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n. 6 I G R-R I G R-R ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 15 febbraio 2007 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Penitenza EStanno per arrivare i giorni di Carnevale, con la sue feste, la sua spensieratezza. Sono il preludio di giorni ben più importanti: i 40 giorni di Quaresima. In tanti ci siamo sentiti solidali con i musulmani durante il loro Ramadan. Adesso è il nostro momento. Quaresima: tempo di preghiera, di penitenza, di ascolto intenso della Parola di Dio, di un Dio che ti cerca per farti ascoltare la sua voce. Perché ha da dirti che ti vuole un bene tale da non badare a quelle azioni che ogni giorno ti ritrovi a compiere contro di lui, contro il prossimo, contro la giustizia, contro l’amore, contro la misericordia. Perché è un Dio che ti sta accanto per sostenerti, incoraggiarti, aiutarti. Ti chiede di migliorare la tua vita, di cambiare il tuo modo di pensare, di crescere, soprattutto interiormente Nell’accorgermi di questo farò penitenza, mi impegnerò a cambiare vita, a diventare migliore, ad essere più fedele. E mi trasformerò in uomo nuovo, diventerò una realtà nuova. Fare penitenza vuol dire semplicemente questo: cambiare se stessi. Costa fatica perché bisogna cambiare le brutte abitudini, eliminare i vizi estirpandoli alla radice, bisogna trasformarsi in operatori di pace, di amore, di fede, e questo costa. Ma ti da quella gioia di libertà e di crescita che nessun altro ti può donare. Alla fine non la chiamerai più penitenza, ma gioia della vita, impegno di vita. Avrai fatto crescere e avrai migliorato i tuoi rapporti con il prossimo, sarai più semplice, docile, generoso, altruista. La penitenza è gioia, la penitenza è vita, la penitenza è un modo rivoluzionario di vivere e di porsi di fronte a se stessi, al mondo, all’umanità. E’ camminare speditamente verso la stessa meta alla quale tutti guardiamo e che vogliamo raggiungere, la meta attesa e tanto amata. Gesualdo Purziani SPECIALE CARNEVALE MONTEMARCIANO Le tante maschere della nostra vita a cura della redazione SENIGALLIA La visita pastorale: occasione di ascolto reciproco 8-9 di Corrado Calcatelli 7 CULTURA Trovata una soluzione per la Fruttagel di Rosaria Cenerelli 12 S. Francesco, l’uomo del dialogo di L Pasqualini 12 IL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA QUARESIMA 2007 tempo di amare D Foto Libero Api Editoriale ue cartelle dattiloscritte per quello che ha portato il Figlio di cinque paragrafi: il messaggio Dio ad unirsi a noi fino al punto di Benedetto XVI per la Quare- di soffrire come proprie le consesima del 2007 colpisce per la sua guenze dei nostri delitti?” brevità. Una riflessione essenziale, “Solo l’amore in cui si uniscono il ma densa sul tema “Volgeranno lo dono gratuito di sé e il desiderio apsguardo a colui che hanno trafitto”, passionato di reciprocità - si legge per accompagnare i fedeli di tutto nel messaggio - infonde un’ebbrezil mondo nel cammino di prepara- za che rende leggeri i sacrifici più zione alla Pasqua. pesanti”. Ecco così un riferimento Se negli anni scorsi nel messaggio alla pena che pesa sulle nostre vite per la Quaresima veniva messo al per colpa nostra o di altri, e ci fa centro l’impegno sociale dei cri- alzare lo sguardo dal basso verso stiani, quest’anno è Dio il prota- l’alto, per cercare nell’amore energonista. Il Papa si occupa meno gia contro ogni rassegnazione. In della dimensione orizzontale, per questa visione verticale, il papa mettere in luce più chiara quella non dimentica certo l’amore per il verticale del vivere cristiano. Un prossimo e l’esortazione all’aiuto cambiamento visibile in tutta la concreto. Il Cristo trafitto, scrive, predicazione di Benedetto XVI, “ci spingerà in particolare, a comuna risposta ad un’epoca in cui la battere ogni forma di disprezzo trascendenza sembra non servi- della vita e di sfruttamento della re più alla quotidianità. Eppure persona e ad alleviare i drammi “l’assenza di Dio è peggiore della della solitudine e dell’abbandono miseria materiale, poiché uccide di tante persone”. Nella prospettiva ogni speranza, ferma e lascia l’uo- della fede siamo chiamati a riscomo solo con il suo dolore e il suo prire gli altri come nostri fratelli e lamento”. sorelle, figli dello stesso Padre nei Partendo da questo presupposto, il cieli, e a prenderci a cuore la loro papa riprende la riflessione su eros miseria nelle sue forme più svae agape avviata nella sua prima en- riate. Insomma nessuno, facendo ciclica e vede queste due forme di appello ad affidarsi a Cristo, vuole amore incontrarsi nella loro pie- sostituire il servizio dell’uomo con nezza in Cristo crocifisso. il servizio a Dio. “Nella Croce si manifesta l’eros di “Accettare il suo amore, però, non Dio per noi, scrive Benedetto XVI. basta - avvisa il pontefice - occorre Eros è infatti, come si esprime lo corrispondere a tale amore ed imPseudo Dionigi, quella forza “che pegnarsi poi a comunicarlo agli alnon permette all’amante di rimane- tri: Cristo “mi attira a sé” per unirsi re in se stesso, ma lo spinge a unirsi a me, perché impari ad amare i fraall’amato”. Quale più “folle eros” di telli con il suo stesso amore”. VISITA AD LIMINA Il vescovo Giuseppe Orlandoni ci racconta il suo colloquio personale con papa Benedetto XVI Un incontro cordiale ed affettuoso C ordiale e affabile. Così il Vescovo di Senigallia Giuseppe Orlandoni definisce il colloquio che ha avuto con Papa Benedetto XVI lunedì scorso12 febbraio, in occasione della “visita ad limina” che tutti i vescovi fanno al Papa ogni cinque anni. Venti minuti di incontro personale durante il quale il Papa si è interessato della situazione religiosa e pastorale della nostra diocesi, in particolare i sacerdoti, i seminaristi, gli operatori pastorali, i giovani, le famiglie. Il Papa ha approvato e incoraggiato gli orientamenti pastorali della nostra diocesi, si è rallegrato per la causa di beatificazione di Enrico Medi che sta portando avanti. E infine il Vescovo, dichiarandosi in piena comunione con la Chiesa di Roma, ha ricevuto dal pontefice una benedizione per tutta la diocesi, sacerdoti e fedeli, dandogli appuntamento per mercoledì 14 febbraio all’incontro con i 1200 senigalliesi, insieme ai pellegrini di tutte le Marche. Per i fedeli della diocesi diretti a Roma, la giornata del 14 era iniziata molto presto: attorno alle 3 della mattina la partenza dei 52 autobus. Ragazzi, giovani e soprattutto adulti non hanno voluto perdere questo appuntamento con il Papa, in contemporanea con la visita ad limina che impegnerà i vescovi fino a venerdì 16. Le giornate romane, infatti, rappresentano l’occasione preziosa per la Chiesa marchigiana di confrontarsi, di verificare il proprio cammino pastorale con gli uffici della curia romana. Il saluto finale sarà un arrivederci: i vescovi marchigiani rivredranno Benedetto XVI nella loro terra in occasione dell’incontro dei giovani italiani con il Papa che si terrà a Loreto il prossimo 2 settembre. G.P. 2 15 febbraio 2007 attualità ItaliaIl Governo ha presentato i Dico, proposta di legge sulle convivenze di fatto I diritti che fanno discutere I l disegno di legge sui “Diritti e doveri delle per- per il resto introducono delle novità che possono sone stabilmente conviventi” è stato approvato anche essere ritenute opportune di fronte a condal Consiglio dei Ministri e arriverà in Senato vivenze stabili. Le “coppie di fatto” sono un “fatto”, per essere discusso e votato dall’Aula di Palazzo e da essi sorgono diritti e doveri: in sé non è uno Madama. I “Di.co” – nuovo acronimo che consi- scandalo che uno Stato scelga di regolare i rapdera i Diritti dei Conviventi, lasciando per strada porti fra questi soggetti. i Doveri che pure appaiono nel titolo della legge Resta tutto il discorso, assai delicato, del “mo– rappresentano il punto d’arrivo di un dibattito dello sociale”, dell’esempio proposto alle nuove interno ad una maggioranza di centro-sinistra generazioni. A tal proposito, i “Di.co.” – anche in chiamata a conciliare posizioni per lo più incon- un mondo che rifiuta l’ottica dell’impegno di vita ciliabili. L’impresa non è riuscita alla perfezione “per sempre” - non sembrano capaci di suscitare (la contrarietà dell’Udeur è chiara, evidente e de- la benché minima emozione: sono una scelta “al stinata a durare) ma ha portato comunque ad un ribasso” non nel senso politico del termine, ma compromesso che al tempo stesso accontenta e in quello socio-personale, come progetto di vita. scontenta tutti. Cosa mai ci si potrebbe attendere d’altronde da Sul testo piomberanno presto una valanga di un modello che prevede, in caso di dichiarazione emendamenti e difficilmente sarà approvato in all’anagrafe non contestuale, l’obbligo di avvisare questa versione. Se sarà approvato, visto che – con l’altro convivente “mediante lettera raccomandata la defezione dell’Udeur e l’eterogeneità delle deci- con avviso di ricevimento”? Qualcuno potrebbe sioni dei senatori a vita - la maggioranza di cen- obiettare che è proprio questa carenza di impetrosinistra non ha in Senato i numeri per appro- gno concreto e di prospettiva futura un ottimo varla. Voti che potrebbero però arrivare da singoli motivo per opporsi ai “Di.co”; se non fosse che esponenti dell’opposizione, dando al testo un si queste differenze marcano indubbiamente ciò che trasversale. Sulle singole disposizioni contenute è stato chiesto a gran voce, e cioè un confine netnel testo, ad una prima occhiata, non sembrano to con il matrimonio, anche per ciò che riguarda intravedersi particolari cataclismi: fra successione eventuali riti para-matrimoniali. nel contratto di affitto, assistenza sanitaria in caso Certamente la novità più rilevante dei Dico è la di malattia, concessione degli alimenti alla parte loro apertura a qualsiasi tipo di legame affettivo più debole, agevolazione nei ricongiungimenti e alle coppie dello stesso sesso. I toni di tracotanlavorativi e reversibilità della pensione, le uniche te rivendicazione assunti – e non da oggi – dagli norme di una qualche rilevanza anche nei con- esponenti autoproclamatisi rappresentanti unici fronti di soggetti terzi sono la partecipazione al- del mondo omosessuale non aiutano a comprenl’eredità e l’assegnazione delle case popolari. Presi dere la reale portata del provvedimento che, limisingolarmente, si tratta di provvedimenti che per tato agli ambiti definiti nel testo, appare quanto la gran parte già oggi possono essere regolati con meno doveroso analizzare con attenzione. scritture private o per le quali sarebbero state suf- Ciò detto però è anche doveroso ricordare che – ficienti apposite modifiche al codice civile, e che fuor di retorica - il futuro della società e dell’inte- Sostenere di più la famiglia S eguo a distanza la lunga discussione di questi giorni sui Dico. Credo che quest’ultima sia una iniziativa fuorviante, frutto non so di quali logiche ed esigenze. La famiglia italiana è gravemente malata – non da oggi – per tre grandi motivi che ne minano la base: la diminuzione del numero di famiglie costituite, la infertilità e la stabilità. Nel mese scorso l’Istat ha pubblicato i dati sulle famiglie in Italia con riferimento al 2003. La diminuzione del numero dei matrimoni è costante dal 1999 al 2003: da 280.330 a 264.097. E’ stagnante l’indice di natalità già da vari anni, collocandoci al penultimo posto in Europa. Logica avrebbe voluto che questo “grave problema” fosse stato avvertito dal governo, offrendo un significativo pacchetto di sostegno economico e sociale alle famiglie. Nonostante la finanziaria, l’attenzione alla famiglia è oggi insufficiente a invertire il trend negativo. Da questo punto di vista hanno ragione i Vescovi italiani a lamentare la scarsa attenzione; cosa che per la verità non hanno fatto con ugual forza con il precedente governo, nonostante avesse sostenuto ancor meno le famiglie. Solo nel quadro di un fortissimo impegno per le famiglie avrebbe avuto senso “legiferare” anche sulle unioni di fatto, in quanto nuclei comunque significativi e rilevanti. Che senso ha porre l’attenzione sul 5% dei diritti delle situazioni precarie, dimenticando la sostanza dei problemi? La sensazione esterna è che la lobby potente di pochi - come spesso accade - abbia rivendicato per sé diritti, dimenticando le condizioni reali dei più. Per un governo attento alle uguaglianze sociali si tratta di un errore grave. Per quanto concerne la stabilità, è fuori bersaglio l’esortazione della gerarchia ecclesiastica a non legiferare su forme diverse di unione, quasi che l’eventuale silenzio statale possa ritardare la articoli firmati ro paese non è nelle mani dei “Dico”, ma in quelle di chi sceglie di sposarsi e di vivere il matrimonio. I figli sono il bene essenziale e più importante per il futuro, e questa è una evidenza che a molti non piacerà, ma che è quanto mai opportuno rammentare. E’ la famiglia fondata sul matrimonio a restare il cardine della società, ed è inconcepibile che, mentre si allargano i diritti di chi sceglie di evitare un impegno “per sempre”, non prevedere altrettanto impegno per chi della propria esistenza e della propria vita ne fa un progetto sociale condiviso e trasparente. Mentre il nostro tasso di natalità si muove appena appena dai minimi termini, la vicina Francia, culla bambini a più non posso, con un baby boom che ha portato i transalpini alla fatidica soglia dei due figli per donna. Il tutto grazie a politiche familiari serie ed efficaci volute da governi di destra e di sinistra: politiche che invece in questo paese si continuano a rimandare alle calende greche. L’auspicio ora è che non si instauri una lotta muro contro muro fra favorevoli e contrari: i “Dico” forse non la meritano. Nei toni e nelle reazioni si utilizzino argomentazioni ragionevoli per sostenere l’opportunità o l’inopportunità della scelta legislativa proposta dal governo. E vedremo con il tempo se si sarà trattato di qualcosa di epocale, di misero o semplicemente di superfluo. L.M. Card. Ruini: ‘Presto una parola impegnativa’ Sul “Dico” varato dal governo in materia di convivenze ci sarà presto una parola meditata e impegnativa” per chi aderisce al magistero della Chiesa, ma anche chiarificatrice per tutti”. Ad annunciarlo è stato il card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale italiana. crisi delle famiglie regolari. Credo che l’intervento dello Stato possa essere solo marginale e non sostanziale. La concezione della famiglia in Italia è già in cambiamento da dieci anni: metà delle famiglie italiane, in alcune parti del paese, non è più religiosa. Le separazioni che sono in costante crescita dal 1999 e che rappresentavano il 23,15% nel 1999 per arrivare al 30,95% nel 2003, possono essere solo in parte limitate da una forte politica di sostegno alle famiglie. I matrimoni civili avevano raggiunto nel 2003 il 29,4% dei matrimoni celebrati (erano il 23% nel 1999). Con una particolarità: in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige,Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana i matrimoni religiosi rappresentavano solo il 50,85%, quelli civili il 49,15%. I credenti per recuperare il senso della famiglia cristiana debbono rivolgersi ad interlocutori diversi dal governo, al quale resta solo l’obbligo di sostenere la formazione e la stabilità sociale delle famiglie italiane per il bene del paese. don Vinicio Albanesi riflessioni proposte dagli ‘addetti ai lavori’ Riflessione sull’eutanasia dopo il proscioglimento del medico che ha staccato la spina a welby La menzogna della legge A desso è tutto chiaro. La ricetta sembrava mo esponente della odierna ideologia vincente: quella di sempre. Agitare lo spettro del- “[..] la logica dei due capisaldi - autodeterminal’”eutanasia clandestina”, aggiungere un “pizzico” zione e rifiuto dei trattamenti medici - porta di casi limite (il povero Welby), mescolare il tut- diritto alla forma più radicale della autodetermito con il “libero arbitrio” (nessuno deve decidere nazione di sè, fino al suicidio assistito”. Grande per te! ed infine (non guasta mai!) aggiungere conquista, appunto quella di una concezione di una bella “guerra” fra laici e cattolici -moderni libertà che distrugge l’uomo, lo porta al suicidio. e adulti- e cattolici oscurantisti, con il consueto Grande conquista, asserita in un articolo come stuolo di “testimonial” mediatici (Veronesi). E se lo fosse. Invece è pura follia. poi scioperi della fame ad oltranza, per arrivare Stavolta c’è una novità: non è necessaria nessufinalmente alla raccolta di firme per il referen- na battaglia aperta a favore dell’eutanasia, nessun dum! Chi ha conservato un pizzico di onestà movimento di popolo per la conquista del diritto direbbe: “L’eutanasia in Italia è reato”. Lo ha riba- di morire, niente scioperi della fame o raccolta dito con forza anche il nuovo Codice Deontolo- di firme. Contrordine compagni! Con l’ideologico dei Medici, subito vergognosamente tradito gia utilitarista al potere, ormai, è tutto molto più dal pronunciamento dell’Ordine di Cremona nei semplice: si può ottenere lo stesso risultato traconfronti del Dott. (?) Riccio. Persino Veronesi sformando i medici in meri esecutori dei desideaveva dichiarato che dal punto di vista “morale” ri del paziente (o dei suoi “rappresentanti legali”) si è trattato di “suicidio” (evidentemente assisti- rendendo vincolante il testamento biologico ed to). Chi ragiona in termini di strategia politica eliminando quella forma barbarica ed oscurantipotrebbe allora prevedere la raccolta di firme per sta di libertà che si chiama obiezione di coscienuna legge ad hoc, per sostenere quanto già nel za. Non preoccupatevi, se farete tutto ciò che è gennaio u.s. si afferma (come se fosse una vitto- giusto, cioè tutto quello che lo Stato (la Legge) riosa conquista) nel mensile Micromega, massi- suggerisce, non dovrete rispondere davanti a nessun tribunale. Non stupisce che all’interno della maggioranza, gestita da “cattolici adulti ed illuminati”, ingenui ed affascinati dalla modernità, non ci si accorga di nulla. Stupisce invece che alla Commissione Giustizia abbia votato a favore dell’abolizione del diritto all’obiezione di coscienza, anche il capogruppo di Forza Italia, subito osannato da Repubblica. C’è però un tribunale, l’ultimo, quello della propria coscienza, quello davanti al quale nessun cuore umano può barare, e che non è ingannabile, mai; davanti a questo ultimo tribunale il cuore dell’uomo non riesce a stare tranquillo se ha mentito, se non è nella verità. Diceva S. Agostino: “Sono tempi cattivi, tempi travagliati”: così dicono gli uomini. I tempi siamo noi: come noi siamo, così sono i tempi. Cerchiamo di vivere bene ed i tempi saranno buoni”. Come ha di recente osservato Giancarlo Cesana in un recente articolo su Il Foglio: “[..] senza la pretesa di un’egemonia culturale, ma con il coraggio di una testimonianza (che implica anche il sacrificio) circa la bellezza e positività della vita”. Giuseppe Olivetti, medico Asteriski * Le Marche dal Papa. Sono oltre 12 mila i marchigiani ricevuti dal Papa mercoledì 14, con 500 pullman, presi a noleggio anche fuori Regione. Presenti 138 tra Sindaci e Vice-Sindaci e una delegazione della Regione con Luciano Agostini, Vice-presidente e gli assessori Minardi, Marcolini, Ascoli e Giaccaglia. * Dico … e non dico. Sono 14 gli articoli del Dico (= Diritti conviventi). Se approvati, modificati, non approvati… lo vedremo in seguito. Il tentativo “soft” del disegno di legge rende “sereno” Prodi, secondo quanto dichiarato. Già il fatto di non accedere al “matrimonio” davanti al Sindaco è notevole. Ma non si può negare che il Dico è una mina per la famiglia. Interviene Benedetto XVI: “Nessuna legge può sovvertire la famiglia… Indebolire la famiglia è rendere precario il futuro dell’umanità”. D’altronde è incontrovertibile: si nasce da un padre e da una padre, non da due “omo”. * Foibe. Napolitano forte. “Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una “pulizia etnica”. (…) “Non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell’averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”. La reazione della Croazia è “del tutto immotivata” (D’Alema). Casini: “Dichiarazioni inaccettabili. Bisogna rispettare la verità”. * Br e violenza. Come se non bastasse quello degli stadi, riesplodono le BR. Gli obiettivi: un edificio di Silvio Berlusconi, sede dell’ENI, sede di Mediaset, sede di Sky, sede del quotidiano Libero, il prof. Piero Ichino. Sono 70 le persone indagate; 4 le questure impegnate: Milano, Padova, Torino, Trieste. Questo demonio della violenza trova sempre antichi e nuovi collaboratori. * Senigallia - sanità. La conferma della rinnovata fiducia all’ing. Maurizio Bevilacqua, fa emergere questi dati positivi: obiettivi imminenti: inaugurazione polo sanitario Ostra 24 febbraio; apertura “Il rosciolo” entro 1 marzo; completamento pronto soccorso; ristrutturazione sale parto e operatorie; ricostruzione psichiatria e fisiatria; trasferimento laboratorio analisi; rete informativa wireless per trasferimento dati; collegamento web tra medici di base ed ospedale; nuovo parcheggio. Giuseppe Cionchi 15 febbraio 2007 attualità 3 SANITÀ Il piano regionale ‘07 - ‘09 punta su innovazione e prevenzione Block Notes Paziente e nuova sanità Radio che protegge E ’ in arrivo la rivoluzione della sanità marchigiana: innovazione, sviluppo organizzativo e tecnologico. Con, al centro, non più la struttura ospedaliera ma il cittadino a cui saranno indirizzate cure sempre più personalizzate. Carmine Ruta dirigente del servizio, il presidente della Regione Gianmario Spacca e l’assessore alla Sanità Mezzolani, hanno illustrato le linee guida del Piano Sanitario 2007-2009. “Fino ad oggi la medicina, spiega Ruta, è stata ospedale-dipendente; domani il ricovero sarà virtuale potendo far conto su centri diagnostici territoriali e la diffusione dei sistemi info-telematici con l’utente-cittadino perno di un sistema a vasi comunicanti: farmacie, poliambulatori, residenze sanitarie, ospedali. Realizzare tale progetto non porterà a tagli del personale nè a modificare l’attuale trend di turno-over (2-3%) ritenuto fisiologico; richiederà però nuove professionalità per le quali sarà necessario prevedere azione formative e di aggiornamento. Fatto è, spiega Ruta, che la società cambia. Si vive più a lungo e quindi c’è maggior bisogno di assistenza; i cittadini hanno maggiori aspettative e chiedono migliore qualità del servizio. Dalla medicina clinica si sta passando alla medicina molecolare. E questo porta a processo predittivo-preventivo legato alla variabilità individuale. Tutto, Biologico in vetrina TEMPI MODERNI Numerosi espositori marchigiani al Biofach, salone mondiale dei prodotti biologici in programma a Norimberga insomma, sarà più a portata di mano secondo la logica dell’ “ospedale diffuso. Un esame potrà essere eseguito in un luogo e refertato in un altro. La cura è a domicilio. Il paziente è monitorato prima durante e dopo. Non ci sono urgenze ma rischi da gestire”. Alcune regioni - Toscana, Lombardia, Emilia Romagna , Trentino - già lo stanno facendo ma su circuiti relativi. Le Marche. e questa è la novità, saranno la prima ad applicare l’organizzazione sull’intero sistema regionale. Fondamentale sarà l’uso della tecnologia. “Ma - spiega Spacca - abbiamo già le ’autostrade’ a banda larga. Ora vanno realizzati i ’caselli’, ovvero i punti in cui il cittadino potrà interfacciarsi con il sistema e ottenere risposte adeguate alle sue esigenze”. Il Piano, ha annunciato Spacca, costituirà il trema principale del secondo anno di legislatura. Entro sei mesi ci sarà l’approvazione in consiglio regionale. Per il reperimento dei fondi, dovrebbero esserci 110 milioni di euro che spettano alle Marche. Ma molto verrà anche dall’intera riorganizzazione. L’accentramento degli acquisti, ad esempio, permetterà di abbassare quel 3-4% che il sistema sanitario regionale spende in più rispetto alla media nazionale. E così anche attraverso l’ottimizzazione e la razionalizzazione delle risorse si potranno rimpinguare le casse. Il Piano, dice Mezzolani, “è un’opportunità di sviluppo e di stabilità delle comunità marchigiana”. Come dire, la sanità “da peso per la società” ad “occasione di sviluppo per la nostra economia”. Tra i temi più importanti: la riduzione dei tempi di attesa, promozione della salute, prevenzione e sicurezza, integrazione socio-sanitaria, formazione ricerca e innovazione. L a Regione Marche parteciperà al Biofach 2007, il Salone Mondiale dei prodotti biologici, in programma dal 15 al 19 febbraio a Norimberga, Germania. ‘E’ un’importante occasione per promuovere le produzioni biologiche marchigiane, la vetrina di Norimberga è infatti di tutto rispetto: 2.100 espositori provenienti da 73 nazioni, 37.000 visitatori nella scorsa edizione provenienti da 100 Paesi. Uno degli obiettivi che il nuovo Piano di sviluppo rurale si è posto è il rilancio dell’agricoltura biologica nella regione. La consulenza aziendale, la promozione del prodotto, la sua trasformazione e commercializzazione Manager a spasso Disoccupati a 40 anni N el nostro paese sono circa 500 mila i lavoratori ultraquarantenni in difficoltà occupazionale, cui si aggiungono anche figure dirigenziali che presentano difficoltà gravi e comunque tempi di attesa tra una occupazione e l’altra che superano gli otto mesi. Lo dice l’agenzia interministeriale Italia Lavoro, ricordando che il 15% di questi lavoratori possiede alti livelli di conoscenza. In particolare, in Lombardia negli ultimi due anni sono usciti dal mercato del lavoro 7 mila quadri, di cui 5 mila nella sola Provincia di Milano, e 5 mila dirigenti, per metà provenienti dall’area milanese. Una situazione che non lascia tranquilli i diretti interessati: secondo una ricerca condotta ad ottobre 2006 da Manageritalia su un campione di 2.792 Economia regionale: crescita moderata C hiusura d’anno complessivamente positiva per l’industria manifatturiera marchigiana, che prosegue la fase di moderata crescita registrata nei primi nove mesi del 2006. Secondo i risultati dell’ Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, nel quarto trimestre 2006 la produzione industriale ha registrato un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultato positivo ma più debole di quello rilevato a livello nazionale (+4,4% nel bimestre ottobre-novembre). I risultati del quarto trimestre confermano il perdurare di un quadro di contenuta crescita per tutti i principali settori dell’economia regionale, ad eccezione delle calzature e dei minerali non metalliferi per i quali, invece, l’andamento dell’attività produttiva ha mostrato un leggero rallentamento in chiusura d’anno. Positiva nel complesso l’attività commerciale anche nel quarto trimestre 2006: l’andamento delle vendite in termini reali ha mostrato un incre- per filiera, sono le direttrici su cui muoversi per la piena valorizzazione di attività con importanti riflessi ambientali’. Paolo Petrini, assessore all’Agricoltura, commenta così la partecipazione al Biofach, la più importante fiera mondiale dedicata al biologico, dove la Regione Marche dispone di uno stand di 140 mq nel padiglione 4, dedicato all’Italia. Il settore bio rappresenta una realtà rilevante nell’economia marchigiana. Le produzioni biologiche nel territorio regionale, in base ai dati elaborati dall’Osservatorio Agroalimentare, hanno raggiunto nel 2005 i 62.620 ettari, cioè il 12,7% dell’intera superficie agricola. dirigenti e quadri del terziario e di altri settori, per il 90,7% degli intervistati il mercato del lavoro in Italia è “inadeguato” per permettere ai manager over 45 di ritrovarsi un valido incarico. Chi ci riesce (il 74,8% dei licenziati) lo fa dopo 6-8 mesi, magari per andare a ricoprire un incarico inferiore al precedente (31,1%) o fornire consulenze saltuarie (32,4%). E il 73,7% degli intervistati ha dichiarato che nessuna azienda di propria conoscenza ha assunto manager over 45 negli ultimi 2-3 anni. “Questo fenomeno è generale in Europa, ma in Italia è ancora più accentuato, a causa dei tassi di occupazione e in generale di un mercato del lavoro poco genuino - conferma Luigi Campiglio, proRettore dell’università Cattolica di Milano, dove insegna Politica economica -. La priorità dovrebbe essere quella di costruire un mercato per questa categoria generazionale. Secondo le statistiche dell’Unione europea il tasso di occupazione di questa classe d’età dovrebbe essere attorno al 50% nel 2010, obiettivi fissati dalle agende di Lisbona e Stoccolma. Noi, come diceva qualche giorno fa il governatore della Banca d’Italia, Mario mento dell’ 1,6% rispetto allo stesso trimestre del 2005, caratterizzato da dinamiche differenziate tra mercato interno ed estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato una sostanziale stabilità (-0,2%) nella media dei settori, con variazioni negative per calzature e minerali non metalliferi. Le vendite sull’estero hanno mostrato un aumento del 2,8% in termini reali. Il tono positivo dell’attività produttiva e commerciale si è associato ad una crescita dei prezzi di vendita, sia sull’interno (2,9%) che sull’estero (2,0%). Più sostenuta la dinamica dei costi di acquisto, sia sull’interno che sull’estero. Nonostante l’andamento positivo dell’attività produttiva e commerciale nel corso del quarto trimestre dell’anno, le indicazioni che provengono dalle imprese segnalano una contrazione dei livelli occupazionali pari a circa lo 0,9% tra ottobre e dicembre 2006. In lieve diminuzione gli interventi di Cassa Integrazione, passati da 852 mila ore circa del quarto trimestre 2005 a 781 mila ore circa del quarto trimestre 2006 (-8,3%). Marche (dati 2005) Produttori agricoli 2.547 Trasformatori 139 Prod.+trasf. 2.686 Superfice (ha) 62.620 Draghi, siamo al 30-31%”. Guardando l’occupazione europea tra i 55-64enni, se l’Unione a 25 può ancora sperare di centrare l’obiettivo (42,5%), l’Italia è ancora molto indietro (31,4%). “E per quanto riguarda le categorie professionali più qualificate tutto diventa più problematico: i motivi sono diversi - prosegue Luigi Campiglio -. Il primo è un mercato del lavoro tale per cui chi, dopo i 50 anni, non è su un binario di carriera che porta in cima alle gerarchie aziendali, automaticamente finisce col diventare una persona a rischio nei processi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale. Il secondo, il fatto che le imprese tendono, per ragioni di costi, a sostituire i dirigenti con esperienza con giovani che di esperienza ne hanno meno. Il terzo aspetto, forse il più importante, è che non esiste una cultura d’impresa che consenta di valorizzare al meglio l’esperienza di persone che possono essere e sono di grande utilità per qualunque azienda. All’interno di un’azienda, il problema del rapporto funzionale e gerarchico tra persone di età diverse è ancora oggi una questione organizzativa a volte difficile da risolvere”. Nasce una rete nazionale di radiocomunicazioni, capace di connettere le strutture regionali di protezione civile e il Dipartimento nazionale, integrando anche le comunicazioni dei Vigili del Fuoco: l’iniziativa vede l’accordo degli assessori e dei direttori regionali alla protezione civile con i vertici del Dipartimento nazionale, sulla base del Protocollo d’intesa firmato recentemente fra il Dipartimento della protezione civile nazionale e il Ministero delle Comunicazioni. La nuova rete, attraverso un sistema a microonde a larga banda, renderà più semplice ed efficace il flusso delle comunicazioni fra tutte le componenti del sistema nazionale della protezione civile nel caso di un intervento in emergenza. E’ previsto inoltre, dall’accordo raggiunto lunedì scorso, che la rete radio nazionale di protezione civile sia in grado di garantire la sua funzionalità in qualsiasi situazione, potendo contare anche su un sistema di back-up satellitare. E non è l’unica novità: sarà infatti anche realizzata una colonna mobile nazionale della protezione civile delle Regioni per accrescere la capacità d’intervento del sistema della protezione civile in caso di emergenza. In tutte le Regioni italiane ci sarà una taskforce di soccorritori in pronta partenza, in grado di intervenire in poche ore sul teatro dell’emergenza, che sarà successivamente integrata da moduli per l’assistenza alla popolazione (tende, cucine da campo, torri faro, ecc.), strutture sanitarie da campo e squadre tecnico-specialistiche appositamente formate sui diversi rischi (idrogeologico, sismico, ecc.). Nel 2001 la Regione Marche ha approvato la propria legge regionale (L.R. 32/01) che, in linea con la normativa nazionale, disciplina il sistema regionale di protezione civile, attribuendo compiti e funzioni agli enti locali e alle autorità competenti anche attraverso la predisposizione di indirizzi regionali, linee guida e procedure operative per la gestione di situazioni di emergenza. La struttura regionale di protezione civile, svolge attività di programmazione, previsione e prevenzione dai rischi, al fine di salvaguardare la pubblica e privata incolumità nonchè per sviluppare una diffusione capillare della “cultura di protezione civile”. 4 15 febbraio 2007 Senigallia città Esito positivo per lo stabilimento Caso Fruttagel O ggi è una bella giornata per Senigallia’: così il sindaco Luana Angeloni ha commentato l’ esito positivo della vicenda Fruttagel, conclusasi con il passaggio di proprietà e gestione dello stabilimento alla Covalm - Acom. La scorsa settimana è stato infatti ufficializzato l’accordo per il passaggio di proprietà da Fruttagel a Consorzio Ortofrutticolo Valli delle Marche (Covalm): grazie a questa soluzione l’ex Scac non chiuderà e ben duecento lavoratori torneranno ad occupare il proprio posto all’ interno della storica azienda senigalliese. Si è dunque giunti alla risoluzione di una delicata crisi scoppiata il 9 ottobre scorso, data in cui la Fruttagel annunciò la chiusura dello stabilimento. I lavoratori della Fruttagel, con il supporto e la solidarietà della cittadinanza, hanno manifestato con determinazione, opponendosi ad una decisione che pesava come piombo sul destino di centinaia di famiglie della zona. Dopo quasi quattro mesi di trattative si è giunti ad una decisione che ha trovato il favore di ogni parte in causa nella vicenda Frut- tagel. L’ufficialità della notizia è stata data alla presenza d e l l ’a s s e s s o re Regionale all’ Agricoltura Paolo Petrini e di Egidio Checcoli per la Fruttagel. “Nella cessione dell’azienda abbiamo privilegiato la scelta di un acquirente, che potesse garantire continuità soprattutto ai lavoratori, tenendo conto più che altro di quei principi, a iniziare dalla responsabilità sociale, che sono alla base del sistema cooperativo”, ha ricordato Checcoli, che poi ha aggiunto: “Avevamo anche proposte più vantaggiose sotto il profilo economico, dei bilanci, ma preferendo il Covalm abbiamo scelto un’offerta che ha un preciso piano industriale, coerente con l’attività dell’azienda”. “Per noi è un’opportunità importante sul versante dello sviluppo del Consorzio, nato nel 2004 e che aveva bisogno di dotarsi di strutture per la trasformazione dei suoi prodotti”, aggiunge Giampaolo Pettinari, che con il Covalm nelle prossime settimane subentrerà alla Fruttagel. Un passaggio graduale, che si completerà a settembre, a conclusione della cosidetta “campagna del pomodoro”, per ragioni tecniche condotta ancora sotto le insegne della cooperativa ravennate. notizie della settimana Succede a Senigallia * Un grave incidente lungo l’Arceviese davanti al comando dei Vigili del fuoco di Senigallia: un pensionato di 76 anni residente a Borgo Passera in sella alla sua bicicletta è stato improvvisamente travolto da una vettura in transito. * Durante il consueto servizio di prevenzione e controllo del territorio una volante ha sorpreso e denunciato un 32enne trovato in possesso di un coltello di 18 centimetri. Un pluripregiudicato di 36 anni è stato invece sorpreso alla guida di un’auto nonostante avesse la patente di guida sospesa. Una cittadina colombiana di 32 anni è stata denunciata dagli agenti del Commissariato perchè sorpresa alla guida di un’autovettura in stato di ebbrezza. * Anna Figliolia, cinquantacinquenne di origine lucana, tra il 2000 ed il 2005 avrebbe raggirato diverse persone intascandosi circa 800 mila euro. Tra gli altri, sarebbe diventata la confidente di una pensionata 85enne di Senigallia che viveva da sola alla. E così i risparmi di una vita sarebbero finiti dal conto corrente della pensionata nelle tasche della Figliolia, per un totale di circa 48 mila euro. * Scippa una donna e aggredisce il marito che tenta di difenderla, arrestato un marocchino trentenne. Nel tentativo di difendere la moglie l’uomo aveva avuto anche una colluttazione con lo scippatore che alla fine era scappato con la borsa contenente cento euro mentre il marito era dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. * Inveisce contro i poliziotti: arresto un albanese di vent’anni. Era stato fermato a bordo della sua auto ad un posto di blocco dagli agenti della Polizia che, dopo averlo trovato in possesso della fotocopia della sua patente, gli avevano annunciato il sequestro del mezzo. * I lavori al Ponte Portone riprenderanno tra meno di venti giorni. L’assessore Mangialardi annuncia la riapertura del cantiere con l’ingresso in campo direttamente del Comune. Un cantiere, iniziato nel novembre 2005, che avrebbe dovuto chiudersi lo scorso maggio. Quindi la decisione di licenziare la ditta per gravi inadempienze. Rosaria Leonardi Cenerelli un nuovo modo di progettare città Il futuro urbanistico di Borgo Bicchia T empi più rapidi per costruire ma stop alla cementificazione indiscriminata La giunta comunale vara la novità della “Variante dell’ambito Arceviese”. “E’ una nuova maniera di progettare e programmare la crescita urbana”, sostengono amministratori e tecnici, convinti che in questa maniera si potrà ovviare al pericolo di cementificazioni indiscriminate, in zone dove al contrario va mantenuto quell’equilibrio ambientale che costituisce sempre un valore aggiunto. Prima area ad essere interessata da questo nuovo modello di progettazione è quella che comprende le frazioni di Borgo Bicchia, Borgo Passera, Vallone, Bettolelle. Qui viene prevista la realizzazione di nuove abitazioni, stimate in circa 333 appartamenti, che dovrebbero permettere un incremento globale di poco più di 800 abitanti. In questo capitolo un ruolo significativo viene attribuita a quella che viene chiamata “edilizia sociale”, vale a dire abitazioni a canone agevolato, secondo le indicazioni stabilite per le aree Peep, l’edilizia economico-popolare. Punti qualificanti della “variante” sono il parco fluviale e quello tematico. Il primo si snoda lungo la riva del fiume Misa, tra l’autostrada e la chiesa di Borgo Bicchia; il secondo ha come fulcro l’ex cava di San Gaudenzio e l’area circostante, considerata di particolare rilevanza ambientale. “L’ambito territoriale della SP Arceviese diventa un vero e proprio “Corridoio Ambientale” – ha commentato l’assessore all’urbanistica Campanile -, all’interno del quale inserire una molteplicità di funzioni compatibili con i caratteri naturali dell’area”. I borghi periferici saranno anch’essi al centro dell’attenzione della Variante “Arceviese”: “l’idea è di rafforzare le frazioni di Borgo Bicchia, Borgo Passera, Vallone e Bettolele – ha continuato il sindaco - realtà abitative importanti”. Dalla birra al video L ’Istituto Alber- fondire tutto ciò ghiero “Pan- che riguarda pane, zini” di Senigallia dolci, pizza, paste. sta organizzando Corso di Birra una serie di corsi Approfondimento per adulti, a vario sulla storia della oggetto, che si ter- birra e soprattutto ranno con lezioni su come può divenserali. I corsi atti- tare un mestiere. vati, cui è possibile Sala-Bar escriversi presso Specializzato nel l’istituto, sono: cor- servizio della birra si di “Auto Cad 2D, e pub Video Editing, Bar, Corso di Video Birra e Prodotti da Corso di avvicinaforno”. mento alle tecniche Corso auto cad di Video Editing Corso di avvicina- ed ai concetti fonmento alle tecniche damentali per la del disegno archi- realizzazione di un tettonico automati- “Home Video” in co bidimensionale. ambiente Windows. Corso di Bar Per informazioni: Coordinatori: Ger- Istituto “A. Panzini”, mano Carboni - via Capanna, 62/4 Massimo Ranieri - Senigallia. docenti Sala-Bar Tel. 071.7911232 presso l’Istituto. Fax 071.7924570 Corso prodotti da e-mail: ctp-eda@ forno panzini-senigallia. Si tratta di appro- it. Un incarico all’università di urbino a denti stretti Giovani sotto esame Iene La Iena Giulio Golia sulla spiaggia di velluto per recapitare un video messaggio “speciale” a Mauro Uliassi. Lo chef senigalliese è stato “pizzicato” dalle Iene in fallo, dopo la partecipazione lo scorso mese di novembre alla trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta. La Iena Giulio Golia ha scoperto che Mauro Uliassi non ha mantenuto la promessa fatta in diretta durante la trasmissione di Rai Uno. In quell’occasione Uliassi, chiamato a presentare un menu d’eccezione per il Natale, su invito di Vespa aveva promesso di prepare il cenone di Capodanno per una famiglia con ben 11 figli che certamente non poteva permettersi pranzi al ristorante. Le Iene sono state chiamate dalla famiglia Calò che ha lamentato di non aver saputo più nulla e di essere alquanto delusi per la promessa non mantenuta. Giulio Golia, dopo aver trascorso una giornata in compagnia della simpatica famiglia, è partito per dirigersi sulla spiaggia di velluto a caccia dello chef. Trovato Uliassi in un noto ristorante del centro storico Golia è riuscito a far confessare allo chef senigalliese la brutta “magnagna”, consegnandogli anche un video messaggio dove la numerosa famiglia si diceva “delusa dal cuoco bugiardo”. Incalzato dalla Iena, Uliassi si è difeso adducendo che per ben cinque volte aveva inviato un pacco pieno di prodotti d’eccezione per la cena di Capodanno. “Non so perchè ma i pacchi che più volte ho spedito non sono mai arrivati alla famiglia -ha raccontato alle Iene Mauro Uliassi- mi dispiace molto. Oltre a rispedire nuovamente il pacco con i prodotti invito ufficialmente tutti e 13 i componenti della famiglia Calò a venirmi a trovare nel mio ristorante quando vogliono, sarò felice di sdebitarmi”. nuovi corsi eda al ‘Panzini’ L ’Ateneo di Urbino studierà i valori educativi dei giovani senigalliesi. La Giunta ha deliberato di affidare al Centro di ricerche e studi sulle famiglie dell’università urbinate la realizzazione del progetto di ricerca inserito nell’ambito del piano di Offerta formativa territoriale di Senigallia. A redigere lo studio, che dovrà capire le tendenze dei giovani e quindi le più opportune “idee” educative, sarà il professor Guido Maggioni, direttore del Curf dell’Università di Urbino. “Tra i numerosi progetti di rete interistituzionali, la ricerca sui valori educativi della città è stato individuato anche dalla conferenza ente locale-scuola come il progetto strategico necessario per la costituzione di a cura di un nuovo modello di sistema formativo basato sul rapporto scuola e territorio - spiega la delibera di Giunta - il gruppo di elaborazione dell’Università condurrà una ricerca per capire quali possono essere le idee educative di tutta la città attraverso un’indagine di tipo quantitativo rivolta con questionari ai ragazzi di medie ed elementari, oltreché ai docenti e ai genitori e a tutti coloro che nelle associazioni e nell’amministrazione comunale si occupano direttamente o indirettamente di formazione”. La convenzione stipulata tra il Comune di Senigallia e l’Università di Urbino, per un costo di 8 mila euro, prevede che la durata dei lavori non dovrà superare i sei mesi di tempo. Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • Segnaletica orizzontale deteriorata o addirittura inesistente, da oltre due anni, sulle vie: Feltrini, Pola, La Marca, L’Aquila, Marche, Pescara, Trento. Poche sere fa, c’è stato un grave incidente all’incrocio di Via Trento con Via Pescara: ne ha fatto le spese un giovane. Gà un’altra volta abbiamo fatto presente questa mancanza a chi di dovere. Forse si aspetta il morto per decidere di ripristinare la segnaletica orizzontale con dei vistosi Stop? • Un disservizio che, purtroppo, con una certa frequenza in questi ultimi tempi gli automobilisti vanno subendo è quello del mancato funzionamento del semaforo presente nel sottopassaggio alla ferrovia ed alla SS. 16, che collega Piazzale Bixio al porto con Via della Dogana Vecchia. Si sa, è una lunga strettoia con curva a gomito ed è pressoché impossibile per due auto transitare insieme: problemi non mancano! E’ necessario che, quando il semaforo è rotto, le squadre di manutenzione intervengano con la massima sollecitudine possibile. • Veniamo ai pedoni. Appena è ricomparsa la pioggia, ecco che sul lato fiume di via Rossini – per intenderci sotto i pini – è impossibile camminare, perché il percorso si tramuta in un itinerario ad ostacoli tutto costellato di enormi pozzanghere; non resta che camminare lungo la strada, sull’asfalto, con i rischi connessi: speriamo che quanto prima si giunga ad una soluzione, intanto la più immediata è quella di mettere una buona dose di ghiaia. E, giunti al ponte Garibaldi, la situazione non migliora: con i recenti interventi sono state sostituite le caditoie sul ponte. Se prima il deflusso dell’acqua dalla strada al fiume era diretto, ora le nuove griglie sono spesso ostruite. Ai lati del ponte si creano grandi pozzanghere, che superano il marciapiede, e quando transita un’auto il malcapitato pedone deve subire un bagno di schizzi. 15 febbraio 2007 senigallia scuola di pace San Rocco ha ospitato l’incontro con la pacifista Imma Barbarossa I miti identitari V enerdì 9 febbraio la Scuola di Pace ha incontrato Imma Barbarossa che ha relazionato sul tema: Attraversare le frontiere, decostruire i nazionalismi. La relatrice è nota nel mondo politico per il suo impegno pacifista, è stata parlamentare della Repubblica e nel Parlamento europeo, ha ricoperto numerosi incarichi in vari organismi nazionali, dall’Associazione per la Pace alla Commissione per le Pari Opportunità. E’ particolarmente significativa la sua esperienza nella Casa delle Culture di Bari, ove per anni ha promosso incontri tra donne dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Attualmente presiede la Convenzione permanente di donne contro le guerre. Al pubblico ha presentato il tema dei miti identitari e dei nazionalismi ad essi collegati. Fin dall’avvento dell’era moderna il nazionalismo ha identificato la nazione e le relazioni tra i suoi membri con la famiglia e le relazioni familiari. Come la famiglia si era identificata con una porzione di mondo posseduta in privato, così la società si identificò con una proprietà tangibile anche se posseduta collettivamente e cioè con il territorio dello stato nazionale. La famiglia è la nazione sono quindi apparati ideologici chiamati a fornire protezione agli individui, il sangue non è solo il vincolo che lega gli abitanti di una nazione, è quello che viene versato per difendere il sacro suolo della Patria, di conseguenza deve essere puro e qui entrano in gioco le donne come pedine dei miti identitari. Nella letteratura ottocentesca di argomento medievale, quindi creatrice per eccellenza di miti identitari, le donne cuciono le bandiere e mettono al mondo i figli educandoli a sacrificarsi per la patria. Il sacro diviene una vera e propria questione identitaria usata anche oggi sia come investitura di popolo eletto sia come sacro rassicurante che dà una identità. Il sacro si intride di caratteri etnici, chiede purezza di sangue, si difende col sangue perché il mito identitario rappresenta il senso di sé come chiusura, come elemento di difesa, come ideologia, da cui scaturisce incertezza, solitudine, devastazione dell’anima che per esempio, nel caso di Israele, ha portato ad una etnocrazia colonizzatrice e segregazionista. L’identità ci parla di omologazione, di assimilazione, di rifugio nell’uguale, nell’identico che altro è se non la proiezione simbolica del patriarcato, dell’ansia maschile di sicurezza, della ricerca delle ginoc- chia del padre dopo l’uccisione simbolica della madre, delle mani dei fratelli una volta ripudiata la debolezza delle sorelle. Sicurezza e insicurezza, ecco la terribile polarità con cui l’umanità maschile ha costruito le forme della politica, della religione, della cultura dello stato. Alle donne la casa, la famiglia, la cura; agli uomini il lavoro, la politica, lo stato. Per costruire percorsi di libertà femminile occorre partire dalla decostruzione di tutte le forme materiali e simboliche del patriarcato, da quelle esterne come i nazionalismi a quelle che riguardano l’uguaglianza. L’intervento di Imma è stato un intervento forte, anche ideologico riguardo a certi temi e delle volte ha rischiato di separare e di porre su due mondi diversi l’essere maschile e l’essere femminile non vedendoli come espressione ricca e complementare della persona umana. L’ideologia, da qualunque parte venga, pone in antitesi. L’ascolto empatico che genera la compassione avvicina l’uomo e la donna in una civiltà che esprime le loro identità fluide e flessibili per quello che riguarda la negoziazione con la storia ma valoriali nella difesa dei diritti della persona. Rosaria Cenerelli lettera aperta Plessi scolastici, tra classi troppo numerose e altre semivuote ‘A Scapezzano ha vinto il campanilismo’ I l prossimo anno partirà a Scapezzano una classe prima con circa dieci alunni, che graveranno sicuramente sull’organizzazione didattica e sull’organico dell’Istituto Comprensivo Senigallia Nord. La questione è senz’altro annosa ma ogni fine gennaio, termine ultimo di iscrizione per la scuola pubblica, si crea quell’estenuante balletto di numeri, che nei fatti genera l’intasamento delle classi prime nei plessi di Cesanella e di Puccini a tempo normale e prolungato. L’effetto domino che si prefigura quest’anno determinerà, almeno secondo i numeri e finanziaria permettendo, il pieno di iscritti nei plessi di Cesanella e di Puccini (con l’eccezione di una classe prima) mentre nel plesso di Scapezzano la prima si attiverà con un numero veramente esiguo di 10 alunni. (aggiornamento al 08/02/’07). I dati in tal senso sono chiari. La frazione di Scapezzano quest’anno conta sette iscrizioni (al 27 gennaio 2007 termine ultimo per la presentazione delle domande) e dunque un numero non sufficiente per garantire una futura prima. I genitori si sono così attivati ed hanno ottenuto dal Comune, previa presentazione di un progetto, un contributo economico che garantisce: un servizio scuolabus che parte dal Parco della pace per convogliare 3 iscritti da Puccini a Scapezzano, un contributo (che offre parzialmente) per le attività pomeridiane strutturate con laboratori, attivando in questo modo una sezione di tempo prolungato. Il numero è così salito a 10 iscrizioni. Crediamo che in questo scenario la frazione di Scapezzano e l’Amministrazione comunale di Senigallia abbiano delle responsabilità; non si possono salvaguardare gli interessi di pochi senza considerare le conseguenze per l’intero Istituto Comprensivo. Bravi i genitori a lottare, tuttavia il comune ha il dovere di applicare una politica lungimirante che guardi il territorio e non il fine puramente politico. In pratica i pochi iscritti di Scapezzano potevano confluire quest’anno nei plessi limitrofi già pieni, in modo da formare sezioni più piccole e garantire così una qualità di insegnamento ed una maggiore relazione educativa tra alunno ed insegnante tanto sciorinata nei Piani dell’offerta formativa di tutti gli istituti comprensivi. Ma il campanilismo ha avuto la meglio. Ci sentiamo di chiedere al Sindaco Luana Angeloni quale rilevanza territoriale abbia, in termini di investimento pubblico (cioè denaro di tutti), una frazione che conta circa sette o al massimo dieci nascite l’anno a fronte di quartieri come Cesanella, e Cesano nell’immediato futuro, con numeri che si aggirano intorno a 25-30 unità annue? La preghiamo di non guardare il singolo plesso scolastico ma l’intera zona che deve essere oggetto di una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale. La formazione di ogni bambino deve essere in egual misura considerata ma nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e della qualità dei servizi pubblici. In tal senso crediamo che le decisioni in merito a questa situazione debbano essere riconsiderate. Le zone di Cesanella e Cesano sono in forte espansione e lo spazio sociale di Cesanella (scuola e verde pubblico) risultano oramai inadeguati ad accogliere così tanti bambini; la realizzazione del famigerato “Parco” tarda ad arrivare, ma la speculazione edilizia è pronta da anni. La situazione sta diventando insostenibile e le scelte dell’amministrazione comunale in merito al caso Scapezzano sembrano stridere un po’ considerando questi dati. E allora perché concedere servizi a poche famiglie e disservizi a molte altre? Grazie a coloro che credono ad una politica che guarda a chi si lamenta di più, i plessi di Cesanella e Puccini che sono inseriti per logica in un territorio a forte espansione abitativa debbono sopportare circa 25/26 iscritti iniziali, con la certezza che il numero negli anni successivi salirà, mentre la frazione di Scapezzano avrà una classe di 7+3 iscritti, un servizio scuolabus, mensa interna, contributo pomeridiano, realizzando così una scuola ad uso e consumo delle famiglie. In tal senso ci chiediamo …è un plesso dell’Istitutto Comprensivo Senigallia Nord o si tratta di una scuola autarchica dove chi decide sono tutti tranne il Dirigente scolastico? Mariangela Manna, Catia Mazzoli, Francesca Guazzarotti città Le Ferrovie approvano i lavori nell’area Sacelit - Italcementi Sparisce il passaggio a livello I l consiglio comunale ha approvato progetto definitivo per la soppressionella sua ultima seduta l’intervento ne del passaggio a livello di via Mache rientra nell’ambito della conven- miani, al km 177,635 delle linea ferrozione stipulata esattamente un anno viaria Bologna-Lecce, è stato illustrato fa tra il Comune di Senigallia e la Rete dall’assessore all’urbanistica Gennaro Ferroviaria Italiana, che si accolla an- Campanile al Consiglio comunale. che l’onere della realizzazione di un “L’opera che stiamo per realizzare è di atteso intervento. Il passaggio a livello assoluta importanza per la città con ferroviario di via Mamiani scomparirà conseguenti migliorie della viabiliper lasciare spazio ad un nuovo sotto- tà -ha affermato l’assessore Gennaro passo ciclopedonale che collegherà la Campanile- il progetto prevede la sopcittà al mare. Il nuovo sottopasso, che pressione dell’attuale passaggio a livelconsentirà un percorso pedonale e lo in via Mamiani, per fare spazio alla ciclabile della larghezza di 4,50 metri, realizzazione di un nuovo sottopasso introdurrà direttamente dalla stata- pedonale e ciclabile. Contestualmenle all’area Sacelit, al porto e quindi al te al nuovo sottopasso, sarà eliminato lungomare di ponente, e viceversa. Il l’attuale accesso carrabile, demandan- do al progetto di trasformazione dell’intera area le soluzioni di raccordo con la viabilità primaria. Per le emergenze sarà garantito un accesso a raso riservato. Il nuovo sottopasso di via Mamiani rientra nell’ambito dei due interventi finanziati interamente dalla Rete Ferroviaria Italiana per un coso complessivo di 2 milioni di euro. Il secondo intervento riguarda la nuova strada di Cesano, che dalla rotatoria di via della Bruciata porta a sottopassare la linea ferroviaria per riconnettersi alla rete viaria davanti al complesso residenziale “Le Piramidi”. M.G. 5 il ‘lievito angelo’ torna al suo splendore Piccola storia La storia è fatta anche di piccole cose. Le quali servono però a tramandare il ricordo, a rinnovare segni e tradizioni del tempo. Ebbene, una di queste piccole cose è dai giorni scorsi nuovamente visibile nel primo tratto dei Portici Ercolani, dove grazie alla generosa disponibilità della ditta Bigelli Marmi è stato restaurato un tratto della pavimentazione che si fregiava di uno stemma del “lievito Angelo”. Molti senigalliesi, almeno quelli non più giovanissimi, avranno ben chiaro di cosa si stia parlando. “Il tassello del lievito Angelo – spiega l’Assessore comunale alla Qualità Urbana, Maurizio Mangialardi – è un piccolo segno della nostra comunità. Pur non avendo una reale collocazione filologica rispetto al piano calpestabile dei Portici Ercolani, è un simbolo ben chiaro nella memoria dei cittadini senigalliesi e per questo abbiamo ritenuto opporrtuno ripristinarlo In proposito vorrei ringraziare pubblicamente la ditta Bigelli Marmi, che si è offerta di provvedere sia alla preparazione che alla posa in opera, predisponendo ex novo un’intero settore della pavimentazione dei Portici e incastonandovi appunto l’immagine tanto cara alle generazioni precedenti.” Città per l’ambiente Senigallia ha aderito alla ter- cioè nella fascia oraria della za edizione della campagna trasmissione. nazionale “M’illumino di E Senigallia parteciperà in meno”, promossa e condotta maniera particolarmente dalla trasmissione di Radio attiva, attraverso lo spegniDue Caterpillar – tra l’altro mento delle luci dalle ore 17 particolarmente legata alla alle 21 sia lungo l’intera cinnostra città, sede del radu- ta muraria del centro storico no estivo – al fine di sensi- (esclusi i tratti della Statale bilizzare l’opinione pubblica 16 per motivi di sicurezza) a un utilizzo più sostenibile che all’interno dei centri dell’energia. abitati frazionali di MarzocLo ha deciso la Giunta Mu- ca e Cesano. nicipale, riconoscendo l’im- Ma l’adesione del Comune portanza del progetto di di Senigallia non si limita a Caterpillar, che risulta del questo. resto pienamente coerente L’Ufficio Agenda 21 del con il processo di Agenda Comune ha infatti organiz21 Locale per la promozio- zato proprio per la stessa ne allo sviluppo sostenibile giornata del 16 febbraio la della città. presentazione e l’avvio delL’obiettivo della campagna l’edizione 2007 del progetè quello di promuovere nei to “Mobility Game”, rivolto confronti di istituzioni, as- a tutte le scuole elementari sociazioni, aziende private, e medie della città per proscuole, ristoranti e semplici muovere l’utilizzo di mocittadini i princìpi e le azioni dalità alternative all’uso in favore del risparmio ener- dell’auto privata nel tragitto getico, mettendo in eviden- casa-scuola. Ben 900 sono za come il contenimento dei gli studenti iscritti a questa consumi attraverso compor- edizione, che si sfideranno tamenti virtuosi diventi una in questa sorta di compepossibilità concreta e reale a tizione civica ed educativa cui attingere per affrontare i fino all’inizio di aprile. problemi energetici. Merita infine di essere ricorL’iniziativa di Caterpillar, data, come iniziativa collache racconta ogni giorno in terale, l’apertura proprio in diretta le idee più interes- questi giorni della “Officina santi e innovative in materia, del ciclista”, cioè una ciculmina nei festeggiamenti clo-officina situata presso il della Giornata Internaziona- Centro d’Esperienza “Bettile del Risparmio Energetico, no Padovano”, che sarà aperche si tengono il 16 febbraio, ta gratuitamente al pubblico giorno della sottoscrizione ogni mercoledì pomeriggio del Protocollo di Kyoto. In – a partire proprio da domaquesta data Caterpillar in- ni – per delle lezioni in favovita tutti a spegnere le luci e re di chi vorrà approfondire i dispositivi elettrici non in- tecniche di manutenzione e dispensabili verso le ore 18, riparazione dei velocipedi. il direttore dell’asur bevilacqua Meno liste d’attesa A bbattute del 10% le liste d’attesa con 883 prestazioni recuperate nel 2006, anche se i tempi per eseguire un esame rimangono ancora dilatati, fino ad un massimo di oltre 5 mesi per una risonanza magnetica. E’ il caso estremo per un esame che oggi richiede fino a 164 giorni di attesa contro i 178 dello scorso anno. E’ quanto dichiara il direttore dell’Asur n. 4, Massimo Bevilacqua. Si allunga invece l’attesa per l’ecografia addominale, pas- sata da 125 a 134 giorni. “Se non posso lascio il posto” è stato uno dei primi passi mossi dal direttore nel suo debutto professionale all’interno dell’azienda. Iniziativa che prevede la disdetta della prestazione, attraverso il numero verde 800.413114, riciclandola per le urgenze. Tra gli impegni presi nel 2006 risultano le 21 assunzioni, in corso, previste per tamponare le carenze di alcuni reparti. 6 15 febbraio 2007 Chiesa C’è vita in parrocchia Tante idee a Roncitelli Il Consiglio parrocchiale di Roncitelli, riunitosi il 9 febbraio, ha avuto come ospite d’eccezione il prof. Simone Mandolini, segretario del Consiglio pastorale diocesano. La sua relazione ha avuto lo scopo di chiarire qual è il ruolo dei fedeli nella Chiesa, invitati non tanto a collaborare quanto a essere corresponsabili delle scelte all’interno della Chiesa stessa. Alla luce di questa chiarificazione, le varie forze operanti nella parrocchia hanno concordato insieme con i Consiglieri presenti il programma per la prossima Quaresima, un programma articolato e ricco che vede impegnati tutti. Il rito dell’imposizione delle Sacre Ceneri aprirà il periodo di penitenza e riflessione, con orari differenziati per Roncitelli e Cannella, allo scopo di andare incontro alle esigenze diverse dei fedeli. Ogni martedì ci sarà un incontro serale per un approfondimento biblico rivolto a tutti; di venerdì si svolgerà la Via Crucis, con particolare coinvolgimento dei ragazzi; le settimane di Quaresima si concluderanno con l’Adorazione Eucaristica nel pomeriggio delle domeniche. I ragazzi del catechismo saranno coinvolti con visite alle persone malate o anziane cui porteranno, oltre alla loro giovane presenza, un piccolo dono. Saranno poi protagonisti di una giornata di ritiro spirituale fuori del territorio della parrocchia, come occasione di riflessione e di socializzazione, mentre nelle messe della domenica saranno coinvolti in piccoli riti in cui si assumeranno una loro responsabilità. Numerosi gli impegni nell’ambito caritativo, alcuni in rispondenza alle iniziative presentate dalla Caritas diocesana (raccolta di occhiali, di abiti, di alimenti); la proposta di un salvadanaio per i piccoli avrà come slogan: “un uovo più piccolo per vestire un povero”. Il grosso problema dell’immigrazione, confrontato con quello dell’emigrazione italiana all’estero in passato, sarà discusso con la proiezione di due film. E’ prevista una liturgia penitenziale per gli adulti e una per i ragazzi del catechismo; la domenica delle Palme avverrà la prima confessione dei futuri comunicandi. Durante la grande Veglia pasquale sarà amministrato il Battesimo ad un bimbo della parrocchia. Anna Tamanti Pensando a Padre Alberto Teloni Il 15 febbraio si è ricordato il primo anniversario della scomparsa di Padre Alberto Teloni, parroco francescano di Santa Maria delle Grazie di Senigallia. “Hai trovato tanti amici nella tua parrocchia che ti hanno assistito in ogni tua necessità”. Eravamo felici di darti una mano, ognuno nel proprio ruolo, perché quel poco che riuscivi a fare lo facevi con spirito di sacrificio e di amore puro; perché sapevi dare fiducia ai laici, ti affidavi a noi, non solo per necessità ma perché credevi veramente ad una Chiesa aperta a tutti gli uomini di buona volontà; ci facevi sentire utili e parte del progetto di Dio; l’impegno richiedeva tempo e disponibilità ma non c’era stanchezza, anzi, questo nostro fervore portata una gioia interiore che appagava ogni fatica. Certo, a volte, i dolori ti portavano a gesti di nervosismo ma ti sapevi far perdonare perché sapevi ascoltare, perché mettevi il prossimo al primo posto; eri sempre disponibile, nelle tue possibilità, ed attento ai problemi della parrocchia, ma sapevi anche farti valere con chi era intransigente. Per tanti anni ti ho accompagnato, come ministro dell’Eucaristia, nelle Sante Messe, ma anche in tante attività della parrocchia e ringrazio il Signore di questo nostro stare insieme. Si lavorava fra tante difficoltà ma si sono portate sempre a termine tante iniziative. Ogni domenica, mentre ti portavo all’altare, sentivo le tue forze venire sempre meno, il tremore e la debolezza del corpo che crescevano impietosi. Ricordo l’ultima tua omelia, proprio nella giornata dell’ammalato, quella tua accorata difesa contro l’eutanasia, quel tuo richiamo forte e addolorato a stare vicino a chi sta male. Proprio tu che portavi addosso tutta la sofferenza e il peso di una lunga malattia. Ricordo l’ultimo sabato, dopo la dottrina, ti portai a letto con quasi quaranta di febbre; sembrava una crisi come tante, invece il tuo viaggio terreno stava per finire. Poi, ho visto nel tuo viso la serenità di chi aveva vinto il male: ogni tipo di male. Ti ho pensato vincitore in terra, quando dal buio della tua umile cella ti ho rivisto in chiesa, nel giorno del tuo funerale. Una chiesa più luminosa del solito, intonata a festa dai tuoi giovani allievi che hai tanto amato, nella presenza di tantissima gente venuta a renderti l’ultimo omaggio.Ti ho pensato, anche, vincitore in Paradiso, quando, una settimana dopo, nell’ora esatta della tua morte, è apparso,dopo un temporale, sopra il tuo convento, un grande arcobaleno. Alberto Conti visita ad limina Il messaggio dei vescovi marchigiani al papa Benedetto Il futuro è nell’educazione L a Regione ecclesiastica Marche è composta da tredici diocesi divise in tre metropolie: quella di Pesaro, con Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola; la metropolia di Ancona-Osimo con Senigallia, Jesi, Fabriano-Matelica, Loreto; la metropolia di Fermo con Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, Camerino-San Severino Marche, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto. Presidente della Conferenza episcopale marchigiana è mons. Luigi Conti, arcivescovo di Fermo, vice-presidente mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, e segretario mons. Gervasio Gestori, vescovo di San Benedetto del Tronto. A una popolazione di un 1.460.910 persone corrispondono 822 parrocchie; i sacerdoti secolari sono 1.044, quelli regolari 515 e i diaconi permanenti 79. Il territorio della Regione ecclesiastica si estende per 9.223 chilometri quadrati; le province sono cinque, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro-Urbino e Fermo, da poco costituita. La storia cristiana delle Marche comincia nel III secolo, dopo che il Vangelo giunse attraverso le strade consolari romane Flaminia e Salaria. Il testimone scelto dalla Conferenza episcopale marchigiana per il Convegno di Verona è stato lo scienziato e fisico Enrico Medi. CASA DEL SÌ. “Le Marche, per definizione una Regione al plurale, hanno un centro spirituale unificante nel santuario di Loreto definito da Giovanni Paolo II Casa del sì”. È quanto afferma mons. Luigi Conti , arcivescovo di Fermo e presidente della Conferenza episcopale marchigiana (Cem), riferendosi alla peculiarità della Regione. “Oltre che dai suoi numerosi santi e testimoni, ad ancona Lumen Gentium e Gaudium et Spes I le Marche della fede sono caratterizzate da una storia di pietà popolare, soprattutto eucaristica e mariana. La Regione è anche la culla delle Quarantore, di molte confraternite dedicate al Santissimo Sacramento e vive già nell’attesa del Congresso eucaristico nazionale che sarà celebrato in Ancona nel 2011. I santuari mariani dislocati nella nostra regione, da un capo all’altro, sono luoghi di spiritualità, di cultura, di formazione e di approdo di migliaia di persone: si pensi al grande pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, ai pellegrinaggi dell’Unitalsi e alle marce della Pace”. LA TRASMISSIONE DELLA FEDE. Ma le Marche non sono del tutto un’isola felice e i vescovi, sostiene mons. Conti, “avvertono l’urgenza di riflettere e operare sul tema della trasmissione della fede, in particolare alle giovani generazioni, in una Regione in rapido cambiamento. Per il 2008 è previsto un convegno sul primo annuncio del Vangelo, sul catecumenato e sull’iniziazione cristiana secondo le indicazioni delle Note pastorali della Cei”. L’orizzonte della trasmissione della fede si concretizza “in due priorità pastorali: la pastorale familiare e la pastorale giovanile. Nella nostra gente è ancora radicato il valore del sacramento del matrimonio anche in quanti sono in situazioni irregolari. Tutte le diocesi operano attraverso i percorsi di preparazione al matrimonio e la pastorale familiare per rispondere alle sfide culturali poste dalla società”. In ordine alla pastorale giovanile “offre un servizio permanente, alle chiese della Regione, il Centro giovanile Giovanni Paolo II a Montorso. L’1 e 2 settembre 2007, nel contesto del percorso triennale, denominato Agorà dei giovani, le diocesi l Meic, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale vuole dedicare il tempo della Quaresima all’approfondimento dei due documenti fondamentali del Concilio, la Lumen Gentium e la Gaudium et Spes, avvalendosi della collaborazione dell’Istituto teologico Marchigiano. Gli approfondimenti sono affidati a due docenti dell’Itm, mons. Duilio Bonifazi, ordinario di Teologia Dogmatica, e don Mario Florio, ordinario di Teologia Sacramentaria. Il programma di Marzo ha termine con l’incontro sulla Parola, condotto da don Valter Pierini, assistente del Gruppo, sulla lettera di Paolo agli Filippesi, 2, 1-1, propria della Domenica delle Palme. L’incontro, che si svolgerà nella stupenda Chiesa di Santa Maria della Piazza, terminerà con la Celebrazione Eucaristica.Gli incontri si terranno nei locali della Parrocchia S. Cosma ad Ancona, C.so Mazzini. marchigiane accoglieranno i giovani delle altre Chiese che sono in Italia, proprio nella piana di Montorso, per l’atteso incontro con Benedetto XVI”. NODI E SPERANZE. Uno dei problemi che il presidente della Cem sottolinea è rappresentato dal clero, in diminuzione e sempre più anziano (l’età media è alta: 64,2). “Tuttavia - aggiunge - la presenza di tre seminari (Pontificio Regionale di Ancona, arcidiocesano di Fermo, con 60 seminaristi, nonché il Redemptoris Mater di Macerata con 50 seminaristi prevalentemente destinati alla missione ma inseriti per un tempo, come presbiteri, anche nelle chiese della Regione) fanno ben sperare. Motivi di speranza per un rilancio della pastorale vocazionale sono l’intenso lavoro del Servizio regionale per la pastorale giovanile e vocazionale nonché l’opera dell’Istituto teologico marchigiano e dell’Istituto superiore di Scienze religiose nelle diverse sedi distribuite nel territorio; e ancora, l’esperienza dei preti fidei donum (62 negli ultimi 40 anni, di cui 12 oggi in missione) e la presenza di parecchi monasteri di clausura”. IL FUTURO. Ricordando il Convegno di Verona, mons. Conti annuncia che “le Marche, senza eludere alcuno dei cinque ambiti della testimonianza concentreranno l’attenzione e l’azione sull’ambito (il quarto) della tradizione privilegiando l’educazione . Il laicato cattolico presente innanzitutto nelle parrocchie ma anche molto attivo in regione nelle aggregazioni laicali rappresenta il futuro della regione in ordine alla formazione intellettuale e morale delle nuove generazioni”. a cura di Simona Mengascini Con il prof. Duilio Bonifazi, Professore di Teologia Dogmatica e Preside Emerito dell’ITM: Lunedì 19 Febbraio. Ore 18.00. Il rinnovamento ecclesiologico nella Lumen Gentium. Lunedì 26 Febbraio. Ore 18.00. Il laico nella Chiesa e nel mondo. Con il prof. Mario Florio, Professore di Teologia Sacramentaria e vice preside dell’ITM: Lunedì 5 Marzo. Ore 18.00. La Gaudium et Spes. La condizione dell’uomo contemporaneo: speranze e illusioni. Lunedì 19 Marzo. Ore 18.00. La missione della Chiesa nel mondo contemporaneo e la vocazione del cristiano. Mercoledì 28 Marzo. Ore 18.00. Presso la chiesa di Santa Maria della Piazza, Lectio Pasquale (lettera di Paolo ai Filippesi 2, 1-11) e, a seguire, celebrazione eucaristica con don Valter Pierini, assistente del Meic, gruppo Ancona. Il 22 febbraio iniziano le celebrazioni per il centenario del movimento scout Avventura scoutismo I l movimento educativo fondato da alcuni spunti sul movimento scout in Robert Baden-Powell, che raccoglie Italia e nel mondo. 38 milioni di scout in tutto il mondo, si “È già molto tempo che ci stiamo preappresta a celebrare la ricorrenza del parando per il centenario. È un’occaprimo secolo di vita con un 2007 ric- sione speciale che può essere colta in co di eventi e appuntamenti. In Italia maniere diverse. Per noi c’è la sfida di le due associazioni Agesci (178.000 contribuire a un ulteriore crescita delassociati) e Cngei (12.000) riunite nella lo scautismo, a renderlo vivo oggi, con “Federazione italiana dello scautismo”, i ragazzi che ci sono affidati”: lo hanapriranno e presenteranno alla stampa no detto Chiara Sapigni e Marco Sala, a Roma il 22 febbraio, le iniziative del presidenti del Comitato nazionale, che centenario presso la Sala della Proto- hanno poi aggiunto: “Una bella sfida moteca in Campidoglio. tra fedeltà e profezia con la fiducia di Oltre ad Agesci e Cngei, ci sono anche non essere mai soli: il Signore ci sostiealtre realtà dello scautismo in Italia: ne con la sua presenza e con la comudalla Fse (l’associazione italiana guide nità dei fratelli. Un’occasione per riscoe scouts d’Europa cattolici) con oltre prire l’essenziale, il nocciolo duro della 19.000 associati alla FederScout (Fede- nostra proposta che parte sempre dalla razione del movimento scout italiano) riscoperta dell’attualità del nostro Patto cui sono confederate varie realtà tra le associativo”. Le due iniziative centrali quali: Ages (boy scouts de Sardigna), dell’anno centenario a livello mondiale Avsc (associazione veneta scout catto- - spiegano i due presidenti - saranno il lici), Ase (associazione scoutistica eu- “Jamboree” in Inghilterra e l’”Alba del ropea), A.Gi.Scout, Boy Scouts of Italy, centenario” che si terrà il 1 agosto. In associazione Scout nautici Antares, questa data tutti gli scout e le guide del Scout nautici Sirio e altre. Proponiamo mondo e tutti quelli che hanno fatto parte del movimento scout, rinnoveranno la loro “promessa” contemporaneamente in tutto il mondo, compresa Roma. Ma il programma completo e tutte le peculiarità saranno rese note il 22 febbraio. A sottolineare l’importanza dell’educazione all’impegno sociale all’interno del movimento scout, basta notare che diversi leader politici nei vari Paesi del mondo (in Italia sono particolarmente numerosi) sono stati educati nello scautismo e lo testimoniano pubblicamente con riconoscenza. Il Parlamento italiano ha assegnato nel 2005 alle organizzazioni mondiali degli scouts e delle guide il premio parlamentare per l’infanzia per l’attività svolta nel mondo a favore dell’educazione dei giovani. L’Agesci, ad esempio, oltre alle normali azioni formative verso i giovani, coinvolgendoli in attività a carattere sociale e solidaristico, sta dedicando una grande attenzione, con seminari, incontri, giornate di studio al tema del disagio e delle nuove povertà. 15 febbraio 2007 Chiesa L a visita pastorale del nostro Vescovo mons.Giuseppe Orlandoni, nelle Parrocchie di San Pietro Apostolo e di San Cassiano Martire a Montemarciano, è iniziata con un saluto di accoglienza che così sintetizziamo: “Siamo grati per la Sua presenza in mezzo a noi quale Buon Pastore del gregge che Le è affidato, con la certezza di aver bisogno della Sua guida per aiutarci a vivere autenticamente il Vangelo, nella verità e nella carità, ed a testimoniare la fede che abbiamo ricevuto nel battesimo. La nostra comunità si pone in ascolto per quanto vorrà donarci, quale apostolo che regge la nostra chiesa locale durante questa settimana. Siamo una comunità in continuo aumento con trasformazioni della realtà sociale e parrocchiale, dove sono più evidenti le situazioni di disagio giovanile e di stabilità familiare e dove aumentano le povertà non solo materiali ma anche esistenziali dell’animo. Sta emergendo l’esigenza di una vita cristiana più autentica e nonostante le difficoltà di vivere la fede in Gesù oggi, c’è la volontà di fare un’esperienza vera e profonda del cammino di fede in Cristo risorto, pronti ad essere riempiti della Parola di Cristo ed essere lievito della speranza e testimoni dell’Amore di Dio”. Sono iniziati subito i tanti incontri previsti partendo dai ragazzi (del catechismo e dell’oratorio, dell’ACR e degli scouts) e proseguendo poi con la visita alla Casa Famiglia “l’Annunciazione” agli Alberici. Nei giorni seguenti i vari gruppi di adulti hanno avuto la possibilità di rappresentare a Mons.Orlandoni le realtà, le difficoltà e le speranze del loro impegno nella catechesi, nell’Azione Cattolica, nell’Oratorio, nello Scoutismo, nella Caritas, nel Volontariato e nella Confraternita. Seguite da una notevole partecipazione sono state le Messe celebrate a Montemarciano, a Cassiano, al Santuario degli Alberici e sia presso la Casa di Riposo, come anche la veglia di preghiera con tutti i fedeli. Un incontro significativo è stato quello con gli ospiti della Casa Protetta. Le famiglie sono state incontrate in due momenti diversi: nel primo per riflettere sul valore della coppia cristiana in quanto vocazione e modo specifico di costruire il Regno di Dio; nel secondo in quanto genitori e quindi nella dimensione educativa che si distingue in quanto quest’ultima è una missione che nasce dalla prima. Mons.Orlandoni è stato ricevuto presso la sede comunale dal Sindaco dott. Gerardo Cingolani e da vari rappresentanti l’Amministrazione Comunale. Qui c’è stato un confronto sulle diverse problematiche sociali presenti sul territorio e anche sull’impegno dell’ente pubblico e della chiesa per concertare, fino dove è possibile, i diversi interventi. I Sacerdoti hanno avuto il loro momento personale di incontro con il Vescovo per essere confermati nel loro ministero pastorale. Ognuno ha potuto confrontarsi individualmente esponendo le proprie speranze e le proprie difficoltà. Al Vescovo è stata illustrata la validità della presenza e dell’opera svolta dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida nei diversi ambiti della pastorale. Un momento a parte è stato dedicato alla costituzione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale e del nuovo Consiglio Affari Economici. I due organismi esprimono, sintetizzano e raffigurano la vita della Parrocchia e sono strumenti per promuovere la collaborazione e la corresponsabilità. Il Vescovo ha sottolineato la dignità che tutti hanno all’interno del popolo di Dio e la loro vocazione alla santità. Tutti hanno ricevuto la missione di comunicare il Vangelo. La Parrocchia sta iniziando un cammino di nuova evangelizzazione puntando a dare una immagine conciliare e dinamica alla Chiesa. La domenica, nella Giornata del Malato, il nostro Vescovo ha rivolto a tutti, ma con particolare riguardo agli ammalati, un messaggio di incoraggiamento, “avere la speranza in Cristo” perché sarà “Benedetto l’uomo che confida nel Signore”; ha poi conferito l’accolitato al seminarista Enrico Ciarimboli nel cammino verso il sacerdozio. La nostra comunità, nel ringraziarlo per la sua parola di Pastore che ci ha confermato nella fede in Gesù Cristo, nella testimonianza da rendere ai fratelli, nella carità da vivere nella chiesa e verso l’umanità, ha ribadito un rinnovato impegno per l’annuncio del Vangelo e un’attenzione maggiore nell’accompagnare la vita cristiana delle famiglie. Corrado Calcatelli Nella foto, da destra: il vescovo Giuseppe, il sindaco Cingolani, il parroco don Giuseppe LE PROPOSTE DELLA PASTORALE GIOVANILE DI SENIGALLIA IN QUESTA SETTIMANA Appuntamenti giovani S ettimana tra fede e cultura per i giovani senigalliesi. Due appuntamenti dedicati agli innamorati nel giorno di San Valentino e alla figura di papa Pio IX sono stati promossi per le giornate di mercoledì 14 febbraio e venerdì 16 dal Servizio diocesano della Pastorale Giovanile. Nella festa di San Valentino, i giovani sono stati invitati per un momento di preghiera in Duomo, dalle 20:00 alle 20:15, per tutti gli innamorati, per tutte le coppie. È ormai qualche anno che viene proposto questo momento ai giovani. È un breve momento di preghiera, “incastrato” prima di uscire a cena, per affidare a Dio la propria storia di coppia, la propria vita affettiva. Inol- LORETO In vista dell’incontro con il Papa tre, nell’ambito della riflessione della chiesa diocesana sull’importanza delle relazioni, della vita affettiva, anche la semplice preghiera nel giorno di S.Valentino vuole aiutare i giovani a lasciare che il Signore sia presente nella nostro cammino di maturazione affettiva, a costruire con Lui le nostre relazioni. È lo stesso invito che fa il Papa nel messaggio per la prossima Giornata mondiale della Gioventù uscito in questi giorni L’altro appuntamento della settimana appartiene invece all’ambito culturale dal titolo “provocatorio” La verità, vi prego, su Pio IX. Santo o oscurantista? Nel tentativo di stimolare nei giovani un interesse ai temi culturali, alla riflessione su questioni importanti per il nostro tempo, per il territorio, la Pastorale Giovanile ha scelto di approfondire la figura di questo concittadino, certamente il più famoso, attorno al quale il dibattito è ancora fortemente acceso, la riflessione storica ancora viva. Interverranno all’incontro due relatori: Ernesto Galli della Loggia, storico, editorialista del Corriere della Sera, e mons. Luigi Negri, anch’egli interessato ai temi storici e particolarmente esperto della figura di Pio IX, sulla quale ha anche pubblicato un libro. Una visione laica ed una cattolica a confronto per far luce su un personaggio importante per la storia d’Italia e per il nostro territorio. Michela Gambelli la settimana del Vescovo Venerdì 16 febbraio ore 21,00: Conferenza al “Portone” su Pio IX Sabato 17 febbraio ore 9,30: Convegno su “Pastorale del lavoro” a Loreto ore 15,00: Inizio Visita pastorale a Monte San Vito Domenica 18 febbraio ore 10,00 – 16,00: Visita pastorale a Monte San Vito ore 18,00: Messa in Cattedrale e “redditio” catecumeni Lunedì 19 febbraio ore 10,00 - 14,00: Visita pastorale a Monte San Vito Mercoledì 21 febbraio ore 18,00: S.Messa “delle ceneri” in Cattedrale Giovedì 22 febbraio ore 9,30: Ritiro spirituale dei Sacerdoti a Loreto 0re 17,00: Incontro con gli Insegnanti di Religione Dialoghi sociopolitici Continua la serie di incontri promossi per i giovani dall’Azione Cattolica di Senigallia dal titolo: “Dialoghi sociopolitici”: domenica 18 febbraio, dalle 19 alle 21, presso la sede di via Cavallotti 4, incontro sul tema Cristiani in politica - Origine e sviluppo della dottrina sociale della Chiesa. Relatore, Simone Mandolini. Orientamente, per scegliere bene Dal 3 al 4 Marzo 2007 - L’AC Marche organizza ‘Orientamente’ Liberi di scegliere... l’università. Per tutti gli studenti dai 17 ai 19 anni Torna Orientamente, l’appuntamento proposto dalla Delegazione regionale di AC, in particolare da Settore Giovani, MSAC e FUCI, rivolto a tutti i giovani studenti dai 17 ai 19 anni. Si tratta di una due giorni di discernimento vocazionale allo studio universitario che prevede momenti di spiritualità, approfondimenti e incontri con studenti più grandi, laureati e docenti con cui confrontare le proprie aspirazioni e i propri dubbi. L’iniziativa avrà luogo a Loreto, presso la struttura dell’Associazione Eucaristica Riparatrice dal 3 al 4 Marzo prossimi. Un sito dedicato alla proposta, www.orientamente.splinder.com, offre tutte le informazioni, il programma, le note tecniche, i volantini per promuovere l’iniziativa nelle scuole, nelle parrocchie, tra coetanei. Un’occasione importante da vivere nel periodo della Quaresima in un momento di grandi scelte per i giovani di quest’età.. La Fisc per la Terra Santa “Sensibilizzare i settimanali diocesani sulla Terra Santa e rendere noto un progetto di collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme” è quanto si propone la Fisc, Federazione italiana dei settimanali cattolici (155 testate per circa un milione di copie), che venerdì 16 febbraio organizza a Napoli una giornata di studio sulla Terra Santa. La collaborazione tra Fisc e Patriarcato latino è nata nel corso del pellegrinaggio nazionale della Fisc svoltosi nel 2005 e ora si concretizza con un progetto teso a sostenere la pastorale delle comunicazioni sociali del Patriarcato. Giovani, seminaristi ed operatori della comunicazione del Patriarcato effettueranno stage nelle redazioni dei settimanali per apprendere le tecniche professionali giornalistiche. Il prossimo incontro diocesano al teatro ‘Portone’ su i giovani e l’amore con il filosofo Galimberti sarà il 23 marzo e non il 16, come già comunicato. $)/#%3)$)3%.)'!,,)!3%26):)/$)0!34/2!,%')/6!.),% /2% VENERDÖ 3%.)'!,,)! $5%-),!3%44% SANTO o OSCURANTISTA? la verità, vi prego, su PIO IX P rosegue senza sosta l’organizzazione dell’incontro dei giovani italiani con Benedetto XVI a Loreto nel prossimo settembre. Lunedì 12 febbraio, la riunione tecnica preliminare tra lo staff dell’Agorà dei giovani italiani e il Sistema di Protezione Civile e Sicurezza locale della Regione Marche “per avviare la pianificazione del raduno dell’1 e 2 settembre 2007 che nella città del santuario mariano vedrà l’incontro del Papa con i pellegrini provenienti da tutta Italia”. Nella riunione mons. Paolo Giulietti, responsabile del Servizio Nazionale della Pastorale Giovanile della Cei, ha preentato l’evento e le attività che sono state intraprese per l’accoglienza nelle diocesi e la partecipazione dei pellegrini alla manifestazione. A questa prima riunione ne seguiranno a breve altre con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. L’appuntamento di Loreto concluderà una serie di momenti di condivisione e scambio di esperienze in programma dal 29 al 31 agosto in 32 diocesi dell’Abruzzo, delle Marche, dell’Emilia Romagna e dell’Umbria. &%""2!)/ 2ELATORI 0ROF%2.%34/ '!,,)$%,,!,/'')! %DITORIALISTADEL #ORRIEREDELLASERA X W I PIO W PIO IX 0RESIDEDELLA&ACOLTÌDI&ILOSOFIA DELL5NIVERSITÌ6ITA3ALUTE 3AN2AFFAELEDI-ILANO 3%-ONS ,5)').%'2) 6%3#/6/ $%,,!$)/#%3) $) 3!.-!2)./ -/.4%&%,42/ ).#/,,!"/2!:)/.%#/.,! 0!22/##()!$%,0/24/.% PIO W In ascolto del pastore agenda IX W DALLA VISITA PASTORALE Montemarciano, una bella settimana di incontri 7 PIO IX 8 15 febbraio 2007 il paginone 15 febbraio 2007 il paginone Le maschere della vita “Essere nati e cresciuti in questa inedita società, mai vista prima e non somigliante a nessuna di quelle che ci ha preceduto, è una sfida enorme, soprattutto per coloro che valutano l’essere più importante dell’apparire”. A parlare è Elena Liotta, psicoterapeuta e autrice di numerose pubblicazioni, tra cui il recente libro “La maschera trasparente. Apparire o Essere?” (La Piccola editrice, 2006), una riflessione sulla difficoltà di essere se stessi, autentici fino in fondo, in una società che a tutti i livelli propone come modello l’apparenza e stili di vita basati sulla superficialità. L’abbiamo intervistata. Cos’è la “maschera trasparente” e chi la indossa? Normalmente siamo portati a ritenere che una maschera sia qualcosa di molto solido che copre alla vista. Però da un punto di vista psicologico, ma anche di questa società basata sull’immagine e sull’aspetto esteriore, le maschere sono trasparenti: sono qualcosa che la persona può percepire oscuramente ma non può vedere in maniera così chiara. C’è un elemento di finzione, di falsificazione che diventa quasi come una pelle. Non si distingue più cosa è falso e cosa è vero. E questo riguarda tutti noi e moltissimi aspetti della nostra vita sociale, in primo luogo le notizie: i mass media sono spesso le prime fonti di fraintendimenti, menzogne, manipolazioni. Anche il mondo dello spettacolo è la prova più aderente al tema dell’apparire. Adulti e bambini rimangono spettatori nei quali viene trasmesso ogni genere di contenuto. Il fatto che vengano fruiti in maniera passiva crea situazioni pericolose. Quante maschere ha visto nella sua professione di psicoterapeuta? L’elenco è infinito. Alcune cose mi stupiscono ancora adesso, ad esempio persone che hanno tutto, gioventù, soldi e bellezza, eppure si sottopongono ad interventi di chirurgia e cosmesi, oppure a sforzi incredibili nel lavoro, pur di avere quei segni distintivi, quelle maschere della bellezza o della ricchezza attuali che risultano dalle riviste patinate. Il fatto che molta gioventù ed intelligenza si infranga su queste tematiche è un po’ avvilente. Ed è un fenomeno trasversale alle classi sociali. C’è stato un peggioramento negli anni? Moltissimo. Con una velocità supersonica. Gli ultimi dieci anni sono stati micidiali. Ma temi come la decrescita sono difficili da far passare. Ci siamo allargati troppo, ad esempio nelle spese, nei mutui, nelle carte di credito. Siamo abituati a fare come se si potesse . Invece è tutto uno sproposito: c’è il problema della mancanza di petrolio, dell’inquinamento, e continuano invece ad uscire nuove macchine sempre più lussuose. La persona deve usare il cervello e scegliere con consapevolezza. L’apparire ha dunque già vinto? Sì, anche nelle relazioni tra le persone, nell’amicizia, nella vita di coppia. Perché si riflette a catena in tutte le relazioni sociali, a partire da un ente, un’azienda, che deve comunque dare un’immagine. A volte si spendono soldi per lussuosi depliant per mostrare di più di ciò che si è. È una deriva generale per far apparire le cose meglio di come siano nella realtà. E questo produce di conseguenza molte delusioni. Per provare a “essere” autentici quanto aiuta un percorso psicoterapeutico o spirituale? Come uscirne in altri modi? È molto importante, se si ha il coraggio di attraversare anche le proprie ombre, perché molti tendono a scansare ciò che è invece imperfezione, difetto. Le proposte: io mi baso sul modello psicologico del profondo che però ha tempi lunghi. Per i cosiddetti cercatori - persone più inquiete che fanno una grande fatica in questo mondo - e per le persone che dopo un dolore o qualcosa di forte sentono questo bisogno, c’è da smontare e ricostruire qualcosa che sia più aderente alla propria esigenza centrale della vita: le relazioni o una particolare vocazione o professione. Bisogna darsi questa potenzialità, per poi avvicinarsi con molta gradualità, facendo in modo che le scelte siano quelle che ci corrispondono. Il che può significare anche mettere in dubbio le scelte fatte. Non per demolire ma per scegliere di nuovo con maggiore autenticità. È un discorso di assunzione di responsabilità, senza cercare alibi e giustificazioni. La colpa non è solo degli altri. Bisogna prima guardare, fare una critica sociale, per poi fare le nostre scelte. Se continuiamo a vivere e consumare nello stesso modo proposto dalla società, non cambia nulla. Si tratta anche di ascoltare i nostri limiti, il nostro bisogno di riposo, di raccoglimento. Tanti vivono solo nel fare e nelle relazioni superficiali. E come si fa a scegliere se non si ha il tempo per pensare? La sfida più grande è l’educazione delle nuove generazioni... Lavoro moltissimo con i bambini perché oramai bisogna ricominciare da capo, tirando su le nuove generazioni in un altro modo. La mia nipotina di 3 anni, semplicemente andando alla materna, è già inquadrata, pur essendo capace di giocare da sola. Ma nel complesso è già smaniosa di fare, è entrata nel ritmo di vita degli adulti, quello che prevede le innumerevoli lezioni di nuoto, di danza, ecc. Ci vuole un genitore che già pensi queste cose e faccia scelte diverse, prima di poterle trasmettere ai bambini. a cura di Patrizia Caiffa Valentina, 18 anni “Non sono mai stata una che ha dato tanto credito all’amicizia femminile. Considerando che sono in una classe di venti ragazze, non giocavo in casa. Eppure ho trovato cuori e vite simili alla mia, che non avevo mai nemmeno tentato di scoprire. Gente con la quale ho condiviso un banco per anni, con cui non avrei mai pensato di avere un solo capello in comune. L’anno scorso siamo andate in Svezia, per uno scambio e questa occasione ci ha fatto uscire dalla classe, ci ha strappato le etichette di dosso, ci ha unito come mai è stato e come mai sarà più. Non abbiamo il coraggio di essere noi stesse dentro quelle quattro mura che ci giudicheranno solo per altri otto mesi. Abbiamo dei ruoli, che non collimano. Ma abbiamo avuto il coraggio di avere curiosità, per gli altri cervelli, per chi ci circonda, anche se solo per una settimana. Questo è il senso della vita, per me. Spingersi oltre e scoprire di aver sbagliato. Gli occhi delle persone ti riempiono davvero i buchi che hai, anche quelli che non ti sono mai sembrati sinceri. Credo che non riderò più come ho riso in quei giorni, non sarò mai più così contenta di essere fuori dall’immagine di me stessa. E anche ridere, sì, quello si che ti riempie la vita. Bisogna solo avere tempo per farlo. Solo così mi sono accorta di essere capace di volere bene, non solo a me stessa.” “Oggi siamo, domani no. Che faccia ci hanno dato per rappresentar la parte del vivo? Un brutto naso? Che pena doversi portare a spasso un brutto naso per tutta la vita… fortuna che, a lungo andare non ce n’accorgiamo più. Se ne accorgono gli altri, è vero, quando noi siamo finanche arrivati a credere d’aver un bel naso; e allora non sappiamo più spiegarci perché gli altri ridano, guardandoci. […] Maschere, maschere… Un soffio e passano, per dar posto ad altre. […] Ciascuno si racconcia la maschera come può – la maschera esteriore. Perché dentro poi c’è l’altra, che spesso non s’accorda con quella di fuori. E niente è vero! Vero il mare, sì, vera la montagna; vero il sasso; vero un filo d’erba; ma l’uomo? Sempre mascherato, senza volerlo, senza saperlo, di quella tal cosa ch’egli in buona fede si figura d’essere: bello, buono, grazioso, generoso, infelice, ecc. ecc. […] Ma l’uomo? Anche da vecchio, sempre con la febbre: delira e non se n’avvede; non può fare a meno d’atteggiarsi, anche davanti a se stesso, in qualche modo, e si figura tante cose che ha bisogno di creder vere e di prendere sul serio.” Luigi Pirandello È la maschera più nota della Commedia dell’Arte. Di probabile origine francese (Herlequin o Hallequin era il personaggio del demone nella tradizione delle favole francesi medievali), nel Cinque-Seicento divenne maschera dei Comici dell’Arte, con il ruolo del “secondo Zani” (in bergamasco è il diminutivo di Giovanni) il servo furbo e sciocco, ladro, bugiardo e imbroglione, in perenne conflitto col padrone e costantemente preoccupato di racimolare il denaro per placare il suo insaziabile appetito. Arlecchino Forse sono esistite da sempre. Le portavano gli uomini delle caverne quando si dedicavano ai loro strani riti magici. Ci sono due tipi di maschere: quelle facciali che nascondono il volto e quelle a elmo che nascondono completamente la testa. C’e’ stato un momento in cui la maschera la portavano tutti. La maschera nel 1800 la si usava nei balli e nei festeggiamenti di carnevale. Cinquecento anni fa gli attori della commedia dell’ arte crearono le maschere personaggio, dal servo sciocco e dall’ intrigante nacquero maschere come Arlecchino e Brighella. In teatro mantennero a lungo questa caratteristica, finche’ il declino della Commedia dell’ Arte li allontano’ pian piano dai palcoscenici per limitare la loro presenza nei teatri dei burattini e nelle sfilate di carnevale. L’origine di questa maschera è probabilmente bergamasca, ma la sua fama si deve all’attore Carlo Cantù (1609-1676 ca), che ne vestì i panni per molti anni. Nella Commedia dell’Arte Brighella ricopriva il ruolo di “primo Zani”, ovvero il servo furbo, autore di intrighi architettati con sottile malizia, ai danni di Pantalone o per favorire i giovani innamorati contrastati. Nel corso del Seicento e del Settecento precisò i suoi caratteri in contrasto con quelli del “secondo Zani” (ruolo del servo sciocco, spesso impersonato da Arlecchino) e, soprattutto con Goldoni, divenne servo fedele e saggio, tutore a volte di padroncini scapestrati, oppure albergatore avveduto o buon padre di famiglia. Brighella Italiani in costume Gianduja è la maschera regionale tipica del Piemonte. La sua origine va fatta risalire al primo decennio dell’Ottocento, all’opera del burattinaio Giovan Battista Sales. Questi creò Gianduja quando fu costretto a interrompere le storie del personaggio Gerolamo, per i guai che potevano procurargli le esplicite allusioni a Napoleone e a suo fratello Gerolamo di Westfalia. In Gianduja compaiono alcuni dei caratteri tipici della gente piemontese, l’arguzia, l’allegria, ma anche lo spirito libertario e patriottico. Gianduja rappresentava il contadino dotato di buon senso e di senso pratico, apparentemente ingenuo, amante degli scherzi e delle donne. Pierrot Pulcinella è una delle maschere più note della tradizione italiana meridionale. La sua origine risale al Seicento, essendo la sua presenza documentata da diverse raffigurazioni dell’epoca. Il carattere del personaggio richiama quello dello Zanni, pur essendo più complesso e articolato. Servo sciocco e insensato, non manca spesso di arguzia e buon senso popolare. In lui si mescolano un’intensa vitalità ed un’indole inquieta, triste e sempre pronta a stupirsi delle cose del mondo. Pulcinella Meneghino è la maschera tipica di Milano. La probabile origine del suo nome risale ai “Menecmi” di Plauto, oppure al “Menego” di Ruzante, oppure più semplicemente dal nome dei servi utilizzati nelle ricorrenze domenicali, chiamati “Domenighini”. Il suo carattere è allegro ed estroverso. Negli scenari non ricopre solitamente un ruolo fisso: spesso è servo, altre volte padrone, oppure contadino sciocco o astuto mercante. Gianduja La maschera di Pierrot nasce in Italia verso la fine del Cinquecento, ad opera di Giovanni Pellesini, attore della Compagnia dei Gelosi. Il suo personaggio di nome Pedrolino era una variazione sul tema dello Zanni, il servo, di cui indossava l’abito bianco e ampio. Servo accorto e fidato, pronto a intessere imbrogli che poi districava con grande abilità, per trarre d’impaccio il proprio padrone, Pedrolino era un personaggio forte, di primaria importanza nell’economia della commedia. 9 Meneghino Colombina è di sicuro la più famosa fra le servette e forse anche una delle maschere più antiche. Già dal 1530 abbiamo notizia di un personaggio con questo nome nella Compagnia degli Intronati, una delle più importanti fra quelle dei Comici dell’Arte. Solitamente Colombina viene caratterizzata come una giovane arguta, dalla parola facile e maliziosa. Spesso non ricopre un ruolo di protagonista nella commedia, ma, abile a risolvere con destrezza le situazioni più intricate, ha una parte importante nell’economia dello spettacolo. Colombina L’origine della maschera è sicuramente veneziana, come il dialetto nel quale si esprime. Più incerta è la storia del suo nome: alcuni vi ravvisano il termine “pianta leoni” con cui venivano chiamati i mercanti veneziani, i quali erano soliti ergere il vessillo raffigurante il Leone ovunque si recassero per commerci. Un corto spadino e la borsa contenente i denari (la “scarsela”) completano l’abbigliamento del personaggio. Il carattere è estremamente vitale e sensuale, caricatura del mercante mediamente anziano, ancora attratto dalle grazie delle giovani donne, spesso in conflitto con i giovani per procurarsene i favori. Pantalone 15 febbraio 2007 Territorio arcevia Una domenica andando a polenta è stato un successo Polenta condita di gusto S uccesso assoluto, anche oltre le aspettative. Ristoranti pieni. Teatro gremito. Abbiamo ricevuto i complimenti della gente. La cosa ci ha fatto molto piacere. Tutto è andato secondo programma.” Così l’anno scorso sintetizzavano il frutto dei propri sforzi il sindaco Silvio Purgatori e l’intero staff promotore. Le stesse compiaciute affermazioni possono essere rese quest’anno, all’archiviazione della seconda edizione e, soprattutto, in (giovane) chiave prospettica. La foto esemplare ci dà il verdissimo clan dello Shagiara (di spicco nel menu: “Polenta con ragù di asino”): forza e linfa paradigmatiche intorno alle potenzialità che la Perla dei Monti ha messo in campo ed intende condurre all’esplicazione completa. L’iniziativa dedicata al “Mais a otto file di Roccacontrada”, voluta dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Turistica, ha inteso giocare sul crescendo delle tipicità: mercatino dei prodotti, ricette, convegni, spettacoli. Ovvero: “Arcevia, una domenica andando a polenta…in compagnia di tartufo, vino e formaggio di fossa”. Nata nel 2006, la manifestazione con- tinua in tal modo a lievitare, guardan- i loro prodotti. Prossimamente, Arcedo oltre i confini municipali per aprirsi via ed il suo mais saranno presenti agli alle eccellenze della produzione regio- eventi che verranno organizzati dagli nale. “Il tutto” ribadisce il primo cit- enti locali con cui ci siamo gemellati.” tadino “valorizzando le sinergie e cer- Ogni inedito intende progressivamente cando di fare sistema nel far conoscere inserirsi nel disegno progettuale edito: i nostri giacimenti enogastronomici”. “Per recuperare e rinvigorire la nostra Lo ‘specifico’ ci viene dato da Alfie- tradizione culinaria, su iniziativa delro Verdini, presidente della Pro Loco: l’Amministrazione Comunale di Arce“Presentare le prelibatezze, realizza- via e della Pro Loco, l’azienda agricola te con la farina del mais a otto file di Montalbini ha messo a coltura, per la Roccacontrada, facendo felicemente prima volta nel 2005, il “mais tradizioincontrare tradizione e innovazione nale a otto file” nella frazione di Magastronomica.” gnadorsa, mentre la macinazione a Per la prima volta è stato gustato il pietra è stata e viene fatta nello storico “Pandolce di Roccacontrada”, prodotto mulino ad acqua sul fiume Misa della dal panificio Pagnani di Arcevia,” famiglia Spoletini.” La proposta di “Una domenica an- Da qui lo stretto rapporto con l’Univerdando a polenta” (visibilità curata con sità Politecnica delle Marche - Facoltà il contributo del fotografo Massimo di Agraria, la Regione Marche, la ProMori) si è avvalsa di un impasto a più vincia di Ancona, l’Assam, la Comunità mani: collaborazione della Cooperativa Montana Esino-Frasassi. Servizi Culturali “Eidos” e dell’Associa- Ogni aspetto di “Una domenica andanzione “Slow Food” dei Castelli di Jesi. do a polenta...” era stato particolarmenImportante il convegno promosso dal- te reso, in sede di conferenza stampa la Cia Marche (“Aspetti scientifici ed nella Sala del Consiglio del Comune agronomici della coltura del mais da di Arcevia, dalle voci di Bruno Capanpolenta”) presso il Centro Culturale na (sindaco di Acqualagna), Rolando “San Francesco”. L’occhio continua a Rossi (sindaco di Talamello), Simone spaziare fiducioso dalle finestre muni- Spadoni (sindaco dii Morro d’Alba), cipali del Palazzo dei Priori. Alfiero Verdini. ‘Territorio’ (da salvaguardare e valo- Nell’occasione, si era gustato in anterizzare) rimane la parola-chiave, come prima il sullodato “Pandolce di Rocnon si stanca di puntualizzare Purga- cacontrada” e ci si era immersi neltori: “E’ proprio con l’intento di pro- l’appassionata tipicità del ristorante muovere i nostri prodotti che abbiamo Pinocchio, pulsante nel cuore storico realizzato un gemellaggio enogastro- di “Arcevia, Città del Mais e dell’Acconomico con Acqualagna (per il tartu- glienza”, ampiamente valorizzata dalle fo), con Talamello (per il formaggio di telecamere della Rai (servizio di un apfossa) e con Morro d’Alba (per il vino passionato cultore della Marchigianità: Lacrima). In questa logica abbiamo Gianni Rossetti). ospitato le delegazioni dei Comuni ed Umberto Martinelli Belvedere: scommessa energia pulita Anche il comune di Belvedere Ostrense, nel suo piccolo, contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Infatti, da qualche giorno si sono conclusi i lavori per l’istallazione di un impianto fotovoltaico per l’alimentazione del palazzetto dello sport di via Tarsilli. L’utilizzo delle energie alternative era uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Monica Moriconi, ed averlo raggiunto è motivo di orgoglio da parte di tutta l’amministrazione e dei tecnici che vi hanno collaborato. Un importante contributo è venuto dalla Provincia di Ancona nella persona dell’Assessore all’ambiente, Patrizia Casagrande e dall’Agenzia per il Risparmio Energetico grazie all’impegno e alle competenze del Dr. Rabini e dell’Ing. Perna. La realizzazione dell’impianto fotovoltaico collegato alla rete elettrica di distribuzione ha lo scopo di coprire parzialmente il fabbisogno energetico del palazzetto dello sport. In particolar modo la tecnologia fotovoltaica permette la produzione di energia elettrica senza alcuna emissione di sostanze inquinanti, con il risparmio di combustibile fossile, evitando inquinamento acustico e riducendo l’effetto serra. L’impianto sarà collegato alla rete di distribuzione dell’energia elettrica in bassa tensione dell’Enel, convogliando nella stessa l’energia prodotta. Parte dei consumi elettrici del fabbricato saranno così coperti dalla produzione elettrica dell’impianto stesso. Il progetto prevede la possibilità di controllare la funzionalità dell’impianto tramite un modem con un Pc, attraverso il quale sarà molto semplice e veloce interrogare in ogni istante il funzionamento dell’impianto con l’indicazione di eventuali allarmi di malfunzionamento, indicazioni di potenza in ingresso. Corinaldo: ristrutturato l’edificio della scuola d’infanzia ‘Tiro a segno’ nuova S abato 10 febbraio c’è stata la cerimo- prof. Gherardo Villani, che ha portato i nia di inaugurazione della ristruttura- saluti del dirigente scolastico Regionale, ta scuola dell’infanzia “Tiro a segno” alla dott. Michele Di Gregorio e della dott.ssa presenza del parroco mons. Umberto Anna Maria Nardiello dirigente del Csa Mattioli, dell’assessore provinciale Patri- di Ancona. Il taglio del nastro è stato fatzia Casagrande, del sindaco Livio Scatto- to dal sindaco Scattolini e poi le varie aulini, degli assessori Emilio Pierantognetti, torità sono intervenute evidenziando che Daniele Aucone, Fernando De Iasi, Ce- la scuola risistemata è stato un recupero sare Morganti, dei consiglieri comunali storico, un rivitalizzare la presenza della Luca Luzzi e Manuela Lenci, delle inse- scuola nelle zone rurali, una “casa” sicura gnanti Laura Mantoni, Roberta Di Carlo, per tutti i bambini e gli operatori scolaPaola Montali e Annunziata Mancini, del stici dove stare bene e lavorare con serepersonale ATA Maria Grazia Sebastia- nità e sicurezza. E’ seguito lo spettacolo nelli e Paola Pusceddu, della vice preside teatrale “Attento scuola” della compagnia Stefania Puerini, del dirigente scolastico “Teatro Movimento Buffo”, la cui tematica, legata alla sicurezza ed incolumità dei bambini, è stata presentata dall’artista in maniera simpatica e “buffa” poiché ha coinvolto continuamente i piccoli. La cerimonia si è conclusa con un rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale e preparato dalla cuoca della scuola M. Cristina Sanguin. Ilario Taus 11 a mondolfo: studenti e l’agricoltura Scuola di natura S ta suscitando particolare particolarmente importante interesse fra gli alunni ed ampiamente inserito nei dell’Istituto Comprensivo programmi scolastici. “Nel Fermi di Mondolfo il pro- nostro lavoro dell’orto biogetto Agricoltura biologica logico, quale prima tappa, i per una sana alimentazione ragazzi hanno provveduto promosso dal gruppo di pro- alla misurazione fisica degli getto composto dagli inse- spazi per la realizzazione gnanti Boccarossa, Ciuccoli, di un progetto di messa in Galfano, Gabelli e Severi. “Il coltura. Quindi, avvalendolaboratorio che stiamo con- si anche del laboratorio di ducendo con gli alunni – ci scienze, abbiamo studiato il spiega la Prof.ssa Ciuccoli, terreno, per conoscere la sua coordinatrice dell’iniziativa composizione prima di pas- si prefigge il raggiungimen- sarne alla lavorazione, così to di numerosi obiettivi con da scegliere pure le colture i ragazzi; c’è il desiderio di migliori. Gli alunni hanAcquisire il metodo scienti- no quindi piantumato erbe fico nella ricerca, la volontà aromatiche e fava, provvedi sviluppare la capacità di dendo alla cura dell’orto e progettazione unitamente difesa dalle erbe infestanti e alle abilità pratiche neces- dagli animali parassiti. Nella sarie per trasformare le idee stagione idonea, ovviamenin un lavoro compiuto. Ov- te, avremo poi la possibilità viamente si vuole anche abi- pure di raccogliere e degutuare i ragazzi ad utilizzare stare i frutti”. Ma il gruppo linguaggi specifici anche in di progetto dell’IC Fermi lingua inglese, oltre alla fon- punta a qualcosa di più. “Ridamentale acquisizione di teniamo sia molto imporconoscenze relative ai pro- tante approfondire il pendotti dell’orto, nell’ambito siero scientifico-ambientale di una più generale sensibi- e per questo è nostra conlizzare ai problemi di carat- suetudine agire tutti gli anni tere ambientali e relativi alla con la collaborazione del salute”. In effetti l’Istituto Cea (Centro di Educazione Fermi ha pure ricevuto dalla Ambientale) per sviluppare Regione un paio di anni fa il altri progetti più piccoli e primo premio per il proget- correlati. In particolare queto relativo all’Orto biologi- sto anno stiamo realizzando co che tutt’oggi gli alunni con le classi prime “Sorella coltivano nelle aree esterne acqua” attraverso il quale far e nella serra della scuo- prendere coscienza ai ragazla. “L’orto viene realizzato zi dell’effettivo valore del– riprende Ciuccoli - con la l’acqua in quanto risorsa litecnica delle consociazioni: mitata: del resto, il Fermi ha piantumazione di colture adottato culturalmente pure miste più o meno resisten- la Fonte Grande di Monti all’attacco degli animali. dolfo. Per le classi seconde Inoltre gli allievi proseguo- stiamo portanto avanti “Alino nell’osservazione e nella MenteAzione” per stimolare cura degli alberi da frutto cambiamenti delle abitudini presenti nell’orto della scuo- alimentari; per le classi terze la”. Ai ragazzi piace conosce- “I segreti della riproduziore gli alberi da frutto, com- ne” trattando in particolare prendere le proprietà delle delle specie animali e vegediverse piante e le capacità tali che cambiano nel tempo nutritive, anche nell’ambi- adattandosi alle particolari to di un discorso legato alla condizioni ambientali”. sana alimentazione, oggi Alessandro Berluti un po’ di cronaca OSTRA VETERE. ‘Non sono molti i Comuni che celebrano la Giornata del Ricordo nelle Marche. Ostra Vetere è uno di questi. Lo fa con una cerimonia per rendere onore ai migliaia Martiri delle Foibe ed a tutti gli esuli di Istria, Fiume, Dalmazia, Zara, Pola, che furono costretti ad abbandonare le loro terre italiane’. Con queste parole il sindaco Bello ha introdotto il toccante intervento in sala di una esule, la signora Rosa La Macchia, che allora bambina dovette abbandonare insieme alla sua famiglia quelle terre e cominciare un’altra vita. “E’ difficile per me – ha esordito l’esule zaratina, oggi residente a Senigallia – raccontare quei momenti e ricordare quei momenti, quei giorni, quelle ore, in cui regnava il disordine e l’inciviltà più assolute. E’ stato un periodo difficile, segnato dalla paura e dalla forte incertezza. Non sapevamo più chi fossimo, ci avevano tolto la dignità, ma nel nostro cuore regnava la consapevolezza di essere nel giusto. Ho perso tante amiche, allora giovanissime come, uccise nelle foibe, di altre non si seppe più nulla’. ARCEVIA. I malviventi non hanno risparmiato neanche il convento delle clarisse, preso di mira dai ladri. Approfittando di un momento di preghiera, durante i quali le suore clarisse si riuniscono, i ladri sono riusciti ad introdursi all’interno del monastero di Santa Lucia, situato in pieno centro storico, in largo Cesari, proprio all’ingresso delle mura castellane, forzando una porta. In pochi istanti sono riusciti ad arraffare il denaro trovato nei cassetti di alcune stanze e a scappare con un bottino di circa 5 mila euro. Un furto analogo era stato messo a segno qualche giorno prima ai danni della casa di riposo “Velia Vici” di corso Mazzini, sempre gestita da religiose. OSTRA. L’intero gruppo dei consiglieri di opposizione della lista “Progetto Ostra” sollecita il Sindaco a rafforzare l’azione di vigilanza e sicurezza sul territorio. ‘Non si puo’ non sollecitare - scrivono i consiglieri - una forte presa di posizione ed attivare una serie interventi per la sicurezza nel nostro territorio. Gia circa un anno fa il Gruppo imprenditori Ostrensi aveva con incontri pubblici, e con le istituzioni, avviato un confronto atto a rafforzare i presidi di sicurezza nelle aziende e quindi per tutta la cittadinanza con le forze dell’ordine ed i sindaci del nostro territorio. castelLEONE E’ stato organizzato un incontro informativo sul tema: “Agroenergetica – Progetto sperimentale – Filiera semi oleosi – Energia elettrica”. Il piano si propone di ottenere un reddito dalla utilizzazione della produzione aziendale di girasole, senza doverla immettere direttamente sul mercato dei prodotti agricoli, poiché il prodotto finale venduto sarà costituito dall’energia elettrica, ceduta alla rete nazionale. 12 15 febbraio 2007 Cultura editoria La rivista di studi storici francescani ‘Picenum Seraphicum’ ospita un saggio di Baldetti Francesco, l’uomo del dialogo D ue vie parallele indirizzate verso un unico obiettivo, l’incontro con i Musulmani, ma con finalità opposte: la guerra e la sopravvivenza nella vittoria, per i soldati; la pace, l’evangelizzazione e il martirio, per il santo uomo”. Ovvero S. Francesco d’Assisi. Si potrebbe iniziare da questo breve passo del saggio del prof. Ettore Baldetti (‘La V Crociata e san Francesco d’Assisi nelle fonti di Cagli’) uscito su ‘Picenum Seraphicum’, rivista di studi storici e francescani della Provincia Picena ‘S. Giacomo della Marca’ dei frati minori e di cui fu ispiratore padre Bernardino Pulcinelli, per cercare di afferrare il contenuto ed il significato di una sua recente acquisizione storiografica. Lavorando al regesto dei documenti del Comune di Cagli, nelle proprie ricerche lo storico barbarese ha scovato un atto storico pressoché inedito: una lettera pontificia del XIII sec. indirizzata al vescovo di Cagli, Anselmo. In essa papa Onorio III diede parere favorevole all’istanza vescovile di far ricorso alla ‘Vigesima’, cioè la ventesima parte del reddito delle chiesa diocesana, per la ‘vestizione’ e l’equipaggiamento, assai onerosi, di 23 cavalieri di Cagli, seguiti da un drappello di scudieri sulla strada che conduceva alla V Crociata (1217-1221). La spedizione militare partì dal porto del nuovo Stato Pontificio più vicino all’Egitto, Ancona, ove nella tarda primavera del 1219 i milites cagliesi casualmente presero il largo insieme a al ‘Poverello d’Assisi’ e al suo confratello Illuminato, diretti anch’essi in Terra Santa ma con l’intento di diffondere il messaggio evangelico e la convivenza pacifica fra gli uomini con le armi della povertà e della preghiera. Ad avvalorare la compresenza dei soldati e dei religiosi nello scalo dorico (tra l’altro l’imbarco di S.Francesco è stato raffigurato da Paolo Gaitano in un dipinto conservato presso il refettorio del convento S.Salvatore dei frati minori a Gerusalemme) concorrono i riferimenti cronologici, sia di fonte francescana che relativi alla liquidazione del tributo della diocesi di Cagli. Baldetti si sofferma pure sugli effetti della V Crociata sui frati minori che cavalieri: “Al di là della veridicità delle fonti francescane sul tentativo di frate Francesco di scongiurare il conflitto profetizzandone il cruento insuccesso, la radicale avversione del santo uomo per la logica militare è dimostrata dalla sua successiva iniziativa pacifista. S’inoltrò infatti, insieme al confratello, verso l’accampamento nemico, dove rimase per alcuni giorni, approfittando probabilmente della tregua intervenuta tra la fine di agosto e la fine di settembre. Dopo aver subito la prevedibile violenta cattura da parte delle sentinelle musulmane, l’impossibile progetto fu invece coronato da successo: il sultano al-Kamil ricevette questi due singolari ambasciatori e, se anche non si convertì al Cristianesimo, ascoltò tuttavia con interesse e sincera condivisione le proposte di pace, of- editoria Un libro sull’educazione scritto da don Oreste Benzi Montemarciano Performance di danza di percussioni per beneficienza Kandarpa, suoni di vita Onora i tuoi figli U n cambio di prospettiva. È quello che propone don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, con il suo ultimo libro Onora tuo figlio e tua figlia (Sempre Comunicazione, 2006, pagg. 198, 12 euro). Si tratta di guardare la realtà non più dall’alto, come avviene nei mille convegni e nelle migliaia di incontri sui giovani, ma di mettersi nei loro panni. Basta con le imposizioni, basta con le normative, con i divieti e le prescrizioni. Se si vogliono capire i giovani, e in particolare i figli, occorre rispettarli. Anzi, di più, occorre onorarli, proprio come recita il quarto comandamento a proposito del padre e della madre. Don Oreste, come è nel suo stile, non va per il sottile. Inizia il suo libro “col botto”. Parla di genitori che si separano e di figli che soffrono, troppo. Ricorda, a chi non volesse sentirselo dire, che papà e mamma dovrebbero stare insieme anche solo per il fatto che lo meritano i figli. Lo merita la loro venuta al mondo, lo richieda la loro crescita che vuole essere sana non solo dal punto di vista della salute, ma di più sotto il profilo del rispetto della persona. Don Benzi affronta i suoi cavalli di battaglia e lo fa con uno stile sobrio, da colloquio personale, ma sa andare diritto al cuore della gente. Parla di aborto e di divorzio, di anoressia e di bulimia, di coppia e di preghiera, di paure e di bugie, di pianto e di solitudine. In una parola, il sacerdote riminese si occupa di educazione e richiama gli adulti alle loro responsabilità. Alle responsabilità di genitori che hanno deciso di mettere al mondo dei figli e poi non possono dimenticarsene. A quelle grandissime responsabilità don Benzi richiama tutti, nessuno escluso. Onora tuo figlio e tua figlia è una sorta di pugno nello stomaco, ma va letto, un libro per tutti gli educatori che vogliono esserlo davvero. Francesco Zanotti fotografia Lorenzo Cicconi Massi viene premiato dal World Press Photo Foto mondiale F ra i cinque italiani premiati al World Press Photo c’è il senigalliese Lorenzo Cicconi Massi, fotografo dell’agenzia “Contrasto”. La sua foto è stata premiata al terzo posto nella categoria “sport features” e fa parte della serie realizzata a Pechino nelle scuole che preparano i giovanissimi a diventare sportivi professionisti. Lorenzo Cicconi Massi, per conto della sua agenzia, la più importante a livello nazionale, si è recato nella megalopoli cinese nell’ottobre scorso, e seppur con le molte difficoltà causate dalla rigida burocrazia governativa, è riuscito ad documentare il lavoro degli aspiranti campioni. Il World Press Photo è il più prestigioso premio di fotogiornalismo a livello internazionale. Ogni anno, da 52 anni, una giuria indipendente formata da esperti, scelti tra i più accreditati in campo internazionale, è chiamata ad esprimersi sulle migliaia di domande inviate da ogni parte del mondo alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. La “World Press” è un’organizzazione indipendente, senza fini di lucro, nata nel 1955 nei Paesi Bassi. La fondazione supporta e promuove su scala internazionale il lavoro dei fotogiornalisti professionisti. Le foto premiate vengono pubblicate in un annuario tradotto in sei lingue e raccolte in una mostra itinerante che fa tappa in oltre 75 città di 40 paesi diversi. La media dei visitatori della mostra sembra che registri regolarmente il milione di persone l’anno. Lorenzo Cicconi Massi nei prossimi giorni presenterà in una conferenza stampa la fotografia premiata. frendo doni al santo uomo, che vennero rifiutati probabilmente in cambio di un lasciapassare nella visita ai luoghi santi, per sé e per i confratelli; i due frati vennero poi scortati con tutti gli onori fino agli avamposti musulmani. Al ritorno nel campo crociato frate Francesco fu oggetto di tale ammirazione che taluni vollero condividere la sua scelta di vita, aderendo alla regola dei frati Minori”. Dei cagliesi Baldetti sostiene che “probabilmente alcuni di essi poterono far ritorno nella città natale, dove, in memoria dello scampato pericolo e dell’ispirata attività pacifista di frate Francesco, già fra il 1237 e il 1239 si edificarono….una casa monastica e la prima chiesa marchigiana dedicata la nuovo santo”, canonizzato nel 1228. Sulla scorta di questi fatti, confluiti in un saggio pubblicato in sintonia con lo staff della rivista francescana (il padre provinciale Ferdinando Campana, direttore responsabile; il prof. Roberto Lambertini, direttore del Comitato di redazione, e la d.ssa Francesca Bartolacci), Baldetti, tra l’altro autore de ‘La ‘Città antica” (11151287)’ per i tipi de ‘Il lavoro editoriale’ in cui sono confluite le risultanze delle proprie ricerche sui documenti del Comune di Cagli, ha tratto il materiale per un dramma storico in 3 atti ‘Alla Crociata con Francesco di Assisi’ (Ernesto Paleani Editore). Leonardo Pasqualini I l teatro Alfieri di Montemarciano ospita sabato 24 Febbraio, ore 21,30,“Kandarpa” performance di danza e percussioni con Caterina Fantoni e Andrea Morandi. “Kandarpa” è uno dei nomi di Kama (tradizione indica, ovvero dell’induismo) che significa “il desiderio” dio dell’amore (in senso più ampio è “dinamismo inerente all’intera creazione”). Dal desiderio nasce tutto il resto, è per questo che spesso il desiderio è considerato il “nato per primo”. Qui parte il cammino di scoperta della propria natura, tema della perfor- editoria Libri senza carta: Cristina Pellegrini mance, cui il dio dell’amore conduce. Qualcosa si perde, si strappa, mostra il bene e il male, ci fa rabbrividire, svela possibilità inedite, si fa attendere, esplode, chiede, è avida di sapere, ci conduce all’orgoglio, ci dissuade, ci coglie di sorpresa, ci dona pace inaspettata, ci travalica, ci denuda, ci lascia soli, ci apre la porta del cuore, ci fa germogliare e vivere nell’adempimento del nostro essere. Sono presenti in scena tamburi, percussioni di vario genere e gong cinesi. Sia il musicista che la danzatrice suonano e fanno parte della scena come presenze che danno vita di volta in volta a momenti di cui non rimane traccia se non nella trasformazione di una materia che costituirà la scena: il corpo. Al termine della serata sarà offerta una degustazione di dolci etnici a cura dell’Associazione “Il sorriso della iena” che raccoglie fondi a favore della Casa Madre per orfani di Soddo (Etiopia). arte Ruggeri, Mannucci e Bruno d’Arcevia Le poesie di Levi Arcevia - Mosca L E a senigalliese Anna Cristina Pellegrini ha condotto, come propria tesi di laurea, uno studio, tanto raro quanto approfondito, sulle poesie di Primo Levi, la parte meno conosciuta della produzione letteraria del grande scrittore torinese. Da oggi il lavoro della Pellegrini è disponibile liberamente, in formato elettronico, su LibriSenzaCarta.it. “Primo Levi: l’osteria di Brema”, questo il titolo dell’opera, redatta con la supervisione della relatrice, prof. Teresa Ferri dell’Università di Urbino, ha avuto apprezzamenti, oltre che in ambito universitario, anche da Lucia Levi, moglie dello scrittore, che, a proposito delle poesie del marito, riconosce alla Pellegrini il merito di “averne compreso così intimamente il significato”. Al valore intrinseco dello studio della Pellegrini si aggiunge il fatto che è un’anteprima assoluta, almeno per i più. Fino ad oggi, infatti, la tesi era disponibile solo su supporto cartaceo, ed è stato digitalizzata per la prima volta dalla redazione di LibriSenzaCarta.it. Il libro elettronico (89 pagine in formato PDF) è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo: www. librisenzacarta.it Marco Scaloni spongono a Mosca tre artisti di Arcevia. Sui trentacinque grandi maestri marchigiani che rappresentano l’arte italiana del ventesimo secolo ci sono anche cinque opere dei figli illustri della “Perla dei monti”. Presso l’Accademia dell’Arte di Mosca, oltre 15 mila visitatori hanno potuto ammirare le sculture di Quirino Ruggeri e di Edgardo Mannucci e la pittura di Bruno d’Arcevia. “Si tratta – evidenzia sindaco Silvio Purgatori - di opere che avevamo nel nostro museo e che abbiamo prestato alla mostra in Russia, promossa dalla Regione Marche in collaborazione con l’associazione Marche – Russia e con il Comune di Ancona. Le opere degli artisti arceviesi sono state particolarmente apprezzate dai numerosi visitatori, molti di età compresa tra i 30 e 35 anni che hanno visto la rassegna come momento di confronto con l’arte contemporanea italiana. Al termine dell’esposizione torneranno dopo la mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona, ad Arcevia a valorizzare insieme alle altre opere esposte, il nostro centro culturale, che è diventato un punto fermo dell’arte e della cultura marchigiana”. La rassegna sarà riproposta alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dal 10 marzo al 6 maggio 2007. C.A. 15 febbraio 2007 Spettacolo CORINALDO Appuntamento con il teatro amatoriale TEATRO Il 22 febbraio “Vincanto in concerto” al Gabbiano ‘L sogn’ d’ Cesar La musica popolare Q uarto spettacolo della seconda stagione teatrale amatoriale “La seconda che hai detto” al Teatro “C. Goldoni” di Corinaldo per sabato 24 febbraio 2007 con inizio alle ore 21.15. La stagione organizzata dalla compagnia teatrale corinaldese Teatro Time - Produzione Spettacoli diretta da Vittorio Saccinto in collaborazione con Pro Loco di Corinaldo e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune, vede in scena una nuova produzione in vernacolo senigalliese della Filodrammatica La Sciabica di Marzocca di Senigallia (regia Ezio Giorgini) dal titolo: “’L sogn’ d’ Cesar’”. La commedia in tre atti tratta da “La fortuna si diverte” di Athos Setti per l’adattamento di Ezio Giorgini vede in scena: Maurizio Bobo Paolasini, Maria Luisa Giambartolomei, Giada d’Aurizio, Francesco Petrelli, Edda Baioni, Cerissa Medici, Fiorenzo Bartolucci, Paolo Baldini, Donatella Angeletti, Gerardo Giorgini, Doriano Sampaolesi e Filippo Paolasini. Nessuno vuol credere al sogno di Cesare ed alla profezia di Dante Alighieri che gli annuncia una grande fortuna ma anche la data della sua morte. La ricchezza arriva fra la meraviglia di moglie e figli Progetto Harmonia I l Gruppo Folk Vincanto nasce nel 2002 da una viva amicizia e da una solida collaborazione tra i cinque componenti, che dopo pluriennali esperienze individuali nel campo della musica (popolare e non), hanno deciso di unirsi per interpretare e valorizzare il patrimonio sonoro, vocale e ritmico delle Marche, aprendolo a salutari scambi e confronti con quello di altre regioni e nazioni. Ciò che anima la proposta musicale dei Vincanto non riguarda soltanto il “cosa” (ballate narrative, serenate, canti a ballo, stornelli licenziosi, brani strumentali, canti religiosi, satirici, enumerativi), ma anche e soprattutto il “come”: la ricerca stilistica e gli arrangiamenti sono curati nell’ottica di una fedeltà rispettosa ma non pedissequa verso i modelli originali, e inseguono accattivanti contaminazioni tra forme melodiche, armoniche, ritmiche e testuali derivate da radici differenti, fra cui quella autoctona prevale ma non prevarica. Sullo sfondo vi è l’idea irriducibile che la musica - soprattutto, ma non solo, quella popolare - è di tutti ed è per tutti, che non tollera né dogane né padroni, e che “...è la miglior risposta al razzismo. È sempre affascinante vedere culture diverse interagire fra loro. Quando questi scambi prendono corpo, si crea qualcosa di magico che non ha paragoni in campo musicale” (Peter Gabriel). GLI APPUNTAMENTI al GABBIANO Tutto il mare in una conchiglia - 15 febbraio Vincanto in concerto - 22 febbraio Classe di Ferro - 1 marzo il taccuin TEATRO Senigallia - Cinema Gabbiano “Tutto il mare in una conchiglia”, 15 febbraio alle ore 21 di e con Alessandro Corazzi. Senigallia - Teatro, venerdì 23 febbraio Miserabili io e Margareth Thathcher, scritto e diretto da Marco Paolini, con Marco Paolini e i Mercanti di liquori. Montemarciano - Venerdì 16 febbraio 2007, La Compagnia dell’Ambra presenda Migliore, scritto e diretto da Mattia Torre, musiche di Giuliano Taviani con Valerio Mastrandrea. Pesaro - Da Venerdì 23 a Domenica 25 febbraio, Il giardino dei ciliegi, di Anton Cechov, regia di Ferdinando Bruni. MOSTRE Jesi - Si chiama “Africae” ed è una rassegna di immagini dal Kenya e dalla Sierra Leone. La rassegna, che rimarrà aperta al pubblico fino al 21 febbraio, tratta di due importanti progetti avviati dalla Provincia di Ancona: la messa in opera di un acquedotto in Kenya e la realizzazione di un programma per una sana maternità in Sierra Leone. Senigallia - Fino a domenica 11 febbraio si terrà presso la galleria Expo-ex nei giardini della Rocca Roveresca di È stato presentato in questi giorni il Progetto Harmonia 2007 della scuola di musica B. Padovano. Al fine di ampliare l’offerta formativa, sono stati programmati dei corsi gratuiti per gli iscritti, oltre che numerosi seminari e aggiornamenti. I corsi prenderanno via i primi di marzo, e le iscrizioni sono aperte fino al 17 febbraio. Tra le varie iniziative organizzate anche quest’anno dalla scuola di musica Padovano, sono da ricordare il corso di scrittura al computer coordinato dal docente Luca Pecchia, dedicato allo scrivere, riscrivere e trascrivere uno spartito con programmi multimediali; e l’audio forum seguito dai docenti Ilenia Stella e Massimo Moranti, che verterà su un ascolto guidato di musiche classiche e musiche jazz. Il corso di scrittura al computer prenderà avvio il 7 marzo, mentre l’audio forum il 2 marzo. Si sono aperte le iscrizioni, che si chiuderanno il 17 febbraio. Per ulteriori informazioni ci si può recare direttamente nella segreteria della scuola che è aperta da lunedì a venerdì dalle 18.30 alle 19.30. Sono da ricordare inoltre altri seminari che si svolgeranno a marzo ed aprile. Il 17 e 18 marzo si terrà un seminario di Body Percussion fatto da Ciro Paduan per insegnanti e operatori musicali di qualsiasi ordine e grado della durata complessiva di 8 ore. Mentre il 15 aprile si terrà un seminario di tecnica Alexander fatta da Claudio Jacomucci dedicata ai musicisti. di Tullio Piersantelli Senigallia la mostra “L’altra maschera” di Anna e Lorenzo Marconi visitabile tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 20.00. Da sottolineare la presenvale veneziano edizione 2007. MUSICA Senigallia - Venerdì 16 febbraio, Rotonda a Mare ore 18.30, Orchestra Sinfonica Abbruzzese, direttore Vittorio Antonellini, Baritono Leonardo Galeazzi. Senigallia - Il 18 febbraio sul palco del Teatro La Fenice di Senigallia arriverà la calda voce di Fiorella Mannoia. È possibile acquistare e prenotare i biglietti presso il botteghino del Teatro. 35 euro per il primo settore , 30 euro per il secondo e 25 per il terzo. Il telefono della biglietteria è 071.7930842 . FOTOGRAFIA Senigallia - Il Centro Sociale Saline ha organizzato assieme al Gruppo Fotografico F7 una serie di incontri di formazione sulla fotografia. Le lezioni, gratuite e aperte a tutti, saranno presso i locali del Centro Sociale Saline di Senigallia. Il primo è per venerdì 16 febbraio. IL LIBRO Il barbiere di Ostuni di Angelo Roma Un romanzo avvincente, scritto con stile scorrevole, asciutto, essenziale, ma capace di esprimere e comunicare profondità di contenuto. Si legge in un soffio e fa emozionare. Siamo ad Ostuni, la «città bianca» della Puglia. Giuseppe, figlio del più famoso barbiere del paese, affina il proprio sguardo adolescenziale sul mondo, proprio osservando i clienti del papà. Il libro parla di sud, di letteratura americana, di cinema, di teatro anche di Roberto Benigni. Il romanzo infatti si conclude con un’apertura alla vita: una lettera che Giuseppe, divenuto uomo, scrive al proprio idolo. Un momento decisivo che consente al protagonista, per la prima volta, di «vivere dentro la vita» con coraggio e passione, liberandosi definitivamente da apatia, sterili furbizie e condizionamenti ambientali. Ancora edizioni - Euro 10,00- Pagine 128 13 che tuttavia si adeguano subito agli agi della nuova vita. Tutti fingono di ignorare la tragicità della seconda parte della profezia che riguarda unicamente Cesare il quale, solo con la sua disperazione, viene ormai considerato l’unico fastidioso motivo di turbamento alla nuova condizione famigliare. Infine arriva anche la data annunciata della morte. Abbandonato lo scetticismo, tutta la famiglia si stringe intorno al morituro in attesa del compiersi del fato. Ma ... I biglietti (posto unico euro 5,00) sono in vendita da sabato 17 febbraio presso la Pro Loco - Ufficio Iat di Corinaldo (071.679047). Cinema multisala GABBIANO www.gabbiano.senigallia.biz [email protected] - tel. 071.65375 da venerdì 16 febbraio Frammenti dalla Biennale Mercoledì 21 febbraio, ore 21.15 WATER Regia di Un film di Deepa Mehta. Con Lisa Ray, Seema Biswas, John Abraham. India, 2005. India, 1938. Chuya, una ragazzina di appena otto anni, viene allontanata dalla sua famiglia e trasferita in una casa ritrovo per vedove indù, per espiare la colpa d’un marito perso e mai conosciuto, attraverso l’eterna penitenza imposta dai testi sacri. Tra veglie e preghiere, la ragazzina porterà una ventata di freschezza - e di scompiglio - che contagerà l’affascinante Kalyani, giovane vedova innamorata di Narayan, un fervente idealista sostenitore di Gandhi. Il film di Deepa Mehta va a concludere una personale trilogia sugli elementi acqua, fuoco e terra. Il tema trattato - la condizione della donna e in particolare delle vedove - apre nuovi spiragli su una condizione di disagio che ancora oggi, a distanza di cinquant’anni dalle conquiste del “profeta” Gandhi, contagia centinaia di migliaia di donne costrette alla ferrea osservanza delle pratiche religiose. Complicità e sospetti Regia di Anthony Minella. Con CastJuliette Binoche, Jude Law, Robin Wright penn, Martin Freeman, Ray Winstone. Usa, 120’. Nella Londra di oggi, Will e il suo amico Sandy dirigono un apprezzato studio di architettura del paesaggio, da poco trasferitosi a King’s Cross, la zona che ha fatto di Londra la metropoli più all’avanguardia d’Europa con i più ambiziosi progetti di rinnovamento. Il loro modernissimo ufficio attira ripetutamente l’attenzione di una banda di ladri del posto finché Will, stufo dell’ennesimo furto, decide di seguire uno dei giovani della gang, Miro, fino all’appartamento che divide con la madre Amira, rifugiata bosniaca. Nella vita privata, Will convive con la sua bellissima compagna che passa la maggior parte del suo tempo a preoccuparsi delle intemperanze della figlia tredicenne Bea. venerdì - sabato: 20.20 - 22.30; domenica: 16.00 - 18.10 - 20.20 - 22.30; lunedì - martedì - mercoledì: 21.15 Mi fido di te Regia di Massimo Venier. Con Alessandro Besentini, Francesco Villa, Maddalena Maggi, Lucia Ocone, Roberto Citran, Ernesto Mahieux. Italia 2006. venerdì - sabato: 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30; lunedì - martedì: 21.15 AL G A B B I A N O 14 15 febbraio 2007 Sport calcio In casa la Vigor non va oltre ad un pareggio. Qualche rammarico negli ambienti rossoblu La saga dei pareggi VIGOR 1 – CASTELFRETTESE 1 S ei i risultati ultimi consecutivi: due vittorie, quattro pareggi, di cui gli ultimi tre consecutivi; questo è quanto sono riusciti ad ottenere i ragazzi di Giuliani nell’ultimo periodo ma con qualche rammarico per come sono stati ottenuti. Il primo contro la Jesina; in vantaggio di due reti, si sono fatti raggiungere al 90°, quando si trovavano in undici contro dieci; il secondo, ad Acqualagna. Pur in undici dal 41°, contro dieci, non sono andati oltre il pari. Oggi con la Castelfrettese, in vantaggio al 21° con Simic, si sono fatti infilare nell’unico tiro in porta dagli ospiti al 64° con Valle. Questo dimostra che la squadra non sa gestire l’uomo in più ma, soprattutto, il vantaggio acquisito. Una deficienza difensiva suffragata dalle enormi reti subite: ben venticinque, compensata da ventinove reti realizzate, di cui diciotto dall’attaccante Camilletti. La partita odierna ha avuto inizio con un minuto di raccoglimento in memoria di Filippo Raciti, il poliziotto ucciso a Catania; un atto dovuto che si spera non capiti mai più. I vigorini si insediano nella metacampo avversaria, sciorinando giocate di alto contenuto tecnico e mettendo più volte in seria difficoltà la difesa avversaria. Il centrocampo formato da De Filippi, Traiani, Paupini, Guer- ra, supportati da un infaticabile Bertozzini sulla fascia destra, hanno fornito alle due punte Simic/Camilletti buoni palloni per offendere con pericolosità la porta avversaria. Al 6°, Bertozzini dal limite sfiora il montante. 21°, Bertozzini corre sulla fascia laterale destra poi, giunto sul fondo, segue l’accorrente Paupini. Pronta la rimessa al centro area per Simic che non ha difficoltà a battere l’estremo Gambadori. 33°, su punizione calciata da Montanari in area, la testa di Goldoni si eleva su tutti. Gambadori si supera nella parata. Gli ospiti si fanno vivi al 42° con Pandolfi; il suo tiro è completamente fuori bersaglio, così pure quello scoccato al 47° da Polverari. Inizio ripresa con la Castelfrettese più intraprendente. L’uscita di Traiani al 41° per infortunio ha indebolito il centrocampo, così gli ospiti ne approfittano per portarsi verso la porta di Moroni. 64°, Valle si fa largo fra le maglie vigorine poi, dal limite, fa partire un tiro che rende vano il tentativo di Moroni. E’ la parità. 71°, Montanari di testa sfiora il palo, così pure Goldoni all’87°. A tempo scaduto, 92°, su punizione, De Filippi colpisce il palo a portiere battuto. Giuliani, a fine incontro, esordisce: “Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, a grandi ritmi,realizzando un gol e qualche altro sprecato. Nel secondo tempo l’uscita di Traiani ci ha privato di un importante pedina al centrocampo, scombussolando basket senigalliese, b1 Ciclismo etico e famiglia Non un punto in più C ontinua implacabile la serie negativa della compagine biancorossa del coach Bianchi. Sono sette le sconfitte consecutive che la Goldengas sta collezionando e non si vede da che parte possa scaturire una rimonta possibile. La squadra sta denotando limiti impressionanti, specialmente in difesa, dove qualsiasi avversario è sicuro di andare a canestro con relativa facilità. L’assenza di Graziani, per infortunio, non può giustificare l’attuale crisi della squadra, apparsa nervosa, pronta a protestare con la coppia arbitrale per eventuali falli subiti. Con più calma e dedizione al bene ultimo della squadra forse qualcosa si può ancora rimediare. La serata incomincia male per i locali perché, dopo appena sei minuti, il punteggio è sul 6 a 18. Finisce il primo quarto sul 16 a 22. Nella seconda frazione c’è un ritorno dei biancorossi che, al 18°, si sono trovati sul 30-33, ma per alcune palle perse scioccamente si va a riposo sul 32 a 40. Ripresa con i locali in un po’ quello che era il nostro modulo di gioco. Il pareggio ci lascia un po’ l’amaro in bocca, ma devo riconoscere che oggi i miei ragazzi hanno disputato un’ottima partita”. Domenica prossima trasferta insidiosa a Caldarola. Vigor: Moroni 6,5, Bertozzini 7,5, Montanari 6,5, De Filippi 7, Bartocetti 6,5, Goldoni 6, Paupini 7 (73° Moschini ng), Traiani 7 (41° Sintini 6,5), Simic 6,5 (87° Nobilini ng), Guerra 7, Camilletti 6,5. A disp.: Memé, Ciccarelli, Giraldi, Morganti. Allenatore: Giuliani. Castelfrettese: Gambadori, Pelusi, Polonara, Cerqueti (57° Birarelli), Ventura, Giorgini, Pandolfi, Sancillo, Polverari (76° Mariani), Valle, Ruggeri (46° Principi). A disp. Palpacelli, Rocchini, Mazzieri, Carassai. Allenatore: Ulivi. Arbitro: Ramadori di Fermo. Angoli: 6 a 1. Ammoniti: Bartocetti, Goldoni, Traiani, Camilletti, Cerqueti, Ventura espulso al 92° per doppia ammonizione. Spettatori: 500 circa. Recupero: 3 + 4. Classifica: Pian San Lazzaro 43, Recanatese 43, Fossombrone 42, Fermignano 36, Cingolana 34, Jesina 30, Vigor 30, Castelfrettese 30, Monturanese 29, Urbino 29, Civitanovese 29, Biagio Nazzaro 27, Porto S.Elpidio 22, Acqualagna 21, Montegranaro 20, Montegiorgese 19, Real Vallesina 16, Caldarola 15. Giancarlo Mazzotti netta difficoltà, anche per mancanza di validi ricambi; ciò che non mancano agli ospiti. Terzo quarto: 47-64. La partita è già segnata. Gli ospiti giocano tranquilli, mentre la Goldengas affonda sempre più. Domenica prossima trasferta a Riva del Garda. Goldengas: Filattiera 15, Grosso, Mariani 15, Bazzoli 4, Maggio 12, Radovanovic 14, Candelaresi, Bellocchi, Raminelli 2, Catalani 3. Allenatore Bianchi. Porto Torres: Mapelli 10, Cohen 7, Sanna, Medda, Manca 6, Puggioni 24, Zivic 7, Coltellacci 20, Scarponi 2, Ruggiero 9. Allenatore: Procaccini. Arbitri: Capurro di Reggio Calabria, Bagli di Enna. Classifica: Venezia 36, Forlì 32, Casalpusterlengo 30, Treviglio 28, Cento 26, Porto Torres 26, Lumezzane 22, Omegna 22, Fidenza 22, Ozzano 22, Vigevano 18, Riva del Garda 16, Goldengas 10, Gorizia 10, Trieste 8, Ancona 8. G.M. A ll’indomani della presentazione-spettacolo della Corsa per la Solidarietà e degli altri eventi-satelliti, si sta operando alacremente in ogni direzione, con i cursori miseni quali generosi ed esemplari battistrada. I “preti da corsa” ed il loro pacifico energico “braccio armato” sentono ancora di più il dovere di riaffermare i valori forti dello sport: quelli concretamente testimoniati dagli innumerevoli ciclisti e ciclofili, che pedalano e fanno pedalare. Don Vinicio Albanesi, don Franco Monterubbianesi e don Valeriano Porto rilanciano il ciclismo etico, che trova la propria espressione nell’instancabile operare dello staff guidato da Gaetano Gazzoli, Adriano Spinozzi, Paolo Fratini. La coerente linearità della ribattezzata “Multinazionale della Bontà” è tale da coinvolgere-interessare-catturare (ultimi ad aderire alla cordata: Nero Giardini-Enrico Braca- lente, Fam - Federico Vitali). Neri Marcorè è stato prontissimo ad offrire la propria disponibilità. Gli ha preso la ruota Claudio Chiappucci. Il “Diablo” ha fatto anche visita, portando la propria testimonianza compartecipe, al benemerito istituto di Potenza Picena. Con queste premesse, è già in viaggio a beneficio dei bisognosi dell’Ecuador l’equivalente finanziario del “Premio “Top” (conferito alla quarantenne Comunità di Capodarco, che segue gli handicappati, dall’Udace del presidente Maurizio Giustozzi). Il Memorial Fabio Casartelli sta rafforzando il gemellaggio con Pippo Bizzi e la Gran Fondo della Pace di Spello. La Corsa per la Solidarietà vola imperterrita oltre l’ostacolo. Lo ha ribadito esemplarmente sul palco della vernice Luca Panichi, ex corridore bloccato in carrozzina. La dimensione della vera accoglienza e della valorizzazione del diverso è sempre viva in sella. Il ciclismo si sta particolarmente impegnando anche in qualità di primaria “agenzia educativa”. Insostituibile il pilastro della famiglia. L’ultimo esemplare duetto in fuga è partito da Arcevia per tagliare il traguardo a Chiaravalle. Fausto Sabbatini e Letizia Giambartolomei si sono uniti in matrimonio nell’Abbazia di Santa Maria in Castagnola. Il sano agonismo amatoriale tornerà sabato, dopo i fasti ciclocrossistici e le innumerevoli affermazioni del Cicli Cingolani Pianello di Ostra. Gli stradisti miseni punteranno su Villa Musone, all’ombra del Santuario lauretano. Ritrovo fissato nell’area dello Zeppa Bike: il nuovo esercizio delle due ruote ed il solido punto di riferimento dei ciclisti. Organizzazione del Cycling Team Ragamon e del Falco Racing Team. Due le partenze: con abbassamento della prima bandierina alle 14. Umberto Martinelli gare di bocce e di briscola al circolo acli di senigallia Coppie da premio G basket senigalliese, serie d Positiva trasferta N ella seconda trasferta consecutiva, il Miu J’Adore ha ottenuto un’importante vittoria. La partita odierna ha avuto due fasi ben distinte. Nel primo quarto le due squadre si sono continuamente superate nel punteggio. Primo quarto 20-20; secondo q. 42 a 39. Alla ripresa del gioco, il Miu J’Adore infligge un parziale di diciotto punti che non saranno più recuperati da parte del Porto Potenza Picena. Terzo q. 55-70. Nell’ultima frazione i biancorossi di Ligi controllano gli avversari finendo l’incontro sul 77 a 99. Domenica prossima, ore 18, incontro casalingo con l’Urbino. Porto Potenza Picena: Sorrenti 9, Ac- ciarri 7, Ciasca 8, Tombolini 7, Foresi 17, Ercoli 18, Di Chiara 8, Bronzi 3, Rabuini, Centanni. Allenatore: Picotti. Miu J’Adore: Papa 16, Granarelli 13, Nobili 14, Gurini 17, R.Bartoli 11, Mosca 18, Ganzetti 7, Carboni 3, Paolini, P.Bartoli. Allenatore: Ligi. Arbitri: Vecchi di Porto Recanati e Valeriani di Amandola. Classifica: Cagli 32, Recanati 30, Marzocca 30, Fabriano 30, Macerata 28, Supernova 27, S.Benedetto 24, Jesi 22, Urbino 20, P.Ascoli 16, Ascoli 15, Chiaravalle 12, S.Severino 10, Pisaurum 8, Pedaso 6, Porto Potenza Picena 6. are di briscola e sfide a bocce al circoloACLI di Senigallia. Nei giorni scorsi, nella struttura di via Cavallotti 10, si è conclusa con la vittoria di Rossetti Renato la gara sociale di bocce-singolo e con la vittoria della coppia Cantiani Antonio e Pierandrei Franco la gara sociale di briscola organizzata dal Cral della Banca Popolare di Ancona. Più che ottimi i risultati, che nella classifica finale di boccesingolo hanno contraddistinto i partecipanti Manoni Edmo (secondo), Barchiesi Mauro e Manoni Francesco che si sono classificati entrambi al terzo po- sto. Questa, invece, la classifica generale della gara di briscola organizzata dal Cral-Bpa: dietro la coppia Cantiani Antonio e Pierandrei Franco, si è classificata la coppia Gaudini Biancastella e Gaetti Armando che hanno conquistato dunque un prestigiosissimo secondo posto. Al terzo posto sono invece arrivate due coppie: quelle formate da Massaccesi Romaldo e Curzi Dino e da Manoni Edmo e Rosati Aurelio. Grande la soddisfazione, al termine delle due manifestazioni, espressa dai partecipanti alle gare organizzate nella sede se- nigalliese dell’Acli. Un ringraziamento sentito va al socio del Cral della Banca Popolare di Ancona, Attilio Priori, che ha provveduto alla realizzazione di entrambe le gare. A onor del vero, l’Acli di Senigallia si è sempre contraddistinta nell’organizzazione di manifestazioni e iniziative capaci di coinvolgere sempre più partecipanti: un’attività molto importante per incentivare la socialità nel territorio e creare sempre più momenti di allegria e spensieratezza nell’ambito delle Associazioni locali. A.P. 15 febbraio 2007 penultima LA PAROLA Cristiani evidenti DI DIO D 18 FEBBRAIO 2007 VII domenica del tempo ordinario 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23 Salmo 102 1Cor 15,45-49 Luca 6,27-38 di don Paolo Curtaz omenica scorsa Gesù ci ha rasserenati con la pagina delle beatitudini, ha accarezzato i suoi discepoli, ci ha svelato il volto di tenerezza di un Dio che ci viene incontro, che ci cerca. Poi continua: siamo beati, siamo amati, che la nostra vita cambi, che il nostro cuore sia trasparenza. Gesù è crudo ma vero, ci ama ma ci spinge al meglio: si vede che sei discepolo? Non per la croce al collo, ma per la croce appesa alle tue scelte familiari e lavorative. Si vede? Se impresti soldi e li vuoi indietro, se giudichi come tutti, se ami chi ti ama, che fai di così straordinario? Ah, Signore! Che frustata sulla coscienza! Già tutti contenti di essere entrati nel club dei bravi ragazzi, subito ci chiedi di più, troppo. Gesù sogna, esige, perché da’. Ci guarda e ci chiede il coraggio del paradosso, il brivido della santità, il coraggio della logica evangelica: perdona i nemici, ama senza contraccambio. Alza il tiro, il Signore, chiede di essere discepoli, come lui, fino in fondo. Gesù per primo ha amato i nemici, lui per primo non ha detto il male, lui per primo si è donato fino al brivido della morte. Gesù chiede incendiari d’amore, non cristiani part-time. Gesù vuole discepoli che diventino riflesso della vera condizione dell’uomo, che in qualche modo illustrino con la loro vita che è possibile credere, che è possibile amare. Vero, Signore, in fondo il nostro cristianesimo è un buon senso battezzato, un quieto vivere verniciato di Vangelo. Sì, Signore, spiace ammetterlo ma hai ragione: non sempre si vede che siamo tuoi discepoli, nei nostri atteggiamenti, nei desideri, nell’amore, nella (dolorosa) profezia quotidiana. Non si vede o si vede poco. Se la smettessimo di pensare che la fede è uno sforzo e la santità è una conquista! No, Gesù ci spiega che il Padre è misericordioso. Possiamo diventare misericordiosi se ci lasciamo raggiungere dal Padre, se lo lasciamo agire, se ne siamo riempiti. Perciò il Vangelo inizia con un invito pressante: “a voi che ascoltate dico...” Gesù sa bene che l’ascolto indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] precede l’azione, che la morale è conseguenza della fede, che la vita nuova in Cristo è possibile solo perché, appunto, c’è Cristo. Animo, discepoli, poniamo qualche microgesto profetico in questa settimana, chiediamoci, davanti all’ennesimo gesto di perdono o di pazienza, cosa avrebbe fatto al nostro posto il Nazareno. Ma senza fanatismi, please. Gesù mette al di sopra della coerenza la misericordia, chiede autenticità, ma non immola all’altare dell’integrità morale la pazienza e il perdono. Siamo coerenti, quindi, siamo conseguenti nel nostro vivere, ma senza diventare impercettibilmente giudici altezzosi dei fratelli. Una pagina ad alto profilo, quindi, anche se un po’ indigesta. E un invito, finale, a guardare intorno a noi con lo sguardo interiore. E vedrete il Vangelo di oggi mille volte vissuto, mille volte realizzato. Da anonimi cristiani che sanno pazientare, amare, sperare, ragionare secondo la logica del Vangelo. Penso a quella famiglia che ha aperto la propria casa a un bimbo che nessuno voleva, per dargli un po’ d’amore; penso a quei giovani scouts che dedicano le loro vacanze al volontariato in Africa a far giocare i bambini; a quella ragazzina che ha scelto di far nascere il bambino che aveva in grembo, a quel dirigente che contesta (a proprio rischio) una linea di condotta troppo aggressiva e spavalda della propria azienda, penso a quell’infermiera che ha scelto di stare tra i neonati in rianimazione, dove nessuno ha il cuore per stare. Sì amici, se lasciassimo cadere dai nostri occhi e dalla nostra mente pregiudizi e chiacchiere vedremmo uomini e donne fragili compiere prodigi, vedremmo spazi di nuova umanità che cresce sul ceppo invecchiato della nostra fede abitudinaria. Come Gesù, milioni di uomini e donne, ora, stanno vivendo il paradosso del Vangelo. Concludo con il grido di Camus, straordinario e inquieto scrittore del secolo scorso, ateo, che scriveva: “siate realisti: chiedete l’impossibile!”. i Lettori scrivono... La vera fede Non so, se noi cristiani, siamo coscienti della responsabilità che abbiamo: individualmente e come chiesa nel mondo. Quale testimonianza stiamo dando, visto che il male sembra imperversare sempre più! Siamo chiamati a essere Lievito, Sale della terra, Luce del mondo, ma sembra che abbiamo perso forza, sapore, luce. Mi domando se siamo diventati refrattari ai Sacramenti, specie quelli della Parola e dell’Eucaristia, se mancano, da parte nostra, quelle condizioni necessarie affinché portino frutto alla causa del Regno di Dio. Penso ai primi discepoli/e in numero esiguo, che sono stati capaci di cambiare, a suo tempo, il mondo. Penso ai primi cristiani, che, pur di testimoniare la fede in Gesù risorto, non esitavano non solo a perdere le proprie cose, le persone a loro care, ma anche la vita stessa. Che cosa avevano loro che noi oggi non abbiamo! Le genti, al vederli, dicevano: “Guardate come si amano”, e molti si convertivano. Che forse non abbiamo più fede, fiducia in Dio, lasciandoci prendere dalla paura, da tante paure, di perdere qualcosa, qualcuno, noi stessi, scaricando agli altri le proprie responsabilità! Chi ci separerà dall’Amore di Cristo Dio? La tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, i pericoli, la spada? Nessuno può separarci dall’Amore che Dio ha per noi in Cristo Gesù, Signore della storia. Enrico Greppi - Senigallia Orgogliosi di Lorenzo L’Associazione ‘Ottobre film’ si associa alla soddisfazione espressa dal sindaco e dalla intera cittadinanza nell’apprendere la straordinaria notizia che l’amico senigalliese Lorenzo Cicconi Massi ha ottenuto il 3° premio al prestigioso World Press Photo. I motivi della nostra particolare soddisfazione risiedono nel fatto che la nostra Associazione “Ottobre Film” di cui mi onoro di essere segretario, è stata fondata nel lontano 23 Ottobre 1994 proprio da Cicconi Massi, unitamente all’altro valente fotografo Senigalliese Paolo Fornaroli.con il quale condivide molteplici esperienze artistiche. La considerazione, da molti condivisa, secondo cui potremmo trovarci di fronte ad un “erede artistico di Mario Giacomelli” già da tempo appare verosimile anche se Lorenzo non vuol soffermarsi su simili accostamenti che sono lui considerati “irriverenti” di fronte alla maestria indiscussa a livello mondiale del compianto suo “Maestro”. Maurizio Tonini Bossi Senigallia Pio IX e la fotografia C Pio IX nella storia a cura di Giuseppe Cionchi irca trent’anni prima dell’invenzione della foto- mente al Campidoglio e al Collegio Romano; il terzo grafia, anche il futuro Papa Pio IX si appassionò era stato posto nei giardini vaticani, nella Torre dei ai fenomeni della camera ottica, addirittura scri- Venti. Soprattutto, venne diffusa la fotografia astrovendo un saggio: “Le Macchine ottiche”, esercizio nomica che prese sviluppo con il successore Papa fisico-matematico con il quale si laureò. “L’occhio Leone XIII, il quale fondò un nuovo Osservatorio – osservava Mastai Ferretti nel suo scritto – è la più corredato di un apposito astrografo, acquistato a Pamirabile delle macchine ottiche”, alludendo infine ai rigi, per poter realizzare, collaborando con altri 17 fenomeni in voga, della camera oscura e della lan- osservatori, la Carta fotografica del cielo. Pio IX solterna magica. Si diceva che se non avesse intrapreso lecitò nel contempo la stesura del famoso Editto del la carriera ecclesiastica, insistendo in questi studi di 1862 “al fine di dare regolamento agli stabilimenti di fisica, avrebbe forse contribuito all’idea della foto- Fotografia”. Un decreto però rigoroso e punitivo, sografia, sempre più prossima alla realizzazione. Nel prattutto nei confronti degli autori e divulgatori di 1862, già Pontefice in Vaticano, Pio IX appoggiò “fotografie oscene”. I contravventori sarebbero stati l’iniziativa dell’Osservatorio astronomico diretto da assoggettati oltre che a una forte multa “alla pena di Padre Angelo Secchi, Gesuita di Reggio Emilia che un anno di opera pubblica”. era entrato nella Compagnia di Gesù nel 1833, e che Luigi Mignoli aveva applicato subito la fotografia nelle sue ricerche astronomiche. Nella stessa Roma vi erano ben Il museo e la biblioteca di Palazzo Mastai sono tre Osservatori astronomici, collocati nei vari secoli aperti dal lunedì al sabato: ore 9-12; 16-18; tel. 071dai Pontefici: i due più importanti posti rispettiva- 60649. 15 IN BREVE MONTERADO Intenso Consiglio Pastorale lunedì 12 febbraio dalle ore 21 in poi. Erano presenti: Giuseppe, Evelina, Luca (Discepoli), Luca (Casagrande), Lamberto, Maurizio, Natale, Rossella, Stefania, Valeria, Velio. L’Evelina, responsabile Caritas, nota con soddisfazione la visita fatta al Centro di accoglienza del Portone con i ragazzi/e del Catechismo, i catechisti, i genitori. La visita alla Caritas dovrebbe essere l’obiettivo di ogni parrocchia perché vedere è molto meglio di ascoltare. Per la Quaresima, il gruppo catechisti, con Rossella, Stefania e Valeria, si propone di riprendere la bella iniziativa delle Messe organizzate insieme con i genitori. A livello parrocchiale, per sensibilizzare tutti, dopo le Messe del sabato sera e della domenica si prevede l’adorazione eucaristica per tutti, sia pure contenuta nei limiti ragionevoli di tempo. • La Benedizione delle famiglie, con date che verranno comunicate nel prossimo numero,viene posticipata dalle ore 18 alle 21, in modo da incontrare più persone possibili. Ovviamente la Messa feriale è anticipata alle 17,30. • La festa della famiglia è fissata alla domenica 22 aprile, con la Messa e le celebrazioni dei tanti anniversari, mentre le poesie, le scenette e il pranzo si terranno presso il Centro Sociale che ha dimostrato di offrirci un’ottima accoglienza e disponibilità. • I genitori dei Comunicandi sono invitati per i sabati 10 e 24 marzo, con modalità che saranno indicate in seguito. • Sui locali dell’Oratorio, partito “l’ospite”, si è avviato un certo discorso che verrà ripreso prossimamente. PERIODICO DI CONFINDUSTRIA MARCHE Diventa regionale “Realtà industriale”, il periodico pubblicato da oltre venti anni da Assindustria Ancona. Sarà la voce di Confindustria Marche, ma anche delle cinque associazioni provinciali, “un’emanazione - ha detto il presidente Vitali - della nostra filosofia: da soli siamo forti, uniti siamo vincentì”. Pubblicato in 5.000 copie - “3.300 vanno agli associati, il resto a opinion leader economici, politici sociali e culturali della regione” ha spiegato il direttore di Confindustria Marche Ermanno Pupo -, con cadenza mensile, il magazine ha Martino Martellini come direttore responsabile e Dario De Liberato come consulente editoriale. CARNEVALE ALLE SALINE Il Centro Sociale Saline di Senigallia insieme alla Banca del Tempo propone anche quest’anno una duegiorni di musica, balli, giochi e animazioni per grandi e piccini per festeggiare insieme il Carnevale. Sabato 17 febbraio, a partire dalle ore 21.30: serata danzante con musica dal vivo,. Domenica 18 febbraio, alle ore 16: animazione per bambini con i Vip Claun Ciofega, a cui seguirà lo spettacolo “Senza più Amore ne’ Padrone“, “giullarata carnevalesca” di Luca Ardenghi. Per informazioni: www.scriptavolant.info CARNEVALE A MONTIGNANO Il 18 febbraio si festeggierà il carnevale a Montignano con il carro dell’Associazione Promotrice Montignanese che quest’anno ha scelto come tema “La Carica dei 101”. Il programma della della sfilata del carro e gruppi mascherati prevede: ore 14.30 - Inizio sfilata delle maschere di Marzocca dalla piazza del mercato ore 15 - Raduno a Montignano (Via Garibaldi, svincolo per circonvallazione) in attesa che giunga il gruppo da Marzocca. Successivamente avrà luogo la sfilata per le vie del paese alla quale seguirà il rinfresco e l’animazione in piazza. AUGURI Grande gioia in casa di Lea Venuti, valida collaboratrice della Curia vescovile, per la nascita della nipote Jasmine, figlia di Glenda e di Lucio. Alla neo nonna ed a tutti i suoi familiari auguri vivissimi anche dalla redazione della “Voce Misena”. Settimanale della Diocesi di Senigallia P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Roberto Mancini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini, Pietro Scattolini Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250. www.vocemisena.it - [email protected] Ogni settimana la voglia di dare spazio alle voci del nostro territorio, della Chiesa, di chi ha qualcosa di bello e di interessante da dire. E’ vero, è una piccola voce che ha bisogno di tutti, che deve e può crescere. 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