San Gottardo: conoscere per decidere

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San Gottardo: conoscere per decidere
Ing.
Vittorino Anastasia
Direttore cantonale
SSIC TI
San Gottardo:
conoscere per decidere
Nei primi mesi del 2016 il Popolo svizzero sarà chiamato a decidere se approvare la modifica del 26 settembre 2014 della “Legge federale concernente
il transito stradale nella regione alpina (LTS)”, in breve Risanamento della
galleria autostradale del San Gottardo. Contro questa legge è infatti stato
lanciato il referendum che ha raccolto il numero necessario di firme per convalidarlo. Si tratta
di una decisione molto importante per il futuro della mobilità e del traffico in Svizzera, in particolare in Ticino, motivo per cui è altrettanto importante conoscere i diversi punti salienti che
hanno portato a questa situazione e quindi alla votazione.
Con questo breve scritto cercherò di elencare le informazioni indispensabili per farsi una
corretta opinione della problematica.
La galleria autostradale del San Gottardo è stata aperta al traffico il 5 settembre 1980. Dopo
35 anni di vita presenta i primi segni di vetustà, motivo per
cui necessita, a medio termine, di un risanamento. E fin qui
sono tutti d’accordo. Le divergenze nascono su come procedere con il risanamento in quanto ci sono dei vincoli da
rispettare che condizionano le scelte.
Un importante vincolo è dato dall’articolo 84 della nostra
Il risanamento della galleria autostradale
del San Gottardo con costruzione
di una seconda canna è l’unica soluzione
che rispetta pienamente i tre pilastri
dello sviluppo sostenibile.
Costituzione, inserito nella stessa dal 20.4.1994 a seguito
della riuscita, ancorché di misura (51.9% di sì), dell’iniziativa popolare “Per la protezione della
regione alpina dal traffico di transito”. Questo articolo costituzionale, con i suoi tre capoversi
prevede che: 1 La Confederazione protegge la regione alpina dalle ripercussioni negative del
traffico di transito. Limita il carico inquinante del traffico di transito a una misura inoffensiva
per l’uomo, la fauna, la flora e i loro spazi vitali. 2 Il traffico transalpino per il trasporto di merci
attraverso la Svizzera avviene tramite ferrovia. Il Consiglio federale prende le misure necessarie. Eccezioni sono ammissibili soltanto se indispensabili. Esse devono essere precisate dalla
legge.
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La capacità delle strade di transito nella regione alpina non può essere aumentata.
Sono eccettuate le strade di circonvallazione che sgravano gli abitati dal traffico di transito.
Il 28.11.2000 è stata depositata l’iniziativa popolare “Avanti - per autostrade sicure ed efficienti” che oltre alla realizzazione di altri progetti stradali, per quanto concerne il traffico alpino,
prevedeva il raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo.
L’iniziativa era poi stata ritirata il 17.10.2003 a favore di un controprogetto diretto andato in
votazione l’8.2.2004 e respinto da Popolo e Cantoni. Quindi l’articolo 84 della Costituzione è
rimasto invariato fino ai giorni nostri.
Probabilmente anche in considerazione del fatto che nel 2004 il Popolo svizzero aveva bocciato a larga maggioranza (62.8% di no) il raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo, il Consiglio federale, nell’elaborazione del progetto di risanamento, ha dapprima valutato solo le varianti senza l’ausilio di una seconda canna.
Il risanamento di una simile struttura non è chiaramente possibile senza procedere con chiusure totali al traffico per lunghi periodi. Durante queste chiusure, è previsto di caricare il traffico stradale sulle cosiddette autostrade viaggianti (RoLa), ovvero dei treni navetta fra Airolo
e Göschenen per il traffico leggero e fra Biasca e Erstfeld per gli autocarri. In considerazione
dell’importanza di questo asse di transito nazionale e internazionale, sono state analizzate
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3 varianti, che vanno dalla V1A chiusura totale per 900 giorni consecutivi (quasi 3 anni), V1B
con 280 giorni l’anno per 3.5 anni (980 giorni), rispettivamente V1C con 150 giorni per 7 anni!
Il 17.12.2010 il Consiglio federale ha presentato il rapporto concernente il risanamento della
galleria del San Gottardo che prevedeva le varianti V1A e V1B descritte sopra.
Le reazioni del mondo economico, quello ticinese in particolare, non si sono fatte attendere.
La chiusura di fatto del più importante collegamento fra il Ticino e il resto della Svizzera per
periodi così lunghi non poteva essere accettato. Anche la SSIC il 29.3.2011 aveva tenuto una
conferenza stampa nella quale venivano riassunti i fattori negativi per il Ticino, ma non solo,
della soluzione di risanamento proposta dal Consiglio federale. In alternativa, corredata da
valutazioni tecniche e finanziarie, la SSIC Sezione Ticino proponeva la soluzione che grossomodo è poi diventata quella fatta sua dal Consiglio federale e sulla quale saremo chiamati
l’anno prossimo ad esprimerci.
Diversi studi supplementari esperiti nel 2011 e nella prima metà del 2012 hanno dunque portato il Consiglio federale a rivedere la sua posizione iniziale e il 27.6.2012 a comunicare che:
Affinché il collegamento del San Gottardo, importante per la Svizzera e l’Europa, sia disponibile
anche durante il risanamento della galleria autostradale, il Consiglio federale propone la realizzazione di una seconda canna senza ampliamento delle capacità, convinto che questa variante
sia, a lungo termine, la soluzione più sensata. Oltre ai vantaggi in termini di oneri, costi e sicurezza,
essa tiene conto dell’esigenza del Ticino di disporre anche durante i lavori di un buon collegamento stradale verso il Nord. L’articolo sulla protezione delle Alpi è tutelato: per ogni senso di
marcia sarà infatti in servizio sempre una sola corsia. Il Consiglio federale intende sancire per
legge questa limitazione presentando al Parlamento un progetto sottoponibile a referendum.
Il progetto di modifica della “Legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina” basato sulla variante 2 (V2) è stato presentato alle Camere con il messaggio 13.077 del
13 settembre 2013 (http://www.admin.ch/opc/it/federal-gazette/2013/6267.pdf) e approvato
dal Parlamento in data 26.9.2014. Questa legge, che disciplina l’esecuzione dell’articolo 84
capoverso 3 della Costituzione, al nuovo art. 3a prevede:
“1 La costruzione di una seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo è consentita.
2
La capacità della galleria non può tuttavia essere aumentata. In ciascuna canna
può essere in esercizio una sola corsia di marcia; qualora sia aperta al traffico soltanto una
delle due canne, al suo interno i veicoli possono circolare su due corsie, una per direzione.
3
Per il transito del traffico pesante attraverso la galleria è predisposto un sistema di dosaggio.
L’Ufficio federale delle strade stabilisce una distanza minima tra gli autoveicoli pesanti adibiti
al trasporto di merci.”
Questi i fatti. Mi permetto ora di esprimere alcune considerazioni, assecondate dai numerosi
documenti nel frattempo elaborati, sui vantaggi e svantaggi della soluzione con costruzione
della galleria di risanamento (V2) rispetto a quella senza la seconda canna (V1B), con chiusura
per 980 giorni. A livello di costi, tenendo conto anche dell’adeguamento della nuova galleria
alle più recenti normative internazionali, la soluzione V2 presenta un preventivo di ca. 2’788
mio di franchi, contro i ca. 1’429 - 1’658 della variante V1B.
Ciò premesso, i vantaggi della soluzione con galleria di risanamento si possono così riassumere:
•
rispetta pienamente l’articolo 84 della Costituzione: solo Popolo e Cantoni hanno
la competenza di modificarla, indipendentemente dalle pressioni di lobby o dell’Unione
europea;
•
non aumenta la capacità attuale del valico: da oltre quindici anni questa si è assestata
su una media giornaliera di ca. 17’000 veicoli. Nello stesso periodo la galleria del Monte
Ceneri ha registrato un aumento da 36’000 a 48’000 veicoli al giorno mentre a Grancia il
traffico è passato da ca. 50’000 a oltre 70’000 veicoli;
•
non aumenta il traffico nel Luganese e soprattutto nel Mendrisiotto: i dati riportati
sopra evidenziano che l’aumento non è stato influenzato dalla galleria del San Gottardo
e non lo sarà nemmeno in futuro;
•
aumenta la sicurezza: non bisogna essere degli specialisti per capire che con il traffico
unidirezionale si evitano gravi incidenti causati da collisioni
frontali. Basta pensare che, proprio per motivi di sicurezza
e nonostante il forte aumento dei costi, nel luglio del 2001
il Consiglio federale aveva deciso per la costruzione a due
canne della galleria di base del Monte Ceneri (AlpTransit).
E i treni, a differenza degli autoveicoli, viaggiano su rotaie!
Non ricordo grandi opposizioni;
•
ripercussioni negative contenute sull’economia
regionale: a causa del protrarsi della realizzazione
Dal profilo sociale non discrimina il
Popolo ticinese per oltre 3 anni, da quello
economico è a lungo termine la più
interessante poiché risolve definitivamente
i problemi di manutenzione e risanamento
futuri e da quello ambientale rispetta la
Regione del Gottardo e non necessita di
devastare ampie zone per le rampe di carico.
saranno necessari interventi ai portali della galleria
esistente prima di procedere alla realizzazione della seconda canna, che comporteranno
la chiusura del valico per diversi giorni, con conseguenze economiche per il nostro
Cantone tutto sommato sopportabili;
•
evita lo spreco dovuto alla costruzione di infrastrutture di carico: durante
i 3.5 anni di chiusura della galleria sarebbero in esercizio le navette. La loro
realizzazione prevede un’occupazione di aree pari a 5.5 ettari a Erstfeld, 8 a Biasca,
e 1 ad Airolo e Göschenen, in totale 15.5 ettari (28 campi di calcio!). Sull’area di
Biasca ad esempio verrebbero costruite 6 rampe di binari di ca. 600 m ognuna. I costi
di costruzione, manutenzione ed esercizio ammontano a ca. 1’600 mio. di franchi.
Dopo 4 anni le installazioni dovrebbero essere smantellate e il materiale rotabile
possibilmente venduto! Uno spreco, anche se per il settore della costruzione ticinese
sarebbe un’opportunità più interessante rispetto alla variante con due canne poiché tutte
queste infrastrutture potrebbero essere costruite e poi demolite dalle imprese locali;
•
garantisce una soluzione definitiva: costruire ora una seconda canna faciliterà
e diminuirà i costi della manutenzione ordinaria. Fra 30-40 anni, quando sarà di nuovo
necessario il risanamento della galleria non bisognerà, ammesso che saranno ancora
disponibili gli spazi, ricostruire enormi e comunque costose piazze per il carico e lo scarico
di veicoli e autocarri sui treni navetta.
In conclusione credo fermamente che la variante V2, con la costruzione della galleria di risanamento, presenti dei vantaggi evidenti e senza controindicazioni rispetto alla variante V1B,
fatta eccezione per i costi iniziali.
7 2014