Gli Sport - Atletica - La Gazzetta dello Sport
Transcript
Gli Sport - Atletica - La Gazzetta dello Sport
[Gli Sport - Atletica] Atletica Le origini I gesti fondamentali dell’atletica sono antichi quanto l’uomo. Tracce di prove organizzate a scopo di celebrazione religiosa, sociale o funeraria si ritrovano fin dal secondo millennio avanti Cristo. Alcune gare traggono origine dai Giochi Celtici, che gli storici fanno risalire al 1829 a.C., istituiti a Tailteann (oggi Teltown, sulla costa sud-occidentale dell’Irlanda) per la morte della regina Tailte. L’antica Grecia conobbe anch’essa alcune prove che fanno parte oggi del programma dell’atletica leggera, come la corsa, il lungo, il disco e il giavellotto, tutte presenti a Olympia. Le prime gare codificate secondo criteri moderni si svolgono in Inghilterra nel XIX secolo e, in particolare, viene ricordato un meeting organizzato nel 1849 dalla Royal Military Academy di Woolwich. Dal 1850 l’Exeter College di Oxford ha dato vita alla prima serie di meeting organizzati con regolarità. La IAAF (originariamente International Amateur Athletic Federation) è stata fondata nel 1912 da 17 federazioni nazionali, con lo scopo di creare un ente di governo che dettasse regole comuni per gli attrezzi di gara e certificasse i record mondiali. Dopo 70 anni, nel 1982, di fronte a sponsor e ingaggi sempre più presenti, dentro e fuori le piste, la IAAF ha abbandonato il tradizionale concetto dell’atletica come sport puramente amatoriale, creando dei trust funds a favore degli atleti. Nel 2001 la IAAF ha cambiato denominazione, pur mantenendo lo stesso acronimo, diventando International Association of Athletic Federations. In Italia Le origini della federazione di atletica leggera in Italia possono essere fatte risalire alle associazioni podistiche che nascono sul finire del XIX secolo, ed in particolare all’Unione Pedestre Torinese (UPT) fondata il 4 agosto 1897. In quello stesso anno, il 31 ottobre, proprio Torino ospita il primo campionato italiano di maratonina e, l’anno successivo, il 2 ottobre 1898, il capoluogo piemontese è sede della prima edizione dei campionati italiani assoluti su pista. Nel 1899, sulle basi dell’UPT, viene costituita nella sede milanese della Gazzetta dello Sport l’Unione Pedestre Italiana che, attraverso successivi cambi di denominazione, nel 1909 diventa Federazione Italiana Sports Atletici. È questa la progenitrice dell’odierna FIDAL: sopravvissuta ad una scissione nel 1924, nel congresso del 1926 la FISA si trasforma in FIDAL, che ha la sua prima sede a Bologna. Già un anno prima, il 30 maggio 1925, l’Italia aveva partecipato al suo primo incontro internazionale, a Praga, dove era stata battuta dalla Cecoslovacchia. Primi campionati nazionali: 1897 (maratonina) 1898 (pista) Prima presenza ai Giochi Olimpici: 1900 Prima medaglia ai Giochi Olimpici: 1908 (argento - Emilio Lunghi 800 m) All’Olimpiade L’atletica ha fatto da sempre parte dei Giochi, inserita nel programma olimpico in ogni edizione. Le prove femminili sono state introdotte dal 1928, anche se inizialmente la partecipazione delle donne è stata limitata ad un ristretto numero di eventi (nel 1928 solo 100, 4x100, alto e disco). A Pechino sono poche le differenze tra il programma maschile e quello femminile: nella marcia gli uomini hanno due prove (20 e 50 km), le donne solo una (20 km), diverse sono le distanze brevi sugli ostacoli (100 hs anziché 110 hs) e inferiore è il numero di specialità nelle prove multiple (dieci nel decathlon, sette nell’eptathlon). [Gli Sport - Atletica] Il medagliere Stati Uniti Unione Sovietica Finlandia Gran Bretagna Germania Est Polonia Svezia Australia Italia Kenya Germania Ovest Germania Canada Etiopia Francia Russia Cecoslovacchia Ungheria Romania Cuba Nuova Zelanda Giamaica Grecia CSI* Sudafrica Giappone Marocco Olanda Bulgaria Norvegia Cina Gran Bretagna/Irlanda Irlanda Messico Brasile Bielorussia Portogallo Repubblica Ceca Algeria Lituania Belgio Spagna Argentina Oro Argento Bronzo Totale 318 64 49 48 39 21 20 18 18 16 15 15 14 14 13 12 11 10 10 9 8 7 7 7 6 6 6 6 5 5 5 4 4 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 233 55 35 74 47 16 25 22 15 23 24 18 15 5 21 17 8 15 14 11 1 21 14 11 10 7 4 3 7 5 3 7 2 5 3 3 2 1 1 1 6 4 3 190 74 30 60 38 13 46 26 24 15 27 29 23 12 24 13 5 18 10 12 9 13 14 3 6 6 6 6 6 8 5 1 2 7 6 4 3 2 2 5 - 741 193 114 182 124 50 91 66 57 54 66 62 52 31 58 42 24 43 34 32 18 41 35 21 22 19 16 15 18 18 13 12 6 10 13 12 9 7 6 4 10 11 5 [Gli Sport - Atletica] Bahamas Ucraina Lussemburgo Nigeria Trinidad&Tobago Austria Tunisia Estonia Corea Giappone/Corea Mozambico Uganda Kazakistan Burundi Ecuador Siria Camerun Repubblica Dominicana Svizzera Namibia Lettonia Danimarca Cile India Tanzania Jugoslavia Islanda Taipei/Taiwan Slovenia Boemia Ceylon Costa d’Avorio Haiti Arabia Saudita Senegal Zambia Antille Panama Filippine Turchia Barbados Colombia Gibuti Qatar 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 - 2 1 4 2 2 2 1 1 6 4 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 - 2 7 6 5 4 1 2 1 1 1 1 2 1 4 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 1 6 10 2 11 8 7 4 4 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 8 4 4 6 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 1 [Gli Sport - Atletica] Sri Lanka Venezuela Eritrea Totale (857 gare) 858 865 1 1 1 859 1 1 1 490 * Comunità degli Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992. Nota: alcune medaglie sono ancora sub judice in seguito alla scoperta di nuovi casi di doping. Record Maggior numero di medaglie - uomini 12 Paavo Nurmi (FIN - 1920, 1924, 1928) Maggior numero di medaglie d’oro - uomini 10 Ray Ewry (USA - 1900, 1904, 1906, 1908) Maggior numero di medaglie - donne 8 Merlene Ottey (JAM - 1980, 1984, 1992/2000) Maggior numero di medaglie d’oro - donne 4 4 4 4 Evelyn Ashford (USA - 1984/1992) Francina “Fanny” Blankers-Koen (NED - 1948) Betty Cuthbert (AUS - 1956, 1964) Bärbel Wöckel-Eckert (GDR - 1976, 1980) Più giovane medagliato 17-168 Frank Castleman (USA - 1904, 200hs) Più giovane medagliato/oro 17-263 Bob Mathias (USA - 1948, decathlon) Più anzianO medagliatO/oro 48-115 Tebbs Lloyd Johnson (GBR - 1948, 50 km marcia) Più anziano medagliato/oro 42-023 Pat McDonald (USA - 1920, martello con maniglie) Più giovane medagliata 15-123 Pearl Jones (USA - 1952, 4x100) Più giovane medagliata/oro 15-123 Pearl Jones (USA - 1952, 4x100) Più anziana medagliata 40-143 Merlene Ottey (JAM - 2000, 4x100) Più anziana medagliata/oro 39-316 Ellina Zvereva (BLR - 2000, disco) [Gli Sport - Atletica] I primati olimpici UOMINI 100 m Donovan BAILEY (CAN) 9.84 27/7/1996 Atlanta 200 m Michael JOHNSON (USA) 19.32 1/8/1996 Atlanta 400 m Michael JOHNSON (USA) 43.49 29/7/1996 Atlanta 800 m Vebjørn RODAL (NOR) 1:42.58 31/7/1996 Atlanta 1500 m Noah NGENY (KEN) 3:32.07 29/9/2000 Sydney 5000 m Saïd AOUITA (MAR)13:05.59 11/8/1984 Los Angeles 10000 m Kenenisa BEKELE (ETH) 27:05.10 20/8/2004 Atene Maratona Carlos LOPES (POR) 2h09:21 12/8/1984 Los Angeles 110 hs Xiang LIU (CHN) 12.91 27/8/2004 Atene 400 hs Kevin YOUNG (USA) 46.78 6/8/1992 Barcellona 3000 siepi Julius KARIUKI (KEN) 8:05.51 30/9/1988 Seul 20 km Marcia Robert KORZENIOWSKI (POL) 1h18:59 22/9/2000 Sydney 50 km Marcia Vyacheslav IVANENKO (URS) 3h38:29 30/9/1988 Seul Alto Charles AUSTIN (USA) 2.39 28/7/1996 Atlanta Asta Tim MACK (USA) 5.95 27/8/2004 Atene Lungo Bob BEAMON (USA) 8.90 18/10/1968 Città di Messico Triplo Kenny HARRISON (USA) 18.09 27/7/1996 Atlanta Peso Ulf TIMMERMANN (GDR) 22.47 23/9/1988 Seul Disco Virgilijus ALEKNA (LTU) 69.89 23/8/2004 Atene Martello Sergey LITVINOV (URS) 84.80 26/9/1988 Seul Giavellotto Jan ZELEZNÝ (CZE) 90.17 23/9/2000 Sydney Decathlon Roman ŠEBRLE (CZE) 8893 24/8/2004 Atene 4x100 m USA (M. Marsh, L. Burrell, D. Mitchell, C. Lewis) 37.40 8/8/1992 Barcellona 4x400 m USA (A. Valmon, Q. Watts, M. Johnson, S. Lewis) 2:55.74 8/8/1992 Barcellona DONNE 100 m Florence GRIFFITH JOYNER(USA) 10.62 24/9/1988 Seul 200 m Florence GRIFFITH JOYNER (USA) 21.34 29/9/1988 Seul 400 m Marie-José PÉREC (FRA) 48.25 29/7/1996 Atlanta 800 m Nadezhda OLIZARENKO(URS) 1:53.43 27/7/1980 Mosca 1500 m Paula IVAN (ROU) 3:53.96 1/10/1988 Seul 5000 m Gabriela SZABO (ROU) 14:40.79 25/9/2000 Sydney 10000 m Derartu TULU (ETH) 30:17.49 30/9/2000 Sydney Maratona Naoko TAKAHASHI (JPN) 2h23:14 24/9/2000 Sydney 100 hs Joanna HAYES (USA) 12.37 24/8/2004 Atene 400 hs Faní HALKIÁ (GRE) 52.77 22/8/2004 Atene 20 km Marcia Liping WANG (CHN) 1h29:05 28/9/2000 Sydney Alto Yelena SLESARENKO(RUS) 2.06 [Gli Sport - Atletica] 28/8/2004 Atene Asta Yelena ISINBAYEVA (RUS) 24/8/2004 Atene Lungo Jackie JOYNER-KERSEE (USA) 29/9/1988 Seul Triplo Inessa KRAVETS (UKR) 31/7/1996 Atlanta Peso Ilona SLUPIANEK (GDR) 24/7/1980 Mosca Disco Martina HELLMANN (GDR) 29/9/1988 Seul 4.91 7.40 15.33 22.41 72.30 Martello Olga KUZENKOVA (RUS) 75.02 25/8/2004 Atene Giavellotto Osleidys MENÉNDEZ (CUB) 71.53 27/8/2004 Atene Eptathlon Jackie JOYNER-KERSEE (USA) 7291 24/9/1988 Seul 4x100 m Germania Est (R. Müller, B. Wöckel, I. Auerswald, M. Göhr) 41.60 1/8/1980 Mosca 4x400 m URSS (T. Ledovskaya, O. Nazarova, M. Pinigina, O. Bryzgina) 3:15.17 1/10/1988 Seul Blocchi di partenza L’uso dei blocchi di partenza viene riconosciuto dalla IAAF nel 1937. La partenza dai blocchi è prevista per 100, 200, 400, 100 hs, 110 hs, 400 hs e staffette. La pista Le piste olimpiche sono dotate di otto corsie di m 1.22 di larghezza. In corsia si disputano 100, 200, 400 e 4x100. Negli 800 gli atleti corrono in corsia solo la prima curva. Nella staffetta 4x400 si corrono in corsia la prima frazione e la prima curva della seconda frazione. [Gli Sport - Atletica] Le specialità Corse Velocità (100, 200, 400), mezzofondo veloce (800, 1500), mezzofondo prolungato (5000, 10.000), maratona, ostacoli (100 hs e 400 hs per le donne, 110 hs e 400 hs per gli uomini), 3000 siepi, staffette (4x100 e 4x400). Salti Alto, asta, lungo, triplo. Lanci Peso, disco, martello, giavellotto. Marcia A livello olimpico, 20 e 50 km per gli uomini; 20 km per le donne. Prove Multiple Decathlon per uomini (nell’ordine: 100, lungo, peso, alto, 400, nella prima giornata; 110 hs, disco, asta, giavellotto, 1500). Eptathlon per le donne (100 hs, peso, alto, 200 nella prima giornata; lungo, giavellotto, 800 nella seconda). Velocità 2. 1. 3. 1. Partenza: laddove il tempo di reazione allo sparo è inferiore a 0.100, viene automaticamente addebitata la falsa partenza. Dopo la prima falsa partenza, chiunque compia una seconda falsa viene squalificato. 2. Uscita dai blocchi: l’atleta parte inclinato di 45° rispetto al suolo e raggiunge progressivamente una posizione eretta. 3. Accelerazione: nei primi 20-25 m l’atleta allunga la falcata e acquista velocità. 5. 4. 4. Velocità massima: in una gara sui 100 m viene raggiunta intorno ai 60 m 5. Traguardo: l’atleta si tuffa sul traguardo. Dai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1932 il photofinish viene usato per stabilire gli ordini d’arrivo. Oggi la tecnologia permette di verificare margini di vittoria sino al millesimo di secondo. [Gli Sport - Atletica] Per quanto riguarda i record, nel 1938 la IAAF sancisce che per ratificare un record mondiale dev’essere presente un anemometro nel campo di gara e che il vento a favore non deve superare i 2 metri al secondo, 4 metri al secondo nelle gare veloci delle prove multiple. Staffette - Il testimone che i frazionisti si passano misura 30.48 cm. Originariamente era di legno, ora è metallico. - Il passaggio del testimone fuori dalle zone di cambio (lunghe 20 metri ciascuna) determina la squalifica della squadra. Dal 1963 agli atleti è concesso attendere il compagno di squadra prima dell’inizio della zona di cambio (fino ad un limite di 10 metri) per acquistare velocità prima dell’effettivo passaggio del testimone. Ostacoli Nei 100, 110 e 400 ostacoli gli atleti affrontano lo stesso numero (10) di barriere. Per ciascuna prova variano le altezze degli ostacoli e le distanze tra le barriere: gara 100 hs 110 hs 400 hs donne 400 hs uomini altezza hs 0.84 m 1.06 m 0.76 m 0.9144 m distanze* 13/8.50/10.50 13.72/9.14/14.02 45/35/40 45/35/40 *(nell’ordine vengono indicate: distanza tra partenza e primo ostacolo; distanza tra i singoli ostacoli; distanza tra l’ultimo ostacolo e il traguardo) [Gli Sport - Atletica] Siepi - Le siepi sono alte 0.914 m e lunghe 3.96 m. Stessa altezza per la riviera, che prevede anche una fossa d’acqua lunga 3.66 m e profonda 0.70 m. - Gli atleti non affrontano barriere nei primi 200 metri di gara per poi superare 4 siepi e una riviera in ognuno dei successivi 7 giri (in totale 28 siepi e 7 riviere). - Nella prova femminile siepi e riviera sono alti 0.762 m. Marcia - La marcia è una progressione di passi eseguiti in maniera tale che il marciatore mantenga un costante contatto con il suolo, senza che vi sia nessuna perdita di contatto visibile (all’occhio umano). La gamba avanzante deve essere tesa (il ginocchio non deve essere piegato) a partire dal primo contatto con il terreno fino al momento in cui si trova in verticale con il tronco del corpo. - In caso di infrazione di una delle due regole (le violazioni sono denominate, rispettivamente, sospensione e sbloccaggio) i giudici di gara mostrano all’atleta una paletta gialla con stilizzata l’immagine dell’irregolarità contestata. - Quando un giudice ritiene che vi sia stata un’infrazione invia un cartellino rosso (proposta di squalifica) al presidente di giuria. [Gli Sport - Atletica] - L’atleta è squalificato quando al presidente di giuria arrivano tre diverse proposte di squalifica, da tre giudici diversi (e di diversa nazionalità). La squalifica viene notificata dal presidente di giuria, che mostra una paletta rossa all’atleta. Uno o più pannelli vengono disposti sul percorso per informare i marciatori, durante la gara, sul numero di proposte di squalifica a loro carico. Giavellotto Il giavellotto è di alluminio, dotato di un’impugnatura di corda. Uomini: lunghezza 2.60 m; peso 800 g Donne: lunghezza 2.20 m; peso 600 g I giavellottisti sono gli unici lanciatori che utilizzano scarpe chiodate. Tecnica di lancio Rincorsa: l’atleta corre, acquistando velocità. Sfilata: il braccio che regge il giavellotto si distende, mentre la corsa non è più frontale, ma laterale. Impulso: l’atleta compie un passo incrociato, per poi puntellarsi sulla gamba sinistra (in caso di lanciatore destrorso). Rilascio: l’atleta rilascia l’attrezzo, con un angolo compreso tra i 25° e i 40°. [Gli Sport - Atletica] Disco La pedana ha un diametro di 2.5 m. L’angolo di apertura del settore di lancio è 40°. Uomini: 2 kg per 22 cm di diametro Donne: 1 kg per 18.1 cm di diametro Il disco è in legno (o altro materiale analogo) ed è bordato di metallo. Tecnica di lancio Preliminari: torsione del busto in senso contrario rispetto a quello di lancio. Partenza: l’atleta comincia la rotazione intorno al piede sinistro (in caso di lanciatore destro). Centro pedana: rotazione sul piede destro, sino a che il piede sinistro arriva vicino al bordo pedana. Finale: le anche si spostano in direzione di lancio e le braccia ritardano l’azione. Rilascio: rotazione del busto e rilascio dell’attrezzo e cambio di piede per mantenere l’equilibrio. [Gli Sport - Atletica] Martello Il diametro della pedana è 2.13 m. In genere i lanciatori usano 3 o 4 rotazioni prima di lanciare l’attrezzo. I lanciatori possono usare un guanto o una fasciatura per proteggere la mano di lancio. La gara femminile è entrata nel programma dei Giochi a partire da Sydney 2000 (oro Kamila Skolimowska – POL – 71.16 m). Uomini: il martello pesa 7.257 kg con un filo metallico di lunghezza variabile da 1.175 a 1.215 m che termina con una maniglia. La sfera ha un diametro minimo di 110 mm ed è fatta di tungsteno. Donne: il martello pesa 4 kg. Lunghezza filo da 1.16 a 1.195 m. Il diametro della sfera è al minimo di 95 mm. Tecnica di lancio Avviamento: si fa oscillare il martello avanti e indietro. Preliminari: si fa ruotare il martello intorno all’asse del corpo, mantenendo il corpo fermo e ben dritto. Rotazione: l’atleta comincia a ruotare su se stesso, effettuando 3 o 4 giri. Finale: l’atleta rilascia l’attrezzo. [Gli Sport - Atletica] Peso Il diametro della pedana è 2.13 m. Uomini: peso 7.257 kg; diametro 110 mm. Donne: peso 4 kg; diametro 95 mm. Due le principali tecniche di lancio. Tecnica O’Brien La traslazione è stata inventata nel XIX secolo per poi essere affinata da Parry O’Brien (USA) nel 1951. L’atleta parte dando le spalle all’area di lancio e si muove traslando di 180 gradi prima di lanciare. O’Brien è stato il primo atleta a superare i 18 metri (18.00 m il 9/5/1953) e i 19 metri (19.06 m il 3/9/1956). Tecnica Baryshnikov Nel 1976 Aleksandr Baryshnikov ha introdotto la tecnica rotatoria, simile a quella utilizzata dai discoboli. È la tecnica con cui è stato realizzato l’attuale record del mondo (Randy Barnes – USA – 23.12 m il 20/05/1990). [Gli Sport - Atletica] Alto Nel salto in alto si sono succedute una serie di tecniche di valicamento dell’asticella, si tratta di modalità di salto molto diverse tra loro, che vanno considerate pensando che fino al secondo dopoguerra gli atleti atterravano sulla sabbia e non sui sacconi. Fosbury: spalle all’asticella, l’atleta la supera passando prima con la testa e poi con il resto del corpo. Dick Fosbury con il suo stile innovativo vince i Giochi olimpici di Città di Messico 1968 con 2.24 m. 1 2 3 1. Sweeney: la prima tecnica originariamente sviluppata è denominata forbice, poi affinata nello “Sweeney” (dal nome dell’atleta che, con questa tecnica, riuscì a superare 1.97 m nel 1895). 2. Horine: il passo successivo è l’”Horine” (anche qui il nome viene dal primo saltatore ad impiegare questa modalità), con l’atleta che passa sopra l’asticella inclinato sul fianco. Horine così riuscì a saltare 2.01 m nel 1912. 3. Ventrale: invece il saltatore fa una rotazione con il busto quando approccia l’asticella. Questo salto è stato impiegato a partire dagli anni 50 e l’ultimo grande interprete è stato il russo Vladimir Yashchenko che nel 1978, indoor, superò 2.35 m. [Gli Sport - Atletica] Asta - Inizialmente l’attrezzo era in frassino, intorno al 1900 vengono introdotte le aste in bambù (l’ultimo record mondiale con il bambù è stato realizzato nel 1942 da Cornelius Warmerdam con 4.77 m); si passa poi a quelle in alluminio e in acciaio. Tra gli anni ’50 e ’60 cambia anche l’area di atterraggio: gli atleti non si lasciano più cadere sulla sabbia, ma su materassoni. Le prime aste in fibra vetrosa o di carbonio, che si flettono, compaiono nel 1956 e il primo record realizzato con questo attrezzo risale al 1961 (George Davies – USA – 4.83 m). - Il salto con l’asta femminile è entrato nel programma dei Giochi a partire da Sydney 2000 (Stacy Dragila – USA – 4.60) - La rincorsa è lunga circa 45 m. - I sacconi dell’area di caduta misurano 5x5 m. - La cassetta in cui l’atleta imbuca l’asta è lunga 80 cm, larga 15 cm e profonda 20 cm. Lungo - Rincorsa: 40-50 m. - Asse di battuta: è larga 30 cm. L’atleta può staccare nei primi 20 cm, mentre i rimanenti 10 cm sono ricoperti di plastilina che, se calpestata, determina il nullo. - Area di atterraggio: è una fossa riempita di sabbia lunga 9 m e larga 2.75 m. [Gli Sport - Atletica] Triplo Il salto triplo è noto anche come “hop-step-jump”. Dopo il primo balzo gli atleti devono atterrare con la stessa gamba con cui hanno staccato, mentre nello step (il secondo balzo) atterrano sull’altra gamba per effettuare il jump finale in buca. All’inizio coesisteva anche l’hop-hop-jump, con i primi due atterraggi sulla stessa gamba.