Comunicazione Sociale e
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Comunicazione Sociale e
Comunicazione Sociale e Comunicazione Alternativa Aumentativa COMUNICAZIONE SOCIALE: INSEGNARE A RICHIEDERE IN VARI PASSI A DUE BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) TRAMITE TRE OPZIONI DI COMUNICAZIONE ALTERNATIVA AUMENTATIVA (CAA). (Larah Van Der Meer, Debora Kagohara, Laura Roche, Dean Sutherland, Susan Balandin, Vanessa A.Green, Mark F. O’Really, Giulio E. Lancioni, Peter B. Marschik, Jeff Sigaffos) Riassunto: Questo studio compara l’apprendimento della comunicazione sociale, chiedere in molti passi attraverso tre metodi di CAA, linguaggio dei gesti (MS), scambio di immagini (PE) e dispositivi con output vocale (SGDs). I partecipanti sono stati due bambini con disturbo dello spettro autistico ai quali era stato insegnato ad usare ogni opzione e a richiedere la opzione che preferivano. Prima dell’intervento, questi soggetti mostravano bassi livelli di comunicazione e di risposte. Con l’intervento, entrambi i partecipanti hanno imparato a rispondere ai compiti (in due o tre fasi, salutare, rispondere a domande e galateo). Uno dei partecipanti ha dimostrato la preferenza per l’SGD e l’altro per la PE. INTRODUZIONE: Ai bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) che non parlano o che hanno una capacità comunicativa limitata viene comunemente insegnato a comunicare attraverso la comunicazione aumentativa alternativa CAA, le opzioni possono essere il linguaggio dei segni (MS), lo scambio di immagini (PE) e dispositivi con output verbale( speech generating device, SGDs). I ricercatori hanno dimostrato che i bambini con ASD sono in grado di imparare ad usare ognuna di queste opzioni e che ciò che imparano varia a seconda del metodo utilizzato, il che comporta una difficoltà a scegliere l’opzione più adatta per un soggetto. Esistono molte guide sviluppate per assistere ai professionisti nella selezione di un sistema di CAA appropriato e per capire i bisogni comunicativi dei bambini con ASD. La ricerca e la pratica deve anche esaminare l’impatto delle caratteristiche particolari del soggetto nelle risultanti abilità comunicative con un’opzione specifica di CAA, la mancanza di questa considerazione può portare al fallimento di uno strumento di CAA pur avendo alcun miglioramento in altri modi di comunicazione. La ricerca ha bisogno di indagare lo sviluppo di un metodo efficace di valutazione di una delle opzioni e specificamente il potenziale impatto delle preferenze dei soggetti per un sistema di CAA. I soggetti che usano l’CAA hanno abilità di linguaggio e di discorso limitate e spesso hanno difficoltà a comunicare verbalmente una preferenza per le diverse opzioni. È importante esaminare se ci sono altri modi in cui i soggetti potrebbero indicare quale delle diverse opzioni di CAA preferisce, la scelta può comportare un intervento efficace ed effettivo e può migliorare la rapidità e la facilità dell’acquisizione di diverse abilità comunicative. Van der Meer e Col., hanno utilizzato l’approccio della scelta per indagare se le preferenze dei bambini per un determinato strumento di CAA possa influenzare i risultati dell’intervento in termini di velocità, facilità d’ uso. Nella prima ricerca sono stati presi sotto studio 12 bambini tra i 4 e 13 anni con ASD e altri disturbi generalizzati dello sviluppo e grazie ad un intervento mirato gli è stato insegnato l’abilità di chiedere. Questo studio compara quanto veloce i bambini hanno imparato a richiedere usando MS, PE e SGD. I ricercatori hanno esaminato anche la preferenza di ogni bambino tra le diverse opzioni di CAA, la maggior parte di essi hanno preferito una sola opzione, di solito essa era il SGD, e l’analisi ha mostrato come i bambini hanno una maggior competenza e un manutenzione con l’opzione di CAA preferita, il che dimostra che è molto importante far scegliere ai bambini che hanno bisogno quale metodo preferiscono. Tuttavia, questa ricerca è limitata ad insegnare un’abilità di richiesta iniziale, perciò è poco chiaro quali effetti possa avere la preferenza per una delle diverse opzioni di CAA sull’apprendimento di altre abilità comunicative. Per studiare questa domanda, questo studio si è concentrato in insegnare nuove e più avanzate abilità comunicative a due bambini I., e H. Entrambi hanno partecipato allo studio precedente e hanno imparato ad usare MS, PE e SGD per fare la richiesta in un solo passo per accedere agli stimoli preferiti, entrambi mostrano la preferenza dell’uso di una di queste opzioni comunicative. I., preferisce SGD e H., preferisce PE. In questo studio si è cercato di rispondere alle seguenti domande: Possono i partecipanti imparare abilità più complesse e abilità orientate alla comunicazione sociale con altri sistemi di CAA?, la preferenza per un sistema di CAA rimane stabile o cambia con l’introduzione di abilità comunicative più avanzate?. Se i bambini imparano nuove e più avanzate abilità comunicative con ogni sistema di CAA, questa preferenza influisce quanto efficientemente imparano nuove abilità?. Basandoci sulla ricerca di van der Meer e col., possiamo predire che consentendo ai partecipanti di scegliere quale opzioni di CAA utilizzare si può aumentare il successo dell’intervento in termini di velocità di acquisizione. Inoltre, l’uso dell’opzione CAA preferita può essere tradotto in un alta percentuale di risposte comunicative corrette durante le sessioni di follow up. METODO: Partecipanti: I due partecipanti I., e H., presentano i seguenti criteri di inclusione: (a) diagnosi di ASD,( b) età inferiore ai 18 anni, (c) abilità comunicative molto limitate o inesistenti determinate da un’età equivalente a 2.5 anni o meno nel sotto-dominio della comunicazione espressiva della scala del comportamento adattativo Vineland, (d) che non ci siano disabilità uditiva o visive che possano interferire con l’uso dell’CAA ed (e) sufficienti abilità motorie per operare ognuna delle tre opzioni CAA, determinate da un’età equivalente di 1 anno di vita o più nel sotto-dominio delle abilità fino-motorie della scala Vineland II. I., ha 10 anni di età, è stato diagnosticato dal pediatra, con una disabilità intellettiva moderata, disturbo dello sviluppo della co-ordinazione ed epilessia. Nella scala VinelandII, I., ricevete un punteggio di 56 nella scala di comportamento adattativo, indicando un basso livello adattativo con un lieve deficit. Ha ricevuto un’età equivalente ad un anno e quattro mesi nel sotto-dominio della comunicazione espressiva nella scala Vineland II, un età equivalente a due anni e un mese nelle abilità fino-motoria della scala Vineland II. I., ha usato alcuni gesti idiosincratici [1], apparentemente per rappresentare oggetti e azioni. Tuttavia, questi gesti erano in gran parte incomprensibili per i suoi partner comunicativi. Spesso prendeva le mani delle persone per mostrare cosa lui voleva e frequentemente afferrava le persone in un apparente tentativo di ottenere la loro attenzione. La madre di I., ha indicato comportamenti ossessivi e grosse difficoltà quando le routine cambiavano. Durante il presente studio I., ha usato ognuno di questi sistemi di CAA solo per scambi comunicativi mirati. H., ha 11 anni, è stata diagnosticata dal pediatra, ha gravi ritardi nello sviluppo, ha ottenuto 39 punti nel punteggio nella scala Vineland II, ha ricevuto un’età equivalente a 2 anni e 11 mesi nelle abilità fino motorie, 9 mesi per la comunicazione espressiva. H., comunica ciò che vuole e i suoi bisogni prendendo per mano le persone e portandoli verso gli oggetti, lei ha imparato ad usare le tre opzioni di CAA per chiedere le bolle di sapone, carillon e cioccolata. In questo studio H., ha dimostrato una preferenza per il sistema PE, e usa anche questo sistema per richiedere cibo e bevande per i suoi pasti. Strumenti, contesto di intervento, istruzione dell’Istruttore: I., ha ricevuto l’intervento nella sala da pranzo della propria abitazione. Le procedure d’intervento hanno preso posto al tavolo a coppie, che consistevano dall’istruttore (madre) e il bambino. H., ha ricevuto l’intervento a tavola in un’aula della scuola elementare, anche in questo intervento c’era una coppia, H., e un istruttore formato. I partecipanti e gli istruttori si sono seduti vicini in tutte le sessioni, uno o due osservatori esterni hanno osservato le scene seduti vicini e in alcune occasioni hanno comprovato e confermato alcune procedure. MATERIALI: Stimoli preferiti: è stata usata una valutazione in due passi delle preferenze per identificare quale spuntino e/o giocattoli i partecipanti sembravano preferire e che sarebbero stati appropriati per loro da richiedere durante lo spuntino o il tempo libero. La prima fase consisteva in una valutazione indiretta nella quale i genitori o insegnanti dovevano elencare gli spuntini o i giocattoli che apparentemente i partecipanti (I., e H.) avrebbero apprezzato di più durante l’intervento. I cinque o sei oggetti elencati sono stati valutati e selezionati direttamente con i partecipanti mediante una presentazione simultanea degli oggetti senza rimpiazzarli. Ad ognuno dei partecipanti gli è stato permesso di selezionare un oggetto tra i 5 o 6 presenti nella scena. Una sessione consisteva in ripetere tali offerte cinque o sei volte senza rimpiazzare gli oggetti selezionati con altri. Giocattoli o cibo sono stati valutati separatamente. Dispostivo con output verbali: Ad I. è stata insegnata la capacità di comunicazione mirata attraverso l’uso di un’Ipod Touch munito dal software Proloquo2Go, e ha ricevuto un follow-up sia con l’Ipod sia con l’Ipad, il secondo del quale è stato configurato come un SGD. Ad H. è stato insegnato ad usare l’Ipad con il software Proloquo2Go, L’Ipod e l’Ipad sono stati configurati per mostrare una singola pagina con 15 simboli grafici, che corrispondono alla parola scritta sotto il simbolo che rappresenta la risposta mirata (richiesta per un snack o giocattolo specifico, saluti, risposte e regole di galateo), per essere consistenti con quello che i partecipanti hanno imparato precedentemente, 8 fotografie sono state usate per rappresentare gli snack e giocattoli specificamente. In un tentativo di creare un’equivalenza funzionale tra i sistemi di CAA, i disegni di Makaton sono stati usati per rappresentare i segni come Ciao, per favore, grazie; due disegni del dizionario di immagini PECS sono stati introdotti per discriminare tra queste parole, questo lasciò un totale di cinque disegni di Makaton per rappresentare le categorie rimanenti. Tutti i simboli sono stati caricati nel software Proloquo2Go in ordine alfabetico (il programma permetteva solo questo tipo di ordine), i partecipanti dovevano scorrere su e giù per lo schermo del iPod/iPad per vedere tutti i simboli in modo da selezionare il simbolo corretto che rispondesse alle istruzione date dallo istruttore, premendo su ogni simbolo veniva attivato un output vocale sintetico risultante in una frase (eg. Toccando i simboli per VOGLIO, CIOCCOLATA e PERFAVORE, risultava: Voglio cioccolata, per favore). Scambio di immagini: Il sistema PE per entrambi i bambini consisteva in 15 grafici laminati nei quali ci sono gli stessi grafici e parole che nel SGD. La parola corrispondente al grafico scritta al di sotto dell’immagine. L’ordine dei simboli è stato assegnato in modo casuale in tutti gli studi. Il sistema PE comprendeva una striscia laminata di frasi separate con tre pannelli, per esempio, collocando i simboli di IO VOGLIO, CIOCCALTA e PERFAVORE dalla scheda laminata A4 nella striscia della frase separata risulta una frase che è veniva detta ad alta voce dal partner: Io voglio cioccolato per favore. Linguaggio dei segni: Ai partecipanti è stato insegnato a dare risposte mirate usando i segni dal Sistema di linguaggio dei segni Makaton, i segni sono stati rappresentati in una scheda A4 laminata con 13 disegni della formazione della mano necessaria per fare il segno di ognuna delle risposte mirate. I disegni sono stati presentati in ordine alfabetico, sono state insegnate solo 13 segni poiché il segno per dire Ciao, Arrivederci, Per favore e Grazie sono gli stessi. Misure e definizioni delle risposte: Il comportamento mirato è stato indipendentemente usato dalle opzioni di comunicazione MS, PS e SGD per fare richieste in due o tre passaggi per specifici giocattoli o cibi, oggetti, saluti, rispondere a domande e galateo. Per l’uso della SGD, una risposta corretta era definita premendo sul simbolo nello schermo che era stato indicato dall’istruttore. Per il sistema PE, è stato chiesto ai partecipanti di togliere il simbolo corrispondente all’istruzione ricevuto dall’istruttore. Il linguaggio dei segni è stata definita dalla performance del gesto per produrre un gesto corretto in risposta della istruzione ricevuta dall’istruttore, sono state considerati corretti gesti approssimati al segno. Design esperimentale e sessioni : l’intervento si è tenuto in 4 fasi, linea di base, intervento, valutazione delle preferenze e follow-up. Le sessioni si sono svolte 2-5 giorni a settimana e sono state realizzate fino a che i partecipanti hanno raggiunto i criteri desiderati, una volta raggiunti si passava al sistema successivo, è stata mantenuta una sessione con l’opzione CAA già acquisita. FASI DELLA RICERCA: Linea di base: un vassoio sopra il tavolo conteneva tutti gli oggetti (giocattoli o cibi) preferiti dai partecipanti alla vista ma fuori portata per le prove gioco-richiesta. Ogni sessione consisteva nelle istruzioni date dal istruttore, dopo dieci secondi approssimativamente l’istruttore passava all’istruzione seguente o durante le prove di richiesta portava il vassoio alla portata di I., che prendeva l’oggetto, e gli veniva dato 20 secondi per giocare o mangiare ciò che aveva preso, successivamente in 10 secondi era fornito un rinforzamento che permetteva di facilitare una continua motivazione alla partecipazione. Intervento: le sessioni di intervento seguono lo stesso formato che la linea di base, la formazione vuole garantire una corrispondente discriminazione tra il simbolo e la richiesta implementata nelle prove, è stata stabilita una gerarchia per assicurare che i partecipanti imparino i comportamenti mirati rimanenti (saluti, rispondere alle domande (si, no) e galateo). Se I., seleziona una oggetto diverso da quello che veniva richiesto usando uno dei sistemi di CAA, l’istruttore rispondeva dicendo: ho chiesto (nome dell’oggetto), e lo ha spinto a selezionare l’elemento corretto utilizzando una strategia col minore suggerimento possibile, se H., non rispondeva correttamente alle richiesta, l’istruttore mostrava ad H., quello giusto (simbolo) o modellando il gesto corretto. Immediatamente dopo la risposta richiesta o suggerita entrambi partecipanti sono stati ricompensati con rinforzi sociali. Modifiche procedurali: H., ha fatto piccoli progressi con la selezioni di fotografie richieste per ogni tipo di comunicazione durante le prime sessioni, le sue procedure di insegnamento sono state modificate per semplificare i compiti, apparentemente H., ha difficoltà a discriminare i simboli astratti che sono usati nelle tre condizioni per rappresentare saluti, risposte a domande e galateo. Valutazione delle preferenze: Le valutazioni sono state effettuate dopo ogni sessione di linea base, intervento e follow-up. Per determinare la preferenza di I., di usare SGD e quella di H., di usare PE, durante queste valutazioni, le opzioni di SGD, PE e MS sono state messe sul tavolo casualmente e l’istruttore ha chiesto quale opzione comunicativa voleva usare, ai partecipanti è stato consentito approssimativamente 10 secondi per selezionare una di queste opzioni, selezionando quella che essi preferivano indicandole, toccandole, prendendole o manipolandole. Se entro i dieci secondi non veniva selezionata una l’istruttore continuava il lavoro utilizzando l’opzione comunicativa che era in programma. Follow- up: durante gli intervalli precedenti ai follow-up, i partecipanti non usavano nessuna delle opzioni comunicative. Le procedure per il follow- up erano identiche a quella della fase di intervento con l’eccezione che non venivano dati suggerimenti e i partecipanti ricevevano l’accesso agli oggetti preferiti. Sono state svolte 9 sessioni di follow-up (tre per ogni opzione comunicativa) tra le 3 e 6 settimane dall’ultimo uso di queste. Percentuale di risposte corrette per ogni opzione di CAA (SGD, PE, MS) di I. Percentuale di risposte corrette per ogni opzione di CAA (SGD, PE, MS) di H. Discussione: le procedure precedentemente usate per insegnare a questi due bambini un’iniziale risposta alle richieste usando le opzioni di CAA e i sistemi MS, PE e SGD sono state applicate per insegnare un set di nuove e più avanzate abilità di comunicazione. In relazione con la domande della, i risultati suggeriscono che le procedure sono state moderatamente un successo nel insegnare le richieste in due passi per entrambi i partecipanti, così come le richieste a tre passi e le abilità di comunicazione sociale come (a) iniziare i saluti, (b) rispondere domande, (c) usare il galateo per uno dei partecipanti. Lo studio estende la ricerca precedente dimostrando un approccio che è stato un successo per uno dei partecipanti che ha esteso le forme comunicative e le funzione che sono state espresse con MS, PE e SGD. Lo studio supporta e estende la precedente ricerca mostrando che le preferenze dei bambini per le tre opzioni di CAA sono consistenti e rimangono stabili nonostante sia stato insegnato loro ad usare altre opzioni più avanzate e nuove forme e funzioni di comunicazione sociale. Valutare le preferenze dei bambini per una delle opzioni di CAA può portare a ridurre l’abbandono e l’uso scorretto di questi strumenti. La risposta all’ultima domanda, posta in questa ricercaono posti i ricercatori in questo studio, è che apparentemente la preferenza per un’opzione di CAA non corrisponda con la competenza nell’imparare ad usare questo sistema, ad esempio I., preferisce usare l’Ipod basato su SGD nonostante l’Ipad basato su SGD comporti un miglioramento nelle risposte e delle abilità. Conclusione: I bambini con ASD possono essere più motivati a imparare quando un forte rinforzo viene usato. Quando consideriamo bambini con ASD, che possono sembrare avere un’interazione sociale compromessa, la motivazione per la comunicazione basata su richieste può essere predetta ed essere più alta che la motivazione di imparare forme di comunicazioni orientate alla socialità come salutare o rispondere a domande. Queste forme di comunicazione sociale possono sembrare di coinvolgere più concetti astratti che sono più difficili di rappresentare per ogni opzione di CAA e che allo stesso tempo possono essere più difficili da insegnare. La ricerca futura deve esaminare i modi nei quali l’uso di procedure strutturate possano consentire una comunicazione più spontanea e complessa negli interventi con CAA o che un approccio più naturale è più adatto al raggiungimento di questo risultato. Inoltre, anche se l’attuazione delle procedure da parte di due istruttori diversi, e che la formazione nelle diverse procedure corrispondano a contesti diversi, potrebbe essere visto come l’aumento generalizzabilità degli effetti, queste differenze possono spiegare la varianza nei risultati dell’intervento.