32 Pietro Bertinetto, dentista e sindaco illuminato di Torre Canavese

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32 Pietro Bertinetto, dentista e sindaco illuminato di Torre Canavese
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55° Amici di Brugg • Rimini
Pietro Bertinetto, dentista e sindaco illuminato di Torre
Canavese, dove l’arte è simbolo di pace
Lo studio odontoiatrico è collocato in via Roma, ai margini del
centro storico di Torre Canavese,
un gradevole paesino di 600 anime
circondato da struggenti percorsi
paesaggistici, ai piedi delle montagne tra Piemonte e Valle d’Aosta.
Pietro Bertinetto, il titolare, circa
50 anni, laurea in odontoiatria a
Trieste, può contare su una dozzina tra colleghi e assistenti.
Ma un po’ per la dimensione
dello studio, un po’ perché non
molto distante da altri paesini, si
è spesso trovato a fare da medico generico (soprattutto di pronto
soccorso) per occuparsi delle piccole grandi emergenze tipiche di
un ambiente rurale.
La fama di Bertinetto, tuttavia,
non è tanto legata al suo centro
odontoiatrico (che, a giudicare
almeno dalla sala d’aspetto s’indovina assai frequentato) quanto al
paese di cui dal 2005 è sindaco,
rieletto nel 2010 a furor di popolo con il resto della sua amministrazione, dopo avere militato per
vent’anni nel Consiglio Comunale.
Inevitabile quindi la domanda: in
quale partito? Come inaspettata
la risposta: “Nessuno. Amiamo
tutti il nostro paese e lavoriamo
per renderlo gradevole e ospitale. L’impegno comporta spesso
pesanti sacrifici nella professione
e in famiglia. Ma io voglio bene
al mio paese, voglio un ambiente
sano e sereno, da vivere e da poter
visitare per trascorrervi magari
una giornata diversa”.
In un’epoca in cui faziosità e contrapposizioni rendono arduo ogni
tentativo di rilancio, Torre si distingue invece per le scelte illuminate
dei suoi uomini chiave. Scartata a
priori un’urbanizzazione selvaggia
che ne avrebbe distrutto l’anima,
si è optato per il recupero del centro storico attraverso un’attenta
riqualificazione di strade e vecchi
edifici e l’abbellimento delle facciate con gli affreschi di artisti da
tutto il mondo. Intento dichiarato,
rendere Torre una piccola “Torre di
Babele” all’inverso, dove “la diversità non porta liti ma unione - dice
Bertinetto, illustrando con orgoglio il progetto - dove riuscire a far
convivere realtà diverse attraverso l’arte come strumento di pace
e reciproca accettazione”. L’idea
semplice e ambiziosa si concretizza nella proposta alle Accademie
di Paesi affetti da tensioni (guerre,
conflitti, povertà) di inviare a Torre
gli studenti d’arte più promettenti
per circa due settimane di corso,
al termine del quale lasceranno
in ricordo un segno tangibile della loro arte, facendo di Torre un
museo a cielo aperto senza orari
né stagioni.
“Ai ragazzi l’Amministrazione offre le spese di viaggio, una
diaria giornaliera, l’ospitalità e
soprattutto tante coccole” sottolinea Bertinetto con fare paterno. Il
progetto ha già coinvolto studenti
ucraini, giordani, russi, iraniani,
israeliani, palestinesi, e, tra gli
ultimi, i cinesi, reduci da una selezione particolarmente dura (una
decina su un milione di candidati
potenziali).
Le opere impreziosiscono vicoli
e crocicchi, conferendo al paese
macchie di colore e d’allegria, frutto d’ispirazioni diverse, espressione tuttavia d’un linguaggio unico
e unificante. “L’ultimo contributo
all’abbellimento di Torre - osserva
il sindaco - doveva venire dai giovani siriani sotto forma di statue
da collocare all’inizio del paese in
una specie di entrata trionfale. Ma
la guerra, per ora, ha travolto ogni
iniziativa”.
I vicoli suggestivi, le case affrescate, l’appeal della natura circostante esercitano verso Torre il
richiamo di un buon turismo culturale e sportivo (vedi ad esempio il
campionato mondiale di mountain
bike). “Un’ulteriore attrattiva osserva Bertinetto - potrebbe
essere l’Auditorium, attualmente
in via di realizzazione, destinato a
congressi e a incontri di livello”.
Pinacoteca Raissa Gorbaciov a Torre
Canavese.
Ceramisti.
Pietro Bertinetto, sindaco di Torre Canavese.
Un famoso antiquario, tre
grandi mostre e un celebre
visitatore
Coartefice delle fortune culturalturistiche di Torre è Marco Datrino,
antiquario dall’inventiva geniale,
che ha il merito di aver contribuito a dare al paese la fama di luogo
d’arte come strumento di pace al
di là delle divisioni del mondo.
Nel 1990 organizzò infatti una
mostra dedicata alla “Pittura russa
dal museo di Kiev”, opere del realismo ottocentesco, avanguardie
d’inizio secolo e realismo socialista successivo alla rivoluzione,
cui fecero seguito nel ‘93 e nel ‘94
“Tesori dal Cremlino” e “Gemme
e diamanti del Cremlino”. Tutte
iniziative di grande successo, sottolineate nel 2003, dalla visita di
Mikhail Gorbaciov, in conseguenza della quale il nome di Torre C.se
divenne familiare al mondo intero.
Quella visita ebbe un seguito che
si può dire duri tuttora: alla memoria di Raissa Gorbaciov, l’adorata
moglie dell’ex segretario del Pcus
morta nel 1999, Torre Canavese ha
dedicato infatti la sua bella pinacoteca.
Il Castello dei Datrino a Torre Canavese.
Vantaggi e opportunità
di un ortopantomografo digitale
PaX–Primo di VATECH:
un ortopantomografo
di piccole dimensioni
adatto a tutti i
professionisti che
desiderano approcciare
il mondo del digitale.
La panoramica digitale è un esame dal ridotto dosaggio e
dall’elevato contenuto diagnostico.
Le macchine moderne, oltre all’acquisizione panoramica
delle arcate dentali, hanno funzioni specifiche per l’analisi
di proiezioni settoriali ortogonali così da avere una migliore
visualizzazione del parodonto. Una proiezione utile in quei
pazienti che mal accettano l’endorale. Inoltre per eseguire uno
studio 2D dei condili, presentano una funzione apposita che
permette di studiare le ATM a bocca aperta e chiusa.
Le proiezioni eseguite possono essere analizzate con il
software Easy Dent4 di VATECH che permette di: ingrandire
l’immagine per diagnosticare carie interprossimali; effettuare
misurazioni e simulare il posizionamento di impianti e corone.
Trattandosi di immagini bidimensionali è doveroso sottolineare che non si tratta di dimensioni reali 1:1 poiché, oltre
alla divergenza del fascio, in fase d’acquisizione la distanza tra
sensore ed arcata non è costante.
Al fine di ottenere immagini con contenuto diagnostico e per
irradiare meno il paziente evitando di dover ripetere l’esame,
VATECH ha introdotto sui suoi panoramici un sistema di auto
focusing che permette di correggere eventuali errori di mal
posizionamento o di asimmetria anatomica.
I campi d’utilizzo delle metodiche di primo livello come endorale e panoramica, visto il bassissimo dosaggio, permettono di
eseguire esami periodici d’accertamento per evidenziare eventuali mutamenti o l’insorgere di complicanze.
Per informazioni:
Vatech Italia S.r.l
Milano Oltre - Pal. Cimabue
via Cassanese 224 - 20090 Segrate (MI)
Tel.: +39 . 02 9769 6950
[email protected] - www.vatech.it