Dott. Giorgio Isidoro Lesci

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Dott. Giorgio Isidoro Lesci
Isidoro Giorgio Lesci
Laurea in Chimica
Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche
Assegno di Ricerca
Il Dr. Isidoro Giorgio Lesci si è laureato in Chimica il 14/12/2000, presso il Dipartimento di Chimica
“G. Ciamician” dell’Università degli Studi di Bologna. Con la Tesi di Laurea ha affrontato il tema
“Caratterizzazione chimico strutturale dei materiali asbestosi e loro problematiche ambientali”,
svolgendo l’attività scientifica presso il Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” e presso l’ARPA sezione di
Reggio Emilia.
Dal 2000 al 2003 gli è stato conferito un assegno di ricerca dall’ ISTEC-CNR di Faenza, dal titolo
“Caratterizzazione chimico-fisica di materiali inorganici fibrosi”.
Nel 2002 ha conseguito l’abilitazione per l’esercizio della professione da Chimico.
Nel 2003 il Dr. Lesci ha ricevuto dall’Università di Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze
Chimiche, presentando una tesi sul tema “Physico-chemical characterization of mineral and synthetic
silicates of technological and enviromental relevance”. Durante il suo Dottorato di Ricerca ha trascorso
periodi di studio e di ricerca all’estero, presso il “Nanogeoscience and Technology Lab” nel Dipartimento di
Geoscienze Virginia Tech (USA), dove ha approfondito alcuni importanti aspetti sui meccanismi di crescita,
sulla struttura e sulla morfologia dei nanotubi di sintesi anche in funzione di ioni estranei, utilizzando
strumentazioni d’avanguardia nel campo della microscopia elettronica.
Il Dr. Lesci ha esteso le sue conoscenze riguardo la caratterizzazione chimico-strutturale di
nanomateriali inorganici contenenti silicio che, per la loro morfologia fibrosa, possono avere applicazioni
come sostitutivi dell’amianto e come materiali innovativi con possibili applicazioni nel campo delle
nanotecnologie. La caratterizzazione chimico-fisica dei nuovi nanomateriali di sintesi è stata condotta
attraverso una caratterizzazione calorimetrica e termogravimetrica (DSC e TGA), spettroscopica (FTIR-ATR
e RAMAN), diffrattometrica (DRX con sorgenti convenzionali e luce di sincrotrone) e microscopica (TEM,
SEM-EDS, AFM e MOLP) di cui il Dr. Lesci ne ha acquisito notevoli competenze.
Il Dr. Lesci tiene un corso di insegnamento, come docente esterno, in “Laboratorio di Chimica
inorganica” della Facoltà di Scienze dell’Università di Bologna e un modulo di insegnamento nel corso di
“Metodologie di Studio di Inquinanti Inorganici” presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze
dell’Ambiente ed il Territorio, indirizzo Terrestre, della facoltà di Scienze dell’Università di Bologna (sede
di Ravenna).
Dal 2003 al Dr. Lesci vengono regolarmente conferiti incarichi per svolgere attività di tutorato in
Scienze Chimiche nell’ambito dell’attività che la Fondazione CEUR svolge nell’unità del Collegio
Universitario Alma Mater.
Nel 2008 e 2009 il Dr Lesci è stato selezionato come docente, per il “Master Energia in Gioco”
organizzato da La Fabbrica S.r.l. per conto dell’Enel.
Dal 2003 ad oggi il Dr. Lesci detiene un assegno di ricerca dal Dipartimento di Chimica “G.
Ciamician” dal titolo “Caratterizzazione chimico-strutturale di materiali contenenti Si con applicazioni in
ambito biomedico-ambientale”.
Attualmente il Dr. Lesci utilizza la propria esperienza per sintetizzare e caratterizzare nuovi
nanomateriali che, per le loro importanti caratteristiche, possono essere utilizzati nel campo delle
nanotecnologie come sensori, biosensori, celle fotovoltaiche e catalisi. Tale ricerca viene svolta con un
approccio multidisciplinare, si estende infatti dai sistemi biologici alla scienza dei materiali come è
evidenziato dai lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali.
Lesci, tutor del Camplus Alma Mater, tra i 30
migliori geni del pianeta
creato da Enrico Soverini - — Ultima modifica 10/02/2010 12:29
Lo scienziato di Castel Bolognese è riuscito a trasformare il legno in osso
Hanno riportato la notizia gli organi di informazione di tutto il mondo, a
cominciare dalla Bbc, SmartPlanet, riviste specifiche, il Jounal of Materials Chemistry Articles,
Chemical Technology; perfinoYouTube ci fornisce un lungo filmato ricco di particolari. Il Time
posiziona l’invenzione, perché di questo si tratta, al 30° posto su 52, nella classifica delle più
importanti del 2009, subito dopo la Nasa. Siamo curiosi, di che cosa si tratta?
"Turning wood into bones" è il titolo che Bbc News ha dedicato alla scoperta, e cioè "Come
trasformare il legno in ossa". E noi però abbiamo saputo di questa apparente alchimia, di questo
miracolo della bioingegneria, da uno degli artefici della ricerca, Isidoro Giorgio Lesci, ricercatore
presso l’Università di Bologna e tutor presso il Camplus Alma Mater. A Imola si trova spesso per
lavoro, alla SINTHEC o alla scuola Gymnasium, che lo annovera fra i suoi insegnanti, come un
fiore all’occhiello.
Intervistiamo il dottor Lesci per capire in che cosa consiste l’invenzione e come si è arrivati a
risultati che molti addetti ai lavori non esitano a definire estremamente promettenti o addirittura
entusiasmanti. La ricerca è frutto della collaborazione fra Lesci e il professor Norberto Roveri
direttore del LEBSC (Laboratory of Environmental and Biological Structural Chemistry, Università
di Bo) e ricercatori del Laboratorio CNR Istec (Istituto di Scienza e Tecnologia dei materiali
Ceramici) di Faenza, diretto dalla ricercatrice Anna Tampieri.
Lesci, coriglianese illustre
Scritto da A.Di Vincenzo
sabato, 06 marzo 2010 20:34
dott.Isidoro G.Lesci
Dalla stampa apprendiamo che un giovane ricercatore calabrese di Corigliano ha raggiunto uno straordinario risultato scientifico
nel campo della bio-chimica riuscendo ad ottenere dal legno un tessuto osseo che potrà essere utilizzato, crediamo, in chirurgia.
Si tratta del dott. Isidoro Giorgio Lesci, laureato in chimica presso l'università di Bologna e specializzatosi successivamente
presso "Nanogeoscience and Technology Lab" nel dipartimento di Geoscienze Virginia Tech (USA) ed ha approfondito alcuni
importanti aspetti sulla struttura e morfologia dei nanotubi di sintes utilizzando strumentazioni d'avanguardia nel campo della
microscopia elettronica. Siamo fieri di presentare ai nostri visitatori uno dei tanti grandi cervelli che la Calabria produce molto
più spesso di quanto pensino i detrattori della nostra regione. I nostri complimenti più sinceri ed entusiastici al dott. Lesci. Nella
seconda parte l'articolo della Gazzetta di Alfonso Di Vincenzo
(cliccare per l'articolo della Gazzetta)
Isidoro Lesci, il genio di Schiavonea capace di trasformare il
legno in ossa
La sua scoperta ritenuta tra le più importanti del 2009
Alfonso Di Vincenzo
Corigliano
È di Corigliano uno dei ricercatori più importanti al mondo. Si chiama Isidoro Giorgio Lesci ed ha
incominciato i suoi studi a Schiavonea dove ha vissuto da bambino. Oggi è ricercatore presso l'università
di Bologna e grazie alla collaborazione del Cnr di Faenza, ha portato a termine uno studio grazie al quale
dal legno è riuscito a creare il tessuto osseo. La recente e importantissima scoperta è stata riportata in
tutto il mondo dalle maggiori riviste scientifiche come una delle più importanti del 2009 ed è frutto della
collaborazione tra il professore Isidoro Giorgio Lesci e il professore Norberto Roveri, direttore del Lebsc
(Laboratory of Environmental and Biological Structural Chemistry, università di Bologna). Il giovane
scienziato coriglianese, che fin da piccolo a scuola dimostrava di essere molto intelligente ed uno dei più
bravi dell'istituto, proprio per questa scoperta, è considerato dal mondo scientifico internazionale uno dei
trenta migliori cervelli al mondo. La sua scoperta infatti, in una particolare classifica fatta dal Time nel
settore, è posizionata proprio al trentesimo posto, subito dopo alcune idee targate Nasa. Isidoro Giorgio
Lesci oltre ad esser ricercatore presso l'ateneo felsineo, è anche tutor del "Campus Alma Mater", lavora
alla Sintech a Imola ed insegna alla scuola Gymnasuim della stessa cittadina. Vive però a Castel
Bolognese. I risultati che lo scienziato coriglianese ha conseguito finora nella sua vita sono palesemente
frutto del suo impegno e della costanza e passione che ha dedicato agli studi, alla scienza e a tutto
quanto lo ha appassionato in questo particolare mondo. In un momento in cui si assiste impotenti alla
"fuga dei cervelli", si spera che ci possa essere qualche ripensamento sull'importanza della ricerca e dei
risultati che si riescono a raggiungere, soprattutto in considerazione che scienziati di questa portata
potrebbero risolvere, con il loro impegno sostenuto, anche problemi di malattie gravi ed oggi giudicate
ancora inguaribili.
Quandolascienzaparlaitaliano…
Di Il Postino Tanto si è parlato della fuga dei cervelli, ma sembra che almeno le ossa resteranno in Italia.
Un giovanissimo e brillante scienziato di Corigliano Calabro (Cosenza), con la collaborazione
dell’Università di Bologna, dove è ricercatore, e il CNR di Faenza, è finito sulle pagine di
autorevoli organi di informazione mondiale per l’invenzione ritenuta tra le prime 30 migliori al
mondo nel 2009: a scriverlo è addirittura il Time (leggi l’articolo)…
Attualmente abita nella provincia di Ravenna, e giustamente i giornali locali gli danno spazio, ma
noi siamo orgogliosi di essere suoi concittadini.
The 50 Best Inventions of 2009
From a rocket of the future to a $10 million lightbulb, here are TIME's picks for the best new gadgets and
breakthrough ideas of the year
Wooden Bones
It's odd to think of putting sticks of wood inside people as a revolutionary medical procedure, but that's exactly what a
group of Italian scientists is working on. They're using wood — red oak, rattan and sipo work best — to create an artificial
bone replacement called carbonated hydroxyapatite. Because of the sponginess of the wood, live bones are expected to
grow into the structure faster than with traditional titanium or ceramic implants, decreasing the time it takes to mend a
broken bone. The procedure isn't quite ready for human testing, so sheep are currently testing the artificial bones.
Researchers say that with the bone substitute, which takes approximately one week to process, they can create virtually
any size or shape
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