la Gazzetta di Modena (22 dicembre 2011)

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la Gazzetta di Modena (22 dicembre 2011)
press unE
22/12/2011
GAllETTA DI MODENA
1120U à
elle
ma Legacoop è pronta
a puntare su Modena
Le imprese cooperative disposte a fare la loro parte
ma è tutto il sistema locale che deve lavorare in sinergia
d s̀ Alfredo Roma
Doveva essere un'assemblea
dei soci ma Lauro Digli, presidente di Legacoop Modena
dal Febbraio 2011, assieme alle sue collaboratrici per la comunicazione Francesca Abbati Maresco ai e Cristina Manfredini, ha costruito un evento multimediale che si è tenuta il 20 dicembre al Baluardo
della Cittadella collegato in
strearning a una TV locale e al
mondo dei social network
Twitter e Facebook. Un evento che ha voluto mettere l'accento sull'importanza della
conoscenza e del sapere.
Il Lito lo appariva piuttosto
ermetico: «La rana cinese e il
Calabrone».
La spiegazione del titolo ci
porta alla sostanza dell'evento: un dibattito interattivo su
crisi, economia, futuro e cooperazione. Nel 1880 due ricercatori americani misero al
fuoco una pentola di acqua
fredda e vi buttarono una rana che si adattò con piacere
all'acqua sempre più calda finendo bollita. Poi misero una
rana nell'acqua bollente e
questa volta la rana fece un
balzo e si salvò. Il messaggio è
chiaro: in questo momento di
recessione (o depressione?)
non dobbiamo crogiolarci nel
benessere che abbiamo raggiunto, ma dobbiamo rivedere il nostro agire per far frante
a uno scenario completamente diverso da quello di pochi
anni fa. E questo vale per il
mondo delle cooperative, dell'
industria, delle istituzioni e
della politica.
1In tempo si pensava che il
calabrone non dovesse volare
per la mancanza di aerodinamicità delle sue ali. In effetti, il
calabrone vola perché il battito delle sue ali è molto superiore a quello di altri insetti.
Così sono le cooperative che
nel tempo hanno dimostrato
di saper volare, come la Legacoop Modena fondata nel
1891 e che conta ora 154 cooperative associate che occupano 27.500 dipendenti di cui
94% a tempo indeterminato,
48% donne e 7% immigrati.
Il dibattito è stato preceduto da una presentazione di
Franco Mosconi, docente di
Economia Industriale all'università di Parma. .Basandosi
sulla prima lettera di alcune
parole chiave come Asse - t,
BCE, Credit Crunch, Differenziale d'interesse, Recessione,
Mosconi ha tracciato un chiarissimo quadro dello scenario
attuale. L'economia reale non
può essere stata distrutta in
pochi anni.
Occorre ~nere sono controllo la finanza che ha assunto troppo potere e tornare alla
manifattura e all'investimento nel sapere: forntazion.e delle persone, qualità, ricerca e
innovazione.
L'Emilia Romagna ha un
tessuto assai vasto di imprese
e cooperative manifatturiere
che spesso mancano di massa
critica per competere nel mercato globale, esigenza imprescindibile, considerata la povertà del mercato interno. Occorre seguire, quindi, un processo di consolidamento per
creare massa critica.
Alla introduzione di Mosconi è seguilo un interessante dibattito guidato da Ettore 7Fazziol.i. Un esempio concreto di
innovazione e qualità è stato
portato da Liliana Caselli della Lowell che produceva orologi; oltre alla innovazione cli
prodotto la Lowell ha affiancato altri prodotti con più elevata tecnologia mantenendo così la sua quota di mercato.
Pietro Ferrari,in rappresentata di Confindustria Modena, ha insistito sulla necessità
della intemazionalizzazione
delle imprese. Infatti l'unico
dato positivo dell'ultimo rapporto dell 'OCSE sull'Italia sono le esportazioni. Ferrari ha
poi citato la realizzazione del
museo della casa natale di Enzo Ferrari come esempio di
cooperazione.
Sull'importanza della formazione è intervenuta Raffaella Curioni. di Qua Dir, una
società a capitale Legacoop
(Reggio e Modena) che si occupa di Alta Formazione e innovazione per il mondo della
cooperazione.
A questo si affianca a Modena il IDemocenter SIPE che
rappresenta un ponte per collegare l'Università, (411 produce ricerca e chi ha competenze e tecnologia per produrre
innovazione.
Alla fine Giuliano Potetti,
presidente nazionale di Legacoop, ha presentato i vincitori
del concorso annuale "Bella
Copia" che porta gli studenti
delle scuole ad affrontare il tema della cultura d'impresa costruendo business plan e progetti tecnologici di ricerca.
Quest'anno il concorso è stato vinto dall'Istituto Fermi di
Modena.
Presente all'evento vi era il
mondo della cooperazione al
completo e qualche esponente del mondo politico conte
Francesco Ori assessore provinciale alle politiche del lavora e il segretario provinciale
del Partito l)emocratico Davide Bandii Molti sono stati i
messaggi arrivati sul blog durante il dibattito.
ll messaggio finale che è
uscito da questo evento è molto simile a quello lanciato dal
Presidente Giorgio Napolitano: la situazione è oggettivamente grave e occorre lavorare in concordia, quindi con
spirito cooperativo, per uscirne col minor danno possibile.
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