Rassegna Stampa del 20/03/2009 11:15

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Rassegna Stampa del 20/03/2009 11:15
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Rassegna Stampa del 20/03/2009 11:15
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INDICE
VIDEOGIOCHI
20/03/2009 Il Mondo
con Nintendo videogioco senza paura
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20/03/2009 Panorama
Con le copie illegali i pirati svuotano i cinema
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VIDEOGIOCHI
2 articoli
20/03/2009
Il Mondo
Pag. 11
N.13 - 27 MARZO 2009 - HI-TECH
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
con Nintendo videogioco senza paura
La recessione non frena le vendite. Ne è convinto il direttore marketing, Benedettini. Grazie all'esperienza
con l'hula
Videogiochi come antidoto alla crisi? «Che ci sia recessione è un dato di fatto e, visto che i soldi per i
consumi diminuiscono, vige sicuramente una maggior selettività nelle scelte degli articoli da acquistare.
Sicché, quando si è competitivi nel prezzo e si offre un buon prodotto, di cui oltretutto può godere l'intera
famiglia, si raccoglie quasi automaticamente il favore del pubblico», risponde Sandro Benedettini, 42 anni,
direttore marketing di Nintendo Italia (nonché appassionato runner nel tempo libero), a valle di un anno d'oro
per l'azienda giapponese, con oltre 8,3 milioni di Wii piazzate nelle case europee (+ 58%), che si sommano
agli 11,2 milioni di Nintendo Os, la console portatile del momento, cui da aprile si affiancherà la neonata Dsi,
hardware rivisitato in un case più sottile, con a bordo, per la prima volta, un sintetizzatore vocale e due
telecamere. «La nostra marcia in più rispetto alla concorrenza è di avere a catalogo prodotti innovativi e
divertenti, con un'ampia profondità di sviluppo, ma allo stesso tempo semplici e immediati, con una buona
facilità d'uso, senza barriere all'ingresso: in altre parole, per tutti, lo, per esempio, non sono un
videogiocatore, ma alla Wii Fit, da quando c'è, in casa ci giochiamo t u t t i : a partire da me, insospettabile
campione di Super Hula Hop». Al successo italiano di Nintendo, definito «oltre le aspettative», anche se non
traducibile in cifre dato che il gruppo non fornisce particolari di bilancio sulle diverse branch (il dato mondiale
parla di vendite per 1.536 miliardi di yen, cioè 12,5 miliardi di euro, da aprile a dicembre 2008), contribuiscono
in maniera rilevante il buon andamento della Ds e di una collana ad hoc come Touch generation, definita
software (per il cervello, per imparare a cucinare ecc), in contrapposizione ai classici videogiochi. «Da noi
funziona molto bene anche Wii Fit, con il suo corredo di home entertainment sportivo, anche grazie alla scelta
di alcune creatività made in Italy», con i testimonial Panariello, Simoncelli e Moreira confermati per tutto il
2009. La nostra strategia commerciale prevede il prossimo lancio di alcuni nuovi giochi per la Wii che ne
confermino il posizionamento di console per tutti i componenti della famiglia e di una nuova line-up di prodotti
per la (nuova) console portatile, tra cui il bestseller giapponese Pokemon, per il target più giovane», annuncia
Benedettini. Che sintetizza così il segreto della leadership di Nintendo nel panorama videoludico attuale:
«Costi contenuti dell'hardware (evoluto ma più semplice da produrre di quello dei competitori e facilità di
sviluppo, con time to market ridotto, per tutti i publisher che collaborano con noi». Paolo Crespi
Foto: Sandro Benedettini, direttore marketing di Nintendo Italia
VIDEOGIOCHI
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20/03/2009
Panorama
Pag. 189
N.13 - 26 MARZO 2009
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Con le copie illegali i pirati svuotano i cinema
VITA VISSUTA Dvd contraffatti a pochi euro, film scaricati illegalmente da internet: così si mette in crisi il
sistema audiovisivo mondiale. Perché non facciamo come in Francia, dove si controlla la rete e al terzo
avvertimento si disconnette la linea?
Carlo ROSSELLA
Napoli, molo Beverello, punto d'imbarco degli aliscafi per Capri: un tipo losco regge una cassetta ripiena di
dvd. Me li mostra. Titoli interessanti, usciti da pochi giorni nelle sale cinematografiche. Prime visioni, per
esempio The Wrestler di Mickey Rourke. So che la qualità di questi dvd contraffatti, venduti a 5 euro, è
pessima, che le immagini appaiono sfocate, che l'audio è orribile. Ma c'è chi compra, anche persone
insospettabili, e se ne va. Chi vive d'espedienti campa pure coi falsi dvd. Alle sue spalle vi è
un'organizzazione criminale che scarica i film da avventurosi siti internet, oppure si procura le copie da tecnici
infedeli. I dvd sono fatti circolare sul territorio nazionale, attraverso la rete dei «vu' cumprà», italiani o
extracomunitari. I siti internet dai quali si possono scaricare, per ora impunemente, i film di prima visione si
procurano il materiale attraverso vie illecite, criminali. Chi acquista dvd contraffatti commette un reato. E così
chi scarica dalla rete via pirateria online col p2p, peer to peer, porto a porto. I criminali online e on the road
stanno mettendo in crisi il sistema audiovisivo italiano e mondiale. In tanti vedono a casa sul computer o alla
tv i film abusivi. Tutto il mercato home video, noleggio e vendita, ha subito ingenti perdite in valore e in
volume. Le videoteche chiudono, sopraffatte soprattutto da internet. Ormai il canale noleggio non rappresenta
più la seconda visione di un film, data la concorrenza dell'illegalità. È quel che è successo all'industria
discografica negli scorsi anni. Si scarica gratis e si guarda illegalmente un contenuto protetto dalle regole
sulla proprietà intellettuale. C'è chi sostiene che tutto su internet dovrebbe essere gratuito, anche i film, e
quindi evviva i pirati, olé alla filibusta. Ma chi investe nel cinema ha messo ingenti capitali e il proprio lavoro
intellettuale e ha il diritto di vedere remunerati i propri investimenti. Nella crisi del cinema e del mercato dvd
non rischiano solo i produttori, bensì tutti gli operatori del settore: autori, registi, attori, tecnici, distributori,
operai, impiegati. Sarebbe ora che anche in Italia partisse una grande campagna contro la con? traffazione,
vista l'enorme quantità di merce falsa che circola nel Paese. L'industria degli audiovisivi e il cinema puntano
molto sul Comitato tecnico antipirateria istituito presso la presidenza del Consiglio con a capo Mauro Masi,
buon conoscitore della materia, visto che è già stato commissario della Siae, la Società italiana degli autori e
degli editori. Il modello antipirateria su cui si sta lavorando è quello francese, voluto da Nicolas Sarkozy.
Ovvero una stretta vigilanza sulla rete. Quando un utente scarica in modo illegale, sullo schermo del
computer appare un avvertimento: «Stai facendo un'attività illecita». Al terzo «warning» la linea è
disconnessa d'ufficio. Comme il faut.
Foto: Poltrone al cinema: la crisi coinvolge tutti gli addetti del settore.
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