Padre Paolino Baldassarri: innamorato di Dio e amico degli ultimi

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Padre Paolino Baldassarri: innamorato di Dio e amico degli ultimi
Padre Paolino Baldassarri: innamorato di Dio e amico degli ultimi.
Padre Paolino Baldassarri è nato a Quinzano, piccolo borgo del Comune di Loiano,
il 2 aprile 1926.
All'età di 14 anni, spinto dal forte desiderio di diventare sacerdote, entra nel
seminario dell'Ordine dei Servi di Maria a Ronzano (Bologna) per ascoltare e
discernere la voce di Dio nel tuo cuore. Dopo dieci anni di studio e formazione,
tra gli stenti causati dalla guerra, nel 1951 si reca in Brasile per prepararsi ad
essere missionario e viene ordinato sacerdote il 20 dicembre 1953 a San Paolo
del Brasile.
Gli viene affidata la cura pastorale degli abitanti dell'Acre, una piccola regione
del Brasile, là dove la foresta amazzonica guarda alle montagne Andine. E da
quel momento tornerà a casa solo ogni 10 anni, tramite le lettere dei famigliari
e degli amici ha sempre ricevuto con gioia le notizie della sua terra.
Nel suo ministero padre Paolino ha incarnato il messaggio di Gesù: “io sto in
mezzo a voi come colui che serve” (Lc 22). Infatti, alternava tempi di
permanenza in parrocchia a lunghi viaggi con la barca nei fiumi per incontrare
gli indios della foresta e visitare tutte le comunità. Negli anni scorsi sono state
pubblicate le lettere in cui racconta da "innamorato" questi viaggi ai confini della
foresta:
"Navigherò nel fiume Caetè per trovarmi con quelle comunità isolate, ma
dove c'è realmente il seme del Regno di Dio, che in città è stato nascosto o
perduto dal nostro tanto decantato progresso e dalla nostra dominante e
prepotente televisione."
La presenza di Dio nella sua vita è stata luce, forza, amore, gioia, coraggio a
beneficio di quanti egli ha incontrato.
Fin dagli anni '70 padre Paolino, sensibile al male dell'analfabetismo, concepì un
piano di costruzione di scuole lungo l'argine dei fiumi, per aiutare gli indios a non
farsi ingannare dai "civili". Lo denominò piano lampo: non nell'esecuzione, ma
nel desiderio di portare luce e conoscenza nella mente dei piccoli ed anche degli
adulti, insegnando a leggere e a scrivere. Ne ha costruite una cinquantina. In
ogni scuola pone un'insegnante che paga con l'aiuto dei benefattori.
"Quello che mi fa gioire è il pensiero che quei bambini portano con sé,
scolpite nella mente e nel cuore, tante verità apprese nella scuola: nella
solitudine indefinibile della foresta saranno loro di conforto."
All'annuncio del Vangelo si accompagnava in Padre Paolino un'altra grande
passione, quella per la medicina. Sviluppò una conoscenza medica che sfruttò a
favore dei più poveri, tanto da essere riconosciuto "medico di fatto ". Lui che ha
sperimentato decine di volte il dolore della malaria, curava con le medicine che
gli venivano inviate dai benefattori italiani ma soprattutto con le erbe della
foresta, i malati che non avevano i soldi per pagarsi le medicine.
In tante occasioni la sua opera di bene a favore dei poveri ha trovato nemici,
prima nella dittatura militare, poi tra i grandi proprietari, che vedevano in lui un
intralcio ai loro interessi.
Quando la foresta veniva irrimediabilmente distrutta per prendere un po' di
mogano o per per farne pascoli, e gli indios erano costretti ad andarsene in città
perché privati del necessario per vivere, non ha tenuto chiuso la bocca. E' stato
minacciato di morte, avevano già assoldato anche un sicario, ma lui non si è mai
voluto spostare.
"Qui la vita è dura perché l'ingiustizia da affrontare è grande. Vedo
l'abbandono completo della gente dalle foreste e non posso rimanere a
guardare le ingiustizie che subiscono. Mi sento alle volte un nulla, ma grido
anche se so che troverò il deserto. Finché avrò vita, voglio avere il coraggio
di parlare a favore di tanti poveri ed emarginati."
Padre Paolino ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1999 il presidente del
Brasile H. Cardoso lo ha accolto ed ha ascoltato il suo grido a favore della foresta.
E' stato candidato dal senato brasiliano al premio Nobel per la Pace e ha ricevuto
nel 2001 l'XI premio nazionale dei Diritti umani; in Acre è stata intitolata a suo
nome un parco ed una grande riserva naturale; in Italia ha ricevuto nel 1996 il
Premio Cuore Amico a Brescia e un riconoscimento a Rieti.
Nel 2003, durante il suo ritorno in Italia per festeggiare il 50° sacerdozio, ha
assistito alla cerimonia con cui la scuola media di Loiano è stato intitolata a suo
nome; nel luglio 2004 l'università federale dell'Acre gli ha conferito la laurea
honoris causa in medicina; ma ciò che sta a cuore a Padre Paolino è solo il Premio
che Dio dà a chi ha combattuto la buona battaglia della fede.
"Continuo a fare il mio lavoro di formica, investendo i soldi che la mia
famiglia mi manda, per la costruzione di scuole e cooperative nella zona
rurale. Ho imparato presto che il poco, con Dio è molto e continuo a dire
che Dio sta dalla parte di coloro che hanno poco."
Muore venerdì 8 aprile in seguito a complicazioni fis iche; aveva 90 anni.
Dio benedica questo servo che ha scelto l'Acri e l'Amazzonia per mettere in
pratica uno dei più grandi comandamenti cristiani: ama il prossimo come te
stesso.