18 silvia belloni l`ordine per i cittadini

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18 silvia belloni l`ordine per i cittadini
La Rivista del Consiglio
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Anno 2015
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SILVIA BELLONI
L’ORDINE PER I CITTADINI
1. L’impegno solenne che tutti noi abbiamo assunto nell’accingerci a intraprendere la professione ci riporta ai principi fondamentali cui ogni avvocato
deve ispirarsi.
È l’art. 8 della legge professionale che cristallizza la formula del nostro moderno giuramento: ‘‘Consapevole della dignità della professione forense e della
sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i
doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia e a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento’’ (l. 31 dicembre
2012, n. 247).
La funzione sociale dell’avvocatura, giusta declinazione del più generale e
‘‘alto’’ principio sancito dall’art. 24 della Carta Costituzionale, è ribadita dall’art. 1 della legge professionale e dal successivo art. 30 che introduce lo Sportello del cittadino.
Ed infatti, affinché tale funzione non rimanga mera dichiarazione di principio, il legislatore ha previsto azioni concrete a tutela della cittadinanza che tutti i Consigli dell’Ordine sono tenuti ad adottare.
L’accesso allo Sportello è gratuito e consente al cittadino di ottenere informazioni e orientamento per la fruizione delle prestazioni professionali degli avvocati e per l’accesso alla giustizia.
Immediatamente dopo l’entrata in vigore della legge professionale, il CNF
con regolamento ha disciplinato lo Sportello, dettandone le modalità di accesso
e l’organizzazione ad opera dei Consigli (Regolamento 19 aprile 2013, n. 2).
2. Queste le disposizioni di legge, che introducono precisi oneri di intervento a favore e tutela della cittadinanza posti a carico dei Consigli dell’Ordine.
L’Ordine degli avvocati di Milano, sensibile a tali temi, ha ‘‘preceduto’’ il legislatore, istituendo fin dal 2007 lo Sportello del cittadino ed ampliando negli
anni i servizi, al fine di venire incontro alle sempre più articolate esigenze del
territorio.
Lo Sportello del cittadino presente a Palazzo di Giustizia, primo piano,
atrio centrale, fornisce informazioni qualificate sugli adempimenti necessari per
instaurare una causa, sui costi e i tempi della giustizia, sulla difesa di ufficio e
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sul patrocinio a spese dello Stato. Attraverso lo Sportello, inoltre, il cittadino
può ricevere indicazioni su avvocati ai quali rivolgersi per ogni settore del diritto; i nominativi vengono attinti da elenchi predisposti dall’Ordine e sottoposti a periodici controlli.
L’Ordine ha saputo cogliere le esigenze e i bisogni del territorio, rivolgendosi anche ai cittadini delle varie zone di Milano: si è sviluppato cosı̀ il progetto ‘‘Avvocati in zona’’ che prevede la presenza nelle nove zone della città
di più sportelli che forniscono orientamento legale. Nell’ottica della Città Metropolitana, l’Ordine ha esteso il servizio anche ad alcuni Comuni limitrofi
(Pieve Emanuele, Buccinasco, San Donato e in fase di attivazione anche a
Cornaredo).
Rispetto all’originaria previsione, inoltre, è aumentato il numero degli avvocati coinvolti nel servizio (attualmente circa 300), sono state introdotte nuove
tematiche (come si dirà in seguito) ed è stata perfezionata la specificità dell’intervento a favore del cittadino.
L’attenzione ai peculiari bisogni della cittadinanza, manifestati anche dalle
istituzioni (Comune, Città Metropolitana e Regione) con cui l’Ordine collabora, ha portato recentemente ad orientare il servizio su temi specifici, di particolare allarme sociale e pesante impatto sugli utenti.
Sono nati cosı̀ nuovi piani di azione e sportelli ‘‘tematici’’ che forniscono informazioni e orientamento su temi sensibili, per i quali i cittadini necessitano
di particolare tutela.
3. Sono quelli da ultimo ricordati i progetti più innovativi per i quali l’Ordine si adopera da un lato nel garantire ai cittadini un orientamento qualificato e professionalizzato e dall’altro nel ‘‘formare’’ avvocati in grado appunto di
somministrare informazioni legali su materie di particolare complessità. L’Ordine vuole essere presente ogni qual volta vi sia una nuova richiesta di ausilio
e venga manifestato un inedito disagio da salvaguardare.
In tale prospettiva, l’Ordine ha istituito il portale www.avvocatipermilano.it
che riporta le complessive informazioni a disposizione della cittadinanza. Dal
portale si accede anche a uno sportello on line di primo contatto tra avvocatura e chiunque abbia bisogno di orientamento legale. Gli ambiti di intervento
sono molteplici e, come detto, si evolvono e si moltiplicano in base alle nuove
richieste.
Il primo settore riguarda la violenza contro le donne: l’Ordine in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità ha istituito due sportelli tematici diretti alle vittime di violenza di genere. I servizi sono attivi presso la Casa dei
Diritti (via de Amicis 10) e presso il Consiglio di Zona 4.
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Al fine di offrire alle vittime prestazioni professionalizzate e di alto livello
qualitativo, l’Ordine ha siglato il 23 ottobre 2015 con Regione Lombardia un
protocollo di intesa che prevede la realizzazione di percorsi formativi professionalizzanti in materia di contrasto alla violenza sulle donne e una serie di azioni
dirette a garantire assistenza legale alle vittime di abusi. Duecento avvocati parteciperanno, dunque, nei prossimi mesi al corso di formazione a Milano, Pavia, Bergamo e Lecco e saranno di ausilio ai soggetti deboli vittime di soprusi.
Altro settore specialistico di intervento riguarda i reati informatici, per i
quali è stato introdotto uno sportello a Palazzo di Giustizia. Si pensi ai furti di
identità, alle truffe informatiche, alle violazioni di account e a tutte le condotte illecite perpetrate per mezzo della rete. Su queste problematiche, l’Ordine
mette a disposizione la competenza di avvocati esperti che hanno frequentato
un corso di formazione specifica per consolidare le proprie conoscenze, condotto d’intesa con la Procura della Repubblica.
L’Ordine è inoltre presente presso le tre carceri del territorio metropolitano
(Bollate, San Vittore e Opera) per fornire ai detenuti informazioni e orientamento su problematiche giuridiche diverse da quelle per cui questi ultimi
scontano la pena o sono sottoposti alla misura cautelare (in tali ambiti i detenuti hanno ovviamente già un legale di riferimento). Le richieste più frequenti
riguardano il diritto di famiglia, i ricongiungimenti familiari e il diritto dell’immigrazione.
La prevenzione e il contrasto del gioco di azzardo patologico è un altro canale di intervento specifico: alle tematiche ‘‘no slot’’ e antiludopatia sono stati
recentemente dedicati gli sportelli di zona. Ciò nell’ambito di un progetto regionale, condotto in collaborazione con il Comune e altri enti, teso a fornire
orientamento legale ai familiari dei giocatori patologici, portatori di gravi disagi
e spesso pesantemente esposti sia sotto il profilo debitorio sia sotto il profilo
legale.
L’Ordine ha, inoltre, siglato a luglio 2015 con Città Metropolitana e altri
soggetti l’accordo concernente il progetto ‘‘+Community’’ che riguarda interventi formativi sui temi ambientali e i nuovi ecoreati diretti ai dipendenti e ai
collaboratori delle 134 amministrazioni locali dell’area metropolitana. Il progetto è teso a migliorare le competenze, uniformare le procedure e rispondere
a imprese e cittadini in modo non contraddittorio. Se primi destinatari del
progetto sono i dipendenti comunali (e in prospettiva futura le imprese) i veri
beneficiari sono i cittadini ai quali sono diretti gli sforzi di tutti i partners di
Community per la diffusione della cultura della legalità, del rispetto del territorio e della vivibilità e sostenibilità consapevole del pianeta.
L’ultimo servizio nato è lo sportello anti usura e racket che sarà attivo da
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gennaio 2016, diretto alle vittime di usura ed estorsione, con l’obiettivo di fornire informazioni sulle aree di intervento e gli strumenti di tutela. Tale iniziativa è frutto delle sinergie tra Ordine, Commissione Antimafia e Comune di
Milano, recepite nel Protocollo di Intesa siglato l’8 novembre 2015, nell’ambito del Festival dei beni confiscati alla mafia (cornice ‘‘emblematica’’ per l’avvio
della iniziativa). Nella formazione degli avvocati che presteranno tale servizio
sono stati coinvolti i protagonisti della lotta al contrasto di tali piaghe sociali:
Procura, Prefettura, Questura e Avvocatura.
4. L’Ordine vuole fermamente adoperarsi anche nella prevenzione e non solo nella cura di fenomeni dei allarme per la collettività. L’obiettivo è, infatti,
quello di incidere non solo sugli effetti, ma appunto sulle cause che portano
alla violazione dei diritti, promuovendo l’educazione alla legalità e diffondendo
la cultura del diritto e della giustizia, a cominciare dai più giovani.
È nato cosı̀ il progetto ‘‘educazione alla legalità’’ che porta nelle scuole la
cultura del rispetto delle regole, dei valori e della tutela dei diritti. In questo
modo l’Avvocatura può realmente contribuire a insegnare ai giovani come non
confondere interessi privati con interessi pubblici, nell’augurio di indirizzare i
ragazzi a combattere ogni forma di violenza, sopruso e discriminazione, in nome di valori che riguardano l’intera collettività e che ognuno di noi ha l’onere
di preservare.
Tutela e promozione dei valori della società civile, dunque, anche tra i giovani è e sarà uno dei più alti compiti dell’Ordine degli avvocati di Milano.
Ciò in una precisa prospettiva di qualità ed etica della professione, diretta alla
cittadinanza (e non solo al singolo cliente), in ottemperanza al ruolo sociale
dell’avvocatura e alla responsabilità connaturata alla professione. Proprio lavorando e investendo sulle giovani generazioni potrà cosı̀ l’avvocatura contribuire
attivamente e concretamente all’avanzamento e al progresso della società, facendo della difesa dei diritti e della lotta a qualsiasi forma di violazione degli
stessi il manifesto del proprio cammino e una delle più eloquenti rappresentazioni del proprio operato.
In questo senso è anche il Manifesto dell’Avvocatura, che il Consiglio dell’Ordine ha presentato nel giugno scorso insieme con il Consiglio nazionale
forense, per l’adesione di tutti i colleghi italiani e degli avvocati stranieri.
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