Scarica il Programma

Transcript

Scarica il Programma
Programma confermato
dalle 10:00
Apertura del padiglione ArcheoVirtual, (ed. 2009),
con la rassegna delle dieci migliori applicazioni di Virtual Cultural Heritage internazionali
Introducono: Dott. Ugo Picarelli, (Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di
Paestum- SA), Dot.sa Sofia Pescarin, (Coordinatore del Virtual Heritage Unit del CNR-ITABC,
Montelibretti- Roma), Arch. Davide Borra (Presidente MIMOS)
ArcheoVirtual
L'ArcheoVirtual è uno dei padiglioni che compongono l'offerta della Borsa Mediterranea del
Turismo Archeologico di Paestum, giunta alla 13a edizione (http://www.borsaturismo.com) ed è
curato scientificamente dal CNR-ITABC che ne garantisce il livello qualitativo in virtù della "cura e
della capacità di risolvere efficacemente i processi di comunicazione dei Beni Culturali mediati
dalle tecnologie della visione e della multimedialità". Le applicazioni, pertanto, riguardano video in
computer grafica 2D, 3D, applicazioni stereoscopiche ed interattive (realtà virtuale desktop ed
immersiva, realtà aumentata, applicazioni mobile) che hanno come comune obiettivo la
trasmissione della conoscenza di siti archeogici, città antiche, monumenti e oggetti storici d'uso
comune ricostruiti virtualmente e presentati con differenti dispositivi tecnologici e molteplici
modalità d'uso da parte degli utenti.
La selezione avviene annualmente, su base internazionale ed invito pubblico alla partecipazione;
pertanto l'allestimento non è da considerarsi esaustivo, ma fortemente rappresentativo dello stato
dell'arte sulla nuova disciplina chiamata "Virtual Cultural Heritage", il cui significato più prossimo in
italiano è: "Virtualizzazione dei Beni Culturali" o più rapidamente “VirtualArcheologia”.
E' da ricordare come le esperienze presentate riguardino esclusivamente l'area applicativa della
comunicazione e non quelle dell'indagine, della gestione e dell'elaborazione dei dati (storici,
archeologici, metrici,etc..), argomenti che insieme costituiscono l'intero corpus disciplinare,
utilizzando anch'essi le tecnologie della virtualità.
Le applicazioni esposte giungono da ogni parte del mondo e sono produzioni realizzate da Enti
pubblici, Università, aziende e professionisti sotto la conduzione scientifica degli enti di controllo
preposti a livello nazionale (per l'Italia, la Soprintendenza ai Beni Storici nelle molteplici specificità).
L'italia è tra le nazioni che si contraddistingue per esperienze di grande eccellenza riguardo la
qualità dei modelli 3D, dello stile narrativo e del controllo della corrispondenza tra l'imagine virtuale
ed i dati storici di partenza.
Inoltre è soggetto attivo e partecipe della conoscenza condivisa internazionalmente, grazie alla
partecipazione costante ai workshop ed alle pubblicazioni scientifiche sin dagli albori di questa
nuova disciplina.
La VirtualArcheologia rimane un settore di nicchia che offre notevoli ed interessanti aperture di
mercato in vista della prossima generazione di televisioni 3D e dispositivi interattivi per la didattica
museale ed è tra le poche discipline innovative in grado di esportare, al di fuori dei confini
nazionali, l'immenso patrimonio storico a disposizione innescando miglior cultura, identità
territoriale e producendo interesse alla visita reale.
MIMOS Movimento Italiano Modellazione e Simulazione
Associazione culturale senza scopo di lucro [www.mimos.it] [[email protected]]
Corso Marche 41 – 10146 Torino - CF 97623370018
Pag. 2 / 4
13:45 > 18:00 Sala da comunicare
"Virtual Cultural Heritage: emozioni e informazioni 3D al servizio dei Beni Culturali".
Il convegno è strutturato in quattro sessioni tematiche che, insieme, offriranno un panorama delle
tematiche affrontate nei circuiti internazionali di Virtual Cultural Heritage.
Ad intervenire saranno ricercatori, funzionari ministeriali, esperti disciplinari, docenti e ricercatori
accademici oltre a progettisti e responsabili aziendali operanti nel settore della comunicazione al
pubblico dei beni culturali. Il tema condiviso è, pertanto, la comunicazione, affrontata attraverso
l'ausilio degli strumenti 3D utilizzati sia in fase di redazione dell'ipotesi di ricostruzione virtuale
(modellatori 3D), sia in fase di messa a disposizione dell'utente (dispositivi di visione
stereoscopica, realtà virtuale ed aumentata, etc..). La comunicazione a scopi scientifici e
divulgativi, insieme all'indagine (scansioni laser 3D, fotogrammetria 3D, ecc..) ed all'elaborazione
dei dati storici (dati di scavo, metrici, iconografici, etc..) costituisce il corpus disciplinare del Virtual
Cultural Heritage (Virtualizzazione dei Beni Culturali o più brevemente VirtualArcheologia), area
operativa e produttiva che in questi anni è riconosciuta quale strumento utile e simbiotico alle
metodologie consolidate della ricerca archeologica tradizionale
Nella prima sessione, le basi metodologiche di questa nuova disciplina saranno discusse da
Fabio Remondino, mentre Alfredo Grande e Victor Manuel Lopez presenteranno lo stato di
sviluppo della recentissima Carta di Siviglia, che successivamente alla Carta di Londra, siglata nel
2009, sta progredendo sul percorso di formalizzare i presupposti della disciplina.
La seconda sessione discuterà sui precetti metodologici: Sofia Pescarin farà un'analisi delle
aspettative, delle problematiche e dei risultati di alcune grandi esposizioni pubbliche in cui
allestimenti di Realtà Virtuale a tema archeologico hanno coinvolto i cittadini, mentre Lucrezia
Ungaro affronterà l'analisi delle potenzialità e delle criticità del virtuale quale strumento di
conoscenza museale al servizio delle esigenze di comunicazione di organi di controllo istituzionali
quali le Soprintendenze ai Beni Culturali. Alessandro Bovero ed Elena Biondi esporranno il
lavoro operato nel di riproduzione virtuale della statua in legno giapponese Kongo Risiki, rilevata
tramite TAC a scopo simulativo e di indagine al fine del consolidamento e del restauro ligneo,
condotto nel Centro di Restauro e Conservazione della Venaria Reale, mentre Davide Borra
illustrerà come sia possibile utilizzare immagini virtualmente affascinanti ed emotivamente
coinvolgenti mantenendo il controllo e la dichiarazione dei dati storici utilizzati nella ricostruzione
virtuale, fattore chiave che contraddistingue il VCH (scopo didattico) dalle produzioni
cinematografiche (scopo narrativo).
La terza sessione vedrà susseguirsi alcune esperienze internazionali che illustreranno modalità
differenti nel risolvere le esigenze didattiche ed espositive dei luoghi del mondo che
rappresentano. I contributi, in lingua inglese, saranno condotti via videoconferenza e vedranno
susseguirsi le esperienze di due aziende internazionali (Noho dall'Irlanda e VirtualWare dalla
Spagna) e di un istituto egiziano (CULTNAT) su casi studio concreti, presentati negli ultimo
biennio. I lavori presentati sono esposti nel padiglione ArcheoVirtual ed i relatori ne illustreranno le
peculiarità dal punto di vista delle ricostruzioni 3D, dell'apparato di comunicazione e didattico e
delle tecnologie utilizzate.
Durante la quarta sessione saranno presentate le esperienze condotte in passato ed le idee
scaturite dai brainstorming tra i dottorandi partecipanti al corso Virtual Cultural Heritage, che trova
in questo momento, l'ultimo giorno di lavori. Nell'ultimo triennio, la Prof.sa Anna Marotta, (DINSE –
Facoltà II di Architettura del Politecnico di Torino) coadiuvata dal proprio gruppo di docenti,
ricercatori e studenti, organizza corsi d'eccellenza e corsi di III livello, aperti a tutti i dottorandi
italiani, sui temi della rappresentazione virtuale ed interattiva, con contributi internazionali ed il
supporto dei più conosciuti esperti di settore.
Programma
MIMOS Movimento Italiano Modellazione e Simulazione
Associazione culturale senza scopo di lucro [www.mimos.it] [[email protected]]
Corso Marche 41 – 10146 Torino - CF 97623370018
Pag. 3 / 4
13:45 - Introduzione ai lavori
Sessione "La cultura del virtuale" [italiano]
14:00–14:15 Fabio Remondino (FBK, Trento) “Applicazioni 3D per utenti ed operatori della
gestione del patrimonio: gli esempi del foro Pompei, le tombe etrusche di Tarquinia e Cerveteri e i
castelli del Trentino.”
14:15–14:30 Alfredo Grande e Victor Manuel Lòpez (SEAV, Spagna) “La carta di Siviglia per
la VirtualArcheologia”.
Sessione "Metodologie ed Esperienze" [italiano]
14:30-14:45 Sofia Pescarin, (CNR-ITABC, Roma), “Installazioni pubbliche di Virtual Cultural
Heritage”.
14:45-15:00 Lucrezia Ungaro, (Sovraintendenza BBCC, Roma), “Virtuale e Reale in sinergia
positiva”
15:00-15:15 Alessandro Bovero e Elena Biondi (CCR, Venaria Reale) "Il virtuale per la
simulazione di restauro"
15:15-15:30 Davide Borra (NoReal.it, Torino) "Tra enterteinment e comunicazione scientifica:
validare i dati, emozionando".
15:30 - 15:45 Break
Sessione "Tecnologie ed Applicazioni" [inglese/italiano]
15:45-16:05 Niall Ó hOisín (Noho- Dublino, Irlanda) “The Medieval Dublin Project. A case study”
16:05-16:25 Unai Baeza Santamaria e Asier Pereda (Virtualware- Bazauri, Spagna) “The case
of Santimamine's cave"
16:25-16:45 Mohamed Farouk, (Cultnat, Egitto): “The Luxor and Dendara myths”
Sessione "Didattica del virtuale" [italiano]
16:45 -17:30 Prof.sa Anna Marotta, DINSE-Facoltà II di Architettura
Presentazione dei risultati del brainstorming del corso di dottorato del Politecnico di Torino
(SCUDO) dal titolo "Virtual Cultural Heritage".
17:30 – 18:00 Question & Answer
Note: non è prevista traduzione simultanea Italiano/Inglese.
MIMOS Movimento Italiano Modellazione e Simulazione
Associazione culturale senza scopo di lucro [www.mimos.it] [[email protected]]
Corso Marche 41 – 10146 Torino - CF 97623370018
Pag. 4 / 4