febbraio - Stampa Reggiana

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febbraio - Stampa Reggiana
STAMPA REGGIANA
periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XIV numero 2 > FEBBRAIO-MARZO 2016 € 2,00
Autotrasporti:
Bini “Si crei
una white list”
Il restyling
del Palasport
Il cuore dolce del centro storico
Vi racconto
l’alfabeto
dei sapori
Il pasticcere Stefano De Pietri svela
le sue passioni e anticipa le proposte
del suo nuovo locale
La pensione
di reversibilità tra
dubbi e riforme
RUBRICHE
SERVIZI - ATTUALITA’
p. 8-13 - NEWS DALL’ESAGONO e non solo
p. 14-17 – Enrico Bini “Si crei una white list” di Isabella Trovato
p. 18 e 19 – A caccia di un impiego di Isabella Trovato
p. 20 e 21 – Palasport. Operazione al via di Giulia Misti
REGGIO CITTA’: PERSONAGGI, EVENTI, COSTUME
p. 22-25 – Il nuovo cuore dolce del centro storico
di Isabella Trovato
p. 31 – ANMIC. Da 60 anni dalla parte dei disabili
p. 35 – Sviluppo personale o auto-aiuto di Riccardo Caselli
ECONOMIA
p. 27 – Camera di Commercio. Al via bandi
per 3,5 milioni di Euro
PREVIDENZA E TRIBUTI
p. 28 e 29 – La pensione di reversibilità a cura di Adelmo
Mattioli, Marco Pellati, Marco Dalia, Gianna Grassi
p. 29 – Le novità del settore immobiliare
di Annamaria Terenziani
ANTICHE CRONACHE DI REGGIO
p. 33 – L’eretico reggiano di Michela Rivetti
TERRITORIO
p. 36 e 37 – Le compagnie reggiane trionfano al Ruggeri
di Enrico Pirondini
p. 38 e 39 – Carniana di Villaminozzo di Danilo Morini
p. 40 e 41 – Nello Salsapariglia. Una vita di successi
e collezioni di Romano Pezzi
ARTE E CULTURA
p. 42 – Al di sopra di ogni sospetto di Emanuele Filini
p. 43 – Dalle vette dell’Himalaya alla Bassa reggiana di
Enrico Pirondini
p. 45 – Il dadaismo compie 100 anni
p. 46 – Da vedere in città:
Dialogo di segni
p. 47 - Da vedere in città:
Tra osservazione e immaginazione
p. 48 e 49 - Da vedere in Regione. Eventi e mostre
SCIENZA
p. 50 e 51 – Ora possiamo “sentire” l’universo
di Ivan Spelti
SPORT
p. 56 – GRISSIN BON: che ti sta succedendo?
di Lorenzo Marcacci
SALUTE, PASSIONI, BENESSERE
p. 52-55 – SALUTE E PREVENZIONE Vaccino sì,
vaccino no a cura della dott.ssa Elena Ferrari
p. 57 – MUSICA Sanremo 2016 I Reggiani confermano
gli Stadio di Luigi Cocconcelli
p. – 58 e 59 – Il Comitato scientifico
del Cai reggiano a cura del Cai
p. 60 - VERDE E DINTORNI Il Labirinto della Masone
di Giuseppe Baldi
p. 61 - IL RACCONTO DEL MESE
[email protected]. Undicesima puntata
di Franco Zanichelli
p. 62 e 63 – RECENSIONI e NOVITA’
“Sette lezioni di Astronomia”
recensione di Marcello Mazzoni
p. 63 – RECENSIONI e NOVITA’ “Lettere a papà”
p. 64-67 – AGENDA Appuntamenti dedicati ai più piccoli
p. 68-79 – AGENDA Appuntamenti in città,
a Teatro e nelle Galleria d’Arte
p. 80-82 – EVENTI IN CTTA’
SOMMARIO
p. 5 – PRIMO PIANO La tempesta perfetta di Dario Caselli
p. 7 – SOTTOSOPRA Ezio Bosso da Gualtieri, lezione da brividi a Sanremo di Enrico Pirondini
STAMPA REGGIANA
Direttore responsabile: GIOVANNI MAZZONI
Proprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia
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Pubblicità: Rete 7 e Editoriale Tricolore Tel. 0522.557893 - fax 0522.557825
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primo piano n
La tempesta perfetta
di Dario
Caselli
A
lungo attesa, annunciata da
numerosi segni premonitori, la tempesta finanziaria
perfetta è arrivata.
Violenta come un uragano, ha fatto
precipitare le borse in pochi giorni,
mentre gli analisti continuavano a dire
che di correzione tecnica si trattava,
ma ormai il futuro sta nascendo da un
caos e il caos non si può leggere con gli
occhiali del passato. Siamo di fronte ad
una tempesta che ha gli effetti di tutte
le altre: lascia coloro che si sono arricchiti col lungo rialzo, più poveri ma più
ricchi di prima, mentre chi non ha potuto prendere l’ascensore, rimane solo
più povero. E’ probabile che queste
tempeste rallentino l’economia globale,
rendendo tutto il mondo più povero.
Se gli esiti sono simili, le ragioni
sono diverse. In questi anni il mondo
ha continuato il suo cambiamento, l’occupazione è aumentata ovunque, ma
non nella vecchia Europa, la ricchezza
ha continuato a trasferirsi dal vecchio
mondo, agli emergenti e dal ceto medio
ai super ricchi, ma la stampa di denaro
delle banche centrali non ha prodotto la
ripresa sperata, non ha prodotto l’aumento dei consumi, né l’inflazione desiderata. Entrambi aumentano infatti se
aumenti i salari, ma la globalizzazione
provvede a tenerli bassi, per favorire il
ritorno finanziario immediato. In Europa i paesi euro, non potendo agire sulla svalutazione competitiva, hanno un
solo modo per rendere attrattivi i loro
prodotti: agire sul contenimento dei
salari o sull’aumento della tecnologia,
che taglia occupazione, come si vede
bene ad esempio nel mondo bancario.
Abbiamo poi il problema della mutazione dell’economia cinese, che
da manifatturiera sta evolvendo
verso il terziario, le nuove tecnologie, internet, ecc…Ciò determina
un rallentamento maggiore di quello
statisticamente rilevato, ma prepara
il Dragone alla sfida del futuro con gli
Usa. La guerra delle valute per mantenere competitività, legata al crollo delle
materie prime, ha messo in crisi grandi
paesi come il Brasile, la Russia, il Sudafrica.Il crollo del petrolio, che da riserva finita, sta diventando abbondante,
ha mandato in crisi anche i paesi arabi,
africani e sudamericani: l’Arabia Saudita ha emesso un prestito da 100 miliardi, il Venezuela è sull’orlo del crack e la
Nigeria non sta bene.
A rianimare il prezzo dell’oro nero
non sono bastate neppure le guerre nell’area petrolifera per eccellenza, ben tre in Iraq, Siria, Yemen. A ciò dovremo aggiungere la
distruzione di posti di lavoro, perlopiù
dequalificati, che porteranno le nuove
tecnologie e l’economia internet, per
paradosso in futuro sarà più facile accedere ad Harvard che alla Mc Donald.
In questo quadro, l’Europa in generale
e quella del sud in particolare, è destinata a perdere posizioni, perché è più
vecchia, meno qualificata e più legata
alla manifattura, dove la componen-
te salariale è sempre più importante,
senza poter usare appunto la svalutazione, l’euro è forte perché i tedeschi
temono l’inflazione, quando il rischio
è il suo opposto. Per l’Italia, al netto
dell’ottimismo renziano, doveroso ma
pure incosciente, il futuro non è buono: continuiamo a vendere le nostre
industrie maggiori, metà paese corre e
metà frena, lo Stato fa pena, l’evasione
è altissima, il lavoro nero pure, il che
rende la tassazione eccessiva, mancano la sicurezza, la certezza del diritto,
un’ istruzione universitaria meno baronale e accademica.
Inoltre abbiamo un debito stratosferico, in una parola non abbiamo
fatto i compiti a casa, che non sono
solo le riforme costituzionali, ma tutto
ciò che rende attrattivo e competitivo
il Paese. Esportiamo lavoratori qualificati, dai manager ai camerieri e importiamo disperati che alimentano l’economia illegale, non solo al Sud, che ci
consente di gareggiare con il Pakistan,
non con le economie del nord Europa.
Alla fine di questa crisi, che non sarà
breve, troveremo il mondo e le sue
classifiche cambiate e noi non saremo
neppure in zona Uefa. Un consiglio a
chi vuole e può: investire sulle lingue
e sull’istruzione sia scientifica che professionale, in tutto il mondo servono
buoni ingegneri, programmatori (vecchia dizione), operatori sanitari e cuochi, perché il prossimo spazio di lavoro
sarà appunto il mondo. n
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6
sottosopra n
Ezio Bosso da Gualtieri,
lezione da brividi a Sanremo
Il pianista di fama mondiale è cittadino onorario
del comune reggiano
di Enrico
Pirondini
A
lzi la mano chi, prima
del Festival di Sanremo e degli Stadio
(vincitori), conosceva
Ezio Bosso, pianista di fama
mondiale, torinese di nascita,
cittadino onorario di Gualtieri
dal 2012. Un artista costretto
in carrozzina da una malattia
neurodegenerativa che avanza
e non perdona. E lui lo sa benissimo.
Ezio Bosso, classe 1971, suona
e incanta da quando aveva 16
anni ma il suo talento è sempre rimasto circoscritto ad una
ristretta nicchia di esperti e
addetti ai lavori. Prima di salire sul palco dell’Ariston aveva
suonato in mezzo mondo, anche alla Carnegie Hall di New
York. Ovunque ha stregato con
la sua musica raffinata, struggente, colta,
semplice. Ma in Italia non lo conoscevano in molti. I ragazzi di Gualtieri invece lo
conoscevano benissimo. Per questo, anni
fa, lo hanno voluto accanto a loro nella
“resurrezione” del Teatro sociale di Palazzo Bentivoglio; un gioiello imperdibile, una
gemma reggiana. Applausi.
A Bosso sono bastati 13 minuti per
emozionare, con la sua musica e la
sua energia, la platea di Sanremo.
Quando è salito sul palco - avvicinandosi
in carrozzina alla tastiera – c’erano 11 milioni di telespettatori collegati. In meno di
un quarto d’ora se ne sono aggregati altri
due milioni. Bosso ha suonato “Following
a bird” (“Seguendo un uccello”). Un brano
registrato nella Bassa reggiana, a Palazzo Bentivoglio, lo scorso settembre. Un
grappolo di note limpide come i nostri cieli
d’agosto. Ezio ha suonato a due mani, si
è piegato sul pianoforte, ha “bucato” il video con quel suo sorriso che fa dimentica-
Ezio Bosso
re il mondo terreno. Ha sbarrato gli occhi
comunicando gioia di vivere; ci ha condotti nell’incantesimo là dove la fantasia e i
sogni esercitano un dominio incontrastato. Ha strappato lacrime agli orchestrali
ed in quelle lacrime – di meraviglia, non di
compassione – ci siamo riconosciuti tutti.
Bosso non ha colpito solo con le note.
Ha colpito anche con la parola, con
il corpo. O quel che resta di loro. Ci ha
anche indicato una strada proiettandola
oltre il suo corpo straziato. Ha detto: “La
musica siamo noi, è una fortuna che condividiamo. E’ come la vita, si può fare solo
insieme”.
Renzo Bergamini, sindaco di Gualtieri, ed
il suo vice Marcello Stecco – gonfi di legittimo orgoglio come sacche di cornamusa
– hanno diffuso il giorno dopo un comunicato di appena 19 righe. Altri avrebbero
“sbrodolato” senza ritegno, salendo sul
carro del vincitore (mediatico). Loro no.
Bravi. Si sono limitati a ricordare le parole di Bosso che, in tempi non sospetti,
aveva scritto: “Al Comune di Gualtieri/un
posto che viene ovunque vada/un posto
dove ovunque vada tornerei/. Alla sensazione di casa, così rara che tutta la popolazione mi regala ogni volta”.
Ezio Bosso è diventato una superstar in
tredici minuti. E quando ha detto, “la musica è una fortuna e, come diceva Abbado, è la vera terapia” Carlo Conti lo ha
abbracciato per tutti noi. I social sono
impazziti. Prima di congedarlo, il presentatore gli ha detto: “Non solo hai suonato
a Sanremo, ma hai anche ottenuto una
standing ovation, come professionista e
come uomo”. Ora sarà il tempo a dirci
quanto, in questa bella pagina, abbia contato il lato emotivo e quanto abbia pesato
il valore dell’artista. Sappiamo però quanto ci abbia insegnato l’uomo. E che lezione ci abbia riservato la sua sensibilità,
così preziosa in tempi aridi come questi.
Lasciando l’Ariston, Bosso ha detto: “Gli
uomini danno per scontate le cose belle,
io le ho conquistate”. Chapeau! Ezio, ti
aspettiamo a Gualtieri.n
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
CNA
Imprese reggiane
Calano le cessazioni
Positivo e pari a +226 imprese il saldo fra
iscrizioni e cessazioni. Per il secondo anno
consecutivo si chiude con il segno più – e in
crescita rispetto al 2014 - il saldo fra le nuove
aperture e le chiusure delle aziende reggiane
al Registro Imprese della Camera di Commercio che al 31 dicembre scorso contava
55.911 imprese.
A fronte di 3.729 nuove aperture, infatti, sono
state 3.503 quelle cancellate “non d’ufficio”, ovvero imprese che hanno espresso la volontà
di non proseguire l’attività, con un saldo positivo di 226 aziende ed un tasso di crescita
del +0,4%.
Si è raggiunto nell’anno un saldo positivo, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi camerale, grazie alle oltre 1.600 nuove aperture registrate nei sei mesi centrali del 2015, periodo nel quale
in provincia di Reggio Emilia hanno chiuso i battenti poco più di 1.200 imprese.
Le attività che sono risultate in crescita appartengono tutte al terziario, settore che comprende quasi la metà delle imprese insediate sul territorio reggiano nell’anno passato e
che in dodici mesi ha visto un aumento di 221 aziende passando da 27.300 a 27.521 unità
(+0,8%).
Convegno al Centro Malaguzzi
Costruiamo il futuro
L’evento organizzato da Legacoop il 26 febbraio vedrà la partecipazione
del ministro Graziano Del Rio
E’ pensato come un’occasione
di riflessioni e confronti il convegno di portata nazionale organizzato da Legacoop Emilia
Ovest per venerdì 26 febbraio al
Centro Internazionale Malaguzzi
a Reggio Emilia. Il titolo “Costruiamo il futuro – Innovazione e
sostenibilità: nuovi percorsi per
il settore edile” suggerisce l’obiettivo dell’iniziativa che tocca un tema di grande attualità.
Dopo i saluti istituzionali di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Università di Modena e Reggio Emilia, e del presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti,
verrà proposta una serie di approfondimenti: un focus specifico e dettagliato sull’andamento cooperativo in questo ambito negli ultimi dieci anni, sviluppato attraverso un’indagine condotta da Nomisma; la contestualizzazione della situazione economica e creditizia del settore costruzioni/edilizia, a cura di Bankitalia; un’analisi peculiare sull’evoluzione
delle professionalità e delle competenze nel settore, a cura di Cresme. A questi interventi,
seguirà la riflessione del presidente Legacoop Emilia Ovest, Andrea Volta.
Nel pomeriggio, i temi e i nodi sviluppati nelle relazioni della mattina, saranno ulteriormente arricchiti da due dibattiti, introdotti e moderati dal prof. Aldo Norsa dell’Università di
Venezia: il primo di carattere istituzionale in cui interverranno importanti stakeholder del
mercato pubblico/grandi opere; il secondo, invece, incentrato sugli obiettivi da perseguire
per “costruire” il futuro. Le strade maestre da percorrere si chiamano: innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità.
A chiudere l’iniziativa, sarà l’intervento di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti.
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Cresce l’occupazione delle PMI
nel 2015
Le micro e le piccole imprese reagiscono in
tempi rapidi alle variazioni della congiuntura e
stanno contribuendo alla ripresa dell’occupazione. Nel 2015 i posti di lavoro sono cresciuti
del 2,5% rispetto al 2014. La crescita relativa più
significativa è arrivata dalle assunzioni a tempo
indeterminato: in dodici mesi sono cresciute del
26,6%. In aumento anche le assunzioni a tempo
determinato (+8,3%). In calo l’apprendistato
(-10,8%) e i contratti flessibili (-26,7%). L’82,2%
degli occupati nelle pmi è titolare di un contratto
a tempo determinato.
Lo rileva l’Osservatorio Mercato del Lavoro CNA,
curato dal Centro Studi, che analizza mensilmente
l’andamento dell’occupazione in un campione di
20.500 pmi con 125mila dipendenti. “Se oltre il
90% del tessuto imprenditoriale italiano è formato
da artigiani, micro, piccole e medie imprese, sostiene Nunzio Dallari, presidente provinciale
CNA - appare evidente che la ripresa deve per
forza di cosa passare da lì. Sebbene siamo di
fronte solo a timidi segnali di ripresa, questi dati
dimostrano come gli strumenti che il governo ha
messo in campo – Jobs Act e decontribuzione
- sono risultati efficaci nelle imprese più piccole
che da sempre favoriscono la stabilità e la qualità
dei rapporti di lavoro”.
Ma nel 2016 c’è il rischio di una inversione di
tendenza. Da gennaio la decontribuzione sulle
assunzioni a tempo indeterminato ha subito un
forte taglio: esonero ridotto dal 100% al 40%,
limite massimo condotto da 8.060 a 3.250 euro.
“Quello di cui le nostre imprese e i nostri giovani
hanno bisogno è maggiore stabilità e voglia di
investire nel futuro. Per questo motivo CNA, tra
le altre azioni, sta operando insieme ad Artigiancassa per costruire progetti e modelli di intervento
che, sempre di più, sappiano interfacciare le
esigenze, e le diverse peculiarità, delle micro e
delle piccole imprese”
NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Reggio Children
L’assemblea dei soci ha eletto il nuovo
Consiglio d’amministrazione
Eccellenze reggiane
Incontro tra produttori
e consumatori del Parmigiano
Un originale momento di incontro e conoscenza diretta tra
chi produce il Parmigiano Reggiano e chi
ne fa uso in cucina:
sarà questo la Parmigiano Reggiano
Identity, organizzata
dal Consorzio di tutela; un’iniziativa, alla prima edizione, che si terrà il 22 febbraio
prossimo, dalle 10,30 alle 18.00, presso il Labirinto della Masone, di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Parma). Un evento concepito per permettere ai professionisti della ristorazione (cuochi,
ristoratori, pizzaioli, enotecari) e della distribuzione di qualità (gastronomie, delicatessen, gourmandises) di incontrare i produttori, conoscere le diverse realtà dei caseifici, per scegliere in modo
più consapevole il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie
esigenze e a quelle del proprio locale e di ogni specifica attività.
La giornata metterà in contatto circa 25 produttori – rappresentativi dei vari territori della zona di origine e delle differenti
declinazioni produttive del Parmigiano Reggiano, delle sue biodiversità, delle diverse razze bovine – con numerosi utilizzatori
qualificati, che potranno così conoscere approfonditamente le
varie tipologie di prodotto; i produttori stessi faranno assaggiare
i propri formaggi di diverse stagionature, si faranno conoscere
da chi professionalmente utilizza il Parmigiano Reggiano, per instaurare rapporti e collaborazioni commerciali dirette.
L’assemblea dei soci di Reggio
Children srl - titolare del brand
Reggio Children - ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione
della società, in cui il Comune di
Reggio Emilia è socio di maggioranza.
Presidente è stata nominata Claudia Giudici (nella foto). Pedagogista, presidente dell’Istituzione Nidi
e Scuola dell’Infanzia e già membro del cda della Reggio Children
srl, Giudici succede a Carla Rinaldi, a cui il sindaco Luca Vecchi,
insieme agli altri soci, ha rivolto “un grazie per la grande competenza, la
dedizione totale e i risultati conseguiti con un ottimo lavoro suo e di tutto
il cda uscente”. Rinaldi continuerà a ricoprire l’incarico di presidente della
Fondazione Reggio Children-Centro internazionale Malaguzzi.
Claudia Giudici presiederà un consiglio di amministrazione composto da
Corrado Colli manager d’impresa e Lorenza Benedetti dirigente del Comune di Reggio Emilia, entrambi confermati nel cda, da Paola Cavazzoni
pedagogista della direzione operativa di Reggio Children e Mauro Bonaretti dirigente dello Stato e già direttore generale del Comune di Reggio
Emilia.
Fra le prime azioni del nuovo cda vi sono la nomina del nuovo direttore di
Reggio Children srl, selezionato tramite una bando ad evidenza pubblica,
e la redazione del Piano strategico industriale per i prossimi tre anni.
L’assemblea dei soci, alla presenza dell’assessore all’Educazione Raffaella
Curioni, ha approvato le proposte del sindaco Luca Vecchi, che nel suo
intervento in assemblea ha indicato alcuni obiettivi strategici, quali supportare la srl con un advisor reboard con personalità internazionali, portatrici
di competenze specifiche in diversi campi; promuovere la tutela, il consolidamento e lo sviluppo del brand Reggio Children in ambito nazionale e
internazionale; sviluppare il progetto Pause Atelier dei Sapori rendendolo
sempre più luogo di produzione culturale legata al cibo, nella dimensione
di un laboratorio dedicato alla nutrizione; avviare un confronto pubblico
sulla centralità e sulle sfide dell’educazione a Reggio Emilia.
Confcommercio Nazionale
Donatella Prampolini Manzini eletta vice presidente
Nominata vicepresidente nazionale di Confcommercio – Imprese per l’Italia dal presidente Carlo
Sangalli nel corso della riunione di Giunta, Donatella Prampolini Manzini (nella foto) porta l’esperienza associativa reggiana ai massimi livelli della principale organizzazione di rappresentanza delle
imprese del commercio, turismo e servizi in Italia, con oltre settecentomila imprese grandi, medie,
piccole e piccolissime associate. «Considero questo nuovo incarico –spiega Donatella Prampolini
Manzini- un successo corale, non solo mio ma anche dell’Associazione che presiedo. In questi
anni ho dedicato tutta me stessa all’associazionismo, mettendoci entusiasmo, impegno e sacrificio. Nonostante questo, so bene che si tratta di un traguardo non scontato e di un’assunzione di
responsabilità che, come sempre, cercherò di onorare col massimo impegno». «La categoria che
rappresentiamo sta soffrendo terribilmente –continua Donatella Prampolini Manzini- non solo per
la grave crisi, ma anche per i mutamenti veloci che la società sta vivendo. Per questo fare rappresentanza oggi è ancora più complicato e richiede a noi dirigenti un impegno costante. Impegno
che da oggi sarà ancora maggiore per onorare questo grandissimo riconoscimento». Presidente
provinciale di Confcommercio Reggio Emilia, Donatella Prampolini Manzini è anche presidente
nazionale FIDA, Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione, e responsabile nazionale Fisco
di Confcommercio – Imprese per l’Italia.
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Strumenti digitali
Presentato il progetto “Genitori connessi”
Scuola
Il nuovo Bando per le Borse di Studio 2015-2016
I termini per la presentazione
delle domande relative alle borse
di studio nelle scuole secondarie di secondo grado per l’anno
scolastico 2015/2016 (aperti lo
scorso 27 gennaio) si chiuderanno il prossimo 4 marzo.
Possono farne richiesta gli studenti delle classi prime e seconde delle scuole superiori statali
e private paritarie, nonché gli
studenti iscritti al secondo anno
presso un ente di formazione professionale accreditato per l’obbligo di
istruzione, che a giugno risulteranno aver completato l’anno scolastico.
Il requisito indispensabile per avere diritto alle borse di studio, oltre ovviamente alla residenza, resta quello economico: l’Isee del nucleo familiare,
riferito all’anno 2014 e determinato con le nuove norme in vigore, non dovrà
superare i 10.632,94 euro. La Provincia ricorda che l’Isee è valido dalla data
di presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) fino al 15 gennaio dell’anno successivo e che pertanto l’attestazione Isee valida è quella
rilasciata dopo il 15 gennaio 2016.
Moduli e informazioni sono reperibili presso le segreterie delle scuole o
degli enti di formazione professionale accreditati per l’obbligo di istruzione
che operano nel sistema regionale IeFp, dove le domande devono essere
presentate entro le ore 13 di venerdì 4 marzo.
Possono anche essere scaricati e consultati dalla pagina web del Servizio
Programmazione scolastica ed educativa della Provincia di Reggio Emilia
all’indirizzo http://scuola.provincia.re.it/
Promuovere la conoscenza dei nuovi strumenti del
web 2.0 per favorire lo
sviluppo di una cittadinanza digitale consapevole,
garantendo a tutti i cittadini nuove opportunità di
partecipazione attraverso
l’innovazione
tecnologica. Sulla base di questi
presupposti, il Comune
di Reggio Emilia compie
un ulteriore passo in avanti nell’attuazione delle politiche dell’innovazione grazie a “Genitori connessi”, il percorso formativo destinato
a genitori, insegnanti e operatori scolastici per responsabilizzarli al
governo degli strumenti digitali presenti a scuola e in casa, al fine di
educare i più giovani al loro utilizzo consapevole.
L’iniziativa, promossa dal Servizio Città intelligente e dal Servizio di
Officina educativa, è stata presentata il 18 febbraio nel corso di un
incontro pubblico al Centro internazionale Loris Malaguzzi.
Per quanto riguarda il mondo scolastico, l’assessora Curioni ha detto
che “questo primo incontro del percorso formativo ‘Genitori connessi’ si inserisce nella strategia di innovazione digitale complessiva della
scuola italiana, iniziata con il Piano nazionale per la scuola digitale
(Pnsd), dell’ottobre 2015. Un Piano importante, che vede una contaminazione continua tra tecnologia e didattica, che parla di accesso,
di ambienti, competenze e contenuti digitali.
In marzo è prevista la realizzazione di un percorso formativo di tre
appuntamenti, rivolto ad un gruppo di circa 100 genitori. Il percorso
di formazione mira nello specifico ad aumentare le consapevolezze
di genitori ed operatori sul tema dei linguaggi e strumenti digitali, anche al fine di governarli per scopi educativi, rispettivamente in casa e
presso i servizi educativi.
Giovani e salute
Promosso il Bando per l’ideazione di un video che promuova stili di vita sani
Come rendere più facili le scelte salutari? Come modificare comportamenti inadeguati? Molti “nemici” della
salute si possono prevenire! L’ Azienda USL di Reggio Emilia, in collaborazione con Comune di Reggio
Emilia e Centro Regionale Luoghi di Prevenzione di Reggio Emilia, promuove la selezione pubblica dal
titolo “Uno stile creativo!” con l’obiettivo di valorizzare il talento e la creatività dei giovani per l’ideazione di
uno spot video utile a promuovere stili di vita sani. Il video, oltre ad aumentare il livello di consapevolezza
rispetto ai fattori di rischio (fumo, alcol, scorretta alimentazione, inattività fisica), dovrebbe promuovere
comportamenti salutari e stimolare un atteggiamento critico rispetto alle pressioni sociali che ostacolano
l’adozione di stili di vita orientati al benessere.
Il bando è rivolto a giovani dai 14 ai 29 anni (singoli o gruppi) residenti o domiciliati nella provincia di Reggio
Emilia.
I video realizzati vanno consegnati entro il 21.03.2016 alle 12.00
In caso di partecipazione di soggetti minorenni è necessaria l’autorizzazione scritta e liberatoria da parte
dei genitori (allegato A1 e allegato C).
Nel caso di partecipazione di gruppi informali va individuato un referente valido anche ai fini della liquidazione del contributo, in caso di vincita.
É obbligatoria la partecipazione degli autori alla serata finale di presentazione e premiazione dei video. La data della serata sarà comunicata ad ogni
partecipante per mail almeno 15 giorni prima.
Lo spot dovrà essere pensato in particolare per un target di riferimento rappresentato da adolescenti e giovani; l’obiettivo sarà quello di informarli e
invogliarli a modificare e/o adottare comportamenti virtuosi nella vita quotidiana.
Ai primi tre video classificati saranno assegnati i seguenti premi: 1° classificato 1.500,00 Euro, 2° classificato 1.000,00 Euro, 3° classificato 500,00 Euro
Per informazioni: dr.ssa Anna Maria Ferrari, tel. 0522.335717, cell 329.2104738, e-mail: [email protected]
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Turismo
Pietra di Bismantova
Avviati i lavori dopo il crollo dello scorso anno
Sono partiti concretamente dopo un
lungo periodo di preparazione, i lavori
per la messa in sicurezza e la prossima riapertura della “zona rossa”, l’area della Pietra di Bismantova rimasta
inaccessible a seguito del distacco di
alcuni grandi blocchi di arenaria dalle
pareti della rupe, avvenuto nel febbraio 2015. L’area è quella del piazzale
antistante l’antico eremo, anch’esso
chiuso da allora, il punto forse più conosciuto e visitato di Bismantova, per
questo la notizia dell’avvio dei lavori,
e della prevista, prossima riapertura
della zona rossa riveste una grande
importanza per il territorio. Lo conferma il Sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini: “Finalmente riusciamo
ad arrivare all’avvio concreto di questo intervento, la cui delicatezza e
la necessità di approfondite verifiche tecniche hanno causato qualche
ritardo”. I lavori sulla parete verranno effettuati per stralci, visto che per
la messa in sicurezza complessiva si prevede un importo di circa un
milione di euro: questo primo stralcio riguarda la zona di crollo sopra
l’Eremo, stralcio per il quale hanno dato un contributo anche il Comitato
impegnato per la cura dell’Eremo (18.000 euro) e il Parco nazionale
(20.000 euro). Si andrà a ridurre il rischio nella zona attraverso disgaggi
di frammenti a rischio caduta, ed il fissaggio di altri, oltre alla pulizia del
piazzale dai detriti che consentirà anche di far continuare i lavori del
Comitato, che da alcuni anni operava per il restauro dell’edificio di culto,
fino al giorno del crollo.
Oscar dell’Ecoturismo
Ha vinto il Parco Nazionale dell’Appennino
E’ stato assegnato
al Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco Emiliano l’Oscar
dell’Ecoturismo da
parte di Legambiente e Federparchi.
Un riconoscimento
assegnato al Parco
Nazionale in virtù del
grande lavoro svolto in questi anni di
qualificazione dell’offerta turistica appenninica e integrazione
con quella dei territori limitrofi e di conservazione del patrimonio identitario e culturale delle comunità; un impegno culminato
con il riconoscimento a Riserva MaB Unesco. La consegna del
premio è avvenuta all’interno dell’evento “Turismo: L’Italia si fa
Verde” lo scorso 12 febbraio 2016 alla BIT di Milano.
Dalla Regione ulteriori risorse per l’Appennino
Un impegno a valorizzare
il distretto turistico dell’Appennino dell’Emilia-Romagna e risorse aggiuntive per
sostenere le stazioni invernali e il sistema sciistico. E’
quanto emerso nel corso di
un incontro in Regione tra il
presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini,
l’assessore regionale a Turismo e commercio Andrea
Corsini e i rappresentanti di Federfuni Emilia-Romagna (l’associazione
italiana delle aziende e degli enti proprietari ed esercenti il trasporto a
fune in concessione).
Al centro della riunione il punto sulla stagione invernale e sui problemi
che, in un quadro complessivamente positivo, stanno interessando il distretto a causa soprattutto delle condizioni climatiche di questo inverno,
caratterizzato dalla mancanza di neve e da temperature alte che hanno
finora impedito l’innevamento artificiale delle piste da sci.
La Giunta si è impegnata a valorizzare ancor di più il distretto dell’Appennino, nell’ambito della nuova legge regionale sul turismo, e a stanziare ulteriori risorse. In particolare, la prossima manovra di assestamento prevederà un contributo straordinario aggiuntivo rispetto agli
oltre 1,9 milioni già stanziati dalla Regione nel bilancio 2016 per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico dell’Emilia-Romagna (legge 17/02). La Regione verificherà con il Governo le condizioni
per attuare anche misure nazionali di rifinanziamento della legge 166
del 2002 che prevede risorse per gli impianti di risalita nelle Regioni a
statuto ordinario.
Reggio Emilia città senza barriere
60.000 € per il progetto di pavimentazione tattile
Un finanziamento di 60mila euro è
stato assegnato al Comune di Reggio
Emilia dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione
della ‘Pavimentazione tattile’ dalla
stazione centrale di piazzale Marconi
alla Via Emilia.
Il progetto di percorso pedonale tattile - fra quelli elaborati dai tavoli di
lavoro di ‘Reggio Emilia città senza
barriere’ per la rimozione degli ostacoli e l’accessibilità agli spazi pubblici di persone con disabilità, con una stretta collaborazione tra tecnici del
Comune, Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) e Centro regionale di
informazione sul benessere ambientale (Criba) - era stato presentato dal
Comune, che aveva partecipato a un Bando specifico per il finanziamento di
progetti su attraversamenti semaforizzati e percorsi adeguati alle esigenze
dei non vedenti.
Quello reggiano è tra i progetti che hanno ottenuto il finanziamento più consistente: è al secondo posto per valore. L’importo erogato a Reggio Emilia
coprirà il 60% dell’opera, che ha un valore complessivo di 100mila euro: il
restante 40% sarà a carico del Comune.
11
NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Salute e prevenzione
Al via il progetto
“Sono amico di A.M.I.C.I.”
I pazienti affetti da malattie
croniche intestinali e i medici incontrano i ragazzi delle
scuole superiori per informare e sensibilizzare.
In Italia le malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici)
come la colite ulcerosa e la
malattia di Crohn colpiscono
oltre 200mila persone. I pazienti sono donne e uomini e,
sempre più spesso, la fascia
di età interessata è quella al di sotto dei 35 anni.
“Sono amico di A.M.I.C.I.” è il progetto di divulgazione che nasce per diffondere tra i giovani conoscenze di base su sintomi, percorsi e cure e
accrescere la consapevolezza che queste malattie non devono rappresentare, per chi se ne scopra affetto, motivo di isolamento o disagio.
Promosso a livello nazionale da Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali - A.M.I.C.I. Onlus, il progetto avrà il suo primo banco di
prova a Reggio Emilia grazie alla sede reggiana della associazione e alla
collaborazione con la Azienda ospedaliera IRCCS Santa Maria Nuova.
Il programma di incontri con gli istituti di istruzione secondaria, patrocinato
dal Comune di Reggio Emilia, ha avuto il suo esordio sabato 13 febbraio
con alcune classi dell’Istituto Zanelli.
Insieme ai volontari di AMICI erano presenti la dott.ssa Marina Beltrami del
Centro Malattie Infiammatorie del Santa Maria Nuova e Renè Felton, sportiva e testimonial della associazione in quanto affetta da malattia di Crohn,
nonché madre di Andrew Howe, vice campione mondiale e campione europeo di salto in lungo e la cantante Simonetta Spiri, anche lei affetta da
malattia intestinale cronica, finalista della 7° Edizione di Amici di Maria De
Filippi e finalista delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2015.
Asta pubblica di biciclette
Il ricavato in beneficenza
ai Frati minori Cappuccini
Il Comune ha devoluto in
beneficenza 2.157 euro, ricavato dell’asta pubblica
di biciclette svoltasi a fine
settembre 2015, al collegio
San Giuseppe da Leonessa,
ritenendo l’opera meritoria e
in linea con gli interessi generali della collettività. A ritirare
simbolicamente il ricavato
— che sarà utilizzato per la
mensa che ha sede nel Convento, in via Ferrari Bonini 2,
e per le missioni estere dei
frati minori cappuccini — è
stato padre Remo Ferrari,
priore del Convento.
“La mensa dei frati Cappuccini – hanno detto gli assessori Sassi
e Tutino – è un bene della nostra città, un servizio per tutti i cittadini senza distinzione. Con questa donazione forniamo un ulteriore
contributo per un servizio concreto, che consente a circa duecento
persone al giorno di poter acquistare i beni alimentari per la cena”.
La donazione si aggiunge infatti alla convenzione già in essere tra i
Servizi sociali del Comune di Reggio Emilia e il Convento dei Cappuccini e all’importante lavoro di rete che coinvolge anche i Centri di
ascolto e la Caritas per dare un sostegno a tutte quelle persone che
versano in uno stato di difficoltà economica. “Insieme alla Mensa
del Vescovo, la mensa dei frati Cappuccini rappresenta il punto più
permeabile per intercettare i cittadini in difficoltà, dando loro un aiuto
senza bisogno di tessere o richieste da parte dei servizi sociali”.
Solidarietà
Donati 5300 euro al CEIS dal Lions Club La Guglia
Il Lions Club RE La Guglia-Matilde di Canossa nello spirito di servizio verso la comunità
reggiana ha organizzato una raccolta fondi tramite una lotteria. Nella serata d’estrazione
dei premi, avvenuta presso la sede del CeIS, Don Giuseppe Dossetti si è intrattenuto con
i soci e amici del Lions Club affrontando il tema delle nuove povertà e dello scivolamento
nello stato di indigenza di molte famiglie italiane. “Le garanzie del Welfare che conoscevamo fino a qualche anno fa, ora sembrano venute a meno. Basta una crisi coniugale o la
perdita del lavoro da parte di un componente di una famiglia per impoverire quasi in modo
irrimediabile le persone. L’impegno degli operatori del Centro oltre che essere orientato al
fronteggiamento delle crisi personali, in questo periodo è rivolto a far si che le persone,
pur colte da crisi, possano ritrovare il loro protagonismo attraverso percorsi di auto mutuo
aiuto.” La Presidente dei Lions Club, oltre a ringraziare i soci e amici per l’impegno profuso
nella vendita dei biglietti della lotteria ha sottolineato, che ancora una volta la generosità dei reggiani verso situazioni di nuove
povertà non è venuta a meno. Il prossimo 22 febbraio si terrà lo spettacolo musicale “Gran Galà dell’Operetta” presso il teatro
Multisala Novecento a Cavriago, anche questa iniziativa sarà a favore delle famiglie in difficoltà del CeIS.
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Solidarietà
Moda alla Galleria Parmeggiani
La sartoria secondo Vally Valli
Alta sartoria e arte si incontrano nelle storiche sale della Galleria
Parmeggiani: è stata inaugurata, sabato 13 febbraio la mostra
“Vally Valli. Amore, Arte e Orto. Esempi di sartoria classica e
non” organizzata dai Musei Civici in collaborazione con Lions
club La Guglia – Matilde di Canossa. In un’ esplosione di colori
e trame di tessuto combinate sapientemente, la mostra racconta
l’interessante carriera di una donna che ha deciso con coraggio di seguire la propria
vocazione, costruendo con ago, filo e determinazione la propria visione artistica. Vally Valli
non lascia nulla al caso: amante del dettaglio, segue l’ispirazione data dai grandi maestri
del passato - da Diego Velázquez a Pier Paolo Pasolini - ma anche da forme e colori della
natura. Ne nascono abiti dall’identità precisa che trovano posto su particolari manichini
realizzati dall’artista stessa, guidata e stimolata dall’esempio dell’opera scultorea cubista.
Esigente, perfezionista, esegue e segue ogni creazione personalmente, dal disegno
alla stiratura. Il suo modo di sezionare il tessuto geometricamente per poi ricomporlo
in omaggio alla policromia e alla consistenza, le consente di trasformarlo e plasmarlo al
meglio per quella macchina stupenda che è il corpo umano. La mostra sarà visitabile
fino a domenica 6 marzo in orario di apertura della Galleria Parmeggiani.
Raccolti 5000 euro alla
mostra ‘L’incanto è servito’
Il generoso contributo
dei visitatori alla mostra
di tavole imbandite “L’incanto è servito”, organizzata da Maria Cecilia
Spallanzani e Rita Degli
Incerti Tocci, ha permesso di raccogliere offerte
per 5000 euro che sono
stati devoluti alla Casa
della Carità di San Girolamo di Reggio Emilia. Nate
da un’intuizione di Don Mario Prandi nel 1941, le Case
della Carità sono luoghi in cui il Parroco, le suore o i
frati, i volontari, fanno da padre e da madre ai fratelli
più soli e poveri (disabili, anziani, malati...) che sono
accolti, cercando di vivere insieme come in famiglia
con carità cristiana.
13
n attualità
Autotrasporto
Enrico Bini
“Si crei una white list”
Almeno dieci comuni reggiani affidano il servizio scuolabus o le gite scolastiche
a ditte discutibili per i prezzi stracciati che offrono. Il sindaco di Castelnovo
Monti chiede controlli mirati e serrati nel settore del trasporto su gomma
di Isabella
Trovato
E’
considerato il paladino
dell’antimafia perché è stato tra i primi a sostenere
che la provincia di Reggio
fosse infiltrata dalla criminalità organizzata e negli anni, dal 2008 ad oggi, non
ha mai smesso di denunciare situazioni sospette continuando a farlo anche
adesso sostenendo che non è il caso di
abbassare la guardia, nonostante a breve parta il più grande processo contro la
‘ndrangheta della nostra regione. Stiamo parlando di Enrico Bini, oggi sindaco
di Castelnovo Monti, già ex presidente
di Cna , di Transcoop e della Camera di
Commercio di Reggio.
Un giorno si e l’altro pure, Enrico Bini è
praticamente sempre sui quotidiani per
le sue dichiarazioni, ma anche quando
tace, come ad esempio nel caso di un
acceso botta e risposta tra la deputata
grillina Maria Edera Spadoni e l’onorevole del partito democratico Maino Marchi.
La Spadoni infatti nel rispondere a Marchi ha tirato in ballo Bini che nel 2008
ricevette dal deputato dem, allora membro della commissione parlamentare antimafia , una secca risposta per avere
detto che da due anni denunciava situazioni anomale senza essere ascoltato, e
aveva detto questo durante un meet up
degli Amici di Beppe Grillo.
Bini è quasi un sorvegliato speciale del
partito Democratico perché nonostante
sia sindaco del capoluogo montano an-
14
Enrico Bini
“E’ in corso una importante iniziativa con cui la Polizia
stradale sollecita i dirigenti scolastici a prestare massima
attenzione alle aziende a cui affidano i servizi di trasporto”
attualità n
che con i voti dem, è una sorta di indipendente e viene naturale credere,
date alcune sue posizioni, che sia vicino
al movimento 5 stelle. Di fatto, quel che
è certo, è che Enrico Bini oggi sia nella condizione in cui quando parla, viene
aperta un’indagine o quanto meno le sue
affermazioni fanno accendere dei fari su
delle situazioni sospette, come nel caso
del catasto di Reggio. La Procura di Reggio per esempio, dopo le dichiarazioni
di Bini che ha invitato a guardare negli
atti per risalire a possibili irregolarità o
illeciti, rimetterà mano alle denunce presentate due anni fa da un dirigente degli
uffici catastali. Ora secondo Bini bisogna
lavorare sulle aziende che forniscono il
trasporto alle scuole e a Reggio secondo
il sindaco di Castelnovo Monti ci sono comuni che accettano prezzi stracciati affidando il servizio ad aziende discutibili.
Ma soprattutto, secondo Bini, è arrivato
il momento di creare la white list dell’autotrasporto come è stato fatto per l’edilizia dopo il terremoto.
Bini da cosa nasce la preoccupazione, da lei pubblicamente espressa,
sui mezzi utilizzati per le gite scolastiche?
“Questa preoccupazione arriva dal fatto
che ci sono tante gare per le gite scolastiche ma non solo, anche per i servizi
scolastici e dunque mi riferisco agli scuolabus, per cui i Comuni affidano queste
attività a chi pratica prezzi tirati e che
diversamente non riuscirebbero a stare
sul mercato. Bisognerebbe stabilire una
tariffa minima di sicurezza soprattutto
nel trasporto persone. Invece si fanno
gare al massimo ribasso, si presentano
imprese che arrivano da fuori rispetto al
nostro territorio, con costi che non si capisce come facciano a starci dentro, dunque diventa impossibile gestire questo
servizio. Ho sollevato la questione quando ho appreso che la polizia stradale ha
fermato un pullman per il trasporto delle
persone trovato senza assicurazione.”
E le gite?
“I dirigenti scolastici per risparmiare,
ma questo è anche comprensibile perché non sanno come funzionano certi
meccanismi, si affidano ad agenzie fuori
dal territorio, si fanno dare la gita chiavi in mano cioè quella completa e poi ci
si trova davanti a pullman anche vecchi,
obsoleti, a cui vengono affidati i nostri
ragazzi.
Ho sentito l’esigenza di sollevare questo
problema perché è un settore molto delicato e sensibile più del trasporto merci
perché sui pullman ci sono le persone.
Le associazioni di categoria dovrebbero
fissare delle tariffe minime di sicurezza
e bisognerebbe che anche i committenti
o le municipalizzate sapessero fin dove
possono tirare perché noi abbiamo una
decina di comuni della nostra provincia
che hanno affidato i servizi scolastici a
prezzi stracciatissimi.”
Che azioni ha intrapreso per contrastare questo problema?
“Ho fatto fare dei
controlli ed è in
corso una iniziativa della polizia
stradale
molto
importante.
La
stradale sta scrivendo ai dirigenti
scolastici perché
si presti molta attenzione nei confronti di potenziali
aziende irregolari, invitando loro
prima di tutto
a utilizzare agenzie locali e soprattutto
dopo, a verificare i pullman e chiamare la
stradale a controllarli in quanto la polizia
si è resa disponibile ad effettuare le verifiche del caso prima che parta la gita.
Inoltre voglio portare all’attenzione della
Provincia questa mia preoccupazione in
quanto ho ancora la delega alla legalità
per mandare anche noi, come istituzione,
una lettera che inviti a fare attenzione a
questo fenomeno e a queste situazioni.”
Ma può essere che in questa provincia, perché si muova qualcosa, debba essere Enrico Bini a parlare?
“Me la pongo anche io questa domanda.
Non dovrebbe essere così perché rischio
di dovermi occupare di aspetti che esulano dall’incarico che ho. Ma io faccio fatica
ad accettare certe cose e non riesco a
non farle presente perché c’è un disinteresse generale ed un problema culturale dal quale ripartire, di un’etica della
responsabilità delle persone che hanno
incarichi o competenze specifiche. Per
questo a volte dico che non serve educare i ragazzi, che forse sono già molto educati, quanto piuttosto gli adulti.
Io dovrei anche capire se continuare o
smettere, però quando vedo qualcosa
che non va non ce la faccio a smettere.”
Nell’autotrasporto ora qual è la situazione?
“C’è molta crisi, è calato il trasporto, ma
ciò nonostante ci sono ancora aziende
che operano in modo irregolare e sono
pochi i controlli. Inoltre c’è ancora una
n segue a pag. 17
15
16
attualità n
n continua da pag. 15
grossa responsabilità della committenza, i committenti privati e le cooperative non controllano
perché guardano sempre
al prezzo più basso. Queste aziende irregolari presentano una carta con la
quale tolgono dalle grane
il committente e questo libera tutti. Invece bisognerebbe colpire duramente
sui controlli attribuendo le
giuste responsabilità alla
committenza.”
Ma chi è deputato a
questi controlli?
“Diversi organi, dalla polizia stradale alla motorizzazione.
Il Prefetto Antonella De
Miro aveva istituito un tavolo dove tutti gli attori del
trasporto, dalla direzione
provinciale del lavoro all’INAIL e altri, sedevano insieme e ciascuno portava
la documentazione relativa ai controlli di propria
competenza. Poi quel tavolo a un certo punto si è
fermato per vari motivi tra
cui la privacy ma è stato
un peccato perché ha consentito di stanare molte
zone d’ombra.
Avevamo individuato imprese dell’autotrasporto
irregolari con mezzi e dipendenti non in regola e all’epoca si era
potuto intervenire.”
Siete arrivati anche alla criminalità
organizzata grazie a quel tavolo?
“Certo, abbiamo trovato imprese che
sono oggi dentro l’inchiesta Aemilia con
trenta camion ad esempio e solo tre
autisti assunti. Gli strumenti di controllo ci sono ma non si utilizzano. E questi
strumenti sono semplici anche da usare,
sono normalissimi fogli in excel.”
Non si potrebbe fare un protocollo di
legalità anche su questo problema?
“Assolutamente si. Bisogna portare
avanti il discorso della white list sull’autotrasporto così come la si è utilizzata
per il terremoto. Si era iniziato a parlarne
ma non sappiamo a che punto è adesso.”
Ha ancora sentore di presenze criminali?
“Si, assolutamente. Ci sono aziende che
stanno cambiando le ragioni sociali per
potersi reinserire nel mercato. Oppure
cambiano provincia. Si stanno spostando
in Toscana, Carrara, Lerici, ma ci sono
sede a Cavola. Ogni territorio
deve stare attento. Prima ancora
che una questione di crimine organizzato bisognerebbe però che
recuperassimo il significato della
parola legalità perché c’è prima
di tutto bisogno di questo.”
Dell’inchiesta Aemilia cosa
pensa?
“Non ho competenze per parlare.
Aspettiamo il processo. Ma mi
chiedo: partirà davvero questo
processo a Reggio? Siamo alla
fine di febbraio e dovrebbe partire il 23 marzo.”
Per la questione del catasto, è
stato chiamato dalla Procura
di Reggio per essere ascoltato?
“No. Ancora no.”
Bini, lei è stato accusato nel
tempo di essere razzista nei
confronti dei calabresi.
“Ho lavorato con tanti calabresi
e quindi non posso accostarli alla
malavita organizzata perché sono
due cose diverse. Gli ‘ndranghetisti sono mafiosi e sono un’altra
cosa.
Io credo di non meritare l’accusa
che mi è stata fatta di essere razzista. Io credo che i calabresi siano persone con tante potenzialità
e che a Reggio Emilia hanno dato
Enrico Bini
tanto come tanti altri meridionali
arrivati al nord e che sono stati
preziosi per garantire lo sviluppo
indagini anche lì perché sono monitorati
ormai. Grazie alla loro capacità di tra- che abbiamo avuto in questi anni. Io non
sformazione sono riusciti a lavorare an- accosto mai la parola ‘ndranghetista ai
calabresi.
che dentro Expo a Milano.”
E lo dimostra il fatto che tanti reggiani
Allarme criminalità ancora in piedi sono stati complici degli ‘ndranghetisti
quindi non si può accusare un popolo income prima?
“Si. Non è finita. Questa vicenda è desti- tero.
Tant’è che io per primo in Calabria ci
nata ad andare avanti, va ancora esplorata bene. Non penso di poter dare la sono stato così come vado in Sicilia. Io
colpa a tutti quelli che sono andati den- credo che siano popoli che hanno diritto
tro perché c’è stato qualcuno che prima a vivere una vita normale ma che purli ha fatti lavorare, li ha fatti partire, gli troppo non sempre riescono ad avere
ha aperto il ‘sacco’. Bisogna risalire a a causa dei loro paesani malavitosi che
queste persone, guardarci bene dentro, hanno sfruttato il loro benessere.”
e chi deve mettersi da parte deve farlo. Altrimenti a Reggio ogni settimana ci C’è razzismo in città?
sarà una novità ed un problema dietro al “C’è un atteggiamento diverso che però
quale correre. Non possiamo compro- non è giustificato, perché poi cosa è
mettere il futuro di questa provincia per cambiato?
qualcuno. Aggiungo che almeno a Reggio Quante imprese calabresi o anche camè partito un sistema di controlli, di atten- pane hanno dovuto chiudere la loro atzione. Nella vicina Modena è tutto fermo, tività perché facevano parte dell’indotto
di cooperative o altre aziende finite in
è vergognoso.”
concordato? Io mi sento di spezzare una
In montagna avete avuto problemi lancia a favore di tutte quelle imprese
di calabresi oneste che appunto hanno
legati alla criminalità organizzata?
“C’è stata un’interdittiva ad un’azien- dovuto cessare l’attività, lavorando e vida calabrese che aveva spostato la sua vendo qui da noi.” n
17
n l’intervista
Il mercato del lavoro
L’analisi di Claudia Cavazzoni
A caccia di un impiego
L’amministratore delegato di Archimede, fornisce un quadro a più tinte del mondo del
lavoro, 32 mila iscritti nel solo 2015. La figura più richiesta è quella dell’informatico
di Isabella
Trovato
I
l mercato del lavoro a Reggio tra ripresa e stagnazione. A pochi giorni
dal gesto estremo di una coppia residente a Guastalla che ha scelto di privarsi della vita perchè non riusciva più a
reinserirsi nel mondo del lavoro e dunque
a vivere un’esistenza dignitosa, abbiamo
chiesto a Claudia Cavazzoni, amministratore delegato dell’azienda reggiana Archimede spa, di fornirci il suo punto di vista
sul mercato del lavoro derivante dal suo
privilegiato osservatorio. Si tratta infatti
di un’azienda con sede in città che provvede a somministrare lavoro alle imprese
che necessitano di personale.
Dai dati forniti emerge che il 70% degli
iscritti all’agenzia di lavoro ha un’età tra i
25 anni e i 50, mentre il 10% ha più di 50
anni. Ciò nonostante, un terzo di questi
ultimi è stato riassorbito nel mondo del
lavoro grazie proprio a queste agenzie.
Preoccupa l’assorbimento dei laureati che
in Italia, rispetto a quanto accade all’estero, non è così automatico né scontato.
Nella nostra provincia poi ci sono settori
che hanno resistito alla crisi e continuano a cercare personale, dalla metalmeccanica alla plastica all’alimentare ma ce
ne sono altri che restano in affanno come
per esempio l’edilizia. Emerge infine che
le figure che più facilmente riescono a
trovare un impiego sono i tecnici informatici.
Dottoressa Cavazzoni qual è il target
del disoccupato che si presenta nelle
vostre filiali?
“A differenza di quanto avveniva alcuni
18
Dott.ssa Claudia Cavazzoni
anni fa, quando le Agenzie per il Lavoro
erano un soggetto intermediario relativamente nuovo all’interno del mercato del lavoro e chi cercava lavoro si
candidava prevalentemente a missioni
con basso contenuto professionale, negli ultimi anni il target del disoccupato
che si presenta nelle nostre filiali si è
ampliato. Dall’addetto non specializzato
fino al professionale con un’esperienza
consolidata. Questo cambiamento mette in evidenza il ruolo fondamentale delle Agenzie come strumento privilegiato,
per cercare attivamente una nuova occupazione a tutte le categorie professionali.”
l’intervista n
Sono di più le donne o gli
uomini?
“Nel solo 2015 si sono iscritte presso le nostre filiali più
di 32.000 persone e abbiamo
registrato una leggera prevalenza di iscritti di sesso
maschile pari al 55%. I dati
dell’occupazione
dell’Eurostat confermano un aumento
dell’occupabilità maschile, il
70,1% rispetto a quella femminile, il 59,6%.”
Qual è la fascia di età che
maggiormente si ritrova
senza un impiego?
“Sempre nel corso del 2015,
circa il 70% degli iscritti ha un’età compresa tra i 25 e i 50 anni, mentre il 20%
sono giovani fino ai 25 anni e il 10% hanno più di 50 anni.”
Riuscite a trovare un’occupazione
anche a lavoratori di 50 anni?
“Sì. L’Osservatorio sul lavoro di Archimede segnala un calo delle candidature
di lavoratori ultracinquantenni, nel 2012
erano il 14%; questo dato evidenzia una
tendenza del mercato a inserire più facilmente professionalità anche in questa
particolare fascia d’età. Infatti, nel corso
del 2015 circa 1/3 di candidati ultracinquantenni ha trovato lavoro con Archimede. È sempre difficile commentare in
modo unilaterale le statistiche occupazionali, ma senza dubbio hanno contribuito alcune norme recenti che, inserendo
l’ultracinquantenne nella categoria dei
soggetti svantaggiati, premiano maggiormente le aziende che li assumono.”
Ci sono categorie particolarmente richieste dalle aziende?
“Nel mercato del lavoro attuale, molto dinamico e globale, le vacancy delle aziende si riferiscono a figure professionali in
grado di rapportarsi con una realtà in
continua evoluzione e aperti alla mobilità territoriale. In particolare, le aziende
sono sempre molto attente a profili di tecnici informatici, di ingegneri e di tecnici
delle vendite.”
Ci sono figure professionali che invece non riescono a rientrare nel mondo del lavoro?
“Non parliamo di figure professionali ma
di competenze richieste e non presenti
nel profilo del candidato. Le aziende sono
alla ricerca di persone con una buona
dimestichezza nell’uso delle nuove tecnologie e con competenze informatiche
perché oggi anche il contesto produttivo
è organizzato con strumentazioni con livelli di tecnologia e interazione tecnologica molto alti. Anche la comprensione
della lingua inglese è un requisito molto
ricercato e può costituire un’importante
barriera alla ricollocazione professionale.”
Cosa si può fare per aiutarle a rientrare?
“Fare informazione sulle competenze richieste, evidenziare la richiesta trasversale di queste competenze core, e offri-
re ai candidati la possibilità di acquisirle
attraverso percorsi formativi professionalizzanti. Archimede oggi, attraverso
percorsi di politica attiva e corsi di formazione finanziati è in grado di assicurare a
entrambi il supporto necessario.”
Qual è la capacità occupazionale dei
laureati?
“L’occupabilità dei laureati rimane purtroppo un problema all’interno del sistema lavoro in Italia: i dati occupazionali
diventano interessanti a 2-3 anni dalla
laurea a seguito di percorsi di inserimento mirati.
Il mondo accademico è ancora distante
dalle fattive necessità delle aziende però
si possono studiare progetti congiunti,
Università-Imprese-Apl, che concretizzano le aspettative delle imprese attraverso
Corsi di Perfezionamento specialistici.”
Quali figure sono maggiormente richieste dalle imprese reggiane?
“Nella provincia di Reggio Emilia, i settori
della metalmeccanica, plastica e alimentare sono molto sviluppati, e hanno dato
vita a diversi distretti. Profili con esperienza in uno di questi tre settori, posseggono un’ elevata collocabilità.”
Il jobs act cosa ha prodotto sul nostro territorio dal vostro punto di vista?
“Il Jobs Act è una riforma indubbiamente
ambiziosa e i suoi effetti saranno valutabili solo fra alcuni anni. Ha avuto in primo
luogo il merito di intervenire su materie
che erano in stallo da troppi anni, ma allo
stesso tempo alcune soluzioni sembrano
essere troppo legate al particolare momento storico che viviamo. Per intenderci, tra gli effetti più evidenti della riforma c’è senz’altro l’aumento dei contratti
a tempo indeterminato, ma il beneficio
contributivo che accompagna le assunzioni non è una misura stabile, nel 2015 era
pari a circa 8000 euro; nel 2016 è sceso
attorno ai 3.000 e nel 2017 ancora non
si sa. Il mercato del lavoro ha bisogno di
norme chiare e continuative nel tempo.”
Cosa vi aspettate per il prossimo
biennio?
“Nel corso del 2016, come stabilito dal
Jobs Act, dovrebbero prendere forma i progetti di politica attiva promossi
dall’Ente nazionale ANPAL, l’Agenzia Na-
zionale per le Politiche Attive
del Lavoro. L’obiettivo con cui
è nato è quello di proporre
formule in grado di trainare
l’occupazione e la ricollocazione operando a livello regionale. Coinvolgerà tutti i
soggetti del mercato del lavoro: Agenzie per il lavoro,
uffici di collocamento, enti di
formazione ecc. Questa la novità principale e l’opportunità
che si profila per l’occupazione del prossimo biennio, ma
per valutarne l’impianto operativo e l’efficacia dobbiamo
ancora attendere.
Più in generale se il mercato del lavoro
italiano si avvicinerà ad un modello più
internazionale le opportunità sono molte
e le Agenzie per il lavoro possono dare
un contributo importante. In Italia i lavoratori in somministrazione sono poco
più dell’1% dei dipendenti totali mentre
in Francia e la Germania la percentuale
supera il 2% arrivando al 4% in Gran Bretagna.”
Italiani o stranieri? Chi cerca lavoro
oggi?
“Oggi il 30% dei candidati è di nazionalità
straniera. Rileviamo un buon grado di occupabilità soprattutto per i ruoli operativi
non specializzati.”
Ci sono settori che non chiedono più
personale?
“Sicuramente la crisi iniziata nel 2008 ha
colpito in modo trasversale vari settori.
La maggior parte ha visto una ripresa
a partire dal 2015, alcuni continuano a
stentare. Nella provincia di Reggio Emilia,
la crisi di aziende storiche e molto importanti del settore edile ne è la testimonianza principale.”
Secondo la camera di commercio nel
2015 è aumentato il numero delle
agenzie di lavoro interinale. E’ così
anche secondo voi?
“I dati della camera di commercio non
sono discutibili, ma occorre considerare
che le Agenzie di tipo “generalista”, quelle cioè che possono offrire tutti i servizi
propri di questo settore ed in particolare
la somministrazione di lavoro (ex interinale), sono meno di 100 in tutta Italia.
Aprire un’Agenzia per il Lavoro è un’operazione tutt’altro che semplice e i requisiti economici, finanziari e qualitativi
del personale di struttura che richiede
la legge sono particolarmente stringenti. Le Agenzie restano in netta minoranza rispetto al numero dei centri per
l’impiego pubblici che, di fatto, faticano
a svolgere il ruolo primario di trovare
nuova occupazione. Come accennato in
precedenza, oggi, per chi vuole trovare
un nuovo lavoro, le Agenzie private sono
un passaggio obbligato e a nostro avviso
hanno notevolmente migliorato la qualità
del lavoro in Italia, fornendo garanzie retributive ai lavoratori e risposte efficaci
alle imprese.” n
19
n reggio
città
Il restyling del Palazzetto
Palasport.
Operazione al via
Approvata dal Consiglio Comunale la variante per la riqualificazione
della struttura di via Guasco
di Giulia Misti
L’
importanza del bene comune per
la vita relazionale e per l’attrattività della città nonché per le sue
funzioni di egida rivolta ad una
maggior qualità e sicurezza urbane,
ha indotto il Comune di Reggio Emilia
a non procrastinare ulteriormente l’intervento sul Palazzetto dello Sport, da
tempo necessario e oggetto di annose
bagarre. È stata, infatti, approvata dal
Consiglio Comunale la variante al Regolamento urbanistico edilizio (Rue)
finalizzata alla riqualificazione, ristrutturazione e ampliamento della struttura di via Guasco, così come definiti dal
progetto preliminare.
Favorire l’ammodernamento dell’impianto, implementando i servizi offerti e
20
contrastando, al contempo, il fenomeno
della delocalizzazione e dispersione delle funzioni al di fuori del Centro storico,
è, pertanto, lo scopo che la variante si
è prefissa. Variante che inserita nel
Piano operativo comunale (Poc) permetterà un ampliamento volumetrico
sull’edificio esistente sino ad un massimo del 20%.
Alla decisione di procedere esclusivamente con risorse pubbliche, comunali
e regionali, per rispondere ad esigenze corali, della città tutta, di squadre,
società sportive, scuole e associazioni,
l’Ente è giunto dopo un lungo iter, rilevata l’assenza di investitori privati e valutata la fattibilità tecnica del progetto.
“Abbiamo scelto di riqualificare l’esi-
stente come unica scelta possibile, ma
non come scelta al ribasso bensì come
segnale di una precisa volontà politica:
ossia mantenere in centro storico una
funzione importante per la vita, la cultura e lo sport reggiano quale volano
per la qualità urbana e la sicurezza del
centro” ha affermato l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana e del
territorio, Alex Pratissoli. Una “privata”
latitanza ed un’opportunità da valorizzare sottolineate anche da Mirko Tutino,
assessore a Infrastrutture del territorio
e Beni comuni: “Considerata l’assenza
di disponibilità dei privati sufficienti a
concretare soluzioni alternative, ampliare un’attività in centro sarà, comunque, un valore e non un problema.”
reggio città
I principali obiettivi
dell’intervento
sul Palazzetto dello Sport
- Potenziare, sino a mille posti,
la capienza dell’impianto attraverso
due nuove tribune fisse per un totale
di 700 posti cui se ne aggiungeranno
altri 300 ricavati dagli spazi nelle gradinate esistenti con l’installazione di
seggiolini in ogni ordine. Previste anche nuove uscite e scale di sicurezza
per conformare il sistema delle vie di
fuga alla nuova capienza.
- Adeguare
la struttura ad una
migliore fruizione delle persone con
disabilità attraverso la realizzazione
di nuovi spogliatoi e nuovi servizi accessibili rispettivamente ad atleti e
spettatori disabili.
- Riqualificare l’edificio intervenendo sui componenti edilizi maggiormente usurati dal tempo e migliorando il comfort degli utenti mediante
nuove sedute con seggiolini dotati di
schienale su tutte le gradinate fisse, nuovi serramenti vetrati, energeticamente più performanti e con
un nuovo sistema di oscuramento, e
nuovi parapetti trasparenti in vetro
per migliorare la visibilità. Rinnovato,
inoltre, anche il tabellone segnapunti,
con maxischermo a led.
L’intervento, programmato per stralci
funzionali concentrati nel periodo estivo
per non intralciare le attività sportive
– il primo prevede un investimento di
circa due milioni di euro di cui 467mila
provenienti dal bando sull’impiantistica
sportiva della Regione Emilia-Romagna - intende rendere maggiormente
funzionale e confortevole il Palasport
operando lungo tre traiettorie: aumento della capienza dell’impianto nonché
della sua sicurezza, adeguamento alle
esigenze della disabilità e sua riqualificazione agendo sui componenti edilizi
maggiormente usurati dal tempo e migliorando il comfort dell’utenza.
Nell’agenda del progetto, oltre al rifacimento parziale della pavimentazione
urbana gravitante attorno al PalaBigi,
anche il tema del traffico e delle aree di
sosta, per una ottimale fruizione delle
partite, che vedrà specifici accordi con
n
Bando per la realizzazione
dei lavori
Il Bando, per un valore di 1.589.619,73
euro più Iva e assegnato con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, invita i partecipanti a realizzare la progettazione definitiva basata sul progetto preliminare. Il termine
per la presentazione delle offerte è il
prossimo 11 aprile, la consegna dei
lavori deve avvenire entro il 30 giugno mentre il tempo per la loro esecuzione è quantificato in 210 giorni. Il
vincitore sarà chiamato a presentare
il progetto esecutivo permettendone,
dunque, l’avvio all’inizio dell’estate
2016.
le società sportive e i gestori dei parcheggi privati ed un potenziamento del
trasporto pubblico. n
21
Apre Sambirano, tra alta pasticceria e poesia
Il nuovo cuore dolce
del centro storico
Il maestro reggiano Stefano De Pietri,
anima del food-store concept di Palazzo Scaruffi Busetti, si racconta
foto Sergio Volo
Sopra da sinistra: Benedetta Buti,
Rodica Anghel, Mirko Mezzadri,
Stefano de Pietri, Barbara Penoni,
Cecilia Ferrari
Foto Servizio:
Giovanni Panarotto
I
di Isabella
Trovato
primi di marzo a Reggio Emilia
apre Sambirano. In città si parla
di un mega ristorante e ci si domanda come sarà e che forza attrattiva avrà visto che occuperà uno spazio strategico quale quello dei riqualificati
Palazzi Scaruffi-Busetti, che grazie alla
22
famiglia Montipò, riprendono il loro antico
splendore.
Sambirano invece non sarà un mega ristorante ma un food-store concept, un
luogo cioè dove la ristorazione avrà sicuramente un ruolo chiave ma pensata in
maniera diversa rispetto a come fino ad
ora siamo abituati a immaginarla.
Ma cos’è questo food-store concept e perchè dovrebbe stregare il cliente? Il concept store è uno spazio suggestivo in cui
il cliente è prima di tutto un visitatore che
si muove da un angolo all’altro alla ricerca
di sapori, profumi, piaceri sensoriali compreso quello di condividere un momento
della sua vita in compagnia, dalla consumazione di un caffè a quella di un cioccolato, di un tè, di un aperitivo ma anche di
un pranzo, di una cena, o semplicemente
un calice di vino. A fare da cornice a questo gioco emozionale è l’arredo costruito
sui dettagli ma anche l’utilizzo della luce,
n segue a pag. 25
reggio città
n
“Mi piacerebbe far tornare
ai reggiani la voglia di fare
la vasca in centro,
come negli anni ‘80”
foto Sergio Volo
23
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24
reggio realtà e impresa
n continua da pag. 22
soffusa negli ambienti dedicati alla degustazione di un vino come l’angolo della
champagnerie che offrirà etichette francesi.
Protagonista è il bancone centrale della
pasticceria, che ricorda una gemma immaginaria rivestita di lastre di metalli
preziosi serigrafati. Non solo, dalla pasticceria si può passare all’angolo della caffetteria o ci si può soffermare allo scaffale delle confetture oppure scegliere un
articolo di oggettistica per la casa, magari
una candela profumata, o immergersi nei
profumi dei fiori mentre si consuma una
tazza di tè come nello spazio de Il tè e
la rosa. E ancora avere una sala privata,
dove festeggiare un evento, fino al bistrot,
una vera e propria sala per il pranzo o per
la cena con un menu internazionale ricercato ed accessibile
a tutti, o appunto anche solo
per un bicchiere di vino da soli
o meglio ancora in compagnia.
Dunque bisogna abbandonare l’idea del ristorante almeno
come fino ad ora lo conosciamo
e andare oltre. Fare un salto in
avanti, e provare a pensare che
da qui a pochi giorni a Reggio
Emilia il centro cittadino avrà
un cuore che pulserà emozioni
a cominciare dal piacere enogastronomico.
Questo progetto, voluto dai
soci Dario Gabanelli, Fiorella
Schiatti e Simone Cuscito, che
sono pronti a mettersi in gioco ed a investire sulla città, ha
un’anima, quella di Stefano De
Pietri; maestro di creazioni di
alta pasticceria, conosciuto a
Reggio e non solo, per essere
stato per anni titolare della Torinese, la più antica pasticceria
della città.
Già da luglio il maestro si è messo all’opera su questa nuova iniziativa, nel laboratorio di via Terezin, dove, circondato da
giovanissimi aspiranti chef o pasticceri,
lavora alle sue nuove creazioni soprattutto in fatto di cioccolato, pasticcini, desserts e confetture. Mesi e mesi di ricerca
che lo hanno visto silenziosamente impegnato in questo progetto che avrà appunto nel marchio Sambirano la sua identità.
Sambirano come la valle che si trova in
Madagascar tra il mare e la montagna,
isola dove il clima è favorevole alla produzione di caffè e cacao. Ed è proprio da
questo luogo di coltivazione del cacao
che Dario Gabanelli ha colto il nome per
questo marchio, lo stesso per cui Stefano
presenterà da subito, nel locale sulla via
Emilia, le sue ultime creazioni di alta pasticceria.
“Tutta la pasticceria da colazione è stata
ripensata a base di lievito madre, - spiega
il maestro, - il lievito madre è più complesso ma ha un sapore ineguagliabil”.
Ma è sul cioccolato che De Pietri sbizzarrisce la propria fantasia.
“Ho creato tante variazioni di praline e
cioccolatini per ogni stagione utilizzando
frutta, fiori, spezie ed anche il formaggio. Tutti questi ingredienti fanno parte
dell’alfabeto dei sapori. Anche i macarons,
avranno sapori diversi nell’arco dell’anno,
saranno caratterizzati da sapori e profumi
innovativi che andranno dalla violetta al
mirtillo, dal tè nero al wasabi. Non solo.
Nei miei macarons anche lo zafferano e
l’olio extravergine d’oliva.”
Insomma una ricchezza di sapori e profumi per soddisfare ogni gusto, dal più semplice al più elaborato.
L’altra grande sfida che si è dato Stefano
è quella di ridare alle persone la voglia di
frequentare il centro storico, così come è
stato fino alla fine degli anni ’80. Sambirano con i suoi 500 mq, dove sarà possibile fermarsi dalla colazione all’aperitivo,
ma anche per un pranzo veloce, un tè pomeridiano o una cena in compagnia, sarà
un punto di riferimento insomma per chi
vuole vivere la città o semplicemente visitarla. “Non ci saranno più scuse per non
frequentare il bellissimo centro che Reggio offre”, afferma il maestro sorridendo.
Sambirano nasce dalla grande passione di
Stefano De Pietri, oggi 50enne, circondato
da giovanissimi chef e pasticceri. “Nasco
come pasticcere a 16 anni, - si racconta il
maestro reggiano, - quando ho lasciato la
scuola, l’istituto d’arte Chierici , per dedicarmi a questo mestiere. Ho trascorso
i primi anni della mia formazione alla pasticceria Ligabue che era ancora sotto la
gestione delle stesse sorelle Ligabue, poi
l’ho gestita assieme a diversi soci fino al
1994 quando si è presentata l’occasione
di rilevare la pasticceria Torinese che veniva ceduta dopo quasi 90 anni di storia.”
n
Ma a consacrare Stefano maestro d’alta
pasticceria non è solo Reggio Emilia. Nel
2005 e 2006 partecipa al trofeo nazionale
con la squadra dell’Associazione Reggiana
Cuochi e porta a casa la medaglia d’oro.
“L’aspetto per me più interessante di quel
concorso nazionale era stato il fatto che
per la prima volta un pasticcere di bottega lavorava con una brigata di cuochi,
poiché c’è una grande differenza tra i due
mestieri. Il pasticcere deve coprire per
competenza e sapere, tutte le aree della
pasticceria, dove spesso le sue creazioni
non sono consumate in piatto e devono
reggere per diverse ore della giornata;
difficoltà che il pasticcere di brigata non
trova, avendo la possibilità di stupire con
consistenze, temperature e texture differenti. In quell’occasione preparai il dessert al piatto, un parfait
al gianduja in tuille croccante
su riduzione di recioto passito e
pere caramellate. Era questa la
grande sfida, e fui ben valutato
dalla giuria.”
Nonostante l’attività di pasticcere, De Pietri non ha mai abbandonato la formazione per
crescere e migliorare nel suo
settore, seguendo i corsi di importanti maestri in Francia e in
Belgio. “La mia formazione è
fortemente caratterizzata da
un’impronta francese. Nei primi
25 anni di carriera le mie competenze nella lavorazione del
cioccolato si sono estese anche
alla preparazione di praline,
confetti e cioccolato artistico.
Mi sono sempre formato e mai
fermato: ancora oggi continuo
a confrontarmi con maestri di
fama internazionale.”
Dal 2008 Stefano De Pietri tiene dei corsi nelle scuole alberghiere e il suo laboratorio è sede di stage
per Alma di Colorno, la scuola di Gualtiero Marchesi. Di quattro mesi in quattro
mesi, un giovane stagista lo affianca in
tutte le sue creazioni. Alcuni di questi ragazzi sono diventati poi parte della sua
equipe.
L’avventura di Sambirano, che è già un locale di Seregno, nel milanese, di proprietà
di Dario Gabanelli, parte quando questo
imprenditore lombardo, saputo che la Torinese non avrebbe continuato l’attività,
chiede al maestro di aprire un food-store concept a Reggio Emilia, visto che fin
dalla sua apertura, Stefano era fornitore
di tutti i prodotti di questo nuovo brand.
L’apertura di Sambirano a Reggio porta
con sé la creazione di 25 posti di lavoro.
Tanti saranno i giovani che si turneranno,
perchè il locale resti aperto sette giorni
su sette, dal mattino presto fino alla mezzanotte.
All’inaugurazione oltre alle autorità cittadine, sono attesi chef stellati, imprenditori e giornalisti di fama nazionale. n
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economia n
Camera di Commercio
Al via bandi per 3,5 milioni di euro
La CCIAA continua a sostenere le imprese e ad investire sull’economia reggiana
N
on sono tempi facili per le Camere
di Commercio. Da tempo si registra
un notevole calo delle entrate legato ai provvedimenti del Governo
che ha imposto anche quest’anno una riduzione del diritto camerale e si è avviato
un percorso di aggregazione che porterà
alla riduzione del numero di enti sulla base
di criteri numerici e non di efficienza degli
Enti. Ciononostante la giunta della Camera
di Commercio di Reggio Emilia ha deciso
di stanziare 3 milioni di euro anche per il
2016 a favore del tessuto imprenditoriale
reggiano, suddivisi in cinque bandi di cui
uno già attivo e i restanti in fase di pubblicazione. “Il sistema economico provinciale non può aspettare i tempi della riforma
del sistema camerale – sottolinea il presidente Stefano Landi – per questa ragione, assieme alla giunta abbiamo deciso di
mantenere il nostro impegno a fianco di
un sistema economico che ha bisogno di
sostegno per trasformare i primi indicatori
positivi dopo la grande crisi in una nuova
stagione di crescita. Le imprese reggiane
devono sapere di non essere sole nell’affrontare questa sfida anche se la riforma,
nel caso venisse approvata come è stata
proposta, ci metterà nelle condizioni di
non poter più supportare come prima”.
“Quest’anno, oltre ai tre milioni con cui abbiamo finanziato i bandi, abbiamo messo a
disposizione 500mila euro per agevolare il
credito – prosegue Landi – di quelle imprese che hanno voglia di investire per scommettere sul futuro”. “E’ una precisa scelta
politica – conclude il presidente della Camera di Commercio – che abbiamo voluto
compiere individuando, assieme a tutte
le associazioni imprenditoriali, le priorità
necessarie alla ripresa e allo sviluppo e,
conseguentemente, ai bisogni emergenti
delle imprese e agli orizzonti di crescita
che appaiono più realisticamente possibili
e concretamente raggiungibili. Certo non
possiamo nascondere la preoccupazione
per il futuro e auspichiamo modifiche alla
riforma del sistema camerale in modo da
poter conservare il ruolo di partner dei sistemi economici territoriali, a prescindere
dai confini che si vorranno dare”.
Nello specifico gli investimenti camerali
sono stati concentrati in cinque bandi: uno
già aperto, e che terminerà il 26 febbraio prossimo, relativo alla partecipazione
alle fiere internazionali che si svolgeranno
nel corso di tutto il 2016 (finanziato con
700mila euro). Gli altri quattro bandi riguardano programmi di ricerca e sviluppo
(RS16) finanziato con 500mila euro (teso
a finanziare progetti innovativi dei cicli
produttivi, con particolare attenzione ai
“processi puliti”), le nuove e future imprese (250mila euro a disposizione degli aspiranti imprenditori e di chi risulterà iscritto
dal primo febbraio 2016 in poi); 50mila
euro sono stati stanziati per aiutare le PMI
e i consorzi d’impresa che partecipano a
programmi europei e al piano operativo
regionale 2014-2020 della Regione Emilia
Romagna. La voce economica più importante riguarda il tema dell’innovazione
tecnologica e dell’automazione (finanziato
con 1 milione e 500mila euro), dove trovano spazi investimenti anche sulla sicurezza (sistemi di antifurto e telecamere).
“Reggio Emilia si colloca ai vertici regionali
per capacità d’innovazione – osserva Landi – ma non ci si può accontentare di un
primato e bisogna continuare ad investire
per acquisire nuovi elementi di competitività e una sempre maggiore sensibilità
per l’ambiente. In questo senso abbiamo
previsto un punto specifico di sostegno
agli interventi sui “processi puliti”.
“Abbiamo lavorato cercando di individuare
i bisogni primari delle imprese – conclude
Landi – offrendo loro soluzioni concrete
che gli consentano di intercettare i primi segnali di ripresa del mercato interno
e di cogliere le opportunità che possono
derivare dai nuovi mercati. Ai bandi si
aggiungerà il mezzo milione di euro per
agevolare il credito che resta una spina
nel fianco per molte aziende desiderose
di scommettere sul futuro. Con questi investimenti pensiamo di aver contribuito a
rendere più concrete le possibilità di crescita per la nostra economia”. n
Programma per lo sviluppo e la competitività delle imprese – Anno 2016
Interventi e dotazione finanziaria
Ambito di
intervento
Dotazione
finanziaria
(euro)
Bando fiere
internazionali
2016 (FEST16)
700.000
Programmi di
ricerca e
sviluppo (RS16)
500.000
Nuove imprese
(START16)
Programmi
europei e
Regione
Emilia-Romagna
(PEU16)
Innovazione
(PBS16)
250.000
50.000
1.500.000
% contributo sul totale investimento
Apertura bandi
30% fino ad un massimo di:
- 3.000/6.000 impresa singola fiera
in Italia/Fiera estero;
- 4.000/8.000 impresa aggregata fiera
in Italia/Fiera estero
- 6.000/12.000 Consorzio fiera
in Italia/ fiera estero
dal
29 gennaio 2016
al
26 febbraio 2016
50% fino ad un massimo di 50.000 euro
(60% per imprese femminili e/o giovanili)
dal 1 giugno 2016
al 30 luglio 2016
50% fino ad un massimo di 10.000 euro
(60% per imprese giovanili o femminili;
65% se giovanili e femminili)
dal 1 marzo 2016
al 16 maggio 2016
40% fino ad un massimo di 10.000 euro
(50% se giovanile e/o femminile)
dal
14 marzo 2016
al
30 novembre 2016
40% fino ad un massimo di 15.000 euro dal 7 marzo 2016
(50% per femminili e/o giovanili)
all’8 aprile 2016
TOTALE 3.000.000
Credito alle imprese – Anno 2016
Ambito
di intervento
Dotazione finanziaria
(euro)
Abbattimento tassi di interesse
Accesso al credito
500.000
Percentuali abbattimento definite
secondo la tipologia di intervento finanziato
27
n previdenza
e tributi
Pensioni e lavoro
La pensione di reversibilità
Le norme di legge che stabiliscono i requisiti per il diritto
A cura di Adelmo Mattioli, Marco
Pellati, Marco Dalia, Gianna Grassi
I
n questi giorni viene fatta circolare la
voce che il Governo potrebbe intervenire sulle normative di legge che regolamentano la pensione di reversibilità
nel nostro Paese. Di ufficiale non c’è nulla,
se non le solite polemiche fra i Partiti politici che vanno alla ricerca di qualche voto
in più. Il Governo tramite il Ministro Poletti ha chiarito che non ci saranno interventi
sulle pensioni già in pagamento.
“La polemica sulle pensioni di reversibilità è totalmente infondata”. Lo afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali, Giuliano Poletti. “Evidentemente prosegue - c’è chi cerca facile visibilità e si
diletta ad inventare un problema che non
c’è per poi poter dire di averlo risolto. Per il
futuro non è allo studio nessun intervento
sulle pensioni di reversibilità; tutto quello
che la delega si propone è il superamento
di sovrapposizioni e situazioni anomale”.
A seguire vi precisiamo quelle che sono le
norme di legge che stabiliscono i requisiti
per il diritto alla pensione di reversibilità.
Descrizione della prestazione
È la pensione che, alla morte del lavoratore
(dipendente pubblico, privato o lavoratore
autonomo) in attività o già pensionato, può
essere erogata dall’INPS, dall’INPDAP o altri
Enti Previdenziali ad alcuni familiari superstiti, in base a specifiche norme di legge che
vedremo in dettaglio nella seguente nota.
La pensione ai superstiti può avere le
seguenti caratteristiche:
• di reversibilità, se la persona deceduta
era già pensionata,
• indiretta, se il soggetto alla data della
morte, non era ancora in pensione, ma ne
possedeva i requisiti minimi.
Requisiti contributivi indispensabili
per il diritto
• il soggetto, al momento del decesso,
28
deve far valere almeno 15 anni di contribuzione versata in qualsiasi epoca, in alternativa 5 anni di contribuzione di cui 3
anni negli ultimi 5 anni dalla data di morte,
• in caso di decesso di pensionato, ovviamente, non sono richiesti requisiti particolari di assicurazione essendo già in godimento di un trattamento liquidato.
Soggetti aventi diritto
• coniuge superstite, anche se separato
legalmente (al coniuge separato legalmente cui sia stata addebitata la responsabilità della separazione ha diritto nel caso
in cui risulti titolare di assegno alimentare
periodico a carico del coniuge deceduto);
• coniuge superstite divorziato e titolare
di assegno alimentare e non sia passato
a nuove nozze; se la persona deceduta
ha avuto due matrimoni, la pensione di
reversibilità deve essere ripartita (legge
74/87) fra il coniuge superstite e l’ex coniuge divorziato, da parte del Giudice;
• figli superstiti minori (sono tali fino a 18
anni), viene riconosciuto anche ai nipoti
minorenni e viventi a carico degli ascendenti;
• figli superstiti postumi nati entro il
300mo giorno dalla data di decesso del
padre;
• figli superstiti studenti a carico al momento del decesso, fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o fino a 26
anni se studenti universitari (resta il diritto anche per lo studente che cambi facoltà
universitaria non oltre il 26° anno di età)
e non oltre la durata legale del corso di
laurea, se il figlio inizia un’attività lavorativa dopo la liquidazione della pensione di
reversibilità, quest’ultima viene sospesa e
resta il diritto di ripristino in caso di cessazione dell’attività lavorativa;
• figli superstiti di qualunque età riconosciuti inabili e a carico del genitore al momento del decesso.
Doppia annualità
Al coniuge superstire anche se divorziato,
titolare di pensione ai superstiti, in caso
di cessazione dal diritto (per nuove nozze) compete l’assegno previsto dall’art.
3 del decreto legislativo lgt. 18 gennaio
1945, n. 39, (denominata: doppia annualità) nell’importo pari a due annualità della
quota di pensione in pagamento.
Il diritto alla pensione ai superstiti
cessa nei seguenti casi
Nel caso che la pensione sia erogata anche ai figli, la stessa deve essere rideterminata nelle seguenti situazioni:
• Per i figli minori, al compimento del 18°
anno d’età;
• Per i figli inabili, qualora venga meno lo
stato d’inabilità;
• Per i figli studenti di scuola media o professionale, quando prestino attività lavorativa o interrompano o terminino gli studi, e in ogni caso al compimento del 21°
anno d’età.
previdenza e tributi n
Importo della pensione, aliquote di
reversibilità
Le aliquote di reversibilità da applicare
alla pensione diretta in caso di morte di
pensionato, o alla pensione teoricamente
spettante in caso di morte di assicurato,
sono le seguenti:
• 60%, solo coniuge;
• 70%, solo un figlio;
• 80%, coniuge e un figlio ovvero due figli
senza coniuge;
• 100% coniuge e due o più figli ovvero
tre o più figli;
Novità: Le pensioni ai coniugi superstiti aventi decorrenza dal 1° gennaio 2012
sono soggette ad una riduzione dell’aliquota percentuale, rispetto alla disciplina
generale, nei casi in cui il deceduto abbia
contratto matrimonio ad un’età superiore
a 70 anni; la differenza di età tra i coniugi
sia superiore a 20 anni o il matrimonio sia
stato contratto per un periodo di tempo
inferiore ai dieci anni. La decurtazione della pensione ai superstiti non opera qualora
vi siano figli minori, studenti o inabili.
Cumulo tra pensione di reversibilità e
altri redditi
La legge n. 335/1995 ha introdotto la regola di carattere generale secondo il quale
“gli importi dei trattamenti pensionistici ai
superstiti possono essere ridotti in base
ai redditi del beneficiario, nei limiti previsti dalla legge. Si precisa che la riduzione
del 25%, 40% e 50% non si applica nei
confronti dei figli minori o studenti o inabili, da soli o in concorso con il coniuge,
quando questi siano ovviamente titolari di
pensione di reversibilità.
Redditi da valutare al fine del cumulo
totale o parziale
I redditi che concorrono a raggiungere i
predetti limiti sono quelli assoggettabili
all’IRPEF, al netto dei contributi previden-
ziali e assistenziali, con esclusione:
• dei trattamenti di fine rapporto e delle
relative eventuali anticipazioni,
• del reddito di casa d’abitazione e relative
pertinenze,
• delle competenze arretrate sottoposte a
tassazione separata,
• la stessa pensione di reversibilità o qualunque altra pensione di reversibilità di cui
l’interessato è titolare, in Italia o dall’Estero.
Assegno al nucleo familiare sulla pensione di reversibilità
Sulla pensione di reversibilità possono essere erogati, a domanda, gli assegni familiari per eventuali figli fino al 18° anno di
età o per gli inabili, ricordiamo inoltre che
può competere sulla pensione di reversibilità da lavoro dipendente (solo gestione fondo pensione lavoratori dipendenti)
l’assegno al nucleo familiare per se stesso
in presenza di un riconoscimento sanitario
di inabilità. n
Le novità del settore immobiliare
Le riduzioni dei tributi a seguito della legge di stabilità 2016
Di Annamaria Terenziani
Presidente Associazione della Proprietà Edilizia
della provincia di Reggio Emilia
strutturazione (50% Irpef), di risparmio energetico (65% Irpef/
Ires), oltre che per acquisto di mobili (50% Irpef).
Assistiamo poi all’introduzione dell’istituto del “leasing immobiliare” per i privati. Attraverso la stipulazione di un contratto di
Con la legge di stabilità 2016 viene innanzitutto attuata l’elimilocazione finanziaria e quindi mediante il pagamento di un canonazione della Tasi sull’abitazione principale (da tale agevolazione periodico si impegna la banca, o altro intermediario finanziane sono esclusi gli immobili in categoria
rio qualificato, all’acquisto di un immobile
catastale A/1, A/8 e A/9). È prevista poi
o al finanziamento della costruzione di un
Su famiglie e imprese reggiane
la riduzione del 25% di Imu e Tasi sugli
edificio che verrà adibito ad abitazione
questa diminuzione della
immobili locati sulla base degli Accordi
principale dell’utilizzatore il quale, al terTerritoriali (si tratta dei contratti a canomine del versamento dei canoni pattuiti
pressione fiscale si tradurrà
ne concordato – meglio noti come i 3+2 -,
potrà acquistarne la proprietà con il pain uno sconto sui tributi locali
quelli stipulati con studenti universitari e
gamento del prezzo di riscatto già inizialdi 16 milioni di euro. Il dato
quelli di breve durata per esigenze di namente fissato.
emerge dal ‘cantiere’ del Bilancio
tura transitoria del proprietario o dell’indi previsione 2016, che è in
quilino). Si prevede inoltre la riduzione del
Uno strumento utile per chi non può accecostruzione e la cui discussione
50% di Imu e Tasi sulle abitazioni concesdere ad un mutuo o non ha la possibilità di
da parte del Consiglio comunale
se in comodato come abitazioni principali
versare una caparra iniziale
è prevista entro fine marzo.
a figli o genitori (eccetto A/1, A/8 e A/9).
In caso di crisi economica involontaria da
“La somma raggiunta – spiega
In questo caso il genitore può dare al fiparte dell’utilizzatore dell’immobile – futul’assessore a Bilancio, Patrimonio
glio, o viceversa, l’appartamento su cui
ro acquirente – è ammessa la sospensione
paga imu e tasi in comodato beneficiandei pagamenti dei canoni, per una volta, e
e Società partecipate Francesco
do dello sconto del 50% di dette imposte.
per un periodo di 12 mesi senza aggravi
Notari – è determinata da fattori
Condizione per l’applicabilità della norma è
di interessi, commissioni o penali di sorta.
virtuosi locali e nazionali, che
che il contratto sia registrato, che l’immoIn caso di mancato rispetto, evidenteincidono su categorie sociali ed
bile venga adibito ad abitazione principale
mente colpevole, dell’obbligo di regolare
economiche diverse”
del comodatario e che colui che concede
pagamento dei canoni periodici l’Istituto,
l’immobile non sia proprietario di alcun alche rimane proprietario del bene oggetto
tro immobile in Italia ad eccezione dell’apdella locazione finanziaria, potrà liberare
partamento in cui vive posto nello stesso
l’immobile con procedura di convalida di
comune in cui si trova l’immobile dato in comodato.
sfratto per morosità, vendere il bene, trattenere la quota a sé
Nel 2016 inoltre non saranno aumentabili i tributi regionali e lospettante per canoni non pagati e prezzo del riscatto lasciando
cali e dunque le aliquote Imu e Tasi (lo stesso non vale però per
la differenza residua all’utilizzatore. Se la differenza fosse negala Tari – il tributo sui rifiuti).
tiva quest’ultimo rimarrebbe gravato di un debito nei confronti
Vengono rinnovate le detrazioni rafforzate per gli interventi di ridell’Istituto finanziatore. n
29
30
reggio città n
ANMIC
Da 60 anni dalla parte dei disabili
N
ell’Unione Europea, attualmente, sono circa
50 milioni le persone disabili. Una persona su 10 nel mondo
ha un handicap.
Le stime delle Nazioni Unite
segnalano infatti la presenza,
in tutto il pianeta di circa 650
milioni di persone disabili. In
Italia sono circa 13 milioni i cittadini dai 15 anni in poi affetti
da deficit funzionali. Quando
in famiglia arriva una malattia invalidante è importante,
dopo essersi rivolti ad esperti
professionisti per una prima
valutazione, consultarsi eventualmente con il medico di famiglia per poi rivolgersi a un medico abilitato all’inoltro del certificato on-line. A
disposizione dei cittadini esistono comunque le associazioni a favore degli invalidi,
come l’ANMIC, che quest ‘anno festeggia
il 60° anniversario, un traguardo davvero
importante e di grande orgoglio e soddisfazione. L’Associazione è infatti stata
fondata nel 1956 dal dott. Alvido Lambrilli
a Taranto, e, dallo stesso guidata ininterrottamente sino alla Sua morte nel 2001.
L’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili (ANMIC) fondata appunto nel
1956 svolge compiti associativi in particolare, esercita, per legge le funzioni di
rappresentanza e di tutela degli interessi
morali ed economici dell’intera categoria
presso le pubbliche amministrazioni, gli
enti e gli istituti che hanno per scopo l’educazione, l’avviamento al lavoro e l’assistenza degli stessi invalidi. L’Associazione
è un’organizzazione a carattere Nazionale
che si articola in sezioni regionali, sezioni
provinciali, e delegazioni comunali.
A Reggio Emilia attualmente sono 770 gli
invalidi aderenti ad ANMIC. Ogni Sede
Provinciale è responsabile dei propi risultati a Reggio Emilia, sottolinea la vice presidente, signora Mara Cadonici “si è sempre cercato di operare con professionisti
del settore in modo di fornire una buona
esperienza della importante ma difficile materia di cui ci occupiamo”. Anche a
Reggio Emilia, come in ogni Sede Provinciale, è presente un Presidente (Sig.Pietro
Schiatti) e la Vicepresidente Sig.ra Mara
Cadonici che si occupa anche della Segreteria amministrativa e organizzativa oltre
che dell’accoglienza.
Mara Cadonici spiega l’importante ruolo svolto
dall’Associazione a tutela degli invalidi civili
Signora Cadonici che cosa è l’ANMIC ?
Mi pare che dalle premesse si possa aver
capito che l’Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili è l’Associazione “Storica” che rappresenta e tutela gli interessi
morali ed economici dell’intera categoria
degli invalidi civili infatti nel tempo sono
state fatte diverse battaglie riuscendo
a conquistare numerosi riconoscimenti
come ad esempio la legge riguardante il
collocamento mirato, la manosa Legge
118/71 che ci ha concesso i famosi benefici economici. Di ANMIC fanno parte gli
invalidi che intendono aderire per sostenere ed allo stesso tempo beneficiare dei
servizi che ANMIC fornisce.
Che consulenza offrite?
Come prima cosa quando un cittadino accede ai Nostri uffici diamo accoglienza e
durante il colloquio cerchiamo di intuire i
bisogni della persona e di dare “risposte
mirate” e ragguagli sulle possibilità d’intervento; il tutto viene filtrato dall’equipe
(Mara, medico, e, se all’occorrenza pure
dall’avvocato. Una frase che in modo molto spontaneo mi viene da dire è “Iniziamo insieme questo percorso, l’equipe la
prenderà per mano ed insieme faremo le
scelte più eque possibili”.
Che cosa siete in grado di dare?
Vorrei dire che il Nostro cavallo di battaglia è il mondo dell’invalidità civile, ma ci
occupiamo un po’ di tutto il mondo delle
invalidità; ad esempio spesso si rivolge a
Noi anche personale delle Pubbliche Amministrazioni e di tutte le forze di polizia
in quanto oltre a consulenza generiche
offriamo anche la possibilità di certifica-
zione di ogni ordine e grado,
e consulenze legali; in oltre
per ampliare la sfera di competenza del servizio, ci avvaliamo della collaborazione
di validi professionisti che ci
forniscono ogni servizio normalmente utile alla persona.
Un ulteriore servizio che è
stato introdotto dal marzo
2009 (data del mio arrivo in
ANMIC) sono le consulenze
domiciliari che effettuiamo
“SOLO” a richiesta in caso la
persona non sia in condizioni di giungere ai Nostri uffici, ciò significa che in equipe
(Mara e il medico Robbi Manghi) si recano a domicilio, in
ambito ospedaliero o assistenziale per assolvere ai compiti sanitario-amministrativi utili per raggiungere il riconoscimento
dei benefici richiesti per l’interessato.
Voi fate consulenza solo a invalidi?
No assolutamente, è norma ascoltare
tutti e poi valutare insieme anche perché succede che persone sono convinte
di avere dei diritti e poi così non è, e viceversa; poi da cosa nasce cosa e parlando emergono dati utili da analizzare per
dare diversi consigli per poi valutare insieme se magari è utile continuare la cosa
in ambiti di diversi. Vorrei ricordare agli
invalidi che i loro nominativi ci vengono
segnalati dalla Nostra Sede Nazionale alla
quale giungono dall’ente competente a
norma di legge; a questo punto li contattiamo tramite lettera, e qui, loro stessi,
“se interessati” si rivolgono ai Nostri uffici. Ci tengo a precisare che siamo volontari. Un imminente obiettivo è festeggiare
“un grande traguardo” sono 60 anni che
esistiamo! Infatti quest’anno sono varie
le iniziative in programma, tra cui, un
convegno straordinario. Tra i Nostri futuri
obiettivi è il raggiungimento di un sempre maggior numero di “adesioni” al fine
di raccogliere fondi da investire allo scopo
di poter offrire sempre maggiori servizi ai
disabili, in funzione dei mezzi, dei volontari che avremo e alle richieste del momento in quanto l’evoluzione delle cose è
in continuo cambiamento e con questo le
esigenze delle persone.
L’ANMIC si trova a Reggio Emilia, via J.Wibicki n.7/a Gli uffici sono aperti al pubblico dalle ore 9,00 alle 12,30 e anche il
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antiche cronache n
Basilio Albrisio
L’eretico reggiano
Il medico, assegnato a un convento per curare le monache, credeva che Reggio
fosse la nuova Betlemme e finì a processo per avere convertito le suore
di Michela
Rivetti
B
asilio Albrisio è stato un medico
e un eretico, (o un folle?) reggiano del XVI secolo.
Le fonti dirette su di lui riguardano esclusivamente gli atti del processo per eresia che gli fu intentato
nel 1559, dopo minimo quattro anni di predicazione. Non è ben chiaro se egli avesse
come seguaci solamente le dodici monache sentite come testimoni al processo,
oppure se avesse fatto altri proseliti.
Dimenticato per oltre tre secoli, quest’eretico fu oggetto di breve studio nel 1883 da
parte di Naborre Campanini e nel 1894 da
Luigi Magnani; caduto di nuovo nell’oblio,
nel 1978 si occuparono nuovamente di lui
Albano Biondi e Adriano Prosperi.
Basilio esercitava la professione di medico e nel 1555 ebbe il compito di prendersi cura della salute delle monache del
convento di Santa Chiara. Non sappiamo
se la sua predicazione fosse cominciata in
precedenza, ma possiamo affermare che
al più tardi ebbe inizio in quell’anno poiché
le suore da lui convertite appartenevano
a tale convento. Albrisio venne arrestato
il 18 gennaio del 1559, per ordine di Monsignor Antonio Vacca, vicario del Vescovo. Mentre le guardie perquisivano le sue
stanze, non si accorsero dei molti documenti che contemporaneamente venivano
gettati nel fuoco del caminetto della sala;
quelle carte forse avrebbero potuto chiarire meglio il contorto pensiero dell’eretico
che conosciamo solo tramite le testimonianze del processo e alcune lettere scritte
alle suore e messe agli atti.
Quando fu posto a processo, davanti all’inquisitore Gerolamo Volta, interrogato circa
se sapesse per quale motivo si trovasse lì,
egli rispose: per il ladrocinio dell’Apocalisse. Quest’affermazione rappresenta piut-
tosto bene il pensiero di Basilio.
Egli sostenne di aver ricevuto una rivelazione sul destino proprio e del mondo già
nel 1547 e ne era rimasto spaventato al
punto da cercare di fuggirla e rifiutarla, ma
più cercava di ignorarla, più i suoi tormenti
crescevano e dunque era stato costretto
ad accettarla.
Ciò che grava sull’animo di Basilio era la
presunta consapevolezza che Cristo si
sarebbe reincarnato nuovamente in lui e
avrebbe patito di nuovo grandi tormenti
per espiare i peccati dell’umanità, in quanto il primo tentativo non era andato a buon
fine. Albrisio sosteneva che per la nuova
redenzione Gesù avrebbe avuto bisogno
del corpo di un peccatore: il suo.
Basilio faceva distinzione fra il se stesso
corporeo e il sé spirituale, come fossero
due entità assolutamente distinte; inoltre
attendeva il momento in cui si sarebbe
consumata la sua umanità per far spazio
a Cristo. Era talmente convinto di ciò, che
prescriveva alle monache di terminare le
loro preghiere con la formula Per Dominum
nostrum Basilium filium tuum.
Basilio era dunque il nuovo Cristo, Reggio
Emilia la nuova Betlemme. Il medico era
riuscito ad esercitare un forte ascendente sulle suore che avevano ceduto alla sua
dottrina e si confessavano e rivolgevano a
lui come guida spirituale. Le dodici monache non erano tutte sullo stesso livello, ma
Basilio le aveva organizzate gerarchicamente. Esse avevano un ruolo ben preciso
nella visione dell’eretico: avrebbero dovu-
to subire torture per espiare i peccati
della Chiesa.
Costoro sono le uniche sue seguaci attestate, ma data la loro funzione
particolare, non è da escludere che vi
fossero anche altri discepoli che non
avevano un ruolo attivo nella visione
di Albrisio e dunque non sono rimasti
coinvolti nel processo. Il solo adepto
laico di cui parlano le testimonianze è
tale Angelo Gabriele, lavoratore della
lana, sparito il giorno prima dell’arresto
del medico. Basilio indicava in questo
giovane il nuovo pontefice celeste per
il mondo futuro.
Albrisio predicava la necessità di celebrare una sorta di super messa d’innanzi al Concilio di Trento (in atto in
quegli anni): celebrante sarebbe stato Angelo Gabriele, aiutato da Elia ed
Enoch che sarebbero discesi sulla Terra
per l’occasione; durante tale cerimonia
Cristo si sarebbe incarnato in Basilio. A seguito di ciò, avrebbe subito nuovi tormenti,
al termine dei quali sarebbe giunto Satana
nel mondo e avrebbe dominato per alcuni anni, fino alla terza e ultima discesa di
Gesù che avrebbe posto fine a tutte le sofferenze. L’eretico riteneva il proprio arresto opera del diavolo e alternava momenti
in cui affermava di essere consapevole che
quella era la sorte per lui prevista, a momenti in cui malediceva Satana, gli uomini
e se stesso, per non aver subito accolto la
missione divina e non aver affrettato il suo
destino. Il processo a Reggio Emilia venne interrotto poiché Papa Paolo IV richiese che fosse processato a Roma. Inviato
colà, si perse ogni traccia di Albrisio e non
è noto cosa ne sia stato di lui.
Vi è un documento notarile della vendita
di un terreno a Pratofontana ad opera del
fratello di Basilio, nella versione trascritta
da Luigi Magnani si evince che tale vendita aveva lo scopo di procurare i soldi per
liberare l’eretico. Gli studi dell’Ottocento
hanno cercato di mettere in evidenza la
follia di Albrisio, sostenendo che non fosse realmente un eretico, ma solamente
un pazzo “isterico, maniaco, commosso ai
tumulti sollevati dal frate ribelle di Germania e spinto dal desiderio di salvar egli la
Chiesa e i Fedeli” (L. Magnani). Il Magnani
asserisce che anche a Roma fu evidente la
malattia mentale di Basilio e dunque per
questo gli concessero la libertà. n
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costume e società n
Il parere dello psicologo
Sviluppo personale
o auto-aiuto
di Riccardo Caselli
S
i trova ormai sul mercato una vasta letteratura
sullo sviluppo personale
o auto-aiuto, che tratta
sostanzialmente della crescita
personale e psicologica dell’individuo in tutte le sfere della
vita, dal successo materiale al
benessere psicofisico.
Si trovano titoli molto validi e
altri decisamente meno d’aiuto, ma a prescindere da questo
è apprezzabile il beneficio che
chiunque può trarre dall’applicare tecniche e una certa disciplina alla propria vita per modificare i
propri pensieri, comportamenti, reazioni
emotive agli eventi.
Lo sviluppo personale si fonda sull’idea
di migliorare se stessi in quanto individui e riporta l’attenzione sul sé in una
società tutta proiettata all’esterno. Questa attenzione allo sviluppo del sé e delle proprie qualità interiori per la ricerca
della felicità e del benessere, era concezione comune in molte filosofie greche,
invece.
Oggigiorno tuttavia ci vengono proposti
numerosi modelli di successo ‘esterno’.
Qualcuno potrebbe obiettare che lo sviluppo personale non è necessario per il
successo, dal momento che molti personaggi noti e di acclamato successo non
ne hanno fatto uso e probabilmente non
si sono messi a leggere manuali, fare autoaffermazioni, visualizzazioni, training
autogeno, tenere un diario, eccetera.
Se però esaminiamo la vita delle persone di fama troviamo esempi di personalità integrate e positive, per esempio Bill
Gates che si adopera anche attraverso
una importante fondazione, ma ne troviamo altrettante se non di più, come
Whitney Houston, Kurt Kobain e l’elenco
sarebbe lunghissimo, la cui vita è caduta
in disgrazia proprio perché alla base non
vi era uno sviluppo integrato di tutte le
sfere della vita e della personalità.
Quindi la prima considerazione potrebbe
essere che il successo non fondato su un
parallelo sviluppo personale può portare
scompenso e persino in rovina.
E’ appunto il caso di persone su cui è
piovuto il successo – magari perché abili
in una specifica area della vita quale il
loro mestiere – ma non adeguatamente
sviluppate sulle altre e dunque facili prede dei propri vizi, dell’incapacità di gestire le proprie finanze, o relazioni, ecc.
A questa considerazione se ne può aggiungere una seconda che è la seguente: alcuni di questi personaggi che sono
giunti a grandi risultati senza seguire
alcun percorso di autosviluppo, vi sono
arrivati in un certo senso nonostante
loro stessi e i propri vizi!
Ma per ciascuno che arriva al top, vi
sono probabilmente migliaia di Kurt Ko-
bain o Whitney Houston stroncati dai
propri limiti e debolezze, prima ancora
di arrivare a quel livello di fama e che
per questo restano invisibili al grande
pubblico!
Quindi è facile intuire come per l’individuo sia preferibile evitare una strada sostanzialmente fatta di casualità e piccole
probabilità e fondare invece le proprie
chances di successo nel lavoro quotidiano sul proprio sviluppo personale, curando la crescita psicologica, affinando
la disciplina e lavorando sui propri limiti
in ogni sfera: economica, relazionale,
sentimentale, fisica, ecc.
Soltanto dallo sviluppo di corretti valori,
autodisciplina, miglioramento continuo
della propria psiche – pensieri, reazioni
emotive, comportamenti – può scaturire un vero e stabile miglioramento di
vita, non così vincolato alle casualità.
Occorre portare l’attenzione all’interno,
quando la società ci spinge a guardare
in direzione opposta, sostenuti magari
da qualche buona lettura sullo sviluppo
personale. Ma soprattutto dalla quotidiana applicazione pratica. n
35
n territorio
Guastalla
Le compagnie reggiane
trionfano al Ruggeri
La stagione di teatro dialettale 2016 è iniziata con pubblico da primato. Il ricavato
devoluto alla Associazione Amici del Day Hospital oncologico e all’Avo di Guastalla
di Enrico
Pirondini
La compagnia di San Martino al teatro Ruggeri.A destra l’organizzatore Lino Alberini (foto Franzosi)
L
e compagnie (amatoriali) reggiane
trionfano al Teatro Ruggeri portando in scena commedie dialettali, divertenti, semplici, contagio-
se.
Gli spettacoli registrano ampi consensi
e “pienoni” da primato.
Non accadeva da anni. Merito, certo,
degli attori, dei registi, degli autori. Ma
merito, anche, di un costume che cam-
bia, di una voglia matta di trascorrere
una serata diversa, di stare allegri in
compagnia.
E recuperare vecchi linguaggi e quelle
antiche “atmosfere” che sembravano
perdute per sempre.
Le serate sono benefiche, il ricavato va
alla Associazione del Day Hospital oncologico (presidente Corrado Taboni) e
all’Avo di Guastalla.
Programma solido
La Stagione dialettale del Ruggeri presenta quest’anno un calendario interessante.
Con compagnie collaudate nel tempo e
note nell’intera regione: una mantovana,
cinque reggiane. “Un sestetto molto affidabile” dice Lino Alberini, guastallese,
attore dialettale popolare, organizzatore
della Stagione. E aggiunge: “Sì, come ho
Sotto il Palco del Ruggeri di Guastalla: a sin.: Lino Alberini e Fiorello Tagliavini - A destra: Corrado Taboni (presidente Ass.Amici DAy Hospital) e Lino
Alberini, organizzatori della stagione dialettale (foto Franzosi)
36
territorio
n
detto in teatro, questa Stagione, molto attesa, è partita col
piede giusto e sta procedendo
benissimo. Finiremo alla grande
e con un pieno di risate da record. Sabato 6 febbraio la Compagnia di Gualtieri ha registrato
un en plein di consensi e di applausi come io francamente non
registravo da tempo. Ed in platea, nei palchi, in loggione, ogni
sera c’è gente di tutte le età e
condizioni sociali. Abbiamo iniziato il 16 gennaio con la compagnia “As fa par dì” di Marcaria (Mantova) che ha portato in
scena “L’usel dal marescial”, tre
atti comici di Loredana Colt con
la regia di Claudio Beduschi. Poi
il 30 siamo arrivati noi di San
Martino con due atti brillanti di
Luigi Pietri per la regia di Franco Tagliati. Titolo: “Dio al ia fa
e poi al ia cumpagna”. Sabato
6 c’era “La palanca sbusa “ di
Gualtieri con “Ma in du suntia
capitè”, due atti comico brillanti
di Ugo Franzoni. Fantastici”.
Nati nell’Ottocento
La compagnia “As fà par dì” di Marcaria (Mantova). Ha aperto la stagione sabato 16 gennaio 2016 (foto Franzosi)
Tra le “magnifiche sei” compagnie invitate al Ruggeri merita
una citazione particolare quella di San
Martino di Guastalla. Per una semplice
ragione: è attiva dal 1870. Va in scena
da un secolo e mezzo. Per la precisione
da 146 anni. Un primato. E’ la più antica
della Bassa. L’ha fondata il parroco di San
Martino. All’epoca si esibiva due o tre sere
all’anno, nei giorni della sagra (fine luglio).
Ha prodotto spettacoli anche in Italiano,
almeno fino al 1970. Poi la svolta nel dialetto, le produzioni solo in vernacolo. La
compagnia ha oggi in Franco Tagliati, 68
anni, il suo punto di riferimento. Tagliati è
nella compagnia da 40 anni, ha scritto 5
commedie (e sta per nascere la sesta), ha
portato la compagnia al successo in vari
teatri emiliani, da Reggio a Ferrara. E’ originario di San Rocco. “Vivevo – ricorda- in
una grande famiglia. A tavola eravamo in
36. In quegli anni ne ho sentite di tutti i
colori. Ed ora quei ricordi, quelle battute, quella allegria, la trasferisco nelle mie
commedie. La prosa dialettale, anche in
quest’era di computer e cellulari, è viva.
Anzi noi stiamo registrando un gradito e
prepotente ritorno. La gente ha bisogno
di sorridere e riacquisare il senso perduto
del territorio. Dirò di più: la gente oggi
ha bisogno di appartenere a qualcosa. E
questi spettacoli dialettali danno le risposte giuste”.
Bravi attori
Sono molti gli attori di sicuro talento che
operano in queste compagnie e, da anni,
godono di una meritata popolarità. Il 26
febbraio saranno di scena “Quìi dla Pèev”
di Reggio Emilia con “Paghèer e murir s’è
seimper in tèimp”, due atti
di Gianfranco Govi (che firma pure la regia). Il 7 aprile è di turno la compagnia
“I Fiaschi” di Novellara con
“Don Arturo, testimoni per
fòrsa”, tre atti comici di Alfredo Testoni e la regia di
Roberto Bocchi. Chiuderà il
29 aprile l’eccellente Antonio
Guidetti dell’Artemisia Teater con “Guerda tè s’am tòca
fèr”. Guidetti ha un repetorio vasto. E’ un mattatore.
Idem Armando Avanzi della
“Palanca sbusa” di Gualtieri.
Non a caso il regista (reggiano) Ezio Aldoni lo ha scelto
per interpretare il ruolo del
pittore Antonio Ligabue nel
docu-film di successo che
ora sta facendo il giro del
mondo. n
La compagnia di Gualtieri “La palanca sbusa” (foto Franzosi)
Il regista Franco Tagliati: “La gente ha bisogno di sorridere
e riacquistare il senso perduto del territorio”
37
n territorio
Storia e storie di paesi reggiani
Carniana di Villaminozzo
di Danilo Morini
N
el Dizionario Topografico-storico
degli Stati Estensi, ricerca storica
di fine Settecento dell’Abate Tiraboschi, troviamo alla voce CARNIANA quanto segue: “Marchesato e Comune con Chiesa Parrocchiale col titolo di
San Matteo nel Vicariato di Minozzo nelle
montagne di Reggio. Nel 1623 era feudo
del Conte Lodovico Ronchi Modenese. Ora
è feudo della Casa Arnaldi di Firenze”.
Venendo ai giorni nostri CARNIANA è frazione del Comune di Villa Minozzo costituita sia dal suo abitato principale sito sulla
strada provinciale che porta al capoluogo
Villa sia da alcune borgate come La Rocca,
Lusignana, Meruzzo e San Bartolomeo: il
censimento del 1951 gli riconosceva 429
residenti ora ridotti a circa 220. Alcuni decenni fà un movimento franoso di vaste
proporzioni rese inabitabili tutte le case
ed i fabbricati rurali della borgata Meruzzo
che vennero successivamente ricostruiti
a cura del Genio Civile di Reggio in una
posizione più sicura, sempre lungo la strada provinciale. Il nuovo abitato è ben distinguibile stante l’omogeneità dei nuovi
fabbricati progettati dall’Ing. Aponte del
Genio Civile di Reggio.
La borgata Lusignana è sita sulla destra
del Torrente Secchiello ed è del tutto in-
38
serita nel territorio del comune di Toano.
Attualmente è ben collegata al capoluogo
Villa grazie al nuovo ponte sul Secchiello
costruito nell’ambito della nuova strada
di fondovalle Secchia ma in passato nei
periodi di piena del fiume era difficilmente raggiungibile. Aspiravano pertanto ad
un ponte che li collegasse al capoluogo
e venivano irrisi con un battuta in rima:
“E pei quei di Lusignana costruiremo un
ponte a ....rana”
Il territorio di Carniana si estende sino al
ponte sul Secchia che ivi delimita il confine con il territorio della frazione Gatta di Castelnovo Monti. Durante gli anni
1944/45 era anche il confine tra il territorio liberato ed occupato dalle formazioni partigiane e quello invece controllato
dall’esercito occupante tedesco che soprattutto presidiava il transito sulla Stra-
A sin. lapide marmorea in memoria dell’eccidio
dell’8 Gennaio 1945. Sopra: commemorazione
del 10 gennaio 2016
territorio
n
Sopra: 1947 (?) Carniana,
Don Alberto Aguzzoli e la sorella Gelsomina a destra: Monsignor Aguzzoli in una foto più recente
da Statale “63” del Passo del Cerreto. Il
ponte sul Secchia nel marzo del 1944 era
stato interrotto con un operazione di sabotaggio da parte dei partigiani, ma stante l’importanza strategica del luogo i partigiani ivi pertanto tenevano un presidio
permanente occupando una villa di proprietà delle famiglia Gatti sita sulla destra
del fiume Secchia in borgata San Bartolomeo. Purtroppo all’alba dell’8 Gennaio
1945 le due sentinelle partigiane vennero
sorprese ed uccise da militari tedeschi affluiti da Felina. Altri cinque partigiani fatti
prigionieri vennero immediatamente fucilati sul posto ed infine altri due catturati e
portati a Ciano d’Enza saranno ivi fucilati
il 26 Gennaio successivo.
Nei pressi del ponte una lapide marmorea
ricorda questo evento bellico e tutti i nominativi dei partigiani ivi caduti.
Nei secoli passati, prima della costruzione del ponte, il fiume Secchia veniva
guadato all’altezza della borgata di San
Bartolomeo utilizzando una passerella di
assi. E così occorse anche al Duca di Modena Francesco IV° nel maggio del 1816
allorché rientrava da una sua visita ai territori ducali di Massa attraverso il Passo
del Cerreto. Poi da Cinquecerri di Ligonchio si era portato a Minozzo, dove aveva ispezionato la Rocca, e quindi a Villa e
poi a San Bartolomeo per attraversare il
Secchia ma dovette essere ospitato nella
tintoria che ivi era gestita dalla famiglia
Gatti in quanto una piena improvvisa del
fiume Secchia ne impediva un guado sicuro. Alla tintoria di San Bartolomeo, una
volta cessata l’’attività, succedette un attività molitoria che sfruttava le acque del
Secchiello. La località di San Bartolomeo
alla confluenza del torrente Secchiello
nel fiume Secchia vede tuttora presenti
molte attività artigianali ed industriali con
particolar riguardo alla CEAG che opera
nell’edilizia fornendo materiali
appunto per l’edilizia sia presso la sede iniziale e principale
di San Bartolomeo ma anche
con impianti in altre località
montane site sia nei comuni di Collagna e
Castelnovo Monti sia in altri comuni della
provincia reggiana.
La parrocchia di Carniana è attualmente retta in unità pastorale con
la parrocchia del capoluogo Villa,
ma sino al 2013 è stata retta da Don
Aguzzoli Giovanni che era il decano
del clero reggiano in quanto ordinato sacerdote sin dal 1936 e deceduto
ultracentenario nel 2013. In settembre
di ogni anno ricorre la Sagra in onore di
San Matteo apostolo che vede la presenza in Carniana di tanti devoti con particolar riguardo ai tanti che sono emigrati da
Carniana alla ricerca di un’occupazione.
Scrivendo di Carniana si deve ricordare una personalità di notevole rilievo nato a Carniana nel 1922: si tratta
di un frate cappuccino che ha reso
nota Carniana in altre importanti
centri come Sassuolo, Salsomaggiore
ed Anagni nei pressi di Roma.
Come usava al tempo tra i frati cappuccini, egli dovette abbandonare
il suo dato anagrafico di Lanzi Luigi
figlio di Giuseppe e di Tognetti Agata assumendo in religione il nome di
Padre Evaristo da Carniana, facendo
pertanto conoscere a livello nazionale l’’esistenza della sua natale Carniana.
Prestò la sua attività pastorale soprattutto a Sassuolo ove è ancora ricordato
con grande affetto e simpatia. Ivi dette
vita ad un ricreatorio per la gioventù, che
intestò a San Francesco realizzando un
campo sportivo per il calcio, organizzando
squadre calcistiche nella società sportiva
“San Francesco” tuttora attiva a Sassuolo
a distanza di tanti anni . A Sassuolo molti ricordano un episodio, molto curioso e
simpatico, riferito a Padre Evaristo: questi transitava in bicicletta davanti ad un
negozio all’ingrosso di granaglie e cereali
ove era appena giunto un autocarro pieno di sacchi di grano dal peso ciascuno
di circa un quintale. I facchini che si apprestavano allo scarico vedendo passare
in bicicletta Padre Evaristo lo apostrofarono invitandolo a lavorare appunto nello
scarico dei sacchi. Padre Evaristo si fermò
e disse loro che avrebbe provveduto lui
allo scarico e così fece caricandosi sulle
spalle tutti gli oltre cento sacchi mentre i
facchini lo stavano a guardare, anche deridendolo. Ma alla fine male occorse loro
in quanto Padre Evaristo disse che il compenso spettava a lui in quanto aveva lavorato ed aveva necessità del compenso
per i bisogni del convento. Fu attento in
quel di Sassuolo, centro a tutti noto come
sede primaria a livello nazionale dell’industria ceramica, alla pastorale del lavoro
assumendo il ruolo di cappellano in diverse industrie ceramiche, sapendo entrare
in sintonia sia in modo dialettico ma anche in modo amicale e fraterno sia con gli
operai che con i dirigenti aziendali. Basti
ricordare che una volta trasferito presso il
convento di Anagni vicino a Roma riuscì a
convincere una grande impresa ceramica
di Sassuolo ad aprire uno stabilimento ad
Anagni per ivi ridurre la disoccupazione
operaia.
Nel 1978 festeggiò nella sua natia Carniana il trentennale della sua ordinazione
sacerdotale e, oltre ai suoi antichi compaesani, confluirono moltissimi sassolesi
sia alti dirigenti aziendali ma anche tanti
semplici operai.
In Settembre a Carnia si tiene la festa patronale dedicata a San Matteo Apostolo
ed è un occasione per conoscere questo
simpatico paese e la cordiale ospitalità
della sua gente. n
39
n territorio
Nello Salsapariglia
Una vita di successi e collezioni
Da costruttore di macchine agricole a distributore di motoseghe,
ha riempito la sua casa di Bagnolo di oggetti dei propri sogni,
ora esposti per tutti gli appassionati
di Romano
Pezzi
H
a raccolto i sogni realizzati in una
vita e ne ha fatto una collezione
che tutti possono visitare. Nello
Salsapariglia, alla soglia dei 90
anni, rimane un esempio unico almeno in Italia per questa iniziativa che lo
ha reso famoso. Su tre piani di una palazzina di sua proprietà a Pieve di Bagnolo in Piano, inaugurata otto anni fa,
presenta 150 motociclette di ogni
epoca dal 1900 in poi, un centinaio di motori agricoli per vari utilizzi,
alcuni di cent’anni fa, radio, grammofoni e fonografi con esemplari
del 1850, ed infine una dozzina di
trattori Lesa, raccolti tra i tanti che
egli stesso costruì, poi venduti negli anni Cinquanta.
In pratica si tratta della sua storia, di
40
Sopra: Nello Salsapariglia. A sin.: esemplari della collezione
Salsapariglia - immagini tratte dal sito: bmwmcverona.it
e www.classicbike.gr
tutto il suo lavoro e soprattutto di tutti i
suoi sogni avverati. Una sorta di museo
che rappresenta l’evoluzione meccanica
di oltre cinquant’anni del settore agricolo a Reggio. Nessun oggetto che Nello
ha raccolto e che continua a raccogliere,
possiede un valore secondario rispetto
ad un altro. Dal primo trattore “Falco”
che Salsapariglia costruì in società con
Alceo Leoni dal 1950, ai grammofoni a
manovella che a sedici e diciott’anni si
portava a casa degli Armani, nei Ronchi di Massenzatico, dove di domenica
si organizzavano festine con i coetanei
e le ragazze dei dintorni. Ricordi di gioventù che rimangono nel cuore di Salsapariglia. Poi ci sono le moto, con cui
ancora giovane sostituisce la bicicletta
che a quindici anni è l’unico suo mezzo per spostarsi e che usa per recarsi
al suo primo lavoro da meccanico, da
Fosdondo di Correggio dove abita, alle
officine meccaniche di Nibbi e Pratissoli,
in Viale Ramazzini a Reggio. Si tratta di
un periodo meraviglioso questo, conferma Nello, durante il quale viene folgorato dall’ambiente e soprattutto perché,
come una visione, capisce quale sarà il
suo futuro. Non sarebbe diventato infatti un contadino come suo padre, ma
un meccanico di macchine agricole, di
quelle che alleviano la fatica ai lavoratori dei campi, coi quali è cresciuto nelle
campagne di Fosdondo e di cui più di
tutti capisce le esigenze.
A raccogliere questi cimeli, Nello Salsapariglia inizia verso la metà degli anni
Sessanta. Poco dopo aver deciso di non
costruire più i trattori Falco e Titano e
territorio n
di iniziare assieme al cugino Ariello Bartoli, la nuova attività con le motoseghe
Sabart, Oregon e Comer: una nuova
avventura commerciale legata ai tempi
e diventata nel 1992 la Emak, che ancora oggi vende i suoi prodotti in tutto
il mondo. Inizia proprio con le moto,
coi trattori e con le motofalciatrici. Riesce a ritrovare e a riacquistare il primo modello di Falco costruito nel 1950,
che egli stesso guidò all’uscita della
sua fabbrica di via Adua. Quel trattore,
restaurato e rimesso a nuovo, fa bella
mostra al primo piano nella sede “Collezione Salsapariglia”.
Si racconta che pochi anni fa a Lucerna, circa 800 trattori d’epoca erano in
mostra in occasione di un raduno. Solo
quattro le marche italiane esposte, con
vari modelli del passato: Fiat, Same,
Landini e….Lesa, con un Titano 17HP,
uno di quelli costruiti da Salsapariglia
nel 1954. Tra questi costruttori però,
Nello risulta l’unico che cerca i propri
Sopra: esemplari della
collezione Salsapariglia,
immagini tratte dal sito:
bmwmcverona.it
e www.classicbike.gr
trattori e che dopo il restauro, li mette in mostra. Ormai tutti i collezionisti
del mondo conoscono questa storia e
bussano alla porta del museo, o meglio
alla Collezione, per toccare con mano
la realtà ed incontrare questa sorta di
‘collezionista di se stesso’.
Con le moto intanto, attorno agli anni
Cinquanta, Nello si avvicina anche al
mondo sportivo allargando la conoscenza ai motocicli. Stravede per la Gilera e per i centauri che la cavalcano.
Segue le corse e conosce personalmente Umberto Masetti, suo coetaneo del
1926, diventato campione del mondo in
sella alla quattro cilindri di Arcore, nel
1950 e ‘52. Quando il centauro parmense nel 1955 passa alla MV Agusta, Nello
è dispiaciuto.
“Si è trattato
di soldi - dice
- perché a Masetti, col suo
modo di interpretare la
vita, quelli non
bastavano
mai”. Masetti
poi quell’anno
vince il Gp a
Monza. I due
uomini molti
anni dopo, nel
1989, si riabbracciano proprio a Reggio,
in occasione
dell’Asso Mondiale indetto
quell’anno dal
mitico Giannetto Cimurri,
quando l’uomo
di sport reggiano radunò
Taglio del nastro Edizione 2015 del C.A.M.E.R. di Reggio Emilia.
Da sin.: Stefano Landi, il sindaco Luca Vecchi, il presidente del C.A.M.E.R.
Gianni Marchetti e Nello Salsapariglia
tutti i centauri italiani vincitori di un
casco iridato, ovvero diventati campioni
del mondo. Quando il campione muore, a Maranello il 29 maggio del 2006,
Salsapariglia partecipa commosso alle
sue esequie. Altro centauro amato e
non dimenticato dal collezionista è Bruno Bertacchini, del quale possiede un
esemplare della Moto Guzzi, con cui il
celebre centauro vince il campionato
italiano nella classe 500 cc.
Avvicinarsi a personaggi famosi legati
alla sua collezione, più che una ambizione è quasi una brama per Nello Salsapariglia. Lo rendono giustamente orgoglioso. Approfondita la conoscenza di
vecchie radio, trovate un po’ ovunque
poi restaurate e messe in funzione, fa
conoscenza con Elettra Marconi, principessa, che il padre Guglielmo, inventore della radio, ebbe nel 1930 dalla seconda moglie Maria Cristina Bezzi Scali.
Un incontro pieno di pathos.
Di vecchie radio, assieme a fonografi
d’epoca, oltre ai modelli “La Voce del
Padrone”, il collezionista di Bagnolo
possiede rarissimi esemplari americani,
prodotti dalla Rca Victor, trovati proprio
durante i suoi viaggi in Usa. Di queste
macchine egli capisce il segreto della
diffusione del suono, che dalla membrana del braccio viene poi convogliato e amplificato in modo naturale dalle
studiate fattezze del mobile, come una
cassa acustica.
Per conoscere la statura di Nello Salsapariglia nel sociale, basta essere presenti all’apertura della Mostra-scambio
nell’ambito del C.A.M.E.R, di cui è uno
dei fondatori. In quell’occasione egli si
ritrova tra centinaia di espositori e migliaia di visitatori che condividono la
sua stessa passione e che lo inducono
ad andare avanti per questa strada che
ha ritenuto la giusta. n
41
n arte
e cultura
Nero Levrini
Al di sopra di ogni sospetto
di Emanuele
Filini
C
hi è cresciuto e vissuto in un ambiente dove si è respirata l’atmosfera dell’arte canonica, sa che
alla base di questa stanno disegno, pittura e scultura, quindi è portato ad avere grosse perplessità davanti a
tutti gli altri media della creatività.
Questo non vale nel caso di Nero Levrini. Un artista che ha percorso tutti quei
sani indirizzi del fare arte in modo tradizionale, alla ricerca di un linguaggio
personale col quale esprimersi. Durante
questa ricerca Nero si è trasformato da
artista tradizionale in creativo multimediale e giorno per giorno va scoprendo
nuove possibilità di espressione senza
nulla rinnegare delle esperienze formative.Pennelli, colori, terra, materia plastica, ma anche fotografia, computer , un
buon software di fotoritocco e di grafica
vettoriale, sono gli strumenti quotidiani,
dei quali si serve Nero Levrini quando
42
Nero Levrini - Quadrupede fantastico
quotidianamente si accinge a scrivere
un altro capitolo sulle sue esplorazioni di
un nuovo mondo virtuale. Immagini che
provengono dalla pubblicità e dalla popart, dalla ricerca astratta e informale, ma
anche dall’inconsapevole processo di sviluppo visivo, di casuali equazioni di geometria analitica elaborate dal computer,
che segue impulsi meccanici, derivanti
da una tastiera, anziché da un pennello
e una tavolozza. Quando si creano immagini pittoriche usando mezzi antipittorici,
generalmente si sconfina nell’arte concettuale, che è ciò che è successo negli
anni ‘50 a due matematici programmatori, non artisti nel senso manuale del termine, ma comunque di grande sensibilità
artistica, Laposky e Frank.
Essi ottennero, tramite computer, modificando equazioni matematiche con nuove
costanti e variabili, seguendo suggerimenti del costruttivismo e del razionali-
Nero Levrini - Collage
Nero Levrini - Tecnica mista
Nero Levrini - Forma antropomorfa
smo, una anticipazione di oltre una dozzina d’anni, di quella che verrà definita, in
senso lato, arte concettuale (che in sintesi afferma che l’importante è l’idea, non il
mezzo con cui la si realizza).
Perciò Nero Levrini non ha fatto altro
che passare da una tradizione antica ad
un’altra, che data solo mezzo secolo di
vita, ma che comunque è già tradizione.
Le macchie ipercromatiche astratte,
fortemente decorative, le microstrutture prima fotografate , poi ingigantite a
formare idee di città futuribili, o quelle
improbabili geometrie tendenti a formare
strutture antropomorfe, sono alcune direttrici di ricerca che Nero Levrini segue
con profitto, senza perdere mai di viste
le sane componenti ludiche e ironiche. n
arte e cultura
n
Dalle vette dell’Himalaya
alla Bassa reggiana
Il maestro giapponese Katsu Ishadi ospite della Galleria Ducale
di Guastalla fino al 26 aprile
di Enrico
Pirondini
D
all’Himalaya alla Bassa reggiana.
Dalla catena montuosa più elevata
e possente del mondo alla nostra
placida pianura. Dall’Everest al Po.
Il maestro giapponese Katsu Ishida, dopo
l’exploit bolognese di Arte Fiera (58mila
visitatori in pochi giorni) ha accettato di
esporre nella Galleria ducale di Guastalla,
ospite della Pro Loco, invitato dal curatore arch.Sergio Zanichelli e dall’editore
modenese Augusto Medici, patron della
rivista (nazionale) “ContemporArt”. Parla
un buon inglese, frutto di lunghi viaggi tra
Londra e gli Stati Uniti. Quando rientra in
Nepal il quotidiano “The Kathmandu Post”
gli dedica una foto in prima pagina. Di italiano sa le parole essenziali, ma capisce il
nostro linguaggio senza grandi sforzi.
Maestro Ishida, la Galleria ducale ha voluto aprire l’anno col botto. Soddisfatto?
Molto. Ho accettato subito e volentieri.
Questa parte di mondo, questa Bassa
reggiana, non la conoscevo proprio. Ma
sapevo che culturalmente è importante,
qui sono passati poeti e pittori. Spero di
poterci stare anch’io.
Katsu Ishida e Marco Cagnolati
Quali sono le componenti del suo lavoro?
Principalmente la carta himalayana e inchiostri giapponesi. In molti casi supporto
il tutto con un preliminare lavoro fotografico alternato ad elementi materici.
Ci parli di questa carta speciale, introvabile in Europa….
Si chiama rokuta. Da questa carta ricavo una fibra vegetale molto resistente
(lokta) utilizzata anche per la fabbricazione delle banconote e ottenuta da una
specie vegetale chiamata palpu. La carta
è il mio materiale base. La trovo sulle mie
montagne dopo lunghissime camminate.
Critici d’arte come il prof.Cagnolati di
Boretto dicono che lei fissa immagini
provenienti dal noir. E’ così?
Sì, è anche così. La mia è un’arte totalmente Nippon Contemporay. Uso inchiostro e vari elementi per ottenere un tratto
pastoso, forte e grafico.
Maestro lei sta girando il mondo, da
Londra alla California. Quando riposa?
Quando posso. Qui a Guastalla sto benissimo. Ma anche nella mia Oasaka o in Nepal dove mi ritiro in una piccola casa sui
monti più alti del mondo. Qui mi ha stregato il Po anche se in questi giorni di siccità soffre. Soffre ma resiste. Mi piace. n
Sicuramente fino a
fine mese. Ci parli delle sue opere
così
misteriose,
così insolite…
La tecnica è importante e segreta. E so
che questi miei segreti alimentano speculazioni; accrescono
un senso di generale
smarrimento.
Da sin.: L’artista romeno Emil Ciocoiu, Katsu Ishida, l’editore Augusto Medici, il curatore arch.Sergio Zanichelli (foto Franzosi)
La Fashion designer Laura Lusuardi (Max Mara) con il
maestro giapponese (foto Franzosi)
43
44
arte e cultura n
Il dadaismo compie 100 anni
A ricordarlo, a Milano, è stata l’attrice reggiana Barbara Nicoli
L’
attrice Reggiana Barbara Nicoli di nuovo in scena
questa volta nelle prestigiose sedi della Galleria Civica
di Modena e della Fondazione Mudima di Milano, con
lo spettacolo DA DADA A DADA ideato e diretto dal
regista Franco Brambilla in occasione del Centenario della
nascita del Movimento Dadaista (1916). Uno spettacolo che
ha riscosso notevole interesse tra artisti e intellettuali ma
anche da parte del grande pubblico. Arturo Schwarz lo ha
definito “una dimostrazione di come si possa fare cultura in
modo intelligente e innovativo” apprezzando il lavoro raffinato
degli attori. Attiva nelle arti visive e performative, Barbara
Nicoli ha preso parte a questo importante progetto nato con
la collaborazione dell’artista svizzero Daniel Spoerri al quale
è dedicata la terza parte del lavoro. Le prime due parti sono
ispirate ai testi teatrali “Il cuore a gas” di Tristan Tzara, uno
dei più significativi dell’esperienza dadaista, e “Il desiderio
preso per la coda” di Pablo Picasso. Opere e autori che ancora
oggi sono sinonimi di messa in discussione del conformismo,
dei luoghi comuni e delle certezze, del tentativo di creare un
pensiero critico sulla contemporaneità. Grandi nomi dunque
ai quali Barbara Nicoli ha saputo affiancarsi, confermando la
sua scelta di campo per un’arte colta facendo parte di questo
prestigioso progetto con una performance di alto livello
artistico a cavallo tra arte visiva e teatro.
45
n da
vedere in città
Reggio Emilia
Palazzo dei Musei
Dialogo di segni
I disegni dei Musei Civici di Reggio,
da Lelio Orsi a Omar Galliani,
in mostra fino al 28 marzo 2016
Lo stesso Antonio che poi l’avrà
fatta posare per
qualche
istante
prima di chiudere il cavalletto sul
tocco di biacca
dell’ultimo paesaggio della sera?
(…) I disegni a
volte nel tempo
restano muti per
sempre e nel loro
siderale silenzio
compiono viaggi
straordinari che
non
riusciremo
mai
a
ricostruire.
Ambito di Lelio Orsi n. inv. A2
La
rivisitazione
dell’opera esige
rispetto.
mar Galliani, artista che ha
Il suo silenzio chiede rispetto.
portato la grande tradizione del
Sta a noi cercare quel piano indisegno italiano nel mondo, è
clinato tra ieri e oggi che possa
stato invitato a dialogare con la
rigenerarsi all’interno dell’opera
collezione di disegni antichi dei Musei
stessa».
Civici di Reggio Emilia. Trecento opere
Nei Musei di Reggio Emilia è condal Cinquecento ad oggi, esposte fino
servato un tesoro nascosto: una
al 28 marzo 2016 nel Palazzo dei Muraccolta di disegni, studi prepasei.
ratori per dipinti, bozzetti d’arUna grande mostra per scoprire circa
chitettura e di scenografia che
300 disegni di diversi autori, dal Cincoprono l’arco cronologico che
quecento ai giorni nostri, in un ideale
va dal Cinquecento al Novecento.
dialogo tra opere antiche, opere del
“La linea continua” è il concetto
XIX secolo e del Novecento e disegni
che unifica l’esposizione, poiché
contemporanei.
una caratteristica peculiare del
All’interno del ricco corpus di disegni
collezionismo e della pratica del
conservati negli archivi del Museo,
disegno a Reggio Emilia è, fin dai
Omar Galliani ha selezionato un foglio
secoli trascorsi, quella di ispirara matita su carta di Antonio Fontanesi,
si alla grande tradizione per credal quale ha tratto ispirazione per reaare opere moderne.
lizzare alcune opere originali. La sezioLa Fondazione Manodori, in colne dedicata all’autore propone, inoltre,
laborazione con i Musei Civici, ha
una selezione di carte realizzate negli
promosso la realizzazione di un
anni Settanta che si pongono in servolume, edito da Skira, dal tirato dialogo con alcuni disegni antichi
tolo “La linea continua. Disegni
e dieci tavole tratte dal libro in poesia
antichi dei Musei Civici di Reggio
di Gian Ruggero Manzoni “Nel vortice
Emilia”, che analizza, in particodelle acque superiori” (Raffaelli Editolare, il fondo dei disegni antichi
re, Rimini, 2015).
dal XVI al XVII secolo, formato
«Cosa avrà letto – si chiede Omar Galda duecento fogli di notevole
liani – la fanciulla seduta con in mano
pregio, quasi del tutto sconoun libro nel piccolo disegno di Antonio
sciuti.n
Fontanesi? Forse aspettava qualcuno?
O
46
Omar Galliani da Fontanesi 2015 matita su tavola - fogli Moleskine cm. 70x50 49311
A. Chierici - Nudo seduto su base di profilo. ISA
600
da vedere in città n
A sin.: “Potential” 2015 - olio su lino - 132,8 x 203,2 cm - A destra: “Devotion” 2015 - olio su lino - 111,8 x 182,9 cm
(Per tutte le opere: Courtesy Collezione Maramotti © Anna Conway)
Anna Conway
Tra osservazione e immaginazione
Alla Collezione Maramotti, la prima mostra europea della pittrice americana,
dal 6 marzo al 31 luglio 2016
C
ollezione Maramotti presenta la
prima mostra europea della pittrice americana Anna Conway,
che nel 2015 ha realizzato quattro nuove opere appositamente per
questo progetto.
L’approccio di Conway nei confronti della rappresentazione – al contempo precisa, metodica, intuitiva e analitica –
comporta non solo la raffigurazione di
scene che fondono insieme osservazione ravvicinata e pura immaginazione.
L’artista è anche attenta a un’immagine pittorica che si relaziona al luogo
in cui ci troviamo, all’esatto momento
nel tempo, a chi occupa quello spazio
e a ciò che può passare nella sua testa. In questo senso, oltre a essere una
pittrice, l’artista potrebbe anche essere
una scrittrice di racconti brevi, una sceneggiatrice, o una reporter. I suoi atti di
iscrizione prendono una forma visuale e,
anche quando una scena è fantastica, oltre
i limiti della quotidianità, per l’artista deve
apparire vera.
Nei suoi quadri compaiono delle figure che
l’artista vede come persone reali, con un
passato e un presente in bilico, con speranze e timori. Le figure da lei create spesso scaturiscono da individui che ha incontrato nel corso della sua vita, dall’infanzia
fino alla maternità. Nel ritrarle, Conway
giunge a comprendere meglio le loro potenzialità e i loro desideri, la loro vulnerabilità e la loro forza interiore. Realizzando
questi dipinti l’artista esamina anche la
propria attività e le sue opere riguardano
in ogni modo la possibilità di rappresentare il mondo e il nostro posto in esso, il
nostro passaggio attraverso la vita. Si può
pensare che i quattro nuovi dipinti della
mostra ci presentino scene fissate durante
le prime ore del giorno, a metà pomeriggio, al crepuscolo e nel cuore della notte, a
rappresentare un’unica giornata in quattro
diverse location, di quattro diversi abitanti.
Un quinto dipinto, realizzato nel 2013, It’s
not going to happen like that, è impossibile
da collocare temporalmente, non solo perché è un interno senza finestre che si aprano sull’esterno, ma anche perché la sua vista esterna è un paesaggio trompe-l’oeil e
uno specchio dove noi, gli osservatori, ci
confrontiamo nel suo immanente riflesso
mentale: una nota su un post-it che afferma una risoluzione interiore: It’s not going
to happen like that.
Ai quadri sono stati assegnati titoli che
si riferiscono ad affermazioni ispirate:
Devotion, Determination, Perseverance
e Potential. Tutti contengono immagini
dentro altre immagini o ci presentano
improbabili oggetti iconici.
In Devotion, che ci trasporta in un vasto allevamento industriale di bovini,
c’è un poster su una parete con l’immagine di una foresta di sequoie con la
scritta RESOLVE. In Determination, una
scultura africana si osserva nella finestra oscura di un appartamento in un
grattacielo di New York. L’unico segno
di vita in Perseverance, in un ufficio semi-vuoto annegato di luce, è un’immagine delle statue enigmatiche dell’isola di
Pasqua, sotto un cielo nuvoloso. Potential
è dominato da un’enorme nave da guerra inserita in un paesaggio, che si staglia
non sull’oceano ma su un mare di verde.
A noi non resta che chiederci, stupiti, chi
l’abbia messa lì e perché. O se davvero si
trovi dove la vediamo. Queste nuove opere
create per la Collezione Maramotti sono il
risultato di un eccezionale periodo di impegno per Anna Conway, un’artista che ha
realizzato soltanto ventisei quadri negli
ultimi quindici anni. I cinque lavori, riuniti insieme nella mostra intitolata Purpose,
sembrano suggerire che per Anna Conway
sia la pittura che la vita sono impregnate di
intenzionalità e al contempo di misteri, per
rappresentare ciò che può essere sentito e
osservato, il visto e il non visto. n
Sopra al centro: “It’s not going to happen like that” 2013 - olio su lino 76,2 x 101,6 cm (Courtesy Collezione Maramotti © Anna Conway)
47
n da
vedere in regione
Forlì
L’eredità di Piero
Il sommo artista del Rinascimento viene indagato in una mostra
ai Musei San Domenico. Fino al 26 giugno
I Musei San Domenico di Forlì presentano la mostra “Piero della Francesca. Indagine su un mito”. Impresa difficile, perché se già è complesso riuscire a riunire un nucleo adeguato di opere di Piero, artista
tanto sommo quanto “raro”, ancora di più lo è riuscire a proporre un confronto di questo livello con i più
grandi maestri del Rinascimento, da Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello a Andrea del
Castagno, tra gli altri. Così come è complesso il riuscire a documentare, riunendo sempre i veri capolavori, l’influsso di Piero sulla generazioni di artisti a lui successiva: Marco Zoppo, Francesco del Cossa,
Luca Signorelli, Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano ma anche Giovanni Bellini e Antonello da Messina. Ma questa mostra, che già
così sarebbe un evento storico, si spinge oltre, indagando il mito di Piero quando esso rinasce, dopo i secoli dell’oblio, nel moderno,
nei Macchiaioli, Borrani, Lega, Signorini, ad esempio. Ma soprattutto per il fascino che la sua pittura ha su molti artisti europei: da
Johann Anton Ramboux o Charles Loyeux, fino alla fondamentale riscoperta inglese del primo Novecento, legata in particolare a Roger
Fry, Duncan Grant e al Gruppo di Bloomsbury.Poi gli echi pierfrancescani che risuonano in Degas, Seurat e Signac, nei percorsi del
postimpressionismo, tra gli ultimi bagliori puristi di Puvis de Chavannes, le sperimentazioni metafisiche di Odilon Redon e, soprattutto, le vedute geometriche di Cézanne. La fortuna novecentesca dell’artista è affidata agli italiani Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico,
Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi confrontati con fondamentali artisti stranieri come Le Corbusier, Balthus e Edward
Hopper che hanno consegnato l’eredità di Piero alla piena e universale modernità. E’ l’affascinante rispecchiamento tra critica e arte,
tra ricerca storiografica e produzione artistica nell’arco di più di cinque secoli a costituire il filo conduttore della mostra Piero della
Francesca. Indagine su un mito. Dalla fortuna in vita - Luca Pacioli lo aveva definito “il monarca della pittura” - all’oblio, alla riscoperta.
Carpi (MO)
Giocattoli. Divertimenti da tavolo
L’evoluzione del gioco di società in mostra a Carpi,
Palazzo dei Pio, fino al 10 aprile 2016
Nella Sala dei Cervi di Palazzo dei Pio la storia e l’evoluzione
dei giochi di società. Decine gli esemplari esposti, passando da edizioni anche rare di grandi classici – dall’intramontabile Monopoli a Risiko – fino alle più recenti
innovazioni del settore, con un focus dedicato ai titoli che hanno vinto lo Spiel des Jahres, l’Oscar
del gioco da tavolo assegnato dal 1979 ogni
anno in Germania, il riconoscimento più ambito
su scala internazionale. Sono cinque le sezioni che
compongono l’esposizione. La prima riassume la timeline
del gioco da tavolo,
raccontandone l’evoluzione dal punto di vista ludico ma anche imprenditoriale.
La seconda sezione presenta gli esemplari originali di alcuni tra i più famosi
giochi da tavolo di sempre, attingendo alle collezioni della storica ludoteca di
Carpi e grazie al prestito di collezionisti e amatori. Ad essere esposte sono,
insieme a gadget a memorabilia, edizioni di giochi entrati di diritto nella storia
del costume (come l’originale di Monopoli, risalente agli Anni Trenta del Novecento), Heroquest (1989), Il labirinto magico (1986), Tikal (1999), Kaleidos
(1995); ma anche esemplari più recenti come Star Wars: X-Wing, e molti
altri. La terza sezione propone di passare dalla contemplazione... all’azione:
sono diversi gli esemplari di giochi, da quelli tradizionali a quelli sperimentali,
che il pubblico può provare a usare liberamente; prima di cimentarsi, nella
quarta sezione della mostra, con la loro versione digitale. È a disposizione
dei visitatori, infatti, una serie di tablet che permette di misurare differenze
e analogie tra i modelli originali dei diversi giochi e quelli in formato 2.0. Una
quinta sezione prevede l’esposizione di giochi in formato maxi che esaltano
la bellezza grafica dei giochi stessi e permettono di essere usati da gruppi
più numerosi: tra questi Quarto, Pylos, Kaleidos e per i più piccoli Bakit Kids,
Pomela e Il frutteto.
48
Parma
Mercanteinfiera
Il mondo dell’antiquariato si ritrova
alle Fiere di Parma,
dal 27 febbraio al 6 marzo
Antiquariato, modernariato e design
sono gli indiscussi
marchi di fabbrica
di Mercanteinfiera,
la prestigiosa kermesse internazionale che, dal prossimo 27 febbraio al
6 marzo, tornerà
ad animare gli spazi delle Fiere di Parma, accogliendo buyer e collezionisti.
Ma la capacità di sorprendere si misura stavolta nella
molteplicità dei linguaggi artistici proposti, che non risparmiano uno sguardo alla contemporaneità. Il posto
d’onore di Mercanteinfiera Primavera 2016 viene così
riservato alla fotografia, protagonista di una suggestiva mostra collaterale che impreziosirà la scena: “Sole
o accompagnate? L’opera fotografica come opera singola e come serie”. Un percorso, realizzato grazie alla
prestigiosa collaborazione con Fabio Castelli, ideatore
di MIA Photo Fair, che esalta la ricerca che accompagna l’arte della fotografia, all’interno di uno spazio che
vede il collezionismo indagare non soltanto sul valore
squisitamente contenutistico dell’opera fotografica, ma
anche sul mercato, sul rapporto con il pubblico e sulla
percezione che ne deriva.
Il secondo appuntamento collaterale di Mercanteinfiera,
ovvero “Parma 360 on view”, sarà dedicato invece alla
creatività contemporanea, anticipando in qualche modo
i temi del Festival sull’arte creativa che si terrà a Parma
dal 29 aprile al 5 giugno prossimi, con mostre, conferenze, workshop ed incontri con gli artisti.
da vedere in regione n
Ravenna
Valori dell’antico in chiave moderna
Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto.
Al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, dal 21 febbraio al 26 giugno 2016
“Quel non so che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione futurista e la
sua adesione alla metafisica in un tempo in cui - era il 1919 - era ormai rivolto a un ripensamento
del passato.
Un pensiero, quello di Carrà, che ormai andava diffondendosi anche oltre i confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo Novecento fino alla Grande Guerra.
Se la fase delle avanguardie storiche non poteva ancora dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in
scena del Surrealismo - il manifesto del 1924 ne suggella la nascita - il clima storico era profondamente mutato, come testimoniano i cambiamenti di rotta di diversi protagonisti di quelle stesse
avanguardie, e il “Novecento italiano” di Margherita Sarfatti e più estesamente il diffuso “ritorno
all’ordine” che coinvolse molti artisti europei. Ma il richiamo dell’antico resta forte anche nella seconda parte del secolo, dalle neoavanguardie alla stagione del ‘postmoderno’ che segna la irreversibile usura del loro mito. La mostra La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico
a Pistoletto narra quanto sia stato insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il secolo, come
confermano le opere esposte al MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna - dal 21 febbraio al
26 giugno 2016, di grandi protagonisti italiani e stranieri di generazioni, aree culturali, tendenze
diverse. La mostra attraversa l’intera storia del Novecento documentando artisti e vicende che
testimoniano una ripresa della tradizione in una restituzione moderna di modelli e valori dell’antico. Talora attraverso la citazione esplicita, oppure in forma evocativa, o come pretesto per una
rilettura inedita di opere e figure mitizzate del passato, o con la loro riproposta in veste di icone
contemporanee, fino alle operazioni ironiche o dissacratorie condotte da alcuni artisti. Attraverso
una sequenza di sezioni tematiche, l’esposizione presenta oltre 130 opere di grandi protagonisti e di alcuni outsiders particolarmente significativi, da Savinio a Martini, De Chirico, Dalì, Carrà, Severini, Morandi, Utrillo, De Pisis,
Casorati, Picasso, solo per citarne alcuni. L’ultima sezione insiste sulla stagione di passaggio dalle neoavanguardie al postmoderno, con opere e installazioni di Parmiggiani, Paladino, Vettor Pisani, Ontani, Paolini, Pistoletto.
Modena
Daido Moriyama. Fotografo ‘on the road’
Al Foro Boario, dal 6 marzo all’8 maggio 2016
A distanza di sei anni dalla grande retrospettiva dedicata al suo lavoro in bianco e nero, Fondazione
Fotografia Modena presenta Daido in Color, una nuova personale dedicata al maestro giapponese
della street photography, e mostra i più recenti sviluppi della sua ricerca fotografica, segnata dalla
riscoperta del colore. Daido in Color sarà allestita al Foro Boario di Modena dal 6 marzo all’8 maggio
2016 e comprenderà una selezione di 130 fotografie, realizzate tra la fine degli anni sessanta e i
primi anni ottanta. Pur essendo noto prevalentemente per la sua produzione in bianco e nero, Daido
Moriyama (Osaka, 1938) ha iniziato negli ultimi anni a rivalutare la fotografia a colori, rimettendo
mano al suo vastissimo archivio e cominciando a pubblicare fotografie inedite, riferite soprattutto
agli anni settanta. In quel periodo, Moriyama ha scattato in maniera quasi ossessiva, realizzando
una quantità di fotografie a colori che non erano mai state pubblicate e che sono poi state raccolte
nei recenti volumi fotografici Kagero and Colors (2008) e Mirage (2013). Fanno parte di questo filone a colori anche alcune rare fotografie bondage, commissionate all’artista dallo scrittore erotico
giapponese Oniroku Dan, che Moriyama realizzò per pagarsi i viaggi in Europa, e altri scatti destinati all’edizione giapponese di Playboy. Il tema centrale del lavoro di quegli anni è indubbiamente la
strada, teatro prediletto del fotografo giapponese, che ne porta traccia perfino nel nome, Hiromichi,
composto da due caratteri, ‘hiro’, che significa ‘ampio’, e ‘michi’, che significa ‘strada’. In giapponese
i due caratteri possono essere letti anche come dai-do, da cui il nome con il quale l’artista si è fatto
conoscere alla maggior parte del pubblico, Daido. A indirizzare Moriyama verso queste ambientazioni
è stata la folgorazione per il capolavoro di Jack Kerouac On the Road, letto appunto negli anni settanta: “Quel che mi colpì molto di On the Road – spiega Moriyama - furono il tema della libertà e del vagabondaggio: il fatto di viaggiare
per il gusto di farlo, senza una meta precisa. La realtà del viaggio è quel che io vivo spostandomi, non tanto un luogo dove arrivare”.
in collaborazione con il mensile
www.collezionare.com
49
n la
pagina della Scienza
Le onde gravitazionali
Scoperte 100 anni dopo la previsione di Einstein
le onde prodotte dalla collisione tra due buchi neri 1,3 miliardi di anni fa
Ora possiamo ‘sentire’ l’universo
Il segnale emesso può essere convertito in acustico dal computer
Ivan Spelti
L’
universo è il luogo dove, per eccellenza, gli eventi catastrofici ci danno le informazioni più importanti.
Siamo abituati alla relativa tranquillità dei moti planetari, alle osservazioni del cielo che fanno battere il cuore
degli innamorati, al calore del Sole che ci
scalda. In realtà, sappiamo che le stelle
possono esplodere, le galassie si muovono velocemente a centinaia di migliaia di
km/h e tendono a raggrupparsi su distanze di miliardi di km, che tutto è in evoluzione perché l’aspetto odierno dell’universo è diversissimo da quello di miliardi
di anni fa.
Non ci siamo quindi stupiti più di tanto
quando abbiamo scoperto che due buchi
neri, rispettivamente 29 e 36 volte più
massicci del Sole, 1,3 miliardi di anni fa,
hanno iniziato a danzare tra loro e spiralizzando sono poi entrati in collisione alla
fantastica velocità di 150.000 Km/s (la
metà della velocità della luce) “fondendosi” in un’unica entità quasi somma delle
loro masse (62, anziché 65) e rilasciando
energia sottoforma di onde gravitazionali
pari alla conversione di 3 masse solari, in
circa 100 secondi.
Tutti conoscete, cari lettori, l’equazione E
= m c2 e quindi sapete che la massa si
trasforma in energia: 3 Soli che si convertono in energia sono una cosa spaventosa
ed è ciò che ha prodotto le onde gravitazionali del sistema binario di buchi neri.
Queste onde gravitazionali sono state rivelate il 14 settembre 2015 come prima
conclusione di una lunga fase di ricerca
che ha interessato principalmente due osservatori, uno americano ed uno europeo
(collaborazione italo-francese). L’11 febbraio 2016 l’annuncio in contemporanea
dei responsabili scientifici dei due gruppi di ricerca: qualche mese è servito per
avere la certezza che non c’erano stati
50
Una rappresentazione artistica delle onde emesse da due buchi neri (in bianco, per contrasto)
errori di interpretazione.
L’universo ci “ha parlato” attraverso
una infinitesima increspatura dello spazio-tempo, rivelata con strumentazioni ad
altissima tecnologia (interferometri laser
con bracci utili di 3 km, nei quali la luce
viene fatta passare in condizioni di “ultra
alto vuoto”).
Abbiamo raccolto un segnale che diventava sempre più ampio, simile ad un acuto sibilo, a mano a mano che la reciproca
cannibalizzazione dei buchi neri procedeva verso la loro fusione.
Le onde gravitazionali sono la conferma
della previsione di Einstein di 100 anni fa
(1916), contenuta nelle sue equazioni del
campo gravitazionale. Possiamo dire, a tal
proposito, che le celebrazioni dello scorso
anno del centenario della Relatività Generale continuano.
Einstein aveva predetto che quando una
qualsiasi massa nell’universo (una stella,
un pianeta, un sasso, un buco nero) viene accelerata, emette onde gravitazionali:
la sfida era cercare di rivelare i deboli e
complessi segnali emessi, poiché l’oscillazione dello spazio-tempo riguardava tutto
e tutti, anche gli strumenti rivelatori che
ne erano investiti.
Le complicate equazioni di Einstein ponevano in diretta corrispondenza biunivoca
lo spazio-tempo (la sua geometria, come
si dice) con la materia. Famosa la sintesi
di Wheeler (il fisico che ha coniato il termine buco nero): << la materia “dice” allo
spazio come curvarsi e lo spazio “dice” alla
materia come muoversi>>.
La gravità non è più solo la forza attrattiva che ci ha insegnato Newton a metà del
‘600, ma per Einstein è in definitiva una
geometria: spazio e tempo non sono un
palcoscenico immobile, statico e assoluto,
ma sono come un telo plastico deformabile sotto l’effetto delle masse presenti nell’universo. Un po’ come quando un
ippopotamo si siede su un letto robusto
e deforma il materasso. O, se preferite
un’altra similitudine, come le biglie colorate dei bambini disposte su un piatto pieno
di panna cotta: anche qui avremo piccole
deformazioni (concavità) prodotte dalle
masserelle delle biglie sulla superficie della panna cotta.
Quando un’onda gravitazionale parte da
una sorgente che l’ha prodotta e giunge
ad un osservatore (noi), lo spazio-tempo
interposto viene deformato, si allunga o si
accorcia ritmicamente come un’onda che
oscilla: l’intensità dell’effetto diminuisce
all’aumentare della loro distanza.
Un punto vista e una conclusione scardinante rispetto al nostro abituale modo
pensare, per il quale supponiamo che
esista sempre uno spazio (esempio, una
stanza) nel quale possa esserci o meno
della materia dentro. Da 100 anni sappiamo che contenitore e contenuto formano
un’unica realtà ed il palcoscenico dell’universo come un tutto ha come attori spazio, tempo, gravitazione, accelerazione dei
A sin.:un osservatorio LIGO. A destra: schema di funzionamento dell’interferometro
corpi (vale a dire, movimenti con velocità
variabile). Numerose prove sperimentali
hanno confermato la correttezza di questa visione dell’universo (deviazione della
luce delle stelle vicino al Sole, precessione
delle orbite dei pianeti, lo stesso GPS delle nostre automobili per venire a cose più
vicine a noi). Il lettore di questa rubrica
ricorderà che in altre occasioni ho parlato di questo cambiamento di prospettiva
scientifica (articolo sul Big Bang).
Le masse dell’universo sono le “cariche
del campo gravitazionale”: deformano lo
spazio-tempo e deviano la luce, ovvero le
onde elettromagnetiche. Questo lo sappiamo già da tempo, come sappiamo che
tali masse devono essere particolarmente
elevate per dar luogo ad eventi significativi rilevabili. In teoria anche due ballerini
potrebbero creare increspature nello spazio-tempo, ma l’intensità del fenomeno
sarebbe del tutto non rilevabile essendo
miliardi di miliardi di miliardi di volte sotto
la soglia delle nostre capacità identificative. La gravità, seppur forza dominante
nell’universo, è quantitativamente molto
debole: è per questo che occorrono oggetti celesti molto massicci e se possibile
relativamente vicini per determinare valori intensi delle onde gravitazionali.
L’evento catastrofico rivelato, verificatosi a distanza lontanissima, ha liberato
un’energia spaventosa e la produzione di
onde, seppur indebolite, ci sono giunte
come marchio indelebile dell’evento, conservandone la memoria, viaggiando alla
velocità della luce, pochissimo disturbate
dalla materia incontrata durante il viaggio.
E’ stato il trionfo di un gruppo di ricercatori internazionali ostinati. I fisici sono in
estasi. Seguirà il Nobel (quasi certamente, americano). Gli scienziati hanno fortemente creduto nella predittività della Relatività Generale di Einstein, ed impostato
e realizzato gli esperimenti adatti. Per gli
scettici (se ne trovano sempre) dirò che la
probabilità di essere certi della scoperta
avvenuta è del 99,999%, identica a quella
che ha condotto alla scoperta del bosone
di Higgs al CERN di Ginevra pochi anni fa.
Vogliamo parlare di precisione richiesta
nelle misure di identificazione? E’ richiesta
una precisione delle misure interferometriche di (10-23), ossia zero virgola, ventidue zeri e poi 1. Come dire la capacità
sperimentale di vedere accorciarsi o allungarsi un bastoncino lungo 1 miliardo di un
miliardo di Km di +- 5millimetri.
Se volete, provate a pensare anche che
un’onda gravitazionale che attraversi il
nostro corpo lo allungherebbe o accorcerebbe di una distanza inferiore al diametro
di un protone: 10-15 metri.
Due parole sulla strumentazione utilizzata e gli scienziati protagonisti (750 del
consorzio americano e 250 di quello italo-francese). L’ interferometro americano
LIGO e quello italiano VIRGO sono i primi di una rete globale di rivelatori di onde
gravitazionali, che si estende anche al
Giappone e all’Australia, costati rispettivamente 620 milioni di dollari e 78 milioni di
euro. In realtà, l’osservatorio LIGO è doppio, con strutture gemelle: uno si trova
a Handford, nello stato di Washington, e
l’altro a Livingston, in Louisiana, distante
3.300 km. Avere un doppio osservatorio è
garanzia che gli eventi registrati non vengono alterati da microterremoti o altro. Un
ricercatore italiano, Marco Drago, solito
“cervello in fuga” ora in Germania (parte del network internazionale), ha messo
a punto l’algoritmo di calcolo che valuta
i dati raccolti da LIGO e ha rilevato il segnale della durata di pochi millisecondi.
Cosa cambia? Quali prospettive si aprono
per l’astrofisica gravitazionale? Finora l’esplorazione dell’universo è stata consentita dalle onde elettromagnetiche (la luce
raccolta dai telescopi, le onde radio con
i radiotelescopi, raggi x e gamma, ecc…)
mediante fotoni di diversa frequenza:
queste onde ci portano l’informazione dal
lontano passato ed interagiscono con la
materia durante il loro cammino.
Come le onde elettromagnetiche sono
le vibrazioni del campo elettromagnetico indotte dal moto oscillatorio delle cariche elettriche, l’onda gravitazionale è
la vibrazione dello spazio-tempo indotta
dall’accelerazione delle masse. Nel nostro
caso rivelato si è prodotta un’accelerazione durante la rotazione a spirale dei due
buchi neri. Un paragone ancora per capire
meglio?
E’ come se fossimo immersi in un mare
a calma piatta fino al collo: sappiamo di
avere intorno del liquido, ma è fermo,
immobile e non ci porta informazioni. Da
una qualche parte uno butta un pietrone
in acqua: passa del tempo (magari 1,3 miliardi di anni) e noi sentiamo che l’acqua si
alza e si abbassa, non è più ferma. Deve
essere successo qualcosa: abbiamo un’informazione, prima inesistente. Pazientemente, potremo cercare di capire da chi e
come ci è stata inviata.
Una volta rotto il ghiaccio, ci aspettiamo
nei prossimi anni l’identificazione di altri
eventi similari, da sorgenti nell’universo
che già stiamo tenendo monitorate. Il fatto più importante, dopo quanto abbiamo
detto, è che l’uomo ha acquistato un nuovo senso, che non credeva di possedere:
possiamo “sentire” l’universo. Il segnale
elettromagnetico può infatti essere convertito in acustico, dal computer. Oggi
la NASA fa già queste conversioni per i
pianeti, facendone ascoltare “il suono” in
base alla loro emissione elettromagnetica.
Il fotone, il quanto del campo elettromagnetico, non è più il solo a portarci le informazioni dell’universo. Inoltre, c’è stato
un tempo nelle fasi oscure dell’universo,
in cui non c’era luce e quindi nessuna informazione. Se la scoperta attuale è una
conferma dell’esistenza dei buchi neri e la
prova diretta della loro esistenza, a lungo
teorizzati e previsti nei decenni addietro,
lo scenario che si apre interesserà a breve
le informazioni sul comportamento delle
stelle binarie in procinto di collassare l’una
sull’altra, i gigantesche buchi neri di milioni e miliardi di masse solari posti al centro
delle galassie, i diversi corpi oscuri di cui
oggi ignoriamo l’esistenza, via via a ritroso fino alle onde gravitazionali dell’epoca
primordiale, ben più indietro dei 380.000
anni dopo il Big Bang da cui sono partiti
luce e radiazioni.
Da ultimo voglio sottolineare che il ruolo
della Fisica italiana in questo progetto è
stato ancora una volta rilevante. L’INFN
(Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e le
nostre università hanno scritto una pagina di eccellenza in questa ricerca e fornito
esempio virtuoso di cosa si intenda per
collaborazione internazionale nel campo
scientifico: peccato, solo, che all’arrivo del
segnale, l’italiano VIRGO fosse fermo per
manutenzione e quindi solo i due gemelli
americani LIGO lo abbiano rilevato.
Sia noi italiani che gli americani stiamo investendo per il futuro degli interferometri:
come sempre, sarà un problema di soldi,
più facile da risolvere per gli americani
che come dicevo, avranno il premio Nobel.
Infine, nel 2034 sarà operativo “eLISA”,
l’evoluzione di questi nostri interferometri
odierni: sarà costituito da 3 satelliti artificiali dotati di interferometri, collocati in
orbita intorno al Sole e operanti su lunghezze che oggi non possiamo nemmeno
pensare sulla Terra ( milioni di km). n
Ivan Spelti - www.ivanspelti.com - mail: [email protected]
51
n salute
e prevenzione
Il medico risponde
Vaccino sì, vaccino no
Come arrivare ad una scelta consapevole
a cura di
Dott.ssa Elena Ferrari,
pediatra di famiglia
S
ono anni ormai che si assiste alla
polemica tra vaccinisti e antivaccinisti. Dopo che il ministro della
Salute Beatrice Lorenzin ha minacciato nei mesi scorsi di negare l’iscrizione
a scuola ai bambini non vaccinati, il dibattito è esploso. In Italia come all’estero,
alcuni scienziati e ricercatori sostengono che i vaccini possano provocare gravi
danni poichè contengono metalli pesanti
che possono provocare malattie gravi,
se una volta immesse nella circolazione
sanguigna, si depositano nel cervello, o
in altri organi. La verità è che manca un
vero dibattito scientifico che possa far
luce sulle tante inesattezze che spesso
emergono in televisione o sul web. Ciò
che si può dire con certezza è che la comunità scientifica non è divisa sul tema
vaccini, infatti, anche se ci sono scienziati
che si dichiarano contrari, questi sono in
nettissima minoranza rispetto a coloro
che hanno condotto ricerche e pubblicato risultati che dimostrano l’efficacia e la
necessità dei vaccini per il benessere e
la salute della comunità. Prima di essere messi sul mercato i vaccini vengono
sottoposti a severe analisi di laboratorio,
e il monitoraggio continua anche in seguito tramite la segnalazione degli eventi
avversi all’Agenzia italiana del farmaco.
Nella maggior parte dei casi le reazioni
avverse sono lievi (rossore in corrispondenza del punto di iniezione o febbre) e
si risolvono spontaneamente. Solo raramente si possono sviluppare reazioni più
gravi e difficilmente prevedibili, che però
– statisticamente – sono migliaia o milioni di volte meno frequenti rispetto alle
complicanze che possono derivare se si
contrae la malattia. I vaccini attualmente
52
in uso sono tra i farmaci più controllati disponibili sul mercato, e hanno un rapporto rischio-beneficio estremamente alto.
Come arrivare dunque ad una scelta consapevole, quali strumenti abbiamo a disposizione per scegliere tra vaccinare o
non vaccinare? Per affrontare questi problemi con razionalità è necessario porre sul piatto della bilancia tutte e due le
possibilità, confrontando serenamente e
senza preconcetti i rischi ed i benefici di
entrambe le scelte.
É giusto esaminare i rischi delle vaccinazioni, ma anche quelli legati alla mancata
protezione contro le malattie per le quali
è invece disponibile un vaccino. L’avvento dei vaccini ha consentito di ridurre la
diffusione di malattie gravi e mortali o
addirittura di eliminarle dal mondo, come
è avvenuto per il vaiolo. La riduzione
delle infezioni, e dei conseguenti decessi ed effetti invalidanti, è andata
di pari passo con l’aumento delle coperture vaccinali. Pertanto il numero
delle persone che hanno sofferto di
queste malattie, o che hanno conosciuto direttamente persone da esse
colpite, è andato diminuendo negli
anni.
Così, negli ultimi tempi, l’attenzione
della popolazione, o per lo meno di
una parte di essa, si è andata concentrando sui possibili effetti collaterali
delle vaccinazioni: se un lattante sano
viene vaccinato e ha dei problemi causati
dalla vaccinazione, il confronto con i danni provocati dalla malattia non può più
essere fatto (almeno per alcune di esse,
attualmente in Italia) e quindi è possibile
riscontrare una minore accettazione della vaccinazione. Questo fenomeno è ben
noto a chi si occupa di vaccinazioni; tuttavia è dimostrato che la conseguenza di
una riduzione della copertura vaccinale
si traduce prima o poi in un aumento di
quelle infezioni che sembravano scomparse e dei relativi decessi che esse provocano.
É noto che l’accettazione delle vaccinazioni è maggiore tra le persone che hanno
sperimentato di persona le conseguenze,
a volte mortali o devastanti, di queste
infezioni; anche chi ha avuto familiari o
conoscenti affetti da queste malattie non
solo accetta le vaccinazioni, ma le richiede anche quando non offerte.
La percezione del pericolo derivante da
una possibile reazione al vaccino, è legata alla possibilità di confrontare questo
rischio con quello derivante dalla malattia. Questo però oggi risulta più difficile
perché nelle regioni in cui si è vaccinato
salute e prevenzione n
di più, si è verificata una nettissima diminuzione della malattia e di conseguenza è
molto raro assistere a casi di decessi o di
effetti invalidanti di malattie come rosolia, morbillo, pertosse.
Negli anni in cui non erano disponibili vaccini, si verificavano estese epidemie data
l’elevata contagiosità delle tre malattie,
cosi che era più facile osservare le complicanze più temibili.
Un altro fattore che può falsare la percezione dei rischi da vaccinazione è costituito dal verificarsi di un evento (specie
se grave) temporalmente successivo a
una vaccinazione, ma non causato dalla
vaccinazione. Quello che conta non è che
l’evento sia effettivamente correlato alla
vaccinazione, ma la convinzione dei genitori che l’evento sia stato sicuramente
provocato dalla vaccinazione. Se poi questa convinzione viene rafforzata dai mass
media o dai movimenti anti-vaccinali,
possono verificarsi cadute delle coperture
vaccinali, con gravi conseguenze.
Le vaccinazioni garantiscono la protezione a bambini e genitori da malattie molto
gravi, inoltre con la vaccinazione di tanti
bambini, si ottiene anche la protezione
della popolazione dalle epidemie, con riduzione dei rischi anche di quei pochi che,
per scelta o necessità, non sono vaccinati
(ciò vale per tutte le malattie prevenibili
con i vaccini tranne il tetano, non essendo
quest’ultimo trasmesso da persona a persona). Inoltre si può arrivare, per molte
malattie, alla loro scomparsa dal pianeta.
La vaccinazione è un diritto fondamentale di ogni bambino ed è stata individuata
come una delle azioni necessarie per ottemperare alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (Durrheim 2010).
Per far scomparire una malattia è
sufficiente il miglioramento delle
condizioni igienicosanitarie di una
popolazione?
C’è chi ritiene che la scomparsa di malattie come la poliomielite o la difterite nei
Paesi sviluppati non sia dovuta alla vaccinazione, ma alle migliorate condizioni di
vita. Se questa spiegazione fosse corretta, la diminuzione dei casi di una malattia
infettiva si verificherebbe gradualmente,
senza bruschi cambiamenti. In realtà,
analizzando il caso della poliomielite in
Italia, ci accorgiamo che non è così. L’inizio della vaccinazione estesa a tutti i
bambini risale alla primavera del 1964
(Assael 1995). Nel 1963 i casi di poliomielite erano stati 2.830; nel 1964 erano già
scesi a 842; nel 1965 erano 254; nel 1966
erano 148 e così via sino ad arrivare a 0
casi a partire dagli anni 80. Come avrebbe potuto il miglioramento delle condizioni di vita ridurre di 10 volte in soli 2 anni
il numero dei casi di polio?
I dati epidemiologici indicano che in Italia
la poliomielite non è scomparsa per il miglioramento delle condizioni igieniche, ma
a causa del programma di vaccinazione
iniziato nel 1964.
Quali sono i rischi legati alle malattie
ancora presenti anche nei Paesi sviluppati, come tetano, pertosse, epatite B, meningiti batteriche, morbillo,
parotite e rosolia?
Il Tetano a causa delle sue caratteristiche peculiari, (questo batterio produce
delle spore, che resistono sia ai comuni
disinfettanti che al calore) non è di fatto
eliminabile. Se una spora, penetrando in
una ferita anche piccolissima, trova delle
condizioni di carenza di ossigeno, come
spesso accade nelle ferite più profonde, si
apre e il batterio produce una tossina che
provoca il tetano, una gravissima infezione che provoca delle contrazioni muscolari, incompatibili con la vita in circa il 50%
dei casi! Questa infezione non verrà mai
eradicata, perché non avremo mai la possibilità di eliminare le spore dal terreno
e più in generale dall’ambiente; infatti il
germe del tetano vive anche nell’intestino
di diversi animali.
Nel solo 1968 ben 32 bambini erano morti
di tetano. A partire da quell’anno, grazie
alla vaccinazione, è iniziata – e si è compiuta nell’arco di pochissimi anni – una decisa riduzione sia dei casi sia dei decessi.
La pertosse non è stata ancora eliminata
in nessun Paese del mondo. Nei Paesi in
cui si è vaccinato di più, come in Italia negli ultimi anni, l’incidenza della pertosse è
diminuita notevolmente. Si tratta di una
malattia piuttosto contagiosa, quindi per
eliminarla occorrono percentuali di vaccinati estremamente alte nei bambini e la
somministrazione di richiami decennali
negli adulti (in coincidenza con i richiami
del tetano), non solo nei vaccinati ma
anche in coloro che hanno superato la
malattia naturale. Il superamento della
pertosse infatti produce un’immunità che
dura soltanto 10-15 anni. La pertosse può
essere una malattia grave, in particolare
nei neonati e nei bambini piccoli. Oltre il
50% dei bambini con pertosse necessita
di ricovero ospedaliero.
L’epatite B In Italia, prima dell’introduzione del vaccino, erano segnalati circa
3.500 nuovi casi di epatite B all’anno. A
partire dall’introduzione della vaccinazione (1991) l’incidenza dell’epatite B in Italia si è notevolmente ridotta con punte del
-98% nella fascia 0-14 anni.
Le Meningiti batteriche: nonostante si
tratti di malattie non molto frequenti e
che normalmente, nei Paesi sviluppati,
non producono epidemie, possono comunque dar luogo a quadri clinici molto
gravi e talora possono essere fatali. Tutto ciò accade nonostante la disponibilità
di antibiotici, verso cui peraltro questi
batteri tendono a sviluppare resistenza.
Esistono vaccini in grado di proteggere
contro una parte dei tipi batterici responsabili di malattia, e precisamente 13 tipi
di pneumococco, sino a 5 tipi di meningococco e
contro l’Haemophilus di tipo b; non si
tratta quindi di vaccini in grado di eliminare completamente il rischio di malattia
invasiva, ma nelle realtà in cui sono stati
utilizzati è stata osservata una marcata
riduzione dell’incidenza
Il morbillo è una delle malattie più contagiose negli esseri umani, e rimane una
delle principali cause di morte nei bambini in tutto il mondo. Nei Paesi altamente
sviluppati, come gli Stati Uniti, il morbillo
uccide circa due persone ogni 1.000 persone infette (CDC 2011). Non esistono
terapie per il morbillo, e la prevenzione
sotto forma di vaccinazione è praticata in
tutto il mondo da diversi anni, con risultati significativi: mentre nel 2000 si stima che il morbillo a livello mondiale abbia
ucciso 733.000 persone, nel 2008 i morti sono scesi a 164.000, a causa dell’uso
esteso della vaccinazione (MMWR 2009).
Trattandosi di una malattia estremamente contagiosa, per non avere più epidemie
n segue a pag. 55
53
“La difficoltà non sta nel credere
nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie”
J. M. Keynes (Economista, XX secolo)
Via Alberto Pansa, 1
42124 Reggio Emilia
T +39 0522 516251
F +39 0522 516273
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www.studiosla.net
54
salute e prevenzione n
n continua da pag. 53
occorre vaccinare più del 95%
dei bambini. É sufficiente che
questa percentuale scenda
anche di pochi punti, per
veder comparire nuovi focolai epidemici.
Il motivo per cui è stata introdotta la vaccinazione contro la Parotite
epidemica (in forma trivalente: morbilloparotite-rosolia) è da ricercare nella frequenza delle complicazioni associate alla
malattia: nel 15% si ha un interessamento del sistema nervoso centrale, nel 2% 5% una pancreatite, sordità permanente
in un caso su 20.000 e, se l’infezione è
contratta dopo la pubertà, orchite (infiammazione del testicolo) nel 20 – 50%
dei casi.
La vaccinazione contro la Rosolia è stata
introdotta (in forma trivalente: morbillo-parotite-rosolia) al fine di eliminare la
rosolia congenita. Le più frequenti manifestazioni della rosolia contratta in gravidanza sono (oltre all’aborto): i difetti della
vista, la sordità, le malformazioni cardiache e il ritardo mentale nel neonato.
Quali additivi (conservanti, adiuvanti etc.) sono contenuti nei vaccini? Si
tratta di sostanze tossiche?
Nessuno studio ha mai dimostrato che gli
additivi (adiuvanti e conservanti) alle dosi
contenute nei vaccini possano determinare problemi di tossicità.
I vaccini pediatrici attualmente disponibili
non contengono thiomersal (e quindi non
contengono mercurio). Da diversi anni il
thiomersal non è più utilizzato come conservante; la sua eliminazione è stata dettata dal principio di precauzione, sebbene
vari studi epidemiologici non abbiano dimostrato conseguenze per la salute dei
bambini a suo tempo vaccinati con prodotti contenenti tale conservante.
I sali di alluminio invece non sono eliminabili dai vaccini che attualmente li
contengono, perché giocano un ruolo
fondamentale nella risposta immunitaria
(senza di essi l’efficacia di alcuni vaccini
sarebbe fortemente ridotta); il contenuto di alluminio nei vaccini è dell’ordine di
alcuni mg (precisamente varia a seconda
del prodotto da 0,25 a 2,5 mg). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World
Health Organization 1997c) afferma che
nella popolazione generale non esiste
alcun rischio sanitario in relazione all’assunzione di alluminio con i farmaci e con
l’alimentazione (ogni giorno ingeriamo
con il cibo dai 5 ai 20 mg di alluminio,
che è contenuto soprattutto nei vegetali;
parte della quantità di alluminio ingerita
va in circolo e viene eliminata per via renale); la tossicità da alluminio è riscontrabile solo nei lavoratori professionalmente
esposti.
I vaccini possono provocare l’autismo?
Uno studio pubblicato in Gran Bretagna
nel 1998 sulla rivista Lancet (Wakefield
per una questione genetica - e nonostante ciò, il vaccino non ha avuto
alcuna influenza.
La ricerca è stata pubblicata sul
Journal of the American Medical Association (JAMA). http://
jama.jamanetwork.com/article.
aspx?articleid=2275444
1998) ipotizzava che il
vaccino
morbillo-parotite-rosolia (MPR) determinasse
un’infiammazione intestinale con conseguente aumento della permeabilità
dell’intestino, seguita dall’ingresso nel
sangue di sostanze tossiche in grado di
danneggiare il cervello e determinare
l’autismo. Appena pubblicato, lo studio fu
criticato perché presentava dei difetti: si
basava soltanto su 12 bambini, non teneva conto del fatto che il 90% dei bimbi
britannici era vaccinato con
MPR alla stessa età in cui generalmente l’autismo è diagnosticato e infine non
metteva a confronto la frequenza dell’autismo tra i vaccinati e i non vaccinati. Alcuni anni dopo una parte degli autori dello
studio ne ritrattò le conclusioni, prendendo le distanze dallo studio con una dichiarazione pubblicata su Lancet. Durante un procedimento giudiziario condotto
successivamente (United States Court of
Federal Claims, 2007), un collaboratore
di Wakefield, di nome Nick Chadwick, rivelò che i risultati dei test tramite RT-PCR
erano stati volontariamente alterati da
Wakefield.
Che interesse aveva Andrew Wakefield
a falsificare i dati? É emerso che il suo
studio aveva ricevuto un finanziamento
da parte di un gruppo di avvocati di famiglie con bambini autistici che intendevano
intraprendere un’azione legale di risarcimento; in secondo luogo, Wakefield nel
1997 (quindi prima che fosse pubblicato
lo studio) aveva depositato un brevetto
per un nuovo farmaco che a suo dire fungeva sia da vaccino contro il morbillo sia
da terapia contro le malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa e malattia
di Crohn).
In una serie di articoli pubblicati sul British Medical Journal nel 2011, il giornalista
Brian Deer ha dimostrato che Wakefield
aveva costruito una vera e propria frode scientifica. A causa di questa vicenda
è stato radiato dall’albo dei medici e non
può più esercitare la professione in Gran
Bretagna.
Lo studio più recente, condotto dal Lewin
Group di Anjiali Jain, ha coinvolto 95.000
bambini, era mirato a trovare collegamenti tra lo spettro di disordini relativi all’autismo e il vaccino MPR, anche in
bambini con fratelli o sorelle maggiori che
hanno avuto questi disturbi.
Questo gruppo rappresenta quello più a
rischio per sviluppare forme di autismo -
Quali sono i reali rischi da vaccinazione?
I vaccini sono tra i farmaci più sicuri
che abbiamo a disposizione. Questa
potrebbe sembrare una frase fatta,
che i medici pronunciano per rassicurare i genitori. In realtà essa esprime una
conclusione che si basa sui seguenti dati:
a) i vaccini sono prodotti con tecnologie che ne permettono un’ottimale
purificazione;
b) prima di essere messi in commercio, vengono sottoposti a numerosi studi e ricerche per evidenziarne
l’efficacia e la massima sicurezza
(nessuno dimentica che si tratta di
farmaci molto particolari, che vengono somministrati a milioni di bambini
sani);
c) gli esami per i vaccini non finiscono mai: anche dopo la loro commercializzazione viene studiata la loro
sicurezza e il loro impatto sulla popolazione.
In particolare per quanto riguarda la sicurezza, ogni volta che emerge l’ipotesi
relativa ad un effetto collaterale importante, inizia una serie di studi epidemiologici che hanno lo scopo di verificare la
fondatezza dell’ipotesi. Ciò è accaduto più
volte negli ultimi anni (vedi per l’autismo
e il mercurio).
Naturalmente i vaccini, come tutti i farmaci, possono essere accompagnati da
effetti collaterali.
A parte le reazioni banali come la febbre o
l’irritabilità, sono descritte reazioni estremamente rare, come le reazioni allergiche gravi (shock anafilattico): quest’ultimo compare in genere immediatamente
o entro pochi minuti dalla vaccinazione.
É sufficiente, dopo la vaccinazione, rimanere per almeno 15 minuti nella sala
d’attesa dell’ambulatorio vaccinale, che
è attrezzato per il trattamento di questo
tipo di reazioni. Le rarissime reazioni gravi che si verificano hanno generalmente
una risonanza enorme, che induce a dimenticare i dati su malattie, complicazioni e morti che vengono prevenute con le
vaccinazioni. Purtroppo a volte la nostra
mente ci porta a temere maggiormente
un rischio teorico o ipotetico piuttosto
che un rischio reale e tangibile. n
Fonti:
- Dr. Giovanni Ara (Dipartimento di Prevenzione ASL Biella, Regione Piemonte)
- Dr. Franco Giovanetti (Dipartimento di Prevenzione ASL Alba Bra, Regione Piemonte)
- Gianluca Dotti, giornalista scientifico
55
n sport
Dalla parte dei tifosi
Viaggio nel periodo più cupo e appannato della stagione reggiana
Grissin Bon: che ti sta succedendo?
Prima le disarmanti sconfitte di Eurocup, poi la nuova serie di interminabili
infortuni, infine la pericolosa involuzione di gioco e risultati
P
di Lorenzo
Marcacci
uò una squadra che faceva della circolazione
di palla e dell’intensità
difensiva i suoi marchi di
fabbrica trovarsi in una manciata di settimane a doversi
leccare le ferite e interrogarsi
su quanto fatto fino ad ora?
La Pallacanestro Reggiana è
l’esempio vivente del fatto che
la risposta sia effettivamente si.
Dalla vittoria della Supercoppa, con tutte
le attenuanti possibili e immaginabili, a
una completa involuzione di prestazioni e
risultati il passo è stato relativamente breve: Reggio Emilia è un paziente in prognosi
riservata e, nel momento della stagione
in cui si tende a compattarsi per arrivare
al top della forma all’inizio dei playoff, l’orizzonte è purtroppo costellato di nubi alquanto scure. Ognuno di noi aveva sperato
di aver messo definitivamente alle spalle
il periodo maledetto che decimò il roster
reggiano la stagione passata, ma se la fortuna è cieca purtroppo i biancorossi sembrano essersi sventuratamente abbonati
alla “sfiga” che ci vede bene, pure troppo:
Gentile e il suo ginocchio, Aradori e la sua
coscia, Lavrinovic e il suo menisco, Veremeenko e la sua schiena sono finiti così
ad intasare (nuovamente) quell’infermeria
che tanto aveva fatto da funesta compagna di domeniche alla società e all’ambiente biancorosso. Come se non bastasse la
rotazione ridotta all’osso, coach Menetti ha
dovuto fare i conti anche con i periodi non
proprio rosei dei giocatori abili e arruolati:
per un Achille Polonara che sta pian piano ritrovando brillantezza ci sono un Ojars Silins che sembra l’ombra di se stesso
(anche se è da segnalare il colpo positivamente battuto, 22 punti, in quel di Pesaro
nonostante la sconfitta biancorossa) e un
56
Amedeo Della Valle e una continuità da ritrovare
Amedeo Della Valle che ormai non è più
una novità per gli avversari e che proprio
non ne vuol sapere di ritrovare il feeling
con il canestro.
Chiaro come in questo contesto anche il
nuovo acquisto Vladimir Golubovic stia facendo una fatica tremenda ad inserirsi: i
numeri e la caratura tecnica ci sono tutti
ma il colosso serbo sembra essere davvero un pesce fuor d’acqua nei confronti del
sistema di gioco, soprattutto difensivo, del
“coach dell’anno” in carica.
Ovvio come in questo infausto contesto il
rientro di capitan Kaukenas dopo oltre due
mesi di assenza sia da interpretare come
una sorta di contentino: avere a disposizione il fenomeno lituano sicuramente non
può che fare bene a tutta la truppa anche
se, Pesaro docet, la condizione è ben lungi
dall’essere soddisfacente.
Una nota positiva porta senza dubbio il
nome di Arturs Strautins: il “canterano”
classe ‘98 sta ovviamente avendo molto
spazio e, con tutti i limiti che inesperienza e giovane età portano con se, l’impatto
con il basket che conta è stato senz’altro
più che soddisfacente. Del ragazzino lettone colpiscono soprattutto la grande determinazione e la capacità di restare sempre
“sul pezzo” e all’interno della partita.
Coach Menetti spera di poter recuperare
almeno Gentile e Aradori per le Final Eight di Coppa Italia di Milano che la vedrà
Un Lavrinovic sorridente
dopo l’intervento al menisco esterno
opposta, in un primo turno a dir poco impegnativo (mentre pubblichiamo la Grissin
Bon avrà già disputato il suo quarto di finale), alla lanciatissima Sidigas Avellino,
la squadra attualmente più in forma del
nostro campionato. I ragazzi di coach Pino
Sacripanti, tra cui come sappiamo figurano
i grandi ex Riccardo Cervi e Giovanni Pini,
sono infatti reduci da sette vittorie consecutive in campionato e parteciperanno alla
kermesse meneghina come autentica mina
vagante. Dei “lupi” di Irpinia si conoscono ormai pregi e difetti (poco meno di un
mese fa, al Pala Del Mauro, i biancorossi furono piegati per 75 a 67 da Ragland
e compagni) ma è indubbio come il lavoro del direttore sportivo Nicola Alberani
stia dando prepotentemente i suoi frutti.
La Grissin Bon, dopo tanto tempo, si affaccerà alla tre giorni del Forum di Assago
non con il ruolo di favorita per passare il
turno e, con l’aiuto magari di qualche rientro illustre, potrebbe cogliere l’occasione
per dare una decisa sterzata al momento
nerissimo che sta vivendo. Per provare a
farlo occorre però che ci si focalizzi su ciò
che fino ad ora non ha funzionato cercando
magari soluzioni alternative e provando a
ritrovare quella volontà di non mollare e
di lottare che ha sempre contraddistinto
l’anima delle varie edizioni della Pallacanestro Reggiana targate Max Menetti. n
musica n
Sanremo 2016
I reggiani confermano gli Stadio
Nel supersondaggio di Radio Erre promosso il festival di Carlo Conti
di Luigi
Cocconcelli
E’
una promozione a pieni voti
quella che i reggiani hanno
voluto riservare al festival
di Sanremo di quest’anno
attraverso il maxisondaggio telefonico organizzato per il 25° anno consecutivo da Radio Erre – solo musica
italiana.
Il verdetto all’unanimità decreta il trionfo
del conduttore Carlo Conti già felice per
il boom di audience che ha portato allo
storico traguardo di raggiungere quasi il
50% di share nella media delle cinque serate ovvero il miglior risultato degli ultimi
11 anni.
Conti è stato particolarmente apprezzato
dal pubblico di Radio Erre per aver saputo
bene scandire le serate, fare in modo che
ogni ingrediente arrivasse al momento
giusto e per aver saputo tenere il timone
di un programma cosi’ lungo e frammentato.
Riguardo al cast dei co-presentatori, il
pubblico si è diviso su Gabriel Garko (definito un pò troppo ingessato) e su Madalina Ghenea (bella ma con una presenza
da tappezzeria) diversamente da Virginia Raffaele che con le sue straordinarie
imitazioni (dalla Ferilli alla Versace, dalla Fracci a Belen) ha saputo conquistare
tutti per aver regalato forse gli unici momenti del festival in grado di strappare
sorrisi.
Venendo poi alle canzoni in gara, il giudizio dei reggiani si è rivelato in sintonia
con la classifica declamata al teatro Ariston.
Confermati al primo posto gli Stadio (vincitori ufficiali del festival) che hanno ottenuto oltre il 33% delle preferenze, in
pratica un reggiano su tre.
La loro canzone (“Un giorno mi dirai”) ha
trionfato per la sua musicalità piacevole e
coinvolgente segnata dall’inconfondibile
timbro vocale del leader Gaetano Curreri.
Il brano, scartato ai provini del festival lo
scorso anno, in questa edizione si è preso
una bella rivincita aggiudicandosi anche
il premio della sala stampa radio-tv-web
Lucio Dalla e quello per la miglior musica
Giancarlo Bigazzi.
Da sottolineare come la band emiliana
abbia vinto anche la serata delle cover
con “La sera dei miracoli” in ricordo del
compianto Lucio Dalla.
Gli ascoltatori di Radio Erre si sono rivelati poi molto sensibili ai “duetti” (storici a
Sanremo quelli di Oxa-Leali, Morandi-Cola e Minghi-Mietta) facendo posizionare
al secondo posto del sondaggio la canzo-
ne “Via da qui” interpretata dalla coppia
formata da Giovanni Caccamo e Deborah
Iurato, premiata dal nostro pubblico con
il 25% dei voti, cioè un reggiano su quattro. Una promozione chiara quindi per un
brano che invece all’Ariston si era classificato terzo.
I restanti consensi dei radioascoltatori si
sono divisi più o meno equamente (8%
circa a testa) tra Annalisa, Elio e le storie
tese, Arisa, Noemi e Francesca Michielin (seconda nella classifica ufficiale), un
quasi ex-aequo tra tutti a testimonianza
che quest’anno non vi erano forse canzoni in grado di spiccare rispetto alle altre.
Particolarmente apprezzata poi dal pubblico di Radio Erre la scelta di aver invitato al festival come superospiti Laura
Pausini, Eros Ramazzotti, i Pooh e Renato
Zero, cantanti che dopo aver gareggiato
in storiche edizioni passate del festival
ora rappresentano a pieno titolo il meglio
della musica italiana nel mondo.
Checchè ne dica la critica, dunque, un festival che ha fatto ancora una volta centro e che dà appuntamento a tutti per il
prossimo anno quando ancora Carlo Conti
sarà gran cerimoniere di quella che resta
ad oggi la manifestazione canora italiana
più amata, seguita ed apprezzata. n
57
n escursionismo
Con il CAI alla scoperta dell’Appennino
Il Comitato Scientifico
del Cai reggiano
T
ra le tante attività della Sezione
reggiana del Cai una delle più
interessanti è quella sviluppata
dal Comitato Scientifico.
E' una attività di ricerca sul terreno,
particolarmente sull'Appennino Reggiano, ma anche di approfondimento
culturale sui vari aspetti che riguardano la montagna e chi la abita o l'ha
abitata.
Abbiamo chiesto a due soci del Cai,
tra i più attivi nel Comitato Scientifico,
Giuliano Cervi e Gianni Riccò Panciroli,
di parlarci del Comitato Scientifico.
Cervi, quali sono gli scopi del Comitato Scientifico?
Perseguire a livello sezionale gli intendimenti di studio e ricerca in ambiente
montano che sono alla base dello statuto fondativo del Club Alpino Italiano
Riccò Panciroli, qual'è la motivazione che spinge alle vostre ricerche i
componenti del Comitato Scientifico?
Le nostre motivazioni sono la frequentazione e la conoscenza della montagna
e, in particolar modo, del nostro Appennino, per poter sensibilizzare chi lo frequenta sull’attenzione all’ambiente e alle
tracce del passato.
Soltanto chi non si limita a percorrere i
sentieri per arrivare a un punto definito, può “sentire” quelle sensazioni che la
montagna ci può dare.
La curiosità è la molla che ci fa crescere.
Cai Pubblicazione scientifica
58
Comm. Scientifico Cai Casalino miniera
Cervi, una attenzione particolare del
Comitato Scientifico e del Cai viene
data al Castello di Canossa. Da cosa
deriva questa scelta?
Fu nel lontano 1877 che il Cai promosse a Canossa gli scavi che riportarono
alla luce lo storico monumento creando
le condizioni per istituirvi l’attuale Museo
Nazionale. Ci sentiamo quindi impegnati nel dare continuità a questa secolare
attenzione.
Cervi, cosa vi aspettate dalle prossime ricerche che partiranno a Canossa?
Negli anni scorsi abbiamo individuato l’area dell’antico borgo medievale di
Canossa, che costituisce una ambito di
ricerca del tutto nuovo e mai sondato:
ci siamo impegnati per ottenere le autorizzazioni statali allo scavo, che sara’
condotto dalla universita’ di Bologna ; in
base alle moderne tecniche di studio de-
escursionismo n
sopra: Comitato Scientifico Cai
gli strati archeologici ci aspettiamo informazioni di grandissimo interesse per
ricostruire la “dimensione di vita” nel
borgo canossano al tempo della “gran
Contessa”.
Riccò Panciroli, avete fatto diverse
ricerche sull'alto Appennino, relativo al periodo mesolitico. Cosa avete
scoperto?
Dopo la fine dell’ultima glaciazione
(12000-10000 anni fa), con la scomparsa dei ghiacci, l’uomo preistorico, che
non dimentichiamolo, era uguale a noi,
ha ripreso frequentare la nostra montagna in estate, lasciando innumerevoli
tracce in strumenti e schegge di selce.
Fino a circa 7000 anni fa era un cacciatore-raccoglitore, un nomade che seguiva le stagioni e la selvaggina.
Il periodo mesolitico (della pietra di
mezzo) finirà con l’arrivo dell’agricoltura
dalla Mezzaluna fertile e l’uomo diventerà sedentario.
Con le nostre ricerche abbiamo trovato
numerose tracce della presenza umana
sul nostro Appennino.
Riccò Panciroli, come vengono organizzate le vostre uscite?
Ogni martedì il Comitato Scientifico Sezionale, composto di una decina di per-
“Canossa. Segno simbolo storia”
Un volume raccoglie gli atti del convegno organizzato dalla Deputazione di Storia Patria e dal Cai
Come è stato ricordato la Sezione reggiana del Cai e il suo Comitato Scientifico
ha una attenzione particolare al Castello di Canossa. Il Cai ha un ruolo molto
importante nell’ambito degli studi su Canossa. Fu per iniziativa della Sezione
dell’Enza (che univa Parma e Reggio Emilia) che nel 1877, sotto la guida di Gaetano Chierici, i soci del Cai iniziarono gli scavi archeologici che portarono alla
luce le attuali strutture castellane e posero le basi della istituzione dell’attuale
Museo Nazionale”. Chierici, tra i padri della moderna paletnologia, fu tra i fondatori e anche presidente della Sezione dell’Enza, nata nel 1875.
Tra le diverse iniziative è da segnalare il convegno “Canossa. Segno, simbolo,
storia”, organizzato il 6 e 7 giugno 2015 a Ciano d’Enza dalla Deputazione di
Storia Patria per le Antiche Province Modenesi, Sezione di Reggio Emilia e dalla
Sezione reggiana del Cai, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Studi
Matildici e della Società Reggiana di Studi Storici. Recentemente sono stati
pubblicati gli atti del convegno, raccolti in un volume di 276 pagine. Dopo gli
interventi degli enti organizzatori e delle autorità, sul volume sono pubblicate le
relazioni del convegno. Da segnalare in particolare le relazioni di Aldo A. Settia,
uno dei massimi esperti italiani di castellologia, su “Canossa, l’incastellamento
e le lotte per il regno”, di Renata Curina, archeologa della Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna su “Il castello di Canossa tra mito e
realtà. Recenti dati archeologici e prospettive future”, di Paola Galletti, docente
di Storia medioevale su “Le strutture della vita quotidiana tra XI-XII secolo”, di
Massimo Mussini, storico dell’arte, su “La chiesa di Sant’Apollonio nel Castello
di Canossa”. Interessante la relazione di Giuliano Cervi su “Il grande paesaggio
di Canossa”. Le altre relazioni sono di Rossella Rinaldi, Gabriele Fabbrici, Franca
Manenti Valli, Arnaldo Tincani, Angelo Biondi Rea Silvia Motti, Eleonora Badodi,
Corrado Corradini, Danilo Cristian Morini, Angela Chiapponi.
sone mosse dalla stessa curiosità, organizza un’uscita in Appennino, seguendo
informazioni avute attraverso ricerche
bibliografiche o da racconti di anziani o
indagando arature o anche soltanto vedendo luoghi che in passato potevano
aver ospitato gruppi storici o preistorici
in cerca di sopravvivenza.
Cervi, Le vostre ricerche vengono
pubblicate su un annuario. Il prossimo di cosa parlerà?
Il prossimo notiziario descriverà le attività di ricerca condotte in Appennino
nel corso degli ultimi tre anni nel campo
specifico della botanica, della geologia e
dei beni culturali.
Sarà molto estesa la trattazione degli
aspetti archeologici, che darà un significativo contributo alla ricostruzione delle
dinamiche del piu’ antico popolamento
delle nostre montagne.
Riccò Panciroli, qual'è la scoperta
che più l'ha emozionata?
Fu una forte emozione quando, alcuni
anni fa, scoprimmo, ai piedi del Cusna,
tracce di un accampamento mesolitico,
testimoniato da una buca di palo e innumerevoli schegge di lavorazione della
selce. Essendo nomadi, i mesolitici non
costruivano capanne: da lì la rarità del
ritrovamento. Informata la Soprintendenza, si cercherà, in futuro, di approfondire l’entità dello stazionamento che
potrebbe darci nuove informazioni su
chi eravamo. n
Per informazioni:
CAI, viale Dei Mille, 32 Reggio Emilia
Orari: merc., giov., ven. 18-19,30;
sab. 17,30-19,00
Tel. 0522.436685
[email protected]
www.caireggioemilia.it
59
n
verde e dintorni
… i saggi stanno nel giardino
Il Labirinto della Masone
Uno straordinario esempio di come la passione e la cultura
possano dare origine ad un luogo magico e virtuoso
di Giuseppe Baldi
H
o particolarmente a cuore la cultura
del giardino e tutto ciò che nelle arti
e discipline ne ricorda l’importanza, meglio ancora se con evidente
passione. Diffido al contrario di situazioni
in cui, come sempre più di frequente avviene, si parla di giardino con enfasi e falso
trasporto emotivo, finalizzato a fini commerciali o ad interessi economici. In poche persone avverto, oltre ad un’adeguata
competenza, il trasporto emotivo necessario quando si parla di un luogo a giardino,
piccolo a grande, importante o modesto
che sia, e sempre meno giardini sono veri
giardini .
E’ vero i tempi sono enormemente cambiati anche in tal senso: se fino agli anni 70
del secolo scorso, la creazione, ma semplicemente il pensiero per la realizzazione
di un luogo giardino o di un paesaggio particolare, era diffuso, oggi noto che molto
raramente , soprattutto in Italia, si intraprendono nuovi interessanti progetti forse
perchè manca la cultura e le menti pensanti. Fa eccezione la realizzazione che
Franco Maria Ricci ha portato a termine ormai un anno fa e aperto al pubblico nel maggio 2015, il Labirinto della
Masone in provincia di Parma.
Uno straordinario esempio di come la passione e la cultura di uomo possa dare origine ad un luogo magico e virtuoso, dedicando risorse ed indefesso impegno nella
sua lunga e laboriosa costruzione, riproponendo un genere, quello dei labirinti, con
origini antichissime sicuramente greche, e
sui quali innumerevoli autori si sono dedicati nello studio dei significati semiologici,
dei simboli e dei riferimenti esistenziali che
il labirinto custodisce, fortissimi ed in un
certo senso inquietanti. FMR ha pensato ad
un impianto di grandi dimensioni, realizzando il labirinto più grande in Europa, con
ampi viottoli separati da quinte di bambù,
nella maggior parte di specie Phyllostachys
bissetii: una scelta coraggiosa, alternativa,
60
Perché un Labirinto
Labirinto della Masone in provinca di Parma
“Da sempre i Labirinti mi affascinano. Insieme ai Giardini, sono tra le
fantasie più antiche dell’umanità. Il Giardino, o Eden - così bello che Adamo
ed Eva, freschi di creazione, continuavano a stropicciarsi gli occhi - incarna
l’innocenza e la felicità; il Labirinto è, invece, una creazione del Potere e
una fonte di turbamenti. Riflette la perplessa esperienza che abbiamo della
realtà. Sognai per la prima volta di costruire un Labirinto circa venti anni
fa, nel periodo in cui, a più riprese, ebbi ospite, nella mia casa di campagna
vicino a Parma, un amico, oltreché collaboratore importantissimo della casa
editrice che avevo fondato: lo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Si tratta
del più grande labirinto al mondo, almeno per ora, e anche una delle più
vaste piantagioni di bambù, almeno in Europa”.
Franco Maria Ricci
soprattutto in un ambito pedo-climatico
non proprio favorevole al bambù che ama
un clima più stabile e una terra meno argillosa. In verità è un vero e proprio orto botanico dedicato al bambù, dove è possibile
ammirare le specie coltivabili nel nostro
clima, sopperendo, la patologica mancanza di giardini botanici pubblici o comunque
luoghi dove imparare, toccandole, a conoscere le piante; ecco perchè ritengo che
certi personaggi dovrebbero essere definiti eroi della cultura.
Visitare questo parco, oltre a trascorrere tempo in luogo di impeccabile
bellezza e cura stilistica, ci ricorda
l’importanza ed il ruolo del giardino
nella nostra identità, aspetto che stiamo perdendo: ci stiamo bene, ci sentiamo
rilassati finalmente isolati delle sempre
maggiori sollecitazioni quotidiane, possia-
mo meditare o semplicemente pensare di
come il giardino, insieme alla nostra casa,
sia uno dei pochi luoghi rimasti a misura
d’uomo e per l’uomo, considerando che ormai le città, difficilmente lo sono ancora.
C’è qui un significato culturale forte, tra
botanica, architettura, paesaggio e perchè no filosofia, ma anche contenuti artistici, grazie all’esposizione negli edifici del
labirinto, dei pezzi d’arte della collezione
di Franco Maria Ricci. In conclusione una
bella sorpresa, che fa bene allo spirito ed
alla cultura di ognuno, oggettivamente
coraggiosa e contro corrente, ma, come
tutte le cose fatte bene e con passione, di
sicuro successo. Riporto brevi considerazioni dell’autore sul Labirinto della Masone,
raccomandandovi una visita primaverile. n
Giuseppe Baldi
www.giuseppebaldi.com
[email protected]
il racconto del mese n
[email protected]
Romanzo di Franco Zanichelli
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Gianni, che ha perso la vita in un incidente stradale, è da oltre quarant’anni in Purgatorio. Un giorno viene avvicinato da San Pietro che, allarmato
dalle notizie provenienti dalla terra, gli fa una strana proposta: dovrà rivivere un altro spicchio di vita, ritornare sulla terra e relazionare, via Email,
sullo stato delle cose. La missione prevede però la proibizione assoluta
di ricercare le proprie radici e recuperare i propri affetti. Gianni accetta
e, con il nome di Paolo e l’identità di insegnante supplente di educazione
fisica, inizia la sua missione.
giocava in casa e non voleva mancare.
11ª PUNTATA
di Franco
Zanichelli
DOMENICA - 16 ottobre - mattina
Domenica mattina.
Paolo si concesse qualche minuto in più
sotto le coperte, un po’ perché poltrire
era effettivamente un piacere da riscoprire e un po’ per fare il punto della situazione.
Non avrebbe voluto, San Pietro era stato
categorico in materia, ma non poté fare
a meno di pensare alla sua vita precedente e a quanto aveva scoperto durante la
sua prima settimana di lavoro: era morto, ancora giovane, presumibilmente in un
incidente e in un periodo che andava da
febbraio 1975 a febbraio 1976: che fosse
sposato e che avesse figli lo aveva saputo
direttamente da San Pietro, che fosse un
insegnante, pure. Aprì le imposte e constatò che era una bellissima giornata: si
concesse una lauta colazione, si vestì alla
svelta e uscì. Il sole lo accolse e gli diede
il benvenuto. Di fronte a casa la chiesa
del quartiere, con il suo portone aperto,
sembrava invitarlo a entrare. Era la chiesa della sua infanzia: allora la Messa era
ancora in latino; il prete girava le spalle ai
presenti e andava per conto suo recitando
in latino e lasciando spesso i fedeli al margine o addirittura fuori dal suo colloquio
con Dio. Non c’era molta gente, e i pochi
presenti erano quasi tutte coppie di anziani. Incassò la benedizione e uscì.
Comprò il giornale e qualche pasticcino.
Suo padre, alla domenica, portava sempre i pasticcini a casa. La domenica era
un giorno speciale: al pomeriggio c’era la
Reggiana! Una lunga passeggiata a piedi gli fece venire appetito. Tornò a casa
presto.
Aveva letto sul giornale che la Reggiana
DOMENICA – 16 ottobre - pomeriggio
Lo stadio, bello e imponente, era fuori
dalla città, praticamente un viaggio.
Lo stadio che Paolo ricordava era invece in città, molto più piccolo e quasi in
centro. Alla domenica finiva di mangiare
alla svelta e poi andava a mettersi vicino
all’ingresso aspettando che la maschera
si impietosisse e gli desse il via con una
scoppola: “Dai, biond, va deinter che chè
t’è rot al scatli (Dai, biondo, va dentro che
qui hai rotto le scatole)”. Soldi in casa per
il biglietto non ce n’era e la maschera lo
sapeva; allora era così per molti.
La prima cosa che constatò fu che non
c’erano bambini che aspettavano la scoppola. C’erano invece alcuni inservienti che
controllavano il biglietto e i documenti, e
altri che passavano sui vestiti di chi entrava una specie di aggeggio per sincerarsi della presenza di armi o di oggetti
comunque atti a offendere: una bella atmosfera di festa per un sano avvenimento sportivo! Dopo una lunga trafila, fu
dentro. C’erano non più di duemila persone dentro uno stadio da trentamila posti,
la rappresentazione della miseria; con un
poliziotto ogni cento spettatori, la rappresentazione dello spreco. Finita la partita
Paolo si avviò verso la macchina.
- Ciao professore, ti è piaciuta la partita?
- Ciao, beh!, insomma, ho visto di meglio.
- Certo che ci vuole un bel coraggio a venire a vedere la Reggiana, soprattutto per
te che non sei neanche di Reggio.
Questo lo dici tu, pensò Paolo.
- Sei di…?
- Di Imola, rispose Paolo.
La risposta gli era venuta immediata, un
altro segno della cura con la quale avevano preparato la sua missione sulla terra.
Il “tu” in questione era Franco, il collega d’inglese. Era uno dei pochi maschi
all’interno del corpo insegnante e forse
per questo avevano fraternizzato immediatamente.
Per non soccombere fra tante donne, aveva pensato Paolo.
Il romanzo è in vendita in tutte le librerie di Reggio e provincia
o su www.ebookeditore.it
Era un tipo gioviale che gli era piaciuto da
subito: il contrario di quello che si definisce un tipo all’inglese.
- Posso offrirti un caffè? Il mio bar è
qui vicino; facciamo due passi a piedi,
fra poco c’è “Novantesimo minuto”, così
vediamo tutti i gol. A meno che tu abbia
qualcosa di meglio da fare. - concluse
Franco.
Paolo non aveva molto meglio da fare.
Per la verità non ho proprio niente da
fare, pensò Paolo avviandosi con il collega verso il bar. Alla sera pensò bene di
scrivere a San Pietro.
Da: [email protected]
A [email protected]
Oggetto: socializzare nello sport.
“Caro S.Pietro,
questo è quanto ho letto su un cartello
posto di fianco al botteghino della biglietteria dello stadio:
“I tifosi della squadra locale devono prendere posto nella CURVA SUD.
I tifosi della squadra ospite in possesso
della tessera del tifoso RESIDENTI nella
nostra provincia debbono prendere posto
nella CURVA NORD, ZONA CENTRALE.
I tifosi della squadra ospite in possesso della tessera del tifoso NON RESIDENTI nella
nostra provincia debbono prendere posto
nella CURVA NORD, ZONA LATERALE.
Ricordiamo che i tifosi della squadra ospite non in possesso della tessera del tifoso
NON possono accedere allo stadio.”
“Ricordiamo anche che quelli ALTI debbono prendere posto dietro, quelli BASSI davanti, quelli BIONDI a sinistra, quelli MORI a destra.
I CICCIONI non possono accedere allo
stadio.”
Quest’ultima parte non c’era scritta.
Ho provveduto io”. n
w continua sul prossimo numero
61
n recensioni
e novità
L’astronomia per tutti
Nel suo libro Ivan Spelti ha riunito il materiale dei suoi corsi,
integrandolo con commenti e riflessioni
di Marcello
Mazzoni
U
n libro scientifico fresco di stampa che sta raccogliendo numerosi
consensi, anche di vendita: Sette
lezioni di astronomia. Ho seguito la
nascita del libro e questo credo autorizzi
anche un musicista come me ad esprimere valutazioni adeguate. Sono anni che mi
capita di parlare con Ivan Spelti di fisica,
astronomia, cosmologia, che rappresentano mie passioni nascoste e, contrariamente a quanto si pensa, costituiscono un
arricchimento della mia cultura musicale.
L’autore mi ha spiegato perché ha sentito
la forte esigenza di passare l’estate scorsa a preparare il libro. Un giorno il prof.
Antonio Petrucci, filosofo e storico, avendo seguito il suo corso, gli scrisse “ dal
momento che hai già pronto tutto il materiale in diapositive, perché non lo esprimi
in sette brevi lezioni?”. L’invito nasceva
dal fatto che Spelti è abituato a presentare sempre le sue lezioni con un ricco
materiale documentario: una vera e propria dispensa che rilascia ai corsisti come
metodo di lavoro. Forse l’autore attendeva quell’invito! Quanto poi al sintetizzarlo,
è accaduto l’esatto contrario: sono rimaste sette lezioni, non brevi, e per questo
complete. A proposito del “sette” l’autore sottolinea che non c’è stata alcuna
volontà di parodiare il bel libro del suo
amico Carlo Rovelli “Sette brevi lezioni di
Fisica” (che aveva recensito mesi fa proprio su questo mensile), ma solo quella
di organizzare un libro in sette capitoli:
egli pensa che il numero rappresenti un
minimo insieme per trattare un gruppo di
argomenti distanti nel tempo ma profondamente collegati da una visione unitaria
del sapere.
Prima di proseguire, penso sia importante
dare risalto al ruolo avuto dalla LUC (Libera Università il Crostolo) in questo evento,
perché Spelti era stato incaricato proprio
dalla LUC di tenere per i soci un corso introduttivo di astronomia. La LUC di Reggio continua a regalarci sorprese. Oltre al
notevole aumento degli iscritti (oltre 500)
e dei corsi, ha manifestato un’apertura
particolare nei confronti della scienza,
costruendo spazi di incontro appositi non
62
sempre in passato riscontrabili in questa
area di conoscenza, a volte sottostimata.
Il corso primaverile, frequentato da 80
iscritti, ha raccolto un pubblico attento
e partecipe formato anche da chi si avvicinava per la prima volta alla scienza:
corso adatto al grande pubblico, nel quale
il taglio didattico coniugava scoperte, notizie e biografie entro un percorso storico
che partiva dall’antichità e giungeva fino
ai nostri giorni. Astronomia antica, rivoluzione copernicana, Galileo e Newton,
stelle e nebulose, relatività ed espansione dell’universo, le moderne idee sull’universo, mondi extraterrestri, sono stati
gli argomenti trattati, al fine di costruire
un primo sapere unitario sull’astronomia.
In definitiva, la storia delle “idee sul cielo”, insieme alle ultime novità, scoperte e
teorie dei nostri giorni. Completare l’operazione di diffusione di questi argomenti
organizzandoli in un libro ha rappresentato per l’autore un adeguato rispetto per
i corsisti, che hanno apprezzato il taglio
divulgativo-didattico delle lezioni ed è
stata l’occasione per inserire, nelle lezioni
ampliate, riflessioni e commenti integrativi non sempre riscontrabili in opere similari. Ogni libro di astronomia incomincia
dicendo che “l’astronomia è la più antica
delle scienze”, che “guardare il cielo è stato sempre ed è uno degli spettacoli più
affascinanti”, che “il senso d’immensità e
di mistero sembra travolgerci” e così via.
Tutto verissimo e da inquadrare nel più
vasto scenario delle origini e degli
sviluppi della scienza astronomica che per molti versi coincide con
quella dell’umanità. Il libro è per
tutti, dichiaratamente didattico, e si rivolge al lettore appassionato all’astronomia
ma non abituato a formule complicate.
Pur nel rispetto del percorso storico, il
focus è concentrato sugli ultimi 150 anni
delle conoscenze astronomiche che hanno portato alla loro impennata esponenziale. Come in ogni corso base, il rischio
di tenere un basso profilo, dice l’autore,
è sempre quello di lasciarsi dietro lacune ed omissioni: un prezzo che si paga
volentieri, se il riscontro è quello di fare
appassionare molte persone alla materia.
Il libro è riccamente illustrato (268 figure
e foto, stesso numero di pagine) perché
all’autore non piacciono i libri scientifici
che sono privi di dati e figure, tristi come
il resoconto di una riunione condominiale;
vi trovano posto diverse schede biografiche e una ricca appendice, nella quale
sono sviluppati alcuni degli argomenti
trattati e ne vengono introdotti dei nuovi e attuali: ad esempio, come funziona il
GPS e cos’è il Principio Antropico.
Mantenere, nel possibile, uno stile colloquiale rispecchia il carattere delle lezioni,
in alcune parti piuttosto dense di contenuti non immediatamente digeribili e
pertanto da affrontare anche con qualche
concessione “amicale”, che traspare nel
libro e ne caratterizza la vivacità.
Il lettore troverà stimolante il quadro
d’insieme proposto, per proseguire in seguito lo studio con testi e manuali dove
gli argomenti risultino ulteriormente ap-
recensioni e novità n
profonditi. Con ironia, Spelti dice in prefazione: “sono consapevole che un libro
come questo, dove non si parla di “sfumature di grigio-rosso-nero” è molto meno
attraente di altri titoli. Ma tant’è! I lacci
dell’astronomia, per quanto solidi, restano confinati sicuramente ad una visione
meno sensuale di altri argomenti”.
Molti amici, ciascuno per la propria abilità
e competenza, lo hanno aiutato leggendo
con impegno la bozza iniziale, arricchendola e correggendola con diversi suggerimenti: doverosi i ringraziamenti rivolti
loro nel libro con parole di sincera gratitudine. Mi dice ancora Spelti “credo si possa
definire quest’opera una “piccola cosa”,
che spero almeno rappresenti un esempio di corretta divulgazione scientifica:
quanto buona o meno lo diranno i lettori”.
Le positive recensioni già apparse sui
quotidiani ed il riscontro di molti acqui-
renti del libro dimostrano che il libro ha
centrato gli obiettivi: la narrazione è sequenziale ed interseca la storia con la
scienza. Nei prossimi mesi sono previsti
diversi appuntamenti di presentazione:
uno di questi è particolarmente importante poiché si terrà alla Biblioteca “Panizzi”
venerdi 18 marzo (sala del Planisfero).
L’autore dialogherà con Roberto Marcuccio e con il prof. Luigi Grasselli di Unimore
, primo lettore delle bozze e attento correttore e suggeritore di alcune parti del
libro.
Riferimenti: Ivan Spelti - Sette lezioni di
astronomia- Edizioni del Faro
http://www.edizionidelfaro.it/libri/sette-lezioni-di-astronomia (link diretto alla
casa editrice, con sinossi) Il libro è già
on line presso l’Editore, Amazon, Hoepli,
IBS, in versione cartacea ed ebook: in
vendita nelle librerie reggiane. n
Il ritrattista
del Tribunale di Reggio
In “Lettere a papà” l’avvocato Giuseppe Antonio Silipo
racconta i retroscena di un mondo, quello del Palazzo
di Giustizia, accessibile a pochi ma a tratti anche umano
S
i definisce avvocato per hobby ma
scrittore per professione e infatti
al suo attivo vanta quattro pubblicazioni che ruotano tutte intorno
alla sua attività di legale, e nel suo studio,
oltre all’archivio delle carte delle sue arringhe, c’è anche l’angolo della tipografia.
Stiamo parlando dell’avvocato Giuseppe
Antonio Silipo, originario della Calabria
ma che da diversi decenni vive e lavora a Reggio Emilia dove, insieme ad altri
collaboratori, scrive stampa e pubblica un
giornale di cronaca giudiziaria in senso re-
lativo che gira per i Palazzi di Giustizia a
partire dal nostro. La cronaca giudiziaria
di cui si occupa Silipo verte principalmente sulle figure professionali di chi la esercita e non sui fatti come farebbe invece
un giornalista. Perché la passione dell’avvocato Silipo per la scrittura ha fatto di
lui un ritrattista con la penna. A parlare
è la sua ultima pubblicazione ‘Lettere a
papà’, una raccolta di lettere pubblicate
dal 1986 ai primi anni 2000 da una fantomatica figlia avvocato al proprio padre,
colpevole secondo la donna di averla indirizzata alla professione di legale. La
protagonista, nella freschezza dei suoi
anni e con i sensi che ne governano
le azioni, racconta episodi e storie che
vive e vede all’interno del Palazzo di
Giustizia, spogliando chiunque delle
vesti di santità e riconducendo ogni
soggetto a una indivisibile condizione
umana, desiderio sessuale.
Oggetto dei suoi desideri in particolare
sono i magistrati.
Prima di ‘Lettere a papà’, l’avvocato
Silipo ha scritto altri tre volumi, forse
più impegnativi, che ritraggono volti e
storie di celebri e meno celebri avvocati reggiani che negli anni hanno fatto
I libri più venduti
negli ultimi 30 giorni
a Reggio Emilia
A cura
della Libreria all’Arco
1 “Il nome di Dio
è misericordia” di Papa
Francesco (Piemme, 15 euro)
2 “Noli me tangere”
di Andrea Camilleri
(Mondadori, 17 euro)
3 “La moglie perfetta”
di Roberto Costantini
(Marsilio, 19 euro)
4 “I frutti del vento”
di Tracy Chevalier
(Neri Pozza, 17 euro)
5 “Nei tuoi occhi”
di Nicholas Sparks (Sperling
& Kupfer, 19,90 euro)
6 “E’ tutta vita”
di Fabio Volo
(Mondadori, 19 euro)
7 “La sarta di Dachau”
di Mary Chamberlain
(Garzanti, 16,90 euro)
8 “La scala di ferro”
di Georges Simenon
(Adelphi, 18 euro)
9 “Senza adulti”
di Gustavo Zagrebelsky
(Einaudi, 12 euro)
10 “Vita degli elfi”
di Muriel Barbery
(E/O, 18 euro)
storia, a cominciare per esempio da Liborio Cataliotti fino a Celestina Tinelli, Giovanna Fava l’avvocato ferito dalla strage
del tribunale di Reggio, all’avvocato Claudio Bassi anche consigliere comunale per
Forza Italia. Insomma una lunga ritrattistica realizzata da un legale che è prima
di tutto lui stesso il ritratto di un personaggio autentico.
Così originale che la sua stessa collaboratrice, l’avvocato Tatiana Vivino è anche
grafica e impaginatrice. n
Giuseppe Antonio Silipo
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APPUNTAMENTI
dedicati ai più piccoli
20 febbraio - REGGIO EMILIA
20 febbraio - CAVRIAGO (RE)
Orario 10,30-12,30 e 16,30-18,30. Bambini dai 4 ai 10 anni. Presso La Giraffa
Blu, via San Carlo 11 B/C - Reggio Emilia.
Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
Ore 16,00 - Con il dott. Alessandro Volta,
neonatologo e la dott.ssa Erika Vitrano,
psicologa. Un incontro per approfondire
una visione dell’educazione basata sull’unicità dell’individuo, che tiene in considerazione i bisogni e i desideri del bambino
e propone attività quali lettura ad alta
voce e ascolto di musica precoce come risorse educative che promuovono passioni.. Presso il Multiplo via della Repubblica,
23 - 42025 Cavriago (RE) - Info: tel. 0522
373466
Facciamo le casette salvadanaio
con le bottiglie di cartone
20 febbraio GUASTALLA (RE)
Agire, pensare, creare con le mani:
Tessere di carta, legno e vetro
prendono vita e si trasformano
in vere opere d’arte
Laboratori per bambini e genitori con
Duetta Magnani - Presso Palazzo Ducale
di Guastalla (RE) - Dalle ore 16,00 - Inscrizioni: URP 0522.839709 (ore 11-13)
e-mail: [email protected]
20 febbraio - REGGIO EMILIA
“Non è Sabato senza Museo”
Ore 16,30 presso Palazzo dei Musei, via
Spallanzani, 1 - Reggio Emilia - Laboratorio di gioco, scoperta e divertimento. Il
laboratorio si svolgerà con un minimo di
10 partecipanti (costo: 4 euro a partecipante) ed è obbligatoria la prenotazione.
Prenotazioni: [email protected]); informazioni: Francesco
349532821, Paola 3289491650
20 febbraio REGGIO EMILIA
Reggio Emilia Meravigliosa
Ore 16.30 da 3 anni - Un viaggio fantastico nella città “camminando” tra opere
d’arte, monumenti e piazze cittadine con
Massimo Montanari. Presso Biblioteca
Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B - Info:
Tel. 0522.585639 - e-mail: [email protected]
64
Abbracciami forte! Bisogni e desideri
dei bambini da zero a tre anni
21 febbraio - GUASTALLA (RE)
C’era una volta un re… No!
c’era una volta una principessa
Ore 16,00 - dai 5 anni - TEATRO DELL’ORSA - teatro attore , musica dal vivo - Vincitore al Festival Nazionale del Teatro per
i Ragazzi 2014 di Padova - Presso Teatro
Ruggero Ruggeri – Via G. Verdi Guastalla
(RE) - Info.: Ufficio Cultura 0522- 83975657 - U.R.P. 0522- 839709
21 febbraio - REGGIO EMILIA
Bambini al Centro - Una domenica con
i Bambini al Centro Loris Malaguzzi
Dalle 15,30 - Vivi una domenica al Centro
Internazionale Loris Malaguzzi: un caleidoscopio di possibilità tra atelier, narrazioni, merende sane e gustose, gioco e
divertimento. Presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, via Bligny 1 - Info:
Reggio Children Tel. 0522 513752
22 febbraio - REGGIO EMILIA
Cicciapelliccia. Laboratorio per creare
il nostro speciale Cicciapelliccia
Ore 16.45 da 4 a 10 anni - a cura della libreria “C’era una volta” - Presso la Biblioteca Santa Croce via Adua, 57 - Tel.
0522.585600 – e-mail. [email protected]
22 febbraio - REGGIO EMILIA
Il Mago di Oz… al lunedì - Lettura in 8
puntate del libro di L. Frank Baum
Ore 17.00 - da 6 anni - a cura degli educatori dello spazio culturale - Presso Spazio Culturale Orologio - Piccola biblioteca - Centro di ricerca - Via Jules Emile
Massenet, 17/a - tel. 0522.585396 e-mail:
[email protected]
23 febbraio CASALGRANDE (RE)
Nati per leggere - primavera 2016
Dalle 16,15 alle 17,00 - bambini da 0 a 6
anni - Volontari della biblioteca leggeranno
gratuitamente. Presso la Biblioteca di Casalgrande (RE) - Info. Tel. 0522.849397 - e-mail:
bibliotec [email protected] asalgrande.r e.it
23 febbraio - BIBBIANO (RE)
“Fiabe per piccolissimi”
Ore 16,30 - bambini fino a 3 anni - Storie animate a cura delle lettrici volontarie del progetto Nati per Leggere. Presso
la Biblioteca Comunale di Bibbiano. Info:
Tel. 0522.1695933
23 febbraio QUATTRO CASTELLA (RE)
Giovedì per piccole orecchie
Ore 16,30 - 4-5 anni - ingresso su prenotazione - A cura dei lettori volontari “Ad
alta voce” Presso la Biblioteca Comunale di Quattro Castella, P.zza Dante, 4 Quattro Castella - Info: Tel. 0522.249232
- 0522.249271
25 febbraio - RUBIERA (RE)
Teatro ragazzi: “Le lacrime del Principe”
Ore 10,00 - dai 3 ai 6 anni - liberamente
ispirato a “Il mago dei Colori” di Arnold
Lobel - con Monica Mattioli e Massimo
Prandelli - Presso il Teatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b, Rubiera. Info: Tel. 0522.
621352
25 febbraio - BIBBIANO (RE)
Laboratorio di fumetto !
Rivolto a ragazzi da 10 a 14 anni. Orario
15,30-17,30. Presso la Biblioteca Comunale di Bibbiano. Info: Tel. 0522.1695933
26 febbraio SANT’ILARIO D’ENZA (RE)
28 febbraio - BRESCELLO (RE)
Ore 21,00 - Età 3-7 anni - narrazioni a
luci soffuse delle volontarie di Nati per
leggere. Prenotazione obbligatoria. Presso la Biblioteca Comunale Piazza Repubblica 11/E Sant’Ilario d’Enza (RE) Info:
Tel. 0522.672154
Ore 16,00 - dai 4 anni - TEATRO DEL
TRAMBUSTO - teatro di marionette - “Signore e signori state per assistere all’unico spettacolo totalmente in carne e
legno! - Presso Sala Gino Cervi, Via F.lli
Rosselli - Brescello (RE) Info.: Biblioteca
0522-482520
Notte dei racconti
26 febbraio TUTTE LE BIBLIOTECHE
La notte dei racconti - narrazioni, letture, partecipazione
Apertura straordinaria fino alle 22.30
in tutte le biblioteche - INFO: Biblioteca
Panizzi, -Sezione Ragazzi - via Farini, 3 Tel.: 0522 456084
27 febbraio - REGGIO EMILIA
Impariamo a ricamare
Orario 10,30-12,30 e 16,30-18,30. Bambini dai 4 ai 10 anni. Presso La Giraffa Blu,
via San Carlo 11 B/C. Costo 16 euro. Info:
Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 -
27 febbraio - CAMPEGINE (RE)
Leggifilm
Varietà Prestige - Lo spettacolo in carne e legno!
28 febbraio SAN MARTINO IN RIO (RE)
Sunday Tea - una merenda cn Carolina
Migli Bateson e Sabastian Jones
Ore 16,00 - Le famiglie saranno portate
al cospetto della famiglia Windsor ed insignite del “Royal appointment of the Queen”. Un pomeriggio di racconti e aneddoti
sulla famiglia reale inglese, sull’ora del
the, simbolo della cultura inglese. Presso la Sala d’Aragona nella Rocca Estense di San Martino in Rio (RE) - Info: cell.
3314426784
29 febbraio - REGGIO EMILIA
Il Mago di Oz… al lunedì - Lettura in 8
puntate del libro di L. Frank Baum
Ore 10,30 - ragazzi 7-11 anni - Alla scoperta dei Classici di ieri e di oggi insieme
all’amico della biblioteca Enzo - Presso Biblioteca di Campegine, via G. Amendola,
49 - Info: Tel. 0522-677906 - e-mail: [email protected]
Ore 17.00 - da 6 anni - a cura degli educatori dello spazio culturale - Presso Spazio Culturale Orologio - Piccola biblioteca - Centro di ricerca - Via Jules Emile
Massenet, 17/a - tel. 0522.585396 e-mail:
[email protected]
27 febbraio - NOVELLARA (RE)
2 marzo - REGGIO EMILIA
Ore 16,00 - bambini 3/10 anni - In occasione della Giornata internazionale della
lingua madre (21 febbraio) letture in lingua a cura dei lettori volontari - Presso la
Biblioteca Comunale di Novellara - Piazzale Marconi, 1 - Novellara Tel. 0522.655419
Ore 17.00 - Lettura in 4 puntate del libro
di Agatha Christie - a cura del personale
della Biblioteca - Presso Biblioteca Panizzi, -Sezione Ragazzi - via Farini, 3 - Tel.:
0522 456084 Email: [email protected]
It’s story time
28 febbraio - CASALGRANDE (RE)
Teatro ragazzi: “Tanti auguri”
Compagnia Stilema Teatro - Di Silvano
Antonelli e con Silvano Antonelli e Laura Righi- Ore 16,00 - Presso il Teatro De
Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - Casalgrande (RE) - Info: Tel. 0522.1880040
Dieci piccoli indiani… al mercoledì
3 marzo - RUBIERA (RE)
Teatro ragazzi: “Il grande viaggio”
Ore 10,00 - dai 6 agli 11 anni - testo,
regia, scene, luci Alessandro Serra - con
Andrea Castellano, Simona Di Maio, Massimiliano Donato, Francesco Rizzo - Presso il Teatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b,
Rubiera. Info: Tel. 0522. 621352
3 marzo SANT’ILARIO D’ENZA (RE)
Filastrocche del giovedì
Ore 17,00 - Età 3-7 anni - su prenotazione - Presso la Biblioteca Comunale Piazza
Repubblica 11/E Sant’Ilario d’Enza (RE)
Info: Tel. 0522.672154
3 marzo - BIBBIANO (RE)
Laboratorio di fumetto !
Rivolto a ragazzi da 10 a 14 anni. Orario
15,30-17,30. Presso la Biblioteca Comunale di Bibbiano. Info: Tel. 0522.1695933
3 marzo - CASALGRANDE (RE)
Attention please!
Dalle 16,15 alle 17,00 - da 3 a 5 anni - Storie, letture, appuntamento con la fantasia in
lingua inglese. Presso la Biblioteca di Casalgrande (RE) - Info. Tel. 0522.849397
4 marzo - REGGIO EMILIA
Merenda con delitto
Ore 17.00 - da 7 anni - a cura degli educatori dello spazio culturale - Presso Spazio Culturale Orologio - Piccola biblioteca - Centro di ricerca - Via Jules Emile
Massenet, 17/a - tel. 0522.585396 e-mail:
[email protected]
4 marzo - CASTELLARANO (RE)
Animalincarta
Ore 16,00 - dai 4 anni in su - Laboratorio grafico-manipolativo - presso la Ludoteca di Castellarano (RE). Info: Ludoteca
0536. 850679 - Biblioteca 0536.850334
5 marzo - REGGIO EMILIA
Facciamo una borsetta di feltro
Orario 10,30-12,30 e 16,30-18,30. Bambini dai 4 ai 10 anni. Presso La Giraffa Blu,
via San Carlo 11 B/C. Costo 17 euro. Info:
Tel. 0522.1535270 - 348.2603539
5 marzo - REGGIO EMILIA
Avventure di primavera
Ore 10.30 - da 2 a 5 anni - a cura dei
lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Presso Biblioteca Panizzi,
-Sezione Ragazzi - via Farini, 3 - Tel.:
0522 456084
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5 marzo - REGGIO EMILIA
“Non è Sabato senza Museo”
Ore 16,30 presso Palazzo dei Musei, via
Spallanzani, 1 - Reggio Emilia - Laboratorio di gioco, scoperta e divertimento. Il
laboratorio si svolgerà con un minimo di 10
partecipanti (costo: 4 euro a partecipante)
ed è obbligatoria la prenotazione. Prenotazioni:
aregoladarte.progetticulturali@
gmail.com); Info: Francesco 349532821
5 marzo - REGGIO EMILIA
Letture a colazione
Ore 10.00 - da 4 anni - a cura del personale della Biblioteca con Antonella e Livia - Presso la Biblioteca Rosta Nuova via
Wibicky, 27 - Tel. 0522.585636
6 marzo SAN MARTINO IN RIO (RE)
8 marzo - SANT’ILARIO
D’ENZA (RE)
10 marzo - REGGIO EMILIA
Ore 17,30 - Età 0-3 anni - Presso la Casa
della Salute - Info: Biblioteca Comunale
Piazza Repubblica 11/E Sant’Ilario d’Enza
(RE) Info: Tel. 0522.672154
Ore 17.00 - da 3 anni - Narrazione e
laboratorio di autocostruzione di un semenzaio da viaggio - a cura del gruppo
Galline Volanti - Presso la Biblioteca San
Pellegrino - Marco Gerra - via Rivoluzione
d’Ottobre, 29 - Tel. 0522 585616 - e-mail:
[email protected]
Ti leggo una storia
8 marzo - REGGIO EMILIA
Avventure di primavera
Ore 16.03 da 3 anni - a cura dei lettori
volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica. Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia
Ospizio, 30/B - Info: Tel. 0522.585639 e-mail: [email protected]
8 marzo - REGGIO EMILIA
Letture al femminile
Al museo ci si diverte:
Chi vive nel prato ? Sorpresa!
Ore 15-18. Laboratorio creativo dai 4
anni. Presso la Rocca Estense. Info:
0522636726
Ore 16.00 - da 3 anni - in occasione della Festa della Donna a cura del personale
della Biblioteca - Presso Spazio Culturale
Orologio - Piccola biblioteca - Centro di
ricerca - Via Jules Emile Massenet, 17/a
- tel. 0522.585396 e-mail: [email protected]
7 marzo - REGGIO EMILIA
9 marzo - REGGIO EMILIA
Ore 16.30 da 18 a 36 mesi - ore 17.15
da 4 anni - su prenotazione - a cura dei
lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Presso la Biblioteca Santa
Croce via Adua, 57 - Tel. 0522.585600
Ore 17.00 - da 10 anni - Lettura in 4 puntate del libro di Agatha Christie - a cura
del personale della Biblioteca - Presso
Biblioteca Panizzi, -Sezione Ragazzi - via
Farini, 3 - Tel.: 0522 456084 Email: [email protected]
Avventure di primavera
7 marzo - REGGIO EMILIA
Letture sonore in 2 lunedì
Ore 17.00 - da 4 anni - a cura degli educatori dello spazio culturale - Presso Spazio Culturale Orologio - Piccola biblioteca - Centro di ricerca - Via Jules Emile
Massenet, 17/a - tel. 0522.585396 e-mail:
[email protected]
8 marzo - RUBIERA (RE)
Teatro ragazzi: “Pollicino”
Ore 10,00 - dai 3 ai 6 anni - liberamente
ispirato alla favola Charles Perrault - Con
Bernardino Bonzani, Franco Tanzi - Presso il Teatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b,
Rubiera. Info: Tel. 0522. 621352
66
Dieci piccoli indiani… al mercoledì
9 marzo - REGGIO EMILIA
Avventure di primavera
ore 16.15 da 18 a 36 mesi d’età - ore
17.00 da 4 a 7 anni - su prenotazione - a
cura dei lettori volontari NatiperLeggere e
NatiperlaMusica - Presso la Biblioteca San
Pellegrino - Marco Gerra - via Rivoluzione
d’Ottobre, 29 - Tel. 0522 585616 - e-mail:
[email protected]
10 marzo - BIBBIANO (RE)
Laboratorio di fumetto !
Rivolto a ragazzi da 10 a 14 anni. Orario
15,30-17,30. Presso la Biblioteca Comunale di Bibbiano. Info: Tel. 0522.1695933
E poi... è primavera - tempo di semina
in biblioteca
10 marzo - CASTELLARANO (RE)
La Scatola dei Tesori
Ore 16,00 - tutte le età - Laboratorio
creativo per la festa del Papà (portare o
inviare una foto in formato digitale) - presso la Ludoteca di Castellarano (RE). Info:
Ludoteca 0536. 850679 - 0536.850334
11 marzo - REGGIO EMILIA
Liberi tutti! Storie per diventare
ciò che sogniamo di essere
Ore 17,00 - da 5 anni - Narrazione a
cura del gruppo Galline Volanti - Presso la
Biblioteca Rosta Nuova via Wibicky, 27 Tel. 0522.585636
12 marzo - REGGIO EMILIA
Facciamo i cerchietti per i capelli
Orario 10,30-12,30 e 16,30-18,30. Bambini dai 4 ai 10 anni. Presso La Giraffa
Blu, via San Carlo 11 B/C. Costo 17 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected]
12 marzo SANT’ILARIO D’ENZA (RE)
Animatti - Laboratorio
Ore 15,00 e 17,00 - Età 3-7 anni - prenotazione obbligatoria - Presso la Biblioteca
Comunale Piazza Repubblica 11/E Sant’Ilario d’Enza (RE) Info: Tel. 0522.672154
12 marzo - REGGIO EMILIA
Letture a colazione
Ore 10,00 - da 4 anni - a cura del personale della Biblioteca con Antonella e Livia - Presso la Biblioteca Rosta Nuova via
Wibicky, 27 - Tel. 0522.585636 - e-mail
[email protected]
13 marzo - CASALGRANDE (RE)
Teatro ragazzi: “Piccolo passo - storia
di un’ocarina pigra”
Compagnia KosmoComico Teatro - di e
con Valentino Dragano - premio ENFANTHEATRE 2013/2014 – Aosta- Ore 16,00 Presso il Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - Casalgrande (RE) - Info: Tel.
0522.1880040 - [email protected]
14 marzo - REGGIO EMILIA
Letture sonore in 2 lunedì
Ore 16.00 - da 4 anni - a cura degli
educatori dello spazio culturale - Presso
Spazio Culturale Orologio - Piccola biblioteca - Centro di ricerca - Via Jules Emile
Massenet, 17/a - tel. 0522.585396 e-mail:
[email protected]
16 marzo - REGGIO EMILIA
Dieci piccoli indiani… al mercoledì
Ore 17.00 - da 10 anni - Lettura in 4 puntate del libro di Agatha Christie - a cura
del personale della Biblioteca - Presso
Biblioteca Panizzi, -Sezione Ragazzi - via
Farini, 3 - Tel.: 0522 456084 Email: [email protected]
17 marzo SAN POLO D’ENZA (RE)
“Mostro sarai tu!”
Ore 17 - bambini 3/6 anni - con Chiara
Marinoni che racconta di un mostro che
ha paura di un bambino, un altro vive in
un mondo buio e cerca la luce e l’amicizia
e una strega fifona ha bisogno di essere
tranquilizzata e coccolata, anche i mostri
hanno paura - Presso la Biblioteca Comunale di San Polo d’Enza ‘Meuccio Ruini’ Piazza IV Novembre, 1 - San Polo d’Enza
- Info: Tel. 0522/241729
17 marzo - RUBIERA (RE)
Teatro ragazzi: “Sherlock Holmes”
Ore 10,00 - dagli 8 ai 13 anni - progetto affidato a CollettivO CineticO - concept
Francesca Pennini - regia e drammaturgia
Angelo Pedroni, Francesca Pennini - Presso il Teatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b,
Rubiera. Info: Tel. 0522. 621352
17 marzo - BIBBIANO (RE)
Laboratorio di fumetto !
Rivolto a ragazzi da 10 a 14 anni. Orario
15,30-17,30. Presso la Biblioteca Comunale di Bibbiano. Info: Tel. 0522.1695933
17 marzo - REGGIO EMILIA
Benvenuta Primavera!
Ore 17,00 - da 5 a 9 anni - Laboratorio a
cura del personale della Biblioteca - Presso la Biblioteca Rosta Nuova via Wibicky,
27 - Tel. 0522.585636
19 marzo GUASTALLA (RE)
Agire, pensare, creare con le mani:
i sassi diventano protagonisti
Laboratori per bambini e genitori con
Duetta Magnani - Presso Palazzo Ducale
di Guastalla (RE) - Dalle ore 16,00 - Inscrizioni: URP 0522.839709 (ore 11-13)
e-mail: [email protected]
19 marzo SANT’ILARIO D’ENZA (RE)
17 marzo - CASTELLARANO (RE)
Kamishibai - Laboratorio
Ore 16,30 - per i bambini di 1ª e 2ª
elementare - prenotazione obbligatoria
- di Alberto Benevelli e Loretta Serofilli edizioni San Paolo- a seguire: un piccolo libro di sorprese: disegnando Topazio
nell’aria - Laboratorio a cura dell’illustratrice Loretta - merenda insieme - presso
la Biblioteca di Castellarano (RE). Info:
Ludoteca 0536. 850679 - 0536.850334
19 marzo REGGIO EMILIA
Leggiamo: le storie di Topazio e dei
suoi amici
18 marzo - REGGIO EMILIA
Tanti auguri da Pacifica,
la gallinotta pasquale!
Ore 17.00 - da 5 a 10 anni - Laboratorio
creativo a cura di Manuela Rinaldi - Presso
la Biblioteca San Pellegrino - Marco Gerra
- via Rivoluzione d’Ottobre, 29 - Tel. 0522
585616 - e-mail: [email protected]
19 marzo - REGGIO EMILIA
La festa del papà facciamo un portachiavi fatto con la pasta modellabile
Orario 10,30-12,30 e 16,30-18,30. Bambini dai 4 ai 10 anni. Presso La Giraffa
Blu, via San Carlo 11 B/C. Costo 17 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected]
19 marzo - CAMPEGINE (RE)
Storie piccole
Ore 10,30 - bambini 2-4 anni - Letture a
bassa voce a cura dei Lettori Volontari Nati
Per Leggere - Presso Biblioteca di Campegine,
via G. Amendola, 49 - Info: Tel. 0522-677906
Ore 15,00 e 17,00 - Età 7-10 anni prenotazione obbligatoria - Presso la
Biblioteca Comunale Piazza Repubblica
11/E Sant’Ilario d’Enza (RE) Info: Tel.
0522.672154
“Non è Sabato senza Museo”
Ore 16,30 presso Palazzo dei Musei, via
Spallanzani, 1 - Reggio Emilia - Laboratorio di gioco, scoperta e divertimento. Il
laboratorio si svolgerà con un minimo di
10 partecipanti (costo: 4 euro a partecipante) ed è obbligatoria la prenotazione.
Prenotazioni: [email protected]); informazioni: Francesco
349532821, Paola 3289491650
19 marzo REGGIO EMILIA
Trattamento Ridarelli
Ore 16.03 da 5 anni- Libera narrazione
del racconto di Roddy Doyle - a cura delle
lettrici volontarie NatiperLeggere e NatiperlaMusica
. Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia
Ospizio, 30/B - Info: Tel. 0522.585639 e-mail: [email protected]
19 marzo SAN MARTINO IN RIO (RE)
Un regalo per la festa del papà
Ore 16. Laboratorio per bambini con Marilena Mazza. Attività a pagamento. Presso
sede del Circolo La Rocca Estense. Info:
320.1834587
67
n
l’agenda da febbraio a marzo
Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia
20 febbraio - REGGIO EMILIA
Incontri in musica: Concerti
per pianoforte e orchestra
(riduzione per pianoforte)
Ore 17,00 - Presso Istituto Regionale
“G. Garibaldi” per i Ciechi - Biblioteca
Turchetti, via Franchetti 7 - Info: tel.:
0522.439305
20 e 21 febbraio - NOVELLARA (RE)
XXIV Tributo ad Augusto Nomadincontro
Presso il Teatro Tenda (zona industriale
“La Motta”), Strada Provinciale n° 8. Concerto Nomadi: sabato ore 21,30 - dom.
ore 16,00 - Concerti dei Nomadi e di altri
gruppi emergenti. Spettacoli musicali, incontri e mostre a tema. L’evento si propone di tenere sempre viva la memoria di
Augusto Daolio, cantante e fondatore del
complesso dei Nomadi all’inizio degli anni
’60 e morto nel 1992. Info: Comune tel.
0522.655454-655417
20 e 21 febbraio - SCANDIANO (RE)
Fiera regionale dell’Elettronica
Prodotti d’elettronica ed elettricità, telefonia, componentistica, computer, hi-fi car,
radiantismo CB e OM, videoregistrazione,
mercatino delle pulci radioamatoriali. Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampolini, 1 Info: Comune/Ufficio Fiere tel. 0522.857436
20 febbraio - GATTATICO (RE)
Ciclo di incontri a Casa Cervi: L’uso
pubblico del testimone - La memoria
nelle buone Istituzioni
Dalle 10 alle 17. Intervengono: Manlio
Milani - Casa della Memoria di Brescia
- Daniela Marcone - Figlia di Francesco
Marcone Vice Presidente nazionale di Libera - Pier Paolo Romani - Coordinatore
Nazionale Avviso Pubblico - Adelmo Franceschini -Ex Deportato, già Sindaco di Anzola dll’Emilia - Elia Minari - Coordinatore
Associazione Cortocircuito. Presso Istituto Cervi di Gattatico, via Fratelli Cervi 9.
Evento gratuito - Iscrizioni – è gradita la
prenotazione ([email protected] – 0522
678356)
20 febbraio - SANT’ILARIO D’ENZA
Allegro con spirito
ore 20,45: Fuoco e mitragliatrici-Canti dei
soldati nella Grande Guerra - Ensemble
Musica e Grande Guerra, Coro Giovanile
Respiro della Scuola di Musica di Sant’Ilario, Coro Mavarta - consulenza storico-musicale a cura di Centro Studi Musica
e Grande Guerra. Presso il Centro culturale Mavarta - dom. 20 Parco San Rocco via
Montello, 7 a Sant’Ilario Enza. Info: Centro Culturale Mavarta tel. 0522.671858
68
20 febbraio - GUASTALLA (RE)
Il novecento 1945-1991 paura e speranza: Ideologie e sistemi politici
Ore 17,00 - Sei incontri con la storia con
storia contemporanea. Il conflitto dei modelli culturali nell’epoca dei blocchi contrapposti relatore Carlo Galli. Presso la
Sala Civica, via Goldoni - Guastalla. Info/
iscrizioni: 0522.839755-59 - biblioteca@
comune.guastalla.re.it
20 febbraio - SCANDIANO (RE)
Mercatino dell’antiquariato
In P.za Spallanzani, Corso Vallisneri, via
Tognoli, con circa 45 espositori. Orario 8 -18. Richiesta licenza e tesserino
hobbisti. Info.: Ufficio Commercio Tel.
0522/764273
20 febbraio - CORREGGIO (RE)
“Ai portici dell’Antico”
Nella cornice dei portici del centro storico
70/100 espositori. Richiesta licenza, eccetto per gli espositori dell’ingegno creativo. Info: Pro Loco Tel. 0522/641817 e-mail: [email protected]
20 e 21 febbraio SAN MARTINO IN RIO (RE)
Wedding days - Sposami a San Martino
Commercianti del settore in collaborazione con Associazione commercianti “Il Castello2”. Orari: sab. 11,30-21 dom. 10-20.
Presso la Rocca Estense e dintorni
20 febbraio SAN MARTINO IN RIO (RE)
La corrida dei Dilettanti
Ore 21,00 presso la Sala Estense - via
Roma, 27. Conduce Luca Alberici con il comico Willer. Ingresso a pagamento. Info.
Tel. 0522.698551 - 338.2790305
21 febbraio REGGIO EMILIA
Domeniche in Panizzi:
Che bel Natale papa’
Ore 11,00 Sala Reggio - Presentazione
del libro di Marco Sessi (Gruppo Albatros
il filo, 2015) Con Marco Pinotti - Presso
Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522
456084 Email: [email protected]
21 febbraio CASTELNOVO DI SOTTO (RE)
Carnevale di Castelnovo di Sotto
Centro cittadino.Sfilate di carri allegorici
giganti, mascherate, mascherate singole e gruppi in maschera. Spettacoli musicali e gastronomici. Info: Comune tel.
0522.485711
21 febbraio RUBIERA (RE)
Caretera ed Rubera 36ª Camminata non competitiva
Camminata non competitiva aperta a tutti di km 2,5 - 4,5 - 8 - 11 - 16 - Percorso:
classico di km 2,5 - 4,5 - 8 - 11 - 16 su
strada con partenza e arrivo nel centro
storico di Rubiera e passaggio nel bosco
di Villa Spalletti per i percorsi di 11 e 16
km. Ritrovo: ore 8,00 centro storico Piazza Gramsci, Rubiera (RE).
21 febbraio CASTELNOVO DI SOTTO (RE)
Carnevale di Castelnovo di Sotto
Ore 16.00 inizio premiazioni dei gruppi
collaboratori e proclamazione vincitore
Gonfalone 2016 del Carnevale di Castelnovo di Sotto e premiazione dei carri e
mascherate. Clown per le vie del centro
storico.. Info: Comune tel. 0522.485711
21 febbraio SAN MARTINO IN RIO (RE)
Mercatino del riuso
Esposizione e vendita di materiale usato in centro storico - dalle 10 alle 16 - Info:
Comune tel. 0522.636711-636709; Associazione Commercianti “Il Castello 2” tel.
342.7797299
21 febbraio - CAVRIAGO (RE)
“Pulchra et Antiqua”
Mercatino dell’antiquariato
Si svolge in P.zza Zanti con circa 200
espositori. Ammessi tesserini e licenze.
Info: Quarieg Proloco e-mail: [email protected]
21 febbraio - GUASTALLA (RE)
Mercatino di antiche
Carte, Suoni e Colori
Esposizione di stampe e libri antichi, cartoline e santini, incisioni e disegni, manifesti, oleografie, francobolli, riviste e
fumetti, antichi spartiti e strumenti musicali, cornici d’epoca e dipinti. Si svolge
in piazza Mazzini. Circa 30 espositori.
Ammessi hobbisti. Info: UIT Informazione Turistica 0522/839763; uff. cultura
0522/838923
21 febbraio REGGIO EMILIA
Su e giù per la Reggio Romana
Visita guidata alla Sala Regium Lepidi 3D
a cura di Giada Pellegrini. Ore 10,30 presso il Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1.
Ingresso gratuito e senza prenotazione.
Info: Musei Civici uffici: 0522 456477 Palazzo S. Francesco: 0522 456816
l’agenda da febbraio a marzo n
Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia
21 febbraio - REGGIO EMILIA
L’ora della musica: Concerto
dei migliori diplomati dell’anno
accademico 2014/2015
Ore 11,00 Presso Auditorium “Gianfranco
Masini” Istituto Peri-Merulo via Dante Alighieri, 11 - In concerto: Daniela Veronesi
soprano - Davide Rivera flauto - Hernàn
Diego Loza chitarra - Daniele Incerti pianoforte - Musiche di F. Poulenc, F. Martin,
F. Borne, M. Castelnuovo-Tedesco. Ingresso libero e limitato ai posti disponibili
Per informazioni 0522 456771 [email protected] www.peri-merulo.it
21 febbraio - SAN MARTINO IN RIO (RE)
Orchestra Castellina Pasi
Ore 21,00 presso la Sala Estense - via
Roma, 27. Info. Tel. 0522.698551 -
22 febbraio - REGGIO EMILIA
CORSO storia: Se il cielo fosse carta. La
Shoah, tra testimonianze e letteratura
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Beatrice
Spallanzani - Sede del corso Istituto regionale G. Garibaldi per ciechi Via Franchetti 7 - Info: LUC Libera Università il
Crostolo - Corso Garibaldi 42 - Tel. 0522
452182 - www.liberauniversitacrostolo.it
22 febbraio - RUBIERA (RE)
“Paesaggi: vedute e visioni” America
Approfondimenti estetici e biografici su
grandi artisti. AMERICA - Remington e il
West, Edward Hopper, Jackson Pollock, Andrew Wyeth, Weegee. Partecipazione gratuita. Ore 21,00 presso Biblioteca Comunale A. U. Codro, via Emilia Est 11 - Rubiera
(RE). Info: 0522 622255 - 0522 622258
24 febbraio - REGGIO EMILIA
CORSO letteratura: Guerra e pace di
Lev Tolstoj
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Gino Ruozzi Sede del corso Istituto regionale G. Garibaldi
per ciechi Via Franchetti 7 - Info: LUC Libera
Università il Crostolo - Corso Garibaldi 42 - Tel.
0522 452182 - www.liberauniversitacrostolo.it
24 febbraio - REGGIO EMILIA
Ciclo di incontri dal titolo ‘Le profondità della mente’
Ore 21,00. “Lo sviluppo della memoria e i
5 sensi fisici” Incontro mirato a informare e
formare su tematiche inerenti la moderna
psicologia, trattando le dinamiche della coscienza e del comportamento umano, delle
potenzialità della mente, del miglioramento
delle capacità intellettive e lavorative e più
in generale del benessere fisico e psichico, della salute e della prevenzione. Presso
sala civica Zavattini via Fratelli Cervi n.70
– Reggio Emilia. Info: 0522 900173
Soli Deo Gloria - Coro Nazionale dei bambini del Perù
Il 25 febbraio presso la Cattedrale di Reggio Emilia
25 febbraio - NOVELLARA (RE)
Progetto UBUNTU: per ricordare
la “Giornata della lingua madre”
Ore 20,30 presso il Circolo Ricreativo Novellarese (RE) - Film documentario “La
sQuola di Babele” a seguire dibattito Info: Tel. 333.4450028
25 febbraio - RIO SALICETO (RE)
“Toponomastica Riese” sette
personaggi delle strade di Rio
Ore 20,45 - Il nostro territorio tra storia
e arte con i nostri studiosi di storia locale - Moderatore Dott. Davide Giardina
- Presso Biblioteca Comunale di Rio Saliceto - Via XX Settembre, 4 - Rio Saliceto
Info: Tel. 0522 647839
25 febbraio - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria Coro Nazionale dei bambini del Perù
Ore 21,00 presso Cattedrale di Reggio
Emilia. Coro Nazionale dei bambini del
Perù - Diretto da Mónica Canales Marquez
- Musiche sacre della tradizione peruviana
- Le offerte saranno devolute alla Mensa
del Vescovo - L’evento è all’interno della
rassegna Soli Deo Gloria. Per informazioni: [email protected]
26 febbraio - CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
Ad alta voce, parole e libri per crescere
“Vuoi essere mio amico?” Storie per crescere - Monica Morini, attrice - Appuntamenti dedicati all’arte della lettura e
dell’ascolto, pratica fondamentale per la
crescita della mente e della personalità di ogni bambino. Si tratta di un corso
di sensibilizzazione per genitori e lettori
volontari, intitolato “AD ALTA VOCE, Parole e libri per crescere”. Ore 20,30 presso
Nido d’infanzia Arcobaleno di Castelnovo
ne’ Monti
26 e 27 febbraio - REGGIO EMILIA
Convegno: Karl Marx un continente
(non) sommerso
Apertura convegno ore 9,00 - Presso Università di Modena e Reggio Emilia · Palazzo
Dossetti, Aula Manodori Viale Antonio Allegri 9 - Iª sessione 26 febbraio: 9-13 presiede il prof. Giorgio Zanetti - IIª sezione
26 febbraio: 15-19 presiede il prof. Giuliano Fornaciari - IIIª sessione 27 febbraio:
9-13 presiede il prof. Andrea Ginzburg.
27 febbraio - GATTATICO (RE)
Ciclo di incontri a Casa Cervi: Memoria di cittadinanza - La Testimonianza,
energia Civile rinnovabile
Dalle 10 alle 17. Intervengono: Albertina
Soliani - Presidente Istituto Alcide Cervi;
Francesca Chiavacci - Presidente Nazionale ARCI; Dario Montana - Fratello di Beppe Montana; Paolo Papotti - Segreteria
Nazionale ANPI. Presso Istituto Cervi di
Gattatico, via Fratelli Cervi 9. Evento gratuito - Iscrizioni – è gradita la prenotazione ([email protected] – 0522 678356)
27 febbraio - CAVRIAGO (RE)
INCONTRO: Mi presti la tua famiglia?
La mia è un pò in difficoltà
Ore 15,00 - L’affido nelle sue diverse forme come promozione dell’aiuto e della reciprocità tra le famiglie. Interviene Silvia
Deidda, presidente del Centro Studi Hansel e Gretel e il Centro per le Famiglie della Val d’Enza. L’incontro fa parte del progetto “La mente che abbraccia il cuore.
L’ascolto emotivo ed empatico dei genitori
nella cura, nell’aiuto e nell’educazione dei
figli” a cura dell’Assessorato alla Politiche
sociali del Comune di Cavriago e dei Servizi Sociali dell’Unione Val d’Enza. Presso
il Multiplo via della Repubblica, 23 - 42025
Cavriago (RE) - Info: tel. 0522 373466
69
n
l’agenda da febbraio a marzo
28 febbraio - REGGIO EMILIA
Domeniche in Panizzi: Cosa bisogna
sapere quando si va in banca?
Ore 11,00 Sala Reggio - Presentazione del
libro “Cosi’ banche e finanza ci rovinano
la vita” di Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani, consulenti finanziari indipendenti di Reggio Emilia (infinito edizioni, 2015) - Presso Biblioteca
Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084
Email: [email protected]
28 febbraio SANT’ILARIO D’ENZA
Allegro con spirito
ore 16: Palabras de amor y lucha: canzoni
catalane - Araceli Barrus De Andres voce
e chitarra, Corrado Pessina clarinetto e
sax. Presso il Centro culturale Mavarta dom. 20 Parco San Rocco via Montello, 7
a Sant’Ilario Enza. Info: Centro Culturale
Mavarta tel. 0522.671858
28 febbraio - REGGIO EMILIA
Usatissimo Uh!!!
Mercatino dell’usato - c/o Centro Esposizioni, via Filangieri 15 - dalle 9 alle
18 - Info: fieREmilia tel. 0522.503511;
Segreteria commerciale Reuse Aps tel.
347.6811710
28 febbraio - BRESCELLO (RE)
Mercatino del Riuso
Centro cittadino. Circa 30/40 espositori. Chi partecipa deve : conformarsi alle
disposizioni di legge vigenti in materia
di mercatini del riuso. Org.: Sig. Carpi
0522/482523 Ass. Turistica Pro Loco [email protected]
28 febbraio MONTECCHIO EMILIA (RE)
Mercatino dell’Antiquariato
28 febbraio - SAN MARTINO IN RIO (RE)
Orchestra La Storia di Romagna
Ore 21,00 presso la Sala Estense - via
Roma, 27. Info. Tel. 0522.698551
29 febbraio - CARPINETI (RE)
Ad alta voce, parole e libri per crescere
“Orsi lupi e cappuccetti” Attraversare le
emozioni - Monica Morini, attrice - Corso
di sensibilizzazione per genitori e lettori
volontari, intitolato “AD ALTA VOCE, Parole e libri per crescere”. Ore 20,30 presso
Biblioteca Don Milani di Carpineti
29 febbraio - REGGIO EMILIA
Presentazione del Libro “Avarizia”
di Emiliano Fittipaldi (Feltrinelli)
Ore 18,00 presso la Libreria all’Arco, Via
Emilia Santo Stefano, 3 - Il Libro tratta
dell’inchiesta sulle finanze vaticane di cui
si è tanto parlato sulla stampa nei mesi
scorsi (insieme con la “Via Crucis” di
Gianluigi Nuzzi) e che ha portato l’autore
ad essere indagato proprio in Vaticano
febbraio - REGGIO EMILIA
Arte in Orto: Natura e cinema
Presso Villa Levi Terrachini, con Flavia
Rossi. Iniziative riservate ai soci e aventi diritto. Per info e adesioni : ainorto@
gmail.com 347/56.36.595
2 marzo - REGGIO EMILIA
CORSO letteratura: Le Affinità elettive
di Wolfgang Goethe: il cielo sulla terra
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Cesare Giacobazzi - Sede del corso Istituto regionale G. Garibaldi per ciechi Via Franchetti
7 - Info: LUC Libera Università il Crostolo
- Corso Garibaldi 42 - Tel. 0522 452182 www.liberauniversitacrostolo.it
2 marzo - REGGIO EMILIA
Ciclo di incontri dal titolo ‘Le profondità della mente’
Ore 21,00. “Lo sviluppo della memoria e
i 5 sensi metafisici” Incontro mirato a informare e formare su tematiche inerenti
la moderna psicologia. Presso sala civica
Zavattini via Fratelli Cervi n.70 – Reggio
Emilia. Per informazioni: 0522 900173
3 marzo - GUASTALLA (RE)
Incontro con Francesco Guccini
Ore 18,00 presso Teatro Comunale Ruggero Ruggeri - Guastalla. In occasione dell’uscita del libro “Un matrimonio,
un funerale, per non parlar del gatto” e
della raccolta “Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni” - Info. Tel. 0522/839755 - uff. cultura
0522839756
3 marzo - REGGIO EMILIA
Gli incontri della salute: L’endoscopia
digestiva e il Co.Re.
Ore 20,45 - Dialoghiamo con il Dott.
Sassatelli (direttore Gastroenterologia e
Endoscopia digestiva - Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova). Momenti aperti a tutti di dialogo con i medici reggiani.
Al termine degli eventi verrà offerto un
buffet. Gli incontri si svolgono al Circolo
Arci Pigal in via Petrella 2 - Reggio Emilia
- Info: 0522930209
4 marzo - SAN MARTINO IN RIO (RE)
Per la festa della donna: Il bignamino
delle donne
Ore 21,00 Sala d’Aragona - Rocca Estense. Storia delle donne dal primo peccato
fino alla contemporaneità. Monologo teatrale di e con Maila Ermini. Ingresso libero. Info. 0522.636709
Centro storico. Circa 100 espositori. Dalle
9 alle 18. Richiesta licenza di commercio.
Info: Ass. Culturale “La vecchia montecchio” tel. 0522/864639 Cell. 328/8620069
28 febbraio - REGGIO EMILIA
L’ora della musica: Quintetto
di saxofoni jazz del Conservatorio
di Parma
Ore 11,00 Presso Auditorium “Gianfranco
Masini” Istituto Peri-Merulo via Dante Alighieri, 11 - In concerto: Luca Crusco, 1°
saxofono contralto, Giovanni Palandri, 2°
saxofono contralto, Matteo valentini, 1°
saxofono tenore, Gaetano lettieri, 2° saxofono tenore, Stefano Cipriani, saxofono
baritono - Pierluigi alessandrini direttore
e sax contralto solista - Musiche di A.White Band, P. Collins, G. Miller, D.Ellington,
Beatles, e. Morricone, P. Prado. Ingresso
libero e limitato ai posti disponibili Per informazioni 0522 456771 direzioneperi@
municipio.re.it www.peri-merulo.it
70
Per la festa della donna: Il bignamino delle donne
Il 4 marzo alla Rocca Estense di San Martino in Rio (RE)
l’agenda da febbraio a marzo n
4 marzo - REGGIO EMILIA
I venerdì del Planisfero: Antonio Zanelli. Storia di una vita
Ore 17,30 presso sala del Planisfero della
Biblioteca Panizzi. Presentazione del libro
di Lino Tosetti (Crema, Centro ricerca Alfredo Galmozzi, 2015) con il patrocinio
della Deputazione di Storia patria per le
antiche province modenesi - Sezione di
Reggio Emilia e la collaborazione della Società reggiana di Studi storici. Dialoga con
l’autore Enrico Bussi, Associazione Rurali
Reggiani Coordina Davide Dazzi
5 marzo - BORETTO (RE)
Progetto UBUNTU: per ricordare la
“Giornata internazionale della donna”
Ore 21,00 presso il Nuovo Centro Culturale di Boretto (RE) - Spettacolo “Rose resistenti” di Caterina Lusuardi e gruppo musicale “Gasparazzo” - Info: Tel. 333.4450028
6 marzo - REGGIO EMILIA
Domeniche in Panizzi: R come amore:
Riflettere per evitare che la relazione si
trasformi in rabbia e ripicca ovvero la crisi
di coppia come opportunità di crescita
Ore 11,00 Sala Reggio - Sara’ presente
Paola Cadonici, autrice del libro “R come
Amore” (Rubbettino, 2007) e Iride Conficoni che ha scritto il saggio introduttivo
- Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3
- Tel.: 0522 456084 Email: [email protected]
6 marzo SAN MARTINO IN RIO (RE)
Ciccioli in piasa
Manifestazione a carattere gastronomico. Il fulcro della festa è la competizione
tra i vari norcini partecipanti per la preparazione dei ciccioli più gustosi. Stand
gastronomici (gnocco fritto, porchetta,
polenta, vin brulè, cioccolata in tazza) oltre alla presenza di ambulanti del settore.
Info: Comune tel. 0522.636709
6 marzo SANT’ILARIO D’ENZA
Allegro con spirito
ore 16: Fantasia a quattro mani: Duo
pianistico Nicoletta e Angela Feola, musiche di Rachmaninov e Brahms. Presso il
Centro culturale Mavarta - dom. 20 Parco San Rocco via Montello, 7 a Sant’Ilario
Enza. Info: Centro Culturale Mavarta tel.
0522.671858
6 marzo NOVELLARA (RE)
Mercatino dell’antiquariato
Si svolge in Viale Roma, Corso Garibaldi,
Piazza Unità d’Italia e Borgonuovo. Circa
60 espositori. Orario 8-18. Info: Uff. Polizia Mun. Tel. 0522/655452
Allegro con spirito: Duo pianistico Nicoletta e Angela Feola
Il 6 marzo presso il Centro Culturale Mavarta di Sant’Ilario D’Enza
6 marzo SAN POLO D’ENZA (RE)
Mercatino dell’antiquariato
In P.za Carlo Sartori e P.za Matteotti circa
80 espositori, dall’alba al tramonto. Info:
tel. 0522/241728
6 marzo - ALBINEA (RE)
Mimosa Cross
Manifestazione podistica che si snoda sui
percorsi di Albinea, Borzano e Montericco.
Gare non competitive di km 5,200 e km
12,100, gara competitiva di km 22,900.
Partenza da via Caduti per la Libertà Info:
Comune tel. 0522.590261
6 marzo - REGGIO EMILIA
L’ora della musica: Luca Franzetti violoncello
Ore 11,00 Presso Auditorium “Gianfranco Masini” Istituto Peri-Merulo via Dante
Alighieri, 11 - In concerto: Luca Franzetti
violoncello - Musiche di J. S.Bach, G. Sollima, G. Cassadò. Ingresso libero e limitato ai posti disponibili Per informazioni
0522 456771 direzioneperi@municipio.
re.it www.peri-merulo.it
6 marzo SAN MARTINO IN RIO (RE)
Orchestra Pietro Galassi
Ore 21,00 presso la Sala Estense - via
Roma, 27. Info. Tel. 0522.698551
7 marzo REGGIO EMILIA
CORSO arte: La Belle poque: la grande illusione. Il Liberty e il sogno di
una nuova bellezza
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Giuseppe
Berti - Sede del corso Istituto regionale
G. Garibaldi per ciechi Via Franchetti 7 Info: LUC Libera Università il Crostolo Corso Garibaldi 42 - Tel. 0522 452182
7 marzo RUBIERA (RE)
“Paesaggi: vedute e visioni” America
Approfondimenti estetici e biografici su
grandi artisti. IL MARE ALL’ORIZZONTE:
Canaletto, Turner, Claude Monet, Andrè
Derain, Sebastiao Salgado. Partecipazione gratuita. Ore 21,00 presso Biblioteca
Comunale A. U. Codro, via Emilia Est 11
- Rubiera (RE). Info: 0522 622255 - 0522
622258
7 marzo RIO SALICETO (RE)
“La Merica” Tutte le Americhe del
Mondo
Ore 20,45 - Intervento sui flussi migratori. Prof. Celso Beltrami e Flora Iotti - Presso Biblioteca Comunale di Rio Saliceto Via XX Settembre, 4 - Rio Saliceto Info:
Tel. 0522 647839
8 marzo REGGIO EMILIA
Incontri con la scienza: La medicina di genere:
parità di diritti e di salute. Conversazione di
Roberta Mori con Maria Brini e Fulvia Signani
Ore 17,30 presso sala Conferenze “A.
Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi,
31 - Uomini e donne da sempre presentano significative differenze riguardo ad
insorgenza, presentazione clinica e prognosi di molte malattie. Queste differenze
si fondano non solo su cause genetiche,
ormonali e metaboliche ma su differenze sociali di ruoli, di mansioni, di attività
lavorative. Ne parlano Roberta Mori, relatrice del progetto di legge, poi Legge
quadro, Maria Brini, medico, Fulvia Signani, psicologa. Tutti gli incontri sono aperti
alla cittadinanza. Ingresso libero, fino ad
esaurimento posti. Info: LUC Libera Università il Crostolo - Corso Garibaldi 42 Tel. 0522 452182
71
n
l’agenda da febbraio a marzo
8 marzo - GUASTALLA (RE)
Progetto UBUNTU: per ricordare la
“Giornata internazionale della donna”
Ore 18,00 presso Palazzo Frattini di Guastalla (RE) - “Un mondo di donne” tavolo di dialogo multiculturale tra donne del
territorio - Info: Tel. 333.4450028
9 marzo - REGGIO EMILIA
CORSO letteratura:
Da Justine a Emma Bovary
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Daniela Gallingani, Riccardo Campi - Sede del corso
Istituto regionale G. Garibaldi per ciechi Via
Franchetti 7 - Info: LUC Libera Università
il Crostolo - Corso Garibaldi 42 - Tel. 0522
452182 - www.liberauniversitacrostolo.it
10 marzo - SANT’ILARIO D’ENZA
Allegro con spirito
ore 20,45: DOP (Denominazione di Origine Popolare): proiezione del film dedicato
ai Violini di Santa Vittoria - incontro con il
regista Nico Guidetti e il musicista Orfeo
Bossini. Presso il Centro culturale Mavarta - dom. 20 Parco San Rocco via Montello, 7 a Sant’Ilario Enza. Info: Centro
Culturale Mavarta tel. 0522.671858
12 marzo - REGGIO EMILIA
Incontri in musica: F. Listz
“Via Crucis”, per coro e pianoforte
Ore 17,00 - Presso Istituto Regionale “G.
Garibaldi” per i Ciechi - Biblioteca Turchetti, via Franchetti 7 - Info: tel.: 0522.439305
12-21 marzo - SCANDIANO (RE)
Centenaria - Mostra agricola
commerciale industriale artigianale
“Fiera di San Giuseppe”
Arredamento, utensileria, oggettistica,
zootecnia, agricoltura, vitivinicoltura,
macchine agricole, industriali, autovetture, attrezzature da campeggio. Partecipazione di decine di espositori provenienti
da tutta Italia. In esposizione prodotti
agricoli, commerciali, industriali e artigianali. Presso il Centro Fieristico, piazza
Prampolini 1. Orari: 12 marzo 14-20,30;
13/19 e 20 marzo 9-20,30; 14 e 21 marzo
9-13. Info: Tel. 0522.764302-857436
13 marzo - REGGIO EMILIA
“Il riciclo” Mercatino del riuso
Legambiente RE effettuerà presso il Parcheggio Polveriera un mercatino del riuso
chiamato “IL Riciclo”. L’intento è quello di
favorire una seconda vita agli oggetti e alle
cose delle nostre case. Per iscriversi al mercatino mandare una mail a: [email protected]
13 marzo - REGGIO EMILIA
Domeniche in Panizzi: Romanzi
d’avventura a Canossa
13 marzo - REGGIO EMILIA
L’ora della musica: Ensemble strumentale dell’istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi - A. Tonelli” di Modena
Ore 11,00 Presso Auditorium “Gianfranco Masini” Istituto Peri-Merulo via Dante
Alighieri, 11 - Musiche di F. Schubert, W.
a. Mozart - in collaborazione con l’istituto
Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi - A.
Tonelli” di Modena. Ingresso libero e limitato ai posti disponibili Per informazioni
0522 456771 www.peri-merulo.it
Ore 11,00 Sala Reggio - Presentazione
del libro “La profezia di Canossa” di Denis
Busani (edizioni Bertani, Cavriago, 2015)
Con Lorenzo Cassandrini, in collaborazione con Francesca Brundolino - Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522
456084 Email: [email protected]
13, 19 e 20 marzo - SCANDIANO (RE)
Fiera di San Giuseppe
13 marzo - GUALTIERI (RE)
Mercatino d’antiquariato
Ore 21,00 presso la Sala Estense - via
Roma, 27. Info. Tel. 0522.698551 338.2790305
13 marzo - REGGIO EMILIA
Pranzo di Primavera
14 marzo - REGGIO EMILIA
CORSO arte: Il lato oscuro della Belle
poque: incubi e visioni, fantasmi e nevrosi (Espressionismo e dintorni)
Presso Piazza Bentivoglio - Gualtieri (RE)
Info: Tel. tel. 0522/828696
Pranzo a base di pesce - Ore 12,30 presso
Circolo Arci Pigal, via Petrella 2 - RE Info:
Apro 0522 295585 - 320 9624465
13 marzo SANT’ILARIO D’ENZA
Allegro con spirito
ore 16: Le Stagioni di Vivaldi: Crtomir Siskovich violino, Simona Mallozzi e Rosanna Valesi arpe. Presso il Centro culturale Mavarta
- dom. 20 Parco San Rocco via Montello, 7 a
Sant’Ilario Enza. Info:tel. 0522.671858
13 marzo - SANT’ILARIO D’ENZA
Antiquari in piazza - mostra mercato
Si svolge in P.zza Repubblica e Piazza IV
Novembre. Mercato riservato a titolari di
licenza e hobbisti muniti di tesserino espositori 120. Info: Tel. 0522/901134
Mercatino ambulante, luna park. Info: tel.
0522.764302-857436
13 marzo - SAN MARTINO IN RIO (RE)
Orchestra La Nuova Romagna Folk
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Giuseppe
Berti - Sede del corso Istituto regionale
G. Garibaldi per ciechi Via Franchetti 7
- Info: LUC Libera Università il Crostolo
- Corso Garibaldi 42 - Tel. 0522 452182 www.liberauniversitacrostolo.it
15 marzo - GUASTALLA (RE)
Il novecento 1945-1991 paura e speranza: Istituzioni, mercato, lavoro e
risorse nello sviluppo occidentale
Ore 18,30 - Sei incontri con la storia con
storia contemporanea. I cambiamenti
dell’economia dal secondo dopoguerra
agli anni Settanta relatore Andrea Ginzburg. Presso la Sala Civica, via Goldoni
- Guastalla. Info/iscrizioni: 0522.83975559 - [email protected]
12 marzo - REGGIO EMILIA
Viaromantiquaria - Mercato dell’antiquariato e cose vecchie
Si svolge in via Roma nel tratto da Via Emilia a Via Alighieri. Info: tel. 0522/455161
13 marzo - GUALTIERI (RE)
Progetto UBUNTU: per ricordare
“Giornata internazionale della donna”
Ore 17,00 presso la Sala Falegnami - proiezione del film: “Quindi passava il tempo”
regia di A. Scillitani da un’idea di Valentina Barbieri. Info: Tel. 333.4450028
72
Centenaria - Mostra agricola commerciale industriale artigianale
“Fiera di San Giuseppe”
Dal 12 al 21 marzo presso il Centro Fieristico di Scandiano (RE)
l’agenda da febbraio a marzo n
16 marzo - REGGIO EMILIA
CORSO letteratura: Grandi Speranze
di Charles Dickens: l’educazione di un
gentleman nell’Inghilterra vittoriana
Ore 15.30 - 17.30 - Relatore: Gino Scatasta - Sede del corso Istituto regionale G. Garibaldi per ciechi Via Franchetti
7 - Info: LUC Libera Università il Crostolo
- Corso Garibaldi 42 - Tel. 0522 452182 www.liberauniversitacrostolo.it
17 marzo RIO SALICETO (RE)
“Il Genio di Pier Giacinto Terrachini, le
maestà, il mulino di Capri e la vecchia
e sconosciuta San lodovico”
Ore 20,45 - Inoltre le maesta’, il mulino
di capri’ e la vecchia e sconosciuta san
lodovico - Con i nostri studiosi di Storia
locale - Presso Biblioteca Comunale di
Rio Saliceto - Via XX Settembre, 4 - Rio
Saliceto Info: Tel. 0522 647839 - e-mail:
[email protected]
17 marzo - BIBBIANO (RE)
Ciclo di incontri di Etnobotanica: La farmacopea popolare. L’uso delle piante
nella cura delle persone e degli animali.
Ore 21,00 - a cura di Villiam Morelli. Incia
soc. cop. - presso CIEA Val D’Enza, via L.
Ariosto, 4/a - 42021 Bibbiano (RE) Info e
iscrizioni: tel 0522240083 - 3462191698 [email protected]; [email protected]
17 marzo QUATTRO CASTELLA (RE)
Leggere fra le note - c’è musica in biblioteca
Ore 21,00 - Serate di ascolto tra musica
colta e popolare, per riscoprire, attraverso citazioni ed aneddoti, il legame tra suono, parola e immagine - LA DANZA: Verdi - i “ballabili” dell’Aida / Cajkovskij: “Lo
schiaccianoci” - Conduce il viaggio Marcello Zuffa - Presso la Biblioteca Comunale di Quattro Castella, P.zza Dante, 4 Quattro Castella - Info: Tel. 0522.249232
- 0522.249271
18 marzo - REGGIO EMILIA
I venerdì del Planisfero: “Sette lezioni
di astronomia”
Ore 17,30 presso sala del Planisfero della
Biblioteca Panizzi. Presentazione di “Sette
lezioni di astronomia”, di Ivan Spelti (Edizioni Del Faro) Interventi di Roberto Marcuccio e Luigi Grasselli
18-20 marzo REGGIO EMILIA
Esposizione Internazionale Canina
Esposizione internazionale di cani delle
principali razze canine con la partecipazione di centinaia di esemplari - Info: fieREmilia Tel. 0522.503511 e-mail: info@
reggioemiliafiere.it
Esposizione Internazionale Canina
dal 18 al 20 marzo presso FieREmilia di REGGIO EMILIA
18 marzo REGGIO EMILIA
Risatissima 2016. Festival dedicato al
cabaret con fuoriclasse del buonumore
Show di Sergio Viglianese da Colorado e Zelig. Presso il salone della Cooperativa Centro
Insieme, via della Canalina 19.Tutti gli spettacoli inizieranno alle 22:30. Cena, su prenotazione, ore 20,30. Info: 339-8959069
19 e 20 marzo CORREGGIO (RE)
Fiera di San Giuseppe
Mercato con bancarelle ed esposizione
di prodotti gastronomici tipici, prodotti
artigianali, luna park. In centro storico.
20 marzo: XXVI Edizione di “Correggio in
Fiore”: mostra mercato di fiori, piante, arredo da esterno e attrezzature per il giardinaggio. Info: Tel. 0522.641817
19 marzo - SCANDIANO (RE)
Mercatino dell’antiquariato
In P.za Spallanzani, Corso Vallisneri, via
Tognoli, con circa 45 espositori. Orario 8
-18. Richiesta licenza e tesserino hobbisti.
Info.: Tel. 0522/764273
19 marzo CORREGGIO (RE)
“Ai portici dell’Antico”
Nella cornice dei portici del centro storico
70/100 espositori. Richiesta licenza, eccetto per gli espositori dell’ingegno creativo. Info: Pro Loco Tel. 0522/641817 e-mail: [email protected]
20 marzo - BORETTO (RE)
Progetto UBUNTU: per ricordare “Giornata
mondiale contro la discriminazione razziale”
Ore 10,30 presso la Sala del Consiglio M. Nizzoli - tavola rotonda: “Ubuntu...I am because
we are” - Ore 15,00 presso Piazza S. Marco
- laboratorio di danza e percussioni africane
in collaborazione con l’associazione interculturale “Afrodanzalo”. Info: Tel. 333.4450028
20 marzo REGGIO EMILIA
Domeniche in Panizzi:
Lacerti - poesie
Ore 11,00 Sala Reggio - Presentazione
del libro a cura di Miria Baccolini (Guaraldi, 2015) Con Marco Fregni, poeta e
psichiatra, Fabio de Santis, poeta e critico - Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084 Email: panizzi@
comune.re.it
20 marzo REGGIO EMILIA
Domeniche in Panizzi:
Visita guidata alla mostra
“Cuore padano. Zavattini e la Bassa”
Ore 11,00 Sala mostre - A cura di Giorgio
Boccolari e Alberto Ferraboschi - Presso
Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522
456084 Email: [email protected]
20 marzo CAVRIAGO (RE)
“Pulchra et Antiqua”
Mercatino dell’antiquariato
Si svolge in P.zza Zanti con circa 200
espositori. Ammessi tesserini e licenze.
Info: Quarieg Proloco e-mail: [email protected]
20 marzo GUASTALLA (RE)
Mercatino di antiche
Carte, Suoni e Colori
Esposizione di stampe e libri antichi, cartoline e santini, incisioni e disegni, manifesti, oleografie, francobolli, riviste e
fumetti, antichi spartiti e strumenti musicali, cornici d’epoca e dipinti. Si svolge
in piazza Mazzini. Circa 30 espositori.
Ammessi hobbisti. Info: UIT Informazione Turistica 0522/839763; uff. cultura
0522/838923
73
n l’agenda
da febbraio a marzo
TEATRI a Reggio Emilia e provincia
20 febbraio RIO SALICETO (RE)
20 febbraio - REGGIO EMILIA
Di Carlo Goldoni - con Barbara Mazzi,
Raffaele Musella, Maddalena Monti, Fabio Bisogni, Lorenzo Bartoli, Nello Mascia.
Ore 21,00 presso Teatro Comunale via
G. Garibaldi, 28 - Rio Saliceto tel. 0522
649465 www. quellidel29.it e-mail: info@
quellidel29.it
Ore 21,00 presso il Teatro Cavallerizza Liberamente tratto dal libro “Le cose cambiano” - Direzione Artistica: Daniele Franci - Con: Andrea Nasciuti, Gabriella Pellini,
Marcella Falaci, Maria Grazia De Marco,
Samuele Baraldi, Meri Zambelli, Waller
Corsi, Flavia Bakiu. Info: Tel. 0522 456975
PROSA: Gli Innamorati
20 e 21 febbraio REGGIO EMILIA
DIALETTALE: Ma lesa cla vaga
Con Enzo Fontanesi e Sara Simonazzi Due atti comici - Sab. ore 21,00, dom.
ore 16,00 - Presso Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Reggio Emilia - Info:
0522.439346 - e-mail: [email protected]
20 febbraio REGGIO EMILIA
PROSA: Kitchen stories,
tragicommedia in otto portate
Sab. ore 21 - Spettacolo selezionato tra
i vincitori della IIª edizione del Bando
Giovani Direzioni, promosso dal Centro
Teatrale MaMiMò - di Federica Ombrato e
Livia Bonetti - con Livia Bonetti, Federica
Ombrato e Virginia Zini - Presso il Teatro
Piccolo Orologio, via Massenet, 23 - Info:
0522.383178 - e-mail: [email protected]
20 febbraio BORETTO (RE)
PROSA: Road Movie
Di Godfrey Hamilton traduzione Gian Maria Cervo regia Sandro Mabellini con Angelo Di Genio produzione Teatro dell’Elfo
- Presso il Teatro del Fiume di Boretto, via
Roma, 31 - Info: Tel. 0522 965287 e-mail:
[email protected]
20 febbraio RIVALTA (RE)
Le cose cambiano. Uno spettacolo
contro l’omofobia
23 e 24 febbraio - REGGIO EMILIA
PROSA: Gabbiano
Ore 20,30 - presso il Teatro Ariosto - di Anton
Cechov con Fausto Russo Alesi, Giovanni Crippa, Ruggero Dondi, Zeno Gabaglio, Mariangela Granelli, Igor Horvat, Emiliano Masala,
Maria Pilar Pérez Aspa, Giorgia Senesi, Anahi
Traversi e con la amorevole partecipazione
di Antonio Ballerio Maspero - Gabbiano parla
di cose che tutti sanno: di rapporti familiari,
di conflitti e di delusioni, senza averne consapevolezza. (…) Gabbiano è veramente un
testo misterioso: ci mostra un’umanità, una
famiglia che non riesce mai ad essere sincera
e che, per riuscire a convivere, deve continuamente mentire e immaginarsi di essere
qualcosa che non è. - Info: Tel. 0522.458811
23 febbraio - CASALGRANDE (RE)
DIALETTALE: “Campanelli e campanoun”
Commedia dialettale – musicale liberamente tratta da ” Il paese dei campanelli” e ” La sposa e la cavalla” - Presso il
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli,
1 - Info: Tel. 0522.1880040 - [email protected]
25 febbraio - CAVRIAGO (RE)
DIALETTALE: La speransa
l’è l’ultma a murir
Compagnia dla Maruga presenta Commedia brillante in due atti. Ore 21,00 Presso MultisalaNovecento, via Del Cristo, 5
- Cavriago (RE) Tel. 0522.372015
26 febbraio - CADELBOSCO SOPRA (RE)
DIALETTALE: “Al luchet
e tugnet e la mariana”
PROSA: Nessi
Ore 21,15 - Spettacolo comico brillante in
2 tempi - Compagnia “Il Muretto” - Rivalta
(RE) - Presso Teatro Corso, via S. Ambrogio, Rivalta (RE) - Info: Tel. 339.7117163
Ore 21,00 - Di e con Alessandro Bergonzoni - Presso L’Altro Teatro Galleria
Giuseppe Carretti, 2/a 42023 Cadelbosco Sopra (RE) Info: Tel. 338.3740053;
0522.392137 (Arci Reggio Emilia) e-mail: [email protected]
20 febbraio Loc. PRATICELLO di GATTATICO (RE)
26 febbraio - CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
DIALETTALE:
“Fin che la barca va, lasomia ander”
La compagnia Teatro Nuovo con Rina Mareggin. Presso Centro Culturale Polivalente, via Cicalini, 14 - Praticello di Gattatico
(RE) Info: Tel. 0522.477919
PROSA: L’uomo perfetto
Ore 21,00 - di Mauro Graiano - Regia Diego
Ruiz - Con Manuela Aureli , Michela Miconi, Thomas Santu - Una produzione Mente
Comica - Presso il Teatro Bismantova, via
Roma 75 - Info: Tel: 0522/611876 - Email:
[email protected]
26 febbraio - REGGIO EMILIA
DANZA: Enter Lady Macbeth
Compagnia Simona Bucci - Coreografia ::
Simona Bucci - Ore 20,30 presso Fonderia39 - via della Costituzione 39 - Reggio
Emilia. Info: 0522/273011
27 febbraio - REGGIO EMILIA
CONCERTO: Bach,
Il Clavicembalo ben temperato /2 Pietro De Maria, pianoforte
Ore 18,00 presso il Teatro Cavallerizza. Programma: Johann Sebastian Bach
Il clavicembalo ben temperato - Libro I:
nn. 17-24 BWV 862-869 - Libro II: nn. 1-8
BWV 870-877 - Info: Tel. 0522.458811
27 febbraio - CASALGRANDE (RE)
JAZZ IN BLU: “Melodies”
Fabrizio Bosso, Luciano Biondini & Paolo Silvestri Strings: Fabrizio Bosso tromba, Luciano Biondini fisarmonica; Paolo Silvestri
String Ensemble: Prisca Amori primo violino,
Elton Madhi secondo violino, Francesco Negroni viola, Luca Peverini violoncello, Luca
Alemanno contrabbasso - direzione e arrangiamenti Paolo Silvestri - Presso il Teatro De
Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - Info: Tel.
0522.1880040 - [email protected]
27 febbraio BAGNOLO IN PIANO (RE)
PROSA: Lady Mortaccia
Teatro Gonzaga “Ilva Ligabue”, Piazza Garibaldi 2 - Ore 21,00 - con Veronica Pivetti, Oreste Valente ed Elisa Benedetta
Marinoni - Info: Tel. 0522.952885
27 febbraio - RIVALTA (RE)
DIALETTALE:
“Al luchet e tugnet e la mariana”
Ore 21,15 - Spettacolo comico brillante in
2 tempi - Compagnia “Il Muretto” - Rivalta
(RE) - Presso Teatro Corso, via S. Ambrogio, Rivalta (RE) - Info: Tel. 339.7117163
27 febbraio - REGGIO EMILIA
DANZA: Il gatto con gli stivali
Spettacolo per bambini (3-8 anni) - Compagnia Simona Bucci - Coreografia :: Roberto Lori - Ore 20,30 presso Fonderia39
- via della Costituzione 39 - Reggio Emilia.
Info: 0522/273011
27 e 28 febbraio - REGGIO EMILIA
DIALETTALE: Mò che Angel
Con Antonio Guidetti e Artemisia Teater Due atti comici di Antonio Guidetti - Sab.
ore 21,00, dom. ore 16,00 - Presso Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Reggio Emilia - Info: 0522.439346 - e-mail:
[email protected]
74
l’agenda da febbraio a marzo n
27 e 28 febbraio - REGGIO EMILIA
PROSA: Donna non rieducabile
Sab. ore 21, dom. ore 17 - Memorandum
teatrale di Anna Politkovskaja - di Stefano
Massini - produzione Compagnia Gank Presso il Teatro Piccolo Orologio, via Massenet, 23 - Info: 0522.383178 - e-mail:
[email protected]
28 febbraio - BRESCELLO (RE)
Di domenica in domenica:
Varità Prestige
Ore 21 presso il Teatro Gino Cervi di Brescello Via F.lli Rosselli (dietro Scuola Media)
1 marzo CASALGRANDE (RE)
PROSA:
La gatta sul tetto che scotta
Di Tennessee Williams - con Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni e con Paolo Musio,
Franca Penone, Salvatore Caruso, Clio
Cipolletta, Francesco Petruzzelli - regia
Arturo Cirillo - Presso il Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - Info: Tel.
0522.1880040 - [email protected]
1 marzo - SCANDIANO (RE)
PROSA: Non dirlo
Presso Cinema Teatro Boiardo, via XXV
Aprile, 3 - Scandiano. Il Vangelo di Marco - Monologo di Sandro Veronesi - Tratto
dall’omonimo libro pubblicato da Bompiani - Una produzione Teatro Metastasio
Stabile della Toscana, in collaborazione con Fosforo - Info. Tel. 0522.854355
e-mail: [email protected]
1 marzo - RUBIERA (RE)
PROSA: Le regole del saper
vivere nella società moderna
Ore 21,00 - di Jean-Luc Lagarce - traduzione Renata Palminiello - con Simona
Arrighi e Mascia Tofanelli - regia Sandra
Garuglieri - produzione AttoDue - con il
sostegno di Nuovi Mecenati, Nouveaux
Mécènes – Fondazione Franco-Italiana di
sostegno alla creazione contemporanea.
Presso il Teatro Herberia, Piazza Gramsci
1/b, Rubiera. Info: Tel. 0522. 621352
1 marzo - BAGNOLO IN PIANO (RE)
DIALETTALE: “La ghenga”
Antonio Guidetti, Mauro Incerti, Andrea
Zanni e con la partecipazione di Omar
Rizzi. Ore 21,00 - Teatro Comunale,
Piazza Garibaldi 2 - Bagnolo Info: Tel.
335.6453364
2 marzo - REGGIO EMILIA
DANZA: Robinson
Coreografia :: Michele Di Stefano - Ore
20,30 presso Fonderia39 - via della Costituzione 39 - Reggio Emilia. Info:
0522/273011
75
PROSA: La gatta sul tetto che scotta con Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni
Il 1 marzo presso il Teatro De Andrè di CASALGRANDE (RE)
3 marzo Loc. Cavazzoli di REGGIO EMILIA
5 marzo - REGGIO EMILIA
Ore 21,15. La Compagnia “Artisti per
caso” presenta: Commedia dialettale
musicale liberamente tratta da “il paese dei campanelli e “La sposa e la cavalla” - Presso il Circolo Arci Rondò - via
G. Rinaldi, 45 - Cavazzoli (RE) - Info: Tel.
0522.308132
Compagnia Primo Piano - Scritto e diretto
da Fabio Pisano - Ore 21,00 - Presso Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Reggio Emilia - Info: 0522.439346 - e-mail:
[email protected]
DIALETTALE: “Campanelli e Campanoun”
4 marzo - BORETTO (RE)
PROSA: Milite ignoto - quindicidiciotto
Uno spettacolo di Mario Perrotta - organizzazione Silvia Ferrari - tratto da Avanti
sempre di Nicola Maranesi e da La Grande
Guerra, i diari raccontano un progetto a
cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi - Presso il Teatro del Fiume di Boretto, via Roma, 31 - Info: Tel. 0522 965287
e-mail: [email protected]
4 marzo CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
PROSA: Pane e rose
Ore 21,00 - Compagnia Teatro Dell’Orsa
- Di Bernardino Bonzani e Monica Morini Regia Bernardino Bonzani e Monica Morini
- Con Bernardino Bonzani, Monica Morini
e Claudia Catellani ( pianoforte) - Presso
il Teatro Bismantova, via Roma 75 - Info:
Tel: 0522/611876 - Email: [email protected]
5 marzo - REGGIO EMILIA
PROSA: Un bès
Ore 20,30 - presso il Teatro Ariosto (fuori
abbonamento) - Progetto Ligabue | primo
capitolo - uno spettacolo di Mario Perrotta, ripropone questo che è il primo di tre
movimenti che ruotano intorno alla figura di Antonio Ligabue al suo rapporto con
i luoghi che segnarono la sua esistenza
e la sua creazione artistica. Premio Ubu
a Perrotta per la migliore interpretazione nel 2013, Premio Hystrio Twister assegnato dal pubblico nel 2014.- Info: Tel.
0522.458811
PROSA: Vetiver essenze di una profumiera
5 marzo - RIVALTA (RE)
DIALETTALE: “Basta e avansa”
Ore 21,15 - Commedia in 2 atti di I. Castagni - Compagnia “Qui’d Cadros” - Cadiroggio (RE) - Presso Teatro Corso, via
S. Ambrogio, Rivalta (RE) - Info: Tel.
339.7117163
5 marzo Loc. PRATICELLO di GATTATICO (RE)
DIALETTALE: “L’è dimondi consumer
al scherpi che i linsòol”
La compagnia Artemisia Teater con A.
Guidetti. Presso Centro Culturale Polivalente, via Cicalini, 14 - Praticello di Gattatico (RE) Info: Tel. 0522.477919
8 e 9 marzo - CORREGGIO (RE)
PROSA: Il sindaco del rione sanità
Di Eduardo De Filippo con Eros Pagni Regia Marco Sciaccaluga - Teatro Stabile di Genova – Teatro Stabile di Napoli.
Presso il Teatro Comunale Bonifazio Asioli
- Corso Cavour, 9 - Correggio -Info: tel.
0522.637813 - e-mail: [email protected]
8 marzo - CASALGRANDE (RE)
DIALETTALE:
Il campanello del farmacista
Farsa in un atto Parole e musica di Gaetano Donizetti con Silvia Razzoli - basso
Franco Montorsi (nelle vesti del vecchio
farmacista) - tre cantanti, tre attori, il
Coro Estense e un piccolo complesso musicale - Presso il Teatro De Andrè
- piazza Roberto Ruffilli, 1 - Info: Tel.
0522.1880040 - [email protected]
n l’agenda
da febbraio a marzo
TEATRI a Reggio Emilia e provincia
9 marzo - CADELBOSCO SOPRA (RE)
PROSA: La merda
Ore 21,00 - di Cristian Ceresoli - con Silvia Gallerano - Presso L’Altro Teatro Galleria Giuseppe Carretti, 2/a 42023 Cadelbosco Sopra (RE) Info: Tel. 338.3740053;
0522.392137 (Arci Reggio Emilia) - e-mail:
[email protected]
11, 12 e 13 marzo - REGGIO EMILIA
PROSA: I duellanti
Ore 20,30 - dom. ore 15,30 - presso il
Teatro Valli - di Joseph Conrad traduzione
e adattamento Francesco Niccolini drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer, Francesco Niccolini
con Alessio Boni Marcello Prayer e con
Francesco Meoni - Un romanzo scritto da
uno dei più grandi autori europei di primo
Novecento: Joseph Conrad, un polacco
che in inglese, racconta una sorprendente
storia francese. Di più: napoleonica. L’affresco di un mondo, quello della cavalleria e degli eserciti ottocenteschi, che da lì
a breve sarebbe stato spazzato via dalle
nuovi armi e dalle nuove logiche militari
del Novecento - Info: Tel. 0522.458811
11 marzo - NOVELLARA (RE)
PROSA: Carta canta
Con Ennio Marchetto. Ore 21,00. Presso
il Teatro della Rocca “Franco Tagliavini”,
Interno Piazzale Marconi 1. Info: Tel.
0522.655407
11 e 12 marzo - REGGIO EMILIA
DANZA: Peter Pan “L’isola che non c’è”
Compagnia Antitesi - Coreografia ::
Arianna Benedetti - Ore 20,30 presso
Fonderia39 - via della Costituzione 39 Reggio Emilia. Info: 0522/273011
11, 12 e 13 marzo - REGGIO EMILIA
PROSA: Come il cane sono
anch’io un animale socievole
Ven. e Sab. ore 21, dom. ore 17 - Creazione collettiva di Emanuele Aldrovandi,
Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Marco
Maccieri, Marco Merzi, Massimo Navone,
Angela Ruozzi - su un progetto di spettacolo di Massimo Navone - Presso il Teatro
Piccolo Orologio, via Massenet, 23 - Info:
0522.383178 - e-mail: [email protected]
12 marzo - REGGIO EMILIA
CONCERTO: Bach, Integrale
del Clavicembalo ben temperato /3 Pietro De Maria, pianoforte
Ore 18,00 presso il Teatro Cavallerizza. Programma: Johann Sebastian Bach
Il clavicembalo ben temperato - Libro
II: nn. 9-24 BWV 878-893 - Info: Tel.
0522.458811
76
PROSA: I suoceri albanesi - due borghesi piccoli piccoli
con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi
Il 12 marzo presso il Teatro Comunale di Guastalla (RE)
12 e 13 marzo REGGIO EMILIA
DIALETTALE:
Al pendoler
Compagnia Qui di laghett ed’la Seda - Regia Luciano Spallanzani - Sab. ore 21,00,
dom. ore 16,00 - Presso Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Reggio Emilia Info: 0522.439346 - e-mail: [email protected]
12 marzo GUASTALLA (RE)
PROSA: I suoceri albanesi due borghesi piccoli piccoli
Con Francesco Pannofino ed Emanuela
Rossi di Gianni Clementi - con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, e con
Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe,
Filippo Laganà, Elisabetta Clementi. Presso il Teatro Comunale “Ruggero Ruggeri”,
piazza Garibaldi 1. Info: Tel. 0522.839711
12 marzo - RIVALTA (RE)
MUSICA:
“L’America del Musical”
Ore 21,15 - Musiche di Herman, Harlen,
Rodgers, Ragni, Gershwin, Bernstein ecc.
di U. Pieroni, C. Lacava, P. Ann Breeden,
V. Ronchini - Reggio Emilia (RE) - Presso Teatro Corso, via S. Ambrogio, Rivalta
(RE) - Info: Tel. 339.7117163
15 marzo BAGNOLO IN PIANO (RE)
DIALETTALE:
“Lui, lei e l’altro”
Antonio Guidetti, Sara Simonazzi e Enzo
Fontanesi - 2 atti comici - Ore 21,00 - Teatro Comunale, Piazza Garibaldi 2 - Bagnolo Info: Tel. 335.6453364
16 marzo - REGGIO EMILIA
DANZA: NDT - Nederlands Dans
Theater - prima ed esclusiva
nazionale - “Shoot the Moon”,
“The Missing Door” e “Stop-Motion”
Ore 20,30 presso il Teatro Valli. Il ritorno,
in prima ed esclusiva nazionale del Nederlands Dans Theater a Reggio Emilia
con tre coreografie. Shoot the Moon, di
León e Lightfoot, che ci attira in un mondo
surreale sulla musica di Philip Glass. The
Missing Door, a firma della co-direttrice
dei Peeping Tom Gabriela Carrizo, alla
continua ricerca di possibili contaminazioni tra danza, teatro, arte e vita. Infine,
Stop-Motion, creato da León & Lightfoot
sulle struggenti note di Max Richter, in
cui sette danzatori interpretano in scena
i temi dell’addio e della trasformazione Info: Tel. 0522.458811
16 marzo - RIO SALICETO (RE)
PROSA: L’uomo Perfetto
Con Emanuela Aureli e Milena Miconi. Ore
21,00 presso Teatro Comunale via G. Garibaldi, 28 - Rio Saliceto tel. 0522 649465 www.
quellidel29.it e-mail: [email protected]
16 marzo - RUBIERA (RE)
PROSA: The day after Moliere
Ore 21,00 - di e con Paolo Rossi - Musiche
composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila - data unica per Rubiera.
Presso il Teatro Herberia, Piazza Gramsci
1/b, Rubiera. Info: Tel. 0522. 621352
17 marzo - CAVRIAGO (RE)
DIALETTALE: L’importante l’ee la salut
Compagnia Dialettale Calernese presenta
Commedia brillante in tre atti di Roberto
Mazzali. Ore 21,00 Presso MultisalaNovecento, via Del Cristo, 5 - Cavriago (RE)
Tel. 0522.372015
l’agenda da febbraio a marzo n
Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e Provincia
BIBLIOTECA di NOVELLARA (RE) fino al 20 febbraio
“I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola: 1942-1943”
Presso la biblioteca “G. Malagoli”. La mostra consente di ricostruire la lunga fuga
di 73 ragazzi ebrei e dei loro accompagnatori attraverso l’Europa segnata da guerra e persecuzioni. Fotografie, documenti
e oggetti guidano la narrazione. Orari della Biblioteca. Info: Tel. 0522.655419
MUSEO IL CORREGGIO
di CORREGGIO (RE) fino al 21 febbraio
Il segreto dei giusti
opere di Mirko Baricchi, Paul Beel, Ariela Böhm, Alfio Giurato, Fosco Grisendi,
Ester Grossi, Lea Golda Holterman, Federico Infante, Massimo Lagrotteria, Marco Martelli, Matteo Massagrande, Sonia
Maria Luce Possentini, Matteo Pugliese,
Tobia Ravà, Max Rohr, Matteo Tenardi,
Wainer Vaccari. Si tratta di artisti di rilievo internazionale, le cui opere hanno
il compito di illustrare l’importantissimo
ruolo dei Giusti fra le Nazioni, non ebrei
che, durante la Seconda Guerra Mondiale,
salvarono tantissimi ebrei dall’Olocausto.
Presso Palazzo dei Principi, Piazza Cavour
7, Correggio - Per informazioni: tel. 0522
691806
GALLERIA TIZIANA SEVERI di RUBIERA
(RE) - fino al 27 febbraio
Delicatezze
Artisti: Fabio Adani, Giorgia Beltrami,
Alessandra Calò, Michele Ferri - Quattro
tecniche diverse per quattro interessanti
artisti accostati in questa mostra. Il filo
conduttore la profonda sensibilità espressa delicatamente. Orari: da lunedì a venerdì ore 9.00-12.30 e 16.00-19.00. Chiuso:giovedì e sabato pomeriggio e festivi.
Presso Galleria Tiziana Severi, via Cesare Battisti, 21 - Rubiera (RE). Info. Tel.
0522629392 - [email protected]
COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 28 febbraio
Silent Sticks
Ispirata dai personaggi e dalle storie della
Commedia dell’Arte, l’artista Corin Sworn
- vincitrice della quinta edizione del Max
Mara Art Prize in collaborazione con Whitechapel Gallery di Londra - presenta la
sua grande installazione “Silent Sticks”
alla Collezione Maramotti. Giov. e ven.
14.30 – 18.30 Sab.e dom. 10.30 – 18.30
(Chiuso: 1 novembre, 25-26 dicembre, 1
e 6 gennaio) - ingresso libero - Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel.
0522.382484 - [email protected]
SPAZIO GERRA fino al 28 febbraio
Officine Reggiane.
Archivio storico Capitolo I
La mostra Officine Reggiane Archivi Storici – Capitolo I, con soluzioni originali e suggestive mette
in luce numerosi materiali
presenti in archivio, suddividendoli in tre sezioni
principali dedicate al luogo, alla tecnica e alle persone. Ogni area tematica
è illustrata da diverse tipologie di documenti quali
disegni tecnici, fotografie,
cartelle personale, filmati
d’epoca, oggetti presenti nella fabbrica o negli
uffici, progetti e prototi“Nuova umanità” personale del pittore Marco
pi, materiali pubblicitari,
Catellani
ricreando atmosfere e
ambienti ed estraendo il
fino al 28 febbraio
potenziale narrativo da
presso L’OTTAGONO di BIBBIANO (RE)
ogni oggetto attraverso
modalità espositive attuali e interattive. Orari:
mart-ven. 10-13, sab.,
dom. e festivi 10-13 e 15,30-19,30, lun.
L’OTTAGONO di BIBBIANO (RE) chiuso (25 dic. e 1° genn. chiuso). Presfino al 28 febbraio
so lo Spazio Gerra, Piazza XXV Aprile, 2
“Nuova umanità”
- Tel. 0522.585654
Personale del pittore Marco Catellani, a
cura di Silvio Panini. - Orari: sab. e dom.
TRATTORIA BAR SIPARIO 10-12,30 e 16-19 altri giorni su appuntamento - Info.: L’Ottagono Piazza Damiano
fino al 28 febbraio
Chiesa, 2 - Bibbiano (RE) Tel. 3485306266.
Trilogia reparto Avio Reggiane Info: [email protected]
Il cuore e l’acciaio - Episodio 2
Collettiva di opere dedicate alle Officine
Reggiane, ditta specializzata della produzione di aerei, che intende sviluppare una
ricerca attraverso i linguaggi espressivi,
per restituire alla collettività storie che
appartengono anche alla grande Storia. .
Orari: tutti i giorni 12,30 - 14 e 19,30-23 Info: Trattoria il Sipario, viale Allegri, 1/a
- Info: e-mail: [email protected]
GALLERIA SAN FRANCESCO fino al 28 febbraio
“Personale riflessione”
Dipinti di Francesca Tosi. La quadreria di ritratti allo specchio in mostra
dichiara apertamente la matrice tradizionale della ricerca. L’ apprendistato dell’ artista si è svolto tra musei,
pinacoteche, chiese, gallerie; suo insegnate d’arte, è noto maestro e pittore reggiano, Nino Squarza. Orari:
pom.16-19,30, chiuso lun.-giov. Info:
Galleria San Francesco via Bardi, 4/B
Tel. 0522440458 - e-mail: [email protected]
PALAZZO DUCALE di GUASTALLA (RE)
- fino al 28 febbraio
Il Tecno-Espressionismo - Personale
dell’artista giapponese Katsu Ishida
Orari: mercoledì 10,30-12,30; sabato-domenica 10,30-12,30 e 15,30-18,30 - Presso Palazzo Ducale via Gonzaga 16 – Pro
Loco Guastalla via Gonzaga 16 int. 4 Guastalla (RE) . Info: Tel. (0522) 839711
CASTELLO MEDIEVALE di Montecchio
Emilia - fino al 29 febbraio
Graziano Pompili
Evento inaugurale del progetto “Profeti
in patria: cammini d’artista a Montecchio
Emilia”, che si svilupperà poi con altre
esposizioni e iniziative fino a giugno 2016.
In esposizione, alcune grandi opere dello
scultore Graziano Pompili collocate nelle
suggestive sale del Castello Medievale,
piazza della Repubblica – Montecchio Emilia Orari: lun. e giov. 9-13 e 15-18, merc.
9-13, ven. 15-18,sab. 9-12, dom. 15-19.
Per informazioni: Tel.: 0522/861811
77
n l’agenda
da febbraio a marzo
PALAZZO CASOTTI fino al 29 febbraio
Renzo Vaiani - Lavoro e memoria
Antologica dedicata al fotografo reggiano
Renzo Vaiani (1919-1996). La mostra documenta il lavoro del fotografo con una
settantina di fotografie (tra vintage e ristampe) dell’Archivio Vaiani, che consta di
ben 301.700 negativi (disponibile anche
online nel sito della Biblioteca Panizzi),
oltre a una piccola selezione di immagini di proprietà degli eredi Vaiani, alcune
gigantografie, pannelli didascalici e dell’esposizione di materiali d’epoca, quali le
macchine fotografiche utilizzate da Vaiani
nella sua attività, cartoline, lastre e negativi, ora conservati alla Biblioteca Panizzi.
Orari: lunedì-sabato 8,30-13 e 14,30-18;
domenica 9-12. Presso Palazzo Casotti via
Toschi, 1/B - Info: Corsiero Editore e-mail
[email protected]
SALA ESPOSITIVA HOTEL MERCURE
ASTORIA - fino al 29 febbraio
Dal segno alla forma
Mostra d’arte personale di Oscar Luca
Taddei. Il segno si fa cantore di bellezza, dando corpo alla forma e rendendo
la forma corpo, in una carnalità svelata
con candore e innocenza. La femminilità è
edenica, senza peccato alcuno, pura nella sua essenza e di sinuosa concretezza
visiva. Mai oggetto e sempre soggetto,
degna di un rispetto che travalica tempi, luoghi, culture e filosofie. Orari: tutti i
giorni 10-19. Presso Sala Espositiva Hotel
Mercure Astoria Viale Leopoldo Nobili, 2
Info: tel. 0522 435245
GALLERIA DE’ BONIS fino al 3 marzo
Provocators. Capolavori
dell’astrazione italiana
opere di Salvatore Scarpitta, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giuseppe Amadio, Umberto Mariani e Getulio
Alviani. L’esposizione, che prende il nome
da un capolavoro di Achille Perilli (“Provocators”, 1957), propone un’interessante
incursione nel panorama dell’astrazione
italiana, dallo storicizzato ai giorni nostri, attraverso alcuni nomi-chiave. Orari: mart-sab. 10-13 e 16-19, giov. 10-13.
Per info: Galleria De’ Bonis Viale dei Mille
,44/B - tel. 0522/580605 / 338/3731881 e-mail [email protected]
CAFFE’ della GABELLA fino al 4 marzo
Reggio Emilia: vedute d’inchiostro
Mostra personale di Gabriele Piccinini
a cura di Stefania Ferrari. Mostra aperta
dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 21.00.
Presso Sala espositiva Caffè della Gabella, Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia
- Info: [email protected]
78
Anna Conway - Purpose
Prima mostra europea della pittrice americana
dal 6 marzo al 31 luglio 2016 presso COLLEZIONE MARAMOTTI
ROCCA ESTENSE di SAN MARTINO IN
RIO - dal 5 marzo al 1 maggio
Henghel ed io
Tavole a fumetti di Cristian Neri. Orari: sabato 10-12,30; domenica 10-12,30 e 15-18,30.
Presso Rocca Estense - corso Umberto I, 22
- Info: Rocca Estense tel. 0522 636709
8,75 ARTECONTEMPORANEA fino al 5 marzo
“Sopralluogo” di Alfredo Pini
In esposizione, una selezione di dipinti
ad olio su tela, molti dei quali inediti, che
hanno come protagonista il paesaggio
metropolitano. Immagini riprese da un
punto di vista ravvicinato che permette
di vedere la scena nella sua interezza,
senza annullare, tuttavia, quella sana distanza che consente di interpretarla, decifrarla, ascoltarla. Orari: mart., merc.,
ven. oe sab. 17,30-19,30 - dom. e festivi
su appuntamento. Info: Galleria 8,75 Artecontemporanea, Corso Garibaldi, 4 Tel.
340.3545183 - www.csart.it/875
COLLEZIONE MARAMOTTI - dal 6 marzo al 31 luglio 2016
Anna Conway - Purpose
Prima mostra europea della pittrice americana Anna Conway, che nel 2015 ha realizzato quattro nuove opere appositamente
per questo progetto. L’approccio di Conway
nei confronti della rappresentazione comporta non solo la raffigurazione di scene che
fondono insieme osservazione ravvicinata
e pura immaginazione. Orari: Giov. e ven.
14.30 – 18.30 Sab.e dom. 10.30 – 18.30ingresso libero - Info: Collezione Maramotti
via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - info@
collezionemaramotti.org
MUSEO DELL’AGRICOLTURA
di SAN MARTINO IN RIO dal 6 marzo al 29 maggio
Voli silenziosi... il Museo
si colora di farfalle
Collezione di Mauro Bertozzi. In collaborazione con il Gruppo Modenese di
Scienze Naturali.
Orari: sabato 10-12,30; domenica 1012,30 e 15-18,30. Presso Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale - corso
Umberto I, 22 - Info: Rocca Estense tel.
0522 636709
GALLERIA PARMEGGIANI fino al 6 marzo
“Vally Valli. Amore,
Arte e Orto. Esempi
di sartoria classica e non”
Organizzata dai Musei Civici in collaborazione con Lions club La Guglia –
Matilde di Canossa.In un’ esplosione
di colori e trame di tessuto combinate
sapientemente, la mostra racconta l’interessante carriera di una donna che
ha deciso con coraggio di seguire la
propria vocazione, costruendo con ago,
filo e determinazione la propria visione
artistica. Vally Valli non lascia nulla al
caso: amante del dettaglio, segue l’ispirazione data dai grandi maestri del
passato - da Diego Velázquez a Pier
Paolo Pasolini - ma anche da forme e
colori della natura.
Orari: dal mart. al ven. 9.00-12.00 sab.,
dom. e festivi 10.00-13.00 e 16.0019.00 - Presso la Galleria Parmeggiani
- C.so Cairoli 2, Reggio Emilia - Info:
0522 456477 - 0522 456816
l’agenda da febbraio a marzo n
CENTRO CULTURALE MAVARTA
di Sant’Ilario d’Enza fino all’11 marzo
MUSEI CIVICI fino al 31 marzo
La mostra esplora l’esperienza di milioni persone coinvolte in un’esperienza estrema di sofferenza, arte di arrangiarsi e resistenza umana. Si tratta
del secondo capitolo, dopo la mostra
Prigionieri dimenticati, di un percorso
ideato dal Centro Studi Musica e Grande Guerra insieme all’associazione culturale “Obiettivo Storia” e al museo “Il
nemico siamo noi”. Un grande lavoro,
ancora in corso di svolgimento, che ha
visto protagonisti Marco Formentini,
Maria Neroni, Luca Silingardi, James
Garimberti e i santilariesi Mariuccia Capelli e Carlo Perucchetti. - Orari di visita: lunedì, mercoledì e venerdì 15-19.
Presso il Centro Culturale Mavarta Via
Piave 2 - 42049 S.Ilario d’Enza (RE)
Presso Palazzo dei
Musei Via Spallanzani, 1.in collaborazione
con Fondazione Manodori con il sostegno
di Lions club di Albinea Ludovico Ariosto
- Orari di apertura
del museo: giovedì 1
gennaio 2015 aperto
solo al pomeriggio ore
16.00 - 19.00; sabato
da sabato 20 dicembre alle 16.30. Tutti i
sabati, visite guidate
alla mostra
Trincea. Soldati tra vita
e morte nella grande guerra
Gli Etruschi e gli altri.
Reggio Emilia
terra d’incontri
1.1 ZENONE CONTEMPORANEA fino al 13 marzo
COLLEZIONE
MARAMOTTI fino al 24 aprile 2016
James Kalinda - Tetsuo
Kalinda ci obbliga ad un’autoanalisi implacabile, come appare implacabile il suo
agire travolgente, anche in senso fisico.
Dal foglio di carta alla tela, superando il
limite della cornice per invadere lo spazio
circostante, i muri, la tridimensionalità
del corpo, rendendo evidente una poetica incontenibile ed inesorabile nell’esibire
un’alienazione e un disagio profondi, che
si manifestano nelle crescite incontenibili
delle protuberanze dei personaggi raffigurati. Presso 1.1 Zenone Contemporanea, Via San Zenone, 11 - Info: tel. 335
8034053 - e-mail: [email protected]
MUSEI CIVICI fino al 28 marzo 2016
La linea continua Disegni dei Musei di Reggio Emilia
da Omar Galliani
a Lelio Orsi
In esposizione circa 300 disegni di diversi autori dal Cinquecento ai giorni
nostri, in un ideale dialogo tra opere antiche, opere del XIX secolo e del
Novecento e disegni contemporanei.
Completa la mostra la sezione dedicata
all’opera di Omar Galliani, pittore affermato e attivo sulla scena contemporanea internazionale, che ha individuato
proprio nel disegno il suo privilegiato
territorio di indagine. Orari: mart-ven.
9-12, sab. dom. e festivi 10-13 e 16-19,
lun. chiuso. Ingresso gratuito Presso
Musei Civici via Spallanzani, 1 42122
Reggio Emilia Info: T. 0522 456477 www.musei.re.it
Industriale
Immaginario
In mostra opere delDomenico Grenci.
la Collezione che non
Gli inafferrabili enigmi del volto femminile
sono mai state mostrate prima.
fino al 30 aprile presso STUDIO BFMR &
Lo scopo è quello di
PARTNERS DOTTORI COMMERCIALISTI
esplorare l’arte contemporanea che si
misura con l’impiego
STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI
di materiali tipicamente industriali, COMMERCIALISTI - fino al 30 aprile
col ri-uso di oggetti di matrice industriale decontestualizzati, col confi- Domenico Grenci. Gli inafferrabili
ne tra manufatto artigianale e pro- enigmi del volto femminile
dotto industriale. Giov. e ven. 14.30 Curata da Sandro Parmiggiani, Gren– 18.30 Sab.e dom. 10.30 – 18.30 ci rappresenta l’irriducibile varietà del
(Chiuso: 1 novembre, 25-26 dicem- volto femminile e le sue unicità. Disebre, 1 e 6 gennaio) - ingresso libero gnatore di sicura talento Grenci ha scel- Info: Collezione Maramotti via F.lli to di utilizzare un materiale del tutto inCervi 66 - Tel. 0522.382484 - info@ solito, il bitume, le cui cupezza lasciano,
collezionemaramotti.org
dentro il corpo e ai margini della forma,
aloni di mistero. Orari: lun.-ven. 10-12
MUSEI CIVICI e 16-18. Info.: Studio BFMR & Partners
fino al 30 aprile 2016
Dottori Commercialisti, Piazza Vallisneri, 4 - Tel. 0522 455000
Noi, storie di comunità,
idee, prodotti e terre reggiane
Un elemento sembra legare le tante storie che danno forma al territorio
reggiano: la capacità di creare le condizioni affinché una comunità riesca a
generare prodotti, idee, modi di essere che si perfezionano e rinnovano instancabilmente. Orari: mart-sab. 9-12,
sab. dom. e festivi 10-13 e 16-19, lun.
chiuso. Ingresso gratuito Presso Musei
Civici via Spallanzani, 1 42122 Reggio
Emilia Info: T. 0522 456477 - e-mail:
[email protected] - www.musei.
re.it
BIBLIOTECA SAN PELLEGRINO fino al 30 aprile 2016
Bao’bab - la mostra In forma di Libro
Una mostra rigenerativa, destinata cioè
ad ampliarsi sempre più, aggiungendo
ai migliori libri autoprodotti dalle scuole
reggiane negli anni scorsi, i nuovi che
arriveranno, legati alle nuove edizioni di
bao’bab/invito alla lettura e ai suoi concorsi. Presso Biblioteca San Pellegrino,
via Rivoluzione d’Ottobre 29 - Info:
0522.585616
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EVE NTI
ROTARY VAL DI SECCHIA
S
Al Posta
per il carnevale benefico
abato 6 febbraio 2016, presso la storica Sala del
Capitano del Popolo dell’Hotel Posta a Reggio Emilia, ha avuto luogo la Festa di Carnevale organizzata dal Rotary Club Reggio Emilia Val di Secchia e
finalizzata alla raccolta fondi per l’acquisto di attrezzature da donare alla Croce Rossa, Comitato di Scandiano; la
serata ha visto la partecipazione e la sfilata di splendide
e sofisticate maschere.
(Foto servizio:
Gianni Santandrea)
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EVE NTI
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EVE NTI
Presentazione a Palazzo Magnani
da sinistra a destra. Marco Formentini, Presidente Obiettivo Storia, Generale Carlo Calatroni Presidente Associazione Aeronautica RE, Michele
Bellelli per Istoreco, Rino Cavalchi, Isabella Trovato, Gianmarco Manganelli Assocazione Arma di Cavalleria
I
“Anche i tedeschi
avevano i pidocchi”
l libro, scritto da Isabella Trovato, ripercorre alcuni momenti della prigionia dell’IMI Rino Cavalchi, medaglia
d’onore della Repubblica Italiana, nei campi di lavoro
tedeschi al seguito delle truppe tedesche impegnate nel
secondo conflitto mondiale, dal 1943 al 1945.
La giornalista ha raccolto queste testimonianze e le ha raccontate per capitoli sul nostro mensile fino all’aggiunta di
ulteriori episodi che hanno dato vita a questo libro, ‘Anche i
tedeschi avevano i pidocchi’ , presentato in anteprima il 10
febbraio a Palazzo Magnani, in una sala gremita alla presenza delle autorità cittadine.
Significativo l’intervento del Prefetto di Reggio Raffaele Ruberto, del presidente della provincia Giammaria Manghi e
della Presidente del consiglio comunale di Reggio Emanuela
Caselli. Tra i relatori Michele Bellelli di Istoreco. Commosso
il pubblico che ha potuto ascoltare direttamente dalle parole
del protagonista Rino Cavalchi i ricordi di quei drammatici
mesi di prigionia.
(Foto servizio: Gianni Santandrea)
Da sin: Colonnello Ippazio Bleve, Rino Cavalchi, Isabella Trovato
Rino Cavalchi e il notaio Carmen Costabile
Rino Cavalchi, Isabella Trovato, Raffaele Ruberto Prefetto di Reggio Emilia
La dedica al tenente colonnello Alessandro Dimichino
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