Avvenire, "Bibbia e Vangelo? A Torino li insegna
Transcript
Avvenire, "Bibbia e Vangelo? A Torino li insegna
affari europei Enzo Moavero Milanesi, ne. Al contrario un olio di semi o un for- Avvenire 02/20/2014 madre e padre olo “genitore1” e “genitore2” combinano in una dieta sana». Copy Reduced to 64% from original to fit letter page Page : A10 Bibbia e Vangelo? A Torino li insegna il «Servizio Lgbt» GIANFRANCO AMATO e: chi può aver deciso di usare una ologia che nessuna normativa si è soi accettare e rendere ufficiale, specie umenti tanto importanti come quelli tro Ente di previdenza nazionale. «Il o è stato elaborato sotto consiglio dei sabili del settore invalidità civile». MoNessuna dietrologia ideologica – assiall’Inps – è stato fatto per praticità». e "padre" e "madre" sarebbe cioè poico? La domanda risulta fastidiosa e enza risposta: «Lo guardi e capirà: è tto per praticità». Sarà. Lo abbiamo to e ancora quel genitore (1°) e geni) ci è apparso squallido, triste e per ratico, con quelle parentesi e quei nuetro i quali è così difficile riconosceo di nostra madre e nostro padre. Apmo il sincero tentativo di dare una ione e anche l’imbarazzo di chi ci proma non ne condividiamo l’ottimismo: ambiato questi moduli non lo ha fatpraticità» e tanto meno «per caso, senicolari motivi», la scelta sembra nete orientata. I vertici Inps certamente ne sono accorti, ma adesso potranno alla normalità. Lucia Bellaspiga r, ma quanto ci costa? onti: sprecato tanto denaro pubblico to Francesco Agnoli, presidente aggiunto ella Cassazione, già membro del Csm. cadono a pezzi. Eppure... lo per la consulenza dell’Istituto Beck, tra lmente di parte e nel cui sito sono ripori giudizi sulla religione cattolica e sul ruoo della Chiesa, lo Stato ha speso 24mila euo che i nostri ragazzi a scuola si devono che la carta igienica per mancanza di fonesposto lo dovevamo alle famiglie italiatituzione garantisce il diritto ai genitori di propri figli secondo i valori di riferimento, o imporre un’educazione di Stato. dedicati alle scuole sono solo la punta delperò. mo episodio della saga Lgbt (lesbiche, gay, transgender), partita l’anno scorso con mento firmato Unar e Dipartimento Pari ità, intitolato "Strategia nazionale per la ne e il contrasto delle discriminazioni barientamento sessuale...". In realtà si tratta ante forma di repressione attivata in quatdella società: la scuola, il lavoro, le carceUn disegno pervasivo innervato in tutti i distruggere la famiglia e far passare l’iel gender: come ai bambini si insegna che femmina non esistono e che la famiglia l Servizio Lgbt per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere del Comune di Torino ha predisposto delle schede didattiche per le scuole superiori, già in distribuzione negli istituti scolastici. Per comprendere appieno il contenuto nel suo complesso è sufficiente accedere al sito istituzionale della Città di Torino. Vi sono anche alcune delle schede didattiche. Interessante, in particolare, è la numero 3. L’omosessualità nella Bibbia: il Nuovo Testamento. Si cita il brano evangelico di Matteo in cui Gesù, parlando a proposito del ripudio matrimoniale, spiega come l’antica Legge mosaica fosse stata adottata solo per la «durezza dei cuori» del popolo ebreo. Seguono nella scheda due domande: «Non vi sono nei Vangeli brani riferiti all’omosessualità. In questo testo, che cosa stabilisce Gesù sul matrimonio?»; «Quello che dice, è conforme alle prescrizioni dell’Antico Testamento?»; «I cristiani devono considerare tutto ciò che è scritto nell’Antico Testamento come norma valida anche per loro?». La scheda prosegue, poi, riportando un celebre passo della Prima Lettera di San Paolo ai Romani: «Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno. [...] E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa». Non poteva mancare nella scheda neppure il passo paolino della Prima Lettera ai Corinzi: «O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio». Né poteva mancare la Prima lettera che l’Apostolo delle genti ha scritto a Timoteo: «Sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl’iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl’irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina». Seguono, sempre nella scheda, due domande: «Nelle lettere di Paolo di Tarso, come viene considerata l’omosessualità?»; «La condanna cristiana dell’omosessualità è quindi contenuta nel messaggio di Gesù o nelle parole di coloro che lo diffusero?». La scheda aggiunge, infine, la citazione tratta dalla lettera ai Colossesi: «Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore». E introduce, tra le ultime tre domande: «In base alla lettera di Paolo ai Colossesi, nel matrimonio può esservi parità di diritti tra uomo e donna?». A queste domande se ne possono, però, opporre altre. Davvero le Istituzioni Pubbliche italiane ritengono che il deprecabile fenomeno del bullismo scolastico si combatta contrapponendo l’Antico al Nuovo Testamento, l’insegnamento evangelico a San Paolo, o attraverso una vergognosa parodia della dottrina della Chiesa cattolica, presentata come la sentina di tutti i mali oscuri dell’umanità: schiavitù, ineguaglianza, discriminazione, ecc. Siamo seri. Forse, allora, in gioco c’è qualcosa di più che la semplice finalità di contrastare un brutto fenomeno giovanile. Se è così si abbia il coraggio di dirlo. I padre-madre è un’invenzione pubblicitaria, così nel mondo del lavoro si parla di "pratiche del diversity management", "benefit specifici" solo per persone Lgbt, certificazione speciale per "aziende gay friendly" e "borse lavoro e accesso al credito agevolato per i giovani gay"... Privilegi per Lgbt anche nelle carceri: scontata la pena, "interventi di sostegno per l’accesso al lavoro" solo per Lgbt. Per tutte queste discriminazioni, i Giuristi per la Vita hanno notificato una diffida già nel dicembre 2013 al Dipartimento Pari Opportunità, al Miur, all’Unar e alle centinaia di uffici scolastici provinciali e regionali d’Italia... Ora scopriamo che il governo non sapeva nulla e si dissocia dagli opuscoli scolastici e questo è un bene, ma parli chiaro: sconfessa anche la pericolosissima Strategia Nazionale da cui tutto questo deriva o la sostiene? È in questa cornice che trovano humus derive di ogni genere... Il Servizio Lgbt del Comune di Torino ha potuto predisporre un ampio apparato didattico per le scuole superiori: non solo vi si propaganda agli adolescenti un "diritto" al riconoscimento delle unioni omosessuali, quindi contro le leggi vigenti, ma ci si addentra in letture deliranti delle Sacre Scritture, con Gesù e San Paolo contrapposti... atto al matrina»). E, in anza giuegge naolvono il cio di pao le “conRoberto di «ultedella notiva». Già. E, ora, veiegarsi aalleanze». egue non ente conministraa, non erma di u- © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA UZIONE RISERVATA Copyright © Avvenire February 20, 2014 8:31 am / Powered by TECNAVIA