La grande città è la materia di studio del progetto
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La grande città è la materia di studio del progetto
La grande città è la materia di studio del progetto Metropolis che vuole circoscrivere immagini urbane totalizzate nel loro posizionarsi in maniera duratura, affrontando i temi della trasformazione e dell’espansione del concetto di città e sondando lati impulsivi e caotici, intimi ed esclusivi. Nella città le moltiplicazioni ossessionanti delle figure e delle forme coprono i confini dell’operare “artistico” con la troppo facile conclusione di scontate, straviste sovrapposizioni di relazioni intersoggettive che le fa diventare lavori privi di originalità, strutture modulari vagamente variabili funzionali alla riproduzione di immagini fotocopiate. Quelle cercate dal progetto sono immagini riprodotte e riproducibili, nuove pubblicazioni. Nonostante la citazione al “già visto e al già fatto” sia una condizione imprescindibile, dato l’inflazionamento eccessivo del tema “della città”, si coltiva la speranza che il tema possa concretizzare visioni che millimetricamente riescano a distanziarsi in nuove curiosità intellettuali. Le opere cercate dovrebbero distinguersi dai codici esistenti e mostrarsi come azioni di collegamenti strutturanti, distanti dalle dilaganti “cattelanate” del momento, dalla trovata che si sostituisce all’oggetto d’arte. Si cercano evidenze di codici che non si riducano all’appiattimento delle ormai straviste percezioni dei luoghi urbani per sottolinearne invece nuove figure di apparentamento con i caratteri dell’originalità scientifica dello sguardo artistico, aprendo gli spazi urbani ad un nuovo ordine reale e imponendo la riproduzione analogica del già detto come condizione della comunicazione del sistema delle arti. L’immagine della città cercata dovrebbe essere segnata e modificata da un dispositivo che possa immettere le immagini nel circuito della riproduzione e del mostrarsi, aprendo una trattazione di infiniti rimandi in contaminazioni duplici e polimorfiche. (l.s.)