Newsletter O-Tur - gennaio 2016 - Università della Svizzera italiana
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Newsletter O-Tur - gennaio 2016 - Università della Svizzera italiana
Anno II Numero V Tempo di bilanci, di attese e di decisioni O-TUR NEWS L a Newsletter O-Tur ha spento la prima candelina. Il nuovo periodico di informazione turistica a cadenza trimestrale, lanciato a Gennaio dello scorso anno, rappresenta uno degli strumenti a disposizione dell’Osservatorio per la divulgazione di notizie ed informazioni sul settore turistico cantonale. La realizzazione di una newsletter si inserisce all'interno di una serie di iniziative, come ad esempio le infografiche mensili sul comparto alberghiero, che O-Tur ha avviato per aggiornare le proprie modalità di interazione con il pubblico, rafforzando l’efficacia della comunicazione e incrementando la percezione di trasparenza dei servizi erogati. Un valido strumento, quindi, per essere aggiornati su: i) i rapporti pubblicati da O-Tur, come ad esempio i rapporti trimestrali sull’andamento del comparto alberghiero ticinese o i rapporti dedicati a specifici mercati di provenienza degli ospiti, ii) le pubblicazioni su riviste scientifiche, come quella recente di Sarman, Scagnolari e Maggi sulla percezione del rischio nelle decisioni riguardanti i viaggi di piacere di cui scrive lo stesso Igor Sarman in questo numero, iii) gli approfondimenti curati da O-Tur su temi o periodi dell’anno specifici come la Pasqua o il turismo d’affari, iv) i commenti a indagini effettuate da altre istituzioni che si occupano di turismo, come nel caso delle pubblicazioni dell’istituto di ricerche KOF di Zurigo e v) i contributi forniti da esperti del settore, professionisti o ricercatori, come quelli del Prof. Beritelli, di Monica Reggiani, Diego Medici o Roberto Stoppa. Come scritto nel primo numero di un anno fa, si tratta ancora di migliorare il proprio operato e di lavorare con ancora maggiore dedizione. Sicuramente più importante rispetto a quello della Newsletter O-Tur è il primo compleanno della legge sul turismo che proprio dodici mesi fa entrava in vigore. Va riconosciuto come, rispetto al periodico di O-Tur, una nuova legge meriti di essere valutata su un periodo di tempo più lungo poiché non sempre il quadro normativo ha dei riscontri concreti nel breve termine. In questi mesi sono cambiati alcuni equilibri e sistemi di collaborazione fra gli attori privati, le organizzazioni turistiche ed il settore pubblico. Alcuni progetti concreti ed alcune innovazioni, come il nuovo approccio promozionale definito marketing persona dell’Agenzia Turistica Ticinese, l’aggiornamento e l’ammodernamento dei siti web, il progetto Hike Ticino, solo per citarne alcuni a livello cantonale, sono stati realizzati, ma il raggiungimento o meno degli obiettivi e i risultati di questi saranno valutabili solo tra qualche tempo. Più vicina invece è la data, precisamente il 28 febbraio, nella quale i cittadini ticinesi saranno chiamati ad esprimersi su due iniziative che seppur in maniera In questo numero Un autunno agro-dolce per gli alberghi ticinesi Igor Sarman Il settore dei campeggi in Ticino, una risorsa essenziale Riccardo Curtale e Igor Sarman La relazione fra turismo ed attacchi terroristici Igor Sarman Il KOF e le previsioni per il turismo svizzero Andrea Pellegrini e Stefano Scagnolari USI-Master in International Tourism Commenti e valutazioni online relativi agli hotel di lusso. Il caso di Lugano. Tosca Codiroli differente interessano il settore turistico: la costruzione di una seconda canna per il futuro risanamento della galleria autostradale del San Gottardo e il possibile prolungamento dell’orario di apertura dei negozi. Com’è noto, il settore turistico si è schierato in maniera compatta a favore di entrambe le iniziative e le motivazioni sono svariate. Nel primo caso, concentrandosi sulle ricadute sul settore, viene sottolineato come il mercato domestico rappresenti ancora, sia per i comparti alberghiero e paralberghiero, sia per il segmento delle case secondarie, una solida base che da un lato potrebbe essere danneggiata da una chiusura prolungata dovuta al risanamento dell’attuale infrastruttura e, dall’altro, attraverso un miglioramento delle condizioni attuali, potrebbe essere incentivata a visitare il Ticino con maggiore frequenza. Nel secondo caso, invece, gli stakeholder evidenziano come la relazione fra shopping e turismo sia divenuta negli anni sempre più stretta e che per alcuni segmenti della domanda la possibilità di fare acquisti è la principale motivazione per visitare una destinazione, considerando che l’attrattività del Ticino agli occhi del turista passa anche dall’offerta di attività commerciali. 2 2 3 3 4 Pagina 2 O-TUR NEWS Un autunno agro-dolce per gli alberghi ticinesi Igor Sarman “Ottobre e novembre hanno fatto intravedere dei piccoli segnali di ripresa che gli addetti ai lavori attendevano ormai da parecchi mesi” C omplici le condizioni climatiche particolarmente favorevoli, i mesi di ottobre e novembre hanno fatto intravedere dei piccoli segnali di ripresa che gli addetti ai lavori attendevano ormai da parecchi mesi. Purtroppo, però, sul risultato finale del trimestre autunnale ha fatto sentire il suo peso specifico la performance particolarmente negativa del mese di settembre, mensilità che ha un’importanza notevole all’interno dell’anno. Inoltre, osservando le cifre e i diversi andamenti di arrivi e pernottamenti è possibile notare come, ancora una volta, la criticità non risieda nel fatto che arrivino meno turisti rispetto al passato, ma che la tendenza sia quella di ridurre il numero di notti trascorse a destinazione. Infatti, secondo i dati ufficiali dell’UST, nel periodo settembre-novembre 2015 gli arrivi nel cantone sono stati poco meno di 267mila, mantenendosi sostanzialmente in parità rispetto al 2014. Mentre, sul fronte dei pernottamenti, si è rilevata una flessione del 3.0%, con le presenze pari a 550mila. Come accennato in precedenza, entrando nel dettaglio del dato cantonale, solo il mese di settembre è stato particolarmente negativo (-7.6% di presenze) mentre ottobre e novembre hanno vissuto una crescita degli arrivi e un aumento complessivo anche per quanto riguarda i pernottamenti. Oltre a ciò, i dati ticinesi vanno contestualizzati a livello nazionale: la Confederazione ha vissuto anch’essa un autunno turistico tra alti e bassi registrando da un lato arrivi totali praticamente invariati e dall’altro una diminuzione delle presenze dell’1.6%. Allargando l’orizzonte temporale considerato e mettendo a confronto l’andamento della domanda turistica nel trimestre autunnale e nei mesi precedenti (da gennaio ad agosto) emerge l’evidenza di come il flusso positivo di ospiti negli ultimi mesi di rilevazione sia da imputarsi ai turisti confederati, i quali hanno probabilmente voluto godere delle splendide giornate e del caldo inaspettato prima di immergersi appieno nel rigore dell’inverno di oltre Gottardo. Per quanto riguarda, invece, la domanda proveniente dall’estero, l’autunno 2015 ha visto il consolidarsi di alcune tendenze ormai note agli operatori, ossia una sorta di disaffezione da parte dei mercati principali (soprattutto europei) che stenta ad essere compensata dai segnali positivi fatti registrare dai mercati più lontani come gli Stati Uniti, la Cina e i Paesi Arabi. Il Rapporto Trimestrale settembre-novembre 2015 di O-Tur è scaricabile al link: www.otur.usi.ch/it/analisidomanda. Il settore dei campeggi in Ticino, una risorsa essenziale Riccardo Curtale e Igor Sarman I “La regione del Lago Maggiore e Valli si presenta come quella più importante per il settore del camping in Ticino e registra cifre che, in alcuni mesi dell’anno, non hanno nulla da invidiare al settore alberghiero e delle seconde case“ l comparto dei campeggi ricopre, specie in Ticino, un ruolo importante all’interno del settore turistico. Solo per citare alcune cifre, si consideri che i pernottamenti totali nei camping svizzeri ammontavano nel 2014 a 2'672'542, dei quali il 26% - pari a 695'252 presenze - in Ticino. Il nostro cantone figura come leader del settore a livello confederato e, relativamente al contributo economico, si confronta con una domanda complessiva di circa 61 milioni di franchi. Inoltre, ad avvalorare la rilevanza dei campeggi ticinesi nel contesto nazionale, un ulteriore dato merita di essere considerato: quello relativo alla permanenza media. Infatti, se in Svizzera gli ospiti del settore trascorrono in media 3,2 giorni a destinazione, in Ticino tale valore si aggira attorno a 4,1 giorni (fonte dati: UST; stagione 2014). Rispetto a quanto avviene, ad esempio, per il comparto alberghiero dove si hanno informazioni mensili, la frequenza con la quale vengono divulgati i dati dei campeggi da parte dell’UST è annuale. Questo è principalmente dovuto alle difficoltà di raccolta delle informazioni e ai ritardi i quali non permettono di ottenere informazioni qualitativamente attendibili per i singoli mesi. Considerando, quindi, la rilevanza rivestita dal settore e con il desiderio di migliorare l’analisi e la trattazione di tale comparto, O-Tur e l’OTR del Lago Maggiore e Valli hanno deciso di collaborare per la raccolta dettagliata dei dati mensili presso le strutture presenti sull’area turistica del Sopraceneri. In effetti, la regione del Lago Maggiore e Valli (LMV) si presenta come quella più importante per il settore del camping in Ticino e registra cifre che in alcuni mesi dell’anno non hanno nulla da invidiare al settore alberghiero. Si consideri, ad esempio, che nel mese di luglio 2015 sono stati circa 150mila i pernottamenti (riferiti ad ospiti di passaggio) nei campeggi del Lago Maggiore e Valli, solo 13 mila in meno rispetto al settore alberghiero. La collaborazione fra O-Tur e OTR ha portato alla realizzazione della prima infografica dedicata ai campeggi (scaricabile al link: www.otur.usi.ch/ it/approfondimenti) che costituisce un primo lavoro di approfondimento sul tema e che combina le informa- zioni fornite dai campeggi con quelle dello studio sull’impatto economico del turismo (scaricabile qui). Da quest’ultimo, ad esempio, emerge come la spesa giornaliera media per ospite di un camping della regione LMV sia di circa 77 CHF, cifra sì inferiore rispetto a quella spesa dagli ospiti del settore alberghiero che però viene compensata da una permanenza media superiore. Come evidenziato all’interno del Rapporto Destinazione 2015 elaborato da O-Tur, data l’importanza di tale settore in termini di pernottamenti e indotto economico generato, è necessario approntare delle politiche di sviluppo e promozione del settore che permettano di sfruttarne al massimo le potenzialità. Appare essenziale analizzare nel dettaglio le preferenze (in parte ancora poco comprese) di questa tipologia di turisti, in modo da segmentare al meglio la proposta turistica indirizzandola opportunamente sia a quei visitatori maggiormente interessati alla natura e alla vita all’aria aperta sia a coloro che, pur amando il campeggio, non voglio rinunciare a certi comfort. Anno II Pagina 3 La relazione fra turismo ed attentati terroristici Igor Sarman L “L’aspetto della sicurezza è uno dei punti più forti che la Svizzera può mettere sul piatto in termini di promozione turistica ” a stretta connessione tra attacchi terroristici e settore turistico è purtroppo un tema che negli ultimi anni è assurto prepotentemente agli onori della cronaca e sono ben noti gli ultimi casi che hanno sconvolto il mondo: oltre al recente attentato di Parigi, non vanno dimenticati gli attacchi del 2015 in Tunisia (a marzo al museo del Bardo nella capitale e a fine giugno a Sousse, una importante località di mare) e l’esplosione dell’aereo russo partito da Sharm el Sheik avvenuta lo scorso dicembre (solo per citare i casi che hanno avuto maggior risalto in Europa). Proprio questi ultimi avvenimenti, forse anche più degli attacchi parigini, mettono in luce come la strategia terroristica sia mirata a destabilizzare la società inferendo dei colpi tremendi al settore turistico, specialmente dove questo è l’asse su cui fa perno lo sviluppo economico di un paese (secondo fonti governative tunisine, l’attacco alla spiaggia di Sousse potrebbe costare all’economia del paese oltre 500mio di euro nel 2015). Le tempistiche per un ritorno alla normalità tendono a variare da caso a caso ma è innegabile che gli strascichi di un attentato sul settore turistico durino ben più di poche settimane, considerando anche che tipicamente tali eventi hanno delle ripercussioni (spillover effects) sulle aree geografiche limitrofe, le quali non sono state toccate direttamente dall’evento. Queste ricadute rappresentano un’ulteriore fonte di incertezza ricercata con la strategia del terrore. La letteratura scientifica dedicata al turismo ha visto affiorare negli ultimi anni una lunga serie di lavori che analizzano il tema secondo diverse angolature. Recentemente Igor Sarman, Stefano Scagnolari e Rico Maggi dell’OTur hanno pubblicato un articolo sul Journal of Travel Research dedicato alla percezione del rischio nei viaggi di piacere. Nello studio si analizza come gli individui (un campione di studenti) valutino situazioni di potenziale pericolo in un contesto turistico. Lo scopo è quello di cogliere le determinanti che influenzano le decisioni di viaggio in situazioni in cui un potenziale attentato terroristico (tra altre situazioni critiche che possono rappresentare una minaccia all’incolumità delle persone) è valutato secondo diversi livelli di allerta. Una delle conclusioni dello studio è che la minaccia terroristica rappresenta certamente un forte deterrente a viaggiare ma la valutazione delle situazioni rischiose non è univoca da parte degli individui: questi, infatti, tendono a considerare diversi livelli di rischio in maniera molto differen- te tra di loro e, di conseguenza, la propensione a viaggiare in situazioni di potenziale pericolo cambia da individuo a individuo. Gli studi presenti in letteratura sono un’importante fonte di riflessione, utili a cogliere e comprendere i comportamenti degli individui e cercare di mitigare gli effetti negativi che un evento disastroso come un assalto terroristico ha sul settore turistico di una destinazione. A conclusione di questo rimane il fatto, comunque, che quella terroristica è una minaccia con cui la società di oggi deve purtroppo convivere e i turisti internazionali rappresentano un target sensibile nelle strategie dei terroristi. Da questo punto di vista va osservato che la Svizzera possiede un vantaggio competitivo rispetto a molte mete limitrofe: se è certo che la destinazione soffre la concorrenza di prezzo, è altrettanto vero che l’aspetto della sicurezza è uno dei punti più forti che la Svizzera può mettere sul piatto in termini di promozione turistica e rappresenta un elemento su cui vale la pena investigare ed investire per cogliere gli umori dei turisti in questi tempi di incertezza. KOF e anno turistico Andrea Pellegrini e Stefano Scagnolari A “Secondo il KOF, per il turismo svizzero, le prospettive sarebbero nei prossimi mesi cautamente positive ” livello nazionale uno degli istituti di ricerca più autorevoli nel campo dell’economia è il KOF di Zurigo. Il ruolo svolto dal KOF è quello, da un lato, di fornire informazioni circa l’andamento e le prospettive dell’economia Svizzera e, dall’altro, vuole essere un tramite tra il mondo della ricerca accademica e la società. Tra i diversi settori presi in esame, quello turistico rappresenta uno dei più importanti. Tale comparto viene analizzato mettendo in luce l’evoluzione degli arrivi e dei pernottamenti, sia dal punto di vista geografico (ad esempio, confrontando l’andamento delle presenze tra le zone urbane e rurali), sia dal punto di vista della provenienza dei visitatori. Nel mese di ottobre 2015, il KOF ha pubblicato l’annuale rapporto dal titolo Previsioni per il turismo svizzero. Tale documento mette in risalto due aspetti emersi nella stagione estiva 2015: l’incremento delle presenze elvetiche e la flessione nel numero di pernottamenti dei turisti europei. Inoltre, sempre ad ottobre, l’istituto zurighese prevedeva, per la stagione invernale 2015/2016, una situazione stagnante. Come evidenziato anche nel Rapporto Destinazione 2015 di O-Tur, i ricercatori del KOF concordano sul fatto che tali dinamiche siano dovute, in larga parte, all’aumento delle presenze dei turisti svizzeri che riuscirebbero a mitigare - almeno in parte - la più debole domanda dei turisti provenienti dalla zona euro. Per quanto riguarda le prospettive congiunturali, i ricercatori di Zurigo si dichiarano pacatamente positivi. Il KOF, infatti, per i prossimi due anni turistici si attende una timida ripresa a livello nazionale. Nello specifico, tale previsione contempla per l’anno turistico 2016 una crescita dei pernottamenti dell'1.6%, mentre nel 2017 il tasso di crescita dovrebbe superare il 2%. In tale quadro è doveroso sottolineare come le considerazioni riportate dagli esperti zurighesi si riferiscano al contesto nazionale e quindi non necessaria- mente trasferibili alle diverse regioni. Barometro O-Tur Tuttavia, sembra relativamente chiaro come, a livello nazionale, il numero dei pernottamenti di turisti stranieri continuerà a decrescere. Inoltre, la perdita di concorrenzialità in termini di prezzi comporterà un ulteriore calo degli ospiti germanici ed europei in generale - mentre si confermerà, continua il rapporto del KOF, l’andamento positivo delle aree urbane. In particolare, le cifre relative ai pernottamenti dovrebbero risultare in crescita sia per quanto riguarda il turismo domestico che quello estero. L’obiettivo del Barometro O-Tur è quello di fornire informazioni relative all’andamento del settore turistico in tempo reale. Si cerca quindi di cogliere, da un lato, quegli aspetti che le statistiche ufficiali riportano solo dopo un periodo di circa due mesi e, dall’altro, di sondare le opinioni e le sensazioni dei panelist O -Tur in merito a fatti di cronaca ed attualità. In questo 2015 tra i temi toccati vi sono stati la rimozione della soglia minima di cambio EUR/CHF, la liberalizzazione degli orari delle attività commerciali e l’atteggiamento delle strutture ricettive rispetto alle recensioni online. L’efficacia e la capacità predittiva del Barometro O-Tur è valutata confrontando gli indicatori con i dati forniti dalle statistiche ufficiali. Concretamente, il barometro si compone di tre indicatori: fatturato, pernottamenti e occupazione delle camere. Guardando l’anno 2015, ad esempio, emerge come l'indice di correlazione fra la serie mensile dell'indicatore dei pernottamenti del barometro e quella analoga delle statistiche ufficiali sia pari a 0,73. L'indice di correlazione è una misura che varia tra -1 e +1 e, in questo caso, 0,73 indica una correlazione elevata e positiva. Osservatorio del Turismo Università della Svizzera italiana (USI) Istituto di Ricerche economiche (IRE) Via Maderno 24 CP 4361 CH - 6904 Lugano web: www.otur.usi.ch Tel.: + 41 (0)58 666 46 66 Fax: + 41 (0)58 666 46 62 E-mail: [email protected] U S I - M a s t e r i n I n t e r n a t i o n a l To u r i s m Commenti e valutazioni online relativi agli hotel di lusso. Il caso di Lugano. Tosca Cordiroli Q uesto lavoro propone un analisi di tre aspetti centrali che riguardano le recensioni online delle strutture alberghiere: gli argomenti toccati nei giudizi rilasciati dagli utenti, la frequenza delle discussioni e la valutazione della soddisfazione. Nel caso specifico, l’analisi si concentra sugli alberghi a 5 stelle (che presentano, dunque, caratteristiche di qualità superiore, esclusività e proposta di un servizio altamente personalizzato e attento ai dettagli) considerando il contesto della città di Lugano. Vi sono alcune considerazioni fondamentali da cui lo studio prende le mosse e che, nel caso specifico, fanno riferimento al settore dell’hôtellerie di lusso: l’importanza particolare che le recensioni online hanno nella fase di prenotazione e il nuovo processo decisionale che caratterizza chi si accinge a prenotare l’alloggio in un hotel, processo che si basa sempre di più sulla web reputation. Lo studio ha preso in esame le recensioni online (secondo determinati criteri) relative a 4 hotel di lusso a Lugano. I risultati della ricerca mostrano che vi sono 9 argomenti che tipicamente sono toccati nelle discussioni (questi spaziano dal personale al prezzo, passando dalla qualità del cibo e della location) i quali, a loro volta, contemplano delle sottocategorie che possono essere, ad esempio, di carattere estetico o funzionale. Per quanto riguarda la frequenza degli argomenti toccati, lo studio evidenzia come gli elementi materiali (la qualità della camera e del servizio offerto) ricorrano più frequentemente rispetto a quelli immateriali (il brand della struttura o l’esperienza vissuta dal visitatore) così come elementi di carattere estetico e qualitativo (la vista dalla camera o la bellezza della location) sono discussi maggiormente rispetto agli attributi più funzionali (la raggiungibilità della location). Infine, i rating della soddisfazione risultano essere più alti quando fanno riferi- mento alle dimensioni materiali (la location e la qualità del servizio) piuttosto che agli aspetti immateriali (la qualità dell’esperienza vissuta). Fare buon uso dello strumento delle recensioni online è al giorno d’oggi centrale per i soggetti operanti nel settore dell’ospitalità, tanto più dove lo standard dei servizi offerti è elevato. I consumatori hanno la capacità di influenzarsi a vicenda e l’immagine dell’hotel che rispecchia dai giudizi online influenza il decision making dei visitatori. I commenti e le valutazioni, in ultima analisi, rappresentano degli alleati per gli operatori in quanto permetto di dare indicazioni sul livello di soddisfazione degli ospiti, forniscono un quadro generala della concorrenza e, non da ultimo, consentono una efficiente allocazione delle risorse all’interno della struttura. La tesi di Master è consultabile al sito http://www.otur.usi.ch/it/tesimaster.