Prot. 389/09 Bose, 31 agosto 2009 Carissimi fratelli, Vi raggiungo

Transcript

Prot. 389/09 Bose, 31 agosto 2009 Carissimi fratelli, Vi raggiungo
MINISTER GENERALIS
ORDINIS FRATRUM MINORUM
CONVENTUALIUM
Prot. 389/09
Bose, 31 agosto 2009
Carissimi fratelli,
il Signore vi dia pace!
Vi raggiungo mentre mi trovo a Bose, per attendere agli esercizi spirituali
annuali unitamente al Definitorio generale e ad altri membri della Curia: ringrazio Dio
per questa "oasi dello spirito", che mi dà la possibilità di far sintesi di un periodo estivo
lungo e intenso, interamente trascorso in visita alle fraternità del nostro Ordine sparse
per i cinque continenti.
L'occasione di questo scritto è il ricordo grato di un confratello da noi tutti
amato e stimato, che il 14 luglio scorso ha reso l'anima a Dio conseguendo la pace dei
giusti e il riposo delle anime elette: il padre maestro fr. ALFONSO ROLANDO POMPEI,
morto a Roma presso il Seraphicum all'età di 85 anni. Ringrazio Dio per il fatto che,
nonostante mi trovassi in Belgio per una riunione del Definitorio con le Delegazioni
generali, ho avuto la possibilità di essere presente alla celebrazione delle esequie,
presiedute dal caro Mons. Gianfranco Girotti e concelebrate da una sessantina di
confratelli che si sono stretti intorno al p. Alfonso per accompagnarne il ritorno alla casa
del Padre. Per un dono misterioso e meraviglioso della Provvidenza, la vicenda terrena
del nostro amato confratello si è conclusa nella vigilia della festa di San Bonaventura da
Bagnoregio, di cui p. Alfonso è stato profondo conoscitore ed estimatore. «Non est
perfecta cognitio sine dilectione» (In Hexaemeron, L10): queste parole del Dottore
Serafico ben si adattano a compendiare lo stile di vita che ha animato p. Pompei,
maestro di numerose generazioni di frati che da lui hanno ricevuto il miglior frutto della
sua scienza, corroborata ed accompagnata dall'amorevole cura che poneva nel
trasmettere gli insegnamenti con quell'atteggiamento di schietta umiltà che solo i veri
grandi possiedono.
Fr. Alfonso nacque a Roma il 16 aprile 1924: all'età di 11 anni fece il suo
ingresso nel nostro seminario minore di Assisi, nel giorno della festa di San Francesco.
L'inizio della Grande Guerra lo vide entrare in noviziato, sempre all'ombra del Serafico
Padre: il 18 luglio 1941 emise i primi voti presso la Tomba di San Francesco e il 16
aprile del 1945, alla vigilia della fine della guerra, consacrò la sua vita per sempre al
Signore con la professione solenne. Di grande e versatile intelligenza, fu inviato dai
superiori a Friburgo per il completamento degli studi teologici: dopo avervi ricevuto
l'ordinazione diaconale agli inizi del 1948, nel 1951 vi conseguì il Dottorato in Sacra
Teologia. Nel frattempo, il 27 marzo del 1948 era stato ordinato presbitero a Roma.
Ottenuto il Magistero in Sacra Teologia, iniziò a svolgere il ministero
dell'insegnamento che portò avanti sino alla morte: le sue migliori energie intellettuali
le dedicò all'amata Facoltà di San Bonaventura "Seraphicum", di cui oltreché Docente
ordinario fu a più riprese Preside e Reggente di Studi. Fu anche Consultore della
Congregazione per le Cause dei Santi.
Piazza SS. Apostoli, 51 00187 ROMA (Italia)
Tel.: +39 06 699 571 Fax: +39 06 699 57 321 E-mail: [email protected]
-
-
-
È difficile riassumere in poche righe la portata della sua opera di studioso: alle
numerose e significative monografie a tema francescano e bonaventuriano sono da
sommarsi le centinaia di articoli, recensioni e conferenze pubblicate su riviste tra le più
prestigiose. Il suo amore per l'Immacolata e per San Bonaventura lo portò a essere per
diversi anni Segretario della Pontificia Accademia dell'Immacolata e Presidente del
Centro Studi Bonaventuriani di Bagnoregio.
Uno dei tratti più belli di p. Alfonso era l'atteggiamento umile e cordiale,
autenticamente francescano, con cui si rapportava al prossimo: il giorno delle esequie
mi ha particolarmente commosso raccogliere la testimonianza grata e riconoscente di
tante persone che per varie ragioni erano in contatto con lui, le quali sottolineavano
ripetutamente il suo grande cuore e l'attenzione con cui egli, uomo di scienza, era
capace di farsi vicino anche ai più semplici ed evangelicamente piccoli. Possiamo ben
dire che la sua bontà fu come lo scrigno in cui era custodito il tesoro della sua scienza.
Ringraziamo Dio per il dono di questo nostro confratello, che ha insegnato
prima con la vita che con le parole: a noi, fratelli carissimi, il compito di portarne avanti
l'opera secondo le possibilità e il ministero di ciascuno, perché la sua opera porti frutti
abbondanti nel Signore. Siamo certi che continuerà ad accompagnare con la preghiera di
intercessione i passi della nostra Facoltà e dei giovani che si preparano con lo studio alla
vita religiosa e sacerdotale. Requiescat in pace.
Vi saluto fraternamente nel Signore, augurandovi ogni bene e buona ripresa
dell'anno pastorale.
Fr. Marco Tasca
Ministro generale