il messaggero cremisi

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il messaggero cremisi
IL MESSAGGERO CREMISI
www.fiammecremisi.it
Anno 1 - n° 3/4 2011
Periodico Trimestrale A.N.B. Friuli Venezia Giulia - giUGNO 2011
Registrazione Tribunale di Pordenone n. 31 1120/2010 del 05/10/2010
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Postale - 70% NE/PN
Raduni
e manifestazioni
per l’anno 2012
11 marzo
Cargnacco (UD)
Commemorazione Caduti e dispersi in Russia
18 marzo
Covo (BG)
Provinciale
25 marzo
Cerea (VR)Raduno Regionale del Veneto
15 aprile
Goito (MN)Raduno Regionale della Lombardia
e Commemorazione della Battaglia del Ponte
21/22 aprile
UdineRaduno Interregionale Nord in occasione dei 100 anni della Sezione
28-29 aprile
Chivasso (TO)Raduno Regionale del Piemonte
5/6 maggio
Porcia (PN)
Provinciale con Presentazione monumento
6 maggio
Cinisello Balsamo (MI)
Provinciale con inaugurazione nuova sede
13 maggio
Crespino (RO)
Provinciale
20 maggioMeolo (VE)
Provinciale
27 maggio
Palestro (PV)
Commemorazione della Battaglia (°)
3 giugnoMagenta (MI)
Commemorazione della Battaglia (°)
2 o 9 giugno
Pertegana (UD)
Provinciale (con riserva, da approvare)
15/16/17 giugnoLatina
60° Raduno Nazionale
23 giugno
Paradiso (UD)
Festa del Corpo
23 giugnoOssario di Monte Pasubio (TN)
Commemorazione dei Caduti
24 giugno
Solferino (MN)
Commemorazione della Battaglia (°)
21 luglio
Pian della Mussa (TO)
Pellegrinaggio alle Opere Sacre dei Bersaglieri
22 luglio
Bezzecca (TN)
Commemorazione della Battaglia /°)
25 agosto
Cima Valbella di Asiago (VI)
Pellegrinaggio cremisi al Cippo del 5°
2 settembre
Tortona (AL)
Pellegrinaggio al Tempio del Ricordo (°)
1/2 settembre
Spilimbergo (PN)Regionale del Friuli Venezia Giulia
e Inaugurazione del monumento
9 settembre
Urgnano (BG)
Provinciale per 85° della Sezione
e 30° del monumento
9 settembre
Cordenons (PN)
Commemorazione Madonna del Cammino
23 settembre
Carzano (TN)
Commemorazione dei Fatti (°)
16 settembreLimbiate (MI)
Provinciale per il 50° della Sezione
7 ottobre
Bologna
Commemorazione dei Caduti del 6° (°)
13 ottobreAmras Innsbruck
Commemorazione dei Caduti della Grande Guerra (°)
3 novembre
TriesteRievocazione dello sbarco
Dei Raduni indicati (°) devono essere precisate le rispettive date. Alcuni Raduni potrebbero essere annullati o spostati ad altra data. Da parte di alcune Province del Nord non
sono ancora pervenute eventuali iniziative.
Il Generale di Divisione Marcello Cataldi, che vediamo a fianco
dell’ospite d’onore del Congresso Gen. C.A. Alessandro Montuori, dal 19
novembre è il nuovo Presidente Nazionale dell’Associazione. Raccoglie
un testimone pesante, quello del Generale Benito Pochesci che ha
lasciato un segno epocale nella vita e nel costume dell’Associazione.
Sarà affiancato dal Vice Generale Mario Rezzoagli. Cataldi, nato il 19
febbraio 1941 a Bressanone (BZ) è di origine gallipolina. È coniugato
con la Signora Silvana ed ha due figli. Ha frequentato il 16° Corso di
Accademia Militare. È stato Istruttore dei Corsi di Ardimento a Cesano.
Nei vari gradi ha comandato il 27° Btg. Bers. “Jamiano” ad Aviano. È
stato Vice Comandante della Brigata Cor. Ariete e Vice Comandante
della Divisione Multinazionale Sud-Est a Mostar. Ha ricoperto vari
incarichi di Stato Maggiore. All'estero lo ricordiamo Ufficiale Addetto
presso la Sezione Controlli degli Armamenti del Comando Supremo
delle Forze Alleate in Europa - S.H.A.P.E a Mons (Belgio), Addetto
Militare presso la Rappresentanza Diplomatica al Consiglio Atlantico
a Bruxelles come responsabile dei settori Controllo degli Armamenti,
Operazioni e Sicurezza, Capo Ufficio Operazioni (G3) presso la Divisione
Multinazionale Sud-Est a Mostar e Vicario dell'Autorità Militare Nazionale
in Bosnia Erzegovina. Ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Laureato in Scienze Strategiche, parla e scrive correntemente
il francese e l'inglese. Per la meritoria attività svolta in Bosnia Erzegovina è stato insignito: della Croce d'Argento al Merito dell'Esercito, della Croce d'Oro
della Bundswher, della Medaglia d'Oro della Difesa Nazionale Francese e di due Croci Nato. Commendatore dell'OMRI e della Medaglia Mauriziana. E’ stato
Vice Presidente Nazionale dell'Associazione per due successivi trienni, dal 2005 al 2011.
sommario
Raduni e manifestazioni per l'anno 2012 ....................................................................................................... pag. 2
Vivi veneto
59° raduno nazionale .......................................................................................................................................................... »
4
agorà
WB: lascia o raddoppia? .............................................................................................................................................................. »
l'italia ha il pil più alto... d'america .......................................................................................................................... »
obbedisco... vero o falso? ....................................................................................................................................................... »
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reggimenti
IL MESSAGGERO CREMISI
Anno 1 - n° 3 - novembre/dicembre 2011
Periodico Trimestrale A.N.B Friuli Venezia Giulia - aprile 2011
Fondatore: Pio Langella
Direttore responsabile: Paolo Pierantozzi
Segreteria Amministrativa:
33078 San Vito al Tagliamento
Via Tonelli, 4 - Tel. 335.6511048 - Fax 0434.81574
E-mail: [email protected]
Direzione amministrativa: A.N.B. F.V.G.
Comitato scientifico: Carlo Bellinzona, Luigi Scollo, Vezio Vicini, Mario
Spizzirri, Pietro Compagni, Vincenzo Lops, Giovanni Marizza, Franco Tamassia,
Bruno Tosetti, Vincenzo Lavarrone, Vincenzo Cuomo.
Condizioni di cessione: gratuito per i bersaglieri in servizio, in congedo,
simpatizzanti, sponsor, enti pubblici e privati che intendano contribuire
volontariamente alle spese di produzione della Rivista rigorosamente non
ha scopo di lucro e finalizzata al mantenimento della memoria e della
testimonianza storica del Corpo dei Bersaglieri.
€3,00 per numero arretrato, €10,00 abbonamento annuale, €20,00
abbonamento benemerito.
Le oblazioni superiori di €50,00 previo nullaosta,verranno citate.
Gli esuberi di cassa, ad ogni numero, verranno esclusivamente investiti a
favore della qualità editoriale, entità delle pagine e/o inserti.
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Registrazione Tribunale di Pordenone n. 31 1120/2010 del 05/10/2010
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Proprietà letteraria, scientifica ed artistica riservata.
Articoli e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
Editore:
Grafice Sedran - Via Buia, 6 - Zona industriale Ponterosso
33078 San Vito al Tagliamento (Pn)
Composizione e stampa:
Grafice Sedran - Via Buia, 6 - Zona industriale Ponterosso
33078 San Vito al Tagliamento (Pn)
In copertina: La bersagliera del 7° Reggimento
In quarta di copertina: il manifesto della mostra itinerante “Il viaggio dell'Eroe"
Caro Pio,
chi mi conosce sa che non sono portato alle adulazioni o ai facili
complimenti. Detto questo, devo congratularmi con te per l'elevato
livello di "Vivi bersaglieri".
Daniele Carozzi
Direttore "Luciano Manara"
Con questo attestato di stima termina questa parentesi di primo approccio
alla rivista. Da questo numero non verranno pubblicati gli attestati di
stima per dare spazio alla cronaca. Sprono gli abbonati a collaborare
dando suggerimenti, formulando con la massima schiettezza proposte
e critiche che verranno pubblicate nell'agorà perché possa essere una
piattaforma di confronto costruttiva.
PRIVACY
In conformità a quanto previsto dalla legge 31.12.1996 n: 675 sulla “tutela delle persone
ed altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali" la Direzione garantisce
che i dati relativi alla spedizione vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della
pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.
La redazione precisa che omissioni involontarie di qualsivoglia natura possono dar
luogo ad una sanatoria. Gli scritti inediti ed esenti da vincoli editoriali investono la
diretta responsabilità dell’autore rispecchiandone le idee personali.
1° ICTU IMPETUQUE PRIMUS Primo nel colpire e nell’assalire
Garelli paolo: di lui parla il nipote. ............................................................................................................... »
Cambio al vertice............................................................................................................................................................................... »
3° MAIORA VIRIBUS AUDERE Osare con le proprie forze cose più grandi
Missione in afganistan ................................................................................................................................................................... »
Provincial Restruction team .............................................................................................................................................. »
6° … E VINCERE BISOGNA … E vincere bisogna
Libano; il 6° prende il testimone dai lanceri di Novara . ............................................................ »
Rientro dal teatro operativo libanese ............................................................................................................... »
7° … CELERITATE AC VIRTUTE Con celerità e valore
7° e 11° Fil rouge sulle corde della storia .................................................................................................. »
8° VELOX AD IMPETUM Veloce nell’assalto
Vivi bersaglieri a caserta .......................................................................................................................................................... »
11° QUIS ULTRA? Chi oltre noi?
bentornati ........................................................................................................................................................................................................ »
cambio al vertice ................................................................................................................................................................................... »
Regione Veneto ........................................................................................................................................................................................... »
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province
Venezia
la decima compagnia 1969-1970 a torino ........................................................................................................... » 17
che pizza . ............................................................................................................................................................................................................. » 17
padova
piove di sacco - raduno regione veneto: indimenticabile......................................................... » 18
vivi torreglia ................................................................................................................................................................................................ » 18
udine
giro d'italia per bici d'epoca. carriole in testa ...................................................................................... » 19
codroipo - raduno regiona friuli venezia giulia . ................................................................................. » 19
verona
salizzole e bovolone: un concerto per ricordare i 150 anni dell'unità ......... » 20
treviso
sinergie verdi tra l'11° e i trevigiani ......................................................................................................................... » 20
pordenone
madonna del cammino: la provincia si raccoglie intorno al vescovo. ........... » 21
trieste
riportato agli originali splendori il cippo dedicato a enrico toti .......................... » 22
manifestazione 3 novembre ................................................................................................................................................... » 22
belluno
150° dell'unità d'italia. . ................................................................................................................................................................ » 23
rovigo
festa dei bersaglieri polesani. ......................................................................................................................................... » 23
varese
la tramonti crosta nella penisola scandinava. . ............................................................................... » 24
silente vola la tramonti crosta. . .............................................................................................................................. » 25
gorizia
Deposizione corona d'alloro . ............................................................................................................................................ » 25
Estero
CANADA ................................................................................................................................................................................................................ » 26
Sport
torino chiama, le fiamme cremisi rispondono ......................................................................................... » 27
le fiamme cremisi alla casa famiglia sant'anna . ................................................................................ » 28
recensioni
globalizzati ma non troppo ................................................................................................................................................. » 27
lutti
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agorà
raduno nazionale 2011 vivi veneto
59° RADUNO
NAZIONALE BERSAGLIERI
Torino 16-19 giugno 2011
Passaggio dei ragazzi armati delle Fiamme Cremisi soft air, tra i quali i veneti di Portogruaro.
vivi Bersaglieri
WB: Lascia o...
raddoppia?
ti che, abbonandosi, hanno volontariamente scelto di mantenerla in vita.
Caro bersagliere in armi o in congedo,
nel giugno 1992, all’interno dello stadio di Caserta gremito di radunisti e 1,59 €uro a numero in origine il preventivo, calcolato sulla base storica su
bersaglieri in servizio, in occasione della celebrazione dell’anniversario del 1.300 abbonati, su 4 province, obbligatori per la Regione F.V.G..
2,00 €uro a consuntivo, avendo potuto contare, per il momento, su 600
Corpo, accadde qualcosa di singolare. Nel corso del carosello motociclistico
fecero il loro ingresso due moto enduro che si esibirono in rampanti evolu- abbonati nel 2011, ma a titolo volontario, con 15 province coinvolte.
zioni (moto integrali:vennero definite dal giornalista Ramazzotti sul Corriere È dunque il tempo di fare una scelta della serie “prendere... o lasciare!”.
della Sera). Le moto facevano parte di un lotto destinato all’Esercito fran- In origine la sfida di produrre un periodico a colori allo stesso prezzo di
cese e concesse all’allora Comandante dell’11° Battaglione Colonnello quello in bianco e nero, ritengo sia stata ampiamente vinta. Ma è accaduLangella , che ne aveva preconizzato l’impiego (libretto “...quello strano ron- to altro. I giudizi lusinghieri ricevuti “mi costringono” a riproporre una sfida
zio”) dieci anni prima. L’Esercito Italiano acquistò il primo lotto di tali vettori ponendo l’asticella più in alto. Le 15 province coinvolte rappresentano uno
5 anni dopo quel carosello! Poi, sempre in quella circostanza, fu la volta stimolo a cui è difficile sottrarsi. Ma perché ciò possa avvenire occorre
della neonata fanfara dell’11° ciclisti: 30 bersaglieri che, per non tradire le contarci. Contarci con due chiavi di lettura. Quella alta: aurea e gratificante,
origini, si esibirono sulle tradizionali “carriole” in uniforme storica e armati nel senso di auspicare che ciò avvenga. Quella materiale, razionale, aritdi moschetto. Una fanfara nata dal nulla, in pochi mesi. Altro guinness. metica, che ci stimola a verificare quanti siamo. Occorre elevare la soglia
Non troverete appunti, circolari, direttive o quant’altro di “burocratico” die- degli abbonati, o la ricerca di sponsor che in linea teorica non dovrebbero
tro questi episodi, certamente significativi, frutto di un credo e uno spirito sottrarsi dall’opportunità di esser presenti nei siti dei sei reggimenti in vita
di iniziativa e una assunzione di responsabilità condivisa dal “bocconiano” e nel circuito dell’Associazione.
Generale Comandante della Brigata Garibaldi Carlo Bellinzona e ... sul ter- 8,00 €uro / anno, una tiratura quadrimestrale, con qualche contributo
reno, dall’allora Colonnello Vincenzo Lops. Come sempre la differenza la volontario rinforzato, potrebbe costituire realisticamente un primo aggiustamento per il secondo anno per le sezioni con un minimo di 15 iscritti.
fanno gli uomini. Nel nostro caso i Bersaglieri con la B maiuscola.
10,00 €uro / anno per gli abbonamenSe hai un progetto in mente, recita il vecti individuali. In allegato il bollettino (da
chio adagio, non addormentarti! Rischieevadere entro il mese di gennaio) il mezresti di essere svegliato dal rumore che fa
zo per ... contarci e affrontare il secondo
“il nemico” nel realizzarlo.
anno. Se la sfida viene accolta in tempi
Questo accadeva ieri. La rivista “Vivi Berristretti occorrerà costituire un Comitato
saglieri”, oggi, è una proposta che si iscridi amministrazione enucleato da quello
ve in questo solco. E il rumore sul quale
redazionale per fornirvi con assoluta traaffinare l’udito è quello delle rotative su cui
sparenza un rendiconto condiviso.
corre “il messaggero Cremisi”.
Bersagliere, Ti ho offerto un mezzo per
La rivista WB Ti viene proposta come iniraccontare le nostre storie, per dare una
ziativa dell’Associazione, ma ha un taglio
ragione di senso ai messaggi nei quali
editoriale “di nicchia”, ove si intuisce “forte
riconoscere una comune logica che unie chiara” l’ambizione di essere un mezzo
sce i bersaglieri in armi con quelli in concassa di risonanza mediatica condivisa tra
gedo, i valori e le speranze in cui riporre
la società militare e quella dei bersaglieri
il nostro futuro. Se questo lo hai trovato
in congedo impegnati nel mantenere viva,
sufficiente, se ritieni che attraverso il Tuo
nei gangli della società civile, la memoria
contributo possa essere perfettibile, a pardelle radici della storia della Patria attratire da oggi, non ti rimane che abbonarti
verso le iniziative più significative.
e fare abbonare a Vivi Bersaglieri perché
Con questo numero, rinforzato con il calentutto questo possa avere un domani e
dario, si chiude il primo anno di vita della
iscriverti tra coloro che “non mollano”,
rivista. La Tua rivista! In quanto i contributi
ma raddoppiano. WB
editi e le risorse necessarie per la stampa e la spedizione a domicilio, sono quelli
La prima moto Enduro Cagiva,
cavalcata da un bersagliere dell11° “Caprera”.
Bersagliere Pio Langella
pervenuti dai bersaglieri e simpatizzanvivi Bersaglieri
5
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agorà
agorà
L’italia ha il pil
PIù ALTO... D’AMERICA
In questi tempi di crisi economica si fa un gran parlare di PIL, il prodotto
interno lordo. Si tratta di una grandezza aggregata macroeconomica che
esprime il valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti da parte di
un paese in un certo intervallo di tempo, solitamente l’anno fiscale. In
breve, indica la ricchezza prodotta dal paese considerato. Solitamente,
quando ci si confronta con gli Stati Uniti d’America, subentra il complesso
di inferiorità nei confronti dell’unica superpotenza, sia militare che
economico-finanziaria.
Ebbene, proviamo a fare un esercizio fra il reale e il virtuale e pensiamo
a come sarebbero gli USA se tutti i loro cinquanta stati fossero paesi
indipendenti. In particolare, proviamo a confrontare i PIL dei singoli stati
federali americani con quelli di altri paesi del mondo sulla base degli ultimi
dati disponibili. Ne otteniamo
una graduatoria che ci riserva
delle sorprese.
In fondo alla classifica troviamo
il Vermont, che coi suoi 25,44
miliardi di dollari può essere
paragonato allo Yemen, che
ha un prodotto interno lordo
di 25,13 miliardi di dollari. Il
penultimo è il Nord Dakota,
equiparato all’Uruguay e il
terzultimo è il Montana, con
un PIL pari a quello del Libano.
Continuiamo a risalire la
classifica e incontriamo il
Wyoming paragonato alla
Lituania (primo paese della
UE in cui ci imbattiamo), il
Sud Dakota allo Sri Lanka e
l’Alaska all’Oman. Rhode Island
ha un prodotto interno lordo
pari a quello della Bulgaria, il
Maine è come il Lussemburgo
e l’Idaho (54 miliardi) è come
il discusso Sudan (54,64 miliardi prima della scissione, ma oggi il dato
sarà certamente diminuito).
Continuiamo a risalire e incontriamo il New Hampshire, come l’Ecuador, il
Delaware, come la Libia di anteguerra, il West Virginia, come il problematico
Iraq, e le Hawaii, come uno stato che di isole ne ha moltissime, la Croazia.
Il Nuovo Messico è come l’Angola, il Nebraska come la piccola Slovacchia,
il Mississipi come il Bangladesh, perseguitato dai tifoni, mentre il District
of Columbia, con i suoi 99,13 miliardi, è paragonabile ad un paese ricco
di petrolio come il Kuwait, con 98,42 miliardi di dollari.
Risalendo ancora, entriamo nella fascia dei PIL a tre cifre, ovvero in
quella delle centinaia di miliardi, che è la fascia più numerosa. Qui
obbedisco...
vero o falso?
troviamo l’Arkansas, che ha un prodotto interno lordo pari a quello del
Kazakistan, poi lo Utah, che corrisponde all’Ucraina, e quindi il Kansas,
paragonabile alla Nuova Zelanda, il Nevada che è come il Perù, lo Iowa
come l’Algeria, l’Oklahoma, come il Cile, e il Kentucky, come le Filippine.
Continuando l’ascesa lungo gli scalini della classifica, ecco la Carolina
del Sud, con un PIL di 160 miliardi pari a quello della Romania, l’Oregon
equivalente al Pakistan (prima potenza nucleare che incontriamo),
l’Alabama, come la Nigeria, la Louisiana, come Israele, il Connecticut,
come gli Emirati Arabi Uniti.
Tennessee, Missouri e Wisconsin si assestano ciascuno sui 240 miliardi,
come la Finlandia, mentre Indiana, Arizona, Colorado e Minnesota sono
al livello della Thailandia. Il Maryland è equiparabile al Sudafrica, lo stato
di Washington alla vituperata
Grecia, il piccolo Massachussets
ha un PIL di 360 miliardi come
quello dell’Arabia Saudita e il
Michigan come quello di Taiwan.
Mentre continuiamo a risalire la
graduatoria, incontriamo quattro
stati con prodotto interno lordo
uguale a quelli di altrettanti
paesi comunitari: la Georgia
come l’Austria, la Carolina del
Nord come la Svezia, la Virginia
come la Polonia e l’Ohio come
il Belgio.
Il New Jersey, con i suoi 483
miliardi, è come la Svizzera, la
Pennsylvania come la grande
Indonesia, l’Illinois come la
Turchia e la Florida come
l’Olanda.
Ed ecco i tre stati americani
con il prodotto interno lordo più
elevato, quelli che superano il
migliaio di miliardi: al terzo posto
troviamo lo stato di New York, che coi suoi 1.093 miliardi supera di poco
l’Australia; al secondo posto ecco il petrolifero Texas, con 1.145 miliardi
di PIL, paragonabile a quello della grande Russia, paese del G8; e in
cima alla graduatoria troviamo la California. Il particolare sorprendente
non sta tanto nel suo elevato PIL (1.191 miliardi di dollari) ma nel fatto
che questa cifra è assimilabile a quella - udite, udite - dell’Italia (2.118
miliardi di dollari). In tempi di crisi, di ristrettezze e di manovre, è un dato
che strappa un sorriso e che porta un soffio di ottimismo.
vivi Bersaglieri
Giovanni Marizza
Accetto con piacere l’invito di scrivere un articolo su un famoso documento storico del quale qualcuno
in questi giorni ha messo persino in dubbio l’esistenza.
Tutti sanno che dopo la sconfitta di Custozza e Lissa il Comando dell’Esercito Italiano dovette in tutta
fretta chiedere un armistizio agli austriaci, i quali imposero la restituzione delle zone conquistate
da Garibaldi. A seguito di ciò, il Comandante Supremo Generale La Marmora manda da Padova a
Garibaldi un telegramma ordinando gli appunto il ritiro da quelle terre. In risposata il 9 agosto 1866
da Bezzecca Garibaldi invia al Comando
Supremo di Padova il famoso telergramma:
“HO RICEVUTO IL DISPACCIO N. 1073
/ OBBEDISCO / G. GARIBALDI” Questo
telegramma che recava la firma autografa
dell’Eroe è oggi conservato presso l’Archivio
Centrale di Stato di Roma. Naturalmente
il telegramma, a mezzo telegrafo partito
da Bezzecca ed arrivato a Padova al
Comando Supremo, lo stesso giorno veniva
trascritto da un anonimo soldato che si
apponeva in calce il nome del mittente;
“G. Garibaldi”. Questo è dunque il telegramma di arrivo che è conservato
presso l’Ufficio Storico dell’Esercito a Roma.
La riproduzione di questo si trova pubblicato nell’opera di Ugo Zaniboni
Ferino “Bezzecca1866” (I° Edizione 1966 Saturnia pag. 180 e II° Edizione
1987 pag. 235). In ambedue le edizioni la foto riporta la stessa didascalia :
“il telegramma di risposta di Garibaldi”. In questa didascalia sarebbe stato
più opportuno specificare con la parola “in arrivo”: così come è scritta
può far percepire che possa essere “il telegramma di Garibaldi”, ovvero
quello spedito da Bezzecca. Il paradosso assume diemsioni maggiori se si
pensa che per il centenario della battaglia di Bezzecca. In questo comune
(oggi spostato a Pieve di Dedro) veniva apposta una grande Lapide che
riproduce, anziché l’originale di Garibaldi inviato proprio da Bezzecca,
quello di arrivo a Padova! In fatti in alto sono stati riportati gli stessi dati
del telegramma di arrivo a Padova ma, incredibile a vedersi; in basso al
testo sotto l’Obbedisco (il tutto scritto in caratteri romani) troviamo una
firma “Garibaldi” che non è altro che quella scritta dall’anonimo soldato di
Padova che troviamo nel telegramma di arrivo. Ma questa “falsa” firma di
Garibaldi la troviamo ancora riprodotta come fosse quella originale dell’Eroe
in un documento edito dallo SME. Infatti nella copertina del catalogo della
mostra dei cimeli garibaldini organizzata dal Circolo delle Forze Armate
d’Italia, Roma palazzo Barberini (maggio - giugno 1982) con sotto scritto
la scritta “Generale della Libertà”.Questo autorizzerebbe a pensare che
venga erroneamente considerata la firma autentica.
Mi auguro che dopo queste brevi, ma spero chiare precisazioni il discorso
su questo noto documento risulti definitamente chiarito.
Leandro Mais
vivi Bersaglieri
Sopra: il telegramma di risposta di Garibaldi e a lato copia
fac-simile dell'originale, spedito il 9 agosto 1866 al Generale La Marmora a Padova.
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REGGIMENTI 1° ICTU IMPETUQUE PRIMUS
Primo nel colpire e nell'assalire
Garelli paolo (13/4/1893_4/11/1915)
1° Reg. bersaglieri ciclisti
parla il nipote: di lui nessuna traccia
Mio nonno ha fatto parte del 1° Reggimento bersaglieri, 12 compagnia ciclisti.
Era fierissimo per l'avere appertenuto a questo Corpo tanto che nel corso della
seconda guerra mondiale, da civile, ha rischiato di essere fucilato dai tedeschi
perché puntò la baionetta al collo del tedesco che entrato nell'abitazione aveva
gettato a terra il suo medagliere in cui erano custodite le tante medaglie ricevute
nel corso della prima guerra mondiale. Di queste, purtroppo, ne conservo solo
due perché un altro nipote poco attento che non meritava di averle tra le sue
mani non le ha conservate.
Si evince: ...Il Bersagliere Caporal Maggiore (poi congedato sergente) Albonetti
Matteo 1° Reggimento Bersaglieri 12° Compagnia Ciclisti, classe 1892, stava
finendo il servizio militare a Napoli quando sono stati tutti trasferiti con la tradotta
militare a Padova. Da questa città, con l'inseparabile bicicletta, sono giunti al fronte
stanziando per un po’ di tempo a Villesse (una cittadine del Friuli in cui sono stato e
mi sono venuti i brividi pensando che stavo camminando sul terreno dove 80 anni
prima era stato mio nonno). Mio nonno aveva la passione della scrittura e questo
lo portò a scrivere 5 diari di guerra durante tutto il periodo della seconda guerra
mondiale. Di questi, purtroppo, se ne è salvato solo uno (il primo) ed inizia con
la descrizione dell'apertura delle porte della caserma di Napoli dove i Bersaglieri
attraversando la città giunsero alla stazione per prendere la tradotta militare che li
avrebbe portati al Nord. "...la città accoglie i Bersaglieri con fiori ai balconi, mamme
con i bambini in braccio ci vengono incontro festose al grido “viva i Bersaglieri” e
lanciandoci fiori ..." il diario poi continua descrivendo minuziosamente giorno per
giorno le sensazioni che provava e quanto accadeva. C'è la descrizione del giorno
chiamato il "battesimo del fuoco" quando alla sera fanno l'appello ed a fianco
del nome chiamato che non risponde trascrive morto o ferito ... una descrizione
molto toccante. Altra relativa ad una giornata del mese di agosto quando "...
sono venti giorni che siamo in trincea dimenticati da Dio e dagli uomini, da dieci
REGGIMENTI 3° MAJORA VIRIBUS AUDERE
Osare con le proprie forze cose più grandi
3° bersaglieri in
missione in afganistan
giorni stiamo attendendo il cambio ...piove fortissimo, c'è molto fango, le trincee
sono invivibili, l'odore dei cadaveri in putrefazione e fortissimo, toglie il respiro...
II giorno dopo fu ripresa con maggiore accanimento la lotta ad Oslavia, e sul
Carso furono prese d'assalto varie trincee. Gli austro-ungarici, imperversando
il maltempo, tentarono, il 4, furiosi attacchi sul Calvario e sui contrafforti del
Carso, il 5 contro Zagora e il 6 nella zona del San Michele, ma sempre furono
respinti e contrattaccati furiosamente. Un altro attacco, violentissimo e in forze,
fu ributtato dopo accanito combattimento sulle alture ad occidente di Gorizia la
notte del 7. Il 2 luglio si porta a Fogliano alla dipendenza della 20 Divisione che
gli commette il compito di liberare Redipuglia da gruppi di tiratori nemici isolati:
l'11 compagnia lo assolve il giorno 3. L'indomani il battaglione è schierato sulle
pendici occidentali di quota 111 per proteggere il fianco destro della 20 Divisione
e quello sinistro della 19 Divisione. Per tale azione schiera due compagnie, la 10
e la 11, in linea e tiene la 12 in riserva sulle pendici di quota 111.
Appena il nemico inizia l'attacco, la 12 compagnia è spostata sull'altura di quota
96 ma più tardi, sostituita da due compagnie del 47° Reggimento fanteria, ritorna
a quota 111. Il giorno 5 l'avversario ritenta l'azione riuscendo a far retrocedere
qualcuno dei reparti del 47°, ma è contrattaccato e ricacciato dalle compagnie
bersaglieri 11 e 12 sostenute con l'azione di fuoco della 10. 6 Ufficiali e 51
bersaglieri costituiscono le perdite di quella prima azione di guerra.
Il Comandante del Reggimento era il Colonnello Cassins Giuseppe mentre il
Comandante del Battaglione Ciclisti era il Tenente Colonnello Beruto Giovanni
Il Comandante del 3°,
Colonnello Giacinto
Parrotta, consegna la
Bandiera di Guerra
all'alfiere e con il
Gruppo Bandiera
raggiunge il veicolo
che li porterà all'aeroporto.
MEDAGLIE D’ARGENTO
20/07/1915 al V. M. all'11° Bersaglieri - San Michele - Carso
(antecedente alla morte, avvenuta il giorno 4/11)
14/08/1915 al V. M. al 12° Bersaglieri (idem)
cambio alvertice
del 1° Reggimento Bersaglieri
Con una sobria ma intensa cerimonia militare, il 30 settembre 2011, con inizio alle ore 10,30,
all’interno del suggestivo piazzale della caserma “Settino”, si è svolto il cambio al timone di comando
del prestigioso 1° Reggimento Bersaglieri e al colonnello Cosimo Orlando, quivi in forza da 14
mesi, è subentrato il pari grado Luciano Carlozzo. La manifestazione ha visto la partecipazione di
un qualificato pubblico, di alte autorità civili e militari tra cui si notavano, in particolare, il Prefetto
della provincia di Cosenza, il presidente della provincia di Crotone, alcuni sindaci, il generale di C.d.
A. Vincenzo Lops, Comandante del 2° FOD, il Gen. Luigi Chiapperini, Comandante della Brigata
bersaglieri “Garibaldi”, il colonnello Francesco Maria Ceravolo dello S.M.E. I gonfaloni della provincia
e del comune di Cosenza nonché di quelli di altri comuni viciniori e dei labari e rappresentanze
della associazioni combattentistiche e d’arma, svolgevano un cornice d’onore all’intero evento. Il
momento “clou” si è avvertito allorché il Comandante uscente, il Colonnello Cosimo Orlando, dopo
aver chiamato a sé la pluridecorata bandiera di guerra della gloriosa unità e aver tracciato, in breve
sintesi, la lusinghiera attività svolta dal reggimento durante il suo periodo di comando, ha proceduto
al formale passaggio del “testimone” al neocomandante, il Colonnello Luciano Carlozzo. Del Colonnello Orlando, che assumerà un prestigioso incarico in una struttura della Nato in quel di Solbiate Olona, va detto che, nell’ambito del 150° dell’Unità d’Italia, ha favorito
un nutrito carnet culturale, avvalendosi della consulenza e dell’opera di Mario Spizzirri, un accreditato storico militare nonché Commissario Straordinario dell’Istituto per la
storia del Risorgimento italiano in Cosenza e Delegato della Società Italiana di Storia Militare per la Calabria. Nell’arco di qualche mese, infatti, l’insigne studioso ha tenuto
nella capace sala “Augello” della caserma alcune dotte e interessanti conferenze di carattere storico militare che hanno spaziato da Manfredo Fanti, a Cavour, a Garibaldi,
al contributo dei bersaglieri nella lotta al brigantaggio calabrese... Il Colonnello Luciano Carlozzo, preceduto dalla migliore fama, è già dotato di un ottimo curriculum. Ad
entrambi, l’uscente e l’entrante, un cordialissimo “ad maiora”.
Mario Spizzirri
vivi Bersaglieri
A 18 anni dall'ultimo impegno all'estero per la missione Ibis in Somalia,
la bandiera di guerra più decorata dell'Esercito Italiano, quella del 3°
Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, a fine ottobre di quest'anno
si è già schierata in Afganistan. Il 3° Bersaglieri, al Comando del Col.
Giacino Parrotta, assumerà la guida del Provincial Reconstruction Team
(Prt) di Herat.
I bersaglieri del Terzo in Afganistan porteranno viveri e materiali, frutto
di una raccolta organizzata da Associazioni di volontariato della Regione
Sardegna.
Alla cerimonia di saluto avvenuta presso la Caserma Gonzaga, sotto una
pioggia battente hanno partecipato il Sottosegretario alla Difesa Giuseppe
Cossiga, il Presidente della Regione Ugo Cappellacci, il Capo di Stato
Maggiore dell'esercito Gen. Giuseppe Valotto ed il Comandante del 2°
FOD Vincenzo Lops.
vivi Bersaglieri
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REGGIMENTI 3° MAJORA VIRIBUS AUDERE
Osare con le proprie forze cose più grandi
REGGIMENTI 6° ...e vincere bisogna
…e vincere bisogna
Libano:
il 6° reggimento bersaglieri
prende il testimone dai
“lancieri di novara”
provincial restruction team
Distribuzione di medicinali e materiali
alla Prigione Femminile di Herat
Presso la base "Vanzan " sede di ITALBATT1, il 29 aprile ha avuto luogo la Cerimonia Avvicendamento tra il Reggimento "Lancieri di Novara"
(5°) comandato dal Colonnello Marcello Nardelli ed il 6° Reggimento Bersaglieri comandato dal Colonnello Stefano Di Sarra.
Con il passaggio della bandiera dell’ONU dalle mani del Comandante cedente, a quelle del subentrante, si conclude il 3° turno di permanenza
nel Teatro d’Operazione Libanese del personale del Reggimento “Lancieri di Novara” (5°). Alla cerimonia del T.o.A. (Transfer of Authority)
erano presenti il Comandante del Contingente Nazionale e del Settore Ovest di UNIFIL, Generale di Brigata Guglielmo Luigi Miglietta, diverse
cariche militari Libanesi, ospiti locali e nutrite rappresentanze provenienti da diversi contingenti di UNIFIL.
Comincia, oggi, con la Missione “Leonte 10” una nuova esperienza al di fuori dei confini nazionali per il 6° Reggimento Bersaglieri.
Giovanni Patti
I nostri bersaglieri sono entusiasti di questa nuova esperienza.
La città di Herat è in continua crescita e gli abitanti hanno
grande fiducia nel contingente italiano e nei bersaglieri. I
villaggi dei 16 distretti periferici sono quelli che più hanno
bisogno di migliorare le loro condizioni di vita. Si sta pianificando l’attività per il 2012 al fine di raggiungere i villaggi più
lontani, per conoscere le loro esigenze e intervenire con la
ricostruzione. Qui nella provincia di Herat, Si stanno ricostruendo
scuole, strutture sanitarie, pozzi d’acqua e altre opere di cui
la popolazione ha bisogno.
Il 27 ottobre presso il Carcere femminile di Herat, il PRT italiano, su base
3° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Sassari”, ha provveduto, con una
simbolica e significativa cerimonia, alla distribuzione di materiali destinati
alle detenute della struttura ed ai loro bambini. Alla cerimonia hanno preso
parte il Comandante del PRT Col. Giacinto Parrotta e il Generale Comandante
delle carceri della regione occidentale, nonché Direttore della struttura, Gen.
Abdul Majeed Sediqui. Alle 120 detenute e ai loro 80 figli attualmente presenti
nella struttura, sono stati distribuiti 1500 medicinali, 40 stufe per il riscaldamento e kit scolastici a ciascun bambino. L’iniziativa è stata particolarmente
apprezzata visto l’avvicinarsi della stagione invernale. La cerimonia è stata
l’occasione per il FET (Female Engagement Team) del PRT per rapportarsi
nuovamente alle donne presenti, per cercare di comprendere e risolvere le
loro problematiche, nel rispetto dei loro diritti. Proprio da alcune esigenze
prospettate dalle detenute alle nostre bersagliere in precedenti incontri è
scaturita l’iniziativa odierna. Il rapporto che unisce il PRT a questa struttura
detentiva nasce fin dalla sua costruzione da parte italiana nel 2009. Da quel momento in poi, si è sviluppata una forte collaborazione tra il PRT e la Direzione
del carcere, per migliorare, con diverse iniziative e donazioni, le condizioni del personale ivi presente. Grazie alle iniziative del PRT italiano succedutesi nel
tempo, ora le detenute possono cimentarsi in lavori di sartoria e produzione di vestiti, tappeti, oltre a frequentare corsi di lingua, informatica e make-up. Una
percentuale dei guadagni dovuti alla vendita dei vari manufatti giunge alle donne che li hanno prodotti, consentendo loro di ottenere un guadagno economico
oltre alla ben più importante conoscenza di un mestiere.
vivi Bersaglieri
RIENTRO DAL
TEATRO OPERATIVO
LIBANESE
Il 25 novembre si è svolta, alla presenza del Gen. B. Gualtiero Mario De Cicco, Comandante della Brigata meccanizzata “Aosta”, e delle Autorità civili, religiose
e militari, la cerimonia di rientro dei bersaglieri del Sesto dal Teatro Operativo Libanese al termine di un mandato di circa sei mesi che ha visto il 6° Reggimento
Bersaglieri, al comando del
Colonnello Stefano DI SARRA,
impegnato nell'ambito della
missione UNIFIL (United Nation
Interim Force in Lebanon) nel
Sud del Libano. Il Sesto bersaglieri, aveva assunto il comando
nel Settore Ovest di UNIFIL
nel mese di aprile 2011, per
assolvere la missione di peacekeeping, discendente dall'applicazione della Risoluzione
1701 (2006) del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite.
vivi Bersaglieri
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REGGIMENTI 8° VELOX AD IMPETUM
REGGIMENTI 7° celeritate ac virtute
…Veloce nell’assalto
con celerità e valore
7° e 11° “Fil Rouge”
Sulle corde della storia
vivi bersaglieri
caserta
La copertina WB è dedicata al Settimo Reggimento. C’è chi vanta di avere
nel suo patrimonio la Gioconda: uno sguardo enigmatico. Noi, da buoni
bersaglieri, vi proponiamo in copertina una bersagliera della magnifica
fanfara del Settimo che, con il suo sguardo,ci invita a sfogliare la rivista.
Una scelta, aprire con il Settimo, legata al momento particolare che vive il
reggimento per i rumor, veri o non veri, che lo danno in via di trasferimento.
Nel terzo millennio le distanze vengono divorate sull’asse del tempo, e in
considerazione del diverso profilo operativo delle Unità caratterizzato da
elevata mobilità di impiego “fuori porta” appare sempre meno sensibile il
distacco dai siti. Ma porre la sede di Bari sullo stesso piano di Altamura,
piuttosto che Foggia o Brindisi appare arduo. Ma non è questa la sede per
dissertare di questo argomento. Certo, rimane la premura ad approfondire
il tema. Ma noi siamo attaccati alla cronaca. E di essa ci occupiamo. Nella
Caserma Milani, sede dell’attuale 7° Reggimento, a prescindere da una
intenso percorso di impiego da Comandante dell’11° “Caprera”, ritengo di
aver lasciato tracce profonde “nel mattone”. Ma è sul Sacrario che desidero accendere i riflettori. Un sacrario inaugurato nel 1992, madrina Erika Garibaldi. Riconosciamo tra le Autorità Il
Generale Comandante della Brigata “Garibaldi” Carlo Bellinzona. Un sacrario targato 11° “Ciclisti”
, così nacque! Con una quantità di reperti significativi di tale unità provenienti dal sacrario della
Caserma Leccis di Zoppola: dalle “carriole”, due quadri originali famosi di valore di Montemurro,
che rappresentano appunto i bersaglieri ciclisti, ecc... (che si notano in alto, nell’immagine delle
carriole). Vi è riprodotta una parete della Leccis con la lastra in marmo originale dell’11°, e sul
retro Comando 1° La Marmora che, insieme ad un attrezzo per chiudere i colli con punzone Primo
Battaglione, rappresenta una delle prove sulle origini di quel battaglione nel cui seno è presente
la prima compagnia: quella fondata da La Marmora. Tutto questo nel 1992 trovò nel libretto
“Cravatte Rosse” del Comandante Langella, il testimonial che, finito sui tavoli dello SME (Ufficio
Storico) dell’A.N.B. e dei Generali di estrazione bersaglieresca, convinse lo SME a non chiudere
l’11° Battaglione: eravamo in periodo di ristrutturazione delle FF.AA.
L’11° btg. Il “Caprera”, nel cui DNA scorre sangue cremisi dalle vene del suo fondatore La Marmora
rientrò alla Leccis inquadrato nel suo reggimento madre.E il sacrario?
Quest’anno a Caserta, a partire dal mese di giugno si sono
vissuti, in sequenza, diversi, intensi eventi cremisi, che sono partiti con
le Celebrazioni del Ventennale della permanenza della Brigata Bersaglieri
"Garibaldi" nella città di Caserta, ormai un legame consolidato ed inscindibile, con la popolazione e le istituzioni di Terra di Lavoro. Gli eventi,
organizzati e sostenuti dal Comandante della Brigata Gen. Br. Antonio
Vittiglio, hanno preso il via il 5 giugno, con la tredicesima edizione di
"Flik-Flok", una giornata di sport che prevedeva una gara amatoriale di
a
corsa non competitiva aperta a tutti e con un percorso di 3 chilometri.
Nell'ambito della stessa iniziativa, in programma c’era anche una mezza
maratona (21,097 km), con un percorso misto collinare, che attraversava il
Borgo Medievale di Casertavecchia e dalla Reggia di Caserta. Il 29 giugno,
poi, c’è stato uno spettacolo al teatro comunale di Caserta, realizzato
dall'Ept e l'Unicef e che ha visto le esibizioni di alcuni importanti artisti
del panorama musicale locale. Dal 29 giugno all' 1 luglio una mostra
storica dei Bersaglieri presso il foyer del teatro comunale.
Il 30 giugno, poi, convegno sul tema "I Bersaglieri nella città di Caserta
ed i 20 anni della Garibaldi a Caserta", il Primo luglio la messa presso il
Duomo di Caserta celebrata dal vescovo Pietro Farina, mentre la sera,
a partire dalle 20,45, la cerimonia militare alla caserma "Ferrari Orsi".
La chiusura delle celebrazioni ci è stata il 2 luglio con il concerto della
fanfara dei Bersaglieri nel centro cittadino di Caserta. Per questo evento,
è stata emessa una cartolina realizzata appositamente per il Ventennale
dei Bersaglieri a Caserta, che ha avuto da Poste italiane l'annullo filatelico. La cerimonia serale nella Caserma Ferrari Orsi, si è svolta, con
vivi Bersaglieri
il piazzale illuminato a giorno, con la presenza del Gonfalone della città
di Caserta e del Medagliere Regionale dell’A.N.B. e dei Labari delle
Sezioni Bersaglieri Campane, con un parterre molto numeroso e con
qualificate presenze, innanzi tutto quella del Gen. C.d’A. Vincenzo Lops,
Comandante del 2° FOD e Decano dei bersaglieri, e quelle dei Comandanti
del passato: Gen. Giancarlo Fabbri; Gen. Carlo Bellinzona; Gen. Agostino
Pedone; Gen. Mauro Del Vecchio, oggi Senatore della Repubblica. Fabbri
e Bellinzona, sollecitati da Lops, hanno rivolto ai bersaglieri in armi e in
congedo, schierati il loro caloroso saluto e
ricordato loro cosa è e cosa vuol dire essere
bersaglieri. La cerimonia è terminata con
i quattro comandanti che hanno lasciato il
piazzale d’armi di corsa, come si conviene
ad un bersagliere.
Poi, l’8 agosto, sempre presso la caserma
“Ferrari Orsi” di Caserta, si è svolta la cerimonia per il cambio del Comandante dell’8°
Rgt. Bersaglieri. Al Col. Claudio Minghetti
è succeduto il Col. Massimiliano Sforza.
Alla cerimonia erano presenti, oltre al
Comandante la Brigata Bersaglieri “Garibaldi”,
Gen. Antonio Vittiglio, diverse autorità civilie
militari, ed anche a questa Cerimonia hanno
partecipato diverse Sezioni dell’Associazione
Bersaglieri della Regione Campania, le quali
hanno avuto l’opportunità per ringraziare il
Col. Minghetti, per la sua, sempre gentile,
ospitalità e per il sostegno nella condivisione
di diversi momenti associativi e celebrativi,
ed è stata, anche, l’occasione per dare il
benvenuto e porgere gli auguri al Col. Sforza per il suo nuovo incarico
e dichiarargli il loro massimo sostegno, come Associazione d’Arma.
vivi Bersaglieri
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REGGIMENTI 8° VELOX AD IMPETUM
REGGIMENTI 11° QUIS ULTRA?
…Veloce nell’assalto
…Chi oltre noi?
bentornati!
Infine, il 16 settembre scorso, a Caserta, sempre presso la Caserma
“Ferrari Orsi”, sede del Comando della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”,
alla presenza del Comandante del 2° Comando Forze di Difesa, Gen.
Vincenzo Lops, del Presidente Nazionale Gen. C.d’A. Benito Pochesci e
delle Autorità civili, militari e religiose di Caserta e provincia, si è svolta
la cerimonia di cambio del Comandante della Brigata. Il Generale Antonio
Vittiglio ha ceduto il comando al Generale Luigi Chiapperini. E anche questa
Cerimonia, per le Sezioni della Campania dell’Associazione Bersaglieri,
che hanno partecipato con il Medagliere Regionale e i propri Labari, è
stata un ulteriore occasione per ritrovarsi, salutare e trascorrere con il
loro Presidente Nazionale dei momenti di entusiastico bersaglierismo.
Bers. Ing. Vincenzo Iavarone.
vivi Bersaglieri
La città di Casarsa ed i bersaglieri della provincia
di Pordenone hanno salutato ieri sera tutto il personale dell’11° reggimento bersaglieri di Orcenico
da poco rientrato dalla missione in Afganistan.
Nel corso di un applauditissimo concerto tenuto
presso il teatro Pasolini dalla fanfara del reggimento,
diretta da luogotenente miele, il sindaco Tubaro ha
reso il saluto ufficiale della cittadinanza, elogiando
lo spirito e lo spessore dei valori espressi da tutti
gli uomini del reggimento ed ha evidenziato i forti
legami sussistenti tra la popolazione e le forze
armate.
Il Presidente della sezione bersaglieri di Casarsa
Americo ha illustrato il successo dell’iniziativa
umanitaria denominata “un ponte per l’Afganistan”
intrapresa dal comune in sinergia col reparto ivi
stanziato. Il Presidente Regionale dei bersaglieri
Langella ha portato il saluto di tutti i fanti piumati
della regione mentre il Presidente provinciale ANB
Iacca, dopo essersi felicitato col Comandate per aver riportato tutti gli uomini del reparto in Patria, a nome di tutti i bersaglieri
della provincia ed al cospetto di tutti i presidenti delle sezione ha fatto dono al reggimento di un quadro decorativo per la teca che
custodisce la bandiera dell’unità. Il comandante del reggimento Patanè ha ringraziato il comune e i bersaglieri ed ha presentato il
nuovo comandante del reparto Cornacchia che assumerà il comando l’11 novembre. In effetti l’11.11.2011 non poteva che essere
la data più indovinata. L’inno nazionale, eseguito dalla fanfara e cantato da tutta la platea ha concluso la serata dedicata all’11°
rgt. bersaglieri. ...grazie ragazzi !
vivi Bersaglieri
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REGGIMENTI 11° QUIS ULTRA?
provincevenezia
…Chi oltre noi?
cambio al vertice
la
Pubblico e parte delle associazioni
Il momento del cambio
al cospetto della bandiera del reparto
C’erano tutti alla cerimonia del cambio del comandante dell’11°
Reggimento. Il valore aggiunto all’evento era dato dal fatto che la
manifestazione odierna rappresentava anche il saluto ufficiale della
provincia , della regione e della nazione ai ragazzi dell’11° da poco
rientrati dalla missione ISAF in Afganistan.
Alla presenza del prefetto di Pordenone, dell’assessore regionale De
Anna, del Presidente della Provincia di Pordenone, i sindaci di Casarsa
e di Zoppola, le numerose altre Autorità civili e militari e con la partecipazione di una numerosissima rappresentanza di bersaglieri ed
associazioni d’arma, presso lo stadio di Casarsa il Colonnello Patanè,
dopo un commovente saluto di commiato dai suoi uomini ha ceduto il
comando al Colonnello Cornacchia che nel passato ha già militato in
reparti bersaglieri della provincia.
Significativo anche il saluto portato dal Comandante della Brigata
Ariete, Gen. Zauner, che ha tratteggiato la figura del Colonnello Patanè
evidenziandone le altissime qualità umane e professionali.
Da tutti i bersaglieri gli auguri sinceri per ogni nuova soddisfazione a
Patanè ed un affettuoso buon lavoro a Cornacchia.
Ogni manifestazione dei bersaglieri, vissuta con i valori intrinseci del corpo di appartenenza, rappresenta per ciascun partecipante un lieto
evento e viene considerata come una interessante e coinvolgente avventura. Il 17 maggio ultimo scorso abbiamo iniziato la nostra avventura,
anche se il giorno non era proprio il più indicato trattandosi di venerdì 17, partendo da San Donà di Piave con il massimo dell’entusiasmo per
incontrarci a questo grande raduno tenutosi a Torino. Dopo un non breve tragitto, per ritrovare gli ex commilitoni della decima compagnia siamo
arrivati a Torino nel tardo pomeriggio; il tempo necessario per una doccia rigenerante, una buona cena e quindi tutti a raccontarci e rivivere i
momenti felici trascorsi alla Caserma Marteli negli anni 1969/1970. Caserma nella quale siamo stati formati, vorrei dire forgiati, come veri e
propri bersaglieri, acquisendo quei valori etici e morali che
ancora rivivono, accresciuti e migliorati, in ciascuno di noi.
Memorabile è risultato il giorno successivo,sabato 18.
L’amico Giovanni Giordano ha infatti organizzato un incontro
con il nostro Capitano di allora, Generale Antonio Catena.
Nonostante i ben quarantadue anni trascorsi da quel
periodo e nonostante i cambiamenti fisici in ciascuno di
noi sopravvenuti, il capitano ha riconosciuto tutti e, chiamandoci per nome, ci ha ricordato i “difettucci” che allora
ciascuno presentava. La domenica, memori ed entusiasti
dell’esperienza vissuta il giorno prima, abbiamo reso onore,
come ai bei tempi, al nostro Medagliere Nazionale seguendo
il nostro Labaro ed esponendo lo striscione che indicava
l’ottavo reggimento bersaglieri. A conclusione del ritrovo
ci siamo salutati fraternamente e cordialmente e ci siamo
proposti di ritrovarci a Latina l’anno prossimo.
Bers. Ottaviano Tonetto
Giuseppe Iacca
regioneveneto
consiglieri nazionali
nord italia
Il 3 dicembre 2011 nella splendida sede Anb di Vicenza si è svolto il
Consiglio Regionale Anb Veneto allargato per l'occasione anche ai Presidenti
Provinciali e stretti collaboratori per un totale di oltre 30 persone. Presenti
per l'evento anche i Consiglieri Nazionali neo-eletti Bidin, Ferroni, Nolli.
Invitati anche gli altri Consiglieri Nazionali del Nord, Caletti, Carozzi,
Porreca, che impossibilitati a presenziare, hanno fatto giungere una loro
lettera di saluto rassicurando la Regione Veneto promettendo sulla propria
partecipazione futura non solo ai consigli ma anche alle manifestazioni .
La partecipazione dei massimi esponenti Nazionali a questo Consiglio
che ha trovato poi conferma nei loro interventi, voleva essere un forte
segnale nei confronti del Veneto vero punto di forza dell'Anb garantendogli
un'attenzione particolare per il futuro non avendo in essa Consiglieri
Nazionali residenti; ci sono state poi da parte di tutti e tre, parole di
grande apprezzamento per il lavoro che questa Regione sta svolgendo
ed un incitamento a proseguire su questa strada. Dopo aver sviscerato i
molto punti all'ordine del giorno, il Consiglio si è concluso con un pranzo
per tutti i partecipanti offerto dalla Sezione e Provincia di Vicenza.
decima compagnia
1969-1970 a torino
che
“pizza”
Anche quest’anno il fragile accordo siglato fra il bersagliere Ardesio Bozzato
e Giove Pluvio ha tenuto, anzi è andato oltre le aspettative. Finalmente
sole, dopo i piovaschi e temperature da brividi dei giorni scorsi, sul “PIZZA
PARTY” organizzato con i vari componenti delle sezioni bersaglieri del
mandamento di Portogruaro nel giardino di casa, e definire giardino l’angolo
di paradiso che ci ha ospitati è un eufemismo. L’Ardesio è un bersagliere
così orgoglioso di esserlo che per l’occasione ha tirato fuori dall’armadio
la divisa del congedo e l’ha esposta con il “Canzoniere” all’ammirazione
degli ospiti. Il successo della serata è stato assicurato dalla bravura
dei due pizzaioli provetti che hanno meritato l’applauso dei bersaglieri
accompagnati da mogli e figli (oltre cinquanta persone). La presenza del
Presidente Regionale Veneto bers. cav. Antonio Bozzo con la figlia Elena e del Presidente Provinciale bers. Ottaviano Tonetto con la consorte Daniela
ha dato prestigio alla festa. Un momento importante è stato dedicato al bersagliere Umberto Tesolin al quale la Sezione di Portogruaro ha espresso
riconoscenza e gratitudine per la lunga militanza come Alfiere onorandolo con una Targa che gli è stata consegnata a quattro mani dai Presidenti
ANB Regionale e Provinciale. La serata è proseguita con l’accompagnamento musicale di Odillo e Piero “guarnita” da una “mitragliata” di barzellette
raccontate con impareggiabile maestria da Dino Valerio e si è conclusa splendidamente tra balli e canzoni bersaglieresche.
Lo spirito di cameratismo, amicizia e stima che ha animato il gruppo è l’essenza di quegli antichi e sempre attuali valori che altri hanno saputo custodire e trasfondere poichè presente e passato si compenetrano. L’oggi si arricchisce di innumerevoli ieri, col loro patrimonio di incontri, di parole e di
immagini come il PIZZA PARTY CREMISI alla pizzeria al Bersagliere “Da Ardesio” ...una festa assolutamente da ripetere!
Bersagliere Franco Lisandro
vivi Bersaglieri
vivi Bersaglieri
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provincepadova
provinceudine
piove di sacco:
raduno
Giro d’italia per bici d’epoca
carriole in testa
Onori ai Caduti
Nei giorni 8- 9 e 10 luglio correnti ,la sezione bersaglieri di Udine e l’Associazione Sportiva Dilettantistica
G.S. K2 di Udine hanno collaborato per la riuscita di
una tre giorni di ciclismo storico con biciclette rigorosamente d’epoca compreso l’abbigliamento. 7^ tappa
del Giro d’Italia. Manifestazione che prevedeva nel
pomeriggio del giorno 8 luglio l’inaugurazione di uno
stand per la mostra di otto biciclette da corsa Bianchi
e Legnago risalenti agli anni 30 e successivi anni 60
assieme a moto ed auto degli anni 70 con la speciale
presenza di due biciclette dei bersaglieri della sezione
bers. di Udine, in gergo le “Carriole”; l’effettuazione di
gara a velocità controllata in un breve percorso cittadino nella sera del 9 luglio e della 7^ tappa del giro d’Italia di 80 km. la domenica 10 luglio. La partecipazione
del presidente e del vicepresidente della sezione di Udine, gen. Adriano Bidin e Nantes Previato, ha dato lustro
all’inaugurazione avvenuta alla presenza del presidente del G.S. K2 , Lorenzo
Agostini e il vice sindaco di Udine, dott.
Vincenzo Martines- Alle ore 18,30 è
avvenuto il taglio del nastro tricolore
annodato ai manubri delle due “Carriole” disposte all’ingresso dello stand
mostra. Con l’enunciazione dei discorsi
pronunciati dagli invitati e sponsors
della manifestazione è stata dichiarata
aperta manifestazione. La mostra ha
riscosso grande successo e la curiosità
suscitata nei visitatori alla vista delle
Carriole dei bersaglieri è stata notevole.
Due tabelloni esplicativi hanno consentito una rapida conoscenza della storia
dei bersaglieri ciclisti e dei dati tecnici
regione veneto:
indimenticabile
Gran bella festa cremisi quella che si è tenuta a
Piove di Sacco, in provincia di Padova, in occasione
del Raduno Regionale Bersaglieri del 21/22 maggio incentrato su due “temi” di notevole rilievo: la
celebrazione del 60° anniversario della fondazione
della sezione e l’anniversario del 175° anno della
fondazione del Corpo dei Bersaglieri. Numerose le
Autorità e personalità intervenute. Ospite d’onore e
di eccezione il Presidente Nazionale dei Bersaglieri
Gen. Benito Pochesci, il Presidente Interregionale
Nord d’Italia Gen. Ennio Betti, i Consiglieri Nazionali
Antonio Miotello, Camillo Ferroni, il Gen, Vezio Vicini
nonché oratore ufficiale del Raduno, il Presidente
Regionale del Veneto cav. Antonio Bozzo ed i Presidenti
Provinciali ANB del Veneto, Bersaglieri da fuori
regione, dal Friuli V.G. presenti con il Medagliere
Regionale ed il Presidente Gen. Pio Langella con i
labari friulani e i tanti labari dell’Emilia Romagna,
il senatore Ramponi. La presenza del Medagliere
Nazionale ha fatto sì che questo evento potesse
assumere una valenza storica per la città di Piove
di Sacco. Un raduno quindi che ha confermato una
mirabile fusione fra i grandi valori del bersaglierismo
e quelli della società contemporanea.
Parecchi i complimenti di varie Autorità civili e militari
per l’ottima riuscita del Raduno Regionale dell’ANB
Sfila la sezione con Il presidente di sezione bers. cav. Giancarlo Biasion.
del Veneto a Piove di Sacco e per la perfetta organizzazione ma anche per le iniziative correlate (lezioni nelle scuole medie con una serie di conferenze
tenute dal Gen. Elio Ricciardi, con visita e rancio in
caserma “Leccis” ad Orcenico Superiore sede dell’
11° Rgt. Bersaglieri, cena in sede dell’ANB del sabato
sera), la calda e commovente accoglienza da parte
della popolazione piovese e la perfetta simbiosi tra
protagonisti e spettatori che hanno dato una sorta
di novità ad un Raduno di Bersaglieri. La serata di
sabato si è conclusa col concerto in piazza della
Fanfara di Padova, concerto che si è concluso con
l’esecuzione dell’Inno Nazionale cantato da tanti
bersaglieri e cittadini accorsi numerosi. È stato un
momento di patriottismo intenso, quasi palpabile e
difficile da dimenticare.
Il momento clou è stato naturalmente quello della
corsa davanti alla tribuna, con l’irrompere della
Fanfara di Bedizzole la quale ha aperto anche la
sfilata dei Bersaglieri in congedo nel corso della
quale è stato reso omaggio alle Autorità in tribuna. Applausi ed applausi e tanto calore che hanno
accompagnato naturalmente anche la sfilata delle
varie Associazioni Combattentistiche e d’Arma che
hanno presenziato alla cerimonia precedute da varie
Autorità Civili e Militari. Ecco quindi irrompere dal
Vivi torreglia
I Bersaglieri della Sezione Medaglia D’Argento V. M.”Antonio Prendin” Torreglia
oltre alle iniziative Bersaglieresche si dedicano ad attività ricreative come la
partecipazione annuale alla sfilata di Carnevale con il proprio gruppo a tema,
che regala divertimento a grandi e piccini e momenti di riflessione (quest’anno
sul tema della vivisezione), ed attività di beneficenza come la somma raccolta
per alcune coppie della provincia di Padova vittime alluvionate di novembre
dello scorso anno.
vivi Bersaglieri
numero veramente consistente di Bersaglieri fuori
regione che, unitamente alle squillanti note della
Fanfara di San Donà di Piave, seguiti da tanti e tanti
Bersaglieri delle province del Veneto sempre guidati
dai loro presidenti provinciali per arrivare al famoso
gruppo di marciatori della sezione di Lendinara ed
alla coreografia della pattuglia ciclistica di San Donà
di Piave in un perfetto schieramento e la pattuglia
auto-motorizzata di Jesolo che ha trasportato alcuni
bersaglieri ultra-novantenni (di cui uno decorato di
m.b. al V.M.) il cui desiderio massimo era quello di
stringere la mano al Presidente Nazionale.
Un altro momento clou del Raduno lo si è avuto con
la sfilata finale di corsa della numerosa partecipazione di bersaglieri della locale sezione guidata dal suo
presidente bers. cav. Giancarlo Biasion preceduta
dalla Fanfara di Padova e da tutte le sezioni della
provincia. L’allegria e l’atmosfera frizzante tipiche dei
fanti piumati si sono poi... trasferite nel palazzetto
dello sport che ha ospitato gran parte dei partecipanti al Raduno per il rancio cremisi: anche in questa fase si è distinta la bravura dei Bersaglieri della
Sezione di Piove di Sacco, che non hanno trascurato alcun particolare perché anche la loro squisita
ospitalità contribuisse a fare in modo che di questo
Raduno tutti potessero serbare un gradito ricordo.
della bicicletta in dotazione. Inoltre il presidente ed
il suo vice dei bersaglieri udinesi hanno mostrato in
pratica ed in varie occasioni a specifiche domande,
la duttilità della Carriola nella versione aperta e racchiusa come indicato nalle foto allegate. La manifestazione sportiva ha vissuto il momento sportivo più
spettacolare la domenica successiva quando alle ore
9.15 , davanti alla loggia del Lionello in piazza Libertà
un centinaio di corridori con le loro biciclette ed abbigliamento d’epoca sono partiti per compiere la 7^
tappa del giro d’ Italia di bici storiche , preceduti da una
splendida staffetta di quattro bersaglieri della sezione
di Udine in sella alle storiche Carriole. Adriano Bidin,
Paolo Chiarandini, Giuliano Cappellaro e Pietro Raneri,
nonostante montassero per la prima volta le biciclette,
non hanno affatto sfigurato con i corridori che componevano il gruppo di corsa e hanno percorso via Mer-
CODROIPO (Udine)
Raduno Regione Friuli Venezia Giulia
Il 9 ottobre scorso si è svolto, a cura della locale Sezione Bersaglieri, il raduno Regionale del F.V.G. Erano presenti oltre
350 Bersaglieri provenienti dalla Regione e dal vicino Veneto, con il Medagliere Regionale e circa 50 Labari di Sezione.
Hanno partecipato, inoltre, un Picchetto Armato e la Fanfara
dell’11° RGT. Bersaglieri di Orcenico, la Fanfara di S. Giorgio
di Nogaro, autorità civili e Militari della Regione.In tale circostanza si sono festeggiati: il 40° della rifondazione (1971) della
Sezione (nata in effetti nel lontano 1929) e il 10° anniversario
dell’inaugurazione del Monumento “Ai Bersaglieri”. Due sono
stati i momenti salienti della giornata: una prima Cerimonia
Civile, con “alza Bandiera” e deposizione di corona d’alloro al
Monumento ai Caduti, alla quale hanno presenziato il Sindaco
di Codroipo dott. Marchetti, gli assessori dott. Riccardi per la
Regione e dott. Virgili per la Provincia. È seguita la funzione Religiosa officiata dal Parroco Monsignor Bettuzzi. Una prima sfilata per le vie cittadine ha condotto i convenuti al Monumento “Ai Bersaglieri”, dove si
è svolta una seconda cerimonia.Dopo la deposizione della corona d’alloro, ha preso la parola il Presidente
Regionale Gen. Pio Langella, che, tra l’altro, ha ricordato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, scoprendo
una artistica targa che ricorda tale evento.Il presidente della Sezione di Codroipo, Bersagliere Giuseppe
Tosin, nel ricordare il 10° anniversario del Monumento “Ai Bersaglieri” ha anche voluto ringraziare tutti i
partecipanti, in particolare coloro i quali con ogni mezzo hanno contribuito alla buona riuscita della Manifestazione. Sfilata e corsa finale per le vie cittadine, cadenzate dalle due Fanfare presenti.Rancio “Cremisi” allietato dal concertino finale delle due Fanfare riunite. A margine del Raduno è stata allestita, con
gigantografie di francobolli, una mostra sulla vita di Giuseppe Garibaldi con emissioni da tutto il mondo.
vivi Bersaglieri
catovecchio e via Gemona sino al piazzale Osoppo a
velocità sostenuta sobbalzando sul micidiale pavè. Poi,
come anche concordato con la direzione della corsa
, consapevole della necessità di preservare da inutili
sovraccarichi le carriole, tenute in “religiosa naftalina” nella sede dell’associazione udinese, la staffetta
bersaglieresca si è posta in parte, facendosi sfilare da
tutto il gruppo. Ma il bersaglieri, caricate le biciclette in
un furgone gentilmente concesso dall’organizzazione,
hanno voluto seguire la corsa a bordo di una Fiat 1300
anni 60. C’era una meta da raggiungere e alla quale
occorreva rendere doveroso omaggio: il cippo dedicato
al famoso bersagliere, medaglia di bronzo al v.m. della
grande guerra e grande campione del ciclismo degli
anni ’20, Ottavio Bottecchia, nel luogo in cui, il 15 giugno del 1927 morì per un tragico incidente. Sotto un
cielo terso ed un sole sempre più splendente e caldo,
la tappa si svolgeva dipanandosi lungo il percorso di 80
km. variegato nel panorama mediamente collinare con
il gruppo che procedeva a velocità controllata (20 Km.
all’ora) e regolare secondo il regolamento stabilito per
il giro d’Italia per bici d’epoca. Udine, Reana del Rojale,
Tarcento e Montenars le località toccate prima della
sosta a Gemona del Friuli raggiunta dopo due ore di
corsa. Sosta corroboratrice e necessaria per rigenerare le forze spese dai corridori, ove il rifornimento era
a base di frutta, dolci, acqua e bibite a volontà. Dopo
40 minuti la corsa ha ripreso e come era previsto tutto
il gruppo si fermato al cippo di Bottecchia, nei pressi
dell’abitato di Peonis,ove è stata deposta una corona di
alloro e dedicato un minuto di silenzio. Anche la staffetta bersaglieresca udinese non ha mancato all’appuntamento e unendosi al resto del gruppo ha reso gli onori
al valoroso bersagliere e campione friulano. Ripresa la
corsa con le Carriole in testa, da apripista a tutto il
gruppo dei corridori sino all’arrivo in via Mercatovecchio. Un simpatico connubio, così si e conclusa la 7^
tappa del giro in bici storiche.
Adriano Bidin
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provinceverona
provincepordenone
salizzole&bovolone
Un concerto per ricordare i
150annidell’Unitàd’Italia
madonna DEL cammino
la provincia si raccoglie
intorno al vescovo
Il 9 luglio 2011,La Sezione Bersaglieri di Bovolone ha organizzato in collaborazione con il comune di Salizzole ed il gruppo Fidas
di Salizzole, un concerto con la Fanfara Bersaglieri di San Donà
di Piave, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e per ricordare a 18 anni dalla sua scomparsa il Bersagliere Beltrami Cav.
Enrico. Cittadino di Salizzole che per tanti anni è stato alla guida
della Sezione Bersaglieri di Bovolone.
Il concerto, dedicato alla M.A.V.M. Bersagliere Amedeo Bezzetto,
eroe di Bovolone caduto sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale, ha riportato un notevole successo.
L’atmosfera creata dalla Fanfara posta su un palco adiacente il
Castello con uno sfondo tutto tricolore, la grandissima ed inaspettata cornice di pubblico e la presenza di tanti Bersaglieri,
hanno fatto si che questa serata sia stata per tutti i presenti una
bellissima festa.
Tante le autorità presenti, i Sindaci dei paesi limitrofi, il Sindaco
di Salizzole, sig. Mirco Corrà, il Presidente A.N.B. Provincia di
Verona Bersagliere Marco Cavallaro e organizzatori dell’evento il
Bersagliere Giorgio Beltrame Presidente della Sezione di Bovolone
con tutti i suoi collaboratori
Provincia di Verona
provincetreviso
Foto d’assieme
sinergie verdi
tra l’11° e i trevigiani
I bersaglieri volontari della Provincia di Treviso, coordinata dalla
Sezione di Vazzola, attraverso i contatti del bers. Ten. Ales Venturin,
si è fatta carico di due giornate di lavoro per lo sfalcio dell’erba e la
pulizia dei cortili interni alla Caserma “Leccis” dell’ 11° Reggimento
Bersaglieri di Orcenico Superiore (PN).
La prima giornata è stata il 25/06/2011 con la presenza, come da
foto allegata da Sinistra verso destra, di: Mauro Dalla Cia (con la
figlia Chiara), Stefano Brugnera, Antonino Antoniazzi, Ales Venturin
ed il Figlio Carlo con il Ten. Col. Nicola Cusimano, Olindo Padoan,
Silvio Fantuz, 1° Maresciallo Francesco Curseri e Mauro Cecchetto.
La seconda giornata è stata il 23/07/2011 con la presenza di Ales
Venturin ed il figlio Carlo che hanno portato già dal giorno prima
i trattori per lo sfalcio dell’erba e la livellazione del terreno. Poi
erano presenti Fabio Biancolin con un proprio dipendente e Mauro
Dalla Cia con la figlia Chiara.
Bersagliere Mauro Dalla Cia
vivi Bersaglieri
La tradizione della sezione di Cordenons di festeggiare la santa
Patrona del Corpo, ora coinvolge anche tutti i bersaglieri della provincia di Pordenone.
Così l’11 settembre, presso la chiesa di San Pietro apostolo di Cordenons
ha avuto luogo la tradizionale funzione religiosa officiata dal vescovo
emerito Mons. Ovidio Poletto.
Oltre ai labari provinciali, bersaglieri e familiari, erano presenti il sindaco di Cordenons, il Gen. Comandante della Brigata Ariete ed il
Comandante del distaccamento dell’11° Reggimento Bersaglieri con
una nutrita rappresentanza di personale in armi, il presidente A.N.B.
Regionale ed altre associazioni del territorio.
La Santa Messa si è conclusa con la preghiera dedicata alla Madonna
del Cammino, letta dal presidente di sezione Bianchet.
Il presidente provinciale ha invece ringraziato tutti i presenti ed il
vescovo di Pordenone per aver accettato l’invito dei bersaglieri, e nel
dare appuntamento al 9 settembre del prossimo anno ha fatto dono
al vescovo ed alla parrocchia di un’opera in ceramica raffigurante la
santa Patrona.
Giuseppe Iacca
Consegna del dono ricordo al vescovo Mons. Ovidio Poletto
vivi Bersaglieri
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provincetrieste
provincebelluno
riportato agli originali splendori
il
dedicatoa
cippo
enricototi
Il 6 agosto scorso, in occasione del 95° anniversario della morte della Medaglia d’Oro al Valor
Militare a cui è intitolata la sezione provinciale giuliana dell’A.N.B., un gruppo di soci ha voluto
salire a quota 85 ad est di Monfalcone (GO) per deporre un mazzo di fiori avanti al cippo che
ricorda “Enrico Toti”, dedicandogli qualche momento di raccoglimento.
Durante le note del silenzio anche la natura si è fermata per cantare il silenzio dedicato all’Eroe
con la stampella. Lo stato di degrado del cippo ha suggerito alla sezione triestina di attrezzarsi
ed agire, così dopo le autorizzazioni del caso, sabato 1 ottobre di primo mattino alcuni mezzi
della Protezione Civile Comunale di Monfalcone e dell’Associazione Pompieri Volontari di Trieste,
con a bordo i bersaglieri triestini guidati dal presidente provinciale Paolo Trizio, hanno ripercorso
i sentieri del carso monfalconese fino all’omonima cima per riportare all’originale splendore il
cippo dedicato ad “Enrico Toti”.
Dopo oltre 3 ore di impegno e tanto olio di gomito, oltre 60 anni di muschi, licheni, funghi e polveri
varie sono state rimosse e l’impresa è stata portata a termine con successo. A sovrintendere i
lavori era presente il responsabile del Comune di Monfalcone del “parco tematico della Grande
Guerra” Marco Mantini, mentre a documentare l’evento c’era Silvo Stok, entrambi autori di
numerose pubblicazioni inerenti la prima Guerra Mondiale.
Mario Verdoglia
Ftografia del Cippo dopo l’intervento di manutenzione (foto di Mario Verdoglia)
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novembre
Manifesto del 3 novembre 2011
Manifestazione
150° dell’unità d’italia
a
feltre
Lo scorso 17 maggio Centa luigi Presidente
della Sezione ANB di Feltre s’è recato
presso il plesso di Farra-Boscariz delle
scuole elementari del comune ed ha
illustrato agli alunni la storia del nostro
corpo dalle origini fino al 1870, Porta
Pia, con l’ausilio di quegli accessori e
copricapi che fanno parte della nostra
tradizione e che sono entrati nella leggenda. Bella e simpatica la rivisitazione
del nostro Flik-Flok approntata per
l’occasione rimaneggiando un testo
popolare di quel periodo. Nell’esposizione
delle varie vicende sono stato affiancato
dal coro “Vece Voci” di Feltre. La storia
del Risorgimento è stata tenuta dal Prof.
Giovanni Perenzin maestro del coro.
In giugno, teatro è la piazza per festeggiare degnamente la ricorrenza dei 150
dall’Unità d’Italia. Dopo la cerimonia
ufficiale svoltasi il mattino, alle 18.00 nella splendida e artistica cornice di Piazza Maggiore grazie
all’interessamento e a cura del Signor Poloniato, maestro della Banda Cittadina ha avuto luogo
una rievocazione storica che spaziando dai primi moti risorgimentali del 1848 ha ripercorso la
nostra storia patria fino alla fine del secondo conflitto mondiale a alla nascita della Repubblica.
L’esibizione della Banda e dei cori presenti che, con musiche e canti in tema con il periodo preso
in considerazione, intercalavano il racconto storico degli eventi, è servito a non rendere tutto
un monotono susseguirsi di date. Grande entusiasmo ha destato nei presenti,davvero tanti, il
passaggio in cui si ricordava l’ingresso a Feltre il 14 agosto 1866 dei Bersaglieri del XXIII° BTG.
Quei Bersaglieri erano degnamente rappresentati dal nostro vice Presidente Francesco Biesuz che
(per l’occasione indossava una divisa storica risorgimentale che a fatica siamo riusciti a reperire) è
93° Anniversario
dello sbarco dei Bersaglieri a Trieste
L’8 settembre, alla presenza delle autorità cittadine, la sezione “Enrico Toti” di Trieste con la fanfara a pieni
ranghi, ha festeggiato la Madonna del Cammino, Santa Patrona dei bersaglieri. Al termine della messa, a cui
hanno assistito rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’armi e numeroso pubblico, è stato
presentato il manifesto celebrativo le commemorazioni del 93° anniversario dello sbarco dei bersaglieri a Trieste,
nel 150° anniversario dello Stato unitario. A vincere il concorso indetto dalla sezione triestina con il contributo
della Provincia di Trieste, è stato Fernando Sciarrillo, studente del V° anno di una scuola superiore triestina
che ha voluto porre al centro del manifesto (e della manifestazione) l’Unità d’Italia (così si chiama la piazza
antistante il Municipio di Trieste) con intorno, in
un simbolico abbraccio i bersaglieri le donne ed
i municipi, tutti protagonisti del cammino verso
lo stato unitario. Il premio è stato consegnato
dal neopresidente della VI circoscrizione, al suo
primo impegno pubblico dopo le elezioni dello
scorso giugno, Guglielmo Montagna, “spalleggiato” dal comandante la Polizia Municipale di
Trieste, dott. Sergio Abbate. I bersaglieri triestini
vi attendono numerosi per sfilare lungo le vie del
centro nel pomeriggio del 3 novembre e recarsi
tutti assieme al Sacrario di Redipuglia la mattina
del 4 novembre.
Mario Verdoglia
Manifesto del 3 novembre e foto della premiazione: Sergio Abbate Comandante la Polizia Municipale di Trieste, Fernando Sciarrillo vincitore del concorso, Paolo Trizio Presidente provinciale ANB Trieste con alle spalle il manifesto 2011 e i manifesti delle passate edizioni.
(foto di Mario Verdoglia)
vivi Bersaglieri
comparso improvvisamente sulla piazza l'ha attraversata,
naturalmente di corsa, e s’è portato al centro. Qui gli
è stato consegnato, da una corista, un tricolore che
simbolicamente voleva ricordare il gesto delle donne
Feltrine del tempo, che, all’indomani dell’ingresso dei
Bersaglieri in Feltre, donarono ai liberatori un tricolore
in seta da esse cucito e tenuto gelosamente nascosto
dagli austriaci. L’apoteosi però è venuta quando dopo
essersi allontanata un paio di passi dal Bersagliere la
corista come per un improvviso ripensamento è tornata
sui suoi passi e con grande trasporto ha abbracciato il
Bersagliere, quasi a voler simboleggiare l’abbraccio di
tutta la gente Feltrina all’Italia liberatrice. A quel punto
uno scrosciante e prolungato applauso ha riempito la
piazza mentre il Bersagliere se ne andava col Tricolore.
Una così bella rievocazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia
non poteva che concludersi con una toccante esibizione
dell’Inno Nazionale da parte della Banda cantato dai
Cori e da tutta la popolazione. Come Sezione ANB di
Feltre non possiamo che apprezzare la realizzazione di
questa rievocazione e ringraziare gli organizzatori ,in
primis il sig. Poloniato con la Banda Cittadina da Lui
diretta e i tanti cori presenti. Come Bersaglieri siamo
altresì riconoscenti perché la nostra seppur piccola,anche
se vitale, realtà associativa è stata resa partecipe di
questo importante evento e tramite la nostra presenza
si è potuto ricordare quanto fecero per l’Unità d’Italia
quanti prima di noi vestirono le Fiamme Cremisi
Luigi Centa
provincerovigo
festa dei bersaglieri
polesani
Il 4 settembre alla Chiesetta delle Fosse in Rovigo, con una Festa Cremisi
dei Bersaglieri Polesani si sono celebrati i sei anni dall’inaugurazione del
Bassorilievo della Madonna del Cammino. Sono intervenuti i Bersaglieri dalle
quattro Sezioni Rodigine, le Associazioni d’Arma, il Capitano dei Carabinieri,
l’Assessore Comunale e la Presidente della Provincia.
Dopo la S. Messa celebrata dal Cap. Don Giuseppe Fogagnolo, il Presidente
Provinciale Panin Giorgio nel suo intervento ha auspicato che la prima domenica
di settembre diventi una ricorrenza annuale, visto che la festa della Madonna
del Cammino è l’8 settembre. La Presidente della Provincia di Rovigo, nel suo
intervento ha dichiarato: “Dobbiamo stima e gratitudine ai Bersaglieri e il loro
esempio dovrebbe essere conosciuto dai giovani, perché molte vittime tra i
Bersaglieri erano giovani. La collaborazione con le scuole potrebbe contribuire
all’approfondimento e alla ricerca storica.”
Panin Giorgio
vivi Bersaglieri
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provincevarese
provincevarese
“tramonti crosta”
scandinava
la
nella penisola
Silente vola
la
TRAMONTI CROSTA
V° International Tattoo di Ellwangen
7^ edizione “Ystad international military tattoo” 17/20 agosto 2011
Ferragosto è considerata la giornata simbolo delle vacanze, la Fanfara di Lonate Pozzolo è in partenza dallo scalo Malpensa per Copenaghen (Danimarca)
ma non per le vacanze. La sua destinazione è Ystad, località della Regione Scania (Svezia) per partecipare alla 7^ biennale edizione del: “Ystad International
Military Tattoo 2011”. All’aeroporto Kastrup di Copenaghen l’arrivo avviene in tarda serata, si prosegue alla volta della Svezia in autobus attraverso il lungo
ponte di Öresund che unisce le sponde dei due stati. I nostri alloggi sono sistemati c/o la caserma Södra Skànska, sede del South Scania Regiment, a
Camp Revingehed località che dista un’ora di strada da Ystad, giungiamo che è notte fonda. Martedì 16 - Sveglia di buon ora, come lo sarà per le restanti
giornate, trasferimento ad Ystad per il primo appuntamento locale con défilé sul corso centrale della città. In serata è fissata la Cerimonia di Benvenuto per
gli oltre 500 partecipanti. Otto sono le nazioni partecipanti a questa importante competizionementre le formazioni musicali sono 14.
Svezia: Band of the Territorial Army Södertörn, Band of the Territorial Army Borlänge, Band of the Territorial Army Ystad,Band of the Territorial Army Helsingborg,
Band of the Swedish Navy. Finlandia: Band of the Finnish Dragoons and the Karelian Army Band. Francia: Band of the French Artillery, Rennes. Scozia:
Tayforth Pipes & Drums Edinburgh. Danimarca: Fifes and Drums Royal Danish Navy. Germania: n° 2 German Army Band, Kassel. Polonia: Central Band
of the Armed Forces. Italia: Band of the Italian Navy, Fanfara “N. Tramonti - M. Crosta” (unica formazione non militare)
Torri alte e slanciate, timpani ad arco, portali e grate artisticamente modellati, case
barocche: elementi che la storia di oltre 1200 anni ha plasmato indelebilmente
nell’immagine di Ellwangen, città situata nella regione del Baden - Wurttemberg,
distretto di Stoccarda. È in questo contesto, ma soprattutto nel suo imponente
Castello che sovrasta e domina la città, che ha avuto luogo nei giorni 1 e 2 luglio il
“ V° Ellwangen International Tattoo 2011”.
A questa interessante manifestazione partecipano nove formazioni in rappresentanza
di 5 nazioni: tre per la Germania due per Svizzera e Inghilterra, una per Olanda ed
Italia. La formazione italiana è terza in ordine d’entrata, il sole evanescente fa capolino, le luci artificiali ed il pubblico salutano l’entrata dei Bersaglieri che alla regia
del M° Cortellezzi presentano un inedito Carosello riscuotendo applausi scroscianti.
Altrettante emozioni vi saranno in finale di serata quando ogni compagine eseguirà il
proprio inno nazionale con il pubblico fortemente partecipe. La giornata successiva
viene dedicata esclusivamente alle prove per lo show finale che coinvolgerà tutte le
formazioni nella serata principale del Tattoo di Ellwangen. La temperatura serale è
pungente quanto l’attesa, siamo sesti, quando lo speaker scandisce il nome della
Fanfara di Lonate Pozzolo essa irrompe in campo. Il pubblico plaude per le varie
esibizioni create in corsa ed alla figura della bandiera tedesca la partecipazione
è altissima sino alla sua uscita. Nelgran finale notturno tutte le formazioni sono
al centro del campo per l’ esecuzione degli ultimi brani di copione. L’atmosfera è
indescrivibile, i colori delle impeccabili divise, i riflessi degli strumenti, i giochi di
luci ed i fuochi artificiali creano una miscela inimmaginabile.
provincegorizia
Nella mattinata di mercoledì 17, nella Piazza Centrale di Ystad è in programma la Cerimonia di Apertura del Tattoo, mentre nel pomeriggio all’Arena sono
fissate le prove generali del Gran Finale serale. Lo spettacolo inizia alle ore 20.00: la serata è fredda e umida, l’Arena è al completo come lo sarà ogni sera
con 6.000 spettatori paganti. La Lonate a richiesta degli organizzatori, sarà l’unica formazione che si esibirà nei due i tempi, settima nel primo e quarta
nel secondo. Quando giunge il nostro turno con l’annuncio dello speaker e seguito da: “Avanti Italia” la formazione piumata diretta dal M° C. Cortellezzi
irrompe nell’Arena a passo di corsa, presentando, per l’occasione, una inedita performance. Riscuote enormi consensi che si ripeteranno anche nel secondo
tempo. Sorprende invece la popolarità della Fanfara che ha fatto breccia sia in città che sui giornali, anche nelle prime pagine, con titoli di apprezzamento
, oltre a risultare, da un sondaggio, la formazione con la migliore divisa. Con il Party d’Addio del sabato notte e gli ennesimi complimenti ricevuti sia dagli
organizzatori che da ogni staff di rappresentanza si conclude questa impegnativa trasferta. Il rientro in Italia è fissato per domenica di buon ora. Vari sono
stati gli episodi che hanno gratificato il nostro soggiorno in Svezia, due meritano di essere citati: la visita e le congratulazioni dell’Addetto Militare Italiano
in Svezia e Finlandia Col.llo Antonello De Sio nonché la lettera dell’Addetto Stampa dell’Ambasciata d’Italia in Svezia.
La magnifica sezione di San Lorenzo Isontino
guidata dal Presidente Renzo Visentin raggiunge
il luogo della deposizione della corona ai caduti
in quel di Jesolo nel corso della tradizionale
gita sociale fuori porta, sempre nel segno della
memoria di coloro che ci hanno preceduto sul
campo dell'onore.
dott.ssa Desha Svenneborg Press Office Embassy of Italy in Sweden
vivi Bersaglieri
Bersagliere Gianclaudio Ruggeri
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esterocanada
sportcremisi
immagini toronto
Girardi (Pietro il Grande)
lascia il testimone a De Blasis
le
... la notizia da
La sezione di Toronto il 29 ottobre 2011, in occasione del tradizionale incontro nel segno delle “ Piume al Vento” che dà il nome, alla manifestazione, ha data la notizia
inaspettata che il cav. Pietro Girardi, dopo molti anni di onorato servizio speso per la causa bersaglieresca ha ceduto il testimone e lasciato le redini dell’Associazione
al Bersagliere Joe De Blasis. Questi, di fronte ai soci e simpatizzanti, in una nutrita cornice di ospiti: alte Autorità locali, associazioni d’Arma, Corpo di Polizia della zona,
ha voluto lasciare un segno tangibile dell’apprezzamento sincero dei bersaglieri canadesi verso “Pietro il Grande”, così definito dal Bers. Gen. Pio Langella, donando
una significativa targa nella quale erano riportate le espressione calde, sincere e di riconoscimento vivamente sentite dei bersaglieri canadesi.
41 anni consecutivi di una apprezzata leadership. E ‘ sempre Domenico Di Cristofaro a fare il suo ingresso con la vecchia bici. Il Labaro è affidato al bers. Luigi Terzigni.
Ai lati le due Bandiere: quella italiana e canadese portate da sei bambini vestiti in tricolore . A precedere i bersaglieri nella sfilata, con il tradizionale passo di corsa,
le associazioni d’Arma: Marinai, Carabinieri, Guardia di Finanza, Alpini di Toronto, di Ny, Missisauga, A.s.a.p.s. , la polizia di Stato e quella stradale. La preghiera del
Bersagliere letta dal Tenente Romoli Ramponi. Il neo Presidente ha ringraziato le Autorità Hon, Judi, Sgro membro del Parlamento canadese, Ed ancora. L’avvocato
Maria Castrilli. Oltre 550 i presenti. La preghiera del cibo, del Rev. Don Andrea Biaggi. La serata è stata condotta dal MC. Alfonso Ciasca ed allietata dall’orchestra
del Maestro Tony Silvani. Una serata che si è protratta fino alle ore piccole a dimostrazione della riuscita dell’intera manifestazione. A Pietro un grande “in bocca a
lupo” per quello che ancora dovrà dare ai bersaglieri per il futuro con i gallono di presidente Onorario.
41 anni allegramente
vivi Bersaglieri
L'Associazione festeggia i suoi 41 anni e il suo
175esimo anniversario della fondazione.
Santa Messa nel tardo pomeriggio al Centro
veneto, celebrata da Don Liugi della Consolata.
Deposizione al monumento dei Bersaglieri.
Oltre 200 i partecipanti a significare quanto
sentito è il richiamo per i valori e le origini dei
soci da cui trarre forza morale e nuovo vigore,
da condividere e perpetrare nei ranghi della
società canadese.
Molto apprezzata la tromba di Ezio Ricci e
l'orchestra del Maestro Tony Silvani. Regista
encomiabile Giorgio Berghetto. È stato consegnato un attestato di benemerenza al socio
Cornacchia Nazzareno
TORINO CHIAMA
LE FIAMME CREMISI
CARLO REGINA E OTTAVIO BOTTECCHIA
RISPONDONDONO
Il 19 giugno alle ore 16,30 circa il gruppo di soci che
ha preso parte al raduno di Torino,era già a casa.
Infatti subito dopo la sfilata da Piazza Vittorio a Piazza
S. Carlo, abbiamo caricato le bici sui nostri veicoli
e ci siamo diretti in direzione A4. Con la sosta per
mangiare un boccone all’area di servizio San Rocco
ci sono stati i primi saluti fra gli occupanti dei due
monovolume, con l’impegno di ritrovarsi lunedì 4
luglio in sede per regolarizzare e mettere in ordine
le spese sostenute da ognuno di noi. Come abbiamo voluto ricordare questo nostro impegno? Cosa
abbiamo fatto perché potessimo non dimenticare
un avvenimento così importante? Abbiamo pedalato nei giorni 11, 12, 13, 14 giugno in Valle Olona,in
provincia di Varese. Volevamo cercare monumenti,
targhe, stele che ricordassero le Guerre d’Indipendenza. Abbiamo trovato molti ricordi di Garibaldi,ma
la nostra tappa più “fortunata”è stata quella che ci
ha portati a Besozzo. Infatti in questo paese,a pochi
chilometri dal Lago Maggiore,il monumento ai Caduti è costituito da un faro alto 30
metri;non solo,ma questo paese è stato sede del 3°Reggimento Bersaglieri prima
della partenza per la Russia,nel “40! Ma abbiamo la prova che questo evento non è
stato dimenticato perché ai piedi del Monumento-Faro, nel 1988 è stata posta una
targa in marmo perché NOI non dimenticassimo. Anzi in quell’anno a Besozzo ci fu
addirittura un raduno. Il giorno 15 giugno,abbiamo ripreso la marcia di avvicinamento
a Torino pedalando fino a Novara per salutare Carlo Regina e posto un mazzo di fiori
sulla sua tomba. Fino a questo momento abbiamo fatto una serie di percorsi che ci
hanno consentito di tornare a casa per dormire e di consumare pasti preparati dal
nostro “cuoco” la Signora Gina, moglie del socio,Mimmo Gnoni e servitici al seguito
dai soci Francesco e Fernando. Addirittura l’ultima di queste tappe l’abbiamo conclusa a casa del socio Plinio che ha festeggiato il 76°compleanno,con tanti auguri
da parte nostra. Fino a questo momento,perciò abbiamo sostenuto spese esigue.
l giorno 16 giugno abbiamo raggiunto Biella. Siamo stati ricevuti e “confortati” dal
S. Ten. Pino Cerri - titolare dell’omonimo caseificio in Buronzo (Vc) - vecchio subalterno del 2° a Legnano ed ora tornato alla sua attività di imprenditore. Al quadrivio
fornaci siamo stati “presi in carico”da una Gazzella dei carabinieri di Cossato che
ci hanno scortati fino a Biella. Qui siamo passati sotto l’ala protettrice di Giuliano
Lusiani - presidente della sezione di Biella,per doccia,pranzo sistemazione presso
l’Ostello della Gioventù della città. Al pomeriggio, siamo rimasti a disposizione per
prendere parte ai convegni ed alle cerimonie organizzate per l’occasione dall’inesauribile “presidente”che ha raccolto intorno a noi tanta bella gente,autorità civili e
militari. Anzi mi permetto di far notare che, a momenti, c’erano quasi più amici ed
autorità a Biella che non a Torino sede del raduno. Il presidente di Biella ha ricevuto il
Prefetto,il nostro Presidente Nazionale,il sindaco della città oltre ad altri tre o quattro
sindaci delle città vicine,il comandante Provinciale dei Carabinieri,il comandante della
Guardia di Finanza,dei Vigili del fuoco oltre,naturalmente a tutto il Consiglio Nazionale
dell’ANB, giunto per l’occasione da Torino. Per questo rivolgo al presidente Lusiani un
vivo apprezzamento per l’opera svolta,oltre al ringraziamento per quanto ha fatto per
noi. Ma noi abbiamo l’obbligo di... andare,sì dobbiamo raggiungere Torino, e siamo
al 17 giugno. Per raggiungere il complesso ricavato sulle infrastrutture del vecchio
Ospedale Militare “Riberi” abbiamo preferito caricare le bici e noi stessi sui due
monovolume, per motivi di comodità e per il traffico. Abbiamo apprezzato i consigli
e l’assistenza dell’amico e collega Gen. Umberto Mangia,che non ringrazieremo
mai abbastanza. L’alloggiamento molto decoroso ed economico ci ha consentito
di raccogliere anche gli amici che non avevano pedalato con noi per vari motivi ma
Le Fiamme Cremisi
di Franco Simone di
Bisceglie.
Ciclisti Cremisi.
che volevano a tutti i costi
essere della partita. Oltre
a Umberto Mangia,per la
sua presenza ed assistenza
ringraziamo il Bers. Franco
Peruzzo, il Bers. Leonardo
Di Giovanni,della Sezione
Bersaglieri Lamarmora
di Torino,per la solerzia e
la tempestività con cui ci
hanno assistito il 18 giugno giorno della gara. Il
59°Raduno Nazionale dell’A.N.B. è finito,uno striscione ci ha rammentato che il
prossimo sarà a Latina,quindi torneremo al centro Italia. Per ora ci salutiamo ma
lasciamo le polemiche fuori dalla nostra “Associazione” su cosa si è fatto,come si
è fatto,come si poteva,invece,fare. Chi ha lavorato,chi si è impegnato perché tutto
andasse per il verso giusto merita tutta la nostra solidarietà,il nostro plauso,la nostra
approvazione. Se facciamo nostro il detto “chi non fa non sbaglia” avremo modo di
vedere le cose realizzate dagli altri con un’apertura mentale diversa e disponibile alla
comprensione. In conclusione,anche il “bersaglierismo” ci dispone sempre di più verso
gli altri,inteso come nostro “prossimo” e,allora viva i bersaglieri,viva l’Esercito,viva
l’Italia. Hanno preso parte al 59°raduno Nazionale a Torino “le Fiamme Cremisi”
con i seguenti soci: Casini G., Campopiano G., Alessi A., Antonini F.,Baranzelli C.,
Bonato S., Bonollo A., Bononi L., Canil P., Carpi G., Ciuti U., Ferrato L.,Morleo E.,
Restelli F., Sacchezin L., Saibene P., Sanasi G., Speziali F., Veronese L. ed hanno
percorso in bici in 8 tappe 751 Km.
vivi Bersaglieri
Bersagliere Luigi Casini
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sportcremisi
fiamme cr emisi
casa famiglia sant’anna
le
alla
Non a caso l’incontro tra l’Associazione Sportiva “Fiamme Cremisi” e la realtà costituita dalla “Casa Famiglia Sant’Anna” di San Vito al Tagliamento avviene in un periodo
di crescita e impegno del sodalizio sportivo nel campo dell’abbattimento delle barriere di qualunque natura: fisica, psichica ed esistenziale. Sottintendendo in questa
categoria coloro che, anche economicamente o per vicissitudini della vita, non potrebbero godere di pari opportunità”. È l’operazione che il Presidente Pio Langella ha
denominato “archi senza frontiere” quella che proposta il due giugno alla comunità della Casa Famiglia. L’obiettivo è agevolare l’approccio ad una disciplina apparentemente
sofisticata e tecnica, ma che può essere praticata anche da coloro che per aver subito un incidente sul lavoro o autostradali vivono la loro seconda vita in carrozzina.
Le Fiamme Cremisi oltre ad offrire questa opportunità hanno
tradotto in pratica questa vocazione ottenendo risultati
tangibili in questa categoria a livello nazionale sia nella
FITARCO, con il 4° assoluto nell’arco olimpico, che con
due titoli italiani nella FIARC nel primo campionato indoor
3D tenutosi quest’anno a Vicenza. Intanto si è consolidato
l’accordo tra le “Fiamme” e gli “arcieri del Tagliamento”del
Presidente Anna Maria Odorico. Primo test il 1° Campionato
Italiano Fiarc 3D per disabili che si è tenuto il 26 giugno
presso il Campus “Gallo Cedrone in quel di Rosa di San Vito
al Tagliamento. Sarà l’occasione per ricambiare l’ospitalità
offerta dalla Casa Famiglia che, ricordiamo , è una realtà
rivolta prevalentemente ai minori che si trovano in quella
fascia di età molto delicata che va dai 12 ai 17 anni con
l’obiettivo primario di ristabilire innanzitutto le condizioni
minime di serenità ed equilibrio dei minori che hanno vissuto
episodi di maltrattamento familiare. Le sinergie messe in
campo costituiscono una ricchezza che crea un valore
aggiunto per il personale della Casa e per tutti gli ospiti in
Le Fiamme Cremisi sul podio del primo Campionato Italiano paraolimpico categoria 3D Fiarc ideato nel quadro
dell’operazione “Archi Senza Frontiere”.
qualunque fase della vita.
recensionicremisi
“Globalizzati
ma(lanon
troppo”
Geopolitica di tutti i giorni)
È uscito l’ultimo libro di Giovanni
Marizza, Generale, giornalista,
scrittore e collaboratore di “Vivi i
Bersaglieri”. Il titolo dell’opera rende
l’idea della realtà che ci circonda
in costante, rapida mutazione. Oggi
il palcoscenico su cui si muovono
gli attori che determinano il corso
degli eventi si è allargato sempre di
più sino a raggiungere dimensioni
planetarie. Con Globalizzati ma non
troppo Giovanni Marizza ci offre il
suo personalissimo punto di osservazione, con realismo e ironia, sugli
attori che, con le loro azioni o con le
loro indolenze, influenzano i delicati
equilibri socio-politici tra nazioni e
schieramenti, contrapposti o meno.
All’interno di un corpus organizzato,
vengono qui riproposti e rielaborati
diversi articoli (principalmente apparsi
sul giornale online L’Occidentale) e
interventi dell’autore in vari convegni in Italia e all’estero, incentrati
prevalentemente sui temi della
geopolitica e della gestione delle crisi. È quindi possibile ritrovare
in queste pagine una lettura degli accadimenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni, in modo da delinearne un quadro organico:
dagli interventi in Iraq e Afganistan alla politica americana, dalle
rivoluzioni nei paesi nordafricani ai
rapporti tra NATO e Russia, dalle
guerre del passato agli impegni
futuri. Un’opera che si rivolge quindi
a un pubblico il più ampio possibile
affinché con la conoscenza si possa
efficacemente combattere quella
che, nella prefazione, Fabrizio W.
Luciolli definisce “globalizzazione
dell’insicurezza”.
Laureato in Scienze Strategiche e in
Scienze Internazionali e Diplomatiche, Giovanni Marizza è esperto in
gestione delle crisi e ha una vasta
esperienza di operazioni di stabilizzazione e ricostruzione in Africa, nei
Balcani e in Medio Oriente. In Iraq
è stato vice comandante del corpo
d’armata multinazionale, costituito
da truppe di ventisette paesi. Fra
i vari riconoscimenti attribuitigli,
spiccano la Legion d’Onore francese,
la Legione di Merito statunitense, il
Premio Internazionale Bonifacio VIII
e il Premio Internazionale Giovanni
Paolo II. È stato presidente di un gruppo di pianificazione della
NATO e insegna Geopolitica e Gestione delle crisi presso l’Università
di Roma “La Sapienza” (edizioni www.gruppoalbatrosilfilo.it, 463
pagine, 17,90 €).
TRIESTE. Il Bersagliere
Cav. Salvatore Porro,
già C. Mag. del grande
Reggimento 8° è orgoglioso
di presentare ai colleghi
(camerati) d’Italia i due
nipoti ALESSANDRO
& SAMUELE, nati il 25
maggio 2011, che hanno
tanta voglia di emulare
il nonno bersagliere.
Congratulazione dalla
Redazione ai genitori
Ilaria e Salvio.
Conferimento dell'Onoreficenza OMRI al Bersagliere
Giuseppe Pinelli, nella foto con il Sindaco Moratti.
vivi Bersaglieri
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lutticremisi
lutticremisi
ci hanno lasciato
Zanon Odillo
Classe 1928
Nato a Portogruaro, deceduto
il 30/09/2011 a Udine Ha
risposto alla chiamata della
sua classe nel ’49 tra le fila
dell’8° rgt. Tra le sue esperienze di vita intensa due anni
da nelle miniere teutoniche.
Dal 1981 socio della Sezione
di Udine dove si e messo
in gioco attivamente e con
entusiasmo sempre sostenuto
dalla consorte Norina.
Emilio Zanmarchi
Classe 1918
Nato a Muscoli. A 23 anni sul fronte Russo nel pl esploratori del 3° rgt. Ebbe
l’onore di seppellire il mitico Col. Caretto. Dopo l’armistizio di venne Comandante della Milizia. Si sposò con Zita e intraprese, in quel periodo difficile,
l’attività di falegname che gli consentì di vivere una vita dignitosa.
Bersagliere Cap. Magg. FAVARO GIUSEPPE
Classe 1924, socio della Sezione
Bersaglieri di Gorizia. Cittadino, marito e Bersagliere esemplare, ha partecipato
attivamente fin dal congedo alla vita della sua Sezione pur essendosi arruolato
nel Corpo della Polizia di Stato.
Bersagliere CODROMAZ REMO
Classe 1922
Bersagliere nel 4° Reggimento con il quale ha combattuto in Grecia. Dopo lo
scioglimento del suo Reggimento a Torino in seguito agli eventi dell'8 settembre
1943 ha aderito ad un reparto partigiano. Dopo la guerra è passato nel Corpo dei
Carabinieri. È stato un Cittadino, un Padre e un Bersagliere esemplare, stimato da
tutti coloro che lo hanno conosciuto. Ha sempre partecipato attivamente alla vita
e alle manifestazioni della Sezione Bersaglieri di San Lorenzo Isontino (Gorizia).
Cesare Gargani
Presidente della Fanfara in Congedo di Pordenone
Presidente e anima della Fanfara in congedo di Pordenone ci ha lasciato. Il
Flic Floc le ultime note che lo hanno accompagnato tra due ali di bersaglieri
commossi in quel di Rorai Grande di Pordenone. Cesare non ha mai tradito il
suo gergo, franco e irruente, da toscanaccio purosangue. Nasce infatti a Livorno
nel 1925. Frequentatore del 1° corso allievi ufficiali di complemento Cesare
fu assegnato al “Grande Ottavo” di Pordenone. Da quel momento Pordenone
diviene la sua seconda Patria. Sposato e padre di due docenti del Liceo Maiorana:
Maria Grazia e Maurizio. Già nel 1959 Presidente della Sezione di Pordenone.
Ha posto le basi per la sua crescita, coadiuvato dal Maresciallo Jacono e Piero
Pegolo, che per anni fu la “voce della fanfara.
dottor Manlio
Garofalo
Presidente onorario
dell’A.N.B. del Friuli
Venezia Giulia
Aveva 75 anni. È stato
colto da un improvviso
malore nella sua abitazione di Cervignano
del Friuli. Trasportato
all’Ospedale di Palmanova, per le gravi condizioni è stato trasferito
all’Ospedale di Udine
dove è deceduto. I funerali si sono svolti lunedì
23 maggio nel Duomo
di Cervignano. Hanno
presenziato bersaglieri e labari dell’A.N.B. del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e
di altre regioni. Nel corso del rito, il cav. uff. Giorgio Borean ha letto la preghiera
del Bersagliere ed è stato quindi suonato il Silenzio. Hanno ricordato con parole
commosse Mario Garofalo un nipote, il Parroco e l’ex Presidente della Giunta
Regionale del Friuli Venezia Giulia ed ex Sindaco di Cervignano Renzo Travanut.
L’anno scorso aveva festeggiato mezzo secolo di matrimonio con Maria Bover.
Ora, quando nulla lo lasciava presagire, l’improvvisa scomparsa. Oltre che per
l’intensa e benemerita attività bersaglieresca, Garofalo era conosciuto per il suo
fecondo impegno politico che lo aveva portato ad essere in oltre 30 anni, fino al
1993, consigliere ed assessore D.C. nel Comune di Cervignano. In passato era
stato dirigente degli Uffici Finanziari locali e per anni aveva collaborato come
esperto e stimato tributarista con studi notarili e legali della città. Ai funerali,
oltre a familiari e parenti, con la moglie, i figli Basilio ed Elena, i nipoti, i fratelli,
hanno presenziato l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vittorio
Santini e l’ex Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Giancarlo Ottogalli,
il Presidente Nazionale dell’Associazione Bersaglieri Generale Benito Pochesci e
numerosi altri militari non più in servizio, fra i quali i Generali Malorgio, Orzan,
Purpura e Tufano. Il Duomo era gremito da tante e tante Fiamme Cremisi, attorno
al Medagliere Regionale dell’A.N.B. inviato dal Presidente del Friuli Venezia Giulia
Generale Pio Langella, impossibilitato ad intervenire. Manlio Garofalo è stato
infine accompagnato nel suo ultimo viaggio con la preghiera della Madonna del
Cammino che, nel 1997 a Trieste, era stata proclamata, proprio su iniziativa
dello scomparso, Patrona dei Bersaglieri della Regione.
Mario Garano
vivi Bersaglieri
Maggiore dei Bersaglieri Pietro Pizzinato
Classe 1913
Ultimo eroe di El Alamein ancora vivente. È mancato ai suoi familiari, il fratello
Guido e i nipoti tutti, ma anche ai Soci Bersaglieri della Sezione “MM. OO.
Fratelli e Carli” di Pordenone, presso la cui Sezione è stato iscritto da quando
era rientrato dalla guerra. Sposato con Anna Cimolai ma ormai vedovo da più
di dieci anni. Aveva conosciuto la Consortedurante la prigionia in Marocco.
Terminata la guerra e rientrato in Patria, ha svolto la professione di Professore.
Preside per molti anni a Caneva. È stato molto amato dai suoi allievi che ai
funerali, tenutisi a Sacile, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza.
Gen. di Brigata
EUGENIO ORSINI
19 settembre 1915 - 20
aprile 2009
8° RGT Bersaglieri,
reduce da El Alamein.
Decorato di 3 Medaglie
di Bronzo al V.M.
2 croci di Guerra al V.M.,
1 Croce al Merito,
1 Croce di Guerra tedesca di 2a classe
CINTO,
PRESENTE!
Si è spento improvvisamente a 91 anni il 10
maggio il bersagliere
Giacinto comm. De Anna.
“Cinto” per tutti coloro
che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e condividere con lui la passione
civile per i valori più genuini dell’amor di Patria. Carattere saldo di limpida
onestà intellettuale. Ha sempre affrontato gli eventi animato da sano spirito
di sacrificio forte di quello spirito di Corpo di cui è stato un interprete valoriale
sul piano dell’esempio, con punte di eroismo che hanno lasciato il segno
anche nel suo fisico: era uno dei reduci della battaglia di ElAlamein, dove
era saltato a bordo del suo mezzo su una mina. Aveva combattuto anche
sul monte Bianco portando una sindrome di congelamento. Segni dei quali
non si è mai fatto vanto. Amava raccontare gli episodi con trasporto facendoli rivivere con lucida giovanile memoria. Ha vissuto con la naturalezza dei
grandi, non facendo pesare alla sua famiglia la memoria delle albe vissute nei
deserti o tra le cime innevate, lavorando sodo per far studiare i suoi tre figli.
Figli che possiamo dire, senza tema di smentita, sono stati caratterialmente
specchio della sua personalità. Padre dell’Assessore Regionale Elio e dell’ex
parlamentare Mario. A strapparlo dall’affetto dei suoi, della Signora Ada Perin
(uniti da 67 anni) un incidente a cavallo di un mezzo agricolo che era solito
“domare” per accudire il giardino della casa padronale. Un destino beffardo
per un soldato che si era districato tra i campi minati di ElAlamein a bordo
di mezzi ben più complessi. Un appuntamento con il destino che ha voluto
riprendersi una rivincita sulle umane vicende, ma certamente non è riuscito
a portar via dai nostri cuori Cinto, il suo essere vivo e presente nelle memorie
delle piume più care di coloro che lo hanno apprezzato come uomo, marito,
padre. Bersagliere Cinto! Presente!
vivi Bersaglieri
31
90° anniversario del milite ignoto
il viaggio dell’eroe
da aquileia a roma
Rievocazione storica - mostra itinerante
29 ottobre - 6 novembre 2011
Aquileia, Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna,
Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto, Roma.