Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro

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Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro
Guida
Dal 1996
La prima in Italia
La
Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro
Dispensa dal volume:
“Guida ai Percorsi di Orientamento e Formazione”
Napoli, maggio 2007
edizione 2007
DISTRIBUZIONE GRATUITA IN TUTTE LE SCUOLE D’ITALIA
Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive
Largo Chigi, 19 – 00187 Roma
[email protected]
www.pogas.it
O E IL DIinvePAstireRTIMENTO LE POLITICHE GIOVANILI
IL MINISTER
gioventù significa
e ad una
Investire nella
ani
nella ricchezza delle nostre società di oggi e di dom
Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività
Sportive è stato istituito nel maggio del 2006. Per
la prima volta nella storia della Repubblica, l’Italia
si è dotata di una struttura di governo dedicata ai
giovani e allo sport.
E’una scelta strategica che colma il divario con
gran parte dei Paesi dell’Unione Europea.
Il Ministro è delegato ad esercitare le funzioni di
indirizzo e coordinamento di tutte le iniziative,
anche normative, in materia di politiche giovanili e
attività sportive. Alle sue dipendenze opera, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il
Dipartimento, una struttura volutamente snella e
versatile affidata a tre dirigenti, di cui due donne.
Guardiamo ai giovani com
risorsa e non come ad un problema
Il Ministero e il Dipartimento si offrono come
sede di confronto per gli attori del composito
mondo giovanile e, allo stesso tempo, offrono
una solida sponda per le ragazze ed i ragazzi italiani. A tal fine, il Ministero promuove
un’azione coordinata tra le altre strutture di
Governo competenti ed anche tra le varie
Regioni ed Autonomie locali. I principali filoni
di lavoro riguardano l’accesso alla casa, alla
salute, alla cultura, alla cultura informatica,
alla rappresentanza e le politiche per la formazione, l’orientamento scolastico e professionale, il lavoro.
Le iniziative del Ministero sono tenute insieme
dall’idea della centralità delle giovani generazioni e della loro cittadinanza attiva. Occorre
creare le condizioni perché i giovani possano
essere protagonisti della loro crescita e del
loro futuro, fare esperienza di autonomia e
responsabilità nel cammino verso l’età adulta.
E’ questa attenzione che fa di un insieme di
provvedimenti ed iniziative una vera politica
per i giovani, che gli da unità e significato e
individua insieme le finalità ed i presupposti di
ogni specifica proposta.
TIVE
LE ATTIVITÀ SPOR
amentale
Lo sport è un tassello fond
di un moderno sistema di Welfare
Lo sport costituisce un efficace strumento per
accrescere il benessere dei cittadini, a partire
dai più giovani. La cosiddetta “alfabetizzazione corporea ed emotiva” è fondamentale
nelle fasi di crescita dei bambini. L’abitudine
alla pratica sportiva aiuta a promuovere
buoni stili di vita, a prevenire concretamente
alcune malattie, a promuovere la sicurezza
alimentare ed aiuta le persone anziane a star
meglio.
Lo sport può essere uno straordinario veicolo
per superare molte forme di disagio sociale e
di vera e propria disabilità fisica o psichica,
come dimostra la vitale esperienza del
Movimento Paralimpico Nazionale. Lo sport
promuove, infine, anche i valori della tolleranza.
Lo sport rappresenta per questo Governo un
elemento importante del processo di costruzione della cittadinanza sociale ed un capitolo rilevante delle politiche pubbliche. Un
tassello fondamentale di un moderno sistema
di Welfare. Per questo motivo il Ministero è
impegnato per sostenere la crescita della
pratica sportiva fra tutti i cittadini italiani
nelle scuole, nei territori e nella società.
l’editoriale
Una Guida
per vincere la paura
di Mariano Berriola*
envenuti ragazze e ragazzi,
professori e personale non docente di tutte le scuole superiori d’Italia, in questa “Guida alla maturità” 2007. Anche quest’anno, noi del
“Corriere dell’Università e del Lavoro”
abbiamo pensato a voi maturandi e all’importante momento che vi vedrà protagonisti di qui a breve, dell’esame più
temuto della vostra vita sino ad oggi.
Abbiamo prodotto un notevole sforzo
per realizzare e distribuire la pubblicazione che avete sotto mano, con l’obiettivo di fornirvi qualche consiglio utile e
perché no, di stemperare un po’ le tensioni che si accumulano in occasioni come questa. Spesso di fronte agli esami ci
si fa cogliere dall’emotività, ma è del
tutto normale.
Non abbiate paura, affrontate la grande prova con coraggio, ma soprattutto
con curiosità. Questo il mio consiglio.
Quando mi sono trovato ad affrontare
una grande prova o a dovermi misurare
con un contesto nuovo, ho imparato a controllare la paura sostituendola con la curiosità. Mi
chiedo sempre: “Come reagirò in questa circostanza, sarò all’altezza della situazione o del
mio compito? ”E subito dopo anziché farmi p r
e n d e r e dall’ansia mi dico: “Vediamo cosa
succede”. Tanto ragazzi c’è tutta una vita per
migliorare e le occasioni per dimostrare il proprio valore non mancheranno. Credo possa
funzionare per ciascuno di voi. Anzi ne sono
più che convinto.
Ma veniamo alla Guida e alla sua struttura.
Come nelle precedenti edizioni abbiamo ordinato il lavoro in tre sezioni distinte: Scuola,
Università, Lavoro. Nella prima, la più ampia,
vogliamo aiutarvi a prendere confidenza con
l’esame di maturità, anche alla luce dei cambiamenti introdotti dal nuovo Governo. Questo
per aiutarvi a capire meglio le parti che lo compongono, suggerirvi qualche rimedio da adottare e consigliarvi alcune semplici strategie
che si riveleranno utili davanti alla commissione.
Piccole e grandi indicazioni di natura pratica,
psicologica, tecnica, supportate dai contributi
eccellenti degli specialisti di ogni settore. Fra i
consigli utili, quelli su come utilizzare al meglio il tempo negli ultimi giorni, come alternare ai momenti di studio quelli di distensione, e
perché no, come allenare anche il corpo allo
stress da esame.
Nella seconda sezione, dedicata a tutti quelli che intendono proseguire gli studi, vi offriamo una panoramica sul mondo dell’università.
Attraverso le sue offerte formative e le sue parole d’ordine, abbiamo cercato di farvi orienta-
classe e agli atenei che ci hanno scelto per presentare la loro offerta formativa a voi studenti.
Grazie anche a Vauro, che ogni anno ci omaggia delle sue vignette davvero divertenti. A voi
tutti un grande in bocca al lupo!
B
* Direttore responsabile
“Il Corriere dell’Università
e del Lavoro”
sommario
SCUOLA
re al meglio fra i corsi di laurea. Ce ne sono
davvero tanti, e fra questi vi segnaliamo anche
quelli a numero programmato. Ricordando che
è obbligatorio per tutti il test di ingresso, con la
sola differenza che per alcune facoltà è vincolante - cioè se non lo si supera non si entra – altre invece lo prevedono per individuare gli
eventuali debiti formativi da colmare prima di
iscriversi. Parliamo anche di diritto allo studio
e delle opportunità di essere sostenuti economicamente con borse in denaro, posti alloggio
ed altri contributi.
Nell’ultima sezione, quella del lavoro, a b b i
a m o pensato a q u a n t i vorranno da subito
inserirsi nel mondo occupazionale. Ecco quindi
un u t i l e vademecum su c o m e compilare un
c u r r i c u l u m vitae, come preparare una lettera di presentazione e quali sono gli sbocchi e
le prospettive che offre oggi il mercato alla luce dell’indagine svolta da Almadiploma.
Vi segnalo che sul nostro sito: lastudenteria.com, ci sono notizie sempre aggiornate sul
mondo dell’università e del lavoro, e che potete entrare in contatto con la nostra redazione
per le vostre domande all’indirizzo [email protected]. Per chi volesse continuare gli studi, sarà in edicola a giorni la guida all’Università del “Corriere dell’Università e del
lavoro”, uno strumento utile a chi deve ancora
scegliere la facoltà cui iscriversi.
Infine un ringraziamento particolare lo rivolgo a tutte le direzioni regionali con i loro uffici
scolastici, ai delegati all’orientamento delle
scuole superiori, a tutti i docenti che hanno
contribuito alla realizzazione della guida, ai
presidi che ne assicurano la distribuzione in
• UNA MATURITÀ TUTTA NUOVA
• SONDAGGIO – “Io speriamo che me la cavo”
• LA PRIMA PROVA – Il primo giorno non si
scorda mai
• LA SECONDA PROVA – Scuola che vai
materia che trovi
• L’INTERVISTA– Nascosti tra le righe. Ecco
chi sceglie le tracce
• LA TERZA PROVA – Non c’è due... senza tre
• STUDENTI CHE SARANNO FAMOSI –
Massimiliano Rosolino, Matteo Maffucci,
Sarah Maestri, Elisabetta Canalis,
Paola Maugeri, Ascanio Celestini
• L’ORALE – Davanti alla commissione
• L’ESAME – Dalle aule al grande schermo
• QUELLI CHE... SONO LAST MINUTE
• GLI ESPERTI CONSIGLIANO
• LA MARCIA DEL MATURANDO
UNIVERSITÀ
• WELCOME MATRICOLE
• L’ALFABETO DELL’UNIVERSITARIO
• VADEMECUM – L’abc per orientarsi
• TUTTE LE CLASSI DI LAUREA
LAVORO
• DIPLOMATI... E ADESSO?
COSTRUITE IL VOSTRO FUTURO
I dati AlmaDiploma
• IL LABIRINTO DEI CONTRATTI
• I MESTIERI PIÙ RICERCATI
SCU LA
Una maturità
tutta nuova
PIÙ RIGORE E MAGGIORE CREDIBILITÀ. NON SOLO IN TERRITORIO NAZIONALE, MA ANCHE
PER ACQUISIRE PIÙ COMPETITIVITÀ NEI SISTEMI SCOLASTICI EUROPEI. LA STRETTA CHE IL
MINISTRO FIORONI HA INFERTO ALL’ESAME DI STATO È LA RISPOSTA AD UN DISAGIO CHE DA
ANNI SI RESPIRAVA NELLE STANZE DI VIALE TRASTEVERE E IN ALCUNE SCUOLE. PERCHÉ PER GLI APPASSIONATI
DELL’ISTRUZIONE, LA SERIETÀ VIENE PRIMA DI TUTTO. E AFFINCHÉ L’ESAME TORNASSE AD ESSERE CREDIBILE C’ERA
BISOGNO DI METTERE A POSTO ALCUNE QUESTIONI. COME LA NUOVA NORMATIVA TENTA DI FARE.
l ministro Fioroni aveva una priorità da
realizzare. Neanche il tempo di arrivare a
viale Trastevere, che una delle prime cose
che ha fatto è stata quella di mettere mano
all’esame di maturità. C’erano troppe piccole
lacune, che proprio non gli andavano a genio.
E il rischio era quello di far perdere credibilità ad una prova che da sempre segna un
importante momento di passaggio. “Vogliamo
una scuola seria, credibile, autorevole, che
faccia andare a testa alta i nostri studenti in
Italia e in Europa”, così infatti il ministro ha
commentato lo scorso dicembre l’approvazione alle Camere del disegno di legge che
I
modifica l’esame di Stato.
E anche se a molti di voi può essere sembrato
un “colpo basso”, che vi avrà fatto esclamare
“ma perché proprio quest’anno che tocca a
me!”, le novità della maturità 2007 sono state
pensate per ridare credito ad una prova che
stava perdendo considerazione anche da
parte delle università e del mondo del lavoro.
Vediamole una per una.
N.B. La nuova legge entrerà pienamente a
regime a partire dall’anno scolastico
2008/2009, ma già da quest’anno ci saranno i
primi adattamenti.
Ammissione all’esame
La commissione mista
Dopo otto anni torna l’ammissione all’esame. Dal
1999 (anno di entrata in vigore della riforma
Berlinguer) infatti, tutti gli studenti dell’ultimo
anno erano ammessi alla prova finale. Da quest’anno, però, non sarà più così scontato.
L’ammissione tornerà a rappresentare il primo
scoglio da superare e sarà motivo di batticuore
per alunni e genitori: soltanto coloro che mostreranno di possedere la preparazione adeguata
potranno accedere agli esami. Ma non basta. Per
sedersi al cospetto della commissione (a partire
dal 2008/2009) occorrerà anche avere superato
tutti i debiti formativi degli ultimi due anni.
È la novità che incute più timore. Dopo anni di
esami giocati “in casa”
torna la commissione
mista, per metà interna
e per l’altra metà
esterna. La commissione giudicatrice sarà
composta al massimo
da 6 prof, tre della propria classe e tre provenienti da altre scuole,
generalmente della
stessa provincia. A
guidare gli esami sarà
un presidente, anch’egli esterno, che quindi
determinerà una maggioranza di insegnanti
“sconosciuti”.
Addio al presidente-notaio
Fino allo scorso anno il presidente spesso era a
capo di tutte le commissioni della scuola, o
comunque, di numerose classi. Questo determinava la riduzione del suo ruolo a quello di un
“notaio” che si limitava spesso a firmare documenti, senza riuscire a seguire da vicino le prove
dei ragazzi. Da quest’anno il “boss” sarà tra voi.
Secondo la nuova normativa infatti il presidente,
sempre esterno, dovrà seguire i lavori di due
classi e comunque non oltre 70 studenti.
Maturo con lode
Non solo più rigore e credibilità, ma anche valorizzazione delle eccellenze. Tra le novità di quest’anno rientra anche la lode per i più bravi. Chi
infatti riuscirà ad ottenere 100, il punteggio massimo, senza far ricorso neanche ad un punto di
bonus (la commissione dispone fino a 5 punti da
assegnare in aggiunta al voto finale a chi abbia
un credito scolastico di almeno 15 punti e un
risultato complessivo
nelle prove d’esame di
almeno 70 punti),
potrà ottenere il riconoscimento della lode.
Un freno ai
privatisti
Coloro che si presentano agli esami senza
avere seguito neppure
un giorno di lezione
SCU LA
Il prontuario salva-esame
dovranno sostenere una prova preliminare
e potranno presentarsi in una scuola statale
o paritaria del comune di residenza.
Dall’anno prossimo, poi, anche chi si ritira
a metà anno per poi presentarsi agli esami
come privatista dovrà sostenere una prova
che verifichi le conoscenze relative ai programmi dell’ultimo anno. Il principio, infatti, è che tutti gli studenti vengono scrutinati
sul lavoro del quinto e lo stesso deve valere
per chiunque si appresti a sostenere l’esame finale.
“Saltatori” solo con
carriere immacolate
Stretta anche sui cosiddetti “saltatori”. La
riforma Berlinguer prevedeva infatti che
chiunque terminasse il quarto anno con la
media dell’8 in tutte le materie potesse
sostenere direttamente l’esame di maturità.
Da quest’anno invece si cambia. Solo chi,
oltre alla media dell’8 all’ultimo anno,
abbia ottenuto anche la media del 7 nei
due anni precedenti, senza essere stato mai
bocciato, potrà sostenere l’esame con un
anno di anticipo. L’obiettivo è quello di evitare che questa pratica si trasformi, come
stava accadendo, in una formula per recuperare gli anni persi. Il risultato?
Quest’anno i “saltatori” sono 140 contro i
3800 dello scorso anno!
Padroneggiare gli argomenti
Terza prova
Prepararsi all’esame di Stato vuol dire studiare con
metodo e costanza, pochi giorni di studio intenso
difficilmente potranno servire a costruire una buona
preparazione, ma niente panico. L’importante è
dimostrare di padroneggiare l’argomento, e se arriva una domanda incomprensibile o aliena, cercate
di dire almeno qualcosa sull’argomento in questione
per poi passare ad uno affine che sapete bene.
Dopotutto obiettivo dell’esame di maturità è anche
quello di stimolare lo studente a creare ed evidenziare i collegamenti logici e temporali fra le varie
discipline. A questo proposito può essere utile aver
presentato una ricerca o un elaborato.
Viene stabilita dalle singole commissioni d’esame. Avrà luogo il 25 giugno 2007.
In caso di disabilità
Il colloquio
In presenza di alunni in situazione di handicap, la
commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, può preparare prove
equipollenti a quelle predisposte per gli altri candidati, con l’eventuale consulenza di un esperto. In
caso di handicap visivo preventivamente segnalato,
il Ministero provvede a trasmettere i testi della
prima e della seconda prova in linguaggio Braille.
Per i candidati che hanno seguito un piano di studi
personalizzato e sono stati valutati dal consiglio di
classe solo in base allo svolgimento di tale piano, la
commissione d’esame elabora apposite prove differenziate, con esso coerenti, finalizzate al rilascio di
un attestato finale relativo allo specifico curriculum
seguito.
L’esame orale prenderà il via i primi di luglio.
Prove e date
Guida
a cura de
www.lastudenteria.it
Con l’introduzione del colloquio pluridisciplinare
la tesina è diventata una prova di metodo per
valutare le capacità dello studente di ideare una
mappa concettuale e svilupparla per iscritto
secondo un percorso scelto autonomamente. Non
si tratta di un semplice riassuntino scolastico sugli
argomenti studiati o di una ricerca tradizionale
messa insieme grazie ad una buona enciclopedia,
ma di un elaborato molto più simile – negli intenti se non nei risultati – ad una vera tesi di laurea.
Con tanto di introduzione-premessa, sviluppo
della struttura e conclusioni sugli obiettivi da raggiungere nella trattazione.
Il voto finale
Prima prova
- Credito scolastico: ciascun candidato può far
valere un massimo di 20 punti quale credito per
l’andamento degli studi e per le esperienze formative e culturali maturate fuori della scuola ;
- Punteggio prove scritte: sono 45 i punti totali a
disposizione, ripartiti in ugual misura tra le tre
prove (da 0 a 15 punti ciascuna). Ognuna delle
prove è giudicata sufficiente se consegue almeno
10 punti;
- Punteggio colloquio: sono 35 i punti da assegnare. Il colloquio è giudicato sufficiente se consegue
almeno 22 punti;
- Bonus: è di 5 punti e può essere assegnato dalla
commissione in aggiunta al voto finale a condizione che si abbia un credito scolastico di almeno
15 punti e un risultato complessivo nelle prove
d’esame di almeno 70 punti.
Italiano. È uguale per tutte le scuole. Si svolge il 20
giugno 2007.
Seconda prova
Ha per oggetto una materia caratterizzante il tipo
di scuola e, quindi, varia secondo gli indirizzi. Si
svolge il 21 giugno 2007. Gli indirizzi di studio
della nostra scuola, sia di ordinamento che sperimentali, comprendono una o più materie caratterizzanti. In presenza di due o più materie di indirizzo, i criteri adottati nell’individuazione di quella
prescelta come seconda prova sono i seguenti:
Dispensa dal volume:
“Guida ai Percorsi di Orientamento e Formazione”
Napoli, maggio 2007
—————————————————————
in collaborazione con Miur - Uffici Scolastici Regionali
direttore responsabile
La tesina
L’esame di Stato consiste in tre prove scritte e un
colloquio orale. Le commissioni si riuniscono quest’anno tra il 18 e il 19 giugno.
- prevalente specificità della materia individuata
rispetto alle altre che possono essere destinate alla
seconda prova;
- maggiore consistenza del carico orario settimanale;
- compiutezza e organicità del relativo programma
in funzione della formulazione di una traccia di
tema coerente con gli obiettivi di un esame di stato;
- alternanza nella scelta della materia rispetto a
quella assegnata nella decorsa sessione, in presenza di pari specificità delle due discipline.
La
La durata delle prove scritte, che si svolgono in
tre giorni diversi, viene indicata dal Ministero.
Nei licei artistici e negli istituti d’arte la seconda
prova consiste in un progetto che può svolgersi in
più giorni con il conseguente rinvio della terza
prova. Ma secondo la nuova normativa, dal prossimo anno anche gli istituti tecnici e professionali
avranno a disposizione più giorni per svolgere le
prove che richiedono progettazione in laboratorio.
Mariano Berriola
e-mail: [email protected]
Il voto finale è espresso in centesimi ed è determinato dalla somma di varie componenti:
N.B. La nuova normativa prevede una distribuzione diversa dei crediti: 25 dal giudizio di
ammissione, 45 dalle prove scritte e 30 dal colloquio orale. La novità entrerà a regime tra due
anni, ma già ora i voti finali del terzo anno concorreranno ad individuare il numero di crediti con
cui poi si verrà ammessi all’esame di Stato.
Segreteria di redazione: Ivana Berriola
Marketing, Sviluppo, Pubblicità: Francesco Barone
Grafica e impaginazione: Alfredo Cozza
Amministrazione: Marco Minucci
Diffusione: Ciro Garenna
Pubblicità istituzionale e locale
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hanno collaborato
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STIEM spa - via delle Industrie, 5
84084 Fisciano - Salerno
uff.comm. 3358005346
,
L
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SCU LA
“Io speriamo
che me la cavo”
LA DATA FATIDICA SI AVVICINA E INIZIANO LE PALPITAZIONI. ABBIAMO SCATTATO UN’ISTANTANEA DEI GIOVANI
MATURANDI: IMPAURITI MA NON TROPPO, TEMONO SOPRATTUTTO LA PROVA ORALE. PERCHÉ PER GLI SCRITTI C’È
SEMPRE UNA VIA DI FUGA,TRA SUGGERIMENTI, CARTUCCIERE E CELLULARI. E ALLA PEGGIO, INVOCHERANNO QUALCHE
SANTO IN PARADISO.
paventati dall’esame e
ancor di più dalla prova
orale. Scaramantici, ma non
troppo. Più sicuri dei mezzi altrui
che dei propri, confidano senza esitazioni nei consigli dei prof e non
nascondono l’amarezza nel dover
abbandonare gli affezionati compagni di classe, complici di avventure e
sventure difficilmente dimenticabili.
È il ritratto dei 323 diplomandi intervistati in un’indagine de “Il Corriere
dell’Università e del Lavoro” condotta nel mese di aprile.
20, 21 e 25 giugno. Le date degli
scritti si avvicinano inesorabilmente
e i ragazzi affronteranno la verifica
portando con sé un bagaglio carico
di ansie e paure, ma anche di speranze e ricordi.
L’istantanea da noi scattata conferma vecchie tendenze e accende
nuove luci sul rapporto tra studenti
ed esame di Stato. La paura fa sempre novanta e solo uno sparuto gruppo, pari all’8,7% del campione, si
ritiene immune da qualsiasi preoccupazione. È il colloquio orale a rappresentare il principale motivo di
angoscia. Sarà per il timore che
incute il confronto vis-à-vis, sarà
perché a differenza delle prove scritte non c’è nessuna possibilità di
ricorrere ad altri espedienti, fatto sta
che la verifica orale è temuta dal
29,7% dei ragazzi. La seconda
prova, diversa da istituto a istituto e
caratterizzante l’indirizzo di studio
prescelto, suscita perplessità in un
candidato su quattro, mentre il quiz
multidiciplinare tormenta il 23,8%
dei futuri diplomati. Più rilassati,
invece, in vista del compito d’italiano: solo il 7,4% se ne preoccupa.
E se il panico li rincorre come
un’ombra nascondendosi in ogni
angolo e le eventuali difficoltà non
tardano ad arrivare, ecco che in soccorso dello studente smemorato arriva il coraggio di copiare. Il 37,5%
cercherà, infatti, di superare i possibili intoppi copiando, contro il 28,5%
di volenterosi che tenterà con calma
S
Come conti di riuscire a superare un momento di difficoltà
di fare mente locale sui produrante le prove scritte?
grammi studiati durante l’anno. Sempre in caso di intralci,
Cercherò con calma di fare mente
un valido aiuto può arrivare
28,5%
locale sui programmi studiati
dai professori, ai quali faranno
durante l’anno
appello, speranzosi, il 15,8%
15,8%
Spero nell’aiuto dei miei professori
degli alunni. Ultima sponda,
invece, il secchione della clasChiederò aiuto
11,5%
se, che solo l’11,5% degli stual secchione della classe
denti in panne prevede di
consultare. I più spavaldi,
37,5%
Tenterò di copiare
quelli che non hanno dubbi
sulla possibilità di copiare,
Altro
3,7%
preferiscono di gran lunga gli
strumenti tradizionali, senza
Non so
3%
però sottovalutare il prezioso
ausilio
della
tecnologia.
0
5
10 15 20 25 30 35 40 45 50
L’assoluta maggioranza di chi
ha dichiarato che copierà
(47,2%), si servirà di bigliettini
Quale strumento userai per copiare
e fotocopie abilmente nascosti
in ogni angolo dei propri induSpero di riuscire
15,7%
menti. Manabili e bignami
ad utilizzare il telefonino
saranno utilizzati dal 10,7%
Bigliettini e fotocopie
47,2%
dei “furbi”, così come la cartucciera con le prove svolte
Cartucciera
10,7%
(10,7%). E se la tradizione non
con le prove svolte
viene smentita, l’innovazione
10,7%
Computer palmare
non è certo ignorata. Il 15,7%
spera di poter utilizzare addi7,4%
Manabili e bignami
rittura il telefonino e il 10,7%
si spinge oltre prevedendo
10,7%
Altro
l’uso del computer palmare.
Pieni di fiducia nei confronti
6,6%
Non so
dei prof, si affidano per lo più
ai loro consigli (41,5%) per
0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
affrontare con successo l’esame. Ma torna di nuovo il ricorso alle tecnologie informatiche
quando il 22,3% dei ragazzi
rerà ad un gesto scaramantico, prof più caro. Solo al 3,7% manchedichiara di confidare su Internet per l’11,5% indosserà il suo indumento ranno le occupazioni e le autogestiola propria preparazione. Seguono i portafortuna e solo il 5,9% porterà ni. Più di uno su dieci (12,7%), però,
consigli di amici (15,8%) e genitori con sé un corno o un ferro di cavallo. non sarà per nulla dispiaciuto di
(9,6%). Mentre ai giornali o alle
Nessun dubbio sui maggiori rim- abbandonare scuola, prof e compapubblicazioni specializzate fa ricorso pianti una volta finita la scuola. Il gni.
il 4% degli studenti per arricchire le 39,7% sarà tormentato dalla nostalQualunque siano le paure, le speproprie conoscenze.
gia per i compagni di classe, il ranze, i ricordi e anche i trucchi con
Più agnostici che scaramantici, il 17,6% ricorderà con tristezza l’av- cui affronteranno l’esame, gli stu28,5% non crede alla superstizione ventura e il divertimento delle gite denti più diligenti e quelli meno prementre il 23,5% si affiderà a una scolastiche. Gli indimenticabili “filo- parati, a ciascuno il suo in bocca al
preghiera piuttosto che ad un solo ni”, individuali o di massa, manche- lupo e che le vacanze arrivino presto
gesto religioso prima di entrare in ranno al 9,9% dei maturandi. E la per tutti!
aula il fatidico giorno. Il 16,7% ricor- stessa percentuale rimpiangerà il
Monica Satriano
,
L
i
n
d
a
g
i
n
e
SCU LA
Per la tua preparazione, ti affidi di più ai consigli di:
Professori
I ragazzi
41,5%
Genitori
Stefano, 18 anni
9,6%
Amici
“CHE ANGOSCIA
I PROF ESTERNI!”
“Da quest’anno l’esame sarà più
rigoroso vista la presenza dei
commissari esterni. La novità mi
rende abbastanza ansioso perché sarà inevitabile studiare
di più. I prof esterni non ti conoscono e giudicheranno solo
in base ai risultati del momento. Attendo con trepidazione
le vacanze estive e nel frattempo sto puntando molto sulla
preparazione della tesina”.
15,8%
4%
Giornali/ pubblicazioni specializzate
22,3%
Internet
4,3%
Altro
2,5%
Non so
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90 100
Quale prova ti preoccupa di più?
La prima prova
“LE DIFFICOLTÀ?
SI PUÒ SEMPRE COPIARE!”
“L’esame è diventato un peso sulle
spalle che non vedo l’ora di poter
scrollare. Mi sto preparando
accompagnato da uno stato d’animo
piuttosto agitato, temo soprattutto i membri esterni che
non conosco. Cercherò di fare affidamento alle mie
conoscenze ma non escludo di copiare, e di tentare di farlo
in tutti i modi, se dovessi incappare in qualche intoppo”.
7,4%
La seconda prova
25,4%
La terza prova
Michele, 18 anni
23,8%
29,7%
L’orale
Vanessa, 18 anni
L’esame non mi preoccupa
8,7%
non so
5%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Qual è il rito a cui ti affiderai prima di entrare in aula?
Una preghiera
(o anche solo un gesto religioso)
23,5%
11,5%
Indosserò il mio indumento portafortuna
Gabriele, 18 anni
16,7%
Farò un gesto scaramantico
Porterò con me un corno
(o ferro di cavallo)
5,9%
28,5%
Nessuno, non credo a queste cose
6,8%
Altro
7,1%
Non so
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90 100
I compagni di classe
“SARÀ STORICA LA NOTTE
PRIMA DEGLI ESAMI”
“Non vedo l’ora di finire, anche se mi
mancheranno i miei compagni e
alcuni prof che nei momenti di
difficoltà hanno saputo incoraggiarmi. Per l’esame sono
serena, è inutile farsi prendere dal panico troppo tempo
prima. Spero di godermi gli ultimi giorni in compagnia dei
miei amici e farò di tutto per rendere memorabile la notte
prima degli esami”.
39,7%
9,9%
3,7%
L’occupazione
9,9%
Poter fare sega/filone/bigiare
17,6%
Le gite
12,7%
Non rimpiangerò nulla
Altro
3,4%
Non so
3,1%
0
5
10
15
20
“RIMPIANGERÒ LA TENTAZIONE
DELL’ILLECITO”
“Ciò che più mi preoccupa dell’esame
è fare una figuraccia. Spero di essere
promosso, ma se non sarà così non ne
farò un dramma. Sicuramente la notte prima degli esami
prenderò un tranquillante per poter affrontare la prova con
maggior lucidità. L’unica cosa di cui mi pento è di esser
stato troppo pacato in questi anni, avrei voluto fare
qualche magagna in più: sono indimenticabili…”
Ilaria, 19 anni
Cosa rimpiangerai di più della tua scuola?
Il prof capace di ascoltarci
“LA SCUOLA È STATA
IL MIO BINARIO”
“Mi terrorizza la prova orale perché le
interrogazioni mi mettono ansia. Se
agli scritti hai il tempo di ragionare,
all’orale puoi essere colta da vuoti di memoria. In questi
anni la scuola mi ha fatto sentire protetta, al sicuro. Adesso
il futuro un po’ mi spaventa. Ancora non so cosa farò
terminata la scuola e la paura di prendere decisioni
sbagliate, e per di più senza nessuna guida, è tanta”.
25
30
35
40
45
50
Indagine a cura di: Letizia Terra, David Liberati,
Gabriele Chessa, Erika Carpinella, Vlentina De Matteo,
Gioia Pistola, Ilaria Dioguardi, Raffaella Forte
prima pr va
Il primo giorno
non si scorda mai
È ARRIVATO IL GRANDE GIORNO. SIETE SEDUTI AL VOSTRO BANCO, IL PRESIDENTE APRE LA FATIDICA BUSTA E
FINALMENTE ECCO LE TRACCE TANTO AGOGNATE. AVRETE TRA LE MANI UN PLICO DI FOGLI CONTENENTE
TUTTE LE PROPOSTE MINISTERIALI.A QUESTO PUNTO, UN BEL RESPIRO E GIÙ A LEGGERE ATTENTAMENTE OGNI
TESTO. COME AL SOLITO, CALMA E SANGUE FREDDO SARANNO LE ARMI PIÙ PREZIOSE.
Analisi del testo - Tipologia A
comprensione complessiva, analisi e commento del testo,
approfondimenti.
Consiglio: ricordatevi di trattare in maniera equilibrata
tutte le parti e di seguire l’ordine delle domande proposto
dalla traccia.
Questa tipologia è consigliata a chi possiede capacità
logico-critiche e solide nozioni letterarie.
l testo da analizzare può essere in prosa o in poesia,
letterario o non, ed è corredato da indicazioni sull’autore e
sull’opera da cui è tratto il passo. È importante individuare la
natura del testo e le sue strutture formali, interpretarlo,
contestualizzarlo e commentarlo in maniera personale. Si
tratta di una prova guidata, perciò le domande attraverso cui
articolare il testo sono suddivise in tre sezioni: parafrasi e
I
Redazione di un “saggio breve”
o di un “articolo di giornale” - Tipologia B
uesta tipologia propone documenti e fonti, riguardanti quattro ambiti diversi:
artistico-letterario, socio-economico, storico politico, tecnico-scientifico. Una volta
stabilito l’argomento di maggior interesse, si potrà scegliere se trattarlo o nella forma di un
“saggio breve” o come un “articolo di giornale”.
Q
Saggio breve
essenziale apportare all’argomento dati e spunti sulla base dei
quali costruire una trattazione concretamente argomentata e
anche dialetticamente condotta. Non è richiesto di fornire un vero
“dossier” di documentazione, ma è comunque indispensabile indicare
dati statistici, citazioni strettamente pertinenti, brani di documenti
(talora anche figurativi), testimonianze, suggerimenti di rinvio a
questioni connesse all’argomento proposto e prospettive alternative.
Se dimostrate di possedere questo corredo documentario,
accompagnato da una breve citazione delle fonti, riuscirete a esaltare
le vostre attitudini critiche e le conoscenze nei campi più disparati.
Data la sua impostazione critica e argomentata, è preferibile che
strutturiate il saggio con paragrafi e brevi note. Il registro linguistico
dovrà essere argomentativo e oggettivo, includere termini tecnici,
appropriati ed eventualmente spiegati.
Consiglio: concentratevi sulla scelta di un titolo accattivante, che da
una parte riassuma il contenuto del testo e dall’altra ne suggerisca
una chiave di lettura.
È
Articolo di giornale
ualora decidiate di sviluppare
l’argomento indicato nella forma di un
articolo di giornale, vi verrà richiesto di
indicare:
- il tipo di giornale sul quale pubblicare la notizia (quotidiano d’informazione
di carattere nazionale o regionale, giornale specializzato, settimanale, etc.);
- il settore specifico in cui collocarla (prima pagina, pagine di cronaca estera
o nazionale, sezioni speciali, etc.).
La struttura dovrà essere lineare, sottotitolata e inframmezzata da battute di
interviste; il registro linguistico, coerente con le caratteristiche della testata di
riferimento.
Consiglio: poiché la trattazione di un argomento giornalistico si giustifica
solo in virtù della sua “attualità”, è necessario trovare un riferimento (reale o
immaginario) a circostanze vicine nel tempo che rendano il tutto verosimile
per un pubblico contemporaneo. Dovrete dunque dimostrare di essere
informati, preparati e originali. Ricordate di rispettare la regola delle “5 W”:
Who, What, When, Where, Why. È la grammatica di ogni buon giornalista!
Q
Tema di ordine generale
Tipologia D
Tema di argomento storico
Tipologia C
i tratta del tradizionale tema
storico inerente al programma
dell’ultimo anno di studi.
Consiglio: è la scelta che permette
maggiore libertà argomentativa e
un’interpretazione più personale
della traccia proposta. Rileggere la
Storia serve a capire il presente...
S
n questo caso il candidato deve dimostrare: - correttezza e proprietà
nell’uso della lingua (ortografia e grammatica, sintassi lineare,
punteggiatura, declinazione dei verbi);
- possesso di adeguate conoscenze relative all’argomento scelto;
- attitudine al pensiero critico e alla costruzione di un discorso coerente.
Consiglio: attenzione a non uscire fuori tema divagando con opinioni
personali. È sufficiente supportare la trattazione con citazioni di scrittori,
storici o critici. Organizzate un discorso lineare evitando incisi, parentesi e
subordinate! E soprattutto, cercate di proporre un’argomentazione originale.
I
prima pr va
Moravia, bullismo
e morti bianche…
a
m
e
t
Toto
IL GIOCO PREFERITO DAI MATURANDI HA PRESO IL VIA. C’È CHI SCOMMETTE TUTTO SU SVEVO E MORAVIA, E CHI È CERTO
CHE CI SARÀ CARDUCCI. L’EUROPA, CALCIOPOLI E IL BULLISMO HANNO LA MEGLIO NELLE ALTRE TIPOLOGIE. OGNUNO
PENSA DI AVERE LA SOFFIATA GIUSTA,MA PER QUALCUNO IL BELLO DELL’ESAME STA PROPRIO NEL NON SAPERE COSA USCIRÀ.
ullismo e ambiente, Svevo e Moravia,
l’Europa e calciopoli. Sono tante le caselle
nel gioco di società più in voga tra i maturandi: il tototema. A poche settimane dal gong d’inizio, studenti e professori sono già impazienti di
sapere cosa passa per la testa del ministro Fioroni:
con che criteri sceglierà le tracce per la prima prova
dell’esame di Stato? Nessuno è davvero convinto di
poter indovinare, ma tutti ci provano perché si
sa…chi non risica non rosica e intuire almeno uno
degli otto titoli sarebbe un colpo da novanta. Così,
mentre su internet si scatenano commenti e scommesse dei ragazzi, da dietro le cattedre si azzarda
qualche previsione e si allenano gli studenti di conseguenza.
Come al solito, però, allievi e docenti non sono
sulla stessa linea d’onda. Mentre i primi vanno a
caccia di anniversari e ricorrenze, i secondi fanno
un po’ di dietrologia provando a immaginare che
aria tira in viale Trastevere.
Eclatante l’esempio di Carducci. Per i maturandi
ha tutte le carte, o meglio, le date in regola per rientrare nella rosa dei prescelti. È morto cento anni fa
e nel 1906 fu il primo italiano a vincere il premio
Nobel per la letteratura. Ma i prof lo escludono.
“Era un autore in auge ai miei tempi – esclama
Roberto Silvani, dirigente scolastico del liceo
scientifico A. Volta di Milano – oggi i suoi ideali
patriottici sono passati di moda!”. Dello stesso avviso Luciana Vergaro, docente di italiano del liceo
classico M. Buratti a Viterbo, che afferma: “Le sue
problematiche sono decisamente poco attuali e gli
anniversari non vanno tenuti in gran conto”.
Ancora più categorica la professoressa Mariangela
Bellu del liceo T. Tasso di Roma: “Se esce Carducci
con un ministro di centrosinistra, scrivo una lettera
di protesta! I ragazzi considerino invece la possibilità che vengano scelti i testi di alcuni scrittori stranieri particolarmente in voga: i maghrebini o i turchi per esempio”.
Maggiore successo riscuote invece l’ipotesi
Moravia, di cui ricorre il centenario dalla nascita: è
una voce più moderna e soprattutto è un autore di
prosa. Negli ultimi anni, infatti, la poesia ha fatto la
parte del leone nelle tracce della prima tipologia,
quella che richiede l’analisi del testo. Per lo stesso
motivo molti professori fanno il nome di Svevo, un
grande scrittore che non ha avuto mai l’onore di
diventare oggetto d’esame. Anche Manzoni non va
B
Da giugno ogni
giorno commenti
indiscrezioni e consigli
sull’esame di maturità
sul nostro sito
www.lastudenteria.it
trascurato. Da Patti, in provincia di Messina, la professoressa Cecilia Garbellotto dell’Istituto Tecnico
Commerciale F. Borghese, spiega: “È uno scrittore
che ha affrontato il tema del rapporto tra morale e
società, tema che sta a cuore a un politico di provenienza democristiana come Fioroni”.
E per quanto riguarda le altre tipologie? Sembra
esserci solo l’imbarazzo della scelta. Mentre i
ragazzi si lasciano suggestionare dai titoli di giornali e telegiornali (la violenza negli stadi e nelle
scuole, le risorse energetiche rinnovabili, i Trattati
di Roma del 1957, i Dico, le morti bianche), i professori pensano a un approccio “più soft” del ministero: gli argomenti che hanno dominato la cronaca
e la politica degli ultimi mesi verranno certamente
tirati in ballo, ma senza scendere nello specifico.
Così, più che della proposta di legge sulle unioni di
fatto, nelle tracce si parlerà del rapporto tra etica e
società ed è probabile che, senza fare un riferimento esplicito agli atti di bullismo, i maturandi verranno interpellati sui problemi legati all’educazione e
alla legalità. A tal proposito, il professor Nello
Grisolia, del liceo scientifico E.Vittorini di Napoli
osserva: “Nei titoli in genere si persegue un profilo
alto, evitando di scendere nell’agone politico stretto”.
Infine il tema del lavoro con tutto ciò che comporta: incidenti, precariato, lotte sindacali. Secondo
molti è bene aspettarselo non solo perché recentemente ha interessato molto il dibattito pubblico, ma
anche perché riguarda il futuro prossimo degli
“studenti agli sgoccioli”.
Se tutti questi pronostici, tuttavia, dovessero
avere l’effetto di aumentare l’ansia dell’esame
anziché placarla, si può sempre optare per altri
metodi. Sul web, nei forum degli studenti, c’è chi
rivela trionfante l’ultima scoperta: nelle scuole italiane in Australia le tracce vengono aperte dieci ore
prima e con un po’ di organizzazione si potrebbe
avere qualche dritta.
Altri invece cercano di convincere i compagni che il tototema è controproducente: “il bello
dell’esame – dicono
– sta proprio nel
non sapere cosa uscirà”.
Silvia Gusmano
“Badare alla tecnica
di argomentazione”
I CONSIGLI DEL LINGUISTA LUCA SERIANNI, DOCENTE
DELLA SAPIENZA DI ROMA, PER AFFRONTARE LA PRIMA PROVA
uò bastare qualche accortezza per dare ai commissari d’esame l’impressione di avere una buona padronanza della
lingua scritta: “saper usare la
punteggiatura, per esempio, inserendo nel testo punti e virgola e capoversi”. Il professor Luca Serianni, docente di Storia
della lingua italiana a “La Sapienza” di Roma, dà pochi
semplici consigli agli studenti
che si preparano a scrivere il
tema di maturità. E sulla loro
conoscenza dell’italiano è piuttosto ottimista.
Professore, uno dei criteri di
valutazione all’esame di Stato è
la padronanza della lingua italiana. A suo avviso è una competenza diffusa tra i giovani
d’oggi?
La loro conoscenza della lingua
parlata è molto buona. Qualche
dubbio si può avere sulla lingua
scritta. Pensiamo ad esempio al
lessico cosiddetto intellettuale. I
giovani a volte non conoscono
P
parole come “dirimere”, “faceto”, “illazione”, “legislatura”.
Parole importanti che si trovano
sui quotidiani e che un maturando dovrebbe comprendere
perfettamente.
Gli adolescenti oggi chattano e
mandano sms: canali di comunicazione che storpiano la lingua. È un fenomeno innovativo
o preoccupante?
È un fenomeno positivo perché
moltiplica le possibilità di
espressione e non credo influisca sul resto della lingua. Posso
scrivere “cmq” in un sms, ma
continuerò a scrivere “comunque” in altri contesti.
Le lingue straniere – l’inglese
soprattutto – e il linguaggio
tecnologico invadono sempre
di più l’italiano: è una tendenza
da combattere o da assecondare?
Combatterla sarebbe inutile. È
auspicabile, tuttavia, evitare gli
anglicismi puramente di moda.
Perché dire “abstract” invece di
“riassunto” o chiamare una portineria “control room”? Si tratta
di un problema di buon senso.
La prova d’italiano all’esame di
Stato: che consigli darebbe agli
studenti?
Il consiglio fondamentale è
quello di badare alla tecnica di
argomentazione: partire da una
scaletta e scandire il ragionamento con gli adeguati connettivi (infatti, dunque, allora d’altra parte…). Bisogna poi evitare
i salti di tono e alcune forme
sbagliate ma molto comuni, come “più paritario” o “più eccezionale” .
Che ricordo ha del suo esame
di Stato?
Fu una prova davvero fisico-intellettuale: per due settimane
ho studiato quattordici ore al
giorno…mai arrivato a tanto dopo! Ma ne ho un ricordo positivo, come un ciclista che abbia
vinto una tappa che sa non potrà ripetersi.
s.g.
seconda pr va
Scuola che vai
materia che trovi
SUPERATO IL PRIMO STEP, IL COMPITO D’ITALIANO, BISOGNA ORA FARE I
CONTI CON LA SECONDA PROVA, DIVERSA A SECONDA DELL’INDIRIZZO DI
STUDIO PRESCELTO. NIENTE DI ECCEZIONALE SE NEL CORSO DELL’ANNO
AVETE STUDIATO CON CONTINUITÀ SEGUENDO I CONSIGLI DEI VOSTRI
PROF. ESERCIZIO, STATO D’ANIMO SERENO E UNA BUONA DOSE DI
POSITIVITÀ VI AIUTERANNO A SUPERARE L’ESAME SENZA TROPPE DIFFICOLTÀ.
ECCO PER VOI UN RIEPILOGO DELLE DISCIPLINE PER CIASCUN ISTITUTO E I
PREZIOSI SUGGERIMENTI DEGLI INSEGNANTI. PRONTI? LA VERIFICA VI ASPETTA
GIOVEDÌ 21 GIUGNO ALLE 8.30.
Prof. Bruno Zannini
Liceo Classico
Liceo Ginnasio Statale “E.Q.Visconti”
Roma
“Occhio alla globalità
del testo”
Latino
commissario esterno
Traduzione dal latino di un brano
d’autore di lunghezza media di 15 righe.
Tempo a disposizione: quattro ore. È la
classica versione a cui gli alunni del
classico sono abituati e che si alterna alla
prova di greco come da tradizione.
Raramente vengono proposti brani di
autori tardi, ai quali si preferiscono quelli
classici su cui i ragazzi sono solitamente
allenati. Alla traduzione i più bravi
possono aggiungere un commento al
testo.
Liceo Scientifico
Matematica
commissario esterno
Come da tradizione, la prova di
matematica per il liceo scientifico
comprende 2 problemi articolati in
domande, più un questionario di 10
domande. I candidati devono risolvere
un problema tra i due proposti e
rispondere almeno a 5 dei 10 quesiti.
La gamma degli esercizi copre tutto il
programma affrontato nei 5 anni di
studio.
“Tradurre sistematicamente, lavorare non sulle
parole, come spesso fanno i ragazzi, ma sul
periodo e sulle frasi. Capire il senso del testo
partendo dal titolo. Concentrarsi sull’ordinario e
non fare l’extra. Sono alcuni accorgimenti che
aiutano a svolgere la prova nel migliore dei
modi. Consiglio anche di esercitarsi durante
l’anno a tradurre brani d’autore con testo a
fronte come correttore, per incrementare il
livello di difficoltà della prova. Chi lavora
costantemente non può non arrivare all’esame
preparato”.
Prof.ssa Laura Giannini
Liceo Scientifico “L. Da Vinci”
Firenze
“Sì all’elasticità
mentale”
“Gli argomenti e i calcoli da sviluppare sono tanti, per
cui è necessario aver maturato una certa elasticità.
Bisogna arrivare all’esame evitando l’apprendimento
mnemonico dei procedimenti, dimostrando di saper
ragionare e di aver compreso il problema nella sua
complessità. I tranelli possono esser tanti ma occorre
mantenere la calma senza spaventarsi di fronte ad
eventuali difficoltà. E’ una prova alla quale i ragazzi
sono abituati, è difficile che il fatidico giorno si trovino
completamente impreparati”.
seconda pr va
Liceo Linguistico
Prof. Enrica Persico
Liceo Linguistico “Grazia Deledda”
Genova
Lingua straniera
“Non siate precipitosi”
commissario interno
“Non sarà la prima volta che affronteranno questo tipo di
prova, per cui è difficile che i ragazzi possano trovarsi
impreparati all’esame se nel corso dell’anno si sono sempre
esercitati su questa stessa tipologia di compito. La
comprensione del testo è più semplice del tema, per questo i
ragazzi la preferiscono. Ma commettono l’errore di concentrare
la loro preparazione nelle risposte alle prime domande
trovandosi poi nella condizione di non avere più nulla da
scrivere. Il consiglio in questo caso è di non essere precipitosi.
Per il tema di attualità, invece, consiglio di leggere molto e di
sceglierlo solo se si conosce molto bene l’argomento.”
Comprensione del testo e svolgimento di un tema di attualità.
Su una di queste due tipologie di prova a scelta, i ragazzi del
liceo linguistico devono verificare la loro preparazione in sede
d’esame. Per la comprensione del testo, che può essere
letterario o di attualità, sono previste una serie di domande, il
riassunto del brano per accertare la capacità di sintesi e un
breve tema sull’argomento trattato nel testo. Chi preferisce il
tema, invece, deve svolgere un elaborato, su una serie di titoli
proposti, nella lingua straniera prescelta. Il tempo a
disposizione è di sei ore ed è possibile consultare il dizionario
bilingue.
Liceo Artistico
Architettura
commissario interno
Le prove spaziano dalla pittura alla scultura, passando
per l’architettura, a seconda dell’indirizzo specifico. Per
gli alunni di architettura l’esame consiste nello
sviluppare un progetto architettonico avendo a
disposizione sei ore di tempo al giorno per tre giorni
consecutivi. Si tratta di tracce sufficientemente elastiche
che richiedono la progettazione di un edificio o un
complemento di edificio che fa riferimento ad
un’architettura preesistente.
Prof.ssa Marilena De Biase
Liceo Artistico Statale “Renato Cottini”
Torino
“Sappiate gestire
il tempo di lavoro”
“Durante l’ultimo anno i ragazzi vengono abituati a
lavorare tanto per sviluppare tematiche progettuali
e organizzare correttamente il tempo di lavoro.
Sanno, per esempio, che entro le prime due ore
devono mettere a punto il progetto, entro il secondo
giorno definirlo a livello descrittivo ed entro il terzo
renderlo
graficamente.
L’esame
richiede
certamente una componente di studio ma non
bisogna sottovalutare l’esperienza progettuale”.
Prof. Giuseppe Biscaglia
Istituto Magistrale
Istituto Magistrale Statale “Emanuele Gianturco”
Potenza
“Primo comandamento:
capire la traccia”
Pedagogia
commissario esterno
Due quesiti da scegliere tra quattro proposte che comprendono
due o tre domande a cui il candidato deve rispondere in
maniera specifica e articolata. La prova è costruita in modo da
consentire agli alunni di sviluppare le tracce in un’ottica
interdisciplinare, spaziando dalla pedagogia alla sociologia e
abbracciando tutte le discipline delle scienze umane.
“L’errore nel quale più frequentemente incorrono i ragazzi è collegare la traccia del
compito, che spesso prende spunto dalle citazioni di qualche autore, all’autore stesso,
finendo per svolgere l’esame in maniera completamente sbagliata. In realtà la citazione
spesso è solo l’occasione per introdurre un tema di carattere generale che deve essere
sviscerato dimostrando di aver maturato conoscenze che attengono all’area disciplinare nel
suo complesso. Consiglio, quindi, di fare sempre attenzione alla traccia prima di iniziare”.
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato
Elettronica, telecomunicazioni
e applicazioni - commissario esterno
Un’unica traccia di impostazione generale e descrittiva con
due o tre temi da trattare a blocchi. Questa la tipologia di
prova sulla quale sono chiamati a verificare la loro
preparazione gli alunni dell’indirizzo elettronica e
telecomunicazioni. In 6 ore bisogna sviluppare la prova che
potrà riguardare la vecchia tecnologia analogica o, più
probabilmente, il digitale.
Prof. Antonio Chiodi
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “R.Pagliaccetti”
Giulianova (TE)
“Ricordate gli esercizi già svolti”
“L’esame esige una buona preparazione perché il programma è molto vasto e il compito
va affrontato sia dal punto di vista teorico che applicativo con calcoli e soluzioni di
problemi. Gli alunni commettono spesso l’errore di travisare la traccia svolgendo un
tema non richiesto. Consiglio allora di recuperare i quesiti presenti sul manuale, che i
ragazzi hanno la possibilità di consultare, in modo da poter rielaborare e interpretare il
problema assegnato confrontandolo con quelli svolti durante l’anno”.
seconda pr va
Istituto Agrario
Zootecnica
commissario esterno
Gli alunni dell’indirizzo sperimentale devono cimentarsi
con una relazione tecnica sulle tematiche alimentari e
sanitarie degli animali. Un’unica traccia da sviluppare in
sei ore. Negli ultimi anni gli argomenti assegnati
spaziavano dalle tecniche di allevamento della vacca da
latte alle problematiche di allevamento del vitello dallo
svezzamento in poi.
Prof. Felice Arona
Isituto Tecnico Agrario Statale “F. Eredia”
Catania
“Vietato copiare!”
“Usare la terminologia appropriata, essere coerenti
con la traccia ed evitare di copiare. Mi sembrano
questi i principali segreti per una prova di successo.
L’errore che i ragazzi commettono più spesso è di
copiare pur di scrivere qualcosa. In realtà basta una
semplice rielaborazione degli argomenti studiati,
trattati con un linguaggio tecnico, ed ecco che
l’esame è superato”.
Istituto Tecnico Commerciale
Prof.ssa Jolanda Napolitano
Istituto Tecnico Commerciale Statale “Rosa Luxemburg”
Bologna
“Attenti all’orologio”
Economia aziendale
“Gli alunni sono abituati alle simulazioni svolte durante
l’anno quindi sanno come dovrebbe essere condotta la prova
e conoscono la griglia di valutazione preparata dai docenti,
anche se le tracce che arrivano dal Ministero spesso sono
molto tecniche e fin dalla loro formulazione perdono di vista
la preparazione dei ragazzi Il segreto è preparare una
scaletta prima di iniziare a svolgere il compito, focalizzando
i quesiti principali ed evitando inutili perdite di tempo.
Quindi, comprendere bene la traccia e razionalizzare il
tempo a disposizione mi sembrano i due punti chiave per
affrontare con successo l’esame”.
commissario esterno
Impostare un bilancio oppure, più raramente, trattare un
argomento di impresa bancaria. Su queste due grandi
trame è impostata la seconda prova di Economia aziendale.
Sei ore a disposizione per elaborare la traccia presente nel
cappello teorico, risolvere un caso pratico, rispondere ad
almeno uno fra i vari problemi proposti. Sì all’uso della
calcolatrice e anche al manuale tecnico, autorizzato dal
Ministero ma controllato dalla commissione d’esame.
Istituto Tecnico per Geometri
Prof. Andrea Nardelli
Istituto Tecnico per Geometri “E.Masi”
Foggia
Topografia
commissario esterno
Un grande impegno quello della prova di topografia per i futuri
geometri. Otto ore di tempo a disposizione per un’unica traccia da
svolgere in due parti: una teorica, l’altra grafica.
Si tratta di un compito di tipo professionale con un problema da
risolvere sulla progettazione stradale, sull’agrimensura (misura delle
superfici agrarie) o sugli spianamenti (resa di un terreno in forma di
piano). Per la parte grafica occorre disporre della strumentazione
necessaria per realizzare ad esempio una progettazione stradale.
“Incrociate il grafico con i calcoli”
“Ritengo indispensabile esercitarsi sulle prove assegnate in passato e già
risolte. Generalmente un problema è ripetitivo e analizzare un gran
numero di esercizi svolti aiuta ad affrontare con maggiore scioltezza anche
quesiti nuovi. Consiglio ai ragazzi di eseguire prima il grafico del lavoro
da svolgere e successivamente fare i calcoli per verificare la
corrispondenza tra disegno e risultati”.
Istituto Tecnico Industriale
Informatica generale
commissario esterno
Diverse le prove a seconda dell’indirizzo prescelto: tecnologie chimicheindustriali, impianti industriali, progettazione industriale e informatica generale.
Dall’analisi di un problema alla realizzazione di parti di codice passando per la
progettazione e la soluzione. Questi i tre step previsti nella prova di informatica
generale. A metà strada tra un test teorico ed uno applicativo, l’esame è
indirizzato sulla gestione di database o sull’applicazione di database su reti di
computer. Tempo a disposizione: 6 ore.
Prof. Flavio Savastano
Istituto Tecnico Industriale Statale “B. Focaccia”
Salerno
“Tirate fuori
il vostro senso critico”
“Invito gli alunni ad analizzare e discutere le tracce uscite negli
ultimi anni per arrivare a comprendere problemi abbastanza
complicati che vengono assegnati in sede d’esame e che spesso
non tengono conto della preparazione media. Il segreto è studiare
in maniera critica i problemi e non impararli meccanicamente.
Innalzando gradualmente il livello di difficoltà, si comincia con
tracce semplici fino ad arrivare a quelle più complesse”.
seconda pr va
Istituto d’Arte
Progettazione
commissario interno
Mobile, corallo, tessuto, metalli, moda e
costume. A ogni indirizzo il suo progetto
specifico. La prova è impegnativa e può durare
dai 3 ai 5 giorni. Se alla realizzazione del
prospetto si chiede di aggiungere un piccolo
manufatto o un prototipo il tempo concesso è il
massimo. Per l’indirizzo architettura, ad
esempio, la traccia può richiedere l’intervento
all’interno di una stazione ferroviaria.
Prof. Nunzio Tripodi
Istituto d’Arte “Frangipane”
Reggio Calabria
“Ci vogliono idee innovative”
“Osservare bene la traccia, considerare il fattore temporale,
mostrare capacità organizzativa e tirar fuori la propria creatività.
Ai ragazzi consiglio di dare il massimo rispetto alle richieste del
compito usando piccoli accorgimenti per evitare inutili perdite di
tempo. Qualche esempio? Non utilizzare rapporti di scala
differenti tra loro e il manufatto da creare, raccontare subito a
livello descrittivo tutto il progetto che si intende realizzare con
informazioni sui materiali e la tecnologia. L’elemento
concettuale, il presupposto teorico, sono più importanti del
disegno tecnico”.
Istituto Professionale Alberghiero
Prof. Maurizio Rocca
Istituto Statale Alberghiero “Carlo Porta”
Milano
“Allenatevi a fare
i collegamenti”
Economia e tecniche delle
aziende turistiche o ristorative
commissario esterno
L’esame verte sulla trattazione a livello di elaborato sui principali
argomenti previsti dal programma ministeriale. Negli ultimi anni le
tematiche spaziavano dal bilancio di un’azienda turistica al controllo del
budget passando per la legislazione turistico-alberghiera vigente in
Italia e in UE. Tempo a disposizione: 6 ore.
Istituto Nautico
Navigazione
commissario interno
Per gli alunni dell’indirizzo trasporto marittimo la prova offre la
possibilità di scegliere 3 fra i 5 esercizi proposti. I quesiti, veri e
propri problemi tecnici, richiedono l’uso di tavole e
l’applicazione di formule. Gli insegnanti decidono, sulla base
di una tabella di valutazione, il peso specifico di ogni esercizio
svolto per la votazione finale della prova.
Istituto Aeronautico
Navigazione aerea
commissario interno
Navigazione tattica, costruzione di carte aeronautiche ed
esercizi sulle rotte. Su queste tre aree disciplinari sono chiamati
a verificare le conoscenze acquisite gli alunni dell’istituto
aeronautico. Tre esercizi a scelta tra i cinque proposti da
svolgere in 6 ore. Si tratta di problemi veri e propri attraverso i
quali vengono presentate situazioni operative che i ragazzi
devono riuscire a risolvere.
“I candidati devono dimostrare di aver acquisito la
capacità di mettere in relazione tra loro i diversi
argomenti, utilizzando anche le conoscenze fornite
nelle ore di specializzazione, evitando di affrontare i
temi a compartimenti stagni. Consiglio di prestare
attenzione alle richieste della traccia scegliendo tra le
tematiche proposte quelle su cui si pensa di essere più
preparati”.
Prof.ssa Raffaela Mazzella
Istituto Tecnico Nautico “A. Elia”
Ancona
“La calcolatrice?
Istruzioni per l’uso”
“I ragazzi devono affrontare l’esame con tranquillità e serenità avendo scaricato tensioni e negatività
il giorno prima. La verifica è impegnativa perché spesso le tracce non rispecchiano la reale
preparazione degli alunni, ma alla prova non si può improvvisare e bisogna arrivarci con un bagaglio
culturale a prova di bomba. Consiglio di portare con sé tutti gli strumenti necessari e di prestare
molta attenzione all’uso delle calcolatrici: spesso un banale errore, anche di battitura, rischia di
compromettere il risultato del compito”.
Prof. Giuliano Deledda
Istituto Tecnico Aeronautico
Nuoro
“Spostate il problema
dal foglio alla realtà”
“Il mio consiglio è dimostrare innanzitutto di aver capito quello che sta
succedendo dal punto di vista pratico prima di incastrarsi sui calcoli; inquadrare
fisicamente il problema, cioè, comprendendone concretamente la situazione.
Decidere in seguito quali formule matematiche utilizzare aiutandosi con uno
specchietto, sfruttare tutti gli strumenti consentiti e non lasciarsi travolgere
dalle piccole difficoltà, ma considerare sempre il compito nella sua globalità. Mi
sembra la strategia ideale per cavarsela anche in situazioni estreme”.
SCU LA
Nascosti tra le righe
Ecco chi sceglie le tracce
NON HANNO UN VOLTO, MA SONO PERSONE IN CARNE ED OSSA. GLI ESPERTI DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE LAVORANO MESI PER REDIGERE LE PROVE CHE VI ATTENDERANNO SUI BANCHI IL 20 E 21 GIUGNO. MA SULLA
LORO ATTIVITÀ VIGE IL MASSIMO RISERBO, COME SPIEGA KATIA PETRUZZI, COORDINATRICE DEGLI ISPETTORI TECNICI,
E VERA “MEMORIA STORICA” DELL’ESAME.
n mistero senza tempo.
Chi c’è dietro a temi e
problemi che vi faranno dannare il giorno dell’esame?
Volti coperti da un segreto che
nessuno intende svelare. Sono i
tecnici del Ministero, che da
anni vivono nelle stanze di viale
Trastevere e con cadenza regolare affrontano la stessa sfida: proporre tracce all’altezza delle
aspettative. Quelle del ministro
prima di tutto, ma anche quelle
dei prof e degli studenti. Come
spiega Katia Petruzzi, coordinatore degli ispettori tecnici, nota
ai vertici del Ministero come
vera e propria “memoria storica” dell’esame di
maturità.
Ispettrice, chi prepara le tracce dell’esame di
Stato?
Tutto ciò che riguarda la preparazione dell’esame è coperto dal massimo riserbo. A redigere le
tracce sono sempre esperti del Ministero, di solito persone di fiducia del ministro. Non appena
vengono scelte le materie della seconda prova,
noi chiediamo alle scuole di indicarci il programma svolto in quelle discipline e su questo materiale si inizia a lavorare. Si tratta di un impegno
che dura mesi e mesi, fitto di consultazioni con
chi nella scuola ci vive da anni.
Sono le stesse persone dello scorso anno
oppure con la nuova legislatura c’è stato qualche cambiamento?
Si tratta di tecnici, che quindi non dipendono
dalla politica. Non c’è stato per questo nessun
cambiamento rispetto allo scorso anno.
Gli avvenimenti socio politici influenzano la
scelta delle tracce, soprattutto per la prima
prova?
Ci sono delle norme molto chiare che ci indicano come deve essere redatta la prima prova. Ad
esempio, il dibattito socio-culturale in atto nel
Paese ispira il tema di ordine generale. Quello di
storia invece riguarda gli argomenti che i ragazzi
affrontano nell’ultimo anno.
Come sempre anche quest’anno impazza il
tototema. Moravia, Carducci, bullismo e morti
bianche vanno per la maggiore…
Lasciamo che si divertano! I ragazzi fanno i loro
calcoli, pensano che se è molto che non esce un
autore certamente ci sarà quest’anno. È solo un
modo per scaricare la tensione ed è bene che sia
così.
Anche lo scorso anno, come ormai accade da
tempo, poco dopo l’inizio dell’esame le tracce si
trovavano già online. Pensate di prendere qual-
U
che provvedimento contro la
solita “fuga di notizie”?
Adottiamo sempre misure
piuttosto restrittive. Si tolgono i
cellulari ai ragazzi, tutti i computer della scuola vengono disconnessi
dalla
rete.
Sinceramente non so cosa
accade. Ci sarà qualcuno che
fa una telefonata, studente o
no. Però quest’anno il ministro
ha già annunciato un controllo
molto più rigoroso, è accanito
contro i cellulari in classe. Ma
non si può parlare di fuga di
notizie, perché dal momento in
cui si aprono le buste, le tracce
diventano pubbliche, anche se riservate. Noi le
comunichiamo all’esterno solo tre ore dopo l’inizio delle prove.
Quale consiglio darebbe ai ragazzi che stanno
per sostenere l’esame?
Di affrontarlo con tanta serenità. È vero che ci
saranno commissari esterni, ma non dimentichino
che quei professori hanno lasciato i propri ragazzi nelle mani di altri docenti. Per quanto riguarda
le prove, consiglio di orientarsi in anticipo. Ad
esempio, per l’italiano, concentrarsi sulla tipologia con cui si ha maggiore dimestichezza. E
soprattutto di fare affidamento allo studio, di raccogliere al meglio tutte le conoscenze acquisite.
E ai prof cosa direbbe?
Di non dimenticare i propri alunni. Di giudicare con serenità nell’interesse di tutti e di non
dimenticare di valorizzare le eccellenze. Spesso
infatti nelle scuole c’è tanto lavoro che non emerge. Purtroppo sui giornali finisce sempre la patologia. Invece vorrei ringraziare tutti quei professori che con professionalità, quotidianamente, si
impegnano per il bene e la crescita culturale, e
non solo, dei ragazzi.
Maria Grazia Abbate
la polemica
I prof lamentano prove
lontane dai programmi
“Abbiano il coraggio di inviarci i programmi reali e non
quelli gonfiati”. Risponde così
Katia Petruzzi, coordinatrice
degli ispettori ministeriali, alla
sottile polemica sollevata da
alcuni insegnanti relativamente alle tracce formulate dal
Ministero per l’esame di Stato.
Dopo aver sentito una quindicina di docenti che ci hanno
spiegato modalità e caratteristiche della seconda prova
scritta, è emerso un certo malcontento sulle scelte di viale
Trastevere a Roma. Alcuni
velatamente, altri più esplicitamente, sostengono che le
tracce che ogni anno arrivano
dalle buste ministeriali sono
troppo complesse, spesso tecniche e addirittura con errori
nella
formulazione.
Da
Salerno, Ancona, Reggio
Calabria, ma anche altre province, i professori, soprattutto
quelli degli istituti tecnici, non
nascondono che al Ministero
poco o nulla sanno circa la
preparazione media degli studenti e le tracce proposte contengono spesso tecnicismi inutili e fuorvianti. Qualcuno
dichiara senza mezzi termini
che i compiti sono elaborati da
“funzionari che lavorano dietro le scrivanie e non conoscono affatto il mondo della scuola”.
“È sintomatico che la critica
arrivi soprattutto dagli istituti
tecnici - dichiara l’ispettrice
Petruzzi -. La tecnologia è in
continua evoluzione - prosegue - e il tecnicisimo altro non
è che aggiornamento. I temi
sono preparati da esperti che
conoscono la scuola e vengono
predisposti dopo mesi e mesi
di accurato lavoro e continue
consultazioni. Il giorno dopo
che il ministro sceglie le materie oggetto di seconda prova,
infatti, chiedo a tutte le scuole
di mandarci i loro programmi
che vengono così messi a disposizione di un gruppo di tecnici che formulano le tracce
proprio sulla base dei programmi
pervenuti.
Evidentemente - conclude l’ispettrice - nelle scuole fanno
molto meno di quello che
dichiarano”.
Monica Satriano
terza pr va
Non c’è due...
senza tre
E’ L’ULTIMO TASSELLO PER CONSIDERARE CONCLUSA LA PRIMA FASE DEGLI ESAMI.
ELABORATA DALLE SINGOLE COMMISSIONI, LA TERZA PROVA È A CARATTERE
PLURIDISCIPLINARE E VERTE SU UN MASSIMO DI 5 ED UN MINIMO DI 4 MATERIE.
SONO 7 LE TIPOLOGIE FORMULATE DAL MINISTERO. PUÒ ESSERE ARTICOLATA IN
QUESITI SINGOLI O MULTIPLI, NELLA SOLUZIONE DI PROBLEMI PRATICI O CASI
TECNICI E PROFESSIONALI E NELLO SVILUPPO DI PROGETTI. OGNI CLASSE HA LA
SUA PROVA SULLA BASE DEL PROGRAMMA DI STUDIO SVOLTO DURANTE L’ANNO.
N.B. LE COMMISSIONI POSSONO
PREDISPORRE LA PROVA ANCHE
MEDIANTE UN TESTO DI RIFERIMENTO
(IN FORMA DI DOCUMENTO SCRITTO
E/O ICONICO E/O GRAFICO) CHE
CONSENTA DI SOLLECITARE
PRESTAZIONI DI VALORE
PLURIDISCIPLINARE,ARTICOLATE IN
UNA O PIÙ DELLE MODALITÀ PREVISTE.
DIRITTO
Trattazione sintetica - Tipologia A
caratterizzata da non più di 5 argomenti, uno per ciascuna
disciplina, e prevede una risposta, la cui lunghezza è stabilita
nella traccia, ad ogni singola domanda. I quesiti possono essere
indipendenti oppure richiedere un approccio interdisciplinare.
È
Esempi
SCIENZE DELLA TERRA
Se non esistessero l’atmosfera e l’idrosfera, quali rocce non si
formerebbero sulla superficie terrestre? Rispondi facendo degli
esempi concreti. (max 20 righe)
Quesiti a risposta singola - Tipologia B
Il Governo, benché titolare
del potere esecutivo,
svolge un ruolo
fondamentale dell’attività
legislativa. Esamina gli atti
normativi che il governo
può adottare e le loro
differenze. (max 20 righe)
FILOSOFIA
“Alienazione” è un termine chiave della filosofia ottonovecentesca, nell’ambito ontologico, in quello
antropologico-religioso ed infine in quello socioeconomico; ricostruisci l’evoluzione di tale concetto dalla
filosofia idealista a quella di matrice marxista. (max 25
righe)
INGLESE
(non più di 10 righe a risposta)
a prova consiste nella formulazione di 10/15 domande (2 o 3 per materia) sugli
argomenti affrontati nel corso dell’anno. Anche qui la lunghezza delle riposte è
indicata nella traccia.
L
Esempi
ALIMENTAZIONE
Ripartizione dei nutrienti nella dieta
dell’adolescente. (max 5 righe)
Conservazione per sottrazione di acqua:
liofilizzazione. (max 5 righe)
1. The “Net” is a powerful tool used by
big businesses or individuals. What can
they do through Internet?
2. How can you define the
E-commerce?
3. Have you ever shopped,
listened to music through
Internet or entered virtual
chat rooms?
terza pr va
Quesiti a risposta multipla - Tipologia C
i tratta di 30/40 domande che contengono 4 o 5 opzioni di risposta. Per ogni materia
sono previste, dunque, da 6 a 8 domande. Se non individuate subito la risposta esatta,
procedete per esclusione, spesso funziona. Ma non rispondete a caso, a volte le risposte
sbagliate prevedono una penalizzazione.
S
Esempi
STORIA
ECONOMIA INDUSTRIALE
La guerra di Libia fu osteggiata:
a) dalla corrente maggioritaria del Partito Socialista Italiano
b) dalla corrente moderata del Partito Socialista Italiano, facente capo a Leonida
Bissolati
c) dai socialisti umanitari come Giovanni Pascoli
d) dai nazionalisti
Quali sono le fasi dell’attività economica?
a) la trasformazione e lo scambio
b) lo scambio e la produzione
c) il consumo e la produzione
d) il trasferimento nel tempo e lo scambio
N.B. Le tipologie B e C possono essere usate cumulativamente. In tal caso è
previsto un minimo di 8 domande a risposta singola e un minimo di 16 a
risposta multipla.
Problemi scientifici
a risoluzione rapida
Tipologia D
i tratta di problemi scientifici (non più di 2) risolvibili
senza calcoli complessi. Questa tipologia può essere
articolata dalla commissione in relazione all’indirizzo di studi
e ad esercitazioni svolte.
S
Esempi
Un solaio in latero – cemento 20+4 gettato in opera, ad una
campata con Lt = 5,80 m deve sopportare un carico di 800
daN/mq
Dopo aver fissato gli elementi mancanti il candidato esegua:
1. le verifiche strutturali
necessarie, con
particolare attenzione
alle normative vigenti;
2. la sezione
longitudinale con la
distinta delle armature
recante indicazioni delle
posizioni e delle
lunghezze.
Tempo a disposizione:
un’ora.
Casi pratici
e professionali
Tipologia E
el primo caso si tratta
dell’analisi di uno o due
problemi che ripropongono
situazioni reali e che vengono
assegnati a seconda dell’indirizzo
di studio prescelto. È una prova che
permette di mostrare la creatività
dei candidati. Nel secondo, invece,
il caso è circoscritto ad una
specifica situazione di lavoro ed è particolarmente indicata per gli istituti
tecnici e professionali.
N
Esempi
Un motore Diesel è accoppiato ad un alternatore per la produzione di
energia elettrica con cui alimentare una pompa di calore.
Effettuare un calcolo di larga massima del rendimento economico globale
nella ipotesi di cogenerazione, in particolare utilizzando il 50% della
potenza dissipata nei gas di scarico ed il 100% di quella dissipata per il
raffreddamento.
Progetto - Tipologia F
caratterizzato dalla realizzazione di un progetto in cui intervengono elementi come la
interdisciplinarietà, la operatività e la pratica professionale. Alla componente teorica si
affianca quella operativa. La prova è complessa e articolata e richiede più tempo delle altre.
Spesso è assegnata negli istituti d’arte, nei licei artistici o negli istituti tecnici professionali.
È
Esempi
Progettare un pannello decorativo modulare cromatico delle dimensioni di m.2 x m.3 a
bassorilievo o altorilievo, da inserire in una sala giochi.
Si richiede:
- schizzi preliminari, grafici e pittorici;
- inserimento del pannello nello spazio architettonico mediante prospettiva intuitiva;
- particolare del modulo scelto in scala adeguata;
La tecnica coloristica è libera.
SCU LA
Studenti che...
ATTRICI E ATTORI, CONDUTTRICI, CANTANTI, SPORTIVI. OGGI FAMOSI. IERI STUDENTI. LA MATURITÀ
L’HANNO AFFRONTATA ANCHE LORO. ALCUNI CON TERRORE, ALTRI CON SERENITÀ.
Massimiliano Rosolino
Matteo Maffucci
nuotatore
Una carriera nata a scuola
”L’esame? È come una gara”
Allenarsi, allenarsi e ancora allenarsi.
Non c’è alternativa migliore per ogni
sportivo che si rispetti. E arrivare preparati ad una gara è un po’ come affrontare un esame dopo aver studiato: il risultato non può che essere gratificante.
Parola di Massimiliano Rosolino, più
volte campione mondiale di nuoto.
Classe 1978, padre napoletano e
mamma australiana, Massimiliano non
ha mai avuto dubbi sul suo futuro.
Voleva gareggiare ai giochi olimpici e lo
ha fatto. Vincendoli.
Massimiliano, che ruolo ha avuto la
scuola nella tua vita?
Fin da piccolo
sapevo di non
voler fare il
medico o l’avvocato da grande.
Il mio sogno è
sempre stato il
nuoto ma ho
nutrito un gran-
foto di Giorgio Scala
cantautore
de rispetto per la scuola. Decisi di iscrivermi all’istituto alberghiero perché un
percorso meno impegnativo si adattava
di più alle esigenze della mia vita.
Quando gli altri facevano filone o sciopero io correvo in piscina ad allenarmi.
L’entusiasmo per la scuola non è stato
certo il mio forte, ma ricordo quegli anni
con nostalgia perché mi sono divertito
molto in compagnia dei miei amici.
Il nuoto ti ha sfavorito negli studi?
No, l’aspetto sportivo mi ha aiutato ad
ottimizzare i tempi a scuola e mi ha
insegnato a vivere lo studio come un
momento di confronto e di crescita.
Quale amico vuoi ricordare?
Mimmo, un caro compagno con il
quale ho preparato l’esame di maturità.
Il giorno prima della prova abbiamo
stemperato le tensioni giocando alla
play station…
Con quale stato d’animo hai affrontato gli esami?
Con grande ottimismo e positività.
Quando stai per raggiungere un traguardo, e la maturità è un traguardo
importante, non puoi essere negativo.
Ogni esame merita di essere sostenuto con grinta. È come una piccola
sfida, bisogna accettare di mettersi
in discussione e verificare fino a
che punto ci si è impegnati.
Consigli ai maturandi?
Nel dubbio, e quando c’è possibilità di scelta, meglio dimostrare di conoscere bene un argomento semplice piuttosto che
affrontarne uno complicato in
maniera scorretta.
È proprio ai tempi del liceo che sboccia
il sodalizio tra Matteo Maffucci e Thomas
De Gasperi. I due, inseparabili compagni
di banco, iniziano a scrivere testi e a comporre musica. A scuola si alimenta una
passione destinata a confluire più tardi
nella nascita del gruppo musicale Zero
Assoluto. E dallo studio alla carriera il
passaggio in questo caso è stato obbligato. Oggi i due amici raccolgono il successo delle sperimentazioni di allora.
Matteo, come ricordi il periodo del
liceo?
È stato il momento più bello in assoluto
della mia vita. Mi sono divertito da morire. Studiavo e i risultati erano discreti ma
non sono mai stato un “secchione”.
Venivo attratto soprattutto da ciò che era
collaterale alla scuola: il comitato studentesco, l’esperienza dell’autogestione e
quella dell’occupazione.
Che significato ha avuto per te l’esame di stato?
Mi sono preparato con un gruppetto di
amici in pochissimo tempo. Il quinto è
stato l’anno in cui ho studiato di meno, forse perché ormai mi sentivo esausto. Per
questo, la verifica l’ho vissuta come un’esperienza divertente e non come un incubo. Ma la componente emozionale è stata forte perché agivo con la matematica
certezza che avrei ricordato quel periodo in modo romantico e cinematografico. È
stata un’avventura indimenticabile.
E la notte prima degli esami cosa hai fatto?
Il giorno prima in genere non si studia mai… sono andato al concerto di
Ligabue con alcuni amici.
Quale suggerimento vorresti dare ai ragazzi in procinto di vivere questa esperienza?
È sbagliato rinchiudersi in una stanza e trepidare in attesa del momento.
Bisogna affrontare l’esame cercando di rimanere il più rilassati possibile, senza
dimenticare che la maturità non è la cosa più importante della vita ma solo uno
dei tanti passaggi della nostra esistenza.
interviste di Monica Satriano
Sarah Maestri
attrice
“Ero convinta che non ce l’avrei fatta”
Nel film come nella vita. Il destino a
volte riserva strane coincidenze. E così
Sarah Maestri, dopo aver affrontato per
due volte gli esami all’Istituto Magistrale
(la maturità al termine del quarto anno e
l’esame dell’anno integrativo per l’accesso
all’università), si è ritrovata a vivere quell’esperienza, questa volta nei panni di
Alice, in “Notte prima degli esami” e
“Notte prima degli esami – Oggi”.
Cosa accomuna Alice a Sarah?
Il salto nel tempo che ha portato Alice a
trasformarsi dal maschiaccio che interpretava in “Notte prima degli esami” alla
bambolina dolce che è diventa in “Notte
prima degli esami – Oggi” è lo stesso che
ho vissuto nella mia vita. L’evoluzione di
Alice rappresenta anche quella di Sarah e
i due aspetti contrastanti della sua personalità li ritrovo nel mio carattere.
Cosa ricordi della tua maturità?
In un certo senso ho sostenuto la maturità per due volte, la prima volta al termine del quarto anno e poi alla fine del
quinto per l’accesso all’università. La
maturità della paura però è stata quella
fatta a 17 anni. Avevo il terrore degli
esami e l’isteria ha caratterizzato il periodo della preparazione. La notte prima ho
studiato fino alle 2, dovevo finire la tesina
che avevo preparato e ho persino costretto mia madre ad aiutarmi. Ho pianto a
dirotto, ero convinta che non ce l’avrei
mai fatta.
E invece?
Alla fine andò tutto bene, ma io sono
una perfezionista ed avevo vissuto l’attesa
con troppa angoscia. Ero pignola a scuola
e lo sono nella vita, anche se avevo un
modo di studiare tutto mio. Odiavo rima-
nere seduta in classe per 5 o 6 ore
al giorno. La mia iperattività mal si
adeguava alle regole che la scuola
comporta. Ho continuamente bisogno di muovermi e gestire in maniera autonoma il mio tempo.
Che rapporti avevi con i tuoi compagni?
Molto buoni, alcuni li sento e li vedo
ancora.
Quali suggerimenti daresti ai diplomandi?
Godersi ogni minuto di questo periodo.
Gioie ma anche dolori. Perché, sembrerà
retorico, ma terminata la maturità il
tempo inizia a correre. Svanisce l’epoca
della spensieratezza ed inizia quella delle
responsabilità. È un periodo da non
dimenticare perché impossibile da riprodurre.
SCU LA
saranno famosi
TUTTI PERÒ CON UN UNICO GRANDE OBIETTIVO: SUPERARE L’ESAME. GIOIE E DOLORI DI UN’ESPERIENZA
CHE, IN UN MODO O NELL’ALTRO, HA SEGNATO LA VITA DI SEI VOLTI NOTI.
Elisabetta Canalis
attrice econduttrice
“È intelligente ma non si impegna abbastanza”
“Striscia la notizia” l’ha lanciata nel
mondo dello spettacolo e oggi la vediamo
impegnata come conduttrice e attrice sugli
schermi televisivi e su quelli cinematografici.
Il trasferimento per motivi di studio da
Sassari a Milano, che le ha spalancato le
porte dello spettacolo, era scritto nel suo
destino e oggi, bella e spigliata come sempre, Elisabetta Canalis si gode il successo
senza dimenticare il passato da studentessa.
Com’era la Canalis delle scuole superiori?
Ho frequentato il liceo classico perché ero
molto più portata per le materie classiche e
letterarie di quanto non lo fossi per le materie scientifiche. Ero abbastanza diligente ma
i professori ai colloqui riservavano a mia
Paola Maugeri
mamma sempre la stessa frase: “è intelligente, ma non si impegna abbastanza”.
Quali sensazioni suscitano in te i ricordi
legati a quel periodo?
Sono indimenticabili le emozioni legate al
divertimento con le compagne di classe e
l’ansia che avevo continuamente prima delle
interrogazioni di fisica e matematica.
Il momento più bello e quello più brutto?
Il più entusiasmante risale sicuramente al
termine di ogni anno, quando uscivano i
quadri con l’esito finale…era sempre una
grande emozione! Il più brutto, invece, è
legato all’anno in cui fui rimandata in greco.
Un “disonore”, soprattutto perché mia
madre era insegnante proprio di questa
materia!
vj e conduttrice
“Ancora oggi mi capita di sognarlo”
Immaginava un futuro in giro per il mondo
a fare carriera diplomatica, ma la passione
per il basso l’ha presa in contropiede e i programmi sono cambiati. Non certo in peggio.
Perché per Paola Maugeri, vj di Mtv e volto
noto di programmi musicali, nella vita niente
va sprecato. Ogni esperienza entra a far
parte del proprio bagaglio personale. Come i
suoi studi in Civilization française alla
Sorbona di Parigi, appena dopo il diploma di
maturità.
Paola, cosa ricordi del tuo esame di Stato?
È stata una delle cose più belle che abbia
mai fatto nella mia vita. Mi ero preparata in
storia dell’arte e francese, due materie che
adoro. E poi è andato tutto liscio. Già gli
scritti infatti erano andati molto bene, quindi
all’orale non ho avuto problemi. Ho preso 10
in entrambe le materie.
Quindi eri una “secchiona”?
In realtà mi piaceva molto studiare, mi appassionavo davvero a quello che leggevo. E ho avuto la fortuna di riuscire a ricordare molto bene le cose pur non passando molto tempo sui libri. Infatti ho sempre potuto fare tutto quello che mi piaceva pur andando molto bene a scuola.
Quindi hai affrontato serenamente il giorno dell’esame?
L’ansia c’era, e come. Ancora oggi mi capita di sognarlo. Anche perché è un
momento di passaggio, da quell’istante in poi non c’è più protezione, sei in mare
aperto e non hai nessun obbligo. Per me poi aveva un significato particolare, perché due giorni dopo sarei andata a Parigi per fare il test d’ammissione alla
Sorbona. Volevo studiare nella capitale francese per poi intraprendere la carriera
diplomatica.
E poi cosa è successo?
La prova di ingresso l’ho passata. E lì ho preso la mia prima laurea. Però durante il soggiorno parigino ho iniziato a studiare il basso e ho capito che avrei voluto
fare quello nella vita. Senza rammarico per la scelta degli studi, ma sentivo che la
musica mi apparteneva.
Un consiglio a chi tra poco dovrà affrontare la maturità?
Appassionarsi prima di tutto. Basta farlo anche solo su un paio di materie, la
cosa importante è non studiare solo per prendere un voto, perché poi non resta
niente, svanisce tutto subito. In questo periodo dovreste allenarvi a sviluppare una
passione, così magari vi viene il desiderio di approfondire e riuscirete a personalizzare quelle informazioni.
Come hai vissuto l’esperienza dell’esame di maturità?
Per me la maturità è stato un traguardo
importante. Ricordo di aver studiato molto.
Uscirono greco scritto e latino orale e per
fortuna me la cavai.
Come hai passato la notte prima degli
esami?
La verità? Non me lo ricordo! Quindi
non deve essere stato poi così traumatico.
A parte gli scherzi, un po’ di paura l’avevo!
Cosa c’è della ragazzina del liceo nell’attrice e presentatrice di successo che
Elisabetta è diventata oggi?
La stessa voglia di scherzare e sicuramente un po’ più di costanza e di impegno
di allora.
Ascanio Celestini
“affabul-attore”
“La scuola? Un’esperienza politica”
Attore, scrittore, regista, autore.
Qualsiasi definizione rischia di essere
riduttiva per Ascanio Celestini. Lui che
della parola e del racconto ha fatto un’arte, lui che oggi con i suoi spettacoli gremisce piazze e teatri attirando un pubblico che comprende giovanissimi e non,
ricorda la scuola più come luogo di socializzazione che di conoscenza. E non
nasconde un certo distacco da quella
fase della sua vita che non gli è servita
ad acquisire la vera cultura.
Ascanio, cosa ricordi delle scuole
superiori?
Ho frequentato il liceo classico anche
se forse avrei preferito fare il liceo artistico, ma ero uscito dalle scuole medie
senza avere la benché minima percezione di quello che mi aspettava. La scuola
è stata per me più un’esperienza interessante a livello politico che un momento
di formazione culturale. Mi è servita
come palestra di socialità anche grazie alle assemblee, alle occupazioni, alle autogestioni.
Quanto hai studiato al liceo?
Poco, il necessario direi.
Nessuno ci ha mai insegnato
a studiare per accrescere il
nostro sapere. La finalità
delle interrogazioni, quella che
erroneamente ci hanno inculcato, è sempre stata il voto e non la
conoscenza.
Come hai affrontato la verifica dell’ultimo anno?
Tutta la classe arrivò abbastanza impreparata agli esami.
Negli anni precedenti avevamo avuto molti problemi
con un’inse-
gnante di greco e latino e le lacune accumulate hanno finito per compromettere a
tutti i risultati della versione di greco.
Nonostante ciò io ero abbastanza sicuro
della mia preparazione. Feci il tema d’italiano su Leopardi e all’orale portai storia e filosofia. Ma lo scritto di greco andò
malissimo.
Cosa pensi dell’esame di maturità?
Viene descritto da molti come momento fondamentale e invece secondo me è
solo un passaggio. La maturità non è così
importante. Negli anni ti rendi conto che
le interrogazioni e gli esami non sono per
nulla formativi, creano una tensione prodotta esclusivamente dal voto. La cosa
più importante nella vita è acquisire
nozioni. Ma la vera conoscenza è inevitabilmente legata all’esperienza fisica.
Anno Accademico 2007 - 2008
Corso di Laurea magistrale a ciclo unico
Facoltà Giurisprudenza
• Giurisprudenza (Roma - Palermo)
Corsi di Laurea triennale
Facoltà Giurisprudenza
• Scienze dell’Amministrazione (Roma)
• Scienze Politiche, Sociali ed Internazionali (Roma)
•
Curricula:
Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali
Economia Aziendale e Bancaria (Roma)
Curricula:
Esperto di Management
Esperto in Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari
Esperto Commerciale e di Marketing
Facoltà Lettere e Filosofia
• Lingue e Culture Moderne (Roma)
Curricula:
Lingue per la Mediazione Interculturale
Lingue per l’Organizzazione e la Promozione Turistica
Lingue per l’Impresa e l’Amministrazione
• Scienze della Comunicazione, Informazione, Marketing (Roma)
Curricula:
Comunicazione Culturale e Forme dello Spettacolo
Comunicazione d’Impresa, Marketing e Pubblicità
Relazioni Pubbliche e Comunicazione Politica
Editoria e Giornalismo
• Scienze Umanistiche (Roma)
Curricula:
Cultura e Tradizioni del Mondo Classico
Cultura Letteraria Italiana e Comunicazione
Scienze e Gestione dei Beni Culturali
Facoltà Scienze della Formazione
• Scienze dell’Educazione e della Formazione (Roma)
Percorsi:
Educatori degli Adulti ed Esperti nei Processi Formativi
Educatore nelle Comunità Infantili
Educatori Professionali
• Scienze del Servizio Sociale e del No-Profit (Roma)
Percorsi:
Servizio Sociale
Esperto nelle Organizzazioni del Terzo Settore
• Scienze e Tecniche Psicologiche (Roma)
Percorsi:
Psicologia dello Sviluppo e della Riabilitazione
Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
Psicologia Clinica e di Comunità
Corso di Laurea Quadriennale
Facoltà Scienze della Formazione
• Scienze della Formazione Primaria (Roma)
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
L’ rale
INNANZITUTTO CI VUOLE UN BEL RESPIRO PROFONDO. PERCHÉ L’ORALE È LA PROVA PIÙ TEMUTA, CHE SCATENA STRESS E
ANSIA DA PRESTAZIONE ANCHE AL PRIMO DELLA CLASSE. PER QUESTO LA CALMA DOVRÀ ESSERE LA VOSTRA PAROLA
D’ORDINE. OLTRE NATURALMENTE AD UNA BUONA PREPARAZIONE E AD UNO STUDIO ACCURATO. E RICORDATE,AVETE
SEMPRE LA POSSIBILITÀ DI PRENDERVI IL VOSTRO MOMENTO PER RIFLETTERE PRIMA DI RISPONDERE. ECCO ALLORA ALCUNI
TRUCCHI PER ESSERE, O ALMENO APPARIRE, SICURI AL COSPETTO DEI PROF.
Davanti alla commissione
Cose da fare, cose da evitare
In tre passi
I criteri di valutazione
a una parte sono gli stessi di una qualsiasi altra interrogazione (conoscenza,
chiarezza espositiva etc…), dall’altra si basano sulla caratteristica principale
dell’esame: l’interdisciplinarietà. I professori vogliono vedere la vostra capacità di
ragionare, la vostra disinvoltura nel passare da una materia all’altra. Dovete
dimostrare di non aver studiato a compartimenti stagni. In linea generale possono
essere così riassunti:
- conoscenze teoriche
- padronanza della lingua
- chiarezza espositiva
- capacità di applicare operativamente le conoscenze acquisite
- capacità di stabilire collegamenti tra le diverse discipline e i vari argomenti
- capacità di approfondire i singoli argomenti
- rielaborazioni autonome delle conoscenze acquisite
D
rima dell’esame: ottima è la misura. Scegliete per la tesina
un argomento originale che non abbiano già trattato i
vostri compagni. Allo stesso tempo però evitate percorsi troppo
complessi che non permettano ai professori di seguirvi bene o,
al contrario, provochino domande su cui non siete preparati.
Occhio ai collegamenti: fatene il più possibile, seguendo
passaggi logici e chiari e toccando tutte le materie. Ripetete ad
alta voce, magari allenandovi con persone diverse: compagni,
professori, zii, fratelli, o…lo specchio.
Conoscete il nemico: andate a seguire gli esami degli altri
candidati. Vi permetterà di capire come si muovono i professori
(soprattutto quelli che non conoscete) e su quali argomenti
insistono.
Potete affidarvi a una presentazione multimediale, un’arma a
doppio taglio: se decidete di usufruirne, abbiate piena
padronanza degli ausili tecnologici di cui vi servirete.
P
a prova orale dura in media 40/45 minuti ed è
suddivisa in tre parti. È obbligatorio cominciare
con la presentazione della mappa concettuale o della
tesina da voi preparata: un punto a vostro vantaggio.
Si prosegue con le domande dei vari professori che
possono sottoporvi un testo o documenti di altro
genere. Non lasciatevi impressionare dai commissari
esterni: sanno che programmi avete studiato e non
possono affrontare temi che non conoscete. I
programmi, d’altronde, vengono controllati e firmati
anche da due studenti per conto di ciascuna classe.
Alla fine dell’interrogazione, in genere, si discutono
le prove scritte. Dunque siate furbi: ragionate prima
su eventuali errori che avete fatto e correggeteli
prontamente.
L
Il giorno dell’esame: l’abito un po’ fa il monaco. Soprattutto
per i commissari esterni. Evitate ombelichi di fuori, jeans
stracciati, capelli arrangiati in masse informi. Una camicia ben
stirata e inamidata fa sempre un’ottima impressione!
Non gesticolate troppo, guardate in faccia i professori (senza
strafottenza naturalmente) e se vi riesce dispensate qualche
sorriso che riveli la vostra sicurezza. Siate semplici e sintetici:
quando vi è possibile, rispondete andando dritto al punto e
passate solo dopo agli approfondimenti. Lasciate sempre che
siano i docenti a interrompervi. Se avete esaurito l’argomento
richiestovi con disinvoltura passate a un altro che sia correlato.
Evitate di arrampicarvi troppo sugli specchi: se non conoscete
la risposta a una domanda mirata e circoscritta (un nome, una
data…) basterà dire “adesso non mi viene in mente”.
Guido Petter Lo psicologo
Per quarant’anni docente di Psicologia dell’adolescenza all’Università di Padova, più volte membro di
commissioni per l’esame di Stato, il professor Guido
Petter ha molto da dire sulla maturità. E sulle condizioni psicologiche in cui gli studenti la affrontano.
Nelle sue numerose pubblicazioni ha spesso analizzato il rapporto tra crescita e apprendimento e ci
spiega chi sono i giovani che oggi si preparano a lasciare la scuola e come vivono, dal punto di vista
emotivo, la più temuta delle prove: l’orale.
Professor Petter, come descriverebbe gli adolescenti di oggi?
Sono un po’ diversi da quelli del passato. Sono
esposti a molte sollecitazioni, possono viaggiare facilmente, vivono in una società multiculturale e caratterizzata dalla comunicazione. Tuttavia, anche gli adolescenti di oggi, come quelli delle generazioni precedenti, si trovano a dover affrontare gli stessi problemi
di fondo: come costruire una propria personalità, come sviluppare un’“idea di sé” coerente e unitaria, come conquistare una relativa indipendenza dalla famiglia, come stabilire delle amicizie solide e durevoli con i coetanei, e dei rapporti con l’altro sesso, come
adattarsi (in modo più o meno dialettico) al mondo
adulto, come compiere certe importanti scelte di vita.
La maturità è il primo esame importante che si affronta nella vita. Come prepararsi psicologicamente a questa prova?
Può darsi che non sia il primo, ma è certo una prova molto importante, il momento in cui si compie una
valutazione, anche da parte dell’allievo stesso, di tutto quanto si è fatto negli anni precedenti. Una prima
condizione del successo mi sembra dunque proprio
quella di considerarla come un momento assai importante, sul quale concentrare per un certo tempo le
proprie energie. Una seconda condizione è poi quella di cominciare a prepararsi a questa prova molto
per tempo: è opportuna una lunga e costante preparazione.
Al momento dell’esame, la paura e l’emozione
giocano un ruolo fondamentale: come affrontarle?
È vero, la prospettiva di un esame, di solito, suscita paura, crea uno stato emotivo che può ostacolare,
anche gravemente, la prestazione. Credo che buona
parte della paura derivi dal senso di trovarsi di fronte ad una situazione largamente sconosciuta, che può
riservare sorprese alle quali non si è preparati. Per ridurre l’area dell’ignoto, si potrebbe cercare di cono-
scere bene la situazione dell’esame, le modalità del
suo svolgimento, nonché le persone degli esaminatori, assumendo informazioni, assistendo alle prove sostenute dai compagni, parlando in precedenza, se
possibile, anche con gli esaminatori stessi.
Nella prova orale il carattere emotivo degli studenti raggiunge il culmine. C’è un modo per mantenere l’autocontrollo e rendere il massimo senza rimanere vittime dell’ansia?
Avere una preparazione organica e completa innanzitutto. Può essere poi utile un “tempo di riflessione” prima di iniziare rispondere. Si può chiedere
al docente di poter riflettere un attimo per organizzare le idee, prima di rispondere. È poi utile preparare,
per ogni possibile domanda, un “incipit” della corrispondente risposta e, a volte, soprattutto se già si è riusciti a dare qualche risposta soddisfacente, riconoscere subito di non sentirsi in grado di rispondere a
una domanda. Talvolta può essere opportuno far presente all’esaminatore che si è molto in ansia, ed
eventualmente chiedergli di poter temporaneamente
sospendere la prova per ritrovare la necessaria calma.
s.g.
SCU LA
L’esame, dalle aule
al grande schermo
CIAK, SI GIRA: MOLTI REGISTI HANNO IMPRESSO SU PELLICOLA I MOMENTI LEGATI AL PERIODO
DELLA MATURITÀ. E SE NEGLI ULTIMI ANNI A FARLA DA PADRONE È FAUSTO BRIZZI CON LE SUE
“NOTTI” PRIMA DEGLI ESAMI, DIVENTATE FILM DI CULTO TRA I GIOVANI STUDENTI DELLE
SUPERIORI, LA TENDENZA È COMINCIATA NEI PRIMI ANNI NOVANTA CON DANIELE LUCHETTI,
CHE HA RACCONTATO GIOIE E DOLORI DI MATURANDI E PROFESSORI.
er prepararsi psicologicamente ad affrontare l’esame
che, nel bene e nel male,
resterà quello più impresso nella
vostra memoria, avete a disposizione
una lunga lista di pellicole cinematografiche. Film che hanno percorso le
tappe di avvicinamento alla tanto
sospirata maturità.
Se nella musica esiste un’unica
canzone che ormai è diventata la
colonna sonora ufficiale di ogni maturando (la conosciutissima e sempreverde “Notte prima degli esami” di
Antonello Venditti, del 1984), nel
mondo del cinema sono stati realizzati molti film che affrontano la materia
da diversi punti di vista.
Sicuramente a molti di voi, maturandi del 2007, sarà capitato di vedere recentemente sul grande schermo
le disavventure del giovane liceale
Luca Molinari (alias Nicolas
Vaporidis) alle prese con il temibile
professor “Carogna” (interpretato
dall’attore-scrittore Giorgio Faletti),
in due pellicole firmate dal regista
Fausto Brizzi, che riprendono nel
titolo e nelle atmosfere le ansie preesame cantate da Venditti. Molto
riuscito il primo dei due film, ambien-
P
tato alla fine degli
anni Ottanta; un
po’ meno il suo
sequel, tutto calato
nell’attualità dell’estate 2006 e dei
Mondiali di Calcio
vinti dalla nostra
Nazionale.
Due film di questi
ultimi anni, invece,
sono tutti incentrati
sulle vacanze postdiploma – le prime
dell’età adulta –
vissute con la sana incoscienza dei
vent’anni e condivise con gli
amici/nemici di sempre, i compagni
di scuola. Nel 2005 Giacomo
Campiotti ha girato “Mai più come
prima”, con Laura Chiatti, una pellicola malinconica in cui però non
mancano spunti comici. Del 2004 è
invece il lavoro di
Giovanni Veronesi
“Che ne sarà di
noi”, con protagonista Silvio Muccino
(per la prima volta
in veste anche di
co-sceneggiatore),
ambientato nelle
isole greche.
C’è un attore
poliedrico che, nel
corso della sua
lunga carriera, ha
più volte interpretato la parte del professore carismatico
e amato dai suoi studenti: si tratta di
Silvio Orlando. Nel 1997, diretto da
Riccardo Milani in “Auguri professore”, è un docente di lettere che cerca
di tirare fuori il meglio dai propri
allievi, per spronarli ad essere protagonisti attivi della vita scolastica. Un
lungometraggio
malinconico
e
ricco di flashback,
ma anche di situazioni
comiche
(indimenticabile
la sequenza su
“La concezione
del dolore in
Manzoni
e
Leopardi”, una riflessione amara sull’inadeguatezza degli strumenti
didattici della scuola italiana legata al
passato e poco incline al cambiamento). Nel 1995, diretto da Luchetti, era
il protagonista della commedia agrodolce “La scuola”, un dietro-le-quinte degli scrutini di fine anno in cui
anche i docenti fanno un bilancio
delle proprie esperienze di vita.
Nel 1991 esce il film di denuncia “Il
portaborse” in cui Orlando veste i
panni di un bravo professore di lettere che viene letteralmente catapultato nel mondo corrotto e superficiale
della politica, per scrivere i discorsi di
un rapace politico emergente (un cattivissimo Nanni Moretti). All’inizio si
lascia ammaliare dal potere, ma poi si
pente e cerca di smascherare il sistema clientelare e truffaldino. Ma
riesce comunque ad avere in anticipo
le tracce dei temi della maturità… e
le detta ai suoi alunni la notte prima
degli esami. Una scena che forse
avete sognato anche voi, per esorcizzare la paura della prova che vi attende. Ma non ci sperate troppo: certe
cose, si sa, accadono solo nei film.
Manuel Massimo
Università degli Studi di Siena
La tua scelta di qualità
Qualità della ricerca e dell’insegnamento I servizi per gli studenti
e un rapporto ottimale docenti/studenti costituiscono un valido supporto alla didattica:
caratterizzano l’Università di Siena, un ateneo con
otto secoli di vita, che con la sua offerta didattica
risponde alle esigenze formative dei giovani e alle
richieste del mercato del lavoro.
laboratori scientifici e tecnologici, sale computer,
biblioteche con apertura prolungata e archivi digitali, corsi di lingue straniere, patente informatica
europea.
sono le parole che guidano l’Ateneo senese nel rapporto con i propri studenti, aiutandoli nella scelta
del percorso formativo, negli anni di studio e nell’inserimento nel mondo del lavoro, con particolare attenzione ai bisogni dei diversamente abili.
i giovani possono seguire corsi gratuiti di sport,
tornei, spettacoli, concerti, laboratori teatrali e possono partecipare alla vita accademica attraverso il
sito internet, la rete wireless, i giornali dedicati a
loro, il quotidiano on line e la radio d’Ateneo.
Accoglienza, orientamento e ascolto
Nel tempo libero
LE FACOLTÀ
Economia www.economia.unisi.it
Farmacia www.farm.unisi.it
Giurisprudenza www.giurisprudenza.unisi.it
Ingegneria www.ing.unisi.it
Lettere e Filosofia www.lett.unisi.it
Lettere e Filosofia di Arezzo www.unisi.it/letterearezzo
Medicina e Chirurgia www.unisi.it/medicina
Scienze matematiche, fisiche e naturali www.smfn.unisi.it
Scienze politiche www.unisi.it/scienzepolitiche
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www.unisi.it
800 22 16 44
SCU LA
Quelli che...
sono “last minute”
IL GRANDE GIORNO È ALLE PORTE E VOI, RITARDATARI CRONICI O IN PREDA ALL’ANSIA DEL “DEVO FARE
TUTTO TUTTO TUTTO” NON SIETE RIUSCITI A RIPASSARE L’INTERO PROGRAMMA. ABBANDONATE PER
ORA LA TENTAZIONE DI FUGGIRE E NON DISPERATE: NON È ANCORA TROPPO TARDI. ESISTONO STORICHE
PUBBLICAZIONI CHE FANNO AL CASO VOSTRO O SE PREFERITE C’È INTERNET. MA ATTENTI, PERCHÉ LA RETE
POTREBBE INTRAPPOLARVI E TRASFORMARSI IN UNA FONTE DI CONFUSIONE PIÙ CHE DI AIUTO.
L’IMPORTANTE È SAPERE COSA E DOVE CERCARE. PRIMA CHE SIA DAVVERO TROPPO TARDI.
Temari e prove d’esame
Per esercitarvi, soprattutto in previsione delle prove scritte, e mettere in
pratica tutto quello che avreste dovuto immagazzinare. Sono
pubblicazioni divise per materia e argomenti, contenenti temi già svolti.
Tracce già assegnate in passato o probabili temi, che se sarete fortunati
potrebbero capitare proprio quest’anno.
I manabili
Sono il sunto dei sunti. Si chiamano così perché
sono talmente piccoli da stare in una mano.
Riguardano soprattutto materie di carattere
tecnico - scientifico (matematica, fisica,
chimica, diritto, ecc.), di cui contengono le
formule e leggi fondamentali. Ottimo supporto
per gli scritti, contro ogni vuoto di memoria.
Da non dimenticare:
 Arrivare in orario all’appello è la prima prova di “maturità”. Nel caso in cui la
sveglia non dovesse suonare, sappiate che i commissari sono autorizzati a telefonare
a casa vostra per verificare i motivi dell’assenza. La commissione può
infatti ammettere i candidati alle prove suppletive, che si svolgono in
genere due settimane dopo, solo in caso di assenza per malattia o
per gravi motivi. In nessun caso è permesso l’ingresso in aula
dopo l’apertura delle buste e l’inizio della prova.
 Ricordate di portare un documento valido d’identità.
 Non è possibile allontanarsi dall’aula per le prime tre ore dall’inizio
della prova. Scoccata la terza ora, si potrà fare una pausa, uno per
volta, depositando sul tavolo della commissione il proprio
elaborato. L’orario di uscita e di ritorno in aula sarà annotato da
uno dei commissari.
 Non si possono usare fogli che non siano quelli distribuiti
dalla commissione. Ma se ne possono chiedere a volontà:
l’importante è ricordarsi di restituirli tutti, usati o meno.
 Evitate di consegnare un compito identico in parte o in tutto a
quello di un altro candidato. Il plagio è punito con l’annullamento della
prova. Stessa sorte per chi viene ‘beccato’ a usare il telefonino.
I cari vecchi Bignami
Sono dei libretti con aiuti mnemonici e sunti di varie materie.
Da sempre diffusissimi tra gli studenti, soprattutto in vista di
esami importanti come la maturità. Utili per preparare gli
scritti, sono un ottimo strumento per ripassare o studiare gli
argomenti indispensabili per l’orale. Ne esistono per ogni
materia.
Internet
Il regno dello scibile, ma anche della confusione. Per questo
attenti a non perdete di vista la terra navigando. Esistono siti
specializzati, in quei giorni tra i più
cliccati d’Italia, dove
potrete scambiarvi
paure, consigli,
appunti e riassunti. Sul
nostro sito
www.lastudenteria.com
tra l’altro, troverete
anticipazioni e
l’immancabile Tototema.
SCU LA
Gli esperti consigliano
TRE PERSONAGGI ECCELLENTI CONSIGLIANO I MATURANDI E RIFLETTONO SUI MOLTI E,TALVOLTA, CONTRADDITTORI
ASPETTI DI UN ESAME CHE IMPEGNA: SUL PIANO EMOTIVO, FISICO, INTELLETTIVO.
interviste di Simone Turchetti
Lia Rossi Prosperi la nutrizionista
Nutrire il corpo ma
soprattutto il cervello:
questo è il segreto di
una buona alimentazione per la professoressa
Lia Rossi Prosperi, specialista di Scienze dell’alimentazione
dell’Università
di
Perugia. Infatti bisogna
scegliere alimenti che
permettano alla mente
di lavorare al meglio.
Cosa si deve mangiare nel periodo precedente la maturità?
Innanzitutto i ragazzi
devono arrivare all’esame non carichi di
cibo. Nel mese precedente bisogna iniziare una nutrizione che renda il cervello attivo, distribuire calorie in 5 pasti
giornalieri: colazione, spuntino di metà
mattinata, pranzo completo (con contorni crudi molto abbondanti), merenda a
base di frutti e cena (con un primo – un
piatto di pasta o zuppa di verdura – e
secondo – pesce almeno 3 volte a settimana, uova o formaggi accompagnati da
ortaggi crudi abbondanti e pane). È
importante bere molta acqua per mantenere il cervello idratato, almeno 2 litri al
giorno.
Quali sostanze forniscono questi cibi?
I carboidrati complessi garantiscono
un adeguato livello di zuccheri nel sangue, alla base dell’attività dei neuroni.
Importanti poi sono le vitamine, soprattutto la C, di cui il cervello è avido, contenuti negli ortaggi crudi e nei frutti. Il
pesce, poi, lo consiglio per lo iodio e per
i grassi polinsaturi, anche queste sostanze utili all’encefalo.
E se ci si lascia un po’ andare, con
qualche dolciume di troppo o qualche
scorpacciata?
È un problema mangiare fuori pasto o
eccedere, perché sottrae energia al cervello. Bisogna evitare comunque prodotti a base di grassi idrogenati (biscotti e
snack). La cioccolata va bene, magari
fondente e di ottima qualità, perché contiene antiossidanti.
Per contenere la fame, allora, cosa si
può fare?
Spesso la sensazione di fame è data in
realtà dall’insufficiente idratazione… in
realtà si ha sete! Dato che il periodo degli
esami è particolarmente caldo, consiglio
di bere integratori multivitaminici e di
sali minerali, che restituiscono al corpo
ciò che si perde con la sudorazione.
Può consigliare qualcosa per combattere lo stress?
Per combattere l’ansia si può ricorrere
a tisane a base di camomilla, di melissa,
fiori d’arancio, anche alla valeriana.
Cosa c’è sulla tavola la sera prima
dell’esame e la mattina stessa?
In generale bisogna mangiare leggero
e evitare i fritti. Prima di andare a letto è
Daniele Pantoni l’istruttore di scherma
importante bere un
bicchiere di latte,
magari accompagnato da fette biscottate,
o uno yogurt e un frutto. Al risveglio, è bene
fare una bella colazione. Chi di solito non
mangia alla mattina è
meglio che non esageri, il suo fisico
potrebbe risentirne.
Sulla tavola si possono mettere latte,
biscotti, un frutto,
delle tavolette di cioccolato con cereali. A
colazione, anche nel mese precedente
l’esame, consiglio il consumo di lecitina
di soia: aiuta l’attività dei neuroni e facilita la comprensione.
Per concentrarsi di più, il caffè va
bene?
Il caffè è consigliato, stimola l’attività,
ma attenzione, finito il suo effetto c’è una
caduta. Allora meglio il tè verde, che è a
lento assorbimento e mantiene più a
lungo viva la concentrazione.
Durante l’esame molte ragazze sono
a dieta in vista della “prova costume”
dell’estate.
Consiglio di sospendere le diete ipocaloriche nel periodo degli esami, e di passare ad un’alimentazione di mantenimento: una nutrizione equilibrata che
non punti al calo di peso. È importante
anche non sospendere l’attività fisica,
per mantenere il cervello ossigenato,
magari una corsa in bici, una passeggiata o dello jogging. Basta anche mezz’ora
al giorno.
A molti l’esame di maturità può
ricordare un duello: lo studente si
trova di fronte ad un professore o ad
una materia con cui non va d’accordo,
e che deve “sconfiggere”. E allora, chi
può dare consigli meglio di un maestro di scherma? Quest’anno abbiamo
scelto Daniele Pantoni, delle Fiamme
Oro, istruttore della Nazionale di
spada e allenatore di campioni olimpici.
“Al di là degli scherzi, ci sono delle
analogie tra una gara di scherma e un
esame di maturità - spiega Pantoni -.
Nessuno dei due si improvvisa. Una
gara è legata psicologicamente alla
preparazione, perché quando ci si
sente forti delle proprie capacità si è
già in grande vantaggio. Ripeto, l’importante è sentirsi pronti, con la
coscienza a posto, e questo vale anche
per gli esami.
È importante partire con il piede
giusto. Ma si può riuscire a recuperare un esame iniziato male?
Quando si inizia male una gara bisogna innanzitutto capire il perché.
Spesso è un discorso legato alla sottovalutazione dell’avversario, oppure
non si è entrati mentalmente in gara. Il
nostro è uno sport molto cerebrale.
Durante la maturità se si sbaglia lo
scritto è più difficile recuperare, ma si
può sempre cambiare atteggiamento
“in corso d’opera.
Aspetto emotività. Quanto conta in
una gara e in un esame?
C’è chi è molto emotivo e, pur bravissimo, si blocca di fronte ad una sfida
importante. Succede nella scherma,
quando si ha l’avversario di fronte e gli
spettatori che osservano, e anche agli
esami, quando si è davanti alla commissione con il “pubblico” di amici e
parenti. In questo caso soprattutto gli
insegnanti e le famiglie devono tranquillizzare al massimo lo studente,
infondergli fiducia e sicurezza.
Esistono anche tecniche di rilassamento.
Sì, gli atleti ne fanno grande uso
prima di salire in pedana. Innanzitutto
ci sono tecniche di training autogeno,
ed esercizi antistress. È consigliabile
prendere grandi e profondi respiri, e
soprattutto respirare “di pancia”: serve
a far rilassare il diaframma, la lamina
muscolare che separa il torace dall’addome. Quando si è tesi il diaframma si
comprime e rende più difficoltosa la
respirazione, e questo causa anche una
minore ossigenazione del cervello.
Nello sport esiste anche molta scaramanzia…
Sì, ma ovviamente non nel senso di
affidarsi a maghi e fattucchiere! Tutti
gli atleti hanno le loro piccole “manie”
o rituali: compiere dei gesti particolari
prima di un incontro, vestire con determinati indumenti sotto la tuta e così via.
Anche se si sa perfettamente che non
assicureranno la vittoria, predispongono psicologicamente alla competizione,
è un modo per sentirsi sicuri, padroni di
sé, e per scaricare la tensione.
Giovanni Maria Pirone il medico
A volte non è tanto l’esame in sé che diventa
un tormento, ma non riuscire a gestire le relazioni con genitori ansiosi, fidanzati/fidanzate
apprensive, amici che distraggono dallo studio.
Abbiamo sentito il professor Giovanni Maria
Pirone, direttore dell’Istituto Italiano di Medicina
Sociale. Il primo problema che viene in mente è
quello dei genitori: come si devono comportare
nei confronti dei figli sotto esame? “Rispetto allo
studio i genitori devono stimolare il senso d’orgoglio, ma non incentrare tutte le aspettative sul
risultato - spiega subito Pirone -. Meglio creare
un clima domestico sereno, anche per non caricare di ansia i ragazzi: c’è il rischio che si sentano dei ‘falliti’ se sbagliano l’esame. I genitori hanno sempre la
tendenza a scaricare sui figli le frustrazioni, le aspirazioni fallite”.
Meglio non puntare tutto sul voto.
Tanto dipende dal modello educativo delle scuole, se puntano all’individualismo o al lavoro di gruppo. In Italia la valutazione del candidato è sulla base di punteggi, anche lo studio
alle superiori è piuttosto nozionistico: questo modello, ormai
antiquato, favorisce un approccio individualistico.
Bisogna invece studiare di più con i propri compagni?
No, io vorrei solo suggerire di porre un freno alla competiti-
vità esasperata, che si traduce non nella comprensione della materia, ma in una preparazione
rivolta solo al superamento delle prove. Questo
però non vuol dire studiare solo in gruppo. Anzi,
lo studio individuale, specialmente sui libri e non
su internet, è ancora l’approccio migliore.
Come gestire i rapporti di coppia sotto
esame?
Difficile generalizzare, c’è chi li vive come una
valvola di sfogo dello stress, e allora va bene
vedersi e manifestare la propria affettività nei
modi consueti. Nei casi in cui il rapporto sia una
distrazione, forse durante l’esame è bene allentare il contatto.
E gli amici? Sono una distrazione o degli alleati da cui trarre forza?
Lo stesso discorso fatto per le coppie vale per l’uscita con gli
amici: va bene se è un diversivo ogni tanto per “staccare” dallo
studio, l’importante è che non si facciano ogni giorno le tre di
notte! E soprattutto, la solidarietà tra compagni di scuola non
deve nascere in opposizione all’istituzione scolastica: penso al
film “Notte prima degli esami” in cui i ragazzi si coalizzavano
contro il professore. Ecco, quella è una posizione controproducente, perché porta a non studiare per conformarsi alla regola
del gruppo.
SCU LA
La marcia
del maturando
CARI RAGAZZI, CI VUOLE UN “METODO BESTIALE” PER ARRIVARE PREPARATI AGLI ESAMI. ECCO, QUINDI, LA GIORNATATIPO CHE VI SUGGERIAMO DI SEGUIRE NELLE TRE SETTIMANE CHE SEPARANO LA FINE DELLA SCUOLA DALLA GRANDE
PROVA CHE VI ASPETTA. POTETE FARE TUTTO DA SOLI,VISTO CHE ALL’ESAME POTRETE CONTARE SOLO SULLE VOSTRE
FORZE; MA SARÀ CERTAMENTE UTILE ANCHE FARE UN RIPASSO GENERALE CON UN PICCOLO GRUPPO DI AMICI: UN
OTTIMO MODO PER CONFRONTARSI E SCIOGLIERE LE ANSIE DELL’ESAME.
9
10
Sveglia e Stretching
er iniziare una giornata di studio è
l’ora ideale. Non è né troppo presto,
né troppo tardi. Dopo esservi stropicciati
gli occhi fare qualche esercizio. Non vi
massacrate con 100 flessioni su una
mano sola alla Schwarzenegger, però
curate la respirazione, l’allungamento
degli arti, lo scioglimento dei muscoli del
collo, delle braccia, del busto, delle
gambe.
P
Colazione
9.30
Si parte!
prite i libri, i quaderni di appunti,
stilate una scaletta giornaliera di
lavoro e applicatevi con metodo,
seguendo il percorso cronologico
dell’anno scolastico, materia per materia.
Potete assegnare una materia ad ogni
giornata, oppure trattarle tutte per singoli
argomenti e relativi tempi di ripasso.
A
iente di pesante, tipo sei uova
crude alla Rocky prima
dell’allenamento. Preferibilmente
dolce e salato, miele, poco caffè o
tè. Evitare merendine ‘chimiche’.
N
Spuntino veloce
11.30
’ solo uno stacco molto breve, magari
una spremuta d’arancia o un
centrifugato di carota o mirtilli, per
mantenere alta la quota di vitamina C,
l’acutezza della vista e la soglia di
attenzione. Se avete fame consigliato
qualche cracker o barrette di cereali. Il
resto è studio
E
Piccolo relax
12.30
oncentratevi su quanto avete assimilato
finora e prendetevi un momento di
distensione, fissando i punti principali del
vostro percorso, anche, se siete abituati,
ascoltando musica strumentale a bassissimo
volume.
C
Pranzo leggero
13.30 S
enza eccedere e appesantirvi con un pasto
luculliano, distraetevi a tavola o sul divano
con alcuni piatti cucinati, riso, pasta, molte
verdure, poca carne e tanto pesce. Soprattutto,
abbandonate, durante il pasto, il luogo dove
studiate.
Breve riposo
14
ezz’ora di riposo vi farà bene. Ma non di
più per non rischiare di passare il
pomeriggio con il mal di testa. E’
un’interruzione che potete utilizzare anche
per ascoltare musica come si deve (magari in
cuffia, visto che siete in orario di riposo
condominiale).
M
Coffee break
14.30
opo aver ripreso a studiare, distanziate
la pausa caffè, fa più effetto e vi
procura maggiore lucidità e attenzione
nella prima parte del pomeriggio.
D
SCU LA
Meditazione
15
erve a sgombrare la mente dalle tossine
delle informazioni in eccesso.
Concentratevi mentalmente su un campo
neutro dentro di voi, monocromatico, tinta
pastello, respirate lentamente e iniziate a
collocare solo un dato per volta che avete
acquisito fino a questo punto della vostra
preparazione.
S
16.30
15.30
Note in sottofondo
Si ricomincia!
pplicatevi senza sosta, con calma e
concentrazione. Da soli o in gruppo
(ristretto) per eventuali confronti e
cambi di rotta.
A
18
pezzate con un po’ di ascolto musicale o, se
suonate uno strumento, date sfogo alla
creatività. Liberate l’immaginazione finora
costretta e incanalata.
S
Il rush finale
18.30
he sia matto e disperatissimo va anche bene, ma
proseguite tranquilli nel vostro ripasso o studio ex
novo di argomenti mai visti. Sarà il caso di soffermarvi
su questi ultimi creando anche schemini scritti
esemplificativi, per fissare meglio i concetti.
C
Sotto la doccia
20.30
i sta proprio bene, specie d’estate.
La temperatura che forse ancora
non cala a quest’ora rischia di farvi
bollire un cervello già abbastanza
cotto e, dunque, di impoverire,
sbiadire gli effetti dello studio.
20
na buona giornata di studio così intervallata
merita un ‘punto’ della situazione costante,
quotidiano. E’ il momento di stendere per iscritto,
cioè fissare quanto assimilato o meno durante la
giornata. Serve anche per ripartire meglio il giorno
successivo, su una base concreta.
U
C
Cena
21
etture rilassanti, sport in notturna, pub o locali,
concerti. Rilassatevi e non ci pensate. Un unico
consiglio per la serata: tenete lontani i divertimenti
sfrenati. Ricordatevi che c’è sempre un esame alle
porte…
e non ci sono emergenze particolari,
fatevi una bella dormita dritta ‘come una
spada’ fino al mattino. Domani è un altro
giorno... di studio!
S
nche qui non
appesantitevi, ma a questo
punto potete anche concedervi
qualche sfizio. Niente di
pesante, per carità. Altrimenti
addio sogni d’oro!
A
L
Riposo assoluto
24
on vi stiamo istigando ad
ingrassare. Rigeneratevi con
latte, aranciate, tonici naturali,
succhi biologici. Brevissimo stacco
per consumare cereali, poca
cioccolata (possibilmente pura,
dunque amara) e/o frutta. Cercate,
in questa mezz’ora, di limitare la
televisione a programmi musicali,
cartoni e telefilm ‘d’evasione’.
N
Il dado è tratto…
Liberi tutti
21.30
Merenda
Check up
23,30 P
er i più smemorati questa e l’ora di
rivedere, seppur molto
velocemente, quello che si è prodotto
durante la giornata di studio. Rileggete
gli appunti e sfogliate le pagine già
lette. Anche per il semplice gusto di
dire: “Come sono stato bravo oggi”.
Sono aperte le iscrizioni
per l'anno accademico 2007-2008
_
UNIVERSITA
Welcome matricole
CARI STUDENTI, UNA VOLTA SUPERATO L’ESAME DI MATURITÀ SCEGLIERE LA CITTÀ E LA FACOLTÀ IN CUI
CONTINUARE A STUDIARE È UNA DELLE COSE PIÙ COMPLESSE E NELLO STESSO TEMPO AFFASCINANTI CUI
SIETE CHIAMATI. IN QUESTA SEZIONE CERCHIAMO DI DARVI UNA PANORAMICA QUANTO PIÙ COMPLETA E
INSIEME RAPIDA DELL’UNIVERSO CHE VI ASPETTA.
e dopo la maturità pensate di aver detto laboratori per la didattica, personale docente).
addio ad intere giornate di studio, test a Questi test, nella maggior parte dei casi non sono
risposta multipla e quiz di cultura generale vi vincolanti. Cioè un esito negativo non mette a
sbagliate di grosso. Se è vero che nella vita “gli rischio l’iscrizione dello studente, ma lo avverte
esami non finiscono mai”, per chi ha scelto di sulle sue lacune e magari sui “vuoti” da dover
arricchire il suo curriculum scolastico con una colmare per l’inizio
laurea, la massima di Edoardo De Filippo è più che dell’anno accademico.
una certezza. Quindi, mettete da parte secchiello e Ci sono però delle
paletta, stracciate il biglietto inter-rail e eccezioni. Per quelli di
rassegnatevi a rimettere la
testa
sui
libri
perché
l’università con i suoi infiniti e
Test vincolante
frenetici esami vi aspetta,
er alcuni corsi di laurea è previsto il
prima di quanto possiate
numero programmato (volgarmente
immaginare.
detto chiuso). La strategia del Miur è
Molti atenei infatti prevedono
quella di avvicinare il nostro Paese alle
per l’accesso a particolari corsi
direttive europee ma, naturalmente,
di laurea un test selettivo.
riduce i posti disponibili di certi corsi. La
Niente drammi: in genere si
normativa permette ai singoli atenei di
tratta di domande di cultura
limitare anche i corsi di nuova
generale, test di logica,
istituzione, almeno per i primi anni, e
problemi algebrici e altro
quelli per i quali è previsto l’utilizzo di
ancora. Insomma, tutta roba
laboratori di specializzazione.
con cui, soprattutto in questo
ultimo anno, avete ormai
imparato a convivere.
Test non vincolante
Molti corsi di laurea infatti
el caso in cui il risultato del test indichi la presenza di
indicano il numero massimo di
alcune insufficienze iniziali, la facoltà stessa provvederà
studenti iscrivibili al primo
ad indicare i corsi di recupero, con frequenza obbligatoria
anno di corso, in base al
(precorsi o corsi), che potrete frequentare durante il mese di
potenziale didattico proprio
settembre, prima del regolare inizio delle lezioni. Per
delle singole facoltà. Inoltre,
sostenere il test è necessario effettuare ugualmente una
ogni
anno
il
ministero
preiscrizione presso le segreterie studenti (fissata in genere
dell’Istruzione, sulla base delle
tra il 15 luglio e il 30 agosto) dei singoli atenei, all’atto della
dichiarazioni delle singole sedi
quale riceverete le necessarie informazioni sulle modalità di
universitarie, indica quale
svolgimento del test d’accesso e dei corsi di recupero. La
numero
di
studenti
sia
scadenza per le immatricolazioni e le iscrizioni alla laurea,
ammissibile in base alle
invece, resta generalmente ferma al 30 settembre.
strutture (aule, attrezzature,
S
P
N
Medicina e Chirurgia,
Medicina Veterinaria
Le prove
Architettura
a prova di
ammissione si svolge
nelle varie sedi dura due
ore e 15 minuti, consta
in 80 quesiti a risposta
multipla su argomenti
di: logica e cultura
generale, storia, disegno
e rappresentazione
(grafici, prospetti,
assonometrie),
matematica e fisica
L
e prove sono predisposte dal Miur. Durano
due ore e le aspiranti matricole devono
rispondere a 80 quesiti a risposta multipla (una
sola risposta, tra le 5 indicate, è quella esatta).
Quattro gli argomenti: logica e cultura generale,
biologia, chimica, fisica e matematica.
L
Odontoiatria
e protesi dentaria
a prova dura due ore e 15 minuti, presenta
80 domande a risposta multipla e tratta i
seguenti quesiti: logica e cultura
generale,biologia, chimica, fisica e matematica.
L
voi che hanno già deciso di iscriversi ad alcuni
corsi di laurea, tipo Medicina, Odontoiatria ed
Architettura questi test avranno un carattere
vincolante: se riuscirete a superarli potrete
iscrivervi alla facoltà dei vostri sogni, se il
punteggio conquistato non dovesse essere
sufficiente invece, beh allora fareste
meglio a pensare a qualcosa di
alternativo.
Ammissioni e punteggi
e prove vengono svolte nelle prime
due settimane di settembre in
un’unica giornata. La data, diversa per
ogni tipo di corso di laurea e unica su
tutto il territorio nazionale, viene
comunicata ai partecipanti dalle
segreterie con appositi bandi e
pubblicata sui principali quotidiani. In
genere, in caso di ammissione, il
candidato deve presentare, entro 10
giorni da quando le graduatorie sono
state pubblicate, una domanda di
immatricolazione, il titolo di studio
originale o il certificato provvisorio, due fotografie
formato tessera di cui una autenticata in bollo con
indicazione dei propri dati anagrafici, i bollettini
delle tasse di immatricolazione e una dichiarazione
con cui si attesti di non essere iscritti a nessun altro
corso di studi. I posti che risultassero vacanti in
caso di rinuncia saranno messi a disposizione degli
esclusi, secondo l’ordine di graduatoria. La
valutazione delle prove prevede:
1 punto per ogni risposta esatta;
-0,2 punti per ogni risposta errata;
0 punti per ogni risposta non data.
L
Professioni sanitarie
a prova è predisposta dalle
singole università ed è identica
per l’accesso a tutte le tipologie dei
corsi attivati presso ciascun ateneo
(per utilizzare al meglio i posti
disponibili per ogni corso lo
studente può indicare fino a tre
opzioni di preferenza).
L
Scienze della formazione primaria
aterie: logica e cultura generale, cultura storico-letteraria,
cultura scientifico-matematica, cultura pedagogica e
didattica.
M
degli Studi di Napoli
NAPOLI
CASERTA
FACOLTÀ
PSICOLOGIA
Seconda Università
onda Un
Sec
i
i di Napoli
ud
sità degli St
ver
DI MEDICINA E CHIRURGIA
Preside: Giovanni Delrio
Presidenza: via S. Maria di Costantinopoli 104 - Napoli;
tel. 081/5666942-6944
[email protected]
Segreteria studenti: via M.Campodisola 13 - Napoli;
tel. 081/5667465-7442
Sede di Caserta: via Arena 22; tel.0823/325529
[email protected]
LAUREE TRIENNALI: Informatore medico-scientifico;
Infermieristica; Infermieristica pediatrica; Ostetricia;
Fisioterapia; Igiene dentale, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Logopedia; Ortottica e
assistenza di oftalmologia; Podologia; Tecnica della
riabilitazione psichiatrica; Tecniche di laboratorio biomedico; Tecniche della radiologia medica; Tecniche
audioprotesiche, Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
LAUREE SPECIALISTICHE: Biotecnologie Mediche,
Scienze infermieristiche ed ostetriche
CICLO UNICO: Medicina e chirurgia (sede a Caserta);
Medicina e chirurgia (sede a Napoli), Odontoiatria e
protesi dentaria (sede a Napoli)
CAPUA
FACOLTÀ DI ECONOMIA
Preside: Vincenzo Maggioni
Presidenza: Corso Gran Priorato di Malta (ex Caserma
Fieramosca) - Capua (Ce); tel. 0823/274353-4351
[email protected]
Segreteria studenti: Corso Gran Priorato di Malta (ex
Caserma Fieramosca) - Capua (Ce); tel. 0823/2740064009-4013
LAUREE TRIENNALI: Economia e legislazione d’impresa ;
Economia e commercio ; Economia aziendale
LAUREE SPECIALISTICHE: Finanza per i Mercati, Economia
e management
SANTA MARIA CAPUA VETERE
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
Preside: Lorenzo Chieffi
Presidenza: piazza Matteotti, Palazzo Melzi - Santa Maria
Capua Vetere (Ce); tel. 0823/274872
[email protected]
Segreteria studenti: piazza Matteotti, Palazzo Melzi Santa Maria Capua Vetere (Ce);
tel. 0823/274823 - 4831
LAUREE TRIENNALI: Operatori per l’attività giuridica delle
imprese e della p.a. in ambito europeo e internazionale
LAUREE SPECIALISTICHE: Giurisprudenza, Relazioni
Internazionali
CICLO UNICO: Giurisprudenza
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
Preside: Stefania Gigli Quilici
Presidenza: piazza San Francesco - Complesso San
Francesco; tel. 0823/799176 - 811890
[email protected]
Segreteria studenti: corso Aldo Moro - Santa Maria Capua
Vetere (Ce); tel. 0823/799042
LAUREE TRIENNALI: Conservazione dei beni culturali;
Lettere
LAUREE SPECIALISTICHE: Archeologia; Storia dell'arte
Sito Internet: www.unina2.it
Preside: Alida Giuseppa Labella
Presidenza: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. e fax 0823/274792
[email protected]
Segreteria studenti: via Vivaldi 43 - Caserta, tel. 0823/274760
LAUREA TRIENNALE: Scienze e Tecniche psicologiche per la persona e la comunità
LAUREE SPECIALISTICHE: Psicologia clinica e dello sviluppo; Psicologia dei processi cognitivi e del recupero funzionale
FACOLTÀ
DI
SCIENZE AMBIENTALI
Preside: Paolo Vincenzo Pedone
Presidenza: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. 0823/274437
[email protected]
Segreteria studenti: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. 0823/274803
LAUREA TRIENNALE: Scienze ambientali
LAUREE SPECIALISTICHE: Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio;
Biotecnologie per la salute e per l'ambiente
FACOLTÀ
DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Preside: Nicola Melone
Presidenza: via Vivaldi 43 - Caserta; tel.0823/274439
[email protected]
Segreteria studenti: via Vivaldi 43 - Caserta; tel. 0823/274803
LAUREE TRIENNALI: Matematica; Scienze biologiche; Matematica e Informatica
LAUREE SPECIALISTICHE: Matematica; Biologia, Biotecnologie industriali e
alimentari
FACOLTÀ DI STUDI POLITICI E PER L’ALTA FORMAZIONE EUROPEA
E MEDITERRANEA “JEAN MONNET”
Preside: Gian Maria Piccinelli
Presidenza: Via del Setificio, 15 Complesso Monumentale Belvedere - San Leucio
Caserta (CE), tel. 0823/363953
[email protected]
Segreteria: Via del Setificio, 15 – S. Leucio – Caserta – tel. 0823/363953
LAUREA TRIENNALE: Scienze Politiche
LAUREE SPECIALISTICHE: Scienze Finanziarie e Tributarie internazionali, Scienze
della Politica; Scienze della Diplomazia e degli Affari Internazionali
AVERSA
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA
Preside: Concetta Lenza
Presidenza: via S. Lorenzo, Monastero di San Lorenzo ad Septimum
Aversa (Ce); tel. 081/8142166
[email protected]
Segreteria studenti: via S. Lorenzo, Monastero di San Lorenzo ad Septimum Aversa
(Ce); tel. 081/8148793
LAUREE TRIENNALIi: Scienze dell’architettura; Disegno industriale; Disegno industriale per la moda (a Marcianise)
LAUREE SPECIALISTICHE: Progetto e gestione di prodotti e servizi per i distretti
industriali; Architettura – Nuove Qualità delle Costruzioni e dei Contesti
CICLO UNICO: Architettura U.E.
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
Preside: Michele Di Natale
Presidenza: via Roma 29, Real Casa dell’Annunziata
Aversa (Ce); tel. 081/5010201
[email protected]
Segreteria studenti: via Gallo 36, Aversa (Ce); tel. 081/5039875
LAUREE TRIENNALI: Ingegneria civile-ambientale; Ingegneria elettronica;
Ingegneria aerospaziale; Ingegneria meccanica; Ingegneria informatica
LAUREE SPECIALISTICHE: Ingegneria Aerospaziale, Ingegneria Civile, Ingegneria
Elettronica, Ingegneria informatica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria per
l’Ambiente e il Territorio
INTERFACOLTÀ
LAUREE TRIENNALI: Biotecnologie (Scienze MFN, Scienze Ambientali e Medicina e
Chirurgia); Scienze del turismo per i beni culturali (Lettere e Filosofia e Economia);
LAUREA SPECIALISTICA: Turismo (Lettere e Filosofia, Economia e Studi Politici e per
l’Alta Formazione Europea e Mediterranea Jean Monnet)
CICLO UNICO: Farmacia (Scienze MFN, Scienze Ambientali e Medicina e Chirurgia)
_
UNIVERSITA
L’alfabeto
dell’universitario
SIETE DISORIENTATI? NIENTE PAURA. L’ATENEO È GRANDE, LE DISCIPLINE SONO TANTE, I PROFESSORI NON SI TROVANO.
TUTTAVIA, ESISTONO I CENTRI D’ORIENTAMENTO, GLI INFORMAGIOVANI, LE SEGRETERIE DIDATTICHE, I COLLEGHI PIÙ
ANZIANI. E POI OGNI FACOLTÀ HA I SUOI PUNTI DI INFORMAZIONE. IN OGNI CASO ECCOVI ALCUNE VOCI
INDISPENSABILI PER MUOVERVI CON PIÙ DISINVOLTURA NEL NUOVO UNIVERSO, DALLA A ALLA Z.
come Inglese o lingua straniera
come credito
C
d ogni esame universitario sono attribuiti un certo numero di
punti che non hanno nulla a che vedere con il voto
conseguito. Il credito formativo universtiario (Cfu) è uno
strumento convenzionale di misurazione del carico di lavoro di
uno studente per l’apprendimento, in termine di ore di lezioni. In
alcune facoltà, i crediti ottenuti consentono allo studente di
iscriversi agli anni successivi. Ma per potersi iscrivere al secondo
non è sempre indispensabile superare tutti gli esami previsti per
il primo anno. Questa clausola varia da facoltà a facoltà.
I crediti necessari per ciascun anno accademico sono 60 e la loro
somma, al termine dei tre anni, porta alla tanto agognata laurea.
Per il titolo di primo livello, infatti, occorrono 180 crediti, mentre
per la specialistica ne servono 300. Chi vuole proseguire
iscrivendosi a un Master, cioè un corso post universitario lungo
un anno, totalizza invece 60 crediti.
Inoltre, i crediti consentono agli studenti “pentiti” della propria
scelta di passare ad un’altra facoltà, conservando i punteggi degli
esami superati. Questo vuol dire che chi cambia corso di studi
non deve ripartire da capo. Con il sistema dei crediti possiamo
anche trasferirci in facoltà straniere senza perdere tutto il lavoro
svolto fino a quel momento. Il sistema dei crediti, infine, non
riguarda soltanto le lezioni e lo studio a casa. Alcuni corsi di
laurea prevedono la possibilità di ottenere dei crediti anche
attraverso lavori di gruppo, stage aziendali, esercitazioni in
laboratorio. Per far sì che l’attività dello studente sia più dinamica
e flessibile del passato, e soprattutto, orientata al mondo del
lavoro.
A
come debito formativo...
DN
on può esserci credito senza debito. Il debito formativo è
una carenza o lacuna, evidenziata dal curriculum
scolastico, che bisogna recuperare nel primo anno
universitario attraverso apposite attività integrative
organizzate dall’ateneo. Con il diploma di maturità ci si può
iscrivere, infatti, a qualunque corso di laurea: l'università
verificherà il curriculum di ciascuno in relazione al corso
scelto. Questa verifica può evidenziare, però, carenze
espresse in debiti formativi.
Ci si può trovare ad avere dei debiti formativi anche se, dopo
la laurea, si sceglie una laurea specialistica di tipo differente
(per esempio vi laureate in Fisica, ma volete specializzarvi in
Matematica). Anche in questo caso le eventuali lacune
verranno espresse in debiti formativi da recuperare.
...o come Dottorato di ricerca
a l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per
esercitare, nelle università, negli enti pubblici e privati,
attività di ricerca di alta qualificazione. Vi si accede con la
laurea specialistica o con altro titolo di studio conseguito
all’estero e ritenuto idoneo.
H
I
a riforma introduce la conoscenza obbligatoria di una
lingua dell'Unione Europea oltre l’italiano, alla quale sarà
destinata una parte dei 180 crediti necessari al conseguimento
della laurea. La conoscenza della lingua sarà verificata secondo
le modalità stabilite dai regolamenti didattici di ateneo e sarà
individuato uno standard internazionale di certificazione della
conoscenza richiesta agli studenti.
L
come Laurea triennale…
L
il titolo di laurea di primo livello. Si consegue al termine di
un corso di studi della durata di tre anni (tranne alcune
facoltà come Medicina, ad esempio) ed ha l’obiettivo di
assicurare allo studente la padronanza di metodi e contenuti
scientifici generali e di specifiche conoscenze professionali
finalizzate a una immediata “spendibilità” del titolo sul mercato
del lavoro. Per essere ammessi occorre aver conseguito il
diploma di scuola secondaria superiore e possedere un’adeguata
preparazione iniziale. I regolamenti didattici d’ateneo
definiscono le competenze richieste per l’accesso e ne
determinano le modalità di verifica anche a conclusione di
attività formative propedeutiche. Per conseguire il titolo lo
studente deve aver acquisito 180 crediti.
E’
…o come Laurea Specialistica
il titolo di laurea di secondo livello, successivo alla laurea
triennale, che si consegue al termine di un corso di durata
di due anni. Le università, in coerenza con lo spirito dell’ultima
riforma, hanno ampia autonomia nello stabilire le procedure di
verifica dei requisiti d’ammissione. L’obiettivo della laurea
specialistica è quello di fornire allo studente una formazione di
livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata
qualificazione in ambiti specifici. Per conseguirla lo studente
deve aver acquisito complessivamente 300 crediti, compresi
quelli della laurea triennale, che devono però essere riconosciuti
dal relativo corso di laurea specialistica.
E’
_
UNIVERSITA
come Tirocini
come Master
M
e università possono attivare corsi di perfezionamento
scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente,
successivi al conseguimento della laurea o della laurea
specialistica, alla conclusione dei quali sono rilasciati diplomi
di master di primo e secondo livello. Il conseguimento del
master richiede l’acquisizione di almeno 60 crediti formativi
universitari, oltre quelli acquisiti per la laurea o la laurea
specialistica che vi danno accesso.
L
come Numero chiuso
N
detto anche programmato ed è applicato a quattro
macroaree: scientifica, sociale, umanistica e sanitaria.
Alcune facoltà permettono, cioè, l’iscrizione solo dopo una
preselezione con test di accesso, al cui risultato complessivo
concorre in misura rilevante anche il voto del diploma.
E’
T
come Uso del computer
U
come Obiettivi formativi
O
ra le attività formative non tradizionali la riforma
prevede la possibilità di effettuare tirocini o stage
presso enti o imprese. L’obiettivo è quello di completare la
preparazione culturale e pratica degli studenti, fornendo
loro l’opportunità di essere guidati da esperti e
professionisti del settore (tutor) nel loro percorso di
formazione professionale, per aiutarli a inserirsi meglio e
più rapidamente nel mondo del lavoro.
T
ono l’insieme delle conoscenze e abilità che caratterizzano il
profilo culturale e professionale a cui il corso di studio è
finalizzato.
S
o studente dovrà
svolgere attività
formative finalizzate
all'acquisizione di
conoscenze informatiche
di base, che saranno
sottoposte a verifica.
L’ateneo dovrà definire
gli standard di riferimento
che si vogliono
raggiungere e dovrà
fornire gli strumenti
necessari: in particolare materiali interattivi di
autoformazione, resi disponibili tramite il web e altri
media, adeguati spazi di laboratorio e supporti tutoriali. A
livello europeo lo standard di formazione accettato è la
Patente Europea del Computer (European Computer
Driving License), un documento che certifica le abilità
informatiche di base.
L
come Preiscrizione
P
li studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria
superiore interessati all'università, ai corsi delle
istituzioni di alta formazione artistica e musicale e coreutica,
ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), si
potevano già iscrivere dal 6 marzo al 10 aprile, sul sito del
Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (www.miur.it).
Se non l’avete fatto o avete cambiato idea, non
preoccupatevi, la preiscrizione serve per entrare nel sistema
universitario, conoscere l’offerta formativa di tutti gli atenei,
gli insegnamenti previsti per ciascun corso, i relativi sbocchi
professionali. Ma la scelta non è vincolante. Al momento
dell’effettiva iscrizione, infatti, si può scegliere
diversamente.
G
come Valutazione
V
come Percorso a “Y”
Y
come Scuola di specializzazione
S
orso della durata di due o tre anni, successivo alla laurea triennale
o specialistica, ha l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze e
abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività
professionali. I corsi di specializzazione, nascono al fine di soddisfare
l'esigenza di raccordare il mondo delle professioni formate dalla scuola
con il mondo del lavoro e sono strettamente correlati alle effettive realtà
produttive presenti sul territorio regionale e nazionale.
C
alutazione prima di tutto del livello d’apprendimento.
Può consistere in una serie di prove d’esame stabilite
da ogni docente, cioè test intermedi durante il normale
ciclo delle lezioni o un test globale alla fine del corso. E’
un momento importante di verifica, da non sottovalutare.
V
l percorso a “Y”, introdotto dal ministro dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, doveva
integrare il sistema del “3+2” voluto dal ministro
Berlinguer nel 1999. Nelle intenzioni, gli studenti di un
corso di laurea dovevano frequentare un primo anno
propedeutico, comune a tutti gli indirizzi, e solo al secondo
anno scegliere se intraprendere la strada che portava ad
una laurea professionalizzante di due anni, oppure se
continuare a studiare per altri quattro e conseguire una
laurea magistrale. Oggi questo sistema è stato adottato
solo da alcuni corsi della facoltà di Giurisprudenza.
I
_
UNIVERSITA
Vademecum
l’abc per orientarsi
PER NON PERDERE
LA BUSSOLA
NELLA GIUNGLA
DEGLI ATENEI
IL PRIMO GIORNO DI UNIVERSITÀ È UN PO’ COME IL PRIMO AMORE, NON SI SCORDA MAI. MA COME TUTTE LE NOVITÀ,TI
PUÒ COGLIERE IMPREPARATO E SPESSO FARTI SENTIRE IMPACCIATO, CONFUSO, DISORIENTATO. IL PASSAGGIO DAL MONDO
DELLE SCUOLE SUPERIORI A QUELLO DEGLI ATENEI È DIFFICILE PER TUTTI, NON TEMETE. ESSERE UNA MATRICOLA SIGNIFICA
TROVARSI PRIMA DI TUTTO A CONTATTO CON UNA STRUTTURA MOLTO PIÙ GRANDE E DIVERSAMENTE ORGANIZZATA, E’
UN MONDO PIÙ COMPLICATO, MA ANCHE PIÙ LIBERO, DOVE SI DEVE IMPARARE IN FRETTA AD ORIENTARSI E SAPERSI
MUOVERE DA SOLI, PERCHÉ I DOCENTI NON SONO PIÙ I PROF PREMUROSI E ROMPISCATOLE DELLE SUPERIORI. ECCO
DUNQUE UN BREVE VADEMECUM PER RIUSCIRE A PASSARE INDENNI.
Bacheche tradizionali e virtuali
onostante viviamo in piena era tecnologica e interattiva, per gli studenti più o meno navigati,
una delle fonti d’informazione prediletta rimane la bacheca. E’ grazie a lei che anche la più
spaesata delle matricole riesce ad orientarsi tra le miriadi di notizie e appuntamenti accademici.
Offerte di case, stanze o materassi, corsi di lingue, appunti, libri e motorini. Ma anche borse di
studio, seminari, conferenze e feste: tutto quello che succede in
università vi trova spazio. Insomma la prima cosa da fare è tenere
sempre d’occhio le bacheche, tradizionali o virtuali che siano.
Per ovviare alle difficoltà di ricerca dei dati e di informazioni,
infatti, sono stati istituiti da ogni ateneo e facoltà anche siti
specifici, aggiornati quotidianamente, che funzionano da veri e
propri contenitori di qualsiasi tipo di informazione. Ciò risulta utile
sia agli studenti fuori sede, che evitano di fare viaggi a vuoto, sia
alle matricole che, in questo modo, si risparmiano la ‘caccia’ alla
bacheca. E’ dunque indispensabile, per continuare gli studi, avere
a disposizione un computer collegato a Internet, che resterà vostro
fedele compagno di viaggio durante tutto il percorso accademico.
All’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ad esempio,
l’immatricolazione si può effettuare registrandosi e seguendo le
indicazioni del sito
www.infostud.uniroma1.it/immatricolazione.html. Naturalmente
un luogo per trovare e chiedere informazioni è anche il nostro
portale www.lastudenteria.it.
N
Aziende per il diritto allo studio
icordate sempre che studiare è prima di tutto un diritto. Per
facilitare gli studenti ed in particolare quelli con maggiori
difficoltà economiche, esistono le Aziende regionali per il diritto
allo studio, enti che bandiscono borse di studio, gestiscono le case
dello studente e le mense universitarie, concorrono all’assistenza
sanitaria, contribuiscono in parte alle spese di trasporto degli
studenti, e possono anche procurare riduzioni di costo sulle
entrate al cinema, a teatro, nei musei. Per accedere ai loro servizi,
prima di tutto dovrete compilare un formulario dell’Azienda
relativa al vostro ateneo, dichiarare il vostro reddito familiare per
individuare la vostra fascia di appartenenza e poter così accedere
alle prestazioni. Le borse di studio sono distinte in base a tre
categorie di studenti: fuori sede, pendolari e in sede. A seconda
della città, la borsa, dà diritto a un posto letto, a pasti gratis nella
mensa universitaria o a buoni pasto spendibili anche in negozi
convenzionati, oltre che ad una parte monetaria.
R
Mense
na spesa da non sottovalutare
all’università è quella per il cibo.
Soprattutto se a farla questa volta sarete voi
e non più mammà. Per fortuna anche qui c’è
la possibilità di risparmiare: oltre ai
discount che propongono prezzi più
contenuti rispetto ai market tradizionali,
esistono infatti le mense. Locali gestiti dalle
Aziende regionali per il diritto allo studio o
da privati. Per accedere al servizio è
necessario il tesserino mensa, che rivela tra
l’altro la fascia di appartenenza (il vostro
reddito) o un documento che attesti
l’iscrizione all’Università. Per gli studenti
idonei al conseguimento della borsa di
studio, in genere la tessera garantisce la
gratuità dei pasti, mentre in molti atenei è
presente una differenziazione del costo del
pasto completo in tre o quattro fasce, a
seconda del reddito. Alcune regioni non
adottano il tesserino ma il ticket: un
blocchetto di buoni pasto da spendere
anche nei supermercati e in locali
convenzionati.
U
_
UNIVERSITA
Erasmus
li studenti che l’hanno provato lo vorrebbero rendere obbligatorio per
tutti. Perché l’Erasmus - cioè una borsa di studio per trascorrere un
periodo in un’università europea - condensa tante esperienze in una sola.
Basti pensare che fino ad oggi oltre un milione e mezzo di universitari ha
partecipato al progetto. Erasmus è il nome dato dalla Higher Education
Section della Comunità Europea al progetto di scambio studentesco, che fa
parte del più ampio programma educativo “Socrates”. Sinonimo della
mobilità degli studi universitari, prende il nome dal filosofo, teologo e
umanista Erasmo da Rotterdam (1465-1536). L’Erasmus è aperto a tutti i tipi
di istruzione superiore, discipline accademiche e dottorati e riguarda
studenti, docenti e amministrazione. Gli interessati ad intraprendere un
periodo di studi, tra i 3 mesi e un anno accademico, in uno dei Paesi
aderenti al programma, possono contattare l’ufficio Socrates-Erasmus della
propria Università. Tali uffici vi forniranno tutte le informazioni necessarie
circa gli scambi che il vostro ateneo prevede in questo ambito.
G
Altre Borse di studio
ltre all’Erasmus, sono numerosi i programmi destinati alla mobilità europea
per studenti e giovani lavoratori (www.europa.eu.int/italia). Il progetto
Leonardo, ad esempio, prevede tirocini transnazionali rivolti a coloro che
seguono una formazione professionale iniziale, agli studenti universitari, ai
neolaureati e ai lavoratori. Le borse Marie Curie promuovono lo sviluppo delle
risorse umane e la mobilità dei ricercatori sia fra i paesi europei sia fra paesi terzi
ed europei. Il progetto Cultura 2000 sostiene la mobilità degli artisti. Media
Formazione, invece, è rivolto in particolare alla formazione professionale degli
operatori dell’industria europea dei programmi audiovisivi. Infine, all’erogazione
di borse di studio, oltre le Aziende regionali per il diritto allo studio, come
abbiamo visto, concorrono direttamente anche le Università, bandendo concorsi
in proprio, come le cosiddette ‘borse part-time’. Borse che, durante il normale
corso accademico, permettono agli studenti di lavorare per un periodo limitato
nelle biblioteche, nei laboratori o in altre strutture universitarie.
O
Volontariato
nche all’università è possibile fare volontariato, in forme
diverse a seconda degli atenei. Alcune Aziende regionali
per il diritto allo studio, come quella di Bologna, ad esempio,
prevedono borse di studio ed anche l’assegnazione di un
alloggio o buoni pasto, agli studenti che prestano aiuto a
colleghi disabili. Gli atenei stessi, inoltre, forniscono servizi di
tutoraggio, che vanno dall’assistenza all’accompagnamento a
lezione degli studenti disabili, al supporto nello studio, all’aiuto
nella raccolta di appunti e informazioni. Associazioni
spontanee di volontariato, infine, si trovano spesso all’interno
di facoltà e singoli dipartimenti.
A
Centro universitario sportivo
gni ateneo ha un Centro per lo Sport Universitario (CUS,
mentre il CUSI è l’organo nazionale di raccordo di quelli
locali), un organo cioè, che per legge sovrintende all’organizzazione
degli impianti e delle attività sportive accademiche. Gli studenti
che vogliano fare qualsiasi tipo di attività sportiva, dal calcio allo
yoga, piuttosto che il nuoto o il parapendio, si devono tesserare
pagando una quota annuale. Avrete così diritto all’utilizzo di
attrezzature e all’iscrizione in palestre e impianti convenzionati. Lo
sport in ateneo, inoltre, può essere fatto anche a livello agonistico,
prendendo parte alle manifestazioni federali a livello regionale,
nazionale ed internazionale. Infine, all’interno dei singoli atenei,
esistono anche tornei della durata di alcune settimane, e veri e
propri campionati, che possono durare anche l’intero anno
accademico.
O
Handicap
egioni, province autonome e università
sono tenute a fornire ampio accesso alle
informazioni e ai servizi per gli studenti
portatori di handicap, per orientarli nei
percorsi formativi universitari e affinchè sia
garantita alla singola persona la possibilità di
mantenere il pieno controllo su ogni aspetto
della propria vita, senza condizionamenti.
Hanno diritto all’esonero dal pagamento delle
tasse universitarie gli studenti in situazione di
handicap con un’invalidità riconosciuta pari o
superiore al 66%. All’interno di ogni ateneo,
inoltre, esistono servizi di tutoraggio o veri e
propri sportelli affidati a volontari o ai
cosiddetti “consiglieri alla pari”, studenti o ex
studenti disabili che aiutano i colleghi a
svolgere attività pratiche e burocratiche, come
il reperimento degli appunti, i colloqui con i
docenti, l’iscrizione agli esami e così via. Un
servizio disabili, per ottenere supporti tecnici
e logistici, infine, è previsto per legge in ogni
università.
R
_
UNIVERSITA
La laurea? Una
questione di classe
LE CLASSI DI LAUREA, INTRODOTTE NEL 1999 CON LA RIFORMA DEL “3+2” E MODIFICATE CON IL RECENTE DECRETO MUSSI
(MARZO 2007), SONO DEI "CONTENITORI" DI CORSI DI STUDIO DELLO STESSO LIVELLO CHE MANTENGONO UN
DENOMINATORE COMUNE,A LIVELLO NAZIONALE,TRA PERCORSI DI STUDIO DIVERSIFICATI PER OGNI ATENEO. LA CLASSE
INDICA GLI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DA RAGGIUNGERE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO. ALL'INTERNO DI
CIASCUNA CLASSE, OGNI UNIVERSITÀ CARATTERIZZA IN PIENA AUTONOMIA I PROPRI COSTI DI STUDIO, NE DEFINISCE LA
DENOMINAZIONE, GLI INSEGNAMENTI E LE ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE E LE CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALE.
ECCO QUINDI UN ELENCO SUDDIVISO PER AREE TEMATICHE ALL’INTERNO DEL QUALE POTETE TROVARE LE
CARATTERISTICHE GENERALI DI OGNI CLASSE.
AREA DELLE SCIENZE ECONOMICHE,
GIURIDICHE E SOCIALI
LAUREE IN SCIENZE ECONOMICHE
I laureati nei corsi di laurea che appartegono alla
classe devono possedere un’adeguata conoscenza delle
discipline economiche, degli strumenti matematicostatistici e dei principi e istituti dell'ordinamento
giuridico, tenendo anche conto delle innovazioni legate
alle analisi di genere, relative alla misura, al
rilevamento ed al trattamento dei dati pertinenti
l'analisi economica nei suoi vari aspetti applicativi.
LAUREE IN SCIENZE DELL'ECONOMIA
E DELLA GESTIONE AZIENDALE
L’obiettivo della classe di lauree è l’acquisizione di
metodiche di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle
dinamiche di azienda. I laureati svolgeranno attività professionali nelle
aziende, dove potranno svolgere funzioni manageriali o imprenditoriali,
nelle pubbliche amministrazioni e nelle libere professioni dell’area
economica.
LAUREE IN SCIENZE DEL TURISMO
Determinante, per i dottori della classe, è un’adeguata conoscenza della
cultura organizzativa dei contesti lavorativi, che metta in condizione di
operare in modo polivalente nelle imprese e nelle amministrazioni attive nel
settore. Attività professionali sono previste in diversi ambiti, quali il turismo,
l’organizzazione di attività sociali compatibili con l’ambiente, la
comunicazione turistica per il mercato dell'editoria tradizionale,
multimediale e negli uffici stampa di enti e di imprese del settore.
LAUREE IN STATISTICA
Di fondamentale importanza, per i laureati, una
buona padronanza del metodo della ricerca,
compreso quello delle statistiche di genere,
relative alla misura, al rilevamento ed al
trattamento dei dati pertinenti l'analisi nei suoi
vari aspetti applicativi. I laureati della classe
svolgeranno attività professionali nel campo
dell'apprendimento e della diffusione della
conoscenza statistica. Potranno inserirsi come
esperti qualificati, in grado di produrre e gestire
l'informazione qualitativa e quantitativa.
LAUREE MAGISTRALI IN GIURISPRUDENZA (ciclo unico quinquennale)
I laureati della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla
magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati nei vari campi
di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle
pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore
del diritto dell'informatica, nel settore del diritto
comparato, internazionale e comunitario, oltreché nelle
organizzazioni internazionali in cui le capacità di
analisi, di valutazione e di decisione del giurista si
rivelano feconde.
LAUREE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI
I laureati devono possedere una solida preparazione
culturale e giuridica di base, la sicura conoscenza di
particolari settori dell'ordinamento e la capacità di
applicare la normativa ad essi pertinente. Essi
svolgeranno attività professionali, presso
amministrazioni ed imprese pubbliche e private e nel
terzo settore, per le quali sia necessaria una specifica
preparazione giuridica, con profili di operatore
giudiziario, operatore giuridico di impresa, nonché di
consulenza del lavoro.
LAUREE IN SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE E DELL’ORGANIZZAZIONE
Obiettivo: l’acquisizione di conoscenze di metodo e di contenuto culturale,
scientifico e professionale per la formazione giuridica, economica, politicoistituzionale, organizzativo-gestionale, e della sicurezza nel campo delle
amministrazioni pubbliche, nazionali ed internazionali. Si delineeranno
figure professionali capaci di interpretare efficacemente il cambiamento e
l'innovazione organizzativa nelle amministrazioni pubbliche, private,
d'impresa, di servizi e quelle del terzo settore.
LAUREE IN SCIENZE POLITICHE
E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere conoscenze, sia
metodologiche che culturali e professionali, caratterizzate da una formazione
interdisciplinare nei settori giuridico, economico, politologico, sociale e
storico, idonee a valutare e gestire le problematiche pubbliche e private
proprie delle società moderne.
LAUREE IN SCIENZE SOCIALI
PER LA COOPERAZIONE, LO SVILUPPO E LA PACE
I laureati posseggono un’adeguata conoscenza di base nell'area delle
discipline dello sviluppo e del mutamento sociale, anche a livello locale, in
relazione alle politiche di pari opportunità ed avere familiarità con i
fenomeni della mondializzazione dell'economia e con le dinamiche
interculturali.
Pubblica amministrazione, organizzazioni non governative e del terzo
_
UNIVERSITA
settore, sistema della cooperazione sociale e culturale, sono gli sbocchi
professionali dei laureati della classe.
LAUREE IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
I dottori nei corsi di laurea della classe
devono aver acquisito conoscenze teoriche e
competenze operative nel settore
dell'educazione e della formazione e
svolgeranno attività di educatore
professionale, educatore di comunità e nei
servizi sociali, operatore nei servizi culturali,
nelle strutture educative, in altre attività
territoriali. Potranno inoltre operare come
istruttori o tutor nelle imprese, nei servizi,
nelle pubbliche amministrazioni.
LAUREE IN SERVIZIO SOCIALE
Una sicura padronanza dei metodi e delle tecniche relative al rilevamento
ed al trattamento di situazioni di disagio sociale, sono le caratteristiche dei
laureati di questa classe.
Di fondamentale importanza è la capacità di interagire con le culture e le
popolazioni immigrate nella prospettiva di relazioni sociali interculturali.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in strutture,
pubbliche e private, di servizio alla persona, nei
servizi sociali e nelle organizzazioni del terzo
settore.
LAUREE IN SCIENZE E TECNICHE
PSICOLOGICHE
Conoscenze di base caratterizzanti i diversi settori
delle discipline psicologiche e metodi e
procedure di indagine scientifica sono i requisiti
dei laureati della classe, che svolgeranno attività
professionali in diversi ambiti, come quelli
psicosociali, della valutazione psicometrica, della
gestione delle risorse umane, della formazione e
delle istituzioni educative, dell'assistenza e della
promozione della salute, in strutture pubbliche e
private.
LAUREE IN SOCIOLOGIA
I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere un’adeguata
conoscenza delle discipline sociologiche e delle scienze sociali, anche per
l'analisi del genere, una buona padronanza del metodo della ricerca
sociologica, in particolare con competenze pratiche ed operative riuscendo a
collocare le specifiche conoscenze acquisite nel più generale contesto
culturale, economico e sociale, sia esso a livello locale, nazionale o
sovranazionale.
AREA INGEGNERISTICO - ARCHITETTONICO
LAUREE IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
I laureati nei corsi di laurea della classe devono conoscere adeguatamente la
storia dell'architettura e dell'edilizia, gli strumenti e le forme della
rappresentazione, gli aspetti metodologico-operativi della matematica e
delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per
interpretare e descrivere problemi dell'architettura e dell'edilizia,
utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati per la stima degli aspetti
riguardanti la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il
processo di produzione d di realizzazione dei manufatti edilizi. Essi potranno
esercitare le competenze in progettazione e attuazione degli interventi di
organizzazione e trasformazione dell’ambiente.
LAUREE IN SCIENZE E TECNICHE
DELL’EDILIZIA
I laureati della classe saranno in possesso di
competenze idonee a svolgere attività
professionali in diversi campi, anche
concorrendo alle attività di programmazione,
progettazione e attuazione degli interventi di
organizzazione e trasformazione dell'ambiente
costruito alle varie scale, l'analisi del rischio, la
gestione della sicurezza in fase di prevenzione e
di emergenza, sia nella libera professione che
nelle imprese manifatturiere o di servizi nelle
amministrazioni pubbliche. Essi potranno
esercitare tali competenze presso enti, aziende
pubbliche e private, società di progettazione, industrie di settore e imprese
di costruzione, oltre che nella libera professione e nelle attività di
consulenza.
LAUREE IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
I laureati nei corsi di laurea della classe devono conoscere adeguatamente
gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di
base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e
descrivere i problemi dell’Ingegneria. I laureati della classe svolgeranno
attività professionali in diversi ambiti, quali la progettazione assistita, la
produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle strutture
tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle imprese
manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche.
LAUREE IN INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Gli studi sono organizzati in modo da portare lo studente che intende
intraprendere questo percorso ad acquisire abilità professionali Gli obiettivi
ritenuti validi per la figura dell’ingegnere dell’informazione sono la
padronanza degli strumenti fisico-matematici, competenze nei settori
caratterizzanti l’informazione (elettronica, informatica, telecomunicazioni,
campi, automatica e misure), capacità di sviluppo e gestione dell’hardware
destinato al trattamento delle informazioni.
LAUREE IN INGEGNERIA INDUSTRIALE
La formazione culturale fornita da questa classe (che raggruppa molti corsi
di laurea, da quella chimica a quella aerospaziale) è ampia e prepara figure
professionali in grado di adattarsi ai
diversi contesti lavorativi senza difficoltà. Gli sbocchi occupazionali sono
molteplici e differenziati. I laureati possono occuparsi nell’industria, con
compiti di progettazione e produzione di componenti, nella
gestione di impianti, nei servizi e nelle amministrazioni
pubbliche, negli uffici tecnici di enti statali e territoriali, nei
settori delle telecomunicazioni, dell’informatica e
dell’energia .
LAUREE IN SCIENZE DELLA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE, URBANISTICA, PAESAGGISTICA E
AMBIENTALE
I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere le
conoscenze di base per analizzare i processi di trasformazione
della città e del territorio, conoscere le teorie, i metodi e le
tecniche di analisi delle forme e delle relazioni funzionali dell’ambiente
fisico e dei suoi processi evolutivi. Potranno svolgere attività professionali
realizzando analisi delle strutture urbane, territoriali e ambientali,
concorrendo e collaborando all'elaborazione di atti di pianificazione,
programmazione, gestione e valutazione.
LAUREE IN DISEGNO INDUSTRIALE
Obiettivo: la formazione di “tecnici del progetto”
che possiedano conoscenze che li rendano in grado
di svolgere la funzione di raccordo tra il momento di
ideazione e quello di produzione su larga scala. Per
far ciò occorrono conoscenze teoriche e tecniche
caratterizzanti i campi delle comunicazioni visive,
multimediali e interattive, ed essere in grado di
applicarle nella progettazione e realizzazione delle
relative interfacce comunicative, dei prodotti
industriali e dei servizi.
Compito del laureato è quello di operare direttamente
e di collaborare alla produzione nei settori industriali del prodotto, della
comunicazione, dei servizi e dei nuovi media.
AREA SCIENTIFICA e TECNOLOGICA
LAUREE IN BIOTECNOLOGIE
Requisito fondamentale per i laureati della classe è la conoscenza di base
dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare, nonché le
basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari
che caratterizzano l'operatività biotecnologica. I laureati
della classe svolgeranno attività professionali in diversi
ambiti, quali l'industriale, l'agrario, l'ambientale, il
farmaceutico, il sanitario, nonché in quello della
comunicazione scientifica.
LAUREE IN SCIENZE BIOLOGICHE
I laureati nei corsi di laurea della classe avranno
un’adeguata conoscenza di base dei diversi settori delle
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UNIVERSITA
scienze biologiche, acquisiranno metodiche
disciplinari di indagine e competenze e abilità
operative e applicative in ambito biologico.
Svolgeranno attività in diversi ambiti di
applicazione, quali attività produttive e
tecnologiche di laboratori e servizi a livello di
analisi, controllo e gestione.
LAUREE IN SCIENZE GEOLOGICHE
I laureati nei corsi di laurea della classe devono
aver acquisito le conoscenze di base
fondamentali nelle discipline chimiche, fisiche, matematiche ed
informatiche, nei diversi settori inerenti al sistema Terra, nei loro aspetti
teorici, sperimentali e pratici, una sufficiente familiarità con le metodiche
disciplinari di indagine, la capacità di utilizzare gli strumenti fondamentali
per l'analisi dei sistemi e dei processi geologici.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE
I laureati nei corsi di laurea della classe devono acquisire un’adeguata
conoscenza dei diversi settori della chimica, negli
aspetti di base, teorici e sperimentali ed utilizzare le
metodiche disciplinari di indagine, in relazione a
problemi applicativi, essi, svolgeranno attività
professionali in ambito industriale, nei laboratori di
ricerca, di controllo e di analisi, nei settori
dell'ambiente e dell'energia, nella conservazione dei
beni culturali.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE FISICHE
Obiettivi: acquisire le metodologie di indagine e essere
in grado di applicarle nella rappresentazione e nella
modellizzazione della realtà fisica e della loro verifica. I
laureati potranno così svolgere attività professionali negli ambiti sia delle
applicazioni tecnologiche a livello industriale, che di laboratorio, della fisica
in generale e, in particolare, della radioprotezione (umana, ambientale e
delle cose), delle telecomunicazioni, dei controlli remoti di sistemi satellitari.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE
I laureati nei corsi di laurea della classe operano negli ambiti della
produzione software, sia in imprese produttrici nelle aree dei sistemi
informatici e delle reti di calcolatori. Essi devono pertanto: possedere una
buona base ed un ampio spettro di conoscenze e di competenze nei vari
settori delle scienze e dell'ingegneria dell'informazione (incluse le aree
dell'elettronica e delle telecomunicazioni), mirate al loro utilizzo nella
progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici, con riguardo ad
una vasta gamma di domini di applicazione, essere in grado di utilizzare
almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito
specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA NAVIGAZIONE
I neodottori devono possedere adeguate conoscenze fondamentali di
matematica, fisica e informatica ed acquisire le metodiche disciplinari di
indagine, operando professionalmente nei campi di applicazione della
navigazione, della oceanografia, della meteorologia, del rilievo e delle
telecomunicazioni per poter svolgere attività professionali nei diversi ambiti
della marina mercantile, dell’oceanografia, della topografia, nonché
dell'assistenza al volo e del controllo del traffico aereo.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE
PER L'AMBIENTE E LA NATURA
Requisiti dei laureati: una cultura sistemica di
ambiente e una buona pratica del metodo
scientifico per l’analisi di componenti e fattori di
processi, sistemi e problemi riguardanti
l’ambiente, sia naturale, che modificato dagli
esseri umani.
Potranno svolgere attività professionali nel
rilevamento, la classificazione, l’analisi, il
ripristino e la conservazione di componenti
abiotiche e biotiche di ecosistemi naturali,
acquatici e terrestri, i parchi e le riserve
naturali.
LAUREE IN SCIENZE ZOOTECNICHE E TECNOLOGIE DELLE
PRODUZIONI ANIMALI
I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere conoscenze di
base nei settori della biologia, della chimica e della matematica, nonché
competenze di laboratorio.
Da approfondire la conoscenza dei principi di patologia generale e
microbiologia degli animali, l’epidemiologia
delle malattie infettive e parassitarie, i piani di
profilassi, la legislazione sanitaria nazionale e
comunitaria, i concetti di igiene zootecnica e di
sanità e qualità dei prodotti di origine animale. I
laureati svolgeranno attività professionali in diversi
ambiti, quali gestione tecnica, igienica ed
economica delle imprese zootecniche, agrozootecniche, faunistico-venatorie e
dell’acquacoltura.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE E FORESTALI
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in ambito agrario
(con particolare riferimento alla progettazione semplice
e all'applicazione di semplici tecnologie per il controllo
delle produzioni vegetali ed animali, alla trasformazione
e commercializzazione dei prodotti, alla gestione delle
imprese, alla valutazione e stima di beni fondiari,
impianti, mezzi tecnici e prodotti del settore agrario, ai
problemi del territorio agrario) o forestale (con
particolare riferimento all'analisi e rilievi per l'ausilio al
monitoraggio dell`ambiente montano e degli ecosistemi
forestali, alla conservazione e gestione sostenibile delle
risorse dell'ambiente forestale e silvo-zootecnico, alla
gestione di lavori per la protezione del suolo e
dell`ingegneria forestale, alla produzione, raccolta, lavorazione industriale e
commercializzazione di prodotti legnosi).
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI
I laureati della classe potranno svolgere autonomamente attività
professionali in numerosi ambiti diversi, tra i quali: il controllo dei processi
di produzione, conservazione e trasformazione delle derrate e dei prodotti
alimentari; la valutazione della qualità e delle caratteristiche chimiche,
fisiche, sensoriali, microbiologiche e nutrizionali dei prodotti finiti,
semilavorati e delle materie prime; la programmazione ed il controllo degli
aspetti igienico-sanitari e di sicurezza dei prodotti alimentari dal campo alla
tavola sia in strutture private che pubbliche; la preparazione e la
somministrazione dei pasti in strutture di ristorazione collettiva, istituzionale
e commerciale, ivi comprese quelle enogastronomiche.
LAUREE IN TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE
E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI
I laureati nei corsi di laurea della classe devono essere in grado di
intervenire sul bene culturale e di garantirne la conservazione,
conoscendone le caratteristiche strutturali, nonché le caratteristiche e le
proprietà dei materiali che lo compongono. Gli sbocchi professionali sono:
enti locali e istituzioni specifiche, quali sovrintendenze, musei, biblioteche,
archivi, nonché aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore
del restauro, della tutela dei beni culturali e del recupero ambientale.
LAUREE IN SCIENZE MATEMATICHE
I dottori della classe devono possedere adeguate
conoscenze di base nell'area della matematica,
competenze computazionali ed informatiche, nonché
le metodiche disciplinari, per comprendere e
utilizzare descrizioni e modelli matematici di
situazioni concrete di interesse scientifico o
economico. Essi possono svolgere attività
professionali nel campo della diffusione della cultura
scientifica, nonché del supporto modellisticomatematico e computazionale ad attività
dell’industria, della finanza e dei servizi, e nella
pubblica amministrazione.
AREA UMANISTICA
LAUREE IN LETTERE
I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere una solida
formazione di base e metodologica negli studi linguistici,
filologici e letterari, la conoscenza essenziale della
cultura storica, geografica ed artistica dell’età antica,
medievale e moderna, con conoscenza diretta di testi e
documenti in originale. Svolgeranno, anche mediante
esperienze pratiche qualificate, conoscenze teoriche e
metodologiche, attività professionali in enti pubblici e
privati, nel giornalismo e dell’editoria e nelle istituzioni
che organizzano attività culturali o operano nel campo
della conservazione e della fruizione dei beni culturali.
_
UNIVERSITA
LAUREE IN FILOSOFIA
I laureati nei corsi di laurea della classe devono avere acquisito una solida
conoscenza della storia del pensiero filosofico e scientifico dall’antichità ai
nostri giorni e un’ampia informazione sul dibattito attuale in diversi ambiti
della ricerca filosofica, una padronanza della terminologia e dei metodi
riguardanti l’analisi dei problemi, le modalità argomentative e l’approccio
dei testi (anche in lingua originale) e un adeguato avvio nell’uso degli
strumenti bibliografici, nonché competenze nelle problematiche dell’etica
applicata (bioetica, etica degli affari, etica del lavoro, etica e politica, etica
ed economia, etica e comunicazione).
LAUREE IN GEOGRAFIA
Una solida formazione di base e la
padronanza specifica delle discipline
geografiche, economiche e sociologiche,
delle materie culturali e giuridiche, e
degli strumenti teorici, tecnici e
metodologici necessari per
l'interpretazione e la rappresentazione
del territorio, dello spazio prodotto dalle
attività umane e del rapporto tra queste e l’ambiente fisico, sono le
caratteristiche dei laureati.
Essi possono accedere ad impieghi in enti pubblici e privati, nonché nei
settori della rappresentazione e dell’analisi del territorio, dell’identificazione
e valorizzazione delle risorse dei connessi fenomeni economici e politici
LAUREE IN STORIA
I laureati nei corsi di laurea della classe devono
acquisire una formazione di base finalizzata
all'indagine storica mediante l'apprendimento delle
principali metodologie specifiche e delle nozioni
fondamentali delle discipline e delle tecniche
ausiliarie, apprendere le linee generali della storia
dell'umanità e acquisito familiarità con linguaggi e
stili storiografici, con i profili diacronici delle
relazioni di genere e con conoscenza diretta di
alcune fonti in originale, documentarie e orali.
LAUREE IN LINGUE E CULTURE MODERNE
Una solida formazione di base in linguistica teorica
e in lingua e letteratura italiana, la completa padronanza scritta e orale di
almeno due lingue straniere (di cui una dell’Unione Europea, oltre
l’italiano), nonché del patrimonio culturale delle civiltà di cui sono
espressione e una discreta competenza scritta e orale in una terza lingua
sono i requisiti che i laureati nei corsi di laurea della classe devono
possedere. Essi svolgeranno attività professionali nei settori dei servizi
culturali, del giornalismo, dell’editoria e nelle istituzioni culturali, in imprese
e attività commerciali, nelle rappresentanze diplomatiche e consolari, nel
turismo culturale e nell’intermediazione tra le culture dell’Europa e fra
queste e quelle dell’America, dell’Asia, dell’Africa nonché nella formazione
degli operatori allo sviluppo in contesti multietnici e multiculturali.
LAUREE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA
Obiettivi: formare una solida base culturale e linguistica in almeno due
lingue, oltre l’italiano, e nelle relative culture, sicure competenze linguisticotecniche orali e scritte, nonché un'adeguata preparazione generale in campo
economico-giuridico, storico-politico, socio-antropologico e letterario. Gli
sbocchi professionali si presentano nel campo dei rapporti internazionali,
della ricerca documentale, della redazione, in lingua, di testi quali rapporti,
verbali, corrispondenza e di ogni altra attività di assistenza linguistica alle
imprese e negli ambiti istituzionali.
LAUREE IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
I neodottori avranno acquisito competenze di base e abilità specifiche nei
settori dei mezzi di comunicazione e saranno in grado di svolgere compiti
professionali nei diversi apparati delle industrie culturali (editoria, cinema,
teatro, radio, televisione, nuovi media) e nel settore dei consumi,
relativamente alle nuove tecnologie della comunicazione e
dell’informazione, nonché le abilità necessarie allo svolgimento di attività di
comunicazione e relazioni pubbliche di
aziende private, della pubblica
amministrazione e dei beni culturali.
Potranno realizzarsi professionalmente nelle
organizzazioni pubbliche e private, nazionali
e internazionali, in qualità di addetti stampa,
comunicatori pubblici, esperti di gestione di
aziende editoriali, esperti multimediali,
esperti di istruzione a distanza, pubblicitari
etc.
LAUREE IN DISCIPLINE DELLE ARTI FIGURATIVE, DELLA MUSICA,
DELLO SPETTACOLO E DELLA MODA
Per svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali l’animazione e
l’industria culturale, le televisioni e i mass-media, il costume e la moda,
dall’ideazione del prodotto alla sua realizzazione. I laureati dovranno
acquisire: un’adeguata formazione di base relativamente ai settori delle arti,
del cinema, della musica, del teatro e del costume, strumenti metodologici e
critici adeguati all’acquisizione di competenze dei linguaggi espressivi, delle
tecniche e dei contesti delle manifestazioni specifiche.
LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI
I laureati devono possedere una buona formazione di base e un adeguato
spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni culturali
(patrimonio archeologico, archivistico e librario, teatrale, musicale e
cinematografico, storico-artistico, demoetnoantropologico, del paesaggio e
dell’ambiente). Potranno svolgere attività professionali presso enti locali ed
istituzioni specifiche, quali, ad esempio, sovrintendenze, musei, biblioteche,
archivi, cineteche, parchi naturali e orti botanici, ecc., nonché presso
aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e
della fruizione dei beni culturali e del recupero ambientale.
AREA SANITARIA
LAUREE IN SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
Competenze relative alla comprensione, alla progettazione, alla conduzione
e alla gestione di attività motorie a carattere educativo, adattativo, ludico o
sportivo, finalizzandole allo sviluppo, al mantenimento e al recupero delle
capacità motorie e del benessere psicofisico ad esse correlato, con
attenzione alle rilevanti specificità di genere, sono le peculiarità dei laureati
della classe.
I laureati hanno accesso lavorativo nel campo dell’educazione motoria e
sportiva nelle strutture pubbliche e private, nelle organizzazioni sportive e
dell’associazionismo ricreativo e sociale.
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE
FARMACEUTICHE
I laureati nei corsi di laurea della classe
devono acquisire adeguate conoscenze
di base della chimica nel campo della
struttura molecolare, degli equilibri
ionici e del chimismo dei gruppi
funzionali, di biologia animale e
vegetale, della morfologia e della
fisiologia del corpo umano, della
biochimica generale ed applicata, tese a
comprendere i meccanismi molecolari
dei fenomeni biologici. Diversi gli
sbocchi occupazionali quali: il controllo
del farmaco nel settore dell’industria
farmaceutica; l’informazione scientifica
del farmaco e dei prodotti della salute; la formulazione, la produzione e il
controllo di qualità dei prodotti cosmetici e dietetici; la produzione e il
controllo di qualità dei prodotti diagnostici e chimico-clinici nel settore della
salute.
LAUREE A CICLO UNICO
(NUMERO PROGRAMMATO A LIVELLO NAZIONALE):
Medicina e chirurgia
(laurea specialistica di 6 anni)
Odontoiatria e protesi dentaria
(laurea specialistica di 6 anni)
Medicina veterinaria
(laurea specialistica di 6 anni)
Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
(3 anni)
Professioni sanitarie della riabilitazione
(3 anni)
Professioni sanitarie tecniche
(3 anni)
Professioni sanitarie della prevenzione
(3 anni)
Scuola Superiore dell’Università
di Catania
anno accademico 2007-2008
PASSIONE SUPERIORE
L’offerta formativa della Scuola Superiore dell’Università di Catania presenta caratteri rintracciabili solo in pochi altri Atenei italiani. E’ nata per
volontà del Ministero dell’Università a vantaggio degli studenti “eccellenti” del meridione ed oggi è a pieno titolo centro di formazione avanzata e ricerca scientifica a carattere internazionale. Opera sia in fase
pre laurea che post laurea attivando progetti didattici interdisciplinari
destinati ai giovani del Mediterraneo dotati di particolare talento.
I punti di forza della Scuola sono la residenzialità e la totale gratuità
degli studi. Gli allievi della SSC vivono insieme in un campus che ha
sede a pochi passi dalla cittadella universitaria di Catania. La struttura
residenziale ospita alloggi, mensa, laboratori, biblioteca e dispone di
ampi spazi verdi esterni. La formula da college anglosassone consente il
contatto continuo tra gli studenti del gruppo e un assiduo scambio di opinioni e di conoscenze tra giovani di diversa provenienza culturale. Gli
allievi “anziani” svolgono con entusiasmo il ruolo di tutor per le giovani matricole e completano il lavoro di assistenza didattico - scientifica
svolta dai docenti della Scuola. Gli stessi docenti, durante i periodi di
lezione, alloggiano frequentemente con gli studenti presso la residenza.
PENSIERO SUPERIORE
Ogni anno alla Scuola Superiore di Catania accedono per concorso studenti italiani e stranieri che intendono acquisire nel corso degli studi universitari conoscenze integrative rispetto al curriculum universitario e
avvicinarsi precocemente al mondo della ricerca scientifica, sperimentando il proprio apprendimento anche durante periodi di studio fuori
sede. Tutti gli studenti che vogliono tentare l’accesso alla Scuola devono
presentare una candidatura on line entro il 14 settembre 2007 e superare le due prove scritte previste per il 18 e 19 settembre 2007 e il colloquio orale previsto per il 21 settembre 2007. Non è necessario essere
preventivamente iscritti all’Università di Catania per presentare candidatura. Non possono candidarsi studenti che siano già stati iscritti ad una
Università o che abbiano superato i 21 anni di età. I candidati possono
fare richiesta per essere ospitati gratuitamente a Catania durante i giorni
del concorso.
IMPEGNO SUPERIORE
Per accedere ai corsi di laurea dell’Area delle Scienze sperimentali, ossia
ad uno dei 30 corsi di laurea delle Facoltà di Agraria, Farmacia,
Ingegneria, Medicina e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, sono
previste prove di matematica, logica, fisica, chimica e biologia.
Per accedere ai corsi di laurea dell’Area delle Scienze Letterarie e delle
Scienze Sociali, ossia ad uno dei 18 corsi di laurea delle Facoltà di
Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue, Scienze della Formazione e
Scienze Politiche, è prevista una scelta tra il saggio breve, il commento e
lo sviluppo di una traccia su temi storici, letterari, filosofici, giuridici, economici e sociali. E’ prevista inoltre la traduzione dal greco o dal latino.
Gli allievi ammessi alla Scuola Superiore di Catania hanno un solo dovere: mantenere un elevato standard di rendimento negli studi universitari.
Tanti i diritti che si acquisiscono con la vincita del concorso e per tutta
la durata degli studi universitari: il rimborso totale delle tasse universitarie, il vitto e l’alloggio gratuito presso la struttura residenziale della
Scuola, il sostegno economico alle attività di studio e di ricerca fuori
sede, un contributo mensile per l’acquisto del materiale didattico e ampia
disponibilità di attrezzature informatiche, libri, riviste e banche dati.
Ancora più importante la possibilità di frequentare, oltre alle lezioni
regolarmente impartite presso l’Università di Catania, le attività didattiche integrative organizzate specificamente per gli allievi interni da studiosi, professionisti e ricercatori di fama internazionale.
All’interno della Scuola non mancano le opportunità per condurre attività di laboratorio, collaborare alla realizzazione di progetti di ricerca, produrre pubblicazioni per riviste internazionali e presentare lavori a convegni e seminari ancora prima di conseguire la laurea.
FUTURO SUPERIORE
A sei mesi dalla laurea gli allievi della SSC, terminato il lavoro sperimentale, sostengono un esame finale per il conseguimento del diploma di
licenza. Nel periodo che intercorre tra la laurea e il diploma il 98% dei
neo dottori della Scuola si inserisce con successo nel mondo del lavoro.
INFORMAZIONI, BANDO E GUIDA AL CONCORSO SU:
WWW.SCUOLASUPERIORECATANIA.IT – [email protected]
Scuola Superiore di Catania - Via San Nullo, 5/i - 95123 Catania –
telefono 095/351568 – 095/354778 – fax 095/361054
LAV RO
Diplomati… e adesso?
Costruite il vostro futuro
L’ESAME DI MATURITÀ RAPPRESENTA IL VOSTRO PRIMO, IMPORTANTE TRAGUARDO. MA VA
CONSIDERATO COME UN PUNTO DI PARTENZA, COME IL VOSTRO INGRESSO NELL’ETÀ ADULTA:
ORA AVETE DI FRONTE A VOI TUTTE LE PORTE APERTE. QUELLE DEL MONDO ACCADEMICO, CON
CENTINAIA DI CORSI UNIVERSITARI E MOLTEPLICI INDIRIZZI DI STUDI. O QUELLE DEL LAVORO.
ANCHE SE ALL’INIZIO CI SARÀ DA FARE L’INEVITABILE “GAVETTA” E LA RETRIBUZIONE MENSILE
MEDIA NON SUPERERÀ I 750 EURO.
esame è finito, si chiudono i libri e si schiude finalmente il periodo delle
agognate vacanze. Ma dopo tanta
fatica, cosa fare del proprio futuro?
Il primo bivio che si presenta ai
neodiplomati è se proseguire gli
studi o se impegnarsi subito a tempo pieno in un’attività lavorativa.
Per capire quali sono le opportunità
del mondo del lavoro e le scelte fatte dagli studenti diplomatisi nel
2006, è particolarmente utile la ricerca che il consorzio bolognese AlmaDiploma ha svolto sulle scelte
dei diplomati ad un anno dalla Maturità, ottenuta
intervistando circa 6 mila studenti di tutta Italia.
Innanzitutto, può essere utile sapere che lo
scorso anno la maggior parte dei diplomati ha
scelto di proseguire gli studi. Il 44% degli intervistati si è dedicato all’università a tempo pieno,
mentre il 12% abbinando studio e lavoro. Solo
uno studente su tre (il 31%) ha definitivamente
abbandonato i libri per impegnarsi solo in un’attività lavorativa.
L’
Liceo
Tecnico
Professionale
Altro diploma
Totale
valore percentuali
S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007
Non
Senza
risponde
contratto
Altro
Autonomo
0,6%
atipico 4,7%
5,1%
3,2%
CollaboTempo
razione
indeterminato
6,6%
15,5%
Tempo
determinato
16,8%
Come era facile prevedere, a scegliere di iscriversi all’università alla fine degli studi è stato soprattutto chi è uscito da
un liceo, nel 92% dei casi. In un mondo del lavoro sempre più avido di S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007
specializzazioni la semplice maturità classica o scientifica non sempre basta. E se gli studenti degli istituti tecnici
si sono egualmente divisi
tra chi si è iscritto all’università e tra chi è entrato
subito nel mercato del lavoro, i diplomati degli
24,6
istituti professionali hanno decisamente optato
47,4
per il lavoro: appena il
22% frequenta corsi universitari. In ogni caso
65,9
non c’è solo l’università
per migliorare le proprie
38,2
competenze: tanti studenti ricorrono ad altre
attività di formazione,
come ad esempio gli stage presso le aziende.
43,7
Le differenze tra il tipo
di istituto frequentato si
rispecchiano
naturalsolo lavoro
mente
anche
sul
tipo di
studio universitario e lavoro
lavoro svolto. Ad esempio, dice di lavorare uno
Altra
condizione
12,0%
Studio
univ. e
lavoro
12,3%
Solo
lavoro
31,4%
Apprendistato
o Contratto
inser.to
47,4%
Altre attività formative
Non c’è solo l’università come
attività formativa. Uno studente su quattro ha frequentato nell’anno successivo al
diploma un corso di formazione. Attività che hanno interessato soprattutto i diplomati
di istituti tecnici e professionali, senza avere molto
appeal tra i liceali (dei quali
solo uno su sei è stato coinvolto). Molto diffusi sono gli stage, che hanno riguardato
uno studente su quattro, e i corsi di lingua o di informatica seguiti, in entrambi i casi, da uno studente su cinque.
Stessa percentuale (20%) di studenti che hanno svolto
un tirocinio al termine del percorso scolastico.
Resta il dubbio che lo stage, benché gettonato, non serva
poi a molto, se non altro per chi esce da istituti tecnici o
professionali. Infatti la percentuale di chi ha trovato lavoro con o senza stage è praticamente la stessa. Addirittura
è più alto il numero dei diplomati del professionale che
lavorano senza aver mai fatto questo tipo di esperienza.
Solo nel caso di chi si è diplomato in un liceo, lo stage ha
dato una “marcia in più” per trovare lavoro: il 37% degli
stagisti ha trovato un lavoro contro il 21% di chi non ha
mai svolto stage.
LAV RO
34,3%
LICEO
0,8% 14,7%
12,7%
37,5%
PROFESSIONALE
7,2% 0,6%
23,3%
S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007
31,3%
39,2%
stabile
apprendistato o inserim. (formaz.lav.)
atipico
ALTRO DIPLOMA
senza contratto
non risponde
2,3%
24,0%
46,0%
TECNICO
9,0% 0,6% 19,9%
25,8%
14,1%
32,0%
25,8%
sonali” che danno lavoro a un diplomato su dieci (ad uno su tre tra i liceali), mentre l’industria è solo terza.
Nel ramo metalmeccanico e manifatturiero, infatti, lavora circa uno stuLiceo
dente su sei. Un settore che attrae
principalmente chi ha frequentato
Tecnico
un istituto professionale, con una
Professionale
percentuale di addetti all’industria
del 24%. Può sembrare strano ma
Altro diploma
l’informatica, che pure è un settore
in espansione, dà lavoro a solo il 2%
del campione: forse la scuola italiana
Totale
ancora non prepara a sufficienza per
questo tipo di impieghi.
valori medi in euro
Quale che sia il lavoro che si cerca,
S. Ghiselli - AlmaLaurea 2007
è importante sapere come riuscire a
trovarlo. Sembra che il modo mitrascorre in media dai
gliore sia il contatto personale su
due mesi e mezzo, come
propria iniziativa: scrivere un buon
nel caso degli istituti procurriculum vitae e inviarlo alle imfessionali per i Servizi
prese si è rivelato la strada giusta
Commerciali e Turistici e
per ottenere un lavoro per un
per i Servizi Sociali, a
quarto dei ragazzi intervistati.
meno di un mese, per i
Utili ad ottenere un colloquio
diplomati in istituti procon la persona giusta si rivelafessionali per Servizi Alno anche le conoscenze persoberghieri o per Servizi
nali di amici e parenti, come inCommerciali, evidentedicato dal 18% del campione.
mente molto richiesti.
Le aziende, dal canto loro, semMa quanto si guadabrano seguire con interesse
gna ogni mese? Bene,
quanto avviene nella scuola, se
per chi ha scelto di lavoè vero che come terzo canale in
rare subito dopo la scuola
ordine di importanza c’è la
per rendersi indipenden“chiamata diretta delle imprete e magari andare a vise”, che ha riguardato un giovere da solo è una doccia
vane su sei. Il lavoro poi può esfredda. La media dello
sere la prosecuzione di un’attività di famiglia, stipendio del neodiplomato infatti è sui 740 euro,
Nonostante il reddito non precisamente da nababbi, gli
come accade nel 9% dei casi: spesso è anche peraltro in calo rispetto all’anno precedente. Le
studenti intervistati hanno segnalato una forte soddisfail motivo che guida la scelta dell’indirizzo di differenze poi sono tante anche qui tra la retribuzione per il lavoro svolto: in media, su una scala da uno a
dieci, gli studenti hanno dato al proprio lavoro un voto di
studi. Può sembrare strano, ma cercare lavo- zione dei liceali, che guadagnano appena 450 eu7 e mezzo. L’aspetto meno soddisfacente, soprattutto per
ro sui giornali specializzati può non essere ro al mese in media, e quelle dei tecnici (790 eui liceali, è la coerenza del lavoro svolto col percorso di
una scelta vincente, appena sette ragazzi su ro al mese) e dei professionali (830). Eppure, la
studi, mentre il campione ritiene in gran parte soddisfacento hanno trovato impiego grazie alle in- maggior parte dei ragazzi interpellati dice di escente lo stipendio in relazione all’impiego svolto.
Eppure, le posizioni ricoperte sono nella maggioranza
serzioni delle aziende.
sere soddisfatto della propria retribuzione. Spesdei casi di basso livello: quasi uno su tre lavora come
In ogni caso, una nota positiva è data dal so sapere di aver guadagnato da sé i propri soldi
apprendista, mentre solo uno su dieci è un impiegato
periodo di tempo necessario a trovare un’oc- basta a sentirsi ormai “grandi”.
con alta e media qualifica.
cupazione. Dall’inizio della ricerca di lavoro
Simone Turchetti
studente su quattro uscito da un liceo, ma si tratta quasi sempre di lavoro abbinato allo studio,
quindi in genere privo di specializzazione e spesso senza contratto (uno su tre) o con forme atipiche di contratto (ben nel 38% dei casi).
Diverso il discorso per i diplomati degli istituti
tecnici o degli istituti professionali. Le loro competenze sono maggiormente apprezzate dalle imprese, e quindi si tratta di lavori più coerenti col
percorso di studi, e che per di più godono di un
trattamento migliore. Infatti, tra chi ha frequentato una scuola professionale, il 24% ha un posto di
lavoro stabile, e il 40% ha un contratto d’apprendistato. In generale però, i neodiplomati hanno
mansioni piuttosto basse: uno su tre lavora come
apprendista, mentre appena uno su dieci, soprattutto liceali e tecnici, hanno un posto come impiegato di medio o alto livello.
Il ramo che ha offerto più possibilità ai diplomati è quello del commercio, nel quale sono impiegati più di un terzo dei giovani diplomati. Seguono i “servizi ricreativi, culturali, sociali e per-
Che soddisfazione!
è nata
un’Università che sa
di cibo viaggi cultura
Università degli Studi Scienze Gastronomiche
- Un progetto culturale unico basato sull’approccio multidisciplinare alle scienze gastronomiche
- Una didattica innovativa che coniuga saperi scientifici e umanistici attraverso un intenso
programma di attività integrate: formazione in aula, training sensoriale, esperienza diretta
in viaggi e stage sul territorio
- Stage tematici e territoriali in Italia, Europa, Africa, Asia, Australia, America Settentrionale
e Latina
- Un ambiente accademico e studentesco internazionale
- Due sedi storiche: nell’Agenzia di Pollenzo, in Piemonte e nella Reggia di Colorno, in
Emilia Romagna
A Pollenzo:
- Laurea triennale in Scienze Gastronomiche
- Laurea Specialistica biennale in Scienze della Comunicazione Alimentare e Gastronomica
A Colorno:
2 master post lauream annuali
- Scienze gastronomiche e prodotti di qualità
- Food Culture: Communicating Quality Products
L’Università forma una nuova figura professionale, il gastronomo, capace di operare nella
produzione, distribuzione, promozione e comunicazione dell’agroalimentare in qualità di
divulgatore e redattore multimediale in campo enogastronomico, addetto al marketing di
prodotti d’eccellenza, manager di consorzi di tutela, di aziende del settore agroalimentare,
di enti turistici.
Per informazioni ed iscrizioni:
Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
www.unisg.it - [email protected]
Sede di Pollenzo: piazza Vittorio Emanuele, 9 fraz. Pollenzo - 12042 Bra (Cn) Italia
+390172 458511
Sede di Colorno: piazza Garibaldi, 23 – 43052 Colorno (Pr) Italia + 390521 811111
LAV RO
IL LABIRINTO
DEI CONTRATTI
NON PIÙ CO.CO.CO. MA CO.CO.PRO., STAGE,TIROCINI O FORMAZIONE.TEMPO DETERMINATO IN
ATTESA CHE DIVENTI UN GIORNO, FORSE, INDETERMINATO. SONO SOLO ALCUNE TIPOLOGIE DI
PRESTAZIONI D’OPERA. UNA GIUNGLA IN CUI È FACILE SMARRIRSI E PERDERE DI VISTA I PROPRI
DIRITTI. ECCO IL FILO D’ARIANNA PER ORIENTARSI NEL MONDO CHE VI ASPETTA.
Formazione lavoro
Tempo indeterminato
un contratto di lavoro a tempo determinato non
rinnovabile, dove il datore di lavoro s’impegna a
fornire un determinato numero d’ore di formazione e una
durata non inferiore a 6 mesi e non superiore a 24.
Il datore di lavoro può decidere, in alcuni casi, di
trasformare il Cfl (contratto di formazione lavoro) in un
rapporto di lavoro a tempo indeterminato al termine o
prima della scadenza prevista.
Il contratto può essere del tipo A o B:
A - Dura massimo 24 mesi e mira all’acquisizione di una
professionalità intermedia (almeno 80 ore di formazione),
oppure mira all’acquisizione di professionalità più elevate
(almeno 130 ore di formazione).
B - Dura massimo 12 mesi ed è volto all’acquisizione di professionalità
semplici, attraverso una formazione teorica di almeno 20 ore sulle seguenti
materie: organizzazione del lavoro, prevenzione antinfortunistica e ambientale,
disciplina del rapporto di lavoro.
Il Cfl può essere stipulato da giovani con età non inferiore a 16 anni e non
superiore a 25. Per le persone in possesso di una laurea il limite d’età è di 29
anni. I disoccupati di lungo periodo (almeno un anno) sono ammessi fino ai 32.
Le ore di formazione teorica del Cfl sono sempre retribuite e si svolgono
durante le ore di lavoro.
N
E’
Telelavoro
una modalità di lavoro effettuata in un luogo distante dall’ufficio
centrale o dal centro di produzione ed implica una nuova
tecnologia che permette la separazione e facilita la comunicazione. In
linea generale si distingue in:
Telelavoro a casa
Il lavoratore svolge la sua attività utilizzando, nella sua abitazione, un
angolo attrezzato di computer, fax, modem, ecc. L’interazione con
l’ufficio può essere su base costante o saltuaria.
Telelavoro da centri satelliti o di vicinanza
Il lavoratore, anziché recarsi in ufficio, si sposta presso un centro
attrezzato per il telelavoro dal quale entra in contatto con la sua
azienda, scambia dati, carica programmi e quant’altro gli sarà
necessario per pianificare e svolgere il suo lavoro.
L’angolo attrezzato per il Telelavoro può essere di proprietà
dell’azienda, di un consorzio di aziende, di un’impresa o anche della
Pubblica Amministrazione.
Telelavoro mobile
Il lavoro si svolge da una posizione mobile, tipicamente composta da
un PC portatile, un fax-modem e un telefono cellulare. Con questa
attrezzatura il lavoratore può, ad esempio, recarsi presso i clienti e, da
lì, collegarsi con l’ufficio per inviare ordini, aggiornare quotazioni, fare
teleconferenza con esperti e tecnici di sede.
Telelavoro office-to-office (azienda virtuale)
Si può telelavorare anche stando in un ufficio convenzionale, ad
esempio facendo parte di un team disseminato che lavora con tecniche
di groupware o tramite Internet.
E'
on prevede la scadenza del rapporto di lavoro e può
essere sia a tempo pieno (40 ore nei settori industriali e
36 ore nel pubblico impiego), sia part-time. L’assunzione
può prevedere un periodo iniziale di prova, la cui durata è
fissata all’interno dei Ccnl (contratti collettivi nazionali del
lavoro) ed è diversa in base alla qualifica ed al livello.
Tempo determinato
uò essere usato solo in condizioni “lavorative
temporanee”, in quanto prevede una data di scadenza
del rapporto di lavoro. Il termine del contratto può essere in
via eccezionale, prorogato solo per una volta e per un tempo
non superiore alla durata del contratto iniziale, quando la
proroga è motivata da esigenze imprevedibili e contingenti
e si riferisce alla stessa attività lavorativa.
P
Part Time
l contratto part-time si caratterizza per un orario di lavoro inferiore a
quello previsto dalla legge o dal contratto collettivo. Retribuzione e
contributi previdenziali sono proporzionali alla quantità di ore lavorate. I
lavoratori part-time, in caso di assunzione di personale a tempo pieno,
hanno diritto di precedenza.
Un part-time può essere ‘orizzontale’ (l’attività lavorativa è svolta tutti i
giorni della settimana ma con orario giornaliero ridotto), verticale (l’attività
lavorativa è svolta solo in alcuni giorni della settimana con orario pieno o
ridotto; in questa forma rientrano anche i contratti per il week-end), ciclico
(l’attività lavorativa è svolta solo in alcune settimane o in alcuni mesi
dell’anno con orario pieno o ridotto).
I
Apprendistato
apprendistato è un contratto a contenuto
formativo, in cui il datore di lavoro oltre a
versare un corrispettivo per l'attività svolta
garantisce all'apprendista una formazione
professionale.
La durata dell’apprendistato varia secondo i
contratti di lavoro applicabili, non può essere
inferiore a 18 mesi e superiore a quattro anni (5
per l’artigianato). I periodi d’apprendistato svolti
presso più datori di lavoro, sono sommati fino alla durata massima, purché
non sia inferiore ad un anno e si riferisca alle stesse attività produttive.
L’orario di lavoro non deve superare le otto ore giornaliere e le 40
settimanali, comprese quelle destinate alla formazione. Possono essere
assunti con contratto d’apprendistato i giovani con un’età compresa tra i 15 e
29 anni. Questi livelli sono innalzabili di due anni per i portatori di handicap.
La retribuzione è pari ad una percentuale del salario di un lavoratore
qualificato con eguale livello, che può crescere ogni semestre.
L'
L’OFFERTA FORMATIVA
Facoltà di Economia
Facoltà di Giurisprudenza
Via Amm. Ferdinando Acton, 38
80133 Napoli
Tel. 0815475311 - Fax 0815522556
E-mail: presidenza.economia@ uniparthenope.it
Preside: Prof. Claudio Quintano
Laurea I Livello
Amministrazione e Controllo
Economia Aziendale
Economia Aziendale per lo sviluppo Economico
Logistica e Trasporti
Management delle imprese internazionali
Management delle imprese turistiche
Statistica e informatica per la gestione delle imprese
Economia e Commercio
Laurea di II Livello Specialistica
Scienze economiche internazionali
Management – Management Aziendale Internazionale
Management del settore turistico e dei beni culturali
Management e controllo
Management delle imprese di trasporto
Management delle piccole e medie imprese
Statistica per la gestione aziendale
Via Giordano Bruno
80035 Nola (Na)
Via Amm. Ferdinando Acton, 38
80133 Napoli
Tel. 0813110930 - Fax 0815476428
E-mail: facolta.giurisprudenza@ uniparthenope.it
Preside: Prof. Federico Alvino
Corsi di Laurea di I Livello
Economia Aziendale
Scienze dell' Amministrazione
Scienze Giuridiche
Governance delle Aziende e Dei Servizi
Corsi di Laurea di II Livello
Giurisprudenza
Corsi di Laurea a Ciclo Unico
Giurisprudenza
Facoltà di Scienze Motorie
Via Amm. Ferdinando Acton, 38
80133 Napoli
Tel. 0815475747 - Fax 0815475226
E-mail: facolta.scienzemotorie@ uniparthenope.it
Preside: Prof. Giuseppe Vito
Via Acton, 38
80133 Napoli
Tel. 0815475130 - Fax 0815512884
E-mail: [email protected]
Preside: Prof. Alberto Carotenuto
Corsi di Laurea di I Livello
Ingegneria civile ed Ambentale (Napoli)
Ingegneria delle Telecomunicazioni
Ingegneria gestionale delle reti e dei servizi
Ingegneria Industriale
Corsi di Laurea di II Livello
Ingegneria Civile
Ingegneria delle Telecomunicazioni
Scienze e Tecnologie
Via Amm. Ferdinando Acton, 38
80133 Napoli
Tel. 0815475164 - Fax 0815527126
E-mail: [email protected]
Preside: Prof. Raffaele Santamaria
Corsi di Laurea di I Livello
Scienze Motorie
Biotecnologie Industriali ed alimentari (in attesa di
Parere dal CUN)
Scienze Nautiche ed Aeronautiche
Informatica
Scienze Ambientali
Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le
attività motorie
Scienze delle attività motorie preventive ed adattive
Informatica Applicata
Scienze e Tecnologie della navigazione
Scienze e tecnologie per l' ambiente e il territorio
Laurea di I Livello
Corsi di Laurea di II Livello
Centro Orientamento e Tutorato:
Facoltà di Ingegneria
Corsi di Laurea di II Livello
SERVIZI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI
Via Ammiraglio Acton 38 – 80133 Napoli
Rec: 081/5475135-36 Fax: 081/5475137
e-mail: [email protected]
A.d.i.s.u. (Borse di Studio, alloggi e Buoni Pasto)
Via De Pretis 145 – Angolo P.zza Municipio
Rec: 081/5510092 – 7810060 Fax: 081/7909290
e-mail:[email protected];
[email protected]
Scuola interuniversitaria campana
di specializzazione all’ insegnamento (Sicsi)
Via Medina n. 40 – 80133 Napoli –
Rec: 081/5474858-4859
e-mail: [email protected]
Biblioteca Centrale
Via Ammiraglio Acton, 38 – 80133-Napoli
Rec: 081/5475176- Fax : 081/5475186
e-mail:[email protected]
Cus
Via Campagna n. 267
Rec: 081/7621295- Fax: 081/7628540
Servizi per i Disabili
Via Ammiraglio Acton, 38 – 80133 Napoli
Tel: 081/5475194
Nell’intento di realizzare interventi che rendano effettivi il diritto
all’informazione, il diritto allo studio e la piena partecipazione alle
attività culturali e sociali degli studenti disabili, l’Università
Parthenope ha attivato il seguente programma di interventi:
•
Consulenza psicologica individuale
•
Accompagnamento disabili all’interno delle strutture universitarie
•
Assistenza durante le lezioni con tutor didattici
•
Servizio di tutorato specializzato in ambito tecnico sportivo
per studenti diversamente abili e convenzione con centri sportivi
Counseling:
Grazie a questa iniziativa si fornisce aiuto agli studenti attraverso il sostegno e l’assistenza personalizzata per le situazioni
di disagio emotivo nell’affrontare i vari impegni della vita universitaria.
Didattica a distanza per la facoltà di
Giurisprudenza con sede a Nola:
La didattica a distanza mira a facilitare la frequenza regolare
alle lezioni e convertire i tempi di pendolarità degli studenti in
tempi di studio. Si tratta di un sistema integrato di comunicazione docenti/allievi che rappresenta una innovazione a livello
nazionale. Il progetto prevede la possibilità per glii studenti
residenti lontano da Nola di seguire in diretta le lezioni dei
docenti interagendo con essi: il docente tiene la sua lezione in
videoconferenza e vede sul proprio monitor i suoi studenti
nelle sedi distaccate e al termine della lezione gli studenti possono rivolgere al docente domande sulla lezione svolta. In
ogni sede distaccata è prevista la presenza di un tutor che
guida e promuove l’attività di apprendimento collaborativo del
gruppo di studenti a lui affidato.
Servizi on-line:
sono stati attivati servizi web che consentono di visualizzare
dati custoditi nel database di segreteria, nella loro eventuale
modifica e nell’inserimento di quelli mancanti e comprendono
servizi di:
•
pre-immatricolazione ai corsi di lauree triennali attraverso
l’invio di un modulo in cui il potenziale studente sceglie un
percorso di studio e fornisce tutte le notizie inerenti il proprio
status anagrafico ed il diploma posseduto
•
preselezione agli immatricolandi ai corsi di laurea triennali e specialistici ad accesso limitato delle Facoltà di Economia
e Scienze Motorie attraverso l’invio di un modulo in cui il
potenziale studente sceglie un percorso di studio e fornisce
tutte le notizie inerenti il proprio status anagrafico, il diploma
posseduto e il corso di laurea prescelto; alla fine della procedura lo studente stampa il modulo che dovrà consegnare presso gli sportelli della Segreteria Studenti con la restante documentazione.
•
prenotazione degli esami attivi con visualizzazione di
quelli gia prenotati.
Lo studente può usufruire di tali servizi dalla propria abitazione o dai punti internet presso il nostro Ateneo. L’accesso
avviene nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza informatica e di privacy.
1. Rilascio diploma per “patente europea del computer”:
l’Università Parthenope è Test Center ECDL, centro accreditato al rilascio dei diplomi per la patente europea del computer,
standard di riferimento nazionale e sistema di certificazione
attestante la capacità di utilizzo del PC a diversi livelli di
approfondimento e specializzazione.
2. Programma europeo di certificazione delle competenze
informatiche EUCIP per il rilascio di certificazione professionale sull’Information Technology.
Relazioni Internazionali:
Sono Stati attivate collaborazioni Didattiche ( Erasmus) e di
ricerca con le seguenti Università Europee:
•
Universitat Pompeu Fabra Barcelona( Spagna)
•
Universidad Autonoma de Madrid ( Spagna)
•
Universidad Politecna de Madrid ( Spagna)
•
University of Santiago de Compostela ( Spagna)
•
Universidad de Granata ( Spagna)
•
Universitè de Savoie – Chambéry ( Francia)
•
Universitè Joseph Fourier ( Francia)
•
Universitè de Nice - Sophia Antipolis ( Francia)
•
Universitè Perpignan ( Francia)
•
Sloveska Zdravotnicka Universita ( Slovacchia)
•
Swedish University og Agricoltural Sciences ( Svezia)
•
Universidad de Lisboa ( Portagallo)
•
Nicolaus Copernicus University ( Polonia)
•
Techinische Universitat Graz ( Austria)
•
Wirtschaftsuniversitat Wien ( Austria)
•
Universitè Libre de Bruxelles ( Belgio)
•
Technische Universitat Chemnitez ( Germania)
•
Humboldt – Universitat zu Berlin
•
University of Econimics in Bratislava ( Slovacca)
•
Universitè Joseph Fourier ( Francia)
•
Universitè de Nice Sophia Antipolis ( Francia)
LAV RO
Stage
o stage è un rapporto
triangolare tra tirocinante,
azienda ospitante (pubblica o privata)
ed ente promotore. Questo ultimo deve
garantire la presenza di un tutor come
responsabile didattico-organizzativo delle
attività. I soggetti ospitanti, dal canto loro,
dovranno indicare un responsabile
aziendale di riferimento per il
tirocinante. Lo stage può avere
una durata massima di sei
mesi.
L
Lavoro Temporaneo (Interinale)
i tratta di un rapporto di lavoro di natura temporanea,
che consente ad agenzie autorizzate di collocare, per un
certo arco di tempo, personale nelle aziende che ne fanno
richiesta. Il lavoro interinale prevede la presenza di tre
soggetti: il lavoratore, l’agenzia (fornitrice) e l’impresa
(utilizzatrice). Il lavoratore è assunto e retribuito
dall’agenzia, mentre l’impresa rimborsa all’agenzia
l’ammontare della retribuzione del lavoratore più una quota
di commissione per la fornitura della mano d’opera. La
legge prevede la possibilità di stipulare due tipi di contratto:
) a tempo determinato: copre il periodo di prestazione
lavorativa che il soggetto compie presso l’impresa e
prevede lo stesso trattamento economico e previdenziale di
un lavoratore a pari livello dell’impresa stessa.
) a tempo indeterminato: il lavoratore percepisce
un’indennità mensile dall’agenzia anche nei periodi in
cui non presta lavoro presso alcuna azienda.
S
1
2
Co.co.pro o contratto a progetto
bolito il co.co.co., ovvero la collaborazione coordinata e
continuativa, la flessibilità verso cui ci si dirige ha portato a
riformulare questo tipo di collaborazione in co.co.pro. Quel che
conta è appunto il progetto, l’obiettivo da raggiungere, che è
determinato dall’azienda e al quale il lavoratore deve tendere
attraverso il suo lavoro.
A
Tirocinio
estivo
i svolge nel periodo compreso tra
la fine dell'anno accademico o
scolastico e l'inizio di quello successivo.
Come ogni tirocinio non è un rapporto
di lavoro ma costituisce
un'esperienza formativa
importante. Ha una durata
non superiore ai tre
mesi.
S
Qualche dritta per un curriculum coi fiocchi
teresse del proprio interlocutore. Quindi prima
di inviare un curriculum è utile informarsi su
cosa fa l’azienda e su qual è il suo raggio d’azione, per sapere quali sono i punti del proprio
cv che bisogna “valorizzare”e quali, invece,
quelli che è possibile mettere in secondo piano. In conclusione: non esiste un curriculum
vitae buono per tutte le stagioni e per tutte le
aziende. Bisogna rimodularlo di volta in volta.
E tenerlo costantemente aggiornato.
Un buon curriculum vitae deve contenere
queste informazioni: anagrafiche, formative,
lavorative, extraprofessionali e di autovalutazione.
Come dev’essere? Qualche consiglio
Sintetico ma non arido. Ogni azienda riceve
ogni giorno una montagna di curricula e l'attenzione rivolta ad ognuno di questi è limitata.
Di solito i “selezionatori” dedicano non più di
tre minuti alla loro lettura. L'essere concisi e al
tempo stesso precisi, quindi, sono doti particolarmente apprezzate. Perciò un buon curriculum vitae non dovrebbe mai superare le due
pagine. Bisogna cercare, comunque, di trattare in modo compiuto le informazioni presenti
sul cv.
Schematico ma non rigido. Il curriculum deve avere un’impostazione adeguata di margini
e spaziature che dividano il testo in paragrafi.
Se non sei particolarmente creativo sempre
meglio fare affidamento sui programmi di videoscrittura più diffusi, che di solito dispongono di formattazioni standard per il cv. Cercate
comunque un “vostro” stile di presentazione,
non lasciatevi condizionare troppo da schemi
precostituiti. La forma è importante ma non
siate troppo rigidi quando impostate il vostro
cv.
Chiaro ma non banale. Per essere di facile
Gli errori da evitare
lettura il curriculum deve contenere frasi chiare e scorrevoli, coerenti con la propria candidatura e assolutamente prive di errori grammaticali. Un lessico troppo ricercato, una prosa troppo elaborata e qualche refuso ortografico sono tutte cose che condannano senza appello il tuo cv, che verrà cestinato.
Attinente e non generico. Oltre a saper sintetizzare con efficacia la propria storia bisogna
trovare ogni volta il collegamento con i bisogni
e le esigenze specifiche dell'azienda a cui si rivolge la propria candidatura. Ogni esperienza
acquista più o meno valore in relazione all'in-
- Non scrivere frasi tortuose e non dare informazioni ridondanti: non solo non aggiungono nulla al corpo del testo, ma penalizzano notevolmente le possibilità di un tuo futuro colloquio in azienda. Costruzioni sintattiche “pericolanti” e dati ripetuti senza motivo distolgono
l’attenzione del selezionatore che metterà il
tuo cv nella montagna degli “scartati”.
- Non dare informazioni false o parzialmente vere. Non barare, specie nell’attribuirti
competenze linguistiche che non possiedi. Basta un semplice colloquio per essere smascherati ed esclusi dalla selezione.
- Non confondere la lettera di presentazione
con il curriculum vitae. La struttura dei due
documenti è profondamente diversa. La prima
va impostato come una normale lettera (intestazione, indirizzo, data, firma, oggetto in evidenza), il secondo è più schematico e sintetizza il percorso professionale.
LAV RO
L’interior designer
Il doppiatore
Alessandro Chiarato
Cinzia de Carolis
Creare ambienti a misura d’uomo. In
negozi, boutique, ma anche in abitazioni private o in uffici pubblici. È il
mestiere dell’interior designer, disegnatore d’interni, una figura sempre
più richiesta anche in Italia, uno dei
Paesi da sempre guida nel campo dello stile. Alessandro Chiarato, direttore
del corso di design dell’Istituto Europeo di Design, ci ha raccontato questa
professione.
Chi è l’interior designer? In quali
settori opera?
In Italia l’interior designer è stata a
lungo considerata una specializzazione
a basso profilo, affidata soprattutto agli
architetti. All’estero al contrario viene
considerata una qualifica di alto livello
ed è molto richiesta. Anche nel nostro
Paese però le cose stanno cambiando:
negli ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato gli iscritti ai nostri corsi. È un
lavoro che si svolge in ambiti diversi, si
opera molto nel campo del riutilizzo di
ambienti, o nella realizzazione dei locali di ristoranti. Un settore in espansione è quello della fieristica, in cui all’interior designer è richiesto di progettare gli stand e gli allestimenti.
Come si diventa progettisti d’interni?
Ci sono le lauree specialistiche attivate presso le facoltà di Architettura,
ma spesso non bastano. La nostra scuola ha un diploma biennale, aperto sia ai
laureati sia ai
diplomati, che
permette di lavorare appena
finiti gli studi.
Si trova facilmente lavoro? Si guadagna bene?
Dipende. Gli
studenti non
hanno tante relazioni direttamente con le aziende committenti,
quanto con studi già affermati, quindi
entrano in gioco tantissime variabili.
Per quanto riguarda il guadagno, il livello iniziale dipende dalla tipologia di
lavoro e dalla realtà aziendale con cui
si entra in contatto.
Quali sono le qualità che deve possedere l’aspirante progettista d’interni?
Innanzitutto la curiosità, per poter
cogliere stimoli diversi. Sicuramente
anche la passione. E poi trovare dentro
di sé una “poetica” per poter progettare. Essendo un lavoro tecnico, però, è
necessario possedere anche la serietà e
il rigore. Infine, last but not least, vorrei
segnalare l’aspetto dell’onestà sociale:
bisogna sempre lavorare con un grande ideale, perché il progettista di oggi
deve lavorare per rendere migliore il
mondo di domani.
Prestano la voce ai più grandi interpreti di Hollywood come ai più sconosciuti personaggi dei cartoni animati.
Danno nuova vita alle pellicole straniere, interpretando le scene già girate dagli attori. Il lavoro dei doppiatori è
fondamentale per la buona riuscita di
un film, ed è un lavoro che ogni anno
attrae centinaia di giovani. Ma in pochi riescono a diventare professionisti.
Cinzia de Carolis è una delle doppiatrici più brave ed affermate, con tanto
di fan club in internet. Nella sua lunga
carriera ha dato la voce tra gli altri a
Lady Oscar e a Madonna.
Come si diventa doppiatori? A lei
com’è successo?
Mi è capitato per caso, ero piccola e
non sapevo ancora parlare! Mi trovavo
coi miei genitori in una sala di doppiaggio, e serviva la voce di una bambina. Da allora ho continuato. Oggi
però si inizia da adulti, ci sono scuole
di doppiaggio che preparano a questo
mestiere. Alcune scuole mi sembra
chiedano una laurea o comunque di
aver frequentato un corso di teatro: in
generale infatti chi viene dal teatro ha
una marcia in più, ha già studiato dizione e sa come recitare.
Com’è la situazione oggi in Italia?
C’è possibilità per chi vuol fare il
doppiatore?
Ormai il mercato è saturo, ci sono
tante persone che lavorano in questo
campo. Spesso
si tratta di attori
di teatro che lo
fanno per arrotondare. Diciamo che non c’è
una sicurezza,
si lavora molto
in certi periodi
e poco in altri, a
seconda
dei
progetti. È una professione un po’ precaria ai bassi livelli.
Qual è l’aspetto più bello della professione?
Sicuramente fare cose diverse, lavorare con persone diverse, non avere
orari e non dover timbrare il cartellino.
Questo però ha un risvolto negativo, ci
sono periodi in cui si lavora tantissimo,
quando si è vicini alla consegna di un
lavoro, e si sta poco con la famiglia.
Che consiglio darebbe ad un giovane che volesse fare il doppiatore?
Vorrei che si facesse valutare spassionatamente da un doppiatore esperto per vedere se ha delle doti, e delle
prospettive. Le scuole di doppiaggio
sono costose, e quindi bisogna valutare con onestà se c’è già una base. In
generale, se un ragazzo ha passione,
gli direi di andare ad assistere ad un
doppiaggio. In tanti vengono agli studi, si appassionano e iniziano facendo
dei piccoli ruoli.
LAVORI DI TENDENZA
Ecco i mestieri più “cool” del momento
di Simone Turchetti
Il sommelier
Danilo De Girolamo
Un tempo era una figura d’élite, che
solo i ristoranti più esclusivi potevano
permettersi. Oggi quello del sommelier
è un mestiere molto richiesto dal mercato, che non si limita al mondo della ristorazione: enoteche e wine bar sorgono come funghi, e hanno bisogno di
esperti conoscitori del vino. Abbiamo
sentito Danilo De Girolamo, presidente del consiglio regionale del Lazio dell’Associazione Italiana Sommelier.
Innanzitutto, come si diventa sommelier?
Frequentare un corso è già un buon
inizio. Noi dell’Associazione siamo stati
i primi in Italia ad adoperarci nella formazione. Abbiamo iniziato quarantacinque anni fa per supplire alle carenze
dell’epoca, quando al posto dei sommelier c’erano solo dei camerieri. Il sommelier deve poter raccontare il vino agli
altri, quindi non ci si improvvisa. Oggi
ci sono occasioni diverse, c’è più desiderio di “capire il vino”. C’è l’esperto di
vini che lavora in un ristorante e assieme allo chef organizza la cantina, oppure c’è il sommelier che lavora nei wine bar o che aiuta i clienti ad acquistare nelle enoteche.
Quante persone frequentano questi
corsi? E come funzionano?
Ogni
anno
formiamo circa
15 mila persone, tra chi vuole
fare questo mestiere e semplici appassionati. Noi diamo dei “brevetti”, chi li
possiede dimostra di saper fare l’analisi
sensoriale del vino, di essere esperto
nell’abbinamento cibo-vino. L’allievo
apprende anche come si fa la “critica”,
dando un punteggio per i vari aspetti
della bevanda. In generale, la nostra è
un’associazione di cultura del vino.
Ma c’è mercato per chi desidera fare questo mestiere?
Altroché! Anzi, è quasi difficile per
ristoranti ed enoteche riuscire ad avere
dei sommelier. Questo perché il lavoro
presenta delle difficoltà pratiche: si resta fino a tarda sera nei ristoranti, si fa
notte nei wine bar. In generale, ottenuto il brevetto di sommelier è facile mettersi sul mercato. Anche le aziende vinicole oggi si stanno organizzando per
ospitare dei villeggianti e unire l’aspetto produttivo a quello turistico dell’agriturismo. E si guadagna anche bene: se
si hanno capacità e talento si può arrivare a prendere cinquemila euro al mese. Le occasioni ci sono, ma bisogna come in tutti campi avere tanta passione.
Il biologo marino
Milena Tempesta
Lavorano tutto l’anno nelle tante riserve marine italiane, a stretto contatto con gli animali acquatici. Sono i
biologi marini, responsabili del monitoraggio e della tutela della flora e
della fauna dei mari italiani. Un lavoro difficile, che alterna ricerca sul
campo (e sott’acqua!) e in laboratorio,
e che soprattutto «non ha orari» come
ci assicura Milena Tempesta, biologa
della riserva marina di Miramare.
Come si diventa biologi marini?
Oggi c’è la laurea specialistica con
l’indirizzo in biologia marina, un tempo bisognava costruirsi da sé un percorso di studi scegliendo questa specialità come indirizzo della laurea
quinquennale. In generale però è difficile arrivare a lavorare nei parchi
acquatici. Diciamo che il biologo marino può finire a lavorare sul campo o
in laboratorio, più complicato lavorare in un parco e fare entrambe le attività.
E lei come ha fatto?
Ho svolto la mia tesi di laurea qui,
nel parco di Miramare. È il modo migliore per conoscere l’ambiente.
Perché si sceglie questa professione?
Sicuramente per passione e non
per denaro! E
neanche per avere un lavoro semplice, anzi. Svolgiamo diverse attività, che vanno
dall’accompagnare in tour guidati gruppi di turisti e scolaresche
a seguire monitoraggi della fauna, fino alla ricerca sulla qualità dell’acqua. Sicuramente non è un lavoro
d’ufficio.
Qual è il suo rapporto con il mare?
Un rapporto - se vogliamo - di lavoro, anche perché il nostro non è un
impegno rivolto in prevalenza alla difesa delle specie animali o vegetali a
rischio, quasi sempre abbiamo a che
fare con animali per così dire comuni.
Quindi bisogna amare il mare nella
sua interezza.
Chi può svolgere questo lavoro?
È un impiego per persone giovani,
anche perché richiede un certo impegno fisico! Inoltre c’è bisogno di grande passione. Il grande vantaggio che
ha è di essere una professione varia,
che richiede però un grande spirito
d’adattamento.