontariato, in forme diverse a seconda degli atenei. Alcune Aziende regionali per il diritto allo studio, come quella di Bologna, ad esempio, prevedono borse di studio ed anche l’assegnazione di un alloggio o buoni pasto, agli studenti che prestano aiuto a colleghi disabili. Gli atenei stessi, inoltre, forniscono servizi di tutoraggio, che vanno dall’assistenza all’accompagnamento a lezione degli studenti disabili, al supporto nello studio, all’aiuto nella raccolta di appunti e informazioni. Associazioni spontanee di volontariato, infine, si trovano spesso all’interno di facoltà e singoli dipartimenti. A Centro universitario sportivo gni ateneo ha un Centro per lo Sport Universitario (CUS, mentre il CUSI è l’organo nazionale di raccordo di quelli locali), un organo cioè, che per legge sovrintende all’organizzazione degli impianti e delle attività sportive accademiche. Gli studenti che vogliano fare qualsiasi tipo di attività sportiva, dal calcio allo yoga, piuttosto che il nuoto o il parapendio, si devono tesserare pagando una quota annuale. Avrete così diritto all’utilizzo di attrezzature e all’iscrizione in palestre e impianti convenzionati. Lo sport in ateneo, inoltre, può essere fatto anche a livello agonistico, prendendo parte alle manifestazioni federali a livello regionale, nazionale ed internazionale. Infine, all’interno dei singoli atenei, esistono anche tornei della durata di alcune settimane, e veri e propri campionati, che possono durare anche l’intero anno accademico. O Handicap egioni, province autonome e università sono tenute a fornire ampio accesso alle informazioni e ai servizi per gli studenti portatori di handicap, per orientarli nei percorsi formativi universitari e affinchè sia garantita alla singola persona la possibilità di mantenere il pieno controllo su ogni aspetto della propria vita, senza condizionamenti. Hanno diritto all’esonero dal pagamento delle tasse universitarie gli studenti in situazione di handicap con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%. All’interno di ogni ateneo, inoltre, esistono servizi di tutoraggio o veri e propri sportelli affidati a volontari o ai cosiddetti “consiglieri alla pari”, studenti o ex studenti disabili che aiutano i colleghi a svolgere attività pratiche e burocratiche, come il reperimento degli appunti, i colloqui con i docenti, l’iscrizione agli esami e così via. Un servizio disabili, per ottenere supporti tecnici e logistici, infine, è previsto per legge in ogni università. R _ UNIVERSITA La laurea? Una questione di classe LE CLASSI DI LAUREA, INTRODOTTE NEL 1999 CON LA RIFORMA DEL “3+2” E MODIFICATE CON IL RECENTE DECRETO MUSSI (MARZO 2007), SONO DEI "CONTENITORI" DI CORSI DI STUDIO DELLO STESSO LIVELLO CHE MANTENGONO UN DENOMINATORE COMUNE,A LIVELLO NAZIONALE,TRA PERCORSI DI STUDIO DIVERSIFICATI PER OGNI ATENEO. LA CLASSE INDICA GLI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DA RAGGIUNGERE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO. ALL'INTERNO DI CIASCUNA CLASSE, OGNI UNIVERSITÀ CARATTERIZZA IN PIENA AUTONOMIA I PROPRI COSTI DI STUDIO, NE DEFINISCE LA DENOMINAZIONE, GLI INSEGNAMENTI E LE ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE E LE CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALE. ECCO QUINDI UN ELENCO SUDDIVISO PER AREE TEMATICHE ALL’INTERNO DEL QUALE POTETE TROVARE LE CARATTERISTICHE GENERALI DI OGNI CLASSE. AREA DELLE SCIENZE ECONOMICHE, GIURIDICHE E SOCIALI LAUREE IN SCIENZE ECONOMICHE I laureati nei corsi di laurea che appartegono alla classe devono possedere un’adeguata conoscenza delle discipline economiche, degli strumenti matematicostatistici e dei principi e istituti dell'ordinamento giuridico, tenendo anche conto delle innovazioni legate alle analisi di genere, relative alla misura, al rilevamento ed al trattamento dei dati pertinenti l'analisi economica nei suoi vari aspetti applicativi. LAUREE IN SCIENZE DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE L’obiettivo della classe di lauree è l’acquisizione di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche di azienda. I laureati svolgeranno attività professionali nelle aziende, dove potranno svolgere funzioni manageriali o imprenditoriali, nelle pubbliche amministrazioni e nelle libere professioni dell’area economica. LAUREE IN SCIENZE DEL TURISMO Determinante, per i dottori della classe, è un’adeguata conoscenza della cultura organizzativa dei contesti lavorativi, che metta in condizione di operare in modo polivalente nelle imprese e nelle amministrazioni attive nel settore. Attività professionali sono previste in diversi ambiti, quali il turismo, l’organizzazione di attività sociali compatibili con l’ambiente, la comunicazione turistica per il mercato dell'editoria tradizionale, multimediale e negli uffici stampa di enti e di imprese del settore. LAUREE IN STATISTICA Di fondamentale importanza, per i laureati, una buona padronanza del metodo della ricerca, compreso quello delle statistiche di genere, relative alla misura, al rilevamento ed al trattamento dei dati pertinenti l'analisi nei suoi vari aspetti applicativi. I laureati della classe svolgeranno attività professionali nel campo dell'apprendimento e della diffusione della conoscenza statistica. Potranno inserirsi come esperti qualificati, in grado di produrre e gestire l'informazione qualitativa e quantitativa. LAUREE MAGISTRALI IN GIURISPRUDENZA (ciclo unico quinquennale) I laureati della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario, oltreché nelle organizzazioni internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde. LAUREE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI I laureati devono possedere una solida preparazione culturale e giuridica di base, la sicura conoscenza di particolari settori dell'ordinamento e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinente. Essi svolgeranno attività professionali, presso amministrazioni ed imprese pubbliche e private e nel terzo settore, per le quali sia necessaria una specifica preparazione giuridica, con profili di operatore giudiziario, operatore giuridico di impresa, nonché di consulenza del lavoro. LAUREE IN SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE E DELL’ORGANIZZAZIONE Obiettivo: l’acquisizione di conoscenze di metodo e di contenuto culturale, scientifico e professionale per la formazione giuridica, economica, politicoistituzionale, organizzativo-gestionale, e della sicurezza nel campo delle amministrazioni pubbliche, nazionali ed internazionali. Si delineeranno figure professionali capaci di interpretare efficacemente il cambiamento e l'innovazione organizzativa nelle amministrazioni pubbliche, private, d'impresa, di servizi e quelle del terzo settore. LAUREE IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere conoscenze, sia metodologiche che culturali e professionali, caratterizzate da una formazione interdisciplinare nei settori giuridico, economico, politologico, sociale e storico, idonee a valutare e gestire le problematiche pubbliche e private proprie delle società moderne. LAUREE IN SCIENZE SOCIALI PER LA COOPERAZIONE, LO SVILUPPO E LA PACE I laureati posseggono un’adeguata conoscenza di base nell'area delle discipline dello sviluppo e del mutamento sociale, anche a livello locale, in relazione alle politiche di pari opportunità ed avere familiarità con i fenomeni della mondializzazione dell'economia e con le dinamiche interculturali. Pubblica amministrazione, organizzazioni non governative e del terzo _ UNIVERSITA settore, sistema della cooperazione sociale e culturale, sono gli sbocchi professionali dei laureati della classe. LAUREE IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE I dottori nei corsi di laurea della classe devono aver acquisito conoscenze teoriche e competenze operative nel settore dell'educazione e della formazione e svolgeranno attività di educatore professionale, educatore di comunità e nei servizi sociali, operatore nei servizi culturali, nelle strutture educative, in altre attività territoriali. Potranno inoltre operare come istruttori o tutor nelle imprese, nei servizi, nelle pubbliche amministrazioni. LAUREE IN SERVIZIO SOCIALE Una sicura padronanza dei metodi e delle tecniche relative al rilevamento ed al trattamento di situazioni di disagio sociale, sono le caratteristiche dei laureati di questa classe. Di fondamentale importanza è la capacità di interagire con le culture e le popolazioni immigrate nella prospettiva di relazioni sociali interculturali. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in strutture, pubbliche e private, di servizio alla persona, nei servizi sociali e nelle organizzazioni del terzo settore. LAUREE IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Conoscenze di base caratterizzanti i diversi settori delle discipline psicologiche e metodi e procedure di indagine scientifica sono i requisiti dei laureati della classe, che svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, come quelli psicosociali, della valutazione psicometrica, della gestione delle risorse umane, della formazione e delle istituzioni educative, dell'assistenza e della promozione della salute, in strutture pubbliche e private. LAUREE IN SOCIOLOGIA I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere un’adeguata conoscenza delle discipline sociologiche e delle scienze sociali, anche per l'analisi del genere, una buona padronanza del metodo della ricerca sociologica, in particolare con competenze pratiche ed operative riuscendo a collocare le specifiche conoscenze acquisite nel più generale contesto culturale, economico e sociale, sia esso a livello locale, nazionale o sovranazionale. AREA INGEGNERISTICO - ARCHITETTONICO LAUREE IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA I laureati nei corsi di laurea della classe devono conoscere adeguatamente la storia dell'architettura e dell'edilizia, gli strumenti e le forme della rappresentazione, gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere problemi dell'architettura e dell'edilizia, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati per la stima degli aspetti riguardanti la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il processo di produzione d di realizzazione dei manufatti edilizi. Essi potranno esercitare le competenze in progettazione e attuazione degli interventi di organizzazione e trasformazione dell’ambiente. LAUREE IN SCIENZE E TECNICHE DELL’EDILIZIA I laureati della classe saranno in possesso di competenze idonee a svolgere attività professionali in diversi campi, anche concorrendo alle attività di programmazione, progettazione e attuazione degli interventi di organizzazione e trasformazione dell'ambiente costruito alle varie scale, l'analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione e di emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi nelle amministrazioni pubbliche. Essi potranno esercitare tali competenze presso enti, aziende pubbliche e private, società di progettazione, industrie di settore e imprese di costruzione, oltre che nella libera professione e nelle attività di consulenza. LAUREE IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE I laureati nei corsi di laurea della classe devono conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’Ingegneria. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali la progettazione assistita, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. LAUREE IN INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE Gli studi sono organizzati in modo da portare lo studente che intende intraprendere questo percorso ad acquisire abilità professionali Gli obiettivi ritenuti validi per la figura dell’ingegnere dell’informazione sono la padronanza degli strumenti fisico-matematici, competenze nei settori caratterizzanti l’informazione (elettronica, informatica, telecomunicazioni, campi, automatica e misure), capacità di sviluppo e gestione dell’hardware destinato al trattamento delle informazioni. LAUREE IN INGEGNERIA INDUSTRIALE La formazione culturale fornita da questa classe (che raggruppa molti corsi di laurea, da quella chimica a quella aerospaziale) è ampia e prepara figure professionali in grado di adattarsi ai diversi contesti lavorativi senza difficoltà. Gli sbocchi occupazionali sono molteplici e differenziati. I laureati possono occuparsi nell’industria, con compiti di progettazione e produzione di componenti, nella gestione di impianti, nei servizi e nelle amministrazioni pubbliche, negli uffici tecnici di enti statali e territoriali, nei settori delle telecomunicazioni, dell’informatica e dell’energia . LAUREE IN SCIENZE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA, PAESAGGISTICA E AMBIENTALE I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere le conoscenze di base per analizzare i processi di trasformazione della città e del territorio, conoscere le teorie, i metodi e le tecniche di analisi delle forme e delle relazioni funzionali dell’ambiente fisico e dei suoi processi evolutivi. Potranno svolgere attività professionali realizzando analisi delle strutture urbane, territoriali e ambientali, concorrendo e collaborando all'elaborazione di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione. LAUREE IN DISEGNO INDUSTRIALE Obiettivo: la formazione di “tecnici del progetto” che possiedano conoscenze che li rendano in grado di svolgere la funzione di raccordo tra il momento di ideazione e quello di produzione su larga scala. Per far ciò occorrono conoscenze teoriche e tecniche caratterizzanti i campi delle comunicazioni visive, multimediali e interattive, ed essere in grado di applicarle nella progettazione e realizzazione delle relative interfacce comunicative, dei prodotti industriali e dei servizi. Compito del laureato è quello di operare direttamente e di collaborare alla produzione nei settori industriali del prodotto, della comunicazione, dei servizi e dei nuovi media. AREA SCIENTIFICA e TECNOLOGICA LAUREE IN BIOTECNOLOGIE Requisito fondamentale per i laureati della classe è la conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare, nonché le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali l'industriale, l'agrario, l'ambientale, il farmaceutico, il sanitario, nonché in quello della comunicazione scientifica. LAUREE IN SCIENZE BIOLOGICHE I laureati nei corsi di laurea della classe avranno un’adeguata conoscenza di base dei diversi settori delle _ UNIVERSITA scienze biologiche, acquisiranno metodiche disciplinari di indagine e competenze e abilità operative e applicative in ambito biologico. Svolgeranno attività in diversi ambiti di applicazione, quali attività produttive e tecnologiche di laboratori e servizi a livello di analisi, controllo e gestione. LAUREE IN SCIENZE GEOLOGICHE I laureati nei corsi di laurea della classe devono aver acquisito le conoscenze di base fondamentali nelle discipline chimiche, fisiche, matematiche ed informatiche, nei diversi settori inerenti al sistema Terra, nei loro aspetti teorici, sperimentali e pratici, una sufficiente familiarità con le metodiche disciplinari di indagine, la capacità di utilizzare gli strumenti fondamentali per l'analisi dei sistemi e dei processi geologici. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE I laureati nei corsi di laurea della classe devono acquisire un’adeguata conoscenza dei diversi settori della chimica, negli aspetti di base, teorici e sperimentali ed utilizzare le metodiche disciplinari di indagine, in relazione a problemi applicativi, essi, svolgeranno attività professionali in ambito industriale, nei laboratori di ricerca, di controllo e di analisi, nei settori dell'ambiente e dell'energia, nella conservazione dei beni culturali. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE FISICHE Obiettivi: acquisire le metodologie di indagine e essere in grado di applicarle nella rappresentazione e nella modellizzazione della realtà fisica e della loro verifica. I laureati potranno così svolgere attività professionali negli ambiti sia delle applicazioni tecnologiche a livello industriale, che di laboratorio, della fisica in generale e, in particolare, della radioprotezione (umana, ambientale e delle cose), delle telecomunicazioni, dei controlli remoti di sistemi satellitari. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE I laureati nei corsi di laurea della classe operano negli ambiti della produzione software, sia in imprese produttrici nelle aree dei sistemi informatici e delle reti di calcolatori. Essi devono pertanto: possedere una buona base ed un ampio spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori delle scienze e dell'ingegneria dell'informazione (incluse le aree dell'elettronica e delle telecomunicazioni), mirate al loro utilizzo nella progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici, con riguardo ad una vasta gamma di domini di applicazione, essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA NAVIGAZIONE I neodottori devono possedere adeguate conoscenze fondamentali di matematica, fisica e informatica ed acquisire le metodiche disciplinari di indagine, operando professionalmente nei campi di applicazione della navigazione, della oceanografia, della meteorologia, del rilievo e delle telecomunicazioni per poter svolgere attività professionali nei diversi ambiti della marina mercantile, dell’oceanografia, della topografia, nonché dell'assistenza al volo e del controllo del traffico aereo. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E LA NATURA Requisiti dei laureati: una cultura sistemica di ambiente e una buona pratica del metodo scientifico per l’analisi di componenti e fattori di processi, sistemi e problemi riguardanti l’ambiente, sia naturale, che modificato dagli esseri umani. Potranno svolgere attività professionali nel rilevamento, la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di componenti abiotiche e biotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri, i parchi e le riserve naturali. LAUREE IN SCIENZE ZOOTECNICHE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere conoscenze di base nei settori della biologia, della chimica e della matematica, nonché competenze di laboratorio. Da approfondire la conoscenza dei principi di patologia generale e microbiologia degli animali, l’epidemiologia delle malattie infettive e parassitarie, i piani di profilassi, la legislazione sanitaria nazionale e comunitaria, i concetti di igiene zootecnica e di sanità e qualità dei prodotti di origine animale. I laureati svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali gestione tecnica, igienica ed economica delle imprese zootecniche, agrozootecniche, faunistico-venatorie e dell’acquacoltura. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE E FORESTALI I laureati della classe svolgeranno attività professionali in ambito agrario (con particolare riferimento alla progettazione semplice e all'applicazione di semplici tecnologie per il controllo delle produzioni vegetali ed animali, alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti, alla gestione delle imprese, alla valutazione e stima di beni fondiari, impianti, mezzi tecnici e prodotti del settore agrario, ai problemi del territorio agrario) o forestale (con particolare riferimento all'analisi e rilievi per l'ausilio al monitoraggio dell`ambiente montano e degli ecosistemi forestali, alla conservazione e gestione sostenibile delle risorse dell'ambiente forestale e silvo-zootecnico, alla gestione di lavori per la protezione del suolo e dell`ingegneria forestale, alla produzione, raccolta, lavorazione industriale e commercializzazione di prodotti legnosi). LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI I laureati della classe potranno svolgere autonomamente attività professionali in numerosi ambiti diversi, tra i quali: il controllo dei processi di produzione, conservazione e trasformazione delle derrate e dei prodotti alimentari; la valutazione della qualità e delle caratteristiche chimiche, fisiche, sensoriali, microbiologiche e nutrizionali dei prodotti finiti, semilavorati e delle materie prime; la programmazione ed il controllo degli aspetti igienico-sanitari e di sicurezza dei prodotti alimentari dal campo alla tavola sia in strutture private che pubbliche; la preparazione e la somministrazione dei pasti in strutture di ristorazione collettiva, istituzionale e commerciale, ivi comprese quelle enogastronomiche. LAUREE IN TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI I laureati nei corsi di laurea della classe devono essere in grado di intervenire sul bene culturale e di garantirne la conservazione, conoscendone le caratteristiche strutturali, nonché le caratteristiche e le proprietà dei materiali che lo compongono. Gli sbocchi professionali sono: enti locali e istituzioni specifiche, quali sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, nonché aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore del restauro, della tutela dei beni culturali e del recupero ambientale. LAUREE IN SCIENZE MATEMATICHE I dottori della classe devono possedere adeguate conoscenze di base nell'area della matematica, competenze computazionali ed informatiche, nonché le metodiche disciplinari, per comprendere e utilizzare descrizioni e modelli matematici di situazioni concrete di interesse scientifico o economico. Essi possono svolgere attività professionali nel campo della diffusione della cultura scientifica, nonché del supporto modellisticomatematico e computazionale ad attività dell’industria, della finanza e dei servizi, e nella pubblica amministrazione. AREA UMANISTICA LAUREE IN LETTERE I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere una solida formazione di base e metodologica negli studi linguistici, filologici e letterari, la conoscenza essenziale della cultura storica, geografica ed artistica dell’età antica, medievale e moderna, con conoscenza diretta di testi e documenti in originale. Svolgeranno, anche mediante esperienze pratiche qualificate, conoscenze teoriche e metodologiche, attività professionali in enti pubblici e privati, nel giornalismo e dell’editoria e nelle istituzioni che organizzano attività culturali o operano nel campo della conservazione e della fruizione dei beni culturali. _ UNIVERSITA LAUREE IN FILOSOFIA I laureati nei corsi di laurea della classe devono avere acquisito una solida conoscenza della storia del pensiero filosofico e scientifico dall’antichità ai nostri giorni e un’ampia informazione sul dibattito attuale in diversi ambiti della ricerca filosofica, una padronanza della terminologia e dei metodi riguardanti l’analisi dei problemi, le modalità argomentative e l’approccio dei testi (anche in lingua originale) e un adeguato avvio nell’uso degli strumenti bibliografici, nonché competenze nelle problematiche dell’etica applicata (bioetica, etica degli affari, etica del lavoro, etica e politica, etica ed economia, etica e comunicazione). LAUREE IN GEOGRAFIA Una solida formazione di base e la padronanza specifica delle discipline geografiche, economiche e sociologiche, delle materie culturali e giuridiche, e degli strumenti teorici, tecnici e metodologici necessari per l'interpretazione e la rappresentazione del territorio, dello spazio prodotto dalle attività umane e del rapporto tra queste e l’ambiente fisico, sono le caratteristiche dei laureati. Essi possono accedere ad impieghi in enti pubblici e privati, nonché nei settori della rappresentazione e dell’analisi del territorio, dell’identificazione e valorizzazione delle risorse dei connessi fenomeni economici e politici LAUREE IN STORIA I laureati nei corsi di laurea della classe devono acquisire una formazione di base finalizzata all'indagine storica mediante l'apprendimento delle principali metodologie specifiche e delle nozioni fondamentali delle discipline e delle tecniche ausiliarie, apprendere le linee generali della storia dell'umanità e acquisito familiarità con linguaggi e stili storiografici, con i profili diacronici delle relazioni di genere e con conoscenza diretta di alcune fonti in originale, documentarie e orali. LAUREE IN LINGUE E CULTURE MODERNE Una solida formazione di base in linguistica teorica e in lingua e letteratura italiana, la completa padronanza scritta e orale di almeno due lingue straniere (di cui una dell’Unione Europea, oltre l’italiano), nonché del patrimonio culturale delle civiltà di cui sono espressione e una discreta competenza scritta e orale in una terza lingua sono i requisiti che i laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere. Essi svolgeranno attività professionali nei settori dei servizi culturali, del giornalismo, dell’editoria e nelle istituzioni culturali, in imprese e attività commerciali, nelle rappresentanze diplomatiche e consolari, nel turismo culturale e nell’intermediazione tra le culture dell’Europa e fra queste e quelle dell’America, dell’Asia, dell’Africa nonché nella formazione degli operatori allo sviluppo in contesti multietnici e multiculturali. LAUREE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA Obiettivi: formare una solida base culturale e linguistica in almeno due lingue, oltre l’italiano, e nelle relative culture, sicure competenze linguisticotecniche orali e scritte, nonché un'adeguata preparazione generale in campo economico-giuridico, storico-politico, socio-antropologico e letterario. Gli sbocchi professionali si presentano nel campo dei rapporti internazionali, della ricerca documentale, della redazione, in lingua, di testi quali rapporti, verbali, corrispondenza e di ogni altra attività di assistenza linguistica alle imprese e negli ambiti istituzionali. LAUREE IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE I neodottori avranno acquisito competenze di base e abilità specifiche nei settori dei mezzi di comunicazione e saranno in grado di svolgere compiti professionali nei diversi apparati delle industrie culturali (editoria, cinema, teatro, radio, televisione, nuovi media) e nel settore dei consumi, relativamente alle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, nonché le abilità necessarie allo svolgimento di attività di comunicazione e relazioni pubbliche di aziende private, della pubblica amministrazione e dei beni culturali. Potranno realizzarsi professionalmente nelle organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, in qualità di addetti stampa, comunicatori pubblici, esperti di gestione di aziende editoriali, esperti multimediali, esperti di istruzione a distanza, pubblicitari etc. LAUREE IN DISCIPLINE DELLE ARTI FIGURATIVE, DELLA MUSICA, DELLO SPETTACOLO E DELLA MODA Per svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali l’animazione e l’industria culturale, le televisioni e i mass-media, il costume e la moda, dall’ideazione del prodotto alla sua realizzazione. I laureati dovranno acquisire: un’adeguata formazione di base relativamente ai settori delle arti, del cinema, della musica, del teatro e del costume, strumenti metodologici e critici adeguati all’acquisizione di competenze dei linguaggi espressivi, delle tecniche e dei contesti delle manifestazioni specifiche. LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI I laureati devono possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni culturali (patrimonio archeologico, archivistico e librario, teatrale, musicale e cinematografico, storico-artistico, demoetnoantropologico, del paesaggio e dell’ambiente). Potranno svolgere attività professionali presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali, ad esempio, sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali e orti botanici, ecc., nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e della fruizione dei beni culturali e del recupero ambientale. AREA SANITARIA LAUREE IN SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE Competenze relative alla comprensione, alla progettazione, alla conduzione e alla gestione di attività motorie a carattere educativo, adattativo, ludico o sportivo, finalizzandole allo sviluppo, al mantenimento e al recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico ad esse correlato, con attenzione alle rilevanti specificità di genere, sono le peculiarità dei laureati della classe. I laureati hanno accesso lavorativo nel campo dell’educazione motoria e sportiva nelle strutture pubbliche e private, nelle organizzazioni sportive e dell’associazionismo ricreativo e sociale. LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE I laureati nei corsi di laurea della classe devono acquisire adeguate conoscenze di base della chimica nel campo della struttura molecolare, degli equilibri ionici e del chimismo dei gruppi funzionali, di biologia animale e vegetale, della morfologia e della fisiologia del corpo umano, della biochimica generale ed applicata, tese a comprendere i meccanismi molecolari dei fenomeni biologici. Diversi gli sbocchi occupazionali quali: il controllo del farmaco nel settore dell’industria farmaceutica; l’informazione scientifica del farmaco e dei prodotti della salute; la formulazione, la produzione e il controllo di qualità dei prodotti cosmetici e dietetici; la produzione e il controllo di qualità dei prodotti diagnostici e chimico-clinici nel settore della salute. LAUREE A CICLO UNICO (NUMERO PROGRAMMATO A LIVELLO NAZIONALE): Medicina e chirurgia (laurea specialistica di 6 anni) Odontoiatria e protesi dentaria (laurea specialistica di 6 anni) Medicina veterinaria (laurea specialistica di 6 anni) Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica (3 anni) Professioni sanitarie della riabilitazione (3 anni) Professioni sanitarie tecniche (3 anni) Professioni sanitarie della prevenzione (3 anni) Scuola Superiore dell’Università di Catania anno accademico 2007-2008 PASSIONE SUPERIORE L’offerta formativa della Scuola Superiore dell’Università di Catania presenta caratteri rintracciabili solo in pochi altri Atenei italiani. E’ nata per volontà del Ministero dell’Università a vantaggio degli studenti “eccellenti” del meridione ed oggi è a pieno titolo centro di formazione avanzata e ricerca scientifica a carattere internazionale. Opera sia in fase pre laurea che post laurea attivando progetti didattici interdisciplinari destinati ai giovani del Mediterraneo dotati di particolare talento. I punti di forza della Scuola sono la residenzialità e la totale gratuità degli studi. Gli allievi della SSC vivono insieme in un campus che ha sede a pochi passi dalla cittadella universitaria di Catania. La struttura residenziale ospita alloggi, mensa, laboratori, biblioteca e dispone di ampi spazi verdi esterni. La formula da college anglosassone consente il contatto continuo tra gli studenti del gruppo e un assiduo scambio di opinioni e di conoscenze tra giovani di diversa provenienza culturale. Gli allievi “anziani” svolgono con entusiasmo il ruolo di tutor per le giovani matricole e completano il lavoro di assistenza didattico - scientifica svolta dai docenti della Scuola. Gli stessi docenti, durante i periodi di lezione, alloggiano frequentemente con gli studenti presso la residenza. PENSIERO SUPERIORE Ogni anno alla Scuola Superiore di Catania accedono per concorso studenti italiani e stranieri che intendono acquisire nel corso degli studi universitari conoscenze integrative rispetto al curriculum universitario e avvicinarsi precocemente al mondo della ricerca scientifica, sperimentando il proprio apprendimento anche durante periodi di studio fuori sede. Tutti gli studenti che vogliono tentare l’accesso alla Scuola devono presentare una candidatura on line entro il 14 settembre 2007 e superare le due prove scritte previste per il 18 e 19 settembre 2007 e il colloquio orale previsto per il 21 settembre 2007. Non è necessario essere preventivamente iscritti all’Università di Catania per presentare candidatura. Non possono candidarsi studenti che siano già stati iscritti ad una Università o che abbiano superato i 21 anni di età. I candidati possono fare richiesta per essere ospitati gratuitamente a Catania durante i giorni del concorso. IMPEGNO SUPERIORE Per accedere ai corsi di laurea dell’Area delle Scienze sperimentali, ossia ad uno dei 30 corsi di laurea delle Facoltà di Agraria, Farmacia, Ingegneria, Medicina e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, sono previste prove di matematica, logica, fisica, chimica e biologia. Per accedere ai corsi di laurea dell’Area delle Scienze Letterarie e delle Scienze Sociali, ossia ad uno dei 18 corsi di laurea delle Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue, Scienze della Formazione e Scienze Politiche, è prevista una scelta tra il saggio breve, il commento e lo sviluppo di una traccia su temi storici, letterari, filosofici, giuridici, economici e sociali. E’ prevista inoltre la traduzione dal greco o dal latino. Gli allievi ammessi alla Scuola Superiore di Catania hanno un solo dovere: mantenere un elevato standard di rendimento negli studi universitari. Tanti i diritti che si acquisiscono con la vincita del concorso e per tutta la durata degli studi universitari: il rimborso totale delle tasse universitarie, il vitto e l’alloggio gratuito presso la struttura residenziale della Scuola, il sostegno economico alle attività di studio e di ricerca fuori sede, un contributo mensile per l’acquisto del materiale didattico e ampia disponibilità di attrezzature informatiche, libri, riviste e banche dati. Ancora più importante la possibilità di frequentare, oltre alle lezioni regolarmente impartite presso l’Università di Catania, le attività didattiche integrative organizzate specificamente per gli allievi interni da studiosi, professionisti e ricercatori di fama internazionale. All’interno della Scuola non mancano le opportunità per condurre attività di laboratorio, collaborare alla realizzazione di progetti di ricerca, produrre pubblicazioni per riviste internazionali e presentare lavori a convegni e seminari ancora prima di conseguire la laurea. FUTURO SUPERIORE A sei mesi dalla laurea gli allievi della SSC, terminato il lavoro sperimentale, sostengono un esame finale per il conseguimento del diploma di licenza. Nel periodo che intercorre tra la laurea e il diploma il 98% dei neo dottori della Scuola si inserisce con successo nel mondo del lavoro. INFORMAZIONI, BANDO E GUIDA AL CONCORSO SU: WWW.SCUOLASUPERIORECATANIA.IT – [email protected] Scuola Superiore di Catania - Via San Nullo, 5/i - 95123 Catania – telefono 095/351568 – 095/354778 – fax 095/361054 LAV RO Diplomati… e adesso? Costruite il vostro futuro L’ESAME DI MATURITÀ RAPPRESENTA IL VOSTRO PRIMO, IMPORTANTE TRAGUARDO. MA VA CONSIDERATO COME UN PUNTO DI PARTENZA, COME IL VOSTRO INGRESSO NELL’ETÀ ADULTA: ORA AVETE DI FRONTE A VOI TUTTE LE PORTE APERTE. QUELLE DEL MONDO ACCADEMICO, CON CENTINAIA DI CORSI UNIVERSITARI E MOLTEPLICI INDIRIZZI DI STUDI. O QUELLE DEL LAVORO. ANCHE SE ALL’INIZIO CI SARÀ DA FARE L’INEVITABILE “GAVETTA” E LA RETRIBUZIONE MENSILE MEDIA NON SUPERERÀ I 750 EURO. esame è finito, si chiudono i libri e si schiude finalmente il periodo delle agognate vacanze. Ma dopo tanta fatica, cosa fare del proprio futuro? Il primo bivio che si presenta ai neodiplomati è se proseguire gli studi o se impegnarsi subito a tempo pieno in un’attività lavorativa. Per capire quali sono le opportunità del mondo del lavoro e le scelte fatte dagli studenti diplomatisi nel 2006, è particolarmente utile la ricerca che il consorzio bolognese AlmaDiploma ha svolto sulle scelte dei diplomati ad un anno dalla Maturità, ottenuta intervistando circa 6 mila studenti di tutta Italia. Innanzitutto, può essere utile sapere che lo scorso anno la maggior parte dei diplomati ha scelto di proseguire gli studi. Il 44% degli intervistati si è dedicato all’università a tempo pieno, mentre il 12% abbinando studio e lavoro. Solo uno studente su tre (il 31%) ha definitivamente abbandonato i libri per impegnarsi solo in un’attività lavorativa. L’ Liceo Tecnico Professionale Altro diploma Totale valore percentuali S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007 Non Senza risponde contratto Altro Autonomo 0,6% atipico 4,7% 5,1% 3,2% CollaboTempo razione indeterminato 6,6% 15,5% Tempo determinato 16,8% Come era facile prevedere, a scegliere di iscriversi all’università alla fine degli studi è stato soprattutto chi è uscito da un liceo, nel 92% dei casi. In un mondo del lavoro sempre più avido di S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007 specializzazioni la semplice maturità classica o scientifica non sempre basta. E se gli studenti degli istituti tecnici si sono egualmente divisi tra chi si è iscritto all’università e tra chi è entrato subito nel mercato del lavoro, i diplomati degli 24,6 istituti professionali hanno decisamente optato 47,4 per il lavoro: appena il 22% frequenta corsi universitari. In ogni caso 65,9 non c’è solo l’università per migliorare le proprie 38,2 competenze: tanti studenti ricorrono ad altre attività di formazione, come ad esempio gli stage presso le aziende. 43,7 Le differenze tra il tipo di istituto frequentato si rispecchiano naturalsolo lavoro mente anche sul tipo di studio universitario e lavoro lavoro svolto. Ad esempio, dice di lavorare uno Altra condizione 12,0% Studio univ. e lavoro 12,3% Solo lavoro 31,4% Apprendistato o Contratto inser.to 47,4% Altre attività formative Non c’è solo l’università come attività formativa. Uno studente su quattro ha frequentato nell’anno successivo al diploma un corso di formazione. Attività che hanno interessato soprattutto i diplomati di istituti tecnici e professionali, senza avere molto appeal tra i liceali (dei quali solo uno su sei è stato coinvolto). Molto diffusi sono gli stage, che hanno riguardato uno studente su quattro, e i corsi di lingua o di informatica seguiti, in entrambi i casi, da uno studente su cinque. Stessa percentuale (20%) di studenti che hanno svolto un tirocinio al termine del percorso scolastico. Resta il dubbio che lo stage, benché gettonato, non serva poi a molto, se non altro per chi esce da istituti tecnici o professionali. Infatti la percentuale di chi ha trovato lavoro con o senza stage è praticamente la stessa. Addirittura è più alto il numero dei diplomati del professionale che lavorano senza aver mai fatto questo tipo di esperienza. Solo nel caso di chi si è diplomato in un liceo, lo stage ha dato una “marcia in più” per trovare lavoro: il 37% degli stagisti ha trovato un lavoro contro il 21% di chi non ha mai svolto stage. LAV RO 34,3% LICEO 0,8% 14,7% 12,7% 37,5% PROFESSIONALE 7,2% 0,6% 23,3% S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007 31,3% 39,2% stabile apprendistato o inserim. (formaz.lav.) atipico ALTRO DIPLOMA senza contratto non risponde 2,3% 24,0% 46,0% TECNICO 9,0% 0,6% 19,9% 25,8% 14,1% 32,0% 25,8% sonali” che danno lavoro a un diplomato su dieci (ad uno su tre tra i liceali), mentre l’industria è solo terza. Nel ramo metalmeccanico e manifatturiero, infatti, lavora circa uno stuLiceo dente su sei. Un settore che attrae principalmente chi ha frequentato Tecnico un istituto professionale, con una Professionale percentuale di addetti all’industria del 24%. Può sembrare strano ma Altro diploma l’informatica, che pure è un settore in espansione, dà lavoro a solo il 2% del campione: forse la scuola italiana Totale ancora non prepara a sufficienza per questo tipo di impieghi. valori medi in euro Quale che sia il lavoro che si cerca, S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007 è importante sapere come riuscire a trovarlo. Sembra che il modo mitrascorre in media dai gliore sia il contatto personale su due mesi e mezzo, come propria iniziativa: scrivere un buon nel caso degli istituti procurriculum vitae e inviarlo alle imfessionali per i Servizi prese si è rivelato la strada giusta Commerciali e Turistici e per ottenere un lavoro per un per i Servizi Sociali, a quarto dei ragazzi intervistati. meno di un mese, per i Utili ad ottenere un colloquio diplomati in istituti procon la persona giusta si rivelafessionali per Servizi Alno anche le conoscenze persoberghieri o per Servizi nali di amici e parenti, come inCommerciali, evidentedicato dal 18% del campione. mente molto richiesti. Le aziende, dal canto loro, semMa quanto si guadabrano seguire con interesse gna ogni mese? Bene, quanto avviene nella scuola, se per chi ha scelto di lavoè vero che come terzo canale in rare subito dopo la scuola ordine di importanza c’è la per rendersi indipenden“chiamata diretta delle imprete e magari andare a vise”, che ha riguardato un giovere da solo è una doccia vane su sei. Il lavoro poi può esfredda. La media dello sere la prosecuzione di un’attività di famiglia, stipendio del neodiplomato infatti è sui 740 euro, Nonostante il reddito non precisamente da nababbi, gli come accade nel 9% dei casi: spesso è anche peraltro in calo rispetto all’anno precedente. Le studenti intervistati hanno segnalato una forte soddisfail motivo che guida la scelta dell’indirizzo di differenze poi sono tante anche qui tra la retribuzione per il lavoro svolto: in media, su una scala da uno a dieci, gli studenti hanno dato al proprio lavoro un voto di studi. Può sembrare strano, ma cercare lavo- zione dei liceali, che guadagnano appena 450 eu7 e mezzo. L’aspetto meno soddisfacente, soprattutto per ro sui giornali specializzati può non essere ro al mese in media, e quelle dei tecnici (790 eui liceali, è la coerenza del lavoro svolto col percorso di una scelta vincente, appena sette ragazzi su ro al mese) e dei professionali (830). Eppure, la studi, mentre il campione ritiene in gran parte soddisfacento hanno trovato impiego grazie alle in- maggior parte dei ragazzi interpellati dice di escente lo stipendio in relazione all’impiego svolto. Eppure, le posizioni ricoperte sono nella maggioranza serzioni delle aziende. sere soddisfatto della propria retribuzione. Spesdei casi di basso livello: quasi uno su tre lavora come In ogni caso, una nota positiva è data dal so sapere di aver guadagnato da sé i propri soldi apprendista, mentre solo uno su dieci è un impiegato periodo di tempo necessario a trovare un’oc- basta a sentirsi ormai “grandi”. con alta e media qualifica. cupazione. Dall’inizio della ricerca di lavoro Simone Turchetti studente su quattro uscito da un liceo, ma si tratta quasi sempre di lavoro abbinato allo studio, quindi in genere privo di specializzazione e spesso senza contratto (uno su tre) o con forme atipiche di contratto (ben nel 38% dei casi). Diverso il discorso per i diplomati degli istituti tecnici o degli istituti professionali. Le loro competenze sono maggiormente apprezzate dalle imprese, e quindi si tratta di lavori più coerenti col percorso di studi, e che per di più godono di un trattamento migliore. Infatti, tra chi ha frequentato una scuola professionale, il 24% ha un posto di lavoro stabile, e il 40% ha un contratto d’apprendistato. In generale però, i neodiplomati hanno mansioni piuttosto basse: uno su tre lavora come apprendista, mentre appena uno su dieci, soprattutto liceali e tecnici, hanno un posto come impiegato di medio o alto livello. Il ramo che ha offerto più possibilità ai diplomati è quello del commercio, nel quale sono impiegati più di un terzo dei giovani diplomati. Seguono i “servizi ricreativi, culturali, sociali e per- Che soddisfazione! è nata un’Università che sa di cibo viaggi cultura Università degli Studi Scienze Gastronomiche - Un progetto culturale unico basato sull’approccio multidisciplinare alle scienze gastronomiche - Una didattica innovativa che coniuga saperi scientifici e umanistici attraverso un intenso programma di attività integrate: formazione in aula, training sensoriale, esperienza diretta in viaggi e stage sul territorio - Stage tematici e territoriali in Italia, Europa, Africa, Asia, Australia, America Settentrionale e Latina - Un ambiente accademico e studentesco internazionale - Due sedi storiche: nell’Agenzia di Pollenzo, in Piemonte e nella Reggia di Colorno, in Emilia Romagna A Pollenzo: - Laurea triennale in Scienze Gastronomiche - Laurea Specialistica biennale in Scienze della Comunicazione Alimentare e Gastronomica A Colorno: 2 master post lauream annuali - Scienze gastronomiche e prodotti di qualità - Food Culture: Communicating Quality Products L’Università forma una nuova figura professionale, il gastronomo, capace di operare nella produzione, distribuzione, promozione e comunicazione dell’agroalimentare in qualità di divulgatore e redattore multimediale in campo enogastronomico, addetto al marketing di prodotti d’eccellenza, manager di consorzi di tutela, di aziende del settore agroalimentare, di enti turistici. Per informazioni ed iscrizioni: Università degli Studi di Scienze Gastronomiche www.unisg.it - [email protected] Sede di Pollenzo: piazza Vittorio Emanuele, 9 fraz. Pollenzo - 12042 Bra (Cn) Italia +390172 458511 Sede di Colorno: piazza Garibaldi, 23 – 43052 Colorno (Pr) Italia + 390521 811111 LAV RO IL LABIRINTO DEI CONTRATTI NON PIÙ CO.CO.CO. MA CO.CO.PRO., STAGE,TIROCINI O FORMAZIONE.TEMPO DETERMINATO IN ATTESA CHE DIVENTI UN GIORNO, FORSE, INDETERMINATO. SONO SOLO ALCUNE TIPOLOGIE DI PRESTAZIONI D’OPERA. UNA GIUNGLA IN CUI È FACILE SMARRIRSI E PERDERE DI VISTA I PROPRI DIRITTI. ECCO IL FILO D’ARIANNA PER ORIENTARSI NEL MONDO CHE VI ASPETTA. Formazione lavoro Tempo indeterminato un contratto di lavoro a tempo determinato non rinnovabile, dove il datore di lavoro s’impegna a fornire un determinato numero d’ore di formazione e una durata non inferiore a 6 mesi e non superiore a 24. Il datore di lavoro può decidere, in alcuni casi, di trasformare il Cfl (contratto di formazione lavoro) in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato al termine o prima della scadenza prevista. Il contratto può essere del tipo A o B: A - Dura massimo 24 mesi e mira all’acquisizione di una professionalità intermedia (almeno 80 ore di formazione), oppure mira all’acquisizione di professionalità più elevate (almeno 130 ore di formazione). B - Dura massimo 12 mesi ed è volto all’acquisizione di professionalità semplici, attraverso una formazione teorica di almeno 20 ore sulle seguenti materie: organizzazione del lavoro, prevenzione antinfortunistica e ambientale, disciplina del rapporto di lavoro. Il Cfl può essere stipulato da giovani con età non inferiore a 16 anni e non superiore a 25. Per le persone in possesso di una laurea il limite d’età è di 29 anni. I disoccupati di lungo periodo (almeno un anno) sono ammessi fino ai 32. Le ore di formazione teorica del Cfl sono sempre retribuite e si svolgono durante le ore di lavoro. N E’ Telelavoro una modalità di lavoro effettuata in un luogo distante dall’ufficio centrale o dal centro di produzione ed implica una nuova tecnologia che permette la separazione e facilita la comunicazione. In linea generale si distingue in: Telelavoro a casa Il lavoratore svolge la sua attività utilizzando, nella sua abitazione, un angolo attrezzato di computer, fax, modem, ecc. L’interazione con l’ufficio può essere su base costante o saltuaria. Telelavoro da centri satelliti o di vicinanza Il lavoratore, anziché recarsi in ufficio, si sposta presso un centro attrezzato per il telelavoro dal quale entra in contatto con la sua azienda, scambia dati, carica programmi e quant’altro gli sarà necessario per pianificare e svolgere il suo lavoro. L’angolo attrezzato per il Telelavoro può essere di proprietà dell’azienda, di un consorzio di aziende, di un’impresa o anche della Pubblica Amministrazione. Telelavoro mobile Il lavoro si svolge da una posizione mobile, tipicamente composta da un PC portatile, un fax-modem e un telefono cellulare. Con questa attrezzatura il lavoratore può, ad esempio, recarsi presso i clienti e, da lì, collegarsi con l’ufficio per inviare ordini, aggiornare quotazioni, fare teleconferenza con esperti e tecnici di sede. Telelavoro office-to-office (azienda virtuale) Si può telelavorare anche stando in un ufficio convenzionale, ad esempio facendo parte di un team disseminato che lavora con tecniche di groupware o tramite Internet. E' on prevede la scadenza del rapporto di lavoro e può essere sia a tempo pieno (40 ore nei settori industriali e 36 ore nel pubblico impiego), sia part-time. L’assunzione può prevedere un periodo iniziale di prova, la cui durata è fissata all’interno dei Ccnl (contratti collettivi nazionali del lavoro) ed è diversa in base alla qualifica ed al livello. Tempo determinato uò essere usato solo in condizioni “lavorative temporanee”, in quanto prevede una data di scadenza del rapporto di lavoro. Il termine del contratto può essere in via eccezionale, prorogato solo per una volta e per un tempo non superiore alla durata del contratto iniziale, quando la proroga è motivata da esigenze imprevedibili e contingenti e si riferisce alla stessa attività lavorativa. P Part Time l contratto part-time si caratterizza per un orario di lavoro inferiore a quello previsto dalla legge o dal contratto collettivo. Retribuzione e contributi previdenziali sono proporzionali alla quantità di ore lavorate. I lavoratori part-time, in caso di assunzione di personale a tempo pieno, hanno diritto di precedenza. Un part-time può essere ‘orizzontale’ (l’attività lavorativa è svolta tutti i giorni della settimana ma con orario giornaliero ridotto), verticale (l’attività lavorativa è svolta solo in alcuni giorni della settimana con orario pieno o ridotto; in questa forma rientrano anche i contratti per il week-end), ciclico (l’attività lavorativa è svolta solo in alcune settimane o in alcuni mesi dell’anno con orario pieno o ridotto). I Apprendistato apprendistato è un contratto a contenuto formativo, in cui il datore di lavoro oltre a versare un corrispettivo per l'attività svolta garantisce all'apprendista una formazione professionale. La durata dell’apprendistato varia secondo i contratti di lavoro applicabili, non può essere inferiore a 18 mesi e superiore a quattro anni (5 per l’artigianato). I periodi d’apprendistato svolti presso più datori di lavoro, sono sommati fino alla durata massima, purché non sia inferiore ad un anno e si riferisca alle stesse attività produttive. L’orario di lavoro non deve superare le otto ore giornaliere e le 40 settimanali, comprese quelle destinate alla formazione. Possono essere assunti con contratto d’apprendistato i giovani con un’età compresa tra i 15 e 29 anni. Questi livelli sono innalzabili di due anni per i portatori di handicap. La retribuzione è pari ad una percentuale del salario di un lavoratore qualificato con eguale livello, che può crescere ogni semestre. L' L’OFFERTA FORMATIVA Facoltà di Economia Facoltà di Giurisprudenza Via Amm. Ferdinando Acton, 38 80133 Napoli Tel. 0815475311 - Fax 0815522556 E-mail: presidenza.economia@ uniparthenope.it Preside: Prof. Claudio Quintano Laurea I Livello Amministrazione e Controllo Economia Aziendale Economia Aziendale per lo sviluppo Economico Logistica e Trasporti Management delle imprese internazionali Management delle imprese turistiche Statistica e informatica per la gestione delle imprese Economia e Commercio Laurea di II Livello Specialistica Scienze economiche internazionali Management – Management Aziendale Internazionale Management del settore turistico e dei beni culturali Management e controllo Management delle imprese di trasporto Management delle piccole e medie imprese Statistica per la gestione aziendale Via Giordano Bruno 80035 Nola (Na) Via Amm. Ferdinando Acton, 38 80133 Napoli Tel. 0813110930 - Fax 0815476428 E-mail: facolta.giurisprudenza@ uniparthenope.it Preside: Prof. Federico Alvino Corsi di Laurea di I Livello Economia Aziendale Scienze dell' Amministrazione Scienze Giuridiche Governance delle Aziende e Dei Servizi Corsi di Laurea di II Livello Giurisprudenza Corsi di Laurea a Ciclo Unico Giurisprudenza Facoltà di Scienze Motorie Via Amm. Ferdinando Acton, 38 80133 Napoli Tel. 0815475747 - Fax 0815475226 E-mail: facolta.scienzemotorie@ uniparthenope.it Preside: Prof. Giuseppe Vito Via Acton, 38 80133 Napoli Tel. 0815475130 - Fax 0815512884 E-mail: [email protected] Preside: Prof. Alberto Carotenuto Corsi di Laurea di I Livello Ingegneria civile ed Ambentale (Napoli) Ingegneria delle Telecomunicazioni Ingegneria gestionale delle reti e dei servizi Ingegneria Industriale Corsi di Laurea di II Livello Ingegneria Civile Ingegneria delle Telecomunicazioni Scienze e Tecnologie Via Amm. Ferdinando Acton, 38 80133 Napoli Tel. 0815475164 - Fax 0815527126 E-mail: [email protected] Preside: Prof. Raffaele Santamaria Corsi di Laurea di I Livello Scienze Motorie Biotecnologie Industriali ed alimentari (in attesa di Parere dal CUN) Scienze Nautiche ed Aeronautiche Informatica Scienze Ambientali Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie Scienze delle attività motorie preventive ed adattive Informatica Applicata Scienze e Tecnologie della navigazione Scienze e tecnologie per l' ambiente e il territorio Laurea di I Livello Corsi di Laurea di II Livello Centro Orientamento e Tutorato: Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea di II Livello SERVIZI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI Via Ammiraglio Acton 38 – 80133 Napoli Rec: 081/5475135-36 Fax: 081/5475137 e-mail: [email protected] A.d.i.s.u. (Borse di Studio, alloggi e Buoni Pasto) Via De Pretis 145 – Angolo P.zza Municipio Rec: 081/5510092 – 7810060 Fax: 081/7909290 e-mail:[email protected]; [email protected] Scuola interuniversitaria campana di specializzazione all’ insegnamento (Sicsi) Via Medina n. 40 – 80133 Napoli – Rec: 081/5474858-4859 e-mail: [email protected] Biblioteca Centrale Via Ammiraglio Acton, 38 – 80133-Napoli Rec: 081/5475176- Fax : 081/5475186 e-mail:[email protected] Cus Via Campagna n. 267 Rec: 081/7621295- Fax: 081/7628540 Servizi per i Disabili Via Ammiraglio Acton, 38 – 80133 Napoli Tel: 081/5475194 Nell’intento di realizzare interventi che rendano effettivi il diritto all’informazione, il diritto allo studio e la piena partecipazione alle attività culturali e sociali degli studenti disabili, l’Università Parthenope ha attivato il seguente programma di interventi: • Consulenza psicologica individuale • Accompagnamento disabili all’interno delle strutture universitarie • Assistenza durante le lezioni con tutor didattici • Servizio di tutorato specializzato in ambito tecnico sportivo per studenti diversamente abili e convenzione con centri sportivi Counseling: Grazie a questa iniziativa si fornisce aiuto agli studenti attraverso il sostegno e l’assistenza personalizzata per le situazioni di disagio emotivo nell’affrontare i vari impegni della vita universitaria. Didattica a distanza per la facoltà di Giurisprudenza con sede a Nola: La didattica a distanza mira a facilitare la frequenza regolare alle lezioni e convertire i tempi di pendolarità degli studenti in tempi di studio. Si tratta di un sistema integrato di comunicazione docenti/allievi che rappresenta una innovazione a livello nazionale. Il progetto prevede la possibilità per glii studenti residenti lontano da Nola di seguire in diretta le lezioni dei docenti interagendo con essi: il docente tiene la sua lezione in videoconferenza e vede sul proprio monitor i suoi studenti nelle sedi distaccate e al termine della lezione gli studenti possono rivolgere al docente domande sulla lezione svolta. In ogni sede distaccata è prevista la presenza di un tutor che guida e promuove l’attività di apprendimento collaborativo del gruppo di studenti a lui affidato. Servizi on-line: sono stati attivati servizi web che consentono di visualizzare dati custoditi nel database di segreteria, nella loro eventuale modifica e nell’inserimento di quelli mancanti e comprendono servizi di: • pre-immatricolazione ai corsi di lauree triennali attraverso l’invio di un modulo in cui il potenziale studente sceglie un percorso di studio e fornisce tutte le notizie inerenti il proprio status anagrafico ed il diploma posseduto • preselezione agli immatricolandi ai corsi di laurea triennali e specialistici ad accesso limitato delle Facoltà di Economia e Scienze Motorie attraverso l’invio di un modulo in cui il potenziale studente sceglie un percorso di studio e fornisce tutte le notizie inerenti il proprio status anagrafico, il diploma posseduto e il corso di laurea prescelto; alla fine della procedura lo studente stampa il modulo che dovrà consegnare presso gli sportelli della Segreteria Studenti con la restante documentazione. • prenotazione degli esami attivi con visualizzazione di quelli gia prenotati. Lo studente può usufruire di tali servizi dalla propria abitazione o dai punti internet presso il nostro Ateneo. L’accesso avviene nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza informatica e di privacy. 1. Rilascio diploma per “patente europea del computer”: l’Università Parthenope è Test Center ECDL, centro accreditato al rilascio dei diplomi per la patente europea del computer, standard di riferimento nazionale e sistema di certificazione attestante la capacità di utilizzo del PC a diversi livelli di approfondimento e specializzazione. 2. Programma europeo di certificazione delle competenze informatiche EUCIP per il rilascio di certificazione professionale sull’Information Technology. Relazioni Internazionali: Sono Stati attivate collaborazioni Didattiche ( Erasmus) e di ricerca con le seguenti Università Europee: • Universitat Pompeu Fabra Barcelona( Spagna) • Universidad Autonoma de Madrid ( Spagna) • Universidad Politecna de Madrid ( Spagna) • University of Santiago de Compostela ( Spagna) • Universidad de Granata ( Spagna) • Universitè de Savoie – Chambéry ( Francia) • Universitè Joseph Fourier ( Francia) • Universitè de Nice - Sophia Antipolis ( Francia) • Universitè Perpignan ( Francia) • Sloveska Zdravotnicka Universita ( Slovacchia) • Swedish University og Agricoltural Sciences ( Svezia) • Universidad de Lisboa ( Portagallo) • Nicolaus Copernicus University ( Polonia) • Techinische Universitat Graz ( Austria) • Wirtschaftsuniversitat Wien ( Austria) • Universitè Libre de Bruxelles ( Belgio) • Technische Universitat Chemnitez ( Germania) • Humboldt – Universitat zu Berlin • University of Econimics in Bratislava ( Slovacca) • Universitè Joseph Fourier ( Francia) • Universitè de Nice Sophia Antipolis ( Francia) LAV RO Stage o stage è un rapporto triangolare tra tirocinante, azienda ospitante (pubblica o privata) ed ente promotore. Questo ultimo deve garantire la presenza di un tutor come responsabile didattico-organizzativo delle attività. I soggetti ospitanti, dal canto loro, dovranno indicare un responsabile aziendale di riferimento per il tirocinante. Lo stage può avere una durata massima di sei mesi. L Lavoro Temporaneo (Interinale) i tratta di un rapporto di lavoro di natura temporanea, che consente ad agenzie autorizzate di collocare, per un certo arco di tempo, personale nelle aziende che ne fanno richiesta. Il lavoro interinale prevede la presenza di tre soggetti: il lavoratore, l’agenzia (fornitrice) e l’impresa (utilizzatrice). Il lavoratore è assunto e retribuito dall’agenzia, mentre l’impresa rimborsa all’agenzia l’ammontare della retribuzione del lavoratore più una quota di commissione per la fornitura della mano d’opera. La legge prevede la possibilità di stipulare due tipi di contratto: ) a tempo determinato: copre il periodo di prestazione lavorativa che il soggetto compie presso l’impresa e prevede lo stesso trattamento economico e previdenziale di un lavoratore a pari livello dell’impresa stessa. ) a tempo indeterminato: il lavoratore percepisce un’indennità mensile dall’agenzia anche nei periodi in cui non presta lavoro presso alcuna azienda. S 1 2 Co.co.pro o contratto a progetto bolito il co.co.co., ovvero la collaborazione coordinata e continuativa, la flessibilità verso cui ci si dirige ha portato a riformulare questo tipo di collaborazione in co.co.pro. Quel che conta è appunto il progetto, l’obiettivo da raggiungere, che è determinato dall’azienda e al quale il lavoratore deve tendere attraverso il suo lavoro. A Tirocinio estivo i svolge nel periodo compreso tra la fine dell'anno accademico o scolastico e l'inizio di quello successivo. Come ogni tirocinio non è un rapporto di lavoro ma costituisce un'esperienza formativa importante. Ha una durata non superiore ai tre mesi. S Qualche dritta per un curriculum coi fiocchi teresse del proprio interlocutore. Quindi prima di inviare un curriculum è utile informarsi su cosa fa l’azienda e su qual è il suo raggio d’azione, per sapere quali sono i punti del proprio cv che bisogna “valorizzare”e quali, invece, quelli che è possibile mettere in secondo piano. In conclusione: non esiste un curriculum vitae buono per tutte le stagioni e per tutte le aziende. Bisogna rimodularlo di volta in volta. E tenerlo costantemente aggiornato. Un buon curriculum vitae deve contenere queste informazioni: anagrafiche, formative, lavorative, extraprofessionali e di autovalutazione. Come dev’essere? Qualche consiglio Sintetico ma non arido. Ogni azienda riceve ogni giorno una montagna di curricula e l'attenzione rivolta ad ognuno di questi è limitata. Di solito i “selezionatori” dedicano non più di tre minuti alla loro lettura. L'essere concisi e al tempo stesso precisi, quindi, sono doti particolarmente apprezzate. Perciò un buon curriculum vitae non dovrebbe mai superare le due pagine. Bisogna cercare, comunque, di trattare in modo compiuto le informazioni presenti sul cv. Schematico ma non rigido. Il curriculum deve avere un’impostazione adeguata di margini e spaziature che dividano il testo in paragrafi. Se non sei particolarmente creativo sempre meglio fare affidamento sui programmi di videoscrittura più diffusi, che di solito dispongono di formattazioni standard per il cv. Cercate comunque un “vostro” stile di presentazione, non lasciatevi condizionare troppo da schemi precostituiti. La forma è importante ma non siate troppo rigidi quando impostate il vostro cv. Chiaro ma non banale. Per essere di facile Gli errori da evitare lettura il curriculum deve contenere frasi chiare e scorrevoli, coerenti con la propria candidatura e assolutamente prive di errori grammaticali. Un lessico troppo ricercato, una prosa troppo elaborata e qualche refuso ortografico sono tutte cose che condannano senza appello il tuo cv, che verrà cestinato. Attinente e non generico. Oltre a saper sintetizzare con efficacia la propria storia bisogna trovare ogni volta il collegamento con i bisogni e le esigenze specifiche dell'azienda a cui si rivolge la propria candidatura. Ogni esperienza acquista più o meno valore in relazione all'in- - Non scrivere frasi tortuose e non dare informazioni ridondanti: non solo non aggiungono nulla al corpo del testo, ma penalizzano notevolmente le possibilità di un tuo futuro colloquio in azienda. Costruzioni sintattiche “pericolanti” e dati ripetuti senza motivo distolgono l’attenzione del selezionatore che metterà il tuo cv nella montagna degli “scartati”. - Non dare informazioni false o parzialmente vere. Non barare, specie nell’attribuirti competenze linguistiche che non possiedi. Basta un semplice colloquio per essere smascherati ed esclusi dalla selezione. - Non confondere la lettera di presentazione con il curriculum vitae. La struttura dei due documenti è profondamente diversa. La prima va impostato come una normale lettera (intestazione, indirizzo, data, firma, oggetto in evidenza), il secondo è più schematico e sintetizza il percorso professionale. LAV RO L’interior designer Il doppiatore Alessandro Chiarato Cinzia de Carolis Creare ambienti a misura d’uomo. In negozi, boutique, ma anche in abitazioni private o in uffici pubblici. È il mestiere dell’interior designer, disegnatore d’interni, una figura sempre più richiesta anche in Italia, uno dei Paesi da sempre guida nel campo dello stile. Alessandro Chiarato, direttore del corso di design dell’Istituto Europeo di Design, ci ha raccontato questa professione. Chi è l’interior designer? In quali settori opera? In Italia l’interior designer è stata a lungo considerata una specializzazione a basso profilo, affidata soprattutto agli architetti. All’estero al contrario viene considerata una qualifica di alto livello ed è molto richiesta. Anche nel nostro Paese però le cose stanno cambiando: negli ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato gli iscritti ai nostri corsi. È un lavoro che si svolge in ambiti diversi, si opera molto nel campo del riutilizzo di ambienti, o nella realizzazione dei locali di ristoranti. Un settore in espansione è quello della fieristica, in cui all’interior designer è richiesto di progettare gli stand e gli allestimenti. Come si diventa progettisti d’interni? Ci sono le lauree specialistiche attivate presso le facoltà di Architettura, ma spesso non bastano. La nostra scuola ha un diploma biennale, aperto sia ai laureati sia ai diplomati, che permette di lavorare appena finiti gli studi. Si trova facilmente lavoro? Si guadagna bene? Dipende. Gli studenti non hanno tante relazioni direttamente con le aziende committenti, quanto con studi già affermati, quindi entrano in gioco tantissime variabili. Per quanto riguarda il guadagno, il livello iniziale dipende dalla tipologia di lavoro e dalla realtà aziendale con cui si entra in contatto. Quali sono le qualità che deve possedere l’aspirante progettista d’interni? Innanzitutto la curiosità, per poter cogliere stimoli diversi. Sicuramente anche la passione. E poi trovare dentro di sé una “poetica” per poter progettare. Essendo un lavoro tecnico, però, è necessario possedere anche la serietà e il rigore. Infine, last but not least, vorrei segnalare l’aspetto dell’onestà sociale: bisogna sempre lavorare con un grande ideale, perché il progettista di oggi deve lavorare per rendere migliore il mondo di domani. Prestano la voce ai più grandi interpreti di Hollywood come ai più sconosciuti personaggi dei cartoni animati. Danno nuova vita alle pellicole straniere, interpretando le scene già girate dagli attori. Il lavoro dei doppiatori è fondamentale per la buona riuscita di un film, ed è un lavoro che ogni anno attrae centinaia di giovani. Ma in pochi riescono a diventare professionisti. Cinzia de Carolis è una delle doppiatrici più brave ed affermate, con tanto di fan club in internet. Nella sua lunga carriera ha dato la voce tra gli altri a Lady Oscar e a Madonna. Come si diventa doppiatori? A lei com’è successo? Mi è capitato per caso, ero piccola e non sapevo ancora parlare! Mi trovavo coi miei genitori in una sala di doppiaggio, e serviva la voce di una bambina. Da allora ho continuato. Oggi però si inizia da adulti, ci sono scuole di doppiaggio che preparano a questo mestiere. Alcune scuole mi sembra chiedano una laurea o comunque di aver frequentato un corso di teatro: in generale infatti chi viene dal teatro ha una marcia in più, ha già studiato dizione e sa come recitare. Com’è la situazione oggi in Italia? C’è possibilità per chi vuol fare il doppiatore? Ormai il mercato è saturo, ci sono tante persone che lavorano in questo campo. Spesso si tratta di attori di teatro che lo fanno per arrotondare. Diciamo che non c’è una sicurezza, si lavora molto in certi periodi e poco in altri, a seconda dei progetti. È una professione un po’ precaria ai bassi livelli. Qual è l’aspetto più bello della professione? Sicuramente fare cose diverse, lavorare con persone diverse, non avere orari e non dover timbrare il cartellino. Questo però ha un risvolto negativo, ci sono periodi in cui si lavora tantissimo, quando si è vicini alla consegna di un lavoro, e si sta poco con la famiglia. Che consiglio darebbe ad un giovane che volesse fare il doppiatore? Vorrei che si facesse valutare spassionatamente da un doppiatore esperto per vedere se ha delle doti, e delle prospettive. Le scuole di doppiaggio sono costose, e quindi bisogna valutare con onestà se c’è già una base. In generale, se un ragazzo ha passione, gli direi di andare ad assistere ad un doppiaggio. In tanti vengono agli studi, si appassionano e iniziano facendo dei piccoli ruoli. LAVORI DI TENDENZA Ecco i mestieri più “cool” del momento di Simone Turchetti Il sommelier Danilo De Girolamo Un tempo era una figura d’élite, che solo i ristoranti più esclusivi potevano permettersi. Oggi quello del sommelier è un mestiere molto richiesto dal mercato, che non si limita al mondo della ristorazione: enoteche e wine bar sorgono come funghi, e hanno bisogno di esperti conoscitori del vino. Abbiamo sentito Danilo De Girolamo, presidente del consiglio regionale del Lazio dell’Associazione Italiana Sommelier. Innanzitutto, come si diventa sommelier? Frequentare un corso è già un buon inizio. Noi dell’Associazione siamo stati i primi in Italia ad adoperarci nella formazione. Abbiamo iniziato quarantacinque anni fa per supplire alle carenze dell’epoca, quando al posto dei sommelier c’erano solo dei camerieri. Il sommelier deve poter raccontare il vino agli altri, quindi non ci si improvvisa. Oggi ci sono occasioni diverse, c’è più desiderio di “capire il vino”. C’è l’esperto di vini che lavora in un ristorante e assieme allo chef organizza la cantina, oppure c’è il sommelier che lavora nei wine bar o che aiuta i clienti ad acquistare nelle enoteche. Quante persone frequentano questi corsi? E come funzionano? Ogni anno formiamo circa 15 mila persone, tra chi vuole fare questo mestiere e semplici appassionati. Noi diamo dei “brevetti”, chi li possiede dimostra di saper fare l’analisi sensoriale del vino, di essere esperto nell’abbinamento cibo-vino. L’allievo apprende anche come si fa la “critica”, dando un punteggio per i vari aspetti della bevanda. In generale, la nostra è un’associazione di cultura del vino. Ma c’è mercato per chi desidera fare questo mestiere? Altroché! Anzi, è quasi difficile per ristoranti ed enoteche riuscire ad avere dei sommelier. Questo perché il lavoro presenta delle difficoltà pratiche: si resta fino a tarda sera nei ristoranti, si fa notte nei wine bar. In generale, ottenuto il brevetto di sommelier è facile mettersi sul mercato. Anche le aziende vinicole oggi si stanno organizzando per ospitare dei villeggianti e unire l’aspetto produttivo a quello turistico dell’agriturismo. E si guadagna anche bene: se si hanno capacità e talento si può arrivare a prendere cinquemila euro al mese. Le occasioni ci sono, ma bisogna come in tutti campi avere tanta passione. Il biologo marino Milena Tempesta Lavorano tutto l’anno nelle tante riserve marine italiane, a stretto contatto con gli animali acquatici. Sono i biologi marini, responsabili del monitoraggio e della tutela della flora e della fauna dei mari italiani. Un lavoro difficile, che alterna ricerca sul campo (e sott’acqua!) e in laboratorio, e che soprattutto «non ha orari» come ci assicura Milena Tempesta, biologa della riserva marina di Miramare. Come si diventa biologi marini? Oggi c’è la laurea specialistica con l’indirizzo in biologia marina, un tempo bisognava costruirsi da sé un percorso di studi scegliendo questa specialità come indirizzo della laurea quinquennale. In generale però è difficile arrivare a lavorare nei parchi acquatici. Diciamo che il biologo marino può finire a lavorare sul campo o in laboratorio, più complicato lavorare in un parco e fare entrambe le attività. E lei come ha fatto? Ho svolto la mia tesi di laurea qui, nel parco di Miramare. È il modo migliore per conoscere l’ambiente. Perché si sceglie questa professione? Sicuramente per passione e non per denaro! E neanche per avere un lavoro semplice, anzi. Svolgiamo diverse attività, che vanno dall’accompagnare in tour guidati gruppi di turisti e scolaresche a seguire monitoraggi della fauna, fino alla ricerca sulla qualità dell’acqua. Sicuramente non è un lavoro d’ufficio. Qual è il suo rapporto con il mare? Un rapporto - se vogliamo - di lavoro, anche perché il nostro non è un impegno rivolto in prevalenza alla difesa delle specie animali o vegetali a rischio, quasi sempre abbiamo a che fare con animali per così dire comuni. Quindi bisogna amare il mare nella sua interezza. Chi può svolgere questo lavoro? È un impiego per persone giovani, anche perché richiede un certo impegno fisico! Inoltre c’è bisogno di grande passione. Il grande vantaggio che ha è di essere una professione varia, che richiede però un grande spirito d’adattamento.