nuova b.cdr - Esploratori e Guide d`Italia
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Periodico bimestrale/trimestrale - Giugno 2012 - Anno 1, Numero 3 - Giornale autogestito e gratuito. NOI SCOUT ASCI - ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA “NOI SCOUT” Anno 1, Numero 3 – Giugno 2012 Registrazione del Tribunale di Cagliari N° 02/12 del 09/01/2012 ASCI - ESPLORATORI E GUIDE D’ITALIA Sede legale: Via Michele Pantanella, 5 Tor Vergata - ROMA Codice fiscale: 10182431006 sito internet: http://www.esploratorieguideditalia.org posta elettronica: [email protected] Giornale AUTOGESTITO Rivista tecnica ai sensi dell’art. 28, I. n. 69 del 1963 che tratterà argomenti di scoutismo, di cronaca associativa, di temi educativi, di temi pedagogici, di volontariato, di arricchimento metodologico a disposizione dei Capi Scout, rivolta a tutti gli iscritti senza distinzione alcuna. Giornale GRATUITO Proprietà dell’ASCI – Esploratori e Guide d’Italia, Associazione Scouts Cattolici Italiani. posta elettronica segreteria nazionale: [email protected] Direttore Responsabile: Pietro Murtas. Capo Redattore: Comitato di Redazione: Pietro Murtas, Gennaro Limatola, Agnese Giacchetta, Riccardo Pettoello, Leonardo Castellani, Geppino Gioia, Marco Sampino, Leonardo Paolo Lastilla, Silvia Murtas, Marcello Cortese, Nino Lammoglia, Valeriano Cinquini. Sede Redazionale: presso la Sede del Commissariato AEGI-Regione Sardegna – Via San Matteo, 15 – 09013 Carbonia (CI) e-mail: [email protected] tel. 0781-674159 3934038603 SOMMARIO: Foto: Riccardo Pettoello, Leonardo Paolo La stilla. LETTERA REDAZIONALE Pag. 3 30 RAGAZZI IN GAMBA Pag. 4 COCCI, COCCINELLE Pag. 5 LETTERA DI AKELA Pag. 6 ILLO! ILLO! CHIL COMUNICA Pag. 7 … A VOI GUIDE … Pag. 8 IDEE PER LA SQUADRIGLIA Pag. 9 ALLA SCOPERTA DEL RISVEGLIO Pag. 11 DELLA NATURA - 3° appuntamento CARNET DI MARCIA STORIA DEI FOULARDS BLANCS IN ITALIA – PARTE TERZA ULTIME NOTIZIE DALL’ASSOCIAZIONE Pag. 12 Pag. 14 Pag. 15 Stampa: stampato in proprio e con mezzi non assimilabili al genere tipografico. Chiuso in redazione il 14.06.2012. Distribuzione: in proprio. La Riproduzione anche parziale di questo giornale è vietata senza l’autorizzazione formale dell’ASCI – Esploratori e Guide d’Italia, Associazione Scouts Cattolici Italiani. Tutto il materiale prodotto per la pubblicazione di pezzi od inviato con la richiesta di pubblicazione, non viene restituito e viene conservato in archivio sistematico presso la Sede del Commissariato AEGI – Regione Sardegna. Ogni articolo firmato esprime il pensiero di chi lo firma e pertanto l’interessato se ne assume piena e totale responsabilità di cui la testata non può rispondere se non per l’aspetto semantico e di buona creanza. Perla vastità della materia attinente lo Scoutismo, la Redazione si trova nell’obbiettiva impossibilità di controllare opportunamente l’esattezza e la congruenza di tutte le citazioni metodologiche riportate, per la qual cosa ne demanda la responsabilità ai rispettivi Autori che firmano i pezzi. In copertina: pira di bivacco scattata dal Gruppo Merano 3 “Decor Carmeli” in occasione della loro ultima attività di Riparto. LETTERA REDAZIONALE “Il racconto è ricordo e il ricordo è vivere. Noi siamo quel che ricordiamo”. Così scriveva il poeta Mario Luzi che nei suoi versi alludeva esplicitamente, inoltre, alla valida forza del ricordo che forgia la testimonianza. Con un senso del tempo e della storia tanto tenace quanto ostinato che sfida i vecchi modelli di pensiero. Il ricordo si fonde con la testimonianza e assieme tracciano i sentieri della storia. Ecco quindi che prende forma la traduzione dei fatti scolpiti nel tempo e nella vita dell’Uomo. Accadde altrettanto nell’intero vissuto dell’A.S.C.I. e nel tempo successivo alla fusione dell’A.S.C.I. con l’A.G.I. Chi amò l’A.S.C.I. e l’A.G.I. non si è voluto rassegnare all’amputazione del 1974 e dimostra che gran parte della propria adesione alla nostra proposta associativa risiede nei ricordi del loro vissuto scout della vecchia A.S.C.I. che dà forza e rinnovato senso di appartenenza a quella scelta del periodo giovanile. Non dimenticando od escludendo, ovviamente, che la scelta di tutti coloro di diversa provenienza associativa, che pertanto non vi militarono, cui è riconosciuta una identica dignità associativa e che camminano assieme a tutti gli altri, è scelta verso uno scoutismo che appare più aderente ai principi autenticamente interpretati dello scoutismo d’oggi. Ecco come allora si svela l’arcana penombra cui abbiamo l’onore di appartenere. ASCI, Associazione Scout Cattolica Italiana, (congiunta a) Esploratori e Guide d’Italia, creata il 28 settembre 2009. Occorre dichiarare il coraggio di sostenere che tanti tra noi sono nati e si sono formati scoutisticamente in quella vecchia formazione. E quei tanti non rinnegano affatto i vecchi ricordi conservati gelosamente intatti nel loro cuore. Non rinnegano quell’appartenenza. Quei tanti, ancora, che hanno accettato la lealtà, l’onestà, la generosità e l’accettazione del rischio, sono ancora capaci di camminare verso nuovi orizzonti, ipotizzando quale realizzabile il sogno di un mondo migliore. Forse, un inconfessato progetto di non appartenenza alla mediocrità. Ecco allora l’aspetto del coraggio. In un mondo sempre più massificato e decadente, donne ed uomini che sostengono una scelta di vita per la vita dove coesistono quei valori demodé che scandalizzano anche quanti, già scout, negano persino una passata appartenenza al Movimento Scout. Questa sì: è vergogna, la nostra! Noi continuiamo a sostenere, da uomini e donne di frontiera che il metodo scout sia stato ed ancora oggi lo è, la più rivoluzionaria e geniale concezione di un metodo educativo capace di sfidare il logoramento del tempo. Pietro Murtas Lupo Saggio Pagina 3 NOI SCOUT 30 RAGAZZI IN GAMBA Dal quaderno di caccia del Capo Riparto (Relazione del Capo dell’Alta Squadriglia - Impresa di Riparto del NAPOLI XIX - Anno 1972) Si prospettava come una giornata simile a tante altre, ma si pronunciò subito diversa già dalla sveglia che fu anticipata di circa un’ora per avere più tempo da dedicare all’impresa. Quando ci recammo al punto della riunione, ci venne consegnato un messaggio in codice che ci chiedeva di organizzare i soccorsi per recuperare un ferito che si era sperduto sulla montagna che sovrastava il campo. I cinque Csq. si riunirono subito per organizzare le ricerche e suddividersi i compiti. La Squadriglia Leoni ebbe l’incarico di attrezzare l’ospedale da campo fornito di tutto punto con brandine, fornelletti per far bollire le siringhe, medicinali di vario tipo. L’ospedale fu installato al centro del campo: un telone montato a mo’ di tenda canadese, ma senza tappeto e senza frontali. Le brandine furono sistemate ai lati della tenda in modo da avere libera la parte centrale per il passaggio. Alla Squadriglia Tigri venne affidato il compito più importante e delicato allo steso tempo: formare l’avanguardia, cioè ricercare il ferito e portarlo al campo su di una barella. La Squadriglia Volpi doveva invece mantenere i collegamenti tra le Tigri e i Leoni in attesa al campo base. La loro conoscenza dell’alfabeto morse e gli ottimi tabelloni da segnalazione che si erano costruiti davano affidamento di buona riuscita. La Squadriglia Falchi, così come le Aquile, ebbe un incarico particolare, ma di grande responsabilità: costruire, rispettivamente, una teleferica per consentire al ferito di attraversare un burrone, ed un ascensore, per superare una piccola parete. Non era passato molto tempo dalla sveglia che le Squadriglie partirono per i posti loro assegnati; mentre i Leoni restarono all’ospedale, le Tigri sparirono nella foresta lungo tortuosi sentieri che conducevano in cima alla montagna dove si trovava il ferito, seguite a ruota dalle Volpi. I Falchi e le Aquile si buttarono subito nella realizzazione delle loro costruzioni. Furono i Falchi che terminarono per primi la teleferica; bastò loro una corda lunga circa 50 m dallo spessore di 14 mm, un cordino lungo 100 m e 4 carrucole, oltre ai cordini per le legature. Le Aquile invece, utilizzando alcune tavole per il piano del montacarichi, una carrucola per salire e scendere la piattaforma, una grossa trave in funzione di buttafuori sulla quale era stata assicurata la carrucola, e due cavalletti costituiti da pali, realizzarono velocemente il loro ascensore. Il tutto venne assicurato al terreno da robusti cavi, affinché sotto il peso del ferito, l’ascensore non si ribaltasse. Le Tigri intanto avevano rintracciato il ferito; ad un rapido esame gli riscontrarono una frattura alla gamba, una caviglia slogata e vari escoriazioni alle braccia. Le Volpi si preoccuparono subito di trasmettere queste indicazioni al campo base ove i Leoni cominciarono ad apprestare il necessario per le cure. Mentre il messaggio veniva trasmesso, le Tigri pensarono a portare i primi soccorsi al ferito fasciando le escoriazioni e immobilizzando gamba e caviglia; poi cominciò la lunga e faticosa strada per il ritorno. In pochi minuti il ferito venne trasportato sull’orlo del primo burrone ove era installato l’ascensore, poi fu caricato sulla piattaforma e depositato in basso dove si trovavano altri due scouts della Sq. Tigri che riprendevano subito la marcia per raggiungere la teleferica. Superato l’ultimo ostacolo la Sq. poté riprendere, trionfalmente, la marcia fino al campo. L’impresa si concluse nel giro di poche ore, positivamente per la lunga preparazione che vi era stata in precedenza. E quando la sera, attorno al fuoco, si cercò di trarne le conclusioni, tutti sembravano contenti e soddisfatti; le specialità conquistate ed i livelli raggiunti erano veramente il simbolo di competenze acquisite e di impegno portato fino in fondo. Il Capo Scout Gennaro Limatola Falco Rapace Pagina 4 “Noi siamo quel che ricordiamo” COCCI, COCCINELLE Carissime Cocci! Fra poco apriremo le nostre ali per raggiungere le mete dei nostri “Voli Estivi” dove nella gioia di stare assieme con le nostre sorelline impareremo a diventare più grandi. Cercate, perciò, di vivere questa esperienza portando con voi quella luce che rappresenta la nostra “gioia”. Prima di ogni parola, urla, canzone o preghiera esca sempre dalle vostre labbra un bel sorriso, così, aiuterete anche le più piccole tra voi a non venire assalite da tristi e grigi pensieri nostalgici, ma a sentirsi coinvolte dalla sicurezza di trovare, in ciascuna di voi, quella voglia di “Famiglia Felice” che saprà vincere qualsiasi genere di buio pensiero. Buon Volo GIÒ È ARRIVATO IN REDAZIONE UN DISEGNO DI UNA NOSTRA SORELLINA DI MERANO. RINGRAZIAMO SERENA CHE CI HA INVIATO IL SUO FIORE E COME PROMESSO LO PUBBLICHIAMO INVITANDO CIASCUNA DI VOI A RENDERE PIÙ COLORATO IL NOSTRO SPAZIO. Pagina 5 NOI SCOUT LETTERA DI AKELA “Gli uomini sono soltanto uomini, fratellino, e le loro chiacchiere son come le chiacchiere delle rane nello stagno. La prossima volta che scenderò qui di nuovo, ti aspetterò fra i bambù, al margine dei pascoli …” Giugno, Luglio, … insomma: tempo di Vacanze di Branco; un avvenimento importante e tanto atteso dai Lupetti, ma… forse anche dai Vecchi Lupi. Buona Caccia Fratellini e Sorelline, ci siamo, il tempo è quasi arrivato! Dopo un anno di attività e Cacce, è giunto il momento di organizzarsi per le V. di B., le scuole sono terminate, non bisogna più alzarsi presto la mattina e … sono sicuro che tutti voi siate stati promossi. Qualcuno di voi ha già potuto assaporare la gioia di trascorrere una settimana (o meno), lontano dai genitori, dalle comodità delle proprie case per cacciare con il Branco, per altri invece li attende, per la prima volta, la stupenda e fantastica Caccia Estiva che magari permetterà di raggiungere le “prede” ancora non catturate. Molti, se non tutti, si stanno apprestando nel comprare il necessario da mettere nello zaino, (certamente molto più grande e pesante di voi) ed in merito a questo vorrei ricordarvi alcune cose: Nello zaino dovrete inserire 6 sacchetti numerati (da 1 a 6): - il sacchetto nr. 1 (scarpe) dovrà contenere: scarpe da ginnastica, ciabattine estive da usare in doccia, lacci di ricambio. - il sacchetto nr. 2, (pulizia) recherà saponetta con porta saponetta; shampoo/doccia; spazzolino da denti con coperchio; dentifricio; pettine o spazzola; costume da bagno. - il sacchetto nr. 3 (ricambi); 6 paia di calze da ginnastica (un paio al giorno per la durata delle V.di B.); 3 paia di calzettoni scout dell’uniforme; 6 paia di mutande (uno al giorno, come per le calze); 6 magliette mezze maniche di colore blu o del colore scelto dal Gruppo; 3 paia di calzoncini corti di qualsiasi genere; fazzoletti di carta. - il sacchetto nr. 4 (mensa); posate con porta posate; Bicchiere di plastica rigido; tovaglietta per asciugare le posate; borraccia. - il sacchetto nr. 5; Quaderno di Caccia; astuccio contenente 2 penne, 2 matite, temperamatite, colori pastello e gomma per cancellare; torcia elettrica con pile di ricambio. - il sacchetto nr. 6 (panni sporchi) vuoto! Ricordate Fratellini e Sorelline che tutto deve entrare in un solo zaino, non aggiungete altre cose che, oltre ad essere inutili ed inutilizzate, contribuiranno solo a gravare, come peso, sulle vostre spalle ed a creare confusione nelle stanze e… lavoro in più per i VV.LL.!!! Qualsiasi cosa vi appartenga, affinché al termine delle V. di B. tutto sia vostro e no di un altro Fratellino o Sorellina, dovrà essere identificata con il vostro nome o sigla. Vi ricordo ancora, (anche se i vostri Akela e VV.LL. ve lo avranno già detto), che alle Vacanze di Branco non sono accettate radioline, telefoni cellulari, coltellini, fionde, giornaletti, giocattoli, dolciumi, bevande gasate, ed in particolare “soldi”. Sono certo che farete del vostro “Meglio”! Mi sono chiesto: “Scrivo sempre per i miei Fratellini e Sorelline, ma per i miei Akela e i loro Vecchi Lupi, avrò qualche consiglio da togliere dal mio zaino per darlo a loro? Ma sì che c’è l’ho!... Miei cari VV.LL., non sono un’insegnante, ma un V.L. come voi, (solo col manto grigio), quindi mi permetto di ricordarvi che le V. di B. non sono solo il risultato finale di un anno di attività con i vostri Lupetti, ma su di voi cade la responsabilità di questo avvenimento. Le Vacanze di Branco sono un’occasione irripetibile per la formazione dei Lupetti e pertanto la loro “programmazione” deve tenere di mira soprattutto questo obiettivo. Non preoccupatevi solo della “logistica”, della Pagina 6 “sistemazione” (trovare un posto prestigioso “Noi siamo quel che ricordiamo” o fare bella figura con le famiglie, ecc…) è importante anche il programma, cioè l’aver definito in ogni minimo particolare le finalità, le mete, i contenuti, la pista individuale di ciascun Lupetto/a … praticamente un programma giornaliero ben dettagliato. È altrettanto importante assicurare ai Lupetti/e tutte le migliori condizioni di vita durante le V. di B. (alloggi, servizi, vitto e cucina, ecc…), non dimentichiamo, ancora, che per un bambino in età Lupetto/a è già “vita rude” lo stare lontano da casa, il dover badare a se stesso e non dimenticate che quando si sono assicurate le migliori condizioni di “abitabilità”, le Vacanze di Branco sono già riuscite per metà. Di contro ricordo a tutti gli Akela e i loro Vecchi Lupi, che le V. di B., non sono obbligatorie, in particolar modo se non si è “preparati”, non si ha un’esperienza in tal senso e cosa peggiore se non si hanno dei Vecchi Lupi a sufficienza per svolgere le Vacanze di Branco. Ora, prima di inviarvi il mio ululato, volevo ringraziare di cuore i Fratellini Lupetti e le Sorelline Coccinelle dei Branchi “Parete Rossa” del Gruppo Merano 3 e “Seeonee” del Gruppo Iseo 1 [nella foto – n.d.r.], che in occasione della consegna del “Totem” ufficiale al Gruppo meranese, per due giorni, nella bellissima cornice della provincia di Bolzano (casa di caccia di Cauria – Salorno), immersi nel verde e circondati da alte montagne, mi hanno permesso di cacciare con loro, riempiendo ancora di più il mio vecchio e pesante zaino dei loro sorrisi e della loro voglia di fare del proprio meglio. A Voi tutti dall’immensa Giungla arrivi l’ululato di Akela che vi augura Buona Caccia e Buone Vacanze di Branco. ... ILLO! ILLO! ... CHIL COMUNICA ... Dalla giungla dell’Iseo1 ….Questo Vecchio Akela, attende da voi tante bellissime foto e disegni e, se voi non siete capaci (cosa che non credo), di navigare in “internet”, fatevi aiutare dai vostri Vecchi Lupi (iniziando dai vostri genitori) a spedirli all’indirizzo: [email protected], oppure direttamente alla Segreteria: [email protected]. I miei complimenti ai Fratellini del Branco Seeonee Alessandro e Federico che in occasione della Caccia di Primavera tenuta a Cauria – Salorno (BZ) hanno recitato la loro Promessa. Pagina 7 NOI SCOUT ... A VOI GUIDE ... Carissime spettacolo di Guide, ci siamo quasi, Giugno è appena arrivato e già nell’aria si respira aria di vacanza. Ci voleva proprio un po’ di riposo, da parte mia posso dire che è stato un anno lungo e faticoso. A differenza di voi, per me il fine settimana è più lavorativo che mai, non escludo che a voi il peso dei compiti in classe, interrogazioni ed altri impegni come lo sport, la musica e quant’altro crei forti stress fisici e mentali. Per fortuna c’è il Gruppo scout! Almeno lì possiamo esprimere tutta la nostra fantasia e fare tutto ciò che facciamo, questo perchè, nel Gruppo, siamo noi che lo vogliamo, per un nostro sano gusto personale. … dunque … il Campo Estivo è alle porte e finalmente tutto quello che abbiamo simulato in sede ora sta per diventare realtà! Trovare una buona postazione per montare la tenda (i sassi sotto il sacco a pelo sono assai fastidiosi), il portale, il tavolo con seduta (che siano ben saldi) …. Idee per ciò che riguarda le costruzioni utili potrebbero essere la realizzazione delle grucce per le camicie, del porta Guidone/Fiamma (sappiamo che non debbono mai toccare terra e meno che mai lasciati incustoditi), di un armadietto indiano, di uno scolapiatti … umh ... quanto vorrei essere lì con voi!!! Avete controllato nella cassa? C’è tutto? Sì, sono certa che le responsabili degli incarichi di Squadriglia faranno ogni cosa nel giusto modo. Mi è venuta un’idea!!! Perché non facciamo una gara? Voi tutte ricorderete che per noi è tutto sotto forma di gara quindi, a fine Campo, diciamo … per Ottobre, preparerete una relazione dettagliata di tutte le attività svolte al Campo. Naturalmente quando dico dettagliata intendo oltre a scrivere gli orari di sveglia, ginnastica, alza, colazione, pulizie, attività di Squadriglia, giochi, ... intendo anche i vostri umori e malumori vissuti in Sq. e/o con altre Sq., oppure quanto e perché quel particolare gioco mi ha tanto colpita, il tema della scenetta al Fuoco mi ha così coinvolta, quell’uscita mi ha spaventata/divertita, … insomma tutto, come se fosse un diario personale e/o collettivo. È chiaro che le foto non guastano anzi, completano l’opera quindi: “carissime spettacolo di Guide” buon Campo a tutte voi! Come sempre tutto il materiale può essere spedito presso il mio indirizzo di posta elettronica: [email protected] oppure presso la segreteria: [email protected] . Un forte ed affettuoso augurio di Buon Sentiero Agnese Giacchetta (Vice Capo Scout ASCI) GUIDE: ricordate di inviare la vostra corrispondenza! La redazione attende una vostra numerosa partecipazione. Pagina 8 “Noi siamo quel che ricordiamo” A cura della Pattuglia Nazionale Branca Esploratori In vista dei nostri imminenti campi estivi, mi sono detto che forse era molto più indicato consegnarvi subito delle idee valide che ci possono permettere di vivere bene la nostra esperienza all’aperto. Al campo, gli Esploratori non sopravvivono, ma vivono! Perciò affinate il più possibile il vostro ingegno e cercate di realizzare tutte le costruzioni che vi saranno utili per il caso. Ricordate, quando comincerete a sporcarvi le mani, che al campo NON si lavora MAI in uniforme e che esistono 3 categorie di costruzioni: quelle indispensabili, quelle utili e quelle inutili! Cercate perciò di dare ordine ai vostri lavori ed eseguiteli sempre bene e con gusto. Ora cedo il passo a qualche idea per la realizzazione di cucine da campo. I disegni, fatti dal sottoscritto, sono ad indicarvi che è sempre buona abitudine progettare le vostre costruzioni prima della loro stessa realizzazione! Pagina 9 NOI SCOUT Per realizzare un semplice fornello da campo rialzato da terra è sufficiente costruire un tavolino come da figura. Ricoprendo il piano di uno strato di terra di almeno una decina di cm sarà possibile accenderci dei fuochi. Usate poi delle pietre (meglio dei mattoni refrattari) per porzionare il tavolino a più fornelli e ricoprite il tutto con del fango, ottenuto impastando semplicemente della terra con dell’acqua, che servirà a mantenere la struttura compatta e non permetterà ai tondini in ferro di scivolare mentre si cucinerà. Il disegno rappresenta un tavolino realizzato con la tecnica dell’incastro e dei cavicchi. Se si vorrà realizzarlo con delle semplici legature, queste dovranno essere strette molto bene, perché non sarà più possibile rifarle successivamente, e la struttura potrebbe necessitare di qualche gamba obliqua di appoggio in più per evitare le oscillazioni della costruzione. Per la realizzazione di un fornello con forno “incorporato” si dovrà disporre di diverse pietre squadrate o di mattoncini refrattari, di 2 o 3 fogli di lamiera (il disegno raffigurato ne conta 3), oltre ad almeno 2 ferri tondi tipo cantiere. Nell’esempio, il piano superiore è stato destinato al fuoco per la cucina tradizionale, quello sottostante invece, è la bocca del forno, mentre quello più in basso è dove verrà acceso il fuoco per scaldare il forno. Il piano a terra è destinato per la nostra catasta di legna, che sempre serve e che sempre deve essere tenuta in ordine. Una volta costruita la struttura, tenendo presente che almeno i due piani più alti dovranno presentare anche la faccia posteriore chiusa, si potrà rivestire il tutto di fango in maniera da chiudere eventuali buchi tra una pietra e l’altra. Note: Saper realizzare un forno o un fornello da campo ben fatto non basta per vivere bene al campo. Bisognerà riuscire a cucinare anche i pasti! Per esempio, quanto ci metterà l’acqua a bollire o le patate a cuocere nel forno? Solo la pratica ce lo potrà insegnare. Certamente, dobbiamo sapere che il calore per la nostra cucina è data dalla fiamma, quindi se vorremo avere più intensità la legna dovrà venire messa a piramide, mentre se vorremo avere una temperatura più stabile, la legna dovrà venire infilata a croce producendo della brace. Per evitare di mangiare dell’ottimo cibo al retrogusto di cenere, ricordate al cuciniere di Squadriglia di tenere i coperchi sulle pentole, mentre per ben pulire dal nero della fiamma i pentolami, dovremmo prima averli ricoperti con cura di sapone da bucato fino ai manici. Pagina10 Commissario Nazionale alla Branca Esploratori “Noi siamo quel che ricordiamo” ALLA SCOPERTA DEL RISVEGLIO DELLA NATURA - III° appuntamento La dea Flora ci offre una gran varietà di piante, spesso a noi sconosciute, eppure commestibili, che si prestano per una insalatina diversa dal solito La tanto disprezzata Ortica, contro cui ci scagliamo ogni qual volta abbiamo la ventura di avvicinarla e di esserne “punti”, con successivo gran prurito, è un ottimo cibo. E’ ricca di vitamina C, azoto e ferro. Si consuma cotta, in quanto in questo modo si neutralizza il liquido urticante. Tra le ricette troviamo risotti, frittate e minestre. Si cucina come gli spinaci e si utilizza anche per mescolarla alla pasta e agli gnocchi fatti in casa. Inoltre, si usa nella preparazione di decotti e infusi curativi. Viene anche impiegata per fare un balsamo contro la caduta dei capelli (se almeno l’avessi saputo prima!). Simile all’ortica, ma non urticante, è il Lamio detto anche falsa ortica o ortica bianca. Si usa tutta la piantina lessata, anche se l'odore può lasciare a desiderare. Le foglie, sempre previa lessatura, possono entrare a far parte di frittate, minestre e ripieno dei ravioli. Meglio peraltro usare le foglioline giovani e le estremità apicali, perché più tenere. Fu usata in medicina popolare come depurativa, cicatrizzante, diuretica. Oggi assolutamente dimenticata. Molto diffusa è anche l’ Acetosa. Ha un sapore acidulo piuttosto pronunciato e le sue foglie si usano in aggiunta alle insalate fresche, agli spinaci e alle verdure cotte in genere. Si prepara anche una salsa per accompagnare pesce e carne. Strofinata sulla pelle è un eccellente rimedio contro le bolle provocate dalle ortiche (come pure la piantaggine). Contiene vitamina C, ferro, acido ossalico e ossalato di ferro. Completamente diversa, per quanto abbia un nome simile, è l’Acetosella. Al pari dell'acetosa arricchisce di sapore verdure e minestre. Dalle foglie si può ricavare una bevanda dissetante e le radici possono essere usate come gli asparagi. Si trova in prevalenza nelle zone ombrose ed umide dei boschi. Una varietà a fiore rosato si rinviene, coltivata, nei giardini Sia l’Acetosa che l’Acetosella contengono acido ossalico che può essere dannoso per i reni e quindi entrambe vanno consumate con attenzione, anche se un uso moderato non guasta e non crea problemi. Se poi ci si addentra nel sottobosco, ma alligna anche sui bordi dei sentieri frammista ai rovi, troviamo la Vitalba. È una pianta infestante che crea grovigli inestricabili di “liane” in danno della vegetazione arborea che viene aggredita e soffocata. “Odoravano i fior di vitalba per via, le ginestre nel greto…” scrive Giovanni Pascoli nella sua poesia “Alba”. Viene usata in cucina utilizzando i germogli primaverili per le frittate. A causa delle tossine comuni alla famiglia delle Ranunculaceae è consigliabile non consumarne grosse quantità. Bisogna utilizzare esclusivamente le parti giovani in cui la concentrazione delle sostanza tossiche è molto bassa. Tornando nei prati troviamo la Silene, versulì come viene chiamata dialettalmente o anche s’ciupitì per l’abitudine dei bambini di far scoppiare i fiorellini sul dorso della mano. Si colgono preferibilmente le rosette basali, quando ancora non è comparso il fusto fiorito, ma anche dopo la fioritura si possono raccogliere le foglie che crescono sui fusti, purché tenere e grassottelle. Sono gradevoli sia crude che in frittata o meglio ancora bollite, come gli spinaci, ed eventualmente poi saltate in padella con un poco di olio. Non contengono sostanze tossiche. Riccardo Pettoello – Lupo Solitario Pagina11 NOI SCOUT CARNET DI MARCIA A cura del Commissariato Nazionale Rover Cari Rover, il Carnet, che in francese significa “taccuino, piccolo libro per gli appunti”, è un pratico strumento per i Rover perché consente di annotare la storia e le avventure della Strada… le nozioni tecniche, gli appunti sul paesaggio e le persone incontrate, le foto, le riflessioni ed i lavori svolti in Clan, i canti, i Capitoli e tante altre cose… Non un semplice ”diario”quindi, ma qualcosa di molto vicino ad un resoconto di viaggio, tipo quelli che tenevano persone come Umberto Nobile o Roald Amudsen mentre cercavano di conquistare il Polo ed annotavano la propria fatica, lo stupore per la natura, ma anche la quantità di viveri rimasti o i chilometri percorsi. Magari non sarà necessario arrivare a tanto eroismo scomodando i grandi esploratori del passato, ma certo ogni viaggio è buono per un racconto… ecco perché il mio augurio è che fra molti anni rileggendo il vostro Carnet sarete capaci di fare un vero viaggio a ritroso nel tempo e, come avete imparato negli scout, saprete guardare le strade che avete preso e le scelte che avete fatto alla luce della vita che starete vivendo. Personalmente se apro il mio Carnet trovo molte cose perché comincio ad avere qualche primavera di troppo e certo trovo gli appunti della mia prima riunione di Noviziato, un frammento di una vecchia carta IGM e tanti altri ricordi, compresi quelli della mia ultima avventura di Capo Clan terminata poco più di un anno fa. Molte volte poi ero solito appuntarmi delle frasi che nel corso della vita di Clan ritrovavo su qualche Veglia di Preghiera, su una rivista o un libro che avevo letto oppure legate a qualche particolare incontro. Ve ne voglio lasciare qualcuna assieme a due preghiere che nel quaderno di un Rover non possono certamente mancare… Scaldate le penne dunque e dateci dentro. Buona Strada Castoro Eloquente Lastilla Leonardo (Commissario Nazionale alla Branca Rover) ******* Una frase per sorridere sempre… "Perciò, quando vi sembra che le cose vi vadano male, sorridete e cantate a voi stessi la canzone del tordo, che ripete sempre: "Stick to it, stick to it, stick to it" ("Persevera, persevera, persevera"), e così verrete a capo di tutte le difficoltà. Saper sopportare le contrarietà costituisce infatti un grandissimo passo verso il successo". [B.-P.] Una per la speranza….. "In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile. E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi, giovane quercia verso il sole. Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera. Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell'uomo?" [K. Gibran] Pagina12 “Noi siamo quel che ricordiamo” Preghiera a San Paolo A noi Rover (Scolte) piace avere te, san Paolo, come nostro patrono perché tu sei stato il primo Rover di Cristo: camminando per tutte le strade del mondo allora conosciuto, hai amato, annunciato a testimoniato colui che ha detto di sé: «Io sono la Strada». Fa’ crescere in me il gusto dell’avventura e sostieni la mia volontà nel seguire con slancio e con amore Cristo, unico mio maestro e guida verso la Casa del Padre. Aiutami a conquistare un carattere umile e forte, paziente e costante nelle difficoltà, attento e generoso nel fare della mia vita, come la tua, un servizio a Dio e ai fratelli. Così saprò più facilmente riconoscere nel volto dell’uomo, che cammina sulla stessa mia strada, il volto del Signore e ne saprò condividere le speranze e le gioie. Amen. La Preghiera del Rover Signore, mio Dio, Padre buono ti offro per mezzo di Gesù, la mia adorazione e la mia lode. Ti ringrazio per la gioia che mi hai fatto trovare nel roverismo, soprattutto per i fratelli che mi hai fatto conoscere e servire. Ti offro me stesso con tutti i doni che mi hai dato; aiutami a fare sempre del mio meglio per compiere il mio dovere. Fa’ che io sia fedele alla mia promessa, fino a quando la mia strada mi condurrà a te. Così sia. Pagina13 NOI SCOUT STORIA DEI FOULARDS BLANCS IN ITALIA - PARTE TERZA (il Fuoco Notre Dame ed il pellegrinaggio a Roma) A cura di Giuseppe Gioia - Capo Clan e Responsabile Nazionale F.B. Nel 1964 il Clan dei Foulards Blancs aveva preso il suo cammino in modo sicuro, non si era in molti, ma si è sempre privilegiata la serietà dell'impegno alla quantità. Vi era un grosso problema, stante la netta divisione, tra AGI ed ASCI, le Scolte F.B. vivevano quasi in clandestinità. Si fondò il Fuoco “Notre Dame” con a capo Mimma Dompè. Clan e Fuoco vivevano a Lourdes la stessa esperienza, portavano lo stesso fazzoletto, … insomma all'atto pratico era una sola Comunità che viveva la stessa attività. Nel 1965 la Comunità Internazionale lanciò per la Pasqua del 1966 un Pellegrinaggio Internazionale dei Foulards Bianchi a Roma e Assisi. L'ASCI fu presente ed il Presidente Salvatore Salvatori recò il saluto dello Scoutismo italiano agli oltre 200 partecipanti e Mons. Cunial fu presente a quasi tutto il Pellegrinaggio. L'ASCI da quel momento riconobbe i Foulards Blancs. Fu l'unica volta, nel giorno di Pasqua, che le Promesse dei Titolari vennero pronunciate fuori di Lourdes e fra quelli che divennero in quella occasione Titolari vi era Giancarlo Chioini. Con il '68 le densi nubi che sconvolsero il mondo giovanile, e non solo quello, ebbero ripercussioni anche sulla vita della Comunità che con la fusione AGI-ASCI, sarebbe diventata una sola cosa: non più Clan e Fuoco, ma Comunità Italiana Foulards Blancs. Nel 1973, dopo 15 anni, il Piemonte lasciava la guida della Comunità e diveniva Responsabile Nazionale Marco Gariglio della Comunità ligure. Anche in Francia gli Scouts de France andarono in crisi e nacquero i “Pionniers”, le cosiddette “camice rosse”. Tra il 1974 ed il 1975, nel registro degli atti ufficiali a Lourdes si trovava la presenza di solo 5 F.B. italiani. A giugno del 1975, in una poco affollata assemblea composta da poco più di una dozzina di Titolari, la Campania prese l'impegno di ridare linfa ed entusiasmo alla Comunità. Il servizio F.B. era qualcosa che lo scoutismo cattolico non poteva perdere! La Campania cedette la propria Equipe regionale e Renato Ferraro, Ciro Sarno, Geppino Gioia e Don Nando Duelli divennero la Pattuglia Nazionale cooptando Giancarlo Chioini per il servizio a Loreto. Renato Ferraro con tutta la sua carica di spiritualità ed entusiasmo divenne il Responsabile Nazionale. Subito la Pattuglia Nazionale si prese a carico di ricostruire l'archivio e contattò tutti i F.B. in un lavoro “certosino”, ma pochi furono quelli che non dettero risposta e solo perché non rintracciabili. Diversi avevano lasciato lo Scoutismo, altri, come Gianni Santucci, erano passati agli Scouts d’Europa, ma tutti diedero una risposta una volta raggiunti. Nel contempo bisognava ricostruire il legame con l’AGESCI che non era ben saldo. L'Associazione diede mandato alla Branca R/S di entrare in contatto con la Comunità F.B.. La buona volontà di tutti e lo spirito fraterno che li animava diede buoni frutti. Tra la Pattuglia Nazionale e P. Giacomo Grasso per l'AGESCI, fu subito trovato il punto di accordo e si instaurò un regolare rapporto tra la Comunità e l'AGESCI. La Comunità formata da scouts regolarmente censiti nell'AGESCI e nel MASCI fu pienamente inserita, mantenendo una propria autogestione. Con il MASCI, poi, non vi su nessun problema, il Segretario Nazionale Michele Giaculli era Titolare della Comunità campana ed era stato cooptato nella Pattuglia Nazionale. Per meglio cementare la “neo” Comunità, la Pattuglia Nazionale lanciò l'idea del Pellegrinaggio F.B. a Loreto che, da allora, si è ripetuto con cadenza biennale sino a pochi anni or sono. Pagina14 “Noi siamo quel che ricordiamo” ULTIME NOTIZIE DALL’ASSOCIAZIONE La Pattuglia “extra-associativa” del Kraal che cura nella collana LE FONTI la ristampa di libri storici “utili” ci rende partecipi dell’uscita del libro “QUADERNO DI TRACCIA”. Dal libro (AGI), che si dice essere il più bello ed intenso mai scritto per le Scolte, è tratta la famosa “Preghiera della Route”. Chi volesse acquistarne una o più copie, può farlo scrivendo a: [email protected] Il libro è in vendita al prezzo di 6,00 € fino ad esaurimento scorte. Annunciamo che nella data 02.06.2012 il Gruppo Iseo 1 ha preso parte alla manifestazione da “guinnes dei primati” organizzata e sostenuta dalla città di Brescia, del tricolore più lungo d’Italia. Alleghiamo una fotografia dei partecipanti all’evento. Il 01.06.2012, il Commissario Nazionale alla Branca Esploratori ha aperto l’invito a tutta la nostra Associazione a partecipare al campo di pionieristica “P90” organizzato dal Gruppo FSE del Trento 1. Il campo, aperto alle iscrizioni di Rover, Scolte e Capi si terrà dal 9 al 13 di luglio nella splendida località di Monte Pat di Sover in trentino. Per informazioni contattare il Commissario alla Branca Esploratori Stefano Mantovan. Pagina15 Tiratura 600 copie Distribuzione gratuita. Le richieste di arretrati vanno inoltrate in Redazione. La loro fornitura è gratuita, fatte salve le spese di spedizione al domicilio di residenza del richiedente. Pagina12