100313 MIF italien
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100313 MIF italien
Direttiva “Mercati degli strumenti finanziari” Ottobre 2007 I mercati degli strumenti finanziari Lei è titolare di un Conto Titoli, aperto nei nostri libri sotto forma di Conto Titoli libero, Conto gestito o consigliato, Conto programmato (o Multiplan) o di un Piano di risparmio in azioni (PEA). Pertanto, usufruisce della nuova normativa attuata nell’ambito della Direttiva europea sui Mercati degli Strumenti Finanziari, denominata « Direttiva MIF ». Questa nuova legislazione, che entrerà in vigore il 1° novembre 2007, introdurrà un importante cambiamento nei rapporti tra Lei e la banca. Lo scopo del presente opuscolo è presentarLe succintamente gli obiettivi perseguiti dalla direttiva. 2 Primo obiettivo: rafforzare la tutela del cliente Il primo obiettivo di questa nuova normativa è proteggere meglio il cliente. Costatando che gli strumenti finanziari sono sempre più complessi, il legislatore ha ritenuto necessario informare meglio i clienti, perché potessero valutare pienamente la portata dei loro investimenti. A - Miglior conoscenza del cliente per proporgli un servizio adatto al suo profilo La prestazione di un servizio o la proposta di un prodotto d’investimento deve essere adeguata a ogni cliente; è il motivo per cui la Direttiva MIF impone alle banche un maggior obbligo di conoscenza dei clienti, in particolare dei loro obiettivi d’investimento, di valutazione della complessità o dei rischi che presentano taluni strumenti finanziari. Quest’obbligo ha come contropartita necessaria la comunicazione d’informazioni da parte del cliente, al quale, in caso contrario, non verranno proposti o verranno eventualmente rifiutati alcuni servizi. Le informazioni raccolte da Barclays saranno elaborate in modo strettamente riservato. 1 - Nuova segmentazione della clientela La Direttiva MIF istituisce due grandi categorie di clienti: i clienti detti « professionali » ed i clienti detti « al dettaglio ». Per clienti « professionali », si intendono i clienti che godono dell’esperienza, delle conoscenze e delle competenze necessarie per: • prendere con cognizione di causa le proprie decisioni di investimento, • valutare correttamente i rischi incorsi ed essere in grado di farvi fronte finanziariamente, senza che la classificazione in questa categoria rimetta in discussione la loro situazione fiscale. riguarderà la persona fisica autorizzata ad effettuare le transazioni a suo nome. La Direttiva impone alla banca di verificare annualmente la classificazione dei clienti detti « professionali » e, qualora in occasione di tale controllo risultasse che il cliente non soddisfa più due dei tre criteri richiesti, la banca deve prendere l’iniziativa di classificare il cliente nella categoria « al dettaglio » e comunicarglielo. Persona fisica Allo scopo di definire se una persona fisica può essere classificata in qualità di cliente « professionale », sono stati determinati dalla Direttiva tre criteri obiettivi: - Una media di 10 transazioni di importo significativo per trimestre nel corso dei 12 mesi precedenti; - Un valore del portafoglio superiore a 500.000 €; - L’esercizio di un’attività nel settore finanziario, da almeno un anno. Si ritiene che il cliente, persona fisica, appartenga a questa categoria se soddisfa due dei tre requisiti sopra enunciati. Persona giuridica Allo scopo di definire se una persona giuridica può essere classificata in qualità di cliente « professionale », sono stati determinati dalla Direttiva tre criteri obiettivi: - Totale del bilancio pari o superiore a 20 milioni di euro; - Fatturato netto o introiti netti pari o superiori a 40 milioni di euro; - Mezzi propri pari o superiori a 2 milioni di euro. Qualora la persona giuridica non soddisfi 2 dei 3 criteri sopra esposti, la valutazione Tutti i clienti non classificati come « professionali » sono considerati, per difetto, appartenenti alla categoria dei clienti « al dettaglio ». Nella lettera allegata al presente documento, viene fornita l’indicazione della categoria a cui Lei appartiene. 2 - Cambiamento di classificazione: Il cliente « professionale » può chiedere alla banca di usufruire dello status più protettivo garantito nell’ambito legale al cliente detto « al dettaglio ». Parimenti, un cliente « al dettaglio » può rinunciare a una parte della protezione che gli offre la nuova normativa, posizionandosi sotto il regime dei clienti « professionali ». Come cambiare classificazione? Qualora desideri cambiare classificazione, La invitiamo ad inoltrarne la domanda scritta presso il Suo abituale consulente. Conseguenze del cambiamento di classificazione Rinunciando allo status di cliente “al dettaglio”, Le sarà precisato per iscritto 3 il livello di protezione ed i diritti all’eventuale indennizzo di cui potrebbe essere privato e, in cambio, sarà tenuto a confermare la Sua richiesta, dichiarando per iscritto di essere consapevole delle conseguenze della Sua rinuncia alla protezione sopra citata. grado di prendere da solo le proprie decisioni d’investimento e di comprendere i rischi in cui incorre, potrà rifiutare il cambiamento di categoria richiesto. Inversamente, potrà modificare la classificazione del cliente nel caso in cui quest’ultimo non soddisfi più determinati criteri. Possibilità di rifiuto da parte della banca di una richiesta di cambiamento di classificazione Qualora la banca non possa sapere, con certezza ragionevole, se il suo cliente è in 3 - Obblighi ai quali sono tenute le banche secondo la categoria di clientela • Obblighi della banca nei confronti dei clienti « al dettaglio »: Essi usufruiscono del massimo grado di protezione instaurato dalla Direttiva MIF. Si tratta di una protezione adeguata a ogni tipo di consulenza o servizio di investimento proposto. Servizi Obblighi della banca Gestione del portafoglio o consulenza agli investitori RTO* / Esecuzione d’ordini di borsa Rispondere agli obiettivi d’investimento del cliente Sì No Accertarsi che il cliente possieda l’esperienza e le conoscenze necessarie per comprendere i rischi incorsi Sì Sì Accertarsi che il cliente sia in grado di far fronte finanziariamente a qualsiasi rischio legato alla transazione (attenzione, non si tratta naturalmente del controllo di copertura titoli o contanti) Sì No *Ricevimento/Trasmissione di Ordini Trasmettendo istruzioni a Barclays, Le sarà inviato un messaggio di avvertimento secondo le modalità precisate nelle Condizioni Generali della Convenzione Conto Titoli, allo scopo di verificare se possiede la conoscenza e l’esperienza necessarie per intervenire sullo strumento finanziario scelto. Solo al ricevimento della conferma d’ordine, quest’ultimo sarà eseguito. 4 • Obblighi della banca nei confronti dei clienti « professionali » che non usufruiscono di protezione Essi non usufruiscono dello stesso grado di protezione garantito ai clienti “al dettaglio”. Infatti, si ritiene che il cliente « professionale » possieda l’esperienza e le conoscenze necessarie per comprendere i rischi in cui incorre e che sia finanziariamente idoneo a far fronte a qualsiasi rischio legato alla transazione. Per contro, la banca deve accertarsi che il servizio o la transazione proposta soddisfi effettivamente gli obiettivi del cliente detto « professionale ». Qualora la banca non ottenga le informazioni richieste che le consentono di verificare l’adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario da lei proposto o richiesto dal cliente, è tenuta ad astenersi dal prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti o di gestione del portafoglio. B - Migliore informazione del cliente perché possa valutare il consiglio fornitogli L’informazione destinata ai clienti deve essere corretta, chiara e non ambigua. In via generale, la Direttiva precisa che l’informazione deve essere semplice e comprensibile per la persona a cui è destinata. 1 - Informazioni sulla banca, i servizi ed i prodotti finanziari proposti L’informazione sui prodotti deve essere equilibrata e, qualora siano esposti i vantaggi di un investimento, occorre anche che siano indicati, in modo comprensibile, gli eventuali rischi corrispondenti. 2 - Informazioni sulla preservazione degli strumenti finanziari dei clienti Le banche devono adottare misure adeguate allo scopo di salvaguardare i diritti dei loro clienti in merito agli strumenti finanziari che appartengono loro. A tal titolo, non possono, in particolare depositare i valori stranieri presso istituti che non siano situati all’interno dello Spazio Economico Europeo, salvo qualora ci si conformi a determinate regole. 3 - Informazioni sugli avvisi di esecuzione e verbali di gestione su mandato Per conformarsi ai requisiti della Direttiva, gli avvisi di esecuzione Barclays indicheranno d’ora in poi l’ora ed il luogo d’esecuzione di ogni ordine. Il cliente potrà inoltre richiedere il dettaglio delle spese relative alla transazione. Inoltre, i verbali di gestione del portafoglio su mandato saranno ulteriormente arricchiti, onde rispettare i requisiti della Direttiva. C - Rafforzamento delle regole di organizzazione per una migliore gestione dei conflitti d’interesse e dei reclami 1 - Gestione dei reclami Barclays ha istituito una serie di procedure efficaci e trasparenti in previsione del trattamento rapido e ragionevole dei reclami e della loro risoluzione. Questi ultimi dovranno essere inviati a: 5 BARCLAYS CONTACT, Service Qualité 183, avenue Daumesnil 75575 Paris Cedex 12. 2 - Regole destinate alla prevenzione dei conflitti d’interesse I conflitti d’interesse possono insorgere: - tra la banca (o uno dei suoi collaboratori o una delle sue filiali) e uno dei suoi clienti; - tra due clienti. La nuova normativa obbliga Barclays a comunicare sulla Politica di Gestione dei Conflitti d’Interesse da lei attuata, che sarà regolarmente riesaminata allo scopo di prendere in considerazione « l'evoluzione dei mercati finanziari sotto il profilo tecnico ». All’occorrenza, se le disposizioni adottate dalla Banca allo scopo di impedire tali conflitti d’interesse non dovessero essere sufficienti per garantire, con certezza ragionevole, che sarà evitato il rischio di arrecare pregiudizio agli interessi dei clienti, la Banca dovrà informare immediatamente la clientela della natura generale o della fonte di tali conflitti. La politica di gestione dei conflitti d’interesse adottata da Barclays identifica le potenziali situazioni di conflitto e definisce le procedure attuate per evitare tali conflitti. Secondo obiettivo: Offerta di un miglior servizio di esecuzione degli ordini La Direttiva MIF ha messo fine al monopolio dei mercati regolamentati, riconoscendo l’emergere di nuovi luoghi di negoziazione 6 degli ordini di borsa, quali i sistemi multilaterali di negoziazione e gli internalizzatori sistematici. Pertanto, ha organizzato la concorrenza tra tutti questi vari attori, in previsione di ottenere in particolare una diminuzione del costo delle transazioni. Allo scopo di garantire tale concorrenza, la Direttiva obbliga ogni istituto di credito ad attuare una politica di Migliore Esecuzione (« Best Execution »), con la quale la Banca si impegna ad eseguire gli ordini, onde difendere al meglio gli interessi del cliente, mettendo in concorrenza i luoghi di negoziazione e scegliendo quelli più efficienti, in particolare in termini di costi. La regola della migliore esecuzione costituisce il dispositivo centrale dell’efficacia del processo di determinazione dei prezzi e di efficienza dei mercati. A - Soppressione del monopolio della trasmissione degli ordini sul mercato regolamentato L’obiettivo della Direttiva MIF è costruire un mercato finanziario unico, organizzando la concorrenza tra le infrastrutture di negoziazione e armonizzando le regole ad esse applicabili. La Direttiva MIF riconosce due modalità di transazione alternative alla negoziazione su un mercato regolamentato come Euronext: i sistemi multilaterali di negoziazione (piattaforme di negoziazione che confrontano gli interessi di buyer e venditori in modo da concludere transazioni) e gli internalizzatori sistematici (che eseguono gli ordini dei loro clienti in qualità di controparte di questi ultimi). B - Criteri di ottenimento del miglior risultato possibile La determinazione del miglior risultato possibile sulle transazioni prende in considerazione i seguenti fattori: il prezzo dello strumento finanziario, il costo, la rapidità di esecuzione e di consegna. Ciò comporta l’attuazione di una politica che tenga conto: - delle caratteristiche dell’ordine in questione, - delle caratteristiche degli strumenti finanziari, oggetto di tale ordine, - delle caratteristiche dei luoghi di esecuzione verso i quali possono essere trasmessi. C - Informazione e consenso del cliente Barclays è tenuta a comunicare ai clienti la politica di migliore esecuzione attuata che definisce l’importanza concessa dalla banca ai vari fattori di esecuzione, nonché l’elenco dei luoghi di esecuzione a cui dà maggior fiducia per ottemperare ai suoi obblighi. Le banche hanno l’obbligo di ottenere il consenso preliminare dei clienti in merito alla politica di miglior esecuzione da esse definita. Le banche hanno altresì un obbligo di trasparenza nei confronti dei loro clienti, nonché l’obbligo di dimostrare, di volta in volta, su richiesta di questi ultimi, la conformità delle transazioni alla loro politica di migliore esecuzione. D - Politica di migliore esecuzione Conformemente alla normativa, Barclays ha adottato una politica di migliore esecuzione i cui elementi principali sono: 1°) Il prezzo totale. Si tratta di un fattore determinante che include il prezzo dello strumento finanziario, ma anche i costi legati all’esecuzione dell’ordine di borsa (ad esclusione delle commissioni specifiche della banca). 2°) Il luogo di esecuzione delle operazioni. Per ottemperare ai propri obblighi di adottare tutte le misure ragionevoli del caso in previsione di ottenere regolarmente il miglior risultato possibile nell’esecuzione degli ordini di borsa dei suoi clienti, Barclays ha dato fiducia ai seguenti luoghi di esecuzione: - per le azioni e titoli di capitale: soltanto ai mercati regolamentati, - per le obbligazioni ed i titoli di credito: ai mercati regolamentati ed ai gestori di mercati, - per i prodotti derivati: soltanto ai mercati regolamentati. Qualora il cliente trasmetta istruzioni specifiche che si discostino dalla politica di migliore esecuzione (cfr. Convenzione Conto Titoli), la banca sarà impossibilitata ad attuare le misure previste nell’ambito della sua Politica di Migliore Esecuzione. Tuttavia, ciò non bloccherà l’esecuzione dell’ordine trasmesso dal cliente. Come contattarci? • Rivolgendosi al proprio consulente Barclays abituale • Barclays Contact 183, avenue Daumesnil 75575 Paris Cedex 12 • www.barclays.fr 7 Barclays Patrimoine (nuova denominazione di Barclays Finance a decorrere dal 1° novembre 2007). Società in accomandita semplice, avente capitale di 9.750 € - Sede sociale: 183 avenue Daumesnil - 75012 Paris - RCS PARIGI B 712 018 308. - Intermediario in materia di operazioni bancarie. - Agente collegato disciplinato dagli articoli L.545-1 e seguenti del Codice monetario e finanziario e delegato a prestare i servizi di investimento proposti da Barclays Bank, ricevere e trasmettere gli ordini di borsa, nonché quelli relativi alle sottoscrizioni ed ai riscatti d’OPCVM ed a garantire il servizio di consulenza in materia di investimenti. MIF - 09/2007 Barclays Bank PLC, Succursale in Francia – Sede principale: 32 avenue George V - 75008 Paris RCS Parigi B 381 066 281 - C.C.P. 62-07 Parigi. - Sede sociale a Londra E14 5HP, Inghilterra 1, Churchill Place - Reg N° 1026167 – Capitale autorizzato: 3.040.001.000 Sterline. BARCLAYS BANK PLC è un istituto di credito di diritto inglese, che presta servizi di investimento, autorizzato dalla Financial Services Authority (FSA), autorità di controllo finanziario britannica, con sede sociale a 25 The North Colonnade, Canary Wharf, London E14 5HS./ www.fsa.gov.uk/register: n° 122702. La Succursale francese di Barclays Bank PLC è autorizzata dalla FSA ad avvalersi di un Agente collegato, Barclays Patrimoine SCS.