Come si puo` in 50 anni superare la General Motors - PMI-NIC
Transcript
Come si puo` in 50 anni superare la General Motors - PMI-NIC
Toyota’s Way Come si puo` in 50 anni superare la General Motors Incontro PMI – NIC – Branch Nord Ovest Andrea Pinnola – [email protected] Chivasso, 28/06/2007 Sommario • • • • Perche` Toyota ? Il Sistema Lean L’innovazione dei prodotti Per finire La Tartaruga e la Lepre Classifica 1950 1970 2002 2004 2007 1 GM GM GM GM Toyota 2 Ford Ford Ford Toyota GM 3 Chrysler Chrysler Toyota Ford Ford 4 Studebaker VW VW ... ... 5 Nash Fiat Daimler Chrysler 6 Kaiser-Frazer Toyota PSA Peugeot Citroen 7 Morris Nissan Hyundai 8 Hudson Renault Honda 9 Austin BL Nissan 10 Renault Peugeot Renault ... Toyota “La tartaruga avanza lentamente ma ostinatamente... Essa e` molto piu` apprezzabile della velocissima lepre che corre a perdifiato e che spesso e` costretta a fermarsi per riposare.” Taichi Ohno, “Lo spirito Toyota” Dai telai alle auto Leadership di Eiji Toyoda - “Make your hands dirty” IMVP del MIT TWI Deming PDCA Quality Studi e applicazioni su: • Sviluppo Prodotti • Accounting • Pianificazione Strategica • Servizi • HealthCare ... Coniato il termine Lean Enterprise WWII 1903 Sakichi Toyoda inventa il telaio automatico che si ferma in caso di rottura di un filo – nascono i principi del Jidoka & Genchi Gembutsu 1933 Kichiro Toyoda, figlio di Sakichi, fonda la Toyota Motor Company investendo dalla vendita dei brevetti dei telai – prime idee sul JIT e Flow ~1950 Rischio di Bancarotta 1980 1973 Crisi del petrolio Toyota unica azienda del settore a non licenziare NUMMI Taichi Ohno inventa il kanban e sviluppa il TPS sulla base iniziale delle idee di Sakichi e Kichiro Il TPS viene esteso ai fornitori 2000 ~1990 Va sul mercato la Lexus (Ichiro Suzuki) – Viene lanciata la ricerca per l’auto del 3^ millennio -> 1997 nasce la Prius (Takeshi Uchiyamada) 1995-200x Apertura di stabilimenti in USA ed Europa L’azienda piu` studiata al mondo negli ultimi 30 anni Lo scenario di mercato oggi • Necessita` di innovare la gamma di prodotti / servizi • Necessita` di ridurre i tempi di introduzione dei nuovi prodotti / servizi ed il loro ciclo di vita – Oltre il 50% del fatturato e` generato da prodotti introdotti sul mercato negli ultimi 5 anni (15 anni fa era circa il 25%) • Molteplicita` di modelli a minori volumi • Necessita` di ridurre i costi • Necessita` di ridurre i prezzi Toyota perche`... “... Per decenni il sistema industriale americano aveva tagliato sui costi di fabbricazione, producendo in grande quantita` un numero limitato di modelli... Il nostro problema era esattamente l’opposto, ottenere l’abbassamento dei costi producendo molti modelli in un numero limitato di esemplari.” Taichi Ohno, “Lo spirito Toyota” ...Per sviluppare e produrre prodotti di successo e qualita` a volumi minori e con una maggiore varieta`, il Sistema “Lean” Toyota richiede: – Minori costi – Minori investimenti – Minori fornitori – Tempi minori dei sistemi tradizionali, superando il concetto classico di economia di scala. Sommario • • • • Perche` Toyota ? Il Sistema Lean L’innovazione dei prodotti Per finire I principi del Lean Thinking 1. 2. 3. 4. 5. Definire il valore (“VALUE”) Identificare il flusso del valore (“VALUE STREAM”) Fare scorrere il Flusso (“FLOW”) Fare in modo che il flusso sia “tirato” dal cliente (“PULL”) Ricercare la perfezione (“PERFECTION”) Womack & Jones, “Lean Thinking” 1) Definire il valore • Deve essere chiaro a tutti cosa significa valore per il cliente (caratteristiche del prodotto, performance, tempistiche, ...) • La creazione di valore per il cliente e` centrale per l’esistenza dell’azienda • Se non c’e` un cliente finale non serve produrre un bene • Ogni passo produttivo e` fatto per servire chi sta a valle 2) Identificare la Value Stream • La Value Stream e` l’insieme puntuale di tutte le attivita` dell’azienda che concorrono alla formazione del Valore per il cliente MRP (programmazione produzione) Clienti Prodotto finito Materie prime I I I I I Saper vedere Il Cerchio di Taichi Ohno • All’interno di una Value Stream si identificano: – Attivita` Value added – attivita` che all’interno della specifica Value Stream dello specifico prodotto aggiungono valore per il cliente finale – Sprechi – attivita` che non aggiungono valore e consumano risorse preziose dell’azienda Come cliente pagheresti la tua azienda per quello che sta facendo? Imparare a vedere gli sprechi I 7 sprechi di Ohno (MUDA) • Scorte e Magazzini • Sovraproduzione • Correzioni di Difetti • Movimenti del personale • Spostamenti di beni • Attese • Lavorazioni non necessarie MURI – parola giapponese per “sovraccarico” di una persona o di una macchina, con il rischio di problemi di salute e sicurezza MURA – parola giapponese per “diseguaglianza”, cioe` il fatto che all’interno di un processo le attivita` non siano ripartite in modo paritario tra componenti produttive diverse, con fluttuazione ed instabilita` del flusso Navigare negli sprechi Tempi lunghi di produzione Inventory Difetti di lavorazione Fermi impianto Value Stream (esempio) MRP (programmazione produzione) Clienti Prodotto finito Materie prime I R1 I R2 5gg 10gg 4’/3h I R3 1gg 8’/1h I R4 3gg 15’/2h I 8gg 8’/2h Lead Time ~ 28 gg Tempo a valore ~ 35 min Riduzione degli Sprechi Lead Time Attivita` Value Added Immediatamente cancellabile Attivita` non a valore aggiunto (Sprechi) Necessaria nel modo corrente di operare Necessaria nel modo corrente di operare Effetto Immediato: riduzione degli sprechi e miglioramento del rapporto Lead Time / Tempo a Valore Value Stream (esempio) L1 L2 L3 L4 Clienti Materie prime 0 0 4’/3h 0 8’/1h 0 15’/2h 0 8’/2h Lead Time ~ 1 gg Tempo a valore ~ 35 min La riduzione degli sprechi consente di fare scorrere il flusso del valore in modo piu` agile (FLOW) e di legare la realizzazione del prodotto in modo diretto alla richiesta del cliente (PULL) 5. La perfezione • Quando hai ottenuto i miglioramenti, ricomincia da capo • Mai stancarsi di migliorare continuamente • Sempre chiedersi se e come si poteva ottenere un risultato migliore Miglioramento Continuo? Il miglioramento continuo e` la base per la costruzione delle grandi imprese • 40 years, 20 million ideas – The Toyota Suggestion System • Sino a 1.000.000 di idee di miglioramento all’anno Sommario • • • • Perche` Toyota ? Il Sistema Lean L’innovazione dei prodotti Per finire L’innovazione di prodotto • “ “Toyota greatest surviving advantage may be its ability to bring a car from styling approval to market in ... about half the time needed by its competitors – with the smallest development teams in the business.” • “Toyota engineers and executives look at product development through profoundly different paradigms than are common in the US” – National Center for Manufacturing Science – March 1997 Newsletter Da: Mary Poddendieck – Lean Development – Poppendieck LLC, 2002 Ciclo di Innovazione Opportunita` Tecnologica Opportunita` di Mercato Ciclo di Innovazione Prodotti Opportunita` di Processo Cliente Soddisfatto Value Stream Ripetizione del Business Il ragionamento di base • La profittabilita` dell’azienda dipende ... • ... Dalle proprie “Value Stream”, che devono trasferire valore al cliente in modo profittevole e quindi ... • dalla capacita` dello Sviluppo Prodotti di generare Value Stream profittevoli oggi e nel futuro (ripetizione del business), nei tempi richiesti dal mercato. Flusso di Valore HW/SW Cliente Soddisfatto Ciclo di Innovazione Prodotti Value Stream Ripetizione del Business Conoscenza La velocita` e qualita` della innovazione prodotti dipendono dalla velocita` e qualita` di creazione e trasferimento di nuova conoscenza utile dallo sviluppo prodotti alle value stream. I progetti di innovazione prodotti sono gli strumenti con cui le aziende acquisiscono, capitalizzano e trasferiscono la conoscenza. Elementi del Toyota Product Development System • Chief Engineer • Set Based Concurrent Engineering • Team di Esperti • Pianificazione Pull Profitable Value Stream Prima di tutto ... Valore & LS400 Merceds 420 BMW 735i Top Speed 250 km/h 222 km/h 220 km/h Fuel Consumption 23.5 mpg or more 19 mpg 18.8 mpg Noise Characteristics Extremely quiet 58 db @ 100 km/h 73 db @ 200 km/h 61 db @ 100 km/h 76 db @ 200 km/h 63 db (100 km/h) 78 db (200 km/h) Aerodynamics (CD) 0.28-0.29 0.32 0.37 Vehicle Weight 1.710 kg 1.760 kg 1760 kg Obiettivi per la Prima Lexus. Dati tratti da: Liker – The Toyota Way • Il valore nasce – – – – Dalla comprensione delle esigenze dei clienti e del mercato Dalla visione sistemica del prodotto (> della somma delle parti) Dalla capacita` di integrazione di tutti i contributi nell’azienda Dalla responsabilizzazione sui ritorni di business (diretti ed indiretti) e rispetto dei milestone aziendali Il ruolo del Chief Engineer Il Chief Engineer ha la responsabilita` “imprenditoriale” degli obiettivi business e la responsabilita` “tecnica” di progettazione del prodotto. A valle di una attivita` che puo` durare alcuni mesi (*), come primo elemento del suo impegno il CE definisce un documento breve e “visuale” che riporta la sua “visione” del prodotto, basata sulle necessita` del cliente e derivante dal confronto interno con tutte le componenti aziendali di interesse (marketing, engineering, produzione, vendite,...). (*) Es. Per il nuovo minivan Sienna nel 2004 il CE Yuji Yokoya chiese ed ottenne la possibilita` (ed il budget) di andare negli USA per guidare il vecchio modello in tutti gli stati del Nord America, inclusi Canada e Messico, onde derivare le caratteristiche del nuovo prodotto. L’approvazione del documento di vision da parte del top management avvia il progetto di sviluppo e approva il budget di progetto. Obiettivi senza compromessi In generale il CE definisce per i nuovi modelli obiettivi “sfidanti” con una logica “senza compromessi” (es caso Lexus: Livello di rumore vs Peso). Gli obiettivi sfidanti hanno l’obiettivo, nel sistema Toyota, di costringere ad analizzare le caratteristiche dei correnti prodotti e delle modalita` correnti di produzione per ripensarle superandole al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. La possibilita` di agire sul processo e sulle modalita` di sviluppo o di produzione e` pero` il prerequisito fondamentale; l’ottica e` sempre quella di fare emergere i problemi per superarli. Obiettivi sfidanti senza la possibilita` di agire sul sistema corrente (es. In organizzazioni gerarchiche tradizionali) perdono di significato o portano ad atti “eroici” con risultati difficilmente ripetibili. Tipi di modalita` di sviluppo Marketing Engineering Engineering Systems Marketing Systems Manufacturing Engineering Manufacturing Project/Team Leader Concurrent Design Manufacturing Engineering Product Launch Manufacturing Product Launch Sviluppo sequenziale a linee funzionali Le varie aree di business sono attivate progressivamente man mano che il progetto avanza Sviluppo concorrente Tutte le componenti del business sono coinvolte ed operative sin dall’inizio “Front Loaded Process” Modalita` di sviluppo tradizionale: il Point Based Engineering Set di Soluzioni Alternative A#1, A#2, A#3, A#4 Valutazione e Selezione Progettazione, di una soluzione Sviluppo e Test Produzione e Lancio Rework Rework Point Based Engineering – si considerano in genere poche alternative all’inizio, tra le quali viene scelta la soluzione definitiva che viene portata avanti e sviluppata, fatto salvo iterazioni legate a fattori non completamente considerati che sorgono in fase di test o modifiche che si rendono necessarie, con compromessi sulle caratteristiche desiderate del prodotto finale Sottosistema C Prodotto Pronto per Il Manufacturing Sottosistema B Ulteriore raffinamento delle caratteristiche Sottosistema A Vincoli progettuali e risultati di analisi e test Set Based Concurrent Engineering SBCE – si considerano molte alternative sin dall’inizio, che vengono portate avanti assieme restringendo il campo di scelta sulla base dei vincoli derivanti dagli altri fattori tecnici e mantenendo aperta una rosa di soluzioni coerenti con la visione desiderata del prodotto finale Set Based Concurrent Engineering L’obiettivo base e`: • Generare conoscenza utile ... • Esplorando simultaneamente soluzioni molteplici, mediante analisi e test rapidi ed a basso costo per ... • Imparare dalle diverse soluzioni, eliminando quelle non utili, e ... • Convergendo su una soluzione solo dopo che e` stata provata • ... Il tutto arricchendo la base di conoscenze di curve di trade off, checklist, ...etc • Occorre chiedersi cosa serve per andare avanti ed evitare di decidere su aspetti incerti troppo presto, investigando fattivamente le possibili alternative “Il compito del manager e` evitare che le decisioni vengano prese troppo presto.” Toyota General Manager of Body Engineering Slower Decision Making Leads to Steady Convergence, Forced Premature Decision Drive Rework. Morgan & Liker SBCE: Aspetti di rilievo • • • Dividere il sistema in sottosistemi che possono essere sviluppati indipendentemente, o con interazioni lasche Per ogni sottosistema (di valore) si definisce una varieta` di opzioni che vanno da quelle a basso rischio (tecnologia nota) a quelle piu` ad alto rischio (ma con maggiori guadagni) Si confrontano le opzioni verso vincoli, dati di riferimento e checklist che descrivono: – Vincoli e caratteristiche richieste o proprie del cliente (es. Performance, durata, ...) – Vincoli e caratteristiche richieste dalla Produzione (limitazioni produttive, costi di produzione, qualita` richiesta, ...) – Vincoli e caratteristiche proprie del prodotto (affidabilita` richiesta, sicurezza, ...) • • • Si attua un processo di selezione controllata delle soluzioni, cercando anche di integrare le caratteristiche positive delle soluzioni tra loro superandone i difetti Tutte le decisioni sono prese sulla base di dati ed analisi che evidenziano la razionalita` delle scelte Si usano gli eventi di integrazione (vedi la programmazione pull) per creare momenti di cross-check della soluzione ed arrivare a convergere verso la soluzione ottimale Team di esperti • Se la base dello sviluppo prodotti e` la conoscenza, e` fondamentale sviluppare Team di Esperti e dare loro gli strumenti per scambiare la conoscenza in modi che aumentino il valore e diminuiscano gli sprechi • In Toyota un Design Engineer passa il primo anno tra produzione e vendite prima di entrare nell’area di destinazione, acquisendo una notevole conoscenza delle problematiche di manufacturing, sales e del cliente • Il DE ha quindi consapevolezza di come e dove verra` impiegato il risultato del suo lavoro e di chi sono i suoi “clienti” all’interno della catena del valore che dalla progettazione passa al manufacturing ed alla vendita per arrivare al cliente Team di esperti • • • • Toyota adotta una struttura funzionale Il progettista risponde al suo responsabile funzionale, ... Ma e` chiaro a tutti che il successo dell’azienda dipende dal successo dei suoi progetti e che il CE rappresenta il Cliente I manager funzionali sono insegnanti prima che manager – saper insegnare e` uno skill base per essere promossi • Le modalita` con cui e` sviluppata, codificata e scambiata la conoscenza sono anch’esse oggetto di training e coaching continuo – – – – Curve di trade off Checklist Engineering Standard Eventi di “riflessione” durante ed a fine progetto (Lessons Learned & Learning Lessons) – One page A3 format – Problem Solving / PDCA – Focalizzazione sui fatti e la logica, basati sulla osservazione diretta Project Corner e Visual Management Project Corner – si definisce un luogo nell’ambiente di lavoro dedicato al team di progetto. E` l’ambiente dove il team discute ed approfondisce aspetti tecnici Visual Management – strumenti visivi come pannelli e tabelloni, lavagne bianche etc che supportano la comunicazione nel conrso degli incontri e costituiscono la traccia dello svilupparsi del progetto (es. Il tabellone di planning) Tipi di progetti e planning Variazioni incrementali Prodotto di nuova generazione Prodotto strategico e discontinuita` Prodotto Piccoli miglioramenti Aggiunta alla Nuovo prodotto gamma di una famiglia di prodotti Processo Variazioni incrementali Miglioramento di processo per il nuovo prodotto Nuovo Processo Stabilire una cadenza legata al mercato Pianificazione tirata dagli eventi (esempio) 9 Eventi Chiave Fissati dal Mng 8 7 Kick 6 5 3 4 Prototipo Off 2 1 0 Beta Prodotto Release Finale Gestione degli interrupt -> differiti alla sessione di scoping Manufacturing Acquisti Sist Inf Reflection Scoping & reflection Scoping & reflection Scoping & reflection Scoping & reflection Scoping & reflection Scoping & reflection Test Labs Scoping & reflection Engineering #3 Scoping & reflection Engineering #2 PLANNING (VSM) Engineering #1 Gestire il flusso delle attivita` • Ogni attivita` che non porta alla realizzazione di HW/SW o produce conoscenza usabile ed utile deve essere eliminata (MUDA) o ridefinita in modo che lo faccia • La cadenza dei progetti e la definizione degli eventi pull, assieme alla gestione degli interrupt, consente di – eliminare problemi di sovraccarico (MURI) delle persone e di allungamento dei tempi legati ai tempi di reazione delle stesse – Eliminare problemi di variabilita` nella domanda dell’impiego delle persone (MURA) bilanciando il carico nel progetto e tra progetti paralleli • Il SBCE aiuta nella gestione dei cicli di attivita`, supportando la possibilita` di ridurre il numero di cicli di apprendimento e sviluppo se necessario pur mantenendo il committment verso una soluzione coerente con la vision del CE e le esigenze del cliente Riepilogo Set Based Chief Engineer Concurrent Engineering More Profitable Operational Processes to Customer Value Pianificazione Pull Ispirato da: Ward – Lean Product and Process Development Team di Esperti Sommario • • • • Perche` Toyota ? Il Sistema Lean L’innovazione dei prodotti Per finire ... ... Un aneddoto Nell’antica Grecia, un Giovane che andava ad Atene incontro` un Saggio … “Quanto ci vuole per arrivare ad Atene?” chiese il Giovane … “Cammina! Cammina!” fu la risposta decisa del Saggio. Il Giovane riprese la sua strada un po` contrariato ma non appena ebbe fatto 20 passi il Saggio gli urlo’: “2 Ore!” Con disappunto il Giovane torno` indietro e chiese: “Perche` non me lo hai detto subito?” “Avevo bisogno di vedere come camminavi per poterti dire in quanto tempo saresti arrivato…” il Saggio rispose Tratto da: Reinersten, Smith – Developing Products in Half the Time Riferimenti - produzione Libri • Womack, Jones - Lean Thinking - Simon & Schuster • Liker - The Toyota Way – Mc Graw Hill • Ohno – Lo spirito Toyota – Einaudi • Womack, Jones, Roos – The machine that changed the world – HarperPerennial • Galgano – Le tre rivoluzioni – Guerini e Associati • Bonfiglioli – Pensare Snello, Lean Thinking alla maniera italiana – Franco Angeli Articoli • James P. Womack and Daniel T. Jones, Beyond Toyota: How to Root Out Waste and Pursue Perfection, Harvard Business Review, September-October 1996 • Steven Spear and H. Kent Bowen, Decoding the DNA of the Toyota Production System, Harvard Business Review, September-October 1999 • Steven J. Spear, Learning to Lead at Toyota, Harvard Business Review, May 2004 • R. Eugene Goodson, Read a Plant – Fast, Harvard Business Review, May 2002 Internet • www.lean.org -> il sito di riferimento del Lean Enterprise Institute • www.leanuk.org -> molto materiale sulla applicazione nella Sanita` / Ospedali • www.artoflean.com Riferimenti - progettazione Libri • Ward – Lean Product and Process Development – Lean Enterprise Institute • Reinertsen, Smith – Developing Products in Half the Time – John Wiley & Sons • Morgan, Liker - The Toyota Product Development System: Integrating People, Process And Technology – Productivity Press • Liker - The Toyota Way – Mc Graw Hill • Poppendieck – Lean Software Development – Addison Wesley • May – The Elegant Solution – Free Press • Hideshi Itazaki - The Prius that Shook the World – How Toyota Developed the world’s mass production hybrid vehicle Articoli • A. Ward et alii, The Second Toyota Paradox: How Delaying Decisions Can Make Better Car Faster, Sloan Management Review/Spring 1995 • D. Sobek II et alii, Another Look at How Toyota Integrates Product Development, Harvard Business Review – JulyAugust 1998 • D. Sobek II et alii, Toyota’s Principles of Set-Based Concurrent Engineering, Sloan Management Review/Winter 1999 Internet • www.lean.org -> interessante webinar e slide sul Lean Product Development di Sobek • http://www.poppendieck.com/ -> per il software • http://video.google.com/videoplay?docid=-5105910452864283694 (Poppendieck) -> per il software • http://video.google.com/videoplay?docid=-7230144396191025011 (Scrum) -> per il software Un primo percorso di lettura per PM (*) Produzione Progettazione Womack, Jones Lean Thinking Reinertsen, Smith - Developing Products in Half the Time (**) Liker - The Toyota Way Ward – Lean Product and Process Development Morgan, Liker - The Toyota Product Development System Note: (*) la conoscenza delle metodologie di produzione e` una utile base per la comprensione delle metodologie di progettazione (**) un classico sulla progettazione in contesti di “Time Based Competition” anche se non cita direttamente le metodologie di Lean Product Development