Relazione specialistica - Bosch Industriekessel GmbH
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Relazione specialistica - Bosch Industriekessel GmbH
Relazione specialistica Dr.-Ing. Eberhard Franz Dipl.-Wirtschaftsing. (FH), Dipl.-Informationswirt (FH) Markus Tuffner, Bosch Industriekessel GmbH Caldaia a grandi corpi scaldanti e caldaia a tubi d‘acqua a confronto La generación de vapor a escala industrial cuenta con más de 200 La generazione di vapore industriale vanta una storia di oltre 200 anni. Durante i primi cento anni si conoscevano esclusivamente caldaie confrontabili con le attuali caldaie a tubi da fumo a grande volume d’acqua. Nel 1875 [1], vale a dire 106 anni dopo l’invenzione della caldaia per vapore e della macchina a vapore da parte di James Watt, la ditta Steinmüller ha costruito la prima caldaia a tubi d’acqua. Da quel momento si è vista, per quanto riguarda la potenza e la pressione, un’evoluzione impressionante nello sviluppo delle caldaie a tubi d’acqua. Nel 1927 è stata messa in esercizio la prima caldaia Benson, con una produzione di 30 t /h di vapore a 180 bar e 450 °C. Negli anni sessanta del secolo in corso, sono state costruite caldaie oltre il livello critico con pressioni oltre 350 bar e temperature oltre 600 °C. Nel 1970 è stato raggiunto il limite di potenza di 1 000 t /h. Già cinque anni più tardi fu possibile costruire caldaie a tubi d’acqua con oltre 2 000 t /h di potenza Potenze così elevate e parametri di vapore così estremi non possono essere raggiunti con le caldaie a grande volume d’acqua, proprio per il loro principio costruttivo. Ciononostante, anche le caldaie a grande volume d’acqua sono state oggetto di continui sviluppi, anche grazie al contributo di Bosch Industriekessel GmbH che ha, tra l’altro, introdotto le seguenti novità: nel 1953 ha brevettato la caldaia a tubi da fumo con camera d’inversione interna completamente lambita dall’acqua, nel 1956 ha sviluppato la caldaia a doppio focolare e nel 1977 ha introdotto per la prima volta gli elettrodi per misurare il livello dell’acqua ed evitare errori. Oggi, grazie alla progressione della tecnica, le caldaie a grande volume d’acqua sono in grado di produrre fino a 55 t /h, in piena sicurezza e con notevoli vantaggi economici. A seconda delle dimensioni, è possibile raggiungere valori di pressione fino a 30 bar e temperature del vapore surriscaldato fino a 300 °C. In figura 1 è riprodotta una moderna caldaia a grande volume d’acqua, nella versione a due focolari. Da quanto esposto finora, si evince con chiarezza la validità di ambedue i principi costruttivi. Generalmente parlando, si può dire che non ha senso o che non è possibile, in determinati casi d’applicazione, sostituire un principio costruttivo all’altro. Ci sono in ogni caso anche delle eccezioni. La presente relazione ha lo scopo di fornire elementi utili per rendere più facile la decisione, in quei casi in cui ambedue i principi costruttivi potrebbero essere applicabili. In seguito saranno presi in esame i seguenti punti: sicurezza, aspetti dell’esercizio, caratteristiche fisiche ed aspetti economici. Sicurezza In alcuni paesi in via di sviluppo, le caldaie a grandi volumi d’acqua per grandi potenzialità non sono state applicate su larga scala: ciò si deve soprattutto al limite dei produttori locali, che non possiedono macchinari e tecnologie di costruzione paragonabili a quelle dei costruttori tedeschi che, al contrario, vantano una lunga tradizione in proposito. Temendo le catastrofiche conseguenze dell’esplosione di una caldaia per vapore, in questi paesi i progettisti hanno sempre adottato un atteggiamento conservatore, preferendo le caldaie a tubi d’acqua proprio per il loro minor contenuto d’energia. In questi casi, sarebbe però da valutare l’equipaggiamento di sicurezza adottato dal costruttore contro il 2 | Caldaia a grandi corpi scaldanti e caldaia a tubi d‘acqua a confronto superamento dei limiti di pressione e contro la mancanza d’acqua. Oltre alla sicurezza, è spesso anche la breve vita delle caldaie prodotte localmente ad aver giocato un ruolo importante. Negli ultimi vent’anni, in Germania (ex Repubblica Federale Tedesca), non si è verificato alcun incidente grave nel quale fossero coinvolte caldaie a grande volume d’acqua: questo è il risultato dell’introduzione del sistema ad elettrodi per la regolazione e limitazione del livello dell’acqua, avvenuta nel 1977 e all’applicazione delle norme riguardanti la sicurezza intrinseca nella progettazione delle caldaie, introdotte nel 1985 [2]. Sicurezza intrinseca significa rinunciare a economici principi di costruzione (ad esempio con fondi presaldati o sostegni d’irrigidimento dei fondi). Significa la possibilità di ispezionare l’interno della caldaia e la costruzione con notevoli spazi tra quelle parti della caldaia che sono soggetti a temperature molto differenti. Un altro aspetto essenziale è l’introduzione della prova di pressione idraulica effettuata a valori elevati, per garantire una valutazione molto affidabile dello stato e della sicurezza del corpo in pressione [3]. Le regole e gli equipaggiamenti menzionati, introdotti per la prima volta nell’Ex Repubblica Federale Tedesca, hanno fatto sì che nessun grave incidente si potesse verificare. Non è possibile dire altrettanto per gli altri tipi costruttivi di caldaie [4, 5]. Le caldaie a grande volume d’acqua, se ben progettate e costruite con metodi e materiali di alta qualità, offrono un grado di sicurezza elevato oltre che una lunga vita utile. Pertanto, è essenziale che il progettista o l’utente, scelga di rivolgersi a quei costruttori che sono in grado di presentare referenze importanti, con impianti esistenti e installati da almeno dieci anni. Aspetti d’esercizio In questo paragrafo si discutono i requisiti della qualità dell’acqua, della manutenzione e dei controlli periodici. Va da se che la qualità dell’acqua di caldaia e d’alimentazione è di grande importanza per tutte le caldaie per vapore, di qualunque tipologia costruttiva; soprattutto è fondamentale prestare attenzione alle differenze nei requisiti dell’acqua d’alimento, perché anche le più piccole variazioni possono comportare danni e notevoli conseguenze economiche. Figura 1: Caldaia a grande contenuto d’acqua, focolare, producibilità 35 t /h pressione 16 bar, pronta alla spedizione alla fine della linea di montaggio Per le caldaie a tubi d’acqua, nella maggior parte delle forme costruttive utilizzate, non è consigliabile l’esercizio con acqua anche se a basso contenuto di sali minerali [6], in altre parole con valori di conducibilità minore o uguale a 2 000 μS /cm. Per densità di flusso di calore superiore a 250 kW/m², l’acqua di alimentazione deve essere completamente demineralizzata, per evitare l’incrostazione dei tubi, che impedirebbe il passaggio del calore. E’ questo un requisito che può essere soddisfatto soltanto con misure impegnative e costose per il trattamento dell’acqua. In linea di principio le caldaie a grandi corpi scaldanti possono essere utilizzate con acqua addolcita (conducibilità fino a 6 000 μS/cm). Non sussiste il problema della riduzione per incrostazioni da sali minerali delle superfici scaldanti, grazie alle possibilità di eseguire uno spurgo efficace. Per il trattamento dell’acqua è possibile utilizzare semplici impianti d’addolcimento. Il tipo di condizionamento dell’acqua è scelto in conformità a criteri economici ed in base alla qualità dell’acqua grezza disponibile. Decisivi sono i tempi d’ammortamento per gli impianti di trattamento dell’acqua, tanto più costosi quanto più spinti verso la completa demineralizzazione. Un’altra differenza consiste nella dimensione di costruzione riferita alla potenza. Agli stessi valori di potenza, le caldaie a grande volume d’acqua hanno bisogno di superfici e spazi d’installazione nettamente inferiori. Le operazioni di manutenzione, per le caldaie a grande volume d’acqua, sono più semplici e hanno oneri inferiori rispetto alle caldaie a tubi d’acqua. Anche le operazioni di messa in esercizio, messa a riposo, nonché l’accesso alle superfici scaldanti sono semplificate. Una situazione analoga si ha per quanto riguarda i controlli periodici: per le caldaie a grande volume d’acqua, costruite secondo le regole sopra indicate, è sufficiente l’esame visivo della caldaia, dopo aver effettuato la prova di pressione idraulica, [vedere 3,]; quest’esame permette di rinunciare quasi del tutto ad altri metodi di prova non distruttivi, come l’analisi con ultrasuoni. Nelle caldaie a tubi d’acqua, per motivi che in questa sede non approfondiremo ulteriormente, non si è affermata la prova idraulica a pressione elevata così come l’ispezione visiva completa non è resa possibile dalla presenza di spazi non accessibili (spazi occlusi): è pertanto sempre necessario l’uso di ultrasuoni o di metodologie analoghe. Figura 2: Caldaia a tubi d’acqua per acqua surriscaldata da 100 MW durante il trasporto Caldaia a grandi corpi scaldanti e caldaia a tubi d‘acqua a confronto | 3 Caratteristiche fisiche In questo capitolo discuteremo alcuni aspetti che risultano direttamente dai relativi principi costruttivi: volume d’acqua, capienza d’accumulo, comportamento a carico parziale. A parità di potenza termica prodotta, la caldaia a grande contenuto d’acqua ha un volume d’acqua notevolmente superiore a quello della caldaia a tubi d’acqua. E’ per questo motivo che la caldaia a grandi corpi scaldanti è più efficace nel contrastare le oscillazioni di carico o anche nel sopperire a carichi che temporaneamente superano la potenza nominale della caldaia. A prescindere da un breve incremento dell’umidità del vapore, non si verificano altre conseguenze; in particolare, non vi sono influenze negative sulla trasmissione del calore. Si tratta di una flessibilità che la caldaia a tubi d’acqua non è in grado di offrire, per sua natura. Le oscillazioni di pressione, a causa delle variazioni di densità che ne conseguono, influenzano anche la trasmissione del calore. Il grande volume d’acqua della caldaia, oltre ai vantaggi descritti, comporta però anche svantaggi nella partenza da freddo; considerando due caldaie di analoga potenzialità e pressione di esercizio, il tempo necessario a produrre vapore è più lungo nelle caldaie a tubi da fumo che nelle caldaie a tubi d’acqua. A ciò va aggiunto che ogni partenza a freddo, sulle caldaie a grande volume d’acqua, comporta una sollecitazione meccanica notevolmente più alta che nell’esercizio regolare continuo [8]; pertanto, con le caldaie a grande volume d’acqua, la partenza a freddo deve essere eseguita il più dolcemente possibile. In diversi paesi, a causa del minore volume d’acqua, la caldaia a tubi d’acqua può essere usata, fino a potenze notevoli, come cosiddetta caldaia di prodotto, usufruendo di condizioni d’installazione meno restrittive [7]. Essenziale per la vita utile di caldaie per vapore, è il numero delle partenze dei bruciatori. Tale numero è determinato, oltre che dal corretto dimensionamento caldaia /impianto, anche dalla grandezza del carico minimo gestibile dalla caldaia. Nel caso della caldaia a grande volume d’acqua, questo carico minimo corrisponde alla potenza termica minima del focolare. Nel caso di caldaie a tubi d’acqua per vapore surriscaldato di determinati tipi di costruzione, tale carico minimo del bruciatore non può essere trasferito completamente sulla caldaia poiché, a causa della riduzione dei flussi di massa lato acqua, è influenzata negativamente la trasmissione del calore, con possibili effetti di burn-out non desiderati nella zona d’elevato flusso termico. Costi e scadenze Siempre y cuando puedan cubrirse determinados requerimientos mediante diversos modelos de calderas pitotubulares, la elección de una caldera pirotubular representa una alternativa más económica, si los niveles de costes de fabricación y de calidad son comparables. Por otra parte, los plazos de entrega así como el tiempo necesario para instalar la planta son más reducidos. Por regla general, las calderas pirotubulares ofrecen un mayor rendimiento que las calderas acuotubulares. Esto ocurre también mientras están funcionando ya que pueden someterse a operaciones de mantenimiento con facilidad durante su funcionamiento; es decir, las calderas pirotubulares se caracterizan por una mayor economía también mientras funcionan. Sintesi Normalmente i campi d’applicazione delle caldaie a grande volume d’acqua e delle caldaie a tubi d’acqua sono nettamente separati. E’ semplicemente impossibile usare caldaie a grande volume d’acqua produrre 1 000 t /h di vapore a 180 bar e 450 °C. Fino a circa 200 t /h, 30 bar e 300 °C, una o più caldaie a grande volume d’acqua sono quasi sempre l’alternativa migliore, in quanto più economica sia per l’acquisto che per l’esercizio. I moderni metodi di produzione e le norme della sicurezza intrinseca della progettazione, permettono d’ottenere un elevato livello di sicurezza con una lunga vita utile. Gli aspetti discussi sono riassunti molto sinteticamente in tabella. Criterio Caldaia a grande contenuto d’acqua Caldaia a tubi d’acqua Qualità dell’acqua Requisiti minimi, possibilità di usare acqua contenente sali minerali Requisiti più difficili, per la maggior parte delle forme costruttive è necessario l’uso di acqua senza sali minerali Manutenzione Pulizia semplice Più onerosa Controlli ricorrenti periodici Semplici ispezioni dopo la prova ad elevata pressione idraulica Oltre alla prova di pressione idraulica è necessario l’esame ad ultrasuoni o similare Ulteriori esame non distruttivi, come ad esempio l’esame ad ultrasuoni sono raramente necessari e solo in forma limitata Inevitabili; di conseguenza maggiori oneri a livello di tempo e costi Costi di produzione, ad analogo livello di qualità Minori Maggiori Rendimento Più elevato, facile da mantenere Minore, difficile da mantenere durante l’esercizio Comportamento a carico parziale Può essere sfruttata la gamma di regolazione della combustione; in caso di mancato raggiungimento del carico minimo, il bruciatore può essere spento senza problemi Con certe forme costruttive è necessario limitare il carico parziale, non è possibile spegnere completamente il bruciatore Volume d’acqua Più elevato per principio Minore Capienza d’accumulo Grazie all’elevato volume d’acqua è efficace contro le oscillazioni di pressione e di carico Sensibile ad oscillazioni di carico o di pressione da parte del processo Tempi di consegna Più brevi Più lunghi Spazio d’installazione Minore Maggiore Tempi d’installazione, prima messa in esercizio Più brevi Più lunghi Letteratura: [1] Lehmann H.: Dampferzeugerpraxis, Resch-Media Mail Verlag GmbH, Gräfelfing 1994 [2] VdTÜV, FDBR, VGB: Vereinbarung 1985 /1 über Richtlinien für die Beurteilung von Großwasserraumkesselkonstruktionen, VdTÜV, Essen 1985 [3] Roßmaier W.: Verbesserte Wasserdruckprüfungen bei Flammrohr-Rauchrohrund Wasserrohrkesseln, Technische Überwachung Bd. 38 (1997), Nr. 6 – Juni [4] Diwok, H.-J., Mattern, J., Hülmann, G.: Explosion in einem 150 MW-Schmelzkammerkessel, Technische Überwachung Bd. 37(1996), Nr. 3 – März [5] N. N.: Vier Arbeiter starben im heißen Dampf, Bonner Generalanzeiger, 20.10.1994 [6] Dolezal, R., Dampferzeugung, Springer-Verlag, Berlin Heidelberg New York Tokyo etc., 1990 [7] N. N., TRD 403: Aufstellung von Dampfkesselanlagen mit Dampfkesseln der Gruppe IV, Ausgabe Juni 1984 [8] Franz, E.: Kaltstart von Grosswasserraumkesselanlagen Impianti di produzione: Stabilimento di produzione 1 Gunzenhausen Bosch Industriekessel GmbH Nürnberger Straße 73 91710 Gunzenhausen Germania Stabilimento di produzione 3 Bischofshofen Bosch Industriekessel Austria GmbH Haldenweg 7 5500 Bischofshofen Austria www.bosch-industrial.com Stabilimento di produzione 2 Schlungenhof Bosch Industriekessel GmbH Ansbacher Straße 44 91710 Gunzenhausen Germania © Bosch Industriekessel GmbH | Figure solo a titolo di esempio | Con riserva di modifiche | 07/2012 | TT/SLI_it_FB-Vergleich_GWK-WRK_01