Settimana 1 - Money Risk Analysis

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Settimana 1 - Money Risk Analysis
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VIEW WEEKLY del 1 giugno 2014
Di cosa parliamo questa settimana? Della slot machine alimentata dall’eccesso di liquidità sul sistema
finanziario, che non trova sfogo, o dell’economia reale che sembra per certi aspetti fatta di piombo, pronta
a ricadere non appena la Fed accenna a diminuire gli aiuti?
Parliamo della slot machine, visto che l’economia reale parla da sola.
La Fed diminuisce gli aiuti, e l’economia (vuoi anche il maltempo), non concede sconti
la Boj sembra intenzionata a protrarli a lungo, nonostante un target inflazione a portata di mano,
mentre la Bce e la Boe studiano insieme la possibilità di rilanciare il mercato degli Mbs allo scopo di favorire
il credito alle aziende.
Per lo più Draghi si appresterà il 5 giugno a prendere misure non convenzionali, dopo aver dichiarato guerra
alla deflazione, che in particolare nei paesi periferici sta causando qualche piccolo intoppo.
Il Pil americano è sicuramente la sorpresa più importante della scorsa settimana (sulle elezioni europee
stendo un velo pietoso), sotto l’aspetto economico.
Siamo passati infatti da previsioni sul preliminare di +1 a un dato effettivo di -1. Sarebbe troppo superficiale
attribuire il tutto al maltempo.
Il passato ci insegna, che per ben tre volte, all’arresto degli aiuti Fed è seguita una brusca contrazione della
crescita che ha indotto successivamente, la Banca Centrale americana a rivedere la sua strategia.
Il drogato senza il pusher sembra andare in crisi.
La liquidità di contro sembra non trovare sfogo, se guardiamo ai rendimenti offerti e agli indici azionari che
timidamente, nonostante il ciclo economico, hanno superato resistenze fino a poco tempo fa invalicabili.
Ogni variabile applicata ai fini di una valutazione di una società sta diventando un multiplo esponenziale.
Un conto era fare valutazione con tassi di breve al 2 o 3 percento, un altro è farlo con riferimenti dello 0,10
o 0,3. Lascio a voi immaginare quanto possa sballarsi il concetto di valutazione.
Come la mettiamo?
Con molta probabilità la Fed continuerà a ridurre gli aiuti, ma sarà attenta (come del resto il mercato) ai
prossimi dati. Presumibilmente entro 40 giorni la Yellen avrà il materiale necessario per valutare più
attentamente la situazione. Mercato del lavoro, inflazione e crescita Pil secondo trimestre, saranno gli
elementi che incideranno più di tutti su un probabile arresto del tapering.
Se i mercati annuseranno che gli aiuti fin qui dati, non sono sufficienti, la bolla potrebbe anche gonfiarsi e
insieme alla stessa anche la volatilità, dando vita ad un sussulto finale simile a quello verificatosi nel 2000.
Oltretutto la credibilità delle banche centrali finirebbe per rivelarsi per quella che è, ossia: non esiste
nessuno in grado di manipolare i mercati e né tanto meno l’economia all’infinito. Non ci sono riusciti i
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sovietici, nonostante le armi nucleari e le risorse, non c’è riuscito il Giappone con le sue discipline rigorose e
tecnologie avanzate, non c’è riuscita l’America con il sogno americano iniziato con la Reaganomics,
figuriamoci se quattro banchieri che creano valore nominale (e non reale) dal nulla, saranno in grado di
rappresentare l’eccezione.
Ma andiamo a dare uno sguardo in sala giochi
EUROSTOXX
Senza dare più di tanto nell’occhio l’indice europeo sta muovendo poco sopra la resistenza/obiettivo di
3230. Ciò mette anche in evidenza il superamento del massimo toccato tra il 2010 e il 2011. Nel frattempo
notiamo un aumento della direzionalità che ancora non si trova su livelli di trend fortemente definito.
Elemento questo non trascurabile quindi, visto che, in presenza di una risalita dei corsi potrebbe nascere un
avvitamento verso l’alto con passo più spedito. Le scadenze di giugno inoltre potrebbero contribuire a
sbilanciare il quadro delle domanda/offerta. Il quadro delle medie è ben configurato vero l’alto, ragione per
la quale le possibilità di uno scenario bullish sono ben più elevate. A questo va sottolineata la riunione Bce
del 5 giugno, che con molta probabilità cercherà di ripagare almeno le attese venutesi a creare. Come
accennato in precedenza i multipli presenti sul mercato dei tassi sono tali da lasciar correre la fantasia fra
coloro che sfornano valutazioni sulle società quotate. I settori che dovrebbero beneficiare maggiormente di
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questo scenario sono quelli in grado di garantire un costante flusso di reddito, come Food & Beverage,
Utility, Real Estate e Telecomunicazioni. Per questo si rimanda all’analisi quantitativa.
DAX
Da tempo sostenevo che il 9500 del Dax era diventato un punto di arrivo o di ripartenza, se guardavo al
ciclo di lunghissimo Elliott-Fibonacci. Sembra che la seconda ipotesi abbia preso il sopravvento. E’
impressionante, se analizzo il ciclo di lungo, partito nel 2009, come il livello di 8980 (obiettivo onda 3) abbia
funzionato da supporto. La fase laterale (figura di inversione o prosecuzione) quindi, sembra culminata con
un’uscita al rialzo. Ritorna di estrema attualità l’obiettivo di 11400. Il livello di trend non è ancora elevato,
ma valgono le stesse considerazioni fatte per l’Eurostoxx. Nel frattempo in questa settimana abbiamo
assistito ad un ritorno in posizione LONG del mio sistema Daily.
Oltre ai multipli di cui parlavo, la situazione europea sta vivendo una fase estremamente importate, sotto il
profilo politico. In questi mesi si deciderà il cammino futuro. Avanzare verso una situazione più
consociativa, o continuare con i soliti atteggiamenti che hanno contraddistinto l’Ue? A me non è dato
vedere scenari idilliaci, conoscendo i soggetti e guardando alla situazione reale delle cose, ma i mercati
sembrano trovarsi in una condizione ideale per fantasticare oltre il lecito consentito. Una cosa comunque è
certa: l’étlabissement si trova ad un bivio, ossia, sfasciare il tutto o cercare di ricomporre i pezzi salvando i
propri interessi. Qualche tentativo di “riunione” lo vedremo.
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La situazione Ucraina, ad oggi, costituisce l’elemento di pericolo da osservare maggiormente. Le cose in
quell’area sembrano andare verso una situazione irreversibile.
ETF EMERGENTI
Quota 30 euro per questo etf rappresenta un muro importante. Il superamento della media di lungo e una
tendenza piuttosto definita sono buone premesse per ipotizzare un risveglio su questi mercati. Brasile e
Russia sono per il momento le aree da evitare, mentre segnali sempre forti sono presenti su India e anche
su Cina, dopo che il Governo sembra intenzionato a salvaguardare una crescita intorno al 7,5 percento. In
ogni caso la grande liquidità presente sui mercati, dovrebbe spingere molti investitori a cercare rendimenti
più interessanti proprio in queste aree.
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ANALISI QUANTITATIVA
ETF LONG
ETF SHORT
Passiamo all’analisi settoriale
ANALISI SETTORI
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SETTORI LONG
SETTORI SHORT
NESSUNO
CLASSIFICA SETTORI
TITOLI DAX LONG
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TITOLI DAX SHORT
NESSUNO
TITOLI CAC40- LONG
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TITOLI CAC40 - SHORT
NESSUNO
TITOLI FTSEMIB LONG
TITOLI FTSEMIB SHORT
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TITOLI SVIZZERA LONG
TITOLI SVIZZERA SHORT
TITOLI UK LONG
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TITOLI UK SHORT
CROSS VALUTARI LONG
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CROSS VALUTARI SHORT
Che si stia preparando una svalutazione dell’Euro?
La performance del passato non è indicativa di uguali rendimenti nel futuro. Questo report non
rappresenta una sollecitazione a comprare quote di Fondi di Investimento o di qualsiasi altro strumento
finanziario, né un servizio di consulenza, ma solo un servizio di elaborazione ed analisi di dati storici di
strumenti finanziari.
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