Wesserling (Haut-Rhin) : le premier cas franais d`un grand site

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Wesserling (Haut-Rhin) : le premier cas franais d`un grand site
Wesserling (Alto-Reno): il primo caso francese di un grande sito industriale
in ambiente rurale che è oggetto di una riconversione diversificata
A – Indirizzo del sito
Parco di Wesserling, F – 68470 Hüsseren-Wesserling
B – Contatti :
Museo del Tessile e degli Abiti;
Associazione “Wesserling, un patrimonio per l'avvenire” - Dominique TOMASINI,
60, rue des Carrières, F-68110 ILLZACH
E.mail [email protected] ;
Comunità dei Comuni della Vallée de Saint-Amarin, 70 rue Charles De Gaulle, F-68550 StAMARIN, Tél. 00 333 89 82 60 01 ;
CRESAT (Università dell’ Alta-Alsazia) – P. FLUCK, Fac. di Lettere e Sci. Uma., 10, rue des
Frères Lumière F-68093 MULHOUSE Cedex / E.mail : [email protected] ; www.cresat.uha.fr
C - Breve descrizione
Il sito è composto da due parti, il parco e la “zona industriale” lasciata abbandonata in
seguito all'interruzione dell’attività tessile nel 2003. Di seguito l’elenco dei diversi elementi
ancora esistenti nel 2004, nelle due parti del sito.
a) la parte centrale (il “parco”) comprende:
–
il castello (la manifattura del 1764),
–
la « barrette » (manifattura costruita verso il 1770),
–
la scuola (destinata alla demolizione, perché troppo in rovina),
–
il tempio,
–
le scuderie,
–
la fattoria con la sua stalla,
–
un certo numero di ville padronali o abitazioni di ingegneri,
…il tutto all’interno di un parco di 16 ettari. Quest’ultimo si compone di un giardino
all’inglese che si trova presso un giardino alla francese e degli orti.
Questa parte del sito appartiene al Dipartimento dell’ Alto-Reno.
b) la parte periferica, a Sud e a Ovest nell’ansa della Thur (12 ettari), comprende :
–
–
tre complessi manifatturieri di più piani, edificati dal 1819 fino al 1843 (stampa
planografica)
un laboratorio a più piani (la tessitura del 1835, ha 5 livelli) con le sue dipendenze (un
locale per caldaie del 1836, con la presenza di una caldaia più tarda, fornita di una
ciminiera in forma di obelisco, la sala della ruota idraulica, delle turbine, un gasometro
del 1842)
–
una sala forni del 1843
–
un’officina del gas del 1909 e un gazometro
–
giganteschi laboratori al piano terreno, di diverse tipologie (ripostigli dominanti,
simmetrici o asimmetrici, con o senza lucernari…), a partire degli anni 1880 ; questi
laboratori compongono la parte essenziale di ciò che viene chiamata la “zona industriale”
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in seguito all'interruzione dell'attività della MIW nel 2003
–
una centrale elettrica del 1905
–
una sala caldaie del 1952 (destinata alla demolizione)
–
enormi infrastrutture idrauliche (canali aerei o coperti, sistemazioni idrauliche, canali di
fuga in tunnel sotto la Thur)
–
un potenziale archeologico (testimonianze dell’industria della filatura dal 1802…)
Questa parte periferica è stata acquisita nel 2003 dalla Comunità dei Comuni della Vallée
de Saint-Amarin.
D – Localizzazione
Nell’alta valle della Thur (Vosgi meridionali), en un punto dove la valle si allarga alla
confluenza della Thur con un affluente che nasce dal colle di Bussang. Il parco, che
costituisce la parte principale del sito, è localizzato su di una antica morena glaciale; la
“zona industriale” si svolge tutt’intorno a questa convessità, sulle rive della Thur.
EF – Datazione e tipologia
All'origine (1762), la manifattura di tela di cotone stampata (stampa su stoffe), nel le
castello; nel XIX e nel XX secolo, una grande azienda tessile integrata (filatura, tessitura,
sbiancamento, chimica, stampa, apprettamento); Wesserling è a quel tempo il cuore di un
impero industriale che basa la sua impresa su una mezza dozzina di località all’intorno
(dove sono impiantate delle officine di tessitura), perfino fino a Belfort. A metà del XIX
secolo, l'azienda, che conta fino a 5.479 operai, è conosciuta con la ragione sociale di “Gros
Roman & Cie”.
G – Estensione del sito
28 ettari (40 ettari contando anche i terreni che dipendono dagli stessi proprietari).
HIJ - Riconversione del sito : stato attuale e progetti
La strategia di salvaguardia e di riconversione è esemplare. Studi di diagnosi patrimoniale
hanno sempre preceduto (o accompagnato) i progetti degli organizzatori o degli architetti.
Si tratta di un grande insieme dalla riorganizzazione multipla:
• una struttura che si potrebbe paragonare ad un eco-museo (anche se non ne porta
ancora la denominazione), comprendente nel 2004 un museo del tessile e degli abiti (nella
manifattura di stampa dei tessuti del 1819) e il suo centro di documentazione, dal quale si
parte per fare dei circuiti di visita del Parco (brochure, visite guidate, cartelli di
interpretazione)
• un luogo per spettacoli all’aperto (il giardino alla francese e le terrazze all'italiana sotto il
castello: arte contemporanea, manifestazioni musicali, grandi spettacoli “suoni e luci” sulla
storia dell’industria tessile (dal 2004)
• una valorizzazione dei giardini, che hanno riscosso il gradimento del pubblico nel 20032004 (2003 : 23000 visitatori al “festival dei giardini incrociati”)
• un luogo di raggruppamento degli agricoltori della valle (la fattoria), e di valorizzazione
dei loro prodotti
• un centro ippico (le antiche scuderie)
• un centro conferenze : l'antico tempio sconsacrato
• un centro di accoglienza per l’infanzia, nell'ala W del castello
• un ristorante – sala da tè, in una casa padronale all'angolo Sud-Ovest del castello… così
come, in corso di strutturazione o in progetto:
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• un programma di alloggi, che occupino l’intera “barrette”
• una zona industriale raddoppiata da un vivaio di imprese artigianali e logistiche nella
parte più grande dell’area industriale (laboratori al piano terreno); già in parte realizzata
nel 2003-2004
• una zona di attività del terziario: botteghe di officine, negozi, laboratori tessili, piccole
birrerie, un centro di mestieri artigianali e un centro artistico nei diversi laboratori della
parte Nord della “zona industriale”.
Queste due zone (industriale e terziaria) sono attualmente occupate da un totale di circa
quaranta Piccole o Medie Imprese (PMI)
• uno spazio di animazione culturale e di imprese (teatrini, show-room)
• dipendente dal museo, un laboratorio sull'attuale zona industriale (che diventerà in effetti
un museo del sito, incentrato sul tema dell'officina industriale nel XX secolo)
• le riserve del museo (una collezione di macchinari), al piano terreno dell’officina di
tessitura del 1835
• a più lungo termine, il ripristino dell’acqua nel canale principale della fabbrica.
K – Memoria del mondo del lavoro
Inchieste etnografiche e tecnologiche pilotate dal Museo del Tessile e degli Abiti.
Abbondanti suppellettili (macchinari, oggetti, prodotti finiti) acquisiti o in corso di
acquisizione da parte del museo. Progetti museografici importanti.
L – Successi e/o insuccessi
Gli insuccessi sono per la maggior parte antichi, cioè precedenti alla ri-valorizzazione del
sito: la demolizione della filanda del 1802 (la prima importante filanda meccanizzata
dell'Est della Francia) nel 1984, la distruzione della grande filanda del 1825 (il primo
edificio a diversi piani dotato di pilastri in ghisa che, con l’impianto di tessitura del 1835,
fino ad oggi preservato, costituiva un insieme monumentale) nel 1991. Senza queste
demolizioni, il sito avrebbe potuto assurgere ad un valore di patrimonio dell’umanità.
Il sito è stato salvato in extremis grazie all’iscrizione del Parco nell'Inventario
supplementare dei monumenti storici nel 1997 (la “barrette” doveva essere in parte
demolita), dopo che il castello era stato privato di tutti gli ornamenti interni dai vandali.
Questa attività di protezione ha preceduto una politica nata dalla volontà del Consiglio
Generale, molto ostacolata nei primi tempi, ma capace poi di far nascere la nuova dinamica
che si sta mettendo in moto.
N - Bibliografia recente (stato della ricerca)
ADAUHR, Friche industrielle “CDT-MIW” à Husseren-Wesserling. Inventaire et diagnostic
des bâtiments, avril 2004
Association pour la gestion et l'animation du parc textile de Wesserling, Guide de visite du
Parc de Wesserling, 2000, 47 p.
CRESAT (Université de Haute-Alsace), La friche industrielle de Wesserling. Enquête
approfondie d'archéologie industrielle et diagnostic patrimonial, 06.2004
FLUCK P., Les belles fabriques, un patrimoine pour l'Alsace, éd. Do Bentzinger, Colmar,
2002 (pp. 229-241)
HAAN A., Histoire de la manufacture de Wesserling de 1800 à 1870, Mémoire - Maîtrise
Histoire Université des Sciences Humaines, Strasbourg, 1991
MAGNIEN A., Wesserling : à la recherche de la filature disparue, Mémoire DEA, Université
de Haute-Alsace
TOUZE Ch., Un patrimoine pour l'avenir (projet de requalification pour le tissage de
Wesserling), Mémoire architecte TPFE, 2000.
O – Autore e data di elaborazione della scheda
Pierre Fluck (CRESAT), settembre 2004. Con la collaborazione di SINDNOVA-Roma
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Fig. 1 Litografia di Mieg (1823) : a sinistra la « barette » e il castello; a destra la torre di
essiccamento
Fig. 2 Vista del castello in corso di restauro
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Fig. 3 L’ingresso del castello e le terrazze
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Fig. 4 Vista esterna della “barette”
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Fig. 5 La ciminiera
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ll «Triangolo di intervento »
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