ho un`Idea per fermare trump

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ho un`Idea per fermare trump
c’è un attore nel bosco
“ho un’Idea
per fermare trump”
recita in quattro lingue, appena può va a trovare le piante
che “conosce” e anche sul mondo che lo circonda Viggo
mortensen ha principi molto chiari. e il suo ultimo
personaggio gli assomiglia: anche lui ha avuto la tentazione
di scappare dalla società corrotta per rifugiarsi nella natura...
diAlessandra Venezia, foto di Thomas Laisné
G
Viggo Mortensen, 57 anni.
L’attore americano (e danese)
vive dal 2009 in Spagna con
l’attrice Ariadna Gil. Da
Exene Cervenka ha avuto,
28 anni fa, il figlio Henry.
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iù la maschera: chi di noi
non ha mai preso una cotta per Viggo mortensen?
Sarà per quella fossetta, gli
zigomi da eroe del fumetto,
o gli occhi color acciaio? Senza trascurare,
naturalmente, lo spirito zen, e l’integrità
professionale. È un attore che da anni cerca la sua verità: era aragorn in Il signore
degli anelli e poi, con la stessa convinzione, Sigmund freud, o il poeta William S.
Burroughs di On the Road. recita in inglese, spagnolo, danese, francese e arabo.
non segue nessuna moda e non insegue
nessun sogno americano. Scrive da sempre poesie, dipinge, suona il piano e - per
capire il mondo - legge i giornali di quattro paesi diversi. ti attrae anche quando
parla di boschi e foreste, alberi piante e
semi, e si illumina: il suo afflato botanico allora diventa metafora e riflette una
filosofia di vita, la sua. oggi, col suo ultimo film, Captain Fantastic (scritto e diretto da matt ross, un attore che abbiamo
visto nelle serie tv Big Love e Silicon Valley),
ci regala il personaggio di Ben Cash, un
professore di college che decide di vivere
coi sei figli nelle terre incolte del pacific
northwest, un’esistenza primordiale, immerso nella natura, lontano dalla società
corrotta e malata. Vivono tutti insieme
in teepee (tipiche tende indiane), pescano,
cacciano, scalano rocce, si esercitano nelle
arti marziali, leggono, studiano, discutono, rifiutano ogni forma di capitalismo e
festeggiano la nascita di noam Chomsky
piuttosto che quella di Gesù.
L’attore cinquantasettenne, che vive a
madrid con l’attrice ariadna Gil, arriva all’intervista con un’aria serena, e vagamente strapazzata: camicia a righe azzurre e giacca di tweed grigio scuro (a Los
angeles attualmente ci sono 40 gradi) e
risponde a ogni domanda con commenti lunghi e generosi. Si concede, insomma,
senza ritegno: difficile credere che sia un
attore, anzi un divo, a hollywood.
Si identifica un poco con questo suo ultimo personaggio di naturista tagliato fuori dalla società dei consumi?
Certi aspetti di Ben mi sono familiari. ho
vissuto per anni nel nord dell’Idaho in una
casa nel bel mezzo di una foresta. non era
un teepee e avevo elettricità e telefono,
io donna – 9 luglio 2016
Contour by Getty Images
io donna – 9 luglio 2016
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ma quando ho letto la sceneggiatura di
Captain Fantastic l’ho trovata magnifica:
comincia come un’utopia libertaria e diventa qualcosa di completamente diverso, una riflessione sul bisogno di comunicare, sui rischi dell’autoritarismo e su
cosa significhi essere genitori. Ben è anche un personaggio che ha humor e passione, che si perde e poi riesce a ritrovarsi: è forse il più complesso che abbia mai
portato sullo schermo.
Ha tirato su suo figlio secondo principi
“rousseauiani”, in sintonia con la natura?
Di sicuro abbiamo passato molto tempo
nei boschi, studiando i nomi degli alberi, gli animali che ci vivono e il cambiamento delle stagioni, facendo campeggi e
andando a pescare, mai a caccia però. Non
sono arrivato al punto di Ben, che ama i figli tanto da lasciare il lavoro per dedicarsi completamente a loro: il suo è un caso
estremo di coscienza paterna (ride).
Vive in Spagna da qualche anno. Perché?
È un Paese che conosco da tempo, ci andai
la prima volta alla fine degli anni Settanta in viaggio con mio padre. Amo vivere
lì, forse perché sono cresciuto in Argentina: parlo spagnolo e mi piacciono la gente,
la cultura. Ti siedi al bar e tutti intorno
a te sembra che urlino, ma in realtà stanno solo discutendo animatamente (ride);
gran furia e dopo 5 minuti, tutti amici
come prima. Lo trovo stupendo: ma non
è lo stesso anche in Italia?
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Amo vivere
in Spagna.
Ti siedi al bar
e tutti intorno
a te sembra
che urlino, ma
dopo 5 minuti
sono amici
come prima.
Non è così
anche in Italia?
Viggo Mortensen e Annalise
Basso in una scena di
Captain Fantastic, appena
uscito negli Stati Uniti.
Un mondo ideale, un’utopia: le sembra un
progetto attuabile?
Credo che ogni persona - a modo suo, naturalmente - debba provare a costruirlo.
Io, per esempio, visto che si parla molto
di politica in questi giorni, ho un grande
sogno: vorrei che il voto negli Stati Uniti diventasse obbligatorio, punto e basta. Questo risolverebbe molti problemi,
e non si sarebbe certo arrivati a subire
Donald Trump.
Quando cerca pace o ispirazione, dove si
rifugia?
Dipende dalla giornata e da dove mi trovo: una bella camminata, però, funziona
sempre. Mi piace poi molto occuparmi
del mio giardino, piantare alberi, potarli.
Lo faccio ovunque, pianto di tutto, in famiglia e in casa di amici: quando vado a
trovare loro vado a trovare anche le piante
(ride). Raccolgo semi ovunque vada, li trapianto da un vaso all’altro… forse è persino illegale! Me li ritrovo sempre in tasca…
La angustia - ha detto - la mancanza di
comunicazione del nostro mondo. Cos’altro la preoccupa, di questi tempi?
Gli anni che passano, i miei cari e gli amici che si ammalano. Cerco di fare una vita
sana, voglio vivere il più a lungo possibile perché trovo la gente, il mondo sempre
molto affascinanti. Vede, nella mia famiglia ci sono casi di Alzheimer e mi sono
preso cura di chi soffre di demenza senile.
Mia madre, che coi suoi ricordi era la storiografa di famiglia, per colpa della malattia ha perso completamente la memoria.
Può succedere anche a noi.
Questa esperienza l’ha cambiata?
Certo, so che tutto ha una fine, e per questo ora sono molto più aperto. Ho imparato a dire sì molto più spesso.
In Captain Fantastic l’amore del padre
per i suoi figli è assoluto: per il loro bene
Ben accetta anche di staccarsi da loro. Ha
mai provato un sentimento simile?
Mi è successo di rinunciare alle mie cose
per dedicarmi totalmente a un’altra persona, ma il mio sforzo è stato poco apprezzato: capita a tutti. L’amore incondizionato o la devozione totale non esistono: se ti
senti trascurato o ignorato, il problema è
il tuo ego. Quando ti impegni a dare, non
devi aspettarti niente in ritorno. È la cosa
più difficile, ma anche la più bella.
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io donna – 9 luglio 2016
WilsonWebb / Bleecker Street
c’è un attore nel bosco