Il Garzonè n.40 - Comune di Caderzone
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Il Garzonè n.40 - Comune di Caderzone
il Garzonè il Garzonè 40 “ il Garzonè ” n. 40 - Dicembre 2013 Comune di Caderzone Terme (38080 - TN - Italia) Comune di Caderzone Terme (Tn) Semestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A. P. - 70% - CNS Trento - Taxe Perque 40 il Garzonè N. 40 - Dicembre 2013 Periodico semestrale di informazione del Comune di Caderzone Terme (Val Rendena - TN) Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 7 settembre 1990 Autorizzazione del tribunale di Trento n. 686 del 20 maggio 1990 Direttore: Emilio Mosca Direttore responsabile: Walter Facchinelli Comitato di Redazione: Federico Polla, Alfredo Amadei, Rosanna Polla, Francesca Boselli, Flavia Frigotto, Maria Cristina Moratelli, Testoni Marinei Terezinha, Barbara Maria Mosca Direzione, Redazione, Amministrazione: Municipio, Via Regina Elena 45 38080 Caderzone Terme - Tel. 0465.804214 - Fax 0465.804848 e.mail: [email protected] www.caderzoneterme.net Grafica: Walter Facchinelli Stampa: Antolini Tipografia - Tione Spedizione in abbonamento postale art. 2 Legge 662/96 Distribuito gratuitamente a tutte le Famiglie dei Caderzoni residenti sia nel Comune sia in altre località in Italia ed all’Estero ed a quanti ne facciano richiesta. il Garzonè n. 40 Finito di stampare il 12 dicembre 2013 Copertina: Conca di Garzonè. Foto: Giacomo Masè, Tione Anni 23 - Numeri 40 – Pagg. 3558 Supplementi n. 7, pagg. 1228 – Totale pagg. 4786 N. 1 Gennaio 1991 N. 2 Luglio 1991 N. 3 Gennaio 1992 N. 4 Luglio 1992 N. 5 Gennaio 1993 N. 6 Luglio 1993 N. 7 Gennaio 1994 N. 8 Luglio 1994 N. 9 Gennaio 1995 N. 10 Gennaio 1996 N. 11 Luglio 1996 N. 12 Gennaio 1997 N. 13 Luglio 1997 N. 14 Gennaio 1998 N. 15 Luglio 1998 N. 16 Gennaio 1999 N. 17 Luglio 1999 N. 18 Gennaio 2000 N. 19 Gennaio 2001 N. 20 Luglio 2001 N. 21 Febbraio 2002 N. 22 Ottobre 2002 N. 23 Gennaio 2003 N. 24 Luglio 2003 N. 25 Gennaio 2004 N. 26 Luglio 2004 N. 27 Gennaio 2005 N. 28 Febbraio 2006 N. 29 Dicembre 2006 N. 30 Luglio 2007 N. 31 Febbraio 2008 N. 32 Dicembre 2008 N. 33 Settembre 2009 N. 34 Dicembre 2009 N. 35 Marzo 2011 N. 36 Dicembre 2011 N. 37 Giugno 2012 N. 38 Dicembre 2012 N. 39 Giugno 2013 N. 40 Dicembre 2013 Pagine » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » Pagine 49 73 81 57 81 77 69 69 89 97 128 104 80 113 113 112 97 96 97 120 152 96 96 96 64 64 80 96 88 88 64 88 88 88 100 100 80 88 64 76 3558 Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Disponibile Disponibile Disponibile Disponibile Esaurito Disponibile Disponibile Disponibile Disponibile il Garzonè n. 40 il Garzonè n. 40 sommario 3 vita dal cumün “ 10 opere pubbliche “ 13 ti ricordi quando... “ 16 attualità “ 19 speciale “ 51 associazioni “ 57 la nostra storia “ 65 i lettori scrivono “ 74 Garzonè n. 40 pag. il dal municipio 1 Dalla Redazione de “il Garzonè”, giunga a tutti Voi l’augurio di un Nuovo Anno ricco di salute, serenità, tranquillità e vera pace dal municipio Saluto del Sindaco Spero mi scuseranno i lettori se questa volta, anche per la concitazione del momento che sto vivendo, nel salutare loro porgo il mio saluto ad una persona speciale, che ha lasciato una traccia indelebile nella mia vita e in quella di molti. E lo si è visto alla sue esequie funebri, partecipate in maniera impressionante anche da coloro che avevano condiviso con lui solo pochi momenti, perché bastavano per capire di che pasta era fatto ed apprezzarlo. Non un leader che animava le piazze, non un luminare che i libri di storia citeranno per qualche particolare intuizione, ma un uomo semplice, schivo e riservato, eppure sempre disponibile. UN UOMO BUONO, che per nessuno provava invidia, e per il quale era impossibile provarne. Privo di qualsiasi malizia, sorrideva di quella che altri avevano usato nei suoi confronti perché l’importante era non aver fatto torti a nessuno, piuttosto che avere subiti, era non essere in debito, piuttosto che vantare qualche piccolo credito. Umile ma volitivo, discreto, mai invadente, sapeva trasmettere affetto e stima pur non palesandoli in maniera troppo evidente. Emilio Mosca il E a tutti gli affezionati lettori un invito: impariamo a valorizzare le cose semplici, riappropriamoci di affetti ed emozioni che spesso la frenesia moderna tende a farci trascurare o esacerba all’inverosimile, fermiamoci un attimo a pensare... Durante queste feste andiamo a trovare chi ci è caro, non rimandiamo la chiamata ad un amico; se il rapporto con qualcuno si è guastato per qualche piccolo screzio, facciamo il primo passo per risanarlo. E se le feste fossero passate facciamolo comunque, ogni giorno può trasformarsi in un’occasione speciale. Con i miei migliori auspici. Garzonè n. 40 «Durante una passeggiata, ti sei accasciato al suolo a lato della strada: in silenzio hai vissuto, in silenzio te ne sei andato... eppure senza quel silenzio il vuoto è grande». Ciao, Fele 3 dal municipio Vendita legname di pregio il Garzonè n. 40 Mosca Giovanni Assessore alle foreste 4 Nell’ambito dei programmi comuni di valorizzazione e commercializzazione del legno trentino, il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento e la Camera di Commercio di Trento, da alcuni anni nel mese di febbraio organizzano la vendita di legname trentino di pregio. Anche l’Assessorato alle foreste del Comune di Caderzone Terme partecipa a questo evento in modo da esporre e dare ampia visibilità al legname tagliato sulle nostre montagne; sicuramente è un’occasione per far conoscere le caratteristiche qualitative del nostro legname. In quest’occasione vengono portati a Trento, nel piazzale della Federazione Allevatori, alcuni pezzi di abete rosso che nel mese di febbraio 2014 verranno esposti e messi all’asta ai numerosi interessati del settore che, dopo varie valutazioni, si contenderanno dal municipio il Garzonè n. 40 appunto il legname; proveniente da tutte le Amministrazioni del territorio trentino, ovviamente ogni zona proporrà il legname a seconda della specie cresciuta sulle proprie montagne. È questa un’importante vetrina per far conoscere il nostro prodotto alle varie ditte che si presenteranno all’asta provenienti dal Trentino ma non solo. Con questo sistema si pubblicizza il legname in maniera da avere sempre acquirenti per il prodotto ottenuto dai nostri boschi. Risorsa che viene prelevata dalle nostre montagne con dei piani di taglio e con riprese annue di circa 1.500/2.000 metri cubi. Proprio poche settimane fa è stata effettuata un’asta dove alcune ditte si sono contese tre lotti di legname, venduti in piedi, per circa 1.250 metri cubi. Il prezzo di stima forestale di un lotto era di 50 € al metro cubo ma è stato venduto a 65,99 € al metro cubo. L’altro lotto stato stimato 52 € al metro cubo e venduto 66,99 € al metro cubo. Queste sono entrate importanti per il bilancio dell’Amministrazione comunale. 5 dal municipio La raccolta differenziata di Ivan Castellani Ufficio tecnico della Comunità di Valle delle Giudicarie Lo sforzo di migliorare sempre più la raccolta differenziata è una delle poche strade percorribili direttamente e in prima persona dal cittadino per salvaguardare l’ambiente e ridurre il consumo e lo spreco di risorse primarie. La materia prima secondaria che si ottiene dal recupero dei rifiuti differenziati permette infatti da un lato di ridurre i volumi destinati allo smaltimento in discarica o inceneritore evitando di intaccare l’ambiente, già di per sé compromesso e dall’altro lato di ridurre il consumo di materie prime non rinnovabili su scala planetaria. È opportuno quindi ricordare ancora le semplici regole che, se osservate, consentono una raccolta differenziata efficace, tenendo a mente che anche una minima quantità di impurità nel rifiuto (ossia altri rifiuti che non possono essere ammessi ad esempio la porcellana nella raccolta del vetro) possono compromettere un intero carico e vanificare così lo sforzo di decine e decine di persone attente e scrupolose. Carta e cartone il Garzonè n. 40 SÌ Giornali e riviste (senza cellophane) Fogli, fotocopie, quaderni Salviette di carta pulite Scatole Imballaggi di carta Sacchetti e borse di carta 6 Poliaccoppiati (tetrapak) NO Carta carbone Carta cerata o oleata Carta plastificata Carta forno Carta vetrata Carta unta o sporca di colla, vernici, ecc. Pergamena NB: il cartone, in particolare, va depositato negli appositi contenitori o casette in legno, sempre piegato in modo da occupare il minor volume possibile. dal municipio Imballaggi multimateriale (plastica e metallo) SÌ NO Bottiglie, barattoli, flaconi Tutto ciò che non è imballaggio in plastica o metallo Dispensatori Giocattoli Confezioni rigide o flessibili Posate da pic-nic in plastica Vaschette sagomate per Recipienti pieni alimenti, anche in polistirolo Buste, sacchi, film, involucri, Materiale edile, elettrico, pellicole per alimenti e per idraulico imballaggi Reti per frutta e verdura Custodie per CD, MC, VHS Blister e contenitori rigidi Grucce appendiabiti sagomati Piatti e bicchieri in plastica da Componentistica e accessori pic-nic auto, moto e bici Gusci, barre, chips in polistirolo espanso usati per imballaggio Reggette per legature pacchi il Garzonè n. 40 NB: è importantissimo che gli imballaggi conferiti siano completamente vuoti: ad esempio, una bottiglia di acqua minerale con solo ¼ del contenuto di acqua è considerata impurità e quindi scartata, con grave danno per la raccolta differenziata. È di fondamentale 7 dal municipio importanza distinguere la plastica “da imballaggio”, l’unica che può essere conferita nei contenitori per plastica e barattolame, e quella NON da imballaggio, che va recapitata ai CRM o CRZ. Imballaggi in vetro SÌ Bottiglie e imballaggi in vetro NO Ceramica: piatti, tazzine, pirex, … Lastre (es. termo pan) Vetri di serramenti Specchi Parabrezza Tubi al neon e lampadine Vetro di grandi dimensioni NB: la ceramica (es. tazzine e piattini) è uno dei peggiori “contaminanti” del vetro: anche una piccolissima percentuale può compromettere un intero container di vetro da raccolta differenziata, impedendone di fatto il recupero. Il vetro non da imballaggio va conferito ai CRM o CRZ. Organico SÌ Avanzi di cibo crudo e cotto il Garzonè n. 40 Piccole quantità di tovaglioli non trattati (non colorati) Stoviglie e posate in materiali biocompostabili come materbi, amido di mais, … 8 NO Stoviglie e posate in materiali non biodegradabili Tovaglioli trattati con materiali non biodegradabili (colorati) Sfalci di potature, ramaglie, erba, torba, terriccio Capelli e unghie Escrementi e lettiere per animali Oli e grassi NB: gli sfalci e le ramaglie vanno conferiti al CRM o CRZ. Si tenga presente che in ogni caso il recupero della sostanza organica è oneroso in quanto la maggior parte deve essere trasportato fuori Regione, a grande distanza, su camion, provocando quindi inqui- dal municipio namento atmosferico, oltre che essere notevolmente costoso. Per questo motivo sarebbe molto utile incrementare il più possibile il compostaggio domestico, che costituisce un riciclaggio a “chilometro zero”. Indumenti SÌ Tutti i tessuti in fibre naturali come cotone e lana, in buono o cattivo stato Accessori in tessuto Tessuti domestici come lenzuola, tovaglie, … NO Tutti i materiali non in tessuto naturale (sintetici, microfibra, …) Giacche a vento Borse, scarpe, ombrelli, scarponi da sci Materiale bagnato NB: si vuole sottolineare ancora che le scarpe non possono essere conferite nel contenitore degli indumenti. Inoltre è buona regola non conferire materiale bagnato. Si tenga comunque presente che gli indumenti conferiti nel contenitore non vengono poi riutilizzati tal quali, ossia come indumenti, ma finiscono al macero per la produzione di fibre e pannelli. il Garzonè n. 40 Per gli altri rifiuti, come si è evidenziato anche sopra, vi sono i Centri di Raccolta (CRM o CRZ), nei quali è possibile conferire, ad esempio, farmaci scaduti, sfalci e potature, olii e grassi vegetali, olii minerali, pile e batterie, lampade al neon, materiali ingombranti (sedie, sci, ombrelli, …), calcinacci e rifiuti da costruzione e demolizione, bombolette spray vuote, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, toner e cartucce di stampanti e fotocopiatrici, rifiuti urbani pericolosi in generale, … 9 vita dal cumün Matrimoni a Caderzone Per rispondere ben volentieri alle richieste di alcuni lettori, da questo numero de “il Garzoné” pubblichiamo anche annunci di nascita e di matrimonio, sempre corredati da fotografie. Chi volesse dunque condividere la propria gioia per questi importanti avvenimenti attraverso le pagine del nostro notiziario: • per gli annunci di nascita: deve inviare foto, nome e cognome del bambino e dei genitori, luogo di nascita e luogo di residenza del bambino. L’invio alla Redazione di quanto anzidetto costituisce liberatoria alla pubblicazione di testo e foto solo nel nostro notiziario comunale. • per gli annunci di matrimonio: deve inviare foto, nome e cognome degli sposi, data e luogo del matrimonio, paese dove la coppia andrà ad abitare. I nostri migliori Auguri a: Silvia Garbari e Giovanni Ballardini Si sono sposati in Municipio a Caderzone Terme il 18 aprile 2013, abitano a Caderzone Terme. La foto è stata scattata durante il matrimonio religioso celebrato a Corpa (Jesus de Machaca) in Bolivia dallo zio di Silvia, padre Fabio Garbari, missionario seguito dal nostro Gruppo missionario. Thomas Sartori e Lorenza Lambri Si sono sposati in Municipio a Massimeno il 18 maggio 2013, abitano a Caderzone Terme. Laura Polla e Riccardo Pizzini il Garzonè n. 40 Si sono sposati nel palazzo Lodron Bertelli il 27 luglio 2013, abitano a Condino. 10 Marcello Polla e Anna Marina Esposito Si sono sposati in Municipio a Caderzone Terme il 21 settembre 2013, abitano a Mignanego (GE). vita dal cumün Silvia e Giovanni Thomas e Lorenza il Marcello e Anna Marina Garzonè n. 40 Laura e Riccardo 11 vita dal cumün Laurea Cari Lettori, come accade per nascite e matrimoni, apriamo le pagine de “il Garzonè” ai giovani di Caderzone Terme che hanno conseguito la laurea. Siamo convinti che la laurea non sia un traguardo da raggiungere, ma un trampolino verso il futuro. Per meglio conoscere e comprendere che tesi il laureando ha discusso, insieme alla notizia della raggiunta laurea vi proporremo un “estratto” della sua tesi di laurea. il Garzonè n. 40 Gilberto Polla, il 2 ottobre 2013 ha brillantemente conseguito la laurea magistrale con 110 e lode in Architettura presso il Politecnico di Milano, discutendo la Tesi «Metodologia d’intervento sul patrimonio edilizio residenziale. Valutazione e sperimentazione su un edificio cooperativo a proprietà indivisa». 12 «L’esigenza della riqualificazione nasce dall’inadeguatezza funzionale e tecnologica degli edifici rispetto a fruibilità, benessere, consumi e nuove esigenze. La tesi si incentra su criticità e opportunità, limiti e paradigmi della riqualificazione in alternativa alla demolizione/ricostruzione. Attraverso l’individuazione di strategie di riqualificazione operate a livello internazionale ho elaborato un piano di intervento per un edificio di social housing di proprietà della cooperativa di abitanti F. Degradi a Figino di Milano. Per capire quale fosse meglio considerare mi sono servito di un Metodo di Lettura del costruito appositamente studiato. Questo, applicato all’edificio in esame, ha permesso di evidenziarne problematiche e potenzialità, facendo emergere l’opportunità, anche dal punto di vista economico, di riqualificare anziché demolire. L’auspicio è che questo Metodo possa essere utilizzato per valutare futuri interventi, anche dalla cooperativa stessa con la quale ho collaborato». Gilberto Polla opere pubbliche Lavori pubblici il Con la conclusione dei lavori di arredo dell’albergo ricavato nel palazzo Lodron-Bertelli si è potuto procedere alla gara per l’affido dell’appalto relativo ai corpi illuminanti. Per questi, strettamente legati alla tipologia di arredo, è stato richiesto alle ditte partecipanti di predisporre un opportuno progetto che evidenziasse, oltre alla tipologia e qualità dei materiali impiegati, anche l’efficacia nel fornire un buon illuminamento a fronte di consumi contenuti. Il tutto nell’ottica di offrire agli ospiti un prodotto valido ed accattivante, senza però perdere di vista la sostenibilità economica gestionale che, se trascurata, potrebbe inficiare i risultati attesi. Con questo tassello dovrebbe concludersi il processo globale di restituzione al paese dell’intero Borgo della Salute quale centro vivo di aggregazione e nucleo di sviluppo territoriale. Se è indubbia la valenza del Centro termale quale opportunità sociale e di produzione di indotto turistico, la sfida dei prossimi tempi sarà la riduzione dei suoi costi gestionali. In tal senso, avendo individuati nel fabbisogno energetico una delle voci principali di spesa e, tra le altre, quella più suscettibile di tagli, si è deliberata, ed è già stata affidata, la realizzazione sulla casetta termale di un impianto solare termico in grado di preriscaldare l’acqua termale utilizzata per i bagni e le inalazioni. Per sfruttare l’irraggiamento mattutino e pomeridiano, vista anche la ridotta superficie della falda esposta a sud, sono stati posizionati due elementi captanti, uno triangolare a sud ed uno rettangolare ad ovest, entrambi integrati nella copertura in modo da minimizzarne l’impatto visivo. Si tratta chiaramente di un primo intervento non risolutivo, ma che potrà contribuire alla riduzione dei costi energetici e, da non trascurare, a quella delle emissioni di sostanze inquinanti ed anidride carbonica in atmosfera. I lavori di ristrutturazione del rifugio San Giuliano sono finalmente entrati nel vivo. La chiusura estiva ha permesso da un lato la sostituzione della vasca e della condotta di adduzione dell’acqua al rifugio ed alla malga, dall’altro lo smantellamento delle strutture che non erano più in grado di assolvere alla propria funzione e la loro ricostruzione con le specifiche tecniche e le dimensioni previste Garzonè n. 40 Emilio Mosca, sindaco 13 opere pubbliche il Garzonè n. 40 Cascina in località alle Picinieli: prima e dopo i lavori 14 opere pubbliche dal progetto. In particolare, per dare maggior stabilità alla struttura e permetterne la copertura prima della stagione invernale, il nuovo rifugio è stato dotato di un’ossatura costituita da travature d’acciaio, il corpo principale e quello secondario a nord sono stati ampliati in lunghezza, andando ad occupare anche lo spazio sovrastante il bunker interrato realizzato lo scorso anno. Il vecchio pavimento è stato rimosso per permettere il posizionamento degli igloo, pensati per ridurre l’umidità risalente dal suolo, e degli impianti. Nonostante qualche ritardo dovuto all’esigenza di concordare con la tutela del paesaggio la foggia del tetto e dei suoi abbaini, la ditta Fostini, di cui si è apprezzata serietà, competenza e disponibilità, è riuscita a garantire la copertura del corpo principale prima dell’inverno. Proseguirà con i lavori di finitura in tarda primavera, appena le condizioni meteo lo permetteranno, e in concomitanza con quelli di realizzazione degli impianti, che dovranno esser appaltati nel corso dell’inverno, una volta definiti i parametri relativi all’impianto di generazione dell’energia. Per quanto riguarda quest’ultimo, sono stati posizionati i cavi di potenza e controllo dal manufatto turbina al bunker; quest’ultimo è stato adattato alla futura destinazione, con opere di tramezzatura ed isolamento termico, è stata poi realizzata la copertura e posizionato lo stramazzo dell’opera di presa. Sono proseguiti anche i lavori alla cascina in località alle Picinieli, finalmente chiusa da porta e finestre è aperta ai passanti che volessero rifugiarvisi. Marina e Francesca il le vostre vite trascorse insieme sono un esempio di rara amicizia, frutto di pazienza, comprensione ma soprattutto amore. Tanto legate da non poter vivere separate. Vi immaginiamo sorridervi e brontolarvi come sempre. Siete ora due speciali angeli custodi che ci vegliate da lassù. Garzonè n. 40 Care Nonna Michelina e Lucia, 15 ti ricordi quando... Il Dottore, Ieri e Oggi il Garzonè n. 40 Flavia Frigotto 16 Una tra le professioni più complesse dei nostri tempi è, quasi sicuramente, quella del medico di base; non lo dico per scoraggiare eventuali studenti con la vocazione medico-sanitaria, ma le soddisfazioni o gratificazioni di un medico al giorno d’oggi sono un filino inferiori perfino di un elettricista…quest’ultimo, perlomeno, può esaltarsi per aver istallato un impianto all’avanguardia che si attiva con il semplice battito delle mani! Fino a 30, 40 anni fa non era così; il medico di base, o medico di famiglia, come si diceva un tempo, era quell’uomo avanti con l’età che ti conosceva fin dal giorno della tua nascita, che era stato il medico dei tuoi genitori, ancor prima dei tuoi nonni e di ogni abitante del tuo paese. Un uomo quasi sempre burbero e privo di mezze misure che non perdeva il tempo di sentirti elencare gli eventuali sintomi, ti guardava negli occhi, ti ficcava un cucchiaio in gola e in 5 minuti ne uscivi con una diagnosi azzeccata ed una semplice cura. Specialista a tutto tondo si intendeva di un semplice callo o di una colica improvvisa, in emergenza dentista, ostetrico, pediatra…non v’era settore in cui fosse privo di esperienza. Sostare da questo medico in sala d’attesa era una rarità, si finiva nel suo ambulatorio solo quando anche il brodo di gallina non aveva dato il risultato sperato e ci si rivolgeva così, in ultima analisi al ”dutur”. Ci si fidava, ci si affidava… immagino quindi le gratificazioni personali del ”sior dutur” stimato, ascoltato, venerato. E oggi? Oggi è un dramma. Il medico di base è l’ultima persona alla quale ci si rivolge in caso di problemi di salute… paradossale ma vero. La sua professionalità è soppiantata da una lista incredibile di sostituti; ma andiamo con ordine: al primo posto ci sono le riviste di settore “star bene”, “star meglio”, “star sani”, “star in forma”… un universo di “star”. In ognuna di queste riviste migliaia di sintomi, altrettante malattie, cure miracolose, terapie e rimedi per ogni tasca… ’na tragedia per le farmacie. ti ricordi il Garzonè n. 40 quando... 18 Al secondo posto vi sono gli amici e i conoscenti che- pensa che coincidenza- hanno avuto nel passato simili sintomi: Ma se! Anca la dona dal Giusto la ghiva mal in cul sit e lè guarida ben cun ‘sta pomata! Rimedi universali validi per tutti! Al terzo posto vi sono i fiduciosi negli specialisti, per un callo prenotano 6 visite, podologo, dermatologo, angiologo, cardiologo, fisiatra, osteopata, totale 600 euro in cambio di nuovi esami, richieste di indagini, approfondimenti, consulti e statistiche… praticamente un mutuo per sentirsi confermare che, si, è un callo. Al quarto posto ci sono gli operatori di settore, mi rivolgo a chi come me lavora in ambito sanitario. Spesso sopravvalutati: “Flavia, cosa dici? E’ il caso di farla l’ecografia?” “Non saprei, cosa dice il tuo medico?” “E’, me la prescritta lui…ma non mi fido…”. Fai bene, in fondo ha studiato più di 12 anni tra teoria e pratica ed è saggio che tu domandi a me che ne ho studiati solo due. “ E’, ma tu ne vedi tutti i giorni…!” “Ah, già, invece il tuo medico lavora bendato?”. Signori, non è che se lavori in ospedale o in casa di riposo ti trasformi per magia in Umberto Veronesi, magari ci limitiamo a disinfettare gli strumenti, né? E che dire dei programmi tivù? Tutto un fiorire di integratori, lattobacilli, probiotici, omega 3,4,5, e chi più ne ha più ne metta! “E sa la Marcuzzi la va ben di corp, gum da crumparlu anca n’aftri!”. Così al giorno d’oggi si va dal medico per consegnargli la diagnosi che ci siamo procurati dopo due ore di “chat” nel “forum” di medicina trovato in rete, si va per impostare la terapia che ci siamo organizzati al tè con le amiche, si va per richiedere un’impegnativa per una nuova visita specialistica, si va per richiedere la pastiglia inutile per il male inesistente, si va perché è di moda. Così mi chiedo chi sia in realtà il “paziente” tra i due, paziente è il mio medico che resiste in barba a tutti questi antagonisti, paziente è il mio medico che con calma cerca di riportarci tutti ad una sana realtà. Ed ora, qui in questa sala d’attesa aspettando il mio turno, sorrido a questa umanità che entra ed esce dal suo ambulatorio, sorrido pensando che lei passa le giornate così…con pazienti sempre più impazienti, con richieste sempre più inquietanti…ma porti pazienza…perché tra un po’ tocca a me! attualità Concorso di Poesia e Concerto Corale a Caderzone Terme Giovanni Bonvini il Garzonè n. 40 Si è svolta, mercoledì 21 agosto 2013 alle ore 21, nel salone del Palazzo Lodron Bertelli, una serata all’insegna della coralità e dell’espressività poetica, nell’ambito del Programma delle manifestazioni estive, organizzate dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune e altri Enti Locali e Territoriali. Presenti il Sindaco di Caderzone Terme prof. Emilio Mosca e il rappresentante del Sindaco di Fidenza consigliere comunale Vittorio Cavalli, il Vicario Generale della Diocesi di Fidenza Mons. Adriano Dodi, il rappresentante del Consiglio Pastorale locale Bruno Salvadei, e il rappresentante della Casa per ferie “Madonna della Neve” Giovanni Bonvini. Davanti a un pubblico attento e partecipe, la presentatrice Rosanna Polla ha aperto l’evento evidenziando l’esibizione del Coro Croz da la Stria, diretto dal Maestro Oscar Grassi e la premiazione dell’8° Premio di Poesia “Mons. Mario Zanchin”, che ha non solo un significato valoriale importante ma costituisce un motivo significativo che unisce Fidenza a Caderzone Terme. Il Gruppo Corale ha poi intrattenuto il folto pubblico con motivi di pregio, dimostrando la bravura dei coristi, uomini e donne, del maestro concertatore e della sintonia fra le voci e le tonalità espresse dai singoli e dal coro. La premiazione dei vincitori del Premio di Poesia è stata introdotta dal dott. Giovanni Bonvini, il quale ha spiegato le motivazioni dell’evento 19 attualità ed ha ricordato il Vescovo Emerito di Fidenza a cui è stato intitolato il Premio stesso, grande estimatore della Val Rendena e della montagna trentina, nonché artefice dell’acquisto della Casa per Ferie, punto di raccordo fra l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige, per quanto riguarda il soggiorno e la convivenza per ritemprare il corpo e lo spirito. Ha poi ricordato gli esperti che hanno contribuito ad esaminare ed a valutare le tante composizioni pervenute: Cremona Elsa, Gainotti Adriano, Grezzi Rina, Maghenzani Fernanda, Mori Gabriella e la coordinatrice Dorotea Masè, i quali hanno contribuito efficacemente a cogliere i migliori elementi costitutivi delle poesie presentate dai concorrenti giovani e adulti, di varie parti del nostro Paese, che si sono distinti per sensibilità, bravura, personalità. Chiamati, di volta in volta, dalla signorina Rosanna, si sono alternati al microfono, ricevendo una targa o una pergamena-ricordo, unitamente ad un interessante volume sulle guerre passate e presenti in varie parti del nostro mondo: per il settore GIOVANI: Vincitore = Pier Paolo Ferrari di Fidenza (Parma) con la Poesia “Auguri Sinceri” – Targa del Vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza. Segnalazione Speciale = Sara Illari di Vernasca (Piacenza) con la Poesia “Una Parola” – Pergamena (è stata ritirata da Marianna Dolci). il Garzonè n. 40 Per il settore ADULTI (lingua italiana): Vincitore = Virginia Grassi di Potenza con la Poesia “Voci di terra mia” – Targa del Sindaco di Fidenza dott. Mario Cantini. Segnalazione Speciale = Franca Costa di Piacenza (è stata ritirata da Clara Di Giuseppe). 20 Per il settore ADULTI (lingua dialettale): Vincitore = Ivano Christò di Mattarello (Trento) con la Poesia “El naturàl slandròn” – Targa del Comune di Caderzone Terme. Segnalazione Speciale = Sandro Ferrazza di Bocenago (Trento) con la Poesia “ L’undas de satembar”. Le poesie sono state lette dagli autori e da Dorotea Masè, che ha pure commentato onorevolmente le caratteristiche delle composizioni medesime. Quindi una serata ricca di emozioni e di soddisfazioni, che ha dimostrato quanto valgono il canto e la poesia, fonti di creatività e di ricchezza personale, sociale, culturale, che sottolineano la capacità espressiva della nostra gente e della nostra italianità. attualità Per non dimenticare il Dall’intensa attività didattica che Elisa Polla da vari anni sta attuando nelle scuole delle Giudicarie sono uscite e sono state edite due pubblicazioni che meriterebbero una più capillare diffusione, per mettere a conoscenza sia il loro contenuto che, in particolare, la metodologia di lavoro professionalmente intuita e seguita per portare nel presente e tramandare nel futuro i valori intrinseci e fondamentali propri di ogni dialetto, di qualsiasi paese, di qualsiasi consistenza letteraria. Chiaramente le due pubblicazioni fanno riferimento a specifiche parlate della Val Rendena, ma qualsiasi attento lettore non può che immedesimarsi nel proprio dialetto poiché gli agganci ed i rapporti tra dialetto e dialetto sono fittamente intrecciati in una concatenazione che si è prodotta lungo l’arco dei secoli avvicinando comunità a comunità pur nelle logiche differenze comunitarie. Ne sono prova le sperimentazioni della Polla nel saper mettere a confronto il dialetto di Caderzone con quello di Pinzolo, quello di Strembo con quello di Bocenago: aree limitrofe ma con accenti e vocaboli che alternano la bellezza della singolarità e l’essenza delle differenze che denotano anche la particolarità antropologica di ciascuna compagine sociale. Un secolare contatto di vita in comune nel lavoro e negli usi e costumi e, nel contempo, l’inventiva per sentirsi autentici e diversi nella singolarità del proprio abitato. Le pur poche pagine raccolte nelle due pubblicazioni stampate - che hanno a monte centinaia e centinaia di fascicoli meticolosamente raccolti e distribuiti ai rispettivi scolari e alunni unitamente a preziosi dvd e cd - restano a dimostrazione come proprio attraverso il dialetto sia possibile penetrare nella vita e nei comportamenti delle generazioni passate, cosicché la parlata della tradizione porti con sè gli accenti più significativi e più penetranti della storia. Ecco quindi la ricerca dei vocaboli, dei modi di dire, dei proverbi, delle leggende, delle poesie dialettali: tutte forme - purtroppo dimenticate - nelle quali è rimasto insito il valore della testimonianza e della tradizione. Garzonè n. 40 Mario Antolini Musón 21 attualità Quindi nel saper rivendicare le espressioni dialettali del passato non vi è la volontà o la proposta di dover insegnare a parlare il dialetto, ma la sostanziale ricerca di ciò che nel dialetto vi è ancora di valore storico e antropologico. Quanto mai interessante è il sentire l’insegnante Polla parlare di “entusiasmo” dei propri alunni non tanto nel riuscire a parlare in dialetto, quanto nel saper trovare nella parlata dialettale la forza identitaria dei vocaboli ed i valori che ancora hanno in sè. Forza e valori che gli alunni stessi sanno esprimere anche in forme dialettali quando si rendono capaci di allestire avvincenti recite conclusive dei corsi annuali a coronamento di un percorso didattico fatto di ricerca e di ricostruzione del passato dei loro nonni ed antenati. Tutto quasi un “mondo nuovo” che poche pagine ben composte e ben stampate sanno trasmettere specialmente a chi è ancora disposto a staccarsi dalle chiassose distrazioni di un superficiale presente e rendersi capaci di guardare con passione ed interesse quel grande patrimonio di immensa ricchezza che tutti, fortunatamente, abbiamo alle spalle. il Garzonè n. 40 E l i s a P o l l a (a cura di), Per non dimenticare.“Cento parole del mio dialetto”. Dialetti di Caderzone, Strembo e Bocenago a confronto. Centro Scolastico di Caderzone. - Vol. I. F.to: cm 16x23,5, pagg. 32, illustrate, in b. e n.. 22 E l i s a P o l l a (a cura di), Per non dimenticare.“Da là dal tèrman”. Dialetti di Caderzone e Pinzolo a confronto. Istituto Comprensivo di Pinzolo- Centro Studi Judicaria. - Vol. II. F.to: cm 16x23,5, pagg. 52, illustrate, in b. e n.. attualità Attività del Gruppo Le Castellane La Cumpagnìa dal Castél il Il quattro gennaio 2013 a Caderzone Terme presso ’l Castél - è stato presentato il libretto-vocabolario “Per non dimenticare - zènt e zéntu paroli dal mé dialèt” n. 2, con i dialetti di Caderzone e Pinzolo a confronto, frutto delle ricerche degli alunni delle scuole di Caderzone Terme e di Pinzolo dopo gli incontri su “Usi e Costumi, dialetto e tradizioni” nell’ambito del progetto di “Attività di educazione storico-sociale, scuola e territorio” finanziato dal Centro Studi Judicaria e svolto da Elisa Polla in tutta la Judicaria. Nella serata di presentazione si è assistito ad una bellissima recita “Da là dal tèrman” e alla disputa fra i sedici piccoli attori: Enrico Mosca, Martino Polla, Thomas Mosca, Francesco Polla, Raffaele Marini, Leonardo Mosca, Carlo Mosca, Sabrina Polla, Laura Mosca, Eleonora Viviani, Giulia Cozzio, Davide Antolini, Davide Collini, Antonio Pedretti, Enrico Caola, Gabriel Maffei di Caderzone e di Pinzolo con i due dialetti a confronto, con grande divertimento di loro stessi e del folto pubblico presente; una sorpresa per tutti la spontaneità e la simpatia dei bambini protagonisti fieri del loro dialetto. La serata è stata allietata anche dal coro dei bambini “I Fringuelli del Brenta”. La conclusione della serata è toccata al gruppo organizzatore “Le Castellane - La Cumpagnia dal Castél” con quatru ciàciari ‘ndal filò che ha riportato alla memoria la vita severa dei nonni, richiamando alcuni punti significativi delle pagine del piccolo vocabolario, con le difficoltà dei più anziani ad adattarsi all’evoluzione dei costumi. In questa scena Teresina (a destra nella foto) la figlia minore, ultima di dieci figli, della famiglia di Sculastica e Varistu sposati il 29 febbraio del 1917, andata a Roveredo a stüdiar par davantar suora, durante una gita di purificazione dell’anima giü par l’Italia, in circostanze ancora sconosciute s’imbatte in un bel siciliano e s’innamora. Lo fa arrivare nel filò nella stalla dei genitori per pre- Garzonè n. 40 Elisa Polla Gruppo “Le Castellane - La Cumpagnìa dal Castél” 23 il Garzonè n. 40 attualità 24 attualità sentarlo alla grande famiglia compresi zii, cugini, e vicine di casa: lo stupore e soprattutto la disapprovazione per il grande scandalo, sono comprensibili. Quando il poveretto, Ciccillo, cioè ‘l tarùn cun la riga ‘m banda ce la mette tutta per spiegarsi, non c’è verso di comprendere una sola parola dei due dialetti e i fraintesi portano a ridere a crepapelle. Il Gruppo “Le Castellane –La Cumpagnìa dal Castél” porta le tradizioni nei vari paesi delle Giudicarie il BOLBENO, 10 agosto Il gruppo ha partecipato alla manifestazione dal titolo “Notte di note” che si tiene ogni anno per le vie del paese; nelle cort e negli angoli più suggestivi si praticano gli antichi mestieri. Prima del filò delle Castellane –Cumpagnìa dal Castél - I mistér da stì agn con aneddoti e buon umore della vita passata, i bambini di Bolbeno e Zuclo (anche loro hanno frequentato il corso “Usi e Costumi”) hanno interpretato “ El l’à dit anca mè nono” con i due dialetti un po’ diversi, come ci tengono a precisare. La partecipazione del dott. Mario Antolini, conosciuto da molti come “el Maestro” che ha interpretato la scenetta del maestro nella Garzonè n. 40 RONCONE, 2 marzo 2013 - teatro - Al pucìn di mèza quaresima Il Gruppo “Le Castellane – La Cumpagnìa dal Castél” ha recitato “Gent da stì agn ‘ndai filò” interpretando la tradizione di tanti anni fa, ‘l pucìn, che si teneva a mezza quaresima; a Caderzone era chiamato anche ‘l carnaval di mèza quaresima perché in quel giorno si poteva mangiare e soprattutto ridere e scherzare, nonostante un tempo durante la quaresima fosse proibito tutto, persino ridere. Era l’ultimo ritrovo del filò prima della stagione in campagna. I bambini delle scuole di Bondo Breguzzo e Roncone, che durante l’anno scolastico hanno frequentato il corso “Usi e Costumi”, hanno interpretato “El l’à dit anca èl mè nono” con proverbi e modi di dire nei tre dialetti, un vero spasso per il pubblico numeroso (il teatro era pieno). Il coro Cima Ucia ha accompagnato la serata con canti suggestivi. La serata è stata patrocinata da Pro Loco, biblioteca e amministrazione di Roncone, con una brillante presentazione del Prof. Severino Papaleoni. 25 il Garzonè n. 40 attualità 26 attualità scuola povera di tanti anni fa, ha destato una piacevole emozione. STREMBO 18 agosto A Strembo in occasione della sagra della Madona dala cintüra, dopo la tradizionale processione, in piazza davanti al palazzo del Municipio si è svolta la recita Stì agn a Strèmp indal filò. Prima del filò delle Castellane - Cumpagnìa dal Castél tredici bambini di Strembo hanno interpretato la vita dei bambini di un tempo e poi con simpatici proverbi e modi di dire ‘l l’à dit anca mé nonu. Il filò è stato animato in modo particolare con aneddoti tipici del paese raccontati dalle persone anziane di Strembo che ho raccolto e registrato. La partecipazione dei numerosi bambini, di alcune persone di Strembo che si sono messe in gioco recitando nel filò e naturalmente del pubblico numerosissimo (la piazza era gremita fino ai bordi), ha reso la serata veramente spettacolare e divertente. il Garzonè n. 40 A nome anche del gruppo che rappresento, voglio ringraziare le amministrazioni e le Pro Loco dei paesi che ci hanno ospitato, ma soprattutto che hanno apprezzato il modo semplice e autentico col quale rappresentiamo la vita passata nelle enormi difficoltà e sofferenze, ma anche nel buonumore. In particolare ringrazio la redazione del “Il Garzonè” per la cortese ospitalità su questo bollettino. 27 attualità il Garzonè n. 40 Caderzone Terme: le arti incontrano la solidarietà 28 Le splendide scuderie di Palazzo Lodron Bertelli a Caderzone Terme, fasciate dai quadri di Franca Chesi Schmid, il 19 luglio 2013 hanno fatto da cornice alla presentazione ufficiale del “P.A.D.”, acronimo di “Progetto Abruzzo Solidarietà”, un’iniziativa che vede impegnati il Rotary Club di Madonna di Campiglio e il Lions Club Giudicarie Rendena, l’assessorato alla solidarietà internazionale della Provincia e l’Anffas onlus di Tione. Dopo il saluto del sindaco di Caderzone Terme Emilio Mosca e di Luigi Olivieri, assessore alle attività sociali della Comunità di Valle, è toccato a Frida Rossaro, a Roberto Rossaro del Lions Giudicarie ed a Walter Facchinelli presidente del Rotary Club Campiglio, raccontare come si è arrivati al “P.A.D.”: «Lions e Rotary hanno unito le forze per il sostegno a un Service all’Aquila, su segnalazione di Frida Rossaro, che conosce bene lo stato di forte difficoltà e precarietà in cui si trova l’associazione per la Promozione e la Tutela dei Diritti nell’Handicap (APTDH). Il “P.A.D.”, intende sensibilizzare le Istituzioni abruzzesi affinché s’impegnino sul piano politico, culturale e finanziario per promuovere specifiche sinergie in favore di persone con disabilità. Le cifre parlano chiaro: in Abruzzo sono 12 i centri per disabili con ognuno 20 ragazzi e ciascuno di loro riceve 2.000 euro l’anno, cifra che in Trentino si spende per ogni ragazzo in un mese. Il nostro intervento punta a predisporre un progetto globale nei confronti della persona disabile in Abruzzo, esportando per quanto possibile il “metodo Trentino dell’Anffas”, fatto di esperienze, battaglie e risultati egregi». La raccolta di fondi è iniziata grazie alla generosa disponibilità di due donne: Franca Chesi Schmid e Luisa Gretter Adamoli, la prima: artista di origine rendenese, che vive da anni in Svizzera e si dedica all’acquerello e ai dipinti su vetro e seta, ha messo a disposizione dell’iniziativa tre opere. La seconda, trentina, autrice di libri a sfondo storico, ha deciso di devolvere al “P.A.D.” i diritti d’autore del suo attualità il Garzonè n. 40 ultimo libro “Tre punti di rosso, L’affascinante e misconosciuta vita di Alfonsina Gonzaga Madruzzo”. La gara di solidarietà lanciata dal Rotary Club di Madonna di Campiglio e Lions Club Giudicarie ha raccolto i primi frutti, i tre colorati e poetici acquerelli di Franca Chesi Schmid sono stati messi all’asta e sono stati battuti per un totale di 1.570 euro, i libri sono andati ad incrementare quanto raccolto. Un primo passo verso la realizzazione di questo progetto solidale. 29 il Garzonè n. 40 attualità 30 attualità Lavori alla Chiesa parrocchiale Giampaolo Mosca per il Consiglio affari economici della Parrocchia il Garzonè n. 40 Nel corso del mese di ottobre sono stati ultimati i lavori di sistemazione del tetto e delle facciate della Chiesa parrocchiale. L’intervento, coordinato dal Direttore dei lavori, arch. Roberto Paoli, in collaborazione con Don Federico e con il Consiglio affari economici della Parrocchia, è stato portato a termine nei tempi previsti. Il risultato finale ha corrisposto alle aspettative ed è stato apprezzato dalla popolazione. In estrema sintesi, i lavori hanno riguardato: • pulizia del sottotetto e degli avvolti da detriti, cocci di tegole e calcinacci depositatisi nel corso degli anni; • demolizione e rifacimento completo del manto di copertura, delle lattonerie e delle voltine sottogronda, ricostruite in malta e bonificate da detriti e parti ammalorate; • restauro della facciata principale della Chiesa, con recupero di scritte e decorazioni originali e sistemazione di capitelli e frontoni in malta; 31 il Garzonè n. 40 attualità 32 • pulizia e tinteggiatura di tutte le facciate esterne della Chiesa, compreso lo zoccolo di base, in corrispondenza del sagrato e restauro cornicioni dell’area cimiteriale; • rifacimento dell’impianto parafulmine e messa in sicurezza dell’impianto elettrico sottotetto. Le ditte che hanno eseguito i lavori, scelte in base a confronto concorrenziale, hanno operato con competenza e disponibilità. Riportiamo qui di seguito i nominativi delle Ditte appaltatrici: • ponteggi di facciata: Cast Italia s.r.l. – Vobarno (BS); • lavori da carpentiere: Mosca Adriano carpenteria in legno – Caderzone Terme; • lattonerie: Binelli Flavio e Giulio s.n.c. – Pinzolo; • restauro facciata e tinteggiature esterne: Restart di N. Donadoni – Albino (BG); • Impianti parafulmine ed elettrico sottotetto: Marzadri Francesco Impianti elettrici s.r.l.– Vigo Rendena. Preme ricordare il contributo dei volontari che hanno prestato la loro opera per la buona riuscita dei lavori, con riferimento particolare agli interventi di rimozione materiali dal sottotetto, di pulizia all’interno e all’esterno della Chiesa e di sistemazione dei cubetti in porfido del sagrato. Un ringraziamento va all’Amministrazione comunale, che ha fornito un significativo contributo finanziario e si sta attivando per la sistemazione dei corpi illuminanti del Cimitero, e agli operai comunali che hanno supportato, in più occasioni, le Ditte impegnate nei lavori. A conclusione di questa breve nota è doveroso rivolgere un ringraziamento a tutte le persone che hanno fornito, a vario titolo, un supporto alla buona riuscita dell’opera, con aiuti economici, sostegno morale e apprezzamento del lavoro svolto. orditura originale del tetto (conservata) attualità il voltine sottogronda prima e dopo Garzonè n. 40 frontone ovest appena scoperchiato restauro voltine 33 attualità Grande partecipazione a Caderzone Terme alla 19^ Festa dell’Agricoltura Lavori agricolo-pastorali, tradizioni e salvaguardia del territorio con un occhio di riguardo al turismo il Garzonè n. 40 La diciannovesima edizione della Festa dell’Agricoltura svoltasi a Caderzone Terme il 3 e 4 agosto 2013, ha registrato il coinvolgimento di tutta la Comunità e la presenza di numerosi turisti e valligiani. La Festa ha aperto i battenti il sabato con l’apprezzato e visitato mercatino dei prodotti artigianali e degli oggetti proposti delle Associazioni locali di solidarietà. Molto gradita la spaghettata e la musica dal vivo proposta dal complesso “Liscio o Gasato”. Domenica pomeriggio la manifestazione è entrata nel vivo con il coinvolgimento di numerose persone ingaggiate per la raccolta del fieno e il taglio dell’erba con attrezzi tradizionali. Sono stati soprattutto i turisti a sperimentare in prima persona il passato contadino della Rendena cogliendo le sensazioni, i profumi, le fatiche che caratterizzano i lavori agricoli. Molti spettatori hanno vissuto un vero e proprio “tuffo” nel passato ammirando la sfilata delle vacche dell’autoctona Razza Rendena e di altri animali d’allevamento come capre e pecore, dei carri trainati da possenti quanto eleganti cavalli bardati a festa, di alcuni trattori d’epoca restaurati da alcuni giovani contadini della Valle. Immancabili gli applausi per la Banda musicale di 34 il Caderzone Terme, il Gruppo folk e “la Compagnia del Giglio”. La lunga sfilata seguita da molte persone festanti ha percorso le vie del paese per ritornare nella suggestiva cornice della “Piana di Caderzone Terme”, il cuore agricolo della Val Rendena dove molti hanno assistito alla dimostrazione della casarada, assaggiandone la cagliata appena fatta. L’Amministrazione comunale, che fin dalla prima edizione premia i protagonisti del lavoro contadino, quest’anno ha consegnato a Carlo Polla e alla moglie Claudia, una targa che, come ha sottolineato il sindaco Emilio Mosca «è il pubblico ringraziamento per l’impegno per la cura del territorio». Anche il vicesindaco Giovanni Mosca ha sottolineato «la cura del paesaggio è frutto del lavoro di allevatori ed agricoltori che mantengono sfalciati i prati e continuano a produrre prodotti di alta qualità». Alla Festa ha partecipato la sindachessa di Gazzo Padovano, paese con il quale Caderzone Terme sta perfezionando il gemellaggio, che si caratterizza per avere oltre 9.000 capi bovini, 1.500 dei quali di Razza Rendena. Un legame prezioso che unisce la passione per l’agricoltura all’allevamento che permette di continuare nel miglioramento di questa Razza particolarmente adatta all’alpeggio e garanzia di tutela e presidio del territorio alpino. La cena con “polenta carbonera” preparata con maestria dai “polenter” di Storo e servita dai volontari della Pro Loco è stata molto gradita e tutti i tavoli sono stati velocemente occupati, mentre la Banda musicale di Caderzone Terme ha allietato la cena. Garzonè n. 40 attualità 35 attualità il Garzonè n. 40 All’imbrunire molte persone sono scese in pista lasciandosi coinvolgere nella simpatica serata danzante che è stata il preludio al grande falò preparato dai Vigili del Fuoco Volontari dinnanzi allo storico Maso Curio. La suggestione del grande fuoco ha regalato molte emozioni accentuate dalla magia delle fontane d’acqua. 36 il Garzonè n. 40 attualità 37 il Garzonè n. 40 attualità 38 attualità Spettabile Comune di Caderzone Terme, Polla Carlo ringrazia questo lodevole comune per la targa assegnatogli nella 19° Festa dell’Agricoltura (4 agosto 2013), e la moglie gli dedica due parole in rima. Con riconoscenza Polla Carlo e Claudia il Al Carlo al fa ‘l bacan mister dür da cai sa li man, di tanta fadiga e di tant sudur ca el al fa cun grant amur. Al scuminza a laurar amù ala duman abunura po’ al sposaga tut al dì senza vardar l’ura. Al ciapa sul, acqua o vent e al riva ala sira strac ma cuntent. El a le usà sota l’intemperie ma nul sa cul ca ie li ferie, parchè in ogni stagiun al sa sempru cu far e senza far nienti nu le bon da star. A far al bacan i völ esperienza ma anca la man dala providenza ca la binidisa la tera e chi la laura parchè la vita dal bacan le propriu düra. Garzonè n. 40 A Carlo 39 il Garzonè n. 40 attualità 40 il Festa dell’Agricoltura 2013 Garzonè n. 40 attualità 41 il Garzonè n. 40 attualità 42 attualità il Garzonè n. 40 Festa dell’Agricoltura 2013 43 il Garzonè n. 40 attualità 44 attualità Pastori Mostra fotografica e “docufilm” il All’interno dell’undicesima edizione del festival “Mistero dei Monti” l’Associazione Culturale Museo della Malga, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena e la Comunità delle Regole di Spinale e Manez, ha organizzato presso le ex Scuderie del Palazzo Lodron Bertelli la mostra “Pastori”, curata con passione e professionalità da Roberta Bonazza. L’esposizione, che si è tenuta dal 2 al 18 agosto 2013, ha dato risalto ai volti e alle storie dei pastori che prima del boom economico degli anni Sessanta sono saliti con le loro bestie per gli erti sentieri degli alpeggi della Val Rendena adattandosi all’asprezza della montagna e a una vita di fatiche e privazioni. Con questo evento sono state restituite alla collettività le testimonianze di un fenomeno che è stato a lungo il fondamento dell’economia alpina e che ancora oggi a Caderzone Terme mantiene una sua fisionomia nel tessuto economico e sociale del paese e si riverbera nel verde paesaggio della campagna della Piana di Curio. Assieme alle immagini coi ritratti dei pastori, corredate da un breve e significativo aneddoto della loro vita da malghese, è stato proiettato un film-documentario in cui sono state raccolte inedite interviste che hanno coinvolto con entusiasmo anche persone schive e spesso dimenticate o molto anziane; per la prima volta sono state raccontate e lasciate alla memoria di un vasto pubblico straordinarie esperienze legate ad un’epoca scomparsa nella veloce trasformazione del dopoguerra che è tornata a raccontarsi attraverso questo particolare evento espositivo. Garzonè n. 40 Federico Polla 45 il Garzonè n. 40 attualità 46 attualità La Mostra “Tracce di Renden’Arte” il Garzonè n. 40 La sala a piano terra del municipio di Caderzone Terme dal 12 al 31 luglio 2013 ha ospitato la Collettiva d’arte “Tracce di Renden’Arte”. In mostra le opere realizzate con varie tecniche dagli artisti rendenesi Gabriella Felesi, Myriam Lorenzi, Alfredo Amadei, Renato Amech e Romano Sandri. Entrando nella sala il numeroso pubblico che ha visitato la Mostra d’Arte è rimasto colpito dagli appassionati disegni a matita di Alfredo Amadei che ama fissare sulla carta personaggi e luoghi caratteristici di Caderzone Terme. A seguire i suggestivi e solari dipinti ad acrilico di Renato Amech, spesso riproposti dall’artista in grandi murales. Gabriella Felesi ha esposto le opere che ha realizzato con l’insolita tecnica di decorazione della “cuerda seca”, di origine spagnola-arabeggiante diffusa dai vasai di Siviglia in tutto il mondo. Myriam Lorenzi ha mostrato le affascinanti, quanto precise e minuziose, opere al pirografo mentre Romano Sandri, dimostrando una notevole padronanza grafica, ha presentato i disegni “zodiacali” ed i paesaggi di Pinzolo e della Valle. (w.f.) 47 attualità Clelia, premiata la turista fedele da 30 anni il Garzonè n. 40 Clelia Misani, Classe 1920 di Milano, lo scorso 3 agosto 2013 è stata premiata dai titolari dell’hotel Rio per i trent’anni di fedele frequentazione dell’albergo e di Caderzone Terme. Questo paese insignito della “Bandiera arancione del Touring Club Italiano”, annovera tanti turisti affezionati e fedeli che amano come i Caderzoni hanno saputo conservare l’ambiente, il paese e la sua storia. E così la signora Clelia Misani, a sorpresa, è stata recentemente festeggiata e premiata dal sindaco Emilio Mosca, dal presidente della Pro Loco Diego Amadei e circondata dal calore di tutti i clienti dell’hotel, che si sono uniti alla Famiglia Amadei nella consegna della “targa a ricordo per questo lusinghiero traguardo”. «Per trent’anni, affermano “gli Amadei”, la signora Clelia è stata la nostra più tenace e affezionata cliente. Era in albergo durante la frana della Val di Casa del 1987 e dal 1983 è sempre pronta a elogiare il nostro lavoro diventando una di famiglia». Emilio Mosca ha sottolineato «è un Premio alla fedeltà, importante per la nostra tradizione turistica, fatta di attenzione per i turisti e di grandi investimenti per adeguare la nostra offerta alle richieste dei turisti durante tutto l’anno». (w.f.) 48 attualità La Famiglia Cooperativa il Stiamo assistendo a notevoli cambiamenti nel sistema di vita di ognuno di noi e quindi anche dei consumatori che, molto preoccupati per la situazione generale e per il futuro, tendono a rivedere sostanzialmente anche le scelte d’acquisto. Il baricentro degli acquisti si sta progressivamente spostando verso i beni essenziali. I nostri consumatori stanno cambiando gli stili di vita, rivedono i loro acquisti eliminando quello che non serve, con la conseguenza del calo delle vendite. Con realismo e senso della misura abbiamo dovuto affrontare il problema e a malincuore prendere la decisione di chiudere il reparto extra-alimentare al primo piano. Tuttavia, cosa importante da sottolineare, è che con la chiusura del reparto non verrà meno il servizio al cliente, di fatto si procederà ad attuare un ampliamento del piano terra realizzando una struttura che sfrutti al meglio gli spazi esistenti e con una proposta commerciale attenta alle esigenze del socio, cardine fondamentale della nostra famiglia cooperativa. Modernizzare la struttura, renderla più funzionale per collaboratori e consumatori e ovviamente, arricchire il paniere di prodotti proposto a soci e clienti. Confidiamo che il cambiamento porterà ad una maggiore qualità e comodità nel “fare la spesa”. Cambiamenti come quelli che con fatica e responsabilità ci apprestiamo ad affrontare, sono frutto della passione che vogliamo continui a lungo a soddisfare le esigenze dei soci, dei nostri turisti e di chi, in genere, apprezza i nostri prodotti. Garzonè n. 40 dott.ssa Tiziana Maturi Presidente 49 attualità il Garzonè n. 40 Per raggiungere risultati soddisfacenti è necessario porre attenzione al Socio, ascoltarlo, capire le sue esigenze e necessità ed attuare, di conseguenza, le opportune iniziative commerciali. Ci troviamo a decidere in condizioni sfavorevoli ma sempre in termini di ottimismo, coraggio, fiducia, determinazione, competenza, passione, collaborazione, responsabilità ed impegno. Il nostro negozio è un punto di riferimento importante per i residenti e soprattutto per coloro che, come gli anziani, hanno difficoltà negli spostamenti, la valenza sociale del nostro punto vendita assumerà un valore ancora più significativo. Un ringraziamento particolare alla signora Maria Emanuela Maccarrone, la nostra cassiera, che il 30 settembre 2013 ha raggiunto la meritata pensione, svolgendo per quarantadue anni il proprio lavoro con impegno, dedizione e passione. Un saluto e un ringraziamento per il lavoro prestato con responsabilità dalla signora Ornella Sartori. 50 speciale il Forse non tutti sanno che quella bandiera arancione e bianca che fa bella mostra di sé nella piazza centrale di Caderzone Terme è un simbolo importante per il nostro paese. La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Il Programma territoriale Bandiere arancioni, in coerenza con i principi sui cui si fonda il TCI, promuove la conoscenza di luoghi poco conosciuti ma di grande pregio e stimola il viaggiatore a visitare questi luoghi assaporandoli, ma al tempo stesso avendone cura proprio perché preziosi. In quindici anni di attività il Touring ha analizzato oltre 2.000 Comuni distribuiti in tutta Italia assegnando la Bandiera arancione a 198 località (dato aggiornato a maggio 2013), tra le quali, appunto, Caderzone Terme. Il nostro paese ha ottenuto l’attestazione il 13 novembre 2006 e da allora, ogni due anni, è stata riconfermata. I motivi che hanno portato a questo importante riconoscimento sono i seguenti: «La località si distingue per la buona conservazione, la fruibilità e il valore delle risorse storico-culturali, per i numerosi e vari servizi complementari e per un ricco calendario di manifestazioni ed eventi. Numerose sono, inoltre, le azioni nell’ambito della gestione e dell’educazione ambientale e della tutela del paesaggio» (http:// www.bandierearancioni.it/comune/152/Caderzone-Terme-TN). Caderzone Terme fa parte anche dell’Associazione dei paesi Bandiera Arancione, costituita nel 2002 dalle allora 16 località “arancioni” e che ha sede a Dolceacqua (IM). Garzonè n. 40 Caderzone Terme: paese Bandiera Arancione 51 speciale L’Associazione, in collaborazione con la rivista PLEINAIR, organizza ogni anno un fine settimana di visita a uno dei paesi aderenti. Essere paese Bandiera Arancione ci rende quindi mèta, ogni anno, di visita da parte di gruppi di persone alla ricerca di posti caratteristici. Quest’anno gli appuntamenti (sempre su prenotazione) sono stati la “Festa nazionale del Pleinair” e la “Giornata Bandiere Arancioni”. La “Festa nazionale del Pleinair” Questa Festa si è svolta sabato 28 e domenica 29 settembre 2013, erano presenti 23 equipaggi di camper per un totale di più di 60 persone. L’evento è iniziato al mattino con l’aperitivo nella sala comunale alla presenza del vicesindaco Giovanni Mosca, dell’assessore al turismo Nicola Amadei e del presidente della Pro Loco Diego Amadei, che hanno presentato le principali caratteristiche del nostro paese e hanno consegnato ai presenti un omaggio gastronomico. Il pomeriggio è proseguito con la visita guidata al paese (chiesa, angoli caratteristici, Terme, Rione Lodron Bertelli, monumento alla Vacca Rendena, Maso Curio) e concluso alla sera con la visione di film presentati al Filmfestival della Montagna al salone Lodron Bertelli. Domenica c’è stata l’escursione al Lago Nambino in compagnia anche delle guide del Parco, il programma originale prevedeva la gita a San Giuliano ma purtroppo il maltempo non l’ha permesso. La “Giornata Bandiere Arancioni” il Garzonè n. 40 Domenica 13 ottobre è stata invece la volta della “Giornata Bandiere Arancioni”. I partecipanti hanno avuto la possibilità di trascorrere a Caderzone un pomeriggio di visita. Il ritrovo è stato organizzato all’ufficio turistico, alle 14 è iniziata la visita guidata del paese che si è conclusa con la visita all’Azienda agricola ”Maso Pan” 52 speciale e con il rinfresco con prodotti tipici gentilmente offerto dai gestori. Durante quest’incontro i partecipanti hanno completato il disegno proposto di anno in anno dal Touring. I disegni, una volta raccolti sono pubblicati nel sito TCI a ricordo della giornata. Quest’anno il soggetto erano “mani”. Ne proponiamo alcune. Queste due manifestazioni, più di altre ci permettono di far conoscere e apprezzare il nostro territorio che, nel corso dell’anno attraverso il network Bandiere Arancioni viene conosciuto in un gran numero di eventi promozionali in tutt’Italia, di uscite sulla stampa specializzata, su internet, ecc.. Canesso Danilo il Egregio sig. sindaco spettabile Amministrazione, di rientro dal vostro splendido paese in occasione della giornata Touring Bandiere Arancioni ho informato il presidente del camper club Montegrappa di Bassano e il nostro sindaco della vostra magnifica accoglienza, sia dei mezzi e della squisita gentilezza dei vostri operatori, un vivo ringraziamento all’assessore Nicola e alle gentilissime sorelle Paola e Rosanna che ci hanno accompagnato per il paese e nel breve tempo di 3 ore circa oltre alla generosa merenda ci hanno spiegato egregiamente e con tanta professionalità la vita e la storia del vostro bel comune. Un grazie di cuore Garzonè n. 40 Pubblichiamo due delle email giunte in municipio che saranno pubblicate dalla rivista del Touring e da PleinAir. 53 speciale Dalla rivista del Touring Club Italiano il Garzonè n. 40 Bergamo 54 Eccoci appena rientrati dal meraviglioso week-end che ci avete organizzato! Potrei dilungarmi in molte osservazioni positive, ma sarebbe quasi superfluo. Riporto l’opinione comune di tutti i partecipanti che la vostra ospitalità è stata perfetta e la disponibilità sia al sabato che la domenica da parte dell’assessore, del vice sindaco, delle guide è stata totale e generosa. Anche la visita alla azienda agricola, con quel lauto rinfresco e i buoni formaggi e salumi (peraltro acquistati per farli gustare anche a chi è rimasto a casa....), la serata con i filmati sulla montagna e la gita domenicale sono state tutte occasioni di un “bello stare insieme” e soprattutto un momento di vera scoperta della vostra comunità e della vostra valle! Tutto ci ha convinto a rientrare con il pensiero di trovare presto una nuova occasione per ritornarvi e possibilmente in compagnia degli amici che non hanno potuto condividere questa esperienza. Ringrazio a nome nostro e di tutti anche il sindaco e l’intera amministrazione per la splendida organizzazione di cui sarà nostra cura dare la giusta e convinta testimonianza, come già detto nell’ultima mia mail, quali “ambasciatori” della vostra bella realtà. Oltre ai protagonisti conosciuti di persona (ai quali vanno aggiunte anche le due gentili collaboratrici della pro-loco) una giusta evidenza va data anche a lei, signora Barbara, che ha curato il rapporto e le comunicazioni con i vari equipaggi: sappia che la sua disponibilità e la sua gentilezza sono state notate e gradite da tutti coloro che hanno avuto occasione di rapportarsi con lei! Grazie di cuore ! Le riporto la richiesta di alcuni partecipanti di essere informati, a mezzo mail, delle principali manifestazioni che andrete ad organizzare nel corso della stagione, per poter programmare una nuova visita con un più specifico interesse. I nostri indirizzi mail ormai sono nei vostri archivi. Un nuovo, cordiale ringraziamento e un arrivederci a presto! Cordiali saluti. Gianluigi Brignoli il Garzonè n. 40 speciale 55 il Garzonè n. 40 speciale 56 vita dalle associazioni L’attività della Banda comunale di Caderzone Flavia Sartori il Garzonè n. 40 L’attività bandistica è sempre in fermento e le prove settimanali non si fermano neppure d’estate. Ciò ha permesso comunque a tutti i bandisti ed al maestro di avere notevoli soddisfazioni musicali durante i concerti. Importante è stata la giornata del 28 luglio – Sagra di San Giuliano – che ci ha visti impegnati nella realizzazione del vaso della fortuna, nella processione per le vie del paese per poi concludere con il concerto in piazza. Poi la bellissima e suggestiva sfilata per la Festa dell’Agricoltura, domenica 4 agosto che, come ogni anno, riscuote grandissima partecipazione di turisti e gente dei paesi vicini. Dopo aver suonato per le vie del paese, il pomeriggio si è concluso con un concerto al capannone per allietare la cena delle numerose persone accorse per degustare l’ottima polenta carbonera. La novità di quest’anno è stata la presenza del mazziere rappresentato dal presidente della Banda di Cimego, Alex Zulberti che ringraziamo molto. Ci ha seguiti nelle prove di marcia e ci ha insegnato i passi ed i tempi del mazziere, figura importante davanti ad un corpo musicale durante le sfilate. Con questa occasione ringraziamo anche Giuliano che dopo una serata a marciare e provare al campo sportivo ci ha offerto un ottimo risotto al ristorante e alle 57 vita dalle il Garzonè n. 40 associazioni 58 ragazze della “Compagnia del Giglio” che sempre ci seguono nelle nostre uscite. Importante è stato sicuramente il concerto di venerdì 9 agosto che, causa mal tempo, abbiamo dovuto eseguire nella palestra delle scuole elementari. È stato comunque un gran successo e l’impegno profuso nei mesi passati a provare ed “allenare il labbro” ha portato davvero i suoi frutti. Abbiamo proposto brani non facili dove spesso vari strumenti facevano da solista. Soddisfatto è stato anche il maestro Ugo Bazzoli ed è attraverso le pagine del Garzonè che lo vogliamo ringraziare pubblicamente per la tenacia e la grinta che sempre trasmette a tutti e per il suo amore contagioso per la musica. Poi ancora la sfilata per le vie di Bocenago il 15 agosto per la manifestazione “Vecchia Rendena …Come eravamo”. Quest’anno una novità importante è stata l’uscita di domenica 18 agosto in quel di Molveno con una breve sfilata per il centro ed un concerto serale di fronte ad un pubblico numeroso ed attento. Ciò ha portato grande appagamento per tutti i musicisti. E poi ancora il concerto, nella sala del palazzo Lodron Bertelli, venerdì 30 agosto, in collaborazione con la Pro Loco, durante il quale sono stati dati dei riconoscimenti a quanti con i propri fiori hanno abbellito il nostro Paese. Infine a concludere il denso programma estivo è stata l’uscita di domenica 22 settembre al rifugio Brentei dall’amico Luca con la collaborazione della Sat Valgenova dove ci siamo esibiti nella bellissima cornice del Brenta. Un’occasione unica dove oltre alla musica c’è stata la possibilità di stare in compagnia divertendosi davanti ad un buon pranzo e ad un buon bicchier di vino intonando le note dell’Inno al Trentino. Vogliamo ringraziare di cuore la Sat vita dalle associazioni il Garzonè n. 40 Valgenova e principalmente Luca ed Antonella per l’impeccabile organizzazione e soprattutto per l’ottimo pranzo e per la calda accoglienza che ci hanno riservato. E dopo una piccola pausa l’autunno è proseguito con le consuete prove settimanali per prepararci al Natale ormai vicino e alla messa in onore della patrona Santa Cecilia. Una piccola parentesi va aperta anche per gli allievi che hanno ripreso i corsi di strumento e solfeggio e la bandina per preparare una loro esibizione al concerto di inizio anno. I nuovi allievi entrati nel 2013 sono sei. A tutti auguriamo di coltivare e far crescere questa loro passione per la musica che rappresenta una ricchezza. Rilevante poi è stato e lo è tutt’ora il graduale inserimento di numerosi allievi che si sono cimentati nelle prove assieme a tutto il corpo bandistico. Sicuramente per loro rappresenta un grande passo, una crescita e speriamo che il loro contributo musicale ci possa portare sempre più in alto. Presto verranno poi presentati in pubblico al loro primo concerto. Invitiamo anche i genitori a partecipare ai nostri concerti in modo da alimentare e sostenere i figli affinché si impegnino e prendano amore per la banda. Infatti ciò che spesso manca a tanti bandisti è il vedere la presenza tra il pubblico di persone del nostro Paese ai nostri concerti. Ringraziamo invece quei fedeli spettatori che ormai da più di vent’anni ci seguono e non mancano mai alle nostre esibizioni. E per concludere con una frase di Ludwig van Beethoven «La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini.». 59 Vita in Banda E dop al Vergara ecu ca gum amu in maestru da Runcun par deliziar di bona musica, tűc i Cadarciun. Al maestro Ugo la musica le la so vita, la so passiun e no al sol mister in quant al fisico giù a Roma ai lu faria corazier. An par da vigiarlu in la so serra intant cal sguazza i fiur pinsar a li prövi e ali part di tüc i sunadur. Al maestru a far prövi al vegn su ogni stamana in brindisi ogni bota gum da farghi, senza pora cal s’incana parchè in bicer bivü tüc insema in compagnia lè la pü bela roba al mundu, e così sia. Al Luciano ca da far al Presidente al sa stüfa la Iris ben vulintera al so postu la ciapà. Ai ma dit ca ghera vargügn chi la stort in po’ l nas ma le giovana, la sdà tant da far, cu ulif caf diga, a mi lan plas. A insagnarni a marciar vegn sü in pütel da Cundin cal sincazza sa nu stum attenti o sa fum casin. Laftru dì sum ne a sunar a Faedo par essar sta quasi lüi, l’era in gran “ fredo”. Ghera tri bandi, üna l’era da cheli chi porta li braghi di curam po’ ghera cola dal posto, col Rodini chi sunava massa stagn. Nuaftri a um sunà na musica molto bela, senza timur Cal na batü li man anca Panizza, l’assesur. Con la cina in piazza ai na dat anca i fasöi, ma iera inglacè cal di dop la trumba, ai la sunava col didrè. Ades ca cul istà a ghe sfilati, concerti e prucession gum da far vigiar cal fum vulintera, cun passiun. Anca par l’Ugo cal va in sü e in giü da Runcun gum da impegnarsi par farghi aver tanta sudisfaziun. Comunque gente giü l capel e tirif in banda senti chi müsica, arriva la banda! Giuliano Amadei Banda Comunale di Caderzone Terme vita dalle associazioni Dalla Pro Loco Come sempre, nel corso dell’estate, molteplici sono stati gli appuntamenti organizzati dalla Pro Loco come ben testimoniato anche dal programma pubblicato sullo scorso numero, in quest’occasione vogliamo però puntare l’attenzione specialmente su uno. il Garzonè n. 40 L’evento è di quelli da ricordare, sia per la qualità della proposta, sia perché è il primo appuntamento di intrattenimento a Maso Curio. Come è noto ormai a tutti i Caderzoni, Maso Curio è proprietà del Comune e, nel corso degli ultimi anni, è stato oggetto di interventi conservativi. La decisione della destinazione d’uso ancora non è stata presa, molteplici sono le idee. Intanto, però, la Pro Loco ha pensato bene di utilizzare la suggestiva sala al primo piano per un concerto di jazz tradizionale e di swing con Paolo Alderighi – da anni al fianco dei migliori musicisti di jazz classico e swing – e da Stephanie Trick – stella nascente del “pianismo stride” insieme al clarinettista di fama mondiale Alfredo Ferrario, clarinettista. Il 13 agosto 2013, nonostante la dislocazione di Maso Curio, il pubblico ha cominciato ad arrivare già parecchio prima del concerto occupando ben presto i circa 200 posti disponibili. Gli ultimi arrivati si sono fermati all’aperto, nel prato circostante Maso Curio per godere comunque delle splendide musiche che hanno riempito per quasi due ore la verde campagna di Caderzone. La suggestione del fienile del vecchio “Maso Curio”, monumento storico dell’architettura rurale del Trentino, si è unita alle suadenti e coinvolgenti note del Jazz e dello Swing di Duke Ellington, 61 vita dalle associazioni il Garzonè n. 40 George Gershwin, Cole Porter, Benny Goodman e Jelly Roll Morton, in un percorso di grande seduzione che si è snodato fra l’eleganza del ragtime, il virtuosismo quasi competitivo del boogie woogie e dello stride e la ricchezza espressiva del New Orleans style e dello swing. La speranza e l’intenzione sono quelle di poter, nella prossima estate, pensare altre occasioni per godere dell’atmosfera di uno dei primi insediamenti rurali del nostro paese. Da segnalare che il concerto tenutosi a Caderzone Terme è stato l’ultimo prima del matrimonio di questi due bravissimi interpreti, celebrato negli Stati Uniti il 20 agosto 2013. 62 vita dalle associazioni il Probabilmente tutti a Caderzone Terme conoscono Ornella Viviani, custode e guida al Museo della Malga. Forse, però, non tutti sanno che Ornella è una vera e propria fucina di idee e così, in primavera, ha contattato la Pro Loco e il Direttivo del Museo per proporre l’attuazione di laboratori estivi presso il museo stesso. Detto, fatto. Dopo aver avuto l’ok, Ornella è partita con l’organizzazione. L’idea si è rivelata vincente. Gli “esperti” contattati sono stati molteplici, persone che, con passione ed entusiasmo, hanno messo la loro arte a disposizione. Ma lasciamo spazio alle parole di Ornella che ha raccolto i dati relativi alla partecipazione: «I laboratori sono stati dal 17 luglio al 27 agosto, 6 diverse tipologie per un totale di 33 incontri da circa due ore ciascuno, alcuni laboratori erano a numero chiuso e su prenotazione (lana cotta, cestini, giocattoli), altri a partecipazione libera (tombolo e sapone). Garzonè n. 40 Le novità estive: I Laboratori al Museo della Malga 63 vita dalle associazioni il Garzonè n. 40 Le persone che si sono presentate sono state davvero tante: 104 per la lana cotta 33 per i cestini 47 per il tombolo 55 per i giocattoli 96 per il sapone Per un totale di 335 persone coinvolte L’esperienza è stata senz’altro positiva e siamo già al lavoro per riproporre i laboratori anche nel corso dei Mercatini di Natale. Ringrazio per la loro disponibilità e la loro competenza Jarka e Barbara per il laboratorio di lana cotta, Cesarino per i cestini, Flavia, Michela, Adriana, Manuela e Silvia, “maestre di tombolo”, Giancarlo per il laboratorio di giocattoli e Lorenza per il sapone. Un caloroso grazie per la collaborazione va alla Pro Loco e in modo particolare a Silvia e Romina dell’ufficio turistico per il loro grande aiuto nella raccolta delle iscrizioni e la pubblicità dell’evento». 64 la nostra Storia 1890 il Mi onoro di presentare a codesto inclito Consiglio d’agricoltura la presente relazione riguardante l’esito del corso pratico di caseificio tenuto nella latteria sociale a raffreddamento di Caderzone durante i mesi di gennaio e febbraio u. s. Essendone già stata fatta menzione del corso in parola nell’ultimo Bollettino di questa Sezione da parte del signor Capocomune di quel paese, mi limiterò a dire che esso venne frequentato regolarmente da 12 apprendisti i quali, avuto riguardo alla durata del corso stesso, si può dire che approfittarono molto, specie quelli che non erano del tutto digiuni di cognizioni relative a quest’arte, e che per l’addietro esercitarono se anche in via privata l’arte del casaro, di modo che essi potranno fungere in qualità di casari in qualche latteria sociale. La latteria sociale di Caderzone scelta a tale scopo dal Consorzio agrario di Tione, si prestò assai bene, essendo essa fornita di ampi locali dove gli alunni, anche in buon numero, possono tutti occuparsi nel far questo o quel mestiere senza essere d’inciampo a que’ tali, che per turno devono accudire alla confezione dei latticini. Essendo poi la quantità di latte che giornalmente ed in due riprese veniva lavorata nella latteria, di 1000 kg circa, gli apprendisti hanno avuto campo di vedere anche in pratica come vengono confezionati i latticini. Anche in riguardo alla salagione del formaggio hanno potuto formarsi un’idea abbastanza giusta di tale operazione, imperocchè giornalmente gli allievi venivano occupati nel magazzino formaggi. L’istruzione teorica venne impartita agli allievi giornalmente per due ore terminata la scuola popolare del dopo pranzo, avendoci il Comune per tale scopo messo a disposizione un locale scolastico, per la quale gentilezza e per le molte premure che si prese quel sig. Garzonè n. 40 Relazione sull’esito del Corso di Caseificio in Caderzone 65 la nostra Storia il Garzonè n. 40 Capocomune, non posso a meno di cogliere la presente occasione per esternargli i sensi della mia gratitudine, sensi che mi corre obbligo di esternare pur anco alla spettabile Presidenza del Consorzio agrario distrettuale di Tione, nonchè alla spettabile Direzione della latteria di Caderzone, che tanto cooperarono per la buona riuscita del corso da me impartito. Trovo opportuno di caldamente raccomandare, che in quelle località nelle quali in appresso verranno tenuti di tali corsi, si abbia da provvedere per un apposito locale per l’istruzione teorica, il quale non serva esclusivamente per l’impartizione dell’istruzione, ma stia sempre a disposizione degli apprendisti. In questo locale essi passerebbero le ore non destinate pel lavoro nella latteria e le lunghe sere d’inverno, e potrebbero così occupare il tempo nel farsi utili annotazioni, leggendo qualche trattatello di caseificio, d’agricoltura ecc. che sarebbe indicato di mettere a loro disposizione. In mancanza di questo locale gli apprendisti, in ispecial modo i forestieri, non sanno come passare le ore che non sono occupati nel casello. In paese o nella famiglia ove prendono il costo, non hanno l’opportunità di avere un locale in cui con comodo riepilogare o farsi annotazioni su quanto venne loro insegnato durante la giornata; trattandosi anche che questi corsi vengono di solito tenuti nella stagione invernale, un locale riscaldato a loro disposizione lo crederei non solo consigliabile, ma necessario. Durante il corso furono esclusivamente confezionati formaggi magri cotti, ed in via d’esperimento alcuni formaggi magri senza cottura, burro e ricotta. 66 la nostra il Garzonè n. 40 Storia 67 la nostra il Garzonè n. 40 Storia 68 la nostra il Altre qualità di formaggio non poterono esser confezionate, vigendo in essa latteria il sistema turnario, giusta il quale al socio a cui tocca la caserata, resta libero di confezionare i latticini a modo suo, ed essendo poi costume di quegli agricoltori di confezionare un buon formaggio magro per l’uso proprio, e del burro che vendono comulativamente e per il quale anche in quest’anno acquistarono 97 soldi al kg. Se si avesse voluto confezionare qualche altra qualità di formaggio per l’istruzione degli apprendisti, lo si sarebbe potuto fare solo comperando il latte, il che sarebbe stato fattibile stante la grande quantità che ne viene prodotta in quel paese. Il Consorzio agrario di Tione stanziò anche in quest’anno N° 3 premi di f. 10 l’uno da conferirsi ai frequentanti il corso che più si fossero distinti per diligenza e profitto. Durante il corso però, d’accordo colla spettabile presidenza di quel Consorzio, si decise che dei premi stabiliti in denaro solo uno ne venga distribuito, mentre gli altri premi si decise consistessero in attrezzi inerenti all’arte del casaro, come sarebbero: lattedensimetri, cremometri, termometri, bicchieri per misurare il presame ecc., ciocchè infatti corrisponde meglio allo scopo; di questi premi ne furono distribuiti sei. Tale distribuzione, unitamente ai relativi attestati, venne fatta il giorno 23 febbraio dal Vicepresidente del Consorzio di Tione signor Lucchini presente il signor capocomune del paese ed altre persone. Terminata la distribuzione dei premi ed attestati il Vicepresidente del Consorzio, come pure il signor Capocomune tennero un discorso d’occasione agli scolari, col quale facevano risaltare i grandi vantaggi che possono aspettarsi da un razionale trattamento del latte e da un ben inteso allevamento del bestiame, raccomandando loro di metter in pratica quanto appresero e di esser caldi fautori dei nuovi sistemi. Dopo di ciò gl’intervenuti a tale distribuzione, fecero una visita alla latteria ed al magazzino formaggi, ed ebbero ad esprimere la loro soddisfazione per aver trovato ordine e pulizia nei locali e prodotti che, tanto per la loro conservazione che confezione, promettono molto. In proposito devo dire che la latteria di caderzone funziona già da alcuni anni con generale soddisfazione dei fornitori di latte, Garzonè n. 40 Storia 69 la nostra Storia il Garzonè n. 40 specie in questi due ultimi anni, cioè dopo l’assunzione dei due bravi casari Polla e Sartori, i quali pienamente concordi disimpegnano il loro lavoro in modo veramente degno di lode. Durante il mio soggiorno a Caderzone ebbi occasione di assaggiare diversi campioni di formaggio da loro confezionati l’anno scorso, e devo dirlo a loro onore che erano veramente bene preparati e saporiti, e sono sicuro che eguale riuscita avranno quelli che confezionarono in quest’anno, imperocchè mi sono convinto che essi abili nel confezionare i latticini non risparmiano fatiche per ben conservarli. La latteria di Caderzone, quantunque a nuovo sistema ed importante per quel comune, manca di certi attrezzi razionalmente costruiti come sarebbero la zangola, il calderino per riscaldare l’acqua necessaria per la pulizia degli attrezzi, una caldaia con adatto mantello, il quale impedirebbe al fumo di espandersi per il locale ed offrirebbe un risparmio di combustibile. In proposito ne tenni parola alla direzione della latteria, la quale si dichiarò disposta per un altro anno di provvedere quanto sopra. Prima di dar termine al corso condussi gli allievi a visitare le principali latterie del distretto. Tale escursione riuscì loro certo molto istruttiva, imperocchè essi poterono farsi una giusta idea della costruzione di una latteria razionale e degli attrezzi che devono venirvi usati. Le latterie visitate furono le seguenti: La latteria sociale a raffreddamento di Giustino provvista di adatti locali ed attrezzi, dove però ebbimo a rimarcare che la pulizia e conservazione del formaggio lasciano qualche cosa a desiderare. Il casaro si diede premura di venire a Caderzone alcune volte allo scopo di istruirsi sulla prova-latte ecc. Da una seconda visita fattagli potemmo vedere che seppe levare in parte i suaccennati inconvenienti, per cui giova sperare che in appresso saprà toglierli per intiero. 70 Pinzolo. - In questo paese così ricco di bestiame non esiste latteria di sorta, fatta astrazione del piccolo casello a vecchio sistema attivato dal bravo casaro Scipione Binelli del paese, che confeziona il latte solo di pochi proprietari di bovine, e per di più deve servirsi di locali che per nulla affatto si prestano allo scopo. Sarebbe tempo che anche là si pensasse di provvedere a tale mancanza onde così la nostra Storia metter quei contadini nella possibilità di ricavare dal latte quel tanto che si ricava nei paesi vicini. Il comune dovrebbe provvedere a tale bisogno, riuscendo tali istituzioni di sommo vantaggio ai proprietari di bestiame, ed al prosperamento dell’agricoltura in genere. Carisolo. - Esiste un casello a vecchio sistema sorto per iniziativa del sig. Gio. Batta Righi, però in condizioni assai sfavorevoli. - Da parte dei fornitori di latte ci sarebbero le migliori disposizioni; sarebbe però desiderabile che l’istituzione venisse sorretta anche da parte del Comune, essendo essa quasichè sprovvista del necessario mobigliare. Bocenago. - Già da alcuni anni funziona un casello a nuovo sistema. I locali però non sono adattati cioè ristretti e poco ventilati, in modo che difficilmente vi può essere la richiesta pulizia. - Dal momento che si hanno giornalmente 6-700 e più kg di latte, dovrebbesi pensare alla costruzione di un apposito fabbricato od almeno servirsi di locali migliori. Tione. - In questa borgata funzionano due caselli a sistema svedese in ognuno dei quali lavorasi giornalmente dai 400 ai 550 kg di latte. Il casello che serve per la villa di Brevine fu di recente costruito in modo assai corrispondente. I formaggi in esso confezionati li trovammo assai promettenti. Il casello invece che serve per la villa di Pleu non corrisponde tanto bene, essendo tanto la cucina che il locale del latte ristrettissimi. Il locale del formaggio non si presta trattandosi di formaggi freschi, mentre sarebbe adattissimo per formaggi di una certa stagionatura. il Zuclo. - Tanto a Zuclo come pure nella frazione di Giugià trovasi un casello a vecchio sistema però in condizioni sotto ogni riguardo molto sfavorevoli. - Del resto tanto nell’uno che nell’altro lavorasi giornalmente per quasi 10 mesi all’anno una discreta quantità di latte. Garzonè n. 40 Bolbeno. - Avanti due anni fu introdotto nel casello di questo paese il raffreddamento del latte e dei risultati ottenuti quei contadini ne sono soddisfattissimi, tanto che ora la Direzione del casello sta per prendere le necessarie misure per l’erezione d’un fabbricato che abbia a corrispondere sotto ogni riguardo, trovandosi presentemente il casello in casa privata però in locali abbastanza bene adatti. 71 la nostra Storia I latticini però potrebbero esser migliori se il latte fosse conservato col sistema di raffreddamento ed in locali corrispondenti. - A tale scopo dovrebbesi porre in esecuzione l’idea vagheggiata già da due anni da un membro della Rappresentanza comunale di quel paese cioè: che il Comune avesse da far costruire a metà strada che da Zuclo mette alla frazione di Giugià, una razionale latteria. Da questo punto i due paesi distano forse 5 minuti, per cui ambedue potrebbero concorrervi col proprio latte, la quantità del quale potrebbe ascendere ad oltre 800 kg al giorno! - La latteria si troverebbe in posizione assai favorevole, sarebbe evitata la spesa necessaria per sostenere due caselli e finalmente sarebbe assicurata la buona riuscita dei latticini, perchè i locali potrebbero venir costruiti in modo corrispondente. il Garzonè n. 40 Saone. - Anche questo casello fu ridotto avanti due o tre anni a seconda i nuovi sistemi. - Il Comune mise a disposizione dei locali nella casa Comunale, i quali, ridotti come sono, si prestano assai bene allo scopo. - La latteria funziona con generale soddisfazione dei soci. 72 Preore. - Dall’anno 1878 a questa parte funziona in questo paesello una latteria a sistema svedese che sorse per iniziativa del zelante fautore di cose agricole razionali sig. Angelo Ballardini, il quale nulla curandosi delle forti opposizioni fattegli in proposito, ma sicuro di giovare al suo paese, condusse a termine anche quest’opera coronando così quella da lui esclusivamente iniziata 10 anni prima, cioè l’irrigazione della campagna di quel comune utilizzando l’acqua del Sarca. I reali vantaggi apportati a quel paese dalle suddette due opere, non possono esser messi in dubbio. A prova di ciò basti il dire, che prima della costruzione del canale irrigatorio, forse 30 erano le bovine che esistevano in paese, mentre dopo quest’opera i campi di poca e di nessuna rendita furono convertiti in prati, i quali col beneficio dell’acqua danno, avuto riguardo al terreno molto leggiero, abbondanti raccolti in fieno, col quale fu possibile portare il numero dei bovini ad oltre 100. La campagna tutta di quel comune è ora molto più produtiva, stante la produzione maggiore di concime. Il latte prima della erezione della nuova latteria veniva utilizzato assai malamente, in modo cioè da non produrre formaggio e burro bastante pel consumo locale. la nostra Storia Fu solo dopo l’istituzione della latteria che in quel paese non solo tanto si confezionano latticini in quantità bastante pei bisogni del luogo, ma ne vengono venduti, in ispecial modo burro, e non sono poche le centinaia di fiorini che entrano in paese per la vendita di quest’articolo, oltre al bisogno delle famiglie, L’aumento del bestiame ebbe anche per conseguenza una rendita annua non indifferente mercè la vendita a prezzi rimuneratori di molti capi bovini. Dicano quel che vogliano certi spiriti contradditori, che pure ancor esistono, il fatto però si è che le due accennate opere formano una risorsa di quel povero paese. Montagne. - La latteria sociale razionalmente costruita a tutte spese di quel comune nell’anno 1879, continua a funzionare per 10 mesi all’anno con generale soddisfazione. Il latte vien fornito alla latteria dalla frazione di Larzana ove essa trovasi e dalle frazioni di Binio e Cort. - Ora però pare, che per la distanza delle due ultime frazioni, da quella dove esiste la latteria, e molto più per la difficile comunicazione in tempo d’inverno, si voglia in ognuna costruire un piccolo casello dove raccoglierassi il latte e verrà probabilmente fatto lavorare dal solito casaro. Prima di chiudere questa mia relazione mi faccio un dovere di esprimere a codesta Spettabile Presidenza le dovute grazie, a nome anche dei frequentanti il corso di caseificio, per l’importo stanziatoci allo scopo di sopperire alle spese incontrate in tale escursione. Devotissimo il Garzonè n. 40 Bertelli Pietro 73 i Lettori scrivono il Garzonè n. 40 Spettabile Redazione de “Il Garzonè” 74 Da qualche anno trascorro la parte più calda dell’estate a Caderzone Terme con la mia consorte che, per motivi di salute, deve evitare la calura della pianura Padana da cui provengo. Ad ogni ritorno apprezzo sempre più l’oculatezza dell’Amministrazione comunale nel conservare l’ambiente in una atmosfera di grande tranquillità, lontana dai rumori moderni. Il motivo che mi spinge a scrivervi queste mie impressioni è però un altro. Qui ho trovato molti “AMICI” che nella mia lunga vita non vedevo da tempo. Sono nato in campagna, nella bassa pianura Padana, lungo il fiume Po, in un cascinale che ospitava molte famiglie di contadini ed ognuna di queste possedeva molti animali necessari per conservare una buona sopravvivenza. L’aia era ogni giorno animata da galline, anatre, oche e tacchini che gironzolavano in cerca di sementi, erbe ed insetti. Fra queste “voci” emergeva importante il canto dei galli che annunciavano la nascita del giorno e l’arrivo della sera. Quegli “amici” che ho trovato a Caderzone sono proprio loro: un maestoso gallo ricco di un variopinto piumaggio, di una possente e rossa cresta ornata da due grossi bargigli, seguito dalla sua “compagna” anch’essa dotata di una veste così perfetta che sembravano usciti da un dipinto del CARAVAGGIO. Poi c’è una simpatica gatta tutta di pelo bianco con la testolina e la coda colorate di un biondo rossiccio, seguita da tre figlioletti vivacissimi. Infine appaiono fugacemente due grossi conigli ormai selvatici che però accettano il tozzo di pane raffermo. Per questi è diventato quasi indispensabile la nostra quotidiana passeggiata nella stupenda Piana di Caderzone fino al Maso BADUL del signor GUIDO MOSCA che tanto gentilmente ci permette di sostare e riposare in questo piccolo “PARADISO” ove ti disseta una limpidissima fonte di acqua e ti dona allo spirito un religioso pensiero di fronte ad una singolare cappelletta dedicata alla MADONNA DI LOURDES. Ovviamente agli “AMICI” porto sempre briciole di pane vecchio e ottimo mangime per gatti e loro dimostrano simpatica riconoscenza venendoci incontro al nostro arrivo. Sarò considerato strano nell’esporre queste mie impressioni in mezzo a tante bellezze naturali del PARCO ADAMELLO BRENTA, ma l’attrazione verso questi animali mi riporta ai bei tempi della mia lontana giovinezza. Cordiali saluti Ermanno Zanoni di Cremona Luglio-Agosto 2013 Al Badul - In tuchel di paradis dal Guido disegno di Alfredo Amadei i Lettori scrivono Sig. Sindaco e Redazione “il Garzonè” Gent.mo Sig. Sindaco, questo scritto è un messaggio a Lei e alla comunità che rappresenta, come testimonianza di stima e simpatia. Un grazie alla Redazione del Garzoné, giornalino che con le sue notizie, curiosità e aneddoti, mi ha fatto partecipare alla vita sociale del paese. Paese nel quale da oltre 20 anni trascorro le vacanze estive nell’ospitale Hotel Rio. Il soggetto dello scatto poco si addice al contesto del paese che mi ospita,non essendo né pittore, né poeta, per decantare la bellezza del luogo,ho scelto come ricordo ciò che è nel mio quotidiano. La mia lunga e costante presenza la dice tutta su paesaggio, infrastrutture e ospitalità. Distinti saluti il Garzonè n. 40 Roberti Giovanni Caderzone, estate 2013 76 il Garzonè N. 40 - Dicembre 2013 Periodico semestrale di informazione del Comune di Caderzone Terme (Val Rendena - TN) Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 7 settembre 1990 Autorizzazione del tribunale di Trento n. 686 del 20 maggio 1990 Direttore: Emilio Mosca Direttore responsabile: Walter Facchinelli Comitato di Redazione: Federico Polla, Alfredo Amadei, Rosanna Polla, Francesca Boselli, Flavia Frigotto, Maria Cristina Moratelli, Testoni Marinei Terezinha, Barbara Maria Mosca Direzione, Redazione, Amministrazione: Municipio, Via Regina Elena 45 38080 Caderzone Terme - Tel. 0465.804214 - Fax 0465.804848 e.mail: [email protected] www.caderzoneterme.net Grafica: Walter Facchinelli Stampa: Antolini Tipografia - Tione Spedizione in abbonamento postale art. 2 Legge 662/96 Distribuito gratuitamente a tutte le Famiglie dei Caderzoni residenti sia nel Comune sia in altre località in Italia ed all’Estero ed a quanti ne facciano richiesta. il Garzonè n. 40 Finito di stampare il 12 dicembre 2013 Copertina: Conca di Garzonè. Foto: Giacomo Masè, Tione Anni 23 - Numeri 40 – Pagg. 3558 Supplementi n. 7, pagg. 1228 – Totale pagg. 4786 N. 1 Gennaio 1991 N. 2 Luglio 1991 N. 3 Gennaio 1992 N. 4 Luglio 1992 N. 5 Gennaio 1993 N. 6 Luglio 1993 N. 7 Gennaio 1994 N. 8 Luglio 1994 N. 9 Gennaio 1995 N. 10 Gennaio 1996 N. 11 Luglio 1996 N. 12 Gennaio 1997 N. 13 Luglio 1997 N. 14 Gennaio 1998 N. 15 Luglio 1998 N. 16 Gennaio 1999 N. 17 Luglio 1999 N. 18 Gennaio 2000 N. 19 Gennaio 2001 N. 20 Luglio 2001 N. 21 Febbraio 2002 N. 22 Ottobre 2002 N. 23 Gennaio 2003 N. 24 Luglio 2003 N. 25 Gennaio 2004 N. 26 Luglio 2004 N. 27 Gennaio 2005 N. 28 Febbraio 2006 N. 29 Dicembre 2006 N. 30 Luglio 2007 N. 31 Febbraio 2008 N. 32 Dicembre 2008 N. 33 Settembre 2009 N. 34 Dicembre 2009 N. 35 Marzo 2011 N. 36 Dicembre 2011 N. 37 Giugno 2012 N. 38 Dicembre 2012 N. 39 Giugno 2013 N. 40 Dicembre 2013 Pagine » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » Pagine 49 73 81 57 81 77 69 69 89 97 128 104 80 113 113 112 97 96 97 120 152 96 96 96 64 64 80 96 88 88 64 88 88 88 100 100 80 88 64 76 3558 Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Esaurito Disponibile Disponibile Disponibile Disponibile Esaurito Disponibile Disponibile Disponibile Disponibile il Garzonè n. 40 il Garzonè il Garzonè il Garzonè 40 “ il Garzonè ” n. 40 - Dicembre 2013 Comune di Caderzone Terme (38080 - TN - Italia) Comune di Caderzone Terme (Tn) Semestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A. 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