Un chewing gum tradisce il maniaco

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Un chewing gum tradisce il maniaco
mercoledì 27 settembre 2006
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EZIO MAURO
Anno XIII Numero 227
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Dopo venticinque violenze e una caccia durata due anni cade in trappola grazie al Dna l’inafferrabile “mostro dell’ascensore”
L’ACCORDO
Unchewinggumtradisceilmaniaco
Erzelli svolta,
in dieci anni
lavoro
per diecimila
Manette all’incubo delle ragazzine, è un giovane barista
LA POLITICA
Le grandi manovre pro e contro
Primarie:
la Sinistra
va in trincea
A RISPOSTA che tutta una città attendeva
da due anni, è arrivata l’altra sera a mezL
zanotte. E’ stato il medico legale Marco Salvi,
dopo dodici ore passate ininterrottamente in
un laboratorio di biologia molecolare romano, a telefonare a Claudio Sanfilippo, capo
della squadra mobile. L’incubo è finito nella
tarda mattinata di ieri, quando gli agenti hanno catturato un barista ventottenne: lavora a
Pegli, vive sulle alture di Prà, ha un piccolo
precedente per furto. E’ il «maniaco dell’ascensore». Il suo profilo genetico, ricavato da
un chewing-gum, corrisponde con il Dna dell’autore di tre violenze: commesse in via Donaver, in via Scarpanto e in via Lagustena. Ma
secondo il questore Salvatore Presenti, il gio-
L’identikit del maniaco
vane fermato ed interrogato ieri a tarda notte
dal pm Giovanni Arena sarebbe l’autore di
quasi tutte le 25 violenze attribuite al bruto.
Il suo nome e la sua fotografia non sono state rese note, altrimenti potrebbe andare all’aria tutto il resto dell’indagine. Ventidue
giovanissime vittime dovranno eventualmente riconoscerlo nei prossimi giorni, la
pubblicazione dei dati potrebbe invalidare
l’identificazione. Il ragazzo assomiglia in maniera «impressionante» all’identikit diffuso a
suo tempo. E’ alto, magro, di bella presenza,
con un piercing al sopracciglio ed un tatuaggio tribale ad un braccio, i capelli lunghi e
chiari raccolti in una coda.
ALLE PAGINE II e III e IN NAZIONALE
Sale ancora la tensione dopo la diffusione delle frasi della piccola nel video. Domani la sentenza della Corte d’appello
Wanted:cacciaallenonnediMaria
Diramate le foto delle donne che nascondono la bambina
LLA vigilia della sentenza
A
della Corte d’appello che
dovrà decidere sul reclamo pre-
Le primarie a Genova
ONO le primarie l’ulS
tima trincea del centrosinistra, in vista delle
prossime elezioni comunali. Mentre da una
parte si accelera verso il
partito Democratico
(venerdì manifestazione con Stefano Zara),
con la benedizione del
sindaco Giuseppe Pericu e il sostegno di don
Balletto, Ds e Margherita cominciano a studiare
le strategie per le candidature a livello regionale.
Certificata a De Ferrari
la nascita di un nuovo
gruppo che fa capo al presidente dell’aula Mino
Ronzitti, mentre Alessandro Repetto convoca per
la prossima settimana gli
Stati generali della Provincia.
I SERVIZI A PAGINA V
sentato dalla famiglia Giusto
contro il provvedimento del Tribunale per i minori che stabilisce la restituzione di Maria e il
suo ritorno in patria, la tensione
si alza intorno alla vicenda della
bambina bielorussa «nascosta»
dalla famiglia che la ospitava a
Cogoleto. Ieri sono state diffuse
dagli investigatori le foto delle
due «nonne», Maria Elena Dagnino e Maria Bordi, che da venti giorni custodisco Maria in un
luogo ignoto. Le donne sarebbero indagate per sottrazione di
minore in concorso con i due figli.
Forti polemiche per la diffusione su alcune emittenti televisive del video con alcune frasi
della bambina: «Mamma e
papà, vi voglio bene. Non mandatemi via». Ieri avrebbe dovuto essere consegnato il filmato
integrale, depositato in Procura, ma i coniugi Giusto hanno
cambiato idea, considerate le
reazioni negative ottenute con
quella anticipazione: «Molte
delle parole attribuite a Maria,
in particolare le bruciature sul
corpo o altre sevizie subite nell’orfanotrofio di Vileika non sono contenute nel video» ha precisato Alessandro Giusto.
A PAGINA VII e IN NAZIONALE
Giorgio Langella, da Diano Marina a Kabul nel nome della pace
Morte di un soldato buono
Giorgio Langella e la moglie Francesca Giuliani nel giorno delle nozze ( Foto Fasano) IN NAZIONALE
LLA soglia di un autunno
che promette molto grigio
A
una luce si accende sulla collina degli Erzelli per il futuro in
discussione di Genova. Il consiglio regionale approva il piano
del polo tecnologico su quella
altura, dalla quale si ammira il
più bel cielo di Genova, come
dice spesso il genovese più noto
oggi al mondo, Renzo Piano.
Il pubblico e il privato si mettono d’accordo e continuano la
marcia per realizzare lassù,
sulla collina carica di container, un villaggio tecnologico
che ospiti la facoltà di Ingegneria e le imprese dell’industria
del futuro. Sotto la spinta di
uno dei pochi uomini-imprenditori di questa città, Carlo Castellano, uno che ha pagato tutti i tributi possibili allo sviluppo della città e della nostra civiltà, compreso quello del suo
sangue versato durante “gli anni
di piombo”, l’idea
ha superato molti
ostacoli che
sembravano insormontabili e
ora si può
vedere una
prospettiva
con contor- Carlo Castellano
ni nitidi:
dieci anni di lavoro, un vero
quartiere tecnologico, le aule
universitarie, i laboratori delle
imprese sulla testa delle vecchie
fabbriche di un’altra era industriale a Sestri e Cornigliano. Si
prevedono diecimila persone a
lavorare là sopra, in quell’arco
di tempo: gli studenti e i professori di Ingegneria, i ricercatori,
gli imprenditori, i loro dipendenti. E’ la prima visione di un
altro mondo, soprattutto per i
ragazzi di questa città, che finora avevano prevalentemente
quella del binario di un treno,
del casello dell’autostrada, della pista aeroportuale, se pensavano al proprio futuro di lavoro. La strada è ancora lunga,
ma oggi non si può non sottolineare un passo in avanti dopo il
pessimismo e il silenzio. La città
si divide in porto e nella politica, ma a Erzelli si unisce davanti a un orizzonte che non è più
un progetto, un sogno, una fuga in avanti.
NADIA CAMPINI A PAGINA V
Garrone: nuova sede per la Samp e gli Europei. A un passo dall’aeroporto
LA BASE
DEL FLUIDO
Uno stadio pronto al decollo
Leggo l’ennesimo sfogo di
un forzista genovese
(stavolta è l’esercente
Andrea Bruni) contro le
scelte verticistiche del
partito, e penso due cose: la
prima è: ma ci sarà un
posto, che ne so, Cirié o
Anacapri, dove invece
Forza Italia sgorga dal
basso come i noglobal? La
seconda è: ma Bruni e soci
mugugnanti non lo sanno
che il loro, più che un
partito, è un’emanazione
catodica? E questo fluido
azzurro scaturito
dall’imposizione del fard di
Silvio alle di lui telecamere,
lo vorrebbero pure
democratico?
NO stadio nuovo per la
Samp e per gli Europei
U
2012. Riccardo Garrone esce
Riccardo Garrone, presidente della Sampdoria
annunci.kataweb.it
allo scoperto. La San Quirico
spa, finanziaria della famiglia, che detiene il pacchetto
di maggioranza della Sampdoria, ha commissionato al
gruppo Giacomazzi uno studio di fattibilità sulla realizzazione di un nuovo impianto.
L’obiettivo è duplice: avere
uno stadio tutto per la Samp e
consentire a Genova, attualmente esclusa come sede degli Europei 2012, di rientrare
in gioco. Tra le aree individuate una a Sestri vicino all’aeroporto e un’altra a ridosso delle ex acciaierie di Cornigliano.
COSTANTINO MALATTO
A PAGINA XIII
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