Storico premio al gesto

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Storico premio al gesto
Premio Fair Play per il gesto
"Premio Fair Play per il Gesto Gabriele Coduri De' Cartosio "
Riconosce merito a chi ha compiuto un gesto di fair play particolarmente significativo per aver
compromesso la possibilità di vittoria o sminuito il valore del risultato. L’atto di fair play che
motiva la candidatura del premio può essere compiuto da sportivi della Provincia di Como anche
fuori del territorio lariano; sportivi non comaschi possono essere premiati purchè l’atto di Fair Play
sia stato da loro compiuto sul territorio lariano.
Chi era Gabriele Coduri de Cartosio
Edizione 2014 a MORENO BERTOLI
Per la sensibilità e attenzione mostrata
verso il giovane arbitro in difficoltà alla
sua prima partita ufficiale (Bizzarone, 9
febbraio 2014) mettendo in secondo
piano l’affermazione sportiva della
propria squadra.
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Gallery evento
Edizione 2013 a Rebecca Corinna Winkler
Il giorno 18 marzo 2013, durante lo svolgimento
della Finale Regionale di Orienteering dei G.S.S.
svoltasi al Parco Nord di Milano, la studentessa
REBECCA WINKLER , classe 3LB, non ha esitato a
interrompere la sua gara per prestare soccorso ad
un’allieva di una Scuola Secondaria di 1° grado che
giaceva a terra dolorante per una caduta.
Rebecca, a differenza di altri studenti che hanno
proseguito loro percorsi di gara senza
preoccuparsi della piccola infortunata, ha
soccorso la ragazzina in difficoltà aiutandola a raggiungere un luogo sicuro e affidandola ai
responsabili della Manifestazione.
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DELLA SCUOLA
- GALLERY
Edizione 2012 (galleria fotografica)
GESTO - FABIO DE GIACCO - collegati alla scheda
riportato anche in sanniocalcio.it
Trasmissione "Angoli" del 12.12 2013 collegati e vai a 36:15
Fc Chiasso 1905 - collegati
Edizione 2011
GESTO - U.S. ALBATESE
Per aver attuato durante il torneo di calcio riservato alla categoria esordienti svoltosi a Veniano lo
scorso maggio, grazie alle decisioni prese dai tecnici allenatori un concreto atto di fair play, un
messaggio forte e dimostrativo dell’importanza che la vittoria è tale e gratificante solo se ottenuta in
situazione di pari condizioni competitive. Il fatto: prima di un incontro della categoria Esordienti, la
formazione del Mariano era impossibilitata a schierare undici giocatori, ma solo dieci.
E così l’Albatese non esitò un attimo a far giocare la propria squadra con lo stesso numero di
giocatori. Per la cronaca la partita fu comunque vinta dai "gentlemen" dell’Albatese...
Presenti il presidente Nando Rossi e i tecnici Flavio Ostarello e Tonino Afeltra.
Edizione 2010
GESTO - Francesco Cimino – Alessandro Oltolini
Gara ciclistica Int. - Gran Premio della Liberazione Città di Massa e Carrara, 25 aprile 2010,
categoria Iuniores.
A circa metà gara, in un tratto pericoloso in discesa in cui i soccorsi sarebbero stati difficoltosi;
numerosi atleti del gruppo inseguitore venivano coinvolti in una preoccupante caduta che
coinvolgeva due corridori della SC Marianese, compagni di squadra di Francesco e Alessandro
facenti parte del drappello in fuga. Venuti a conoscenza dell’accaduto, decisero immediatamente di
“staccarsi“ il numero di dorsale, e ritornare verso il luogo della caduta, sancendo così il loro
automatico ritiro a una gara a cui tenevano molto.
E’ emblematico il messaggio educativo trasmesso dalla società sportiva e il clima d’amicizia e
solidarietà che si respira all’interno della squadra. Anche questi comportamenti meritano quindi il
giusto riconoscimento.
Leggi documento Francesco
Leggi documento Alessandro
Edizione 2009
Alla squadra juniores regionale del Mariano Calcio, il premio al Gesto Gabriele Coduri de'
Cartosio, per aver riportato alla verità il risultato di Mariano-Cascinamatese.
Una menzione al merito per il gesto sportivo, è stata fatta per Andrea Arnaboldi, che in veste di
capitano del Cantù Calcio si autoaccusò di un'infrazione, scagionando l'avversario.
Edizione 2008
Nella foto da sin. il Presidente Claudio Pecci, Chantal Borgonovo, Achille Mojoli, Moretti, Roberta Zanoni
Stefano Borgonovo
Ha dedicato la sua vita allo sport percorrendo tutta una carriera che dalle giovanili del calcio Como
lo ha visto affermarsi a livello professionistico raggiungendo obiettivi di prestigio come la vittoria
in Champions League con i colori del Milan sempre con comportamenti esemplari per correttezza e
misura interrotta l’attività.
La passione sportiva e la convinzione che lo sport sia un insostituibile strumento educativo e di
formazione per i giovani lo ha spinto ad avviare e dirigere una scuola calcio che avesse come
principi fondamentali il rispetto e la crescita armonica del bambino.
Colpito da una grave malattia determinante una situazione di inabilità motoria inesorabile e
drammatica, con grande forza morale ha voluto pubblicizzare la sua condizione affinché attraverso
l’istituzione di una fondazione si riuscisse a dare impulso e sviluppo alla ricerca scientifica sul tema
della sla.
Rimasto sempre vicino ai suoi ”pulcini” e alla sua scuola calcio in più occasioni ha effettuato
dichiarazioni tese a “scagionare” il calcio dall’accusa di essere causa del suo stato di invalidità
dando dimostrazione di vero fair play a tutto il mondo dello sport.
Edizione 2007
Assegnato al team Atletico Mica Tanto. I ragazzi hanno infatti rinunciato a una vittoria a tavolino (e
ad aggiudicarsi il torneo), che li avrebbe portati in semifinale, durante l'ultima edizione delle
University Como Cup di calcio. La squadra avversaria si era infatti assentata all'ultimo momento
per un lutto.
I ragazzi dell'Atletico Mica Tanto si sono resi disponibili per concordare una data di recupero. Un
gesto che il Panathlon cittadino ha sottolineato con la consegna di una targa.
Edizione 2006
al ciclista Umberto Corti durante la GIORNATA INTERNAZIONALE DEL FAIR PLAY del P.I.
- del 18 novembre 2006
Quando lo sport non è solo passione, ma è solidarietà, educazione, attenzione
verso gli avversari e punta soprattutto alla socialità merita il giusto
riconoscimento. Il premio Coduri de’ Cartosio è andato quest’anno a Umberto
Corti, il giovane campione di mountain bike che, durante la quarta prova del
Circuito tre Province a Berbenno, ha soccorso Fabio Cappi, che, a causa delle
rocce umide, ha perso il controllo della sua mountain bike cadendo
rovinosamente a terra. Avendo notato la gravità della caduta (aveva riportato una
frattura della mandibola e dello zigomo) e delle ferite, Corti si è fermato per
sincerarsi delle condizioni di Fabio. Ha chiamato i soccorsi e solo dopo il loro arrivo è ripartito.
Edizione 2005
premio per il gesto a Egidio Garatti allenatore
dell'Under 18 del Lora Lipomo per aver compiuto un
significativo gesto di fair play senza considerare che
ciò poteva compromettere la possibilità di vittoria.
L'allenatore ha spiegato che la sua squadra aveva
segnato il 2 a 2 ma l'azione era viziata da un fallo, con
un avversario rimasto a terra.
All'intervallo, d'accordo con i dirigenti, ha deciso di far
segnare gli avversari.
Rientrati in campo, i suoi giocatori sono rimasti infatti
fermi. Aver preso quella decisione non è stato facile perché non tutti erano favorevoli alla
decisione. Ma si è assunto la responsabilità del gesto, convinto che in qualche modo avrebbe
pagato.
E infatti -parole sue- ciò ha contribuito a cementare il gruppo, oltre che a valere l'assegnazione di
questo riconoscimento così importante aggiungendo che nei dilettanti e nel settore giovanile certi
comportamenti dovrebbero essere all'ordine del giorno, ma non è così.
Per la cronaca l'incontro era finito 4 a 3 per gli avversari.
Edizione 2004
Viene assegnato un premio fair play per il gesto a Roberto Romanini, allenatore della Società
Canottieri Esperia di Torino che, in occasione dei campionati italiani di gran fondo di canottaggio
ha compiuto un gesto veramente encomiabile.
A Pisa si svolgeva la gara sui 4 Km.
Alla fine è risultata vincitrice la sua squadra.
Ma anche lui si è accorto che, tempi alla mano, non era andata proprio così. In occasione della
cerimonia protocollare ha preso il microfono e ha detto chiaramente che il successo toccava alla
squadra di Como, la Canottieri Lario. Per lealtà si è privato di una vittoria già sua.
Nota: fino al 2003 l'assegnazione è stata biennale. Dal 2004 può diventare annuale e si modifica
leggermente il regolamento per l'assegnazione del premio. Rimangono invariati i requisiti per
poterlo ottenere.
Edizione 2003
al Presidente dell'Ac Base '96 di Seveso (Milano)
ANDREA BASILICO per aver rinunciato ad un
immeritato 2-0 a tavolino nella partita contro il
Maslianico.
Questa la motivazione "Avendo la sua squadra di
calcio, militante nel campionato di promozione
regionale, girone B, ottenuto una vittoria a tavolino
ritenuta sostanzialmente ingiusta (errore dell'arbitro
nella trascrizione di una sostituzione) si è attivato
tempestivamente documentando l'accaduto alla Caf di
Roma per ripristinare il risultato ottenuto sul campo
(3-0 per il Maslianico) anche se a lui sfavorevole
Articolo di Giovanni Denti: "Premio fair play al gesto - intitolato a Gabriele Coduri de' Cartosio"
Il nome sta per Baruccana di Seveso (BaSe), società nata nel 1996 dalla fusione dell'A.s. Seveso
1909 e Fbc Baruccana '74. E mai nome si rivelò più azzeccato, poiché alla "base" del sodalizio
milanese, che milita nel campionato di Promozione, i principi di lealtà sportiva vengono prima di
qualsiasi risultato. Come dimostra quanto successo l'anno scorso.
Sconfitta sul campo dal Maslianico (3-0), la squadra brianzola si vide assegnare a tavolino la
vittoria dal giudice sportivo. Poiché la squadra comasca non schierò, come prescritto dal
regolamento, due giocatori Under 21 per tutta la durata dell'incontro. In realtà lo sbaglio fu
dell'arbitro, che durante alcune sostituzioni operate dal Maslianico invertì i numeri dei giocatori e
generò così l'errore.
A nulla valse il reclamo presentato dalla formazione rossoblù, che venne rigettato dalla
Commissione disciplinare, avallando di fatto la "topica" del direttore di gara. Ma l'intervento di
Andrea Basilico, presidente della BaSe '96, che si attivò nei confronti della Commissione d'appello
federale, ristabilì il giusto ordine.
Che al sodalizio milanese, in lotta per la promozione in Eccellezza, "costò" tre pesantissimi punti.
Forse decisivi ai fini del salto di categoria, poiché la capolista Sondrio salì direttamente in
Eccellenza, mentre la BaSe (seconda in classifica) fu costretta a giocare i play-off, che la videro
sconfitta nel match decisivo col Lora Lipomo. E, a distanza di un anno, Andrea Basilico non è
pentito della sua decisione, che forse avrebbe consentito alla sua squadra di raggiungere un
traguardo (l'Eccellenza) mai raggiunto in precedenza? «No, perché a differenza della giustizia
sportiva, che non ha mai tempi rapidi nel prendere decisioni, quella "umana" ha risposte
immediate. Se si perde un incontro, è giusto accettare la sconfitta e non ricorrere ad aiuti esterni
per garantirsi la vittoria.»
Un bell'esempio di correttezza, ancor più lampante quando si lotta per il primato e non si rinuncia
ad una vittoria quando la situazione è già irrimediabilmente compromessa. Al gesto di Andrea
Basilico, verrà attribuito il "Premio fair play - Gabriele Coduri de' Cartosio", che gli verrà
consegnato dal "Panathlon Club Como" durante la Giornata nazionale del fair play in programma
sabato (alle 10.30) a Villa Gallia, sede della "Provincia". Nobile, al pari del comportamento operato
dal 58enne consulente aziendale milanese, anche la motivazione che ha spinto l'Associazione
presieduta da Renata Soliani ad operare tale scelta: «Oltre che ineccepibile gesto di fair play nei
confronti dell'avversario, indubbia dimostrazione di aver saputo interpretare appieno lo spirito
vero dello sport.»
Edizione 2001 a Lulù Oliveira della squadra di Calcio del Como, serie B (su segnalazione di Dino
Luzzani)
Oliveira si è meritato questo premio per aver fatto cambiare idea all'arbitro in occasione della partita
Siena-Como dell'ottobre 2001.
Dopo che l'arbitro Gianluca Paparesta aveva fischiato un fallo a favore del Como, Lulù si era
avvicinato al direttore di gara per spiegare che era scivolato e quindi non era il caso di concedere
una punizione contro il Siena.
Un gesto come se ne vedono pochi, anzi mai, in qualsiasi categoria! Collegati
Edizione 1999 (su segnalazione di Viscardo Brunelli)
Lino Moretti nel marzo 1999 è stato protagonista di un atto
di particolare sportività durante una partita del campionato
provinciale allievi che il calcio Merone giocava contro l'A.C.
Cabiate capolista. Sul 2 a 2, a pochi minuti dalla fine, il
portierino cabiatese si scontrava con un avversario restando a
terra tramortito. Lino veniva così a trovarsi tra i piedi la palla
della vittoria con la porta vuota. Non sentendosela di segnare
un goal così, senza merito, tirava deliberatamente il pallone
fuori.
Edizione 1997 al pilota motociclista Angelo Fumagalli.
Nella foto il Presidente Peppino Viganò, il
premiato Fumagalli e la Vedova Coduri.
Motivazione
del
premio:
durante
l'attraversamento di un fiume in secca, nella gara
africana "Maraton fino a 350 cc", si è accorto che
il belga, che lo precedeva in graduatoria, aveva
perso la pista avviandosi verso una zona
desertica pericolosa. Invece di pensare alla
classifica, ha inseguito il rivale per 5 Km per
avvertirlo dell'errore e riportarlo sulla giusta
strada.
Il suo piazzamento sarebbe stato sicuramente migliore se non si fosse reso protagonista
dell'episodio, ma ha preferito la solidarietà.