POF AS 2007/08 - Osservatorio Scolastico Provinciale di Arezzo

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POF AS 2007/08 - Osservatorio Scolastico Provinciale di Arezzo
LICEO “ B.VARCHI” CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA MONTEVARCHI www.liceovarchi.montevarchi.scuolaeservizi.it
POF A.S. 2007/08 PIANO OFFERTA FORMATIVA LICEO SCIENTIFICO Pr emessa Il presente documento denominato Piano dell’Offerta Formativa (POF) costituisce una sorta di carta d’identità dell’istituzione scolastica ed “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa” della scuola come previsto dall’art.3 del Regolamento sull’Autonomia. Si tratta dunque di un documento ufficiale e pubblico elaborato dal Collegio dei docenti ed adottato dal Consiglio di Istituto. Esso è uno strumento progettuale con cui in particolare il liceo definisce: Ø l’indirizzo ed i caratteri della propria attività formativa Ø le proprie scelte culturali, formative e didattiche Ø il proprio impegno con gli utenti a garantire quanto in esso previsto. Tale documento risulta in stretta connessione con gli altri documenti ufficiali della scuola che ne costituiscono parti integranti e cioè § La Carta dei servizi § Il Regolamento di Istituto § Lo Statuto degli studenti (integrato dal regolamento disciplinare interno) Il POF viene aggiornato ogni anno ed ogni volta che risulti necessario. Quello presente, valido per l’anno scolastico 2007­2008, si articola in tre parti: nella prima (PROFILO FORMATIVO) viene tratteggiata una breve pr esentazione della scuola e sono indicate le scelte educative, le scelte cur r icolar i e le scelte didattiche operate nell’istituto; sono altresì indicate le mater ie di studio e, classe per classe, il monte or e settimanale del loro insegnamento. Nelle due parti restanti viene dettagliatamente illustrata la completa offerta formativa della scuola: la parte seconda (PROGETTO EDUCATIVO) riporta separatamente, sia per la sezione classica che per il liceo scientifico, disciplina per disciplina, le finalità, gli obiettivi, i contenuti di studio e le lor o scansione , le metodologie, le for me delle ver ifiche e delle valutazioni e le eventuali attività didattiche ed educative integr ative previste. La terza parte, quella che generalmente, di anno in anno, subisce le più importanti modifiche e messe a punto,(PROGETTI DIDATTICI) indica i pr ogetti educativi (anche poliennali) che arricchiscono l’offerta formativa della scuola, le scelte or ganizzative (con particolare riferimento a quelle deliberate dal collegio dei docenti) e le scelte finanziar ie operate dal Consiglio di Istituto per il funzionamento della scuola sotto il profilo didattico­formativo.
2 PARTE PRIMA PROFILO FORMATIVO Pr esentazione della scuola Il Liceo B. Varchi è un istituto superiore statale articolato in n. 37 classi di cui n. 32 di liceo scientifico e n. 5 di ginnasio ­ liceo classico. Il numero totale degli studenti è di 854; il personale insegnante è costituito da n. 69 docenti ed il personale non insegnante è di n. 19 unità di cui: n. 1 direttore dei servizi generali e amministrativi, n. 7 assistenti amministrativi, n. 8 collaboratori scolastici e n. 3 assistenti tecnici. Or ganigr amma della scuola: Dirigente scolastico: Patrizio Magi Direttore servizi g.a.: dott.ssa Carla Ferrini Collaboratori del preside prof: 1. Patrizia Becattini 2. Scaffei Davide Funzioni strumentali al POF prof: 1) M.Cristina Viglianisi ( interventi per gli studenti: accoglienza e CIC) 2) Luciano Rossi e Manola Poggesi (interventi per gli studenti: orientamento in entrata e in uscita) 3) Silvana Bianchini (Laboratorio di metamatematica) 4) Paolo Pasquale Sorbi (gestione POF e sostegno al lavoro dei docenti) 5) Sandra Ermini (sostegno al lavoro dei docenti e interventi per studenti: diffusione ed adeguamento tecnologie).
3 Responsabili aule speciali proff: 1) Luciano Rossi (lab. Fisica biennio) 2) Roberta Tassi (lab. Fisica triennio) 3) Lorena Pasquini (lab. Scienze) 4) Silvana Bianchini (lab. Informatica) 5) Loriano Rossi (lab. Linguistico) 6) Patrizia Odorici (Attività sportive) Commissioni 1) Commissione orientamento (coordinatore Luciano Rossi): Balò, Becattini, Bonci, Poggesi. 2) Commissione Educazione alla salute e CIC (coordinatrice M.Cristina Viglianisi): De Mori 3) Commissione viaggi di istruzione: Rina Fabbri, Manola Poggesi 4) Commissione Biblioteca: Daniela Mannucci, David Scaffei. 5) Commissione Alternanza scuola­lavoro: (referente Carla Mugnai), Manola Poggesi. Comitato per la valutazione del servizio dei docenti: Silvana Bianchini, Maria Giulia Ceccherini, Paola Pieralli, Massimo Santioli, Giuliana Corsini (supplente), Patrizia Becattini (supplente). Giunta esecutiva Patrizio Magi (presidente), Carla Ferrini (segretario), Anna Semplici (ATA), David Scaffei (docente), Lorella Nocentini (genitore), Goffredo Rossi (studente) Consiglio di Istituto : Sergio Moretti (genitore, presidente), Patrizio Magi (dirigente), Serenella Bartolini (genitore), Lorella Nocentini (genitore), Maura Salvini (genitore), Elsa Balò (docente), Paola Pieralli (docente), Patrizia Becattini (docente), David Scaffei (docente), Alessandra De Mori (docente), Alessandro Tempi (docente), Elio Barbuti (docente), Maria Pia Giusti (docente), Anna Semplici (ATA), Santi Rosanna (ATA), Daniele Gualdani (studente), Alberto Polverini (studente), Goffredo Rossi (studente), Federico Sacconi (studente).
4 Scelte educative In entrambi gli indirizzi liceali oltre ad assicurare agli studenti conoscenze e competenze adeguate al proseguimento degli studi universitari, viene perseguito l’obiettivo formativo fondamentale di promuovere personalità in grado di orientarsi con consapevolezza nella società contemporanea. Tale orientamento è inteso come attitudine a porsi e ad affrontare i problemi in termini razionali, come disponibilità al confronto, come rispetto della pluralità delle opinioni, come spirito di tolleranza, come capacità di mutua collaborazione, come condivisione delle coordinate fondamentali della convivenza civile e dunque come compartecipazione dei principi democratici nella consapevolezza dei propri diritti e doveri. Scelte cur r icolari Nella sezione del liceo classico sono in atto due sperimentazioni: 1) Matematica secondo il Piano Nazionale di Informatica; 2) Sperimentazione linguistica con introduzione della lingua straniera anche nel triennio. Il quadro settimanale delle lezioni risulta così articolato: LICEO CLASSICO Mater ia di insegnamento Religione Educazione fisica Italiano Latino Greco Storia Ed. civica Geografia Lingua straniera Filosofia Matematica informatica Fisica Scienze Storia dell’arte Totale delle or e settimanali I 1 2 5 5 4 2 2 3 0 4 0 0 0 28 II 1 2 5 5 4 2 2 3 0 4 0 0 0 28 III 1 2 4 4 3 3 0 3 3 3 0 4 1 31 IV 1 2 4 4 3 3 0 3 3 3 2 3 1 32 V 1 2 4 4 3 3 0 3 3 3 3 2 2 33
5 Nelle sezioni del liceo scientifico è in atto la sperimentazione di fisica secondo il Piano Nazionale di Informatica. Inoltre vengono insegnate due lingue straniere: Inglese e Tedesco nel corso A e in una classe del corso F; Inglese e Francese nel corso D. Il quadro settimanale delle lezioni risulta così articolato: LICEO SCIENTIFICO con una Lingua Str anier a (Cor si B, C, D*, E, F*, G*,H*) Mater ia di insegnamento Religione Educazione fisica Italiano Latino Storia Ed. civica Geografia Lingua straniera Filosofia Matematica Fisica Scienze Disegno e storia dell’arte Totale delle or e settimanali I 1 2 4 4 3 2 3 0 5 3 0 1 28 II 1 2 4 5 2 0 4 0 4 3 2 3 30 III 1 2 4 4 2 0 3 2 3 3 3 2 29 IV 1 2 #4 #3 2 0 3 3 3 3 3 2 29 V 1 2 4 3 3 0 4 3 3 3 2 2 30 *nelle classi: 4^ e 5^ corso D; 1^ e2^ corso F; 1^, 2^ e 3^ corso G; 2^ corso H LICEO SCIENTIFICO con due lingue str anier e (Cor si A, D*, F*) Mater ia di insegnamento Religione Educazione fisica Italiano Latino Storia Ed. civica Geografia Inglese Tedesco o Francese Filosofia Matematica Fisica Scienze Disegno e storia dell’arte Totale delle or e settimanali I 1 2 4 4 3 2 3 3 0 5 3 0 1 31 II 1 2 4 5 2 0 3 3 0 4 3 2 3 32 III 1 2 4 4 2 0 3 3 2 3 3 3 2 32 IV 1 2 #4 #3 2 0 3 3 3 3 3 3 2 32 V 1 2 4 3 3 0 3 3 3 3 3 2 2 32 * nelle classi : 1^ , 2^ e 3^ corso D; 3^ corso F # delibera del Collegio dei Docenti di ottobre 2000
6 Scelte didattiche I docenti del liceo organizzati in gruppi di lavoro per materie affini, hanno ridefinito i programmi disciplinari e la loro scansione in considerazione anche delle nuove indicazioni ministeriali sull’ obbligo scolastico. In questa complessa opera collettiva essi hanno tenuto conto sia dell’effettivo livello di preparazione degli studenti che della necessità di realizzare forme di insegnamento pluridisciplinare. Hanno inoltre fissato con precisione tipologie e forme delle prove di verifica con particolare attenzione alla determinazione di criteri e griglie di valutazione tentando anche di definire in termini di conoscenze, competenze e capacità gli elementi minimi richiesti agli studenti per poter essere ammessi a frequentare ciascuna classe successiva. Tutti questi elementi sono qui di seguito indicati nelle sottosezioni in cui si articola il Progetto educativo. Fig. 1 laboratorio di fisica
7 PARTE SECONDA PROGETTO EDUCATIVO FINALITÀ GENERALI Si ritiene compito specifico della scuola secondaria superiore fornire agli studenti gli strumenti per comprendere la complessità del mondo in cui viviamo e per valutarne aspetti ed esigenze con oggettività e spirito critico. La partecipazione degli studenti alla vita della scuola deve essere piena ed attiva e godere anche di spazi autonomi nei quali sia possibile esercitare ed affinare le capacità di fantasia e di iniziativa personale. Nell'impianto liceale ciascuna disciplina del piano di studi deve avere un'impostazione culturale (critica, riflessiva, consapevole). Considerato che il monoennio dovrebbe avere una valenza or ientativa, si sottolineano come obiettivi comuni : a) l’educazione linguistica ( sia come sviluppo di abilità che come accostamento ai diversi linguaggi settoriali ), b) l’acquisizione di una metodologia scientifica, c) le abilità applicative. L’educazione linguistica diviene l’elemento di collegamento tra i vari gradi di scuola e per essa si costituisce un vero e proprio curricolo verticale. A livello di tr iennio si focalizzano come obiettivi comuni lo sviluppo delle capacità di : a) astr azione , b) for malizzazione, c) r iflessione , d) compr ensione teor ica e or ganizzazione gener ale del pr opr io lavor o, e) appr endimento autonomo. L'indirizzo scientifico, all'interno delle finalità generali, si propone di problematizzare il legame profondo fra scienza e tradizione umanistica del sapere. "Nell'indirizzo scientifico la matematica e le scienze sperimentali assumono un ruolo fondante sul piano culturale e educativo per la funzione mediatrice e decisiva che tali discipline ed i loro linguaggi svolgono. A sua volta l'area delle discipline umanistiche ha lo scopo di assicurare l'acquisizione di basi e di strumenti essenziali per raggiungere una visione complessiva delle realtà storiche e delle espressioni culturali delle società umane". (Le Proposte della Commissione Brocca, Op. Cit., pag. 63) Accoglienza
8 Il progetto di accoglienza è rivolto agli studenti delle prime ed ha come obiettivo quello di ridurre il disagio dei nuovi iscritti e di favorire il clima di accoglienza e di dialogo. Nei giorni precedenti l’inizio delle lezioni i consigli di classe si riuniscono per definire nei dettagli le azioni tese a favorire l’inserimento dei nuovi arrivati nella scuola. Gli insegnanti illustreranno il regolamento interno e la carta dei servizi, organizzeranno una visita della classe ai locali della scuola, offriranno momenti di dialogo/ascolto individuali, organizzeranno una visita guidata alla quale parteciperanno anche gli studenti tutor. Una parte rilevante dell’accoglienza è, infatti, riservata ai tutor. Da diversi anni circa 30 studenti del triennio, che ogni anno parzialmente si rinnovano, addestrati dal personale esperto del SERT. e seguiti da un gruppo di docenti della scuola, svolgono attività di tutoring e si pongono come punto di riferimento per gli studenti delle prime. Ogni mese si incontrano con gli studenti più giovani e ne ascoltano le osservazioni e i bisogni aiutandoli anche a comprendere l’importanza e la ricchezza delle relazioni interpersonali all’interno della classe. Si veda anche il progetto “Tutor”. ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero e di sostegno costituiscono parte ordinaria e permanente dell’offerta formativa. Il Decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 e l’Ordinanza ministeriale n. 92 del 5 novembre 2007 definiscono il quadro normativo generale all’interno del quale le singole istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia, sono tenute a organizzare tali attività, destinate agli studenti il cui profitto risulti insufficiente in una o più discipline o che comunque presentino difficoltà di ordine tecnico o cognitivo tali da determinare forme di insuccesso scolastico. Il Liceo Varchi ha stabilito i seguenti criteri ai quali dovranno informarsi l’organizzazione e le modalità di attuazione e verifica delle attività. Gli interventi di recupero e di sostegno devono essere inseriti organicamente nella programmazione didattico­educativa, prevedendo in particolare: 1) una precoce valutazione delle situazioni individuali degli alunni; 2) opportuni interventi di riequilibrio; 3) la verifica dell’efficacia delle attività svolte (in relazione a modalità, tempi, durata). In linea generale, per assicurare l’efficacia degli interventi, si ritiene che ogni studente non possa frequentare più di due corsi di recupero contemporaneamente. Nei casi di alunni che presentino un profitto insufficiente in più di due discipline, il Consiglio di classe dovrà stabilire a quali di esse attribuire priorità, ai fini dell’attivazione dei corsi di recupero. Le attività di
9 recupero per le altre discipline con valutazioni insufficienti potrà essere eventualmente rinviato. La composizione dei gruppi di studenti formati potrà essere modificata durante lo svolgimento dei corsi, con l’uscita anticipata di coloro che abbiano già recuperato le lacune e l’inserimento di studenti che abbiano manifestato difficoltà successivamente all’inizio degli stessi. Sono previste le seguenti modalità di intervento. a) Attività di r ecuper o e di sostegno gener ale, da svolger si in ogni per iodo dell’anno Sarà compito dei Consigli di classe procedere all’inizio dell’anno scolastico a una valutazione delle situazioni di disagio e di difficoltà di apprendimento degli alunni. A tale scopo verranno utilizzate, unitamente ad osservazioni sistematiche, prove d’ingresso di vario genere. La valutazione delle situazioni di disagio e di difficoltà proseguirà nelle successive fasi dell’anno scolastico, con gli strumenti che i Consigli riterranno più adeguati. Una volta individuate le situazioni che necessitano di interventi, potranno essere attivate le seguenti modalità di recupero e di sostegno, con la possibilità di ricorrere a insegnanti di altre classi e di formare gruppi di studenti appartenenti a classi diverse: a) Attività di ripasso e consolidamento delle nozioni e delle abilità rivolte all’intera classe (da svolgersi nella fase iniziale dell’anno scolastico o immediatamente dopo il primo scrutinio, in orario curricolare, con durata variabile) b) Corsi di recupero in orario pomeridiano per studenti con lievi, modeste o gravi difficoltà d) Interventi personalizzati in orario pomeridiano (c.d. “sportello”) a richiesta degli studenti, su questioni specifiche (fino a 3­ 4 studenti per ogni intervento di 1­2 ore). I genitori degli studenti che non intendano avvalersi dell’opportunità di frequentare i corsi attivati (o gli studenti stessi se maggiorenni) dovranno comunicarlo in forma scritta al Dirigente scolastico. b) Cor si di r ecuper o successivi agli scr utini inter medi e cor si di r ecuper o successivi agli scr utini finali Questo tipo di interventi è rivolto: ­ agli studenti il cui profitto sia risultato insufficiente in una o più discipline negli scr utini inter medi, al fine di consentire un tempestivo recupero delle carenze rilevate, ­ agli studenti il cui profitto sia risultato insufficiente in una o più discipline
10 negli scr utini finali e per i quali è stato conseguentemente sospeso il giudizio finale di promozione o non promozione alla classe successiva. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi, che avranno priorità rispetto alle altre attività didattiche integrative (quali progetti, certificazioni, campionati studenteschi ecc.); i genitori degli studenti che non intendano avvalersi dell’opportunità di frequentare i corsi attivati (o gli studenti stessi se maggiorenni) dovranno comunicarlo in forma scritta al Dirigente scolastico. Gli studenti hanno tuttavia l’obbligo di sottopor si alle ver ifiche di fine cor so, anche qualora abbiano scelto di non frequentare i corsi. Il Consiglio di classe terrà conto anche della possibilità dei singoli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi richiesti. I cor si inter medi si svolgono, di norma, nei mesi da febbraio ad aprile, in orario pomeridiano. Gli studenti saranno raggruppati per classi parallele, fino a un massimo di 15 per gruppo. Ogni corso avrà una durata di 10­15 ore (con lezioni della durata massima di 2 ore). I corsi di recupero si concentrano di sulle discipline o sulle aree disciplinari per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti. Per le discipline per le quali non si attivano corsi si potranno effettuare attività di recupero in orario curricolare. I cor si successivi agli scr utini finali si svolgono, di norma, nei mesi di giugno e luglio. Gli studenti saranno raggruppati per classi parallele, fino a un massimo di 15 per gruppo. Ogni corso avrà una durata di 15 ore (con lezioni della durata massima di 2 ore). Sulla base delle statistiche relative alle insufficienze in sede di scrutini intermedi o finali degli ultimi anni scolastici registrate nel nostro Istituto, vengono individuate le seguenti materie alle quali attribuire priorità per l’attivazione dei corsi: matematica, latino, inglese, disegno e stor ia dell’ar te, fisica (per il Liceo scientifico); gr eco, matematica, latino (per il Ginnasio e il Liceo classico). Per le restanti materie i corsi saranno attivati valutando le specifiche esigenze dei singoli casi e tenendo presenti le eventuali richieste in tal senso delle famiglie (con l’eventuale riduzione del monte orario di 15 ore anche in relazione all’entità numerica dei gruppi di studenti coinvolti). L’incarico di tenere i corsi ai docenti che si siano resi disponibili in tal senso verrà assegnato secondo il seguente ordine di priorità: Al termine dei corsi intermedi, entro il mese di aprile, sarà effettuata una verifica, anche in orario curricolare. Le modalità saranno decise dal Consiglio di classe in base ai criteri stabiliti dal Collegio dei docenti sulla base delle proposte dei vari gruppi disciplinari, le relative valutazioni saranno documentate nel
11 registro personale del docente coinvolto e comunicate alle famiglie. Al termine dei corsi successivi agli scrutini finali, preferibilmente i primi di settembre e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni, saranno effettuate le prove di verifica e le relative valutazioni integrative finali.* Le modalità saranno decise dal Consiglio di classe in base ai criteri stabiliti dal Collegio dei docenti sulla base delle proposte dei vari gruppi disciplinari. In linea generale, le verifiche scritte o scrittografiche verranno strutturate con difficoltà progressive a partire dai saperi minimi essenziali; le verifiche orali saranno incentrate sugli aspetti fondamentali delle parti di programma sulle quali l’alunno ha fatto registrare carenze (comunicate alle famiglie subito dopo gli scrutini finali di giugno).* Il voto delle verifiche è proposto dal docente della disciplina coinvolta. Preso atto dei risultati delle verifiche, il Consiglio di classe (nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale) delibererà l’integrazione dello scrutinio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che dovrà tener conto: della preparazione globale; dell’impegno profuso per il recupero delle insufficienze; della possibilità che l’alunno ha di frequentare con profitto la classe successiva. Qualora il giudizio sia positivo, lo studente risulterà ammesso alla classe successiva. Le operazioni precedenti avranno termine, salvo casi eccezionali, entro l’inizio del nuovo anno anno scolastico. GRIGLIA DI VALUTAZIONE La presente griglia di valutazione elaborata dalla commissione didattica della scuola è stata fatta propria dal collegio dei docenti e costituisce, per tutte le discipline e per tutti i docenti che non intendano altrimenti provvedere, il termine di riferimento valutativo comune adottato nella scuola. Si è ritenuto necessario disporre di una gr iglia ufficiale di valutazione anche in considerazione del nuovo esame di stato che, in base a medie aritmetiche dei voti di fine anno scolastico, introduce il cosiddetto " cr edito for mativo" . La gr iglia proposta individua in cifr e (voti da 1 a 10) ed in ter mini linguistici la valutazione attr ibuibile ad ogni pr ova di ver ifica richiesta agli alunni sia essa in forma orale o scritta. Uno schema tassonomico articolato in punti fissa le caratteristiche delle prestazioni corrispondenti a tali valutazioni. Si è ritenuto conveniente raggruppare in classi uniche le indicazioni riguardanti le valutazioni minime ( 1­2­3, gravemente insufficiente) e massime (9­10, ottimo).
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La vigente normativa prevede che prove e valutazioni si svolgano, salvo casi eccezionali entro il 31 agosto. I calendario sarà definito nel mese di giugno (nota del Dirigente Scolastico)
12 GRIGLIA UFFICIALE DI VALUTAZIONE PRESTAZIONI ­ Non conosce gli elementi della disciplina o ne conosce solo una parte ridottissima; ­ non evidenzia comprensione; ­ non sa svolgere alcun compito applicativo o commette gravi errori di applicazione anche se guidato. VALUTAZIONI PUNTI__ gravemente insufficiente 1 2 3 insufficiente 4 mediocre 5 ­ Conosce e riferisce in termini chiari e semplici gli elementi essenziali della disciplina; ­ comprende i contenuti minimi; ­ applica correttamente tali contenuti. sufficiente 6 ­ Conosce e riferisce con proprietà gli elementi essenziali della disciplina; ­ comprende i contenuti ; ­ applica tali contenuti con sicurezza ed in modo autonomo. discreto 7 buono 8 ottimo 9 10
­ Conosce in modo lacunoso e frammentario la disciplina; ­ comprende solo qualche contenuto; ­ applica tale contenuto con difficoltà anche se guidato. ­ Conosce in modo parziale e riferisce in termini semplici gli elementi essenziali della disciplina; ­ comprende parzialmente i contenuti minimi; ­ applica tali contenuti correttamente solo se guidato. ­ Conosce con completezza gli elementi della disciplina e li riferisce con proprietà; ­ comprende i contenuti in modo approfondito; ­ applica i contenuti con sicurezza ed in modo autonomo; ­ svolge su tali contenuti analisi complete. ­ Conosce con completezza ed approfonditamente gli elementi della disciplina e li riferisce in modo appropriato; ­ comprende i contenuti in modo approfondito; ­ applica i contenuti con sicurezza, in modo autonomo ed anche in situazioni nuove; ­ svolge su tali contenuti analisi complete; ­ stabilisce relazioni tra gli elementi della disciplina; ­ organizza con completezza ed in modo autonomo le conoscenze; ­ svolge su tali conoscenze rielaborazioni personali. 13 LE DISCIPLINE Tenendo conto di tutti gli elementi sopra esposti, i docenti delle varie materie, riuniti in dipartimenti disciplinari hanno stabilito le finalità, gli obiettivi di apprendimento ed i contenuti di insegnamento relativi ad ogni disciplina che si riportano di seguito . LICEO SCIENTIFICO RELIGIONE Orientamenti Generali L’I.R.C. concorre al raggiungimento delle finalità generali della scuola in modo originale e specifico, favorendo lo sviluppo dell’alunno nella dimensione della sua sensibilità e cultura religiosa, attraverso i contenuti della religione cattolica, utilizzando metodologie e strumenti propri della scuola. Biennio e triennio sono concepiti come un unico e coerente percorso in due tempi, di cui il primo costituirà parte della scuola dell’obbligo. In questo primo momento formativo l’alunno viene stimolato al progressivo sviluppo della propria identità confrontandosi con: Ø Sé stesso, le proprie capacità e aspirazioni, le proprie potenzialità Ø La religione cattolica nella quale trova concrete esperienze di senso che hanno segnato e continuano a caratterizzare la nostra storia e cultura Ø I diversi sistemi di significato che incontra nella vita quotidiana e nell’ambiente scolastico. Nel triennio l’I.R.C. accompagna gli alunni a passare gradualmente dalla comprensione delle conoscenze del cristianesimo, al loro approfondimento per essere in grado di valutare il significato e la funzione formativa della religione in particolare del cattolicesimo, nella crescita civile della società italiana ed europea; per attuare una più strutturata coerenza personale nell’operare scelte in campo etico e nelle relazioni sociali. Nuclei tematici e loro scansione
14 Contenuto fondamentale dell’intero corso di studi è l’evento centrale e nucleo essenziale del Cristianesimo: la figura e l’opera di Gesù Cristo, secondo la testimonianza della Bibbia, la comprensione della Chiesa e come principio interpretativo della realtà umana e storica che ha profondamente segnato la cultura del nostro paese. In continuità con la scuola media l’approfondimento del mistero di Cristo porta a considerare già nel biennio alcune sue implicanze contenutistiche fondamentali, che troveranno successivo approfondimento. 1) Il mister o della vita: le domande di senso, la domanda r eligiosa, le r eligioni. Ø La ricerca e rielaborazione personale dei significati dell’esistenza, nell’incontro con l’esperienza religiosa presentata attraverso la conoscenza oggettiva e rispettosa delle principali religioni cristiane e non cristiane. 2) La r ivelazione del Dio di Gesù Cr isto: la stor ia della salvezza nella sacr a scr ittur a. Ø Il profilo fondamentale della storia della salvezza attraverso l’accostamento alle sue fonti (Bibbia). 3) L'identità umana e divina di Gesù. Ø Gesù di Nazareth e la sua centralità nella storia della salvezza. Ø La vita nello Spirito: i valori del cristianesimo. Nel tr iennio, che svolge la funzione di prosecuzione, ampliamento e sviluppo dei contenuti già presentati nei primi due anni, i nuclei tematici vengono ripresi ed approfonditi in una progressione ciclica sistemica approdando alla identificazione e allo studio di contenuti nuovi, da essi implicati. In questo grado scolastico si darà più spazio al sapere sistematico dei concetti fondamentali della religione cattolica e alla capacità di rielaborazione personale critica in dialogo interculturale con le altre religioni e i sistemi di significato presenti nel mondo dell’alunno. 1) I gr andi inter r ogativi che suscitano nell’uomo la domanda r eligiosa. Ø La comprensione, il confronto, la valutazione critica, serena e tollerante dei diversi sistemi di significato e delle diverse religioni presenti nel proprio ambiente di vita. Ø Il tema dell’alleanza fra Dio e l’uomo nella storia d'Israele, di Gesù e della Chiesa. Ø Gesù cristo, compimento della nuova alleanza e salvezza per l’intera umanità.
15 2) La Chiesa, la sua or igine e la sua funzione. Ø L’approfondimento dell’identità e del compito della chiesa nel suo significato teologico, sociale culturale e storico. 3) Il r iconoscimento e l’or igine dei valor i del cr istianesimo. Ø Il rapporto fede­ragione e il dialogo con la cultura contemporanea. Ø L’elaborazione critica delle scelte etiche di vita in rapporto con la proposta dei valori cristiani. Criteri metodologici L’I.R.C. trova nel principio di correlazione, scolasticamente inteso un criterio metodologico fondamentale. Esso è tipico della disciplina, perché costitutivo della rivelazione cristiana e particolarmente utile al raggiungimento delle finalità della scuola. Come materia essa, infatti, contribuisce all’educazione della persona favorendo l’apprendimento e la rielaborazione personale dei contenuti preposti. Ogni percorso didattico terrà conto, a livello metodologico, dei seguenti punti: Ø Sarà privilegiato l’approccio tematico mettendo in risalto i concetti fondamentali attraverso un dialogo con e fra gli studenti costruttivo e culturalmente fondato. Ø Ogni UD sarà preceduta da una “conversazione clinica” che mette in luce il reale livello di conoscenza del concetto. Ø Sarà favorita una lettura/analisi guidata del testo e delle fonti (bibliche e magisteriali). Ø Sarà promossa e incoraggiata la visione mediata di audio visivi, l’utilizzo dell'ipertesto attraverso strumenti informatici, e di Internet. Ø Verrà proposto un costante collegamento pluridisciplinare dei temi presentati. Ø Saranno organizzate visite guidate tematizzate e relative ad alcuni argomenti trattati in classe. Valutazione
16 In riferimento alla scansione proposta dei temi previsti è opportuno ricordare che: Ø Nel biennio va privilegiata una esposizione dei contenuti in forma propositiva e globale, con attenzione alle tematiche esistenziali, e quindi è necessario misurarne la reale consistenza, anche con verifiche periodiche scritte e orali. Ø Nel triennio invece si deve preferire l’analisi e l’interpretazione degli argomenti, con attenzione al confronto culturale e alle problematiche sociali, e va quindi stimolato un atteggiamento critico e propositivo. Questo sarà possibile verificarlo con la discussione in classe ed eventuali lavori di ricerca che indicheranno l’interesse e la partecipazione degli studenti. Ø Le griglie di valutazione saranno costituite dalle voci contenute di seguito nei cosiddetti esiti formativi Esiti formativi I percorsi didattici previsti, elaborati con attenzione ai contenuti, agli obiettivi e alla metodologia dell’I.R.C. porteranno gli studenti verso il progressivo e diversificato raggiungimento di alcuni esiti formativi auspicati, da verificare con le metodologie indicate. Nel biennio l’alunno dovrà progredire nel conseguimento dei seguenti esiti: v CONOSCENZE Ø Le più profonde domande sul senso della vita. Ø Le molteplici manifestazioni dell’esperienza religiosa. Ø Le grandi linee della storia biblica e l’origine della religione cristiana. Ø La figura di Gesù Cristo. v COMPETENZE Ø Comprendere il linguaggio religioso e l’uso dei simboli. Ø Saper utilizzare le fonti bibliche, collocando culturalmente e storicamente i testi.
17 v CAPACITA’. Ø Elaborare la capacità di confronto tra il cristianesimo, le altre religioni e i vari sistemi di significato. Ø Consapevolezza della centralità di Cristo nella storia della salvezza e del valore universale del suo insegnamento. Nel triennio l’alunno dovrà progredire nel conseguimento dei seguenti esiti: v CONOSCENZE. Ø Il problema di Dio: la ricerca dell’uomo l’avvio delle religioni, le questioni del rapporto fede­ragione, fede­scienza, fede­cultura. Ø La chiesa come luogo dell’esperienza della salvezza di Cristo: la sua azione, i segni della sua vita, la sua storia, i tratti della sua identità. Ø Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale. v COMPETENZE. Ø Approfondire la conoscenza del linguaggio religioso specificamente di quello cristiano cogliendo punti di contatto con l’arte, la letteratura, il cinema. Ø Saper avvicinare correttamente i documenti della tradizione cristiana e del magistero della chiesa. v CAPACITA’. Ø Elaborare un personale progetto di vita sulla base di una conoscenza della propria identità e delle proprie attitudini, nel confronto con i valori proposti dal cristianesimo e in dialogo con la cultura e le diverse religioni presenti nella società. Ø Passare dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla storia della chiesa e sulla vita individuale e sociale. Ø Maturare una coerenza tra convinzioni personali e comportamenti di vita, criticamente motivata dal confronto e il dialogo tra la proposta cristiana ed altri diversi sistemi di significato.
18 SCALA DI VALUTAZIONE PER L’I.R.C.* GRAVEMENTE INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE MEDIOCRE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO OTTIMO * modifica approvata dal collegio il 24 gennaio 2006 con la seguente nota “ il giudizio sintetico che espr ime la valutazione non intende r ifer ir si a voti, ma unicamente a pr estazioni indicate dagli specifici descr ittor i (per i quali si fa riferimento alla griglia ufficiale di valutazione pag.13 del presente POF ) ”. La precedente sequenza di termini ( INSUFFICIENTE – SUFFICIENTE – MOLTO MOLTISSIMO) risultava ristretta e poco comprensibile agli studenti. L’introduzione di giudizi già in uso per l’esame di stato permette, oltre che una maggiore differenziazione docimologica, anche un costante riferimento al conseguimento di determinate conoscenze, capacità e competenze, come è stato esposto in precedenza. Riferimenti normativi Legge 824/30, art.4: “in luogo di voti una speciale nota”, confermata nel D.L.297/94; Testo unico, art.309, comma 4 ove non si fa riferimento a termini specifici. Regolamento Attuativo 275/99,art.6 della legge sull’autonomia scolastica dove si legge: Autonomia di sperimentazione nella progettazione formativa e la ricerca valutativa “Le istituzioni scolastiche individuano modalità e criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati”
19 MATERIE LETTERARIE E LATINO ­ BIENNIO ITALIANO NEL BIENNIO Per quanto riguarda l’area linguistico­espressiva, si devono considerare obbiettivi cognitivi fondamentali il potenziamento dello sviluppo delle abilità linguistiche, l’accrescimento e l’approfondimento della comprensione della realtà e dei suoi messaggi, lo sviluppo delle capacità di ascolto, di espressione in modo creativo e di comunicazione corretta. Elemento di partenza è la TESTUALITA’: è importante abituare gli studenti alla decodificazione del testo come processo di interazione fra chi legge e ciò che è scritto. Dalla testualità derivano tre obiettivi tr asver sali: 1) per cepir e, cioè individuare, riconoscere, denominare unità di informazione riguardanti diverse tipologia testuali ; 2) catalogar e, cioè classificare, scrivere, rappresentare, confrontare per facilitare la conoscenza; 3) sulla base di precedenti analisi, ver ificar e fino a che punto l’alunno è capace di formulare dei giudizi critici in modo autonomo. L’elemento di maggiore “modernità”, riferito ai manuali di Lingua italiana del biennio superiore, è sicuramente un’organizzazione non più cronologica per autori ed opere, ma, secondo una pluralità di punti di vista propri dello specifico linguistico­letterario, anche dell’orizzonte d’attesa degli studenti. Il diretto confronto con i testi deve, infatti, insegnare le tecniche della lettura, in una gamma molto varia di registri testuali, ma deve anche trasmettere il gusto.
20 Diventa necessario, quindi, il riferimento alle esperienze creative degli studenti, al loro immaginario, alle conoscenze pregresse. E’ necessario partire da una buona base grammaticale (an. grammaticale, logica e del periodo), verificata nelle prove d’ingresso e potenziata successivamente. Analisi dei testi, sia in prosa, sia in poesia: lettura consapevole, capacità di parafrasare, riassumere e relazionare; conoscenza delle tecniche linguistiche e stilistiche. Si procederà attraverso un’ampia scelta di brani in prosa e in poesia di autori significativi. Tale procedimento può essere effettuato anche in modo cronologico, ma si privilegerà le metodologie per tematiche. Frequenti e puntuali le verifiche: interrogazioni, questionari, schede, elaborati. Per lo scritto si ritiene opportuno affiancare al tradizionale “tema” esercizi di scrittura breve, riassunti, temi espositivi e argomentativi, lettere, articoli di giornale, saggi brevi, relazioni (graduate nel corso dei due anni), per approdare ad un altro tipo di scrittura più consono ai nuovi programmi ed in preparazione del nuovo esame di Stato. Lettura consapevole e padronanza della scrittura, intesa in termini di correttezza ortografica e sintattica e di coerenza logica, sono i due obiettivi minimi per costruire una solida base per l’apprendimento futuro. Per quanto riguarda i criteri e le griglie di valutazione delle prove orali si fa riferimento a quella ufficiale del POF, mentre per le prove scritte si è ritenuto opportuno basarsi sulle seguenti griglie.
21 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE ITALIANO BIENNIO TIPOLOGIA A Candidato ________________________________ Classe ________________ _______ TIPOLOGIA A PUNTEGGIO ATTRIBUITO ANALISI DEL TESTO: NARRATIVO, ( VOTI CORRISPETTIVI ) POETICO ¾ 1 1 ¼ 1 ½ 2 PROSA NON LETTERARIA (3– 4) INDICATORI (5) (6+) (7 ½) (9– 10) Segnare con X il punteggio attribuito per ogni indicatore; il voto sarà la somma dei punti Competenza testuale e logica; comprensione del passo, pertinenza nelle risposte Competenza sintattico – grammaticale Competenza lessicale Ricchezza di informazioni e di conoscenze culturali in relazione all’argomento indicato Uso delle informazioni e conoscenze organico, coerente, originale, con sviluppo critico delle questioni proposte RISULTATO VOTO _____________________/10
22 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE ITALIANO BIENNIO TIPOLOGIA B Candidato ________________________________ Classe ________________________________ TIPOLOGIA B PUNTEGGIO ATTRIBUITO LETTERA o DIARIO ARTICOLO DI GIORNALE TESTO ARGOMENTATIVO * SAGGIO BREVE * ( MX VOTI CORRISPETTIVI ) ¾ 1 1 ¼ 1 ½ 2 *(con fonti adeguatamente complesse) INDICATORI (3– 4) (5) (6+) (7 ½) (9– 10) Segnare con X il punteggio attribuito per ogni indicatore; il risultato sarà la somma dei punti Competenza testuale e logica; pertinenza riguardo alla richiesta, capacità di organizzare e utilizzare le fonti Competenza sintattico – grammaticale Competenza lessicale Progressione logica nell’esposizione, ricchezza e originalità di informazioni e di conoscenze culturali in relazione all’argomento scelto Capacità e coerenza nell’individuare il tipo di testo, il destinatario, lo scopo del testo RISULTATO VOTO _____________________/10
23 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE ITALIANO BIENNIO TIPOLOGIA C, D Candidato ________________________________ Classe ______________________ TIPOLOGIA C, D PUNTEGGIO ATTRIBUITO TEMA STORICO ( MX VOTI CORRISPETTIVI ) ¾ 1 1 ¼ 1 ½ 2 ATTUALITÁ (3– 4) INDICATORI (5) (6+) (7 ½) (9– 10) Segnare con X il punteggio attribuito per ogni indicatore; il risultato sarà la somma dei punti Competenza testuale e logica; pertinenza riguardo alla richiesta Competenza sintattico – grammaticale Competenza lessicale Rapporti di proporzione e progressione logica degli argomenti Ricchezza di informazioni e di conoscenze Culturali, originalità dei percorsi, sviluppo critico delle questioni proposte RISULTATO VOTO _____________________/10
24 STORIA E EDUCAZIONE CIVICA NEL BIENNIO STORIA FINALITA’­ OBIETTIVI ­ SAPERI MINIMI L’insegnamento della storia nel pr imo anno del liceo classico (quarta ginnasio) e del liceo scientifico deve proporsi, a nostro avviso, due finalità principali che chiameremo obiettivi o saperi minimi per il passaggio dal primo al secondo anno: 1) creare nei giovani alunni la consapevolezza dei legami tra passato e presente, vale a dire il “senso della continuità storica”; 2) educare alla capacità di selezionare e valutare in modo critico le testimonianze. Il secondo anno deve a sua volta perseguire i seguenti obiettivi necessari per accedere al successivo triennio dove troveranno ulteriore consolidamento:
· sviluppare le capacità di collocare i fati nel tempo e di cogliere i nessi fra causa ed effetto;
· sviluppare le capacità di analisi e di sintesi nella individuazione dei motivi dominanti che emergono da un complesso di fatti storici;
· sviluppare la capacità di lettura, selezione e valutazione di un documento storico;
· usare e far comprendere i concetti ed il linguaggio propri della disciplina storica. METODOLOGIA Per quanto attiene alla metodologia , si sottolinea l’opportunità di insistere sia sulla localizzazione temporale degli avvenimenti storici, sia sulla contemporaneità dei fatti accaduti presso popolazioni lontane e ciò per mettere in evidenza lo svolgimento sincronico degli avvenimenti per comprendere meglio le affinità e le differenze tra le varie civiltà. Di particolare utilità risulterà l’interrelazione fra fattori geografici e sviluppo storico ed economico, ed il collegamento con la realtà presente. Funzionale sarà l’uso del procedimento induttivo che muoverà dall’analisi e dalla comparazione do documenti, per proseguire con la sistemazione geografico­temporale del fatto storico.
25 Alla luce dei vigenti programmi di storia, ( dalla Preistoria al sec. XIV) risulta evidente che l’orizzonte della disamina storica si è ampliato enormemente rispetto al passato, poiché l’interesse si è spostato dalla storia delle grandi famiglie e degli eventi politico­militari, alla storia della mentalità, del costume, della società. Siamo infatti pienamente convinti della validità delle osservazioni del Cousinet, circa la metodologia dell’insegnamento della storia: storia come totalità che si interessa non solo dei fatti politici o diplomatici o militari, ma anche di leggi, di economia, di costume,di arte, di religione, di scienza. In una parola storia della società o per dirla con Le Goff, della mentalità e della lunga durata. Riflettendo su questa impostazione, concettuale e metodologica assieme, emerge che lo scopo dell’insegnamento della storia è guidare gli allievi alla conquista di un abito critico, mediante la riflessione, l’uso del documento, il costante riferimento all’atlante per concretizzare le categorie di tempo e spazio storico, la discussione, il confronto delle diverse tesi. STRUMENTI Per questo lavoro è utile affiancare al manuale la consultazione, magari parziale, di altri testi, scolastici e non, attingendo anche alla biblioteca d’Istituto. Utili risulteranno anche le proiezioni di video cassette nonché visite mirate a musei. CONTENUTI E LORO SCANSIONE CLASSE PRIMA Cenni sulla Preistoria e sulla storia dell’Oriente antico; storia della Grecia e di Roma ( fino all'Impero). CLASSE SECONDA L'Impero romano e la storia medievale fino alla metà del Trecento. La considerazione iniziale per cui la disamina storica si presenta in tutta la sua complessa articolazione, ci porta di necessità ad operare una scelta o selezione all’interno dei programmi, privilegiando alcuni argomenti rispetto ad altri. Ci sembra infatti opportuno evitare le sintesi frettolose e superficiali che finiscono col non lasciare nulla nello studente che, al contrario, dovrebbe ricevere stimoli di curiosità ed interesse. In quest’ottica è chiaro che, accanto alle linee generali di sviluppo, occorre pensare a precisi percorsi tematici da approfondire. Così, all’interno del tracciato dei programmi ministeriali, gli scriventi ritengono funzionale dare ampio spazio alla stor ia gr eca (guerre greco­persiane ed età di
26 Pericle) e r omana (agonia della Repubblica e nascita dell’Impero) nella IV ginnasio e prima liceo scientifico e nell’ambito della stor ia medievale, che è programma della V ginnasio e II liceo scientifico insistere particolarmente sulla rinascita carolingia e sull’età dei Comuni. VERIFICHE E VALUTAZIONI Si prevedono verifiche del grado di apprendimento degli alunni che si giovino di prove strutturate e semistrutturate, meglio, a nostro avviso, se “create ad hoc” dall’insegnante. Ad esempio, alcune verifiche mirate dovranno stabilire un ponte tra storia greca e romana da una arte , e lingua greco­latina dall’altra, perché cresca nei giovani alunni la consapevolezza e l’organicità dello studio. Utile sarà il ricorso a questionari a struttura sia chiusa (quesiti a scelte multiple) sia aperta, ma senza rescindere dalle tradizionali verifiche orali che risultano fondamentali per l’acquisizione di una padronanza espressiva e di una correttezza espositiva. Il recupero e/o il sostegno sarà effettuato durante le ore curricolari. EDUCAZIONE CIVICA Lo studio dell’educazione civica nel biennio ha come obiettivo primario quello di far nascere nel giovane alunno la consapevolezza dei diritti e doveri che presiedono al vivere civile della comunità democratica e permettono un inserimento attivo nella società. Tale obiettivo sarà perseguito sia attraverso l’uso del testo in adozione sia utilizzando le occasioni pratiche e concrete (conferenze, dibattiti…), che si presentano nel corso dell’anno. Rientra nell’ambito dell’ed. civica lo studio di elementi di ed. stradale. OBIETTIVI: ­Consapevolezza della condizione di cittadino e dei doveri e dei diritti conseguenti. ­Consapevolezza dei diritti e doveri che presiedono al vivere civile della comunità democratica e permettono un inserimento attivo nella società. CONTENUTI Ø Diritti e doveri nella carta costituzionale Ø Diritti e doveri in alcune leggi Ø Principali norme di educazione stradale
27 GEOGRAFIA CARATTERI GENERALI L’insegnamento della geografia nella classe prima del liceo classico (quarta ginnasio) e prima del liceo scientifico, pur non tralasciando la descrizione degli aspetti fisici e umani dei singoli continenti, punterà ad evidenziare l’aspetto storico­culturale, le strutture economico­politiche ed i problemi legati alle condizioni presenti nelle varie parti del mondo ed alle prospettive future. FINALITA’ Acquisire la capacità di interpretare lo spazio terrestre e la sua organizzazione da parte dell’uomo, attraverso la conoscenza di alcuni principi generali e l’uso di opportuni strumenti didattici (carte, documenti, tabelle, grafici, ecc.) per migliorare anche la consapevolezza del mondo in cui viviamo. Ciò sarà perseguito attraverso lo studio sia della geografia fisico­descrittiva che di quella antropo­economica. OBIETTIVI SPECIFICI 1) Sviluppare l’abitudine all’osservazione e alla ricerca di rapporti e di cause. 2) Potenziare la capacità di analisi e di lettura di carte, grafici, tabelle, immagini. 3) Arricchire la conoscenza dei fondamentali problemi economico­sociali della comunità mondiale (problema della pace, della distribuzione delle ricchezze, delle fonti di energia, dell’inquinamento, ecc.) 4) Consapevolezza della divisione del mondo in aree diverse di sviluppo. METODOLOGIE Per raggiungere le finalità e gli obiettivi esposti si suggerirà un metodo di studio agli alunni che mirerà a contemperare l’indirizzo positivista, che privilegia l’esame dell’influenza della natura sull’uomo, con l’indirizzo idealista, sostenitore della tesi opposta, in modo da chiarire razionalmente il complesso rapporto uomo­ambiente. In questo senso, la geografia dovrà contribuire a sviluppare l’abitudine all’osservazione e alla ricerca di rapporti e di cause, dovrà incrementare lo spirito di analisi e di lettura di carte, grafici, tabelle…,
28 potenziare le capacità di sintesi, dovrà concorrere alla formazione autonoma, critica, di opinioni che cerchino verifica nell’esame diretto di fatti concreti. Lo studio di questa disciplina si baserà dunque sia sull’esame di un fatto o di un fenomeno isolato sia, e soprattutto, sulla discussione di fatti e di fenomeni realmente esistenti e fra loro correlati. Dei continenti oggetto di studio saranno presi in esame anche i Paesi più importanti, mettendone in risalto ora le somiglianze, ora le differenze, ora i rapporti con il nostro Paese, evidenziando infine caratteristiche e problemi di oggi suscettibili di approfondimento e di letture. Lo studio di argomenti geografici generali e dei Paesi extraeuropei spesso sarà affrontato in parallelo. STRUMENTI Libro di testo o libri della biblioteca, carte di vario genere, tabelle, grafici, fotografie, schede, letture di articoli di giornale, costituiranno tutti validi strumenti di studio e di lavoro. CONTENUTI Ø Elementi di geografia generale. Ø Problemi di geografia economica e antropica. Ø Studio di vari continenti extraeuropei. Ø Aspetti interdisciplinari con la storia e l’educazione civica. Ø Approfondimento di alcuni problemi connessi con la lettura del giornale e l’attualità. VALUTAZIONE Per quanto riguarda la valutazione saranno seguiti gli stessi criteri indicati nella programmazione di storia. CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO Il recupero e il sostegno saranno effettuati durante le ore curricolari.
29 LATINO NEL BIENNIO SCIENTIFICO PREMESSA Nella programmazione dell’insegnamento della lingua latina nel biennio è necessario ricordare in primo luogo che l’insegnamento della materia non deve procedere indipendentemente nei confronti dell’italiano, ma con continui riferimenti e collegamenti tra le due lingue. FINALITA’ 1) Creare una continuità e una interdisciplinarità tra l’insegnamento e lo studio della lingua latina e l’italiano, tramite l’osservazione delle somiglianze e differenze che si stabiliscono tra i due linguaggi. 2) Avvicinare gli alunni allo studio della lingua e della civiltà latina OBIETTIVI SPECIFICI 1) Acquisizione di un metodo di scomposizione della frase e dei periodi. 2) Conoscenza delle principali strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina. 3) lettura e traduzione di testi per una conoscenza più approfondita della cultura e della civiltà del mondo antico. 4) Studio del lessico e analisi di termini latini passati con trasformazioni e non in italiano. METODOLOGIA Gli alunni saranno avviati allo studio della lingua latina attraverso l’esperienza immediata di qualche facile testo latino, affine sintatticamente e lessicalmente all’italiano. Attraverso la conoscenza diretta delle diversità più evidenti che intercorrono tra le due lingue si passerà allo studio della morfologia latina per portare gli alunni all’apprendimento sistematico della struttura linguistica di base, utilizzando di volta in volta sia il metodo deduttivo che quello induttivo. Verranno spesso prese in esame affinità e diversità lessicali e di strutture grammaticali e sintattiche tra il latino e l’italiano.
30 Gli alunni saranno invitati a leggere attentamente, capire e tradurre testi latini: la traduzione deve essere conseguenza di una lettura attenta e di un’analisi puntuale delle strutture del testo latino. Gli alunni dovranno inoltre imparare a memoria, con uno studio preciso e non approssimativo, un discreto numero di vocaboli. Per rendere più interessante lo studio del latino e non ridurlo ad un’assimilazione meccanica di regole e alla traduzione di frasi e testi appositamente costruiti, verrà fatta lettura in classe di pagine di autori latini, inizialmente anche in traduzione. le letture dell’antologia acquisteranno quindi un posto privilegiato fin dalla classe prima in quanto permetteranno agli alunni di fare esperienza di lingua dimostrando anche concretamente che le regole apprese non sono fini a se stesse, ma servono a decodificare messaggi che arrivano dal passato e a conoscere direttamente realtà e valori del mondo greco­ romano, nonché gli aspetti fondamentali della civiltà classica, in correlazione anche con lo studio della storia. SCANSIONE DEI CONTENUTI Classe pr ima Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Grammatica. Padronanza del lessico latino più comune. Lettura corretta ed espressiva di frasi e periodi semplici. Le cinque declinazioni Aggettivi di 1^ e 2^classe. Comparativi e superlativi. Coniugazione attiva e verbo essere. Inizio di traduzione di alcune semplici subordinate (finale, temporale, causale, cum narrativo). Ø Argomenti di civiltà latina (interdisciplinare con la storia e l’epica), tenendo presente la centralità del testo; es. la famiglia, mos maiorum, la religione, i miti, la favola ecc. Classe seconda Ø Ø Ø Ø Ø Consolidamento delle conoscenze morfologiche. Struttura del periodo composto. Verbi passivi e deponenti Alcuni verbi composti, anomali, difettivi. Principali pronomi.
31 Ø Ø Traduzione di infinitive, consecutive, perifrastiche, ablativo assoluto Approfondimento sulla civiltà latina con letture di testi semplici in italiano e in lingua. Quelle sopra indicate costituiscono altresì le conoscenze minime necessarie per le due classi; eventuali variazioni o modifiche al programma saranno effettuate soltanto in base al livello della classe. Per la competenza si fa riferimento alla capacità di tr adur r e e alla conoscenza delle pr incipali str uttur e mor fologiche e sintattiche da riconoscere nei testi e da saper riprodurre. VERIFICHE E VALUTAZIONI Per quanto riguarda le considerazioni generali sulla valutazione, si fa riferimento a quanto è stabilito nella programmazione d' italiano. Per quanto riguarda il latino, le verifiche saranno costituite da prove orali (almeno due a quadrimestre) e prove scritte. Le prove scritte di carattere ufficiale saranno almeno tre a quadrimestre, costituite da versioni dal latino con l’apporto, eventuale, di qualche frase dall’italiano per una maggiore riflessione su alcune strutture linguistiche particolari. Le verifiche per la valutazione degli alunni si baseranno: a) Sulla capacità di leggere correttamente il testo latino secondo la programmazione stabilita. b) Sulla capacità di tradurre semplici testi dopo averli scomposti, riordinati, analizzati, compresi. c) Sulla conoscenza degli elementi morfologici e sintattici oggetto di studio. d) Sul bagaglio lessicale in lingua posseduto dagli alunni. e) Sulla capacità di rendere correttamente in italiano il testo latino usando registri linguistici adeguati e proprietà di linguaggio. RECUPERO E SOSTEGNO Il sostegno e il recupero saranno effettuati sia durante le ore curricolari, sia, soprattutto, attraverso la realizzazione di moduli flessibili cui potranno accedere studenti preferibilmente della stessa classe, nei modi e nei tempi previsti dal POF alla voce ATTIVITA’ DIDATTICHE INTEGRATIVE (p.11). GRIGLIA DI VALUTAZIONE delle pr ove scr itte di latino (tr aduzione)
32 LIVELLI DI PRESTAZIONE VOTO Comprensione del tema, individuazione dei nessi logici,traduzione appropriata, buona resa in italiano 10 Comprensione del tema e dei nessi logici, traduzione Appropriata, buona resa in italiano pur con qualche imprecisione 9 Comprensione del tema, traduzione appropriata pur con qualche Errore morfosintattico e/o lessicale 8 Comprensione del tema, traduzione appropriata pur con alcuni Errori morfosintattici e lessicali 7 Comprensione complessiva accettabile malgrado diversi errori Morfosintattici e/o lessicali ed imprecisioni nella resa italiana 6 Insufficiente comprensione del senso del brano, con diversi Errori morfosintattici e/o lessicali 5 Mancata comprensione del brano con numerosi errori morfo­ Sintattici e/o lessicali 4 Brano del tutto frainteso, con numerosi e gravi errori morfo­ sintattici e/o lessicali 3 Prova del tutto negativa per disorientamento totale sul piano Morfosintattico 2
33 ITALIANO E LATINO ( tr iennio ) ITALIANO Tr iennio del Liceo Scientifico Pr emessa ­ Finalità ­ Obiettivi Si ribadisce il valore formativo generale della letteratura italiana attraverso il cui studio il giovane può acquisire tre capacità: 1) capacità cognitiva, attraverso lo studio degli aspetti storici e filologici; 2) capacità immaginativa: la letteratura può produrre arricchimento esistenziale, emotivo, culturale; 3) capacità critica: educazione alla complessità, problematicità che sono le costanti dell'oggi. Per il raggiungimento di tali obiettivi gli insegnanti concordano nella necessità di una diversa scansione dei programmi che comprenda il Novecento in modo più ampio di quanto attualmente sia stato possibile, per una rivisitazione del passato alla luce del presente, onde far comprendere ai giovani il valore delle radici culturali. Per realizzare quanto sopra sostenuto e per dare spazio alla scrittura, come richiesto dalle nuove tipologie proposte nell’esame di stato, si è ritenuto necessario – con delibera del Collegio dei docenti dell’ottobre 2000 ) modificare per le classi quarte dello scientifico la tradizionale suddivisione del monte ore riservate all’italiano e al latino (3 ore per italiano e 4 ore per latino) in questo modo: 4 ore per italiano e 3 ore per latino. Gli insegnanti concordano nella accettazione di un canone di classici di cui s' impone la lettura in classe con due obiettivi: la conoscenza­ fase filologica, la collocazione­fase ermeneutica; nel caso di romanzi, dopo le indicazioni in classe, la lettura sarà individuale da parte degli alunni. Si ritiene che un alunno che ha frequentato il Liceo debba aver letto Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Machiavelli, Tasso, Goldoni, Parini, Alfieri, Foscolo, Manzoni, Leopardi, Verga, Pascoli, D'Annunzio, Svevo, Pirandello, Ungaretti, Saba, Montale ma, trattandosi di un numero rilevante di classici si concorda nella possibilità di trattare solo nell'ambito del rispettivo contesto e/o a livello di percorso tematico autori come Tasso, Goldoni o Alfieri, D'Annunzio. Ogni classe avrà, inoltre, la possibilità di operare scelte significative di movimenti del '900 ( Neorealismo ), di autori del '900 ( Calvino, Pavese, Vittorini, Moravia ). Accanto alla centralità della lettura si ritiene importante la storicizzazione del testo; in questo modo sarà anche possibile la trattazione
34 dei cosiddetti "minori"; tale atteggiamento favorisce i collegamenti pluridisciplinari almeno con Storia e Filosofia; le tematiche letterarie porteranno necessariamente a collegamenti con la Letteratura straniera e con Storia dell' Arte. Nello studio della Divina Commedia si ritiene di procedere come negli ultimi anni scolastici: nella prima classe del triennio verranno letti da dieci a quindici canti dell'Inferno; nelle classi successive il numero varierà a seconda dei percorsi individuati. Metodologie e str umenti Salvaguardata la centralità della lettura letterariamente educata la metodologia può essere per moduli storicizzati e/o per categorie della storia letteraria in cui si individuino dei percorsi. All' interno di tali metodi di lavoro gli obiettivi di tipo linguistico e letterario saranno perseguiti attraverso la pratica dell'ascolto con produzione orale e scritta di sintesi, riassunti, relazioni; attraverso la pratica dell'esposizione orale con diverse modalità ( sintetica, analitica, dialettica ); attraverso la pratica della lettura di testi di diversa natura e tipologia. Verranno utilizzati gli strumenti offerti dalla tecnologia per l'educazione alla pluridisciplinarità. Per quanto riguarda la produzione scritta le tipologie richieste dal Nuovo Esame di Stato impongono un esercizio fin dal terzo anno di corso; si condivide l'obiettivo di una produzione scritta che da una parte risponda ai bisogni della vita reale, dall'altra dia spazio alla creatività e alle capacità individuali; i tempi di esecuzione potranno variare a seconda delle varie tipologie. Contenuti Classe ter za scientifico Letteratura italiana: fino al Rinascimento compreso Dante : un minimo di 10­15 canti Produzione scritta: saranno continuati gli esercizi di scrittura avviati nel biennio e l'educazione linguistica sarà potenziata dall'educazione letteraria Pluridisciplinarità in particolare con Storia, Filosofia, Letteratura straniera, Storia dell' Arte Saperi minimi: Conoscenza dei nuclei concettuali del programma svolto Competenza : ­organizzazione delle conoscenze nel contesto ­correttezza sintattica, lessicale, ortografica e di
35 punteggiatura Classe quar ta scientifico Letteratura italiana: fino al primo '800 Dante: scelta di canti del Purgatorio Produzione scritta: esercizi sulle varie tipologie di scrittura e verifiche del tipo Terza prova Pluridisciplinarità in particolare con Storia, Filosofia, Letteratura straniera, Storia dell' Arte Saperi minimi: Conoscenza degli argomenti svolti Competenza : ­organizzazione delle conoscenze nel contesto ­correttezza sintattica, lessicale, ortografica e di punteggiatura Classe quinta scientifico Letteratura italiana: ‘800 e ‘900 con scelta di autori fondamentali anche sulla base di percorsi tematici Dante: scelta di canti del Paradiso Produzione scritta: esercizi sulle varie tipologie di scrittura e verifiche del tipo Terza prova Pluridisciplinarità in particolare con Storia, Filosofia, Letteratura straniera, Storia dell'Arte Saperi minimi: Conoscenza degli argomenti svolti Competenza : ­organizzazione delle conoscenze nel contesto ­correttezza sintattica, lessicale, ortografica e di punteggiatura Capacità di collegamento con altre discipline Ver ifiche e Valutazione Le verifiche scritte saranno di numero non inferiore a tre per quadrimestre. Le verifiche orali saranno di numero non inferiore a due per quadrimestre; test e questionari avranno validità per l'orale, come stabilito dal Collegio. Per i criteri di valutazione si rimanda alle tabelle allegate. Cor si di r ecuper o e/o sostegno Verranno attivati moduli flessibili a cui potranno accedere studenti preferibilmente della stessa classe.
36 Scritto Indicatori Livello di Valutazione apprendimento in decimi Totale non pertinenza dello svolgimento con la traccia Completa mancanza di ordine e coerenza logica delle idee Gravemente Carenza di informazione e di conoscenza dell'argomento insufficiente 1/3 Forma linguistica del tutto scorretta e disordinata Scarsa pertinenza dello svolgimento con la traccia Qualche insicurezza nell'ordine e nella coerenza logica delle idee insufficiente 4/5 Informazione e conoscenza dell'argomento inadeguate Forma linguistica scorretta e disordinata Aderenza dello svolgimento con la traccia Qualche insicurezza nell'ordine e nella coerenza logica delle idee Sufficiente Informazione e conoscenza dell'argomento modeste (o più che suff.) Più che suff. 6 6,5 Imprecisioni nella forma linguistica Discreta pertinenza con la traccia Sistematicità nell'ordine e nella coerenza logica Discreto Precisione e sicurezza nell'informazione e nella conoscenza Più che disc. 7 7,5 Forma linguistica discreta (o più che discreta) Buona pertinenza dello svolgimento con la traccia Ricchezza di informazione,capacità critica Rielaborazione degli argomenti e collegamenti pluridisciplinari Buono 8 Molto buono 8/9 Ottimo o ecc. 9/10 Forma linguistica vivace e incisiva Originalità e creatività nello svolgimento delle idee Ampiezza di informazione e singolare profondità nella conoscenza Pregevole capacità nell'argomentazione critica Eleganza e finezza nella forma linguistica
37 Orale Parametri Livelli di prestazione Valutazione a) Esposizione fluida, chiara, corretta; lessico ricco, appropriato ott./eccell. Misurazione 9 Padronanza della b)Esposizione abbastanza articolata, precisa, corretta, varia discr./buono 7/8 lingua c)Esposizione semplice, comprensibile,generalmente corretta sufficiente 6 d)Esposizione piuttosto incerta, lessico impreciso e generico insuff. 4/5 e)Esposizione confusa, lessico molto impreciso e generico grav. Insuff. 1/3 a)Conoscenze complete e approfondite ott./eccell. b)Conoscenze adeguate all' argomento discr./buono 7/8 c)Conoscenze complete ma non approfondite sufficiente 6 d)Conoscenze generiche e superficiali insuff. 4/5 e)Conoscenze pressoché nulle grav. Insuff. 1/3 a)Collegamenti efficaci e significativi ott./eccell. b)Argomentazioni logiche e consequenziali discr./buono 7/8 c)Articolazione semplice e lineare sufficiente 6 d)Articolazione poco organica degli argomenti insuff. 4/5 e)Argomentazione incoerente e priva di nessi logici grav. Insuff. 1/3 Conoscenze Competenze Criticità Capacità 9 9 aggiunta di punti: da 1 a 3 Originalità Consapevolezza dei problemi Capacità di autocorrezione
38 ITALIANO E LATINO ( tr iennio ) ITALIANO Tr iennio del Liceo Scientifico Pr emessa ­ Finalità ­ Obiettivi Si ribadisce il valore formativo generale della letteratura italiana attraverso il cui studio il giovane può acquisire tre capacità: 1) capacità cognitiva, attraverso lo studio degli aspetti storici e filologici; 2) capacità immaginativa: la letteratura può produrre arricchimento esistenziale, emotivo, culturale; 3) capacità critica: educazione alla complessità, problematicità che sono le costanti dell'oggi. Per il raggiungimento di tali obiettivi gli insegnanti concordano nella necessità di una diversa scansione dei programmi che comprenda il Novecento in modo più ampio di quanto attualmente sia stato possibile, per una rivisitazione del passato alla luce del presente, onde far comprendere ai giovani il valore delle radici culturali. Per realizzare quanto sopra sostenuto e per dare spazio alla scrittura, come richiesto dalle nuove tipologie proposte nell’esame di stato, si è ritenuto necessario – con delibera del Collegio dei docenti dell’ottobre 2000 ) modificare per le classi quarte dello scientifico la tradizionale suddivisione del monte ore riservate all’italiano e al latino (3 ore per italiano e 4 ore per latino) in questo modo: 4 ore per italiano e 3 ore per latino. Gli insegnanti concordano nella accettazione di un canone di classici di cui s' impone la lettura in classe con due obiettivi: la conoscenza­ fase filologica, la collocazione­fase ermeneutica; nel caso di romanzi, dopo le indicazioni in classe, la lettura sarà individuale da parte degli alunni. Si ritiene che un alunno che ha frequentato il Liceo debba aver letto Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Machiavelli, Tasso, Goldoni, Parini, Alfieri, Foscolo, Manzoni, Leopardi, Verga, Pascoli, D'Annunzio, Svevo, Pirandello, Ungaretti, Saba, Montale ma, trattandosi di un numero rilevante di classici si concorda nella possibilità di trattare solo nell'ambito del rispettivo contesto e/o a livello di percorso tematico autori come Tasso, Goldoni o Alfieri, D'Annunzio. Ogni classe avrà, inoltre, la possibilità di operare scelte significative di movimenti del '900 ( Neorealismo ), di autori del '900 ( Calvino, Pavese, Vittorini, Moravia ). Accanto alla centralità della lettura si ritiene importante la storicizzazione del testo; in questo modo sarà anche possibile la trattazione
39 dei cosiddetti "minori"; tale atteggiamento favorisce i collegamenti pluridisciplinari almeno con Storia e Filosofia; le tematiche letterarie porteranno necessariamente a collegamenti con la Letteratura straniera e con Storia dell' Arte. Nello studio della Divina Commedia si ritiene di procedere come negli ultimi anni scolastici: nella prima classe del triennio verranno letti da dieci a quindici canti dell'Inferno; nelle classi successive il numero varierà a seconda dei percorsi individuati. Metodologie e str umenti Salvaguardata la centralità della lettura letterariamente educata la metodologia può essere per moduli storicizzati e/o per categorie della storia letteraria in cui si individuino dei percorsi. All' interno di tali metodi di lavoro gli obiettivi di tipo linguistico e letterario saranno perseguiti attraverso la pratica dell'ascolto con produzione orale e scritta di sintesi, riassunti, relazioni; attraverso la pratica dell'esposizione orale con diverse modalità ( sintetica, analitica, dialettica ); attraverso la pratica della lettura di testi di diversa natura e tipologia. Verranno utilizzati gli strumenti offerti dalla tecnologia per l'educazione alla pluridisciplinarità. Per quanto riguarda la produzione scritta le tipologie richieste dal Nuovo Esame di Stato impongono un esercizio fin dal terzo anno di corso; si condivide l'obiettivo di una produzione scritta che da una parte risponda ai bisogni della vita reale, dall'altra dia spazio alla creatività e alle capacità individuali; i tempi di esecuzione potranno variare a seconda delle varie tipologie. Contenuti Classe ter za scientifico Letteratura italiana: fino al Rinascimento compreso Dante : un minimo di 10­15 canti Produzione scritta: saranno continuati gli esercizi di scrittura avviati nel biennio e l'educazione linguistica sarà potenziata dall'educazione letteraria Pluridisciplinarità in particolare con Storia, Filosofia, Letteratura straniera, Storia dell' Arte Saperi minimi: Conoscenza dei nuclei concettuali del programma svolto Competenza : ­organizzazione delle conoscenze nel contesto ­correttezza sintattica, lessicale, ortografica e di
40 Punteggiatura Classe quar ta scientifico Letteratura italiana: fino al primo '800 Dante: scelta di canti del Purgatorio Produzione scritta: esercizi sulle varie tipologie di scrittura e verifiche del tipo Terza prova Pluridisciplinarità in particolare con Storia, Filosofia, Letteratura straniera, Storia dell' Arte Saperi minimi: Conoscenza degli argomenti svolti Competenza : ­organizzazione delle conoscenze nel contesto ­correttezza sintattica, lessicale, ortografica e di punteggiatura Classe quinta scientifico Letteratura italiana: ‘800 e ‘900 con scelta di autori fondamentali anche sulla base di percorsi tematici Dante: scelta di canti del Paradiso Produzione scritta: esercizi sulle varie tipologie di scrittura e verifiche del tipo Terza prova Pluridisciplinarità in particolare con Storia, Filosofia, Letteratura straniera, Storia dell'Arte Saperi minimi: Conoscenza degli argomenti svolti Competenza : ­organizzazione delle conoscenze nel contesto ­correttezza sintattica, lessicale, ortografica e di punteggiatura Capacità di collegamento con altre discipline Ver ifiche e Valutazione Le verifiche scritte saranno di numero non inferiore a tre per quadrimestre. Le verifiche orali saranno di numero non inferiore a due per quadrimestre; test e questionari avranno validità per l'orale, come stabilito dal Collegio. Per i criteri di valutazione si rimanda alle tabelle allegate. Cor si di r ecuper o e/o sostegno
41 Verranno attivati moduli flessibili a cui potranno accedere studenti preferibilmente della stessa classe. Scritto Indicatori Livello di Valutazione apprendimento in decimi Totale non pertinenza dello svolgimento con la traccia Completa mancanza di ordine e coerenza logica delle idee Gravemente Carenza di informazione e di conoscenza dell'argomento insufficiente 1/3 Forma linguistica del tutto scorretta e disordinata Scarsa pertinenza dello svolgimento con la traccia Qualche insicurezza nell'ordine e nella coerenza logica delle idee insufficiente 4/5 Informazione e conoscenza dell'argomento inadeguate Forma linguistica scorretta e disordinata Aderenza dello svolgimento con la traccia Qualche insicurezza nell'ordine e nella coerenza logica delle idee Sufficiente Informazione e conoscenza dell'argomento modeste (o più che suff.) Più che suff. 6 6,5 Imprecisioni nella forma linguistica Discreta pertinenza con la traccia Sistematicità nell'ordine e nella coerenza logica Discreto Precisione e sicurezza nell'informazione e nella conoscenza Più che disc. 7 7,5 Forma linguistica discreta (o più che discreta) Buona pertinenza dello svolgimento con la traccia Ricchezza di informazione,capacità critica Rielaborazione degli argomenti e collegamenti pluridisciplinari Buono 8 Molto buono 8/9 Ottimo o ecc. 9/10 Forma linguistica vivace e incisiva Originalità e creatività nello svolgimento delle idee Ampiezza di informazione e singolare profondità nella conoscenza Pregevole capacità nell'argomentazione critica Eleganza e finezza nella forma linguistica
42 Orale Parametri Livelli di prestazione Valutazione Misurazione a) Esposizione fluida, chiara, corretta; lessico ricco, appropriato ott./eccell. 9 Padronanza della b)Esposizione abbastanza articolata, precisa, corretta, varia discr./buono 7/8 lingua c)Esposizione semplice, comprensibile,generalmente corretta sufficiente 6 d)Esposizione piuttosto incerta, lessico impreciso e generico insuff. 4/5 e)Esposizione confusa, lessico molto impreciso e generico grav. Insuff. 1/3 a)Conoscenze complete e approfondite ott./eccell. b)Conoscenze adeguate all' argomento discr./buono 7/8 c)Conoscenze complete ma non approfondite sufficiente 6 d)Conoscenze generiche e superficiali insuff. 4/5 e)Conoscenze pressoché nulle grav. Insuff. 1/3 a)Collegamenti efficaci e significativi ott./eccell. b)Argomentazioni logiche e consequenziali discr./buono 7/8 c)Articolazione semplice e lineare sufficiente 6 d)Articolazione poco organica degli argomenti insuff. 4/5 e)Argomentazione incoerente e priva di nessi logici grav. Insuff. 1/3 Conoscenze Competenze Criticità Capacità 9 9 aggiunta di punti: da 1 a 3 Originalità Consapevolezza dei problemi Capacità di autocorrezione
fig. 2 biblioteca 43 LATINO NEL TRIENNIO DEL LICEO SCIENTIFICO Pr emessa ­ Finalità ­ Obiettivi Il Latino è una disciplina dell' area linguistico­letteraria che, in quanto tale, deve essere studiata e conosciuta sotto il profilo linguistico e sotto il profilo letterario. Come lingua il Latino presenta tutte le caratteristiche del fenomeno linguistico nei suoi aspetti sincronici e diacronici, nonché in quelli pragmatico­ comunicativi. Gli usi della lingua latina sono caratterizzati dalla presenza di tutte le funzioni linguistiche ( emotiva, conativa, referenziale, metalinguistica, poetica). Lo studio del Latino dà un contributo certo e rilevante al dominio della lingua italiana: in particolare, il confronto sistematico fra le due lingue richiesto dal lavoro di traduzione favorisce un continuo arricchimento sul piano lessicale e sintattico, un mezzo per contrastare l' Italiano "povero" dei mezzi di comunicazione di massa. IL latino si esprime in una letter atur a che riveste un ruolo importante in quanto prepara e costruisce le tipologie espressive che nella successiva sequenza diacronica sono giunte fino a noi. Lo studio dei testi letterari permette un contatto diretto con le strutture della civiltà romana, cioè il nostro "ieri" e di cogliere "dal vivo" il rapporto in termini di continuità e di alterità che ci lega al nostro passato. La convergenza degli obiettivi, la coerenza dei metodi, la chiarezza e la condivisione delle motivazioni nell'insegnamento di italiano, latino e lingua straniera migliorano la qualità dell'apprendimento scolastico in quanto ­ viene facilitato l'approccio all'area linguistico­letteraria ­ viene rafforzato il possesso degli strumenti nel campo specifico ed ampliato l'orizzonte delle conoscenze ­ viene arricchito il bagaglio culturale, sociale ed individuale poiché sono rese possibili esperienze concrete in cui i giovani, rilevando le connessioni profonde dei fenomeni letterari tra loro e con il contesto, si aprono alla ricomposizione critica dell'unità del sapere. Metodologie e str umenti Sarà sempre privilegiata la lettura dei testi (anche in versione italiana per una conoscenza completa dell'opera) per risalire all'autore ed al periodo in cui ha operato.
44 La conoscenza linguistica sarà finalizzata alla comprensione dei testi. La lettura degli autori potrà essere condotta in due modi ­ privilegiando un approccio "diffuso", esteso al maggior numero possibile di scrittori appartenenti al medesimo genere letterario o raggruppati intorno a un medesimo centro tematico, al fine di evidenziare le differenze sul piano ideologico e stilistico; ­ privilegiando un approccio "monografico", centrato su pochi autori attraverso la lettura di una scelta significativa delle loro opere, magari utilizzando anche edizioni complete con il testo a fronte. Contenuti Grammatica : lettura espressiva ­ ampliamento lessicale ­ Struttura del periodo semplice e complesso ­ Sintassi dei casi . La scansione del programma di Grammatica nei tre anni dipenderà dal livello di partenza e dai tempi di apprendimento della classe. Classe ter za. Traduzione di classici (orientativamente) : Cesare Catullo, elegiaci. Letteratura latina (orientativamente) : Origini, Plauto, Terenzio, Lucilio, Cesare, elegiaci. Saperi minimi: Conoscenza morfosintattica, Conosc. letteraria Competenza: traduzione, contestualizzazione Classe quar ta. Traduzione di classici (orientativamente) Virgilio,Orazio, Sallustio, Livio. Letteratura latina (orientativamente) : Il primo secolo a. Cr. Saperi minimi: Conoscenza morfosintattica, Conosc. letteraria Competenza: traduzione, contestualizzazione, competenza lessicale. Classe quinta. Traduzione di classici (orientativamente) : Lucrezio, Seneca, Cicerone, Tacito. Letteratura latina (orientativamente) : Il primo e secondo secolo d. Cr. e cenni sul latino medievale. Saperi minimi: Conoscenza morfosintattica, Conoscenza letteraria Competenza: traduzione, contestualizzazione, competenza lessicale. Capacità di collegamento con altre discipline.
45 Ver ifiche e Valutazione Verifiche orali: ­ Colloqui Verifiche scritte: ­ Traduzione di brani d'autore con e senza vocabolario ­ Analisi di testi d' autore (studiati) ­ Questionari di letteratura e di civiltà latina Le verifiche scritte saranno di numero non inferiore a tre per quadrimestre. Le verifiche orali saranno di numero non inferiore a due per quadrimestre; test e questionari potranno avere validità per l'orale, come stabilito dal Collegio. Valutazione Le prove orali valuteranno: ù i dati di informazione acquisiti ù comprensione e focalizzazione dell’argomento ù collegamenti ù elaborazione personale ù correttezza espressiva Le prove scritte valuteranno: Traduzione: ú la comprensione del tema ú l’individuazione dei legami logici ú la conoscenza delle strutture morfosintattiche ú l’adeguata trasposizione in italiano Analisi del testo: Ø buona e consapevole resa del testo Ø comprensione del messaggio Ø analisi e contestualizzazione del passo Questionari : verrà indicata la soglia della sufficienza, punteggi differenziati a seconda della natura delle domande. Cor si di sostegno e r ecuper o Verranno attivati corsi di sostegno e/o recupero di varia durata a seconda delle necessità degli allievi delle singole classi.
46 LINGUA E CIVILTÀ STRANIERA OBIETTIVI GENERALI Formazione della personalità attraverso: a) Il potenziamento delle capacità cognitive dello studente b) Il raggiungimento della sua autonomia nell’apprendimento, nel ragionamento, nella ricerca; c) Acquisizione di capacità critiche; d) Abitudine ad una visione interdisciplinare delle conoscenze; e) Acquisizione di vari registri linguistici; f) Avviamento ad una coscienza europea. OBIETTIVI SPECIFICI PER IL BIENNIO 1) Sviluppo delle quattro abilità (Listening, speaking, reading and writing)attraverso le quali l’alunno acquisirà competenze linguistiche necessarie per comunicare in determinate situazioni, partendo da un livello di base in cui i bisogni comunicativi sono elementari per arrivare a saper organizzare un discorso. 2) Approccio alla lettura nell’ambito di vari registrilinguistici. 3) Avvicinamento e confronto con una cultura, valori, costumi diversi dal contesto in cui lo studente vive. OBIETTIVI SPECIFICI PER IL TRIENNIO L’alunno deve essere in grado di : 1) acquisire una gamma maggiore di abilità per esprimere le funzioni linguistiche più importanti; 2) sviluppare le proprie capacità logiche (astrazione, analisi, sintesi sistemazione ed organizzazione delle conoscenze) 3)comprendere esempi autentici di vari registri linguistici (critica letteraria, scientifica, storica); 4) possedere l’immagine reale del popolo di cui studia la lingua, approfondendone gli aspetti culturali, storici, economico­sociali, filosofici, scientifici.
47 METODOLOGIE E STRUMENTI PER IL BIENNIO Per quanto riguarda le attività didattiche si utilizzeranno metodologie miste, adattandole alle condizioni di ogni classe, ai ritmi di apprendimento ed ai bisogni degli alunni. Partendo da situazioni, si avrà un approccio diretto alla LINGUA 2, incoraggiando gli alunni ad operare scambi verbali a coppia o in gruppi, fase in cui l'insegnante avrà veste di consulente, iniziando le attività, ascoltando e consigliando. Si amplierà quindi la sfera comunicativa attraverso registrazioni, documenti sonori o scritti con gradazione delle difficoltà, basandoci su criteri di utilità, frequenza e applicabilità. Si sensibilizzeranno gli alunni alle caratteristiche fonologiche insistendo sul ritmo e l’intonazione. Le strutture grammaticali saranno ricavate dall’uso pratico della LINGUA 2, procedendo dalle semplici alle meno semplici e saranno fissate attraverso adeguati esercizi per il consolidamento. A tal proposito si effettuerà una vasta gamma di esercitazioni come composizioni di dialoghi, questionari, redazione di semplici testi scritti (lettere, descrizioni, brevi composizioni, riassunti) ed esercizi grammaticali di diverso tipo finalizzati all’applicazione ed assimilazione delle strutture grammaticali apprese. Poiché non è utile apprendere forme linguistiche senza sapere come usarle in modo appropriato, sarà oggetto particolare del secondo anno la riflessione sull’uso delle strutture grammaticali. Si passerà, quindi, dalla pratica di automatismi alla produzione libera. Per quanto concerne l’introduzione ed il confronto con una realtà culturale e sociale diversa ci rifaremo a documenti autentici, di interesse per gli alunni, che offrano possibilità di commento e discussione in classe ( articoli di giornale, manifesti, lettere, grafici etc.) Attraverso tali documenti si intende anche guidare gli alunni alla lettura e farli rendere conto di come sia strutturato un testo scritto. I docenti faranno uso del materiale multimediale e di tutto il materiale linguistico che potranno trovare a loro disposizione. METODOLOGIE E STRUMENTI PER IL TRIENNIO Nel triennio la lingua d’uso è la lingua 2 , il che comporterà continuità d’esercizio nelle situazioni più diverse. Si procederà allo sviluppo e all’ampliamento delle varie competenze e capacità e, poiché un posto rilevante verrà dato alla LETTURA, si abitueranno gli alunni all’uso di vari registri,
48 avvicinandoli a vari tipi di testo ( articoli da periodici riviste scientifiche, critica letteraria etc.). Nelle classi IV/V l’approccio al testo letterario sarà predominante. Pur privilegiando l’analisi testuale, si cercherà di fornire agli alunni un’idea di insieme dello sviluppo della letteratura straniera, riferendoci a documenti o alle opere più significative e storicamente inquadrate. Si precisa tuttavia che il testo letterario non sarà esclusivo oggetto di lavoro, in quanto, accanto ad esso, introdurremo argomenti di civiltà o problematiche attuali che potranno esser sfruttate per un lavoro multidisciplinare. Le esercitazioni scritte saranno: ricostruzione ed analisi di testi, commenti, composizione libera, preparazione di resoconti,riassunti etc. Si dovranno abituare gli studenti ad una autonomia progressiva, alla ricerca, all’analisi, alla rielaborazione, alla scrittura creativa. Inoltre in previsione delle prove di verifica scritta per la maturità saranno svolte esercitazioni periodiche diversificate basate sull’analisi e comprensione di un brano in lingua simulando il modello dell’esame di stato. SCANSIONE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI PER IL TRIENNIO Classe ter za Lingua inglese Introduzione alla storia della letteratura fino a W. Shakespeare Lingua tedesca La storia della letteratura dalle origini all’età barocca. Lingua fr ancese La storia della letteratura dal Medio evo al XVII secolo. Classe quar ta Lingua inglese Dalle opere di W. Shakespeare al Romanticismo. Lingua tedesca L’età classica e l’età romantica
49 Lingua fr ancese Dal XVII secolo al Romanticismo (Lamartine) Classe quinta Lingua inglese Dall’età vittoriana al XX secolo. (Studio di almeno 12 autori) Lingua tedesca Dalla metà del XIX secolo al XX secolo inoltrato. Lingua fr ancese Da V. Hugo al teatro dell’assurdo ( Beckett & Ionesco) CONOSCENZE COMPETENZE E CAPACITÀ MINIME In base a quanto detto precedentemente riguardo agli obiettivi disciplinari relativi al biennio/triennio occorre fare una ulteriore precisazione sulle capacità, conoscenze e competenze minime da raggiungere per poter utilmente frequentare la classe successiva. Al termine del biennio lo studente deve essere in grado di acquisire le seguenti competenze e capacità: compr ensione scr itta/or ale: comprende brevi dialoghi o letture individuando il significato globale e le informazioni essenziali, stabilisce relazioni operando semplici inferenze. Pr oduzione or ale: interagisce in semplici dialoghi, risponde in modo pertinente e con correttezza grammaticale alle domande dell’insegnante, ripete segmenti di parlato con buona pronuncia e riferisce il contenuto di semplici messaggi. Pr oduzione scr itta : compone semplici brani descrittivi/narrativi o dialoghi, risponde a questionari utilizzando in modo autonomo, vocaboli e strutture appresi in contesto analogo. Al termine del tr iennio lo studente deve saper gradualmente acquisire le seguenti competenze e capacità: compr ensione scr itta/or ale: comprende globalmente/dettagliatamente messaggi autentici ed il linguaggio dei vari tipi di testo, in particolare quello letterario. Opera inferenze, prende appunti, analizza i vari elementi e fa confronti, individua relazioni di causa/effetto, il punto di vista dell’emittente e l’intenzione comunicativa.
50 Pr oduzione or ale e scr itta: riproduce quanto appreso con accettabile correttezza fonetica, lessicale e morfosintattica, riutilizza il materiale appreso in situazioni nuove in modo logico e pertinente, sostiene colloqui, sintetizza e relaziona; commenta e descrive/decodifica il materiale autentico, operando collegamenti con le altre discipline. CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Complesso e difficile resta il problema della valutazione, poiché la verifica dei traguardi raggiunti e non raggiunti dagli studenti, implica la verifica della metodologia stessa e di certe mete programmatiche. Si effettuerano controlli periodici onde accertarsi se gli obiettivi prefissati nelle varie unità didattiche e a loro conclusione siano stati o meno perseguiti. Si opterà, in enere, per prove più oggettive che soggettive, per salvaguardare una certa equità di giudizio. Le verifiche orali saranno molteplici e più frequenti possibile, poiché esse comportano e rivelano la partecipazione attiva allo svolgimento del dialogo educativo. GRIGLIA DI VALUTAZIONE BIENNIO Lingua scr itta (valutazione in decimi) Criteri di valutazione Punteggio 1. Organicità 2 2. Morfosintassi 3 3. Lessico 3 4. Ortografia 2 Lingua or ale (valutazione in decimi) Criteri di valutazione Punteggio 1. Comprensione riferita ai contenuti minimi 5 2. Produzione : a) correttezza 3 b) pronuncia 2
51 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRIENNIO Lingua scr itta (valutazione in decimi ) Criteri di valutazione Punteggi 1. Completezza e organicità dei contenuti 4 2. Uso della grammatica (correttezza formale) 2 3. Gamma lessicale 2 4. Capacità di sintesi (numero parole o righe) 2 Lingua or ale (valutazione in decimi ) Criteri di valutazione Punteggi 1. Prontezza 3,5 2. Pronuncia 1,5 3. Uso 1,5 4. Puntualizzazione dell’argomento 3,5 Inoltre, per quanto concerne le griglie di valutazione per lo scritto, tali misurazioni si intendono volte a testare il complesso delle abilità raggiunte. Nel caso si intendesse misurarne una o due separatamente, i descrittori andranno stabiliti secondo l'obiettivo e a tal fine si produrrà relativa scheda di accompagnamento ad ogni verifica. ATTIVITA' DIDATTICHE INTEGRATIVE I docenti sono concordi nel progettare corsi di recupero e sostegno preferibilmente per i propri alunni ma non è escluso il ricorso anche a gruppi di studio con alunni di classi diverse. Nell'ambito di tale offerta si farà anche ricorso ad insegnanti di madrelingua che saranno utilizzati per un numero totale di 10 ogni triennio. Nelle prime classi di lingua inglese qualora gli assoluti principianti siano in numero minoritario viene assicurato un corso propedeutico di 10­12 ore da effettuarsi entro il primo mese di lezione.
52 FILOSOFIA, STORIA E EDUCAZIONE CIVICA NEL TRIENNIO OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI L’analisi delle problematiche storiche, strettamente connesse a quelle filosofiche, rappresenta un momento essenziale nel processo di formazione dell’adolescente. E’ in tale fascia di età infatti che si consolidano quei valori che saranno poi elemento strutturale della personalità adulta. Il confronto col passato e con le soluzioni di volta in volta elaborate dai pensatori, la riflessione sulle vicende dell’uomo, spesso espressione di tali soluzioni, rappresenta un momento necessario per un processo di crescita consapevole. In tale ottica si inquadrano gli obiettivi formativi generali comuni alle due discipline: ­ sviluppare un’autonoma capacità critica in ordine ai grandi temi della contemporaneità, secondo una prospettiva che utilizzi le coordinate del sapere storico, filosofico e scientifico ­ disciplinare l’attitudine a porsi e ad affrontare problemi in termini razionali ­ maturare una disponibilità al confronto e al rispetto della pluralità di opinioni ­ favorire l’acquisizione delle coordinate fondamentali della convivenza civile. FILOSOFIA OBIETTIVI COGNITIVI SPECIFICI ­ Padronanza della terminologia di base e dei concetti fondamentali, competenza e rigore lessicale, abilità linguistica in relazione allo specifico ambito disciplinare ­ conoscenza dei principali indirizzi filosofici e capacità di contestualizzare concetti e tematiche, individuando e confrontando le diverse soluzioni presentatesi storicamente ­ capacità di leggere e analizzare criticamente testi filosofici di rilevante valore ­ attitudine a rielaborare in maniera personale e critica i contenuti appresi, con riferimento ad ambiti disciplinari diversi SCANSIONE dei CONTENUTI Si ritiene opportuno sfoltire il numero degli autori dedicando maggiore attenzione ai filosofi più significativi senza pregiudicare lo sviluppo storico che costituisce lo sfondo considerato imprescindibile.
53 Accanto alla trattazione diacronica verranno evidenziati alcuni temi fondamentali che saranno oggetto di approfondimenti “trasversali” da realizzare utilizzando anche la lettura commentata dei testi. Si considera il seguente elenco di autori e temi il contenuto minimo di studio da svolgere: Classe III scientifico a) i seguenti autori, indirizzi e tematiche: Ø La nascita della filosofia in Grecia Ø La filosofia e la polis: i Sofisti e Socrate Ø Platone Ø Aristotele Ø Filosofia e scienza nell’età ellenistica Ø Agostino Ø Il pensiero scolastico b) almeno un nucleo tematico e concettuale a scelta tra: Ø il problema metafisico Ø il problema ontologico Ø il problema gnoseologico Ø il problema etico Ø il problema politico Classe IV scientifico a) 7 autori a scelta tra: Ø Bruno, Galilei, Cartesio, Hobbes, Spinoza, Locke. Leibniz, Vico, Hume, Rousseau, Kant. (Questo ultimo autore sarà comunque studiato o in classe quarta o in classe quinta scientifico). b) almeno un nucleo tematico e concettuale a scelta tra: Ø antropologia umanistico­rinascimentale Ø la rivoluzione scientifica Ø il pensiero politico moderno tra utopia e realismo Ø le fonti del potere Ø la libertà Ø razionalismo ed empirismo nella filosofia moderna Ø l’Illuminismo
54 Classe V scientifico a) i seguenti autori: Ø Kant, ( se non già svolto in classe quarta) Hegel, Marx,Schopenhauer, Nietzsche, Freud b) almeno un autore a scelta tra i seguenti: Ø Bergson, Husserl, Heidegger, Weber, Popper c) almeno uno dei nuclei tematici e concettuali della filosofia del Novecento a scelta tra: Ø Positivismo e Neopositivismo Ø lo Storicismo tedesco Ø matematica e logica nell’Ottocento e Novecento Ø epistemologia e filosofia della scienza Ø nascita della psicologia scientifica e suoi sviluppi nel ‘900 Ø la filosofia politica contemporanea Ø l’Esistenzialismo Ø l’Ermeneutica Ø l'Etica contemporanea METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI Sarà privilegiato l’approccio storico­sistematico, senza escludere l’approfondimento di tematiche trasversali. Le modalità dell’insegnamento terranno conto delle specifiche caratteristiche ed esigenze di ogni classe e saranno volte a favorire il confronto e la partecipazione attiva degli studenti, in relazione agli obiettivi formativi e cognitivi sopra definiti. Saranno utilizzati prevalentemente gli strumenti tradizionali (manuali, antologie e testi filosofici e storiografici), senza escludere l’utilizzazione di sussidi audiovisivi, in un’ottica interdisciplinare. Si potrà procedere alla lettura e al commento di passi antologici di opere filosofiche o di brevi testi integrali, favorendo una diretta partecipazione degli studenti al lavoro di comprensione, analisi, schematizzazione ed elaborazione del testo preso in esame. Si potranno prevedere, fornendo i sussidi adeguati, approfondimenti e ricerche individuali o di gruppo (lettura di testi filosofici e di critica, analisi di concetti o
55 correnti, ecc.), finalizzate alla redazione di elaborati scritti o all’esposizione orale. In rapporto alle esigenze di programmazione, si potrà inoltre dare spazio ai contatti con l’esterno ( visite a musei e istituzioni culturali, partecipazione a mostre, convegni, ecc.). VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche, frequenti e varie, saranno finalizzate nel corso dell’anno ad una valutazione mediante la quale l’insegnante e gli studenti possano prendere coscienza delle difficoltà incontrate, dei livelli di apprendimento, degli sforzi necessari a migliorare, in modo tale che la valutazione stessa possa costituire lo strumento per individuare modalità di intervento sempre più mirate ed efficaci. Le verifiche saranno effettuate prevalentemente mediante prove orali (interrogazione, esposizione orale di ricerche individuali o di gruppo), che costituiscono lo strumento essenziale per acquisire rigore e fluidità espressiva, capacità di autocontrollo e per sviluppare attitudine alle relazioni interpersonali. Come sussidio alla verifica orale potranno essere utilizzate prove scritte (temi, questionari strutturati secondo finalità diverse, composizioni in forma di relazione o di breve saggio derivanti da ricerche personali o coordinate dall’insegnante). Gli elementi che faranno parte integrante della valutazione complessiva sono i seguenti: ­ conoscenza delle linee fondamentali dello sviluppo storico della disciplina ­ capacità di cogliere e interpretare in maniera coerente le richieste delle singole prove di verifica, di utilizzare correttamente termini e concetti fondamentali, connettendo i vari aspetti di un problema in un contesto di spiegazione unitario ­ capacità di esporre correttamente i contenuti appresi, con varietà, ricchezza di argomentazione e strutturazione logica del discorso ­ grado di rielaborazione personale e critica dei contenuti ­ ampiezza della trattazione e capacità di far riferimento a letture e contenuti riferiti ad ambiti disciplinari diversi. Per l’attribuzione dei voti in ciascuna singola prova si terrà conto della “scheda di valutazione “ di istituto allegata al presente POF. Nelle valutazioni finali si terrà conto, oltre che della qualità delle prove, anche dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione all’attività scolastica.
56 ATTIVITÀ’ DIDATTICHE INTEGRATIVE Si sottolinea l’esigenza di prevedere ampia flessibilità degli orari e la possibilità di riunire gli interventi di sostegno e di recupero. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti: ­ conoscenza dei testi (manuale, brani antologici) e delle tematiche principali ­ padronanza del lessico e corretta espressione linguistica ­ capacità di riassumere correttamente gli argomenti affrontati operando i necessari collegamenti STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA OBIETTIVI COGNITIVI SPECIFICI ­ padronanza di termini e concetti fondamentali della disciplina storica ­ capacità di individuare e ripercorrere, con argomentazioni e procedure logiche corrette, le linee fondamentali di sviluppo delle società nel periodo studiato ­ capacità di leggere e analizzare criticamente testi storiografici e documenti storici significativi, di fare riferimento agli strumenti di base per lo studio e la ricerca storica; conoscenza dei principali modelli ed orientamenti storiografici ­ sviluppo di un approccio che consenta di orientarsi nella molteplicità dei tempi e degli spazi della storia ( individuando i rapporti fra elementi strutturali e contingenze, le interazioni fra determinanti materiali, psicologiche, culturali, ecc.) e di maturare una consapevolezza critica rispetto alle tematiche del passato e della dimensione storica del presente ­ attitudine a rielaborare in maniera personale e critica i contenuti appresi, con riferimento ad ambiti disciplinari diversi ­ acquisizione delle conoscenze e dei punti di riferimento normativi e culturali indispensabili per svolgere consapevolmente e attivamente il proprio ruolo di cittadino SCANSIONE dei CONTENUTI DI STORIA Si considerano irrinunciabili le seguenti tematiche: Classe III scientifico Ø la crisi del Trecento e le sue conseguenze di lungo termine a livello istituzionale e socio­economico
57 Ø l’evoluzione politico­istituzionale dell’Italia Ø Umanesimo e Rinascimento Ø la nascita e lo sviluppo degli stati moderni in Europa Ø le scoperte geografiche Ø la rottura dell’unità religiosa europea: Riforma, Controriforma e guerre di religione Ø le trasformazioni dell’assetto politico europeo Ø il Seicento come secolo di crisi e rinnovamento Classe IV scientifico Ø la rivoluzione inglese Ø forme di stato e di governo: assolutismo e parlamentarismo Ø trasformazioni economiche sociali e politiche tra XVII e XVIII secolo Ø Illuminismo e riformismo Ø sviluppi del Colonialismo europeo ed indipendenza delle colonie britanniche in America Ø la rivoluzione industriale e le trasformazioni conseguenti Ø la rivoluzione francese e le conseguenze europee Ø l’età della Restaurazione. Nazionalismi e movimenti liberali e democratici Ø il ’48 in Europa ed in Italia Ø unificazione italiana e tedesca e nuovo quadro europeo Classe V scientifico Ø la depressione e la ristrutturazione del sistema economico ed industriale Ø l’Imperialismo Ø origini, caratteristiche e conseguenze della prima guerra mondiale Ø la rivoluzione russa Ø crisi del dopoguerra: democrazie e dittature; Fascismo e Nazismo Ø il secondo conflitto mondiale e le sue conseguenze Ø i nuovi equilibri internazionali e le guerra fredda Ø la nascita della repubblica italiana CONTENUTI DI EDUCAZIONE CIVICA Si considerano contenuti minimi da svolgere nell’ambito del triennio i seguenti: Ø la Costituzione della Repubblica italiana Ø gli organismi europei ed il diritto comunitario Ø aspetti del diritto internazionale METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI
58 Le modalità dell’insegnamento si articoleranno in relazione agli obiettivi cognitivi sopra definiti, facendo riferimento, in linea generale, agli stessi criteri esposti per la filosofia. Saranno utilizzati prevalentemente gli strumenti tradizionali (manuali, antologie di documenti e di critica storica), senza escludere l’utilizzazione di sussidi audiovisivi, in un’ottica interdisciplinare. Si potrà procedere alla lettura ed al commento di brani di opere storiografiche o di documenti storici, favorendo una diretta partecipazione degli studenti al lavoro di comprensione, analisi, schematizzazione ed elaborazione del testo preso in esame. Si potranno prevedere, fornendo i sussidi adeguati, approfondimenti e ricerche individuali o di gruppo (lettura integrale di opere di notevole interesse storiografico, di documenti, analisi del dibattito storiografico su concetti o periodi particolari, ecc.), finalizzate alla redazione di elaborati scritti o all’esposizione orale. VERIFICA E VALUTAZIONE Si fa riferimento ai criteri esposti per l’insegnamento di filosofia. ATTIVITÀ’ DIDATTICHE INTEGRATIVE Si sottolinea l’esigenza di prevedere ampia flessibilità degli orari e la possibilità di riunire gli interventi di sostegno e di recupero. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti: ­ conoscenza dei testi (manuale, brani antologici) e delle tematiche principali ­ padronanza del lessico e corretta espressione linguistica ­ capacità di riassumere correttamente gli argomenti affrontati operando i necessari collegamenti.
59 MATEMATICA CAPACITA' L'obiettivo finale che ci proponiamo è quello di far acquisire agli alunni la capacità di saper rielaborare criticamente le conoscenze in modo da farle proprie arricchirle ed eventualmente correggerle. Ogni anno in base ai contenuti e allo sviluppo intellettivo dell'allievo, le capacità si definiscono automaticamente e si arricchiscono progressivamente. Inizialmente si avrà cura che l'allievo si renda consapevole di ciò che studia, successivamente che sia in grado di esprimere i contenuti in un linguaggio appropriato e specifico. La fase che segue presuppone che l'allievo acquisisca in questo lavoro una certa autonomia che si rafforzerà anno per anno e gli permetterà di essere in grado di esercitare il controllo intelligente di ciò che ha imparato a fare sino al raggiungimento dell'obiettivo ultimo. COMPETENZE Competenze: applicazione concreta delle conoscenze in contesti organizzati. Si possono distinguere tre fasi : 1) risoluzione di problemi specifici, cioè strettamente collegati al tema trattato. 2) risoluzione di problemi collaterali, cioè questioni di natura diversa ,ma ricollegabili al tema trattato. 3) risoluzioni di problemi che si possono presentare in altre discipline. Competenze r elative al Biennio 1) Saper riconoscere e lavorare con gli insiemi numerici anche in ambiti disciplinari diversi dalla matematica (fisica, scienze, filosofia…). 2) Saper operare in modo agile e "intelligente" nel calcolo algebrico; saper leggere e interpretare un testo scritto in termini algebrici e viceversa saper matematizzare situazioni contingenti più varie. 3) L'uso corretto del linguaggio algebrico. 4) Saper dimostrare un teorema o una proposizione partendo da premesse date individuando tutti i passaggi intermedi irrinunciabili. 5) Saper risolvere equazioni e disequazioni numeriche e letterali anche alla risoluzione di problemi specifici e collaterali. 6) Saper riconoscere relazioni e funzioni , saper determinare il dominio di funzioni razionali e irrazionali
60 7) Saper risolvere sistemi di equazioni e di disequazioni anche alla risoluzione di problemi specifici e collaterali. Competenze r elative al tr iennio 3° Anno 1) Saper muoversi nel piano cartesiano, e saper associare alle rette e alle coniche la corrispondente equazione e viceversa. 2) L'uso corretto del linguaggio della geometria analitica 3) Saper applicare "i concetti" della geometria analitica alla risoluzione di problemi 4) Saper analizzare graficamente le possibili soluzioni di un problema 5) Saper risolvere disequazioni irrazionali, saper interpretarle graficamente e saperle applicare anche alla risoluzione di problemi specifici e collaterali. 6) Saper applicare alle coniche le traslazioni, le simmetrie, le rotazioni di angoli particolari. 4° Anno 1) Saper muoversi nella goniometria, saper adoperare le funzioni goniometriche e le relazioni tra di esse. 2) Saper muoversi nella risoluzione dei triangoli rettangoli e qualsiasi. 3) L'uso corretto del linguaggio della trigonometria. 4) Saper applicare i "concetti" della trigonometria alla risoluzione di problemi specifici e collaterali. 5) Saper analizzare graficamente le possibili soluzioni di un problema. 6) Saper determinare il valore massimo o minimo di una funzione goniometrica che matematizza un problema. 7) Saper riconoscere e determinare partendo da una funzione la sua inversa. 8) Saper disegnare funzioni esponenziali e logaritmiche deducibili. 9) Saper applicare le proprietà delle potenze e dei logaritmi. 10)Saper risolvere equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche. 5° Anno 1) Saper riconoscere funzioni reali di variabile reale, saper determinare il loro dominio e codominio, la monotonia, l'invertibilità e saper calcolare funzioni composte. 2) Saper verificare l'esatteza o meno del limite di una funzione. 3) Saper muoversi nel calcolo dei limiti. 4) Saper applicare il "concetto" di limite a problemi collaterali ( es.: determinare il valore limite che può assumere una grandezza che schematizza una situazione). 5) Saper riconoscere funzioni continue e discontinue.
61 6) Saper calcolare la derivata di una funzione. 7) Saper applicare il "concetto" di derivata nei suoi significati diversi alla risoluzione di problemi (significato geometrico, fisico,…..) 8) Saper affrontare lo studio del grafico di una funzione algebrica e trascendente. 9) Saper calcolare l'integrale indefinito di una funzione. 10)Saper applicare il "concetto" di integrale al calcolo di aree e di volumi di solidi di rotazione. 11)Saper usare correttamente il linguaggio del calcolo infinitesimale. METODOLOGIE E STRUMENTI L’attività didattica si delinea attraverso quattro fasi:
· lezione frontale
· esercitazione e consolidamento dei contenuti presentati
· verifica
· recupero La lezione frontale si articola in genere partendo da una introduzione a carattere problematico dell’argomento in modo che i ragazzi siano coinvolti e stimolati alla partecipazione. Il punto di partenza potrà essere un problema pratico tratto dalla realtà quotidiana o storico in modo che gli studenti siano motivati ad acquisire le conoscenze e competenze relative. Per far sì che gli alunni apprendano non solo le conoscenze, ma sviluppino anche le competenze e le capacità, occorrerà soffermarsi in classe sulla risoluzione di problemi o esercizi, partendo dai più semplici sino a quelli più significativi. Non mancherà la discussione in classe su alcuni problemi, su cui gli studenti hanno avuto modo di riflettere a livello individuale, al fine di puntualizzare non solo i concetti impliciti, ma anche per evidenziare la possibilità di più strategie di risoluzione. CONOSCENZE CONOSCENZE RELATIVE AL BIENNIO Algebr a al I anno Insiemi Insiemi Numer ici : ­ preparare una serie di esercizi che chiariscano alcuni aspetti fondamentali : a) il ruolo dello zero e dell'uno b) le proprietà delle operazioni c) sistema di numerazione posizionale
62 d) e) concetto di cifra e numero operazione diretta e inversa Si propone di introdurre gli insiemi numerici inizialmente in modo intuitivo, senza preoccuparsi del loro assetto teorico. L'argomento sarà poi ripreso più volte, in momenti diversi, cercando di perfezionarlo e di completarlo al fine di giungere, nell'arco del biennio, ad operare una rigorosa sistemazione teorica. La logica delle pr oposizioni: ­ Calcolo degli enunciati e dei predicati ­ Quantificatori Calcolo numer ico : ­ Saper riconoscere ed applicare le proprietà delle operazioni ­ Ordinamento delle "frazioni" ­ Scomposizione in fattori i numeri ­ MCD e mcm tra numeri. I Numer i Reali : Impostazione a livello più intuitivo che sistematico da affrontare sin dal primo anno e riprendere successivamente a livello più rigoroso . Per creare una continuità con il lavoro svolto nella scuola media, si ritiene opportuno riprendere argomenti che i ragazzi già conoscono, come semplici pr oblemi di tipo ar itmetico che richiamino nozioni del terzo anno di scuola media, da risolvere con semplici equazioni numeriche di primo grado. Richiami al piano car tesiano Calcolo Letter ale Pr ima Par te : monomi, polinomi, prodotti notevoli. Risoluzione di equazioni numer iche ad una incognita di pr imo gr ado Pr oblemi di pr imo gr ado da risolvere con equazioni più complesse e che richiedono anche nozioni di geometria elementare e in particolare l'utilizzo del teorema di Pitagora.
63 Calcolo Letter ale Seconda Par te : scomposizione in fattori di polinomi, frazioni algebriche, espressioni algebriche. Sono richiesti obiettivi alti per quanto riguarda la manualità e agilità del calcolo algebrico Equazioni di pr imo gr ado letter ali : E' d'obbligo soffermarsi sulla discussione dell'equazione letterale e sull'accettabilità affinché venga acquisito il significato di soluzione accettabile ma non conviene appesantire la questione trattando equazioni letterali contenenti due parametri.Le equazioni letterali fratte, con relativa accettabilità delle soluzioni, possono essere eventualmente affrontate all’inizio della seconda classe. Relazioni e Funzioni I concetti vengono introdotti e sviluppati nell’arco del biennio. Rappr esentazione gr afica dell'equazione linear e in due var iabili Significato intuitivo del coefficiente angolare : rette parallele, rette incidenti. Sistemi di pr imo gr ado a coefficienti numer ici: è opportuno introdurre i sistemi partendo dalla rappresentazione grafica in modo che sia chiaro il concetto di soluzione del sistema. Algebr a II anno I temi basilari sono: a)i numeri reali b)equazioni e problemi di II grado c)equazioni di grado superiore al secondo d)le disequazioni di primo e di secondo grado e i sistemi di disequazioni. E’ lasciata facoltà all’insegnante di risolvere per via grafica le disequzioni di secondo grado, qualora tale metodo risulti più adeguato alla classe e)le equazioni irrazionali e problemi relativi GEOMETRIA NEL BIENNIO Emerge la necessità di realizzare un legame di continuità con i contenuti geometrici appresi dagli studenti nella scuola media. Primo obiettivo è : ricostruire quel "sapere geometrico", acquisito dal discente con metodi intuitivi, per via algebrica attraverso la risoluzione di semplici problemi che riprendono i concetti e le nozioni geometriche imparate alla scuola
64 media inferiore. Per i primi tre mesi di scuola il discorso geometrico si articola sempre su via intuitiva; la sistemazione razionale della geometria si fa iniziare dopo che i ragazzi hanno preso dimestichezza con il metodo assiomatico di procedere tipico della matematica. Si riconosce l'importanza della collaborazione dell'insegnante di disegno al fine di rendere l'apprendimento della geometria più consapevole e concreto attraverso la costruzione di figure particolari ad esempio l'asse di simmetria di un segmento. Si affronta la geometria partendo dai postulati e introducendo poi i teoremi, dimostrandone alcuni essenziali. I temi da trattare al primo anno sono: a) i criteri di congruenza dei triangoli b) le proprietà del triangolo isoscele c) teorema dell'angolo esterno d) disuguaglianze triangolari e) la teoria delle parallele f) somma degli angoli di un triangolo g) quadrilateri h) applicazione dell’algebra alla geometria I temi da trattare al II anno sono: a) trasformazioni isometriche: lo studio sarà fatto dal punto di vista geometrico. b) circonferenza: teoremi sulle corde, angoli al centro e angoli alla circonferenza, concetto di tangente c) poligoni inscritti e circoscritti alla circonferenza d) punti notevoli di un triangolo e) poligoni regolari, equiestensione, teorema di Euclide e Pitagora f) definizione di misura a livello intuitivo g) le grandezze proporzionali : gli elementi essenziali h) Talete e la similitudine i) applicazione dell’algebra alla geometria Compatibilmente al livello raggiunto dalla classe, alla fine del biennio l’insegnante opererà una sintesi sul concetto di strutture algebriche. TRIENNIO III anno I temi ritenuti basilari sono:
65 a) le disequazioni irrazionali e con moduli, numeriche. b) geometria analitica: equazioni lineari, le rette e i fasci di rette, circonferenza, parabola, ellisse, iperbole ( come luogo geometrico e come sezione di un cono. c)equazione delle coniche con gli assi paralleli agli assi coordinati d)trasformazioni geometriche applicate alle coniche Si precisano le trasformazioni che verranno affrontate : 1) traslazione, simmetria rispetto agli assi, simmetria rispetto ad un punto, rotazioni di angoli particolari. e)Problemi di geometria piana con discussione geometrica. IV anno I temi basilari sono: a) Studio della goniometria. b) Risoluzione di equazioni e disequazioni goniometriche. c) Teorema della corda, teorema dei seni, teorema di Carnot e formule di Briggs. d) Risoluzione dei triangoli rettangoli e dei triangoli qualsiasi. e) Area del triangolo e raggio del cerchio inscritto e circoscritto. Problemi con e senza discussione. f) Funzione esponenziale e logaritmica. Teoremi sui logaritmi. Equazioni esponenziali e logaritmiche. g) La geometria dello spazio viene trattata attraverso la risoluzione di problemi. h) Calcolo combinatorio. V anno a) Si riprende il concetto di funzione reale di variabile reale . Funzione iniettiva, suriettiva e biunivoca. Funzione inversa e funzione composta. b) Concetto di limite. Teoremi sui limiti: unicità del limite, teorema del confronto, teorema della permanenza del segno. Limiti notevoli: sen x x per x ®0 1 x (1+ ) per x®¥. c) Continuità e discontinuità di una funzione. d) Teoremi sulle derivate : Rolle, Lagrange, Cauchy .Teorema dell'Hopital (senza dimostrazione). e) Legame tra continuità e derivabilità. Punti di non derivabilità f) Gli asintoti di una funzione. g) Massimi, minimi , flessi. h) Studio di funzioni razionali, irrazionali, goniometriche, esponenziali,
66 logaritmiche. i) Problemi di massimo e minimo . l) Concetto di differenziale. m) Gli integrali indefiniti introdotti come primitiva di una funzione continua gli integrali immediati. Metodi per l'integrazione :sostituzione, per parti, integrazione di funzioni razionali fratte. Integrali definiti. Teorema di Torricelli , teorema della media, calcolo di aree. Volumi di rotazioni. COMPETENZE MINIME Si ritiene obiettivo irrinunciabile per il passaggio alla classe successiva la risoluzione di problemi specifici, cioè strettamente collegati a ciascuno dei contenuti precedentemente esposti e trattati durante l’anno scolastico (cfr. fase 1 delle competenze). LA VERIFICA La verifica sarà effettuata attraverso prove scritte e orali (prove strutturate, prove semistrutturate, interrogazioni, problemi da risolvere). All’inizio dei corsi del primo e del terzo anno saranno proposti test di ingresso per accertare il livello iniziale della classe in modo da attuare una didattica conforme alla realtà di partenza. Durante l’ultimo anno di corso si potranno somministrare prove secondo le tipologie richieste dall’esame di Stato. RECUPERO E VALUTAZIONE Oltre al recupero curricolare, verranno attivati moduli flessibili ai quali potranno accedere studenti di corsi diversi, ma di classi omologhe oltre a un “servizio di sportello” di cui potranno usufruire tutti gli studenti. I criteri di valutazione, anno per anno, scaturiscono e dagli obiettivi specifici e dalla particolare fisionomia della classe. Per la misurazione e la successiva valutazione delle prove scritte si fa riferimento allo schema seguente, mentre per le prove orali si rimanda alla griglia approvata dal Collegio dei docenti.
67 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LO SCRITTO DI MATEMATICA Candidato ________________________________ Classe ________________________________ INDICATORI Conoscenze e competenze nelle applicazioni dei concetti e procedure matematiche PUNTEGGIO MAX 9­10 punti LIVELLI DI VALUTAZ. □ Nullo □ Gravemente insuff. □ Insufficiente □ Mediocre □ Sufficiente □ Discreto □ Buono □ Ottimo (A) Correttezza dello svolgimento e dell’esposizione 9­10 punti (B) Capacità logiche argomentative (C) 9­10 punti □ Nullo □ Gravemente insuff. □ Insufficiente □ Mediocre □ Sufficiente □ Discreto □ Buono □ Ottimo □ Nullo □ Gravemente insuff. □ Insufficiente □ Mediocre □ Sufficiente □ Discreto □ Buono □ Ottimo PUNTEGG IO PUNTEGGIO CORRISP ATTRIBUITO ON. 1
2­3
4 5 6 7 8 9­10 1
2­3
4 5 6 7 8 9­10 1
2­3
4 5 6 7 8 9­10 VOTO: ( Media A, B. C ) ___________/ 10
68 FISICA CAPACITA’ Lo studio della fisica è teso all'interpretazione dei fenomeni naturali ( fisici in generale), pertanto dal suo studio deve conseguire e consolidarsi un approccio problematico nei confronti dell'esperienza , tale da favorire il suscitare dei problemi dall'osservazione dei fatti quotidiani. Le capacità principali saranno : a) Analizzare i fenomeni fisici individuandone gli aspetti essenziali. b) Individuare i limiti di validità delle leggi e mettere in discussione le proprie conoscenze c) Analizzare " modelli" distinguendoli dalla realtà COMPETENZE ­ ­ ­ ­ Saper utilizzare gli strumenti informatici e multimediali Saper affrontare in modo sistematico lo studio dei fenomeni naturali Saper esporre in un linguaggio specifico le conoscenze acquisite Saper applicare le conoscenze alla risoluzione dei problemi BIENNIO COMPETENZE ­ Saper osservare i fenomeni fisici ­ Saper analizzare un fenomeno riuscendo a individuare gli elementi significativi, i dati superflui, quelli mancanti ­ Saper utilizzare gli strumenti informatici e multimediali ­ Saper utilizzare strumenti di misurazione ­ Saper esprimere in modo corretto la misura di una grandezza ­ Conoscere e comprendere gli argomenti affrontati CONOSCENZE ­ Il metodo sperimentale (sviluppo nell’arco del biennio) ­ La misura ­ Le grandezze fondamentali del S.I. e le unità di misura corrispondenti
69 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ Grandezze scalari e vettoriali Calcolo vettoriale: primi elementi Le forze: studio di alcuni tipi di forza Elementi di terminologia (calore e temperatura) La pressione e alcuni semplici fenomeni di idrostatica Elementi di ottica geometrica, strumenti ottici Studio del moto: moto uniforme, uniformemente accelerato, composizione di moti ­ Il movimento e i principi della dinamica ­ Introduzione al concetto di energia INFORMATICA E MULTIMEDIALITA’ ­ ­ ­ ­ Conoscenza e uso degli strumenti informatici e multimediali Conoscenza ed utilizzo di programmi di simulazione di fenomeni fisici Conoscenza ed uso di minicalcolatori per elaborare dati da vari tipi di sensori Conoscenza ed uso di software per la gestione dati del laboratorio di fisica (foglio elettronico – excel, eventuale dimestichezza con altri software per presentare o esporre argomenti e relazioni di fisica) ­ Uso di reti informatiche ed internet METODOLOGIA E STRUMENTI Sarà privilegiato l’approccio tematico anziché sistematico, mettendo in risalto i concetti fondamentali. Il lavoro in laboratorio sarà svolto sia attraverso esperimenti condotti dall’insegnante che da studenti divisi in piccoli gruppi, come suggerito dalla didattica delle scienze sperimentali, privilegiando esperienze semplici. Tali esperienze assumono un ruolo importante non solo come “verifica” di leggi, ma anche come momento di ricerca e di “riscoperta”. Si suggeriscono anche esperimenti mentali, che riproporranno una modalità tradizionale del pensiero fisico resa famosa da Galilei, proponendo di esercitarsi a rispondere a domande del tipo: “Cosa succederebbe se …” Si affronteranno esperienze anche in quella sorta di laboratorio virtuale che è oggi la simulazione con l’uso dei calcolatori. LABORATORIO DI INFORMATICA E MULTIMEDIALITA’ NEL BIENNIO Il lavoro nel laboratorio di informatica e multimedialità, che si svolgerà sistematicamente in un’ora settimanale, sarà finalizzato alla conoscenza e all’uso
70 degli strumenti informatici e multimediali, sia per l’elaborazione dei dati ottenuti negli esperimenti di laboratorio che per essere di supporto alla disciplina. Molte leggi saranno “verificate” e sperimentate in modo virtuale con appositi software di fisica e in modo reale con l’apporto dei sensori gestiti dai minicomputer. Gli strumenti utilizzati saranno: libri, audiovisivi informatici, laboratorio d’informatica con vari software. LABORATORIO DI FISICA NEL BIENNIO In base alla disponibilità degli apparati di laboratorio e alle singole dinamiche di classe , saranno allestite alcune esperienze tra quelle di seguito riportate per introdurre, verificare o consolidare gli argomenti programmati. LA MISURA ­Misurazioni lineari con calcolo dell’incertezza ­Misurazioni dirette ed indirette ­Misurazioni di grandi distanze VETTORI ­F ORZE ­Verifica della legge di composizione e scomposizione vettoriale con il tavolino di Varignon ­Determinazione delle componenti la forza peso in un piano inclinato ­Individuazioni di leggi matematiche ­Equilibrio di un corpo su un piano inclinato LA PRESSIONE ­Vasi comunicanti e principio del manometro ­Misurazione della pressione atmosferica ­Effetti della pressione atmosferica ­Verifica del principio di Archimede ­Indagine sul galleggiamento LA TEMPERATURA ­Dilatazione lineare e volumetrica nei solidi ­Esperienze di fusione e solidificazione – ebollizione e condensazione ­Verifica della variazione di volume nei cambiamenti di stato ­Influenza della pressione nei cambiamenti di stato.
71 VETTORI ED EQUILIBRIO ­Equilibrio su un piano inclinato ­Determinazione del coefficiente di attrito statico ­Ottica geometrica (esperienze) VELOCITA’ e ACCELERAZIONE ­Elaborazione di dati per la determinazione della velocità media e istantanea ­Elaborazione dati per la determinazione della accelerazione media e istantanea ­Visualizzazione dei dati e delle relazioni tra variabili su grafici cartesiani CINEMATICA E DINAMICA ­Indagine sulla velocità di caduta di un corpo lungo un piano inclinato ­Misure sull’accelerazione di gravità ­Studio di corpi in movimento con l’ausilio dei sensori ­Studio sui moti composti ­Moto di un corpo soggetto ad una forza costante­Verifica della legge di Newton ­Verifica della conservazione della quantità di moto con il pendolo balistico ­Studio della conservazione della quantità di moto nell’urto tra “carrellini” –Uso della rotaia a cuscino d’aria ENERGIA ­Studio sul trasformazione di energia potenziale in energia cinetica e viceversa con l’uso del piano inclinato VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica sarà effettuata attraverso prove scritte e orali (prove strutturate, semistrutturate, relazioni sugli esperimenti, interrogazioni). Nel biennio concorrerà alla valutazione generale dello studente anche l’interesse e la capacità di organizzarsi evidenziati durante l’attività nel laboratorio d’informatica nello svolgimento degli esperimenti. Lo strumento di riferimento per la valutazione in termini di voti è costituito dalla Gr iglia di valutazione d’istituto.
72 TRIENNIO OBIETTIVI GENERALI ­ Acquisizione di un metodo sistematico nell’affrontare lo studio dei fenomeni naturali; _ Acquisizione di un linguaggio specifico per l’esposizione delle conoscenze acquisite; ­ Capacità di applicare le conoscenze alla risoluzione dei problemi. METODOLOGIA Gli argomenti verranno proposti in maniera problematica cercando quando possibile stimoli di partenza all'interno dell'esperienza quotidiana con eventuali riferimenti storici. Si passerà quindi alla sistemazione teorica articolata attraverso la spiegazione e la discussione in classe degli argomenti previsti dai programmi,affiancate quando possibile da esperienze di laboratorio (informatico e di fisico) e dall’utilizzazione di materiale audiovisivo. COMPETENZE
Eseguire le operazioni fondamentali con le grandezze vettoriali.
Individuare ed applicare i principi di conservazione.
Analizzare qualitativamente e/o quantitativamente trasformazioni di energia da una forma all’altra.
Descrivere moti utilizzando il sistema di riferimento più opportuno.
Descrivere fenomeni alla luce delle proprietà macroscopiche e microscopiche della materia.
Individuare e mettere in relazione le grandezze che intervengono nei fenomeni di interazione.
Schematizzare, attraverso un modello, un sistema che sfugge all’osservazione diretta.
Descrivere campi mediante linee di forza e/o superfici equipotenziali.
Individuare gli eventuali limiti di una legge fisica.
73 CONOSCENZE CLASSE TERZA: MECCANICA
I vettori.
Ripasso della cinematica e della dinamica.
Studio del moto parabolico.
Moto circolare.
Moto armonico e pendolo ( eventualmente da posticipare nella classe quarta ).
Sistemi di riferimento inerziali e relatività galileiana.
Le forze e il movimento.
Lavoro ed energia.
Principi di conservazione.
La gravitazione.
Dinamica dei fluidi. CLASSE QUARTA: TERMOLOGIA E TERMODINAMICA
La temperatura
I gas perfetti e la teoria cinetica dei gas.
Il calore.
I cambiamenti di stato.
Il primo e secondo principio della termodinamica.
L’entropia. ONDE
Oscillazioni ed onde.
Onde elastiche e loro proprietà.
Fenomeni relativi alla propagazione delle onde
Il suono.
La luce. CLASSE QUINTA: ELETTROSTATICA
Elettrizzazione e legge di Coulomb.
Il campo elettrico.
Flusso elettrico. Teorema di Gauss.
Energia potenziale elettrostatica. Il potenziale elettrostatico.
Circuitazione del vettore campo elettrico.
74 Conduttori carichi in equilibrio elettrostatico.
Capacità elettrica di un conduttore. I condensatori.
Modelli atomici. CORRENTE ELETTRICA CONTINUA
Moto di una carica in un campo elettrico. La corrente elettrica. Intensità di corrente.
Resistenza elettrica. Leggi di Ohm.
Energia elettrica. Potenza elettrica. Effetto Joule. IL CAMPO MAGNETICO
Il vettore magnetico.
Campi magnetici generati da correnti.
Flusso del campo magnetico: teorema di Gauss per il magnetismo.
Circuitazione del campo magnetico: teorema della circuitazione. AZIONE DEL CAMPO MAGNETICO SULLE CARICHE E SULLE CORRENTI
Moto di una carica in un campo magnetico. Forza di Lorenz.
Azione di un campo magnetico su una corrente. Interazione tra correnti. EF F ETTI INDUTTIVI
Induzione elettromagnetica.Legge di Faraday­Newmann­Lenz.
Coefficiente di autoinduzione di un circuito elettrico.
Correnti alternate. LE EQUAZIONI DI ELETTROMAGNETICHE. MAXWELL E LE ONDE LABORATORIO DI INFORMATICA
Utilizzazione del foglio elettronico per la elaborazione e la rappresentazione di dati relativi ad esperimenti effettuati.
Utilizzazioni di programmi di simulazione di fenomeni fisici.
Utilizzazione dei dati rilevati con sensori.
Realizzazione di semplici ipertesti con Frontpage LABORATORIO DI FISICA
Verranno realizzate delle esperienze qualitative e/o quantitative atte a consolidare alcuni degli argomenti affrontati.
75
STRUMENTI Libro di testo. Audiovisivi Audiovisivi informatici Fotocopie (biennio) Laboratorio informatico Laboratorio di fisica VERIFICA E VALUTAZUIONE La verifica sarà effettuata attraverso prove scritte e orali (prove strutturate, semistrutturate, relazioni sugli esperimenti, interrogazioni ). Nel biennio concorrerà alla valutazione generale dello studente anche l’ interesse e la capacità di organizzarsi evidenziati durante l’ attività nel laboratorio di informatica nello svolgimento degli esperimenti. Lo strumento di riferimento per la valutazione in termini di voti è costituito dalla Gr iglia di valutazione d’istituto. CORSI DI SOSTEGNO E DI RECUPERO: Biennio: il sostegno e il recupero verrà effettuato durante le ore curricolari o tramite lezioni di “sportello. Tr iennio: verranno attivate lezioni di “sportello” e moduli flessibili a cui potranno accedere studenti anche di corsi diversi ma di classi omologhe. fig.3 lab. chimica
76 SCIENZE NATURALI, CHIMICA E GEOGRAFIA ASTRONOMICA OBIETTIVI ­ Organizzare in modo sistematico le conoscenze spesso frammentarie acquisite nel corso della scuola Media dell’obbligo ­ Acquisire una metodica di lavoro razionale nello studio dei fenomeni naturali ­ Ricercare un filo conduttore comune capace di far cogliere l’ unitarietà del sapere scientifico. ­ Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio quanto appreso. ­ Imparare ad “orientarsi” nella lettura di un testo scientifico e di riviste specializzate. ­ Collegare il sapere scientifico con il vivere quotidiano ­ Stabilire particolari collegamenti con le altre discipline quali la matematica e la fisica senza trascurare tuttavia le discipline letterarie in grado di potenziare le capacità espressive. METODOLOGIA Sarà privilegiato l’approccio tematico anziché sistematico mettendo in risalto i concetti fondamentali e facendo anche continui riferimenti all’esperienza di vita quotidiana degli alunni. Le lezioni saranno tenute in maniera semplice ma rigorosa cercando di stimolare il coinvolgimento degli alunni favorendo un’attiva partecipazione al lavoro scolastico. STRUMENTI Lo studio sarà realizzato usando innanzitutto i manuali in adozione. L’utilizzo del laboratorio sarà finalizzato all’apprendimento di semplici tecniche sperimentali e costituirà un valido supporto per l’insegnamento delle varie discipline. Come integrazione del programma saranno proposte alcune visite guidate su temi inerenti gli argomenti trattati.
77 CONTENUTI DISCIPLINARI E LORO SCANSIONE Si conviene di fissare un complesso di argomenti fondamentali considerati irrinunciabili di cui i discenti dovranno avere una conoscenza sufficiente: Classe II scientifico Ø basi chimiche della cellula: acqua, molecole organiche ­ la cellula ­ scambi cellulari Ø metabolismo: respirazione, fotosintesi ­ riproduzione sessuata e asessuata – mitosi ­ meiosi Ø Mendel: leggi di Mendel ­ Determinazione del sesso Classe III scientifico Ø D.N.A. ­ Codice genetico ­ Sintesi proteica Ø Darwin Ø anatomia e fisiologia umana Ø anatomia e fisiologia vegetale Ø ecologia Ø cenni di sistematica Classe IV scientifico Ø le trasformazioni della materia Ø leggi dei gas Ø nomenclatura ­ peso atomico ­ numero atomico – mole Ø esercizi stechiometrici – atomo – tavola periodica – legami chimici – formule di struttura Ø reazioni chimiche: ossidoriduzione, acido­base Ø cinetica – equilibrio chimico – idrolisi – soluzioni Ø elettrochimica – cenni di radiochimica Ø chimica organica: i principali gruppi funzionali – la nomenclatura organica Classe V scientifico I contenuti disciplinari si articolano in un macro­modulo di Astr onomia ed alcuni argomenti scelti tra i moduli di Geologia, Idr osfer a, Atmosfer a, Geomor fologia,
78 Ter r a e uomo Astr onomia Ø sfera celeste – coordinate celesti Ø misure delle distanze stellari – stelle – spettri stellari Ø galassie – universo in espansione Ø sistema solare – cenni sui pianeti Ø luna: moti – eclissi Ø terra: rotazione – rivoluzione Geologia Ø minerali – rocce – cicli delle rocce Ø vulcani – terremoti – tettonica a placche Ø orogenesi – storia della vita sulla terra Idr osfer a Ø mare – le maree – le correnti Ø fiumi – ghiacciai – laghi Ø le acque sotterranee – falde freatiche Atmosfer a Ø composizione e struttura dell’atmosfera – ozono Ø i venti – circolazione generale nella bassa e nell’alta troposfera Ø nebbia – nuvole – le precipitazioni Ø effetto serra – clima Geomor fologia Ø la degradazione delle rocce – erosione Ø il suolo Ø il paesaggio fluviale e lacustre Ø il paesaggio glaciale Ø i deserti Ø la costa La ter r a e l’uomo Ø modificazioni del paesaggio Ø rischio vulcanico – terremoti – alluvioni Ø le risorse del pianeta terra Ø inquinamento e dissesto ambientale Ø il problema demografico Ø equilibrio sostenibile
79 VERIFICHE E VALUTAZIONI Per quanto riguarda le interrogazioni si concorda di effettuarne di norma almeno due, abbastanza impegnative, tali da consentire una sufficiente comprensione del grado di conoscenza acquisita. In caso di valutazioni non adeguate tale numero potrà essere ulteriormente aumentato in modo da permettere un eventuale recupero dell’alunno. Inoltre, tenuto conto che nel nuovo esame di stato sono previste prove scritte per tutte le discipline (3ª prova) si ritiene di effettuare e valutare una esercitazione in tal senso per quadrimestre con quesiti implicanti brevi risposte. Fermo restando l’utilizzo per le valutazioni della griglia di istituto allegata al presente POF, si concorda di attribuire un giudizio di netta insufficienza nel caso di conoscenze molto lacunose, frammentarie e di una incostante e passiva partecipazione alle lezioni, incrementando la positività della valutazione in relazione alla maggiore padronanza lessicale, di contenuti, di sintesi e di capacità di collegamento logico. Degli esiti di tali verifiche si dovrà, al termine delle stesse, dare una informazione chiara, precisa e se possibile, adeguatamente motivata. Nel valutare, pertanto si terranno in debito conto i seguenti requisiti: Ø partecipazione regolare alle lezioni Ø progressiva acquisizione di un linguaggio scientifico corretto ed adeguato Ø capacità di relazionare in maniera sintetica quanto studiato, ricorrendo, se necessario, all’utilizzazione di questionari e test Ø privilegiare i dati concettuali su quelli nozionistici Ø si valuterà inoltre in maniera sostanziale la sistematicità e la serietà dell’applicazione nel corso del ciclo di studi, tenendo conto parimenti, quando ciò sarà possibile, delle situazioni socio­ambientali capaci di incidere in maniera più o meno positiva sul rendimento dello studente. ATTIVITÀ’ DIDATTICHE INTEGRATIVE Le attività integrative saranno definite in itinere in relazione alle risorse attivabili (max 4 ore).
80 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI (SAPERI MINIMI): ­ Fornire all’allievo gli strumenti atti a permettergli di poter correttamente rappresentare graficamente un qualsiasi oggetto posto nello spazio, attraverso i metodi e i principi del disegno geometrico. ­ Educazione al corretto uso degli strumenti di lavoro attraverso lo studio e l’apprendimento delle tecniche di rappresentazione grafica fondamentali e più semplici. ­ Sviluppo delle capacità di analisi e lettura critica della storia dell’arte, nonché della capacità di saper riconoscere i vari stili architettonici e pittorici. ­ Acquisizione degli strumenti e dei metodi per l’analisi, la comprensione e la valutazione di un’opera d’arte. ­Sviluppo della sensibilità estetica dell’allievo nei confronti della realtà che lo circonda. TRIENNIO: OBIETTIVI SPECIFICI (SAPERI MINIMI) ­ Capacità, attraverso lo studio di metodi e strumenti più complessi e articolati di rappresentazione grafica, di applicare autonomamente le soluzioni grafiche studiate nell’elaborazione delle tavole. ­ Acquisizione di un metodo corretto e sistematico nello studio della storia dell’arte. ­ Capacità di analizzare, comprendere e valutare un’opera d’arte ed esprimere un giudizio personale su di essa. ­ Capacità di effettuare confronti tra le varie epoche e tra diverse opere e stili. ­ Acquisizione di un linguaggio appropriato e corretto. METODOLOGIE DIDATTICHE BIENNIO E TRIENNIO Il lavoro didattico sarà articolato attraverso l’analisi degli argomenti previsti dai programmi, da effettuare attraverso spiegazioni e discussioni nelle classi. Nell’affrontare gli argomenti del programma di disegno si prevede di procedere alla visualizzazione dei contenuti mediante grafici alla lavagna, mentre l’analisi e lo studio degli argomenti di storia dell’arte si avvarrà anche dell’uso di sussidi audio­visivi, letture integrative e visite guidate a monumenti, musei e mostre,
81 edifici pubblici e religiosi di interesse artistico. Si prevede inoltre l’uso di nuovi sussidi didatici come CD ROM di arte e, ove possibile, l’uso di Internet. VERIFICA E VALUTAZIONE BIENNIO E TRIENNIO Si prevede di effettuare durante il corso dell’anno scolastico verifiche programmate basate su elaborati scritto­grafici il cui fine è quello di determinare il grado di apprendimento della classe e la necessità o meno di eventuali e differenziate forme di recupero. Nelle prime classi inoltre si prevede una serie di semplici esercitazioni grafiche che abbia il fine di verificare il grado di competenza e il livello di partenza di ogni singolo allievo. Anche per la storia dell’arte si effettueranno verifiche principalmente attraverso interrogazioni orali sugli argomenti trattati, che partano dall’analisi critica delle immagini delle opere d’arte. Per le classi del triennio si prevede di effettuare test scritti su argomenti inerenti il programma di storia dell’arte.A questo proposito si individuano i seguenti elementi di cui si dovrà tener conto nelle verifiche scritte ed orali: TEST SCRITTI
· validità di contenuti
· svolgimento corretto e lineare
· capacità di inquadrare dal punto di vista storico e cronologico il fenomeno artistico
· uso di un linguaggio corretto e specialistico
· capacità di analisi e critica personale dell’opera d’arte
· correttezza nella metodologia di indagine VERIFICHE ORALI
· · · · conoscenza del fenomeno con precisi riferimenti al periodo storico relativo
capacità di lettura dell’immagine e delle forme d’arte in genere
correttezza nella metodologia di indagine
acquisizione di una metodologia corretta nello studio della disciplina e nell’analisi dell’opera d’arte
· capacità di confronto tra le opere d’arte e di analisi critica personale
· uso di un linguaggio specialistico e tecnico
82 In merito alla valutazione degli elabor ati gr afici di disegno geometr ico si adotta la seguente: SCHEDA DI VALUTAZIONE Gravemente insufficiente (voto 1­4) : errata interpretazione del testo. Gravi imprecisioni grafiche. Mancanza totale di autonomia nella risoluzione dell’esercizio grafico. Insufficiente (voto 4­5) : sprecisioni grafiche. Presenza di errori nello svolgimento dell’esercizio. Mediocre (voto 5­6) : incertezze grafiche. Risoluzione incompleta o non del tutto corretta del’esercizio grafico. Sufficiente/discreto (voto 6­7) : risoluzione accettabile; lievi incertezze grafiche. Discreto/buono (voto 7­8) : correttezze etodologiche, precisione grafica, buona autonomia nella risoluzione. Ottimo (voto 8­10) : precisione grafica, originalità,interpretazione personale.
83 In merito alla valutazione delle pr ove scr itte di STORIA DELL’ARTE si adotta la seguente SCHEDA DI VALUTAZIONE Gravemente insufficiente (voto 1­4) : conoscenza molto approssimativa degli argomenti. Uso di un linguaggio non appropriato. Mancanza di capacità critica. Insufficiente (voto 4­5) : scarsa conoscenza degli argomenti, uso di uan terminologia non corretta ed approssimativa. Mediocre (voto 5­6) : conoscenza superficiale del fenomeno artistico. Uso di un linguaggio poco appropriato, modeste capacità di lettura critica. Sufficiente/discreto (voto 6­7) : uso di un linguaggio sostanzialmente corretto. Discreta conoscenza dei contenuti esposti in modo chiaro. Discreto/buono (voto 7­8) : buona e corretta la capacità espressivo­critica, conoscenza degli argomenti e uso di un linguaggio corretto. Ottimo (voto 8­10) : preparazione approfondita e rielaborata in modo personale. Ottimo linguaggio, terminologia e capacità critica , doti di sintesi ed equilibrio.
84 In merito alla valutazione delle pr ove or ali di STORIA DELL’ARTE si adotta la seguente : SCHEDA DI VALUTAZIONE Gravemente insufficiente ( voto 1­4) : conoscenza molto approssimativa degli argomenti. Uso di un linguaggio non appropriato e mancanza di inquadramento storico del soggetto artistico. Insufficiente (voto 4­5) : scarsa conoscenza degli argomenti. Terminologia non corretta ed approssimativa. Mediocre (voto 5­6) : conoscenza superficiale del fenomeno artistico, uso di un linguaggio poco appropriato, modesta capacità di lettura critica. Sufficiente/discreto ( voto 6­7) : uso di un linguaggio sostanzialmente corretto. Discreta conoscenza dei contenuti esposti in modo chiaro. Discreto/buono (voto 7­8) : buona e corretta capacità espressivo­critica e uso di un linguaggio appropriato. Ottimo (voto 8­10) : preparazione approfondita e conoscenza approfondita dei contenuti. Capacità di interpretazione personale e di lettura critica e uso di una terminologia specifica appropriata. Capacità di collegare e confrontare epoche e stili diversi. fig.4 lab d’infor matica
85 ATTIVITA’ DIDATTICHE INTEGRATIVE BIENNIO: Si prevede di attivare corsi di sostegno e recupero per gli alunni che abbiano evidenziato, già ad una prima verifica di inizio anno scolastico, gravi lacune o comunque difficoltà evidenti nella manualità e di conseguenza nella espressione grafica. La frequentazione dei suddetti corsi potrà essere allargata anche agli alunni della seconda classe che abbiano mostrato difficoltà e incertezze durante il corso del precedente anno scolastico, con il fine di recuperare al più presto tali difficoltà e disagi ed affrontare così il nuovo anno scolastico con maggiore sicurezza e migliore conoscenza dei metodi e degli strumenti di lavoro. TRIENNIO: Si prevede, anche per il triennio, l’attivazione di corsi di recupero e sostegno articolati in moduli flessibili, con il fine di recuperare le situazioni di disagio o difficoltà emerse nel corso delle prove di verifica. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: ­ Acquisizione di una soddisfacente padronanza nell’uso degli strumenti e di una corrette espressione grafica. ­ Conoscenza appropriata delle tecniche grafiche analizzate nel corso dell’anno scolastico. ­ Acquisizione di un corretto metodo di studio della storia dell’arte e sviluppo della capacità di analizzare criticamente un’opera d’arte.
86 EDUCAZIONE FISICA Pr emessa Compito dell’educazione fisica è quello di contribuire alla formazione integrale dell’individuo, facendo interagire sinergicamente l’area affettiva, l’area motoria e l’area cognitiva. Il rispetto di uno sviluppo equilibrato della persona come “sentimento”, “movimento”, “consapevolezza” aiuta ogni individuo a compartecipare alla propria formazione di adulto in equilibrio con sé, con gli altri e con le potenzialità che caratteristiche genetiche, ambientali e circostanziali gli hanno offerto. Finalità Le finalità educative e didattiche tendono a: a) favorire la conoscenza e la coscienza di sé; b) stimolare ed educare alla relazione con l’altro/i; c) favorire l’acquisizione del controllo di sé come manifestazione concreta delle capacità sviluppate; d) migliorare la funzionalità di organi ed apparati corporei, sottolineando contemporaneamente la funzionalità legata al sistema nervoso come garante della globalità dell’individuo; e) portare all’acquisizione di una “cultura” motoria e sportiva sia come miglioramento del livello di vita e della salute sia come ottica attraverso la quale tessere il proprio quotidiano; f) far emergere attitudini personali ed aiutare l’accettazione serena dei propri limiti. Obiettivi Si specificano gli obiettivi generali e specifici sottolineando che la scansione programmatica, in relazione alle fasi quadrimestrali dell’anno scolastico e per ogni classe di ciascun corso, verrà annualmente specificata in rapporto sia alle problematiche inerenti la presenza dell’obbligo scolastico, sia del livello effettivo di preparazione della singola classe e della necessità di un insegnamento che sia anche pluridisciplinare.
87 Obiettivi generali Obiettivi specifici Potenziamento fisiologico Resistenza; velocità; mobilità articolare; forza; grandi funzioni organiche. Rielaborazione schemi motori Affinamento e integrazione degli schemi acquisiti precedentemente. Consolidamento del carattere Acquisizione della consapevolezza dei propri mezzi. Rispetto delle regole ed accoglienza della diversità. Sviluppo socialità e senso civico Coinvolgimento generale degli alunni; acquisizione di abitudini di vita come: Conoscenza e pratica dell'attività sportiva ­ mezzo per la difesa della salute ­ espressione della personalità ­ strumento di socializzazione. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni Collocare gli alunni/e in un circuito di interessi più ampio (extra scuola).
88 Si sottolinea che gli obiettivi così esplicitati hanno valenza per l’intero arco del quinquennio, naturalmente saranno “affinati e dilatati” in itinere, in modo particolare “aggiustati” rispetto alle fasce biennio/triennio. Per questo di seguito si riporta la scansione riferita solo a questi due “momenti” della scuola media superiore, poiché la trattazione per ogni singolo anno di corso, comunque riportata nella programmazione annuale del singolo docente, non è “significativa” per la disciplina dell’educazione fisica (vedi struttura dei programmi del 1982) che opera sulla “persona come unità molteplice”( intendendo con questo l’ “unitas multiplex” alla quale faceva riferimento Pico della Mirandola), e quindi scandisce sia la modalità di intervento che gli obiettivi specifici e la scelta dei contenuti non in modo “rigido” ma con aggiustamenti ed adattamenti sull’individuo e sul gruppo classe. Tabella tassonomica per la scansione biennio/tr iennio 1) Acquisizione/miglioramento della capacità di relazionare con gli altri 2) Acquisizione/miglioramento della capacità di relazionare con gli oggetti (codificati / non codificati) 3) Conoscenza/miglioramento della capacità di gestione del canale cinestesico 4) Conoscenza/miglioramento della capacità di gestione del canale visivo 5) Conoscenza/miglioramento della capacità di gestione del canale uditivo 6) Conoscenza/miglioramento della capacità della funzione respiratoria 7) Percezione e conoscenza della circolazione del sangue 8) Conoscenza/miglioramento della funzione di equilibrio 9) Conoscenza/miglioramento della capacità di organizzarsi nello spazio 10)Conoscenza/miglioramento della funzione di coordinazione 11)Conoscenza/miglioramento della capacità di percezione del tempo 12)Conoscenza/miglioramento della capacità di percezione spazio/temporale 13)Conoscenza/miglioramento della mobilità articolare 14)Conoscenza/miglioramento della resistenza 15)Conoscenza/miglioramento della velocità 16)Conoscenza/miglioramento della forza 17)Conoscenza e utilizzo del linguaggio del corpo 18)Conoscenza/miglioramento della pratica sportiva 19)Conoscenza e pratica di attività in ambiente naturale 20)Conoscenza del concetto di salute dinamica 21)Conoscenza/approfondimento delle tematiche collegate all’alimentazione 22)Conoscenza delle norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e per il primo soccorso
Revisione dicembre 2007 89 Biennio Tr iennio Tassonomia Tassonomia 1 specifica per questa fascia considerata rispetto alla in modo particolare per il specifica situazione del primo anno gruppo classe per le classi prime ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­ come conoscenza e primo approccio come miglioramento Tassonomia 2 Tassonomia 3 specifica per questa fascia come miglioramento Tassonomia 4 Tassonomia 5 Tassonomia 6 specifica per questa fascia come miglioramento e in collegamento con succes­ sive tassonomie specifica per questa fascia come miglioramento e in collegamento con la tass. 18 e con contenuti come le metodiche di allenamen­ to e le tecniche di rilassa­ mento… specifica per questa fascia ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­ Tassonomia 7 Tassonomia 8 Tassonomia 9 specifica per questa fascia come miglioramento e col­ legamento con altre tass. e contenuti come quello del­ l’equilibrio posturale… specifica per questa fascia in stretto collegamento con la tass.18 specifica per questa fascia come miglioramento
Tassonomia 10 Revisione dicembre 2007 90 Tassonomie Tassonomia 11 Biennio come primo approccio Triennio miglioramento, colle­ gamento alla tass.18 ed eventuali attività multidisci plinari come miglioramento Tassonomia 12 come primo approccio Tassonomia 13 specifica per questa fascia come miglioramento Tassonomia 14 specifica per questa fascia come miglioramento Tassonomia 15 specifica per questa fascia come miglioramento Tassonomia 16 soprattutto conoscenze Tassonomia 17 eventuale primo approccio specifica per questa fascia Tassonomia 18 come tecnica e primo come approfondimento di approccio tattico/strategico tutti gli aspetti appartenenti alla disciplina considerata Tassonomia 19 primo approccio Tassonomia 20 primo approccio come specifica per questa fascia approfondimento Tassonomia 22 come approfondimento e in collegamento con eventuali attività pluridisciplinari approfondimento anche in specifica del secondo anno collegamento con le di corso tass.18­19 approfondimento e primo approccio sviluppo specifico Tassonomia 23 primo approccio Tassonomia 21 Revisione dicembre 2007 Approfondimento/riflessio ne su tematiche collegate all’educazione stradale
91 Precisazioni:
· quando si fa riferimento al collegamento ad eventuali attività pluridisciplinari è perché di fatto questo collegamento è già stato realizzato; altre tassonomie sono certamente da utilizzare in attività di questo tipo che comunque dipendono dalla programmazione del consiglio di classe.
· per la specifica trattazione dei contenuti disciplinar i si rimanda alla programmazione del singolo docente; di seguito vengono elencati . Contenuti gener ali
· Movimenti ed esercizi di preatletica generale, strutturati e non, individuali, a coppie, collettivi, in circuito…
· Giochi sportivi e attività sportiva scolastica (pallavolo, pallacanestro, pallamano, calcio, calcetto, baseball­softball, atletica leggera, nuoto, sci, tennis tavolo, corsa di orientamento …)
· Tecniche di rilassamento; tecniche derivanti dalle ginnastiche dolci, dal linguaggio del corpo e dalla danza Metodologia Il lavoro sarà svolto per classe ed i punti nodali della metodologia utilizzata trovano fondamento:
· nella motivazione dell’allievo e sulla necessità di sviluppare abilità · · · · trasferibili
sulla partecipazione totale della persona all’apprendimento
sull’ampio utilizzo delle informazioni corporee (analisi percettiva) per sviluppare l’apprendimento
nell’iter che partendo dal globale ritorna al globale secondo la sintesi delle fasi: globale®analitica­percettiva®verbale®globale arricchita
nel ruolo dell’errore come momento di lavoro ed occasione di crescita perchè stimola gli allievi ad utilizzare in modo autonomo le proprie forze ed a valutare il proprio lavoro Strumenti
· Palestre, piscina, campi e spazi all’aperto anche esterni alla scuola
Revisione dicembre 2007 92 · Materiale audiovisivo
· Testi specifici della biblioteca, testo scolastico (quando adottato), atlanti, materiale del laboratorio di biologia( scheletro, tavole anatomiche…) Saper i minimi Quanto richiesto nelle griglia valutativa relativa alla fascia “sufficiente”. Ver ifica ­ Valutazione Ogni docente utilizza e struttura prove specifiche non soltanto in concordanza con gli elementi della propria programmazione ma anche sulla base della metodologia ( qui proposta in sintesi) che sottende lo sviluppo della sua didattica. In linea generale le Pr ove di ver ifica per la valutazione delle conoscenze si attuano con
· momenti di verbalizzazione (si riferiscono al lavoro in itinere durante il quale si chiede all’allievo di formulare una riflessione, di affrontare l’analisi di un determinato problema e che può avere valore di verifica in talune circostanze)
· utilizzo di questionari a risposta aperta/chiusa/multipla
· trattazione (scritta) sintetica di argomenti Pr ove di ver ifica per la valutazione delle capacità e delle competenze sono realizzate in prevalenza con la tecnica dell’osservazione mirante alla rilevazione della “presenza/assenza”, del “grado di efficacia”, dell’ “attribuzione di un giudizio qualitativo” rispetto al dato più o meno complesso che si desidera verificare. Questa va intesa come osservazione dell’insegnante ma sarà utilizzata anche la “verifica reciproca” tra studenti che, nell’ambito dell’educazione fisica, viene utilizzata per lo sviluppo della capacità di osservazione dell'alunno­verificatore, la sua assunzione di responsabilità e di rigore rispetto a delle precise regole di osservazione che sono state stabilite ( l'operato del verificatore viene sottoposto a verifica da parte dell’insegnante). Attività didattiche integr ative
· Il sostegno ed il recupero verranno effettuati con l’attività curricolare ( anche individuale); sia attraverso l’attività sportiva scolastica svolta in orario extracurricolare; attraverso il terzo settore del progetto “Attività Sportiva scolastica”
Revisione dicembre 2007 93
*conosce in modo molto lacunoso e frammentario la disciplina *comprende solo qualche contenuto *conosce in modo parziale e riferisce in termini non sempre adeguati gli elementi essenziali della disciplina *comprende parzialmente i contenuti minimi *non percepisce e non analizza dati, modelli, informazioni derivanti dall’ esperienza vissuta *non sa applicare procedimenti, metodi specifici *percepisce e analizza frammentariamente dati, modelli, informazioni derivanti dall’ esperienza vissuta *sa applicare solo qualche tecnica, procedimento, metodo specifico *percepisce ed analizza parzialmente dati, modelli, informazioni derivanti dall’esperienza vissuta *applica parzialmente tecniche, procedimenti, metodi specifici competenze Non sa analizzare principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici *sa utilizzare solo qualche principio, regola,tecnica, procedimento, metodo specifico *utilizza parzialmente principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici Revisione dicembre 2007 giudizio 1 2 3 4 5
Mediocre * non conosce gli elementi della disciplina *non evidenzia comprensione capacità oper ative Insufficiente Conoscenze v o t o Gravemente insufficiente Gr iglia valutativa 94 *conosce e riferisce con termini adeguati gli elementi essenziali della disciplina *comprende i contenuti *percepisce ed analizza dati, informazioni, modelli derivanti dall’esperienza vissuta *applica tecniche, procedimenti, metodi specifici Utilizza principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici *percepisce ed analizza dati, informazioni, modelli derivanti dall’esperienza vissuta *applica tecniche, procedimenti, metodi specifici *utilizza principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici *sintetizza conoscenze acquisite al fine di produrre sequenze motorie, progetti, soluzioni e li trasferisce in contesti diversi *conosce e riferisce con proprietà gli elementi essenziali della disciplina *comprende i contenuti in modo sicuro Revisione dicembre 2007 6 7 8
Buono *utilizza gli elementi minimi di principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici Sufficiente *percepisce ed analizza in forma minimale dati, modelli, informazioni derivanti dall’esperienza vissuta *applica gli elementi minimi di tecniche, procedimenti, metodi specifici Discreto *conosce e riferisce in termini molto semplici gli elementi essenziali della disciplina *comprende i contenuti minimi 95 *utilizza con sicurezza principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici *sintetizza conoscenze acquisite al fine di produrre sequenze motorie, progetti, soluzioni e li trasferisce in contesti diversi *conosce gli elementi essenziali della disciplina e li riferisce in modo appropriato *comprende i contenuti in modo approfondito *stabilisce relazioni tra gli elementi della disciplina *percepisce ed analizza completamente ed in forma autonoma dati, informazioni, modelli derivanti dall’esperienza vissuta *è sicuramente autonomo nell’applicare principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici *sa utilizzare completamente in modo autonomo, le conoscenze acquisite *sintetizza autonomamente le conoscenze acquisite al fine di produrre sequenze motorie, progetti, soluzioni e li trasferisce in contesti diversi Revisione dicembre 2007 9 Ottimo *percepisce ed analizza completamente dati, informazioni, modelli derivanti dall’esperienza vissuta *applica con sicurezza principi, regole, tecniche, procedimenti, metodi specifici 1 0
Eccellente *conosce e riferisce con proprietà gli elementi essenziali della disciplina *comprende i contenuti in modo sicuro *stabilisce semplici relazioni tra gli elementi della disciplina 96 PROGETTI DIDATTICI A.S. 2007­2008 Al fine di stabilire cr iter i condivisi con cui promuovere, approvare e realizzare pr ogetti integrativi dell’offerta didattica e formativa della scuola si sono individuati i seguenti AMBITI DI PROGETTAZIONE: A) AMBITO SCIENTIFICO B) AMBITO DELLE LINGUE STRANIERE C) AMBITO UMANISTICO D) AMBITO SPORTIVO E) AMBITO ESPRESSIVO F) AMBITO INFORMATIVO – ORIENTATIVO – CONSULTIVO: EDUCAZIONE ALLA SALUTE – CIC G) VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Revisione dicembre 2007 97 A) Ambito scientifico Progetto Classi interessate EUREKA 80 alunni CASUAL B Prime scientifico CASUAL A CLASSICO IV A/B Ginnasio ELITE Ter ze classi (max 24 alunni) LABORATORIO " METAMATEMATICA" 2^ ­3^ ­4^ ­5^ B) Ambito delle lingue str anier e Progetto Classi interessate Certificazione est. PET e FIRST inglese Triennio scientifico Lettore madr elingua Inglese trienni sc. e classico Certificazione est. FIT in deutsch 2 / ZD 2^ 4^ ­5^ A sc. Lettore madr elingua Tedesca 3^ ­4^ ­5^ A 3^ F Certficazione esterna FIRST Tutte le 4^ e 5^ Lettorato madrelingua francese 3^ D/A Cert. esterna francese DELF 3^ D/A
Revisione dicembre 2007 98 C) Ambito umanistico Progetto Alunni coinvolti Ar cheologia del Ter r itor io Alunni IV e V Ginnasio A e B Il quotidiano in classe Classi che aderiscono I diritti nel mondo contemporaneo Alunni da tutte le classi Osservatorio sui diritti umani Triennio Chiesa e giovani 3^ , 4^ 100 itinerari più uno Classe IB Scambio Europeo – Ger mania 4^ C Storientando 2^ Educazione alla legalità 3^ , 4^ Orientamento alternanza Scuola Lavoro 4^ , 5^
Revisione dicembre 2007 99 D) Ambito spor tivo Progetto I settore Gr uppi spor tivi II settore Gior nate spor tive J unior es III settore Tr ekking, yoga, danza espr essiva Alunni coinvolti Tutte le classi del Liceo Tutte le classi del Liceo Tutte le classi del Liceo E) Ambito espr essivo Progetto Alunni coinvolti Mostr a di disegni e pittur e Alunni dalle 2^ alle 5^ Una mattina a teatro Tutte le classi Teatr o come luogo d’incontr o e r elazione Alunni di tutte le classi La musica e i suoi gener i Revisione dicembre 2007 Alunni di tutte le classi
100 F)Educazione alla salute­ CIC Progetto Alunni coinvolti Un itiner ar io per capir e, conoscer e, pr evenir e Genitor i Solidar ietà nella scuola: AVO­118 5^ Bioetica a scuola 4^ Uso ed abuso dei far maci 2^ Educazione alimentar e: Il consumo consapevole 1^ , 2^ , 4^ Consulenza psicologica Alunni inter essati For mazione nuovi Tutor s a.s. 2007/08 Studenti delle classi ter ze, selezionati. Accoglienza pr ime classi­ Tutor s Alunni delle classi pr ime Educazione all'affettività Alunni in n. var iabile seconda del pr ogetto Pr evenzione pr imar ia dei distur bi alimentar i 2^
Revisione dicembre 2007 101 VISITE GUIDATE E VIAGGI DI DISTRUZIONE Il liceo organizza ciascun anno alcune attività di natura culturale che hanno come denominatore comune l’uscita delle classi dall’istituto scolastico per svolgere fuori di esso attività formative. Generalmente tali attività si distinguono in
· Visite guidate
· Viaggi d’istruzione Modalità di effettuazione, numero di esse, giorni coinvolti e quanto altro regola tali esperienze è deciso anno per anno con delibera del Collegio dei docenti fatta propria dal Consiglio d’istituto. FINALITÀ GENERALI : integrare la formazione con esperienze significative svolte fuori della scuola OBIETTIVI DIDATTICI : la visita ad un monumento, la presenza ad un evento, a uno spettacolo teatrale, la visita a un museo permettono di tornare su temi oggetto di studio attraverso sollecitazioni diverse OBIETTIVI CULTURALI: la visita a una città, la presenza ad una attività di ricerca di studio, di confronto come convegni, mostre, teatro permette acquisizioni culturali secondo modalità integrabili con quelle strettamente scolastiche OBIETTIVI FORMATIVI : l’ uscita degli studenti dalla scuola fornisce modelli esperienza integrativa tra scuola e società, tra scuola e realtà e richiede atteggiamenti e regole di comportamento adeguati agli ambienti diversi che si frequentano OBIETTIVI DI SOCIALIZZAZIONE: l’esperienza di momenti di aggregazione particolari anche prolungati nel tempo e più personali ( il pasto e il riposo comune...) favoriscono la conoscenza reciproca, stimolano l’amicizia e la fiducia, integrano l’azione ordinaria della scuola volta a strutturare un’adeguata capacità di socializzazione di ciascuno studente.
Revisione dicembre 2007 102 CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE 1 Il Consiglio di istituto fissa ogni anno la quota di bilancio da destinare alle spese che il Liceo dovrà sostenere in relazione ai viaggi d’istruzione ed alle visite guidate a titolo di indennità di missione agli insegnanti, rimborsi spese, integrazioni per supplementi … VIAGGI D’ISTRUZIONE Per l’anno in corso il Collegio dei docenti ha stabilito quanto segue: Priorità 1. Quinte liceo scientifico e terze classico (destinazione Italia) 2. Seconde liceo scientifico e quinte ginnasio (destinazione Italia; per l’a. s. 2007\2008 solo le classi che nello scorso anno non hanno effettuato il viaggio d’istruzione) 3. Quarte scientifico e seconde classico che non abbiano effettuato viaggi nei due anni precedenti (destinazione Italia o estero) 4. Quarte scientifico e seconde classico che abbiano almeno due accompagnatori fra i docenti della classe 5. Quarte scientifico e seconde classico il cui viaggio abbia come destinazione l’Italia 6. Viaggi che prevedano l’abbinamento di più classi quarte scientifico e\o seconde classico (prevale il viaggio con maggior numero di partecipanti) 7. Sorteggio a parità di requisiti fra le classi dei punti precedenti 8. Sono comunque escluse le prime scientifico, quarte ginnasio e terze scientifico, prime classico. SCAMBI CON L’ESTERO Essi potranno essere autorizzati nella misura di uno nel corso del triennio. SOGGIORNI E PERNOTTAMENTO La partecipazione ad iniziative o progetti che prevedano il soggiorno in Italia con 1 APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IL 4\10\2007
Revisione dicembre 2007 103 pernottamenti fuori sede potranno essere autorizzati nella misura di uno ogni anno scolastico. SOGGIORNI DI STUDIO ALL’ ESTERO Il Consiglio di Istituto valuterà nel merito le singole proposte. Scambi con l’estero, iniziative con pernottamenti, soggiorni studio sono equiparati ai viaggi d’istruzione (nello stesso anno scolastico gli uni o gli altri) VISITE GUIDATE Le visite guidate di un giorno (nei limiti della spesa prevista e comunque non più di due per l’anno in corso) saranno concesse con le seguenti priorità: 1. Prime scientifico e quarte ginnasio 2. Quinte scientifico, terze classico, seconde scientifico, quinte ginnasio che non effettuino il viaggio di istruzione 3. Quarte scientifico e secondo classico che non effettuino il viaggio d’istruzione 4. Terze scientifico e prime classico 5. Quinte scientifico e terze classico che effettuino il viaggio d’istruzione 6. Quarte scientifico e seconde classico che effettuino il viaggio di istruzione fig. 5 palestra
Revisione dicembre 2007 104 VALUTAZIONE DEL POF Nel secondo quadrimestre sarà effettuata la valutazione del POF. Saranno somministrati questionari di valutazione agli utenti dell’istituto (docenti, personale ata, genitori ed alunni). La valutazione cercherà di indagare le attività dell’istituto mettendo in evidenzia punti di forza e di debolezza. I dati saranno utilizzati per la nuova programmazione del POF. LICEO SCIENTIFICO STATALE “B. VARCHI” CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA Viale Matteotti, 50 ­ 52025 MONTEVARCHI (AR) Tel.055/9102774 Fax 055/9103252 E­mail [email protected] a.s. 2007/2008 Personale ATA Questionario di valutazione/ autovalutazione Indicare con M (mediocre), Suff (sufficiente), D (discreto) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 A . M Suf D distribuzione compiti q
q
q ferie, permessi q
q
q riconoscimento lavoro fatto q
q
q mezzi tecnici q
q
q rapporti gerarchici q
q
q ritmo del lavoro q
q
q rapporti con i docenti q
q
q rapporti con il pubblico q
q
q rapporti con il Dirigente Scolastico q
q
q rapporti con il Direttore Amministrativo q
q
q rapporti con i colleghi q
q
q flessibilità orario q
q
q Che cosa le è sembrato particolarmente positivo questo anno ? ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ B. Che cosa sarebbe bene cambiare e perchè? ______________________________________________________________________________
Revisione dicembre 2007 105 LICEO SCIENTIFICO STATALE “B. VARCHI” CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA Viale Matteotti, 50 ­ 52025 MONTEVARCHI (AR) Tel.055/9102774 Fax 055/9103252 E­mail [email protected] a.s. 2007/2008 Questionario di Valutazione GENITORI Classe _______ sez. ________ M (Mediocre), Suff (Sufficiente), D (Discreto) 1 2 3 4 5 6 7 8 M Suf D Orario scolastico q
q
q Disponibilità personale amministrativo q
q
q Modalità comunicative utilizzate dall’istituto q
q
q Ricevimenti collettivi delle famiglie q
q
q Rapporti con la Presidenza Rapporti con i docenti
q
q
q ®
disponibilità q
q
q
®
competenza comunicativa q
q
q Rapporti con gli altri genitori e con i rappresentanti di classe q
q
q Preferenza per A) quadrimestre con scheda intermedia q
q
q
B) trimestre 9 10 11 q
q
q Modalità attività di recupero q
q
q Modalità comunicativa contenuti del POF (Piano Offerta Formativa) q
q
q Corrispondenza tra livello di preparazione desiderato per il/la figlio/a e quello effettivamente acquisito q
q
q Cosa suggerisce per migliorare il percorso formativo del /la proprio/a figlio/a?
Revisione dicembre 2007 106 LICEO SCIENTIFICO STATALE “B. VARCHI” CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA Viale Matteotti, 50 ­ 52025 MONTEVARCHI (AR) Tel.055/9102774 Fax 055/9103252 E­mail [email protected] a.s.2007/2008 Questionario di valutazione/autovalutazione STUDENTI Classe: ____ sez. ____ SessO F M Indica con M (mediocre), Suff (sufficiente), D (discreto) M Suff D 1 Puntualità q
q
q 2 Frequenza q
q
q 3 Attenzione in classe q
q
q 4 Partecipazione alla lezione q
q
q 5 Studio a casa q
q
q 6 Rapporto con i compagni q
q
q 7 Preparazione per compiti in classe q
q
q 8 Rapporto con gli insegnanti q
q
q 9 Puntualità nelle verifiche q
q
q 10 Partecipazione attività /progetti q
q
q 11 Recupero q
q
q 12 CIC q
q
q 13 Rapporti con la Presidenza q
q
q 14 Rapporti con il personale ATA q
q
q Suggerimenti _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________
Revisione dicembre 2007 107 LICEO SCIENTIFICO STATALE “B. VARCHI” CON SEZIONE CLASSICA ANNESSA Viale Matteotti, 50 ­ 52025 MONTEVARCHI (AR) Tel.055/9102774 Fax 055/9103252 E­mail [email protected] a.s. 2007/2008 Personale Docente M (mediocre), Suff (sufficiente), D (discreto) 1 2 Frequenza alunni Attenzione in classe 3 Partecipazione al dialogo educativo 4 Rapporto tra programmato 5 Attività di Recupero 6 Partecipazione delle percorso educativo 7 Attenzione della scuola nei rapporti con le famiglie lavoro svolto famiglie e al nel C.d.C 8 Collaborazione con i colleghi nei gruppi disciplinari M Suff q
q
q q
q
q q
q
q q
q
q q
q
q q
q
q q
q
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q
q q
q
D q 9 Rapporti con la Presidenza q
q
q 10 Rapporti con il personale ATA q
q
q 11 Consiglo di Classe rispetto dei tempi q
q
q rispetto O.d.G. q
q
q efficacia q
q
q rispetto dei tempi q
q
q rispetto O.d.G. q
q
q efficacia q
q
q 12 Collegio dei Docenti Suggerimenti per il prossimo anno scolastico
Revisione dicembre 2007 108 INDICE PREMESSA.........................................................2 PARTE PRIMA...................................................... 3 PROFILO FORMATIVO............................................... 3 PARTE SECONDA.................................................... 8 PROGETTO EDUCATIVO.............................................. 8 FINALITÀ GENERALI.............................................. 8 GRIGLIA DI VALUTAZIONE...... Errore. Il segnalibro non è definito. GRIGLIA UFFICIALE DI VALUTAZIONE............................... 13 LE DISCIPLINE................................................... 14 RELIGIONE...................................................... 14 ITALIANO NEL BIENNIO........................................... 20 STORIA E EDUCAZIONE CIVICA NEL BIENNIO......................... 25 STORIA......................................................... 25 GEOGRAFIA...................................................... 28 LATINO NEL BIENNIO SCIENTIFICO................................. 30 ITALIANO ( triennio ).......................................... 34 LATINO ( triennio )............................................ 39 LINGUA E CIVILTÀ STRANIERA..................................... 47 FILOSOFIA, STORIA E EDUCAZIONE CIVICA ( triennio )............. 53 MATEMATICA..................................................... 60 FISICA......................................................... 69 biennio....................................................... 69 triennio...................................................... 73 SCIENZE NATURALI, CHIMICA E GEOGRAFIA ASTRONOMICA.............. 77 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE..................................... 81 EDUCAZIONE FISICA.............................................. 87 PROGETTI DIDATTICI A.S. 2007­2008............................... 97 VISITE GUIDATE E VIAGGI DI DISTRUZIONE......................... 102 VALUTAZIONE DEL POF............................................105
Revisione dicembre 2007 109