Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont sur Loire
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Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont sur Loire
Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont sur Loire Fondato nel 1992, il Festival Internazionale dei Giardini ha saputo imporsi come un appuntamento da non perdere della creazione dei paesaggi e dei giardini. Molto apprezzato dagli operatori di tutto il mondo, il concorso internazionale riceve centinaia di proposte. Una ventina di progetti d’eccezione è stata scelta da una giuria presieduta, nel 2013, da Bernard Pivot, famoso giornalista letterario francese. La selezione sarà, anche quest’anno, risolutamente internazionale dato che numerosi paesi vi saranno rappresentati. Per la 22esima edizione, con tema «I giardini delle sensazioni», il Festival Internazionale dei Giardini ha invitato creatori, provenienti da tutto il mondo, a immaginare i progetti più sorprendenti. Il giardino si visita, si sente, si ascolta, si assaggia, si vede e si tocca. L’aria vi circola secondo il soffio del vento. Vi si alternano l’ombra e la luce, il freddo e il caldo, le cose lisce e rugose, i liquidi e i solidi, nonché le superfici piatte e scoscese. Intrecciando una rete di sensazioni, i giardini mescoleranno l’illusione e il turbamento: così, alcuni fiori straordinari hanno profumi di alimenti o spezie e diffondono persino un gusto di zucchero, miele o vaniglia. Alcune foglie possono, anch’esse, sorprenderci e offrirci un gusto di fragola o di cioccolato e avere la morbidezza del velluto. Sapori, aromi, fragranze mescolati bastano a ingannare, incantare e soggiogare i nostri sensi in un giardino le cui materie, strutture e vegetali si possono accarezzare con gli occhi o le mani e dove i suoni, i mormorii e le musiche stregano le anime. Aperto per una durata di sei mesi, da aprile a ottobre 201 3, il Festival Internazionale dei Giardini è anche costellato da vari appuntamenti. Le «Conversazioni sotto l’albero» proporranno una serie di incontri filosofici, ecologici e artistici che metterà ulteriormente in risalto il tema di quest’anno. Dal canto loro, i «Giardini di Luce», programmati più sere alla settimana, trasformeranno il Festival durante l’estate proponendo visite notturne e scenografate. splendore in un radioso mattino brulicante di primavera dappertutto. Dopo le formalità burocratiche per farci accreditare all’interno del Dominio, prendiamo immediatamente possesso del fazzoletto di terra assegnatoci per la realizzazione del progetto. Negli altri appezzamenti è già tutto un frenetico via vai di gente indaffarata che pianta, taglia, sega, alza strutture, sposta terra, dispone pietre… molti sembrano già a buon punto. Anche da noi c’è il giardiniere Hervé (che si chiama quasi come la mia gatta) che ha già imbastito la struttura che andrà a perimetrare il Giardino Blu di Matteo e Martina. Per poter partecipare al “Festival Internazionale dei Giardini”, hanno presentato un progetto che è stato selezionato assieme ad altri 25 tra circa 1300. Quest’anno il tema dell’esposizione, cui ciascuno dei progetti presentati si doveva attenere, era “I giardini delle sensazioni”. Matteo e Martina, quindi, hanno presentato il loro lavoro che si intitola “Le sentiment Bleu”, ispirato all’eclettico cineasta, ma non solo, inglese Derek Jarman, morto di aids presso Dungeness nel 1994. L’incontro con l’opera di Jarman avviene durante un viaggio in Gran Bretagna, che Matteo e Martina affrontano nel 2010, quando scoprono che l’artista si era ritirato, alla fine della sua vita, presso un cottage lungo la costa atlantica britannica, ►► PROGETTI | 87