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n. 6
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R-R
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ARTICOLI SACRI
a SENIGALLIA
ARTICOLI SACRI
a SENIGALLIA
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 15 febbraio 2007 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Penitenza
EStanno per arrivare i
giorni di Carnevale, con la
sue feste, la sua spensieratezza. Sono il preludio di
giorni ben più importanti: i
40 giorni di Quaresima. In
tanti ci siamo sentiti solidali
con i musulmani durante il
loro Ramadan. Adesso è il
nostro momento. Quaresima: tempo di preghiera, di
penitenza, di ascolto intenso
della Parola di Dio, di un
Dio che ti cerca per farti
ascoltare la sua voce. Perché
ha da dirti che ti vuole un
bene tale da non badare a
quelle azioni che ogni giorno
ti ritrovi a compiere contro
di lui, contro il prossimo,
contro la giustizia, contro
l’amore, contro la misericordia. Perché è un Dio che
ti sta accanto per sostenerti,
incoraggiarti, aiutarti. Ti
chiede di migliorare la tua
vita, di cambiare il tuo
modo di pensare, di crescere,
soprattutto interiormente
Nell’accorgermi di questo
farò penitenza, mi impegnerò a cambiare vita, a
diventare migliore, ad essere
più fedele. E mi trasformerò
in uomo nuovo, diventerò
una realtà nuova. Fare
penitenza vuol dire semplicemente questo: cambiare
se stessi. Costa fatica perché
bisogna cambiare le brutte
abitudini, eliminare i vizi
estirpandoli alla radice,
bisogna trasformarsi in
operatori di pace, di amore,
di fede, e questo costa. Ma ti
da quella gioia di libertà e
di crescita che nessun altro
ti può donare. Alla fine non
la chiamerai più penitenza,
ma gioia della vita, impegno
di vita. Avrai fatto crescere
e avrai migliorato i tuoi
rapporti con il prossimo,
sarai più semplice, docile,
generoso, altruista. La penitenza è gioia, la penitenza è
vita, la penitenza è un modo
rivoluzionario di vivere e
di porsi di fronte a se stessi,
al mondo, all’umanità. E’
camminare speditamente
verso la stessa meta alla
quale tutti guardiamo e che
vogliamo raggiungere, la
meta attesa e tanto amata.
Gesualdo Purziani
SPECIALE CARNEVALE
MONTEMARCIANO
Le tante maschere
della nostra
vita
a cura della redazione
SENIGALLIA
La visita pastorale:
occasione di
ascolto reciproco
8-9
di Corrado Calcatelli
7
CULTURA
Trovata una
soluzione per
la Fruttagel
di Rosaria Cenerelli
12
S. Francesco,
l’uomo
del dialogo
di L Pasqualini
12
IL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA QUARESIMA 2007
tempo
di amare
D
Foto Libero Api
Editoriale
ue cartelle dattiloscritte per quello che ha portato il Figlio di
cinque paragrafi: il messaggio Dio ad unirsi a noi fino al punto
di Benedetto XVI per la Quare- di soffrire come proprie le consesima del 2007 colpisce per la sua guenze dei nostri delitti?”
brevità. Una riflessione essenziale, “Solo l’amore in cui si uniscono il
ma densa sul tema “Volgeranno lo dono gratuito di sé e il desiderio apsguardo a colui che hanno trafitto”, passionato di reciprocità - si legge
per accompagnare i fedeli di tutto nel messaggio - infonde un’ebbrezil mondo nel cammino di prepara- za che rende leggeri i sacrifici più
zione alla Pasqua.
pesanti”. Ecco così un riferimento
Se negli anni scorsi nel messaggio alla pena che pesa sulle nostre vite
per la Quaresima veniva messo al per colpa nostra o di altri, e ci fa
centro l’impegno sociale dei cri- alzare lo sguardo dal basso verso
stiani, quest’anno è Dio il prota- l’alto, per cercare nell’amore energonista. Il Papa si occupa meno gia contro ogni rassegnazione. In
della dimensione orizzontale, per questa visione verticale, il papa
mettere in luce più chiara quella non dimentica certo l’amore per il
verticale del vivere cristiano. Un prossimo e l’esortazione all’aiuto
cambiamento visibile in tutta la concreto. Il Cristo trafitto, scrive,
predicazione di Benedetto XVI, “ci spingerà in particolare, a comuna risposta ad un’epoca in cui la battere ogni forma di disprezzo
trascendenza sembra non servi- della vita e di sfruttamento della
re più alla quotidianità. Eppure persona e ad alleviare i drammi
“l’assenza di Dio è peggiore della della solitudine e dell’abbandono
miseria materiale, poiché uccide di tante persone”. Nella prospettiva
ogni speranza, ferma e lascia l’uo- della fede siamo chiamati a riscomo solo con il suo dolore e il suo prire gli altri come nostri fratelli e
lamento”.
sorelle, figli dello stesso Padre nei
Partendo da questo presupposto, il cieli, e a prenderci a cuore la loro
papa riprende la riflessione su eros miseria nelle sue forme più svae agape avviata nella sua prima en- riate. Insomma nessuno, facendo
ciclica e vede queste due forme di appello ad affidarsi a Cristo, vuole
amore incontrarsi nella loro pie- sostituire il servizio dell’uomo con
nezza in Cristo crocifisso.
il servizio a Dio.
“Nella Croce si manifesta l’eros di “Accettare il suo amore, però, non
Dio per noi, scrive Benedetto XVI. basta - avvisa il pontefice - occorre
Eros è infatti, come si esprime lo corrispondere a tale amore ed imPseudo Dionigi, quella forza “che pegnarsi poi a comunicarlo agli alnon permette all’amante di rimane- tri: Cristo “mi attira a sé” per unirsi
re in se stesso, ma lo spinge a unirsi a me, perché impari ad amare i fraall’amato”. Quale più “folle eros” di telli con il suo stesso amore”.
VISITA AD LIMINA Il vescovo Giuseppe Orlandoni ci racconta il suo colloquio personale con papa Benedetto XVI
Un incontro cordiale ed affettuoso
C
ordiale e affabile. Così il Vescovo di Senigallia
Giuseppe Orlandoni definisce il colloquio che ha
avuto con Papa Benedetto XVI lunedì scorso12 febbraio, in occasione della “visita ad limina” che tutti i
vescovi fanno al Papa ogni cinque anni. Venti minuti
di incontro personale durante il quale il Papa si è interessato della situazione religiosa e pastorale della nostra diocesi, in particolare i sacerdoti, i seminaristi, gli
operatori pastorali, i giovani, le famiglie.
Il Papa ha approvato e incoraggiato gli orientamenti pastorali della nostra diocesi, si è rallegrato per la
causa di beatificazione di Enrico Medi che sta portando avanti. E infine il Vescovo, dichiarandosi in piena
comunione con la Chiesa di Roma, ha ricevuto dal
pontefice una benedizione per tutta la diocesi, sacerdoti e fedeli, dandogli appuntamento per mercoledì
14 febbraio all’incontro con i 1200 senigalliesi, insieme ai pellegrini di tutte le Marche. Per i fedeli della
diocesi diretti a Roma, la giornata del 14 era iniziata
molto presto: attorno alle 3 della mattina la partenza
dei 52 autobus. Ragazzi, giovani e soprattutto adulti
non hanno voluto perdere questo appuntamento con
il Papa, in contemporanea con la visita ad limina che
impegnerà i vescovi fino a venerdì 16. Le giornate romane, infatti, rappresentano l’occasione preziosa per
la Chiesa marchigiana di confrontarsi, di verificare il
proprio cammino pastorale con gli uffici della curia
romana. Il saluto finale sarà un arrivederci: i vescovi
marchigiani rivredranno Benedetto XVI nella loro terra in occasione dell’incontro dei giovani italiani con il
Papa che si terrà a Loreto il prossimo 2 settembre.
G.P.
2
15 febbraio 2007
attualità
ItaliaIl Governo ha presentato i Dico, proposta di legge sulle convivenze di fatto
I diritti che fanno discutere
I
l disegno di legge sui “Diritti e doveri delle per- per il resto introducono delle novità che possono
sone stabilmente conviventi” è stato approvato anche essere ritenute opportune di fronte a condal Consiglio dei Ministri e arriverà in Senato vivenze stabili. Le “coppie di fatto” sono un “fatto”,
per essere discusso e votato dall’Aula di Palazzo e da essi sorgono diritti e doveri: in sé non è uno
Madama. I “Di.co” – nuovo acronimo che consi- scandalo che uno Stato scelga di regolare i rapdera i Diritti dei Conviventi, lasciando per strada porti fra questi soggetti.
i Doveri che pure appaiono nel titolo della legge Resta tutto il discorso, assai delicato, del “mo– rappresentano il punto d’arrivo di un dibattito dello sociale”, dell’esempio proposto alle nuove
interno ad una maggioranza di centro-sinistra generazioni. A tal proposito, i “Di.co.” – anche in
chiamata a conciliare posizioni per lo più incon- un mondo che rifiuta l’ottica dell’impegno di vita
ciliabili. L’impresa non è riuscita alla perfezione “per sempre” - non sembrano capaci di suscitare
(la contrarietà dell’Udeur è chiara, evidente e de- la benché minima emozione: sono una scelta “al
stinata a durare) ma ha portato comunque ad un ribasso” non nel senso politico del termine, ma
compromesso che al tempo stesso accontenta e in quello socio-personale, come progetto di vita.
scontenta tutti.
Cosa mai ci si potrebbe attendere d’altronde da
Sul testo piomberanno presto una valanga di un modello che prevede, in caso di dichiarazione
emendamenti e difficilmente sarà approvato in all’anagrafe non contestuale, l’obbligo di avvisare
questa versione. Se sarà approvato, visto che – con l’altro convivente “mediante lettera raccomandata
la defezione dell’Udeur e l’eterogeneità delle deci- con avviso di ricevimento”? Qualcuno potrebbe
sioni dei senatori a vita - la maggioranza di cen- obiettare che è proprio questa carenza di impetrosinistra non ha in Senato i numeri per appro- gno concreto e di prospettiva futura un ottimo
varla. Voti che potrebbero però arrivare da singoli motivo per opporsi ai “Di.co”; se non fosse che
esponenti dell’opposizione, dando al testo un si queste differenze marcano indubbiamente ciò che
trasversale. Sulle singole disposizioni contenute è stato chiesto a gran voce, e cioè un confine netnel testo, ad una prima occhiata, non sembrano to con il matrimonio, anche per ciò che riguarda
intravedersi particolari cataclismi: fra successione eventuali riti para-matrimoniali.
nel contratto di affitto, assistenza sanitaria in caso Certamente la novità più rilevante dei Dico è la
di malattia, concessione degli alimenti alla parte loro apertura a qualsiasi tipo di legame affettivo
più debole, agevolazione nei ricongiungimenti e alle coppie dello stesso sesso. I toni di tracotanlavorativi e reversibilità della pensione, le uniche te rivendicazione assunti – e non da oggi – dagli
norme di una qualche rilevanza anche nei con- esponenti autoproclamatisi rappresentanti unici
fronti di soggetti terzi sono la partecipazione al- del mondo omosessuale non aiutano a comprenl’eredità e l’assegnazione delle case popolari. Presi dere la reale portata del provvedimento che, limisingolarmente, si tratta di provvedimenti che per tato agli ambiti definiti nel testo, appare quanto
la gran parte già oggi possono essere regolati con meno doveroso analizzare con attenzione.
scritture private o per le quali sarebbero state suf- Ciò detto però è anche doveroso ricordare che –
ficienti apposite modifiche al codice civile, e che fuor di retorica - il futuro della società e dell’inte-
Sostenere di più
la famiglia
S
eguo a distanza la lunga discussione di questi giorni sui Dico. Credo che quest’ultima sia
una iniziativa fuorviante, frutto non so di quali
logiche ed esigenze. La famiglia italiana è gravemente malata – non da oggi – per tre grandi
motivi che ne minano la base: la diminuzione
del numero di famiglie costituite, la infertilità e
la stabilità. Nel mese scorso l’Istat ha pubblicato i dati sulle famiglie in Italia con riferimento al
2003. La diminuzione del numero dei matrimoni
è costante dal 1999 al 2003: da 280.330 a 264.097.
E’ stagnante l’indice di natalità già da vari anni,
collocandoci al penultimo posto in Europa. Logica avrebbe voluto che questo “grave problema”
fosse stato avvertito dal governo, offrendo un
significativo pacchetto di sostegno economico
e sociale alle famiglie. Nonostante la finanziaria,
l’attenzione alla famiglia è oggi insufficiente a invertire il trend negativo.
Da questo punto di vista hanno ragione i Vescovi italiani a lamentare la scarsa attenzione; cosa
che per la verità non hanno fatto con ugual forza
con il precedente governo, nonostante avesse sostenuto ancor meno le famiglie. Solo nel quadro
di un fortissimo impegno per le famiglie avrebbe avuto senso “legiferare” anche sulle unioni di
fatto, in quanto nuclei comunque significativi e
rilevanti. Che senso ha porre l’attenzione sul 5%
dei diritti delle situazioni precarie, dimenticando
la sostanza dei problemi? La sensazione esterna
è che la lobby potente di pochi - come spesso
accade - abbia rivendicato per sé diritti, dimenticando le condizioni reali dei più. Per un governo
attento alle uguaglianze sociali si tratta di un errore grave.
Per quanto concerne la stabilità, è fuori bersaglio l’esortazione della gerarchia ecclesiastica a
non legiferare su forme diverse di unione, quasi
che l’eventuale silenzio statale possa ritardare la
articoli firmati
ro paese non è nelle mani dei “Dico”, ma in quelle
di chi sceglie di sposarsi e di vivere il matrimonio.
I figli sono il bene essenziale e più importante per
il futuro, e questa è una evidenza che a molti non
piacerà, ma che è quanto mai opportuno rammentare. E’ la famiglia fondata sul matrimonio a
restare il cardine della società, ed è inconcepibile
che, mentre si allargano i diritti di chi sceglie di
evitare un impegno “per sempre”, non prevedere
altrettanto impegno per chi della propria esistenza e della propria vita ne fa un progetto sociale
condiviso e trasparente. Mentre il nostro tasso di
natalità si muove appena appena dai minimi termini, la vicina Francia, culla bambini a più non
posso, con un baby boom che ha portato i transalpini alla fatidica soglia dei due figli per donna.
Il tutto grazie a politiche familiari serie ed efficaci
volute da governi di destra e di sinistra: politiche
che invece in questo paese si continuano a rimandare alle calende greche.
L’auspicio ora è che non si instauri una lotta muro
contro muro fra favorevoli e contrari: i “Dico” forse non la meritano. Nei toni e nelle reazioni si
utilizzino argomentazioni ragionevoli per sostenere l’opportunità o l’inopportunità della scelta
legislativa proposta dal governo. E vedremo con il
tempo se si sarà trattato di qualcosa di epocale, di
misero o semplicemente di superfluo.
L.M.
Card. Ruini: ‘Presto una parola impegnativa’
Sul “Dico” varato dal governo in materia di convivenze ci sarà presto una parola meditata e impegnativa” per chi aderisce al magistero della Chiesa, ma anche chiarificatrice per tutti”.
Ad annunciarlo è stato il card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale italiana.
crisi delle famiglie regolari. Credo che l’intervento dello Stato possa essere solo marginale e non
sostanziale. La concezione della famiglia in Italia
è già in cambiamento da dieci anni: metà delle
famiglie italiane, in alcune parti del paese, non è
più religiosa. Le separazioni che sono in costante
crescita dal 1999 e che rappresentavano il 23,15%
nel 1999 per arrivare al 30,95% nel 2003, possono
essere solo in parte limitate da una forte politica
di sostegno alle famiglie.
I matrimoni civili avevano raggiunto nel 2003 il
29,4% dei matrimoni celebrati (erano il 23% nel
1999). Con una particolarità: in Piemonte, Valle
d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige,Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana i matrimoni religiosi rappresentavano solo il
50,85%, quelli civili il 49,15%.
I credenti per recuperare il senso della famiglia
cristiana debbono rivolgersi ad interlocutori diversi dal governo, al quale resta solo l’obbligo di
sostenere la formazione e la stabilità sociale delle
famiglie italiane per il bene del paese.
don Vinicio Albanesi
riflessioni proposte dagli ‘addetti ai lavori’
Riflessione sull’eutanasia dopo il proscioglimento del medico che ha staccato la spina a welby
La menzogna della legge
A
desso è tutto chiaro. La ricetta sembrava mo esponente della odierna ideologia vincente:
quella di sempre. Agitare lo spettro del- “[..] la logica dei due capisaldi - autodeterminal’”eutanasia clandestina”, aggiungere un “pizzico” zione e rifiuto dei trattamenti medici - porta
di casi limite (il povero Welby), mescolare il tut- diritto alla forma più radicale della autodetermito con il “libero arbitrio” (nessuno deve decidere nazione di sè, fino al suicidio assistito”. Grande
per te! ed infine (non guasta mai!) aggiungere conquista, appunto quella di una concezione di
una bella “guerra” fra laici e cattolici -moderni libertà che distrugge l’uomo, lo porta al suicidio.
e adulti- e cattolici oscurantisti, con il consueto Grande conquista, asserita in un articolo come
stuolo di “testimonial” mediatici (Veronesi). E se lo fosse. Invece è pura follia.
poi scioperi della fame ad oltranza, per arrivare Stavolta c’è una novità: non è necessaria nessufinalmente alla raccolta di firme per il referen- na battaglia aperta a favore dell’eutanasia, nessun
dum! Chi ha conservato un pizzico di onestà movimento di popolo per la conquista del diritto
direbbe: “L’eutanasia in Italia è reato”. Lo ha riba- di morire, niente scioperi della fame o raccolta
dito con forza anche il nuovo Codice Deontolo- di firme. Contrordine compagni! Con l’ideologico dei Medici, subito vergognosamente tradito gia utilitarista al potere, ormai, è tutto molto più
dal pronunciamento dell’Ordine di Cremona nei semplice: si può ottenere lo stesso risultato traconfronti del Dott. (?) Riccio. Persino Veronesi sformando i medici in meri esecutori dei desideaveva dichiarato che dal punto di vista “morale” ri del paziente (o dei suoi “rappresentanti legali”)
si è trattato di “suicidio” (evidentemente assisti- rendendo vincolante il testamento biologico ed
to). Chi ragiona in termini di strategia politica eliminando quella forma barbarica ed oscurantipotrebbe allora prevedere la raccolta di firme per sta di libertà che si chiama obiezione di coscienuna legge ad hoc, per sostenere quanto già nel za. Non preoccupatevi, se farete tutto ciò che è
gennaio u.s. si afferma (come se fosse una vitto- giusto, cioè tutto quello che lo Stato (la Legge)
riosa conquista) nel mensile Micromega, massi- suggerisce, non dovrete rispondere davanti a
nessun tribunale. Non stupisce che all’interno
della maggioranza, gestita da “cattolici adulti ed
illuminati”, ingenui ed affascinati dalla modernità, non ci si accorga di nulla. Stupisce invece
che alla Commissione Giustizia abbia votato a
favore dell’abolizione del diritto all’obiezione di
coscienza, anche il capogruppo di Forza Italia,
subito osannato da Repubblica. C’è però un tribunale, l’ultimo, quello della propria coscienza,
quello davanti al quale nessun cuore umano può
barare, e che non è ingannabile, mai; davanti a
questo ultimo tribunale il cuore dell’uomo non
riesce a stare tranquillo se ha mentito, se non è
nella verità. Diceva S. Agostino: “Sono tempi
cattivi, tempi travagliati”: così dicono gli uomini.
I tempi siamo noi: come noi siamo, così sono i
tempi. Cerchiamo di vivere bene ed i tempi saranno buoni”.
Come ha di recente osservato Giancarlo Cesana
in un recente articolo su Il Foglio: “[..] senza la
pretesa di un’egemonia culturale, ma con il coraggio di una testimonianza (che implica anche il
sacrificio) circa la bellezza e positività della vita”.
Giuseppe Olivetti, medico
Asteriski
* Le Marche dal
Papa. Sono oltre 12 mila
i marchigiani ricevuti dal
Papa mercoledì 14, con
500 pullman, presi a noleggio anche fuori Regione. Presenti 138 tra Sindaci e Vice-Sindaci e una
delegazione della Regione con Luciano Agostini,
Vice-presidente e gli assessori Minardi, Marcolini, Ascoli e Giaccaglia.
* Dico … e non dico.
Sono 14 gli articoli del
Dico (= Diritti conviventi).
Se approvati, modificati,
non approvati… lo vedremo in seguito. Il tentativo “soft” del disegno
di legge rende “sereno”
Prodi, secondo quanto
dichiarato. Già il fatto di
non accedere al “matrimonio” davanti al Sindaco è notevole. Ma non si
può negare che il Dico è
una mina per la famiglia.
Interviene
Benedetto
XVI: “Nessuna legge può
sovvertire la famiglia…
Indebolire la famiglia è
rendere precario il futuro
dell’umanità”. D’altronde
è incontrovertibile: si nasce da un padre e da una
padre, non da due “omo”.
* Foibe. Napolitano forte.
“Vi fu dunque un moto
di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che
prevalse innanzitutto nel
Trattato di pace del 1947,
e che assunse i sinistri
contorni di una “pulizia
etnica”. (…) “Non dobbiamo tacere, assumendoci
la responsabilità dell’aver
negato, o teso a ignorare,
la verità per pregiudiziali
ideologiche e cecità politica, e dell’averla rimossa
per calcoli diplomatici
e convenienze internazionali”. La reazione della Croazia è “del tutto
immotivata” (D’Alema).
Casini:
“Dichiarazioni
inaccettabili. Bisogna rispettare la verità”.
* Br e violenza. Come se
non bastasse quello degli
stadi, riesplodono le BR.
Gli obiettivi: un edificio
di Silvio Berlusconi, sede
dell’ENI, sede di Mediaset, sede di Sky, sede
del quotidiano Libero, il
prof. Piero Ichino. Sono
70 le persone indagate;
4 le questure impegnate:
Milano, Padova, Torino,
Trieste. Questo demonio
della violenza trova sempre antichi e nuovi collaboratori.
* Senigallia - sanità. La
conferma della rinnovata
fiducia all’ing. Maurizio
Bevilacqua, fa emergere
questi dati positivi: obiettivi imminenti: inaugurazione polo sanitario Ostra
24 febbraio; apertura “Il
rosciolo” entro 1 marzo;
completamento pronto
soccorso; ristrutturazione
sale parto e operatorie;
ricostruzione psichiatria
e fisiatria; trasferimento
laboratorio analisi; rete
informativa wireless per
trasferimento dati; collegamento web tra medici di base ed ospedale;
nuovo parcheggio.
Giuseppe Cionchi
15 febbraio 2007
attualità
3
SANITÀ Il piano regionale ‘07 - ‘09 punta su innovazione e prevenzione
Block Notes
Paziente e nuova sanità
Radio che
protegge
E
’ in arrivo la rivoluzione della sanità
marchigiana: innovazione, sviluppo
organizzativo e tecnologico. Con, al centro, non più la struttura ospedaliera ma
il cittadino a cui saranno indirizzate cure
sempre più personalizzate.
Carmine Ruta dirigente del servizio, il presidente della Regione Gianmario Spacca
e l’assessore alla Sanità Mezzolani, hanno
illustrato le linee guida del Piano Sanitario 2007-2009. “Fino ad oggi la medicina,
spiega Ruta, è stata ospedale-dipendente;
domani il ricovero sarà virtuale potendo
far conto su centri diagnostici territoriali
e la diffusione dei sistemi info-telematici
con l’utente-cittadino perno di un sistema
a vasi comunicanti: farmacie, poliambulatori, residenze sanitarie, ospedali. Realizzare tale progetto non porterà a tagli del
personale nè a modificare l’attuale trend
di turno-over (2-3%) ritenuto fisiologico;
richiederà però nuove professionalità per
le quali sarà necessario prevedere azione
formative e di aggiornamento. Fatto è,
spiega Ruta, che la società cambia. Si vive
più a lungo e quindi c’è maggior bisogno
di assistenza; i cittadini hanno maggiori
aspettative e chiedono migliore qualità del
servizio. Dalla medicina clinica si sta passando alla medicina molecolare. E questo
porta a processo predittivo-preventivo
legato alla variabilità individuale. Tutto,
Biologico
in vetrina
TEMPI MODERNI
Numerosi espositori
marchigiani al Biofach,
salone mondiale dei
prodotti biologici in
programma a Norimberga
insomma, sarà più a portata
di mano secondo la logica
dell’ “ospedale diffuso. Un
esame potrà essere eseguito
in un luogo e refertato in un
altro. La cura è a domicilio.
Il paziente è monitorato
prima durante e dopo. Non
ci sono urgenze ma rischi
da gestire”.
Alcune regioni - Toscana, Lombardia, Emilia
Romagna , Trentino - già
lo stanno facendo ma su
circuiti relativi. Le Marche.
e questa è la novità, saranno la prima
ad applicare l’organizzazione sull’intero
sistema regionale. Fondamentale sarà
l’uso della tecnologia. “Ma - spiega Spacca
- abbiamo già le ’autostrade’ a banda larga.
Ora vanno realizzati i ’caselli’, ovvero i
punti in cui il cittadino potrà interfacciarsi
con il sistema e ottenere risposte adeguate
alle sue esigenze”.
Il Piano, ha annunciato Spacca, costituirà
il trema principale del secondo anno di
legislatura. Entro sei mesi ci sarà l’approvazione in consiglio regionale. Per il reperimento dei fondi, dovrebbero esserci 110
milioni di euro che spettano alle Marche.
Ma molto verrà anche dall’intera riorganizzazione. L’accentramento degli acquisti,
ad esempio, permetterà di abbassare quel
3-4% che il sistema sanitario regionale
spende in più rispetto alla media nazionale. E così anche attraverso l’ottimizzazione
e la razionalizzazione delle risorse si potranno rimpinguare le casse. Il Piano, dice
Mezzolani, “è un’opportunità di sviluppo
e di stabilità delle comunità marchigiana”.
Come dire, la sanità “da peso per la società” ad “occasione di sviluppo per la nostra
economia”. Tra i temi più importanti: la
riduzione dei tempi di attesa, promozione della salute, prevenzione e sicurezza,
integrazione socio-sanitaria, formazione
ricerca e innovazione.
L
a Regione Marche parteciperà al Biofach 2007, il Salone
Mondiale dei prodotti biologici, in
programma dal 15 al 19 febbraio a
Norimberga, Germania. ‘E’ un’importante occasione per promuovere
le produzioni biologiche marchigiane, la vetrina di Norimberga è infatti di tutto rispetto: 2.100 espositori
provenienti da 73 nazioni, 37.000
visitatori nella scorsa edizione provenienti da 100 Paesi. Uno degli
obiettivi che il nuovo Piano di sviluppo rurale si è posto è il rilancio
dell’agricoltura biologica nella regione. La consulenza aziendale, la
promozione del prodotto, la sua trasformazione e commercializzazione
Manager a spasso
Disoccupati
a 40 anni
N
el nostro paese sono circa 500 mila i lavoratori ultraquarantenni in difficoltà
occupazionale, cui si aggiungono anche figure dirigenziali che presentano difficoltà gravi
e comunque tempi di attesa tra una occupazione e l’altra che superano gli otto mesi. Lo
dice l’agenzia interministeriale Italia Lavoro,
ricordando che il 15% di questi lavoratori
possiede alti livelli di conoscenza. In particolare, in Lombardia negli ultimi due anni
sono usciti dal mercato del lavoro 7 mila
quadri, di cui 5 mila nella sola Provincia di
Milano, e 5 mila dirigenti, per metà provenienti dall’area milanese. Una situazione che
non lascia tranquilli i diretti interessati: secondo una ricerca condotta ad ottobre 2006
da Manageritalia su un campione di 2.792
Economia regionale:
crescita moderata
C
hiusura d’anno complessivamente positiva per l’industria manifatturiera marchigiana,
che prosegue la fase di
moderata crescita registrata nei primi nove
mesi del 2006.
Secondo i risultati dell’
Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di
Confindustria
Marche,
nel quarto trimestre 2006
la produzione industriale
ha registrato un aumento del 2,2% rispetto allo
stesso periodo dell’anno
precedente, risultato positivo ma più debole di
quello rilevato a livello
nazionale (+4,4% nel bimestre ottobre-novembre).
I risultati del quarto trimestre confermano il
perdurare di un quadro
di contenuta crescita per
tutti i principali settori
dell’economia regionale,
ad eccezione delle calzature e dei minerali non
metalliferi per i quali,
invece, l’andamento dell’attività produttiva ha
mostrato un leggero rallentamento in chiusura
d’anno.
Positiva nel complesso
l’attività commerciale anche nel quarto trimestre
2006: l’andamento delle
vendite in termini reali
ha mostrato un incre-
per filiera, sono le direttrici su cui
muoversi per la piena valorizzazione di attività con importanti riflessi
ambientali’. Paolo Petrini, assessore
all’Agricoltura, commenta così la
partecipazione al Biofach, la più importante fiera mondiale dedicata al
biologico, dove la Regione Marche
dispone di uno stand di 140 mq nel
padiglione 4, dedicato all’Italia. Il
settore bio rappresenta una realtà
rilevante nell’economia marchigiana. Le produzioni biologiche nel
territorio regionale, in base ai dati
elaborati dall’Osservatorio Agroalimentare, hanno raggiunto nel 2005
i 62.620 ettari, cioè il 12,7% dell’intera superficie agricola.
dirigenti e quadri del terziario e di altri settori, per il 90,7% degli intervistati il mercato del lavoro in Italia è “inadeguato” per
permettere ai manager over 45 di ritrovarsi
un valido incarico. Chi ci riesce (il 74,8%
dei licenziati) lo fa dopo 6-8 mesi, magari
per andare a ricoprire un incarico inferiore
al precedente (31,1%) o fornire consulenze
saltuarie (32,4%). E il 73,7% degli intervistati
ha dichiarato che nessuna azienda di propria conoscenza ha assunto manager over 45
negli ultimi 2-3 anni. “Questo fenomeno è
generale in Europa, ma in Italia è ancora più
accentuato, a causa dei tassi di occupazione
e in generale di un mercato del lavoro poco
genuino - conferma Luigi Campiglio, proRettore dell’università Cattolica di Milano,
dove insegna Politica economica -. La priorità dovrebbe essere quella di costruire un
mercato per questa categoria generazionale.
Secondo le statistiche dell’Unione europea
il tasso di occupazione di questa classe d’età
dovrebbe essere attorno al 50% nel 2010,
obiettivi fissati dalle agende di Lisbona e
Stoccolma. Noi, come diceva qualche giorno
fa il governatore della Banca d’Italia, Mario
mento dell’ 1,6% rispetto
allo stesso trimestre del
2005, caratterizzato da
dinamiche
differenziate tra mercato interno
ed estero. Le vendite sul
mercato interno hanno
registrato una sostanziale stabilità (-0,2%) nella
media dei settori, con
variazioni negative per
calzature e minerali non
metalliferi. Le vendite
sull’estero hanno mostrato un aumento del 2,8%
in termini reali. Il tono
positivo dell’attività produttiva e commerciale si
è associato ad una crescita dei prezzi di vendita, sia sull’interno (2,9%)
che sull’estero (2,0%). Più
sostenuta la dinamica dei
costi di acquisto, sia sull’interno che sull’estero.
Nonostante l’andamento
positivo dell’attività produttiva e commerciale
nel corso del quarto trimestre dell’anno, le indicazioni che provengono
dalle imprese segnalano
una contrazione dei livelli occupazionali pari a
circa lo 0,9% tra ottobre
e dicembre 2006.
In lieve diminuzione gli
interventi di Cassa Integrazione, passati da 852
mila ore circa del quarto trimestre 2005 a 781
mila ore circa del quarto
trimestre 2006 (-8,3%).
Marche (dati 2005)
Produttori agricoli 2.547
Trasformatori
139
Prod.+trasf.
2.686
Superfice (ha)
62.620
Draghi, siamo al 30-31%”. Guardando l’occupazione europea tra i 55-64enni, se l’Unione
a 25 può ancora sperare di centrare l’obiettivo (42,5%), l’Italia è ancora molto indietro
(31,4%). “E per quanto riguarda le categorie
professionali più qualificate tutto diventa più
problematico: i motivi sono diversi - prosegue Luigi Campiglio -. Il primo è un mercato del lavoro tale per cui chi, dopo i 50 anni,
non è su un binario di carriera che porta in
cima alle gerarchie aziendali, automaticamente finisce col diventare una persona a rischio nei processi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale. Il secondo, il fatto
che le imprese tendono, per ragioni di costi,
a sostituire i dirigenti con esperienza con
giovani che di esperienza ne hanno meno. Il
terzo aspetto, forse il più importante, è che
non esiste una cultura d’impresa che consenta di valorizzare al meglio l’esperienza di
persone che possono essere e sono di grande
utilità per qualunque azienda. All’interno di
un’azienda, il problema del rapporto funzionale e gerarchico tra persone di età diverse
è ancora oggi una questione organizzativa a
volte difficile da risolvere”.
Nasce una rete nazionale di radiocomunicazioni, capace di connettere
le strutture regionali di
protezione civile e il Dipartimento nazionale, integrando anche le comunicazioni dei Vigili del
Fuoco: l’iniziativa vede
l’accordo degli assessori
e dei direttori regionali
alla protezione civile con
i vertici del Dipartimento nazionale, sulla base
del Protocollo d’intesa
firmato recentemente fra
il Dipartimento della protezione civile nazionale e
il Ministero delle Comunicazioni. La nuova rete,
attraverso un sistema a
microonde a larga banda, renderà più semplice
ed efficace il flusso delle
comunicazioni fra tutte le
componenti del sistema
nazionale della protezione civile nel caso di un
intervento in emergenza.
E’ previsto inoltre, dall’accordo raggiunto lunedì
scorso, che la rete radio
nazionale di protezione
civile sia in grado di garantire la sua funzionalità in qualsiasi situazione,
potendo contare anche
su un sistema di back-up
satellitare. E non è l’unica
novità: sarà infatti anche
realizzata una colonna
mobile nazionale della
protezione civile delle
Regioni per accrescere la
capacità d’intervento del
sistema della protezione
civile in caso di emergenza. In tutte le Regioni
italiane ci sarà una taskforce di soccorritori in
pronta partenza, in grado
di intervenire in poche
ore sul teatro dell’emergenza, che sarà successivamente integrata da
moduli per l’assistenza
alla popolazione (tende,
cucine da campo, torri
faro, ecc.), strutture sanitarie da campo e squadre
tecnico-specialistiche appositamente formate sui
diversi rischi (idrogeologico, sismico, ecc.).
Nel 2001 la Regione Marche ha approvato la propria legge regionale (L.R.
32/01) che, in linea con
la normativa nazionale,
disciplina il sistema regionale di protezione civile, attribuendo compiti
e funzioni agli enti locali
e alle autorità competenti
anche attraverso la predisposizione di indirizzi
regionali, linee guida e
procedure operative per
la gestione di situazioni di
emergenza. La struttura
regionale di protezione civile, svolge attività di programmazione, previsione
e prevenzione dai rischi,
al fine di salvaguardare la
pubblica e privata incolumità nonchè
per sviluppare
una diffusione
capillare della
“cultura di protezione civile”.
4
15 febbraio 2007
Senigallia
città Esito positivo per lo stabilimento
Caso Fruttagel
O
ggi è una bella giornata per Senigallia’: così il sindaco Luana Angeloni ha commentato l’ esito positivo
della vicenda Fruttagel, conclusasi con
il passaggio di proprietà e gestione dello stabilimento alla Covalm - Acom. La
scorsa settimana è stato infatti ufficializzato l’accordo per il passaggio di proprietà da Fruttagel a Consorzio Ortofrutticolo Valli delle Marche (Covalm):
grazie a questa soluzione l’ex Scac non
chiuderà e ben duecento lavoratori torneranno ad occupare il proprio posto
all’ interno della storica azienda senigalliese. Si è dunque giunti alla risoluzione di una delicata crisi scoppiata il 9
ottobre scorso, data in cui la Fruttagel
annunciò la chiusura dello stabilimento.
I lavoratori della Fruttagel, con il supporto e la solidarietà della cittadinanza,
hanno manifestato con determinazione,
opponendosi ad una decisione che pesava come piombo sul destino di centinaia di famiglie della zona. Dopo quasi
quattro mesi di trattative si è giunti ad
una decisione che ha trovato il favore di
ogni parte in causa nella vicenda Frut-
tagel. L’ufficialità della notizia è stata data
alla presenza
d e l l ’a s s e s s o re
Regionale
all’ Agricoltura
Paolo Petrini e
di Egidio Checcoli per la Fruttagel.
“Nella
cessione dell’azienda
abbiamo privilegiato la scelta
di un acquirente, che potesse garantire continuità soprattutto ai lavoratori, tenendo conto più che altro di quei
principi, a iniziare dalla responsabilità
sociale, che sono alla base del sistema
cooperativo”, ha ricordato Checcoli, che
poi ha aggiunto: “Avevamo anche proposte più vantaggiose sotto il profilo
economico, dei bilanci, ma preferendo
il Covalm abbiamo scelto un’offerta che
ha un preciso piano industriale, coerente con l’attività dell’azienda”.
“Per noi è un’opportunità importante
sul versante dello sviluppo del Consorzio, nato nel 2004 e che aveva bisogno
di dotarsi di strutture per la trasformazione dei suoi prodotti”, aggiunge
Giampaolo Pettinari, che con il Covalm
nelle prossime settimane subentrerà
alla Fruttagel. Un passaggio graduale,
che si completerà a settembre, a conclusione della cosidetta “campagna del
pomodoro”, per ragioni tecniche condotta ancora sotto le insegne della cooperativa ravennate.
notizie della settimana
Succede a Senigallia
* Un grave incidente lungo l’Arceviese davanti al comando dei Vigili del fuoco di Senigallia: un pensionato di 76 anni residente
a Borgo Passera in sella alla sua bicicletta è
stato improvvisamente travolto da una vettura in transito.
* Durante il consueto servizio di prevenzione e controllo del territorio una volante
ha sorpreso e denunciato un 32enne trovato
in possesso di un coltello di 18 centimetri.
Un pluripregiudicato di 36 anni è stato invece sorpreso alla guida di un’auto nonostante
avesse la patente di guida sospesa. Una cittadina colombiana di 32 anni è stata denunciata dagli agenti del Commissariato perchè
sorpresa alla guida di un’autovettura in stato
di ebbrezza.
* Anna Figliolia, cinquantacinquenne di
origine lucana, tra il 2000 ed il 2005 avrebbe raggirato diverse persone intascandosi
circa 800 mila euro. Tra gli altri, sarebbe
diventata la confidente di una pensionata
85enne di Senigallia che viveva da sola alla.
E così i risparmi di una vita sarebbero finiti
dal conto corrente della pensionata nelle tasche della Figliolia, per un totale di circa 48
mila euro.
* Scippa una donna e aggredisce il marito
che tenta di difenderla, arrestato un marocchino trentenne. Nel tentativo di difendere la moglie l’uomo aveva avuto anche una
colluttazione con lo scippatore che alla fine
era scappato con la borsa contenente cento
euro mentre il marito era dovuto ricorrere
alle cure del pronto soccorso.
* Inveisce contro i poliziotti: arresto un albanese di vent’anni. Era stato fermato a bordo della sua auto ad un posto di blocco dagli
agenti della Polizia che, dopo averlo trovato
in possesso della fotocopia della sua patente, gli avevano annunciato il sequestro del
mezzo.
* I lavori al Ponte Portone riprenderanno
tra meno di venti giorni. L’assessore Mangialardi annuncia la riapertura del cantiere
con l’ingresso in campo direttamente del
Comune. Un cantiere, iniziato nel novembre 2005, che avrebbe dovuto chiudersi lo
scorso maggio. Quindi la decisione di licenziare la ditta per gravi inadempienze.
Rosaria Leonardi Cenerelli
un nuovo modo di progettare città
Il futuro urbanistico
di Borgo Bicchia
T
empi più rapidi per
costruire ma stop
alla cementificazione
indiscriminata
La giunta comunale
vara la novità della “Variante dell’ambito Arceviese”. “E’ una nuova
maniera di progettare
e programmare la crescita urbana”, sostengono amministratori e
tecnici, convinti che in
questa maniera si potrà ovviare al pericolo
di cementificazioni indiscriminate, in zone
dove al contrario va
mantenuto quell’equilibrio ambientale che
costituisce sempre un
valore aggiunto.
Prima area ad essere
interessata da questo
nuovo modello di progettazione è quella che
comprende le frazioni
di Borgo Bicchia, Borgo Passera, Vallone,
Bettolelle. Qui viene
prevista la realizzazione di nuove abitazioni, stimate in circa
333 appartamenti, che
dovrebbero permettere
un incremento globale
di poco più di 800 abitanti. In questo capitolo
un ruolo significativo
viene attribuita a quella che viene chiamata
“edilizia sociale”, vale a
dire abitazioni a canone
agevolato, secondo le
indicazioni stabilite per
le aree Peep, l’edilizia
economico-popolare.
Punti qualificanti della
“variante” sono il parco
fluviale e quello tematico. Il primo si snoda
lungo la riva del fiume
Misa, tra l’autostrada e la chiesa di Borgo
Bicchia; il secondo ha
come fulcro l’ex cava di
San Gaudenzio e l’area
circostante, considerata
di particolare rilevanza
ambientale.
“L’ambito
territoriale
della SP Arceviese diventa un vero e proprio
“Corridoio Ambientale”
– ha commentato l’assessore all’urbanistica
Campanile -, all’interno
del quale inserire una
molteplicità di funzioni
compatibili con i caratteri naturali dell’area”.
I borghi periferici saranno anch’essi al centro dell’attenzione della
Variante
“Arceviese”:
“l’idea è di rafforzare le
frazioni di Borgo Bicchia, Borgo Passera,
Vallone e Bettolele – ha
continuato il sindaco
- realtà abitative importanti”.
Dalla birra
al video
L
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ghiero
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panzini-senigallia.
Si tratta di appro- it.
Un incarico all’università di urbino
a denti stretti
Giovani sotto esame
Iene
La Iena Giulio Golia sulla spiaggia di velluto per recapitare un video messaggio “speciale” a Mauro
Uliassi. Lo chef senigalliese è stato
“pizzicato” dalle Iene in fallo, dopo
la partecipazione lo scorso mese di
novembre alla trasmissione di Bruno
Vespa Porta a Porta. La Iena Giulio
Golia ha scoperto che Mauro Uliassi
non ha mantenuto la promessa fatta in diretta durante la trasmissione
di Rai Uno. In quell’occasione Uliassi, chiamato a presentare un menu
d’eccezione per il Natale, su invito di
Vespa aveva promesso di prepare il
cenone di Capodanno per una famiglia con ben 11 figli che certamente
non poteva permettersi pranzi al ristorante.
Le Iene sono state chiamate dalla
famiglia Calò che ha lamentato di
non aver saputo più nulla e di essere alquanto delusi per la promessa
non mantenuta. Giulio Golia, dopo
aver trascorso una giornata in compagnia della simpatica famiglia, è
partito per dirigersi sulla spiaggia di
velluto a caccia dello chef.
Trovato Uliassi in un noto ristorante
del centro storico Golia è riuscito a
far confessare allo chef senigalliese la
brutta “magnagna”, consegnandogli
anche un video messaggio dove la
numerosa famiglia si diceva “delusa
dal cuoco bugiardo”. Incalzato dalla Iena, Uliassi si è difeso adducendo che per ben cinque volte aveva
inviato un pacco pieno di prodotti
d’eccezione per la cena di Capodanno. “Non so perchè ma i pacchi che
più volte ho spedito non sono mai
arrivati alla famiglia -ha raccontato
alle Iene Mauro Uliassi- mi dispiace
molto. Oltre a rispedire nuovamente
il pacco con i prodotti invito ufficialmente tutti e 13 i componenti della
famiglia Calò a venirmi a trovare
nel mio ristorante quando vogliono,
sarò felice di sdebitarmi”.
nuovi corsi eda al ‘Panzini’
L
’Ateneo di Urbino studierà
i valori educativi dei giovani senigalliesi. La Giunta ha
deliberato di affidare al Centro di ricerche e studi sulle famiglie dell’università urbinate
la realizzazione del progetto
di ricerca inserito nell’ambito
del piano di Offerta formativa
territoriale di Senigallia. A redigere lo studio, che dovrà capire le tendenze dei giovani e
quindi le più opportune “idee”
educative, sarà il professor
Guido Maggioni, direttore del
Curf dell’Università di Urbino.
“Tra i numerosi progetti di rete
interistituzionali, la ricerca sui
valori educativi della città è
stato individuato anche dalla
conferenza ente locale-scuola
come il progetto strategico necessario per la costituzione di
a cura di
un nuovo modello di sistema
formativo basato sul rapporto
scuola e territorio - spiega la
delibera di Giunta - il gruppo
di elaborazione dell’Università condurrà una ricerca per
capire quali possono essere le
idee educative di tutta la città
attraverso un’indagine di tipo
quantitativo rivolta con questionari ai ragazzi di medie ed
elementari, oltreché ai docenti e ai genitori e a tutti coloro
che nelle associazioni e nell’amministrazione comunale
si occupano direttamente o
indirettamente di formazione”.
La convenzione stipulata tra il
Comune di Senigallia e l’Università di Urbino, per un costo
di 8 mila euro, prevede che la
durata dei lavori non dovrà
superare i sei mesi di tempo.
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• Segnaletica orizzontale deteriorata o addirittura inesistente,
da oltre due anni, sulle vie: Feltrini, Pola, La
Marca, L’Aquila, Marche, Pescara, Trento.
Poche sere fa, c’è stato un grave incidente
all’incrocio di Via Trento con Via Pescara:
ne ha fatto le spese un giovane. Gà un’altra
volta abbiamo fatto presente questa mancanza a chi di dovere. Forse si aspetta il
morto per decidere di ripristinare la segnaletica orizzontale con dei vistosi Stop?
• Un disservizio che, purtroppo, con una
certa frequenza in questi ultimi tempi gli
automobilisti vanno subendo è quello del
mancato funzionamento del semaforo
presente nel sottopassaggio alla ferrovia
ed alla SS. 16, che collega Piazzale Bixio al
porto con Via della Dogana Vecchia. Si sa,
è una lunga strettoia con curva a gomito ed
è pressoché impossibile per due auto transitare insieme: problemi non mancano! E’
necessario che, quando il semaforo è rotto,
le squadre di manutenzione intervengano
con la massima sollecitudine possibile.
• Veniamo ai pedoni. Appena è ricomparsa la pioggia, ecco che sul lato fiume di via
Rossini – per intenderci sotto i pini – è
impossibile camminare, perché il percorso
si tramuta in un itinerario ad ostacoli tutto costellato di enormi pozzanghere; non
resta che camminare lungo la strada, sull’asfalto, con i rischi connessi: speriamo
che quanto prima si giunga ad una soluzione, intanto la più immediata è quella di
mettere una buona dose di ghiaia. E, giunti
al ponte Garibaldi, la situazione non migliora: con i recenti interventi sono state
sostituite le caditoie sul ponte. Se prima
il deflusso dell’acqua dalla strada al fiume
era diretto, ora le nuove griglie sono spesso
ostruite. Ai lati del ponte si creano grandi
pozzanghere, che superano il marciapiede,
e quando transita un’auto il malcapitato
pedone deve subire un bagno di schizzi.
15 febbraio 2007
senigallia
scuola di pace San Rocco ha ospitato l’incontro con la pacifista Imma Barbarossa
I miti identitari
V
enerdì 9 febbraio la Scuola di Pace
ha incontrato Imma Barbarossa
che ha relazionato sul tema: Attraversare le frontiere, decostruire i nazionalismi. La relatrice è nota nel mondo
politico per il suo impegno pacifista, è
stata parlamentare della Repubblica e
nel Parlamento europeo, ha ricoperto numerosi incarichi in vari organismi nazionali, dall’Associazione per
la Pace alla Commissione per le Pari
Opportunità. E’ particolarmente significativa la sua esperienza nella Casa
delle Culture di Bari, ove per anni ha
promosso incontri tra donne dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Attualmente presiede la Convenzione
permanente di donne contro le guerre.
Al pubblico ha presentato il tema dei
miti identitari e dei nazionalismi ad
essi collegati. Fin dall’avvento dell’era
moderna il nazionalismo ha identificato la nazione e le relazioni tra i suoi
membri con la famiglia e le relazioni
familiari. Come la famiglia si era identificata con una porzione di mondo
posseduta in privato, così la società si
identificò con una proprietà tangibile
anche se posseduta collettivamente
e cioè con il territorio dello stato nazionale. La famiglia è la nazione sono
quindi apparati ideologici chiamati
a fornire protezione agli individui, il
sangue non è solo il vincolo che lega
gli abitanti di una nazione, è quello
che viene versato per difendere il sacro suolo della Patria, di conseguenza deve essere puro e qui entrano in
gioco le donne come pedine dei miti
identitari. Nella letteratura ottocentesca di argomento medievale, quindi
creatrice per eccellenza di miti identitari, le donne cuciono le bandiere e
mettono al mondo i figli educandoli a sacrificarsi per la patria. Il sacro
diviene una vera e propria questione
identitaria usata anche oggi sia come
investitura di popolo eletto sia come
sacro rassicurante che dà una identità. Il sacro si intride di caratteri etnici,
chiede purezza di sangue, si difende
col sangue perché il mito identitario
rappresenta il senso di sé come chiusura, come elemento di difesa, come
ideologia, da cui scaturisce incertezza,
solitudine, devastazione dell’anima
che per esempio, nel caso di Israele,
ha portato ad una etnocrazia colonizzatrice e segregazionista. L’identità ci
parla di omologazione, di assimilazione, di rifugio nell’uguale, nell’identico
che altro è se non la proiezione simbolica del patriarcato, dell’ansia maschile
di sicurezza, della ricerca delle ginoc-
chia del padre dopo l’uccisione simbolica della madre, delle mani dei fratelli
una volta ripudiata la debolezza delle
sorelle. Sicurezza e insicurezza, ecco
la terribile polarità con cui l’umanità
maschile ha costruito le forme della
politica, della religione, della cultura
dello stato. Alle donne la casa, la famiglia, la cura; agli uomini il lavoro, la
politica, lo stato. Per costruire percorsi di libertà femminile occorre partire
dalla decostruzione di tutte le forme
materiali e simboliche del patriarcato,
da quelle esterne come i nazionalismi
a quelle che riguardano l’uguaglianza.
L’intervento di Imma è stato un intervento forte, anche ideologico riguardo
a certi temi e delle volte ha rischiato
di separare e di porre su due mondi
diversi l’essere maschile e l’essere femminile non vedendoli come espressione ricca e complementare della persona umana. L’ideologia, da qualunque
parte venga, pone in antitesi. L’ascolto
empatico che genera la compassione
avvicina l’uomo e la donna in una civiltà che esprime le loro identità fluide e flessibili per quello che riguarda
la negoziazione con la storia ma valoriali nella difesa dei diritti della persona.
Rosaria Cenerelli
lettera aperta Plessi scolastici, tra classi troppo numerose e altre semivuote
‘A Scapezzano ha vinto il campanilismo’
I
l prossimo anno partirà a Scapezzano una classe prima con circa dieci
alunni, che graveranno sicuramente
sull’organizzazione didattica e sull’organico dell’Istituto Comprensivo Senigallia Nord. La questione è senz’altro
annosa ma ogni fine gennaio, termine
ultimo di iscrizione per la scuola pubblica, si crea quell’estenuante balletto
di numeri, che nei fatti genera l’intasamento delle classi prime nei plessi
di Cesanella e di Puccini a tempo normale e prolungato.
L’effetto domino che si prefigura quest’anno determinerà, almeno secondo
i numeri e finanziaria permettendo, il
pieno di iscritti nei plessi di Cesanella e di Puccini (con l’eccezione di una
classe prima) mentre nel plesso di
Scapezzano la prima si attiverà con un
numero veramente esiguo di 10 alunni.
(aggiornamento al 08/02/’07).
I dati in tal senso sono chiari. La frazione di Scapezzano quest’anno conta
sette iscrizioni (al 27 gennaio 2007 termine ultimo per la presentazione delle
domande) e dunque un numero non
sufficiente per garantire una futura
prima. I genitori si sono così attivati
ed hanno ottenuto dal Comune, previa
presentazione di un progetto, un contributo economico che garantisce: un
servizio scuolabus che parte dal Parco
della pace per convogliare 3 iscritti da
Puccini a Scapezzano, un contributo
(che offre parzialmente) per le attività pomeridiane strutturate con laboratori, attivando in questo modo una
sezione di tempo prolungato.
Il numero è così salito a 10 iscrizioni. Crediamo che in questo scenario
la frazione di Scapezzano e l’Amministrazione comunale di Senigallia
abbiano delle responsabilità; non si
possono salvaguardare gli interessi di
pochi senza considerare le conseguenze per l’intero Istituto Comprensivo.
Bravi i genitori a lottare, tuttavia il
comune ha il dovere di applicare una
politica lungimirante che guardi il territorio e non il fine puramente politico.
In pratica i pochi iscritti di Scapezzano potevano confluire quest’anno nei
plessi limitrofi già pieni, in modo da
formare sezioni più piccole e garantire
così una qualità di insegnamento ed
una maggiore relazione educativa tra
alunno ed insegnante tanto sciorinata
nei Piani dell’offerta formativa di tutti
gli istituti comprensivi. Ma il campanilismo ha avuto la meglio.
Ci sentiamo di chiedere al Sindaco
Luana Angeloni quale rilevanza territoriale abbia, in termini di investimento pubblico (cioè denaro di tutti),
una frazione che conta circa sette o al
massimo dieci nascite l’anno a fronte
di quartieri come Cesanella, e Cesano nell’immediato futuro, con numeri
che si aggirano intorno a 25-30 unità
annue? La preghiamo di non guardare il singolo plesso scolastico ma l’intera zona che deve essere oggetto di una
maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale.
La formazione di ogni bambino deve
essere in egual misura considerata
ma nell’ottica della razionalizzazione
delle risorse e della qualità dei servizi
pubblici. In tal senso crediamo che le
decisioni in merito a questa situazione debbano essere riconsiderate.
Le zone di Cesanella e Cesano sono
in forte espansione e lo spazio sociale
di Cesanella (scuola e verde pubblico)
risultano oramai inadeguati ad accogliere così tanti bambini; la realizzazione del famigerato “Parco” tarda ad
arrivare, ma la speculazione edilizia
è pronta da anni. La situazione sta
diventando insostenibile e le scelte dell’amministrazione comunale in merito
al caso Scapezzano sembrano stridere
un po’ considerando questi dati. E allora perché concedere servizi a poche
famiglie e disservizi a molte altre?
Grazie a coloro che credono ad una
politica che guarda a chi si lamenta di
più, i plessi di Cesanella e Puccini che
sono inseriti per logica in un territorio
a forte espansione abitativa debbono
sopportare circa 25/26 iscritti iniziali, con la certezza che il numero negli
anni successivi salirà, mentre la frazione di Scapezzano avrà una classe
di 7+3 iscritti, un servizio scuolabus,
mensa interna, contributo pomeridiano, realizzando così una scuola ad uso
e consumo delle famiglie.
In tal senso ci chiediamo …è un plesso
dell’Istitutto Comprensivo Senigallia
Nord o si tratta di una scuola autarchica dove chi decide sono tutti tranne
il Dirigente scolastico?
Mariangela Manna, Catia Mazzoli,
Francesca Guazzarotti
città Le Ferrovie approvano i lavori nell’area Sacelit - Italcementi
Sparisce il passaggio a livello
I
l consiglio comunale ha approvato progetto definitivo per la soppressionella sua ultima seduta l’intervento ne del passaggio a livello di via Mache rientra nell’ambito della conven- miani, al km 177,635 delle linea ferrozione stipulata esattamente un anno viaria Bologna-Lecce, è stato illustrato
fa tra il Comune di Senigallia e la Rete dall’assessore all’urbanistica Gennaro
Ferroviaria Italiana, che si accolla an- Campanile al Consiglio comunale.
che l’onere della realizzazione di un “L’opera che stiamo per realizzare è di
atteso intervento. Il passaggio a livello assoluta importanza per la città con
ferroviario di via Mamiani scomparirà conseguenti migliorie della viabiliper lasciare spazio ad un nuovo sotto- tà -ha affermato l’assessore Gennaro
passo ciclopedonale che collegherà la Campanile- il progetto prevede la sopcittà al mare. Il nuovo sottopasso, che pressione dell’attuale passaggio a livelconsentirà un percorso pedonale e lo in via Mamiani, per fare spazio alla
ciclabile della larghezza di 4,50 metri, realizzazione di un nuovo sottopasso
introdurrà direttamente dalla stata- pedonale e ciclabile. Contestualmenle all’area Sacelit, al porto e quindi al te al nuovo sottopasso, sarà eliminato
lungomare di ponente, e viceversa. Il l’attuale accesso carrabile, demandan-
do al progetto di trasformazione dell’intera area le soluzioni di raccordo
con la viabilità primaria. Per le emergenze sarà garantito un accesso a raso
riservato.
Il nuovo sottopasso di via Mamiani
rientra nell’ambito dei due interventi
finanziati interamente dalla Rete Ferroviaria Italiana per un coso complessivo di 2 milioni di euro.
Il secondo intervento riguarda la
nuova strada di Cesano, che dalla rotatoria di via della Bruciata porta a
sottopassare la linea ferroviaria per
riconnettersi alla rete viaria davanti al
complesso residenziale “Le Piramidi”.
M.G.
5
il ‘lievito angelo’ torna al suo splendore
Piccola storia
La storia è fatta anche di
piccole cose. Le quali servono però a tramandare il
ricordo, a rinnovare segni e
tradizioni del tempo.
Ebbene, una di queste piccole cose è dai giorni scorsi
nuovamente visibile nel primo tratto dei Portici Ercolani, dove grazie alla generosa
disponibilità della ditta Bigelli Marmi è stato restaurato un tratto della pavimentazione che si fregiava di uno
stemma del “lievito Angelo”.
Molti senigalliesi, almeno
quelli non più giovanissimi,
avranno ben chiaro di cosa
si stia parlando.
“Il tassello del lievito Angelo
– spiega l’Assessore comunale alla Qualità Urbana, Maurizio Mangialardi – è un
piccolo segno della nostra
comunità. Pur non avendo
una reale collocazione filologica rispetto al piano calpestabile dei Portici Ercolani, è un simbolo ben chiaro
nella memoria dei cittadini
senigalliesi e per questo abbiamo ritenuto opporrtuno
ripristinarlo
In proposito vorrei ringraziare pubblicamente la ditta
Bigelli Marmi, che si è offerta di provvedere sia alla
preparazione che alla posa
in opera, predisponendo ex
novo un’intero settore della
pavimentazione dei Portici
e incastonandovi appunto
l’immagine tanto cara alle
generazioni precedenti.”
Città per l’ambiente
Senigallia ha aderito alla ter- cioè nella fascia oraria della
za edizione della campagna trasmissione.
nazionale “M’illumino di E Senigallia parteciperà in
meno”, promossa e condotta maniera
particolarmente
dalla trasmissione di Radio attiva, attraverso lo spegniDue Caterpillar – tra l’altro mento delle luci dalle ore 17
particolarmente legata alla alle 21 sia lungo l’intera cinnostra città, sede del radu- ta muraria del centro storico
no estivo – al fine di sensi- (esclusi i tratti della Statale
bilizzare l’opinione pubblica 16 per motivi di sicurezza)
a un utilizzo più sostenibile che all’interno dei centri
dell’energia.
abitati frazionali di MarzocLo ha deciso la Giunta Mu- ca e Cesano.
nicipale, riconoscendo l’im- Ma l’adesione del Comune
portanza del progetto di di Senigallia non si limita a
Caterpillar, che risulta del questo.
resto pienamente coerente
L’Ufficio Agenda 21 del
con il processo di Agenda Comune ha infatti organiz21 Locale per la promozio- zato proprio per la stessa
ne allo sviluppo sostenibile giornata del 16 febbraio la
della città.
presentazione e l’avvio delL’obiettivo della campagna l’edizione 2007 del progetè quello di promuovere nei to “Mobility Game”, rivolto
confronti di istituzioni, as- a tutte le scuole elementari
sociazioni, aziende private, e medie della città per proscuole, ristoranti e semplici muovere l’utilizzo di mocittadini i princìpi e le azioni dalità alternative all’uso
in favore del risparmio ener- dell’auto privata nel tragitto
getico, mettendo in eviden- casa-scuola. Ben 900 sono
za come il contenimento dei gli studenti iscritti a questa
consumi attraverso compor- edizione, che si sfideranno
tamenti virtuosi diventi una in questa sorta di compepossibilità concreta e reale a tizione civica ed educativa
cui attingere per affrontare i fino all’inizio di aprile.
problemi energetici.
Merita infine di essere ricorL’iniziativa di Caterpillar, data, come iniziativa collache racconta ogni giorno in terale, l’apertura proprio in
diretta le idee più interes- questi giorni della “Officina
santi e innovative in materia, del ciclista”, cioè una ciculmina nei festeggiamenti clo-officina situata presso il
della Giornata Internaziona- Centro d’Esperienza “Bettile del Risparmio Energetico, no Padovano”, che sarà aperche si tengono il 16 febbraio, ta gratuitamente al pubblico
giorno della sottoscrizione ogni mercoledì pomeriggio
del Protocollo di Kyoto. In – a partire proprio da domaquesta data Caterpillar in- ni – per delle lezioni in favovita tutti a spegnere le luci e re di chi vorrà approfondire
i dispositivi elettrici non in- tecniche di manutenzione e
dispensabili verso le ore 18, riparazione dei velocipedi.
il direttore dell’asur bevilacqua
Meno liste d’attesa
A
bbattute del 10% le liste
d’attesa con 883 prestazioni recuperate nel 2006,
anche se i tempi per eseguire un esame rimangono ancora dilatati, fino ad un massimo di oltre 5 mesi per una
risonanza magnetica. E’ il
caso estremo per un esame
che oggi richiede fino a 164
giorni di attesa contro i 178
dello scorso anno. E’ quanto
dichiara il direttore dell’Asur
n. 4, Massimo Bevilacqua.
Si allunga invece l’attesa per
l’ecografia addominale, pas-
sata da 125 a 134 giorni. “Se
non posso lascio il posto” è
stato uno dei primi passi
mossi dal direttore nel suo
debutto professionale all’interno dell’azienda.
Iniziativa che prevede la
disdetta della prestazione,
attraverso il numero verde
800.413114, riciclandola per
le urgenze.
Tra gli impegni presi nel
2006 risultano le 21 assunzioni, in corso, previste per
tamponare le carenze di alcuni reparti.
6
15 febbraio 2007
Chiesa
C’è vita
in parrocchia
Tante idee a Roncitelli
Il Consiglio parrocchiale di Roncitelli, riunitosi il 9
febbraio, ha avuto come ospite d’eccezione il prof.
Simone Mandolini, segretario del Consiglio pastorale diocesano. La sua relazione ha avuto lo scopo
di chiarire qual è il ruolo dei fedeli nella Chiesa,
invitati non tanto a collaborare quanto a essere
corresponsabili delle scelte all’interno della Chiesa
stessa. Alla luce di questa chiarificazione, le varie
forze operanti nella parrocchia hanno concordato
insieme con i Consiglieri presenti il programma
per la prossima Quaresima, un programma articolato e ricco che vede impegnati tutti. Il rito dell’imposizione delle Sacre Ceneri aprirà il periodo di
penitenza e riflessione, con orari differenziati per
Roncitelli e Cannella, allo scopo di andare incontro alle esigenze diverse dei fedeli. Ogni martedì ci
sarà un incontro serale per un approfondimento
biblico rivolto a tutti; di venerdì si svolgerà la Via
Crucis, con particolare coinvolgimento dei ragazzi; le settimane di Quaresima si concluderanno
con l’Adorazione Eucaristica nel pomeriggio delle domeniche. I ragazzi del catechismo saranno
coinvolti con visite alle persone malate o anziane
cui porteranno, oltre alla loro giovane presenza,
un piccolo dono. Saranno poi protagonisti di una
giornata di ritiro spirituale fuori del territorio della
parrocchia, come occasione di riflessione e di socializzazione, mentre nelle messe della domenica
saranno coinvolti in piccoli riti in cui si assumeranno una loro responsabilità. Numerosi gli impegni
nell’ambito caritativo, alcuni in rispondenza alle
iniziative presentate dalla Caritas diocesana (raccolta di occhiali, di abiti, di alimenti); la proposta
di un salvadanaio per i piccoli avrà come slogan:
“un uovo più piccolo per vestire un povero”. Il grosso problema dell’immigrazione, confrontato con
quello dell’emigrazione italiana all’estero in passato, sarà discusso con la proiezione di due film. E’
prevista una liturgia penitenziale per gli adulti e
una per i ragazzi del catechismo; la domenica delle Palme avverrà la prima confessione dei futuri
comunicandi. Durante la grande Veglia pasquale
sarà amministrato il Battesimo ad un bimbo della
parrocchia.
Anna Tamanti
Pensando a Padre Alberto Teloni
Il 15 febbraio si è ricordato il primo anniversario
della scomparsa di Padre Alberto Teloni, parroco
francescano di Santa Maria delle Grazie di Senigallia. “Hai trovato tanti amici nella tua parrocchia
che ti hanno assistito in ogni tua necessità”. Eravamo felici di darti una mano, ognuno nel proprio
ruolo, perché quel poco che riuscivi a fare lo facevi con spirito di sacrificio e di amore puro; perché
sapevi dare fiducia ai laici, ti affidavi a noi, non
solo per necessità ma perché credevi veramente
ad una Chiesa aperta a tutti gli uomini di buona
volontà; ci facevi sentire utili e parte del progetto
di Dio; l’impegno richiedeva tempo e disponibilità
ma non c’era stanchezza, anzi, questo nostro fervore portata una gioia interiore che appagava ogni
fatica. Certo, a volte, i dolori ti portavano a gesti
di nervosismo ma ti sapevi far perdonare perché
sapevi ascoltare, perché mettevi il prossimo al primo posto; eri sempre disponibile, nelle tue possibilità, ed attento ai problemi della parrocchia, ma
sapevi anche farti valere con chi era intransigente.
Per tanti anni ti ho accompagnato, come ministro
dell’Eucaristia, nelle Sante Messe, ma anche in
tante attività della parrocchia e ringrazio il Signore di questo nostro stare insieme.
Si lavorava fra tante difficoltà ma si sono portate
sempre a termine tante iniziative. Ogni domenica,
mentre ti portavo all’altare, sentivo le tue forze venire sempre meno, il tremore e la debolezza del
corpo che crescevano impietosi. Ricordo l’ultima
tua omelia, proprio nella giornata dell’ammalato,
quella tua accorata difesa contro l’eutanasia, quel
tuo richiamo forte e addolorato a stare vicino a
chi sta male. Proprio tu che portavi addosso tutta
la sofferenza e il peso di una lunga malattia.
Ricordo l’ultimo sabato, dopo la dottrina, ti portai a letto con quasi quaranta di febbre; sembrava
una crisi come tante, invece il tuo viaggio terreno
stava per finire. Poi, ho visto nel tuo viso la serenità di chi aveva vinto il male: ogni tipo di male. Ti
ho pensato vincitore in terra, quando dal buio della tua umile cella ti ho rivisto in chiesa, nel giorno
del tuo funerale.
Una chiesa più luminosa del solito, intonata a
festa dai tuoi giovani allievi che hai tanto amato,
nella presenza di tantissima gente venuta a renderti l’ultimo omaggio.Ti ho pensato, anche, vincitore in Paradiso, quando, una settimana dopo,
nell’ora esatta della tua morte, è apparso,dopo un
temporale, sopra il tuo convento, un grande arcobaleno.
Alberto Conti
visita ad limina Il messaggio dei vescovi marchigiani al papa Benedetto
Il futuro è nell’educazione
L
a Regione ecclesiastica Marche è
composta da tredici diocesi divise
in tre metropolie: quella di Pesaro, con
Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado,
Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola; la
metropolia di Ancona-Osimo con Senigallia, Jesi, Fabriano-Matelica, Loreto; la metropolia di Fermo con Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia,
Camerino-San Severino Marche, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto. Presidente della
Conferenza episcopale marchigiana è
mons. Luigi Conti, arcivescovo di Fermo, vice-presidente mons. Edoardo
Menichelli, arcivescovo di Ancona, e
segretario mons. Gervasio Gestori, vescovo di San Benedetto del Tronto. A
una popolazione di un 1.460.910 persone corrispondono 822 parrocchie;
i sacerdoti secolari sono 1.044, quelli
regolari 515 e i diaconi permanenti 79.
Il territorio della Regione ecclesiastica
si estende per 9.223 chilometri quadrati; le province sono cinque, Ancona,
Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro-Urbino e Fermo, da poco costituita. La storia cristiana delle Marche comincia nel
III secolo, dopo che il Vangelo giunse
attraverso le strade consolari romane
Flaminia e Salaria. Il testimone scelto
dalla Conferenza episcopale marchigiana per il Convegno di Verona è stato
lo scienziato e fisico Enrico Medi.
CASA DEL SÌ. “Le Marche, per definizione una Regione al plurale, hanno
un centro spirituale unificante nel santuario di Loreto definito da Giovanni
Paolo II Casa del sì”. È quanto afferma
mons. Luigi Conti , arcivescovo di Fermo e presidente della Conferenza episcopale marchigiana (Cem), riferendosi alla peculiarità della Regione. “Oltre
che dai suoi numerosi santi e testimoni,
ad ancona
Lumen
Gentium e
Gaudium
et Spes
I
le Marche della fede sono caratterizzate da una storia di pietà popolare, soprattutto eucaristica e mariana. La Regione è anche la culla delle Quarantore,
di molte confraternite dedicate al Santissimo Sacramento e vive già nell’attesa del Congresso eucaristico nazionale
che sarà celebrato in Ancona nel 2011.
I santuari mariani dislocati nella nostra
regione, da un capo all’altro, sono luoghi di spiritualità, di cultura, di formazione e di approdo di migliaia di persone: si pensi al grande pellegrinaggio a
piedi Macerata-Loreto, ai pellegrinaggi
dell’Unitalsi e alle marce della Pace”.
LA TRASMISSIONE DELLA FEDE.
Ma le Marche non sono del tutto
un’isola felice e i vescovi, sostiene
mons. Conti, “avvertono l’urgenza di
riflettere e operare sul tema della trasmissione della fede, in particolare alle
giovani generazioni, in una Regione in
rapido cambiamento. Per il 2008 è previsto un convegno sul primo annuncio
del Vangelo, sul catecumenato e sull’iniziazione cristiana secondo le indicazioni delle Note pastorali della Cei”.
L’orizzonte della trasmissione della
fede si concretizza “in due priorità pastorali: la pastorale familiare e la pastorale giovanile. Nella nostra gente è ancora radicato il valore del sacramento
del matrimonio anche in quanti sono
in situazioni irregolari. Tutte le diocesi
operano attraverso i percorsi di preparazione al matrimonio e la pastorale
familiare per rispondere alle sfide culturali poste dalla società”. In ordine alla
pastorale giovanile “offre un servizio
permanente, alle chiese della Regione,
il Centro giovanile Giovanni Paolo II a
Montorso. L’1 e 2 settembre 2007, nel
contesto del percorso triennale, denominato Agorà dei giovani, le diocesi
l Meic, Movimento Ecclesiale di Impegno
Culturale vuole dedicare il tempo della Quaresima all’approfondimento dei due documenti
fondamentali del Concilio, la Lumen Gentium
e la Gaudium et Spes, avvalendosi della collaborazione dell’Istituto teologico Marchigiano.
Gli approfondimenti sono affidati a due docenti dell’Itm, mons. Duilio Bonifazi, ordinario di
Teologia Dogmatica, e don Mario Florio, ordinario di Teologia Sacramentaria. Il programma
di Marzo ha termine con l’incontro sulla Parola,
condotto da don Valter Pierini, assistente del
Gruppo, sulla lettera di Paolo agli Filippesi, 2,
1-1, propria della Domenica delle Palme. L’incontro, che si svolgerà nella stupenda Chiesa di
Santa Maria della Piazza, terminerà con la Celebrazione Eucaristica.Gli incontri si terranno
nei locali della Parrocchia S. Cosma ad Ancona,
C.so Mazzini.
marchigiane accoglieranno i giovani
delle altre Chiese che sono in Italia,
proprio nella piana di Montorso, per
l’atteso incontro con Benedetto XVI”.
NODI E SPERANZE. Uno dei problemi che il presidente della Cem sottolinea è rappresentato dal clero, in diminuzione e sempre più anziano (l’età
media è alta: 64,2). “Tuttavia - aggiunge
- la presenza di tre seminari (Pontificio
Regionale di Ancona, arcidiocesano di
Fermo, con 60 seminaristi, nonché il
Redemptoris Mater di Macerata con 50
seminaristi prevalentemente destinati
alla missione ma inseriti per un tempo,
come presbiteri, anche nelle chiese della Regione) fanno ben sperare. Motivi
di speranza per un rilancio della pastorale vocazionale sono l’intenso lavoro
del Servizio regionale per la pastorale
giovanile e vocazionale nonché l’opera
dell’Istituto teologico marchigiano e
dell’Istituto superiore di Scienze religiose nelle diverse sedi distribuite
nel territorio; e ancora, l’esperienza
dei preti fidei donum (62 negli ultimi
40 anni, di cui 12 oggi in missione) e
la presenza di parecchi monasteri di
clausura”.
IL FUTURO. Ricordando il Convegno di Verona, mons. Conti annuncia
che “le Marche, senza eludere alcuno
dei cinque ambiti della testimonianza
concentreranno l’attenzione e l’azione
sull’ambito (il quarto) della tradizione
privilegiando l’educazione . Il laicato
cattolico presente innanzitutto nelle parrocchie ma anche molto attivo
in regione nelle aggregazioni laicali
rappresenta il futuro della regione in
ordine alla formazione intellettuale e
morale delle nuove generazioni”.
a cura di Simona Mengascini
Con il prof. Duilio Bonifazi, Professore di Teologia Dogmatica e Preside Emerito dell’ITM:
Lunedì 19 Febbraio. Ore 18.00. Il rinnovamento ecclesiologico nella Lumen Gentium.
Lunedì 26 Febbraio. Ore 18.00. Il laico nella
Chiesa e nel mondo.
Con il prof. Mario Florio, Professore di Teologia Sacramentaria e vice preside dell’ITM:
Lunedì 5 Marzo. Ore 18.00. La Gaudium et
Spes. La condizione dell’uomo contemporaneo:
speranze e illusioni.
Lunedì 19 Marzo. Ore 18.00. La missione della
Chiesa nel mondo contemporaneo e la vocazione del cristiano.
Mercoledì 28 Marzo. Ore 18.00. Presso la chiesa di Santa Maria della Piazza, Lectio Pasquale
(lettera di Paolo ai Filippesi 2, 1-11) e, a seguire,
celebrazione eucaristica con don Valter Pierini,
assistente del Meic, gruppo Ancona.
Il 22 febbraio iniziano le celebrazioni per il centenario del movimento scout
Avventura scoutismo
I
l movimento educativo fondato da alcuni spunti sul movimento scout in
Robert Baden-Powell, che raccoglie Italia e nel mondo.
38 milioni di scout in tutto il mondo, si “È già molto tempo che ci stiamo preappresta a celebrare la ricorrenza del parando per il centenario. È un’occaprimo secolo di vita con un 2007 ric- sione speciale che può essere colta in
co di eventi e appuntamenti. In Italia maniere diverse. Per noi c’è la sfida di
le due associazioni Agesci (178.000 contribuire a un ulteriore crescita delassociati) e Cngei (12.000) riunite nella lo scautismo, a renderlo vivo oggi, con
“Federazione italiana dello scautismo”, i ragazzi che ci sono affidati”: lo hanapriranno e presenteranno alla stampa no detto Chiara Sapigni e Marco Sala,
a Roma il 22 febbraio, le iniziative del presidenti del Comitato nazionale, che
centenario presso la Sala della Proto- hanno poi aggiunto: “Una bella sfida
moteca in Campidoglio.
tra fedeltà e profezia con la fiducia di
Oltre ad Agesci e Cngei, ci sono anche non essere mai soli: il Signore ci sostiealtre realtà dello scautismo in Italia: ne con la sua presenza e con la comudalla Fse (l’associazione italiana guide nità dei fratelli. Un’occasione per riscoe scouts d’Europa cattolici) con oltre prire l’essenziale, il nocciolo duro della
19.000 associati alla FederScout (Fede- nostra proposta che parte sempre dalla
razione del movimento scout italiano) riscoperta dell’attualità del nostro Patto
cui sono confederate varie realtà tra le associativo”. Le due iniziative centrali
quali: Ages (boy scouts de Sardigna), dell’anno centenario a livello mondiale
Avsc (associazione veneta scout catto- - spiegano i due presidenti - saranno il
lici), Ase (associazione scoutistica eu- “Jamboree” in Inghilterra e l’”Alba del
ropea), A.Gi.Scout, Boy Scouts of Italy, centenario” che si terrà il 1 agosto. In
associazione Scout nautici Antares, questa data tutti gli scout e le guide del
Scout nautici Sirio e altre. Proponiamo mondo e tutti quelli che hanno fatto
parte del movimento scout, rinnoveranno la loro “promessa” contemporaneamente in tutto il mondo, compresa
Roma. Ma il programma completo e
tutte le peculiarità saranno rese note il
22 febbraio.
A sottolineare l’importanza dell’educazione all’impegno sociale all’interno
del movimento scout, basta notare che
diversi leader politici nei vari Paesi del
mondo (in Italia sono particolarmente numerosi) sono stati educati nello
scautismo e lo testimoniano pubblicamente con riconoscenza.
Il Parlamento italiano ha assegnato nel
2005 alle organizzazioni mondiali degli scouts e delle guide il premio parlamentare per l’infanzia per l’attività
svolta nel mondo a favore dell’educazione dei giovani. L’Agesci, ad esempio,
oltre alle normali azioni formative verso i giovani, coinvolgendoli in attività
a carattere sociale e solidaristico, sta
dedicando una grande attenzione, con
seminari, incontri, giornate di studio al
tema del disagio e delle nuove povertà.
15 febbraio 2007
Chiesa
L
a visita pastorale del nostro Vescovo mons.Giuseppe Orlandoni, nelle Parrocchie di San Pietro
Apostolo e di San Cassiano Martire
a Montemarciano, è iniziata con un
saluto di accoglienza che così sintetizziamo: “Siamo grati per la Sua presenza in mezzo a noi quale Buon Pastore del gregge che Le è affidato, con
la certezza di aver bisogno della Sua
guida per aiutarci a vivere autenticamente il Vangelo, nella verità e nella
carità, ed a testimoniare la fede che
abbiamo ricevuto nel battesimo.
La nostra comunità si pone in ascolto
per quanto vorrà donarci, quale apostolo che regge la nostra chiesa locale
durante questa settimana.
Siamo una comunità in continuo aumento con trasformazioni della realtà
sociale e parrocchiale, dove sono più
evidenti le situazioni di disagio giovanile e di stabilità familiare e dove aumentano le povertà non solo materiali ma anche esistenziali dell’animo.
Sta emergendo l’esigenza di una vita
cristiana più autentica e nonostante
le difficoltà di vivere la fede in Gesù
oggi, c’è la volontà di fare un’esperienza vera e profonda del cammino
di fede in Cristo risorto, pronti ad
essere riempiti della Parola di Cristo
ed essere lievito della speranza e testimoni dell’Amore di Dio”.
Sono iniziati subito i tanti incontri
previsti partendo dai ragazzi (del catechismo e dell’oratorio, dell’ACR e
degli scouts) e proseguendo poi con
la visita alla Casa Famiglia “l’Annunciazione” agli Alberici.
Nei giorni seguenti i vari gruppi di
adulti hanno avuto la possibilità di
rappresentare a Mons.Orlandoni le
realtà, le difficoltà e le speranze del
loro impegno nella catechesi, nell’Azione Cattolica, nell’Oratorio, nello
Scoutismo, nella Caritas, nel Volontariato e nella Confraternita. Seguite
da una notevole partecipazione sono
state le Messe celebrate a Montemarciano, a Cassiano, al Santuario degli
Alberici e sia presso la Casa di Riposo,
come anche la veglia di preghiera con
tutti i fedeli.
Un incontro significativo è stato quello con gli ospiti della Casa Protetta.
Le famiglie sono state incontrate in
due momenti
diversi:
nel
primo
per
riflettere sul valore
della coppia
cristiana in
quanto vocazione e modo
specifico di
costruire
il
Regno di Dio;
nel
secondo in quanto genitori e
quindi nella
dimensione
educativa che
si distingue
in
quanto
quest’ultima
è una missione che nasce
dalla prima. Mons.Orlandoni è stato
ricevuto presso la sede comunale dal
Sindaco dott. Gerardo Cingolani e da
vari rappresentanti l’Amministrazione
Comunale. Qui c’è stato un confronto
sulle diverse problematiche sociali
presenti sul territorio e anche sull’impegno dell’ente pubblico e della chiesa
per concertare, fino dove è possibile, i
diversi interventi.
I Sacerdoti hanno avuto il loro momento personale di incontro con il
Vescovo per essere confermati nel
loro ministero pastorale. Ognuno ha
potuto confrontarsi individualmente
esponendo le proprie speranze e le
proprie difficoltà.
Al Vescovo è stata illustrata la validità
della presenza e dell’opera svolta dalle
Suore della Carità di Santa Giovanna
Antida nei diversi ambiti della pastorale. Un momento a parte è stato
dedicato alla costituzione del nuovo
Consiglio Pastorale Parrocchiale e
del nuovo Consiglio Affari Economici. I due organismi esprimono, sintetizzano e raffigurano la vita della
Parrocchia e sono strumenti per promuovere la collaborazione e la corresponsabilità.
Il Vescovo ha sottolineato la dignità
che tutti hanno all’interno del popolo
di Dio e la loro vocazione alla santità.
Tutti hanno ricevuto la missione di
comunicare il Vangelo.
La Parrocchia sta iniziando un cammino di nuova evangelizzazione puntando a dare una immagine conciliare
e dinamica alla Chiesa.
La domenica, nella Giornata del Malato, il nostro Vescovo ha rivolto a
tutti, ma con particolare riguardo
agli ammalati, un messaggio di incoraggiamento, “avere la speranza in
Cristo” perché sarà “Benedetto l’uomo che confida nel Signore”; ha poi
conferito l’accolitato al seminarista
Enrico Ciarimboli nel cammino verso
il sacerdozio. La nostra comunità, nel
ringraziarlo per la sua parola di Pastore che ci ha confermato nella fede
in Gesù Cristo, nella testimonianza
da rendere ai fratelli, nella carità da
vivere nella chiesa e verso l’umanità,
ha ribadito un rinnovato impegno
per l’annuncio del Vangelo e un’attenzione maggiore nell’accompagnare la
vita cristiana delle famiglie.
Corrado Calcatelli
Nella foto, da destra: il vescovo Giuseppe, il sindaco Cingolani, il parroco don Giuseppe
LE PROPOSTE DELLA PASTORALE GIOVANILE DI SENIGALLIA IN QUESTA SETTIMANA
Appuntamenti giovani
S
ettimana tra fede e cultura per i
giovani senigalliesi. Due appuntamenti dedicati agli innamorati nel
giorno di San Valentino e alla figura
di papa Pio IX sono stati promossi per
le giornate di mercoledì 14 febbraio e
venerdì 16 dal Servizio diocesano della Pastorale Giovanile.
Nella festa di San Valentino, i giovani
sono stati invitati per un momento di
preghiera in Duomo, dalle 20:00 alle
20:15, per tutti gli innamorati, per
tutte le coppie. È ormai qualche anno
che viene proposto questo momento
ai giovani.
È un breve momento di preghiera,
“incastrato” prima di uscire a cena,
per affidare a Dio la propria storia di
coppia, la propria vita affettiva. Inol-
LORETO
In vista
dell’incontro
con il Papa
tre, nell’ambito della riflessione della
chiesa diocesana sull’importanza delle relazioni, della vita affettiva, anche
la semplice preghiera nel giorno di
S.Valentino vuole aiutare i giovani
a lasciare che il Signore sia presente
nella nostro cammino di maturazione
affettiva, a costruire con Lui le nostre
relazioni. È lo stesso invito che fa il
Papa nel messaggio per la prossima
Giornata mondiale della Gioventù
uscito in questi giorni
L’altro appuntamento della settimana
appartiene invece all’ambito culturale
dal titolo “provocatorio” La verità, vi
prego, su Pio IX. Santo o oscurantista?
Nel tentativo di stimolare nei giovani
un interesse ai temi culturali, alla riflessione su questioni importanti per
il nostro tempo, per il territorio, la
Pastorale Giovanile ha scelto di approfondire la figura di questo concittadino, certamente il più famoso,
attorno al quale il dibattito è ancora
fortemente acceso, la riflessione storica ancora viva.
Interverranno all’incontro due relatori: Ernesto Galli della Loggia, storico,
editorialista del Corriere della Sera, e
mons. Luigi Negri, anch’egli interessato ai temi storici e particolarmente
esperto della figura di Pio IX, sulla
quale ha anche pubblicato un libro.
Una visione laica ed una cattolica a
confronto per far luce su un personaggio importante per la storia d’Italia e per il nostro territorio.
Michela Gambelli
la settimana del Vescovo
Venerdì 16 febbraio
ore 21,00: Conferenza al “Portone” su Pio IX
Sabato 17 febbraio
ore 9,30: Convegno su “Pastorale del lavoro” a Loreto
ore 15,00: Inizio Visita pastorale a Monte San Vito
Domenica 18 febbraio
ore 10,00 – 16,00: Visita pastorale a Monte San Vito
ore 18,00: Messa in Cattedrale e “redditio” catecumeni
Lunedì 19 febbraio
ore 10,00 - 14,00: Visita pastorale a Monte San Vito
Mercoledì 21 febbraio
ore 18,00: S.Messa “delle ceneri” in Cattedrale
Giovedì 22 febbraio
ore 9,30: Ritiro spirituale dei Sacerdoti a Loreto
0re 17,00: Incontro con gli Insegnanti di Religione
Dialoghi sociopolitici
Continua la serie di incontri promossi per i giovani dall’Azione Cattolica di Senigallia dal titolo: “Dialoghi sociopolitici”: domenica 18
febbraio, dalle 19 alle 21, presso la sede di via Cavallotti 4, incontro sul tema Cristiani in politica - Origine e sviluppo della dottrina
sociale della Chiesa. Relatore, Simone Mandolini.
Orientamente, per scegliere bene
Dal 3 al 4 Marzo 2007 - L’AC Marche organizza ‘Orientamente’
Liberi di scegliere... l’università. Per tutti gli studenti dai 17 ai
19 anni Torna Orientamente, l’appuntamento proposto dalla
Delegazione regionale di AC, in particolare da Settore Giovani, MSAC e FUCI, rivolto a tutti i giovani studenti dai 17 ai 19
anni. Si tratta di una due giorni di discernimento vocazionale
allo studio universitario che prevede momenti di spiritualità,
approfondimenti e incontri con studenti più grandi, laureati
e docenti con cui confrontare le proprie aspirazioni e i propri
dubbi.
L’iniziativa avrà luogo a Loreto, presso la struttura dell’Associazione Eucaristica Riparatrice dal 3 al 4 Marzo prossimi. Un sito
dedicato alla proposta, www.orientamente.splinder.com, offre
tutte le informazioni, il programma, le note tecniche, i volantini per promuovere l’iniziativa nelle scuole, nelle parrocchie,
tra coetanei.
Un’occasione importante da vivere nel periodo della Quaresima in un momento di grandi scelte per i giovani di quest’età..
La Fisc per la Terra Santa
“Sensibilizzare i settimanali diocesani sulla Terra Santa e rendere noto un progetto di collaborazione con il Patriarcato
Latino di Gerusalemme” è quanto si propone la Fisc, Federazione italiana dei settimanali cattolici (155 testate per circa un
milione di copie), che venerdì 16 febbraio organizza a Napoli una giornata di studio sulla Terra Santa. La collaborazione
tra Fisc e Patriarcato latino è nata nel corso del pellegrinaggio
nazionale della Fisc svoltosi nel 2005 e ora si concretizza con
un progetto teso a sostenere la pastorale delle comunicazioni
sociali del Patriarcato. Giovani, seminaristi ed operatori della
comunicazione del Patriarcato effettueranno stage nelle redazioni dei settimanali per apprendere le tecniche professionali
giornalistiche.
Il prossimo incontro diocesano al teatro ‘Portone’ su i giovani e
l’amore con il filosofo Galimberti sarà il 23 marzo e non il 16,
come già comunicato.
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SANTO o OSCURANTISTA?
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vi prego,
su
PIO IX
P
rosegue senza sosta l’organizzazione dell’incontro dei giovani italiani con Benedetto XVI a Loreto nel prossimo settembre. Lunedì 12 febbraio, la riunione tecnica
preliminare tra lo staff dell’Agorà dei giovani italiani e il Sistema di Protezione Civile e
Sicurezza locale della Regione Marche “per avviare la pianificazione del raduno dell’1 e
2 settembre 2007 che nella città del santuario mariano vedrà l’incontro del Papa con i
pellegrini provenienti da tutta Italia”. Nella riunione mons. Paolo Giulietti, responsabile
del Servizio Nazionale della Pastorale Giovanile della Cei, ha preentato l’evento e le
attività che sono state intraprese per l’accoglienza nelle diocesi e la partecipazione dei
pellegrini alla manifestazione. A questa prima riunione ne seguiranno a breve altre con
il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. L’appuntamento di Loreto concluderà
una serie di momenti di condivisione e scambio di esperienze in programma dal 29 al 31
agosto in 32 diocesi dell’Abruzzo, delle Marche, dell’Emilia Romagna e dell’Umbria.
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In ascolto del pastore
agenda
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DALLA VISITA PASTORALE
Montemarciano, una bella settimana di incontri
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PIO IX
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15 febbraio 2007
il paginone
15 febbraio 2007
il paginone
Le maschere
della vita
“Essere nati e cresciuti in questa inedita società, mai vista prima e non somigliante a
nessuna di quelle che ci ha preceduto, è una
sfida enorme, soprattutto per coloro che valutano l’essere più importante dell’apparire”.
A parlare è Elena Liotta, psicoterapeuta e
autrice di numerose pubblicazioni, tra cui il
recente libro “La maschera trasparente. Apparire o Essere?” (La Piccola editrice, 2006),
una riflessione sulla difficoltà di essere se
stessi, autentici fino in fondo, in una società che a tutti i livelli propone come modello
l’apparenza e stili di vita basati sulla superficialità. L’abbiamo intervistata.
Cos’è la “maschera trasparente” e chi la
indossa?
Normalmente siamo portati a ritenere che
una maschera sia qualcosa di molto solido
che copre alla vista. Però da un punto di vista psicologico, ma anche di questa società
basata sull’immagine e sull’aspetto esteriore,
le maschere sono trasparenti: sono qualcosa
che la persona può percepire oscuramente
ma non può vedere in maniera così chiara.
C’è un elemento di finzione, di falsificazione che diventa quasi come una pelle. Non
si distingue più cosa è falso e cosa è vero. E
questo riguarda tutti noi e moltissimi aspetti della nostra vita sociale, in primo luogo le
notizie: i mass media sono spesso le prime
fonti di fraintendimenti, menzogne, manipolazioni. Anche il mondo dello spettacolo
è la prova più aderente al tema dell’apparire.
Adulti e bambini rimangono spettatori nei
quali viene trasmesso ogni genere di contenuto. Il fatto che vengano fruiti in maniera
passiva crea situazioni pericolose.
Quante maschere ha visto nella sua professione di psicoterapeuta?
L’elenco è infinito. Alcune cose mi stupiscono ancora adesso, ad esempio persone
che hanno tutto, gioventù, soldi e bellezza,
eppure si sottopongono ad interventi di chirurgia e cosmesi, oppure a sforzi incredibili
nel lavoro, pur di avere quei segni distintivi,
quelle maschere della bellezza o della ricchezza attuali che risultano dalle riviste patinate. Il fatto che molta gioventù ed intelligenza si infranga su queste tematiche è un
po’ avvilente. Ed è un fenomeno trasversale
alle classi sociali.
C’è stato un peggioramento negli anni?
Moltissimo. Con una velocità supersonica.
Gli ultimi dieci anni sono stati micidiali. Ma
temi come la decrescita sono difficili da far
passare. Ci siamo allargati troppo, ad esempio nelle spese, nei mutui, nelle carte di credito. Siamo abituati a fare come se si potesse
. Invece è tutto uno sproposito: c’è il problema della mancanza di petrolio, dell’inquinamento, e continuano invece ad uscire nuove
macchine sempre più lussuose. La persona
deve usare il cervello e scegliere con
consapevolezza.
L’apparire ha dunque già vinto?
Sì, anche nelle relazioni tra le persone, nell’amicizia, nella vita di coppia. Perché si
riflette a catena in tutte le relazioni sociali,
a partire da un ente, un’azienda, che deve
comunque dare un’immagine. A volte si
spendono soldi per lussuosi depliant per
mostrare di più di ciò che si è. È una deriva
generale per far apparire le cose meglio di
come siano nella realtà. E questo produce di
conseguenza molte delusioni.
Per provare a “essere” autentici quanto
aiuta un percorso psicoterapeutico o spirituale? Come uscirne in altri modi?
È molto importante, se si ha il coraggio di
attraversare anche le proprie ombre, perché
molti tendono a scansare ciò che è invece
imperfezione, difetto. Le proposte: io mi
baso sul modello psicologico del profondo
che però ha tempi lunghi. Per i cosiddetti
cercatori - persone più inquiete che fanno
una grande fatica in questo mondo - e per
le persone che dopo un dolore o qualcosa di forte sentono questo bisogno, c’è da
smontare e ricostruire qualcosa che sia più
aderente alla propria esigenza centrale della vita: le relazioni o una particolare vocazione o professione. Bisogna darsi questa
potenzialità, per poi avvicinarsi con molta
gradualità, facendo in modo che le scelte
siano quelle che ci corrispondono. Il che
può significare anche mettere in dubbio le
scelte fatte. Non per demolire ma per scegliere di nuovo con maggiore autenticità. È
un discorso di assunzione di responsabilità,
senza cercare alibi e giustificazioni. La colpa
non è solo degli altri. Bisogna prima guardare, fare una critica sociale, per poi fare
le nostre scelte. Se continuiamo a vivere e
consumare nello stesso modo proposto dalla società, non cambia nulla. Si tratta anche
di ascoltare i nostri limiti, il nostro bisogno
di riposo, di raccoglimento. Tanti vivono
solo nel fare e nelle relazioni superficiali. E
come si fa a scegliere se non si ha il tempo
per pensare?
La sfida più grande è l’educazione delle nuove generazioni...
Lavoro moltissimo con i bambini perché
oramai bisogna ricominciare da capo, tirando su le nuove generazioni in un altro
modo. La mia nipotina di 3 anni, semplicemente andando alla materna, è già inquadrata, pur essendo capace di giocare da sola.
Ma nel complesso è già smaniosa di fare, è
entrata nel ritmo di vita degli adulti, quello
che prevede le innumerevoli lezioni di nuoto, di danza, ecc. Ci vuole un genitore che
già pensi queste cose e faccia scelte diverse,
prima di poterle trasmettere ai bambini.
a cura di Patrizia Caiffa
Valentina, 18 anni
“Non sono mai stata una che ha dato tanto credito all’amicizia femminile. Considerando che sono in una classe di venti ragazze, non giocavo in casa. Eppure ho
trovato cuori e vite simili alla mia, che non avevo mai nemmeno tentato di scoprire. Gente con la quale ho condiviso un banco per anni, con cui non avrei mai
pensato di avere un solo capello in comune. L’anno scorso siamo andate in
Svezia, per uno scambio e questa occasione ci ha fatto uscire dalla classe, ci
ha strappato le etichette di dosso, ci ha unito come mai è stato e come mai
sarà più. Non abbiamo il coraggio di essere noi stesse dentro quelle quattro
mura che ci giudicheranno solo per altri otto mesi. Abbiamo dei ruoli, che
non collimano. Ma abbiamo avuto il coraggio di avere curiosità, per gli altri
cervelli, per chi ci circonda, anche se solo per una settimana. Questo è il
senso della vita, per me. Spingersi oltre e scoprire di aver sbagliato. Gli occhi
delle persone ti riempiono davvero i buchi che hai, anche quelli che non ti
sono mai sembrati sinceri. Credo che non riderò più come ho riso in quei giorni, non sarò mai più così contenta di essere fuori dall’immagine di me stessa.
E anche ridere, sì, quello si che ti riempie la vita. Bisogna solo avere tempo per
farlo. Solo così mi sono accorta di essere capace di volere bene, non solo a me
stessa.”
“Oggi siamo, domani no. Che faccia ci hanno
dato per rappresentar la parte del vivo? Un
brutto naso? Che pena doversi portare a spasso un brutto naso per tutta la vita… fortuna
che, a lungo andare non ce n’accorgiamo più. Se
ne accorgono gli altri, è vero, quando noi siamo
finanche arrivati a credere d’aver un bel naso;
e allora non sappiamo più spiegarci perché gli
altri ridano, guardandoci. […] Maschere, maschere… Un soffio e passano, per dar posto
ad altre. […] Ciascuno si racconcia la maschera come può – la maschera esteriore. Perché
dentro poi c’è l’altra, che spesso non s’accorda
con quella di fuori. E niente è vero! Vero il mare,
sì, vera la montagna; vero il sasso; vero un filo
d’erba; ma l’uomo? Sempre mascherato, senza
volerlo, senza saperlo, di quella tal cosa ch’egli
in buona fede si figura d’essere: bello, buono,
grazioso, generoso, infelice, ecc. ecc. […]
Ma l’uomo? Anche da vecchio, sempre con la
febbre: delira e non se n’avvede; non può fare a
meno d’atteggiarsi, anche davanti a se stesso,
in qualche modo, e si figura tante cose che ha
bisogno di creder vere e di prendere sul serio.”
Luigi Pirandello
È la maschera più nota della Commedia dell’Arte. Di probabile origine francese (Herlequin o Hallequin era il personaggio del demone nella tradizione delle
favole francesi medievali),
nel Cinque-Seicento divenne maschera dei Comici dell’Arte, con il ruolo del “secondo Zani”
(in bergamasco è il diminutivo di Giovanni) il
servo furbo e sciocco, ladro, bugiardo e imbroglione, in perenne conflitto col padrone e
costantemente preoccupato di racimolare il
denaro per placare il suo insaziabile appetito.
Arlecchino
Forse sono esistite da sempre. Le portavano gli uomini delle caverne quando si
dedicavano ai loro strani riti magici.
Ci sono due tipi di maschere: quelle facciali che nascondono il volto e quelle a
elmo che nascondono completamente
la testa. C’e’ stato un momento in cui
la maschera la portavano tutti. La maschera nel 1800 la si usava nei balli e
nei festeggiamenti di carnevale.
Cinquecento anni fa gli attori della
commedia dell’ arte crearono le maschere personaggio, dal servo sciocco
e dall’ intrigante nacquero maschere come Arlecchino e Brighella. In
teatro mantennero a lungo questa
caratteristica, finche’ il declino della
Commedia dell’ Arte li allontano’ pian
piano dai palcoscenici per limitare la
loro presenza nei teatri dei burattini e
nelle sfilate di carnevale.
L’origine di questa maschera è probabilmente bergamasca, ma la sua fama si deve
all’attore Carlo Cantù (1609-1676 ca), che
ne vestì i panni per molti anni. Nella Commedia dell’Arte Brighella
ricopriva il ruolo di “primo Zani”, ovvero il servo
furbo, autore di intrighi
architettati con sottile
malizia, ai danni di Pantalone o per favorire
i giovani innamorati contrastati. Nel corso
del Seicento e del Settecento precisò i suoi
caratteri in contrasto con quelli del “secondo Zani” (ruolo del servo sciocco, spesso
impersonato da Arlecchino) e, soprattutto
con Goldoni, divenne servo fedele e saggio,
tutore a volte di padroncini scapestrati, oppure albergatore avveduto o buon padre di
famiglia.
Brighella
Italiani
in costume
Gianduja è la maschera regionale tipica del
Piemonte. La sua origine va fatta risalire al
primo decennio dell’Ottocento, all’opera del
burattinaio Giovan Battista Sales. Questi creò
Gianduja quando fu costretto a interrompere le
storie del personaggio Gerolamo, per i guai
che potevano procurargli le esplicite allusioni a Napoleone e a suo fratello Gerolamo di
Westfalia. In Gianduja compaiono alcuni dei
caratteri tipici della gente piemontese, l’arguzia, l’allegria, ma anche lo spirito libertario
e patriottico. Gianduja rappresentava il contadino dotato di buon senso e di senso pratico, apparentemente ingenuo, amante degli
scherzi e delle donne.
Pierrot
Pulcinella è una delle maschere più note della
tradizione italiana meridionale. La sua origine risale al Seicento, essendo la sua presenza
documentata da diverse raffigurazioni dell’epoca. Il carattere del personaggio richiama
quello dello Zanni, pur essendo più complesso e articolato. Servo sciocco e insensato, non
manca spesso di arguzia e buon senso popolare. In lui si mescolano
un’intensa vitalità ed
un’indole inquieta, triste e sempre pronta a stupirsi delle cose del
mondo.
Pulcinella
Meneghino è la maschera tipica di Milano. La
probabile origine del suo nome risale ai “Menecmi” di Plauto, oppure al “Menego” di Ruzante, oppure più semplicemente dal nome
dei servi utilizzati nelle
ricorrenze
domenicali,
chiamati “Domenighini”. Il
suo carattere è allegro ed
estroverso. Negli scenari
non ricopre solitamente un ruolo fisso: spesso è servo, altre volte
padrone, oppure contadino sciocco o astuto
mercante.
Gianduja
La maschera di Pierrot nasce in Italia verso
la fine del Cinquecento, ad opera di Giovanni Pellesini, attore della Compagnia dei
Gelosi. Il suo personaggio di nome Pedrolino era una variazione sul tema dello Zanni,
il servo, di cui indossava l’abito
bianco e ampio. Servo accorto e fidato, pronto a intessere
imbrogli che poi districava con
grande abilità, per trarre d’impaccio il proprio padrone, Pedrolino era un
personaggio forte, di primaria importanza
nell’economia della commedia.
9
Meneghino
Colombina è di sicuro la più famosa fra le
servette e forse anche una delle maschere più
antiche. Già dal 1530 abbiamo notizia di un
personaggio con questo
nome nella Compagnia
degli Intronati, una delle
più importanti fra quelle
dei Comici dell’Arte. Solitamente Colombina viene caratterizzata
come una giovane arguta, dalla parola facile
e maliziosa. Spesso non ricopre un ruolo di
protagonista nella commedia, ma, abile a risolvere con destrezza le situazioni più intricate, ha una parte importante nell’economia
dello spettacolo.
Colombina
L’origine della maschera è sicuramente veneziana, come il dialetto nel quale si esprime.
Più incerta è la storia del suo nome: alcuni
vi ravvisano il termine “pianta leoni” con
cui venivano chiamati
i mercanti veneziani, i
quali erano soliti ergere
il vessillo raffigurante il Leone ovunque si
recassero per commerci. Un corto spadino
e la borsa contenente i denari (la “scarsela”)
completano l’abbigliamento del personaggio.
Il carattere è estremamente vitale e sensuale,
caricatura del mercante mediamente anziano,
ancora attratto dalle grazie delle giovani donne, spesso in conflitto con i giovani per procurarsene i favori.
Pantalone
15 febbraio 2007
Territorio
arcevia Una domenica andando a polenta è stato un successo
Polenta condita di gusto
S
uccesso assoluto, anche oltre le
aspettative. Ristoranti pieni. Teatro
gremito. Abbiamo ricevuto i complimenti della gente. La cosa ci ha fatto
molto piacere. Tutto è andato secondo
programma.”
Così l’anno scorso sintetizzavano il
frutto dei propri sforzi il sindaco Silvio
Purgatori e l’intero staff promotore. Le
stesse compiaciute affermazioni possono essere rese quest’anno, all’archiviazione della seconda edizione e, soprattutto, in (giovane) chiave prospettica.
La foto esemplare ci dà il verdissimo
clan dello Shagiara (di spicco nel menu:
“Polenta con ragù di asino”): forza e linfa paradigmatiche intorno alle potenzialità che la Perla dei Monti ha messo
in campo ed intende condurre all’esplicazione completa. L’iniziativa dedicata
al “Mais a otto file di Roccacontrada”,
voluta dall’Amministrazione Comunale
e dall’Associazione Turistica, ha inteso giocare sul crescendo delle tipicità:
mercatino dei prodotti, ricette, convegni, spettacoli.
Ovvero: “Arcevia, una domenica andando a polenta…in compagnia di tartufo, vino e formaggio di fossa”.
Nata nel 2006, la manifestazione con-
tinua in tal modo a lievitare, guardan- i loro prodotti. Prossimamente, Arcedo oltre i confini municipali per aprirsi via ed il suo mais saranno presenti agli
alle eccellenze della produzione regio- eventi che verranno organizzati dagli
nale. “Il tutto” ribadisce il primo cit- enti locali con cui ci siamo gemellati.”
tadino “valorizzando le sinergie e cer- Ogni inedito intende progressivamente
cando di fare sistema nel far conoscere inserirsi nel disegno progettuale edito:
i nostri giacimenti enogastronomici”.
“Per recuperare e rinvigorire la nostra
Lo ‘specifico’ ci viene dato da Alfie- tradizione culinaria, su iniziativa delro Verdini, presidente della Pro Loco: l’Amministrazione Comunale di Arce“Presentare le prelibatezze, realizza- via e della Pro Loco, l’azienda agricola
te con la farina del mais a otto file di Montalbini ha messo a coltura, per la
Roccacontrada, facendo felicemente prima volta nel 2005, il “mais tradizioincontrare tradizione e innovazione nale a otto file” nella frazione di Magastronomica.”
gnadorsa, mentre la macinazione a
Per la prima volta è stato gustato il pietra è stata e viene fatta nello storico
“Pandolce di Roccacontrada”, prodotto mulino ad acqua sul fiume Misa della
dal panificio Pagnani di Arcevia,”
famiglia Spoletini.”
La proposta di “Una domenica an- Da qui lo stretto rapporto con l’Univerdando a polenta” (visibilità curata con sità Politecnica delle Marche - Facoltà
il contributo del fotografo Massimo di Agraria, la Regione Marche, la ProMori) si è avvalsa di un impasto a più vincia di Ancona, l’Assam, la Comunità
mani: collaborazione della Cooperativa Montana Esino-Frasassi.
Servizi Culturali “Eidos” e dell’Associa- Ogni aspetto di “Una domenica andanzione “Slow Food” dei Castelli di Jesi.
do a polenta...” era stato particolarmenImportante il convegno promosso dal- te reso, in sede di conferenza stampa
la Cia Marche (“Aspetti scientifici ed nella Sala del Consiglio del Comune
agronomici della coltura del mais da di Arcevia, dalle voci di Bruno Capanpolenta”) presso il Centro Culturale na (sindaco di Acqualagna), Rolando
“San Francesco”. L’occhio continua a Rossi (sindaco di Talamello), Simone
spaziare fiducioso dalle finestre muni- Spadoni (sindaco dii Morro d’Alba),
cipali del Palazzo dei Priori.
Alfiero Verdini.
‘Territorio’ (da salvaguardare e valo- Nell’occasione, si era gustato in anterizzare) rimane la parola-chiave, come prima il sullodato “Pandolce di Rocnon si stanca di puntualizzare Purga- cacontrada” e ci si era immersi neltori: “E’ proprio con l’intento di pro- l’appassionata tipicità del ristorante
muovere i nostri prodotti che abbiamo Pinocchio, pulsante nel cuore storico
realizzato un gemellaggio enogastro- di “Arcevia, Città del Mais e dell’Acconomico con Acqualagna (per il tartu- glienza”, ampiamente valorizzata dalle
fo), con Talamello (per il formaggio di telecamere della Rai (servizio di un apfossa) e con Morro d’Alba (per il vino passionato cultore della Marchigianità:
Lacrima). In questa logica abbiamo Gianni Rossetti).
ospitato le delegazioni dei Comuni ed
Umberto Martinelli
Belvedere: scommessa energia pulita
Anche il comune di Belvedere Ostrense, nel suo piccolo, contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Infatti, da qualche
giorno si sono conclusi i lavori per l’istallazione di un impianto fotovoltaico per l’alimentazione del palazzetto dello sport
di via Tarsilli. L’utilizzo delle energie alternative era uno degli
obiettivi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco
Monica Moriconi, ed averlo raggiunto è motivo di orgoglio da
parte di tutta l’amministrazione e dei tecnici che vi hanno collaborato. Un importante contributo è venuto dalla Provincia
di Ancona nella persona dell’Assessore all’ambiente, Patrizia
Casagrande e dall’Agenzia per il Risparmio Energetico grazie
all’impegno e alle competenze del Dr. Rabini e dell’Ing. Perna.
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico collegato alla rete
elettrica di distribuzione ha lo scopo di coprire parzialmente
il fabbisogno energetico del palazzetto dello sport. In particolar modo la tecnologia fotovoltaica permette la produzione di
energia elettrica senza alcuna emissione di sostanze inquinanti, con il risparmio di combustibile fossile, evitando inquinamento acustico e riducendo l’effetto serra. L’impianto sarà collegato alla rete di distribuzione dell’energia elettrica in bassa
tensione dell’Enel, convogliando nella stessa l’energia prodotta.
Parte dei consumi elettrici del fabbricato saranno così coperti
dalla produzione elettrica dell’impianto stesso. Il progetto prevede la possibilità di controllare la funzionalità dell’impianto
tramite un modem con un Pc, attraverso il quale sarà molto
semplice e veloce interrogare in ogni istante il funzionamento
dell’impianto con l’indicazione di eventuali allarmi di malfunzionamento, indicazioni di potenza in ingresso.
Corinaldo: ristrutturato l’edificio della scuola d’infanzia
‘Tiro a segno’ nuova
S
abato 10 febbraio c’è stata la cerimo- prof. Gherardo Villani, che ha portato i
nia di inaugurazione della ristruttura- saluti del dirigente scolastico Regionale,
ta scuola dell’infanzia “Tiro a segno” alla dott. Michele Di Gregorio e della dott.ssa
presenza del parroco mons. Umberto Anna Maria Nardiello dirigente del Csa
Mattioli, dell’assessore provinciale Patri- di Ancona. Il taglio del nastro è stato fatzia Casagrande, del sindaco Livio Scatto- to dal sindaco Scattolini e poi le varie aulini, degli assessori Emilio Pierantognetti, torità sono intervenute evidenziando che
Daniele Aucone, Fernando De Iasi, Ce- la scuola risistemata è stato un recupero
sare Morganti, dei consiglieri comunali storico, un rivitalizzare la presenza della
Luca Luzzi e Manuela Lenci, delle inse- scuola nelle zone rurali, una “casa” sicura
gnanti Laura Mantoni, Roberta Di Carlo, per tutti i bambini e gli operatori scolaPaola Montali e Annunziata Mancini, del stici dove stare bene e lavorare con serepersonale ATA Maria Grazia Sebastia- nità e sicurezza. E’ seguito lo spettacolo
nelli e Paola Pusceddu, della vice preside teatrale “Attento scuola” della compagnia
Stefania Puerini, del dirigente scolastico “Teatro Movimento Buffo”, la cui tematica,
legata alla sicurezza
ed incolumità dei
bambini, è stata presentata dall’artista in
maniera simpatica
e “buffa” poiché ha
coinvolto continuamente i piccoli.
La cerimonia si è
conclusa con un rinfresco offerto dall’Amministrazione
Comunale e preparato dalla cuoca della
scuola M. Cristina
Sanguin.
Ilario Taus
11
a mondolfo: studenti e l’agricoltura
Scuola di natura
S
ta suscitando particolare particolarmente importante
interesse fra gli alunni ed ampiamente inserito nei
dell’Istituto Comprensivo programmi scolastici. “Nel
Fermi di Mondolfo il pro- nostro lavoro dell’orto biogetto Agricoltura biologica logico, quale prima tappa, i
per una sana alimentazione ragazzi hanno provveduto
promosso dal gruppo di pro- alla misurazione fisica degli
getto composto dagli inse- spazi per la realizzazione
gnanti Boccarossa, Ciuccoli, di un progetto di messa in
Galfano, Gabelli e Severi. “Il coltura. Quindi, avvalendolaboratorio che stiamo con- si anche del laboratorio di
ducendo con gli alunni – ci scienze, abbiamo studiato il
spiega la Prof.ssa Ciuccoli, terreno, per conoscere la sua
coordinatrice dell’iniziativa composizione prima di pas- si prefigge il raggiungimen- sarne alla lavorazione, così
to di numerosi obiettivi con da scegliere pure le colture
i ragazzi; c’è il desiderio di migliori. Gli alunni hanAcquisire il metodo scienti- no quindi piantumato erbe
fico nella ricerca, la volontà aromatiche e fava, provvedi sviluppare la capacità di dendo alla cura dell’orto e
progettazione unitamente difesa dalle erbe infestanti e
alle abilità pratiche neces- dagli animali parassiti. Nella
sarie per trasformare le idee stagione idonea, ovviamenin un lavoro compiuto. Ov- te, avremo poi la possibilità
viamente si vuole anche abi- pure di raccogliere e degutuare i ragazzi ad utilizzare stare i frutti”. Ma il gruppo
linguaggi specifici anche in di progetto dell’IC Fermi
lingua inglese, oltre alla fon- punta a qualcosa di più. “Ridamentale acquisizione di teniamo sia molto imporconoscenze relative ai pro- tante approfondire il pendotti dell’orto, nell’ambito siero scientifico-ambientale
di una più generale sensibi- e per questo è nostra conlizzare ai problemi di carat- suetudine agire tutti gli anni
tere ambientali e relativi alla con la collaborazione del
salute”. In effetti l’Istituto Cea (Centro di Educazione
Fermi ha pure ricevuto dalla Ambientale) per sviluppare
Regione un paio di anni fa il altri progetti più piccoli e
primo premio per il proget- correlati. In particolare queto relativo all’Orto biologi- sto anno stiamo realizzando
co che tutt’oggi gli alunni con le classi prime “Sorella
coltivano nelle aree esterne acqua” attraverso il quale far
e nella serra della scuo- prendere coscienza ai ragazla. “L’orto viene realizzato zi dell’effettivo valore del– riprende Ciuccoli - con la l’acqua in quanto risorsa litecnica delle consociazioni: mitata: del resto, il Fermi ha
piantumazione di colture adottato culturalmente pure
miste più o meno resisten- la Fonte Grande di Monti all’attacco degli animali. dolfo. Per le classi seconde
Inoltre gli allievi proseguo- stiamo portanto avanti “Alino nell’osservazione e nella MenteAzione” per stimolare
cura degli alberi da frutto cambiamenti delle abitudini
presenti nell’orto della scuo- alimentari; per le classi terze
la”. Ai ragazzi piace conosce- “I segreti della riproduziore gli alberi da frutto, com- ne” trattando in particolare
prendere le proprietà delle delle specie animali e vegediverse piante e le capacità tali che cambiano nel tempo
nutritive, anche nell’ambi- adattandosi alle particolari
to di un discorso legato alla condizioni ambientali”.
sana alimentazione, oggi
Alessandro Berluti
un po’ di cronaca
OSTRA VETERE. ‘Non sono molti i Comuni che celebrano la Giornata del Ricordo
nelle Marche. Ostra Vetere è uno di questi.
Lo fa con una cerimonia per rendere onore
ai migliaia Martiri delle Foibe ed a tutti gli
esuli di Istria, Fiume, Dalmazia, Zara, Pola,
che furono costretti ad abbandonare le loro
terre italiane’. Con queste parole il sindaco
Bello ha introdotto il toccante intervento in
sala di una esule, la signora Rosa La Macchia, che allora bambina dovette abbandonare insieme alla sua famiglia quelle terre e
cominciare un’altra vita. “E’ difficile per me
– ha esordito l’esule zaratina, oggi residente
a Senigallia – raccontare quei momenti e ricordare quei momenti, quei giorni, quelle
ore, in cui regnava il disordine e l’inciviltà
più assolute. E’ stato un periodo difficile,
segnato dalla paura e dalla forte incertezza.
Non sapevamo più chi fossimo, ci avevano
tolto la dignità, ma nel nostro cuore regnava la consapevolezza di essere nel giusto.
Ho perso tante amiche, allora giovanissime
come, uccise nelle foibe, di altre non si seppe più nulla’.
ARCEVIA. I malviventi non hanno risparmiato neanche il convento delle clarisse,
preso di mira dai ladri. Approfittando di
un momento di preghiera, durante i quali
le suore clarisse si riuniscono, i ladri sono
riusciti ad introdursi all’interno del monastero di Santa Lucia, situato in pieno
centro storico, in largo Cesari, proprio all’ingresso delle mura castellane, forzando
una porta. In pochi istanti sono riusciti ad
arraffare il denaro trovato nei cassetti di
alcune stanze e a scappare con un bottino di circa 5 mila euro. Un furto analogo
era stato messo a segno qualche giorno
prima ai danni della casa di riposo “Velia
Vici” di corso Mazzini, sempre gestita da
religiose.
OSTRA. L’intero gruppo dei consiglieri di
opposizione della lista “Progetto Ostra”
sollecita il Sindaco a rafforzare l’azione di
vigilanza e sicurezza sul territorio. ‘Non si
puo’ non sollecitare - scrivono i consiglieri - una forte presa di posizione ed attivare una serie interventi per la sicurezza
nel nostro territorio. Gia circa un anno fa
il Gruppo imprenditori Ostrensi aveva con
incontri pubblici, e con le istituzioni, avviato un confronto atto a rafforzare i presidi
di sicurezza nelle aziende e quindi per tutta la cittadinanza con le forze dell’ordine
ed i sindaci del nostro territorio.
castelLEONE E’ stato organizzato un incontro informativo sul tema: “Agroenergetica – Progetto sperimentale – Filiera
semi oleosi – Energia elettrica”. Il piano si
propone di ottenere un reddito dalla utilizzazione della produzione aziendale di
girasole, senza doverla immettere direttamente sul mercato dei prodotti agricoli,
poiché il prodotto finale venduto sarà costituito dall’energia elettrica, ceduta alla
rete nazionale.
12
15 febbraio 2007
Cultura
editoria La rivista di studi storici francescani ‘Picenum Seraphicum’ ospita un saggio di Baldetti
Francesco, l’uomo del dialogo
D
ue vie parallele indirizzate verso un unico obiettivo, l’incontro con i Musulmani, ma con finalità
opposte: la guerra e la sopravvivenza nella vittoria, per
i soldati; la pace, l’evangelizzazione e il martirio, per il
santo uomo”. Ovvero S. Francesco d’Assisi.
Si potrebbe iniziare da questo breve passo del saggio
del prof. Ettore Baldetti (‘La V Crociata e san Francesco d’Assisi nelle fonti di Cagli’) uscito su ‘Picenum
Seraphicum’, rivista di studi storici e francescani della
Provincia Picena ‘S. Giacomo della Marca’ dei frati minori e di cui fu ispiratore padre Bernardino Pulcinelli,
per cercare di afferrare il contenuto ed il significato di
una sua recente acquisizione storiografica. Lavorando
al regesto dei documenti del Comune di Cagli, nelle
proprie ricerche lo storico barbarese ha scovato un
atto storico pressoché inedito: una lettera pontificia
del XIII sec. indirizzata al vescovo di Cagli, Anselmo.
In essa papa Onorio III diede parere favorevole all’istanza vescovile di far ricorso alla ‘Vigesima’, cioè la
ventesima parte del reddito delle chiesa diocesana, per
la ‘vestizione’ e l’equipaggiamento, assai onerosi, di 23 cavalieri di Cagli, seguiti da un drappello di scudieri
sulla strada che conduceva alla V Crociata (1217-1221).
La spedizione militare partì dal porto del nuovo Stato
Pontificio più vicino all’Egitto, Ancona, ove nella tarda primavera del 1219 i milites cagliesi casualmente
presero il largo insieme a al ‘Poverello d’Assisi’ e al suo
confratello Illuminato, diretti anch’essi in Terra Santa
ma con l’intento di diffondere il messaggio evangelico
e la convivenza pacifica fra gli uomini con le armi della povertà e della preghiera. Ad avvalorare la compresenza dei soldati e dei religiosi nello scalo dorico (tra
l’altro l’imbarco di S.Francesco è stato raffigurato da
Paolo Gaitano in un dipinto conservato presso il refettorio del convento S.Salvatore dei frati minori a Gerusalemme) concorrono i riferimenti cronologici, sia
di fonte francescana che relativi alla liquidazione del
tributo della diocesi di Cagli. Baldetti si sofferma pure
sugli effetti della V Crociata sui frati minori che cavalieri: “Al di là della veridicità delle fonti francescane sul
tentativo di frate Francesco di scongiurare il conflitto
profetizzandone il cruento insuccesso, la radicale avversione del santo uomo per la logica militare è dimostrata dalla sua successiva iniziativa pacifista. S’inoltrò
infatti, insieme al confratello, verso l’accampamento
nemico, dove rimase per alcuni giorni, approfittando
probabilmente della tregua intervenuta tra la fine di
agosto e la fine di settembre.
Dopo aver subito la prevedibile violenta cattura da
parte delle sentinelle musulmane, l’impossibile progetto fu invece coronato da successo: il sultano al-Kamil
ricevette questi due singolari ambasciatori e, se anche
non si convertì al Cristianesimo, ascoltò tuttavia con
interesse e sincera condivisione le proposte di pace, of-
editoria Un libro sull’educazione scritto da don Oreste Benzi
Montemarciano Performance di danza di percussioni per beneficienza
Kandarpa, suoni di vita
Onora i tuoi figli
U
n cambio di prospettiva.
È quello che propone
don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa
Giovanni XXIII, con il suo
ultimo libro Onora tuo figlio
e tua figlia (Sempre Comunicazione, 2006, pagg. 198,
12 euro).
Si tratta di guardare la realtà non più dall’alto, come
avviene nei mille convegni
e nelle migliaia di incontri
sui giovani, ma di mettersi nei loro panni. Basta con
le imposizioni, basta con le
normative, con i divieti e le
prescrizioni. Se si vogliono
capire i giovani, e in particolare i figli, occorre rispettarli. Anzi, di più, occorre
onorarli, proprio come recita il quarto comandamento
a proposito del padre e della
madre.
Don Oreste, come è nel suo
stile, non va per il sottile.
Inizia il suo libro “col botto”.
Parla di genitori che si separano e di figli che soffrono,
troppo. Ricorda, a chi non
volesse sentirselo dire, che
papà e mamma dovrebbero
stare insieme anche solo per
il fatto che lo meritano i figli. Lo merita la loro venuta
al mondo, lo richieda la loro
crescita che vuole essere
sana non solo dal punto di
vista della salute, ma di più
sotto il profilo del rispetto
della persona.
Don Benzi affronta i suoi
cavalli di battaglia e lo fa
con uno stile sobrio, da
colloquio personale, ma sa
andare diritto al cuore della
gente. Parla di aborto e di
divorzio, di anoressia e di
bulimia, di coppia e di preghiera, di paure e di bugie,
di pianto e di solitudine. In
una parola, il sacerdote riminese si occupa di educazione e richiama gli adulti
alle loro responsabilità. Alle
responsabilità di genitori
che hanno deciso di mettere
al mondo dei figli e poi non
possono dimenticarsene. A
quelle grandissime responsabilità don Benzi richiama
tutti, nessuno escluso.
Onora tuo figlio e tua figlia è
una sorta di pugno nello stomaco, ma va letto, un libro
per tutti gli educatori che
vogliono esserlo davvero.
Francesco Zanotti
fotografia Lorenzo Cicconi Massi viene premiato dal World Press Photo
Foto mondiale
F
ra i cinque italiani premiati al
World Press Photo c’è il senigalliese Lorenzo Cicconi Massi, fotografo
dell’agenzia “Contrasto”. La sua foto
è stata premiata al terzo posto nella
categoria “sport features” e fa parte
della serie realizzata a Pechino nelle
scuole che preparano i giovanissimi a
diventare sportivi professionisti.
Lorenzo Cicconi Massi, per conto
della sua agenzia, la più importante a
livello nazionale, si è recato nella megalopoli cinese nell’ottobre scorso, e
seppur con le molte difficoltà causate
dalla rigida burocrazia governativa, è
riuscito ad documentare il lavoro degli aspiranti campioni. Il World Press
Photo è il più prestigioso premio di
fotogiornalismo a livello internazionale.
Ogni anno, da 52 anni, una giuria indipendente formata da esperti, scelti
tra i più accreditati in campo internazionale, è chiamata ad esprimersi sulle migliaia di domande inviate da ogni
parte del mondo alla World Press
Photo Foundation di Amsterdam da
fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e
riviste. La “World Press” è un’organizzazione indipendente, senza fini di lucro, nata nel 1955 nei Paesi Bassi. La
fondazione supporta e promuove su
scala internazionale il lavoro dei fotogiornalisti professionisti. Le foto premiate vengono pubblicate in un annuario tradotto in sei lingue e raccolte
in una mostra itinerante che fa tappa
in oltre 75 città di 40 paesi diversi. La
media dei visitatori della mostra sembra che registri regolarmente il milione di persone l’anno. Lorenzo Cicconi
Massi nei prossimi giorni presenterà
in una conferenza stampa la fotografia premiata.
frendo doni al santo uomo, che vennero rifiutati probabilmente in cambio di un lasciapassare nella visita
ai luoghi santi, per sé e per i confratelli; i due frati vennero poi scortati con tutti gli onori fino agli avamposti
musulmani. Al ritorno nel campo crociato frate Francesco fu oggetto di tale ammirazione che taluni vollero
condividere la sua scelta di vita, aderendo alla regola
dei frati Minori”.
Dei cagliesi Baldetti sostiene che “probabilmente alcuni di essi poterono far ritorno nella città natale, dove,
in memoria dello scampato pericolo e dell’ispirata attività pacifista di frate Francesco, già fra il 1237 e il 1239
si edificarono….una casa monastica e la prima chiesa
marchigiana dedicata la nuovo santo”, canonizzato nel
1228.
Sulla scorta di questi fatti, confluiti in un saggio pubblicato in sintonia con lo staff della rivista francescana
(il padre provinciale Ferdinando Campana, direttore
responsabile; il prof. Roberto Lambertini, direttore del
Comitato di redazione, e la d.ssa Francesca Bartolacci),
Baldetti, tra l’altro autore de ‘La ‘Città antica” (11151287)’ per i tipi de ‘Il lavoro editoriale’ in cui sono confluite le risultanze delle proprie ricerche sui documenti del Comune di Cagli, ha tratto il materiale per un
dramma storico in 3 atti ‘Alla Crociata con Francesco
di Assisi’ (Ernesto Paleani Editore).
Leonardo Pasqualini
I
l teatro Alfieri di Montemarciano
ospita
sabato
24 Febbraio, ore
21,30,“Kandarpa”
performance di
danza e percussioni con Caterina Fantoni e
Andrea Morandi. “Kandarpa” è
uno dei nomi di
Kama (tradizione indica, ovvero dell’induismo)
che significa “il desiderio” dio dell’amore
(in senso più ampio è “dinamismo inerente all’intera creazione”). Dal desiderio
nasce tutto il resto, è per questo che spesso il desiderio è considerato il “nato per
primo”. Qui parte il cammino di scoperta
della propria natura, tema della perfor-
editoria Libri senza carta: Cristina Pellegrini
mance, cui il dio dell’amore conduce.
Qualcosa si perde, si strappa, mostra il
bene e il male, ci fa rabbrividire, svela
possibilità inedite, si fa attendere, esplode, chiede, è avida di sapere, ci conduce
all’orgoglio, ci dissuade, ci coglie di sorpresa, ci dona pace inaspettata, ci travalica, ci denuda, ci lascia soli, ci apre la
porta del cuore, ci fa germogliare e vivere
nell’adempimento del nostro essere.
Sono presenti in scena tamburi, percussioni di vario genere e gong cinesi. Sia
il musicista che la danzatrice suonano e
fanno parte della scena come presenze
che danno vita di volta in volta a momenti di cui non rimane traccia se non nella
trasformazione di una materia che costituirà la scena: il corpo.
Al termine della serata sarà offerta una
degustazione di dolci etnici a cura dell’Associazione “Il sorriso della iena” che
raccoglie fondi a favore della Casa Madre
per orfani di Soddo (Etiopia).
arte Ruggeri, Mannucci e Bruno d’Arcevia
Le poesie di Levi
Arcevia - Mosca
L
E
a
senigalliese
Anna
Cristina
Pellegrini ha condotto, come propria tesi
di laurea, uno studio,
tanto raro quanto
approfondito, sulle
poesie di Primo Levi,
la parte meno conosciuta della produzione letteraria del
grande scrittore torinese.
Da oggi il lavoro della Pellegrini è disponibile liberamente,
in formato elettronico, su LibriSenzaCarta.it.
“Primo Levi: l’osteria
di Brema”, questo
il titolo dell’opera,
redatta con la supervisione della relatrice, prof. Teresa
Ferri dell’Università
di Urbino, ha avuto
apprezzamenti, oltre
che in ambito universitario, anche da
Lucia Levi, moglie
dello scrittore, che, a
proposito delle poesie del marito, riconosce alla Pellegrini
il merito di “averne
compreso così intimamente il significato”.
Al valore intrinseco dello studio della
Pellegrini si aggiunge
il fatto che è un’anteprima assoluta, almeno per i più.
Fino ad oggi, infatti,
la tesi era disponibile solo su supporto
cartaceo, ed è stato
digitalizzata per la
prima volta dalla redazione di LibriSenzaCarta.it.
Il libro elettronico
(89 pagine in formato PDF) è scaricabile
gratuitamente a questo indirizzo: www.
librisenzacarta.it
Marco Scaloni
spongono a Mosca
tre artisti di Arcevia. Sui trentacinque
grandi maestri marchigiani che rappresentano l’arte italiana
del ventesimo secolo
ci sono anche cinque
opere dei figli illustri
della “Perla dei monti”. Presso l’Accademia
dell’Arte di Mosca,
oltre 15 mila visitatori hanno potuto
ammirare le sculture
di Quirino Ruggeri e
di Edgardo Mannucci
e la pittura di Bruno
d’Arcevia.
“Si tratta – evidenzia
sindaco Silvio Purgatori - di opere che
avevamo nel nostro
museo e che abbiamo
prestato alla mostra
in Russia, promossa
dalla Regione Marche
in collaborazione con
l’associazione
Marche – Russia e con il
Comune di Ancona.
Le opere degli artisti
arceviesi sono state
particolarmente apprezzate dai numerosi
visitatori, molti di età
compresa tra i 30 e 35
anni che hanno visto
la rassegna come momento di confronto
con l’arte contemporanea italiana. Al termine dell’esposizione
torneranno dopo la
mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona,
ad Arcevia a valorizzare insieme alle altre
opere esposte, il nostro centro culturale,
che è diventato un
punto fermo dell’arte
e della cultura marchigiana”.
La rassegna sarà riproposta alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dal
10 marzo al 6 maggio
2007.
C.A.
15 febbraio 2007
Spettacolo
CORINALDO Appuntamento con il teatro amatoriale
TEATRO Il 22 febbraio “Vincanto in concerto” al Gabbiano
‘L sogn’ d’ Cesar
La musica popolare
Q
uarto spettacolo della
seconda stagione teatrale amatoriale “La seconda che hai detto” al Teatro
“C. Goldoni” di Corinaldo
per sabato 24 febbraio 2007
con inizio alle ore 21.15.
La stagione organizzata
dalla compagnia teatrale
corinaldese Teatro Time
- Produzione Spettacoli diretta da Vittorio Saccinto
in collaborazione con Pro
Loco di Corinaldo e con il
patrocinio dell’Assessorato
alla Cultura del Comune,
vede in scena una nuova
produzione in vernacolo senigalliese della Filodrammatica La Sciabica
di Marzocca di Senigallia
(regia Ezio Giorgini) dal titolo: “’L sogn’ d’ Cesar’”. La
commedia in tre atti tratta
da “La fortuna si diverte”
di Athos Setti per l’adattamento di Ezio Giorgini
vede in scena: Maurizio
Bobo Paolasini, Maria Luisa Giambartolomei, Giada
d’Aurizio, Francesco Petrelli, Edda Baioni, Cerissa
Medici, Fiorenzo Bartolucci, Paolo Baldini, Donatella
Angeletti, Gerardo Giorgini, Doriano Sampaolesi e
Filippo Paolasini. Nessuno
vuol credere al sogno di
Cesare ed alla profezia di
Dante Alighieri che gli annuncia una grande fortuna
ma anche la data della sua
morte.
La ricchezza arriva fra la
meraviglia di moglie e figli
Progetto Harmonia
I
l Gruppo Folk Vincanto nasce
nel 2002 da una viva amicizia e
da una solida collaborazione tra
i cinque componenti, che dopo
pluriennali esperienze individuali
nel campo della musica (popolare
e non), hanno deciso di unirsi per
interpretare e valorizzare il patrimonio sonoro, vocale e ritmico
delle Marche, aprendolo a salutari scambi e confronti con quello
di altre regioni e nazioni. Ciò che
anima la proposta musicale dei
Vincanto non riguarda soltanto il
“cosa” (ballate narrative, serenate,
canti a ballo, stornelli licenziosi,
brani strumentali, canti religiosi,
satirici, enumerativi), ma anche
e soprattutto il “come”: la ricerca
stilistica e gli arrangiamenti sono
curati nell’ottica di una fedeltà rispettosa ma non pedissequa verso i modelli originali, e inseguono
accattivanti contaminazioni tra
forme melodiche, armoniche, ritmiche e testuali derivate da radici
differenti, fra cui quella autoctona
prevale ma non prevarica. Sullo
sfondo vi è l’idea irriducibile che
la musica - soprattutto, ma non
solo, quella popolare - è di tutti
ed è per tutti, che non tollera né
dogane né padroni, e che “...è la
miglior risposta al razzismo. È
sempre affascinante vedere culture diverse interagire fra loro.
Quando questi scambi prendono
corpo, si crea qualcosa di magico
che non ha paragoni in campo
musicale” (Peter Gabriel).
GLI APPUNTAMENTI al GABBIANO
Tutto il mare in una conchiglia - 15 febbraio
Vincanto in concerto - 22 febbraio
Classe di Ferro - 1 marzo
il taccuin
TEATRO
Senigallia - Cinema Gabbiano “Tutto il
mare in una conchiglia”, 15 febbraio alle
ore 21 di e con Alessandro Corazzi.
Senigallia - Teatro, venerdì 23 febbraio
Miserabili io e Margareth Thathcher,
scritto e diretto da Marco Paolini, con
Marco Paolini e i Mercanti di liquori.
Montemarciano - Venerdì 16 febbraio
2007, La Compagnia dell’Ambra presenda Migliore, scritto e diretto da Mattia
Torre, musiche di Giuliano Taviani con
Valerio Mastrandrea.
Pesaro - Da Venerdì 23 a Domenica 25
febbraio, Il giardino dei ciliegi, di Anton
Cechov, regia di Ferdinando Bruni.
MOSTRE
Jesi - Si chiama “Africae” ed è una rassegna di immagini dal Kenya e dalla
Sierra Leone. La rassegna, che rimarrà
aperta al pubblico fino al 21 febbraio,
tratta di due importanti progetti avviati
dalla Provincia di Ancona: la messa in
opera di un acquedotto in Kenya e la
realizzazione di un programma per una
sana maternità in Sierra Leone.
Senigallia - Fino a domenica 11 febbraio si terrà presso la galleria Expo-ex
nei giardini della Rocca Roveresca di
È stato presentato in questi giorni il
Progetto Harmonia 2007 della scuola
di musica B. Padovano.
Al fine di ampliare l’offerta formativa,
sono stati programmati dei corsi gratuiti per gli iscritti, oltre che numerosi seminari e aggiornamenti. I corsi
prenderanno via i primi di marzo, e
le iscrizioni sono aperte fino al 17 febbraio. Tra le varie iniziative organizzate anche quest’anno dalla scuola
di musica Padovano, sono da ricordare il corso di scrittura al computer
coordinato dal docente Luca Pecchia,
dedicato allo scrivere, riscrivere e trascrivere uno spartito con programmi
multimediali; e l’audio forum seguito
dai docenti Ilenia Stella e Massimo
Moranti, che verterà su un ascolto guidato di musiche classiche e musiche
jazz. Il corso di scrittura al computer
prenderà avvio il 7 marzo, mentre
l’audio forum il 2 marzo. Si sono aperte le iscrizioni, che si chiuderanno il 17
febbraio. Per ulteriori informazioni ci
si può recare direttamente nella segreteria della scuola che è aperta da lunedì a venerdì dalle 18.30 alle 19.30.
Sono da ricordare inoltre altri seminari che si svolgeranno a marzo ed aprile.
Il 17 e 18 marzo si terrà un seminario
di Body Percussion fatto da Ciro Paduan per insegnanti e operatori musicali di qualsiasi ordine e grado della
durata complessiva di 8 ore. Mentre il
15 aprile si terrà un seminario di tecnica Alexander fatta da Claudio Jacomucci dedicata ai musicisti.
di Tullio Piersantelli
Senigallia la mostra “L’altra maschera”
di Anna e Lorenzo Marconi visitabile
tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 20.00.
Da sottolineare la presenvale veneziano
edizione 2007.
MUSICA
Senigallia - Venerdì 16 febbraio, Rotonda a Mare ore 18.30, Orchestra Sinfonica Abbruzzese, direttore Vittorio
Antonellini, Baritono Leonardo Galeazzi.
Senigallia - Il 18 febbraio sul palco del
Teatro La Fenice di Senigallia arriverà la
calda voce di Fiorella Mannoia. È possibile acquistare e prenotare i biglietti
presso il botteghino del Teatro. 35 euro
per il primo settore , 30 euro per il secondo e 25 per il terzo. Il telefono della
biglietteria è 071.7930842 .
FOTOGRAFIA
Senigallia - Il Centro Sociale Saline
ha organizzato assieme al Gruppo Fotografico F7 una serie di incontri di
formazione sulla fotografia. Le lezioni,
gratuite e aperte a tutti, saranno presso
i locali del Centro Sociale Saline di Senigallia. Il primo è per venerdì 16 febbraio.
IL LIBRO
Il barbiere di Ostuni
di Angelo Roma
Un romanzo avvincente, scritto con stile scorrevole, asciutto, essenziale, ma capace di esprimere e comunicare profondità di contenuto. Si legge in un soffio e fa emozionare. Siamo ad Ostuni, la
«città bianca» della Puglia. Giuseppe, figlio del più famoso barbiere del paese, affina il proprio sguardo adolescenziale sul mondo,
proprio osservando i clienti del papà. Il libro parla di sud, di letteratura americana, di cinema, di teatro anche di Roberto Benigni. Il romanzo
infatti si conclude con un’apertura alla vita: una lettera che Giuseppe, divenuto
uomo, scrive al proprio idolo. Un momento decisivo che consente al protagonista, per la prima volta, di «vivere dentro la vita» con coraggio e passione, liberandosi definitivamente da apatia, sterili furbizie e condizionamenti ambientali.
Ancora edizioni - Euro 10,00- Pagine 128
13
che tuttavia si adeguano
subito agli agi della nuova
vita. Tutti fingono di ignorare la tragicità della seconda parte della profezia
che riguarda unicamente
Cesare il quale, solo con
la sua disperazione, viene
ormai considerato l’unico
fastidioso motivo di turbamento alla nuova condizione famigliare. Infine arriva
anche la data annunciata
della morte. Abbandonato lo scetticismo, tutta la
famiglia si stringe intorno
al morituro in attesa del
compiersi del fato. Ma ...
I biglietti (posto unico euro
5,00) sono in vendita da
sabato 17 febbraio presso
la Pro Loco - Ufficio Iat di
Corinaldo (071.679047).
Cinema multisala GABBIANO
www.gabbiano.senigallia.biz
[email protected] - tel. 071.65375
da venerdì 16 febbraio
Frammenti dalla Biennale
Mercoledì 21 febbraio, ore 21.15
WATER
Regia di Un film di Deepa Mehta. Con Lisa Ray, Seema Biswas, John
Abraham. India, 2005.
India, 1938. Chuya, una ragazzina di appena otto anni, viene allontanata
dalla sua famiglia e trasferita in una casa ritrovo per vedove indù, per
espiare la colpa d’un marito perso e mai conosciuto, attraverso l’eterna
penitenza imposta dai testi sacri. Tra veglie e preghiere, la ragazzina
porterà una ventata di freschezza - e di scompiglio - che contagerà
l’affascinante Kalyani, giovane vedova innamorata di Narayan, un
fervente idealista sostenitore di Gandhi. Il film di Deepa Mehta va
a concludere una personale trilogia sugli elementi acqua, fuoco e
terra. Il tema trattato - la condizione della donna e in particolare
delle vedove - apre nuovi spiragli su una condizione di disagio che
ancora oggi, a distanza di cinquant’anni dalle conquiste del “profeta”
Gandhi, contagia centinaia di migliaia di donne costrette alla ferrea
osservanza delle pratiche religiose.
Complicità e sospetti
Regia di Anthony Minella. Con CastJuliette Binoche, Jude Law,
Robin Wright penn, Martin Freeman, Ray Winstone. Usa, 120’.
Nella Londra di oggi, Will e il suo amico Sandy dirigono un apprezzato studio di architettura del paesaggio, da poco trasferitosi a
King’s Cross, la zona che ha fatto di Londra la metropoli più all’avanguardia d’Europa con i più ambiziosi progetti di rinnovamento.
Il loro modernissimo ufficio attira ripetutamente l’attenzione
di una banda di ladri del posto finché Will, stufo dell’ennesimo
furto, decide di seguire uno dei giovani della gang, Miro, fino all’appartamento che divide con la madre Amira, rifugiata bosniaca.
Nella vita privata, Will convive con la sua bellissima compagna
che passa la maggior parte del suo tempo a preoccuparsi delle
intemperanze della figlia tredicenne Bea.
venerdì - sabato: 20.20 - 22.30; domenica: 16.00 - 18.10
- 20.20 - 22.30; lunedì - martedì - mercoledì: 21.15
Mi fido di te
Regia di Massimo Venier. Con Alessandro Besentini, Francesco
Villa, Maddalena Maggi, Lucia Ocone, Roberto Citran, Ernesto
Mahieux. Italia 2006.
venerdì - sabato: 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30
- 22.30; lunedì - martedì: 21.15
AL
G
A
B
B
I
A
N
O
14
15 febbraio 2007
Sport
calcio In casa la Vigor non va oltre ad un pareggio. Qualche rammarico negli ambienti rossoblu
La saga dei pareggi
VIGOR 1 – CASTELFRETTESE 1
S
ei i risultati ultimi consecutivi: due vittorie, quattro pareggi, di cui gli ultimi tre consecutivi; questo è quanto
sono riusciti ad ottenere i ragazzi di Giuliani nell’ultimo
periodo ma con qualche rammarico per come sono stati
ottenuti. Il primo contro la Jesina; in vantaggio di due reti,
si sono fatti raggiungere al 90°, quando si trovavano in undici contro dieci; il secondo, ad Acqualagna. Pur in undici
dal 41°, contro dieci, non sono andati oltre il pari. Oggi con
la Castelfrettese, in vantaggio al 21° con Simic, si sono fatti infilare nell’unico tiro in porta dagli ospiti al 64° con Valle. Questo dimostra che la squadra non sa gestire l’uomo in
più ma, soprattutto, il vantaggio acquisito. Una deficienza
difensiva suffragata dalle enormi reti subite: ben venticinque, compensata da ventinove reti realizzate, di cui diciotto
dall’attaccante Camilletti. La partita odierna ha avuto inizio
con un minuto di raccoglimento in memoria di Filippo Raciti, il poliziotto ucciso a Catania; un atto dovuto che si spera
non capiti mai più. I vigorini si insediano nella metacampo
avversaria, sciorinando giocate di alto contenuto tecnico e
mettendo più volte in seria difficoltà la difesa avversaria. Il
centrocampo formato da De Filippi, Traiani, Paupini, Guer-
ra, supportati da un infaticabile Bertozzini sulla fascia destra,
hanno fornito alle due punte Simic/Camilletti buoni palloni per offendere con pericolosità la porta avversaria. Al 6°,
Bertozzini dal limite sfiora il montante. 21°, Bertozzini corre
sulla fascia laterale destra poi, giunto sul fondo, segue l’accorrente Paupini. Pronta la rimessa al centro area per Simic
che non ha difficoltà a battere l’estremo Gambadori. 33°, su
punizione calciata da Montanari in area, la testa di Goldoni
si eleva su tutti. Gambadori si supera nella parata. Gli ospiti
si fanno vivi al 42° con Pandolfi; il suo tiro è completamente fuori bersaglio, così pure quello scoccato al 47° da Polverari. Inizio ripresa con la Castelfrettese più intraprendente.
L’uscita di Traiani al 41° per infortunio ha indebolito il centrocampo, così gli ospiti ne approfittano per portarsi verso la
porta di Moroni. 64°, Valle si fa largo fra le maglie vigorine
poi, dal limite, fa partire un tiro che rende vano il tentativo
di Moroni. E’ la parità. 71°, Montanari di testa sfiora il palo,
così pure Goldoni all’87°. A tempo scaduto, 92°, su punizione, De Filippi colpisce il palo a portiere battuto. Giuliani, a
fine incontro, esordisce: “Nel primo tempo abbiamo giocato
molto bene, a grandi ritmi,realizzando un gol e qualche altro
sprecato. Nel secondo tempo l’uscita di Traiani ci ha privato
di un importante pedina al centrocampo, scombussolando
basket senigalliese, b1
Ciclismo etico e famiglia
Non un punto in più
C
ontinua implacabile la serie
negativa della compagine biancorossa del coach Bianchi. Sono
sette le sconfitte consecutive che la
Goldengas sta collezionando e non
si vede da che parte possa scaturire
una rimonta possibile. La squadra
sta denotando limiti impressionanti, specialmente in difesa, dove
qualsiasi avversario è sicuro di andare a canestro con relativa facilità.
L’assenza di Graziani, per infortunio, non può giustificare l’attuale
crisi della squadra, apparsa nervosa,
pronta a protestare con la coppia
arbitrale per eventuali falli subiti.
Con più calma e dedizione al bene
ultimo della squadra forse qualcosa
si può ancora rimediare.
La serata incomincia male per i locali perché, dopo appena sei minuti, il punteggio è sul 6 a 18. Finisce
il primo quarto sul 16 a 22. Nella
seconda frazione c’è un ritorno dei
biancorossi che, al 18°, si sono trovati sul 30-33, ma per alcune palle
perse scioccamente si va a riposo
sul 32 a 40. Ripresa con i locali in
un po’ quello che era il nostro modulo di gioco. Il pareggio ci
lascia un po’ l’amaro in bocca, ma devo riconoscere che oggi
i miei ragazzi hanno disputato un’ottima partita”. Domenica
prossima trasferta insidiosa a Caldarola.
Vigor: Moroni 6,5, Bertozzini 7,5, Montanari 6,5, De Filippi 7, Bartocetti 6,5, Goldoni 6, Paupini 7 (73° Moschini ng),
Traiani 7 (41° Sintini 6,5), Simic 6,5 (87° Nobilini ng), Guerra
7, Camilletti 6,5. A disp.: Memé, Ciccarelli, Giraldi, Morganti. Allenatore: Giuliani.
Castelfrettese: Gambadori, Pelusi, Polonara, Cerqueti (57°
Birarelli), Ventura, Giorgini, Pandolfi, Sancillo, Polverari
(76° Mariani), Valle, Ruggeri (46° Principi). A disp. Palpacelli,
Rocchini, Mazzieri, Carassai. Allenatore: Ulivi. Arbitro: Ramadori di Fermo. Angoli: 6 a 1. Ammoniti: Bartocetti, Goldoni, Traiani, Camilletti, Cerqueti, Ventura espulso al 92° per
doppia ammonizione. Spettatori: 500 circa. Recupero: 3 + 4.
Classifica: Pian San Lazzaro 43, Recanatese 43, Fossombrone 42, Fermignano 36, Cingolana 34, Jesina 30, Vigor 30,
Castelfrettese 30, Monturanese 29, Urbino 29, Civitanovese
29, Biagio Nazzaro 27, Porto S.Elpidio 22, Acqualagna 21,
Montegranaro 20, Montegiorgese 19, Real Vallesina 16, Caldarola 15.
Giancarlo Mazzotti
netta difficoltà, anche per mancanza di validi ricambi; ciò che non
mancano agli ospiti. Terzo quarto:
47-64. La partita è già segnata. Gli
ospiti giocano tranquilli, mentre la
Goldengas affonda sempre più. Domenica prossima trasferta a Riva
del Garda.
Goldengas: Filattiera 15, Grosso,
Mariani 15, Bazzoli 4, Maggio 12,
Radovanovic 14, Candelaresi, Bellocchi, Raminelli 2, Catalani 3. Allenatore Bianchi.
Porto Torres: Mapelli 10, Cohen 7,
Sanna, Medda, Manca 6, Puggioni
24, Zivic 7, Coltellacci 20, Scarponi
2, Ruggiero 9. Allenatore: Procaccini. Arbitri: Capurro di Reggio Calabria, Bagli di Enna.
Classifica: Venezia 36, Forlì 32,
Casalpusterlengo 30, Treviglio 28,
Cento 26, Porto Torres 26, Lumezzane 22, Omegna 22, Fidenza 22,
Ozzano 22, Vigevano 18, Riva del
Garda 16, Goldengas 10, Gorizia
10, Trieste 8, Ancona 8.
G.M.
A
ll’indomani della presentazione-spettacolo della
Corsa per la Solidarietà e degli altri eventi-satelliti, si sta
operando alacremente in ogni
direzione, con i cursori miseni quali generosi ed esemplari
battistrada. I “preti da corsa”
ed il loro pacifico energico
“braccio armato” sentono ancora di più il dovere di riaffermare i valori forti dello sport:
quelli concretamente testimoniati dagli innumerevoli ciclisti
e ciclofili, che pedalano e fanno pedalare.
Don Vinicio Albanesi, don
Franco Monterubbianesi e
don Valeriano Porto rilanciano il ciclismo etico, che trova
la propria espressione nell’instancabile operare dello staff
guidato da Gaetano Gazzoli,
Adriano Spinozzi, Paolo Fratini. La coerente linearità della
ribattezzata “Multinazionale
della Bontà” è tale da coinvolgere-interessare-catturare
(ultimi ad aderire alla cordata:
Nero Giardini-Enrico Braca-
lente, Fam - Federico Vitali).
Neri Marcorè è stato prontissimo ad offrire la propria disponibilità. Gli ha preso la ruota
Claudio Chiappucci. Il “Diablo”
ha fatto anche visita, portando
la propria testimonianza compartecipe, al benemerito istituto di Potenza Picena.
Con queste premesse, è già in
viaggio a beneficio dei bisognosi dell’Ecuador l’equivalente finanziario del “Premio “Top”
(conferito alla quarantenne
Comunità di Capodarco, che
segue gli handicappati, dall’Udace del presidente Maurizio Giustozzi).
Il Memorial Fabio Casartelli
sta rafforzando il gemellaggio con Pippo Bizzi e la Gran
Fondo della Pace di Spello. La
Corsa per la Solidarietà vola
imperterrita oltre l’ostacolo.
Lo ha ribadito esemplarmente sul palco della vernice Luca
Panichi, ex corridore bloccato
in carrozzina. La dimensione
della vera accoglienza e della valorizzazione del diverso
è sempre viva in sella. Il ciclismo si sta particolarmente
impegnando anche in qualità
di primaria “agenzia educativa”.
Insostituibile il pilastro della
famiglia. L’ultimo esemplare
duetto in fuga è partito da Arcevia per tagliare il traguardo
a Chiaravalle. Fausto Sabbatini e Letizia Giambartolomei
si sono uniti in matrimonio
nell’Abbazia di Santa Maria in
Castagnola.
Il sano agonismo amatoriale
tornerà sabato, dopo i fasti ciclocrossistici e le innumerevoli
affermazioni del Cicli Cingolani Pianello di Ostra. Gli stradisti miseni punteranno su Villa
Musone, all’ombra del Santuario lauretano. Ritrovo fissato
nell’area dello Zeppa Bike: il
nuovo esercizio delle due ruote
ed il solido punto di riferimento dei ciclisti. Organizzazione
del Cycling Team Ragamon e
del Falco Racing Team. Due le
partenze: con abbassamento
della prima bandierina alle 14.
Umberto Martinelli
gare di bocce e di briscola al circolo acli di senigallia
Coppie da premio
G
basket senigalliese, serie d
Positiva trasferta
N
ella seconda trasferta consecutiva, il Miu J’Adore ha ottenuto
un’importante vittoria. La partita
odierna ha avuto due fasi ben distinte. Nel primo quarto le due squadre
si sono continuamente superate nel
punteggio. Primo quarto 20-20; secondo q. 42 a 39. Alla ripresa del gioco, il Miu J’Adore infligge un parziale
di diciotto punti che non saranno più
recuperati da parte del Porto Potenza Picena. Terzo q. 55-70. Nell’ultima
frazione i biancorossi di Ligi controllano gli avversari finendo l’incontro
sul 77 a 99. Domenica prossima, ore
18, incontro casalingo con l’Urbino.
Porto Potenza Picena: Sorrenti 9, Ac-
ciarri 7, Ciasca 8, Tombolini 7, Foresi
17, Ercoli 18, Di Chiara 8, Bronzi 3,
Rabuini, Centanni. Allenatore: Picotti.
Miu J’Adore: Papa 16, Granarelli 13, Nobili 14, Gurini 17, R.Bartoli
11, Mosca 18, Ganzetti 7, Carboni
3, Paolini, P.Bartoli. Allenatore: Ligi.
Arbitri: Vecchi di Porto Recanati e
Valeriani di Amandola.
Classifica: Cagli 32, Recanati 30,
Marzocca 30, Fabriano 30, Macerata 28, Supernova 27, S.Benedetto 24,
Jesi 22, Urbino 20, P.Ascoli 16, Ascoli
15, Chiaravalle 12, S.Severino 10, Pisaurum 8, Pedaso 6, Porto Potenza
Picena 6.
are di briscola e sfide a bocce al circoloACLI di Senigallia. Nei giorni scorsi, nella
struttura di via Cavallotti 10, si
è conclusa con la vittoria di Rossetti Renato la gara sociale di
bocce-singolo e con la vittoria
della coppia Cantiani Antonio e
Pierandrei Franco la gara sociale
di briscola organizzata dal Cral
della Banca Popolare di Ancona. Più che ottimi i risultati, che
nella classifica finale di boccesingolo hanno contraddistinto
i partecipanti Manoni Edmo
(secondo), Barchiesi Mauro e
Manoni Francesco che si sono
classificati entrambi al terzo po-
sto. Questa, invece, la classifica
generale della gara di briscola
organizzata dal Cral-Bpa: dietro la coppia Cantiani Antonio
e Pierandrei Franco, si è classificata la coppia Gaudini Biancastella e Gaetti Armando che
hanno conquistato dunque un
prestigiosissimo secondo posto.
Al terzo posto sono invece arrivate due coppie: quelle formate
da Massaccesi Romaldo e Curzi
Dino e da Manoni Edmo e Rosati Aurelio.
Grande la soddisfazione, al termine delle due manifestazioni,
espressa dai partecipanti alle
gare organizzate nella sede se-
nigalliese dell’Acli. Un ringraziamento sentito va al socio del
Cral della Banca Popolare di
Ancona, Attilio Priori, che ha
provveduto alla realizzazione di
entrambe le gare.
A onor del vero, l’Acli di Senigallia si è sempre contraddistinta
nell’organizzazione di manifestazioni e iniziative capaci di
coinvolgere sempre più partecipanti: un’attività molto importante per incentivare la socialità
nel territorio e creare sempre
più momenti di allegria e spensieratezza nell’ambito delle Associazioni locali.
A.P.
15 febbraio 2007
penultima
LA
PAROLA Cristiani evidenti
DI DIO D
18 FEBBRAIO 2007 VII domenica del tempo ordinario
1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23
Salmo 102
1Cor 15,45-49
Luca 6,27-38
di
don Paolo Curtaz
omenica scorsa Gesù ci ha rasserenati
con la pagina delle beatitudini, ha accarezzato i suoi discepoli, ci ha svelato il volto
di tenerezza di un Dio che ci viene incontro,
che ci cerca. Poi continua: siamo beati, siamo
amati, che la nostra vita cambi, che il nostro
cuore sia trasparenza. Gesù è crudo ma vero,
ci ama ma ci spinge al meglio: si vede che sei
discepolo? Non per la croce al collo, ma per
la croce appesa alle tue scelte familiari e lavorative. Si vede? Se impresti soldi e li vuoi
indietro, se giudichi come tutti, se ami chi
ti ama, che fai di così straordinario? Ah, Signore! Che frustata sulla coscienza! Già tutti
contenti di essere entrati nel club dei bravi
ragazzi, subito ci chiedi di più, troppo.
Gesù sogna, esige, perché da’. Ci guarda e ci
chiede il coraggio del paradosso, il brivido
della santità, il coraggio della logica evangelica: perdona i nemici, ama senza contraccambio. Alza il tiro, il Signore, chiede di essere discepoli, come lui, fino in fondo. Gesù
per primo ha amato i nemici, lui per primo
non ha detto il male, lui per primo si è donato fino al brivido della morte. Gesù chiede
incendiari d’amore, non cristiani part-time.
Gesù vuole discepoli che diventino riflesso della vera condizione dell’uomo, che in
qualche modo illustrino con la loro vita che
è possibile credere, che è possibile amare.
Vero, Signore, in fondo il nostro cristianesimo è un buon senso battezzato, un quieto vivere verniciato di Vangelo. Sì, Signore,
spiace ammetterlo ma hai ragione: non sempre si vede che siamo tuoi discepoli, nei nostri atteggiamenti, nei desideri, nell’amore,
nella (dolorosa) profezia quotidiana. Non si
vede o si vede poco.
Se la smettessimo di pensare che la fede è
uno sforzo e la santità è una conquista! No,
Gesù ci spiega che il Padre è misericordioso.
Possiamo diventare misericordiosi se ci lasciamo raggiungere dal Padre, se lo lasciamo
agire, se ne siamo riempiti. Perciò il Vangelo inizia con un invito pressante: “a voi che
ascoltate dico...” Gesù sa bene che l’ascolto
indirizzare a: La Voce Misena
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precede l’azione, che la morale è conseguenza della fede, che la vita nuova in Cristo è
possibile solo perché, appunto, c’è Cristo.
Animo, discepoli, poniamo qualche microgesto profetico in questa settimana, chiediamoci, davanti all’ennesimo gesto di perdono
o di pazienza, cosa avrebbe fatto al nostro
posto il Nazareno.
Ma senza fanatismi, please. Gesù mette al di
sopra della coerenza la misericordia, chiede
autenticità, ma non immola all’altare dell’integrità morale la pazienza e il perdono. Siamo coerenti, quindi, siamo conseguenti nel
nostro vivere, ma senza diventare impercettibilmente giudici altezzosi dei fratelli.
Una pagina ad alto profilo, quindi, anche se
un po’ indigesta. E un invito, finale, a guardare intorno a noi con lo sguardo interiore. E
vedrete il Vangelo di oggi mille volte vissuto,
mille volte realizzato. Da anonimi cristiani
che sanno pazientare, amare, sperare, ragionare secondo la logica del Vangelo. Penso a
quella famiglia che ha aperto la propria casa
a un bimbo che nessuno voleva, per dargli
un po’ d’amore; penso a quei giovani scouts
che dedicano le loro vacanze al volontariato
in Africa a far giocare i bambini; a quella ragazzina che ha scelto di far nascere il bambino che aveva in grembo, a quel dirigente che
contesta (a proprio rischio) una linea di condotta troppo aggressiva e spavalda della propria azienda, penso a quell’infermiera che ha
scelto di stare tra i neonati in rianimazione,
dove nessuno ha il cuore per stare.
Sì amici, se lasciassimo cadere dai nostri occhi e dalla nostra mente pregiudizi e chiacchiere vedremmo uomini e donne fragili
compiere prodigi, vedremmo spazi di nuova
umanità che cresce sul ceppo invecchiato
della nostra fede abitudinaria. Come Gesù,
milioni di uomini e donne, ora, stanno vivendo il paradosso del Vangelo. Concludo
con il grido di Camus, straordinario e inquieto scrittore del secolo scorso, ateo, che
scriveva: “siate realisti: chiedete l’impossibile!”.
i Lettori scrivono...
La vera fede
Non so, se noi cristiani, siamo coscienti
della responsabilità che abbiamo: individualmente e come chiesa nel mondo.
Quale testimonianza stiamo dando, visto
che il male sembra imperversare sempre
più! Siamo chiamati a essere Lievito, Sale
della terra, Luce del mondo, ma sembra
che abbiamo perso forza, sapore, luce.
Mi domando se siamo diventati refrattari
ai Sacramenti, specie quelli della Parola e
dell’Eucaristia, se mancano, da parte nostra, quelle condizioni necessarie affinché portino frutto alla causa del Regno di
Dio. Penso ai primi discepoli/e in numero
esiguo, che sono stati capaci di cambiare,
a suo tempo, il mondo. Penso ai primi
cristiani, che, pur di testimoniare la fede
in Gesù risorto, non esitavano non solo a
perdere le proprie cose, le persone a loro
care, ma anche la vita stessa. Che cosa
avevano loro che noi oggi non abbiamo!
Le genti, al vederli, dicevano: “Guardate
come si amano”, e molti si convertivano.
Che forse non abbiamo più fede, fiducia
in Dio, lasciandoci prendere dalla paura, da tante paure, di perdere qualcosa,
qualcuno, noi stessi, scaricando agli altri
le proprie responsabilità!
Chi ci separerà dall’Amore di Cristo Dio?
La tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, i pericoli, la spada? Nessuno può separarci dall’Amore
che Dio ha per noi in Cristo Gesù, Signore
della storia.
Enrico Greppi - Senigallia
Orgogliosi di Lorenzo
L’Associazione ‘Ottobre film’ si associa
alla soddisfazione espressa dal sindaco
e dalla intera cittadinanza nell’apprendere la straordinaria notizia che l’amico
senigalliese Lorenzo Cicconi Massi ha ottenuto il 3° premio al prestigioso World
Press Photo. I motivi della nostra particolare soddisfazione risiedono nel fatto che
la nostra Associazione “Ottobre Film” di
cui mi onoro di essere segretario, è stata
fondata nel lontano 23 Ottobre 1994 proprio da Cicconi Massi, unitamente all’altro valente fotografo Senigalliese Paolo
Fornaroli.con il quale condivide molteplici esperienze artistiche.
La considerazione, da molti condivisa,
secondo cui potremmo trovarci di fronte
ad un “erede artistico di Mario Giacomelli” già da tempo appare verosimile anche
se Lorenzo non vuol soffermarsi su simili accostamenti che sono lui considerati
“irriverenti” di fronte alla maestria indiscussa a livello mondiale del compianto
suo “Maestro”.
Maurizio Tonini Bossi
Senigallia
Pio IX e la fotografia
C
Pio IX
nella
storia
a cura
di Giuseppe
Cionchi
irca trent’anni prima dell’invenzione della foto- mente al Campidoglio e al Collegio Romano; il terzo
grafia, anche il futuro Papa Pio IX si appassionò era stato posto nei giardini vaticani, nella Torre dei
ai fenomeni della camera ottica, addirittura scri- Venti. Soprattutto, venne diffusa la fotografia astrovendo un saggio: “Le Macchine ottiche”, esercizio nomica che prese sviluppo con il successore Papa
fisico-matematico con il quale si laureò. “L’occhio Leone XIII, il quale fondò un nuovo Osservatorio
– osservava Mastai Ferretti nel suo scritto – è la più corredato di un apposito astrografo, acquistato a Pamirabile delle macchine ottiche”, alludendo infine ai rigi, per poter realizzare, collaborando con altri 17
fenomeni in voga, della camera oscura e della lan- osservatori, la Carta fotografica del cielo. Pio IX solterna magica. Si diceva che se non avesse intrapreso lecitò nel contempo la stesura del famoso Editto del
la carriera ecclesiastica, insistendo in questi studi di 1862 “al fine di dare regolamento agli stabilimenti di
fisica, avrebbe forse contribuito all’idea della foto- Fotografia”. Un decreto però rigoroso e punitivo, sografia, sempre più prossima alla realizzazione. Nel prattutto nei confronti degli autori e divulgatori di
1862, già Pontefice in Vaticano, Pio IX appoggiò “fotografie oscene”. I contravventori sarebbero stati
l’iniziativa dell’Osservatorio astronomico diretto da assoggettati oltre che a una forte multa “alla pena di
Padre Angelo Secchi, Gesuita di Reggio Emilia che un anno di opera pubblica”.
era entrato nella Compagnia di Gesù nel 1833, e che
Luigi Mignoli
aveva applicato subito la fotografia nelle sue ricerche astronomiche. Nella stessa Roma vi erano ben Il museo e la biblioteca di Palazzo Mastai sono
tre Osservatori astronomici, collocati nei vari secoli aperti dal lunedì al sabato: ore 9-12; 16-18; tel. 071dai Pontefici: i due più importanti posti rispettiva- 60649.
15
IN BREVE
MONTERADO
Intenso Consiglio Pastorale lunedì 12 febbraio dalle
ore 21 in poi. Erano presenti: Giuseppe, Evelina, Luca
(Discepoli), Luca (Casagrande), Lamberto, Maurizio,
Natale, Rossella, Stefania, Valeria, Velio. L’Evelina,
responsabile Caritas, nota con soddisfazione la visita fatta
al Centro di accoglienza del Portone con i ragazzi/e del
Catechismo, i catechisti, i genitori. La visita alla Caritas
dovrebbe essere l’obiettivo di ogni parrocchia perché
vedere è molto meglio di ascoltare. Per la Quaresima,
il gruppo catechisti, con Rossella, Stefania e Valeria, si
propone di riprendere la bella iniziativa delle Messe
organizzate insieme con i genitori. A livello parrocchiale,
per sensibilizzare tutti, dopo le Messe del sabato sera e
della domenica si prevede l’adorazione eucaristica per
tutti, sia pure contenuta nei limiti ragionevoli di tempo.
• La Benedizione delle famiglie, con date che verranno
comunicate nel prossimo numero,viene posticipata dalle
ore 18 alle 21, in modo da incontrare più persone possibili.
Ovviamente la Messa feriale è anticipata alle 17,30. • La
festa della famiglia è fissata alla domenica 22 aprile, con
la Messa e le celebrazioni dei tanti anniversari, mentre
le poesie, le scenette e il pranzo si terranno presso il
Centro Sociale che ha dimostrato di offrirci un’ottima
accoglienza e disponibilità. • I genitori dei Comunicandi
sono invitati per i sabati 10 e 24 marzo, con modalità
che saranno indicate in seguito. • Sui locali dell’Oratorio,
partito “l’ospite”, si è avviato un certo discorso che verrà
ripreso prossimamente.
PERIODICO DI CONFINDUSTRIA MARCHE
Diventa regionale “Realtà industriale”, il periodico
pubblicato da oltre venti anni da Assindustria Ancona.
Sarà la voce di Confindustria Marche, ma anche delle
cinque associazioni provinciali, “un’emanazione - ha
detto il presidente Vitali - della nostra filosofia: da
soli siamo forti, uniti siamo vincentì”. Pubblicato in
5.000 copie - “3.300 vanno agli associati, il resto a
opinion leader economici, politici sociali e culturali
della regione” ha spiegato il direttore di Confindustria
Marche Ermanno Pupo -, con cadenza mensile, il
magazine ha Martino Martellini come direttore
responsabile e Dario De Liberato come consulente
editoriale.
CARNEVALE ALLE SALINE
Il Centro Sociale Saline di Senigallia insieme alla
Banca del Tempo propone anche quest’anno una duegiorni di musica, balli, giochi e animazioni per grandi
e piccini per festeggiare insieme il Carnevale. Sabato
17 febbraio, a partire dalle ore 21.30: serata danzante
con musica dal vivo,. Domenica 18 febbraio, alle ore
16: animazione per bambini con i Vip Claun Ciofega,
a cui seguirà lo spettacolo “Senza più Amore ne’
Padrone“, “giullarata carnevalesca” di Luca Ardenghi.
Per informazioni: www.scriptavolant.info
CARNEVALE A MONTIGNANO
Il 18 febbraio si festeggierà il carnevale a Montignano
con il carro dell’Associazione Promotrice Montignanese
che quest’anno ha scelto come tema “La Carica dei
101”. Il programma della della sfilata del carro e
gruppi mascherati prevede: ore 14.30 - Inizio sfilata
delle maschere di Marzocca dalla piazza del mercato
ore 15 - Raduno a Montignano (Via Garibaldi, svincolo
per circonvallazione) in attesa che giunga il gruppo
da Marzocca. Successivamente avrà luogo la sfilata
per le vie del paese alla quale seguirà il rinfresco e
l’animazione in piazza.
AUGURI
Grande gioia in casa di Lea Venuti, valida collaboratrice
della Curia vescovile, per la nascita della nipote
Jasmine, figlia di Glenda e di Lucio. Alla neo nonna
ed a tutti i suoi familiari auguri vivissimi anche dalla
redazione della “Voce Misena”.
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