Le opportunità offerte dall`outsourcing per la gestione del personale
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Le opportunità offerte dall`outsourcing per la gestione del personale
tecnologie Le opportunità offerte dall’outsourcing per la gestione del personale di Tatiana Arini Perché scegliere l’outsourcing per delegare all’esterno, per intero o in parte, alcuni processi aziendali? L’outsourcing contribuisce a migliorare le performance aziendali assumendo una valenza strategica: permette infatti di ridurre i costi e di concentrarsi sul proprio core business, rendendo l’organizzazione e i processi più snelli. E, di conseguenza, l’azienda più competitiva. In ambito Hr, società esterne specializzate garantiscono una maggior coerenza gestionale del processo, accorciandone i tempi e agevolando il ruolo di business partner del Direttore Risorse umane. Di seguito, la voce di alcuni fornitori di servizi outsourcing per la gestione del personale, che ci raccontano la visione di un mercato in continua espansione. La diffusione del software come servizio “Outsourcing –spiega Carlo Ugdulena, Ceo di Cezanne Software– è un termine generico che comprende diversi modelli di erogazione di prodotto e servizio da parte di un provider a un cliente. Dal nostro punto di vista, inserito nel mercato dei sistemi informativi per la gestione del personale, il modello che si andrà sempre più affermando è quello basato sul cloud computing –una tipologia di outsourcing– e in particolare il SaaS, Software as a Service, cioè il cloud computing per le applicazioni software. Il software come servizio sta diventando, soprattutto per le Pmi, il modo standard con cui vengono utilizzati i prodotti: la tendenza del mercato verso le soluzioni cloud-SaaS è molto netta, più marcata negli Stati Uniti e in alcune aree applicative, tra cui sicuramente quella Carlo Ugdulena del personale. Su questa tendenza influisce anche la dimensioCeo Cezanne Software ne delle aziende: le Pmi sono più naturalmente portate a utilizzare i prodotti in modalità SaaS. Alcuni dati dicono che circa il 55% delle Pmi usa applicazioni cloud per le risorse umane e circa un terzo delle aziende restanti ha intenzione di passare al questa modalità nei prossimi due-tre anni. Nell’Europa a cinque si verifica la stessa tendenza. Più della metà dei nostri nuovi clienti –continua Ugdulena –sceglie l’outsourcing e in particolare il SaaS come modello di utilizzo dei nostri prodotti. Il mercato dell’outsourcing sta quindi crescendo rapidamente: già oggi più della metà delle aziende nel settore delle Risorse Umane sceglie questa modalità affermando sempre più questa tendenza”. Infrastrutture e competenze in outsourcing “L’offerta SaaS di Cezanne viene fornita in rete on demand oppure flat fee: la formula on demand consente all’utente di pagare soltanto per quello che consuma in termini di risorse, di tempo di utilizzo e di funzionalità” dice Ugdulena. Il SaaS è visto come un’alternativa vantaggiosa rispetto al modello tradizionale on premise, che prevede l’acquisto e l’installazione del software sul server di proprietà dell’utente. “Tra gli altri benefici, quelli che intercettiamo maggiormente sono l’assenza di investimenti in infrastrutture hardware o software, fattore importante non solo dal punto di vista economico ma anche degli skill necessari a gestire queste infrastrutture 74 PERSONE&CONOSCENZE N.79 interne: la tendenza che registriamo quindi è quella di non dotarsi di competenze specialistiche ma di averle in outsourcing, con un accesso a risorse di calcolo molto superiori e un investimento a costi decisamente più bassi. Il provider è competente e attrezzato per fornire un servizio best in class senza che l’utente debba gestire una tradizionale applicazione in house con acquisizione e mantenimento di competenze specialistiche” aggiunge Ugdulena. Le modalità outsourcing e SaaS garantiscono alle aziende infrastrutture altamente affidabili e sicure. “Difficilmente un’azienda, soprattutto non di grandi dimensioni, riuscirebbe a ottenere gli stessi livelli di affidabilità e sicurezza con un’applicazione interna. Utilizziamo i data center di British Telecom Italia, tra i migliori sul mercato, e siamo certificati ISO- 27001, con norme molto severe che regolano la sicurezza delle informazioni; sono investimenti che una società come la nostra può fare, portando vantaggi a una moltitudine di utenti” afferma Ugdulena. a 500 dipendenti che si vuole dotare di un software per la gestione delle risorse umane completo. Per le aziende di dimensione grandi o molto grandi, soprattutto per alcuni settori merceologici, alcune problematiche come la perdita di controllo sulla gestione del processo e l’incompatibilità con la cultura aziendale potrebbero spingere l’azienda a orientarsi verso una soluzione in-house, nonostante il costo più alto”. Perciò abbiamo una soluzione in outsourcing e una che può essere installata in house: tendiamo a proporre la soluzione in outsourcing in modo esclusivo alle aziende medio-piccole e che cercano una soluzione completa. La tendenza verso l’outsourcing nel mercato di sistemi per la gestione del personale è evidente; abbiamo investito tanto per rafforzare alcune aree quali sicurezza, scalabilità del servizio, ecc. Siamo consapevoli che alcune realtà arriveranno più tardi alla scelta dell’outsourcing, in particolare le medio-grandi aziende per alcune aree specialistiche e in alcuni settori particolari”. Le ragioni tecniche e organizzative La diffusione del cloud Tra gli ulteriori benefici, la disponibilità costante dell’applicazione attraverso internet permette l’accesso 24/7, in modo semplice e da qualsiasi postazione: organizzare modalità simili in una singola azienda sarebbe difficile e comunque costoso. Un altro beneficio è la scalabilità dell’applicazione, che permette di aumentare il numero di dipendenti gestiti da un’azienda e di aggiungere nuove funzionalità senza dover cambiare i computer interni né rivedere l’infrastruttura hardware né comprare software. “Il nostro prodotto –specifica Ugdulena– è distribuito in una versione uguale per tutti, per cui gli aggiornamenti risultano molto più semplici e rapidi e non necessitano di alcuna manutenzione o gestione interna. Non solo quindi ragioni di ordine economico ma anche tecniche e organizzative: il passaggio da un’infrastruttura gestita internamente a una in outsourcing richiede anche una rivisitazione dell’organizzazione, delle competenze, del sistema professionale interno”. La scelta prediletta dalle Pmi Per molte organizzazioni la scelta tra un sistema outsourcing o uno gestito internamente in house rimane un dilemma di non facile soluzione, soprattutto in alcune realtà e settori merceologici quali banche, pubblica amministrazione, settori legati alla difesa. “Al momento –commenta Ugdulena– non tutte le soluzioni funzionano meglio in outsourcing, nel cloud o nell’on premise: la scelta da parte del cliente richiede una sorta di compromesso tra sicurezza, affidabilità, disponibilità, costi, ritorno dell’investimento... Riteniamo che l’outsourcing, e in particolare la modalità SaaS, sia la scelta migliore e più azzeccata per un’azienda fino Il futuro vede una maggiore attenzione ai temi di gestione del personale, in linea con i nuovi obiettivi della funzione Hr. “L’outsourcing dell’amministrazione del personale –sostiene Luciana Dolci, Presidente di Antex– è terreno maturo: si dà per scontato che i cedolini siano corretti e le norme rispettate. É indubbio che la crisi abbia portato anche nuovi soggetti a valutare di ricorrere all’outsourcing, ma ciò non toglie che anche i ‘nuovi arrivati’ abbiano esigenze molto evolute. Frontiere nuove per le aziende sono oggi quelle dell’outsourcing della Luciana Dolci gestione e sviluppo del perPresidente sonale, insieme agli strumenti Antex di collaborazione e pianificazione/controllo dei costi delle risorse. Elemento importante è la convergenza tra provider It e provider di servizi, che andrà ad accentuarsi nei prossimi anni grazie all’affermarsi di soluzioni Cloud. Queste sostituiranno i sistemi license based per tutte le aziende che vorranno continuare a gestire da sé le attività connesse al personale (senza tuttavia dover più affrontare i problemi e le complessità legate al dover manutenere sistemi It), ma al tempo stesso consentiranno ai fornitori di servizi più evoluti di migliorare la propria capacità di rapportarsi con i clienti. Investire sulla tecnologia Antex si contraddistingue per competenze nella gestione del personale e conoscenze di processo Hr. Al PERSONE&CONOSCENZE N.79 75 proprio interno ha un Centro Studi dedicato ai temi Hr, in cui consulenti del lavoro analizzano e studiano il contesto normativo e le specificità aziendali al fine di offrire servizi aggiornati con continuità e tempestività. “Come società di servizi –racconta Dolci– Antex si è dotata di una tecnologia adeguata, risultato di forti investimenti su tecnologie all’avanguardia e performanti: sistemi facili da usare, completi, sicuri, integrati, capaci di supportare pienamente il processo, autenticamente web. La tecnologia senza competenza tuttavia non serve: è la tecnologia che deve valorizzare al massimo le competenze di erogazione del servizio, non può essere il contrario. L’offerta di Antex si è ampliata con gli anni e oggi spazia dalla gestione delle presenze, alle paghe, alle note spese, al budget/costo del lavoro, alla gestione e sviluppo del personale, al portale azienda e dipendente. In ultimo, Antex è parte di un Gruppo al cui interno si trovano forti professionalità in ambito contabile, che consentono di gestire qualsiasi richiesta provenga alla Direzione Hr cliente dalle Funzioni Finance e/o dagli headquarter delle società internazionali”. Fiducia reciproca La scelta di esternalizzare presuppone una forte relazione tra cliente e fornitore. Una relazione che per Antex passa attraverso le competenze, la conoscenza dei processi Hr, il supporto della tecnologia, l’esperienza e la fiducia che il mercato le riconosce. Le aspettative nei confronti dell’outsourcing sono disattese e quindi generano valutazioni negative proprio quando mancano alcuni di questi fattori. La costruzione di una relazione di reciproca fiducia e soddisfazione passa da momenti di condivisione e di conoscenza reciproca che riteniamo assolutamente fondamentali. Su ogni nuovo progetto viene definito, in accordo con il cliente, un team misto il cui scopo è analizzare, prevenire e gestire qualsiasi problematica legata all’erogazione del servizio. Prima di iniziare le attività viene effettuata una mappatura puntuale dei processi che saranno esternalizzati, che vengono quindi ridisegnati sapendo che l’outsourcing cambierà il modus operandi delle persone in azienda e che è necessario introdurre momenti di controllo dell’operato dell’outsourcer e adeguati Sla. Nei casi più articolati, la scelta di ricorrere a forme di passaggio di personale può essere infine una soluzione importante per garantire continuità e successo nel rapporto cliente-outsourcer. La metamorfosi della Direzione del personale “È vero, le attuali condizioni economiche hanno sicuramente inciso sulla crescita del mercato dell’outsourcing. Nello stesso tempo sono altrettanto convinta –afferma Silvia Bolzoni, amministratore unico di Zeta Service– che esista una ragione più profonda come spiegazione di questo fenomeno, e che questa sia connessa alla metamorfosi che le direzioni del Personale hanno subito nel corso degli ultimi dieci anni. In passato l’Ufficio del 76 PERSONE&CONOSCENZE N.79 Personale aveva come attività centrale quella dell’elaborazione della busta paga, mentre oggi lo stesso è chiamato a svolgere un ruolo strategico sempre più orientato al business, ed è per questo che gli uffici paga delle aziende si trovano ora presso gli outsourcer specializzati in tale settore. Silvia Bolzoni Amministratore unico Anche i dati statistici conferZeta Service mano un aumento dell’esternalizzazione delle pratiche relative all’amministrazione del Personale e credo che in un paio d’anni l’Italia sarà sempre più vicina ai trend statunitensi, dove già da tempo un’azienda su due ricorre all’outsourcing per l’elaborazione dei cedolini”. Come offrire un buon servizio “In Zeta Service –continua Bolzoni– siamo convinti che un buon servizio sia il risultato dell’equilibrio fra tecnologia e cura del cliente. Nel nostro caso la tecnologia è garantita dalla Zucchetti, prima software house in Italia, mentre la cura del cliente è affidata alle risorse interne, selezionate per le loro competenze sia tecniche che relazionali e costantemente formate all’interno della società. La continua formazione è volta a stimolare e incrementare le conoscenze specifiche di ciascuno e la capacità di empatia, che si articola nella comprensione degli stati d’animo del cliente, nell’ascolto, nella propositività e nella collaborazione tra colleghi. Questi valori sono alla base della nostra offerta, costituita da soluzioni e servizi innovativi che risultano dall’unione di un’ottima tecnologia e della professionalità che ognuno di noi sviluppa e mette in campo nel proprio lavoro. Nell’ultima indagine di soddisfazione abbiamo ricevuto una votazione di 9/10 per la competenza, la cortesia e la disponibilità, e penso che questo sia un risultato unico per una realtà con oltre 300 aziende clienti e soggetta a momenti di stress e picchi di lavoro importanti tipici del settore”. Timori infondati Secondo una ricerca di Aidp in collaborazione con il Politecnico di Milano, le aziende interpellate hanno segnalato che l’outsourcing comporta alcuni rischi, tra cui: perdita di controllo sui processi, resistenze interne, comportamento opportunistico del fornitore, incompatibilità culturale tra azienda e fornitore, aspettative disattese. “In base alla mia esperienza –commenta Bolzoni– direi che i dati emersi dalla ricerca, alla quale abbiamo peraltro partecipato come operatori del settore, piuttosto che rischi veri e propri indicano timori che un’azienda prova di fronte a un importante cambiamento e che un buon outsourcer deve essere in grado di dimostrare infondati. I primi due sono legati maggiormente al vissuto della realtà aziendale interna, ed evidenziano una preoccupazione per una ipotetica ‘invasione’. Consapevoli di questo, noi entriamo in un’azienda con un atteggiamento di ascolto volto a raccogliere informazioni circa le esigenze e le perplessità. Solo in un secondo momento presentiamo il progetto, studiato ad hoc e ideato per quella specifica realtà. Inoltre, grazie ai nostri sistemi web possiamo rassicurare il cliente rispetto alla perdita di controllo sui processi: i nostri clienti hanno accesso 24 ore su 24 a tutte le informazioni storicizzate dei dipendenti e possono estrarle in specifici report. Alle ultime tre voci, che sono strettamente connesse al fornitore, credo sia possibile rispondere esaustivamente solo attraverso le testimonianze di altre aziende clienti. Grazie alla relazione di stima che ci lega ai nostri clienti, posso affermare con orgoglio che ad oggi sono proprio loro i nostri maggiori promotori, che ci sostengono e ci appoggiano nel nostro sviluppo”. Tecnologia e ottimizzazione dei processi Anche Fabien Breget, General manager outsourcing services di Adp, sostiene che l’utilizzo dell’outsourcing continuerà il suo trend in aumento, soprattutto nel settore della piccola azienda che oggi registra un maggiore bisogno di assistenza nell’area Hr, non soltanto per il mero calcolo dei cedolini paga: la necessità è quella di contare su un vero e proprio partner in grado di elaborare informazioni e proFabien Breget durre output di analisi sulle General manager risorse umane, oltre a fornire outsourcing services anche la tecnologia web per ADP offrire al singolo dipendente servizi come il cedolino online e la gestione delle ferie via web. Tali soluzioni implicano ingenti investimenti in tecnologie finora impensabili per le piccole aziende, che invece si stanno incamminando in quella direzione. “L’outsourcing –commenta Breget– si svilupperà molto anche nel mondo della media impresa (con oltre 200 dipendenti), già propensa all’adozione di questa modalità a differenza della piccola azienda che era orientata piuttosto al ricorso ai consulenti del lavoro oppure a lavorare in autonomia. Anche le aziende molto grandi potrebbero sfruttare l’outsourcing in modo consistente; in questo caso il motivo principale sarebbe quello di affidarsi a un partner per riuscire a trasferire la propria organizzazione a un provider in grado di cambiare e ottimizzare i processi interni, accompagnando l’azienda attraverso una trasformazione organizzativa. Investire sulla qualità del prodotto Adp sfrutta una tecnologia all’avanguardia nel mercato dell’amministrazione del personale. “La forza di Adp –spiega Breget– è il suo prodotto all’avanguardia, su cui investe circa il 10% del fatturato annuo (intorno ai dieci milioni di euro all’anno). Proponiamo al cliente una metodologia molto matura che applichiamo da cinquant’anni, rivisitata e migliorata ogni anno. Abbiamo appena investito sull’integrazione di moduli mobile nella suite per sfruttare le sue funzionalità tramite iPad, BlackBerry e telefoni cellulari e delegare così molte attività al singolo dipendente, rendendo più fluidi e semplici i processi aziendali per quanto riguarda ad esempio la richiesta di ferie e la consultazione del cedolino. L’altro punto di forza dell’offerta di Adp è la suite che include payroll, time, gestione delle spese, del budget e dell’hardware per la rilevazione delle presenze ecc. Tutto ciò che può servire alle aziende per la gestione delle risorse umane è dunque soddisfatto dalle funzionalità molto sviluppate del nostro prodotto. Abbiamo équipe specializzate –con impegni contrattuali molto forti sulle tempistiche e sulla qualità del servizio– che guidano il passaggio delle aziende all’outsourcing. La qualità del servizio è il nostro punto di forza e l’elemento su cui lavoriamo di più, sfruttando processi di controllo certificati che fissano le norme di qualità del servizio. Inoltre, se il cliente aveva previsto ottimizzazioni interne, il responsabile della relazione con i clienti verifica assieme all’azienda il grado di efficienza raggiunto, per assicurarsi che le aspettative non vengano disattese. Gestione integrata e sicurezza informatica Adp non si limita a prendere in carico le attività di gestione del personale, ma influisce sull’organizzazione del cliente proponendo l’introduzione di processi organizzativi evoluti per lavorare nel modo più efficiente grazie a moduli che garantiscono una gestione molto più fluida e integrata, che consente un notevole risparmio di tempo. “Per evitare le resistenze interne –racconta Breget– dopo la firma del contratto incontriamo il cliente per illustrare lo svolgimento di tutto il processo di outsourcing (che dura dai due ai sei mesi, a seconda delle dimensioni dell’azienda) e gli attori coinvolti; raccontiamo come collaboreremo mettendo in luce gli obiettivi finali e gli indicatori che determineranno il successo del progetto. Accompagniamo così il cliente in questo processo di trasformazione organizzativo interno, monitorando il rispetto della pianificazione iniziale”. Un altro elemento importante è la sicurezza informatica. “Dato che trattiamo dati molto sensibili, abbiamo investito molto per garantire che le informazioni accessibili via web siano sicure” afferma Breget. Inoltre, fatto molto importante nel mondo attuale, Adp è un’azienda multinazionale, presente in 82 paesi, che può quindi stipulare contratti internazionali consentendo ai clienti di avere un unico provider in tutte le country dove sono presenti. PERSONE&CONOSCENZE N.79 77