UdA_Rinaldi_Federica_A059_SolidiComposti

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UdA_Rinaldi_Federica_A059_SolidiComposti
Progetto di una UdA “flipped”
Titolo
Docente
“UN VESTITO PER IL MIO AMICO LEGO”
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RINALDI FEDERICA
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Tipo di scuola (Liceo, Professionale) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
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Materia
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GEOMETRIA
_ Classe
TERZA (I TRIMESTRE DELL’ANNO)
Scelta dell’argomento curricolare:
(indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la
struttura atomica della materia, la punteggiatura grammaticale, il Congresso di Vienna ecc.)
Geometria nello spazio. Superfici di figure solide. Scomposizione di un problema in problemi più
semplici. Conversione di misure in scala reale.
Come si intende attivare l’interesse e la curiosità degli allievi:
(indicare come si intende stimolare l’interesse, motivare e coinvolgere gli allievi in modo da renderli
parte attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente ciò avviene lanciando una sfida
che può consistere nel porre una domanda a cui risponde oppure un problema da risolvere, oppure
una ricerca da effettuare, un caso da analizzare in modo coinvolgente e motivante.)
Porto in classe una Minifigura Lego. Se non dispongo di tale oggetto posso mostrare alla classe,
attraverso proiezione su LIM, una foto di un omino Lego di questo tipo:
Attivo il loro interesse chiedendo: "Che forma ha approssimativamente la testa di
un Omino Lego? e il corpo?” per poi richiedere, “Saresti capace di costruire un
omino di cartone in scala reale? Di quanto cartone avresti bisogno?”
Propongo un dibattito in classe per capire quali sono le conoscenze preliminari
degli allievi. Durante il dibattito mi pongo come mediatore senza correggere
eventuali inesattezze.
Quali attività si intendono svolgere prima della lezione:
(indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima della lezione
d’aula. Ed esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un quadro di riferimento,
richiamino preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di verifica delle conoscenze già
affrontate per mettere meglio a punto l’azione in classe. Indicare le risorse utilizzate.)
Gli studenti sono invitati a mettersi in gioco lavorando a casa sulla seguente attività, presentata
durante la lezione e poi inserita in una piattaforma Moodle sottoforma di scheda:
Un vestito per il mio
amico LEGO.pdf
(in allegato a questa scheda)
Chiedo loro di riflettere sul problema individuandone una strategia risolutiva. Tendo a precisare che
possono avvalersi di tutte le strumentazioni pratiche e/o teoriche in loro possesso ma non possono
richiedere l’aiuto dei genitori.
Invito inoltre gli studenti a scambiarsi opinioni sull’attività in un forum ma a tenere “segreta” ai
compagni la procedura seguita. Non appena si è orientati alla risoluzione del problema, richiedo agli
studenti di descrivere le loro idee come risposta a un compito Moodle e di riportare nel documento
anche le eventuali domande, perplessità o difficoltà incontrate.
Controllo la presenza di un numero sufficiente di interventi sul forum. Se gli interventi sono pochi,
sollecito alla riflessione fornendo nuovo materiale:
https://www.youtube.com/watch?v=hUHGkI3S2TQ&list=PL49JUS8SmCIF5_foMky6asYPCOuZbI7Zj
Prima della lezione, verifico che tutti gli studenti abbiano effettuato la consegna e invito
nuovamente alla consegna chi non l’ha ancora fatto. Raccolgo le idee degli studenti e le raggruppo
in base a quanto esse siano vicine alla soluzione.
Quali attività si intendono svolgere in aula:
(indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione frontale, lavoro di
gruppo, apprendimento fra pari, studio individuale per consentire agli allievi di rispondere alla sfida
proposta e costruire le conoscenze richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi
successive.)
In base alle situazioni riscontrate dalla consegna dell’attività online, predispongo 5 gruppi
eterogenei per livello di adeguatezza del risultato. I gruppi saranno composti in media da 5 alunni, e
comprenderanno almeno 2/3 studenti che hanno proposto differenti strategie risolutive, in modo da
favorire il confronto tra le varie proposte.
Metodologie applicate ad ogni gruppo:
Apprendimento fra pari (circa 45 minuti)
- Confrontarsi con i compagni del gruppo per colmare i dubbi e le perplessità
- Giungere, dopo il confronto, a una proposta di gruppo che fornisca una strategia risolutiva e
una stima del risultato
Lavoro di gruppo (circa 45 minuti)
- Riportando le misure in scala reale, lavorare alla realizzazione su cartone di una delle parti
del costume (tramite sorteggio si assegna:
gruppoAcorpo, gruppoBgamba sx, gruppoCgamba dx, gruppoDcasco )
Trascorso il tempo stabilito per il lavoro di gruppo (circa 1 ora e 30 minuti), chiedo ai gruppi di
descrivere brevemente alla classe la strategia seguita per ottenere il risultato e avvio una
conversazione clinica sui lavori meglio elaborati al fine di condurli alla generalizzazione del
problema. Ripercorro con alcuni gruppi più vicini alla soluzione tutte le fasi del lavoro apportando le
dovute correzioni. Fornendo domande stimolo, guido e supporto gli studenti nella costruzione della
formula matematica che consente di calcolare più rapidamente le superfici dei solidi coinvolti.
I prodotti in cartone dei vari gruppi saranno assemblati e l’omino di carta diventerà la “mascotte
della classe”.
Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività didattica:
(indicare quali strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover attuare per
verificare e consolidare gli apprendimenti e lo sviluppo di competenze.)
Per la verifica degli apprendimenti strutturo una verifica che verta su problemi simili. Gli esercizi
prevedranno livelli di complessità crescenti e la valutazione sarà di tipo sommativo.
Nei criteri di valutazione si terrà conto non solo del lavoro svolto a scuola, ma anche dell’impegno
mostrato preliminarmente nell’attività svolta a casa.
I criteri per la valutazione saranno:
1° conoscenza degli elementi specifici dell’unità;
2° adeguata osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni funzionali;
3° competenza nell’utilizzo di formule specifiche in contesti diversi.
In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio tradizionale?
(indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in luce le
differenze.)
Trovo che senza dubbio l’approccio “Flipped” sia un’ottima occasione per realizzare una didattica
nuova in cui sono gli stessi alunni protagonisti del loro apprendimento. L’introduzione in classe di
nuovi dispositivi (quali tablet, LIM, …) da sola non basta per realizzare una didattica innovativa ma
occorre una riflessione profonda sul nostro modo di stare in classe con i ragazzi.
Gli studenti di oggi sono sempre molto presi da innumerevoli attrattive e trascurano pertanto la
componente scolastica, soprattutto quando gli appare così tanto lontana dalla loro realtà
quotidiana. L’attivazione del loro interesse su questioni pratiche e la possibilità di poter invertire il
lavoro a casa con quello che si svolge solitamente a scuola, consente di avere più tempo in classe
per lavori di gruppo, per attività pratiche o approfondimenti, che stimolano e responsabilizzano
maggiormente gli studenti. Il monitoraggio dell’attività online è un buono strumento per valutare
l’impegno e l’interesse dei ragazzi al problema. In classe poi il docente, assumendo in una prima fase
il ruolo di osservatore esterno, riesce a cogliere e a valutare l’abilità degli studenti e a valorizzare
l’eccellenze.
ALLEGATO
Un vestito per il mio amico LEGO
Ehi ragazzi!!!
Un super-mega-galattico ciao dal vostro amico Lego! Mi riconoscete?
Oggi ho proprio bisogno del vostro aiuto per realizzare una missione
mooolto speciale.
Grazie a voi miei piccoli amici potrò diventare il “PLSL”!!! Si, avete
capito bene sarò niente poco di meno che il “Primo Lego Sulla Luna”!!!
Che dite? Sono il vostro mito?
Ebbene ecco perché ho bisogno di voi.
La signora LegoSarta mi rimprovera ogni volta che le commissiono un vestito perché non sono capace di ordinare il
giusto quantitativo di stoffa, ehm … sono uno spendaccione!
Ora che però ci siete voi ad aiutarmi sono certo che riuscirò a sorprendere la signora LegoSarta e persino il suo
chiwawa.
Bene… Pronti a vedere il mio abito da Legonauta? ... Rullo di tamburi
...... TADA….
Ehm… ops! Volevo dire
Tadaaan!!!!!! Uno stile unico!!!
Sono certo sarete bravissimi a suggerirmi voi quanta stoffa commissionare alla … ehm simpatica LegoSarta!
Intanto vi lascio le mie perfette misure (lo so che sono un gran figo!)
Grazie del vostro aiuto miei piccoli amici!
Buon Lavoro!