Studio idrogeologico Cognento-Cittanova
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Studio idrogeologico Cognento-Cittanova
STUDIO IDROGEOLOGICO COGNENTO-CITTANOVA In seguito alle richieste del settore Pianificazione Territoriale si e' provveduto ad indagare il territorio compreso tra Via Formigina a Modena e Via Corletto a Cittanova allo scopo di confontare le diverse strutture idrogeologiche sotterranee in previsione di un'eventuale spostamento del campo acquifero di Cognento. La situazione geologica generale e' gia' conosciuta attraverso numerosi studi effetuati sia da Uni versi ta' che da enti pubblici e puo' essere cosi' brevemente descritta: L'area interessata ricade nella media pianura occupando una porzione della conoide del F .Secchia intendendo per conoide il complesso dei depositi alluvionali del fiume al suo sbocco in pianura. L'appennino e la sottostante pianura modenese, sono incisi da numerosi corsi d'acqua di varia importanza, ma tutti a regime torrentizio I loro bacini, impostati su terreni di varia natura ed eta', hanno contribuito in modo ed in misura assai diversa alla formazione della coltre alluvionale della pianura modenese. Il F. Panare, il F. Secchia e i 1 T. Fossa di Spezzano hanno trasporti solidi costituiti da ghiaie, sabbie e da componenti fini, avendo i l loro bacino impostato su rocce in discreta parte arenacee e calcaree. La coltre alluvionale, che costituisce la pianura modenese risente fortemente di questa diversita' di apporti e le caratteristiche litologiche variano da zona a zona, in funzione dell'attivi ta' dei singoli corsi d'acqua. Nella ricerca delle aree piu' adatte e favorevoli allo sfruttamento idrico bisogna quindi tener conto della meccanica che ha regolato la deposizione dei materiali trasportati da un corso d'acqua. Una morfologia molto comune nei deposi ti dei corsi d'acqua a regime torrentizio, come quelli che scendono alla pianura modenese, e' appunto il conoide, dovuto alla brusca diminuizione di pendenza del loro alveo, di velocita' e di capacita' di trasoorto delle loro ~r.n11P.. NPi m~~P~i~li deposti si riconosce un grado di selettivita' trasversale e longitudinale all'asta del fiume: gli elementi piu' grossolani vengono deposti per primi e caratterizzano l'apice del conoide, mentre in corrispondenza della parte terminale o unghia sono presenti quelli a granulometria minore. Questo continuo deposi tare di ciottoli, di ghiaie e. di sabbie fa innalzare il letto del torrente e crea un corso sopraelevato rispetto al resto della pianura. Alla prima piena il corso abbandona il suo letto per crearsene un altro in una zona inferiore. Di vagando continuamente, il torrente deposita, a poco a poco, una massa enorme di materiali alluvionali. Gli accumuli risultanti assumono una conformazione planimetrica a ventaglio aperto, con l'apice rivolto verso monte: le loro sezioni sono rispettivamente paragonabili a quel la di un'unghia (longitudinalmente) e di una lente piano convessa verso l'alto (traversalmente). Queste brevi considerazioni permettono di comprendere come, inoltrandoci nella pianura e quindi aumentando .la distanza dallo sbocco in piano di un corso d'acqua, si rinvengano alluvioni sempre piu' fini e come il profilo trasversale di una pianura alluvionale presenti delle blande gibbosita', corrispondenti agli alvei dei corsi d'acqua attuali o sepolti e delle depressioni in corrispondenza delle aree di interdigitazione delle alluvioni di due corsi d'acqua attigui. STATO DI FATTO Il campo acquifero di Cognento attualmentein funzione e' ubicato in una porzione medio terminale del conoide del F.Secchia in cui lo spessore delle alluvioni grossolane e' molto elevato (maggiore di 300 m). Le riserve idriche sono disponibili all'interno dei depositi grossolani che si trovano suddivisi in piu' livelli, separati da strati impermeabili; in essi le falde sono dotate di una certa pressione per cui, quando sono raggiunte da perforazioni le loro acque risalgono a livelli superiori a quelli ai quali vengono incontrate. L'alimentazione delle falde trae origine dalle infiltrazioni di acque meteoriche, che avvengono dove la superficie del suolo e' permeabile e quindi assorbente e da perdi te di fondo lungo tratti permeabili degli alvei dei fiumi e dei numerosi corsi e canali che scorrono sulla pianura modenese. - ~~.9_guedotto di Modena Le fonti di approvvigionamento dell'acquedotto di Modena sono costituite da: una batteria di n.12 pozzi perforati nella zona di Cognento dal 1952 al 1987, facenti capo alla centrale di solleva~ento di Via Canizzaro; una batteria di n. 5 pozzi perforati nella periferia sud della ci tta' (Modena Sud) nel periodo intercorrente fra il 1966 e il 1980, con immissione diretta nella rete di distribuzione; n. 3 pozzi perforati nella frazione di Marzaglia fra i l 1978 e i l 1987 facenti capo anch'essi alla centrale di Via Canizzaro. n.3 pozzi frazionali a Marzaglia, Cittanova e Baggiovara. La profondita' a cui avviene la captazione delle acque sotterranee a Cognento e' compresa tra 40 e 120 metri dal piano campagna; alcune perforazioni spinte a profondi ta' maggiori hanno incontrato altri livelli acquiferi permeati da acque di quali ta' scadente a causa della lontananza dell'area di alimentazione e del basso tasso di rinnovamento. Attualmente sono in funzione 8 pozzi. Nel 1968 la societa' CREA che allora gestiva l'acquedotto commissiono' una ricerca specifica durante la quale furono esegui ti 29 sondaggi elettrici che avevano consentito di individuare come aree maggiormente produttive quelle di Cognento e di Marzaglia. CONTENUTI DELLO STUDIO Per dare seguito alle richieste di approfondimento delle conoscenze relative alla idraulica del territorio compreso tra Cognento e Cittanova in funzione di un futuro trasferimento del campo acquifero di Cognento A.M.C.M. si e' provveduto nel mese di settembre 1987 ad eseguire una campagna di sondaggi geoelettrici ad integrazione di quelli precedenti. I sondaggi in numero di 14 sono stati allineati secondo due direttrici di cui la prima con andamento Est-Ovest permette di evidenziare le variazioni laterali di resistivita' procedendo dal campo conosciuto di Cognento (utilizzato per tarare la lettura) verso l'area di Cittanova. La seconda con andamento Nord-Ovest-Sud-Est consente di dettagliare meglio verso sud l'area di Cognento. I risultati di questa campagna di misure illustrati dal Prof. Colombetti e riportati nelle sezioni allegate possono essere cosi' sintetizzati: conferma dello spessore complessivo dell'acquifero di circa 300 metri, conferma delle migliori caratteristiche, per continuita' stratigrafica dei terreni di Cognento, cioe' i valori di resistivita' complessivi del pacco di strati considerati implicano una prevalenza di livelli ghiaiosi su quelli fini. individuazione, per 1 'area di Cittanova, di una situazione non de 1 tutto sfavorevole ma certamente molto piu' complessa determinata dalla presenza di un grosso setto impermeabile posto a 100/150 metri di profondi ta' e tale da presupporre nelle falde piu' profonde modificazioni idrochimiche in senso peggiorativo. nei primi 100-150 metri i valori di resistivita' elettrica indicano la presenza di buoni livelli permeabili anche se discontinui in senso areale come bene appare dalle sezioni allegate. Nelle sezioni riportate in alto vengono confrontate la struttura del terreno ricavata dai valori di isoresistivita' espressa in ohm-m e le stratigrafie di pozzi vicini; in quelle in basso sempre le stratigrafie dei pozzi di cui sopra con una diversa elaborazione dei dati geolettrici espressi in ohm-m e relativi a vari AB/2. Appare evidente come la struttura lineare di Cognento si accompagni a stratigrafie con potenti livelli permeabili mentre la struttura piu' complessa di Cittanova sia delimitata da stratigrafie meno produttive. Occorre ricordare che non esistono conoscenze dirette all'interno della zona di Cittanova per profondi ta' elevate ma, per i pochi dati a disposizione, si conosce la profondi ta' del primo livello captato da pozzi domestici che e' di circa 30 m. dal piano campagna. CONCLUSIONI: Visti i risultati dello studio condotto e' possibile affermare che il campo acquifero di Cognento presenta una migliore potenziali ta' idrica, costante ed estesa anche verso sud, mentre l'area di Cittanova puo' essere tenuta in considerazione, fatti salvi opportuni approfondimenti e sondaggi esplorati vi in loco, per la perforazione di pozzi integrativ nell'ottica di gestione dell'acquedotto cittadino basata su approvigionamenti differenziati Tale e' infatti l'attuale politica programmatoria dell'A.M.C.M. che si attua con il potenziamento del Campo di Marzaglia e l'apertura. del nuovo campo di S.Cesario. Ne consegue pertanto una conferma della validita' ed insostituibilita' del campo acquifero di Cognento per il quale tuttavia, in considerazione del fatto che alcuni pozzi si trovano oggi completamente circondati da fabbricati, puo' essere prevista una modificazione dei punti di approvvigionamento da attuarsi nel medio-lungo periodo. Cio' significa ad esempio ipotesi di abbandono di pozzi ubicati a nord della tangenziale e loro sostituzione con altri ubicati a sud. Per tale motivo appare opportuno preservare, per l'espansione futura di tale campo, una porzione di territorio estesa verso Sud fino oltre l'autostrada tenendo conto che non sara' possibile disporre dell'intera area a causa della prevista costruzione di alcune importanti strutture viarie.