FASCICOLO DELLE PROCEDURE

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FASCICOLO DELLE PROCEDURE
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
Polo Qualità Di
Napoli
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
INDICE DEL FASCICOLO DELLE PROCEDURE E DEGLI ALLEGATI
Procedura 01
Gestione ed organizzazione della documentazione rif. Cap. 6
Procedura 0 2
Gestione ed organizzazione delle registrazioni rif. Cap. 6
Procedura 0 3
Gestione audit interni rif. Cap. 8
Procedura 0 4
Tenuta sotto controllo delle non conformità rif. Cap. 8
Procedura 0 5
Azioni preventiva e correttive rif. Cap. 8
Allegato 1
Mappa dei processi all. cap. 5
Allegato 2
Organigramma all. cap. 5
Allegato 3
Mansionario all. cap. 7
Allegato 4
Lettera d’incarico all. cap. 7
Allegato 5
Matrice di responsabilità all. cap. 7
Allegato 6
Patto Educativo di Corresponsabilità all. cap. 7
Allegato 7
Contratto formativo all. cap. 7
Allegato 8
Carta dei servizi all. cap. 7
Allegato 9
Funzionigramma all. cap. 7
Procedura 07
Gestione della documentazione didattica
Procedura 08
Pianificazione e controllo attività didattica all. cap. 7
Procedura 09
Sviluppo e gestione del Piano Offerta Formativa
Procedura 06
Stesura del Piano di Miglioramento rif. Cap. 9
Allegato 10
Format per il piano di Miglioramento all. cap. 9
Procedura 10
Gestione della comunicazione interna ed esterna rif. Cap. 6
Procedura 11
Accertamento e Gestione Bes rif. Cap. 4
1
3
5
8
10
11
14
15
19
20
20
21
22
28
35
37
42
47
50
56
59
PROCEDURA OPERATIVA 01
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
Rif. Cap. 6
SCOPO. Lo scopo di questa procedura è descrivere le modalità utilizzate per tenere sotto controllo i
documenti e i dati che hanno relazione con il SGQ, al fine di assicurarne la disponibilità e
l’aggiornamento tramite l’ eliminazione delle copie superate. Il Sistema di controllo della
documentazione deve consentire di: identificare la documentazione presente, il relativo stato di
aggiornamento e le responsabilità di elaborazione, verifica ed approvazione; identificare le persone o le
funzioni cui ogni documento va o è stato distribuito; definire gli elementi caratteristici di un documento e
le attività necessarie per la sua emissione; definire i criteri di gestione delle modifiche; assicurare che
vengano utilizzate solo edizioni aggiornate dei documenti.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE. La procedura si applica alla gestione dei documenti che hanno
attinenza al Sistema Gestione Qualità. Si distinguono in documenti prescrittivi del Sistema Qualità e
documenti di Registrazione della Qualità. Per documenti prescrittivi si intendono quei documenti che
descrivono il Sistema Gestione Qualità e definiscono, le modalità operative con cui sono svolte le diverse
attività. Comprendono tutti quei documenti che sono utilizzati per implementare e mantenere il Sistema
Gestione Qualità: - La documentazione descrittiva del Sistema Qualità (Manuale Sistema Qualità,
Procedure Operative, Istruzioni Operative) - Le leggi, norme e standard di origine esterna utilizzati come
riferimento per lo svolgimento di tutte le attività dell’I.C.
I documenti di Registrazione della Qualità sono quelli che attestano il raggiungimento della Qualità
richiesta e l’effettiva applicazione del Sistema Qualità, fornendone evidenza oggettiva. Questi documenti
attestano esecuzione delle seguenti attività:
 riesami del Sistema Qualità
 riesame dei requisiti del servizio
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
1
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 gestione delle risorse
 pianificazione e gestione dei processi
 controllo processi
 valutazione dei fornitori
 trattamento non conformità e azioni correttive e preventive
 verifiche ispettive interne.
3. RESPONSABILITÀ. Le responsabilità nella gestione dei documenti sono definite alla sezione 4 del
Manuale della qualità.
4. DESCRIZIONE DELLA ATTIVITÀ. Ogni documento prescrittivo del sistema qualità viene
identificato con un cartiglio indicante la data e lo stato di revisione, la codifica indicante la natura del
documento, la firma di chi lo ha redatto e di chi lo ha verificato ed approvato.
Elementi identificativi di un documento
1. Codice numerico o alfanumerico che identifichi univocamente il documento.
2. Titolo del documento.
3. Data ultima di revisione e indice di revisione.
4. Numero sequenziale e totale delle pagine.
Vengono, inoltre, osservate le seguenti prescrizioni:
 per documenti elaborati al computer deve esistere almeno una copia cartacea;
 è necessario predisporre un elenco di distribuzione del documento originale e dei successivi
aggiornamenti;
 vanno ritirati tutti i documenti superati;
 per le copie in bianco residue è prevista la distruzione.
Le codifiche utilizzate sono le seguenti: - Manuale della Qualità = MQ - Procedure = P + numero
progressivo - Schede di Registrazione = titolo del documento
Tutti i documenti del sistema qualità, vengono formalmente redatti dal Responsabile della Qualità,
eventualmente su bozza fornita dalla persona proponente. Tutti i documenti di carattere prescrittivo sono
formalmente approvati, tramite firma, dal Dirigente Scolastico.
Tutti i documenti di tipologia principale (Manuale Qualità, Procedure, modulistica, istruzioni, etc.), prima
della loro emissione, devono essere soggetti ad un iter di stesura, verifica ed approvazione. Evidenza di
questi passaggi deve essere data attraverso le firme, riportate sulla prima pagina del documento a piè di
pagina, di chi ha redatto il documento, di chi lo ha verificato, di chi lo ha approvato ed infine la data di
approvazione. Tutti i documenti di tipologia principale sono documenti in continua evoluzione, pertanto
possono essere corretti, adattati, rivisti al fine di migliorare continuamente l’efficienza del sistema. Le
modalità relative al loro aggiornamento e riapprovazione, sono del tutto simili a quelle relative alla prima
emissione; le responsabilità di redazione dell’aggiornamento, di verifica e di approvazione sono quelle
identificate per la prima emissione. Tutte le modifiche saranno riportate sulla prima pagina di ogni
documento in una tabella appositamente predisposta che riporta: la data delle modifiche, il documento
modificato, l’indice di revisione, la descrizione delle modifiche ed eventuali riferimenti. Ogni qualvolta
un documento viene modificato si dovrà provvedere al ritiro dei documenti superati, alla loro
sostituzione, e si dovrà assicurare che siano presenti solo versioni aggiornate. L’aggiornamento del
documento, oltre ad essere segnalato sul documento stesso, viene anche segnalato sull’elenco generale dei
documenti. Le riunioni in cui vengono prese decisioni che influenzano la qualità vanno verbalizzate. Il
responsabile qualità conserva una copia di tutti i documenti del SGQ e mantiene aggiornato il loro stato di
revisione.
Molti documenti di registrazione, richiamati anche nelle procedure, sono di origine esterna, in quanto
provengono da altri enti, quali il MIUR, la Direzione Scolastica Regionale ecc. Questi documenti, quando
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
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necessario, sono comunque citati all’interno delle procedure di riferimento. Per quanto riguarda la
gestione dei documenti di origine esterna, l’aggiornamento legislativo è garantito direttamente dal MIUR
e dalla Direzione Scolastica Regionale che, ognuno per le parti di propria competenza inviano sia in
forma cartacea che informatica leggi, circolari e disposizioni. La direzione amministrativa raccoglie
inoltre pubblicazioni e riviste di approfondimento sui temi di particolare importanza. Tutta la
corrispondenza cartacea proveniente dall’esterno è gestita dall’ufficio protocollo ed è conservata
nell’archivio di segreteria. La distribuzione della documentazione esterna agli interessati è fatta su
indicazione del Dirigente Scolastico e del DSGA, in funzione dei diversi compiti e responsabilità
assegnati. Nella tabella sono indicate responsabilità e modalità di gestione nelle diverse fasi:
Tipo di posta
Ritiro
Cartacea
All’Ufficio
Postale due/tre
volte
a
settimana
Giornaliero
Elettronica: a)
inter net b)
intra net
Fax
All’occasione
All’occasione
A mano
Apertura
ricevimento
Da parte del
DS
o
suo
espresso
delegato
Responsabili e
ufficio
protocollo
Addetto
al
centralino
Destinatario
Registrazione
Destinazione
Ufficio
Protocollo
Conservazione
Archivio di segreteria
Originale Agli atti
Ufficio protocollo
Ufficio protocollo
Ufficio protocollo
Se necessario come
sopra
5. INDICATORI DI PROCESSO. Realizzare un’organizzazione che abbia il pieno controllo sulle
componenti umane, tecniche e gestionali che determinano la Qualità dei processi e dei servizi; assegnare
in maniera chiara ed inequivocabile ruoli, mansioni e responsabilità; migliorare l’organizzazione.
6. RIFERIMENTI. Manuale della Qualità, UNI EN ISO 9004: 2009
7.ARCHIVIAZIONI. L’elenco dei documenti della qualità, relativamente ai documenti di registrazione,
riporta i tempi ed i luoghi di archiviazione. L’archiviazione è a cura del responsabile di ogni singola
attività che cura anche la loro eliminazione alla fine del tempo di conservazione previsto.
8. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI. Cfr. capitolo 3 del Manuale della Qualità.
9. ALLEGATI. ALLEGATO: Lista di Distribuzione Documenti
PROCEDURA OPERATIVA 02
GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE REGISTRAZIONI
Rif. Cap. 6
1.Scopo. La procedura definisce e descrive il processo relativo alla gestione delle registrazioni di
principale importanza ai fini della Qualità, con l’obiettivo di assicurare che le registrazioni siano
predisposte e conservate per fornire evidenza della conformità ai requisiti e dell’efficace funzionamento
del SGQ. Il termine "registrazione" identifica e comprende qualunque tipo di registro, schema, modulo,
ecc. che descriva, definisca, documenti o certifichi le attività compiute ed i relativi risultati ottenuti. Il
Sistema di controllo delle registrazioni deve consentire di:
 identificare i documenti di registrazione presenti nell’istituto e il relativo stato di aggiornamento
 curare l’archiviazione dei documenti di registrazione
 assicurare la loro protezione
 assicurare la loro reperibilità
 definire la durata della conservazione delle registrazioni e la modalità di eliminazione.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
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2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura definisce e descrive il processo relativo alla gestione
delle registrazioni di principale importanza ai fini della Qualità. Il termine "registrazione" identifica e
comprende qualunque tipo di registro, schema, modulo, che descriva, definisca, documenti o certifichi le
attività compiute ed i relativi risultati ottenuti. Il Sistema di controllo delle registrazioni e questa
procedura hanno l’obiettivo di assicurare che le registrazioni siano predisposte e conservate per fornire
evidenza della conformità ai requisiti e dell’efficace funzionamento del Sistema di Gestione per la
Qualità.
Il Sistema di controllo delle registrazioni deve consentire di:
 identificare i documenti di registrazione presenti nell’istituto e il relativo stato di aggiornamento
 curare l’archiviazione dei documenti di registrazione
 assicurare la loro protezione
 assicurare la loro reperibilità
 definire la durata della conservazione delle registrazioni e la modalità di eliminazione.
La procedura si applica alla gestione dei documenti che hanno attinenza al Sistema Gestione Qualità. Si
distinguono in documenti prescrittivi del Sistema Qualità e documenti di Registrazione della Qualità. Per
documenti prescrittivi si intendono quei documenti che descrivono il Sistema Gestione Qualità e
definiscono, in conformità alle norme, le modalità operative con cui sono svolte le diverse attività.
Comprendono tutti quei documenti che sono utilizzati per implementare e mantenere il Sistema Gestione
Qualità: - La documentazione descrittiva del Sistema Qualità (Manuale Sistema Qualità, Procedure
Operative, Istruzioni Operative) - Le leggi, norme e standard di origine esterna utilizzati come riferimento
per lo svolgimento di tutte le attività dell’IC. I documenti di Registrazione della Qualità sono quelli che
attestano il raggiungimento della Qualità richiesta e l’effettiva applicazione del Sistema Qualità,
fornendone evidenza oggettiva. Questi documenti attestano esecuzione delle seguenti attività: - riesami
del Sistema Qualità - riesame dei requisiti del servizio - gestione delle risorse - pianificazione e gestione
dei processi - controllo processi - valutazione dei fornitori - trattamento non conformità e azioni correttive
e preventive - verifiche ispettive interne.
3.RESPONSABILITÀ. Le responsabilità nella gestione della registrazione dei documenti della qualità è
compito del RSQ.
4. DESCRIZIONE DELLA ATTIVITÀ. Tra i documenti di Istituto ed i documenti operativi, devono
essere individuati tutti quelli che, possono essere considerati "documenti di registrazione della qualità".
Tali documenti vanno riportati nell'apposito elenco predisposto. L'elenco dei documenti di registrazione
della qualità è un documento dinamico che va aggiornato e completato parallelamente all'evolversi del
Sistema Qualità. L'individuazione dei documenti di registrazione della qualità, il loro inserimento nel
relativo elenco e la gestione dell'elenco stesso, sono di competenza del Responsabile Qualità. La gestione
delle eventuali modifiche o aggiornamenti dei documenti su cui si effettuano registrazioni della qualità
avviene secondo quanto prescritto dalla procedura n.2. Il RSQ si soccupa, coinvolgendo le funzioni
strumentali appositamente individuate, di costruire un sistema di salvataggio dei dati in formato
elettronico, così da consentire anche un’archiviazione più lunga nel tempo dei documenti.
5. INDICATORI DI PROCESSO. -Rintracciabilità e identificabilità dei documenti.
6. RIFERIMENTI. • Manuale della Qualità, UNI EN ISO 9004: 2009
7.ARCHIVIAZIONI. Tutti i documenti di registrazione della qualità vanno conservati e tenuti a
disposizione per un tempo almeno pari a quello definito nell'indice dei documenti di registrazione della
qualità; scaduto tale termine si stabilirà, caso per caso, quali dei suddetti documenti saranno ulteriormente
conservati. Tutti i documenti devono essere conservati presso gli Uffici di Segreteria
8. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI. Cfr. capitolo 3 del Manuale della Qualità.
Procedura Operativa 03
GESTIONE AUDIT INTERNI
Revisione marzo 2015 Rif. Cap. 8
INDICE
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
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Data
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1.
2.
3.
SCOPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
RESPONSABILITÀ
4.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
4.1
Pianificazione degli Audit
4.2
Preparazione degli Audit
4.3
Esecuzione degli Audit
4.4
Documentazione
5.
6.
7.
8.
9.
Polo Qualità Di
Napoli
5
INDICATORI DI PROCESSO
RIFERIMENTI
ARCHIVIAZIONE
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
ALLEGATI
1.
SCOPO
Mediante questa procedura ci si propone di:

definire le modalità di svolgimento degli Audit interni, intesi non come “verifiche fiscali”, ma
come momenti di collaborazione e di scambio di informazioni tra i vari settori
dell’organizzazione e finalizzati a:
- verificare qualitativamente l’organizzazione messa in atto all’interno del SGQ;
- valutare l’impostazione e gestione dei vari processi primari e di supporto dell’organizzazione
scolastica;
- rilevare punti di forza e “buone pratiche” ;
- individuare aree e opportunità di miglioramento;
- intraprendere le opportune strategie di miglioramento ( vedi PO 05 “Azioni correttive e
preventive” )

assicurare che gli Audit interni siano accuratamente pianificati e che il loro esito sia
documentato e pubblicizzato.
2.
CAMPO APPLICAZIONE
La procedura è applicabile a tutti gli Audit interni della qualità ed alla gestione delle non conformità che
ne derivano. Per Audit si intende un processo sistematico, indipendente e documentato per verificare le
attività inerenti il Sistema Qualità, i risultati ottenuti e se quanto predisposto viene attuato efficacemente e
risulta idoneo al conseguimento degli obiettivi. In particolare, si ritiene indispensabile un giusto
bilanciamento tra l’attenzione agli aspetti procedurali (documentazione) e l’osservazione dei fatti concreti
e sostanziali.
3.
RESPONSABILITÀ
Il DS ha la responsabilità di:
 autorizzare gli audit;
 pianificarli e monitorarne la gestione con la collaborazione del RQS;
 valutarne i risultati come elementi di ingresso del Riesame;
 intraprendere con la collaborazione del RQS e del Gruppo di Pianificazione le opportune
strategie di miglioramento ( vedi PO 05 “Azioni correttive e preventive”).
Il Responsabile Qualità Scuola, in accordo con il DS, ha la responsabilità di:
 definire il piano annuale degli audit interni;
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


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definire gli obiettivi specifici di ciascun audit;
assicurare la formazione degli auditor interni;
costituire i gruppi di audit;
curare i rapporti con i responsabili dei settori e con i gruppi.
Il Gruppo di audit, coordinato da un Responsabile ( Team Leader) ha il compito di:
 elaborare, in accordo con il DS e il RQS, le liste di riscontro;
 programmare nei dettagli, notificare e coordinare l’Audit;
 annotare tutte le osservazioni inerenti la verifica condotta;
 curare la stesura del rapporto finale.
6
Tutto il personale ha il compito di collaborare fattivamente con i gruppi di Audit.
4. PROCEDURA
4.1 Pianificazione degli Audit
Ogni anno il DS, con la collaborazione del RQS, predispone un piano degli Audit e ne invia copia a tutto
il personale coinvolto.
E' possibile indire Audit straordinari quando:
 si sono verificati sostanziali mutamenti organizzativi,
 si ritiene vi siano condizioni pregiudizievoli la qualità,
 vi sia stata una modifica sostanziale alle procedure,
 si ritiene necessario verificare l'applicazione e l’efficacia di strategie di miglioramento attuate.
Gli audit straordinari sono indetti a discrezione del DS e si svolgono nello stesso modo previsto per quelli
programmati.
Il DS, coadiuvato dal RQS, dopo aver definito gli ambiti e gli obiettivi di ciascun audit, le funzioni/settori
da visitare e le persone da contattare, nomina i Team Leader e costituisce i gruppi.
Tutto il personale che esegue gli Audit deve essere opportunamente formato o mediante la frequenza di
un corso o mediante autoformazione/ affiancamento. In particolare, la formazione specifica per il ruolo
deve comprendere la capacità di interpretare norme relative al SGQ, la conoscenza della gestione per
processi e degli strumenti per la gestione del miglioramento e la conoscenza delle tecniche di gestione
degli Audit. Nessuno può effettuare Audit in un settore di cui è diretto responsabile.
4.2
Preparazione degli Audit
Prima di iniziare la verifica, il gruppo, coordinato dal Team Leader, compie le seguenti attività
preparatorie:
 esamina la documentazione esistente, da reperire, da preparare o da aggiornare ( procedure,
istruzioni, rapporti di audit );
 elenca, in accordo con il DS e il RQS, i punti più importanti da verificare ( lista di riscontro);
 programma nei dettagli l’audit e lo notifica al personale coinvolto.
Il gruppo articolerà la lista di riscontro in una serie di elementi/aspetti da analizzare, assicurando che la
sequenza segua uno schema logico, il numero sia adeguato a coprire tutto il campo di indagine, la forma
utilizzata permetta di raccogliere elementi di valutazione oggettiva. In particolare sono considerati aspetti
da valutare:
 la gestione dei documenti;
 lo svolgimento delle attività secondo quanto stabilito nei documenti;
 i criteri adottati per la pianificazione delle attività specifiche;
 le modalità di registrazione delle attività;
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
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Data
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
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i criteri di gestione degli indicatori di prestazione, delle azioni di miglioramento, dei processi
di comunicazione.
4.3 Esecuzione degli Audit
L’esecuzione dell’Audit avviene in quattro fasi:
 riunione iniziale
 valutazione
 pre-riunione finale
 riunione finale.
La riunione iniziale prevede la presentazione tra le parti, chiarimenti sulle finalità, l’oggetto e le modalità
di esecuzione e uno scambio di informazioni su eventuali attività in corso.
Nella fase della valutazione il Gruppo di audit deve individuare e documentare sia gli aspetti positivi che
quelli negativi, approfondire le eventuali criticità e, in ogni caso, non può proporre azioni correttive. Gli
auditor sono, inoltre, tenuti ad agire con logiche di buon senso e con professionalità e a seguire alcune
regole di comportamento:
 stabilire un buon rapporto con le persone contattate;
 avere padronanza dei tempi e dei temi delle verifiche;
 ascoltare con attenzione gli interlocutori;
 non assumere atteggiamenti da esperto;
 assumere atteggiamenti pazienti, controllati, ma decisi;
 evitare critiche verso le persone e l’organizzazione.
Nella pre-riunione finale si riesaminano i risultati rispetto agli obiettivi prefissati, si condividono i risultati
all’interno del Gruppo, si elencano gli aspetti positivi e le criticità da presentare nel corso della riunione
finale, si verifica la completezza delle evidenze oggettive raccolte e si ripartiscono, se necessario, i
compiti che ciascun componente dovrà svolgere durante la riunione finale.
Il Team Leader coordina la riunione finale, introduce gli argomenti e presenta i risultati dell’audit.E’
preferibile illustrare dapprima i punti di forza rilevati durante la verifica e poi le criticità. E’ bene anche
sottolineare eventuali “buone pratiche” riscontrate nei processi esaminati.
4.4
Documentazione
Sulla base dei risultati della verifica il Team Leader redige il "Rapporto di Audit" (Mod. RAu) che
contiene:
-luogo e data dell’audit,
-identificazione del processo sottoposto a verifica,
-nominativi degli auditor,
-nominativi delle persone contattate,
-descrizione dello scopo dell’audit,
-documenti di riferimento,
-sommario delle risultanze,
-descrizione dettagliata dei rilievi emersi .
Il rapporto di Audit viene firmato sia dal Team Leader sia dal responsabile dell’area verificata.
I "Rapporti di Audit" sono esaminati dal DS come elemento in ingresso del Riesame della Direzione e
sono conservati dal RQS per almeno 3 anni.
Sulla base del rapporto di Audit il DS predispone con la collaborazione del Gruppo di Pianificazione,
coordinato dal RQS, strategie di miglioramento in accordo alla procedura PO 05 “Azioni correttive e
preventive”.
5. INDICATORI DI PROCESSO
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
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Numero dei processi sottoposti a verifica
Numero delle check list prodotte
Numero delle interviste condotte
6. RIFERIMENTI
Manuale della Qualità, Cap. 8 – Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
8
7. ARCHIVIAZIONI
I "Rapporti di Audit" sono conservati dal RQS per almeno 3 anni.
8. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
Manuale della Qualità, Capitolo 3 – Terminologia e abbreviazioni
9. ALLEGATI
Chek-list
Rapporto di audit
PROCEDURA OPERATIVA 04
TENUTA SOTTO COMTROLLO DELLE NON CONFORMITA’
Rif. Cap. 8
1. SCOPO. Lo scopo di questa procedura è di assicurare la corretta gestione delle Non Conformità
riguardanti tutti i servizi erogati dall’Istituto, l’andamento della vita scolastica ed il mantenimento del
Sistema Qualità.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE. La presente procedura si applica a tutte le attività contemplate nel
sistema qualità dell’Istituto.
4. RESPONSABILITÀ.
ATTIVITA’
Individuazione problema
Trattamento Non Conformità
Verifica Risoluzione problema
Raccolta e valutazione dati
RESPONSABILITA’
Tutte le funzioni interessate
RGQ e funzioni interessate
RGQ
RGQ
5 DESCRIZIONE DELLA ATTIVITÀ.
Gestione delle Non Conformità. Le Non Conformità possono avere provenienze interna e/o esterna.
Le N.C. Interne si dividono in:
Non conformità di sistema
Le Non Conformità di Sistema scaturiscono dal non conforme adempimento del Sistema Qualità; esse
possono essere di varia natura come ad esempio utilizzo errato dei documenti, non rispetto di norme o di
procedure organizzative.
Non conformità di servizio: Per Non Conformità di Servizio si intendono quelle derivate dalla esecuzione
errata di servizi che vanno a discapito della soddisfazione degli utenti. Sono, in generale, Non Conformità
relative alla esecuzione delle attività ed a problemi, anche non previsti, derivanti da tale esecuzione.
Non conformità di materiali: Non Conformità di Materiali sono quelle che si determinano quando un
materiale impiegato o da consegnare all’utente non è conforme ai requisiti specificati, per motivi
imputabili all’Istituto.
Le N.C. esterne si dividono in:
Non conformità di servizio e di materiali causate dai fornitori.
FASI
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Reclami provenienti dalle parti interessate.
Qualora si tratti di non conformità, interne o esterne, relative a materiali e beni fisici, le attività idonee
alla risoluzione del problema possono essere:
Lo scarto del prodotto
Il declassamento del prodotto
Il ripristino del prodotto
L’utilizzo del prodotto tal quale
Restituzione del prodotto al fornitore
Il trattamento del prodotto non conforme viene documentato nel modulo “Segnalazione dei problemi”.
Dal punto di vista operativo le attività sono condotte secondo lo schema seguente:
 Tutte le persone operanti nell’Istituto possono segnalare la presenza di un problema o di una non
conformità relativamente all’andamento delle attività.
 La non conformità, riportata nel modulo “Segnalazione dei problemi”, deve pervenire
tempestivamente al RSQ, che la valuta insieme alla persona che l’ha segnalata e che interpella, se
necessario, altre funzioni dell’Istituto.
 Il RSQ cura, direttamente o tramite le funzioni coinvolte, la risoluzione della non conformità, ne
trascrive l’esito e verifica, se necessario, l’effettiva attuazione di quanto predisposto.
Nei casi in cui:
 la non conformità è particolarmente grave o comunque tale da desiderare l’assoluta certezza che essa
non si verifichi più;
 la non conformità è ricorrente, e quindi si suppone che ci siano delle precise cause di fondo che la
generano;
il RGQ pianifica una azione correttiva, coinvolgendo, in funzione della sua portata il DS, il DSGA ed i
responsabili delle funzioni interessate.
L’azione correttiva è volta ad eliminare le cause delle NC ed è descritta nella Procedura AZIONI
CORRETTIVE E PREVENTIVE
6. INDICATORI DI PROCESSO. Tenuta sotto controllo dei problemi per una loro tempestiva
risoluzione.
7.RIFERIMENTI. Manuale della Qualità,Capitolo 8, Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
8. ARCHIVIAZIONI. L’archiviazione della documentazione del Riesame è a cura del RSQ che, di
concerto con il DS, stabilisce di custodire una copia in cartaceo presso l’Ufficio di Segreteria ed una
copia in formato elettronico è custodita personalmente dal RSQ.
9. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI. Cfr. capitolo 3 del Manuale della Qualità
PROCEDURA OPERATIVA 05
AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE
Rif. Cap. 8
1. SCOPO. Questa procedura descrive le modalità adottate per la gestione delle azioni correttive e/o
preventive, al fine di eliminare o prevenire le cause di possibili non conformità.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica a tutte le attività contemplate nel
sistema qualità dell’Istituto.
3.RESPONSABILITÀ.
ATTIVITÀ
Individuazione problema
RESPONSABILE
Tutte le funzioni interessate
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
9
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Raccolta e valutazione dati
Individuazione Azioni Correttive, Preventive e di
Miglioramento
Verifica efficacia delle Azioni Correttive e Preventive
Polo Qualità Di
Napoli
RGQ
RGQ Dirigente scolastico, DSGA
RGQ
4. DESCRIZIONE DELLA ATTIVITÀ. Dal punto di vista operativo le attività sono condotte secondo
lo schema seguente:
 Tutte le persone operanti nell’Istituto possono segnalare la presenza di un problema o di una non
conformità relativamente all’andamento delle attività.
 La non conformità, riportata nel modulo “Segnalazione dei problemi”, deve pervenire
tempestivamente al RSQ, che la valuta insieme alla persona che l’ha segnalata e che interpella, se
necessario, altre funzioni dell’Istituto.
 Il RSQ cura, direttamente o tramite le funzioni coinvolte, la risoluzione della non conformità, ne
trascrive l’esito e verifica, se necessario, l’effettiva attuazione di quanto predisposto.








Nei casi in cui:
la non conformità è particolarmente grave o comunque tale da desiderare l’assoluta certezza che essa
non si verifichi più;
la non conformità è ricorrente, e quindi si suppone che ci siano delle precise cause di fondo che la
generano;
il RGQ pianifica una azione correttiva, coinvolgendo, in funzione della sua portata il DS, il DSGA ed
i responsabili delle funzioni interessate. L’azione correttiva è volta ad eliminare le cause delle NC e
si articola nelle seguenti fasi:
Analisi della non conformità ed individuazione delle cause che l’hanno generata.
Analisi delle cause individuate.
Scelta dell’azione correttiva da adottare.
Esecuzione dell’azione correttiva e verifica della sua corretta attuazione.
Valutazione dopo un tempo prestabilito dell’efficacia dell’azione intrapresa.
Tipiche azioni correttive sono ad esempio: la modifica di una procedura o di un comportamento, la
pianificazione di un intervento di formazione, l’eliminazione di un fornitore. Una azione correttiva
può essere data anche dalla combinazione di più attività. Le azioni correttive, il cui avvio è registrato
dal RGQ, sono poi registrate e chiuse, sempre ad opera del Responsabile Qualità in ELENCO
AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE. Le azioni correttive intraprese nel corso dell’anno
devono essere riportate e discusse in sede di riesame della direzione.
Azioni Preventive. Le azioni preventive, a differenza di quelle correttive, non partono da una non
conformità in atto o comunque già segnalata, ma dalla valutazione che una non conformità si possa
verificare. Una azione preventiva tipica nasce ad esempio dal venire a conoscenza di un possibile
problema dall’esterno o dalla rilevazione di una tendenza in atto che potrebbe sfociare in problemi
più gravi. Per le azioni preventive non esiste uno specifico modulo in quanto esse possono essere
estremamente varie nella loro natura e nella loro conduzione. In ogni caso:
 Tutte le persone possono segnalare al RGQ il possibile sorgere di problemi.
 il RGQ pianifica una azione preventiva, coinvolgendo, in funzione della sua portata il DS, il DSGA
ed i responsabili delle funzioni interessate.
L’azione correttiva è volta ad eliminare le cause della potenziale NC e si articola nelle seguenti fasi:
 Analisi delle cause della possibile Non Conformità.
 Scelta dell’azione preventiva da adottare.
 Esecuzione dell’azione pianificata e verifica della sua corretta attuazione.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
10
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Valutazione dopo un tempo prestabilito dell’efficacia dell’azione intrapresa.
Le azioni preventive sono registrate e chiuse, ad opera del Responsabile Qualità, nell’ELENCO AZIONI
CORRETTIVE E PREVENTIVE. Le azioni preventive intraprese nel corso dell’anno devono essere
riportate e discusse in sede di riesame della direzione.
5. INDICATORI DI PROCESSO. Tenuta sotto controllo dei problemi per una loro tempestiva
risoluzione.
6. RIFERIMENTI. Manuale della Qualità, Capitolo 8, Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
7. ARCHIVIAZIONI. L’archiviazione della documentazione del Riesame è a cura del RSQ che, di
concerto con il DS, stabilisce di custodire una copia in cartaceo nella cassaforte dell’Ufficio del DS ed
una copia in formato elettronico è custodita personalmente dal RSQ.
8.TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI. Cfr. capitolo 3 del Manuale della Qualità 9.
ALLEGATI. ALLEGATO: Lista di Distribuzione Documenti Segnalazione problemi. Elenco Azioni
Correttive e Preventive.
ALLEGATO 1
MAPPA DEI PROCESSI
All. cap. 5
MACROPROCESSO
OFFERTA
FORMATIVA
QUALITA’
PROCESSO
Pianificazione
realizzazione
gestione
Pianificazione
SGQ
Gestione
dispositivi
monitoraggio
Gestione delle
risorse
Realizzazione
del prodotto
Pianificazione
miglioramento
SUPPORTO DOCENTI
E
DIDATTICA
Controllo
e
revisione
pianificazione
realizzazione
gestione
LIVELLO DI PROCESSO
Analisi bisogni formativi
Elaborazione Pof e Pa Progettazione azione didattica e
formativa
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
Progettazione
Misurazione
soddisfazione utente
Monitoraggio e misurazione
del servizio erogato
gestione risorse umane
e strumentali
Erogazione del servizio
Raccolta
Documentazione
comunicazione
Analisi dati e revisione
aggiornamento archivio dati
Raccolta bisogni professionali
Organizzazione e
divulgazione materiali didattici
Supporto ai docenti
Analisi misurazione e controllo
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
11
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
COMUNICAZIONE
pianificazione
realizzazione
gestione
SICUREZZA
pianificazione
utilizzazione
gestione
PIANO INTEGRATO
D’ISTITUTO
pianificazione
realizzazione
gestione
SOSTEGNO ED
INTEGRAZIONE
ORIENTAMENTO E
CONTINUITA’
ORGANIZZAZIONE
DEL
PERSONALE
pianificazione
realizzazione
gestione
pianificazione
realizzazione
gestione
pianificazione
realizzazione
gestione
pianificazione
realizzazione
GESTIONE
PROGRAMMA
ANNUALE
gestione
INVENTARI
ACQUISTI
INFORMATICA
E SITO WEB
ED
pianificazione
realizzazione
gestione
pianificazione
realizzazione
PARTNERSHIP
gestione
pianificazione
realizzazione
Polo Qualità Di
Napoli
dello stato della qualità
Raccolta dati
Elaborazione della
comunicazione
divulgazione
Analisi misurazione e controllo
dello stato della qualità
Raccolta dati per la
prevenzione e protezione
Manutenzione degli spazi
scolastici
Analisi misurazione e controllo
dello stato della qualità
Raccolta dati e bisogni per
l’autodiagnosi
Pianificazione moduli per il
miglioramento delle
competenze
Analisi misurazione e controllo PER
L’AUTOVALUTAZIONE E IL MIGLIORAMENTO
dello stato della qualità
Organizzazione sostegno ed integrazione del servizio
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
Raccolta dati ed analisi
pianificazione
Gestione processi relativi all’utenza
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
Protocollo e comunicazioni
Gestione amministrativa del personale Iscrizioni ed
archiviazioni Erogazione servizi
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
Reperimento risorse in relazione ai bisogni formativi
Progettazione
attività
curricolari
e
di
ampliamento/arricchimento Attività Laboratoriali
Analisi misurazione e controllo
dello stato della qualità
Analisi raccolta e inventario dei materiali
Approvvigionamento ed acquisto materiali
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
Raccolta dati Programmazione dell’utilizzo degli
strumenti informatici e sito web
Controllo ed aggiornamento dell’utilizzo dei mezzi
informatici Manutenzione ed aggiornamento sito web
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
Raccolta dati e bisogni
Collaborazioni e realizzazioni di prodotti e servizi
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
12
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
gestione
Polo Qualità Di
Napoli
Analisi misurazione e controllo dello stato della qualità
13
ALLEGATO 2
Organigramma Allegato al cap. 5
D. S.
Montella Michele
DSGA
Simonetti Gennarina
RR.QQ.
Boccia Luigia; Miranda Luisa.
Organi di Controllo
G.L. H.
Vicaria
Acquaviva A.
AA .MM.
Caiazzo Pasquale
Arpaia Patrizia
Savio Giacomo
RSPP
Boccia Luigia
STAFF
Simonetti Giuseppe
Arpaia Patrizia
Lucia
Saviano Anna
FASI
CC. SS.
Funzioni
Pagano Rosa
Nominativo
Paradiso Biagio
Data
Mocerino Aniello
Parisi Carmine
Pizza Aniello
Pascale Carmela
REDAZIONE
Miranda LuisaRqs
Boccia
Luigia
Boccia
Luigia Miranda Luisa
04.06.2015
Bianco Rosa
Referente
di Rosaria
Settembre
plesso
Acquaviva. A
“D’Aosta”
Bianco Rosa
Intagliatore. F.
FiduciariAPPROVAZIONE
di plesso
Dirigente scolastico
“Trappitella”
Michele
Montella
Saviano Anna
Pascale
Carmela
Settembre Rosaria
LEGITTIMAZIONE
Responsabile Polo Qualità NA
Angela
Orabona
Acquaviva
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
14
ALLEGATO 3
MANSIONARIO
Allegato al cap. 7
Area di Intervento
INCARICO
Docenti
Collaboratori Ds
Prima
Collaboratrice
vicaria Arpaia
Patrizia
seconda
collaboratrice sede
Trappitella Saviano
Anna
AMBITI / MANSIONI / ATTIVITA’
Progettazione, organizzazione, gestione, analisi e valutazione dell’attività educativa/didattica
secondo quanto previsto dal POF, dal MQ (con procedure) e dal Piano di Miglioramento;
Cura della formazione e dell’autoaggiornamento al fine di sviluppare
competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico - didattiche,
organizzativo - relazionali, informatiche, di confronto, di ricerca e di sviluppo (qualità d’aula).
Sostituzione del D.S. in caso di assenza o impedimento con funzioni
organizzative della scuola;
2Delega alla firma degli atti interni ed esterni fatta eccezione per quelli su cui vige
responsabilità personale;
Componente Commissione autovalutazione;
4Collaborazione con gli Uffici Amministrativi e predisposizione di tutti gli atti necessari alla
comunicazione tempestiva ed efficace fra i due plessi;
Gestione e cura delle relazioni con il personale della scuola e con lo Staff; In collaborazione
con il D.S.e il collega collaboratore: stesura e diffusione di circolari/comunicazioni riguardanti
il personale ed i rapporti scuola-famiglia; riscontro dell’avvenuta notifica al personale per
presa
visione; catalogazione progressiva numerica in apposito registro delle
comunicazioni interne ed esterne;
Organizzazione delle supplenze brevi e controllo quotidiano delle assenze:pianificazione
giornaliera delle sostituzioni dei docenti assenti (in collaborazione con A.A. preposta);
Registrazione presenze su apposito registro durante le progettazioni;
Gestione organizzativa della vita dell’I.C.S.: controllo orario ingresso e
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Area 1. Pof e
sostegno al lavoro dei
docenti.
Miglioramento
sistema formativo.
Area 2. Interventi e
servizi per gli studenti
- inclusione - Bes
Area 3. Innovazione
e Nuove tecnologie
(webmaster)
Area 4. Interventi e
servizi per alunni bes
Dva
Area
5.
Miglioramento
sistema
formativo
scuola Infanzia.
Referente
Scuola elementare
D’Aosta
Perditra
Percorsi
Didattici Trasversali
Cittadinanza
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
attività di servizio del personale docente con firma in calce al registro
giornaliero delle presenze;Assistenza all’ingresso e all’uscita delle classi;
11. Gestione dei rapporti e collaborazione con i vari partners della scuola (in assenza del D.S.
o su delega e con F.S. deputata).Controllo del rispetto del Regolamento di Istituto, del MQ,
delle direttive del
DS e del Piano di Miglioramento per la sicurezza ed il regolare funzionamento della scuola.
Piano dell'Offerta Formativa Qualità: segue la progettazione, l’implementazione e il
monitoraggio del Piano di miglioramento; archivia e rende disponibile ed accessibile la
relativa documentazione. Supporto alle attività inerenti la valutazione. Invalsi. Boccia Luigia
Organizzazione colloqui scuola – famiglia. Attività di collaborazione con le mansioni della
vicaria. Organizzazione dell’orario delle lezioni in funzione delle attività progettuali.
Bianco Rosa
Orientamento, Continuità, Territorio. Rapporti scuola – famiglia. Rapporti scuola – enti locali.
Coordinamento e gestione delle attività di compensazione e recupero. Coordinamento
interventi agenzie per l'orientamento in uscita (classi terze secondaria 1° grado);
supporto
amministrativo
iscrizioni; coordinamento/accoglienza
alunni/famiglie.
Progettualità. Piano inclusione. Intagliatore Francesca (scuola primaria) - Settembre
Rosaria (scuola secondaria)
Portale web Istituto Utilizzo delle nuove tecnologie. Cura delle comunicazioni e delle circolari
attraverso il sito web. Innovazione metodologica e didattica mediante le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione. Lim.
Apparecchiature informatiche. Rapporti su delega con i tecnici informatici sia in relazione al
sito sia in relazione alla piattaforma scrutini e registro elettronico. Menna Agnese _
Caldarelli A.
Alunni disabili Coordinamento gruppo H. Rapporti Asl e Servizi Sociali. Cura della
documentazione. Raccordo e accompagnamento insegnanti di sostegno. Andamento Pei.
Analisi del fenomeno del disagio e promozione del benessere. Produzione materiali a
vantaggio degli alunni. Integrazione alunni BES (rapporti con le famiglie alunni H e con
l'èquipe socio-sanitaria; coordinamento interventi alunni DSA). Rapporti gestione piano
formazione Bullismo. Acquaviva Amelia
Piano dell'Offerta Formativa, Continuità, Innovazione, Qualità, referenza, sostituzioni,
rapporti con le famiglie, verifica e controllo regolamenti e sicurezza, permessi ed
autorizzazioni, uscite, intersezione.
Pascale Carmela
REFERENTI (figure di sistema) E COMMISSIONI
Rapporti con famiglie, alunni e docenti. Controllo del rispetto del Regolamento di Istituto da
parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, controllo nei corridoi e ai piani ecc.).
Responsabile della vigilanza degli alunni. Permessi d'entrata con ritardo o d'uscita anticipata o
comunque fuori orario degli alunni oltre le autorizzazioni annuali concessa dal DS.
Collocazione funzionale delle ore a disposizione e delle ore di disponibilità per effettuare
eventuali supplenze retribuite. Predisposizione di turni del personale docente per la
sorveglianza degli alunni (prima dell’inizio delle lezioni, intervalli). Organizzazione degli
scrutini con il DS. Partecipazione alle riunioni di staff. Invalsi. Referente Qualità. Rapporti
con i Coordinatori dei consigli di classe. Organizzazione colloqui scuola – famiglia. Uscite
didattiche. Masi Celeste
Di Luccio Giuseppina per le sostituzioni in assenza della referente.
Cura dell’aspetto organizzativo e dell’integrazione dei vari percorsi. Verifica della unitarietà e
della congruità delle linee programmatiche con i progetti che si andranno a realizzare. Verifica
del coinvolgimento dei tre ordini di scuola nei percorsi. Pascale Carmela
Cura dell’organizzazione e della gestione dei Consigli di cooperazione e delle attività in
relazione alla Campagna del Millennio, alla Shoah, alla Giustizia e alla Legalità in
collaborazione con il referente Perditra. De Simone Rosaria.
Per il Consiglio Comunale dei Ragazzi i referenti sono Arpaia P., Bianco R., Saviano A., Masi
Celeste.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
15
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Genitori
Cura dell’organizzazione, gestione della Banca del Tempo e dei Rappresentanti dei genitori
(OO.CC.). Si occupa dei Circoli di Lettura insieme con il responsabile Perditra. Masi Celeste
– Pascale Carmela
Gruppo
Miglioramento
Qualità
(due
docenti)
Riferisce sui risultati delle misurazioni, dei monitoraggi e di tutti gli altri strumenti di indagine
usati; raccoglie e formalizza le proposte dei Gestori di processo per il miglioramento, sia in
itinere che alla conclusione dei progetti di cui sono responsabili; individua e propone priorità e
formalizza una proposta di miglioramento; redige il Piano di miglioramento. Predispone un
piano di audit interno su alcune procedure ritenute strategiche; Riporta gli esiti, utili per la
redazione del Piano di Miglioramento. Miranda Luisa - Boccia Luigia (cfr. F.S. Area 1)
Coordina le attività del Comenius. Caldarelli Annamaria
Comenius
Uscite
e
istruzione
viaggi
Tenuta dei contatti con la segreteria, con i coordinatori e con i docenti, per raccogliere le
richieste, organizzare il calendario delle uscite, sovrintendere alla composizione organica e
coerente del quadro visite. Bianco Rosa – Cutolo Luisa
Patentino
Curare l’organizzazione del patentino e tenere i contatti opportuni con gli alunni e con la
Motorizzazione. Acquaviva Amelia
Orario insegnanti
Organizzare quadri orario. Sostituzione della vicaria quando è impossibilitata a gestire le
sostituzioni. Per la sede Trappitella ins. Cutolo Luisa.
Boccia Luigia, Masi Celeste, Miranda Lucia, Menna Agnese, Saviano Anna (senza
compenso), Belcuore Rosa (senza compenso).
5 membri designati dal Consiglio di Istituto: 2 docenti, 2 genitori, 1 personale A.T.A. La
commissione prevede un Presidente e un Segretario Masi Celeste, Ambra Anna, Saviano
Anna (senza compenso)
I membri del comitato sono eletti in numero di tre dal collegio dei docenti nel suo seno + tutor
(non dà diritto al pagamento).
Auricchio Salvatore, Giugliano Teresa, Belcuore Rosa.
Sovrintende all’organizzazione e alla gestione delle prove Invalsi Trappitella. La Marca
Rosetta.
Cura la gestione e l’organizzazione dei percorsi intorno al libro, in collaborazione con i
percorsi nell’ambito del Perditra“Tuttestorie”. Gestisce la biblioteca le sale di lettura e le
attività che vi fanno capo (Circoli di lettura).
Settembre Rosaria
Ne fanno parte le figure di sistema relative al quadro culturale e pedagogico della scuola, alla
formazione, alla valutazione, all’Invalsi, al Polo Qualità, al Perditra, ai Disabili, i referenti
Scuola primaria D’Aosta e scuola Infanzia e alcuni docenti che dichiarano la loro disponibilità
ad approfondire tematiche e argomenti di studio. Docenti: Intagliatore Francesca, Boccia
Luigia, ins. Miranda Luisa, Masi Celeste, Saviano Anna e Arpaia Patrizia , Acquaviva
A., Settembre R.
Cura i rapporti con le classi partecipanti al percorso, provvede all’organizzazione del
monitoraggio e presenzia alle riunioni.
Annunziata Maria, Di Luccio Giuseppina, Giugliano Teresa, Masi Celeste (Saviano
Anna e Arpaia Patrizia entrambe senza compenso)
Commissione
elettorale
Commissione
di prova
anno
Invalsi
Piano Lettura e
gestionebiblioteche e
sale di lettura.
Osservatorio
Educativo
interno
alla scuola
Festival
Diritti
RagazziOsservatorio Ed. sul
conflitto percorso di
rete
Direttore sga
Dr.ssa
Simonetti
Gennarina
Personale docente e
ATa
Attività generale di organizzazione dei servizi amministrativi, coordinamento del personale.
Gestione finanziaria e contabile. Elaborazione dati per il bilancio di previsione e consuntivo Schede finanziare POF - Mandati di pagamento e reversali d’incasso - Stipula contratti
connessi alla gestione dei progetti – Adempimenti Fiscali – Infortuni (alunni e personale).
Riguarda mansioni di svolgimento dei seguenti compiti relativi al personale docente e ATA
della scuola: redazioni di certificati di servizio o dichiarazioni richieste; richieste di permessi;
gestione assenze del personale, comunicazioni mensili assenze per malattia alla DPT ,
rilevazione mensile assenze per malattia , tenuta ed aggiornamento del fascicolo personale;
trasmissione e richieste fascicoli personale , inserimento e gestione dati in formato elettronico
nei programmi informatici predisposti dal Ministero (Sissi, Sidi, etc …); gestione degli
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
16
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Gestione alunni
Gestione pubblico e
alunni
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
straordinari, e predisposizione della documentazione e inoltro all’USP delle domande
presentate per dichiarazioni dei servizi pre - ruolo, ricostruzioni e progressioni della carriera,
riscatto ai fini pensionistici, buona uscita; gestione delle pratiche pensionistiche;
predisposizione dei turni di servizio sulla base delle indicazioni fornite dal Dirigente
Scolastico e dal DSGA. Ogni altra attività in cui si richiede la sua collaborazione Protocollo
riservato. Sostituzione dei colleghi assenti.
Riguarda mansioni di svolgimento dei seguenti compiti relativi al Gestione degli alunni :
iscrizioni, trasferimenti, gestione e trasmissione di documenti, registrazione delle assenze,i
gestione degli alunni con sw ministeriale; utilizzo di intranet per l’inserimento dei dati
richiesti dagli uffici centrali riguardanti la didattica; iscrizioni, trasferimenti, nulla osta,
richiesta, gestione e trasmissione di documenti; compilazione dei fogli notizie; compilazione
diplomi; elezioni degli organi collegiali; patentino, gruppo sportivo; preparazione del
materiale per scrutini ed esami; statistiche; digitazioni organico; gestione infortuni alunni e
personale, servizio di sportello; ogni altra funzione relativa agli alunni della scuola e ogni
altra attività in cui si richiede la sua collaborazione. Predisposizione delle circolari, delle
comunicazioni .
Collaborazione uscite didattiche, visite e viaggi d’istruzione; preparazione del materiale per
esami, libri di testo. Responsabile Posta elettronica e della posta ministeriale (Intranet).
Sostituzione dei colleghi assenti Infine si occuperà delle incombenze relative alle prove Invalsi
e all’ambito della Sicurezza.
Riguarda mansioni di svolgimento dei seguenti compiti relativi al Centralino.
Alunni: trasferimenti, nulla osta, richiesta, gestione e trasmissione di documenti registrazione
delle assenze, redazione di certificati, compilazione diplomi. Collaborazione alle uscite
didattiche, visite e viaggi d’istruzione; collaborazione alla preparazione del materiale per
scrutini ed esami; collaborazione nelle elezioni degli organi collegiali; servizio di sportello;
ogni altra funzione relativa agli alunni della scuola dell’infanzia e primaria e ogni altra attività
in cui si richiede la sua collaborazione.
Raccolta e tenuta circolari ; servizio di sportello; ogni altra funzione relativa al personale Ata
e docenti e ogni altra attività in cui si richiede la sua collaborazione. Protocollo con sw
informatico, archiviazione atti , invio e smistamento della posta anche tra i vari plessi;
affissione degli atti all’albo d’istituto; collaborazione in materia di elezioni e funzionamento
degli organi collegiali. Rapporti con gli Enti Locali e richieste di manutenzione e riparazione;
affari generali . Sostituzione dei colleghi assenti. Infine si occuperà delle incombenze relative
alla Gestione Mensa scolastica .
Riguarda mansioni di svolgimento dei seguenti compiti relativi a: predisposizione delle
graduatorie d’istituto personale docente ed ATA; rettifiche graduatorie di prima seconda e
terza fascia; gestione supplenze, convocazioni personale supplente, contratti personale
supplente , controllo documenti di rito personale supplente , comunicazioni ai Centri per
l’Impiego, invio contratti alla DPT e RPS , inserimento e gestione dati personale supplente
, in formato elettronico nei programmi informatici predisposti dal Ministero (Sissi, Sidi, etc);
rapporti con la DPT e RPS; modelli di disoccupazione e TFR; certificati personale supplente
docente e ATA, predisposizioni degli stipendi e di tutti i compensi accessori al personale,
digitazione al Sidi e inoltro all’USP delle domande presentate per la mobilità del personale
docente e ATA ; gestione, in collaborazione con il DSGA: pagamento degli stipendi del
personale supplente e di tutti i compensi accessori al personale; dichiarazione IRAP, CUD,
770, DMA, Emens, DM/10, F 24. Predisposizioni elenchi per pagamento emolumenti
attraverso cedolino unico , conguaglio contributivo, anagrafe delle prestazioni. Gestione del
conto corrente postale; contratti e convenzioni con esterni; tenuta registro contratti . Emissione
di ordini di acquisto; richieste DURC e CIG .Scritture contabili inventariali obbligatorie e
gestione del magazzino. Ogni altra attività in cui si richiede la sua collaborazione.
Sostituzione dei colleghi assenti.Infine si occuperà delle incombenze relative agli
aggiornamenti del sw ministeriale e salvataggio periodico dei dati in formato elettronico,
nonché del D. L.vo 196/2003.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
17
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Coordinatori
classe
di
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Presidenza del Consiglio di interclasse /classe in assenza del Ds.Verifica assenze registro.
Raccolta circolari inviate ai genitori. Segnalazione dei ritardi reiterati e delle assenze degli
alunni. Stesura dei verbali. Coordinamento della compilazione dei prospetti dei voti e cura
della consegna in tempo utile alla presidenza. Verifica della corretta e puntuale compilazione
dei registri. Informazione dettagliata al DS in ordine all’andamento generale della classi, a
problemi comportamentali, di socializzazione e didattici degli alunni, con particolare
attenzione al disagio.
Sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in caso di momentanea assenza
dell’insegnante. Funzione primaria del collaboratore è quella della vigilanza sugli allievi. Tale
proposito devono essere segnalati all’Ufficio di presidenza tutti i casi di indisciplina, pericolo,
mancato rispetto degli orari e dei regolamenti e classi scoperte. Nessun allievo deve sostare
nei corridoi durante l’orario delle lezioni e neppure sedere sui davanzali per il pericolo
d’infortunio. Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei locali
contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad eventuali incarichi accessori quali:
controllo chiavi e apertura e chiusura di locali.
La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici che, se tempestiva, può permettere
di individuare i responsabili.
Concorso in occasione del loro trasferimento dai locali scolastici ad altre sedi anche non
scolastiche, palestre, laboratori, ivi comprese le visite guidate ed i viaggi d’istruzione.
Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap.
Apertura e chiusura dei locali scolastici.
Accesso e movimento interno alunni e pubblico - portineria
Collaboratori
scolastici
Rapporti con gli
alunni
Sorveglianza
generica locali
Pulizia di carattere
materiale
Pulizia locali scolastici, spazi scoperti e arredi.
Spostamento suppellettili.
Per pulizia, precisamente deve intendersi: Lavaggio pavimenti, zoccolino, banchi, lavagne,
vetri, sedie utilizzando i normali criteri per quanto riguarda ricambio d’acqua di lavaggio e uso
dei prodotti di pulizia e sanificazione.
Supporto
amministrativo
didattico
Duplicazione di atti.
Approntamento sussidi didattici.
Assistenza docenti e progetti (POF) Ufficio Postale, Provveditorato, DPT, INPDAP, INPS,
BANCA, altre scuole.
e
Allegato 4
Lettera d’incarico
Allegato cap. 7
_____________________,lì __________________
Reg. attribuzione incarichi n° del
Al Docente/All’Assistente amministrativo/al personale
ausiliario
_________________________________
Al fascicolo personale
OGGETTO: Commissione di lavoro /Incarico di coordinamento/funzione strumentale all’offerta
formativa/
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO: L’art. 30 del CCNL 2002\2005
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Polo Qualità Di
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MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
VISTO: il contratto integrativo d’Istituto stipulato con le RSU in data___________
IN COERENZA con gli obiettivi fissati dal Piano dell’Offerta Formativa
PRESO ATTO della delibera del Collegio dei docenti del____________
DESIGNA
La
S.V.
a
ricoprire
l’incarico
di
_________________________________________________________________per l’a.s. 20__ - 20__.
Nell’espletamento della funzione, la S.V. dovrà osservare le indicazioni del Collegio dei Docenti che
individua, quale obiettivo prioritario delle proprie azioni, il successo scolastico degli allievi ed in
particolare attuare i compiti specifici d’area come di seguito elencato.
COMPITI
PRODOTTI ATTESI
La S.V si impegna inoltre a :

Seguire tutte le fasi di attuazione del lavoro previste dal piano didattico, gestionale e finanziario
relativo all’attività;
 Coadiuvare il responsabile della progettazione d’istituto e del monitoraggio;
 Coadiuvare il responsabile della gestione dei laboratori;
 Segnalare le opportunità di miglioramento;
 Seguire l’attuazione del piano finanziario del progetto fino alla rendicontazione finale
 Diluire il proprio impegno orario sull’arco di tutto l’anno scolastico.
Per l’assolvimento dell’incarico, alla S.V. sarà corrisposto quanto stabilito in sede di contrattazione
d’Istituto, corrispondente ad un impegno orario oltre quello di servizio di ore ____, tenendo conto dei
carichi di lavoro in proporzione al badget disponibile; faranno fede delle attività svolte la redazione dei
verbali di incontro di lavoro e la consegna dei prodotti (se previsti) . Il Ds
Allegato 5 Matrice di Responsabilità
Allegato al cap. 7
RESPONSABILE DEL ______________________________________________
COMPETENZE
inerenti al profilo
COMPITI
TEMPI
INTERAZIO
NE
DELEGHE
PRODOTTI
RISULTATI ATTESI:

INDICATORI DI PROCESSO:

INDICATORI DI RISULTATO:

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ALLEGATO 6 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Allegato al cap. 7
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
I genitori, i docenti, gli alunni e il dirigente scolastico sottoscrivono il presente Patto Educativo di
Corresponsabilità
Cos’è. Il Patto di Corresponsabilità è un contratto formativo che lega famiglie e docenti a perseguire
insieme gli obiettivi educativi di sviluppo, di autonomia e di cittadinanza per i nostri alunni.
I PRINCIPI
Il Patto è basato su alcuni principi giuridici:
1. Reciprocità. Esiste una reciprocità nei diritti e nei doveri attraverso il rispetto dei documenti normativi
della scuola: Carta dei Servizi, Regolamento d’Istituto, Piano dell’Offerta Formativa.
2. Impegni di corresponsabilità. I contraenti s’impegnano a rispettare il Patto, ad osservarne le
disposizioni contenute e a sollecitarne il rispetto da parte dell’alunno.
3. Disciplina. Il genitore nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che le infrazioni disciplinari
dell’alunno possono dar luogo a sanzioni e che nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la
sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art.4, comma 5 del Dpr 24/1998, come
modificato dal Dpr 235/2007).
GLI IMPEGNI
I docenti s’impegnano ad illustrare ai genitori gli obiettivi formativi e didattici, i progetti e le
metodologie, i criteri di verifica e di valutazione. Curano il dialogo con gli alunni, con le loro famiglie e
tra di loro, ispirandosi alla collaborazione e alla solidarietà tra colleghi e mostrando comportamenti
improntati a dignità professionale e umana. Si adopereranno sia per colmare lacune e insufficienze, sia
per valorizzare le eccellenze e consolidare le competenze.
I genitori s’impegnano a conoscere l’offerta formativa, concordare un’azione educativa intesa a
sviluppare l’autonomia, a continuare nell’ambito familiare l’azione educativa, a collaborare con i docenti
e a partecipare alla vita della scuola.
Gli alunni sono chiamati a conoscere le finalità della scuola e a cooperare per la sua realizzazione, al fine
di attuare nella scuola un clima sociale condiviso. S’impegnano a conoscere e a rispettare il Regolamento
d’Istituto. Essi hanno il compito di acquisire conoscenze e competenze, lavorando assiduamente sia a
scuola, sia a casa. Collaborano nella definizione delle regole della classe e s’impegnano a rispettarle,
promuovendo un rapporto sereno con tutti.
ALLEGATO 7
CONTRATTO FORMATIVO
Allegato al cap. 7
n. prot…………OGGETTO: contratto di assunzione compiti personale
Il/la sottoscritto/a _______________________________ in servizio presso questo istituto in qualità di
________________, in relazione a quanto approvato nel Collegio dei docenti del ________ per
l’attuazione del POF a.s.________, assume il compito di
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Responsabile de _____________________________ ________________________
Impegnandosi a:
 Seguire tutte le fasi di attuazione del lavoro previste dal piano didattico, gestionale e finanziario
relativo all’attività;
 Coadiuvare il responsabile della progettazione d’istituto e del monitoraggio;
 Coadiuvare il responsabile della gestione dei laboratori;
 Segnalare le opportunità di miglioramento;
 Seguire l’attuazione del piano finanziario del progetto fino alla rendicontazione finale.
Con i seguenti compiti e responsabilità:
INCARICO
COMPITI
PRODOTTI
Impegno orario
L’impegno previsto per tali compiti è quantificato in ore ___ , retribuite con € ___per ora.
Il Dirigente scolastico, in relazione a quanto concordato con il Collegio dei docenti e con le RSU, si
impegna a corrispondere la retribuzione prevista e ad delegare al docente firmatario le relative
responsabilità didattiche e gestionali.
Napoli, ________________
IL DOCENTE __________________________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO __________________________________
ALLEGATO 8
CARTA DEI SERVIZI
Allegato al cap. 7
Carta dei servizi della scuola
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33 e 34 della
Costituzione italiana.
1. UGUAGLIANZA
1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
2. IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ
2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la
regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale,
nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali
in materia.
3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi,
con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.
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Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli
stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle
istituzioni carcerarie.
3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dello studente.
4. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta
si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di
ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità
(residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).
4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono
assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di
tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA
5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta”,
attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
5.2 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività di formazione e di
arricchimento che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e
civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico.
5.3 L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di
efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica
e dell’offerta formativa integrata.
5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in
collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di
intervento definite dall’amministrazione.
6. LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la
formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico
della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti
nei piani di studi di ciascun indirizzo.
6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un
compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
PARTE I
7 AREA DIDATTICA
7.1 La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il
concorso delle famiglie, delle istituzioni e della Società civile, è responsabile della qualità delle attività
educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel
rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e
gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di
riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi
formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e
didattica i docenti adottano, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile
un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa
giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare.
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7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione
didattica del consiglio di interclasse o di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi
di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della
programmazione educativo - didattica, si deve tendere ad assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche,
il tempo da dedicare al gioco o all’attività sportiva o all’apprendimento di lingue straniere o arti.
7.5 Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e
teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni
mortificanti.
7.6 Progetto educativo e programmazione
La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione dei seguenti documenti:
A. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il POF elaborato dalle singole scuole, contiene le scelte educative ed organizzative delle risorse e
costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica.
Integrato dal regolamento d’istituto e dai regolamenti interni, definisce, in modo razionale e produttivo il
piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi
elaborati dai competenti organi della scuola.
In particolare, regola l’uso delle risorse di istituto e la pianificazione delle attività di sostegno, di
recupero, di orientamento e di formazione integrata.
Contiene, inoltre, i criteri relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei docenti alle stesse, alla
formulazione dell’orario del personale docente e A.T.A. (amministrativo, tecnico, ausiliario), alla
valutazione complessiva del servizio scolastico.
Il regolamento d’istituto comprende, in particolare, le norme relative a:
- vigilanza sugli alunni;
- comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni;
- uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca;
- conservazione delle strutture e delle dotazioni.
Nel regolamento sono, inoltre, definite in modo specifico:
- le modalità di comunicazione con studenti e genitori con riferimento ad incontri con i docenti, di mattina
e di pomeriggio (prefissati e/o per appuntamento);
- le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di classe, organizzate dalla scuola o
richieste da studenti e genitori, del comitato degli studenti e dei genitori, dei consigli di intersezione, di
interclasse o di classe e del consiglio di Circolo o di istituto;
- il calendario di massima delle riunioni e la pubblicizzazione degli atti.
Informazione all’utenza sul POF
Redazione entro la seconda metà del mese di Novembre
Publicizzazione mediante delibera e pubblicazione sul sito web della scuola
copia depositata presso l’Ufficio di Segreteria
B. Progettazione educativa e didattica
Progettazione educativa
La progettazione educativa, elaborata dal Collegio dei docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli
obiettivi e alle finalità nei programmi.
Al fine di armonizzare l’attività dei consigli di intersezione, di interclasse, di corso o di classe, individua
gli strumenti per la rivelazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei
percorsi didattici.
Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d’istituto, elabora le attività riguardanti l’orientamento, la
continuità, la formazione integrata, il recupero, gli interventi di sostegno.
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Nel suo aspetto didattico la Progettazione
- delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli interventi
operativi;
- utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità
educative indicati dal Consiglio di intersezione, di interclasse o di classe e dal Collegio dei docenti;
- è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare
l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.
24
Informazioni all’utenza sulla programmazione didattica
Redazione entro il mese di ottobre
Publicizzazione mediante circolare
copia depositata presso gli Uffici di Presidenza
Contratto formativo
Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si
stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero Consiglio di interclasse o di classe
e la classe, gli Organi dell’istituto, i genitori, gli Enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico.
Sulla base del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti
ai diversi livelli istituzionali:
l’allievo deve conoscere:
- gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo
- il percorso per raggiungerli
- le fasi del suo curricolo
il docente deve:
- esprimere la propria offerta formativa
- motivare il proprio intervento didattico
- esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione
il genitore deve:
- conoscere l’offerta formativa
- esprimere pareri e proposte
- collaborare nelle attività.
PARTE II
8. SERVIZI AMMINISTRATIVI
8.1 La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza ed il
rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure; trasparenza;
informatizzazione dei servizi di segreteria; tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli orari degli uffici
a contatto con il pubblico.
8.2 Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, si può derogare dagli standard fissati.
Standard specifici delle procedure
8.3 La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata “a vista” nei giorni previsti, in orario potenziato
e pubblicizzato in modo efficace.
8.4 La Segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione anche con l’assistenza online
allo sportello.
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8.5 Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il
tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con
votazioni e/o giudizi.
8.6 Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati “a vista”, a partire dal terzo giorno
lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.
8.7 I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dal Capo di Istituto o dai docenti incaricati
entro sette giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.
8.8 Gli uffici di Segreteria - compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli
utenti e del territorio.
Il Consiglio di Istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti.
L’ufficio di direzione o di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un
orario di apertura comunicato con appositi avvisi.
8.9 La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno
modalità di risposta che comprendano il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
Per l’informazione vengono seguiti i seguenti criteri:
8.10 Ciascun Istituto assicura con il proprio sito tempestività dell’informazione; in particolare sono
predisposti:
- tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario, funzioni e dislocazione del
personale amministrativo, tecnico, ausiliario - A.T.A.)
- organigramma degli organi collegiali
- organico del personale docente e A.T.A.
8.11 Presso l’ingresso e presso gli Uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in
grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
8.12 Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per
l’intero orario di lavoro.
8.13 Il Regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante pubblicazione sul sito web della
scuola.
PARTE III
9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
9.1 L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro.
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantirne una permanenza a scuola
confortevole per gli alunni e per il personale.
Il personale ausiliario, specie quello della scuola dell’Infanzia, deve adoperarsi per garantire la costante
igiene dei servizi.
La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le associazioni dei
genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna
(quest’ultima nell’ambito del circondario scolastico).
9.2 Ogni scuola individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, e ne dà
informazione all’utenza:
- Numero, dimensione (superficie, cubatura e numero degli alunni) e dotazioni (cattedra, banchi, lavagne
interattive, armadietti, ecc.) delle aule dove si svolge la normale attività didattica.
- Numero tipo, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni (macchine e attrezzature, posti alunno, ecc.).
orario settimanale di disponibilità e di utilizzo effettivo delle aule speciali e dei laboratori.
- Numero, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni e media delle ore di utilizzazione settimanale
distinta per attività curricolari e per attività extracurricolari delle palestre.
FASI
REDAZIONE
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Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
25
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
- Numero, dimensioni, con indicazioni del numero massimo di persone contenibile, dotazione delle sale
(posti a sedere, microfoni, schermi per proiezione, ecc.) e media delle ore di utilizzazione settimanale
distinta per attività curricolari ed extracurricolari delle sale per riunioni.
- Numero, dimensione e dotazioni dei locali di servizio (per fotocopie, per stampa, sala docenti, ecc.).
- Numero, dimensioni, dotazioni di libri e riviste, orario settimanale di apertura e modalità per la
consultazione e il prestito delle biblioteche.
- Numero dei servizi igienici, con indicazione dell’esistenza di servizi igienici per handicappati.
- Esistenza di barriere architettoniche
- Esistenza di ascensori e montacarichi.
- Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti sportivi, ecc.).
- Piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità.
9.3 I fattori di qualità devono essere riferiti a ciascuna delle sedi che facciano parte della stessa
istituzione.
PARTE IV
10. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
10.1 Procedura dei reclami
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via posta certificata e devono
contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi
in considerazione. Il Capo di Istituto, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde,
sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause
che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo di Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa
il corretto destinatario.
Annualmente, il Capo di Istituto formula per il Consiglio una relazione analitica dei reclami e dei
successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio sull’anno
scolastico.
10.2 Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione
mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori e al personale.
I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono
prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte.
Nella formulazione delle domande, possono essere utilizzati indicatori forniti dagli organi
dell’amministrazione scolastica e degli enti locali.
Alla fine di ciascun anno scolastico, il Collegio dei docenti redige una relazione sull’attività formativa
della scuola che viene sottoposta all’attenzione del Consiglio di circolo o di istituto.
PARTE V
11. ATTUAZIONE
11.1 Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in
materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge.
ALLEGATO 9
FUNZIONIGRAMMA
Allegato al cap. 7
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Polo Qualità Di
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U.S.R. per la Campania Polo Qualità di Napoli definisce la politica della qualità, gli obiettivi, le
strategie e le modalità operative per il funzionamento per la scuola. E’ rappresentata dal Dirigente
scolastico o, in sua assenza, dal collaboratore designato.
Dirigente scolastico Michele Montella. La funzione dirigenziale è richiamata dalla legge 59/97 che
fissa i principi del regolamento dell’autonomia. Il Dirigente Scolastico, nel rispetto del profilo delineato
nell’art. 25 del D.L. 165/01 e delle competenze degli Organi Collegiali, ha la responsabilità di garantire il
buon funzionamento della scuola tutelando i diritti sanciti dalla Costituzione. Il piano d’azione del D.S.,
teso a coordinare, razionalizzare, promuovere e stimolare l’innovazione attraverso una costante azione di
partecipazione, si esplica attraverso la direzione, il coordinamento, il contributo diretto, pur nel rispetto di
tutti gli attori coinvolti, alla elaborazione del POF per assicurare la gestione unitaria dell’istituzione
scolastica finalizzandola alla qualità dei processi formativi. Il D.S.: è rappresentante della direzione
nell’ambito della Qualità, è dunque promotore di una scuola di qualità e ne indica l’attuazione come
scopo fondamentale dell’organizzazione, dando vita a strutture e prassi operative ad essa ispirate,
sostenendole e difendendole; stabilisce i punti di snodo essenziali da rispettare per mantenere il controllo
dell’intera istituzione scolastica nella quale agiscono attori dotati di autonomia professionale esprime la
sua professionalità nella costruzione e nella gestione di un quadro di regole concordate per raggiungere
l’obiettivo di offrire un servizio di qualità. L’azione progettuale collegiale rafforza la legittimità del ruolo
di direzione; il Dirigente Scolastico assumendo un ruolo di promozione, relazione e rappresentanza:
coinvolge i docenti ed il personale ATA nella comunicazione e nella relazionalità, stimola gli studenti alla
responsabilità e alla partecipazione, sollecita i genitori al confronto e alla collaborazione. Dirige,
coordina e valorizza le risorse umane coinvolge e responsabilizza il maggior numero di docenti attraverso
un decentramento razionale ed equilibrato esercita le sue funzioni nel rispetto delle competenze degli
Organi Collegiali che egli presiede e coordina; cura l’esecuzione delle delibere adottate dagli Organi
Collegiali e dal Consiglio d’Istituto; procede alla formazione delle classi sulla base dei criteri generali
stabiliti dal Consiglio d’Istituto e delle proposte del Collegio dei docenti; assegna alle classi i singoli
docenti, tenendo conto dei criteri generali fissati dal Consiglio d’Istituto e delle proposte formulate dal
Collegio dei docenti. Il D.S. ha funzione determinante nel realizzare l’integrazione tra le due anime della
scuola, la didattica e l’amministrativa perché egli, rappresentante legale, risponde in termini di legittimità
per ogni azione essendo, anche, responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali.
Pertanto: esegue e fa eseguire le disposizioni delle leggi e dei regolamenti delle autorità superiori
organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia; stabilisce direttive chiare in ogni
settore verifica che direttive e regolamenti vengano osservati e che le condizioni generali di
funzionamento si attestino su standard soddisfacenti; promuove, sostiene, socializza i risultati; vigila
sull’adempimento dell’obbligo scolastico da parte degli alunni iscritti alla scuola; impartisce direttive per
l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi amministrativi predispone un programma di bilancio
annuale al fine dell’adozione da parte del C.d.I. approva gli ordini di acquisto
Compiti vicario. 1^ collaboratrice prof.ssa Arpaia Patrizia / 2^ collaboratrice ins. Saviano Anna.
Sostituzione del Dirigente in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi, con
delega alla firma degli atti; redazione dell’orario di servizio dei docenti in base alle direttive del Dirigente
e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte; controllo firme docenti alle attività collegiali
programmate; controllo delle disponibilità per l’effettuazione di ore eccedenti e sostituzione dei docenti
assenti su apposito registro con criteri di efficienza e di equità; controllo del rispetto del regolamento
d’Istituto da parte degli alunni; contatti con le famiglie; partecipazione a tutte le riunioni; Supporto al
lavoro del Dirigente.
Staff del Dirigente scolastico. Le competenze dello staff sono indicate nel Testo Unico (T. U.) delle
leggi sull' istruzione 1994, art. 7 Collegio dei Docenti e normativa seguente. Dipendenza Dirigente
scolastico Scopo. Dello staff fanno parte i collaboratori nominati dal DS a inizio d' anno,i coadiutori, le
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funzioni strumentali2, il referente del S.G.Q. Hanno il compito di collaborare con il Dirigente scolastico
nella gestione dell' istituto. All' interno dei collaboratori il DS individua il primo collaboratore con delega
alla firma. I componenti dello staff collaborano con il DS all' organizzazione e alla gestione dell' istituto.
Contenuti Lo staff collabora con il DS per la gestione dell’ istituto nei vari aspetti organizzativi e
gestionali. Alla posizione non fanno capo altre posizioni a meno che non vi sia una delega specifica da
parte del dirigente
28
Compiti responsabile di plesso: inss. Masi Celeste, Pascale Carmela. Verifica giornaliera delle assenze
e delle sostituzioni; collegamento periodico con la sede centrale; segnalazione tempestiva delle
emergenze; vigilanza sul rispetto del regolamento d’Istituto (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc);
contatti con le famiglie; partecipazione a tutte le riunioni programmate nel plesso scolastico
Direttore servizi generali ed amministrativi dr.ssa Simonetti Gennarina Sovrintende, con autonomia
operativa, (art. 25 comma 6 D.L.vo 165/2001 – CCNL 24/07/2003 tab.A) ai servizi generali
amministrativo - contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione
delle attività e verifica dei risultati conseguiti. Dirige, controlla, organizza il personale di segreteria, il
personale ATA, nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico. Il Dsga coordina, promuove attività e
verifica i risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dirette dipendenze; formula, all'inizio
dell'anno scolastico, una proposta di piano di lavoro in coerenza con gli obiettivi deliberati dal POF e con
la normativa vigente, in particolare con l’art. 52 del CCNL; conferisce al personale ATA, dopo l’adozione
del piano di lavoro da parte del Dirigente scolastico (art. 52 comma 3 CCNL 2003), incarichi di natura
organizzativa nell’ambito del piano delle attività contrattate tra Dirigente e RSU, stabilendo
autonomamente eventuali prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro; svolge con autonomia
operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti
amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.
Responsabile della sicurezza ing. Pianese e arch. Angeloni Rosalba. Incaricato di gestire ogni
situazione di emergenza dal momento in cui si verifica. Attiva, in caso di emergenza, gli altri componenti
della squadra e si reca sul posto segnalato. Valuta la situazione di emergenza e, di conseguenza, decide se
effettuare l’evacuazione dell’edificio, attuando la procedura d’emergenza stabilita. Dà ordini agli addetti
di disattivare gli impianti tecnologici. Dà il segnale di evacuazione e chiama, se necessario, i mezzi di
soccorso necessari, seguendo le procedure previste; sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di
emergenza interna che dei soccorsi esterni, si dirige verso l’area di raccolta seguendo l’itinerario
prestabilito dalle planimetrie di piano; ritira i moduli delle presenze redatti dagli insegnanti di classe e nel
caso qualche persona non risulti alla verifica, prende tutte le informazioni necessarie e le trasmette al
Datore di Lavoro; fa il possibile per facilitare l’accesso all’area e l’avvicinamento all’edificio ai mezzi di
soccorso e lo svolgimento delle operazioni; comunica al Datore di Lavoro i dati sulla presenza
complessiva delle persone; dà l’informazione di fine emergenza; collabora con il Datore di Lavoro per la
corretta tenuta del registro dei controlli periodici insieme all’addetto agli impianti tecnologici.
Funzioni strumentali. Le funzioni strumentali, in numero di sei, sono docenti individuati dal Collegio
dei docenti che svolgono compiti di coordinamento e di supporto dell’attività didattica, orientativa e di
rapporto con enti e agenzie esterne in aree d’intervento coerenti con il POF individuate dallo stesso
Collegio.
Area 1. Pof e sostegno al lavoro dei docenti. Miglioramento sistema formativo. Piano dell'Offerta
Formativa Qualità: segue la progettazione, l’implementazione e il monitoraggio del Piano di
miglioramento; archivia e rende disponibile ed accessibile la relativa documentazione. Supporto alle
attività inerenti la valutazione. Invalsi. Boccia Luigia. Organizzazione colloqui scuola – famiglia. Attività
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di collaborazione con le mansioni della vicaria. Organizzazione dell’orario delle lezioni in funzione delle
attività progettuali.
Bianco Rosa.
Area 2. Interventi e servizi per gli studenti - inclusione - Bes. Orientamento, Continuità, Territorio.
Rapporti scuola – famiglia. Rapporti scuola – enti locali. Coordinamento e gestione delle attività di
compensazione e recupero. Coordinamento interventi agenzie per l'orientamento in uscita (classi
terze secondaria 1° grado); supporto amministrativo iscrizioni; coordinamento/accoglienza
alunni/famiglie. Progettualità. Piano inclusione. Intagliatore Francesca (scuola primaria) - Settembre
Rosaria (scuola secondaria) per la scuola media Belcuore Rosa come referente formazione.
Area 3. Innovazione e Nuove tecnologie (webmaster). Portale web Istituto. Utilizzo delle nuove
tecnologie. Cura delle comunicazioni e delle circolari attraverso il sito web. Innovazione metodologica e
didattica mediante le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Lim e apparecchiature
informatiche.
Rapporti su delega con i tecnici informatici sia in relazione al sito sia in relazione alla piattaforma scrutini
e registro elettronico. Menna Agnese Caldarelli A.
Area 4. Interventi e servizi per alunni bes Dva. Alunni disabili Coordinamento gruppo H. Rapporti Asl
e Servizi Sociali. Cura della documentazione. Raccordo e accompagnamento insegnanti di sostegno.
Andamento Pei. Analisi del fenomeno del disagio e promozione del benessere. Produzione materiali a
vantaggio degli alunni. Integrazione alunni BES (rapporti con le famiglie alunni H e con l'èquipe sociosanitaria; coordinamento interventi alunni DSA). Rapporti gestione piano formazione Bullismo.
Acquaviva Amelia
Area 5. Miglioramento sistema formativo scuola Infanzia. Piano dell'Offerta Formativa, Continuità,
Innovazione, Qualità, referenza, sostituzioni, rapporti con le famiglie, verifica e controllo regolamenti e
sicurezza, permessi ed autorizzazioni, uscite, intersezione. Pascale Carmela
Comitato di valutazione. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, è formato dal
Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente e da 2 docenti membri effettivi ed un docente membro
supplente. I membri del Comitato sono eletti dal Collegio dei docenti. Il Comitato provvede alla
valutazione del servizio dei docenti che ne facciano richiesta ed esprime un parere obbligatorio sul
“periodo di prova” dei docenti. Il Comitato è convocato dal D.S.: in periodi programmati per la
valutazione del servizio richiesta dai singoli docenti interessati alla conclusione dell’anno prescritto agli
effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Consiglio di istituto. E’ costituito, nel nostro Istituto che ha una popolazione scolastica superiore a 600
alunni, da 19 componenti di cui: il Dirigente Scolastico, n. 8 rappresentanti del personale docente, n. 2
rappresentanti del personale amministrativo, tecnico o ausiliario, n. 8 genitori degli alunni. Il Consiglio
d'Istituto (D.P.R. 416/74) elegge, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni, un Presidente cui spetta il
compito di convocare, presiedere e dirigere le discussioni del Consiglio. Egli non dispone di competenze
deliberative, essendo queste rimesse, a seconda dei casi, al C.d.I. o alla Giunta esecutiva. Gli atti e i
verbali, pubblicati in apposito albo della scuola e sul sito web, sono depositati presso la segreteria. I
membri del Consiglio restano in carica per tre anni; i membri che nel corso del triennio perdono i requisiti
di eleggibilità vengono sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste. Il Consiglio di Istituto elabora
ed adotta gli indirizzi generali, determina le forme di autofinanziamento (art. 10 D.L.vo 16 aprile 1994, n.
297) ed ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la
programmazione della vita e delle attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio. Esso
definisce le scelte generali di gestione ed amministrazione della scuola; adotta il Piano dell’Offerta
Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti; delibera i bilanci preventivo e consuntivo e dispone in
merito all'impiego delle risorse finanziarie per quanto concerne il funzionamento amministrativo e
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didattico; adotta il regolamento interno dell'Istituto per le modalità di funzionamento e di utilizzo delle
attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la
permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima; ratifica le delibere di tutti gli acquisti
effettuati dall'Istituto relativi alle attrezzature tecnicoscientifiche, ai sussidi didattici, compresi quelli
audio-televisivi e librari e ai materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; stabilisce l' adattamento
del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali nel rispetto del calendario scolastico
regionale; fissa i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività di arricchimento e ampliamento
dell’Offerta Formativa con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle attività
extracurriculari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione; promuove i contatti con altre scuole o istituti
al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di
collaborazione; promuove la partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di
particolare interesse educativo; indica i criteri generali per la formazione delle classi, per la formulazione
dell'orario delle lezioni e delle attività scolastiche, per l’assegnazione dei docenti alle classi; esprime il
proprio parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo dell'Istituto
Giunta esecutiva. Il Consiglio d’Istituto elegge nel suo seno la Giunta esecutiva (D.P.R. 416/74)
composta da un docente, un membro del personale ATA, un genitore. Di diritto ne fanno parte il
Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza della scuola, ed il Dsga che ha funzioni di
segretario della Giunta stessa. Essa rimane in carica per tre anni; i membri che nel corso del triennio
perdono i requisiti di eleggibilità vengono sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste. Come
previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art. 2, comma 3, entro il 31 ottobre essa
ha il compito di: predisporre il bilancio preventivo e le eventuali variazioni; predisporre il conto
consuntivo accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei
revisori; nella relazione, su cui il Consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente
quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le
indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e
quelli del precedente esercizio finanziario; adottare, su proposta del competente Consiglio di Classe, i
provvedimenti disciplinari per casi particolarmente gravi; preparare i lavori del Consiglio di Istituto e
curare l'esecuzione delle delibere.
Collegio dei docenti. È l’Organo collegiale più importante della scuola, responsabile, secondo l’art. 7 del
D.P.R. 416/74 e la c.m. n. 205/2000, dell'impostazione didattico - educativa in rapporto alle particolari
esigenze dell'istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del Consiglio di Istituto. Mentre il
Consiglio di Istituto ha competenza in materia economica (approvazione del bilancio preventivo e del
conto consuntivo) e sui criteri per l'impiego dei mezzi finanziari e per l'organizzazione generale del
servizio scolastico, il Collegio dei Docenti ha, invece, la competenza esclusiva per quanto attiene agli
aspetti pedagogico - formativi e all'organizzazione didattica e, comunque, delibera autonomamente in
merito alle attività di progettazione a livello d'istituto. E’ presieduto dal Dirigente Scolastico, e uno dei
Collaboratori di presidenza, da lui designato, funge da segretario. Fa parte del Collegio il personale
insegnante in servizio nella scuola, anche i docenti a tempo determinato (limitatamente alla durata della
nomina). Il Collegio si riunisce ogni volta che il Capo di istituto lo ritiene necessario o quando un terzo
dei componenti ne faccia richiesta, e comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre. Per
la validità delle adunanze è necessaria la presenza della metà più uno dei componenti; le delibere sono
adottate a maggioranza assoluta dei voti (in caso di parità prevale il voto del Presidente). Secondo le
attribuzioni ad esso conferite dall'art. 7 del T.U. n. 297/1994, al Collegio dei docenti compete:
l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) a norma dell'art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275,
sulla base degli indirizzi generali di gestione ed amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto, tenuto
conto delle proposte e dei pareri formulati dagli Organismi e dalle associazioni di genitori; le delibere su:
progettazione educativa; adeguamento dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze del
territorio e del coordinamento disciplinare; iniziative per il sostegno di alunni disabili e di alunni stranieri;
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innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell'organizzazione scolastica. a
norma dell'art. 2, co. 1, D.M. 29.05.1999, n. 251, modificato dal D.M. 19.07.1999, n. 178; piano annuale
delle attività di aggiornamento e formazione, ai sensi dell'art. 13 del CCNI 31.08.1999, la scansione
temporale, le modalità e i criteri ai fini della valutazione degli alunni (art. 2 O.M. n. 134/2000), l'adozione
dei libri di testo, su proposta dei Consigli di classe e la scelta dei sussidi didattici l'approvazione, quanto
agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7, comma 2, D.P.R. 08.03.1999, n. 275), la
valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica, le proposte per la formazione
delle classi, per l’assegnazione dei docenti alle classi e per l’orario di lezioni, lo studio delle soluzioni dei
casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, il parere sulla sospensione dal servizio
del personale docente, quando ricorrano ragioni di particolate urgenza ai sensi degli artt. 468 e 506 del
D.L.vo 16 aprile 1994 n. 297, il parere su iniziative per l'educazione alla salute e contro le
tossicodipendenze, l'elezione dei docenti che compongono il Comitato per la valutazione del servizio
degli insegnanti, l'identificazione e l’attribuzione di Funzioni strumentali al P.O.F., a norma dell'art. 28
del CCNL 26.05.1999 e dell'art. 37 del CCNI 31.08.1999, la delibera sul Piano annuale delle attività di
aggiornamento e formazione destinate ai docenti, coerentemente con gli obiettivi e i tempi della
programmazione dell’attività didattica, la valutazione dei risultati delle sperimentazioni attuate, il parere
in ordine all’organizzazione delle lezioni e alla offerta di attività didattiche e formative, spazi, attrezzature
e servizi alternativi all’insegnamento della religione cattolica per gli alunni che non intendono
avvalersene, la valutazione, in sede di progettazione educativa annuale, dei modi e dei termini di una
possibile collaborazione scuola-extrascuola in materia di attività sportiva, tenendo conto delle iniziative
proposte dagli enti (federazioni, enti locali, enti di promozione sportiva) interessati a rapporti di
collaborazione con la scuola. Nel periodo dal 1 settembre all’inizio delle attività didattiche, il Collegio dei
docenti si riunisce per l’elaborazione del Piano annuale di attività scolastica e per la programmazione di
iniziative di aggiornamento da effettuarsi nel corso dell’anno. La verbalizzazione delle decisioni assunte
in sede collegiale da tutti gli insegnanti della scuola costituisce fondamento e quindi punto di riferimento
costante per l’impostazione dei progetti educativi riguardanti le singole classi. Il Collegio dei docenti,
nell’esercizio dei poteri che gli sono propri, si articola in Commissioni alle quali sono affidati compiti
istruttori e di analisi preliminare degli aspetti e delle incidenze dei problemi più complessi che è tenuto ad
esaminare (progettazione didattico - educativa, sperimentazione, orientamento, formazione). Tali
Commissioni e Gruppi di lavoro hanno soltanto funzione preparatoria delle deliberazioni conclusive di
esclusiva competenza dell’intero Collegio dei docenti.
Dipartimenti. Definiscono gli obiettivi trasversali e per classi parallele; fissano i criteri di individuazione
e la tipologia delle prove finali; propongono l’acquisto di sussidi e l’adozione dei libri di testo; fissano i
traguardi di prestazione per segmento e per classe; stabiliscono indicatori e descrittori dei livelli minimi di
prestazione; fissano lo standard d’istituto; individuano possibili tematiche per l’offerta facoltativa, metodi
di insegnamento, scansioni temporali.
Mazzini Dipartimento società e popoli Storia - Religione - Geografia / Dante Dipartimento linguaggi
espressioni Italiano, Inglese, Francese, Arte, Motoria / Manzoni Dipartimento linguistico Italiano /
Dickens Dipartimento linguaggi Inglese, Francese / Galilei Dipartimento Scienze e Tecnica matematica
e tecnologia / Verdi Dipartimento espressioni Arte - Musica – Motoria / Giotto Dipartimento espressioni
Arte e Immagine / Olimpia Dipartimento Motoria
Consiglio di intersezione. Al Consiglio sono attribuiti i seguenti compiti: formulare al Collegio dei
Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; agevolare ed
estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni; verificare l'andamento complessivo dell'attività
didattica nelle sezioni di competenza e proporre gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro
didattico; esaminare e proporre iniziative per il miglioramento della scuola sia dal punto di vista delle
strutture edilizie, sia delle dotazioni del materiale didattico e di gioco. Qualora il Consiglio affronti
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competenze di coordinamento didattico, è esclusa la partecipazione dei genitori. Questi ultimi prendono
comunque parte alle riunioni di verifica dell'andamento della attività didattica per la valutazione periodica
dell'attività didattica delle sezioni relative all'insieme degli alunni.
Consiglio di interclasse. Il Consiglio di Interclasse si riunisce col compito di formulare al Collegio dei
Docenti proposte in ordine all'azione educativo - didattica e con quello di agevolare ed estendere i
rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni. In particolare il Consiglio di Interclasse valuta la scelta
dei libri di testo e dei sussidi didattici, propone attività di ampliamento dell’O. F. , inclusi viaggi
d'istruzione e le visite guidate. Qualora il Consiglio affronti competenze di coordinamento didattico e dei
rapporti interdisciplinari, è esclusa la partecipazione della componente genitori, egualmente quando si
tratti di procedere alla valutazione degli alunni.
Consiglio di classe. Formula proposta al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica;
esprime il suo parere per quanto concerne le iniziative di sperimentazione che interessano le classi o la
classe compresi nell’ambito di propria competenza; agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti e
genitori; esprime pareri sull’adozione dei libri di testo Verifica l’andamento complessivo delle attività
didattiche; propone gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro didattico; programma le visite
guidate e i viaggi d’istruzione. Il Consiglio ha quindi essenzialmente funzioni propositive, rispetto al
Collegio dei Docenti, per ciò che attiene l’ambito educativo - didattico e le attività di sperimentazioni.
Coordinatore di classe. Elabora il verbale dei lavori del Consiglio; coordina le attività dei docenti della
classe; raccoglie prove, elaborati, tabulati; espleta qualsiasi altro compito si renda necessario riguardante
la classe di appartenenza; segnala tempestivamente eventuali casi di dispersione scolastica.
Responsabile gestione qualità (Gruppo di Miglioramento). Il responsabile della Qualità (D.P.R.
275/99) collabora con il Dirigente per la definizione del “Sistema Qualità” dell’Istituto nel promuovere e
coordinare le necessarie azioni per perseguirne, diffondere e sostenere, a tutti i livelli, le politiche per la
Qualità. Egli mantiene costanti rapporti col Polo Qualità di Napoli; rappresenta l’Istituto negli incontri
con le scuole aderenti al Progetto Qualità; gestisce e coordina le attività del “Gruppo di miglioramento”;
elabora e produce, coadiuvato dal “Gruppo Qualità” della scuola e dai collaboratori scolastici, il Manuale,
e tutto il materiale necessario per la partecipazione alle iniziative del Polo Qualità; socializza al Collegio
le iniziative inerenti al Progetto Qualità; monitora le esigenze di tutte le componenti della comunità
scolastica; elabora, somministra, e valuta questionari di interesse e di feedback alla comunità scolastica
programma le iniziative di costruzione, documentazione e del sistema qualità dell’Istituto elabora una
modulistica unitaria per ogni attività scolastica riferisce al D.S. sull’andamento del SGQ
Responsabile della biblioteca. È incaricato della custodia, classificazione, organizzazione del materiale
della biblioteca, e degli audiovisivi in dotazione all’Istituto; organizza le attività rivolte agli alunni e al
personale della scuola volte a promuovere l’uso della biblioteca e delle sale video; promuove iniziative di
promozione della lettura tra gli utenti; coordina le attività di informatizzazione della biblioteca;
predispone il calendario e l’orario di accesso all’utenza; cura le sale di lettura e la progettazione del Piano
Letture.
RSU. L’organismo delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) è nato in coincidenza con
l’attribuzione alle scuole dell’autonomia. E’ formato da tre componenti del personale docente ed eletti, in
rappresentanza sindacale, per la contrattazione decentrata su alcuni ambiti specifici, regolamentati dal
C.C.N.L.
Organo di garanzia. Composto dal DS , da due genitori membri del consiglio dì istituto e un docente. A
tale Organo è ammesso ricorso da parte dei genitori, in merito all'erogazione delle sanzioni disciplinari
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
32
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
comminate dagli organi competenti della Scuola. I genitori facenti parte dell'Organo di Garanzia sono
designati dal Consiglio d'Istituto. Contro le decisioni in materia disciplinare è ammesso ricorso scritto da
parte dei genitori all'Organo di Garanzia interno alla scuola entro quindici (15) giorni dall'erogazione del
provvedimento disciplinare. L'Organo di Garanzia si riunisce ogni volta che è chiamato a decidere sulle
sanzioni erogate dagli organi competenti della scuola. Le decisioni dell'Organo di Garanzia sono emanate
per iscritto e notificate, in modo riservato, alle persone interessate. Nel caso in cui l'Organo di Garanzia
decida la non pertinenza della sanzione, tale provvedimento è immediatamente revocato; si provvede con
notifica scritta ad informare la famiglia dell'alunno interessato e il Consiglio di Classe. Inoltre, gli atti già
emessi e ratificanti il provvedimento disciplinare, devono essere annullati. Ogni riunione dell'Organo di
Garanzia è verbalizzata e le decisioni assunte con le relative motivazioni sono messe per iscritto e firmate
da tutti i componenti dell'Organo stesso. L'organo di Garanzia può essere interpellato su richiesta di un
genitore, di un gruppo di genitori, del Direttivo dell'Associazione Genitori, o di chiunque vi abbia
interesse oppure lo ritenga opportuno. L'Organo di Garanzia può essere chiamato in causa anche sui
conflitti che sorgono all'interno della scuola in merito all'applicazione del Regolamento di Disciplina.
Responsabile invalsi. Collabora con il Dirigente scolastico nell’attuazione del quadro normativo di
riferimento e negli interventi che la scuola deve mettere in atto nella valutazione degli alunni impegnati
negli esami di stato 2014.2015 e degli alunni delle classi seconde e quinte della scuola primaria; gestisce i
diversi processi nella prospettiva di costruire un sistema di valutazione affidabile, valido, trasparente e
funzionale al miglioramento della preparazione degli alunni; svolge sostegno ai docenti nell’uso e nella
gestione della documentazione Invalsi.
Responsabile sito web ins. Menna Agnese. Svolge la gestione del Sito Web della scuola; collabora con
tutti i docenti per la raccolta e l’eventuale successivo inserimento sul sito di tutte le attività della scuola;
inserisce la documentazione didattica e ogni altro documento previsto dalla normativa. Cura d’intesa con
il Ds l’aspetto culturale ed educativo del sito.
5.4. Comunicazione della strategia e della politica.
L’I.C. D’Aosta ritiene fattore strategico di successo una comunicazione efficace della strategie e della
politiche, che assicuri la partecipazione e la condivisione fra le parti interessate sia interne sia esterne. A
tale scopo ha stabilito le seguenti modalità di comunicazione con le parti interessate: - sito web -circolari
al personale docente e non docente -comunicazioni agli alunni e ai genitori. Ogni modalità prevede
l’individuazione di: -strumenti e supporti -tempistica -responsabile di stesura, trasmissione, di accesso di
controllo e di archiviazione. -canale di comunicazione con azioni di diffusione e disseminazione in entrata
ed uscita. La comunicazione assume una particolare importanza quando riguarda le informazioni di
ritorno dalle parti interessate, che rappresentano le informazioni in entrata per il monitoraggio, l’analisi, la
misurazione ed il riesame delle azioni e dei loro risultati. A tale scopo l’I.C. D’Aosta individua le aree di
intervento in cui attuare le azioni di raccolta di feedback in relazione agli obiettivi strategici fissati,
secondo la tempistica fissata dal Piano delle attività.
PROCEDURA OPERATIVA n 07
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DIDATTICA
INDICE
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
33
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
Polo Qualità Di
Napoli
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
SCOPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
RESPONSABILITA’
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
INDICATORI DI PROCESSO
RIFERIMENTI
ARCHIVIAZIONI
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
ALLEGATI
34
1. SCOPO
Questa procedura definisce i sistemi utilizzati dall'Istituto per assicurare l’efficacia e l’efficienza dei
processi di stesura, comunicazione ed accessibilità della documentazione riguardante i processi di
progettazione, erogazione e controllo del servizio formativo, con lo scopo di:




Assicurare la conservazione del patrimonio di conoscenze maturato nell’Istituto attraverso la
costruzione di un archivio della documentazione didattica;
Promuovere la riflessione sulle buone pratiche, sui punti deboli e sugli errori attraverso la loro
traduzione in documenti da parte degli stessi attori;
Assicurare la circolazione, lo scambio e la trasmissione delle buone prassi attraverso la
condivisione di esperienze documentate;
Fornire una solida base di informazione e di conoscenza per la ricerca e la sperimentazione
didattica orientata al miglioramento continuo, in conformità a quanto previsto dalla Politica della
Qualità individuata e condivisa con tutte le parti interessate.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Questa procedura si applica alla documentazione che riguarda i seguenti processi implementati
dall’istituto a livello dell’area didattica:


Progettazione ed implementazione di attività, progetti, azioni, interventi
Monitoraggio e validazione degli esiti di attività, progetti, azioni, interventi.
3. RESPONSABILITÀ
Le responsabilità relative alle attività della presente procedura sono così organizzate
CHI FA
Dirigente Scolastico
CHE COSA
-
Responsabile dell’archivio
didattico
-
individua il responsabile dell’archivio didattico e gli assegna i compiti
e le deleghe previsti dal profilo
stabilisce, d’intesa con il Collegio dei Docenti, le modalità di accesso ai
materiali;
esamina, in sede di riunione di riesame, gli esiti dell’attività
Relaziona al Consiglio d’Istituto sui risultati dell’attività
raccoglie ed archivia la documentazione didattica delle attività
gestisce l’accesso ai materiali
cura la pubblicazione sull’area dedicata del sito Web della scuola
relaziona al DS ed al Collegio dei Docenti sull’attività svolta
individua e propone aree di miglioramento della stessa
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Responsabile Qualità Scuola
-
–
Polo Qualità Di
Napoli
segue la progettazione, l’implementazione e il monitoraggio dell’
attività
archivia e rende disponibile ed accessibile la relativa documentazione
gestisce gli eventuali reclami
-
discutono con il DS le modalità di accesso agli atti
esaminano e discutono i risultati ottenuti, fornendo indicazioni e
proposte per l’anno scolastico seguente
DOCENTI
-
DSGA
-
documentano, attraverso la produzione di materiali trasmissibili e
condivisibili, i punti salienti dei percorsi formativi progettati e
implementati.
consegnano i materiali prodotti al Responsabile dell’archivio didattico
individua ed assegna gli spazi per la conservazione dei materiali
Collegio dei
Dipartimenti
Docenti
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
Le azioni previste da questa procedura sono distribuite in 3 fasi:
Fase 1: All’inizio dell’anno scolastico, in sede di individuazione del gruppo di lavoro sul POF, il DS
individua un docente come Responsabile dell’archivio didattico.
In sede di Gruppo di lavoro sul POF vengono:
 individuati i materiali da archiviare
 fissati i tempi e le modalità di archiviazione
 fissate le modalità di accesso alla documentazione nel rispetto della privacy di eventuali aventi
diritto
Il Collegio dei Docenti integra e discute nel POF le proposte del Gruppo di lavoro.
Possono essere individuati come materiali destinati all’archivio:
- progettazioni didattiche di area e di disciplina
- Unità di Apprendimento (U.A.)
- relazioni finali sui risultati di attività
- modelli per il monitoraggio delle attività
- materiali di supporto per lo svolgimento delle U.A
- curricoli disciplinari
- documentazioni corso aggiornamento e laboratori Indicazioni Nazionali
Il DS comunica ai docenti le modalità di accesso e di consultazione dei documenti concordate.
Contestualmente il DSGA predispone gli spazi destinati all’archivio.
Fase 2: Il responsabile dell’Archivio didattico raccoglie ed archivia i materiali individuati e tutti quelli
che i docenti e i responsabili di progetto ritengono necessari per documentare esaurientemente le proprie
attività attraverso mappe concettuali, materiali multimediali.
I Materiali vanno consegnati in formato cartaceo e digitale. Il Responsabile archivia i materiali cartacei
negli spazi dedicati e conserva la loro versione digitale.
Durante l’anno scolastico il Responsabile dell’archivio didattico aggiorna periodicamente l’elenco dei
materiali disponibili e ne cura la consultazione e lo scambio.
Fase 3: Alla fine dell’anno scolastico il Responsabile dell’archivio didattico pubblica sul sito Web in
chiave tematica ed in chiave cronologica l’elenco dei materiali disponibili e relaziona al DS, in sede di
riunione di riesame, sui risultati dell’attività, mettendo in rilievo i punti forti e le aree di miglioramento. Il
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
35
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
DS relaziona sui risultati dell’attività al Consiglio d’Istituto. Tali risultati rappresentano elementi in
entrata per la riprogettazione ed il miglioramento.
5. INDICATORI DI PROCESSO
Sono individuati i seguenti indicatori di processo:
 numero delle richieste di accesso all’archivio
 numero degli accessi all’area dedicata del sito web
 numero dei materiali archiviati entro i termini stabiliti
 numero dei reclami per indisponibilità dei materiali pervenuti.
6. RIFERIMENTI
 Norma UNI EN ISO 9004:2009 “Gestire un’organizzazione per il successo durevole”
 Manuale della Qualità, Capitolo 6 “Gestione delle risorse” punto 6.7.2

Procedura di sistema “Gestione della documentazione interna ed esterna”
7. ARCHIVIAZIONE
Questo documento di procedura è archiviato dal RQS, fra i documenti dell’archivio “Manuale delle
Procedure”
8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
Per quanto riguarda i termini e le definizioni utilizzate nella procedura si rimanda alla terminologia
utilizzata nella Norma UNI EN ISO 9004:2009 e nel Capitolo 3 del presente Manuale.
PROCEDURA OPERATIVA 08
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO ATTIVITA’ DIDATTICHE
Rif. Cap. 7
INDICE
1.
SCOPO
2.
CAMPO APPLICAZIONE
3.
RESPONSABILITÀ
4.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
4.1 Attività di programmazione
4.2 Controllo e valutazione dell’attività svolta
5.
INDICATORI DI PROCESSO
6.
RIFERIMENTI
7.
ARCHIVIAZIONE
8.
TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
9.
ALLEGATI
1.SCOPO
Scopo della seguente procedura è definire i criteri e le modalità per un’adeguata attività di pianificazione
e controllo dell'attività didattica al fine di garantire lo svolgimento equilibrato della stessa ed il
raggiungimento degli obiettivi definiti
2.CAMPO APPLICAZIONE
Questa procedura è applicabile alla pianificazione e controllo dell’attività didattica sia per le attività
curricolari che extracurricolari per tutte le classi.
3.RESPONSABILITÀ
Le responsabilità relative alla pianificazione e alla programmazione didattica sono riportate nella tabella
seguente:
Responsabilità
Attività
Dirigente Scolastico
 Convoca i Collegi dei Docenti
 Verifica e approva i Piani di Lavoro
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
36
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Gruppi di
Dipartimento
lavoro
Consigli di Classe
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI


di 








Collegio dei Docenti









Gruppo di lavoro
Gestore di processo
Insegnante








Polo Qualità Di
Napoli
Controlla l’adeguato svolgimento del Piano di Lavoro
Promuove le iniziative di ricerca
Definisce gli obiettivi trasversali e struttura i format per le Uda
Fissa i criteri di individuazione e la tipologia delle prove finali
Propone l’acquisto di sussidi e l’adozione dei libri di testo
Definisce gli obiettivi trasversali e gli obiettivi relativi alle varie discipline
Definisce la programmazione annuale del lavoro di classe
Formula i piani di studi personalizzati
Programma le attività extrascolastiche, i viaggi d’istruzione e le visite guidate
nell’ambito della programmazione generale
Esprime giudizi di valutazione sugli apprendimenti e sulle competenze
espresse in traguardi di prestazione degli alunni
Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e
didattica
Esprime parere sulle iniziative di ricerca
Agevola rapporti tra docenti – alunni – genitori
Certifica le competenze acquisite dall’alunno
Approva POF e Carta dei Servizi
Delibera l’adozione dei libri di testo
Formula proposte al D.S. per:
o la formazione e la composizione delle classi,
o l’assegnazione dei docenti alle classi,
o la formulazione dell’orario delle lezioni,
o la definizione dell’offerta formativa facoltativa eccedente il monte ore
obbligatorio
o l’adozione del modello d’Istituto di Scheda di valutazione
o l’assegnazione dei compiti di coordinatore e delle funzioni strumentali al
POF
o i criteri di composizione delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro
Propone al D.S. attività scolastiche nell’ambito dei criteri generali fissati dal
Consiglio di Istituto
Delibera la suddivisione dell’a.s. in periodi
Valuta periodicamente l’efficacia dell’azione didattica e propone misure per
l’attuazione del POF e per il miglioramento
Delibera iniziative di ricerca
Promuove e delibera iniziative di aggiornamento ai docenti
Gestisce e monitorizza l’attuazione operativa del POF attraverso
l’effettuazione di:
o studi di fattibilità,
o preparazione di piani di lavoro,
o gestione della comunicazione,
o gestione del monitoraggio delle attività,
o gestione delle azioni di miglioramento e di riprogettazione.
Riferisce al Collegio dei Docenti su proposte, azioni e risultati relativi
Supervisiona i processi didattici
Prepara la Progettazione disciplinare
Prepara la Relazione Finale di verifica del Piano di Lavoro proposto
Esprime giudizi di valutazione
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
37
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
 Partecipa all’apertura ed all’aggiornamento del piano di studi personalizzato
 Cura l’accessibilità dei documenti relativi
all’attività dell’Istituto
 Distribuisce, raccoglie e trasmette il materiale
cartaceo e le informazioni sui testi adottati e da adottare
Segreteria
38
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
4.1 Attività di programmazione
La pianificazione dell’attività didattica da svolgere in ciascuna classe viene sviluppata attraverso la
definizione dei seguenti punti:
a)
definizione del tema di lavoro d’Istituto sulla base di quanto deciso dal Collegio dei
Docenti nell’ultima riunione dell’a.s. precedente;
b) definizione degli obiettivi per aree disciplinari e definizione degli obiettivi trasversali in relazione ai
traguardi di prestazione per segmento e per classe;
c) definizione obiettivi trasversali per classe e programmazione dell’attività didattica individuale.
a)
Definizione del tema di lavoro d’Istituto
Nel corso del primo Collegio dei Docenti, sulla base di quanto deciso nell’ultima riunione dell’anno
scolastico precedente, il Collegio stesso traccia le linee operative per lo sviluppo del tema d’istituto.
Nel corso di questa riunione il D.S.:
sceglie i Coordinatori di Dipartimento,
indice la riunione per Dipartimenti presenta al Collegio gli indirizzi organizzativi e
gestionali per l’anno scolastico corrente.
b)
Definizione degli obiettivi per aree disciplinari e definizione degli obiettivi trasversali in relazione
ai traguardi di prestazione per segmento e per classe
Durante la riunione dei Dipartimenti, a cui partecipano tutti gli insegnanti divisi per area disciplinare, si
definiscono gli obiettivi per area disciplinare tenendo conto di:
anno del corso,
indirizzo del corso (solo per il segmento Secondaria 1° grado),
indicazioni ministeriali,
esperienze precedenti,
traguardi di prestazione per segmento e per classe,
linee del tema d’istituto.
Successivamente si individuano, per ciascuna area disciplinare:
nuclei fondanti,
obiettivi in riferimento alle competenze chiave e formulati sotto forma di traguardi di
prestazione,
trasversalità,
indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione,
standard d’istituto,
possibili tematiche per l’offerta facoltativa,
metodi di insegnamento,
scansioni temporali,
necessari per il raggiungimento degli obiettivi.
Ancora, si definiscono i criteri di valutazione e il numero minimo e la tipologia di verifiche attraverso la
definizione degli indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione.
Si richiedono gli interventi di esperti.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Il coordinatore verbalizza e porta il verbale in Segreteria dove resta a disposizione per la consultazione
nell’Archivio all’interno della sezione “Riunioni di Dipartimento”
La verbalizzazione deve evidenziare i seguenti punti:
nuclei fondanti,
obiettivi declinati in competenze e tradotti in traguardi di prestazione,
trasversalità,
indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione per segmento e per classe,
standard d’istituto,
possibili tematiche per l’offerta facoltativa,
metodi di insegnamento,
scansioni temporali,
interventi di esperti e richieste di sussidi e attrezzature.
Il D.S., ricevuti i risultati del lavoro dei Dipartimenti, convoca i Gruppi di lavoro che, sulla base delle
proposte dei Dipartimenti e delle opzioni espresse dai genitori all’atto dell’iscrizione, formula e propone:
utilizzo delle quote di autonomia e/o flessibilità
attività extracurricolari,
partecipazione a progetti ministeriali, in rete con altre scuole e con istituzioni ed associazioni,
piani di fattibilità,
modalità organizzative e gestionali,
piani di monitoraggio delle attività,
e formalizza l’articolazione delle proposte in progetti.
I risultati del lavoro vengono formalizzati in una relazione.
Il D.S. convoca allora il Collegio dei Docenti, per la discussione ed approvazione della relazione del
Gruppo di Pianificazione.
Quanto approvato dal Collegio e deliberato in seguito dal Consiglio d’Istituto viene riportato nel POF,.
Tutta questa fase di lavoro viene conclusa entro la prima metà di novembre per l’approvazione finale del
POF e della Carta dei Servizi .
c)
Definizione obiettivi trasversali rispetto alle competenze chiave per classe e programmazione
dell’attività didattica individuale
Gli obiettivi trasversali per le classi sono definiti successivamente, durante il primo Consiglio di Classe e
di intersezione tenendo conto della situazione di partenza e dell’anno di corso della classe.Durante questa
riunione vengono esaminati i fascicoli degli alunni al fine da individuare:
casi critici,
alunni diversamente abili
numero dei ripetenti
alunni provenienti da classi smembrate o altre scuole,
profilo delle abilità e competenze della classe / gruppo.
In base a quanto emerso ed ai risultati dei test d’ingresso e/o delle prime prove e delle opzioni espresse
dai genitori e discusse con il coordinatore, viene proposto il piano di studio personalizzato per ciascun
alunno.
Il piano di studio personalizzato deve armonizzarsi con:
definizione degli obiettivi trasversali in riferimento alle competenze chiave (metodo di lavoro e
capacità organizzativa, rispetto dei tempi di lavoro proposti, utilizzo dei materiali e strutture)
riformulazione o riconferma degli obiettivi fissati nella riunione di Dipartimento per area
disciplinare
coordinamento tra gli insegnanti per evitare concentrazione eccessiva del carico di lavoro
scelta di lavori congiunti tra materie/aree e/o individuazione di collegamenti da fare nel corso
dell'anno decisi per la classe / gruppo.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
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Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Si propongono in questa sede attività come rappresentazioni teatrali, mostre, visite guidate, e quant’altro
si ritenga utile per approfondire e facilitare l’acquisizione dei contenuti e il raggiungimento degli
obiettivi, secondo le linee tracciate dal progetto d’istituto. Il verbale della riunione del Consiglio deve
contenere le seguenti scelte e decisioni nonché le eventuali proposte di acquisto per:
software didattico,
libri di lettura e di consultazione,
attività laboratoriali,
visite guidate,
scambi culturali.
spettacoli teatrali.
Entro 10 giorni dalla riunione, il coordinatore discute con i genitori il piano di studi personalizzato
dell’alunno, che costituisce il nucleo del Contratto Formativo che le parti contestualmente sottoscrivono.
Successivamente, per ciascuna della sue classi, ogni insegnante riporta nel Piano di Lavoro individuale
l’attività didattica che intende svolgere.
Nella Progettazione disciplinare il docente deve specificare:
i livelli di partenza,
gli obiettivi declinati in competenze e traguardi di prestazione,
le attività di recupero e/o sostegno e di potenziamento,
i criteri di valutazione,
gli argomenti da affrontare e i loro contenuti,
gli argomenti prioritari,
i metodi di insegnamento,
previsione dei tempi di lavoro,
il numero e il tipo delle verifiche,
i lavori interdisciplinari e di gruppo,
i lavori da affrontare al di fuori dell’orario curriculare,
altre attività curriculari previste quali scambi con l’estero, partecipazioni a rappresentazioni
teatrali o cinematografiche, visite a musei o mostre, visite didattiche.
Il documento, una volta presentato al Consiglio di Classe, deve essere depositato in Segreteria entro la
settimana successiva, e visionato dal D.S. per l’approvazione. Il Piano di Lavoro Individuale è conservato
in Segreteria, con tutta la restante documentazione della classe, per tutta la durata del corso; infine, viene
inserito nel registro personale del docente.
4.3 Controllo e valutazione dell’attività didattica svolta
Periodicamente ciascun insegnante effettua a sua discrezione una valutazione circa l’andamento ed il
grado di attuazione rispetto a quanto pianificato.
Tale valutazione è oggetto di riunioni dei Consigli di Classe, allo scopo di prevenire o gestire eventuali
situazioni di criticità, anomalie o imprevisti che rischiano di impedire o hanno ostacolato l’attuazione di
quanto pianificato. Le eventuali azioni di recupero individuate risultano poi dai verbali di tali riunioni.Per
le azioni di monitoraggio e di miglioramento e come base per l’eventuale riprogettazione, l’insegnante e/o
il Consiglio interessato possono fare riferimento alle linee di indirizzo elaborate dai Gruppi di lavoro di
Dipartimento e dal Collegio dei Docenti. Il D.S. inoltre, a sua discrezione, può periodicamente
controllare l’effettivo svolgimento del Piano di Lavoro approvato. Qualora venga riscontrata qualche
carenza ritenuta di particolare gravità può convocare l’insegnante o il Consiglio interessato per discutere
della situazione e trovare adeguate soluzioni. Al termine dell’anno scolastico, entro la data fissata dal
D.S., e comunque entro la fine di giugno, ogni insegnante elabora una relazione finale in cui verifica il
raggiungimento degli obiettivi prefissati o espone il motivo del loro mancato raggiungimento. Tale
relazione viene consegnata in Segreteria, dove viene conservata per tutta la durata del corso e serve come
base per una migliore pianificazione della didattica dell’anno successivo, coerentemente con le logiche
del miglioramento continuo.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
40
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
Polo Qualità Di
Napoli
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
5. INDICATORI DI PROCESSO
Si individuano come indicatori di processo per il riallineamento ed il miglioramento:
-numero delle non conformità rilevate durante l’erogazione del processo
-rispetto della tempistica
-conformità dei prodotti alle specifiche ed ai requisiti
-puntualità e completezza della comunicazione
41
6. RIFERIMENTI
MANUALE DELLA QUALITA’, Capitolo 7: ”Gestione dei processi”
7.ARCHIVIAZIONE
-Registro dei verbali del Collegio dei docenti
-Registro dei verbali del Consiglio di classe
8. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
Cfr. Capitolo 3
9. ALLEGATI
Modello: “Controllo dei processi”
PROCEDURA OPERATIVA 09
SVILUPPO E GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Rif. Cap. 7
INDICE
10. SCOPO
11. CAMPO DI APPLICAZIONE
12. RESPONSABILITA’
13. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
14. INDICATORI DI PROCESSO
15. RIFERIMENTI
16. ARCHIVIAZIONI
17. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
18. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1.SCOPO
Lo scopo della presente procedura è definire le modalità per lo sviluppo, la documentazione, la gestione,
la valutazione e la validazione del P.O.F. (Piano di Offerta Formativa) al fine di garantire efficacia,
coerenza e trasparenza a tutte le iniziative didattiche curriculari ed extracurriculari intraprese nel corso
dell’anno scolastico per tutte le parti interessate, sia esterne che interne.
2.CAMPO APPLICAZIONE
Questa procedura è applicabile al P.O.F. inteso come quella parte della documentazione della scuola volta
a definire:
il progetto globale contenente linee guida strategiche in cui inserire le varie proposte educative
e formative riguardanti studenti e docenti in linea con la mission della scuola
le linee guida per l'insieme delle modalità di svolgimento e di valutazione del servizio didattico
fornito dalla scuola durante l’anno scolastico.
3.RESPONSABILITÀ
Il Dirigente Scolastico ha la responsabilità di:
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
-
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Ottaviano
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Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
individuare un responsabile coordinatore dell’attività di sviluppo del Progetto P.O.F.;
individuare gli insegnanti costituenti il gruppo di lavoro per il Progetto P.O.F. nell’ambito del
Collegio dei Docenti;
sviluppare le parti del Progetto P.O.F. di sua competenza;
promuovere e garantire la presenza di tutte le parti interessate all’elaborazione del P.O.F.
promuovere e attivare i rapporti con il territorio funzionali all’elaborazione e alla gestione del
P.O.F.;
relazionare al Collegio dei Docenti e al Consiglio d’Istituto relativamente ai contenuti del Progetto
P.O.F.;
individuare gli insegnanti a cui affidare il compito di sviluppare e portare a termine le iniziative
indicate nel POF;
relazionare al Collegio dei Docenti ed al Consiglio d’Istituto sugli esiti del POF.
Il Collegio dei Docenti ha il la responsabilità di:
- definire, in linea con l’autonomia didattica ed entro gli indirizzi generali tracciati dal Consiglio
d’Istituto, il P.O.F;
- approvare il P.O.F.
- valutarne e validarne gli esiti
Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità di:
- definire, in linea con l’autonomia didattica, gli indirizzi generali del P.O.F.;
- adottare il P.O.F.;
- valutarne e validarne gli esiti
Il responsabile coordinatore, designato dal Dirigente Scolastico, sulla base delle indicazioni del Collegio
dei Docenti, ha la responsabilità di:
- raccogliere le proposte attraverso apposita modulistica
- pianificare le attività di sviluppo per il Progetto P.O.F.;
- coordinare il gruppo di lavoro;
- raccogliere e far archiviare il materiale relativo all’attività del Gruppo di lavoro in Segreteria.
Il gruppo di lavoro ha la responsabilità di:
definire i contenuti del P.O.F., avvalendosi della collaborazione dei docenti e di tutte le parti
interessate;
- approntare le schede di documentazione dei progetti/attività
riportare quanto definito nella Carta dei Servizi e nel documento descrittivo del P.O.F.
La Funzione Strumentale designata per il compito ha la responsabilità di:
gestire lo svolgimento del POF;
approntare, somministrare, raccogliere ed elaborare gli strumenti di monitoraggio previsti;
relazionare al DS ed al Collegio dei Docenti sull’andamento della gestione e dei suoi esiti.
Tutti gli insegnanti sono tenuti a:
conoscere le linee guida educative e formative che stanno alla base del P.O.F. e a collaborare
attivamente alla sua efficace implementazione.
Un incaricato designato dal DS è responsabile di inserire il POF sul sito web dell’Istituto.
L’ufficio di Segreteria ha la responsabilità di:
distribuire i moduli per la compilazione delle proposte di attività da inserire nel P.O.F.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
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MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
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permettere l’accessibilità del P.O.F. a tutte le parti interessate del territorio attraverso una copia
cartacea depositata presso l’Ufficio per la consultazione
archiviare il documento in versione integrale, completo di tutti i materiali connessi.
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
Progettazione
Alla fine dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico designa all’interno del Gruppo di Pianificazione i
componenti del gruppo di lavoro Progetto P.O.F. nonché il coordinatore responsabile del progetto.
La scelta dei docenti avviene sulla base delle loro competenze documentaristiche nonché della loro
disponibilità.
Sulla base delle direttive del Dirigente Scolastico e di quanto stabilito nel Collegio dei docenti
immediatamente precedente, il coordinatore convoca, nella terza decade del mese di giugno, il primo
incontro del gruppo di lavoro allo scopo di:
definire l'obiettivo generale del P.O.F. per l'anno scolastico seguente;
effettuare ed aggiornare la pianificazione delle attività finalizzata alla stesura del testo da
sottoporre all’esame e all’approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto
entro la fine di settembre.
Tali attività partono dalle analisi e dalle valutazioni seguenti di:
gli indirizzi generali del Consiglio d’Istituto per il P.O.F.;
le linee guida generali dei progetti curriculari ed extracurriculari degli anni
precedenti;
le schede di conclusione progetto e di valutazione relative alle varie attività svolte durante
l’anno scolastico in via di conclusione;
le nuove proposte giunte da docenti, genitori, alunni, personale ausiliario, enti locali ed
associazioni operanti sul territorio. Per queste ultime le modalità di progettazione, gestione,
valutazione e validazione delle attività proposte sono quelle stabilite dal Sistema di Gestione
Qualità dell’Istituto; questa clausola viene riportata nel/i protocollo/i d’intesa eventualmente
stipulati con soggetti esterni alla scuola.
Stesura, approvazione e diffusione
Individuati gli obiettivi del P.O.F., le linee guida, i progetti da sviluppare e come tali da inserire nel
documento finale, le relative scadenze, sulla base di quanto definito all’inizio del nuovo a.s., il D.S., nel
corso del primo Collegio dei Docenti di settembre, procede con l'assegnazione degli incarichi ai docenti
da coinvolgere sui singoli progetti.
Ciascun docente, designato quale Responsabile di sviluppare un progetto/attività, partendo dagli obiettivi
generali e dalle linee guida definite dal gruppo di lavoro, procede allo sviluppo dello specifico progetto
definendo:
obiettivi e finalità del progetto;
contenuti;
destinatari;
metodologie;
durata;
risorse umane e strumentali, rispetto alle quali deve essere prodotta anche l'analisi dei costi;
modalità di verifica dei risultati;
e pianificandone le fasi di sviluppo e le relative responsabilità tramite apposito modulo distribuito dalla
Segreteria(da definire a cura di ogni scuola: cfr. SCHEMA DI MATRICE DI
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
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Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
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Data
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MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
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RESPONSABILITA’);tale modulo va consegnato entro la seconda decade di settembre al gruppo di
lavoro per la valutazione e l'approvazione prima dell'inserimento nel documento finale e quindi nella
programmazione per l'anno scolastico in corso. Ogni Responsabile si impegna inoltre a segnalare, nel
corso del lavoro, le opportunità di miglioramento e di correzione/prevenzione di possibili non conformità,
nella logica del miglioramento continuo.
Il gruppo di lavoro cura la stesura del testo del P.O.F. tenendo conto che esso deve contenere:
le linee guida generali del progetto didattico della scuola;
le schede dei progetti attuati da più tempo e di interesse più generale che si intendono
riproporre per l’anno scolastico in corso
le schede di sintesi relative ai nuovi progetti
le linee generali dell’organizzazione della scuola
le modalità di monitoraggio, valutazione e validazione.
Il testo, così redatto sotto forma di bozza, viene messo, entro la seconda decade di settembre, a
disposizione di tutti i docenti e di tutte le parti interessate interne ed esterne, per eventuali suggerimenti
e/o modifiche da apportare.
Valutate le eventuali modifiche proposte, il gruppo di lavoro provvede alla stesura definitiva del testo
entro fine settembre.
Successivamente il Dirigente Scolastico convoca, sempre entro la fine di settembre, il Collegio dei
Docenti, indicando nell’Ordine del Giorno la presentazione e discussione del P.O.F..
Durante le riunione del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto, viene presentato e discusso il
P.O.F. fino ad arrivare alla sua approvazione ed alla sua adozione, così da approvare, di conseguenza,
tutti i progetti in esso contenuti e tutte le proposte coerenti con esso che potrebbero essere presentate
durante lo stesso anno scolastico al Dirigente Scolastico e ai suoi collaboratori dagli stessi docenti.
L’approvazione del P.O.F. risulta dai relativi verbali archiviati in Segreteria.
Una sintesi del testo del P.O.F. così approvato viene allegato alla Carta dei Servizi e come tale viene
consegnato, durante il mese di ottobre a tutti quanti fra i docenti, il personale interno e le famiglie degli
alunni ne facciano richiesta.
Gestione del P.O.F.
Dopo l’approvazione e l’adozione la gestione operativa del P.O.F. viene affidata alla relativa Funzione
Strumentale, che monitorizza e documenta la realizzazione delle attività e ne riferisce, mettendo in opera,
se necessario, azioni correttive e/o di miglioramento.
Nel corso dell’anno scolastico, è possibile presentare da parte di docenti, genitori e istituzioni proposte di
progetti e di attività; esse vengono vagliate dal Dirigente Scolastico e dalla Funzione Strumentale P.O.F.
relativamente alla loro validità, fattibilità e pertinenza col P.O.F. approvato e possono essere
immediatamente attuate seguendo le modalità sopra precisate e previa approvazione del Collegio dei
Docenti
Tutti i docenti designati per i singoli progetti e tutti i gruppi di lavoro sui grandi temi, procedono nello
svolgimento delle attività secondo quanto definito nel P.O.F. e pianificato per ogni specifico progetto.
Alla gestione del P.O.F. si applicano le specifiche dell’implementazione dei processi descritte nel
Capitolo 7 – Gestione dei processi del presente Manuale.
Valutazione e validazione dei risultati
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
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Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
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PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Alla fine delle attività e comunque entro la fine dell’ anno scolastico, i docenti ed i responsabili di attività
compilano le schede di conclusione progetto relative alle attività scolastiche, provvedendo anche alla
raccolta delle schede di valutazione elaborate dai partecipanti al progetto sia per le attività curriculari che
extracurriculari. Queste relazioni, insieme con le valutazioni delle indagini sulla soddisfazione delle parti
interessate, con le azioni di monitoraggio previste dal P.O.F. stesso e con i risultati dell’autovalutazione
d’istituto tramite COMETA, permettono alla Funzione Strumentale al POF, partendo da fine maggio, di
compilare un elenco di tutte le attività trattate suddiviso in base ai progetti generali e ai grandi temi. Nel
caso di coprogettazione e cogestione di una iniziativa con un soggetto/i esterno/i, le attività di
valutazione e validazione sono effettuate sempre dalla scuola, in linea con quanto stabilito dalle procedure
del Sistema Gestione Qualità.
Sulla base di questa documentazione la Funzione Strumentale stende una relazione finale sui seguenti
punti:
descrizione delle attività svolte;
risultati del monitoraggio e degli strumenti di verifica;
eventuali modifiche da introdurre nel P.O.F. per il successivo a.s. .
Le relazioni forniscono al Dirigente Scolastico elementi per formulare la relazione globale sul P.O.F. in
relazione agli obiettivi di miglioramento e agli indicatori di processo fissati, che viene sottoposta sia al
Collegio dei Docenti che al Consiglio d’istituto durante le ultime riunioni dell’anno.
Il Collegio dei Docenti discute i dati e le valutazioni sopraccitate e le approva, validando così i risultati
del P.O.F.
Il Consiglio d’Istituto approva la parte di sua competenza e, sulla base di quanto emerso dai monitoraggi,
dai risultati della indagine sulla soddisfazione delle parti interessate, dai risultati del Piano di
miglioramento e dall’autovalutazione d’istituto tramite COMETA imposta le linee di indirizzo per il
P.O.F. dell’anno scolastico successivo.
5.INDICATORI DI PROCESSO
- percentuale dei progetti e delle attività in linea con le previsioni di tempo e di spesa
- percentuale della frequenza delle attività curricolari
- percentuale della frequenza delle attività extracurricolari
- numero dei reclami pervenuti per quanto riguarda l’ambito didattico
- numero dei reclami pervenuti per quanto riguarda l’ambito organizzativo
- numero dei soggetti esterni coinvolti nella progettazione e nell’implementazione del P.O.F.
- numero delle azioni di miglioramento proposte
- numero delle azioni di miglioramento implementate
6.RIFERIMENTI
- Politica della Qualità
- Capitolo 5 – Strategia e politica, del Manuale della Qualità d’Istituto UNI EN ISO 9004:2009
7.ARCHIVIAZIONI
Il documento P.O.F. viene reso accessibile alla consultazione, sia in forma cartacea (presso la Segreteria
della scuola) che digitale (pubblicazione sul sito web della scuola) a tutte le parti interessate e a tutto il
territorio. Le relazioni, le schede e i monitoraggi vengono archiviati a cura della Segreteria, dove restano
disponibili per la consultazione e dove vengono conservati per cinque anni, come parte dell’Archivio
materiali didattici dell’Istituto.
8.TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
Cfr. Capitolo 3 – Termini e definizioni del Manuale della Qualità d’Istituto UNI EN ISO 9004:2009
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
45
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U.S.R. per la Campania
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nessuno sia schiavo
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PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
9.DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
- Organigramma d’Istituto
- Funzionigramma d’istituto
PROCEDURA OPERATIVA 06
STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Rif. Cap. 9
46
INDICE
1. SCOPO
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
3. RESPONSABILITA’
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
5. INDICATORI DI PROCESSO
6. RIFERIMENTI
7. ARCHIVIAZIONI
8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
9. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1. SCOPO
Questa procedura definisce i sistemi utilizzati dall'Istituto per progettare, implementare e verificare il
Piano di Miglioramento secondo le indicazioni della Norma UNI EN ISO 9004:2009 e in conformità a
quanto previsto dalla Politica della Qualità individuata e condivisa con tutte le parti interessate.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Questa procedura si applica alla stesura del Piano di Miglioramento, che può riguardare tutti processi
implementati dall’Istituto, sia a livello dell’area didattica che di quella organizzativa, come:
 Traguardi di prestazione degli alunni;
 Struttura e gestione dei processi area servizio didattico;
 Struttura e gestione dei processi area amministrativa;
 Relazioni con le parti interessate;
 Integrazione con il territorio;
 Ambiente di lavoro;
 Clima organizzativo;
 Infrastrutture e tecnologia.
3. RESPONSABILITÀ
Le responsabilità relative alle attività della presente procedura sono così organizzate:
CHI FA
CHE COSA
Dirigente Scolastico
individua gli obiettivi di miglioramento, rapportati alle priorità
dettate dalle scelte strategiche dell’Istituto e concretizzate negli
Indicatori chiave di prestazione prescelti;
in sede di Riesame, riferisce sui risultati delle misurazioni, dei
Gruppo di lavoro
monitoraggi e di tutti gli altri strumenti di indagine usati;
raccoglie e formalizza le proposte dei Gestori di processo per il
miglioramento, sia in itinere che alla conclusione dei progetti di
cui sono responsabili;
individua e propone priorita’ e formalizza una proposta di
miglioramento;
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
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Polo Qualità Di
Napoli
redige il Piano di miglioramento
segue la progettazione, l’implementazione e il monitoraggio del
Piano di Miglioramento;
archivia e rende disponibile ed accessibile la relativa
documentazione
Responsabile Qualità Scuola
Collegio dei Docenti – Dipartimenti
integrano nel POF e nel piano delle attività annuale/pluriennale
gli obiettivi di miglioramento individuati in base alle priorità
scelte;
esaminano e discutono i risultati ottenuti, fornendo indicazioni
e proposte per l’anno scolastico seguente;
Consiglio d’Istituto, Personale ATA,
Rappresentanti dei Genitori
Gestore di Processo
esaminano e discutono le priorità e gli obiettivi individuati,
fornendo indicazioni e proposte per la loro integrazione nel
POF;
esaminano e discutono i risultati ottenuti, fornendo indicazioni
e proposte per l’anno scolastico seguente
sia durante l’implementazione che alla conclusione del
processo di cui è responsabile, rileva e comunica al DS e al
Gruppo di lavoro le opportunità di miglioramento del processo
stesso, rilevate attraverso il confronto con tutte le parti
interessate
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
Le azioni previste da questa procedura per la formulazione del Piano di Miglioramento, basate su giudizi
informati e sulla individuazione di priorità, sono:
a)Il monitoraggio dei processi attraverso il software di autovalutazione d’istituto COMETA del Polo
Qualita’ di Napoli e attraverso elementi emersi nelle riunioni di Dipartimento e del Gruppo di
Miglioramento e la raccolta di dati sulle prestazioni dell’Istituto durante la riunione di Riesame annuale.
b)La condivisione dei dati ottenuti con le parti interessate pertinenti attraverso comunicazione ai
Dipartimenti e al Collegio dei docenti
c)L’individuazione delle priorità attraverso l'analisi dei punti di debolezza effettuata dal Gruppo di
Miglioramento e dal D.S.
d) La riflessione sui risultati delle prove Invalsi.
e)La pianificazione e l’implementazione di azioni mirate di comunicazione e di condivisione del Piano di
Miglioramento e dei suoi risultati attraverso circolari, Collegio docenti, sito web della scuola.
f)La validazione dei risultati del Piano di Miglioramento da parte del Collegio dei docenti attraverso
approvazione.
Il Piano di Miglioramento può riguardare tutti i processi ed i servizi in atto nell’Istituto; vengono
progettati all’inizio dell’anno scolastico, implementati nel suo corso e verificati alla conclusione dello
stesso. E’ comunque prevista la possibilità di progettare, implementare e verificare Piani di
Miglioramento anche durante il corso dell’anno scolastico, ove il DS e il Collegio dei Docenti ne
ravvisino la necessità e/o l’opportunità, per rispondere a bisogni e a richieste delle parti interessate Il
Piano di Miglioramento prevede i seguenti punti:
 Analisi della situazione e motivazione dell’intervento;
 Obiettivi;
 Piano delle attività;
 GANTT del Piano;
 Verifica degli esiti del Piano;
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
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Michele Montella
Angela Orabona
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MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
 Identificazione dei fattori critici di successo
Fanno parte integrante del Piano di Miglioramento azioni mirate di comunicazione e di condivisione
dell’azione di miglioramento rivolte alle parti interessate. Una volta formulato, il Piano di Miglioramento
viene approvato dal DS e condiviso con il Collegio dei docenti; il RQS ne segue l’implementazione
d’intesa con i Gestori di processo coinvolti e con tutte le parti interessate, effettuando le relative attività di
verifica e controllo. Gli esiti del Piano vengono presentati dal RQS in sede di riunione di Riesame e
vengono comunicati alle parti interessate pertinenti attraverso le azioni di comunicazione e condivisione;
formulati sotto forma di raggiungimento o meno degli standard fissati per gli indicatori chiave di
prestazione, vengono esaminati, discussi e validati dal Collegio dei Docenti e concorrono
all’individuazione delle priorità e degli obiettivi per l’anno scolastico seguente.
5. INDICATORI DI PROCESSO
a) rispetto dei tempi di raccolta delle informazioni e dei dati
b) rispetto dei tempi di stesura del Piano di Miglioramento
c) rispetto dei tempi di attuazione del Piano di Miglioramento
d) aderenza del Piano di Miglioramento ai bisogni dell’Istituto
e) aderenza del Piano di Miglioramento alla mission dell'Istituto
6. RIFERIMENTI
 Manuale della Qualità, Capitolo 7.2 – Pianificazione e controllo dei processi
 Manuale della Qualità, Capitolo 8 – Monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
 Manuale della Qualità Capitolo 9 – Miglioramento, innovazione ed apprendimento
 P.O.F.
 Politica per la Qualità
 Procedure: PO.04 Azioni Preventive e Correttive/PO.09 Gestione Non Conformità
7. ARCHIVIAZIONE
Il Piano di Miglioramento è archiviato dal RQS per 3 anni, fra i documenti dell’archivio .
8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
RQS: Responsabile Qualità Scuola
9. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
 Norma UNI EN ISO 9004:2009 Gestire un’organizzazione per il successo durevole
 European Qualification Framework (EQF)
 “Raccomandazione europea sulla Qualita’ dell’istruzione e della formazione professionale”
 European Quality Assurance Reference Framework (EQARF).
Allegato 10
FORMAT PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Allegato al cap. 9
Analisi della situazione e motivazione dell’intervento. Nel corso dell’analisi dei risultati
dell’autovalutazione COMETA e dei questionari di autovalutazione compiute e discusse dal Gruppo di
Miglioramento e dal Collegio Docenti sono stati evidenziati i seguenti punti di forza o di debolezza:
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
1.Progettazione adeguata al Piano dell’Offerta
1. Condivisione dei vissuti didattici
Formativa e sviluppata secondo i bisogni del
2. Scollamento tra scuola dell’infanzia,
territorio.
scuola primaria e scuola secondaria di I
2.Progettazione per Unità di Apprendimento
grado
3.Partecipaizone dei genitori alle attività
3. Curricolo in via di definizione
scolastiche
4. Bassa attenzione alle didattiche
4.Risultato migliorativo Prove Invalsi
metacognitive
5. Partecipazione a reti di scuole
5. Problematiche relative alla comunicazione
scuola - famiglia
FASI
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LEGITTIMAZIONE
Funzioni
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L’analisi dei punti di forza ha evidenziato i seguenti risultati:
PUNTI DI FORZA
INDICATORE DI PERFORMANCE
POSITIVO
1. Progettazione adeguata al Piano
1. L’80%dei genitori è soddisfatto del Piano
dell’Offerta Formativa e sviluppata
2. Il 100% dei docenti adotta il modello
secondo i bisogni del territorio.
didattico e si adegua ai parametri.
2. Progettazione per Unità di Apprendimento 3. Alla Banca Beltempo Genitori hanno aderito
3. Partecipazione dei Genitori alle attività
settanta genitori, rispetto ai venti dell’anno
della scuola
scorso.
4. Risultato migliorativo Prove Invalsi
4. Le prove di Italiano e di Matematica nella
5. Partecipazione a reti di scuole
scuola primaria hanno superato lo standard
6. Convenzioni Università per Tirocinanti
Campania, tranne una classe, che si attesta al
di sotto.
5. Rispetto all’anno scorso abbiamo formato una
Rete come scuola capofila sulle Indicazioni
nazionali del Curricolo, riconoscimento
Scuole Associate Unesco
6. Stesura e Firma di tre convenzioni per
Tirocinanti: Università L’Orientale, Napoli –
Università degli Studi di Salerno – Università
degli Studi di Macerata
L’analisi dei punti di debolezza ha evidenziato i seguenti risultati:
CRITICITA’
INDICATORE DI PERFORMANCE
NEGATIVO
1. Condivisione dei vissuti didattici
1. Scarso consenso sulle pratiche
2. Scollamento tra scuola dell’infanzia,
dipartimentali
scuola primaria e scuola secondaria di I
2. Attività progettate, ma non realizzate
grado
secondo i parametri concordati
3. Curricolo in via di definizione
3. E’ presente solo il curricolo della scuola
4. Bassa attenzione alle didattiche
dell’infanzia rinnovato e aggiornato
metacognitive
secondo le Indicazioni nazionali del 2012.
5. Problematiche relative alla
Gli altri curricoli non sono aggiornati e
comunicazione scuola - famiglia
non sono ancora in verticale.
4. Le metodologie sono frammentarie e non
condivise secondo la formalizzazione
metacognitiva.
5. La partecipazione alle attività formali dei
rappresentanti di classe non raggiungono il
100% dei genitori eletti.
Analisi della criticità n° 1
QUALE? Condivisione dei vissuti didattici
Perché? I docenti svolgono le lezioni senza tener conto del lavoro svolto negli altri ordini di scuola.
Analisi delle cause:
 scarsa attenzione al lavoro altrui
scarsa considerazione dei docenti della scuola secondaria del lavoro didattico presente negli ordini di
scuola primaria ed infanzia
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
49
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Obiettivi di miglioramento
L’intervento intende conseguire il/i seguente/i obiettivo/i:
Ridurre la sfasatura tra pratiche didattiche
ATTRAVERSO
Un miglior funzionamento e una maggiore frequenza delle sedute dipartimentali
Analisi della criticità n° 2
QUALE? Scollamento tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado
Perché? Rari e confusi gli incontri, limitati a quelli burocratici della Continuità.
Analisi delle cause:
 organizzazione dei tempi difficile perchè non ci sono finanziamenti adeguati per fare in modo
che i docenti della scuola secondaria possano utilizzare pomeriggi per essere presenti alle
riunioni di progettazione di Intersezione e di Interclasse.
Obiettivi di miglioramento
L’intervento intende conseguire il/i seguente/i obiettivo/i:
Aumentare le riunioni di dipartimento
ATTRAVERSO
una migliore distribuzione delle ore relative ai Consigli di Classe
Analisi della criticità n° 3
QUALE? Curricolo in via di definizione
Perché? Difficoltà nell’attivare corsi di formazione adeguati
Analisi delle cause:
 la scelta di formazione è stata più rivolta ai problemi dell’inclusione scolastica
Obiettivi di miglioramento
L’intervento intende conseguire il/i seguente/i obiettivo/i:
Partecipazione di un numero adeguato di docenti, in funzione di tutor, al Piano di Formazione sul
Curricolo di recente finanziato
ATTRAVERSO
una sistematica diffusione dei risultati e degli apprendimenti didattici.
Analisi della criticità n° 4
QUALE? Bassa attenzione alle didattiche metacognitive
Perché? Le lezioni frontali sono percepite come più semplici e meno faticose.
Analisi delle cause
 La didattica metacognitiva comporta un’attenzione professionale alta sulle competenze
metodologiche e su quelle competenze chiave relative all’imparare ad apprendere e non sempre
ci sono strumenti didattici adeguati per affrontare una operazione di conversione didattica così
radicale.
Obiettivi di miglioramento
L’intervento intende conseguire il/i seguente/i obiettivo/i:
1. Sviluppare una formazione più attenta alle tematiche metacognitive
2. Prevedere pratiche didattiche a campionatura
ATTRAVERSO
La partecipazione mirata al laboratorio relativo alle didattiche metacognitive da sviluppare all’interno del
Corso sulle Indicazioni Nazionali
Il coinvolgimento di almeno due classi, una per la scuola primaria e una per la scuola secondaria,
nell’organizzazione di lezioni improntate alla metacognizione degli apprendimenti.
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
50
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Analisi della criticità n° 5
QUALE? Problematiche relative alla comunicazione scuola - famiglia
Perché? La scarsa presenza e lo scarso interessamento delle famiglie per le riunioni formali è relativo ad
un sistema comunicativo non ancora efficiente.
Analisi delle cause:
 la fiducia nei mezzi informatici ha promosso la diffusione della dematerializzazione dei
documenti con le informazioni online sul sito scolastico, ma non ha prodotto un reale risultato di
democratizzazione delle informazioni.
 Mentre gli incontri della Banca Beltempo sono molto attesi e godono di fiducia nei genitori,
quelli relativi ai Consigli di Classe e alla valutazione sono snobbati e poco considerati
51
Obiettivi di miglioramento
L’intervento intende conseguire il/i seguente/i obiettivo/i:
1. La programmazione riguardante le comunicazioni deve essere più mirata
ATTRAVERSO
2. Una maggiore cura delle comunicazioni paraverbali, con il coinvolgimento nelle classi ed
incontri con i docenti e con gli alunni sulle competenze civili formali dei cittadini.
Piano delle attivita’
Fasi
Attivita’
Fase propedeutica
Rilevazione bisogni formativi
Giugno – settembre alunni
2014
Rilevazione bisogni formativi
genitori
Riunione di Riesame
Autovalutazione d’Istituto
Individuazione dei punti di forza e
di debolezza
1°
fase: Individuazione priorità da inserire
progettazione
nel POF
SETTEMBRE
– Progettazione delle attività.
novembre 2014
Costituzione del Gruppo di lavoro
per la stesura del Piano di
miglioramento.
Stesura e pubblicizzazione del
calendario delle attività degli
OO.CC e di tutte le attività che
coinvolgono i genitori (CAMPO
COINVOLTO: comunicazione)
2° fase: esecuzione
Dicembre 2014 –
maggio 2015
Settore alunni: implementazione
laboratori di metacognizione;
sviluppo di competenze civili
attraverso
i
Consigli
di
Cooperaizone
Settore genitori: incontri relativi
all’importanza delle riunioni
assembleari
Prodotti e attività
-INDAGINE
SULLE
ASPETTATIVE
E I BISOGNI
DEI
PORTATORI DI
INTERESSE
-POF
-PIANO DI
MIGLIORAMEN
TO
- Incontri staff
per
il
miglioramento
delle
performances
comunicative
-incontri di Rete
Indicazioni
del
Curricolo
Corso
di
aggiornamento
docenti
con
ricadute
sulle
pratiche
didattiche
in
classe
CORSI PER I
Indicatori
PERCENTUALE
DI
RICONSEGNA SUPERIORE AL
75%
DEI
QUESTIONARI
DISTRIBUITI
COINVOLGIMENTO ATTIVO DI
ALMENO IL 10% DEI GENITORI
NELLA RILEVAZIONE DEI
BISOGNI FORMATIVI
COINVOLGIMENTO ATTIVO DI
ALMENO IL 10% DEI GENITORI
NELLA
PROGETTAZIONE
DELLE ATTIVITÀ A LIVELLO
CONSULTIVO
INSERIMENTO IN TUTTE LE
ATTIVITA’ PROGRAMMATE DI
PERCORSI
DI
ATTIVITA’
INERENTI LA COOPERAZIONE
ELA METACOGNIZIONE
PERCENTUALE
PARTECIPAZIONE
ALLE ATTIVITÀ
NUMERO
DI
INFERIORE AL 5%
DEL
DI
70%
RECLAMI
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
Settore
docenti
e
formazione
specifica
metacognizione
cooperaizone
3° fase: verifica
Giugno - settembre
2015
4°
fase:
riprogettazione
Settembre 2015
Polo Qualità Di
Napoli
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
ATA:
sulla
sulla
- RILEVAZIONE DATI
-Rilevazione della soddisfazione
di genitori,
alunni, docenti,
personale ATA.
-Rilevazione
dati
sulla
partecipazione dei genitori agli
OO.CC. ed agli incontri Scuolafamiglia
-Rilevazione dati sugli esiti degli
scrutini
-R
Riunione di Riesame: Linee di
indirizzo per la progettazione per
l’a.s. …
GENITORI
Piano Continuità
denominato
Io
Sono
un
Racconto
Itinerario
di
coinvolgimento
genitoriale
ANALISI
INDAGINE
SULLA
SODDISFAZION
E
DEI
PORTATORI DI
INTERESSE.
-RISULTATI
DEL
SOFTWARE DI
AUTOVALUTA
ZIONE
COMETA
52
PERCENTUALE SUPERIORE AL
75%
DEI
QUESTIONARI
DISTRIBUITI
COINVOLGIMENTO ATTIVO DI
ALMENO IL 20% DEI GENITORI
NELLA
PROGETTAZIONE
DELLE ATTIVITÀ A LIVELLO
CONSULTIVO
-ANALISI DEI
DATI PER LA
PROGETTAZIO
NE POF DEL
SEGUENTE A.S.
-2015.2016
Fase propedeutica
1° fase
giu
mag
apr
mar
feb
Gen
dic
nov
ott
set
Gantt del Piano fino al giugno 2015
Processo
Responsabile
Attività
GIU
Gantt del Piano fino al giugno 2015
DS
Responsabile POFR. PON
Gruppo di
lavoro/migliorament
o
Responsabile POF
Gruppo di
lavoro/migliorament
o
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
2° fase
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Gruppo di
lavoro/migliorament
o
RQS per il
monitoraggio dei
processi
DS
Gruppo di
lavoro/migliorament
o
3° fase
4° fase
Verifica degli esiti del Piano
Obiettivo
Migliorare le pratiche didattiche
dei docenti
Migliorare
il
livello
di
condivisione tra dipartimenti e
tra gli ordini della scuola
migliorare la qualità e la
quantità della partecipazione dei
genitori alla vita della scuola e
dei loro figli come alunni
53
Indicatore
Risultati attesi
Numero attività in
collaborazione relative
alle tre UdA
-Incremento del grado di
soddisfazione dei docenti
nel
lavorare
per
dipartimenti
Numero
delle
performances condivise
Percentuale della della
partecipazione
dei
genitori alle attività
della scuola e degli
OO.CC.
Risultati ottenuti
Incremento
della
Percentuale
partecipazione
alle
elezioni degli organi
collegiali
Incrementodella
Percentuale
di
partecipazione
alle
assemblee di classe
Incremento
della
Percentuale
partecipazione
agli
incontri scuola-famiglia
Incremento
della
Percentuale
partecipazione
alle
attività organizzate dalla
scuola
Fattori critici di successo
-Modalità aperte, chiare e tempestive di comunicazione interna ed esterna delle finalità, dell’articolazione
e degli esiti delle attività del Piano
-Collaborazione con le realtà associative del territorio
Collaborazione in rete con POLO QUALITA’ e RETE SIMUCENTER
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
PROCEDURA OPERATIVA 010
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
Rif. Cap. 6
INDICE
19. SCOPO
20. CAMPO DI APPLICAZIONE
21. RESPONSABILITA’
22. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
23. INDICATORI DI PROCESSO
24. RIFERIMENTI
25. ARCHIVIAZIONE
26. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
27. ALLEGATI
54
1. SCOPO
Scopo della presente procedura è di descrivere le responsabilità e le modalità operative previste
nell’Istituto Comprensivo Statale “D’Aosta” per la gestione della comunicazione interna ed esterna, in
modo tale da:
 assicurare la corretta, sistematica e tempestiva circolazione delle informazioni, sia quelle rivolte ai
portatori di interesse interni (personale docente e non docente, studenti, famiglie) che esterni (partner
di progetto, partner di rete, fornitori, istituzioni, territorio);
 assicurare la reperibilità e la facilità di accesso per tutti i portatori di interesse delle informazioni e
delle comunicazioni provenienti dall’esterno;
 far entrare la comunicazione come componente strategica di ogni processo attivato nell’Istituto;
 assicurare, attraverso una comunicazione efficace e sistematica, la diffusione e la disseminazione sul
territorio del progetto educativo in cui si concretizzano la mission e la vision della scuola;
 aprire canali di ascolto rivolti al territorio, facendo della comunicazione un fattore di miglioramento.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura si applica a tutti i processi di comunicazione che interessano l’Istituto nello
svolgimento delle sue attività comprese nel campo della progettazione, erogazione e controllo del servizio
formativo. Le comunicazioni di carattere amministrativo-finanziario con i fornitori e quelle riguardanti la
gestione del personale della scuola sono regolate dalla normativa in vigore. Le comunicazioni e le
registrazioni riguardanti il SGQ sono oggetto delle specifiche procedure:
 Procedura di sistema: Gestione della documentazione
 Procedura di sistema: Gestione delle registrazioni
3. RESPONSABILITA’
Le responsabilità relative alla progettazione, erogazione e controllo dei processi comunicativi dell’istituto
sono:
DIRIGENTE
E’ responsabile della comunicazione interna ed esterna dell’Istituto
SCOLASTICO
Gestisce e coordina la comunicazione con le istituzioni nazionali e locali Gestisce
la comunicazione con le Reti e con il territorio
Convoca e coordina il gruppo di lavoro per la stesura del ‘Piano per la
Comunicazione’
Relaziona al Consiglio d’Istituto sugli esiti e sui risultati del ‘Piano’
GRUPPO
DI
Stende il ‘Piano per la Comunicazione’ come sezione del POF d’Istituto
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
LAVORO
RESPONSABILI
DI PROGETTO
SEGRETERIA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Monitora il ‘Piano’ e sulla base degli esiti propone azioni di miglioramento
Cura la gestione dei processi di comunicazione relativi all’area di intervento
secondo le indicazioni del ‘Piano’
Archivia i materiali e ne assicura l’accessibilità e la conservazione.
Le responsabilità specifiche relative alla gestione delle comunicazioni sono riportate nella “Matrice delle
Responsabilità” allegato al ‘Piano per la Comunicazione’ d’Istituto
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
L’Istituto D’Aosta individua come interlocutori:
 Portatori di interesse interni: studenti, famiglie, personale
 Portatori di interesse istituzionali: MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti locali,
 Portatori di interesse partner: altre scuole, aziende, agenzie formative, associazioni del Terzo settore,
Università.
Sulla base della tipologia specifica degli interlocutori coinvolti e dello scopo della comunicazione viene
elaborato all’inizio dell’anno scolastico un ‘Piano per la Comunicazione’ che prende in esame i diversi
settori progettando le specifiche modalità di:
 Comunicazione interna: la comunicazione interna comprende tutte le comunicazioni rivolte
a/provenienti da personale, studenti, genitori, sia quelle di origine interna che quelle che, provenienti
dall’esterno, devono essere diffuse a tutte le componenti dell’Istituto;
 Comunicazione esterna: la comunicazione esterna comprende le comunicazioni rivolte a soggetti
istituzionali, al territorio e ai partner di progetto.
All’interno di queste due aree vengono inoltre distinte:
-le comunicazioni di carattere prettamente informativo necessarie per l’erogazione del servizio (p.e.
calendario scolastico, impegni del personale, comunicazioni scuola-famiglia)
-le comunicazioni specificamente funzionali all’aspetto di progettazione, erogazione e controllo del
servizio formativo, comprendenti quelle con i partner di progetto e le informazioni di ritorno provenienti
da tutte le parti interessate (indagini sulla soddisfazione, reclami, proposte, relazioni e verifiche).
Il ‘Piano per la Comunicazione’ progetta le modalità di comunicazione a partire da:
-le necessità comunicative dell’Istituto in relazione alle specificità del POF;
-la tipologia ed il numero dei soggetti coinvolti e dei partner di progetto per l’anno scolastico in corso;
-le esperienze pregresse, sia in termini di punti di forza che di punti di miglioramento.
Della stesura del Piano è incaricato, sotto la supervisione del DS, il gruppo di lavoro per la stesura del
POF, di cui il Piano costituisce una specifica sezione.
Il ‘Piano per la Comunicazione’ prevede che, per ogni tipologia di comunicazione e per ogni destinatario,
siano indicati:
-strumento e supporto
-tempistica
-modalità/responsabilità di stesura
-modalità/responsabilità di trasmissione
-modalità/responsabilità di accesso
-modalità/responsabilità di controllo
-modalità/responsabilità di archiviazione
Strumento/supporto
tempistica
stesura
trasmissione
accesso
controllo
archiviazione
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
55
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Registro
delle
comunicazioni
Sito web
supporto
cartaceo/digitale
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Diffusione
con
preavviso
di 2 giorni
DS
o
suo
delegato
Lettura
in
classe
–
docente
in
servizio
Pubblicazione
sul sito Web
Personale
ATA
Gestore
sito WEB
Annotazione
sul Giornale
di classe.
Polo Qualità Di
Napoli
Segreteria:
registro del
protocollo
Area: comunicazione interna di carattere informativo
Per ogni progetto/attività previsto dal POF il ‘Piano per la Comunicazione’ prevede la compilazione di
una parte specificamente dedicata alle modalità di diffusione/disseminazione, sia in entrata (fase
informativa e di diffusione dell’azione) sia in uscita (comunicazione e diffusione degli esiti sia all’interno
che all’esterno dell’Istituto).
Alla fine dell’anno scolastico, in sede di riunione di Riesame e di verifica e validazione del POF, vengono
esaminati gli esiti del ‘Piano per la Comunicazione’, in relazione agli indicatori di processo individuati
ed agli standard di risultato previsti per l’anno scolastico. I punti forti ed i punti di miglioramento
risultanti rappresentano elementi in entrata per la stesura del Piano per l’anno scolastico seguente.
5. INDICATORI DI PROCESSO
Il processo della comunicazione viene monitorato costantemente dal RQS, sotto la supervisione del DS,
attraverso l’analisi dei seguenti indicatori:
 Numero dei reclami provenienti dall’area comunicazioni interne
 Numero dei reclami provenienti dall’area comunicazioni esterne
 Numero degli accessi al sito web dell’Istituto
 Soddisfazione dei portatori di interesse
 Numero dei partecipanti agli eventi rivolti all’esterno
6.




RIFERIMENTI
Manuale della Qualità, Capitolo 5 “Strategia e politica”, punto 5.4
Manuale della Qualità, Capitolo 6 “Gestione delle Risorse”, punti 6.7.1-3
UNI EN ISO 9004:2009 Sistemi di gestione per la qualità
Procedura Gestione delle non conformità
7. ARCHIVIAZIONE
Tutti i materiali di cui si fa menzione nella presente procedura sono archiviate dalla Segreteria e7o dai
Responsabili di progetto e sono conservati presso la Segreteria dell’Istituto secondo i criteri stabiliti dalla
normativa vigente, su supporto cartaceo e/o digitale.
Tutte le informazioni relative al processo di comunicazione sono conservate dal DS nell’Ufficio di
Direzione per almeno cinque anni per la consultazione e per la considerazione della stessa in sede di
riesame.
8. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
Per quanto riguarda i termini e le definizioni utilizzate nella procedura si rimanda alla terminologia
utilizzata nella Norma UNI EN ISO 9004:2009 e nel Capitolo 3 del presente Manuale.
PROCEDURA OPERATIVA 11
ACCERTAMENTO E GESTIONE BES
Nuova procedura rif. Cap. 4
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
56
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
1. SCOPO
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
3. RESPONSABILITA’
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
5. INDICATORI DI PROCESSO
6. RIFERIMENTI
7. ARCHIVIAZIONE
8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
9. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1. SCOPO
Questa procedura definisce il processo per valorizzare le potenzialità di ciascun allievo con BES
(Disabilità Certificate, DSA, Disturbi Evolutivi Specifici, Svantaggio e disagio), in maniera da soddisfare
le aspettative di crescita e di miglioramento ed individuare percorsi rispondenti ai bisogni di ciascuno.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Si applica a tutte le attività implementate dall’Istituto Comprensivo, relative agli alunni con BES, sia
afferenti alla didattica sia all’area organizzativa, come:
Indagine sui bisogni formativi dell’utenza
Segnalazione casi certificati e non
Assegnazione alunni alle classi
Elaborazione e Approvazione del PDP
Verifica andamento didattico - disciplinare
Incontri periodici con le famiglie
In particolare, il DS garantisce il raccordo di tutti i soggetti che operano nella scuola con le realtà
territoriali; stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le indicazioni
condivise con organi collegiali e famiglie, e precisamente:
 attiva attività di screening per l’emersione dei BES;
 trasmette alla famiglia apposita comunicazione;
 riceve la diagnosi dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il gruppo docente;
 promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche
diffuse;
 promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, assicurando il
coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti);
 promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e studenti con DSA,
favorendone le condizioni e prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei
docenti;
 attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di
buone pratiche e procedure od apportare eventuali modifiche;
 pubblica a giugno dell’anno in corso e poi rimodula a settembre dell’anno successivo il Piano
Inclusione.
3. RESPONSABILITÀ
CHI FA
CHE COSA
Dirigente Scolastico
Promuove azioni di ascolto per l’emersione dei BES
Acquisisce le diagnosi
Incontra le famiglie
Assegna gli alunni alle classi
Nomina il Referente BES
Promuove attività di formazione e aggiornamento
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
57
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
Responsabile
Qualità
Responsabile BES
Docente
Coordinatore di
classe
Consiglio di classe
Gruppo di lavoro
per l'inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Segue la progettazione, l’implementazione e il monitoraggio delle attività
relative alla presente procedura
Archivia e rende disponibile ed accessibile i risultati del monitoraggio effettuato
Elabora modelli di programmazione
Progetta ed attiva azioni di screening e di ascolto ed indagine sui bisogni
formativi speciali
Promuove rapporti di continuità con i docenti della scuola primaria
Promuove il raccordo con il territorio e in particolare con i responsabili delle
diagnosi specialistiche per gli allievi con DSA certificato
Promuove momenti di confronto tra i consigli di classe con allievi BES
Elabora check list di osservazione e griglie di valutazione
Acquisisce le diagnosi
Segnala eventuali BES evidenziati durante il percorso scolastico
Socializza con i colleghi, in incontri dedicati, la presenza dell’allievo BES e
promuove momenti di confronto
Incontra le famiglie
Elabora check list di osservazione e griglie di valutazione
Elabora il PDP, con la collaborazione del Consiglio di Classe, secondo il
modello predisposto
Condivide check list di osservazione, modello di programmazione e griglie di
valutazione.
Stabilisce i criteri di valutazione
Condivide ed approva il PDP
Esamina e discute periodicamente i risultati ottenuti con monitoraggi in itinere
delle strategie attuate
Valuta i livelli di apprendimento raggiunti
Effettua lo screening iniziale. Raccoglie la documentazione degli interventi
didattico - educativi posti in essere anche in funzione di azioni di
apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni
strategiche
Rileva, monitora e valuta il livello di inclusione della scuola;
Elabora una proposta di Piano Annuale per l'Inclusione, da redigere al termine
di ogni anno scolastico , entro il mese di giugno.
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
Le azioni previste da questa procedura, basati su giudizi informati e sulla individuazione di priorità, sono:
Screening per le classi prime
Acquisizione documenti di diagnosi.
Contatti con le famiglie.
Elaborazione e condivisione di check list di osservazione, modelli di programmazione e griglie di
valutazione.
Promozione di attività di formazione e aggiornamento dei docenti delle classi coinvolte. Incontri periodici
con le famiglie.
Promozione di rapporti di continuità con i docenti della scuola secondaria di 1° grado. Elaborazione ed
approvazione PDP. Valutazioni in itinere e finale.
Elaborazione del Piano annuale per l’inclusione.
Azioni ed interventi da attuare
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
58
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate, il GLH provvederà ad un
adattamento del Piano annuale per l’inclusione, sulla base del quale il Dirigente Scolastico procederà
all'assegnazione definitiva delle risorse.
Nel Consiglio di classe, straordinario, prima della fine di settembre all’inizio dell’anno e quando se ne
ravvisa la necessità, al fine di
 Socializzare con i colleghi nuovi la presenza del’allievo BES in classe
 Breve inquadramento delle strategie da adottare
 Discussione e confronto su Piano Didattico Personalizzato
Nel Consiglio di Classe, straordinario, entro la fine di ottobre, si approva il PDP con la presenza della
famiglia (eventualmente anche con chi segue l’allievo nei compiti a casa) e con l’allievo per discutere su
strumenti compensativi, misure dispensative e regole da rispettare quali l’impegno nel lavoro scolastico
ed il regolare svolgimento dei compiti assegnati. Il monitoraggio in itinere sarà effettuato da parte del
docente funzione strumentale per verificare l’efficacia delle strategie messe in atto, prevedendo brevi
incontri con l’allievo e i singoli docenti (se necessario anche interventi individualizzati formalizzati) per
individuare punti di forza o debolezze nell’apprendimento dei contenuti di volta in volta presentati ed
eventualmente rettificare le strategie, le modalità di verifica.
Sarà effettuata la socializzazione delle osservazioni e dei risultati nel consiglio di classe di novembre
(insediamento consigli di classe) in cui si può prevedere un allungamento dei tempi previsti, ovviamente
con la presenza dei genitori dell’allievo DSA. Il monitoraggio in itinere, della situazione avverrà a fine
quadrimestre per programmare interventi di recupero/potenziamento individualizzato. Il monitoraggio
delle azioni didattiche continuerà per tutto l’anno scolastico per individuare punti di forza o debolezze
nell’apprendimento dei contenuti di volta in volta presentati ed eventualmente rettificare le strategie, le
modalità di verifica, ecc. Il GLHI rileva, monitora e valuta il livello di inclusione della scuola quindi
elabora una proposta di Piano Annuale per l'Inclusione, da redigere al termine di ogni anno scolastico,
entro il mese di giugno.
INDICATORI DI PROCESSO
Rispetto della tempistica
Completezza della documentazione
Risultati di apprendimento e successo formativo degli allievi BES
Rapporti con le famiglie e numero di incontri
Verbalizzazioni delle riunioni
RIFERIMENTI NORMATIVI
Norma UNI EN ISO 9004:2009
Legge 8 ottobre 2010, nº 170
LINEE GUIDA ALLEGATE AL D.M. 12 LUGLIO 2011
Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 “Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 "Strumenti
d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione
scolastica". Indicazioni operative”
Nota Ministeriale del 22/11/2013, n. 2563 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali
ARCHIVIAZIONE
Tutta la documentazione relativa agli alunni BES è reperibile presso l’Ufficio didattica e i singoli PDP
conservati nei fascicoli degli allievi
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
RQS: Responsabile Qualità Scuola
AID: Associazione Italiana Dislessia
PDP: Piano Didattico Personalizzato
BES: Bisogni educativi speciali
GLI: Gruppo di Lavoro per l’inclusione
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015
59
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università, della Ricerca
U.S.R. per la Campania
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D’AOSTA”
Ottaviano
Via OC. O. Augusto, 1
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo
MANUALE DELLA QUALITA' - FASCICOLO DELLE
PROCEDURE OPERATIVE E DEGLI ALLEGATI
Polo Qualità Di
Napoli
Modello PDP
Piano Annuale per l’Inclusione
60
FASI
REDAZIONE
APPROVAZIONE
LEGITTIMAZIONE
Funzioni
Rqs
Dirigente scolastico
Responsabile Polo Qualità NA
Nominativo
Boccia Luigia Miranda Luisa
Michele Montella
Angela Orabona
Data
04.06.2015