DONNE VIOLATE

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DONNE VIOLATE
Provincia 25 nov 2011
DONNE VIOLATE
di Fabiola Crudeli
( n. 3 Monologhi tratti dall’opera teatrale Donne Violate )
Abuso
Donna1
Che famiglia la mia: un modello da imitare!
La mamma ogni mattina mi pettinava i lunghi capelli biondi davanti allo
specchio.Ero così felice quando alle trecce aggiungeva due bei nastri di
raso rosso.( canticchia di nuovo come a ricordare la propria infanzia)
Mi chiedevo come fosse possibile vivere dentro alla mia famiglia
accorgendomi che la mamma non vede niente, che lei non sa niente, non
ci pensa, resta lì ad aspettare che la cosa si ripeta.
Io dal canto mio cosa potevo fare, non ero armata, non ero forte, ero solo
una bambina.
Il buio mi fa paura!
Se soltanto la mamma lo avesse saputo, mi avrebbe aiutato.
Mi avrebbe preso fra le sue braccia, mi avrebbe consolato.
Mi sentivo terribilmente sola!
Amavo farmi coccolare da mia madre, era un modo per cacciare dalla
mia mente la paura del buio.//
Mio padre era un uomo molto bello,alto e robusto con un sorriso che gli
illuminava tutto il volto.
Ero la sua piccola principessa!
Ero bella e buona e per continuare ad esserlo dovevo conservare il nostro
piccolo segreto.
La sera lui mi aiutava a spogliarmi. Mi raccontava di storie fantastiche di
mostri di orchi di fate e di folletti.
A nessuno dovevo raccontare del nostro gioco.
Era mio padre, come poteva farmi del male .//
Mi sento in colpa, ma non ho testimoni che possono narrare la mia
tragedia.
Padre grandissimo uomo, onorevole uomo, comunque bestia.
Tutto accadde molte volte, infinite volte.
Denunciarlo?
Non conoscevo il significato di questa parola.Se lo avessi raccontato
nessuno mi avrebbe creduto, mio padre era un uomo rispettato da molti.
E poi a chi raccontarlo?
Di chi mi potevo fidare? Chi mi avrebbe ascoltato senza rimproverarmi
per aver raccontato delle cose assurde, delle cose inventate, delle cose
viste alla tv.//
La mamma per un lungo periodo dovette recarsi in ospedale io andai a
dormire nel lettone con papà. //
Durante la notte mi accarezzava il corpo, mi toccava .
Mi padre doveva volermi molto bene, pensavo!//
Ma non gradivo troppo le sue carezze, mi teneva troppo stretta e il suo
respiro affannoso mi impauriva.
Ho pianto a lungo invocando preghiere di aiuto nel buio della notte, per
dar voce all’indicibile lutto della mia vita violata, del mio futuro
infranto, negato.
Il mio corpo ha cercato di lenire le ferite, ma la mia mente e il mio cuore
continuano a soffrire.
Nessuno può entrarmi, sono di legno.
Maltrattamento
Donna 2
Sono colpevole!
Provo vergogna per quello che mi è accaduto.
Non oso ancora credere che sono qui a parlarne. Ho sempre mantenuto il
silenzio non ho mai parlato di ciò che mi accadeva con nessuno.
Qualcuno si era accorto che ero cambiata, mia madre mi diceva che dopo
il matrimonio ero diventata un po’ bizzarra.
A dire la verità cercavo di esorcizzare la mia paura con comportamenti
che non mi appartenevano.
E’ intollerabile essere qui per parlare di qualcosa di cui non desidero
parlare.
Ricordi di violenza e di paura.Avrei voluto essere altrove, in un posto
qualsiasi:appoggiarmi ad una parete chiudere gli occhi e immaginare di
non essere qui, di non essere io.
Avrei dovuto parlare prima.Mi dispiace, ma non sapevo come dirlo: sono
una moglie che vive nella paura, terrorizzata dal marito (urlato).
Il terrore ti cambia.Non si tratta solo…..non si tratta solo di come ti
strappa……ti strappa l’amore, è il modo in cui il terrore ti si incolla
addosso.(terrorizzata, immobile) Pausa
Proprio non riuscivo a capire.
Sai com’è quando vivi in funzione del matrimonio?
Il tuo mondo, ogni cosa nel tuo mondo ha il suo fulcro nel matrimonio e
quando il fulcro viene a mancare, all’improvviso, è……è il caos.
Il caos in cui tutto ti turbina intorno.
Non vedi più nella giusta prospettiva perché il fulcro non c’è più .//
Sono rimasta disorientata per lungo tempo.
Dovevo capire quale posizione assumere, dovevo trovare un punto da cui
capire la situazione.
Pensavo che se mio marito fosse stato un uomo violento me ne sarei
accorta già prima…..(pausa).
Come ho potuto lasciarmi ingannare così a lungo?
Avrei dovuto aprire gli occhi prima!
Che razza d’uomo è mio marito? (sbigottita)
Mio marito non era mai stato violento con me.
Beh,… una volta sola.Forse due.
Lui si era ubriacato alla festa del paese, mi ha dato un pugno in un
occhio, ma non mi ha fatto molto male, aveva una pessima mira e non si
reggeva in piedi.
Era sbronzo,di solito non beve.
Ad essere sincera, andavamo molto d’accordo. Litigavamo di rado, e
quando in casa tirava aria di temporale, lui partiva per uno dei suoi
viaggi di ricerca che duravano alcuni giorni.
Quando ritornava, era una nuova luna di miele, facevamo all’amore fino
a non poterne più.//
La seconda volta a distanza di soli due giorni, abbiamo litigato di brutto,
un battibecco, li si è infuriato con me, io ho cercato di uscire dalla
camera da letto, quando mi ha afferrato i capelli tirandomi indietro la
testa,mi ha aggredita a pugni, colpendomi alle costole, al viso e alle
spalle. //
Le radiografie rivelarono la frattura del cranio e di un braccio.
Non mi sono nemmeno difesa, ero talmente sorpresa, stava succedendo a
me e non riuscivo ancora a crederci.
Poi mi sono alzata, mi sono lavata la faccia, e per mezz’ora sono rimasta
seduta sul divano a fissare il vuoto. //
Anche dopo essersi rese conto che tuo marito ha agito male, è duro
staccarsi da lui, se l’ hai amato.
L’amore può trascinarti indietro come una risacca.
Capivo come mio marito non fosse l’uomo che mi ero immaginata, di cui
mi ero innamorata.
È un violento, un uomo di cui non ci si può fidare.
E’ stato allora che qualcosa è scattato in me.Mi sono resa conto di aver
taciuto troppo a lungo sulla situazione.
Ma adesso so di voler parlare.
Violenza
Donna 3
Come mi piace ballare! (Ride e poi si ferma all’improvviso).
Non c’è più gioia, non c’è più amore nella mia vita.
Mi prese all’improvviso, tirandomi indietro la spalla con forza, una sera
d’estate, mentre camminavo sulla strada per ritornare a casa.
Ricordo ancora l’incubo di quelle mani che mi cercavano lasciandomi
addosso una traccia di dolore.
Mani che mi ferivano e mi strappavano dal bozzolo della mia giovane
età…. Sto- sognando- non può –essere -vero –sto -sognando….(scanditi
ad alta voce, incredula)
Nel mio incubo il lupo aveva grandi mani, grandi labbra e grandi denti
per divorarmi meglio.
Sento ancora il sapore del sangue sulle mie labbra.
Quelle mani avevano un corpo che si gettava sopra di me.
All’improvviso, lottai per poter dire il mio no. No! Basta! //
Fermati, non mi toccare!
Sopra di me stava il volto di uno sconosciuto spietato, insensibile.
Un uomo che non avevo mai visto, un uomo che non conoscevo. //
Il terrore mi gelò.
Non riuscii più a muovermi (movendosi strascicata).
Quando le sue mani mi toccarono il viso per baciarmi cercai di chiamare
aiuto, di gridare:aiuto, ma dalla mia bocca non uscivano parole.
Solo il silenzio saliva alle mie labbra, mentre mi prendeva un sentimento
di paura, che aumentava man mano che le sue mani deliberatamente, con
una crudeltà animalesca, si stringevano intorno alla mia gola.
Dio mio, sto per morire.(urlato)
Si fermò, mi guardo fisso negli occhi e poi mi parlò con una voce
minacciosa.
Non riuscivo ad ascoltare cosa stesse dicendomi.
Il sogno, l’incubo, o cosa altro fosse, continuava, si stava trasformava
mostruosamente nel mio stupro.
Non sarei morta strangolata,……. avrei subito l’invasione del mio corpo.
Cercai di liberarmi, di dibattermi, di contorcermi sotto il peso di quel
corpo che mi schiacciava,…. inutilmente.
Ero imprigionata, completamente vulnerabile, indifesa, mugolavo piano,
chiedevo pietà.
Provavo dolore in tutto il corpo.
Quel corpo muscoloso sopra di me,continuava la sua ritmica corsa,
quelle mani continuavano a cercare dove darmi dolore, finchè l’orrore
per quel che mi stava accadendo si perse nella speranza che tutto avesse
fine al più presto.
Quando ormai sentivo di non poter resistere oltre, quel corpo si rilassò
sopra di me, così di colpo, da farmi precipitare in uno stato di debolezza
assoluta. //
Quando mi ripresi, mi ritrovai libera.
Nessun peso, niente mi schiacciava più. Ma non riuscivo a muovermi, e
non era solo stanchezza la mia.
Era come se la mia mente avesse disertato il mio corpo umiliato e
coperto di lividi.Nessuno ha visto, nessuno si è fermato.
Perché Dio ha permesso che mi accadesse questo?
Cosa ne sarà di me.Come continuerò a vivere?
A svegliarmi ogni mattina,con questo peso che mi impedisce di
respirare? Come? (disperato)