08-03-2016-01 - Antonio Mazzeo

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PRIMA DI TUTTO
DEVE VENIRE
L'UNITÀ DEL PARTITO
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ADESSO TOCCHERÀ AL PARTITO
E IN PARTICOLARE AD ANTONELLI
RIMETTERE INSIEME LE FILA
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Ma l'esito del voto scuote il patito
e:«islt`ci'e netti». Fontanelli: «Servono s
di FRANCESCA BIANCHI
RICOMPATTARSI velocemente. E' questa la parola d'ordine a
poche ore dall'esito delle urne. I
vertici provinciali e regionali del
Pd, invocato l'unità del partito.
Primo, più importante, ring: Cascina, dove il candidato renziano
Paganelli - sostenuto dal vicesegretario regionale Antonio Mazzeo, dell'altro consigliere regionale Andrea Pieroni, nonché del deputato Federico Gelli - ha ceduto
sotto il peso della `corazzata' Antonello che ora può candidarsi 'tranquillamente' al secondo mandato
forte di 1.769 voti (61,9%) contro
i 1.095 dell'avversario. Un risultato che - nel cammino di avvicinamento alle primarie - è diventato
sempre più `prevedibile', soprattutto dopo che a schierarsi dalla
parte del sindaco uscente è arrivato il governatore della Toscana
Enrico Rossi fresco sfidante di
Matteo Renzi alla segreteria nazionale del Pd. E ora? L'invito di tutti è a serrare le fila. Vincitori e
sconfitti.
«IN TOSCANA le primarie di sono dimostrate ancora una volta
uno straordinario momento di
partecipazione e democrazia.
Complimenti ad Alessio Antonelli e Massimiliano Angori - queste
la parole del vice segretario regionale (renziano) Antonio Mazzeo
Politica e Amministrazione -
- che hanno vinto a Cascina e Vecchiano. I risultati sono chiari e
netti, adesso per entrambi scatta
la sfida più difficile. Agli sconfitti
Andrea Paganelli e Cristiano Meciani il compito di lavorare insieme e dare il proprio contributo
per vincere, tutti insieme e prima
di tutto, come Partito Democratico. Credo che chi vince debba tenere conto delle istanze di chi ha
perso e chi ha perso non debba
scappare via con il pallone». Un
appello all'unità che vale soprattutto per il territorio cascinese, in
previsione di una campagna elettorale che sarà molto combattuta
e che porterà probabilmente (e
per la prima volta) al ballottaggio
per la scelta del sindaco. Il nodo
saranno, quindi, le alleanze. «Il
doppio turno - prosegue infatti
Mazzeo - impone la creazione di
una coalizione in grado di lavorare e governare e che abbia allo stesso tempo, la capacità di intercettare un consenso ampio». Questo
mentre il vincitore Antonelli non
ha perso tempo a dichiarare `a caldo' di non voler collaborare e fare
accordi sia con il `fronte' Paganelli che con i Socialisti e di guardare semmai verso liste civiche (in
particolare con la `nuova' Cascini@mo).
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«UNA partecipazione buona, più
sostanziosa a Vecchiano che a Cascina. Un esito che ha premiato la
continuità delle amministrazioni
uscenti, in entrambi i comuni. Se
a Vecchiano, per la scelta del sindaco, le primarie erano la strada
obbligata - commenta il deputato
Paolo Fontanelli - a Cascina si sono rese necessarie in assenza di
una discussione nel partito, discussione nella quale avrebbe potuto prevalere il lavoro forte fatto
Questo
dall'amministrazione.
step, però, non c'è stato e lo statuto prevede che, una volta raccolte
le firme, possa scattare la consultazione. Ma alla fine le primarie sono state proprio un passaggio di
valutazione, positiva, sull'operato
dell'amministrazione
uscente.
Adesso toccherà al partito e in particolare ad Alessio Antonelli rimettere insieme le fila delle alleanze politiche - cosa che non sarà difficile fare, a mio parere, visto che non ci sono state rotture e costruire una squadra forte». E
anche per Alessio Lari, segretario
provinciale Pd, la direzione è chiara: prima di tutto deve venire
l'unità del partito.
Francesca Bianchi
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Credo che, in questi casi,
chi vince debba tenere
conto delle istanze
di chi ha perso
e chi ha perso
non debba scappare via
con il pallone
A Cascina le primarie si
sono rese necessarie in
assenza di una
discussione nel partito,
discussione nella quale
avrebbe potuto prevalere
il lavoro forte fatto
LA SFIDA CONTINUA
Alessio Antonelli ha vinto nettamente le primarie di Cascina
Politica e Amministrazione -
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