luglio - agosto 2009
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STAMPA REGGIANA AutoGepy AutoGepy periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport www.autogepy-chrysleritalia.it Editoriale Teletricolore srl - Direttore Responsabile: Ivano Davoli - Direzione,Redazione e Amministrazione: Via Pasteur, 2 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522/337665 - Fax 0522/397794 E-mail: [email protected] sito web: www.stampareggiana.it - Pubblicità: PUBBLI7 Via Pasteur,2 Reggio Emilia Tel.0522/331299 - Fax 0522/392702 Poste italiane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione al ROC nr.10590 anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 www.autogepy-chrysleritalia.it Euro 3, 00 LA SALA TRICOLORE SARA’ MENO ROSSA TANTI NODI DA SCIOGLIERE di Simone Russo Graziano Delrio sindaco e Sonia Masini presidente della Provincia di Reggio. Il verdetto delle urne arride ai due candidati del Pd, con percentuali di voto sostanzialmente identiche: un 52% per uno che riconferma il Partito Democratico (e i sempre più sparuti alleati) alla guida dei due enti per i prossimi cinque anni. Eppure sarebbe del tutto sbagliato parlare di film già visto riguardo a queste elezioni. Questa tornata elettorale è stata un vero e proprio campanello d'allarme per il centrosinistra reggiano: in particolare, dalle urne esce un consiglio comunale del capoluogo con una composizione inedita, con tredici consiglieri tra Pdl e Lega, una maggioranza in cui il Pd è sostanzialmente autosuffi- ciente ma sul filo dei numeri, e una rappresentanza della sinistra radicale in pratica azzerata. Fuori Pdci e Rifondazione dalla Sala del Tricolore, gli eredi diretti del Partito Comunista escono mestamente di scena. In realtà per i complessi meccanismi della politica di coalizione, rappresentanze "post-comuniste" potrebbero essere ripescate all'interno degli organi di governo, anche del governo di secondo livello. Ma questa allo stato delle cose è solo un'ipotesi. Di concreto c'è che il consiglio comunale è diventato d'improvviso molto meno "rosso" e molto più "verde": 22 consiglieri al Pd, 7 alla Lega Nord, 6 al Pdl, uno a testa per Idv, Sinistra e Verdi, Città Attiva e Lista Beppe Grillo. Si tratta di un fenomeno che non parte da Reggio, dove al contrario, nelle roccaforti sparse sul territorio, Prc e Pdci mantengono qualche forma di radicamento. segue a pagina 5 > TURISMO Le vacanze dei reggiani che rimangono in città di Donatella Dall’Argine VINCERE LA PAURA di Sebastiano Simonini E' sicuramente, per il mondo dell'economia reggiana, l'evento di maggiore rilievo. L'annuale Assemblea di Industriali Reggio Emilia rappresenta, anche al di là di ogni connotazione di carattere mondano, un'occasione privilegiata per riflettere sulle condizio- ni dell'economia del nostro territorio e, soprattutto, sulle sue prospettive. Anche quest'anno le attese non sono andate deluse. Qualificata dalla partecipazione del Ministro Sacconi e dal Presidente degli Industriali Emma Marcegaglia, l'Assemblea ha permesso di tracciare un quadro estremamente nitido dell'anno trascorso e delle attese per il futuro prossimo. Diversi i temi affrontati, in particolare nel corso dell'intervento del "padrone di casa", il Presidente di Industriali Reggio Emilia Gianni Borghi. Tre argomenti, di particolare rilievo, meritano di essere sottolineati. L'azione di Governo. Borghi ha scandito con particolare energia che si rileva uno "scollamento di tempi tra le intenzioni annunciate e la reale predisposizione dei fondi e delle numerose iniziative attese". segue a pagina 3 > > SPORT Calcio, Basket e Pallavolo allo specchio di Spallanzani Tagliavini e Draghi da pagina 30 a 33 da pagina 7 a 9 STORIA Dalla cacciata degli Estensi sono passati 150 anni di Carlo Pellacani da pagina 24 COMUNICARE A COLORI OFFICE AUTOMATION STAMPANTI - COPIATRICI - FAX - FOTOCAMERE - DUPLICATORI - SCANNER SOLUZIONI E APPLICATIVI PER UFFICI, GRUPPI DI LAVORO, CENTRI SERVIZI CONCESSIONARIO REGGIO EMILIA E PROVINCIA LA TECNOCOPIE SRL - Via Napoli 8 - 42100 Z.I. Mancasale - Reggio Emilia (Italy) TEL. 0522 517560 - FAX 0522 511228 - [email protected] - www.latecnocopie.it STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Politica > 1 2 3 segue dalla prima di Sebastiano Simonini Tre argomenti, di particolare rilievo, meritano di essere sottolineati. L'azione di Governo. Borghi ha scandito con particolare energia che si rileva uno "scollamento di tempi tra le intenzioni annunciate e la reale predisposizione dei fondi e delle numerose iniziative attese". Ovvero non c'è tempo, le nostre imprese stanno soffrendo e necessitano di provvedimenti urgenti, soprattutto in materia di semplificazione fiscale. Per usare uno slogan spesso abusato, che con Andy Warhol era anche diventato opera d'arte: "Fate presto!". Forti le stoccate all'indirizzo delle banche. Essenzialmente due i temi più volte evidenziati: la commissione di massimo scoperto, sostituita con la nuova commissione di disponibilità fondi, e le presunte difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese. E lo stesso Borghi, che sottolinea la valida qualità dei servizi offerti dalle banche territoriali e riconosce agli istituti di credito il diritto di operare rigorose valutazioni del merito creditizio delle imprese, lamenta i costi, giudicati eccessivi, e l'introduzione di Basilea 2, cosciente del fatto che l'accesso al credito sarà d'ora in poi più selettivo rispetto al passato. Anche per questa ragione alle imprese sollecita "trasparenza, capacità di motivare le proprie richieste alle banche, il puntuale presidio dei fatti economici e finanziari 4 aziendali e, soprattutto una maggior propensione alla capitalizzazione". Non ultima è giunta una nuova sferzata all'azione del governo locale. Al Sindaco Delrio, presente in sala, il Presidente Borghi ha espressamente richiesto, in modo garbato ma diretto, maggiore ascolto nei confronti delle molte istanze della società 5 civile, auspicando "una politica capace di includere, di ascoltare, attenta alle profonde trasformazioni della società, che evidenzia una sempre maggiore pluralità di voci e sensibilità differenti". Su questo tema Graziano Delrio dovrà lavorare a fondo, cercando di essere davvero il Sindaco di tutti, anche di chi non l'ha votato.. Nelle ventisei pagine del proprio discorso Gianni Borghi ha voluto evidenziare, in grassetto, due sole righe, che immagino ben rappresentino per lui la sintesi della situazione attuale: "Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio si alzò, andò ad aprire e vide che non c'era nessuno". Martin Luther King. Foto 1: Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria. foto 2: Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Foto 3: Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL. Foto 4: L’arrivo del Ministro Sacconi al Teatro Valli (Giuseppe Domenichini, Gianni Borghi, Maurizio Sacconi, Fabio Storchi) Foto 5: Gianni Borghi, Maurizio Sacconi, Giuseppe Prezioso. Foto 6: Aimone Storchi, Presidente Club Meccatronica, Gianni Borghi, Presidente Industriali RE, Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria, Lanfranco Zucconi, A.D. Carlo Gavazzi Space spa, vincitore del Premio Italiano Meccatronica. STAMPA REGGIANA periodico di attualità cultura spettacolo sport Proprietario Editore Editoriale Tricolore srl Direttore Responsabile Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti Sede e Redazione Via Pasteur 2 - Reggio Emilia Tel. O522.337665 Fax O522.397794 Pubblicità PUBBLI7 Uff. Commerciali Via Pasteur 2 42100 Reggio Emilia Stampa Società Editrice Lombarda S.R.L. Via Dè Berenzani 6-26100 Cremona Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1093 del 17/03/2003 6 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 3 > Personaggi L’ASSOSTAMPA RICORDA CAMILLO ROSSI scorso hanno affollato la basilica della Ghiara per rendergli l'estremo saluto, e senza ripensare alle parole pronunciate in quella occasione dai figli don Giovanni e Giuseppe, che pur nella commozione del momento, hanno così bene ricordato la figura paterna, da coinvolgere l'intero uditorio in una comune e ideale parentela. di Gino Badini Con Camillo Rossi scompare una figura prestigiosa della vita cittadina, un uomo che si è impegnato a fondo nell'azione socio-politica ed ecclesiale, un "pater familias" davvero esemplare per saggezza e intelligenza. Ma il commendator Rossi è stato anche per oltre mezzo secolo, un attivo testimone delle vicende legate all'Associazione Stampa Reggiana "Bedeschi", cui rivolgeva speciale cura e grande attaccamento, come d'altra parte era solito fare per tutte quelle istituzioni che hanno avuto la fortuna di averlo quale autorevole componente. Basterebbe scorrere le foto che lo ritraggono già negli anni '50-'60 accanto al decano dei giornalisti reggiani, Gino Bedeschi, a cui si deve fra l'altro il lascito per l'erogazione annuale di premi di studio ai figli dei giornalisti. Troviamo Rossi assieme al "gotha" locale dell'informazione del tempo: lo stesso Bedeschi, Ugo Bellocchi, Sergio Vecchia, Giulio Fornaciari (il Grifo), don Wilson Pignagnoli, un giovanissimo Ivano Davoli, e il sindaco Cesare Campioli, membro del Collegio probiviri del sodalizio. Ebbe inizio allora la cerimonia annuale per la consegna dei premi: era il 29 gennaio 1961 e Camillo Rossi, per quanto mi risulta, è stato 4 STAMPA REGGIANA sempre presente a tutte le riunioni successive, con esclusione dell'incontro avvenuto il 23 maggio scorso per l'aggravarsi della malattia che ne ha causato il decesso il 16 giugno. Per la sua appartenenza all'Ordine dal 1° marzo 1951, Rossi è stato il decano degli iscritti all'Assostampa reggiana e tra i più anziani giornalisti di casa nostra. Nel 1991 aveva ricevuto la medaglia d'oro in riconoscimento dei quarant'anni di iscrizione. Per quanto si riferisce specificamente alla sua attività professionale, va ricordato che egli fu tra i fondatori del settimanale diocesano "La Libertà" (1952), collaborando con esso fino a poche settimane prima della scomparsa. Inoltre ha scritto su "L'Avvenire d'Italia", facendo parte della redazione reggiana. Numerosi sono i suoi contributi sui quotidiani locali e su altri periodici, dove non solo si è occupato di attualità, ma ha anche ricostruito tradizioni locali e, soprattutto, de- > lineato interessanti profili biografici delle personalità legate a vario titolo al mondo cattolico. Camillo Rossi era nato il 7 giugno 1922 nel quartiere cittadino del "popol giost" e nello stesso anno, esattamente due mesi più tardi, veniva costituita l'Associazione Stampa Reggiana, che negli anni '60 sarebbe stata intitolata al suo primo presidente e mentore, Gino Bedeschi. Anche Rossi venne eletto alla guida del sodalizio negli anni '70, mantenendo con autorevolezza il compito affidatogli. Terminato il mandato, gli fu riconosciuto il fattivo contributo apportato all'Associazione e venne eletto all'unanimità presidente onorario, rimanendo legato alla dirigenza dell'istituzione anche in qualità di presidente del Collegio dei probiviri, massimo organo di garanzia e di giurisdizione statutaria. Non si possono concludere queste brevi note sul giornalista Camillo Rossi senza pensare alla moltitudine di amici che il 18 giugno anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 (*) Presidente Associazione Stampa Reggiana “Gino Bedeschi” Immagine al centro: Convento della Ghiara, 6 giugno 2008. Giovanni Paolo II e Camillo Rossi. Sotto: Maggio 2005, assemblea annuale dell'Assostampa reggiana. Da sinistra. Liviana Iotti, Camillo Rossi, Gino Badini e Mario Guidetti. Sotto. Il comm. Rossi consegna il premio di studio a Martina Elenia Zani Politica > segue dalla prima due ipotesi e solo Delrio sa quale alla fine potrebbe prevalere. Dovrebbe trovare una collocazione, con buon margine di certezza, Emanuela Caselli, ex presidente di Azione Cattolica, trascinata da una valanga di preferenze ai vertici della lista del sindaco. Anche troppo in alto, secondo alcuni, tanto che nella componendi Simone Russo te laica del Pd (in teoria maggioritaria ma, diciamo, un po' appannata) Ma è tutto l'asse della politica riecheggia qualche mugugno. Initaliana che sta letteralmente tra- somma acque già un po' agitate slando per proiettarsi su coordinate dopo i festeggiamenti per la ricone costellazioni politiche diverse. La ferma. Di sicuro già adesso sul Munisinistra o si ripensa o resta al palo. cipio pesa la responsabilità di essere Da parte loro i partiti che ancora non solo il centro propulsore di poindossano la falce e il martello della litiche di buongoverno, ma anche tradizione, con orgoglio e coerenza quello di fare da vetrina al centrosiche potrebbero apparire autolesio- nistra dopo un risultato che ha visto nistiche, hanno diverse cose da rim- alle amministrative il sindaco uscenproverarsi: in primis l'incredibile te essere riconfermato con 10 punti tendenza al trasformare la politica percentuali in meno. Non si può in estenuanti confronti personalisti- parlare di vittoria di Pirro; ma se non ci che, più che esibizioni di muscola- ci sarà un cambio di marcia, dicono rismo in salsa operaista, ormai ap- molti esponenti del partito, Delrio paiono lotte tra tra cinque anni galli senza pollaio. rischierà di passaResta poi da capire re alla storia come cosa sia la "classe emulo del leggendei lavoratori" nel dario re dell'Epiro, 2009, dopo che dele cui vittorie ricenni di allegro chiesero un prezconsumismo all'itazo così pesante da liana hanno lettetramutarsi in sconralmente sgretolato fitte. Per evitare la possibilità di penche le legittime sare ad azioni colaspirazioni del lettive su larga scacentrodestra a gola. Piuttosto, vernare la città dall'analisi del voto Graziano Delrio trovino una inedia livello nazionale si ta concretizzazionota come trionfi una nuova ideo- ne, Delrio sta progettando diverse logia, quella del pragmatismo che, mosse. Tre i temi principali che si se portata all'eccesso, disegna ironi- profilano all'orizzonte. Il primo è la camente un modello di governo sicurezza: non è un caso che il primo abbastanza utopico. E' quello del atto ufficiale da sindaco riconfermafare istantaneo, fatto di risposte to sia stato un'ordinanza contro ac"pronte" che però, è bene ricordar- cattonaggio e parcheggiatori abusilo, sono attese anch'esse al vaglio vi. E in cantiere c'è pure un analogo dell'applicazione concreta. Comun- provvedimento contro il triste dilaque sia, i cinque anni che attendono gare della prostituzione sulla via il sindaco Delrio si prevedono piut- Emilia verso Parma. Insomma, una tosto intensi. Il primo nodo da scio- svolta sempre più marcata dall'ormai gliere è quello della Giunta. Si è "storico" <tutte balle> riguardo ai parlato in precedenza dell'autosuffi- problemi della sicurezza, che aveva cienza del Pd in consiglio comunale. inchiodato Delrio ad uno dei suoi Il partito da solo ha la maggioranza, punti di consenso probabilmente più ma non per questo il governo citta- bassi. L'altro cardine dovrà essere dino sarà un monocolore, come quello della lotta alla crisi, per cui si paventato da alcuni all'interno dei sta progettando un apposito assesDemocratici. Ci sarà spazio, non sorato guidato presumibilmente da tanto, per gli alleati. E quindi vedre- un tecnico esperto in materia economo un assessore di Sinistra e Verdi e mica. E il terzo punto sarà quello del uno, forse il vicesindaco, targato ridisegnare l'offerta dei servizi pubItalia dei Valori, nonostante la per- blici. Non è un caso che quella del formance del partito di Di Pietro, è welfare sia una poltrona su cui giragiusto ricordarlo, non sia stata affat- no diversi nomi di possibili assessori: to esaltante. Forse troverà spazio si tratta di un ruolo chiave sia per la anche la componente socialista, nel quantità di fondi che muove, sia per solco di una tradizione che nel pas- la delicatezza della materia. La parosato vedeva il Partito Socialista tro- la d'ordine sarà, lo hanno detto vare forme di collaborazone con il Delrio e la Masini all'unisono, apervecchio Partito Comunista. I nomi tura al privato sociale. Probabile che sono ormai definiti, anche se al mo- per questa missione, il sindaco scelga mento di andare in stampa, per ogni un suo fedelissimo. poltrona in bilico ballano almeno LA FONDAZIONE MANODORI E LA CIRCOLARE CIAMPI Ad ogni rinnovo degli organi e non solo, esponenti politici, giornalisti e soggetti in cerca di pubblicità intervengono per dire che lo statuto della Manodori è sbagliato, autoreferenziale, poco rappresentativo, ecc.. Premesso che ogni critica è legittima e poiché non esistono Costituzioni perfette, figuriamoci gli statuti, il dubbio è che chi lo critica non l'abbia neppure letto e certamente non conosce la genesi della sua nascita. Occorre ricordare che prima della riforma, i consiglieri venivano nominati due ciascuno da Comune, Provincia, Camera di Commercio, Associazione regionale e na- Medici e degli Odontoiatri per la sanità. Il consiglio veniva completato da tre personalità cooptate che rappresentavano la scuola, specifiche conoscenze in uno dei campi di intervento e funzionali alle attività della Fondazione. La logica delle cooptazioni, che in altre fondazioni sono molto più numerose, è quella di avere un consiglio aperto al massimo verso le espressioni della società e non dominato dalla politica locale, il che trasformerebbe l'Ente in una municipalizzata. Improvvisati commentatori si chiedono cosa c'entrino il Cis e gli Albi dei Medici ed Odontoiatri. Il primo fu inserito a rappresentare la formazione, poiché all'epoca Reggio non aveva l'Università ed Ifoa apparteneva alla Camera di Commercio già ben presente, per la sanità era difficile individuare qualcuno più rappresentativo dell'Ordine, a cui sono iscritti quasi tremila tra medici ed odontoiatri, un Ordine che ogni tre anni rinnova i suoi organi attraverso un'elezione generale e le cui decisioni, compresa la nomina del rappresentante in Fondazione, vengono votate zionale delle Casse di Risparmio, mentre Presidente e vice erano designati direttamente dal ministro del Tesoro. Dopo la legge Amato, lo statuto ha subito diverse modifiche, la più importante delle quali è senza dubbio la nomina diretta da parte del Consiglio Generale di presidente e vice, nel '94 lo scrivente fu il primo presidente ad essere eletto dal CG e non nominato dal ministro. Per non annoiare il lettore parlando delle diverse elaborazioni che si sono succedute, esamineremo l'ultima stesura, figlia del decreto attuativo dell'allora ministro del Tesoro Ciampi, il quale suggeriva che gli enti locali e territoriali non fossero in maggioranza e fossero rappresentati i principali campi di intervento, nonché personalità di spicco del territorio. Prevedeva inoltre la divisione tra Cda, organo amministrativo e Consiglio generale, una sorta di assemblea, dove prima esisteva solo il Cda. E' utile ricordare che lo statuto della Manodori fu tra i primi ad essere approvato e fece da guida non solo a quelli di piccole fondazioni come la nostra, ma anche alle grandi. Esso prevedeva un Consiglio Generale di 13 componenti, per evitare che Comune, Provincia e Camera di Commercio, pur mantenendo due designazioni ciascuno, avessero la maggioranza assoluta, prevedeva un rappresentante per ogni campo di intervento: il volontariato, la Curia per i beni artistici, il Cis per la formazione e gli Albi dei da un consiglio di venti persone. Per Comune, Provincia e Curia i nomi vengono indicati direttamente da Sindaco, Presidente e Vescovo e per l'Ente Camerale da un esecutivo di nove membri. Se poi si ritiene che i medici siano una componente non primaria del Sistema sanitario nazionale è un'altra questione. Personalmente sorridevo quando, per screditarmi, venivo definito dentista, una professione nobile, che richiede laurea ed esame di Stato, che non vive di prebende pubbliche, anzi è esposta alla concorrenza, cosa che non si può dire né di tutti i politici, né di tutti i giornalisti. Pure il sindacato rivendica un posto nel consiglio, anche se la sua attività non appartiene ai campi di intervento, la risposta è semplice: il sindacato è presente negli organi dell'Ente Camerale e da lì semmai deve pervenire la sua designazione. Vi è poi il problema delle rose di candidature, anch'esse furono suggerite dalla circolare Ciampi, come elemento di tutela al debutto dei nuovi statuti, oggi possono essere abolite, anche se voglio ricordare che tutti i consigli, compreso l'ultimo, hanno rispettato alla lettera le indicazioni dei designanti. Se si esce dal capitolo delle designazioni, non si può non riconoscere che lo statuto ha dato sempre risposta a tutte le situazioni, anche le più complesse e pertanto necessita al massimo di piccoli aggiustamenti. di Dario Caselli STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 5 NUOVA ALUPRES s.r.l. VIA MASACCIO, 1 0 -42100 REGGIO EMILIA - Tel. 0522 /517760 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Turismo > DOVE ANDARE IN VACANZA PER CHI RIMANE IN CITTA’ Le bellezze del nostro territorio offrono tante opportunita’ per chi ama la natura, lo sport, i sapori e la cultura. Ecco una serie di proposte. di Donatella Dall’Argine Vacanze estive 2009 per i reggiani? In pole position quelle rigeneranti e non troppo lontano da casa, tra natura e cultura, sapori genuini e spunti inusuali, avventura e tranquillità, dinamismo, relax e attività sportiva: orienteering, trekking, torrentismo, tiro con l'arco, mountain bike, gite a cavallo, escursioni al chiar di luna, safari notturni…e chi più ne ha più ne metta, il benessere è assicurato, c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'Appennino Reggiano, dopo la magica stagione invernale, anche in estate, quindi, sarà protagonista con tanti eventi e proposte su misura, per tutti i gusti ed esigenze, dalla Pietra di Bismantova al Cerreto, dal Cusna ai sentieri delle Terre Matildiche, da Cervarezza, cuore del Parco Nazionale Tosco-Emiliano al Ventasso e alla valle del Dolo. Innovazione e tradizione sono le parole d'ordine, proposte turistiche sempre nuove ed emozionanti il risultato. Storia, cultura, cordialità e tanto da vivere e scoprire. Il nostro territorio si presenta al turista esploratore come uno scrigno di tesori, frutto dell'ambiente, del lavoro e della salvaguardia dell'uomo che fin dall'antichità ha vissuto, lavorato e tutelato questi luoghi, dalle caratteristiche uniche e originali,considerati tra i più belli dell'Appennino settentrionale. STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 7 > Turismo Gli sportivi hanno l'occasione di cimentarsi con l'arrampicata in roccia o scendere in canoa tra le rapide dei torrenti, oppure pedalare, cavalcare e programmare escursioni nel verde mezza di sella. Questo territorio è caratterizzato da verdi altopiani con boschi e coltivi alternati a piccole dorsali collinari, borghi sparsi e pievi isolate. Tanti anche i maneggi per gli appassionati di turismo equestre, possibilità di fare lunghe passeggiate a cavallo fra boschi, corsi d'acqua, incontaminati paesaggi e borghi medievali, percorsi più o meno lunghi e difficoltosi, famoso il "Mathilde Horse Trails", diviso in cinque tappe da sei ore giornaliere, tre ore la mattina e tre il pomeriggio. L'Appennino reggiano è straordinariamente ricco di strutture ricettive di ogni tipo. Numerosi rifugi nell'area del Monte Cusna, dell'Alpe di Succiso e dei Laghi Cerretani formano una rete in grado di consentire trekking ed escursioni alla stregua delle alte vie dolomitiche o alpine. Nella Valle del Dolo, a pochi chilometri da Civago, è molto gettonato il rifugio San Leonardo, l'ultimo in ordine di tempo ad essere operativo in Valle, dopo i rifugi "storici" Battisti funzionante da più di ottant'anni, e Segheria, la cui attività risale agli anni Settanta. Nessuna concorrenza tra i tre, anzi l'idea dei gestori è quella di creare una La Pietra di Bismantova è palestra per arrampicata estrema e panorama da immortalare per gli appassionati di fotografia. Arrampicatori e sassisti arrivano quotidianamente da luoghi diversi per sfidare le sue pareti strapiombanti. Per chi ama la canoa Vetto d'Enza è una delle tappe per scendere lungo la valle dell'Enza. Il fiume è l'ideale per fare scuola e imparare le tecniche di base, ma anche adatto a fare slalom, per la presenza di lunghi tratti con massoni disposti alla rinfusa, lingue ben distinte ed identificabili dalla barca. In Appennino gli appassionati di mountain bike trovano percorsi affascinanti e divertenti, di lunghezze e difficoltà variabili, ma sempre immersi in paesaggi suggestivi. Il territorio di Casina è tra i più frequentati dai bikers, considerato il punto di partenza di un'escursione di media difficoltà, per un totale di 29 km e 4 ore e vera e propria rete finalizzata alla promozione del territorio. Gli ingredienti ci sono proprio tutti per una vacanza a 360 gradi. CAMMINANDO SUL SENTIERO DI MATILDE L'intero sentiero misura circa ottanta chilometri, tecnicamente elementari, che si snodano per lo più lungo mulattiere, carraie, strade bianche e sentieri. Dalla pianura si accede sino al crinale appenninico, allo spartiacque tra il Tirreno e l'Adriatico. L'itinerario conduce da Vico di Ciano d'Enza sino a San Pellegrino in Alpe ed è suddiviso in sette tappe, anche se un valente camminatore può impiegare tre o quattro giorni per concluderlo. Gli spunti di interesse sono di vario tipo: storico, archietttonico e naturalistico. Il sentiero è interamente tabellato e segnato anche con i caratteristici segni rosso-bianchi di vernice. Una segnaletica verticale indica la meta ravvicinata, quella intermedia e quella di tappa, come detta lo standard internazionale del CAI. Le sette tappe sono: 1) da Ciano d'Enza al Castello di Canossa e Cerredolo dei Coppi 2) da Cerredolo dei Coppi a Casina 3) da Casina a Carpineti 4) dal castello delle Carpinete a Toano 5) da Toano a Quara 6) da Quara al ponte di Cadignano e Fontanaluccia/Gazzano 7) da Gazzano a San Pellegrino in Alpe Viale Umberto I° 14/A-B REGGIO EMILIA Tel. 0522 283599 8 SALDI STAMPA REGGIANA > sc fino al anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 50% Turismo > A CAVALLO TRA L’ENZA E IL SECCHIA L 'itinerario, lungo circa 100 km, collega tra loro centri ippici e aziende agrituristiche attrezzati per accogliere e rifocillare il turista ed il suo cavallo. Tutti possono seguire agevolmente l'Ippovia che è completamente segnalata da tabelle in legno lungo il percorso e negli incroci principali. L'ippovia collega il crinale del Parco Nazionale, la pietra di Bimantova e i castelli matildici. Tappe: 1) Compiano - Val Tassobbio 2) Val Tassobbio - Ginepreto 3) Ginepreto - Montemiscoso 4) Montemiscoso - Succiso 5) Succiso - Passo di Lagastrello L'Ippovia inizia in località Compiano(Canossa), immediatamente prima del ponte sul Tassobbio, lungo la SS 513 da Parma a Castelnovo nè Monti. Si risale il torrente, incontrando alcuni mulini, fino a raggiungere la confluenza con il Rio Maillo. Di qui in breve si raggiunge per carraia l'azienda agrituristica "La Collina dei Cavalli". In 20 minuti percorrendo una sterrata si raggiunge il primo punto tappa, il Centro di turismo "Il Rifugio" sede dell'Associazione Montana Ambiente e Turismo Equestre. Costeggiando il Rio Maillo, si raggiunge Mulino Ferrari e di qui si risale il bosco fino a raggiungere Castelnovo nè Monti. Superato il centro cittadino ci si porta a nord della Pietra di Bismantova incrociando il "Sentiero Spallanzani" che conduce a Ginepreto dove si trova l'azienda agrituristica "Il Ginepro". Da Bismantova seguendo in IN BICI NEL PARCO NAZIONALE direzione nord il "Sentiero Spallanzani" ci si può collegare con il Castello delle Carpineti, da dove transita il "Sentiero Matilde" che collega con Sarzano, Canossa ed anche con Toano, Civago e la Val Dolo. Da Ginepreto una carraia porta a Bondolo, per poi scendere nella valle del Dorgola e risalire fino alla località Costa de Grassi. Di qui sempre su carraia si raggiunge Frassinedolo e poi Cervarezza. Attraversato il centro storico si raggiungono le soprastanti Fonti di Santa Lucia, per poi imboccare una carraia che aggirando il Monte Campestrino conduce nella vallata del Rio Rumoroso. Passando a sinistra del monte Volparino si prosegue fino a Montemiscoso. Seguendo la ghiaiata chiamata "La Bandita" si raggiunge Pratizzano. Si prosegue su panoramiche praterie costeggiando il monte Sparavara, fino a raggiungere il Passo della Scalucchia. Da qui l'Ippovia rientra in Val d'Enza costeggiando il monte Ledo, fino ad arrivare a Succiso Nuovo. Dalla chiesa in località Varvilla, s'imbocca il sentiero CAI 653 fino a raggiungere il torrente Liocca. Si prosegue su sentiero fino sotto il monte Fugacciaro tenendo sulla sinistra il monte acuto. Dopo alcuni chilometri di percorso su sentieri difficoltosi si raggiunge l'ampia radura denominata "Quattro Fagge". Da qui per carraia (CAI 659), si costeggia il Lago Paduli e si raggiunge il sentiero di crinale "00" in prossimità del Passo del Lagastrello (1200 mt). Raggiungendo la vicina località di Prato Spilla ci si può raccordare con l'Ippovia dell'Appennino Parmense, oppure rientrare a Compiano attraverso un percorso alternativo che taglia le colline tra Val Parma ed Enza. D uro itinerario nel cuore dell'Appennino Reggiano, vicino ai confini con il Modenese e la Toscana. Alcune delle zone dell'itinerario sono parte del Parco del Parco Nazionale Tosco-Emiliano, un parco che si sviluppa sul crinale dell'Appennino Reggiano per circa 23.400 ettari. Da Castelnuovo ne' Monti (metri 700), paese sede turistica e ricco di tracce di un passato glorioso, si parte in saliscendi verso Ramiseto (km 16), per giungere a Ramiseto poi si sale di duecento metri prima di scendere di altri duecento metri. Cominciano sette chilometri verso Lago Calamone che si trova a quota 1400 metri. La discesa è dapprima ripida poi più controllata verso Vallisnera e Collagna (km 36, metri 870). Proprio a Collagna incomincia la nuova, ed ultima salita, che porta a Cerreto Laghi, due chilometri oltre il Passo del Cerreto, km 50, metri 1350. Da quì si rientra a Castelnuovo ne' Monti in 32 km, di cui la seconda metà è in saliscendi. Chi lo desidera può invece proseguire lungo un itinerario più lungo ma molto panoramico: ridiscesi a Collagna (km 13, metri 800) invece che proseguire verso Castel- nuovo ne' Monti si può girare a destra e andare in salita lieve verso Ligonchio (km 25, metri 910) e poi Febbio (km 36), paese oltre il quale seguono quattordici chilometri di saliscendi sino a Civago (km 50, metri 1000). A Civago si scende, lungo la valle del Secchiello, verso Cervarolo (km 3), Asta (km 9) e poi Villa Minozzo, salitella sino a Sologno (km 30) e nuova discesa sino al fiume Secchia (km 35, metri 750). E' il momento di affrontare il falsopiano finale che riporta a Castelnuovo ne' Monti, km 50 e metri 800. Interessante lungo questo tratto finale il grande tavolato che si innalza sino a 1047 metri di quota, la Pietra di Bismantova, citata anche da Dante nella Divina Commedia. CERWOOD : IL PRIMO PARCO AVVENTURA NATO IN REGIONE. UN VERO E PROPRIO CENTRO VACANZE C erwood è il primo parco avventura acrobatico forestale nato in regione e uno dei primi in Italia. Situato a Cervarezza Terme, nel cuore del Parco Nazionale Alto Appennino Tosco-Emiliano è a prova del turista più esigente e curioso e in estate rappresenta una meta di tante famiglie reggiane. Non offre solo percorsi acrobatici tra gli alberi, ma è un vero e proprio centro-vacanze, dispone di percorsi natura, noleggio mountain bike, campi da volley, bar e ristoro, aree attrezzate per pic-nic, atelier creativo e pista minikart. Tra ponti nepalesi, passerelle, corde tirolesi e salti sono disponibili sei percorsi di diverso livello, con oltre 30 stazioni nelle quali mettere alla prova le proprie abilità ed equilibrio. STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 9 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Spettacoli > ECCO GLI SPETTACOLI CHE OFFRE “RESTATE” Sono circa trecento le proposte della rassegna estiva del Comune. Non mancano ospiti di prestigio e giovani emergenti di assoluto valore. In programma tre concerti in Piazza Prampolini di Paolo Borgognone La crisi economica si fa sentire, e finisce inevitabilmente per riflettersi anche sulle attività culturali e di spettacolo. Così anche il tradizionale cartellone estivo di Reggio Emilia, "Restate", ha dovuto fare i conti con il bilancio e ridurre l'offerta, che lo scorso anno aveva toccato l'apice di 500 eventi in tutta la città. Sono comunque circa 300 gli appuntamenti previsti, che toccano tutte le forme di spettacolo: concerti, danza, opera, jazz, cinema, musica popolare e molto altro. Vero clou di Restate 2009 è la IV edizione del festival di musica e cinema Ost - Original. Quest'anno sono tre i tradizionali grandi concerti in piazza Prampolini. Apre il 10 luglio una "prima" internazionale. Andrea Griminelli renderà omaggio a Nino Rota nel trentesimo anniversario della scomparsa del grande musicista, "principe" riconosciuto delle colonne sonore del nostro cinema. Di tutt'altro segno la seconda serata che vede in programma sabato 18 luglio La Notte della Paura: un oscuro viaggio dentro il "castello dell'orrore" del cinema di Dario Argento. Protagonista musicale non poteva essere altri che Claudio Simonetti: il leader e fondatore di quei Goblin che hanno segnato non solo la cinematografia dell'indiscusso maestro della paura, ma tutta una stagione del progressive rock all'italiana. Il 25 luglio OST ospita invece quello che è ormai consi- derato l'enfant prodige del jazz internazionale, Francesco Cafiso. Sul fronte della musica continua anche PjazzaFontanesi, rassegna jazz di altissima qualità e con artisti di fama internazionale, realizzata nell'ambito di Mundus. Ad aprire la rassegna domenica 2 agosto nell'omonima piazza è Angela Baraldi. Giovedì 6 agosto Gilda Giuliani e Alessandro Olori propongono, nella più "parigina" delle piazze reggiane, un concerto ispirato alla canzone francese. Domenica 9 agosto si continua con i Groundfloor, gruppo proveniente da Reykjavik (Islanda) che sta realizzando un tour di grande successo sia in Islanda che in Austria. Infine si festeggia il ferragosto con i TuboLibre, la cui peculiarità sta nel suono che scaturisce dalle differenti e atipiche combinazioni strumentali: tubachitarra elettrica e percussionitrombone. Altro momento significativo interamente dedicato alla musica è quello di Bozzetti Lirici - L'opera per la città. La formula prevede l'esecuzione di celebri opere in segue a pagina 12 Arnoldo Foa STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 11 > Spettacoli segue da pagina 11 Accadde Domani dal 22 al 28 giugno, a cura dell'Ufficio Cinema, con la quale vengono presentati i giovani autori della nostra cinematografia che si sono particolarmente distinti, ma che non hanno trovato l'opportuna distribuzione nelle sale cinematografiche. Le proiezioni sono seguite dagli incontri con i registi e c'è già molta attesa per l'eccezionale appuntamento con Mario Monicelli. Infine di nuovo All that musical, il ciclo in Piazza Prampolini dedicato alla musica e alle colonne sonore dei film che torna anche quest'anno a partire da venerdì 26 giugno a cadenza settimanale fino al 14 agosto. un allestimento essenziale e con una regia tradizionale ed innovativa al tempo stesso. I protagonisti sono giovani cantanti di buona esperienza internazionale ed attori professionisti ai quali vengono affidati i testi originali scritti da Isabella Trovato. La musica è affidata a un ensemble formato dal maestro concertatore al pianoforte Matteo Cavicchini, dall'arpista Carla They e dal percussionista Roldano Innocente. Si parte il 2 luglio a Palazzo Levi Terrachini con L'elisir d'amore di Donizetti e si termina il 30 luglio nel Chiostro dei Marmi Romani dei Musei Civici con il Rigoletto di Verdi. Ritorna anche Periferica - Suggestioni per un'arte del vivere. Domenica 28 giugno al parco le caprette si svolgerà il festival campestre di fumetto e illustrazione. Per tutta la giornata, più di venti disegnatori professionisti realizzeranno disegni per il pubblico. Al Mauriziano poi si festeggia nell'ambito della Biennale del Paesaggio l'apertura del PAB Parco Culturale Ariosto Boiardo con la rassegna Quante storie! dedicata alle atmosfere dei poemi cavallereschi: il 1 luglio Il senno e la follia. Letture dall'Orlando Furioso con l'eccezionale partecipazione di Arnoldo Foà; l' 8 luglio Operazioni speciali al tempo della cavalleria, con lo scrittore israeliano Yuval Noah Larari; il 15 luglio Rincorrendo Orlando con il Teatro dell'Orsa; il 22 luglio Kohlhaas. Centrale per l'estate reggiana anche la proposta cinematografica: all'Arena Estiva Stalloni, dal 4 giugno al 3 settembre, film tutte le sere e sempre nello stesso luogo la pluridecennale rassegna STAMPA REGGIANA Andrea Griminelli Mario Monicelli > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Carla They Gilda Giuliani Ai Giardini pubblici, invece, continua L'importante è partecipare, manifestazione sportiva serale che ha riscosso grandissimo successo lo scorso anno e si affianca al tradizionale cartellone culturale di Restate. Dal 29 giugno al 31 luglio sono in programma tornei di basket e calcetto, iniziative di intrattenimento quali esibizioni di società sportive (danza, judo, ginnastica), ballo etnico, balli latini, ballo liscio, spettacolo dialettale, animazione e giochi per i più piccoli. Per i bambini ai Giardini pubblici dall'8 al 22 luglio il teatro di figura è protagonista con la prima edizione della rassegna Le belle figure, nuovo appuntamento dell'estate reggiana dedicato alle famiglie, promosso dall'Assessorato alla Cultura e curato da Associazione Culturale 5T. Al Parco Cervi dall'8 giugno al 3 luglio, dal lunedì al venerdì pomeriggio, si svolgono invece le attività della ludoteca all'aperto L'isola che non c'è. Il tradizionale Stage Internazionale di Commedia Spettacoli > Francesco Cafisio dell'Arte, che vede la partecipazione di attori provenienti da tutto il mondo, celebra quest'anno la sua XXV edizione. Si tratta di un risultato molto importante, che conferma la validità della proposta sviluppata negli anni da Antonio Fava e Dina Buccino. Numerosi gli appuntamenti in programma: al Centro Sociale Buco Magico il 24 luglio si svolge la Serata finale del Corso sulla costruzione della maschera; al Teatro Zavattini - Cavallerizza Matteo Cavicchini vanno in scena il 30 luglio L'amante militare di Carlo Goldoni in collaborazione con il gruppo Ma.Mi.Mo, il 31 luglio La commedia nel mondo digitale e Appello per la Commedia dell'Arte Patrimonio Immateriale dell'Umanità, il 6 agosto Faccia di bronzo, il 7 agosto Storie d'amore e di finestre, il 14 agosto The great oneman commedia epic con Matthew Wilson. Il 27, 28, 29, 30 luglio ed il 3,4,5,6,10,11,12,13 agosto sempre Angela Baraldi al Teatro Zavattini - Cavallerizza si tengono i Canovacci aperti al pubblico; il 20 agosto si svolge, infine, la serata finale degli allievi dello Stage. Tornano anche dal 14 al 30 luglio le serate dei Caffè letterari nelle più note caffetterie, birrerie e osterie della città. Il 15 luglio in Piazza Prampolini c'è invece 42100 Reggio Emilia Music Day, grande serata che vede protagonisti i musicisti reggiani. Gli atelier teatrali, musicali, multimedia- li e visivi dell'Officina delle Arti dal 23 giugno al 13 settembre animano le serate della Reggia di Rivalta. Molte altre le iniziative che arricchiscono la policroma tavolozza di questa estate 2009, sono: la XVI edizione di Museo Sotto le Stelle dal 15 al 25 luglio al Museo Cervi, il Campionato Italiano Motoscafi da velocità radiocomandati (12 luglio, Vasca di Corbelli di Rivalta), Non toccate i fili - Aperitivo in Arte - Rassegna di STAMPA REGGIANA > eventi eccentrici (3-24 luglio, Circolo La Centrale), il IX Festival Tricolore della Canzone Italiana dei Bambini, (27 agosto, Piazza Casotti), il XIII Festival Tricolore della Canzone Italiana degli Adulti (28 e 29 agosto, Piazza Prampolini), Miss Immigrata d'Italia (30 agosto, Piazza Trampolini), il 33° Trofeo di Bocce "Eaco Catelli" (14 agosto, Centro Sociale Bocciofila Tricolore). anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 13 > Personaggi DA MEZZO SECOLO A CACCIA DI DIVI VIA Nello straordinario archivio dello scrittore-collezionista Aldo Lugli anche gli autografi dei più celebri personaggi famosi d’oltre oceano. Una villa trasformata in museo storico menti personali della loro arte e vita; che sognavano milioni di spettatori al mondo. La villa di Aldo, da anni è testimonianza di mezzo secolo di caccia. E' un museo storico. Mezzo secolo di viaggi da Rio Saliceto a Hollywood. Mezzo secolo di vita di un artista, scrittore, cantante, attore, invaso da una passione da romanzo. Discreta e poco conosciuta. di Sergio Masini In questi giorni, davanti ad una graziosa villa di Rio Saliceto si ferma un automezzo della Cineteca di Bologna. Effettua, per la seconda o terza volta, un carico prezioso di libri, manifesti, locandine, foto, autografi e altri materiali riguardanti il cinema e in particolare i divi dell'ultimo mezzo secolo. Nei Comuni di Rio e Campagnola esistono già donazioni simili organizzate in Mostra Internazionale Arte Cinematografica (M.I.A.C.). Tutto fa parte della rara e favolosa collezione di Aldo Lugli (Via della Libertà 17, Rio Saliceto, RE, 0522/699208), che per tutta la vita, in Europa e in America, ha fatto il "cacciatore" di divi del cinema, per conoscerli, intervistarli e ottenerne foto con autografi, notizie e docu- 14 STAMPA REGGIANA mano. A rivedere dopo mezzo secolo Aldo Lugli, mio compagno di classe e vicino di banco è stato come rivedere il film di grande parte della nostra adolescenza e giovinezza. Dentro a quella visione la vita di Aldo mi appare fantasti- Ma è meglio cominciare, come è regola, dal principio e, in questo caso, dal mio vissuto "personale". Dopo decenni di lontananza e silenzi, quest'anno noi studenti dell'Istituto Superiore Magistrale "Garibaldi" degli anni 1939/42 abbiamo cominciato a cercarci, per metterci insieme "da grandi" (80 enni), per ricordarci "come eravamo allora" e sapere "come siamo messi oggi". La ricerca e i contatti ci riempirono di grande tristezza, su 30 compagni di classe ne sopravvivono oggi meno della metà; ma anche di grande gioia per gli emozionanti abbracci, negli incontri reciproci, con tante foto-ricordo in > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 ca. Aldino (così per tutti noi, affettuosamente) era uno "speciale" e anche "originale" (assieme a Galloni, l'unico che fumava e andava a ballare). Alto, magro, biondo con l'onda alla Elvis, dal portamento e dagli abiti eleganti, sembrava già lui un divo, che sapeva già tutto di Hollywood, di Fred Astaire e Ginger Roger e del tip-tap che ballava benissimo, negli intervalli, con Oscar Violi, sussurrando le musiche del jazz alla moda. Ed era già in pole position per cantare "il ritmo" Personaggi > AGGIANDO DA RIO SALICETO A HOLLIWOOD in una band (La Pattuglia Gaia, di Novellara)e recitare e cantare in compagnia di giovani attori, in riviste universitarie, musicali. Erano gli anni di Rabagliati, Otto, Bonino, Trio Lescano. Poco dopo la fine delle magistrali (1942) si esibì nei teatri della Provincia di Reggio e dell'Emilia con la compagnia di Romolo Valli (allora Mimmolo) e Delia Scala (allora Odette Bedogni), quattordicenne, allora "sfollata" a Campagnola. La rivista titolava "Follie di Dicembre": Mimmolo protagonista e regista, Delia ballerina, Aldino cantante, più 8 gazzelle 8. Tutto a favore dell'ECA. Il biglietto di ingresso lire 8, "valido anche come lasciapassare nelle ore di coprifuoco". Successi strabi- lianti ovunque. Poi Aldino andò ad insegnare in montagna. Per tutta la guerra ebbe momento difficili, rischi di morte, per bombardamenti e traslochi forzati di abitazione. Anche a Reggio, in Via Veneri (o del Zappello), dove abitavamo anch'io e Loris Malaguzzi. E lutti e persecuzioni. Perché lui, Aldino pacifista e fuori dalla politica, ave- va il padre fascista della "prima ora", da sempre Segretario del Fascio di Rio Saliceto e da sempre ricercato dai partigiani, salvato poi dagli Americani dopo la prigione, il campo di concentramento a Coltano e latitanze pericolose. Aldino fu perseguitato dal soprannome "il figlio del fascista". Per fortuna Aldino era accompagnato e soste- STAMPA REGGIANA > nuto dai suoi "sogni", come quello del cinema, in particolare del film Via col Vento e dell'attrice Greta Garbo, che raccontiamo qui, per dare un'idea delle "passioni" (da patire) di Aldino, che oggi sembrano uscite dalle pagine di un romanzo (e così, lui, le ha raccontare, in libri scritti con la semplicità dei segue a pagina 17 anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 15 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Personaggi > segue da pagina 15 fatti e con l'amore del collezionista) di episodi straordinari di vita. Con emozioni psichiche eccezionali. <<Da ragazzino, in estate, mi racconta, nel suo salotto - galleria, lessi il romanzo Via col Vento. Fu subito un amore devastante per i protagonisti: Rossella, Rett, Melania ed Asley. Per anni, giorno e notte, vivevano nella mia emozionabile sensibilità visionaria. A Hollywood, durante la guerra, fu girato il film del romanzo. In Italia arrivò anni dopo. Ho aspettato maniacalmente per dieci anni. In guerra, in pericolo, mi rivolgevo a Dio perché mi salvasse. Pensavo anche quello che ora può sembrare assurdo: Non farmi morire, Signore, perché possa vedere Via col Vento. Lo vidi. Quando apparve Rossella le gambe cominciarono a tremarmi e piansi e piansi per tutto il film. Per la strepitosa storia e per la mia inimmaginabile attesa.>> E intanto Aldino viaggiava, spinto dalla passione del collezionista. Frequentava sempre le mostre del cinema: Venezia, Torino, Roma, Cannes e anche luoghi speciali, come Viareggio (La Bussola) e lo studio della pittrice Novella Parigini, a Roma, via Margutta. Ma si spinse anche a Parigi e soprattutto in America, centro mondiale delle produzioni cinematografiche: New York, Los Angeles, S. Francisco, Chicago, Las Vegas e finalmente anche Hollywood. Tutto è descritto in uno stupendo resoconto su un suo libro ad hoc: "Uno psicopatico a Hollywood". Cercava soprattutto Greta Garbo, allora diva mondiale. Racconta Aldino: <<In hotel, a New York, apprendo che Greta era in un appartamento di un palazzo a noi vicino. La misteriosa e affascinante si negava a tutti. Ma io l'aspettai a lungo, come un segugio, un investigatore da film. E venne il giorno. La vidi a due passi da me, con la segretaria. Tentai di avvicinarla ma con un cenno della mano, la segretaria mi disse "no" e mi fece capire che rimandava al giorno dopo. E fui puntuale, in un grande bar, per vederla a lungo, mentre la segretaria mi consegnava la foto con autografo (una rarità, che ora conservo in banca, per il suo valore). Lei era sola, schiva, come se negasse il mondo. Un vestito mascolino, un largo cappello, i tacchi bassi e i grandi occhiali nasconditori. Non mi degnò di uno sguardo. Ma il sogno continua in me, per la innarrivabile Greta." Un bel colpo Aldino collezionista lo fece anche alla Bussola, a Viareggio, dove cantava Mina, ancora ragazzina, ma già preferita da lui: <<Firmò la sua foto col suo nome d'arte di allora, Baby Gate. Una rarità, anche questa, di grande valore.>> A Roma Aldo Lugli, collezionista di incontri ad alto livello, con tanto di foto e firme racconta a me, nel suo salotto dai divani e poltrone di pelle antica: <<Per Natale e Pasqua partiamo io e un mio amico imprenditore di moda. Dieci giorni in hotel e a casa di Novella Parigini, famosa pittrice, con un "salotto d'incontro" dove passavano i meglio della "dolce vita romana". Serate favolose con celebrità americane, francesi, italiane. Capucine, Martinelli, Eva Aulin, Clift, Lancaster, Brando, Fellini e tante "stelline" (poi famose) come nella notte di S. Lorenzo.>> A Venezia, alla Mostra, con tanti altri attori, incontra Marcello Mastroianni: "Ma come, alla tua età giri per autografi come un ragazzino?." "Sono scrittore e giornalista!". "Oh, oh! Va bene, va bene!". E mi allunga una foto grande con importante autografo. Era invecchiato, un occhio gonfio e palpebra chiusa. A Venezia, per la mostra, Lugli conosce anche Assia Noris, Amedeo Nazzari, Rossano Brazzi. Alida Valli è ricordata da Aldino con tanta emozione. <<L'ho conosciuta adolescente, ha lavorato tanto, in cinema e teatro, mi rilasciava sempre dediche affettuose, anche perché aveva visto le mie collezioni a Bologna e Reggio. L'ho rivista poi, vecchia e malata, quasi cieca, viveva con la pensione Bacchelli, per gli attori poveri. Non mi conosceva più. Chi sei? Io la salutai con un forte abbraccio.>> A Roma Aldino ebbe anche incontri (e cattura di foto, autografi e notizie) con Gregory Peck (stava girando "Vacanze Romane") e Anna Magnani. Diventò amico di Fellini che abitava a due passi dal- la Parigini, anni 50, brindisi di champagne in via Margutta. Cenò a Trastevere con Ruggeri, Alida Valli, Romolo Valli e Tognazzi. A Carpi suo paese di nascita incontrò Ernest Borgnine (di 85 anni, premio Oscar per il film Marty); giallo, denti radi, firma foto e autografo e poi si alza scontroso: "Basta firme, basta!". La Silvana Mangano la conosce all'hotel Excelsior di Venezia. In un angolo del salone, la signora De Laurentis, si volta, fissa Aldino negli occhi, ferma come una statua, domanda "giornalista?" Io allungo la biro, lei firma stanca. Con occhi bellissimi, scuri, profondi, labbra carnose, viso pallido. Bellissima anche se frigida. In hotel i giovani camerieri aggiunsero: "Anche in amore” sorridendo maliziosi, alludendo forse al buco della serratura. In America Lugli ha incontrato quasi tutti i divi. Quelli coi nomi incisi sul marciapiede del Corso Principale di Hollywood. <<Quando lo vidi, quel marciapiede così scolpito con gli autografi dei "miei grandi" mi chinai, appoggiai le mani sulle impronte scavate e non riuscivo a staccarmi da loro. Come non ho resistito a farmi fotografare tra le due torri, che poi furono abbattute dai soldati di Bin Laden, terrorista mondiale. Ho messo il mio autografo su quella foto.>> Ma noi, qui, non possiamo continuare. Gli esempi riportati danno l'idea vera della vita di Aldo Lugli, il nostro Aldino, scrittore, collezionista (vedi elenco di tanti suoi altri incontri e autografi) nella sua Rio Saliceto, con la sua bella moglie Rolanda, tanto gentile quanto appassionata e orgogliosa della storia del suo Aldino. Non sbuffa neanche. Come me pensa affettuosamente: "Grande Aldino!" Sa che ha conosciuto anche Rita Hayworth e Marylin Monroe e Brigitte Bardot. Ma non fu mai gelosa. Si amano ancora, come ragazzini. Aldino ogni tanto rivede per l'ennesima volta Via col Vento, anche in inglese. E si commuove ancora. Dalle pareti della villa, centinaia di foto e firme famose sorridono amichevolmente. GLI ARTISTI CHE HO INCONTRATO GIRANDO IL MONDO Cominciamo dagli attori americani che ho visto a Las Vegas, S. Francisco, New York, Los Angeles. Per prime la Garbo e Marilyn che sono le mie attrici preferite e mi hanno regalato i loro autografi, oltre a Fred e Ginger che sono i ballerini che ho sempre ammirato. Ho visto anche Marlon Brando in America e in Italia Elvis Presley, a Las Vegas Jane Russel, a Los Angeles Errol Flynn. Premetto che le foto degli attori dovrebbero sempre essere stampate senza autografo perché i collezionisti cercano di imitare le firme e le spacciano per autentiche. Infatti a una mia richiesta di una di un Papa dei primi dei novecento un mio amico collezionista mi rispose che un collezionista non presta mai un suo autografo, di sua proprietà, per non svalutare la firma sul mercato. Posseggo le foto autografate di Alida Valli, Claudia Cardinale, Clara Calamai, Doris Durante, Silvana Pampanini e di altre decine di attrici che non starò qui ad elencare. La prima, la Valli l'ho frequentata fin da ragazzina quando girava uno dei suoi primi film a Roma e poi l'ho seguita - come amico - nella sua carriera cine- matografica e teatrale. Molte di loro si sono "ritirate" come la Rossi Drago e la Monica Vitti. Altre sono morte come la Delia Scala, la Valli, la Maria Denis. Degli attori ho frequentato STAMPA REGGIANA > Massimo Girotti fin dal suo primo film "La corona di ferro" e pure lui nella sua lunga carriera teatrale. Conobbi a Venezia Valenti e la Ferida uccisi nella bufera della guerra. Inoltre Amedeo Nazzari, Roberto Villa, "anche loro deceduti" e il più bello di tutti, Massimo Serato che giovanissimo interpretò "Piccolo mondo antico" con la Valli. Non voglio dimenticare le attrici degli anni trenta come la Borboni, la Merlini, la Galli che furono celebri in teatro e nel cinema. Tutti questi attori e molti altri sono in un mio libro con le loro belle foto d'epoca. Non frequento più gli attori, né le mostre del cinema né faccio lunghi viaggi. La vita è cambiata. Casa e Casa. Scrivo per passarmi il tempo. Guardo le belle foto degli attori che mi ricordano la mia giovinezza, i miei viaggi e i momenti di gioia che forse non torneranno, penso, più. Aldo Lugli anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 17 Diagnosi scocca computerizzata Disbrigo pratiche assicurative e assistenza legale Auto sostitutiva gratuita AUTORIZZATO TOYOTA SPECIALIZZATO Scotchtint™ 42100 Reggio Emilia - Via U. 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"Il Grand Tour di un reggiano" è stato presentato nella chiesa di San Filippo Neri in via San Filippo a Reggio Emilia da Massimo Mussini, vicepresidente Fondazione Manodori, e Alberto Manodori Sagredo. È un reportage di foto scattate o raccolte nei Paesi attraversati, che ci riportano cronaca e suggestione di un'epoca affascinante e complessa che ha dato origine a scoperte, simboli, abitudini ancora presenti nella nostra contemporaneità. Cambia l'orizzonte e la tecnica si evolve. Restano l'interesse per civiltà che si sono sviluppate ad altre latitudini e la curiosità per ciò che è lontano, apparentemente diverso da noi se non altro per stile e costumi. Alberto Manodori ci conduce alla scoperta di città italiane ed europee, da Roma a Pompei, da Parigi ad Atene. E poi l'Oriente e l'Egitto dei monumenti e quello della vita quotidiana nel deserto e nei vicoli dei borghi urbani, New York in piena crescita economica, Washington, San Francisco e i grandi spazi del Grand Canyon e dei parchi di Yellowstone e Yosemite. Sono immagini che riproducono la realtà, ma anche momenti di vita vissuta, esperienze interiori, STAMPA REGGIANA > memorie, ricordi. Un viaggio coinvolgente che segnala anche i cambiamenti e progressi della tecnica fotografica. La qualità delle immagini riportate da Manodori è alta e si configura come un vero e proprio reportage. I fotografi di inizio secolo avevano spesso un retroterra di esperienze artistiche e una spiccata sensibilità per i luoghi, le vedute, i personaggi. anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 D.L. 19 > Reportage TRIONFALE CONCERTO A MOSCA DE di Riccardo Caselli Mosca è indubbiamente una tappa importante per ogni direttore d'orchestra, non solo per la grande tradizione di musica classica che la contraddistingue, ma anche per il richiamo di pubblico e l'interesse che essa suscita su una piazza molto attenta e competente. La cornice si fa poi ancor più prestigiosa se il concerto si tiene nella Grand Hall del Conservatorio Tchaikovsky: si tratta infatti di una delle sale da concerto più famose non solo della Russia, ma di tutto il mondo, grazie alla sua architettura, alle splendide decorazioni, ma soprattutto ad un'acustica di straordinaria qualità. Questa è in poche parole la suggestiva location che, con oltre un secolo di vita e una capienza superiore ai 1.700 posti, ha visto protagonista il maestro Giovanni Landini, nato a Brescia, ma reggiano d'adozione. La sera del 3 giugno, ha diretto la Moscow Symphony Orchestra, una delle principali della capitale, fondata nel 1989 e assai nota anche al di fuori dei confini nazionali, visti i suoi numerosi tour in Usa, Giappone, ed Europa, fra gli altri. L'ottima risposta di pubblico testimonia l'interesse che si è creato intorno all'iniziativa, oltre che la grande sensibilità moscovita nei confronti della classica: non si poteva non notare infatti la trasversalità del pubblico per età (numerosi i giovani), e classi sociali. Il maestro, da par suo, ha condotto con grande intensità l'orchestra in un crescendo che ha Palcoscenico dell’evento il Conservatorio Tchaikovsky. Il ricevimento nelle sale della Ball Room dell’Hotel Ritz Carlton è stato curato dal comitato organizzatore della Mille Miglia e da un gruppo di imprese capitanate dalla Compagnia delle Opere e Brescia Turism 3 2 20 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Reportage > DEL DIRETTORE GIOVANNI LANDINI 1 4 percorso nell'ordine L. Cherubini-Demophoon, Mendelsshon4th Sinfonia (L'Italiana), Brahms4th Sinfonia, uscendo fra gli applausi fragorosi e prolungati di una sala entusiasta. Al termine, i numerosi ospiti sono stati accolti in uno splendido ricevimento curato dal comitato organizzatore della Mille Miglia, che insieme ad un gruppo di imprese bresciane capitanate dalla Compagnia delle Opere e Brescia Turism, sono stati sponsor e promotori del concerto stesso. La cena nelle sale della Ball Room dell' Hotel Ritz Carlton è stata l'occasione per il maestro Landini di incassare ulteriori complimenti per la convincente performance, mentre i presenti hanno potuto ammirare rarissime auto d'epoca situate all'ingresso dell'hotel. Il ricevimento è stato anche un’occasione che gli sponsor hanno colto per presentare insieme al sindaco Adriano Paroli, la città di Brescia, la storica corsa delle Mille Miglia, di fronte a numerose personalità tra cui l'ambasciatore italiano in Russia Alessandro Claudio Surdo, il Ministro russo per la Cultura e lo Sport Michael Sergeevic Stepanjan e Don Ubaldo Orlandelli, economo della Diocesi di Mosca. L'importante e riuscita iniziativa, ha visto fra le altre cose un piccolo "esodo" di reggiani verso la capitale russa, che ha dato anche l'occasione di entrare in contatto con una metropoli ed ancor prima con una diversa cultura. Ciò che innanzitutto colpisce di Mosca è la sensazione di forza che la città sprigiona, da centro di potere quale è sempre stata: un agglomerato urbano di circa 15 milioni di abitanti, percorso da grandi strade trafficate, ampi spazi aperti, e dominato al centro dal Cremlino. Quest'ultimo è in realtà una vera e propria città nella città, segue a pagina 23 5 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 21 Nuova e unica concessionaria per Reggio Emilia e Provincia STAMPA REGGIANA > Via F.lli Cervi 81/C Reggio Emilia Tel. 0522 930055 Fax 0522 381290 anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Rivenditore autorizzato: SIMAUTO Villa Bagno (RE) - Via Cartesio n° 41 Tel. 0522 342200 Casalgrande (RE) - Via statale n° 122 Tel. 0536 990444 Reportage > segue da pagina 21 viste le dimensioni di Mosca, dove tutto è in grande scala. Il turista si ritrova così facilmente ad occupare il suo tempo nella sola zona centrale, che racchiude una grande quantità di bellezze artistiche, fra cui la famosissima cattedrale di San Basilio sulla Piazza Rossa, nonché le altre chiese e l'arsenale che stanno all'interno della cinta muraria del Cremlino. Il centro di Mosca, dove si respira anche tanta Italia grazie alle numerose attività commerciali esportate, è certamente moderno e amante del lusso, in contrasto con il resto della nazione, che non beneficia degli stili di vita che si possono osservare nella capitale. Allo stesso modo è possibile percepire un'atmosfera di internazionalità, simile a quella delle capitali a noi più vicine, questo a dispetto di una diversità culturale che ci si aspetterebbe essere più marcata. La sensazione è quella che oramai le capitali facciano parte di una dimensione a sé stante, come se fossero tutte città di un unico stato internazionale ed interculturale; si somigliano quasi più fra loro, che non con le altre città della stessa nazione. Per questa ragione, un viaggio a Mosca non richiede ad oggi più adattamento alle circostanze che uno a Londra, Amsterdam o Berlino, se non magari un controllo più ferreo all'aeroporto, dove bisogna togliere anche le scarpe! Foto 1: il Direttore d'orchestra Giovanni Landini saluta il pubblico al termine del concerto. Foto 2: l'Ambasciatore Italiano in Russia Vittorio Claudio Surdo alla presentazione Mille Miglia a Ritz Carlton. Foto 3: in camerino dopo il concerto: Giovanni e Sonia Landini, Vando e Deanna Veroni, don. Antonio Tarzia, dott. Francesco Passerini, Marina Levine General Manager Moscow Sinphony, Sergei Mikhailovick primo violino e Yelena Levine. Foto 4: intervista televisiva a Giovanni Landini. Foto 5: pubblico all'entrata per il concerto. Foto 6: un momento delle prove generali. Foto 7: il folto pubblico in sala. Foto 8: Giovanni e Sonia Landini, Svetlana Tchaikovsky, Roberto Zanolini dir. gen. Compagnia delle Opere di Brescia e Alessandro Casali pres. Comitato Mille. Foto 9: Giovanni Landini con Riccardo e dott. Dario Caselli. Foto 10: Franco e Giuppi Bonferroni. Foto 11: Giovanni Landini con don Ubaldo Orlandelli economo Curia di Mosca. Foto 12: Giovanni Landini Angela Busi e dott. Elio Pacifico Console onorario S. Domingo. Foto 13: Giovanni Landini con Commendatore Francesco Galli e sig.ra. 6 7 8 9 10 11 12 13 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 23 > Eventi SONO PASSATI CENTOCINQUANT’ANNI DALLA CACCIATA DEGLI ESTENSI DA REGGIO L’importante fatto storico commemorato dall’Associazione Primo Tricolore. La cerimonia si è svolta sotto l’egida della Prefettura e ha ricordato le fasi salienti della “fuga” del Duca Francesco V D’Este di Carlo Pellacani L'inizio di giugno 2009 segna la ricorrenza di centocinquant'anni dalla riconquista, per Reggio, della condizione di governo libero e democratico che aveva potuto sperimentare con la scelta repubblicana del 1796 e con le avvincenti suggestioni dell'epopea cispadana. Gli eventi del 1859 rappresentano, infatti, una fase determinante per lo sviluppo civile e sociale della nostra comunità e per l'affermazione di quei valori di libertà e uguaglianza che erano stati cancellati dal dominio estense. Per queste ragioni appare condivisibile l'iniziativa commemorativa dell'Associazione Primo Tricolore, pronta a rivalutare le rivendicazio- 3 24 STAMPA REGGIANA > ni risorgimentali e libertarie della gente reggiana anche andando oltre i rigidi confini di una missione istitutiva. L'incontro si é svolto sotto l'egida della Prefettura locale, che ha anche ospitato - nei recuperati spazi del chiostro del Palazzo di corso Garibaldi - una significativa mostra di cimeli e di opere interpretative degli anni della storia preunitaria. A Otello Montanari e al dott. Adolfo Valente, Vice Prefetto Vicario, è stato affidato il compito di ricostruire con dovizia di particolari le fasi salienti della "fuga" del Duca Francesco V d'Este e l'insediamento della Giunta governativa formata da Enrico Terrachini, Pietro Ferrari, Carlo Baroni e Gherardo Strucchi cui fu dato incarico di interpretare il diffuso sentimento popolare. In quei mesi, con una tempestività di risoluzione delle situazioni che appare ancor oggi esemplare, si giunse alla nomina di Luigi Carlo Farini quale governatore che godeva di ampia stima e 1 considerazione. Tra l'insediamento del governatore, avvenuto a Modena il 15 giugno (cioè soltanto quattro giorni dopo la partenza del duca), e la visita di quest'ultimo a Reggio (effettuata il 25 dello stesso mese), è stata effettuata la nomina della Commissione comunale provvisoria che assumeva i pieni poteri di gestione della municipalità reggiana. Di questa Commissione facevano parte Pietro Manodori (quale podestà), Gioachino Paglia, Luigi Ancini, Orlando Gualerzi, Giovanni Dall'Ara, Domenico Sidoli, Domenico Nobili, Amadio Levi e Giovanni Fiastri. Pur vivendo un periodo denso di incognite sul futuro (quali l'armistizio di Villafranca poteva far ipotizzare), la Commissione riuscì a realizzare iniziative qualificanti ed a dare risposte convincenti all'ansia di rinnovamento e di partecipazione della cittadinanza reggiana. In tale compito fu sostenuta dall'apporto di larga parte del clero che, dopo la sostituzione del vicario vescovile Rocca con l'arciprete di Sant'Ilario Vergalli e l'allontanamento di mons. Rota da Guastalla, non esitò ad appoggiare la causa sabauda. Furono giorni caratterizzati da scelte frenetiche, s'è detto. A iniziative di facciata realizzate per acquetare il diffuso malessere popolare - come la riproposta dell'intitolazione di piazza Gioberti (dal 1848 denominata piazza Aldegon- anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 2 da per volere ducale), la soppressione di stemmi e insegne, l'abbattimento di barriere e di fortificazioni - la municipalità dedicò attenzione ad esigenze della comunità (come la linea ferroviaria Modena-Parma) e al restauro di monumenti di pubblica utilità (Porta Santa Croce). Scontando una condizione di subordinazione alla vicina Modena che s'era rafforzata nel corso del lungo dominio estense, da quando il Duca Cesare scelse Modena come capitale sperando in un'improbabile ritorno all'agognata Ferrara, Reggio riacquistava vitalità operativa e si avvaleva dell'apporto di rappresen4 tanti popolari che seppero trarre da questa terra i frutti più significativi di una consolidata civiltà contadina. La rievocazione del 1859 può costituire un'utile comparazione con i tempi attuali. Spetta a Busana, in prossimità dell'alto crinale appenninico, l'aver salutato per prima le truppe piemontesi, giunte il 12 giugno da La Spezia lungo la strada del Cerreto, a conferma dei moti di ribellione che già da diversi giorni agitavano la gente montanara e avevano spinto i Dragoni ad abbandonare Castelnovo ne' Monti. Di contro è Guastalla il centro con un rapporto più problematico con gli Este: in città si manifestano espressioni di consenso per il regime ducale e lo stesso Francesco V vi trova ospitalità, nel suo viaggio tormentato verso la Lombardia. E' vero, si tratta di episodi effimeri, ma possono dare il senso di una diversa disposizione Eventi > 5 d'animo, frutto di una diversa dislocazione geopolitica che in quegli anni poteva avere effetti significativi. Di questi aspetti si è parlato nel corso dell'incontro promosso dall'Associazione Primo Tricolore che ha siglato un'altra tappa significativa nella ricostruzione della storia risorgimentale reggiana. E' un cammino lungo e complesso, che merita di essere approfondito in altre fasi successive, quali la ricorrenza della nascita della Regione Emilia e dell'apporto emiliano all'avventura garibaldina per l'unità nazionale. Si tratta di altre pietre di un edificio che attenti costruttori come i partecipanti all'incontro del 12 giugno possono portare. E per le quali non si può che esprimere gratitudine. 7 6 Le opere d'arte disperse da Francesco V E' possibile ricostruire con precisione il "bagaglio" che il duca Francesco V d'Austria-Este porta con sé in occasione della fuga da Modena. Il Fantuzzi ci fornisce un'elencazione sommaria delle opere d'arte: i più preziosi manoscritti della Biblioteca Palatina, le monete d'oro e d'argento del Medagliere e le Gemme del Museo, dieci dipinti e quattro disegni della Galleria Ducale. Mentre i disegni appartengono tutti al Correggio, i dipinti sono attribuiti al Giorgione, al Potter, all'Holbein, al Del Sarto, allo Schedoni, al Moretto, al Cor- reggio ed a Raffaello. Una parte di queste opere è stata interessata dalla dispersione dei patrimoni d'arte. Foto 1: Stemma del casato degli Asburgo Este. Foto 2: Il Duca Francesco V (18191875). Foto 3: On. Otello Montanari e il VicePrefetto dott. Adolfo Valente. Foto 4: un ritratto di Pietro Manodori. Foto 5: Ferdinando Carlo (1754-1806), nonno del Duca Francesco V. Figlio dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa d'Absurgo (17171780), si sposò con Maria Beatrice d'Este, quindi con lui le case d'Absburgo-Lorena e d'Este si fusero negli Absburgo-Este, ora ramo cadetto della dinastia Asburgo. Foto 6: Il Duca Francesco IV d'Este (17791846) padre di Francesco V. Foto 7: L'imperatrice Maria Teresa d'Austria (17171780), prima sovrana degli Asburgo-Lorena. Ebbe sedici figli. Foto 8: L'obelisco eretto a Reggio Emilia per celebrare le nozze del Duca Francesco V con Aldegonda di Baviera, al centro della piazza ancor oggi denominata Gioberti. 8 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 25 LA MODA IN TUTTE LE TAGLIE Abbigliamento donna delle migliori marche e firme Via Maiella, 63 Reggio Emilia Tel.0522/333573 o r a r i o : 8,45 - 12,45 • 15,30 - 19,30 martedì pomeriggio chiuso c/o Centro Commerciale Conad Reggio Sud SALDI STAMPA REGGIANA > SALES anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 SALDI SALES Eventi > COME SAN FRANCESCO UN FESTIVAL TRA LA GENTE Nel cartellone degli artisti anche Lucio Dalla, l’attore Marco Alemanno e la regista Liliana Cavani di Giulio Serri Un grande evento nazionale ha scelto la città di Reggio come palcoscenico su cui debuttare. Si tratta del primo Festival Francescano, la manifestazione che offre spiritualità, approfondimento, arte e spettacoli in perfetto stile francescano: nelle piazze, tra la gente. Il festival, organizzato dai Frati Minori Cappuccini dell'Emilia Romagna, in collaborazione con l'Ordine Francescano Secolare e gli ordini religiosi femminili a loro vicini, si terrà il 25, 26 e 27 settembre 2009, in occasione delle celebrazioni per l'Ottavo Centenario della Regola dell'Ordine Francescano. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio, dell'Università di Modena e Reggio Emilia e della Diocesi di Reggio e Guastalla. Come tutte le manifestazioni di questo tipo, anche il Festival Francescano mescola riflessione e in- aperta a tutti, ma pensata nello specifico per bambini e studenti, da quelli della Scuola dell'Infanzia fino ai ragazzi che frequentano l'Università, che saranno coinvolti con laboratori, conferenze, proiezioni e spettacoli. Ricco il cartellone degli spettacoli. Tra questi, spicca "Francesco. Canto di una creatura", nel quale il celebre cantautore Lucio Dalla mette in musica la storia umana e mistica del Santo di Assisi raccontata da Alda Merini, tra le più grandi poetesse viventi. Lo spettacolo, debuttato ad Assisi lo scorso anno, si avvale anche della partecipazione dell'attore Marco Alemanno e del "Nuork Quintet" del maestro Beppe D'Onghia, con l'accompagnamento dei cori della Diocesi. Ancora la musica sarà protagonista nel recital inedito "Francesco sulla tua via", diretto da Don Gianfranco Iotti e nelle esibizioni, lungo le vie del centro storico, dei gruppi Nuova Civiltà, Pelli Sintetiche e Controtempo. Non mancherà il teatro, con le pièce "Francesco di terra e di vento", rappresentato dalla compagnia Teatro Minimo e con "Fratello Francesco. Può il tutto costare nulla?", a cura della compagnia amatoriale I granelli di sabbia. Per d'eccezione: la regista Liliana Cavani. Per l'occasione, la Cavani presenterà il suo film del 1966 "Francesco d'Assisi", nella versione recentemente restaurata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da Cinecittà Holding. Liliana Cavani Lucio Dalla trattenimento, con un obiettivo principale: quello di coinvolgere un intero territorio, le istituzioni e le persone che vi abitano. Ecco perché il programma del festival inizia il venerdì con una mattinata i bambini, ci sarà la magia di Padre Gianfranco Priori, il "Frate Mago" apparso in trasmissioni televisive come il Maurizio Costanzo Show e Domenica In. Tanto spazio anche per il cinema, che vedrà un'ospite Le proiezioni comprendono: "Frate Sole" di Ugo Falena (1918), "Francesco giullare di Dio" di Roberto Rossellini (1950), "Uccellacci e uccellini" di Pier Paolo Pasolini (1966); infine, l'ultimo "France- sco" della Cavani, risalente al 1989. Fedeli alla loro missione di valorizzazione delle espressioni artistiche della fede e del patrimonio culturale di cui sono custodi, i Cappuccini dell'Emilia Romagna offriranno per il Festival Francescano diverse opportunità di fruizione di mostre e installazioni. L'arte sacra, dal XVI al XX secolo, sarà ospitata all'interno del museo dei Cappuccini di Reggio , con una selezione dei dipinti a tema fran- STAMPA REGGIANA > cescano provenienti dai conventi della regione. In particolare, verrà esposto un quadro del Guercino del 1632, raffigurante San Francesco con le stigmate, rinfrescato per l'occasione. I Musei Civici di Reggio allestiranno un percorso, all'interno della Galleria Fontanesi, che testimonierà, attraverso opere d'arte inedite, il radicato spirito di devozione popolare verso la figura di San Francesco. anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 27 > Primo Piano AEROPORTO, LA PISTA E’ CORTA MA IL PROGETTO “JET LIFE” SI FARA’’ di Romano Pezzi La pista del nostro aeroporto è corta, ma per il progetto di emergenza sanitaria dell'Ama è sufficiente. Lo hanno affermato gli stessi rappresentanti della società svizzera, che in accordo con la Refly e la Società Aeroporto hanno ideato un interessante progetto sanitario Jet Life, atto a sviluppare l'attività sul nostro campovolo. Riattivare uno scalo su questo aeroporto e ridargli la sua giusta importanza a livello nazionale è soprattutto l'obiettivo di Luigi Bertolini, presidente della Refly, una società composta da 25 appassionati del volo, quindici dei quali legati al progetto Jet Life promosso dall'Ama. I promotori del progetto, si sono incontrati proprio all'aeroporto di Reggio, la futura sede operativa del progetto, per illustrare i piani e le modalità del "Jet Life", che racchiude anzitutto l'emergenza sanitaria con l'ausilio di un aereo attrezzato per il trasporto dei malati, anche in condizioni gravi, l'istituzione di un servizio aerotaxi ed anche piccoli trasporti di persone e merci. Un piano condiviso poi con i loro soci del posto, privati e pubblici. Sono giunti naturalmente in aereo, su di un Fairchild Dornier 328, un jet bimotore a fusoliera larga da 35 posti, pilotato dal comandante Andreis Schiesel, in livrea biancorossa della Jet Com, una società italiana al LATTONERIE INDUSTRIALI E CIVILI s.r.l. SMALTIMENTO AMIANTO Via Nobel, 11 - SESSO (REGGIO EMILIA) - Tel. 0522/533223 Fax 0522/532257 28 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Primo Piano > momento legata al loro progetto. Nell'occasione è l' ideatore del progetto sanitario, Francesco Guarnieri, avvocato, in passato direttore finanziario dell'Agusta, che illustra le finalità di questo loro piano che opererà nel soccorso sanitario e nel trasporto passeggeri, facendo centro a Reggio. "Useremo aerei - chiarisce Guarnieri - che possano atterrare su questa pista in piena sicurezza. Macchine ideate per cambiare la loro struttura interna a seconda delle circostanze, da missioni sanitarie, con l'ausilio di quattro barelle e personale specializzato, da cargo e naturalmente da trasporto fino a 30 persone comodamente sedute. Prima della fine del prossimo anno la nostra attività dovrebbe iniziare in modo regolare con un aereo ed un elicottero, un Agusta 109 e la possibilità di aumentare i mezzi. L'importante è iniziare ed al momento abbiamo in funzione un joit venture con un operatore abilitato, la Tyrolean. Arriveranno dalla Svizzera elementi del nostro personale che fungerà da guida ai nuovi addetti che cercheremo nella zona di Reggio. Soprattutto nel settore sanitario. Quindi da questa iniziativa, uscirà una possibilità di lavoro in più nella zona." Un progetto tra l'altro, già realizzato dall'Ana in Albania, dove si sta sviluppando anche una organizzazione sanitaria, con il supporto del Governo locale. "Il nostro aereo all'occorrenza è attrezzato per le cure intensive e può trasportare malati gravi interviene Oscar Meile, svizzero, direttore sanitario del progetto Jet Life - e il servizio è utile soprattutto per quei turisti che si ammalano o che si infortunano nei paesi Il gruppo dei promotori del progetto Jet Life esteri, ove naturalmente non esistono i mezzi necessari per curarsi. Nelle circostanze noi andiamo a prelevarli col nostro aereo accuratamente attrezzato, li assistiamo durante il viaggio con i mezzi di pronto intervento e diamo a loro la possibilità di avere le prime cure intensive. Poi li portiamo a casa." "Quindi - riprende Guarnieri sono soprattutto le compagnie di assicurazioni i nostri principali clienti. Abbiamo accordi infatti con numerose compagnie, molte delle quali svizzere, le quali ci consentono di operare in qualsiasi parte d'Italia e d'Europa. Il nostro centro all'occorrenza può rispondere in numerose lingue di uso corrente, per 24 ore al giorno." La scelta di Reggio Emilia, secondo Guarnieri, è data dalla sua posizione geografica. La città è situata al centro del Nord Italia, e da qui è possibile operare coprendo un largo raggio d'azione, ma soprattutto perché Reggio possiede un'aerea meravigliosa, il suo aeroporto. Una struttura sulla quale è possibile realizzare un bel traffico con aerei di dimensioni adatte alla lunghezza della pista, decollando e atterrando in assoluta sicurezza. L'aeroporto di Reggio, come sappiamo è stato costruito nel 1938 per servizi esclusivamente militari. Qui nei primi anni di guer- 2002 e 2005. Per pilotare queste potenti macchine da guerra, non occorreva una pista lunga. Anzi gli assi di quel tempo vi compivano sopra miracoli di vera acrobazia. I tecnici costruttori del nostro aeroporto tra l'altro, erano i migliori di ra, era di base il 51° Stormo Cacciabombardieri, con il compito di difendere le Officine Reggiane dalle incursioni nemiche, che dalle proprie fabbriche sfornavano prima gli SM 79 per la Caproni, quindi la serie dei caccia RE 2000-2001- quel tempo. Il sistema di drenaggio per dare un'idea, costruito in quegli anni, è ancora efficiente e la pista non si è mai allagata. Poi a rendere preziosa questa struttura è la sua posizione, a ridosso della città, invidiabile. Gli amanti del volo a vela dal canto loro lo preferiscono per le forti correnti ascensionali che favoriscono il librarsi in quota degli alianti. Sono correnti di aria calda infatti, prodotte dall'agglomerato urbano, che tra l'altro, spesso squarciano il cielo velato da leggeri nembi, schiarendolo. "La pista esistente è questa - riprende Luigi Bertolini - si tratta ora di scegliere gli aerei adatti. Se il fairchild Dornier 328 Jet, quello usato dai dirigenti dell'Ama per scendere a Reggio, incontra difficoltà per essere operativo nelle emergenze, il modello 328-100, dalle stesse dimensioni, ma con motori turboelica, può atterrare e decollare sul nostro aeroporto in assoluta sicurezza ed in ogni circostanza". Bertolini dal canto suo, si è nuovamente incontrato con i dirigenti ed i tecnici dell'Ana, per un ulteriore scambio di informazioni su questa ambiziosa impresa che li unisce. "Questa gente fa sul serio - continua riferendosi ai dirigenti della società di Lugano- e nell'occasione abbiamo fatto un altro passo avanti, definito le posizioni importanti in seno al progetto e fare un bilancio di quello che occorre. Abbiamo cercato di regolarizzare inoltre alcuni aspetti tecnici del nostro progetto atti a renderli accettabili soprattutto davanti alla verifica dell'ENAC, l'Ente Nazionale Aviazione Civile, competente anche per la programmazione e il controllo degli investimenti. Si è chiarito anche l'assetto societario. La società aeroporto che rappresenta la parte pubblica gestirà gli interessi legati alle strutture e al territorio, mentre l'Ama si assume la responsabilità della parte privata". 2 - 12 luglio 2009 campo sportivo Montecavolo ( Quattro Castella) 3 feste in una • PUIANELLO • RUBBIANINO • MONTECAVOLO con Quattro Castella, Roncolo e Salvarano Palco orchestre Spettacolo LUGLIO 2009 DANIELE DONADELLI SABATO 4 MASSIMO BUDRIESI DOMENICA 5 Liscio come l’olio presenta OMAR CODAZZI & LUCA BERGAMINI KATIA RUGGERO SCANDIUZZI ROBERTO SCAGLIONI LA STORIA DI ROMAGNA CLAUDIO DI ROMAGNA Palco Birreria BURNIN’GUNS - LOCO SMILE - WHITE DUST SHADOW ZONE ristorante aperto dalle ore 19 MARTEDì tra musica e folklore, 2 voci - 2 orchestre ( ingr. 10€) 7 MERCOLEDì 8 CENIZE - S.P.N.S.- CHILI CRABS GIOVEDì 9 RADIO FRECCIA VENERDì 10 MOVIE MAKERS SABATO 11 OUT OF CONTROL DOMENICA 12 MA NOI NO RISTORANTE DI PESCE • TRADIZIONALE • PIZZERIA • BIRRERIA STAND GNOCCO FRITTO, BAR E STAND VARI STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 29 > Sport I FUTURI SCENARI DELLO SPORT REGGIANO di Ercole Spallanzani La crisi economica che ha colpito il nostro Paese si fa sentire con effetti pesanti anche nella nostra città e nella nostra Provincia, ma per ora solo il Castellarano, che opera in una realtà toccata maggiormente dalla recessione, ha ridimensionato programmi e squadra, è stata in bilico se continuare a disputare il campionato di serie D, ma poi saggiamente ha scelto di restare, di affidarsi ad un gruppo storico con a fianco molti giovani. Lo sport d'èlite della nostra città, vale a dire Reggiana e Trenkwalder, pur nelle difficoltà del momento vanno avanti nei loro rispettivi campionati, magari con qualche giovane in più, con un budget ridotto di qualche centinaia di migliaia di euro, ma pur sempre con delle ambizioni per mantenere il livello raggiunto, e magari migliorarlo, perchè non sempre è detto che chi più spende meglio spende, non servono i nomi celebrati, i giocatori da prima pagina, l'importante è scegliere giocatori e atleti bravi, motivati, che sappiano fare gruppo e che siano responsabili del ruolo che rivestono anche in questo momento difficile. Detto questo, le due principali realtà sportive di casa nostra si muovono in questa ottica e stan- no operando bene, senza voli di fantasia, ma con i piedi per terra. Una sola cosa è diversa fra calcio e basket: la Reggiana vive un momento di incertezza societaria per quanto riguarda il futuro, ma per il presente è più che mai solida; la Trenkwalder invece, ha il gruppo societario storico (Landi, Paterlini, Baroni, Ferrarini) che va avanti sicuro anche se dopo la brutta annata ridimensionerà il budget e si affiderà ai gioielli del proprio vivaio magari con un paio di americani emergenti che non abbiano un prezzo fuori mercato. Reggiana L'assemblea della Reggiana svoltasi pochi giorni fa, per approvare il rendiconto economico al 31 Marzo, ha sancito alcuni atti di fondamentale importanza per il prosieguo dell'attività: l'abbattimento del capitale per ripianare il deficit di bilancio, la ricapitalizzazione e soprattutto ha iscritto la squadra al prossimo campionato di Prima Divisione, mantenendo fede a tutte le richieste della Lega Pro, ai parametri della Covisoc, insomma rispettando le regole e quindi avviarsi alla campagna acquisti e cessioni senza patemi. Diciamo subito che si è partiti dalle cessioni. Ceduti Andrea Catellani al Catania, Boadu Acosty (definitivo) e Matteo Arati (in comproprietà) alla Fiorentina, la Reggiana ha potuto incassare oltre un milione di euro che pareggiano il disavanzo previsto al 30 Giugno, ed ha registrato l'arrivo di quattro giocatori, uno dal Catania, Andrea D'Amico (attaccante), tre dalla Gruppo finale della Reggiana Fiorentina, Marco Augusto Romizi (centrocampista), Nicolò Manfredini (portiere), Lorenzo Morelli (attaccante) che possono essere inseriti subito in prima squadra. Giovani di qualità in grado di completare un roster che dovrebbe appoggiare su alcuni senatori granata che abbiamo avuto modo di apprezzare in queste ultime stagioni. Massimo Varini profondo conoscitore del calcio giovanile, e l'aver accettato queste contropartite è un chiaro segno che sono ragazzi bravi sia sotto il profilo tecnico che umano, e questi fattori sono stati la forza della Reggiana che ha sfiorato la serie B. SOCIETA'. Ma per avere un quadro della Reggiana che uscirà dal prossimo calcio mercato, si dovrà attendere qualche settimana per conoscere quale sarà l'assetto societario. Da molte settimane, da quando cioè il gruppo degli Industriali di Iniziativa Tricolore ha annunciato il proprio disimpeil gno dopo 4 anni di sostegno alla causa ed aver matenuto impegni ed obiettivi, si sono fatte molte ipotesi. Ultima della serie, appena naufragata, è stata quella della cordata che faceva capo all'avv. Bitonti che ha rinunciato ad acquisire la società, forse spaventati dall'eccessivo costo di gestione, anche se la Reggiana veniva cedu- ta senza alcun debito e con un buon parco giocatori. Prima ancora c'era stato il possibile ingresso di Enrico Preziosi, sponsorizzato dal mondo delle Coop, poi sfumato, ma nelle prossime giornate potrebbe tornare di attualità, sia come possibile partner tecnico, o addirittura anche come azionista, ma in questo momento è impossibile fare alcuna ipotesi. Una cosa è certa che può solo far piacere: Vando Veroni che aveva annunciato le proprie dimissioni ci ha ripensato, per ora le ha congelate e questo è un importante segno di continuità. Ma oltre a Veroni c'è da stare certi che la Reggiana avrà un futuro, più o meno ambizioso, dipenderà dalle risorse, ma va avanti e non sarà mai ceduta ad avventurieri per finire nel baratro, questa è una sicurezza che ci deriva dalla serietà di questo gruppo dirigente, sia esso più o meno coeso, ultimamente incrinato da qualche diatriba politica. consiglio della Reggiana CAMPAGNA RECLUTAMENTO VOLONTARI www.crocearancione.re.it • [email protected] MONTECCHIO EMILIA CAVRIAGO, SAN POLO BIBBIANO “Pensa ad un modo d iverso di stare in sieme” SERVIZIO AMBULANZA 118 • Amministrazione Tel. 0522.861226 • Fax 0522 865270 30 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Sport > LA TRENKWALDER CAMBIA VOLTO di Adelmo Tagliavini Salvezza in rimonta ottenuta contro Imola alla penultima giornata di campionato. Quella Trenkwalder che avrebbe dovuto giocare una stagione da protagonista, si è invece salvata in affanno alla penultima curva. Per girare l'inerzia della stagione, non sono serviti gli aggiustamenti di metà stagione con un nuovo tecnico ingaggiato e tre nuovi giocatori messi sotto contratto. La chimica di squadra non si è mai creata e il risultato ottenuto è stato fallimentare. I playmaker che dovevano tenere in mano la squadra, non hanno mai dato l'impressione d'averla in pugno, l'organico costruito è avvenuto senza criterio ed i risultati sono lo specchio di un campionato vissuto con una lampadina che si accendeva e si spegneva ad intermittenza. E' vero che gli infortuni (Melli in primis poi Infante e Fultz) hanno pesato, ma questi ko non possono giustificare un campionato molto deludente. La stagione è da gettare quanto prima.. I tifosi continuano a sognare in grande, vorrebbero salire al gradino di sopra, ma la proprietà si è stancata di scucire ogni anno sempre oltre un milione di Euro per sanare il bilancio. Dopo un'attenta riflessione, i Felici dopo la salvezza vertici societari hanno deciso di ripartire dopo aver sistemato le pendenze. Via quei giocatori con stipendi alti che non garantiscono più futuro al club. Infante, Carra e Fultz sono sul mercato e chi li vuole può recarsi dalle parti di via Martiri della Bettola, scucire l'assegno e portarseli a casa. PARTENZA DA ZERO O QUASI. Via i giocatori in scadenza di contratto, quali Young, Mc Gowan e Maestrello, via la delusione Masoni. Con le Young al uscite dei tre big, il quadro parla di rivoluzione totale. In squadra maggiori responsabilità a quel nucleo giovane che tanto bene ha fatto in precedenza. Oltre al rientrante Melli, alla conferma Bosca- centro tra Paterlini e Landi dal 20 agosto al 13 settembre gin, spazio a Campani e Defant, mentre gli altri ragazzi prestati ad altre società minori sono sul mercato. Via Avanzini e Maioli che a Reggio hanno fatto il loro tempo. Da valutare le posizioni di Verri, Derrata e Cortesi. Le caselle degli ingressi sono al momento sguarnite. Ci troviamo a fine giugno a poco più di 40 giorni dal raduno ma il tempo per allestire un organico in grado di giocare una stagione decorosa non manca. Per una piazza ambiziosa come Reggio, il quadro non è certo dei più esaltanti, ma c'è chi sta peggio. Livorno non prenderà il via al campionato, Sassari e Udine hanno rischiato di saltare all'aria, altri club sono in bilico. LA CRISI ECONOMICA INCIDE I grandi investimenti è meglio per un attimo accantonarli. In attesa della firma dello sponsor (Trenkwalder ha tempo sino ad inizio luglio per confermare il mandato) ma se salta è pronta Banca Reggiana. La certezza riguarda il tecnico. Alessandro Ramagli sarà il nocchiero con un gruppo che al momento non esiste, ma tra impegni azzurri e desiderio di far bene, la voglia di costruire qualcosa di concreto non gli manca. Toccherà al tecnico amaranto il compito di far ripartire la navicella biancorossa dall'anno zero. L'illustre passato di tante stagioni vissute dal club tra Legadue e serie A, vede oggi un quadro poco esaltante. Il basket reggiano ha vissuto momenti migliori ma è pur sempre meglio ripartire con poche certezze che non partire per niente. reggio emilia_campovolo_www.festareggio.it Nomadi Fuochi d’Artificio in musica Raul Cremona Tre settimane di dibattiti, spettacoli e buona tavola! Seconda Festa provinciale del Malika Ayane Bandabardò e tanti altri Tutti gli ingredienti per farti vivere ogni giorno un’emozione diversa. STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 31 a s s a c a l l a e c r e m a l Su tutta AFFARI D’ORO Continua con grande successo la proposta “affari d’oro”: un corner dedicato con superofferte scontate fino all’ 80% del prezzo originale e da oggi puoi acquistare via internet, digita www.gateonline.it via dell’Areonautica 12/A - 42100 Reggio Emilia - www.gateone.it STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 Sport > I NUOVI OBIETTIVI DELLA PALLAVOLO al salto di categoria, ma tra infortuni a catena e cambi di allenatore, ha chiuso addirittura fuori dalla zona playoff. Il futuro della società reggiana è ancora in ombra, e l’unica sicurezza fino a questo momento pare solamente la partecipazione al campionato di serie B1. Discorso diverso invece per la Crovegli Cadelbosco Sopra, che dopo una stagione tra alti e bassi, chiusa a metà classifica, si è mossa in anticipo sul mercato rispetto alle avversarie per costruire una formazione in grado di puntare ai primi posti della graduatoria. Con il nuovo allenatore Di Toma, è arrivata a Cadelbosco anche la promettente alzatrice Lancellotti, che sarà il punto di riferimento di una formazione giovane, ma molto talentuosa e dal potenziale interessantissimo. di Davide Draghi Dopo una stagione tutto sommato positiva, il volley reggiano sta già programmando il suo futuro, in modo da confermare ancora una volta la presenza ad alti livelli della pallavolo nella nostra provincia. L’Edilesse Cavriago è reduce da una stagione senza dubbio storica. Dopo aver ottenuto la seconda promozione in serie A2, la formazione del presidente Giulio Bertaccini ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissata, cioè di mantenere la categoria, anche se nel finale di stagione le sofferenze sono state davvero tante. Nonostante la forte crisi economica che imporrà una riduzione del budget a disposizione dei gialloneri, Cavriago sta già lavorando per mettere in piedi una squadra di alto livello, in grado di ottenere risultati migliori rispetto a quelli della stagione appena conclusa. Gli obiettivi annunciati dal presidente Bertaccini sono ben chiari, di costruire cioè una squadra in grado di conquistare l’accesso ai playoff. In quest’ottica vanno visti gli ingaggi di Max Astolfi e Michal Hrazdira, insieme alle conferme di Luppi e Burgsthaler (insieme al tecnico Dagioni) ed al ritorno di Bassoli. Proprio quest’ultimo ed Astolfi provengono dalla Veroni Correggio, formazione legata a Cavriago da una stretta collaborazione iniziata proprio nel- la scorsa stagione, e che ha portato sicuramente bene ai correggesi, che hanno svolto un campionato di serie B1 al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Il secondo posto in classifica al termine della stagione regolare rappresenta infatti la miglior posizione di sempre ottenuta dalla formazione reggiana nella sua storia, garantendo l’accesso ai playoff, dove è arrivata la sconfitta al primo turno contro Molfetta. Nonostante non si sia avverato il sogno di conquistare la promozione in serie A2, la stagione della Veroni è stata senza dubbio positiva, e l’obiettivo del d.s. Paride Lugli è quello di proseguire su questa linea per consolidare ulteriormente Correggio tra le principali piazze di volley della serie B. La formazione che nascerà nella prossima stagione sarà per forza di cose meno costosa, e non avrà più tra le sue fila la stella Astolfi, ma lo staff correggese sta lavorando per trovare degni sostituti. Rimanendo in serie B1, ma passando al volley femminile, è stata indubbiamente una stagione al dì sotto delle attese per la Punto 4 Pallavolo Reggio. La formazione del presidente Ferraroni aveva costruito una squadra in grado di puntare MONTANARI & GRUZZA S.p.A. VILLA GAIDA (RE) - VIA NEWTON, 38 - TEL. 0522/944251 - FAX 0522/944129 W W W . M O N T A N A R I - G STAMPA REGGIANA R > U Z Z A . anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 I T 33 > Arte e Cultura STEFANIA PAPARELLI: FOTOSCENICA le seduzioni raccolte. Cosi' per un'arte inconsapevole, le loro pettinature e il colore degli abiti che indossano, la maniera di allacciarsi un nastro intorno alla fronte o di indossare una superba collana di perle, non sono che indici differenti d'una armonia sola; sembra che la loro splendida giovinezza le continuasse in- pagine a cura di Gaetano Montanari I racconti fotografici di Stefania Paparelli sono scene, sono invenzioni, ma al mondo non ci sono cose vere, cose non vere: l'unica realta' e' quella che risiede nell'immaginazione. La tecnica di Stefania Paparelli e' lì per ricordarci che una sola rimane la giovinezza, come la fontana d'acqua di neve quando il sole nuovo l'ha dissuggellata. Le splendide modelle, in effetti, sembrano abbracciare in sè tutta la felicita' che le ride intorno. Ed in quel gesto si ha come l'impressione che comprenda la luce, i fiori, le canzoni che vengono per l'aria, i trilli degli uccelli, e piu' distante, piu' in alto, nel sole, nel vento, l'infinito arco di trionfo che forma all'orizzonte le torme di nubi fuggiasche. In loro vivono tutte torno, rimanendo come un solco nell'aria dove le modelle risplendevano. Eppoi non dimentichiamo, che l'artista romana non fotografa l'abito (chiara SERRI), che una sola resta la giovinezza, una sola volta l'anima canta. L'amore vero e' quello di una volta. La prima. Solitamente si usa dire che l'amore passa e finisce; in verita' sarebbe molto piu' esatto dire che cerca nuova materia nella quale ardere. E' un fuoco di praterie, il quale, per non estinguersi, ha bisogno del vento che lo spinga. Ignoriamo quello che Stefano Paparelli ha portato nel suo racconto fotografico senza tempo, ma bene sappiamo quello che vi recarono i sogni della moda tout court. Tutto. Il profumo dell'anima. La tentazione e il divieto. Il principio e la fine: tutto. Avevo deciso di condurla, per la prima volta, nel mio rifugio, nel mio piccolo santuario, là dove sempre andai quando il mio cuore pianse o rise, quando fui troppo solo con me stesso, quando provai la tentazione d'inseguire nella musica della solitudine qualche lontano eco della mia anima dimenticata. RITRATTI IN MOSTRA La mostra dei ritratti all'Associazione culturale 8..75, Arte contemporanea, non ha la pretesa d'esser una novita'. Mostre di ritratti se ne sono tenute diverse. Ne vuole essere una rassegna programmatica di storia della pittura del secolo scorso per quanto riguarda il ritratto; ma piuttosto una 34 STAMPA REGGIANA temporanea raccolta, fatta attraverso le collezioni private locali, di alcuni ritratti che al gallerista sono sembrati degni di essere visti. Alcuni sono noti, anzi notissimi; altri invece, sono inediti. Il titolare della Galleria ha avuto l'intenzione di esporre alcuni eccellenti e buoni ritrat- > ti affinche' il pubblico se li goda, li confronti, ne tragga gli insegnamenti che puo' e pensi ai casi suoi, che sono vari e diversi. Donde si ricava l'insegnamento che il mezzo piu' pratico e sicuro per essere immortali e' quello di farsi ritrarre da un artista. Una simile modesta varieta' era chiara ai nostri antenati piu' o meno remoti: ma sembra divenuta incomprensibile nel tempo nostro che e' quello della fotografia per la tessera d'identita'. E se si pensa a quanti s'arrabbattono tutta la vita per farsi un nome e spendono energia e denaro per arrampicarsi lungo i piu' modesti scheggiosi della notorieta', bisogna riconoscere che il ritratto come mezzo per passare ai poster e' non soltanto il piu' sicuro ma anche il più economico. Inutile quindi dire, a proposito del discorso sull'immortalita', che i pittori antichi erano buoni e quelli d'oggi cattivi, che il modo di dipingere i ritratti moderni e' onesto e quello del 1929 non lo è. Simili ragionamenti non sono degni di persone accorte; tutt'al piu' si possono scusare anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 i rigattieri che hanno pittura vecchia da svendere. Tuttavia non si puo' disconoscere che tra questo punto di arrivo e il lontanissimo punto di origine, dalla mano effigiata come simbolo di umana potenza ad opera dei remoti predecessori paleolitici, alle effigi del volto che l'espressionismo o il surrealismo moderni deformano al fine di una piu' decisa espressione di creativita' umana, c'e' un legame di continuita', c'e' un'analogia di intenti che va molto oltre le apparenti discordanze di forma. Arte e Cultura > CRISTIANO NASI RENZO CROCIARA PITTORE DI ANIME LUCI IN PIANURA Quando ho assistito alla Prima presentazione dell'opera pittorica di Cristiano, avvenuta nel 2007 presso il Circolo degli Artisti di Reggio, sono rimasto favorevolmente colpito dalla sua personalissima rappresentazione dell'universo umano sviscerato in ogni suo aspetto con genuina sensibilità e ingenua genialità. Attraverso l'esame di una serie di opere costituenti la storia antologica della pittura di Renzo Crociara, anche se e' una storia sempre suscettibile di variazioni, possiamo dire che ha raggiunto un'altra spiccata personalita' pittorica. Siamo di fronte a paesaggi che si rivelano ancorati ad un modo di concepire la pittura come rappresentazione esteriore di un soggetto, legati ai dettami del tradizionalismo; si tratta sempre di ottima pittura che gia' tradisce il bisogno prepotente di uscire dal filo dei canoni usuali. Certo la pittura di Renzo Crociara e' tutt'altro che aggressiva. Crociara e' decisamente uno spirito contemplativo; la sua arte si compie attaverso l'amorosa ricerca di una vitalita' sentimentale e morale nella rappresentazione di un breve repertorio di immagini consuete. La sua ricerca e' sempre e soltanto interiore: un'infinita serie di variazioni tendenti, con strenua coerenza tecnica, alla conquista dell’essenzialità figurativa. L'artista si attiene sempre puntualmente alla misura della propria umanita'; e in essa, nei suoi semplici, eterni sentimenti, pienamente si appaga. Soltanto il tempo potra' valutare appieno la coerenza del suo linguaggio, la sua onesta' artistica, l'alto valore poetico della sua opera. Una pittura questa di "luci in pianura", di facile lettura, accostante; si vede all'evidenza che egli dipinge per se stesso, tutto teso in un linguaggio proprio. La sua attivita' artistica si svolge sempre in un clima tranquillo e sereno, che egli si e' voluto creare attorno a sé. L'artista, attento osservatore, attraverso le sue tele ci guida lungo un percorso alternativo di emozioni pittoriche e spirituali con l'unico scopo di renderci osservatori partecipi della sua profonda umanità lasciandoci intravedere una luce di speranza. L'interesse e la curiosità suscitati in quella occasione, mi hanno indotto a seguire con un certo piacere il lavoro di Cristiano. Lo scorso Maggio, sono riuscito a ritagliarmi il tempo per poter visitare l'ultima personale di Cristiano allestita in una galleria del centro storico di Udine, la mostra, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e critica, mi ha dato la possibilità di vedere, attraverso le ultime opere proposte, l'evoluzione dell'artista, e un ulteriore arricchimento artistico di indubbio spessore. Sicuramente Cristiano con la sua pittura non facile e lontana dall'accademicità, ha intrapreso con costanza e fermezza una processo di crescita interiore personalissimo in grado di chiamare ad una riflessione profonda l'osservatore fornendogli uno strumento di arricchimento spirituale. Il percorso evolutivo, artistico-spirituale, intrapreso dall'artista, alla luce di quanto mostrato e dimostrato fino ad ora, ha tutti i presupposti per diventare un emblema di libertà, di innovazione e di profondità pittorica sicuramente unica nel suo genere. Invitando Cristiano ad allestire una nuova personale in città, per dare la possibilità ai suoi concittadini di gustare i frutti della sua opera pittorica, gli faccio i miei più sentiti complimenti augurandogli di continuare sulla strada intrapresa per regalarci nuove emozioni e nuovi spunti di riflessione. Cristiano (il suo nome di battesimo che è diventato nome d'arte sostituendo alla T una croce) è un pittore reggiano autodidatta. Vive e dipinge per pura passione sulle nostre colline, ha presentato la sua opere anche a Torino, Sanremo e Montecarlo. A. Poldo OSCAR abbigliamento UOMO DONNA Via Monzermone, 10/B Tel. 0522 455663 Via Emilia S. Stefano, 9/L Tel. 0522 432277 Reggio Emilia STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 35 STAMPA REGGIANA > anno VII numero 7 > LUGLIO - AGOSTO 2009 La cena sociale con premiazione del Circolo Golf Matilde di Canossa 5 10 13 17 25 3 6 9 21 4 2 1 7 11 14 15 8 12 16 18 19 20 22 23 24 27 28 26 Il 13 e il 14 giugno si è svolto al Golf Club Matilde di Canossa il Campionato Sociale, gara 36 buche Medal che ha decretato il Campione Sociale del Club, a cui è seguita la tradizionale cena di gala presso il Ristorante Il Concilio. Il 17-18 giugno è stata la volta del Campionato Nazionale AGIS a Squadre A/3, che ha visto la partecipazione di 30 squadre provenienti da tutta l' Italia. Nella foto: 1) Fontanesi Giorgia,Vecchi Luca, De Gori Arthur. 2) Fontanesi Giorgia, Margini Paolo. 3) Monteforte Rosa, Iotti Carlotta. 4) Ferrari Aldo, De Gori Rino, Campioli Alfredo. 5) Silvi Corrado, (moglie). 6) Vecchi Giada, Misciali Vanessa. 7) Cocconi Jacopo, Ovi Federico, Pollastri Emanuele. 8) Ferretti Lucia. 9) Forenza Saverio, Campioli Alfredo, Ruozzi Paola. 10) Gualtieri Livia, Cocconi Ivan, De Gori Arthur. 11) Lombardini Marilena, Rinaldi Stefania. 12) Bianchi Tiziana, Onesti Ives. 13) Catelli M.Angela, Ovi Sandro. 14) Zaniboni Federica, Zambrano Raffaele, Fontanesi Giorgia. 15 Corradini Emma, Motti Pierfrancesco, Guerra Marco. 16) Boni Carlotta. 17) Fantozzi Alfredo, Bernardi Antonio, Mitaritonna Vito. 18) Menozzi Patrizia, Gazzetti Bruno. 19) Felisetti Simona, Pignagnoli Pietro. 20) De Gori Arthur, Copparosa Emanuele, De Gori Filippo. 21) Misciali Lara, Savazza Alessandra. 22) Vecchi Luca, Prati Francesco, Melegari Mirco, Bonetta Paride, Misciali Marco. 23) Rossi Loredana, Campani Aroldo, Beltrami Catia. 24) Ganassi Alessandra, Fontana Paola. 25) Beltrami Catia, Pedemonti Giovanna, Roversi Erina. 26) Iori M. Luisa, Pollastri Giuseppe, Fontanesi Lucia. 27) Chiapponi Maria, Pedemonti Giovanna,Bianchi Tiziana, Catelli Angela, seconde classificati campionati italiani AGIS. 28) Campionesse Italiane AGIS Lombardini Marilema, Predieri Giovanna , Albertelli Vilma, Ponis Isa - Aroldo Campani responsabile AGIS Foto Studio Nova Foto G.Bucaria Passaggio delle consegne del Rotary Reggio Emilia.... ..... e Reggio Emilia Val di Secchia 2 1 3 Marco Masini, 50 anni è il nuovo presidente del Rotary Club Di Reggio Emilia per l'anno 2009/2010. Giovedì sera si è svolto il passaggio di consegne tra Paolo Ampollini e Marco Masini, nel corso di una serata alla presenza di 150 tra soci del club e familiari al circolo golf Club Matilde di Canossa a San Bartolomeo. Il neoeletto Giuseppe Albertini, assistente del governatore Mario Baraldi, del distretto 2070 che comprende Emilia Romagna, Repubblica di San Marino e Toscana, era al tavolo della presidenza insieme al Past Governor Franco Mazza. Paolo Ampollini ha ringraziato commosso tutti coloro che lo hanno sostenuto ed aiutato nell'anno della sua presidenza. Ha poi assegnato 4 Paul Harris Fellow (la prestigiosa onoreficienza rotariana) di cui uno al segretario uscente Marco Bonezzi per il lavoro fatto , ed uno all'artista Angelo Davoli per aver prestato la propria professionalità al servizio del suo club. Dopo il consueto passaggio del collare, simbolo della presidenza, Marco Masini ha poi illustrato le linee programmatiche del suo mandato nel segno della continuità. Foto Stefano Rossi 4 6 5 7 L’amarcord dei ragionieri Sfilata sotto le stelle 1 2 4 3 5 7 6 Si sono ritrovati a trent'anni dal diploma di ragioneria, qualche ruga in più ma ancora tutta l'energia di quei terribili ragazzi della quinta C del 1979. Al Circolo di Equitazione la cena del trentennale, qui alcuni scatti della serata. Foto : 1) Corrado Severi e Guido Armani 2) Claudio Miselli, Giovanni Perin e Marco Eboli 3) Giorgio Canovi, Nunzio Culzoni, Aldo Brindani e Claudio Miselli 4) Aldo Brindani, Doriana Diacci e Vittorio Badodi 5) Mauro Bertolini e Andrea Cacciavillani 6) Vittorio Badodi 7) Claudio Miselli. I 150° dell'Unità d'Italia 2 1 5 4 3 Foto 1: Stefano Papa, Daniele Carboni. Foto 2: Secondo Bertani e signora, Bertani Gianni, Maria Rosa Ferraroni, Romana Prati Alboni e signora Maiolani. Foto 3: Rita Carboni-Giuseppe Albertini, Stefano Papa. Foto 4: Stefano Papa, Silvia Manenti, Daniele Carboni. Foto 5: Pellegrino Alboni, Ermanno Ruozzi con la moglie, Gianni Degola. Foto 6: Ermanno Ruozzi e signora, Gianni Degola e signora e Marianna Lasagni Guidetti. Foto 7: Marco Masini, presidente Rotary Club Reggio Emilia, con la moglie Germana Salati e Livia Garavelli Albertini. 6 7 Foto 1: Foto di gruppo di alcuni partecipanti al Convegno, da sx: ing. Carmine Costantino; ing. Salvatore Salerno; on. Pierluigi Castagnetti; on Otello Montanari; dott. Alfonso Valente; prof. Ugo Bellocchi; col. Giovanni Fichera; dott. Nando Rinaldi cav. Giuseppe Ferrari. Foto 2: prof. Ugo Bellocchi, Presidente Onorario della Deputazione di Storia e Patria. Foto 3: L'on. Otello Montanari con l'on. Pierluigi Castagnetti, rispettivamente Presidente e Presidente Onorario dell'Associazione Nazionale Comitato Primo Tricolore, al centro del tavolo dei relatori, mentre il Prefetto Vicario dott. Alfonso Valente saluti i convenuti al convegno. Foto 4: Il dott. Giuliano Spaggiari. Foto 5: Torta celebrativa, offerta dalla antica Pasticceria Poli, per i festeggiamenti richiamanti la ricorrenza Foto 6: La D.ssa Daniela Anna Simonazzi ed il Cav. Uff. Giuseppe Ronchetti, presidente Ass. Nastro Azzurro. Foto 7: L'inaugurazione della Mostra sotto i portici dell'antico chiostro; in prima fila da sx : il col. Giovanni Fichera, Comandante Prov. Carabinieri, l'on. Otello Montanari, il dott. Alfonso Valente , Prefetto Vicario di Reggio Emilia, che gentilmente ha ospitato la Mostra per la ricorrenza storica . Foto Studio Nova Foto G.Bucaria Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per tutte le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi a disposizione della clientela presso ogni filiale della Banca o sul sito web www.bper.it - maggio 2008 Conto ZeroNet il conto corrente on-line di BPER il tuo conto è ovunque gratuito, veloce, semplice www.bper.it