giampaolo atzei - Associazione Mineraria Sarda

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giampaolo atzei - Associazione Mineraria Sarda
GIAMPAOLO ATZEI
Il tempo libero dei minatori. Storie di sport e dopolavoro nella miniera di Monteponi.
Associazione Erminio Ferraris, Iglesias 2008.
La storia dell’Associazione Erminio Ferraris di Iglesias è la storia del glorioso Dopolavoro della
Società di Monteponi, fondato il 21 giugno 1925, data di nascita della “Associazione Santa Barbara
tra i dipendenti della Società di Monteponi”, con il fine di «mantenere le tradizioni dell’omonimo
Comitato fra Operai di Monteponi, che da diversi anni organizzava con larghezza e grandiosità i
festeggiamenti alla Santa Patrona dei Minatori». Dall’inizio degli anni Trenta l’associazione cambiò
poi la propria denominazione in “Associazione Erminio Ferraris – Dopolavoro Monteponi”, in
memoria dell’ingegnere Erminio Ferraris, già direttore della miniera di Monteponi e poi presidente
dell’omonima Società, titolo con il quale l’associazione esiste ancora oggi.
Tuttavia, quanto più è rimasto impresso nell’immaginario iglesiente di questa esperienza è il
certamente primato sportivo degli atleti e della squadra di calcio del Dopolavoro, costituenti il
cosiddetto Gruppo Sportivo Monteponi. Prima della costruzione dello Stadio di via Valverde,
inaugurato nel 1948, il campo sportivo del Dopolavoro sorgeva presso le Case Operaie costruite
lungo la via Cattaneo, giusto di fronte all’attuale CTO, dove oggi insiste l’area commerciale della
Conad. Era praticamente l’unico impianto sportivo attrezzato presente in Iglesias, eccezion fatta per
il velodromo privato De Vita. La struttura venne costruita alla fine del 1925 ed nel gennaio 1926.
La presenza nell’archivio Ferraris di richieste di ammissione al Reparto Sportivo dell’Associazione
Santa Barbara compilate nel settembre 1925 fa risalire a quella data la probabile fondazione del
Gruppo Sportivo Monteponi. L’iscrizione alle squadre sportive era concessa ai soci
dell’Associazione ed ai loro figli maschi di età compresa tra i 10 ed i 15 anni; la sezione
permetteva la pratica di calcio, ciclismo, podismo, atletica ed istruzione premilitare. La fondazione
della sezione sportiva mineraria determinò il rilancio dell’educazione fisica nella città di Iglesias e
nel territorio, giacché le squadre della “Santa Barbara”, analogamente a quanto facevano su scala
maggiore sodalizi come l’Amsicora di Cagliari, organizzarono trasferte sportive di propaganda nel
circondario iglesiente, spargendo soprattutto il seme del gioco del calcio.
Il record di biglietti venduti per una partita di calcio venne stabilito il 17 aprile 1927, con 1497
tagliandi staccati per il match della Monteponi contro la squadra aziendale della FIAT che sconfisse
i locali per 9 a 2. La squadra calcistica del Dopolavoro minerario, la cui maglia era inzialmente
azzurra e solo nel 1927 divenne rossoblù, oltre la squadra della FIAT, affrontò in amichevole
formazioni importanti come la squadra B del F.C. Bologna (21 aprile 1928), la squadra inglese
della First Destroyer Flotilla (26 aprile 1928), la Libertas di Pisa, campione italiano ULIC per la
stagione 1926/27 (13 maggio 1928), gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno (21 giugno
1928), la Civitavecchiese (2 aprile 1929) e la squadra svizzera del Zurigo (26 maggio e 1 giugno
1929).
In pochi anni la Monteponi, rinforzata anche da giocatori provenienti dalla Penisola, divenne una
delle squadre sarde più temibili, arrivando a vincere il campionato regionale del 1928/29. La
stagione 1929/30, grazie alla vittoria nel torneo precedente, vide la prima squadra del G.S.
Monteponi partecipare al campionato interregionale di II divisione, in compagnia di squadre laziali,
abruzzesi e marchigiane, quali l’Augusta, l’Ardita e la Juventus di Roma, l’Ostiense, la Viterbese e
la Vigor di Ascoli. Purtroppo, a parte i risultati sportivi non esaltanti, la stagione in esame fu
decisiva per le sorti future della squadra iglesiente, giacché la crisi generale del 1929 travolse la
Società di Monteponi, che fu costretta a drastici tagli alle proprie attività, prima tra tutte l’onerosa
partecipazione della propria squadra al campionato nazionale. Cominciò allora un periodo di crisi
latente, che parve concludersi con la vittoria nel campionato di III divisione 1933/34, che valse al
Dopolavoro minerario il titolo di campione sardo.
Inoltre, gli atleti del Dopolavoro Monteponi ebbero modo di distinguersi anche oltre il solo calcio:
nell’atletica leggera Marco Coppa e Giuseppe Maccioni parteciparono ai campionati italiani allievi
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di atletica leggera, tenutisi a Pesaro dal 13 al 20 maggio 1928, dopo aver fatto incetta di titoli
regionali. Nel settembre 1940, Antonio Cabras vinse all’Arena di Milano la finale a squadre dei
campionati nazionali della Gioventù Italiana del Littorio sulla distanza dei 20 Km di marcia. Anche
nel ciclismo Iglesias, oltre al vedere primeggiare i corridori minerari, vide sfrecciare nel velodromo
locale atleti quali Girardengo, Pancera, Frascarelli, Calegari ed i francesi Ban Garen e Maroct. La
squadra di ginnastica partecipò nel luglio 1935 al VII Concorso Ginnico Atletico Nazionale dei
Dopolavoristi d’Italia, che si tenne nei prati romani dei Parioli, conquistando il diploma di primo
grado. I ginnasti di Monteponi si confermarono sugli stessi livelli anche nei successivi concorsi del
luglio 1936, luglio 1937 e giugno 1938. Altre soddisfazioni arrivarono dal pugilato con Nino Arba,
campione sardo dei pesi piuma nel 1929, mentre la pratica sportiva si estese anche a pallacanestro,
pallavolo, scherma, gioco delle bocce, tiro alla fune, tiro a segno e, in maniera episodica e limitata,
all’atletica pesante ed alla lotta greco-romana.
Queste ed altre memorie della storia di Iglesias e del suo patrimonio minerario sono ancora oggi
conservate nell’archivio storico dell’Associazione Erminio Ferraris, cui va il merito di aver
permesso la pubblicazione che si presenta il 18 dicembre grazie ai fondi della LR 26/1997 sulla
promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna.
Il volume di Giampaolo Atzei si è classificato al primo posto del III Concorso Internazionale di
Libri “Il Saggio”, sezione saggistica edita, svoltosi ad Eboli il 22 Luglio 2009.
L’archivio Ferraris è stato dichiarato il 29 dicembre 2005 di interesse storico particolarmente
importante dalla Soprintendenza Archivistica per la Sardegna. Secondo illustri pareri accademici,
l’archivio Ferraris puo essere considerato nel suo genere tra i migliori d’Italia e custodisce una
memoria certamente paragonabile alle esperienze dei grandi Dopolavoro industriali della Penisola.
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