ECM FOCUS GROUP Incontro tra i Servizi di Salute

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ECM FOCUS GROUP Incontro tra i Servizi di Salute
ECM
FOCUS GROUP
Incontro tra i Servizi di Salute Mentale delle ASL di Firenze, Prato, Empoli,
Pistoia su: Teoria e prassi sulla funzione dei Centri di Salute Mentale e dei
reparti ospedalieri(SPDC)
Firenze, 27 giugno 2012
Star Hotel Tuscany
8.30: Iscrizione
9.00 Presentazione dei servizi
1. Firenze: Sandro Domenichetti, Lucia Zani,Giuseppe Saraò, Maurizio Miceli,Gemma
Brandi, Andrea Tanini
2. Empoli: Vincenza Quattrocchi
3. Prato: Marco Armellini, Giuliano Casu
4. Pistoia: Vito D’Anza
11.00 Pausa Caffè
Ogni operatore dei servizi interverra su:
11.30
 Vecchia e nuova psicopatologia
 Accoglienza/Triage
 Il lavoro con progetti terapeutico-riabilitativi individuali.
13.00 Pausa Pranzo
14.30
 Trattamenti terapeutici(psicoterpia, psicofarmaci)
 SPDC ed intervento sull’emergenza
17.00 Conclusioni, ECM
Partecipanti:
DSM, UFSMA, SOS SMA, CSM, SPDC, Percorsi terapeutici, Coord. Infermieri
Razionale
I servizi,anche in Toscana, oggi rischiano di essere «sul» territorio. I servizi vengono “spinti” a non
essere più di territorio (cioè dedicati a una certa comunità) ma sul territorio e caratterizzati
dall’essere disponibili per una utenza di una fascia di età (infanzia, adolescenza, adulti, anziani);
oppure specializzati per patologia (disturbi psicotici, depressione, nevrosi e attacchi di panico,
disturbi del comportamento alimentare, dipendenze con associati disturbi psichici). L’impasse
attuale non è correlato solo a una riduzione delle risorse a disposizione dei servizi per la tutela
della salute mentale, ma anche a una crisi della psichiatria: la psichiatria di comunità trova sempre
meno connessioni con la comunità, sempre meno specificità (a vantaggio di aspetti specialistici più
tecnici, diagnostici e terapeutici), sempre meno processi formativi dedicati a facilitare l’utilizzo delle
condizioni e delle risorse locali a vantaggio della cura, mentre sono privilegiate piccole esperienze
di laboratorio concepite in modo distaccato rispetto alla realtà operativa. Una nuova definizione
della psichiatria non può venire da una nuova teoria. Può scaturire solo in una nuova teorizzazione
delle prassi.
CV:
Dr. Sandro Domenichetti
Psichiatra,Dirigente 1 livello, A.S.L. 10 Firenze.
-Laureato in Medicina e Chirurgia il 30/10/1981 con una tesi ad argomento psichiatrico:”Esperienza
di un amministratore in un Servizio Psichiatrico”,riportando una votazione di 104/110.
-Ha svolto il Tirocinio Obbligatorio(legge n.148 del 18/4/1975)presso il Servizio di Anestesia e
Rianimazione dell’USL 10/D dal 1/4/1982 al 10/6/1983.Con esito sufficiente.
-Ha svolto un Tirocinio Volontario non retribuito presso il Servizio Psichiatrico dell’USL 10/D dal
1/1/1981 al 31/12/1983.Fotocopia conforme all’originale.
-Ha svolto attività di sostituzione di medico generico presso le UU.SS.LL. 10/E e 10/D dal 2/8/1982
al 19/8/1987.
-Ha svolto attività di Guardia Medica Turistica presso la USL 10/G dal 1/7/1983 al 31/7/1983.
-Presso la USL 11 attività di Guardia Medica Territoriale dal 1/5/1984 al 8/7/1984.
-Presso la USL 31 attività di Guardia Medica Territoriale in vari periodi dal 1983 al 1987.
-Presso la USL 10/E attività di Guardia Medica Territoriale in vari periodi dal 1985 al 1986.
-Presso la USL 10/D attività di Guardia Medica Territoriale dal 1/5/1986 al 31/5/1986.
-Dal 10/12/1984 al 31/1/1987 ha svolto attività di Guardia Medica presso la Casa Circondariale di
Sollicciano per 72 ore settimanali.
-Specializzato in Psichiatria il 13/12/1986,con una tesi “Psicoanalisi e Letteratura”,con votazione
70/70 con lode.Fotocopia conforme all’originale.
-Ha frequentato un corso di aggiornamento su “L’approccio Epidemiologico in Psichiatria”,presso
l’Università di Verona dal 29/2/1984 al 2/5/1984.
-Ha svolto attività di ricercatore presso l’Osservatorio Epidemiologico Regionale sul “Progetto e
sperimentazione di un sottosistema informativo per la salute mentale”,dal 1/10/1983 al 31/12/1984.
-Ha partecipato a gruppi di ricerca operanti nella Clinica Psichiatrica dell’Università di
Firenze:a)TSO e classi sociali,compreso nei progetti finalizzati della Regione Toscana
1986;b)Strutture intermedie in Psichiatria,compreso nei progetti finalizzati del
CNR(SP3,ob.28).Fotocopia conforme all’originale.
-Dal 23/9/1987 al 29/2/1992 ha lavorato come assistente medico psichiatra a tempo pieno presso
l’USL 19.Svolgendo prestazioni ambulatoriali,visite domiciliari per i Comuni di Colle Val
d’Elsa,Casole e Radicondoli,con una popolazione di 10.000 abitanti,coordinando un autonomo
gruppo di lavoro di tre infermiere e un’assistente sociale.La valutazione di questa attività è stata
molto positiva sia per la bassissima ospedalizzazione che per l’aver strutturato un
efficace/efficiente servizio a rete,fino all’attivazione di un Casa Famiglia in Colle Val d’Elsa.Si
ricorda che in questa realtà e in quegli anni non era attivo un SPDC e l’emergenza doveva essere
affrontata e possibilmente risolta “esclusivamente” nel territorio.Dal 1/02/1989 al 30/11/1989 ha
svolto la funzione di Coordinatore Responsabile del Corso di Aggiornamento per Educatori
Professionali USL 19 Regione Toscana come da delibera n.163 del 9/02/1989.
-Dal 1/3/1992 al 27/12/1993 ha lavorato come assistente medico psichiatra a tempo pieno presso
l’USL 10/D,dal 28/12/1993 al 31/12/1994 come aiuto corresponsabile e dal 1/1/1995 come
dirigente di primo livello fascia A.Attività che fin dall’inizio ha svolto con autonomia presso la zona
Brozzi/Le Piagge con una popolazione di 40.000 abitanti.Ha attivato una permanente
collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze assumendo la responsabilità di supervisore
del gruppo di lavoro (BIG) operante nella zona.Ha richiesto e ottenuto l’apertura di un punto
ambulatoriale del Servizio Psichiatrico presso il nuovo Distretto Socio/Sanitario delle
Piagge,ambulatorio che svolge un giorno alla settimana.
-il 2/12/1992 è nominato membro della Commissione Medica per l’accertamento dell’handicap,art.4
legge 104/92, con delibera A.S. n.2615 del 2/12/1992.
-Il 9/12/1992 è nominato membro del Gruppo Operativo Multiprofessionale(DCR n.158 del
18/3/1992), con delibera A.S. n.2718 del 9/12/1992.
-Dal 21/05/1993 al 3/11/1995 partecipa al Protocollo di Studio Clinico n° STL-I-93004
“Sperimentazione del farmaco Sertralina”, autorizzata con provvedimento dell’A.S. USL 10/D prot.
62138 del 2/11/1993.
-Il 17/11/1995 è nominato membro della Commissione per l’accertamento invalidità civile(L.295/90)
con delibera D.G. n.4335 del 17/11/1995.
-Il 30/8/1996 è stato nominato dal primario GISMA 5 dr. Paolo Laszlo, Coordinatore dell’ SPDC
“Ponte Nuovo” in riferimento alla circolare del DSM USL 10 del 1/8/1996.SPDC allora con 18 posti
letto,poi diventati 16,e 35 addetti fra infermieri professionali,OTA e altre figure.Servizio a cui
afferisce un zona di riferimento di 200.000 abitanti.Questa nomina è stata poi confermata e
formalizzata con deliberazione D.G. n.860 del 16/4/1999 (Fotocopia conforme all’originale).Gli
obbiettivi consistevano nella diminuzione dei posti letto e in una significativa riduzione del tasso di
occupazione.Entrambi gli obbiettivi sono stati raggiunti.Attivando nel contempo presso il SPDC
alcune caratteristiche della milieu therapy,come un laboratorio per i degenti di art-therapy,una
consulenza psicologica per giovani pazienti al primo ricovero e una permanente attività di
formazione del personale sull’accoglienza che ha in questo periodo profondamente cambiato e
umanizzato l’ambiente di ricovero.Si ricorda che il SPDC “Ponte Nuovo” è situato presso l’Azienda
Ospedaliera di Careggi che ha un DEA di 2 livello.
-Dal 2001 insegna presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria.
-Dal 1/04/2001 nominato Responsabile del Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale
Adulti Firenze 5, con provvedimento Resp.Zona Firenze n. 23 del 30/03/2001.Valutato per il 2000:
positivo;per il 2001: 98 punti;per il 2002: 91 punti.Fotocopie conformi all’originale.
-Dal 24/10/2003 nominato viceresponsabile dei presidi di viale Corsica 57 (2 Case Famiglia), con
lettera del Responsabile di Zona, prot.162237.
-Ha scritto su riviste italiane e ha partecipato a diversi convegni,congressi e seminari
Lucia Zani
Psichiatra Azienda Ospedaliera Fiorentina ZONA SUD - EST, Resp. UFMA
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Firenze con una tesi in Psichiatria dal
Titolo:” La deistituzionalizzazione dell’ Ospedale Psichiatrico. Contributi per l’ analisi di due
esperienze”. E’ una analisi comparata delle realtà di Firenze ed Arezzo e sulla organizzazione dei
servizi territoriali.
Partecipazione , dall’ Ottobre ’81 al Giugno ’82, ad un gruppo di formazione psicodinamica
condotto dalla Dr.ssa S. Manfredi , membro della SPI, sul tema “ Psicoterapie brevi”.
Specializzata in Psichiatria nel Dicembre del 1983 presso l’ Università degli Studi di Firenze con
una tesi sulla utilizzazione dei farmaci depot nella pratica ambulatoriale Tre anni di supervisione
di terapie analitiche di gruppo condotta dal Dr. A. Correale del Centro Ricerca Psicoanalitica di
Gruppo “Il Pollaiolo” di Roma
Corso di formazione sulla “ Prevenzione, valutazione ed intervento nelle distorsioni evolutive
sull’adolescenza” organizzato dalla Associazione ASTERIA di Roma con durata quadriennale
(Novembre ‘89- Giugno ’93) In seguito ha particolarmente curato e seguito tutte le occasioni di
approfondimento sulle tematiche adolescenziali e dei rapporti con le psicosi infantili.
Docenza di Psichiatria e di Igiene Mentale negli presso la Scuola per Infermieri Professionali
della ex USL 11 negli anni scolastici 1982/’83 e 1983/’84
Docenza di Psichiatria e Igiene Mentale presso la Scuola Infermieri Professionali della ex USL 10
H per l’anno scolastico 1991/’92.
Docenza di “ Elementi di psichiatria e psicopatologia generale” presso la scuola per Educatori
Professionali della USL 10 di Firenze nell’anno scolastico 1993/’94.
Psicoanalisi personale con membro della SPI
Segretaria dal 1997 del Centro di Ricerca Psicoanalitica Coppia-Famiglia, nato da un gruppo di
cui la scrivente fa parte come fondatrice fino dal 1994 e che da allora svolge attività di ricerca e
supervisione di terapie di coppia e familiari, oltre ad organizzare e partecipare a seminari nazionali
ed internazionali.
Dal 1979 a tutt’oggi dipendente del SSN in qualità di psichiatra con vari incarichi dirigenziali,
attualmente Responsabile SOS 1
Giuseppe Saraò
Responsabile M.O.M. Salute Mentale Adulti, Distretto Firenze 2 Giuseppe Saraò, medico chirurgopsichiatra, specializzato all'università di Firenze nel 1983, è membro associato della Società
Psicoanalitica Italiana. Dirige il Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale Adulti Distretto
2- Firenze. Per diversi anni ha diretto la comunità terapeutica di borgognissanti, si è occupato di
strutture intermedie, di formazione del personale. Ha pubblicato numerosi lavori in congressi
nazionali e internazionali su temi riguardanti: la relazione terapeutica, la psicoterapia di pazienti
psicotici, la riabilitazione psicosociale. E' fondatore e attuale presidente dell'associazione " Centro
ricerca psicoanalitica Coppia-Famiglia" che si occupa della psicoterapia psicoanalitica della coppia
e della famiglia sia nel setting pubblico che in quello privato
Maurizio Miceli
Data di nascita: 4 ottobre 1955
Luogo di nascita: Cosenza
Residenza: via Trieste 3, 50139 Firenze
Specialista in Psichiatria e Neurologia
Diploma di perfezionamento in “Metodologia per la Evidence-Based Medicine”,
Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Medicina e Chirurgia, 1999.
Dirigente medico psichiatra della ASL di Firenze, Responsabile dell’IAC
“Accreditamento e MCQ del Dipartimento Salute Mentale”.
Attività’ di Ricerca e Pubblicazioni

Dal febbraio 2002 sono Responsabile operativo per la Regione Toscana
della ricerca sanitaria finalizzata del Ministero della Sanità “Una ricerca
nazionale sulle strutture di ricovero psichiatrico: il progetto PROGRESAcuti”.

Sono stato responsabile scientifco della ricerca “Variabilità delle prestazioni
nelle situazioni di crisi psichiatrica”, oggetto di una convenzione fra l’ASF e
l’Istituto Superiore di Sanità (febbraio 2001-giugno 2002) e ne ho
presentato i risultati al Work-shop “Variabilità nei servizi sanitari: risultati e
ricadute per il SSN”, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (Roma, 27
giugno 2001)

Dal gennaio 2000 Responsabile Operativo Regionale per la Regione
Toscana della «Ricerca Nazionale sulle Strutture Residenziali
Psichiatriche PROGRES», condotta nell’ambito del Progetto Nazionale
Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità.

Da marzo 2001 Responsabile Scientifico della ricerca «Variabilità nelle
prestazioni in situazioni di crisi psichiatrica» (Convenzione 98/JZ/T11 fra
ISS e ASL Firenze).

Nel 1995 Responsabile Scientifico della ricerca multicentrica «Le
emergenze psichiatriche nei servizi di comunità», nell’ambito del 3^
Programma di Ricerca Sanitaria Finalizzata della Regione Toscana,
effettuata in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche Salute
Mentale di Trieste. I risultati di tale ricerca sono già stato oggetto di
comunicazioni a congressi nazionali e internazionali (XV International
Scientific Meeting of the International Epidemiological Association,
tenuto a Firenze dal 31 agosto al 4 settembre 1999).

Comunicazione al Convegno Nazionale SIEP, Castiglione della Pescaia,
29-30 settembre 2000: Miceli M., Balzi D., Buiatti E., «Analisi delle
attività di ricovero psichiatrico nella ASL 10 per l’anno 1998»
Autore e coautore di vari lavori scientifici, fra cui:«La Patologia Psichiatrica in
Italia», in Rapporto 1999- La salute in Italia, a cura di M.Geddes e G.Berlinguer,
Ediesse, Roma,1999.«Le strutture Residenziali psichiatriche in Italia. I risultati
della fase 1 del progetto ‘PROGRES’», Epidemiologia e Psichiatria Sociale,
2001. Residential Care in Italy», Brit. Journal Psychiatry, 181: 220-225, 2002.
Dal 2000 al 2002 sono stato revisore scientifico (referee) per la Rivista
Sperimentale di Freniatria, diretta da Fabrizio Asioli e attualmente sono revisore
per la nuova rivista “Psichiatria di Comunità”, edita dal Centro Scientifico
Editore.
Gemma BrandiGemma Brandi, nata a Viterbo il 31 Luglio 1953 e residente a Firenze,
Laurea in Medicina e Chirurgia il 28/10/77 presso l’Università degli Studi di Firenze, con tesi dal
titolo Cefalea e nevrosi: un approccio sperimentale alle relazioni patogenetiche e votazione di 110
e lode su 110, dopo avere superato quasi tutti gli esami del corso di laurea con il massimo dei
voti.Superamento dell’Esame di Stato nel Novembre 1977.Iscrizione all’Ordine dei Medici di
Firenze il 23 Gennaio 1978. Nel 1978, Tirocinio Pratico Ospedaliero in Psichiatria, della durata di
sei mesi, presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Firenze, riportando il giudizio di
‘ottimo’.Specializzazione in Psichiatria presso l’Università di Firenze, nel 1982, con tesi dal titolo
Allegoria di un’alienazione e votazione di 70 e lode su 70, dopo avere superato quasi tutti gli esami
del corso di specializzazione con il massimo dei voti.Training psicoanalitico con il Presidente de La
Pratica Freudiana di Milano. Tale attività formativa è stata riconosciuta e in parte finanziata dalla
USL 10/E.Tra il Luglio 1978 e il Gennaio 1979, sostituzioni di medici generici.Dal Gennaio 1979 al
Gennaio 1988, Convenzione con la Regione Toscana per la Medicina Generica.Dall’Aprile 1979 al
Marzo 1984, titolare di Convenzione di Guardia Medica con il CSS 53 prima, con la USL 11 poi.Dal
Febbraio al 31 Agosto 1980, incarico come medico ospedaliero presso l’Ospedale Psichiatrico di
Volterra.Nel 1981 attività di sostituzione di medico psichiatra presso la Casa di Cura Villa dei Pini,
per tre mesi.Nel 1982/83 attività di sostituzione di medico psichiatra presso l’Ospedale Militare di
Firenze, per tre mesi.
Dal Febbraio all’Aprile 1983, incarico di Medicina dei Servizi, per la branca di Igiene Mentale,
presso la USL 9.
Tra il 1982 e il 1984, due successivi incarichi, di quattro e sei mesi, come medico ospedaliero
presso il Servizio di Salute Mentale dell’Unità Sanitaria 10/E di Firenze.
Dal Marzo 1984 a tutt’oggi psichiatra territoriale presso il Servizio di Salute Mentale dell’Unità
Sanitaria 10/E di Firenze, quindi del MOM SMA 2, con qualifica di Aiuto dal 15 Gennaio 1994, in
seguito a superamento del relativo concorso.
Svolge in questi anni l’attività clinica, ambulatoriale e ospedaliera, riuscendo a ridurre al minimo i
ricoveri dei propri pazienti e comunque ottenendo esiti favorevoli nei trattamenti intrapresi. Svolge
attività psicoterapeutica nel servizio pubblico.
Nel 1987 viene inserita nel Gruppo di Lavoro per l’Aggiornamento del personale del Servizio di
Salute Mentale della USL 10/E.
Nel 1992 è incaricata, dal Direttore del DSM, di estendere, all’interno di un Gruppo di Lavoro
Interdisciplinare appositamente istituito, un progetto per l’effettuazione di psicoterapie nel DSM. Ha
così contribuito a formulare una proposta che avrebbe permesso allora e potrebbe permettere ora
di erogare un ottimo servizio a costo zero. La proposta non è mai stata attuata.
Sempre nel 1982 segue, su incarico del Primario del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E,
l’acquisizione e la ristrutturazione dei locali del Villino Borchi destinati all’attività ambulatoriale,
riuscendo in brevissimo tempo, con un modesto finanziamento per circa un decennio rimasto
inutilizzato, a far sì che la corte interna fosse risanata e parte dell’impianto elettrico rinnovato, due
bagni fossero ricostruiti e tutti i locali imbiancati, illuminati e arredati. L’attuale assetto dei locali del
Villino Borchi è il frutto di tale intervento sugli spazi, finalizzato all’attività che vi sarebbe stata
svolta. Nella circostanza formulò un progetto per l’utilizzazione del terzo piano (casa famiglia
femminile) e del sottosuolo (centro giovani che costituisse un crocevia di integrazione con il
territorio), rimasto lettera morta.
Viene nel frattempo incaricata dal Primario del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E di
occuparsi del problema delle compartecipazioni della équipe di appartenenza, risolvendo l’impasse
che aveva impedito a detto servizio di riscuotere quanto spettava agli operatori e tentando
contestualmente di introdurre, a livello regionale, una revisione critica della valutazione di qualità
dei servizi psichiatrici, rimasta lettera morta.
E’ stata commissario in tre Commissioni concorsuali per la nomina di Psichiatri nei Servizi di
Salute Mentale della Toscana: 1991/92, USL 20/B, 1992, USL 19, 1993, USL del Casentino.
Dal 1996 è Coordinatore del Gruppo di Lavoro Psichiatria e Giustizia dell’Azienda Sanitaria di
Firenze, l’organismo autore del primo protocollo di rapporto tra O.P.G. e S.S.N., di una bozza di
protocollo sulle procedure locali relative ai Trattamenti e agli Accertamenti Sanitari Obbligatori, di
tre apprezzati Corsi di Formazione per le Forze dell’Ordine su questo tema, di una proposta
operativa sulle procedure di privacy nei Servizi di Salute Mentale dell’ASF, del Progetto di Ricerca
e Sperimentazione delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna finanziato dal Ministero della Sanità,
della prima ricerca epidemiologica in ambito psicopatologico autorizzata dal Ministero della
Giustizia in carcere e in OPG, del progetto di realizzazione di un Servizio di Salute Mentale nel
carcere cittadino con finanziamento del Ministero della Giustizia, della proposta di ricerca
psicopatologica in ambito giudiziario minorile e di molte altre iniziative in fieri o andate in porto, che
hanno contribuito ad avvicinare, a livello istituzionale, mondo medico e mondo giuridico. Per
questa attività l’ASF gli riconosce, nel 1998, nel 1999 e nel 2000, il raggiungimento degli obiettivi di
risultato.
Dal 1999 al 2000 è membro della Commissione Governativa per la stesura del Progetto Obiettivo
di attuazione del DL 230, per quanto concerne il settore della salute mentale. In questo contesto
offre un contributo ampiamente condiviso dai membri della Commissione, facendo confluire sulla
psicopatologia reclusa un’attenzione debita quanto desueta.
Nel 2000 viene invitata dalla Regione Lazio a collaborare al progetto di realizzazione del DL
230/99 in quel territorio.
Dal 2001 è membro della Commissione della Regione Toscana per l’applicazione del DL 230/99,
per la parte relativa alla salute mentale.
Nel dicembre 1999 opta per la libera professione intra moenia.
Dall’Aprile 1981 allo stesso mese del 1991, convenzione oraria con il Ministero della Giustizia,
come psichiatra, per un massimo di 80 ore mensili, presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di
Montelupo F.no.
Dal Settembre 1990 a tutt’oggi, convenzione oraria con il Ministero della Giustizia, come psichiatra,
presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, con responsabilità, da allora all’estate 2003,
della locale Casa di Cura e Custodia (si tratta di una struttura di internamento giudiziario, analoga
all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario). Nell’istituto di pena fiorentino organizza e gestisce, con
poche risorse economiche, il primo Servizio Psichiatrico Penitenziario del Paese, con risultati
straordinari, sul piano qualitativo e quantitativo, che hanno costituito l’ossatura di una riflessione
profonda ed estesa, a livello locale e nazionale, sulla salute mentale reclusa e internata.
Nel 1995 fonda la Società Italiana di Psichiatria Penitenziaria, dando vita negli anni successivi,
come responsabile scientifico della medesima all’interno del suo direttivo, a moltissime
manifestazioni nazionali e internazionali sui temi della giustizia e della psichiatria.
Nel Settembre 1995 è socio fondatore della European Association Women for Women Health,
sodalizio scientifico istituito allo scopo di sviluppare il tema della salute femminile.
Nel 1996 fonda, e da allora dirige, il quadrimestrale di settore Il reo e il folle, una rivista con ampia
distribuzione -compresa quella nelle librerie più importanti del Paese-, dotata di un comitato
scientifico di altissimo livello, che ha contribuito a rilanciare l’interesse intorno alla questione,
trascurata in Italia, della psicopatologia trasgressiva e reclusa.
Partecipa, tra il 1996 e il 1997, alla stesura del progetto di legge sulla chiusura degli Ospedali
Psichiatrici Giudiziari e delle Case di Cura ve Custodia, che va sotto il nome di Progetto delle
Regioni. Partecipa attivamente, tra il 1997 e il 1998, al dibattito nazionale che ha sostenuto la
proposta di passaggio della Sanità Penitenziaria al Servizio Sanitario Nazionale, anche come
membro di commissioni del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il 29 Novembre 1997, per l’attività psichiatrica svolta nel settore penitenziario, riceve il premio
Qualità of life, consegnato dal Direttore dell’Ufficio Studi e Ricerche del Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università degli Studi di Firenze.
Nel Giugno 1999 è stata nominata Presidente della Commissione di Psichiatria Penitenziaria
istituita all’interno della Società Italiana di Psichiatria Forense, una delle sezioni stabili della
Società Italiana di Psichiatria.
Dal Maggio 2000 fa parte della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Medici di
Firenze.
Dal 2000 a oggi è Responsabile Scientifico del ‘Progetto Eracle’, progetto interregionale ToscanaEmilia-Romagna finanziato dal Ministero della Salute, dalla Regione Toscana, dall’Azienda
Sanitaria di Firenze, da enti privati, che ha realizzato la prima esperienza residenziale italiana
dedicata all’assistenza di malati di mente detenuti o internati in Ospedale Psichiatrico Giudiziario o
in Casa di Cura e Custodia. Il Progetto ha dato risultati assai brillanti e individuato un percorso
esportabile, attualmente all’esame di altre realtà territoriali della Regione Toscana e del Paese per
la soluzione del problema anche altrove.
Tra il 2001 e il 2002 effettua la prima ricerca Psicopatologica strutturata italiana in ambito
penitenziario, ottenendo risultati che hanno destato vivo interesse nel mondo scientifico western.
Nel 2003 effettua la prima ricerca sul problema psicopatologico emerso tra la popolazione
immigrata nella città di Firenze, ottenendo risultati di grande utilità, specie incrociando tali dati con
quelli della ricerca in carcere, sul fronte della programmazione di un intervento strutturato nel
settore.
Dal Febbraio 2002 è Responsabile del Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale Adulti
Firenze 4 dell’ASF, dove apre una Struttura Residenziale Psichiatrica, riordina l’intero settore
riabilitativo e consolida la rete di intervento sanitario ambulatoriale e territoriale.
Partecipazione a corsi di formazione e a convegni
1-
Dal Febbraio al Settembre 1979, frequenza dei Servizi Psichiatrici del CSS 5, diretti dal
professor Giuseppe Germano.
2-
Dal Novembre 1978 al Maggio 1979, frequenza settimanale del corso semestrale di teoria e
pratica psicoanalitica, organizzato da La Pratica Freudiana e dall’O.P. Paolo Pini di Milano.
3-
Dal 17 Novembre 1980 al 30 Gennaio 1981, frequenza del corso di aggiornamento per il
decentramento dei Servizi per le Tossicodipendenze, organizzato presso il CMAS del Comune di
Firenze.
4-
Dal 25 al 26 Gennaio 1986, frequenza del corso di aggiornamento La psicoanalisi come
modalità di ricerca in psichiatria, organizzato dall’Università degli Studi di Siena.
5-
Dal 18 al 20 Aprile 1980, partecipazione al convegno Il notes magico, organizzato a Milano
da La Pratica Freudiana.
6-
Dal 19 al 20 Settembre 1980, partecipazione al convegno B. Bettelheim: la sua opera nella
cura dell’autismo infantile, organizzato dall’Ente Ospedaliero di Siena.
7-
Dal 27 al 30 Ottobre 1988, partecipazione al VII° convegno internazionale di
Psicooncologia, organizzato a Milano dalla SIMP.
8-
Dal 21 al 23 Novembre 1980, partecipazione alla riunione nazionale della Sezione Italiana
del P.T.D. Committee sul tema La depressione oggi, organizzato a Firenze.
9-
Dal 24 al 25 Febbraio 1989, partecipazione alle giornate di studio Il restauro e l’anima del
mondo, organizzate dalla Provincia di Mantova.
10-
Nei giorni 1-2 Febbraio 1991, partecipazione al convegno Le forme estreme dell’amore,
organizzato della Provincia di Mantova.
11-
Il 9 Febbraio 1991, partecipazione al convegno di Medicina Penitenziaria La
tossicodipendenza tra reato da perseguire e malattia da curare.
12-
Nei giorni 15-16 Novembre 1991, partecipazione al convegno Il sogno rivela la natura delle
cose, organizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano.
13-
Nei giorni 19-20 Marzo 1993, partecipazione al convegno Il soggetto mutante, organizzato
a Milano da La Pratica Freudiana.
14-
Il 23 Ottobre 1993, partecipazione al convegno Nazionale di Medicina Penitenziaria La
questione Psichiatrica all’interno degli istituti di pena: analisi e prospettive, organizzato a Parma.
15-
Il 27 Novembre 1993, partecipazione al convegno L’atelier dell’artista e dello psicoanalista,
organizzato a Milano da La Pratica Freudiana.
16-
Il giorno 11 Dicembre 1993, partecipazione all’incontro Il malato ‘galeotto’, organizzato dalla
Fondazione Pacchi presso il Centro Culturale Francese di Firenze.
17-
Il
17
Dicembre
1993,
partecipazione
alla
presentazione
del
programma
sulla
Comunicazione terapeutica, organizzato a Firenze dalla USL 10/D.
18-
Il 15 Ottobre 1994, partecipazione al convegno Il trattamento del paziente borderline,
organizzato dalla USL RM3 a Roma.
19-
Il 22 Ottobre 1994, partecipazione al convegno Trattamento istituzionale degli stati
borderline, organizzato a Firenze.
20-
Il 29 Ottobre 1994, partecipazione al convegno II° Convegno di Oncologia, organizzato
dalla USL del Mugello.
21-
Il 25 Marzo 1995, partecipazione al convegno No sex, organizzato a Milano da La Pratica
Freudiana.
22-
Il 26 Maggio 1995, partecipazione al convegno Psichiatria e rischio professionale,
organizzato dalla ASL di Ravenna.
23-
Il 18 Novembre 1995, partecipazione al seminario Valutazione dei meccanismi di difesa
nell’assessment diagnostico dei Disturbi di Personalità, organizzato dalla Università di Milano.
24-
Nei giorni 18-19 Aprile 1996, partecipazione all’International Symposium on Psychopathy,
organizzato a Copenhagen dall’Institute of Personalità Theory and Psychopathology.
25-
Il 5 Giugno 1996, partecipazione all’incontro-studio La riflessione guidata, organizzato a
Firenze da I prati blu.
26-
Nei giorni 8-9 Novembre 1996, partecipazione al convegno Ser.T. – Comunità
Terapeutiche: le ragioni di un’integrazione, organizzato dalla Provincia di Firenze.
27-
Nei giorni 28-29-30 Novembre 1996, partecipazione alla XI Conferenza Internazionale –
Maladies mentales, organizzato dalla Città del Vaticano.
28-
Il 7 Dicembre 1996, partecipazione al seminario dell’European Association Women for
Women Health.
29-
Il 18 Dicembre 1996, partecipazione al convegno La condizione dei figli minori dei detenuti:
quali diritti?, organizzato a Roma dal Ministero della Giustizia.
30-
Il 20 Settembre 1997, partecipazione all’incontro nazionale dell’Associazione Italiana per lo
Studio dei Disturbi di Personalità , organizzato a Milano.
31-
Il giorno 8 Novembre 1997, partecipazione al seminario I disturbi del sonno, organizzato a
Firenze dall’ASF.
32-
Il 12 Novembre 1997, partecipazione all’incontro con Paolo Rossi per la presentazione del
libro La nascita della scienza moderna in Europa, organizzato dal Comune di Firenze.
33-
Il giorno 1 Dicembre 1997, partecipazione al convegno HIV e detenzione: parliamone
insieme, organizzato a Firenze dal Ministero della Giustizia.
34-
Il 3 Dicembre 1997, partecipazione all’incontro La psicoanalisi cento anni dopo, organizzato
a Firenze dal Centro Studi Storici di Psicoanalisi e Psichiatria.
35-
Il 30 Gennaio 1998, partecipazione alla tavola rotonda Ospedale Psichiatrico Giudiziario:
una riforma possibile, organizzata dal Ministero di Grazia e Giustizia presso l’OPG di Montelupo
F.no.
36-
Il 4 Maggio 1998, partecipazione al seminario La soppressione del manicomio criminale.
Proposte di legge e pratiche territoriali, organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste.
37-
Nei giorni 13-14 Novembre 1998, partecipazione al convegno Il danno esistenziale,
organizzato dall’Università degli Studi di Trieste.
38-
Il 12 Aprile 1999, partecipazione all’incontro con l’On. Franco Corleone sul tema La
situazione penitenziaria in Toscana, organizzato dalla Regione Toscana.
39-
Nei giorni 4 e 6 Marzo 1999, partecipazione al convegno Psicopatologia, neuroscienze e
umanesimo, organizzato dalla So.Psi. a Firenze.
40-
Il 25 Marzo 1999, partecipazione al convegno La salute mentale tra nuovi bisogni e nuove
strategie, organizzato dalla Regione Toscana.
41-
Dal 14 al 16 Maggio 1999, partecipazione al XXII Congresso Nazionale di Medicina
Penitenziaria, organizzato dall’AMAPI a Venezia
42-
Il 15 Ottobre 1999, partecipazione al dibattito Modelli, prototipi, reti per la costruzione di un
sistema di cura degli psicotici, organizzato dall’ASF.
43-
Il 15 Dicembre 1999, partecipazione alla II Conferenza dei Servizi dell’ASF, organizzata a
Firenze dall’ASF.
44-
Il 25 Marzo 2000, partecipazione al seminario di studio La salute in carcere- Esperienze
europee, organizzato dall’Università degli Studi La Sapienza.
45-
Il 22 Giugno 2001, partecipazione al convegno Prostituzione: allarmi costituzionali giuridici
e sociali, organizzato a Torino dall’Associazione Donne Magistrato Italiane.
46-
Nei giorni 30 Novembre-1 Dicembre 2001, partecipazione al Convegno Le perversioni,
organizzato dal Ministero della Giustizia ad Aversa.
47-
Il giorno 1 Marzo 2002 partecipazione al Convegno I distretti compiono un anno di attività,
ASF Firenze.
48-
Il giorno 17 Aprile 2002 partecipazione al Convegno Il Gruppo in Psichiatria, Il Villino
Firenze.
49-
Il 13 Settembre 2002, partecipazione al convegno La tutela della salute dei detenuti,
Regione Toscana, Firenze.
50-
Il 21 Novembre 2002, partecipazione al convegno Verso i piani integrati per la salute, ASF,
Firenze.
51-
Nel periodo 7 Ottobre/10 Dicembre 2003, partecipazione a 32 ore del Corso La
programmazione territoriale: dalla valutazione dei bisogni all’analisi dei risultati, ASF, Firenze.
52-
Il 21 Marzo 2003, partecipazione al convegno Il disturbo borderline di personalità, ASF e
SPI, Firenze.
53-
Il 19 Marzo 2003, partecipazione al convegno Salute in carcere, un diritto da garantire,
Comune di Roma, Roma.
54-
Il 28 Marzo 2003, partecipazione al convegno Clima organizzativo e qualità del servizio per
gli utenti, ASF, Firenze.
55-
Il 27 Ottobre 2003, partecipazione al convegno Tossicodipendenza, doppia diagnosi e
diagnosi nascosta, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Roma.
56-
Il giorno 11 Novembre 2003, partecipazione alla Conferenza dei Servizi dell’ASF 1999-
2003: cinque anni di lavoro per il futuro, ASF, Firenze.BRANDI DR.SSA GEMMA
Gemma Brandi, nata a Viterbo il 31 Luglio 1953 e residente a Firenze, in Via Romana 131.
Laurea in Medicina e Chirurgia il 28/10/77 presso l’Università degli Studi di Firenze, con tesi dal
titolo Cefalea e nevrosi: un approccio sperimentale alle relazioni patogenetiche e votazione di 110
e lode su 110, dopo avere superato quasi tutti gli esami del corso di laurea con il massimo dei voti.
Superamento dell’Esame di Stato nel Novembre 1977.
Iscrizione all’Ordine dei Medici di Firenze il 23 Gennaio 1978.
Nel 1978, Tirocinio Pratico Ospedaliero in Psichiatria, della durata di sei mesi, presso la Clinica
Psichiatrica dell’Università di Firenze, riportando il giudizio di ‘ottimo’.
Specializzazione in Psichiatria presso l’Università di Firenze, nel 1982, con tesi dal titolo Allegoria
di un’alienazione e votazione di 70 e lode su 70, dopo avere superato quasi tutti gli esami del
corso di specializzazione con il massimo dei voti.
Training psicoanalitico con il Presidente de La Pratica Freudiana di Milano. Tale attività formativa è
stata riconosciuta e in parte finanziata dalla USL 10/E.
Tra il Luglio 1978 e il Gennaio 1979, sostituzioni di medici generici.
Dal Gennaio 1979 al Gennaio 1988, Convenzione con la Regione Toscana per la Medicina
Generica.
Dall’Aprile 1979 al Marzo 1984, titolare di Convenzione di Guardia Medica con il CSS 53 prima,
con la USL 11 poi.
Dal Febbraio al 31 Agosto 1980, incarico come medico ospedaliero presso l’Ospedale Psichiatrico
di Volterra.
Nel 1981 attività di sostituzione di medico psichiatra presso la Casa di Cura Villa dei Pini, per tre
mesi.
Nel 1982/83 attività di sostituzione di medico psichiatra presso l’Ospedale Militare di Firenze, per
tre mesi.
Dal Febbraio all’Aprile 1983, incarico di Medicina dei Servizi, per la branca di Igiene Mentale,
presso la USL 9.
Tra il 1982 e il 1984, due successivi incarichi, di quattro e sei mesi, come medico ospedaliero
presso il Servizio di Salute Mentale dell’Unità Sanitaria 10/E di Firenze.
Dal Marzo 1984 a tutt’oggi psichiatra territoriale presso il Servizio di Salute Mentale dell’Unità
Sanitaria 10/E di Firenze, quindi del MOM SMA 2, con qualifica di Aiuto dal 15 Gennaio 1994, in
seguito a superamento del relativo concorso.
Svolge in questi anni l’attività clinica, ambulatoriale e ospedaliera, riuscendo a ridurre al minimo i
ricoveri dei propri pazienti e comunque ottenendo esiti favorevoli nei trattamenti intrapresi. Svolge
attività psicoterapeutica nel servizio pubblico.
Nel 1987 viene inserita nel Gruppo di Lavoro per l’Aggiornamento del personale del Servizio di
Salute Mentale della USL 10/E.
Nel 1992 è incaricata, dal Direttore del DSM, di estendere, all’interno di un Gruppo di Lavoro
Interdisciplinare appositamente istituito, un progetto per l’effettuazione di psicoterapie nel DSM. Ha
così contribuito a formulare una proposta che avrebbe permesso allora e potrebbe permettere ora
di erogare un ottimo servizio a costo zero. La proposta non è mai stata attuata.
Sempre nel 1982 segue, su incarico del Primario del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E,
l’acquisizione e la ristrutturazione dei locali del Villino Borchi destinati all’attività ambulatoriale,
riuscendo in brevissimo tempo, con un modesto finanziamento per circa un decennio rimasto
inutilizzato, a far sì che la corte interna fosse risanata e parte dell’impianto elettrico rinnovato, due
bagni fossero ricostruiti e tutti i locali imbiancati, illuminati e arredati. L’attuale assetto dei locali del
Villino Borchi è il frutto di tale intervento sugli spazi, finalizzato all’attività che vi sarebbe stata
svolta. Nella circostanza formulò un progetto per l’utilizzazione del terzo piano (casa famiglia
femminile) e del sottosuolo (centro giovani che costituisse un crocevia di integrazione con il
territorio), rimasto lettera morta.
Viene nel frattempo incaricata dal Primario del Servizio di Salute Mentale della USL 10/E di
occuparsi del problema delle compartecipazioni della équipe di appartenenza, risolvendo l’impasse
che aveva impedito a detto servizio di riscuotere quanto spettava agli operatori e tentando
contestualmente di introdurre, a livello regionale, una revisione critica della valutazione di qualità
dei servizi psichiatrici, rimasta lettera morta.
E’ stata commissario in tre Commissioni concorsuali per la nomina di Psichiatri nei Servizi di
Salute Mentale della Toscana: 1991/92, USL 20/B, 1992, USL 19, 1993, USL del Casentino.
Dal 1996 è Coordinatore del Gruppo di Lavoro Psichiatria e Giustizia dell’Azienda Sanitaria di
Firenze, l’organismo autore del primo protocollo di rapporto tra O.P.G. e S.S.N., di una bozza di
protocollo sulle procedure locali relative ai Trattamenti e agli Accertamenti Sanitari Obbligatori, di
tre apprezzati Corsi di Formazione per le Forze dell’Ordine su questo tema, di una proposta
operativa sulle procedure di privacy nei Servizi di Salute Mentale dell’ASF, del Progetto di Ricerca
e Sperimentazione delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna finanziato dal Ministero della Sanità,
della prima ricerca epidemiologica in ambito psicopatologico autorizzata dal Ministero della
Giustizia in carcere e in OPG, del progetto di realizzazione di un Servizio di Salute Mentale nel
carcere cittadino con finanziamento del Ministero della Giustizia, della proposta di ricerca
psicopatologica in ambito giudiziario minorile e di molte altre iniziative in fieri o andate in porto, che
hanno contribuito ad avvicinare, a livello istituzionale, mondo medico e mondo giuridico. Per
questa attività l’ASF gli riconosce, nel 1998, nel 1999 e nel 2000, il raggiungimento degli obiettivi di
risultato.
Dal 1999 al 2000 è membro della Commissione Governativa per la stesura del Progetto Obiettivo
di attuazione del DL 230, per quanto concerne il settore della salute mentale. In questo contesto
offre un contributo ampiamente condiviso dai membri della Commissione, facendo confluire sulla
psicopatologia reclusa un’attenzione debita quanto desueta.
Nel 2000 viene invitata dalla Regione Lazio a collaborare al progetto di realizzazione del DL
230/99 in quel territorio.
Dal 2001 è membro della Commissione della Regione Toscana per l’applicazione del DL 230/99,
per la parte relativa alla salute mentale.
Nel dicembre 1999 opta per la libera professione intra moenia.
Dall’Aprile 1981 allo stesso mese del 1991, convenzione oraria con il Ministero della Giustizia,
come psichiatra, per un massimo di 80 ore mensili, presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di
Montelupo F.no.
Dal Settembre 1990 a tutt’oggi, convenzione oraria con il Ministero della Giustizia, come psichiatra,
presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, con responsabilità, da allora all’estate 2003,
della locale Casa di Cura e Custodia (si tratta di una struttura di internamento giudiziario, analoga
all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario). Nell’istituto di pena fiorentino organizza e gestisce, con
poche risorse economiche, il primo Servizio Psichiatrico Penitenziario del Paese, con risultati
straordinari, sul piano qualitativo e quantitativo, che hanno costituito l’ossatura di una riflessione
profonda ed estesa, a livello locale e nazionale, sulla salute mentale reclusa e internata.
Nel 1995 fonda la Società Italiana di Psichiatria Penitenziaria, dando vita negli anni successivi,
come responsabile scientifico della medesima all’interno del suo direttivo, a moltissime
manifestazioni nazionali e internazionali sui temi della giustizia e della psichiatria.
Nel Settembre 1995 è socio fondatore della European Association Women for Women Health,
sodalizio scientifico istituito allo scopo di sviluppare il tema della salute femminile.
Nel 1996 fonda, e da allora dirige, il quadrimestrale di settore Il reo e il folle, una rivista con ampia
distribuzione -compresa quella nelle librerie più importanti del Paese-, dotata di un comitato
scientifico di altissimo livello, che ha contribuito a rilanciare l’interesse intorno alla questione,
trascurata in Italia, della psicopatologia trasgressiva e reclusa.
Partecipa, tra il 1996 e il 1997, alla stesura del progetto di legge sulla chiusura degli Ospedali
Psichiatrici Giudiziari e delle Case di Cura ve Custodia, che va sotto il nome di Progetto delle
Regioni. Partecipa attivamente, tra il 1997 e il 1998, al dibattito nazionale che ha sostenuto la
proposta di passaggio della Sanità Penitenziaria al Servizio Sanitario Nazionale, anche come
membro di commissioni del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il 29 Novembre 1997, per l’attività psichiatrica svolta nel settore penitenziario, riceve il premio
Qualità of life, consegnato dal Direttore dell’Ufficio Studi e Ricerche del Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università degli Studi di Firenze.
Nel Giugno 1999 è stata nominata Presidente della Commissione di Psichiatria Penitenziaria
istituita all’interno della Società Italiana di Psichiatria Forense, una delle sezioni stabili della
Società Italiana di Psichiatria.
Dal Maggio 2000 fa parte della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Medici di
Firenze.
Dal 2000 a oggi è Responsabile Scientifico del ‘Progetto Eracle’, progetto interregionale ToscanaEmilia-Romagna finanziato dal Ministero della Salute, dalla Regione Toscana, dall’Azienda
Sanitaria di Firenze, da enti privati, che ha realizzato la prima esperienza residenziale italiana
dedicata all’assistenza di malati di mente detenuti o internati in Ospedale Psichiatrico Giudiziario o
in Casa di Cura e Custodia. Il Progetto ha dato risultati assai brillanti e individuato un percorso
esportabile, attualmente all’esame di altre realtà territoriali della Regione Toscana e del Paese per
la soluzione del problema anche altrove.
Tra il 2001 e il 2002 effettua la prima ricerca Psicopatologica strutturata italiana in ambito
penitenziario, ottenendo risultati che hanno destato vivo interesse nel mondo scientifico western.
Nel 2003 effettua la prima ricerca sul problema psicopatologico emerso tra la popolazione
immigrata nella città di Firenze, ottenendo risultati di grande utilità, specie incrociando tali dati con
quelli della ricerca in carcere, sul fronte della programmazione di un intervento strutturato nel
settore.
Dal Febbraio 2002 è Responsabile del Modulo Operativo Multiprofessionale Salute Mentale Adulti
Firenze 4 dell’ASF, dove apre una Struttura Residenziale Psichiatrica, riordina l’intero settore
riabilitativo e consolida la rete di intervento sanitario ambulatoriale e territoriale.
Andrea Tanini
A. Attività professionale
1. Dal febbraio del 1982 al 1984 ha svolto attività di medico di reparto presso l’Ospedale
Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino. Dal 30.10.1984 è stato assunto in qualità di
Assistente medico di Psichiatria presso la ex U.S.L. 9 (attualmente Azienda U.S.L. 4) di Prato, con
rapporto di lavoro a tempo pieno.
Nel 1991 ha partecipato al concorso nazionale per aiuto, vincendolo, e pertanto, dal 28.08.1991,
ha proseguito l’attività professionale presso l’Az. U.S.L. 4 di Prato con la qualifica di Aiuto
corresponsabile ospedaliero e il mantenimento del rapporto a tempo pieno.
Dall’agosto 2001 ha ottenuto il trasferimento presso l’Azienda U.S.L. 10 di Firenze, M.O.M. 5
Salute mentale adulti, dove opera attualmente con la qualifica di Dirigente di I livello.
2. Durante l’attività di medico di reparto presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo
Fiorentino, si è particolarmente interessato a tutte quelle soluzioni che potessero garantire ai
degenti la più breve permanenza possibile nell’O.P.G.. Ha inoltre promosso incontri interdisciplinari
più frequenti con le diverse professionalità presenti all'interno dell'istituto, ottenendo più stretti
rapporti e verifiche delle varie posizioni degli internati con la Magistratura. Si è così adoperato per
la costituzione di un “organismo misto” (operatori del Ministero di Grazia e Giustizia e dell’ex
U.S.L.18, entro il cui territorio si trovava l’O.P.G.), per favorire la collocazione sul territorio dei
malati.
Nel corso degli anni in cui ha svolto attività professionale presso la U.O di Psichiatria dell’Azienda
U.S.L. 4 di Prato, ha seguito con crescente impegno e interesse il nascere e lo svilupparsi nel
territorio pratese di iniziative nel campo della riabilitazione. Nel 1989 ha cosi organizzato insieme a
un collega - curandone la segreteria scientifica - il convegno “Esperienze cooperative e
riabilitazione in psichiatria”, che ha avuto risonanza nazionale, come appare dagli atti, dei quali ha
pure curato la pubblicazione.
Sempre in quel periodo, il suo lavoro ha trovato una “sponda” ideale nella costituzione a Prato di
gruppi di “self-help” (auto- aiuto psichiatrico) che, con la propria rivendicazione di contrattualità
sociale, costituiscono il presupposto stesso dell’impegno riabilitativo nel campo del lavoro.
Negli anni di lavoro a Prato, oltre ad aver assunto responsabilità diverse e maggiori - in rapporto
agli avanzamenti professionali - per quanto riguarda l’attività della Unità Operativa (ambulatori,
G.I.S., riunioni d’équipe, turni attivi di guardia in S.P.D.C., attività consulenziale in ambito
ospedaliero, rapporti con medici di base e operatori), ha potuto usufruire di autonomia, che gli ha
consentito un impegno più soddisfacente nell’ambito della riabilitazione psichiatrica e della
collocazione/ ricollocazione al lavoro di disabili psichici. Per questo scopo ha realizzato una
cooperativa di produzione-lavoro (tipo B ai sensi della legge 381/1991), composta da utenti ed ex
utenti dei servizi psichiatrici. L’esperienza, del tutto originale nella preparazione e nella
realizzazione, costituisce un punto di riferimento essenziale per tutte le attività riabilitative non solo
dell’area pratese, essendo l’unico esempio esistente di cooperativa nella quale tutti i soci lavoratori
sono provenienti dai servizi psichiatrici. Questo ha promosso indirizzi culturali e pratici nuovi per
consentire alla riabilitazione psichiatrica un approdo certo. L’importanza di questa esperienza nella
sua complessità è stata rilevata anche a livello universitario, là dove essa è divenuta oggetto di un
seminario presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Facoltà di Medicina dell'Ateneo
fiorentino. Infine, a proposito dell’esperienza stessa, recita fra l’altro così una certificazione
rilasciata dal Direttore Sanitario della Azienda U.S.L. 4:
“…2) attività riabilitative. in tale ambito il dott. Tanini ha dato vita ad una azienda cooperativa che
segue in totale autonomia programmatica e operativa e che ha dimostrato di essere valido
strumento per il recupero e lo sviluppo delle capacità residue di soggetti portatori di patologie
psichiatriche anche molto gravi. È da sottolineare che questa esperienza ha rappresentato e
rappresenta uno stimolo sia sul piano culturale che sul piano teorico e operativo per altre attività
riabilitative realizzate in questi anni dal Dipartimento Salute Mentale della Azienda U.S.L di Prato di
cui la U.O. di Psichiatria 2 fa parte”.
A seguito di queste nuove esigenze, si è posto il problema della formazione del personale, nella
quale si è impegnato e si impegna, partecipando in qualità di docente a corsi per la formazione
degli operatori, fra cui:

nel 1994 e nel 1996, i due corsi straordinari per il conseguimento della idoneità all’esercizio
della Medicina d’urgenza sul territorio, tenuti dalla ex U.S.L. 9-Az.U.S.L. 4 di Prato;

nel 1995, seminari legge 309/90 sulla tutela della riabilitazione organizzato dall’O.P.G. di
Montelupo Fiorentino.
Successivamente, è stato più volte chiamato dalla F.I.L. (società incaricata dal Comune e dalla
Provincia di Prato a effettuare corsi di formazione e riqualificazione professionale) a svolgere
attività di docenza nei corsi per operatore sociale.
Oltre a ciò, è stato spesso invitato dalle Associazioni dei familiari di malati psichici come relatore a
convegni e incontri da queste organizzati.
Nel 1996, nell’ambito delle collaborazioni multidisciplinari all’interno dell’Ospedale di Prato e della
Medicina di legame, ha lavorato con l’U.O. di Malattie infettive in attività orientate
all’aggiornamento dei medici di Medicina generale in ordine alle problematiche poste dall’infezione
da H.I.V.
Dal 1992 al trasferimento a Firenze (2001) stato membro, in qualità di psichiatra, della
Commissione provinciale pratese per il riconoscimento dell’invalidità civile e/o dell’idoneità al
lavoro degli invalidi civili.
È stato membro della Segreteria Toscana della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale
(sezione della Società Italiana di Psichiatria).
Nell’ultimo anno di permanenza presso l’Azienda U.S.L. 4, ha svolto, su incarico del nuovo
Coordinatore del D.S.M.. la funzione di coordinamento delle strutture residenziali del D.S.M.
stesso.
Dal settembre 2001, nell’ambito dell’attività professionale presso l’Azienda U.S.L. di Firenze, è
responsabile delle due case famiglia gestite dal M.O.M. 5, svolgendo una funzione di stimolo nella
riabilitazione dei pazienti, che consente loro di acquisire maggiore autonomia e collocarsi in
abitazioni “civili”. Seguendo questa linea, sono già tre i gruppi appartamento del Quartiere 5 nella
cui creazione si è impegnato e che si caratterizzano per essere “desanitarizzati”: inseriti in
condomini di civile abitazione, essi usufruiscono, infatti, solo di un servizio di assistenza domiciliare
comunale, oltre naturalmente a poter contare su tutti gli altri servizi offerti dal nostro M.O.M.
Dall’ottobre 2001, con incarico conferitogli dal Direttore del M.O.M. 5 S.M.A., è responsabile
dell’attività territoriale.
Dall’ottobre 2001, con incarico conferitogli dal Direttore del M.O.M. 5 S.M.A, è responsabile del
C.S.M.
Dal novembre 2002 al 2006, su indicazione del Direttore di Distretto 5, è stato responsabile del
presidio sanitario “Giorgio La Pira”.
Da oltre quindici anni è Consulente Tecnico di Ufficio dei Tribunali di Prato e di Firenze, per i quali
svolge attività di perito psichiatra.
B. Attività di studio
Nello svolgimento dei diversi impegni sopra ricordati non ha comunque mai trascurato gli interessi
clinici, partecipando a varie rilevazioni e studi epidemiologici, tra cui lo “Studio epidemiologico sulla
prevalenza in ambiente psichiatrico dei disturbi somatoformi” del 1993, culminato - sotto il
coordinamento del prof. Scapicchio e del prof. Trabucchi (Università di Roma) - nella
presentazione del lavoro Depression in the Elderly in a Psychiatric Setting: an Italian Study alla
“2nd International Conference on New Directions in Affective Disorders” svoltasi a Gerusalemme,
nel settembre 1995.
Nel biennio 1997-98, ha svolto attività di ricerca e valutazione sulle modalità d’uso delle strutture
residenziali e diurne dell’Azienda U.S.L. 4 di Prato, sia a gestione diretta che in convenzione.
Fino al 2001 (trasferimento a Firenze) è stato referente del D.S.M della Azienda U.S.L. 4 di Prato
nell’ambito della Ricerca nazionale sulle strutture residenziali psichiatriche, coordinata, a livello
regionale, dal dott. Maurizio Miceli della Azienda U.S,L, 10 di Firenze.
Fa parte del gruppo di ricerca sulla schizofrenia per la preparazione del congresso S.I.E.P., che si
terrà a Firenze nell’ottobre 2007.
C. Aggiornamento
Nel 1986 ha partecipato al corso di aggiornamento “La difesa della salute mentale: il ruolo della
prevenzione in psichiatria” organizzato dalla Scuola superiore di oncologia e scienze biomediche e
tenutosi a Santa Margherita Ligure dal 3 al 5 novembre.
Nel 1987 ha partecipato al corso di aggiornamento per psichiatri e psicologi del settore della salute
mentale delle UU.SS.LL. della provincia di Firenze organizzato dalla Regione Toscana (Delibera
n° 709 del 25.9.1987), tenutosi a Firenze dal 25 settembre al 12 dicembre.
Nel 1989 ha partecipato al corso di specializzazione “Inserimento lavorativo di handicappati”,
tenutosi a Prato dal 18 al 21 ottobre.
Nel 1990 ha partecipato al corso di aggiornamento permanente per lo psichiatra “Psichiatria 90”,
tenutosi a Urbino dal 4 al 7 ottobre.
Nel biennio 1990-91, ha usufruito di un finanziamento regionale per l’aggiornamento obbligatorio,
al fine di confrontarsi, mediante missioni in loco, con analoghe esperienze riabilitative già attive nel
Nord Italia, e in particolar modo a Torino, Trieste, Parma.
Nel 2000 ha partecipato al corso “Le nuove frontiere nel mondo del lavoro”, tenutosi a Montecatini
dal 15 al 18 novembre.
Nel giugno 2007 è stato chairman di una sessione e relatore al convegno nazionale “Prendersi
cura”, tenutosi a Firenze.
D. Pubblicazioni
Fra le pubblicazioni di cui è autore e/o coautore si ricordano:
l. E. Poli, A. Tanini, “Omicidio e malattie mentali”, comunicazione al XXXVI Congresso Nazionale
della Società Italiana di Psichiatria, Milano 1985, Atti (volume II).
2. E. Poli, A. Tanini, “Omicidi folli. Studio clinico sul rapporto tra malattia mentale e omicidio”, Riv.
Sperim. di Freniat., CXI, 1987, 1.
3. R. Rossini, P. Ardito, A. Tanini, A. Parrini, “La strutturazione del rapporto con il medico di base
come necessità operativa del servizio psichiatrico territoriale”, Conferenza nazionale sullo stato
della psichiatria nel territorio, Trevi 1988, Atti.
4. A. Tanini et al., “La crisi di identità degli operatori della psichiatria fra vecchio e nuovo”,
Conferenza nazionale sullo stato della psichiatria nel territorio, Trevi 1988, Atti..
5. A. Parrini, R. Rossini, A. Tanini, “Esperienze di attivazione di un gruppo appartamento all’interno
di un reparto manicomiale a San Salvi”, in AA.VV., “La riabilitazione nel servizio di salute mentale”,
Collegamenti 2, 1989.
6. R. Rossini, A. Tanini (a cura di), AA.VV., “Esperienze cooperative e riabilitazione in psichiatria”,
Atti del Convegno, Prato 1989.
7. A. Tanini, R. Rossini, “Cronicità e riabilitazione in psichiatria”, in AA.VV., “Esperienze
cooperative e riabilitazione in psichiatria”, cit.
8. R. Rossini, A.Tanini, “Le esperienze cooperative nella riabilitazione di utenti dei servizi
psichiatrici. Ricerca documentaria”, in AA.VV., “Esperienze cooperative e riabilitazione in
psichiatria”, cit.
9. S. Barbieri, A. Tanini et al., “Riflessioni sintetiche a proposito di un convegno sull’autoaiuto
psichiatrico”, Rass. Studi Psichiatrici, LXXIX, 1990, 1.
10. A. Tanini et al., “Variazioni socioculturali e sintomo in psichiatria”, Rass. Studi Psichiatrici,
LXXXIII, 1994, 1.
11. A. Tanini et al., “Handicap come artefatto culturale”, Convegno Nazionale “Abitare la follia.
Percorsi riabilitativi in psichiatria”, Firenze 1992, Atti (1994);
12. P.L. Scapicchio, M. Trabucchi and collaborative group, “Depression in the Elderly in a
Psychiatric Setting: an Italian Study”, 2nd International Conference on new Directions in Affective
Disorders, Jerusalem 1995.
13. A. Tanini, “Aspetti psicologici e psichiatrici della infezione da HIV”, in “Quderni di Malattie
infettive. L’infezione da HIV”, Prato 1998.
14. A. Tanini, “Le convenzioni nella residenzialità, relazione al convegno nazionale “Malattia o
persona: il percorso della psichiatria verso la società civile”, Prato, dicembre 1999, in press.
15. A. Tanini, “Riabilitazione psicosociale e lavoro: un’esperienza pratese”, in G. Cardamone, S.
Zorzetto, “Salute mentale di comunità”, Milano, Franco Angeli, 2000.
Vincenza Quattrocchi
Nata a Palermo il 05/10/49 Studi classici Laurea in Medicina e Chirurgia 1974 Specializzazione in
Neuropsichiatria Infantile 1979 Specializzazione in Psichiatria 1983 Training terapia sistemico
relazionale 1977 Psicoanalista Società Italiana di Psicoanalisi (dal 1996 Membro associato)
Training per psicoterapie di gruppo (Bauleo) Assistente Medico Psichiatra c/o i servizi per la Salute
Mentale – Regione Emilia Romagna
1974/76 Assistente Medico Psichiatra c/o i servizi per la Salute Mentale – Regione Toscana
1976/87 Aiuto corresponsabile psichiatra c/o i servizi per la Salute Mentale – Regione Toscana
1987/91… Primario U.O. di Psichiatria c/o i servizi per la Salute Mentale – Regione Toscana 1991
ad oggi
- Partecipazione a corsi di aggiornamento sulle Comunità terapeutiche Regione Toscana (durata 1
anno);
- Partecipazione a corsi di aggiornamento sulla Psicopatologia ASL di Pistoia (durata 1 anno);
- Partecipazione a corso di Managment ASL 11 (durata 6 mesi);
- Partecipazione a corso di Managment Regione Toscana – S.I.P. (durata 6 mesi);
- Partecipazione a corso sulla Riabilitazione U.C.L.A. – Los Angeles Prof. Libermann – maggio
1996;
- Partecipazione a corso su DISTIMIA Univ. Lisbona – maggio 1997;
- Partecipazione a corso disturbo Umore – Università di Praga – marzo 1998;
- Partecipazione a corso su Schizofrenia e neuroimmagini Columbia University – Prof.
Wanderberger – Washington maggio 1999;
- Partecipazione a corso su Schizofrenia – Università New York ottobre 1999;
- Partecipazione a corso su Schizofrenia – Università New York giugno 2001.
Partecipazione a vari congressi sia in ambito Nazionale che Internazionale (in qualità di
Partecipante ovvero di Relatore).
Dirigente II livello ASL 11 U.O. di Psichiatria
Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL 11
Responsabile Unità Funzionale Salute Mentale Adulti Zona Empolese – Valdelsa
Responsabile U.O. di Psichiatria gia’Presidente Commissioni Pari Opportunità ASL 11
Membro del direttivo Società Italiana di Riabilitazione Regione Toscana
Referente Regionale per il coordinamento nazionale dei Centri Diurni di Psichiatria
Referente Regionale e Consulente Assessorato Sanità Regione Toscana
Circa 70 interventi in qualità di Relatore presso Convegni Regionali Nazionali:
Pubblicazioni varie relative a:
* S.P.D.C. e sua specificità
* Elementi generali della riabilitazione psichiatrica
Fra questi il volume:
* Comunità terapeutica
(S. Montagano-V.
* Centri Diurni e Riabilitazione
Quattrocchi- A. Zanobini)
“A colloquio con la follia”
Di Donato Edizioni – 1979
* Casi clinici e relazione terapeutica
* Riabilitazione e lavoro
* Psicoigiene dei gruppi di lavoro
* Psicofarmacologia e psicoterapia
Docente IV anno scuola di specializzazione di Psichiatria per la facoltà di Medicina (Università di
Firenze) nell’ambito dell’insegnamento di Psicoterapia;
Trainer di gruppi di formazione per operatori (gruppo secondo il modello della Scuola Argentina
Pichon Riviere, Bleger)
Attività di supervisore e consulente presso Comunità terapeutica per pazienti con doppia diagnosi
(Comunità Incontro Pistoia)
Lezioni e corsi per operatori di varia appartenenza professionale (Medici, Psichiatri, Assistenti
Sociali, Infermieri Professionali, Educatori Professionali, OTAA) nel corso degli anni con scadenza
annuale.
Consulente in qualità di supervisore per la gestione dei “CASI GRAVI” presso il DSM Salute
Mentale PISA
Consulente in qualità di supervisore per la gestione dei “CASI GRAVI” presso il DSM Salute
Mentale di firenze
Marco Armellini
1974 Conclude gli studi classici presso il Liceo Ginnasio "Cicognini" di Prato e si iscrive al Corso
di Laurea in Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Firenze.
1979 Inizia a frequentare il Servizio di Neuropsichiatria Infantile diretto dal Prof. M. Papini.
Luglio 1980 Frequenta l'Istituto di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Università
di Vienna, diretto dal Prof. W.Spiel.
1981, 26 ottobre Consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia (110 e lode), discutendo una tesi
sulla diagnosi di laboratorio delle malattie metaboliche ereditarie dell'età evolutiva, frutto del lavoro
sperimentale sulle malattie lisosomiali svolto presso il Laboratorio delle Encefalopatie Metaboliche
della Cattedra di Neuropsichiatria Infantile.
1982 (luglio) Consegue il certificato della Educational Committee for Foreign Medical Graduates
degli U.S.A.
1983 Svolge il Servizio Civile sostitutivo come medico presso l'Albergo Popolare del Comune di
Firenze.
1981-1985
Partecipa, in qualità di collaboratore, a ricerche finanziate dal Ministero della P.I. e
dal C.N.R. su: studio della variabilità di alcune risposte comportamentali del neonato
nell'interazione con l'adulto; studio clinico ed elettrografico sull'epilessia nel primo anno di vita;
studio delle alterazioni dei movimenti oculari nelle malattie extrapiramidali dell'età evolutiva; studio
delle indicazioni per il trattamento farmacologico nelle malattie extrapiramidali dell'età evolutiva.
Prende parte a due seminari biennali di psicodiagnostica, psicodinamica e osservazione. Effettua
tirocini bimestrali in riabilitazione delle paralisi cerebrali infantili, diagnostica neuroelettrica delle
malattie neuromuscolari, neuroftalmologia e neurotologia.
1985 (27 luglio) Consegue il Diploma di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile (70 e lode).
1985 Viene ammesso alla Scuola di Specializzazione in Neurofisiopatologia dell'Università di
Firenze, diretta dal Prof. R. Zappoli-Thyrion. Frequenta il laboratorio di Neurofisiologia clinica
occupandosi di analisi spaziale dei potenziali evocati e dell'EEG e di elettroencefalografia
dinamica.
1981-1987 Tiene corsi di Neurologia e Psichiatria presso le Scuole per Infermieri Professionali
delle UU.SS.LL. 10/A (1981), 8 (1982 e 1983) e 10/D (1986 e 1987).
1986-1987 Frequenta il Centro di Educazione Motoria "A.Torrigiani" della C.R.I., svolgendovi
anche consulenze di neurofisiologia clinica.
1987-1988 Svolge attività di Assistente Medico nella disciplina di Psichiatria dal 10 agosto 1987 al
9 aprile 1988 presso l'U.S.L. 19 "Alta Val d'Elsa". Dal 18 aprile al 31 luglio 1988 vi svolge attività di
Assistente medico nella disciplina di Pediatria. Dal 1 agosto 1988 al 6 novembre 1990 è Assistente
medico di ruolo a tempo pieno di Psichiatria nella stessa U.S.L..
1989 Consegue (6 dicembre) il diploma di Specializzazione in Neurofisiopatologia con il massimo
dei voti, discutendo una tesi sulla sindrome di Lennox-Gastaut.
Conduce (insieme a G.Rapisardi et al.) la traduzione di "Neurologia Neonatale" di J.J.Volpe, per le
edizioni USES.
1990
Frequenta i seminari A.S.N.E. di formazione psicodinamica. Dal 7 novembre è in servizio
presso la U.S.L. 19 come assistente incaricato di Neuropsichiatria Infantile. E' ammesso in qualità
di membro associato alla International Society of Adolescent Psychiatry.
1991 Dal 7 novembre è assistente di ruolo di Neuropsichiatria Infantile presso la U.S.L. 19.
1992 E'ammesso al IX Corso di Psicoterapia psicoanalitica dell'età evolutiva presso la II Cattedra
di Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Roma - La Sapienza.
1997 Riceve l’incarico di responsabile della Sezione di NPI della Az. U.S.L. 7 di Siena e del
G.O.I.F. della Zona Alta Val d’Elsa.
Giugno1999 Consegue il Diploma di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Dicembre 1999 Consegue la qualifica di Dirigente Medico di Struttura complessa (neo-istituita
U.O. di Neuropsichiatria Infantile) dell’Azienda U.S.L. 7 di Siena.
Dal 6 dicembre 1999 è incaricato anche della Direzione dell'Unità Funzionale per la tutela della
salute mentale dell'infanzia e dell'adolescenza, a bacino provinciale. Nell'U.F. Sono compresi
quattro moduli zonali, a cui sono stati assegnati complessivamente 10 fisioterapisti, 9 logopediste,
due assistenti sociali, 5 psicologi, 7 neuropsichiatri infantili, un collaboratore amministrativo, 4
educatori professionali. La prima fase del lavoro di direzione è orientata a concordare e
sedimentare modalità efficaci di lavoro multiprofessionale, creando occasioni organizzative,
riunioni regolari, strumenti di progettazione (progetto terapeutico riabilitativo, piano terapeutico,
cartella multiprofessionale) e verifica, e strumenti informativi; vengono concordati inoltre protocolli
di relazione con le UU.FF. Salute Mentale Adulti, Consultori, Tutela della Salute Materno- infantile,
Segretariato Sociale e SERT, oltre che con il G.O.I.F.. Vengono inoltre stabiliti rapporti stabili con
le divisioni di Puericultura e Neonatologia e di Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda Ospedaliera
Senese, anche nell'ambito di un protocollo di dimissioni protette e di Assistenza Domiciliare
Integrata. Vengono inoltre attivati contatti costanti con i Pediatri di Libera Scelta e i Medici di M.G.
Dal punto di vista tecnico professionale, vengono attivati protocolli diagnostici e terapeutici per i
disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, anche attraverso iniziative formative di rilevante
impegno. Vengono stabiliti criteri omogenei per la valutazione ed il trattamento delle paralisi
cerebrali infantili, e adottati riferimenti diagnostici comuni. Nel campo dell'assistenza protesica,
viene costituita una banca dati degli ausili disponibili, al fine di ottimizzare la spesa in questo
settore. I rapporti istituiti con i servizi sociali, le amministrazioni locali, le istituzioni scolastiche e la
popolazione, consentono di far abbassare l'età di accesso allle prestazioni dell'U.F., con una
significativa penetrazione nella fascia di popolazione da 0 a 5 anni, che all'inizio era scarsamente
rappresentata. Dal 2000 il progetto aziendale di miglioramento continuo della qualità ha coinvolto
l'U.F. S.M.I.A., consentendo la creazione di un manuale di qualità che è stato il supporto del
successivo processo di accreditamento istituzionale.In questo processo è stato dato particolare
rilievo alla relazione con le famiglie e con le loro associazioni, nell'ottica del modello di “Family
Centered Service” sviluppato da Rosembaum e Coll. presso la McMaster University dell'Ontario. In
quest'ottica è stata data particolare attenzione all'adozione di strumenti obiettivi di valutazione del
risultato terapeutico nell'età evolutiva, quali la Gross Motor Function Mesurement per le paralisi
cerebrali infantili e la scala PEDI (Pediatric Evaluation of Disability Inventory) e l'ICF (International
Classification of Function) dell'OMS. Questi strumenti sono stati oggetto di una intensa attività
formativa multiprofessionale, e inseriti nelle procedure valutative correnti. Si è inoltre avviata una
procedura di monitoraggio costante della soddisfazione degli utenti. Anche le tematiche della
gestione dei dati sensibili e della tutela della riservatezza degli utenti sono state oggetto di
accurata definizione e attuazione di procedure. La crescita progressiva dell'identità dell'U.F., pur
nell'inevitabile presenza di conflitti tra professionalità diverse, ha permesso negli anni un costante
sviluppo dell'attività clinica e riabilitativa, in tutte le aree di attività delle discipline coinvolte.
A livello personale, sono stati approfonditi, oltre ai temi sviluppati negli anni precedenti, come
quello della psicoterapia psicoanalitica nell’ambito dell’istituzione pubblica, anche quello della
psicofarmacologia infantile, della terapia farmacologica della spasticità attraverso l’uso di pompe
intratecali e iniezione di tossina botulinica
Dal 10 gennaio 2005 è Direttore dell’U.O. di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda U.S.L. 4 di
Prato e dal 20 aprile 2005 Direttore dell’Unità Funzionale per la Tutela della Salute Mentale
nell’Infanzia e nell’Adolescenza (che comprende le attività di psicologia clinica, riabilitazione e
neuropsichiatria infantile).
Fa parte della Segreteria Scientifica del Third International Congress “The work of Donald
Winnicott”, Milano, 17-20 novembre 2005
Giuliano Casu
Data di nascita 05/05/1954 Qualifica Dirigente Medico Amministrazione ASL DI PRATO Incarico
attuale Responsabile - Unità Operativa di Psichiatria e Unità Funzionale Salute mentale Adulti
Numero telefonico dell’ufficio 0574435600 Fax dell’ufficio 0574435610 E-mail istituzionale
[email protected] TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE
Titolo di studio Laurea con lode in Medicina e Chirurgia (1979) Altri titoli di studio e professionali Specializzazione con lode in Psichiatria (1983)
Esperienze professionali (incarichi ricoperti) - Assistente medico Unità Operativa di Psichiatria ASL DI EMPOLI - Aiuto Corresponsabile Unità Operativa di Psichiatria - ASL DI EMPOLI Resposabile del Modulo Organizzativo "Inserimento lavorativo dello psicotico" presso l'Unità
Operativa di Psichiatria - ASL DI EMPOLI - Vicario del Responsabile Unità Operativa di Psichiatria,
Zona Empolese-Valdelsa - ASL DI EMPOLI - Responsabile del Gruppo di lavoro Stabile
interzonale all'interno del Dipartimento di Salute Mentale per "Inserimento lavorativo dei sogetti
intrattamento per disturbo psichico grave" - ASL DI EMPOLI Capacità linguistiche Lingua Livello
Parlato Livello Scritto Inglese Scolastico Scolastico Francese Scolastico Scolastico Capacità
nell’uso delle tecnologie - Utilizzo dei principali Sistemi Operativi per PC. Padroneggiamento dei
programmi di videoscrittura. di calcolo e per presentazioni. Utilizzo dei data base e dei programmi
clinici informatizzati. Altro (partecipazione a - Autore di oltre 30 pubblicazione scientifiche edite a
stampa. convegni e seminari, pubblicazioni, collaborazione a riviste, ecc., ed ogni altra
informazione che il dirigente ritiene di dover pubblicare) Ha superato la valutazione finale del
Corso di Formazione Manageriale in Psichiatria (Corso sperimentale ex DPR 484/97 di 111 ore) in
data 03/09/2001. Ha partecipato al Corso di Formazione sul tema: “Teambuilding e sviluppo di
progetti di cambiamento” per complessive 30 ore e nel 2009, al Corso di Formazione”Il ruolo dei
Dirigenti nella gestione delle risorse umane”, per un totale di 20 ore. Ha insegnato dal 1985 al
1999 Psichiatria ed Igiene Mentale alla Scuola per Infermieri Professionali di Empoli. Dall' anno
accademico 1999-2000 fino al 2009-2010 è stato Professore a.c. di Psichiatria al Corso di Laurea
in Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Firenze.Dal 2007 è docente di
“Psicopatologia Generale” alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva di Firenze.
Amministrazione: ASL DI PRATO dirigente: CASU GIULIANO PIO incarico ricoperto:
Responsabile - Unità Operativa di Psichiatria e Unità Funzionale Salute mentale Adulti
Vito D’Anza
Responsabile dr. Vito D’Anza
Dipartimento Salute Mentale (DSM)
Via Nazario Sauro, 1 - Montecatini Terme
Tel. 0572.771522 email [email protected]